Corso di Laurea in Fisica Classe L-30 delle Lauree in Scienze e Tecnologie Fisiche Relazione sull’attività della Commissione per il riordino ordinamentale dei corsi di Laurea delle Classi di Fisica (DM 270) Pisa, 5 Giugno 2008 1. Introduzione. La delibera n.13 del Consiglio di CdL del 25-01-2008 ha istituito una Commissione per formulare una proposta di riforma didattica dei corsi di Laurea in Fisica dell’Università di Pisa in base alle disposizioni della legge DM 270. La Commissione è formata da: Prof. Giovanni Batignani, Prof. Francesco Califano, Prof. Flavio Costantini, Prof. Alberto Del Guerra, Pablo Dominguez, Prof. Enore Guadagnini, Prof. Paolo Minguzzi, Dr. Giuseppe Vitagliano. Secondo la delibera del Consiglio: il lavoro di questa commissione dovrebbe svolgersi in due fasi: in una prima fase dovrebbe rivedere il Syllabus relativo al primo triennio del Corso di Laurea in Fisica, ordinandolo pure in un percorso formativo sequenziale. Finita questa fase la commissione dovrebbe distribuire i contenuti del Syllabus nei vari corsi del primo triennio tenendo conto dei vincoli imposti dal DM 270. Il lavoro dovrebbe essere completato entro tre mesi; un analogo lavoro dovrebbe essere svolto dalla stessa commissione per la Laurea Magistrale entro giugno 2008. 2. Attività della Commissione. La Commissione si è riunita nelle seguenti date: 30-01-08, 04-02-08, 19-02-08, 27-02-08, 04-03-08, 11-03-08, 18-03-08, 01-04-08, 11-04-08, 29-04-08, 07-05-08, 14-05-08, 21-05-08, 05-06-08. La Commissione ha designato Guadagnini quale presidente e ha seguito le seguenti modalità: (i) sono state analizzate tutte le indicazioni pervenute e tutte le opinioni espresse sono state considerate, (ii) ogni decisione è stata presa a larga maggioranza, (iii) ogni membro della Commissione ha fatto proprie e sostiene le decisioni prese dalla maggioranza. Nell’individuazione di un possibile percorso formativo per il triennio in Fisica, si sono seguite le seguenti linee guida : (1) Gli argomenti trattati nella laurea triennale dovrebbero essenzialmente corrispondere agli argomenti ritenuti basilari nello studio della Fisica e dovrebbero essere quanto più possibile comuni a tutti gli eventuali indirizzi o future specializzazioni; (2) Oltre a fornire una descrizione dei principali fenomeni fisici, il contenuto dei corsi deve essere tale da favorire un percorso formativo logico e graduale dei principali concetti della Fisica; (3) E’ preferibile ridurre il numero di argomenti trattati e far acquisire allo studente una solida preparazione di base e una buona conoscenza delle interconnessioni disciplinari, piuttosto che citare superficialmente una grande numero di nozioni senza mai entrare nel merito e senza mai render conto del perché delle affermazioni. 3. Percorsi formativi del Corso di Laurea in Fisica. La Commissione ha individuato —tra le discipline che costituiscono gli insegnamenti principali del primo triennio universitario in Fisica— una sequenza naturale per la presentazione dei vari argomenti: comprensione ed utilizzo degli strumenti di analisi matematica e di geometria; fondamenti del metodo scientifico sperimentale; basi della fisica classica newtoniana, della termodinamica e principali nozioni di elettromagnetismo; sviluppi di meccanica classica comprendenti i principi variazionali, la cinematica relativistica e la fisica statistica; nozioni base su oscillazioni, risonanze e fenomeni ondulatori; ottica geometrica e ottica fisica; nozioni basilari di chimica; elementi di informatica; metodi matematici per la fisica moderna; formalismo e concetti della meccanica quantistica e le sue prime applicazioni in fisica atomica, molecolare e nucleare; formulazione covariante dell’elettrodinamica, processi di urto e irraggiamento, interazione radiazione materia, introduzione alla fisica nucleare e delle particelle, applicazioni della meccanica quantistica nella descrizione della struttura della materia; statistiche quantistiche; fisica dei laser; fisica dello stato solido. Parallelamente alla presentazione “teorica” degli argomenti fondamentali deve essere presente una solida attività di laboratorio mirata a fornire agli studenti la conoscenza e la capacità di utilizzo degli strumenti; le basi della probabilità e della statistica; i metodi di analisi dei dati; la capacità di presentare efficacemente i risultati in una relazione scritta; inoltre stimolare l’abitudine a lavorare in collaborazione all’interno di un gruppo. Gli argomenti di Fisica da inserire nella didattica del Corso di Laurea sono insegnamenti ritenuti essenzialmente basilari, o di cultura generale, per il triennio. Per questo motivo, gli argomenti stessi e il loro ordinamento temporale nel percorso formativo sono in gran parte determinati dalla necessità di una presentazione logicamente coerente della disciplina fisica di base. Resta tuttavia una certa libertà di scelta sui contenuti di alcuni moduli —tipicamente del terzo anno. A questo proposito, la scelta della Commissione si è basata sulle precedenti esperienze del Corso di Laurea in Fisica del nostro Ateneo. Per ottenere una maggiore completezza negli argomenti offerti nella erogazione della didattica e per raggiungere un maggiore equilibrio tra i vari ambiti disciplinari, la Commissione propone l’istituzione di un Completamento Culturale da realizzare mediante l’attivazione di opportuni moduli di insegnamento nella Laurea Magistrale. Questo argomento verrà illustrato in dettaglio nella proposta per la Laurea Magistrale. Pertanto, nel seguito di questa relazione l’esposizione riguarderà specificamente la Laurea in Fisica. La Commissione propone che il corso di Laurea in Fisica sia di tipo Metodologico comprendente tre curricula : Fisica Generale, Fisica dei Materiali, Fisica Ambientale. Il Syllabus, che viene riportato in appendice a questa relazione, riguarda i corsi di insegnamento proposti per il curriculum di Fisica Generale. 3.1 Curriculum di Fisica Generale. I corsi d’insegnamento proposti, con l’indicazione dei corrispondenti crediti formativi, sono riassunti dalla seguente tabella. Curriculum Fisica Generale Esami I anno Analisi Matematica 1e2 Geometria 1 Fisica 1 Laboratorio 1 cfu cfu esami I II sem sem Esami II anno cfu cfu esami Esami III anno cfu cfu Esami I II I II sem sem sem sem 9 6 2 Analisi Matematica 3 6 1 Corsi a scelta 6 6 1 9 6 6 9 6 1 1 1 Informatica Fisica 2 Laboratorio 2 6 6 6 9 6 1 1 1 6 6 3 6 6 0 1 1 6 6 1 6 6 1 9 1 6 1 30 30 Prova finale Fisica 3 Laboratorio 3 Meccanica Quantistica Struttura della Materia Metodi Mat. 2 Inglese 3 0 Meccanica Classica Chimica Generale 6 1 Metodi Matematici 1 30 30 3 27 33 1 60 6 60 6 60 6 Commenti : (1) (2) (3) (4) Il numero totale di esami, conteggiati come previsto dalle Linee Guida di Ateneo (LGA), risulta uguale a 18 ed è quindi compatibile col limite di 20, imposto per la classe L-30 del nostro CdL dal Decreto Disciplina delle Classi dei Corsi di Laurea (DLT) art. 4, comma 2. I numeri di crediti attribuiti ai vari moduli di insegnamento sono multipli di 3, come previsto da LGA. Il numero di crediti attribuiti alla prova finale è il minimo numero non nullo (vincolo ministeriale) multiplo di 3 (LGA). Il numero di crediti attribuiti a Inglese è stato fissato col criterio del minimo non nullo; dal Verbale della Commissione 04-03-08 : per evitare un eventuale aggravio di studio per gli studenti, si ritiene che la prova di Inglese debba rimanere così come è ora (….); ovvero, prova da 3 cfu con certificazione della idoneità da parte del CLI (Centro Linguistico Interdipartimentale). (5) Il numero totale di crediti attribuiti ai tre corsi di Analisi Matematica e al corso di Geometria ammonta a 30 cfu, e coincide col numero di crediti attualmente assegnati a queste discipline. (6) Per favorire l’inserimento degli studenti del I anno nel corso di studi universitario, a ciascun modulo semestrale di Analisi Matematica del I anno è associato un esame. (7) I corsi Laboratorio 1, Laboratorio 2, Laboratorio 3, Fisica 1, Fisica 2, Fisica 3, Meccanica Classica, Meccanica Quantistica sono annuali, con un unico esame alla fine di ciascun corso. (8) Il corso di Metodi Matematici, che è distribuito tra il secondo ed il terzo anno per favorire le propedeuticità col corso di Meccanica Quantistica, è diviso in due moduli da 9 e 3 cfu, ciascuno dei quali corrisponde ad un esame. Questa struttura del corso di Metodi Matematici facilita anche la definizione di percorsi curriculari alternativi a Fisica Generale. (9) Si raccomanda di introdurre gradualmente nelle esercitazioni dei corsi l’uso del computer per potenziare le capacità degli studenti nell’utilizzo di metodi di calcolo numerico, sia per la simulazione di fenomeni e sia per determinare la soluzione di problemi. (10) I contenuti dei corsi di Laboratorio 1, Laboratorio 2 e Laboratorio 3 devono essere coordinati con i contenuti degli altri corsi. La Commissione propone che un miglioramento dell’offerta didattica dei nostri laboratori di Fisica possa essere effettuato in accordo con le seguenti linee guida: (i) ridurre gradualmente gli esperimenti sugli argomenti ritenuti “obsoleti” e sostituirli con esperimenti più “moderni” impiegando, in particolare, sensori e trasduttori; (ii) potenziare le abilità e competenze degli studenti sull’utilizzo di nuovi metodi tecnici ed informatici di acquisizione e presa dati computerizzati; (iii) potenziare gli argomenti che riguardano l’analisi statistica dei dati; (iv) inserire esperienze collegate ai fenomeni delle oscillazioni, delle onde, dell’ottica ed elementi di spettroscopia, come introduzione dei laboratori allo studio della Meccanica Quantistica; (v) inserire gradualmente esperimenti più complessi, tipo “piccoli progetti”, nel Laboratorio 3. (11) L’ordine temporale di presentazione di alcuni argomenti, nell’ambito dello stesso corso di insegnamento, può essere modificato a seconda delle strategie didattiche adottate ed è a discrezione del docente. (12) Benché i dettagli delle modalità della Prova Finale non modifichino in maniera sostanziale la struttura del CdL, la Commissione ritiene opportuno presentare la seguente proposta. La Prova Finale consiste di una presentazione orale da parte dello studente su un argomento di Fisica, scelto dallo studente, appartenente ad un corso del terzo anno. Tale presentazione, della durata di 10 minuti circa, non influisce sul voto di laurea e ha luogo il giorno stesso della consegna del diploma di Laurea Triennale. La scaletta di presentazione dell’esposizione, contenuta in una pagina, va preventivamente presentata e approvata dalla Commissione di Laurea. Questa proposta è in accordo con le indicazioni espresse dai Descrittori di Dublino: codice D, abilità comunicative. 3.2 Curriculum di Fisica dei Materiali. Per indirizzare la formazione di base in Fisica anche verso attività di ricerca interdisciplinari si ritiene opportuno includere un curriculum di Fisica dei Materiali nell’offerta formativa del Corso di Laurea in Fisica. Rispetto al curriculum di Fisica Generale, il curriculum di Fisica dei Materiali si differenzia solamente per alcuni corsi del terzo anno; infatti, i corsi di Laboratorio 3, Fisica 3 e Metodi Matematici 2 del terzo anno vengono sostituiti da : (a) un corso di Chimica Organica più il corrispondente Laboratorio (di un settore scientifico disciplinare CHIM) a cui sono associati rispettivamente 6 cfu + 3 cfu = 9 cfu; (b) un corso di Chimica dei Materiali e delle Macromolecole più il corrispondente Laboratorio (di un settore disciplinare CHIM) a cui sono associati rispettivamente 6 cfu + 3 cfu = 9 cfu; (c) un corso di Fisica dei Materiali più il corrispondente Laboratorio (di un settore scientifico disciplinare FIS) a cui sono associati rispettivamente 6 cfu + 3 cfu = 9 cfu. Il totale dei crediti dei settori disciplinari CHIM, corrispondenti ad esami obbligatori del triennio del curriculum di Fisica dei Materiali, è di 24 cfu. I laureati in Fisica che hanno seguito il curriculum di Fisica dei Materiali potranno iscriversi di diritto alla Laurea Magistrale in Fisica del nostro Ateneo. I laureati in Fisica che hanno seguito il curriculum di Fisica dei Materiali potranno anche accedere alla Laurea Magistrale in Scienze dei Materiali di Pisa, purché maturino un numero crediti nei settori disciplinari CHIM non inferiore al limite previsto per l’accesso alla Laurea Magistrale stessa. Attualmente, il limite previsto è di 30 cfu. Pertanto, se tale limite venisse confermato, gli studenti del corso di Laurea in Fisica, curriculum di Fisica dei Materiali, che volessero accedere alla Laurea Magistrale in Scienze dei Materiali dovrebbero superare, oltre agli esami obbligatori, esami del settore disciplinare CHIM per ulteriori sei crediti almeno, utilizzando a tale scopo, per esempio, parte dei 12 cfu corrispondenti ai previsti “corsi a scelta”. Curriculum Fisica dei Materiali Esami I anno Analisi Matematica 1e2 Geometria 1 Fisica 1 Laboratorio 1 cfu cfu esami I II sem sem Esami II anno cfu cfu esami Esami III anno cfu cfu Esami I II I II sem sem sem sem 9 6 2 Analisi Matematica 3 6 1 9 6 6 9 6 1 1 1 Informatica Fisica 2 Laboratorio 2 6 6 6 9 6 1 1 1 Inglese 3 0 Meccanica Classica 6 6 1 Chimica Generale 6 1 Metodi Matematici 1 9 1 30 30 30 30 60 6 60 6 Corsi a scelta 6 1 Prova finale 3 Chim. Org. + Lab 9 0 Mat./Macr. + Lab 0 9 Meccanica 6 6 Quantistica Struttura della 6 Materia Fis. dei Materiali 6 3 + Lab 27 33 0 1 1 6 60 1 1 1 6 3.3 Curriculum di Fisica Ambientale. Per favorire possibili sbocchi professionali dei laureati in Fisica nell’ambito della fisica applicata, si ritiene utile attivare anche un curriculum di Fisica Ambientale. Curriculum Fisica Ambientale Esami I anno Analisi Matematica 1e2 Geometria 1 Fisica 1 Laboratorio 1 cfu cfu esami I II sem sem Esami II anno cfu cfu esami Esami III anno cfu cfu Esami I II I II sem sem sem sem 9 6 2 Analisi Matematica 3 6 1 Corsi a scelta 6 6 1 9 6 6 9 6 1 1 1 Informatica Fisica 2 Laboratorio 2 6 6 6 9 6 1 1 1 6 6 3 6 0 1 1 Inglese 3 0 Meccanica Classica 6 6 1 6 6 1 Chimica Generale 6 1 Metodi Matematici 1 9 1 6 1 3 3 1 3 27 33 1 60 7 30 30 30 30 Prova finale Fisica 3 Acustica Meccanica Quantistica Struttura della Materia Laboratorio di Acustica Acustica Applicata 60 6 60 6 Rispetto al curriculum di Fisica Generale, verrebbero modificati solamente alcuni corsi del terzo anno; in particolare, i corsi di Laboratorio 3 e Metodi Matematici 2 verrebbero sostituiti da : (i) un corso di Acustica (di un settore disciplinare FIS) da 6 cfu; (ii) un corso di Acustica Applicata (di un settore disciplinare FIS) da 3 cfu; (iii) un corso di Laboratorio di Acustica (un settore disciplinare FIS) da 3 cfu + 3 cfu = 6 cfu. Pertanto, il numero totale di esami per questo curriculum è 19. Inoltre, per raggiungere una maggiore completezza e organicità del percorso formativo del curriculum di Fisica Ambientale, e per ottenere la qualifica di “Tecnico Esperto in Fisica Ambientale”, si prevede di consigliare agli studenti di inserire insegnamenti specifici tra i corsi a scelta: in particolare, il corso di Misure Fisiche nella Normativa Ambientale. I laureati in Fisica che hanno seguito il curriculum di Fisica Ambientale potranno iscriversi di diritto alla Laurea Magistrale in Fisica del nostro Ateneo. 4. Tabella ordinamentale di distribuzione dei crediti. La proposta della Commissione riguardante gli insegnamenti —presentata nella Sezione 3— fornisce i dati fondamentali per la redazione di un Ordinamento e di un Regolamento. In questa sezione verrà presentata la proposta della Commissione per la tabella ordinamentale della distribuzione dei crediti formativi, che caratterizza a grandi linee la struttura del corso di laurea e la sua impostazione culturale/disciplinare. Classe delle lauree in Scienze e Tecnologie Fisiche L-30 Attività formative Ambito disciplinare Settori scientifico-disciplinari cfu min (a) di base (a.1) INF/01 - ING-INF/05 24 33 15 Discipline matematiche MAT/02 - MAT/03 - MAT/05 e informatiche MAT/06 - MAT/07 - MAT/08 (a.2) Discipline chimiche CHIM/01 - CHIM/02 6 12 5 CHIM/03 - CHIM/06 (a.3) Discipline fisiche FIS/01 - FIS/02 27 36 20 57 81 40 (b) (b.1) 27 33 Caratterizzanti Sperimentale e applicativo (b.2) Teorico e dei fondamenti della fisica (b.3) Microfisico e della struttura della materia (b.4) Astrofisico, geofisico e spaziale FIS/01 - FIS/07 cfu min max 30 36 6 12 0 6 63 87 50 FIS/* - Fisica 18 36 18 36 18 (d) A scelta dello studente 12 12 12 (e) Per la prova finale (3 cfu) più la lingua straniera (3 cfu) 6 6 3 0 9 0 (c) GEO/10-11-12 ICAR/06 (f) Altre FIS/03 - FIS/04 FIS/05 - FIS/06 - GEO/10-11-12 INF/01 - informatica Affini o integrative FIS/02 - FIS/08 MAT/* - Matematica CHIM/-01-02-03-04-05-06-07-12 (eventuale Tirocinio) Commenti : (1) La struttura della tabella con l’indicazione dei valori minimi dei crediti —riportati nell’ultima colonna di destra denominata min—sono stati fissati dal Decreto Disciplina delle Classi dei Corsi di Laurea. Lo stesso decreto fissa i settori disciplinari relativi agli ambiti delle attività formative : (a) di base e (b) Caratterizzanti. (2) I settori disciplinari che, su parere della Commissione, sono stati inseriti nell’ambito disciplinare (c) Affini e integrativi corrispondono ad una lista estesa di settori che, in ogni caso, potrebbero eventualmente risultare utili nella formulazione di percorsi formativi nuovi/alternativi od aggiuntivi a quelli previsti nella proposta della Commissione della Sezione 3. (3) Gli intervalli dei crediti proposti dalla Commissione sono quelli riportati nelle due colonne denominate cfu min e cfu max. La scelta degli intervalli è motivata, da una parte, dalla necessità di specificare in maniera abbastanza precisa la struttura culturale/disciplinare del corso di laurea e, d’altra parte, dal desiderio di non vincolare troppo l’ordinamento affinché ci sia spazio sufficiente per eventuali correzioni/integrazioni o miglioramenti futuri a livello regolamentare. (4) Le regole di Ateneo contenute nel RAD, ovvero nelle “Indicazioni per la compilazione degli ordinamenti” , stabiliscono che la ripetizione di attività di base o caratterizzanti —specificate attraverso gli opportuni settori disciplinari— nelle Affini o integrative debba essere adeguatamente motivata. Per quanto riguarda il nostro CdS, la motivazione principale consiste nella necessità di prevedere l’attivazione, oltre al curriculum di Fisica Generale, di ulteriori curricula —come per esempio i curricula di Fisica dei Materiali e Fisica Ambientale— che sono tra loro differenziati e coinvolgono vari settori disciplinari. Inoltre, per consentire l’iscrizione dei laureati in Fisica a corsi di laurea magistrale che prevedano come requisito curriculare di accesso un numero minimo di crediti in determinati settori disciplinari, l’intervallo dei crediti relativo alle attività Affini o integrative deve essere sufficientemente ampio. (5) Il numero minimo di crediti nei settori disciplinari FIS previsto dalla tabella coincide essenzialmente con la somma del minimo di crediti 63 cfu delle attività caratterizzanti e del minimo di crediti 27 cfu dell’ambito delle discipline fisiche tra le attività di base. Il risultato vale 63 cfu + 27 cfu = 90 cfu ed equivale alla metà del totale di 180 cfu corrispondenti al triennio. La Commissione ritiene che il minimo dei cfu in Fisica nella tabella ordinamentale non debba scendere sotto il limite di 90. (6) Gli intervalli proposti sono tra loro compatibili, ovvero consentono delle eventuali implementazioni regolamentari che realizzano tutte le possibili situazioni comprese quelle di limite estremo (massimo o minimo) per i singoli intervalli. Per esempio, in linea di principio sarebbe possibile attribuire il massimo dei crediti 87 cfu alle attività caratterizzanti. Infatti, in questo caso occorrerebbe assegnare il minimo 57 cfu alle attività di base ed il minimo 18 cfu alle attività affini o integrative, che sommate ai rimanenti 18 cfu dei corsi liberi e della prova finale e di Inglese produrrebbero il risultato finale (obbligatorio) di 180 cfu. Nota. E’ importante notare che la tabella ordinamentale che determina la distribuzione dei crediti in funzione dei settori scientifici disciplinari non rappresenta una “graduatoria” sull’importanza che le varie discipline hanno in Fisica e pertanto non influisce: (i) sulla ripartizione di eventuali fondi per la ricerca e/o per la didattica; (ii) sulla ripartizione di posti in eventuali richieste di bandi per professore e/o ricercatore nelle varie aree; (iii) sulle politiche di potenziamento dei vari settori di ricerca del Dipartimento; (iv) sui giudizi della qualità della attività di ricerca e/o sulla attività didattica svolta dai singoli docenti appartenenti alle varie aree. La distribuzione dei cfu della Laurea in Fisica non deve essere omogenea e uniforme nei vari settori scientifico disciplinari secondo un criterio di “equa spartizione di punti”. La distribuzione dei crediti deve rispecchiare la struttura dei corsi di insegnamento ritenuti fondamentali nella Fisica del triennio. In effetti, il coinvolgimento dei diversi settori disciplinari nel processo formativo di Fisica varia sia in funzione della specifica posizione temporale —compresa tra il triennio e il dottorato— sia al variare degli indirizzi. La Commissione ritiene inoltre che la scelta degli affidamenti didattici debba essere basata essenzialmente sulle capacità e sull’esperienza dei singoli docenti; infine auspica una “rotazione” degli incarichi didattici su tempi di circa 3 o 4 anni. 4.1 Consistenza della tabella ordinamentale. La consistenza della tabella ordinamentale presentata in Sezione 4 con la struttura dei corsi d’insegnamento descritta in Sezione 3 viene qui dimostrata esplicitando, per ogni curriculum proposto, una possibile implementazione regolamentare che mette in corrispondenza i corsi di insegnamento con i settori disciplinari delle varie attività e ambiti. (Notazione: MC = meccanica classica, MQ = meccanica quantistica). Si noti che la collocazione dei vari corsi d’insegnamento nell’abito della tabella ordinamentale non è necessariamente univoca. Curriculum Fisica Generale corsi Attività formative Ambito disciplinare Settori scientifico-disciplinari cfu (a) di base (a.1) Disc. mat. e inf. INF/01- ING-INF/05 MAT/02-08 24-33 30 Geom. + Analisi 1+2+3 (a.2) Discipl. chim. CHIM/01-03 - CHIM/06 6-12 6 Chimica generale (a.3) Discipline fisiche FIS/01 - FIS/02 27-36 30 Fis 1 + Fis 2 57-81 (b) (b.1) 27-33 24 Lab 1 + Lab 2 6 (Fis 3) / 2 66 FIS/01 - FIS/07 Caratterizzanti Sperim. e applic. (b.2) Teor. e fond. FIS/02 - FIS/08 30-36 33 MC + Metodi 1 + MQ (b.3) Microfis. e strut. FIS/03 - FIS/04 6-12 6 Struttura Materia (b.4) Astrof. Geof. Spaz. FIS/05 - FIS/06 - GEO/1011-12 0-6 63-87 69 (c) INF/01 - informatica FIS/* - Fisica 6 Informatica Affini GEO/10-11-12 MAT/* - Matematica 18 Lab 3 + (Fis 3) / 2 o integrative ICAR/06 CHIM/-01-02-03-04-05-06-07-12 3 Metodi 2 12-12 12 corsi liberi (e) Per la prova finale (3 cfu) più la lingua straniera(3 cfu) 6-6 6 Inglese + prova finale (f) Altre (d) A scelta dello studente 18-36 (eventuale Tirocinio) 0-9 18-27 27 18 totale 180 Curriculum Fisica dei Materiali corsi Attività formative Ambito disciplinare Settori scientifico-disciplinari cfu (a) di base (a.1) Disc. mat. e inf. INF/01- ING-INF/05 MAT/02-08 24-33 30 Geom + Analisi 1+2+3 (a.2) Discipl. chim. CHIM/01-03 - CHIM/06 6-12 6 Chimica generale (a.3) Discipline fisiche FIS/01 - FIS/02 27-36 30 Fis 1 + Fis 2 57-81 (b) (b.1) 27-33 24 Lab 1 + Lab 2 3 Lab Fis Materiali 66 FIS/01 - FIS/07 Caratterizzanti Sperim. e applic. (b.2) Teor. e fond. FIS/02 - FIS/08 30-36 33 MC + Metodi 1 + MQ (b.3) Microfis. e strut. FIS/03 - FIS/04 6-12 6 Struttura Materia (b.4) Astrof. Geof. Spaz. FIS/05 - FIS/06 - GEO/1011-12 0-6 63-87 66 (c) INF/01 - informatica FIS/* - Fisica 6 Informatica Affini GEO/10-11-12 MAT/* - Matematica 6 Fis Materiali o integrative ICAR/06 CHIM/-01-02-03-04-05-06-07-12 18 Chim Organ + Macromol. 12-12 12 corsi liberi (e) Per la prova finale (3 cfu) più la lingua straniera(3 cfu) 6-6 6 Inglese + prova finale (f) Altre 0-9 (d) A scelta dello studente (eventuale Tirocinio) 18-36 30 18-27 18 totale 180 Curriculum Fisica Ambientale corsi Attività formative Ambito disciplinare Settori scientifico-disciplinari cfu (a) di base (a.1) Disc. mat. e inf. INF/01- ING-INF/05 MAT/02-08 24-33 30 Geom + Analisi 1+2+3 (a.2) Discipl. chim. CHIM/01-03 - CHIM/06 6-12 6 Chimica generale (a.3) Discipline fisiche FIS/01 - FIS/02 27-36 30 Fis 1 + Fis 2 57-81 (b) (b.1) 27-33 24 Lab 1 + Lab 2 6 (Fis 3) / 2 66 FIS/01 - FIS/07 Caratterizzanti Sperim. e applic. (b.2) Teor. e fond. FIS/02 - FIS/08 30-36 33 MC + Metodi 1 + MQ (b.3) Microfis. e strut. FIS/03 - FIS/04 6-12 6 Struttura Materia (b.4) Astrof. Geof. Spaz. FIS/05 - FIS/06 - GEO/1011-12 0-6 63-87 69 (c) INF/01 - informatica FIS/* - Fisica 6 Informatica Affini GEO/10-11-12 MAT/* - Matematica 6 (Fis 3) / 2 o integrative ICAR/06 CHIM/-01-02-03-04-05-06-07-12 15 Acustica + Lab 12-12 12 corsi liberi (e) Per la prova finale (3 cfu) più la lingua straniera(3 cfu) 6-6 6 Inglese + prova finale (f) Altre 0-9 (d) A scelta dello studente (eventuale Tirocinio) 18-36 27 18-27 18 totale 180 5. Contatti e collaborazioni. La Commissione ha interagito con vari docenti e colleghi —sia in maniera diretta attraverso discussioni, sia in maniera indiretta attraverso scambi di messaggi— e desidera ringraziare tutti. La Commissione G. Batignani F. Califano F. Costantini A. Del Guerra E. Guadagnini P. Minguzzi P. Dominguez G. Vitagliano SYLLABUS dei contenuti dei corsi di insegnamento di FISICA GENERALE Versione approvata in linea di massima dal Consiglio CdL del 4/4/2008 Argomenti generali contenuti specifici CFU Fisica I Meccanica Grandezze fisiche e unità di misura, analisi dimensionale Sistemi di coordinate e analisi vettoriale. punto materiale, traiettoria legge oraria e rappresentazione grafica moti unidimensionali, nel piano e nello spazio (es: armonico, parabolico, smorzato esponenzialmente, circolare uniforme.) Velocità angolare, accelerazione angolare Definizione di sistema di riferimento. Sistemi di riferimento inerziali. Velocità relativa ed accelerazione relativa (= relatività galileiana) La forza come azione fra due corpi. I tre principi della meccanica Le forze fondamentali della natura: gravitazionale (alla superficie terrestre e non), elettrostatica (di Coulomb). Le forze nel contatto fra due corpi: forze elastiche ed anelastiche, forze vincolari, attrito statico, dinamico e viscoso forza costante, caduta libera, piano inclinato Oscillatore armonico, forzato e smorzato. trasformazioni di Galilei sistemi non inerziali forze apparenti: centrifuga e di Coriolis pendolo di Focault Lavoro di una forza. Energia cinetica e teorema dell'energia cinetica Potenza Forze conservative ed energia potenziale. Energia potenziale gravitazionale, elastica ed elettrostatica Forze non conservative (es.attrito,… ) Conservazione dell'energia. Conservazione energia, impulso, momento angolare Momento delle forze e momento angolare Conservazione del momento angolare baricentro e moto relativo moti in campo centrale, potenziale efficace oscillatore tridimensionale problema di Keplero moto dei pianeti satelliti geostazionari 15 Sistemi discreti e continui: densità di massa di volume, superficiale e lineare. Il centro di massa ed il suo moto. La quantità di moto e la sua conservazione. Teorema dell'impulso. Problemi a massa variabili urti elastici ed anelastici: variabilki cinematiche, angolo limite, … momento angolare totale, II equazione cardinale dinamica dei sistemi composti gradi di libertà, traslazioni e rotazioni Il corpo rigido: energia cinetica di traslazione e di rotazione: momento di inerzia e teorema degli assi paralleli statica del corpo rigido pendolo fisico e pendolo di torsione Termodinamica Fluidi giroscopio sistemi e variabili termodinamiche, principio zero temperatura e termometro Dilatazione termica di solidi e di gas. Calore specifico e calori latenti. equazione di stato, gas perfetto lavoro primo principio, calore capacità termica cenni di teoria cinetica e calori specifici del gas perfetto temperatura termodinamica assoluta Macchine termiche. Secondo principio della termodinamica. Macchina di Carnot, pompe di calore e frigoriferi. Entropia Definzione di fluido e pressione. Statica dei fluidi: variazione di pressione con l'altezza (o la profondità).( Legge di Pascal) Legge di Stevino e esperienza di Torricelli Principio di Archimede. Fenomeni superficiali e capillarità Fluidodinamica in fluidi ideali: linee di corrente, equazione di continuità, teorema di Bernoulli e semplici applicazioni. Meccanica Classica trasformazioni di Galilei e somma delle velocità 12 trasformazioni di Lorentz postulati delle relatività ristretta spazio di Minkowski, simultaneità e causalità cinematica e dinamica relativistica calcolo delle variazioni e principi variazionali sistemi vincolati formulazione lagrangiana della meccanica simmetrie e leggi di conservazione momenti generalizzati, coordinate cicliche piccole oscillazioni formulazione di Hamilton variabili coniugate ed equazioni canoniche teorema del viriale Trasformazioni canoniche Parentesi di Poisson spazio delle fasi, teorema di Liouville potenziali termodinamici entropia di mescolamento terzo principio e sue conseguenze fasi termodinamiche, curve di coesistenza, equazione di Clapeyron gas di van der Waals miscela binaria e transizione di fase equazione del trasporto, distribuzione di Maxwell-Boltzmann, teorema-H ed entropia diffusione ed effusione molecolare peso statistico, massimo volume, principio di Boltzmann insieme microcanonico, equazione di Sakur-Tetrode teorema di equipartizione, calori specifici, legge Dulong-Petit insieme canonico, energia libera insieme grancanonico, potenziale chimico equilibrio termico della radiazione formula di Rayleigh-Jeans, formula di Wien, legge dello spostamento costante di Stefan-Boltzmann formula di Planck potenziali termodinamici per gas di fotoni Fisica II Elettrostatica Correnti stazionarie Magnetismo legge di Coulomb campo elettrico Legge di Gauss e prima equazione di Maxwell. potenziale elettrico dipolo elettrico Elettrostatica dei conduttori e calcolo di cariche indotte. capacità e condensatori energia campo elettrostatico problema generale elettrostatica dielettrici, polarizzazione elettrica condizioni al bordo per E e D energia elettrostatica in presenza di dielettrici corrente elettrica e densità di corrente. equazione di continuità modello classico della conduzione elettrica legge di Ohm legge di Joule e potenza dissipata. forza elettromotrice circuiti corrente continua leggi di Kirchhoff conduzione in liquidi e gas correnti quasi stazionarie, circuito RC condizioni al contorno per conduttori in regime stazionario. campo magnetico forza di Lorentz e di Laplace-I, moti di carciche in campo magnetico, frequenza di Larmor legge di Biot Savart e di Laplace-II Legge di Ampere ed applicazioni: solenoide, piano di fili,.. Rotazione del campo magnetico campo magnetico dovuto a corrente in spira circolare Forze e momenti su una spira percorsa da corrente in un campo magnetico. Il momento magnetico di una spira. potenziali elettromagnetici vettore e scalare seconda equazione di Maxwell Flusso del campo magnetico, legge di Gauss per il magnetismo. polarizzazione magnetica, vettori H e B dia-, para- e ferro-magnetismo cenni interpretazione microscopica della magnetizzazione circuiti magnetici e condizioni al contorno per B e H elettromagneti e magneti permanenti Induzione elettromagnetica Onde e.m. legge di Faraday Lenz Neumann autoinduzione e mutua induzione, teorema di reciprocità Circuiti RL eLC e loro bilancio energetico. oscillazioni elettriche, correnti alternate circuito RLC energia magnetica cenni ai superconduttori Corrente di spostamento e legge di Ampere-Maxwell. equazioni di Maxwell complete equazione delle onde pacchetti d'onda, velocità di fase e di gruppo 15 onde elettromagnetiche e velocità della luce. onde piane, polarizzazione onde nei dielettrici onde nei conduttori, effetto pelle energia, impulso e momento angolare di un'onda vettore di Poynting Cenni di relatività, campi prossimi e distanti dalla sorgente, potenziali ritardati irraggiamento di dipolo tensore degli sforzi di Maxwell pressione di radiazione leggi di riflessione e rifrazione delle onde nei mezzi leggi di Fresnel e Brewster dispersione, principio di Huygens-Fresnel interferenza, coerenza diffrazione, Fraunnhofer, Fresnel reticolo di diffrazione, risoluzione Fisica III Richiami di cinematica e dinamica relativistica Formulazione invariante quadridimensionale e prodotti invarianti. Formulazione relativistica covariante dell'elettrodinamica (quadripotenziali). Invarianza di gauge Effetto Doppler relativistico, aberrazioni Esempi: decadimenti di particelle relativistiche. Cenni agli acceleratori di particelle. Urti relativistici, definizione delle variabili s-t-u, reazioni elastiche ed anelastiche 12 Definizione di sezione d'urto (sia modello corpuscolare, sia per onde) Sezioni d'urto differenziali e totali, trasformazioni da un sistema di riferimento ad un altro sezione d'urto Thomson. Effetto Compton e Compton inverso Bersagli sottili. Scattering Rutherford classico e misura delle dimensioni nuclari. Formula semiempirica delle masse nucleari. Cenno al modello a goccia ed a shell, modello a gas di Fermi (e impulso di Fermi), sistema di due nucleoni, interazioni nucleari. Applicazioni: perdita di energia nell'interazioni di particelle e con la materia, formula di Bethe-Bloch, e scattering multiplo coulombiano potenziali ritardati, Lienard-Wiechert campi e potenziali di una carica in moto formalismo covariante, irraggiamento dipolo potenza dissipata negli acceleratori e radiazione di sincrotrone radiazione Cherenkov perdita energia per bremsstrahlung creazione di coppie e+e- da fotoni su nuclei Larghezza di riga e vita media Decadimenti alpha (e modello di gamow), beta (e il neutrino, e interpretazione di fermi) e gamma. Esperimenti fondamentali sulla struttura atomca e nucleare: scoperta del neutrone, positrone, … Allargamento e spostamento delle righe, effetto Mossbauer Effetti di risonanza, formula di Breit-Wigner (relativistica e non) Scattering di elettroni su atomi: fattori di forma atomici e nucleari. Scattering Rayleigh ed effetto fotoelettrico. Cenni di fissione e fusione nucleare. Variabile complessa, funzioni analitiche, singolarità, teoremi di Cauchy, sviluppi di 12 Metodi Matematici Taylor-Laurent, teorema dei residui, Integrazione nel piano complesso. Trasformazioni conformi e problemi di potenziale. Armoniche coniugate. Funzioni di Green per equazioni ordinarie e alle derivate parziali Soluzione dell’equazioni del potenziale, corda vibrante e del calore. Spazi normati completi, Spazio L2, Insiemi completi, serie di Fourier. Spazi di Hilbert. Operatori lineari e norma. Proiettori e operatori unitari, aggiunto di un operatore. Autovalori e autovettori, problema di Sturm-Liouville. Operatori chiusi. Operatori compatti. Trasformata di Fourier. Applicazioni. Distribuzioni, derivata e trasformata di Fourier di una distribuzione, delta di Dirac e distribuzioni collegate. Meccanica Quantistica Crisi della fisica classica, esperimenti cruciali cenni all'atomo di Bohr, onde di de Broglie, principio di indeterminazione e sovrapposizione stati quantistici, operatori e variabili dinamiche equazione di Schroedinger sistemi unidimensionali, densità di corrente teorema di Ehrenfest, buche di potenziale oscillatore armonico barriere di potenziale, potenziale delta rappresentazioni, richiami agli spazi di Hilbert operatori e matrici, trasformazioni unitarie schema di Schroedinger e di Heisenberg stati misti e matrice densità momento angolare, armoniche sferiche spin, coefficienti di Clebsh-Gordan moto in campo centrale atomo d’idrogeno simmetrie in meccanica quantistica particelle identiche, bosoni e fermioni teoria delle perturbazioni, transizioni quantiche (incluse le e.m.), regole di selezione approssimazioni e metodo variazionale limite semiclassico, effetto tunnel livelli di Landau atomi, configurazioni elettroniche, multipletti, struttura fine ed iperfine atomi in campi elettrici e magnetici Struttura Materia Richiami di fisica statistica classica Calore specifico di elettroni e dipoli in campo magnetico Entropia di elettroni e dipoli in campo magnetico Demagnetizzazione adiabatica Introduzione alle statistiche quantistiche Celle nello spazio delle fasi associate all'impulso Statistiche di Bose-Einstein e di Fermi-Dirac. Potenziale chimico Condensazione di Bose-Einstein. Confronto con He superfluido e atomi freddi Distribuzione di Fermi-Dirac, determinazione del livello di Fermi applicazione ad un metallo, conduzione elettrica e termica di un metallo. Risonanza magnetica Eq. di Bloch. (per NMR, EPR, ...) Calore specifico di un solido (Debye) Fluttuazione dell'energia nell'ensemble canonico Rumore Johnson e teorema di Nyquist Legami nei solidi, molecola di idrogeno ionizzato. Vibrazioni nei solidi 12 6 Elettroni quasi-liberi in un solido e gap di energia Teorema di Bloch. Massa efficace. Conduzione di un solido, elettroni e buche Semiconduttori intrinseci, concentrazione di elettroni e buche Introduzione ai laser, assorbimento ed emissione indotta Cavita' risonante di un laser. Condizioni di soglia Analisi di un laser a tre livelli Laboratorio 1 Primo semestre Contenuti: Misura - Incertezza - Stima 12 Significato del "misurare", rappresentazione dei dati, tabelle, grafici, scale, analisi dimensionale. Incertezza, errori, cifre significative. Elementi di probabilita' e statistica: variabili casuali, distribuzioni, momenti. Distribuzione binomiale, di Poisson, di Gauss, del Chi quadro. Cenni al teorema del limite centrale, introduzione alla teoria dei campioni, media, varianza. Metodi di fit: minimi quadrati, minimo chi quadro, test del chi quadro Lavoro in gruppi, valutazione degli errori, presentazione dei risultati (relazioni). Esperimenti: Utilizzo di strumentazione meccanica Cinematica (es. piano inclinato) Oscillazioni in una dimensione (es. pendoli, molle) Misure su un campione statistico (Gauss, Poisson) Introduzione alla termologia (termometri, conduzione termica..) Secondo semestre Contenuti: Computer per acquisizione ed analisi, approfondimenti di statistica, oscillazioni meccaniche e modi normali, ottica geometrica. Introduzione al sistema operativo, utility Software, cenni a interfacce per acquisizione dati. Correlazione, fit di tipo generale, livelli di confidenza, distribuzione esponenziale, distribuzione t di Student, distribuzione F di Fisher, distribuzione di Cauchy, t-test, Ftest, test del segno, funzione di distribuzione di funzioni di una variabile casuale. Introduzione all'ottica geometrica (riflessione, rifrazione), specchi, lenti, fuochi, sistemi diottrici centrati, cenni alle aberrazioni. Uso del computer per le misure (sensori e trasduttori), per l'analisi, per la presentazione dei risultati (Latex); nozioni su cinematica degli urti e sui sistemi oscillanti, introduzione alla termodinamica. Esperimenti: Acquisizione computerizzata del moto (es. tavolo ad aria, pendoli accoppiati, …). Misure su rifrazione, specchi e lenti. Misure con sensori di temperatura e pressione, termodinamica dei gas, fluidi Laboratorio 2 Contenuti: strumentazione elettronica di base, circuiti e reti lineari, elementi di magnetismo, elementi di elettronica digitale, introduzione all'ottica ondulatoria. Tensioni e correnti elettriche, circuiti, maglie e nodi; alimentazione continua ed alternata. Circuiti risonanti, fattore di merito (Q), segnali periodici e analisi di Fourier. Induzione magnetica, coefficienti di autoinduzione e mutua induzione, materiali ferromagnetici, isteresi. Elementi di elettronica digitale: porte AND, OR, NOT, logica combinatoria Ottica fisica: polarizzazione, interferenza, diffrazione, sorgenti laser. Campionamento del segnale. Esperimenti: 12 Acquisizione di "manualita' elettrica" (fili, cavi coassiali, "terra"), componentistica ideale e reale, analisi dei segnali elettrici con il computer, acquisizione di nozioni sul comportamento delle onde Uso di tester analogico e digitale, oscilloscopio, generatore di segnali Misure su circuiti RC e RL; misure di fase in alternata Misure su circuiti RLC e risonanza Misure di campo magnetico, autoinduzione, isteresi Circuiti integrati logici elementari (NAND, NOR, clock) Polarizzazione della luce (per riflessione, trasmissione, rifrazione, lamine birifrangenti Interferenza della luce. Diffrazione da fenditure e reticoli Laboratorio 3 Contenuti: elementi di spettroscopia atomica; elettronica digitale ed elementi hardware del computer, elettronica analogica, noise e misure di precisione; piccoli progetti. 12 Spettroscopi a prisma e a reticolo di diffrazione, potere risolvente, limiti pratici. Interferometro di Michelson, interferometro di Fabry-Perot. Circuiti logici combinatori (comparatori, multiplexer, ...), famiglie di circuiti logici (TTL, CMOS). Circuiti logici sequenziali, flip-flop, registri, macchine a stati, contatori. Processori, BUS, memorie, cenni alla struttura hardware dei processori. Circuiti ad aggancio di fase (PLL) e moltiplicatori di frequenza Convertitori digitale-analogico e analogico-digitale Proprietà dei materiali semiconduttori di interesse per i dispositivi elettronici (Ge, Si, GaAs), diodi, transistori bipolari, transistori ad effetto di campo. Amplificatori, guadagno, risposta in frequenza, filtri. Circuiti non lineari, comparatori, trigger di Schmitt Rivelatori di luce, dispositivi optoelettronici, fotomoltiplicatori Nozioni base sul rumore nei circuiti elettrici, noise termico, shot, flicker; noise tecnico, metodi di controllo e riduzione del noise. Esperimenti: osservazione di spettri di emissione atomica e misure di lunghezza d'onda; il computer "visto dall'interno", dispositivi elettronici discreti come costituenti dei circuiti integrati; piccoli progetti Spettro di emissione di atomi (es. idrogeno, cadmio, mercurio) Interferometro di Michelson Reticoli di diffrazione e misure di lunghezza d'onda Spettro del sodio e struttura fine Uso di circuiti logici combinatori, anche in collegamento con il computer Logica sequenziale: latches, registri, contatori Rivelatore di fase digitale e circuiti PLL Convertitori digitale-analogico e analogico digitale Diodi, caratteristiche, capacità parassita, Zener FET a giunzione, amplificatori, oscillatori Amplificatori operazionali, filtri, generatori di segnali Piccoli progetti (es. sintetizzatore digitale, programmazione di un microcontroller (FPGA), misure di noise e costante di Boltzmann, misure di intensità luminosa e lock-in, conteggi di radioattività con rivelatori stato solido, effetto Doppler acustico…) Informatica (con laboratorio) Componenti di base di sistemi di elaborazione Rappresentazione dei dati Linguaggio C: istruzioni, struttura, librerie standard, I/O Liste ed alberi, manipolazione di liste, esempi di algoritmi 6 Esercizi ed esempi presi dalla fisica (es: sorting, FFT, …) Chimica Generale Concetti fondamentali della stechiometria delle reazioni chimiche. Il numero di Avogradro e la mole. 6 Il Sistema Periodico e le proprietà periodiche degli elementi. Il legame chimico (ionico e covalente) e la geometria molecolare (classi di simmetria di molecole finite). Controllo termodinamico e cinetico di una reazione. Proprietà dei liquidi puri e delle soluzioni. Equilibri chimici (in fase omogenea e eterogenea) e parametri che li governano. Produzione di corrente mediante reazioni chimiche e fenomeni chimici collegati al passaggio di corrente all'interno di una soluzione. Applicazioni. Chimica Inorganica descrittiva degli elementi dei gruppi principali. Elementi di Chimica Organica. Elementi di logica delle proposizioni. Operazioni elementari con gli insiemi. Analisi Matematica Applicazioni. Le relazioni di equivalenza. La cardinalità. Le proprietà dei numeri reali. Il principio di induzione. Il binomio di Newton. 21 Gli estremi superiore e inferiore. I limiti delle successioni. Il criterio di Cauchy. Il teorema di Bolzano-Weierstrass. Le serie numeriche. Le funzioni continue. Il teorema di esistenza degli zeri. Il teorema di Weierstrass. Le funzioni polinomiali, trigonometriche, esponenziali e logaritmiche. Il numero e. Il calcolo differenziale per le funzioni di una variabile. Infiniti e infinitesimi. Teorema di Lagrange. Teorema dell'Hôpital. Formula di Taylor. La primitiva di una funzione. L’integrale di Riemann per le funzioni di una variabile. Integrabilità delle funzioni continue. Il teorema fondamentale del Calcolo integrale. Le “regole” di integrazione. L’integrazione di alcune funzioni razionali. Gli integrali impropri. Le successioni e le serie di funzioni. Le serie di potenze. Le equazioni differenziali ordinarie. Il problema di Cauchy. Le equazioni a variabili separate. Le equazioni differenziali lineari. Il teorema del Wronskiano. Le soluzioni nel caso dei coefficienti costanti. Qualche proprietà dei sistemi di equazioni differenziali lineari. Le funzioni di più variabili. Limiti e continuità. Il teorema di Weierstrass in più variabili. Il calcolo differenziale in piu' variabili. Il gradiente e le matrici jacobiana ed hessiana. I punti di massimo e di minimo nello studio delle funzioni di più variabili. Il teorema delle funzioni implicite. Le superfici. I massimi e i minimi vincolati. L’integrazione delle funzioni di più variabili e le proprietà dell’integrale. Le curve e le curve rettificabili. I campi di vettori conservativi. L’integrazione su curve e superfici.I teoremi di Gauss-Green e di Stokes. Geometria Nozione di gruppo, anello, campo. I numeri complessi. L'anello dei polinomi a coefficienti in un campo. Relazioni di equivalenza, insiemi quoziente. Spazi vettoriali, sottospazi, somma e somma diretta di sottospazi. 9 Matrici. Applicazioni lineari, nucleo e immagine, isomorfismi. Indipendenza lineare, spazi finitamente generati, basi, dimensione, formula di Grassmann. Passaggio alle coordinate, matrici associate alle applicazioni lineari, cambiamenti di base. Rango di un'applicazione lineare e di una matrice, composizione di applicazioni lineari e prodotto di matrici. Sistemi lineari, algoritmo di Gauss (espresso sia via "operazioni elementari sulle righe ", sia in forma matriciale via le "matrici elementari"); applicazioni al calcolo del rango di una matrice e al calcolo dell'inversa di una matrice invertibile. Classificazione delle applicazione lineari a meno di equivalenza "destra/sinistra". Teoria del determinante e applicazioni: caratterizzazione assiomatica del determinante, formule esplicite (sviluppi di Laplace), formula di Binet, formula di Cramer, formula dell'inversa di una matrice invertibile, determinante della trasposta. Endomorfismi di uno spazio vettoriale. Endomorfismi coniugati e matrici simili. Autovalori e autospazi. Sottospazi invarianti. Caratterizzazione degli endomorfismi diagonalizzabili e di quelli triangolabili. Teorema di Hamilton-Cayley. Ideale di un endomorfismo. Polinomio minimo di un endomorfismo. Invarianti di similitudine. Forme bilineari. Matrici rappresentative di forme bilineari. Forme isometriche e matrici congruenti. Rango di una forma. Forme non degeneri. Prodotti scalari e forme quadratiche. Ortogonalità. Vettori isotropi. Esistenza di basi ortogonali. Procedimenti di ortogonalizzazione. Classificazione dei prodotti scalari complessi e reali a meno di isometrie. Spazi Euclidei. Gruppo ortogonale reale. Teorema spettrale, ortogonalizzazione simultanea. Esami liberi 12 Prova finale Proposta: presentazione orale di un argomento di Fisica, scelto dallo studente, appartenente ad un corso del terzo anno. Tale presentazione della durata di 10 minuti circa non influisce sul voto di Laurea. La scaletta della esposizione (contenuta in una pagina) deve essere approvata dalla Commissione di Laurea. 3 Inglese 3 TOTALE 180