PASTONCHI RELAZIONE ADEGUAMENTO ELETTRICO

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COMUNE DI TAGGIA
PROVINCIA DI IMPERIA
RISTRUTTURAZIONE E MESSA IN SICUREZZA
IMPIANTO ELETTRICO
SCUOLA ELEMENTARE E MEDIA
“F. PASTONCHI” VIALE DELLE PALME, 4
PROGETTO ESECUTIVO
RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA
COMMITTENTE:
COMUNE DI TAGGIA
VIA SAN FRANCESCO, 441
TEL. 0184/476222
FAX 0184/477200
DATA :MAGGIO 2014
I L TECNICO
Dott. Ing. Fabrizio Lucarelli
Via San Francesco n° 273
18018 ARMA DI TAGGIA (IM)
tel. 0184 –841455
fax. 0184 –841210
PEC: [email protected]
Mail: [email protected]
ISCR. ORDINE INGG IMPERIA n.524
. Rifacimento Impianto elettrico - SCUOLA “F. PASTONCHI” Viale delle Palme, 4 – Taggia (IM)
.
PREMESSA
Il presente elaborato tratta del progetto di adeguamento degli impianti elettrici al servizio della
scuola “PASTONCHI” sita in Arma di Taggia (IM).
L’intervento, in considerazione della limitata disponibilità economica da parte del Comune di
Taggia, verte, non sul rifacimento completo e generale degli impianti, ma piuttosto sull’adeguamento
MINIMO atto a ricondurre lo status degli impianti elettrici, oggi piuttosto lacunoso, ad un grado di
sicurezza con rischio “ACCETTABILE” in conformità ai livelli minimi previsti almeno dal DM37/2008
e dagli articoli con riferimenti elettrici del Decreto 26.08.1992 (norme di prevenzione incendi per
l’edilizia scolastica), nonché ad un riordino funzionale e razionale dei quadri e sezionamenti presenti.
In virtù della ristrettezza dei fondi oggi disponibili è rimandato ad un futuro intervento
l’investimento per la sostituzione delle lampade fluorescenti lineari con nuovi corpi illuminanti a led,
intervento che a fronte di una spesa iniziale permetterebbe un risparmio sulle bollette, per la parte
illuminazione, di almeno il 50% rispetto ai consumi attuali.
Inoltre nel presente progetto non sono considerati gli impianti di ILLUMINAZIONE DI
SICUREZZA e di ALLARME (altoparlanti per pericolo ed evacuazione) in quanto trattati all’interno di
un altro progetto che è in preparazione a cura direttamente del Comune di Taggia (fermo restando che
nei quadri elettrici del presente elaborato sono comunque previste le protezioni per le alimentazioni delle relative
e pertinenti linee).
In conseguenza della complessità della situazione attuale degli impianti elettrici, piuttosto carente
di sicurezza per la presenza di giunte non idonee, sezioni dei conduttori non sempre coordinate con
gli interruttori di protezione, ed altre difformità, il progetto si svilupperà con i seguenti elaborati:
1. RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA contenente l’elenco descrittivo degli interventi
necessari previsti in progetto;
2. ELABORATO GRAFICO con schema a blocchi e localizzazione degli interventi previsti
nonché ubicazione dei principali quadri elettrici previsti e/o presenti;
3. COMPUTO METRICO (estimativo).
4. VALUTAZIONE RISCHIO FULMINAZIONE
ESCLUSIONI:
non fanno parte del progetto, in quanto escluse dall’incarico affidato allo scrivente, le seguenti
prestazioni:
- impianti già trattati da altro progetto del Comune di Taggia (allarme, rivelazione incendi,
illuminazione di sicurezza);
- impianti elettrici bordo-macchina;
- altri impianti diversi da quelli indicati di questo progetto.
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GENERALITÀ ED ADEMPIMENTI
A
A
A)))
G
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ALLIITTA
A’’::
oggetto intervento: l’oggetto della presente relazione è costituito dal progetto esecutivo per
l’adeguamento minimo a criteri di sicurezza “accettabili” dell’impianto elettrico al servizio della scuola
PASTONCHI di Taggia (IM), in conformità alle norme tecniche di settore ed al DM 37/2008 sulla
sicurezza degli impianti, secondo quanto riportato nella precedente premessa.
descrizione struttura e premesse: l’attività in esame è costituita dagli ambienti indicati nelle
allegate planimetrie, alle quali si rimanda.
classificazione ambienti:
In virtù della situazione prevista, dal punto di vista della normativa elettrica, vista la presenza
di un numero di persone superiore a 100 (ed inferiore ad 800), l’ambiente in esame può essere
classificato come luogo di tipo “AMBIENTE A MAGGIOR RISCHIO IN CASO DI INCENDIO” a cui
viene applicata principalmente, tra le altre, la norma CEI 64-8 sezione 701.
B) A
AD
DEEM
MP
PIIM
MEEN
NTTII::
adempimenti tecnici: (a carico dell’INSTALLATORE)
A- quanto riportato nel presente documento e comunque non in contrasto con le norme CEI;
B- esame a vista e prove sul campo per mezzo di strumenti, e tra queste sicuramente:
* verifica della continuità dei conduttori di protezione ed equipotenziali;
* misure dei valori di resistenza di isolamento dei cavi;
* misura del valore di resistenza di terra;
* prove di funzionamento dei dispositivi differenziali;
adempimenti burocratici: (a carico dell’INSTALLATORE)
A- redigere e consegnare la “dichiarazione di conformità” dell’intervento eseguito con tutti gli
allegati obbligatori ai sensi del DM 37/2008;
B- fornire al Committente tutte le informazioni necessarie per un corretto esercizio e per la
manutenzione dell’impianto;
adempimenti burocratici: (a carico del COMMITTENTE)
A- affidare l’incarico di installazione dell’impianto a ditta in possesso dei requisiti tecnicoprofessionali secondo D.M. 37/2008;
B- assicurarsi che a fine lavori siano pervenute alle autorità competenti per territorio le
“dichiarazioni di conformità” con gli allegati necessari;
C- mettere agli atti (in archivio) una copia della documentazione e fare in modo che possa essere
esibita durante eventuali verifiche da parte di organismi di controllo;
D- prevedere una corretta gestione ed utilizzo dell’impianto, programmando già nel contempo
un piano per le verifiche e la manutenzione dell’impianto stesso.
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PRINCIPALE NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Nel presente progetto si intendono richiamate, ove applicabili, le seguenti disposizioni:
- D.M. 37/2008: Sicurezza degli impianti;
- D.M. 26/08/1992: Norme di prevenzione incendi in ediliza scolastica;
- Legge 11/02/1996, n.23: Norme per l’ediliza scolastica;
- D.M. 18/12/1975: Norme tecniche relative all’ediliza scolastica;
- D.P.R. 24/07/1996: Regolamento recante norme per l’eleiminazione delle barriere architettoniche negli
edifici, spazi e servizi pubblici;
- Legge n.186 01/03/1968: Norme per i materiali, gli apparecchi e gli impianti elettrici ed elettronici;
- Legge n.791 18/10/1977: Attuazione direttiva Consiglio Comunità Europea per garanzia di sicurezza
del materiale elettrico;
- D.L. n.476 4/12/1992: Attuazione direttiva 89/336/CEE (direttiva EMC o di compatibilità
elettromagnetica);
- D.P.R. n.459 24/7/1996: Attuazione della direttiva 89/392/CEE (direttiva macchine);
Inoltre tutte le norme C.E.I. (ultima edizione alla data attuale) dove applicabili, con particolare riguardo
alle seguenti:
- Norma C.E.I. 64-8: Impianti elettrici utilizzatori, norme generali; e SEZIONE 701 per ambienti a
maggior rischio in caso di incendio;
- Norma CEI-EN 50086: Prescrizioni per i tubi protettivi;
- Norme C.E.I. 20-22 e 20-37 : Prescrizioni per la non propagazione di incendio e l'emissione di gas
corrosivi o tossici dei cavi per distribuzione di energia elettrica.
- Norme C.E.I. 17-13 e 23-51: Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione;
- Norme C.E.I. 23-3, 23-18, 23-42 e 23-44 : Interruttori automatici di corrente, apparecchi ausiliari e
differenziali;
- Norme C.E.I. 23-5 e 23-12 : prese a spina per usi domestici e similari, e prese a spina per usi industriali;
DESCRIZIONE SOMMARIA DELL’IMPIANTO IN PROGETTO
Generalità:
nella presente relazione sono indicate sommariamente le principali caratteristiche che dovrà
possedere l’impianto al termine delle operazioni di intervento; per tutto quanto non descritto si
rimanda alle norme CEI ed agli allegati.
Materiali:
tutti i nuovi materiali utilizzati per la realizzazione dovranno essere di primaria qualità e quindi
certificati col marchio IMQ (marchio italiano di qualità) od equivalente (marchi del CENELEC) oppure
in alternativa col contrassegno CEI; ovviamente tutti i materiali dovranno essere adatti al luogo di
installazione. Si ricorda inoltre la direttiva CEE sulla marcatura CE (direttive per bassa tensione e
compatibilità elettromagnetica).
Fornitura elettrica:
Il punto di fornitura (ENEL 400Vac 50Hz potenza attualmente prelevabile fino a 60kW) del
presente progetto è individuato immediatamente a valle del contatore di bassa tensione interno al locale
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cabina elettrica, nella zona nord al piano semiinterrato della scuola, a valle del quale è già presente un
interruttore di protezione generale di taratura 4x100A (appunto 60kW) con potere di interruzione 16kA
e sensore differenziale regolabile attualmente tarato a 1A e 200ms; il tutto come meglio specificato e
dettagliato negli allegati grafici (v. schemi e disegni).
Quadri elettrici, sezionamenti e protezioni generali:
la realizzazione dell’impianto, nella suddivisione delle linee ed utenze, nonchè delle relative
protezioni e corrispondenti quadri è ampiamente dettagliata negli schemi unifilari allegati, che
dovranno quindi essere osservati in maniera molto scrupolosa e precisa da parte dell’installatore.
In questa sede si ricorda:
- Protezione generale: sul quadro corrispondente al punto di fornitura sarà presente un
interruttore di protezione generale con funzione di protezione (ad origine impianto) e sezionamento
generale del nuovo impianto elettrico, collegato ad un pulsante di sgancio in grado di svolgere la
funzione di interruttore generale di emergenza;
- Dispositivi di protezione: i dispositivi di protezione indicati si intendono della serie a modulo
DIN, con caratteristiche dettagliate negli schemi in allegato e conformi alle Norme C.E.I. inerenti. Essi
dovranno inoltre essere facilmente identificabili, insieme ai loro circuiti, per mezzo di opportune
indicazioni da collocare all’interno dei quadri elettrici;
- Quadro elettrico: su ogni quadro previsto dovrà essere presente una targa con indicazione del
costruttore, del tipo di quadro, della natura della corrente e della frequenza, della tensione nominale di
funzionamento e del grado di protezione (quest’ultimo dato può essere omesso per quadri con grado
non superiore ad IP2XC). In questa installazione si prevedono quadri modulari da parete, con le
specifiche dettagliate negli allegati tecnici.
Per comodità dell’installatore si rammenta anche come le norme CEI 17-13 e 23-51 impongano,
relativamente alle principali prove di verifica, la situazione di seguito descritta:
Corrente nominale quadro
superiore a 125A
inferiore a 125A
inferiore a 32A(**)
Norma
17-13
23-51
23-51
Tenuta al C.C.
richiesta(*)
non richiesta
non richiesta
Sovratemperatura
richiesta
richiesta
non richiesta
Resis. isolamento
richiesta
richiesta
non richiesta
(*) in tutti i casi la prova di tenuta al corto circuito non è richiesta se la corrente di corto massima è
limitata ad un valore non superiore a 15kA. (**) solo nel caso di un quadro MONOFASE.
Si rammenta inoltre come le prove e la conseguente scelta del quadro siano di competenza
dell’installatore, il quale deve provvedere a certificare quanto realizzato, mentre il campo d’azione del
progettista è limitato a fornire le indicazioni sufficienti (dispositivi di protezione e valori di tensioni e
corrente) per la realizzazione dei quadri elettrici.
Utenze elettriche e sistemi:
le utenze elettriche presenti e/o previste sono quelle indicate nello schema elettrico ovvero
sostanzialmente circuiti di illuminazione (ordinaria e di sicurezza) e prese F.M..
Condutture:
le specifiche da osservare scrupolosamente sono principalmente le seguenti:
- Cavi:
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sezione minima non inferiore a quella indicata nei calcoli (cfr. schema unifilare con
particolare attenzione al massimo numero di cavi-circuiti attestabili nello stesso condotto);
colori secondo tabelle CEI-UNEL;
tipologia:
cavi preesistenti: cavi unipolari e/o multipolari con caratteristiche minime ammesse da norma
CEI 64/8 (tipo ad esempio: H07V-K, N07V-K, N1VV-K, FG7OR, etc.);
cavi di eventuale nuova installazione oppure in sostituzione di esistenti (ad esempio per sezione
insufficiente o per resistenza di isolamento inadeguata): cavi tipo FTG10OM1 o FTG10O(H)M1 (atti a
migliorare la sicurezza anche in caso di incendi).
- Tubi/Canali/Condotti:
le tubazioni ed i condotti di nuova installazione (tubazioni, canalette, passerelle, cunicoli, etc.)
dovranno permettere la sfilabilità dei cavi e non dovranno presentare al loro interno alcuna derivazione
o giunzione, quest’ultime dvranno eventualmente essere realizzate in apposite scatole. Si sottolinea
inoltre come debbano essere rispettati gli obblighi di separazione di circuiti di diversa natura (segnali,
energia), nonchè come sia ammesso collocare cavi a diversa tensione nella stessa tubazione soltanto
qualora i cavi abbiano una tensione d'isolamento adatta per la più alta tensione di esercizio presente nei
circuiti di quella tubazione (vale la norma CEI 64-8).
Inoltre si dovrà prestare massima attenzione al numero massimo di circuiti attestabili all’interno
dello stesso tubo o condotto.
Scatole di derivazione e giunzioni:
le scatole di derivazione saranno installate dovunque necessario; esse saranno scelte con grado
di protezione minimo idoneo all’ambiente di installazione, in materiale autoestinguente, di dimensioni
sufficienti a non essere ingombrate eccessivamente e conformi alle vigenti norme C.E.I.. Qualora vi
siano al loro interno condutture di impianti diversi, esse dovranno essere munite di diaframmi
separatori amovili solamente mediante apposito attrezzo.
Grado di protezione:
il minimo grado di protezione sia quello per luoghi a maggior rischio in caso di incendio, ovvero
IP4X, oppure superiore in luoghi con specifica normativa.
Illuminazione:
per l’illuminazione si prevede quanto di seguito:
-
illuminazione ordinaria;
mantenimento dello stato attuale, ritenuto sufficiente, con eventuali interventi di manutenzione
per sostituzione di eventuali lampade consumate o non più funzionanti.
Come detto in premessa la sostituzione dei corpi illuminanti fluorescenti con altri a led non è
prevista in questa sede, ma sarà oggetto di altro futuro intervento.
-
illuminazione di sicurezza:
come già ricordato in premessa, si rimanda ad altro progetto già in preparazione a cura del
Comune di Taggia (che prevederà comunque la presenza di lampade di emergenza autoalimentate).
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Si ricorda che sia l’impianto di illuminazione di sicurezza che l’impianto di allame dovranno
essere alimentati d una sorgente di sicurezza (secondo il DM 26/08/92) ! Di questa specifica si occuperà
il progetto apposito, già richiamato in premessa, che il Comune di Taggia sta predisponendo per la
scuola in esame.
Impianto di dispersione a terra
N.B. Stante la preesistenza del sistema disperdente generale dell’edificio, si procederà soltanto ad
una nuova verifica della funzionalità nonché al controllo di presenza dei collegamenti per tutte le masse e
masse estranee presenti in loco.
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INTERVENTI IN PROGETTO
Gli interventi previsti in progetto sono sommariamente elencati nella tabella che segue, che
riporta il riferimento alla medesima numerazione del computo metrico, la descrizione sommaria e la
motivazione dell’intervento (per ogni dettaglio si rimanda agli elaborati grafici e al computo metrico).
N.
1
Voce breve
Sgancio
d’emergenza
2
Nuovo
centralino per
alimentazione
quadri
“bancarelle”
3
Descrizione intervento
Motivazione della necessità intervento
Provvista in opera, in posizone visibile ed
accessibile, di pulsante e circuito per
sgancio generale di emergenza rosso
sottovetro con cartello segnalatore (Sgancio
di emergenza)
Provvista in opera di nuovo centralino da
parete per alimentare (con idonee
protezioni MGTD) la linea, sottesa alla
medesima fornitura della scuola, che
alimenta le bancarelle di Viale delle Palme
Circuito sgancio emergenza richiesto da
VV.F ed oggi assente.
Eliminazione
del
quadro
metallico
“fatiscente” presente internamente al locale
contatori
Eliminazione
quadro
generale in
locale contatori
4
Nuovo quadro
generale su
partenze linee
(retro locale
contatori, piano
-1)
Provvista in opera di nuovo quadro
elettrico “generale” in sostituzione della
prima scatola di derivazione dove oggi
sono presenti le partenze delle dorsali
primarie senza protezione a monte (Nuovo
quadro Qgen_fm); quadro completo di
scaricatori SPD e sistema di misura
digitale, in sostituzione del quadro
metallico
“fatiscente”
presente
internamente al locale contatori
Dissociare, per quanto possibile (poichè la
fornitura è unica), l’alimentazione della
scuola (con proprio sgancio di emergenza)
da quella delle bancarelle presenti
occasionalmente in Viale delle Palme.
(N.B.: si consiglia al Comune di Taggia di
richiedere una nuova fornitura B.T,
distinta da quella della scuola !)
Il quadro generale oggi presente, di tipo
metallico con due interruttori generali di
Luce e F.M. entrambi di taratura 4x100A, è
aperto, danneggiato ed al suo interno non è
presente il sezionamento del conduttore di
neutro (tra l’altro comune alle due linee di
uscita). I sensori di misura non sono
correttamente funzionanti. Non sono
presenti scaricatori per la protezione da
sovratensioni. Tale quadro, stante la
presenza di adeguato avanquadro con
protezioni MGTD, può essere eliminato e
viene quindi “inglobato” nel nuovo quadro
elettrico generale di cui al seguente punto
4;
Al piano seminterrato della scuola esiste
una scatola di derivazione a muro dove
arrivano le due linee in uscita dal
precedente quadro generale del locale
contatori (immediatamente dietro di esso) e
dalla quale si dipartono alcune linee di luce
e forza alle utenze della scuola; tali linee
non sono protette da alcun interruttore con
situazione di grave pericolo !
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N.
5
Voce breve
Descrizione intervento
Motivazione della necessità intervento
Provvista in opera, in sostituzione della
linea trifase 16mmq esistente, di nuova
dorsale trifase 3P+N in 3 cavi unipolari con
guaina FG7M1 0,6/1kV sezione 25mmq
sottotraccia, dal quadro generale del
precedente punto 4 ai quadri di zona dei
piani terra, primo e secondo
Allo stato attuale, ad eccezione del piano
seminterrato che è servito con linea trifase a
sezione 35mmq (conservata), i piani T/1/2
sono serviti da 1 linea di forza (trifase a
sezione 16mmq) e da linee di luci
monofase.
Per riorganizzare l’impianto con una certa
logica occorre alimentare i quadretti dei
piani T/1/2 con una nuova linea unica
Oppure tre distinte comunque afferenti
all’interrutore generale dei “piani scuola”);
la linea presente, (sezione 16mmq),
potrebbe essere utilizzata a tale scopo con
un interruttore di protezione a taratura
massima pari a 63°. Tuttavia questa
possibilità non garantirebbe una continuità
di servizio assoluta laddove fossero ad
esempio utilizzate in contemporanea molte
aule: per garantire una potenza superiore
anche in prevenzione di eventuali sviluppi
o aumenti futuri, si predispone la provvista
in opera di una nuova linea di sezione
minima 25mmq protetta con interruttore
automatico a taratura 80°.
I quadri di ciascun piano sono alimentati
da diverse linee (forza e luce), intercettabili
internamente ai quadretti di fianco,
completi di interruttori della vecchia serie
Bticino “TIKER”, con questi ultimi per la
maggior parte disabilitati e sprovvisti di
cavi sia in ingresso che in uscita. Per
riordinare e sistemare definitivamente la
situazione si predisporrà ad ogni piano un
nuovo centralino ad incasso, con inclusa
l’opera muraria, atto a sostituire e ricoprire
lo spazio occupato dai quadretti oggi
presenti; internamente a detti quadri, si
avrà in arrivo la linea nuova di cui al
precedente punto 5, mentre i circuiti in
partenza, ovvero le uscite, saranno
costituiti dalle medesime già preesistenti,
ma protette dai nuovi interruttori di
protezione (spesso di taratura differente
dalla situazione preesistente per un
maggior coordinamento con le sezioni dei
conduttori presenti). Il tutto sarà comunque
conforme a quanto dettagliato nello schema
elettrico unifilare di progetto a cui si
rimanda per ogni ulteriore dettaglio;
Sostituzione
linea FM ai
piani T/1/2 con
nuovi
conduttori
25mmq
6
Rifacimento dei quadri di piano con
rimzione dei quadretti misti e “tiker” oggi
presenti e sostanzialmente disabilitati
Sezionatori
generali di
quadro in
luogo dei
quadretti
“Tiker”
.
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8
9
Sostituzioni
interruttori
MGTD su
quadri
esistenti non
completament
e rifatti
Sistemazione
di alcune
giunte in
scatole
derivazione
principali
.
Provvista in opera, nei quadri elettrici
presenti ai vari piani non oggetto di
rifacimento completo, di nuovi interruttori
automatici
magnetotermici
e/o
magnetotermicidifferenziali in sostituzione
di quelli già presenti (sostituzioni MGT e
MGTD)
Morsetti giunte in scatole principali,
rifacimento, internamente alle principali
scatole di derivazione, di giunte e/o
serraggi, mediante nuovi morsetti isolanti
idonei opportunamente dimensionati
in molti casi nei quadretti non oggetto di
rifacimento sono presenti interruttori di
protezione non funzionanti oppure non
coordinati con i cavi presenti oppure non
risultano funzionanti e quindi devono
essere ritarati; in altri casi risultano essere
alquanto vetusti;
in molti casi sono presenti derivazioni e/o
giunte non realizzate a regola d’arte con
situazioni che devono essere assolutamente
sanate;
provvista in opera di nuovi punti presa
domestica 2P+T 10/16A in serie civile da
Punti presa per parete a vista, in sostituzione di alcune
eliminazione “ciabatte” multispina presenti in alcune
aree della scuola
“ciabatte”
laddove sono presenti “ciabatte” con un
eccessivo numero di prese a spina,
tipicamente in alcune stanze ad uso
specifico è necessario provvedere alla loro
riduzione mediante la messa in opera di
nuovi punti presa a spina da parete;
Con l’intervento in progetto è quanto mai
necessario provvedere alla realizzazione di
nuove verifiche a vista e strumentali per
verificare la corretta funzionalità ed i giusti
valori dell’impianto.
10
Prove e
verifiche
11
Economia
prove e misure strumentali di verifica
impianto, con eventuali sostituzioni di
apparecchi di protezione laddove non
funzionanti
opure
con
eventuale
rifacimento/realizzazione di collegamenti
del conduttore di protezione PE od
equipotenziale a masse e/o masse estranee;
realizzazione con strumento di verifica
professionale opportunamente omoogato,
certificato e tarato; copiatura dei risultati su
registri scritti oppure stampati
Realizzazione di opere in economia per
lavorazioni connesse all’intervento in
progetto
Durante
l’intervento
potrà
essere
necessario
effettuare
lavorazioni
complementari non previste, ma comunque
necessarie per completare il lavoro, quali
sostituzioni
corpi
illuminanti
non
funzionanti,
ripristino
collegamenti
condutture protezione PE… nonché per
garantire il giusto coordinamento con gli
interventi legati all’illuminazione di
sicurezza ed ai sistemi di allarme non
oggetto del presente intervento
Inoltre sono comunque necessari i seguenti ulteriori interventi, che non sono previsti dal
presente progetto in quanto già contemplati nel progetto in prepaparazione a cura degli uffici tecnici
del Comune di Taggia:
- Ampliamento/adeguamento dell’impianto di illuminazione di emergenza;
- Ampliamento/adeguamento dell’impianto di allarme sonoro;
- Ampliamento/adeguamento dell’impianto di rivelazione automatica fumi/incendio.
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CRITERI DI PROGETTO
Nel presente progetto sono state assunte le seguenti ipotesi:
- fattori di contemporaneità degli utilizzatori (secondo indicazioni della committenza);
- fattore medio di potenza cos(fi)= 0,9;
- lunghezza di linea L maggiorata a favore della sicurezza;
- coefficiente di caduta di tensione per metro e portata dei cavi desunti da apposite tabelle
UNEL, relativamente ai casi di installazione più sfavorevoli per la sicurezza;
PROTEZIONE DAI CONTATTI DIRETTI
La protezione contro i contatti diretti è affidata:
- all`isolamento delle parti attive: installando parti elettriche attive ricoperte da isolanti in grado di
reggere agli sforzi elettrici, meccanici e termici; no lacche, smalti, vernici e simili;
- alla presenza di involucri o barriere: grado di protezione minimo come indicato in precedenza;
- al distanziamento ed all’ allontanamento: evitando la possibilità che parti a differente potenziale
risultino simultaneamente accessibili;
- alla presenza di interruttori differenziali ad alta sensibilità: essendo riconosciuta come misura
aggiuntiva alla protezione da contatti diretti.
PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI
la protezione contro i contatti indiretti è attuata per mezzo del coordinamento (e relativa
presenza) di interruttori differenziali ad alta sensibilità ed impianto di dispersione a terra.
Tale protezione, laddove essa non sia garantita dall`utilizzo di apparecchi provvisti di
isolamento in classe II, è garantita dal soddisfacimento della nota relazione
Rt < 50/I
in cui Rt rappresenta il valore di resistenza di terra del sistema disperdente nelle condizioni più
sfavorevoli ed I la corrente di intervento in 5 secondi del dispositivo di protezione (pari a Idn nel caso
di interruttore differenziale); Rt è indicata in Ohm, mentre I in Ampere; come valore di I da assumere
si deve fare riferimento al maggiore tra tutti quelli dei dispositivi presenti sulle varie linee.
PROTEZIONE CONTRO IL SOVRACCARICO
la protezione da sovraccarichi viene realizzata mediante l'osservanza di due condizioni:
- la scelta di dispositivi di protezione dotati di una corrente nominale di intervento "In" che
risulti nello stesso tempo non inferiore alla corrente di impiego "Ib" dell'utilizzatore e non superiore
alla portata "Iz" del conduttore, ovvero che soddisfino la nota relazione:
Ib <= In <= Iz
- l'utilizzo di dispositivi di protezione con taratura tale che la corrente di funzionamento "If" propria
del dispositivo sia inferiore od uguale alla portata "Iz" della conduttura aumentata del 45% (1.45Iz),
secondo la nota relazione:
If <=1.45*Iz
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(questa prescrizione risulta comunque sicuramente verificata dall'utilizzo di dispositivi di protezione
elettrici conformi alle Norme C.E.I. 23-3). I valori delle correnti nominali dei dispositivi di protezione
che realizzano la protezione da sovraccarichi sono indicati in allegato.
PROTEZIONE CONTRO I CORTO CIRCUITI E POTERE DI INTERRUZIONE
la protezione contro le sovraccorrenti di corto circuito viene assicurata dall’utilizzo di
interruttori automatici magnetotermici per i quali valgono entrambe le due seguenti relazioni:
PI >= Iccmax
dove:
- PI = potere di interruzione dei dispositivi (kA);
- Iccmax = valore massimo della corrente di corto-circuito presunto per l’impianto;
(Per quanto riguarda la prima condizione si rimanda al paragrafo seguente).
I^2*t <= (KS)^2
dove:
- I^2*t = integrale di Joule (A^2s) che rappresenta la curva dell’energia passante dello sganciatore;
- (KS)^2 = capacità di resistenza specifica passante per il cavo;
Per quanto riguarda questa seconda condizione essa deve essere verificata per tutti i possibili valori di
corrente di corto-circuito verificabile; dalla Iccmin (minima) alla Iccmax (massima). Tuttavia
analizzando in dettaglio si osserva che:
- la verifica per la corrente minima non è necessaria allorché gli sganciatori magnetici siano associati a
sganciatori termici in grado di intervenire a seguito di sovracorrenti non eccessivamente alte;
- la verifica per il caso della corrente massima, che va comunque verificata da parte dell’installatore
prima della scelta dei dispositivi magnetotermici, si semplifica moltissimo esaminando le curve
caratteristiche (I^2t) degli automatici delle principali case, sulle quali si osserva come esistano
situazioni “a rischio” soltanto in casi sporadici (ad esempio per conduttori di sezione 1,5 mmq posti a
valle di automatici con corrente nominale di 16A). [ndr. la Iccmax si desume dal paragrafo seguente].
Rimane inteso che l'Installatore, qualora dovesse rilevare in corso d'opera lunghezze maggiori
di quanto ipotizzato, oppure sezione del conduttore di neutro inferiore a quella del conduttore/i di
fase, è tenuto ad informare tempestivamente il tecnico per predisporre le opportune varianti.
potere di interruzione degli interruttori: il massimo valore di corrente di corto circuito indicato
nei dati di progetto corrisponde al minimo valore di potere di interruzione (indicati con Icn per i
modulari, Icu per gli scatolati) degli sganciatori magnetotermici utilizzati, almeno all’inizio
dell’impianto (in ogni caso, come specifica di progetto, il potere di interruzione minimo per ciascun interruttore
di protezione è fissato in 16kA per guasto trifase ad inzio impianto ed è poi ammessa la protezione di back-up).
PROTEZIONE CONTRO GLI INCENDI
per tale protezione si adottano i seguenti criteri:
- distanze sufficientemente elevate per componenti con temperature superficiali elevate;
- schermi o contenitori per componenti che possono produrre archi o scintille;
- uso di materiali idonei e certificati;
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PROTEZIONI CONTRO LE CADUTE DI TENSIONE
il calcolo della caduta di tensione su ognuna delle linee è condotto a vantaggio della sicurezza
supponendo un carico puramente resistivo per cui si assume un valore di cosfi pari ad 1 (uno). Si
considerano accettabili le cadute di tensione percentuali, in condizioni ordinarie di funzionamento,
non superiore al 4%. Naturalmente per linee derivate da circuiti a monte si ammette una caduta
percentuale massima sui vari tratti tale che la caduta totale sia risultante inferiore al massimo
consentito.
LUNGHEZZE DI LINEA
la lunghezza di linea ipotizzata nel calcolo corrisponde al percorso delle condutture più
sfavorevole, ovvero rappresenta un percorso maggiorato a favore della sicurezza; su tale lunghezza, in
base alla sezione dei conduttori calcolata ed al dispositivo di protezione impiegato, la linea risulta
adeguatamente protetta in caso di cortocircuito e dimensionata in modo che la caduta di tensione sia
contenuta entro i margini tollerabili.
Come già detto in precedenza, si ricorda che qualora la Ditta installatrice dovesse, per cause di
forza maggiore, installare linee su lunghezze superiori essa avrà il compito di avvertire
tempestivamente il Tecnico per predisporre le opportune varianti.
SELETTIVITÀ:
i criteri di selettività applicati corrispondono ad un compromesso tra l’esigenza di
funzionamento degli impianti e l’esigenza di contenimento della spesa di impianto (ovviamente
sempre nel rispetto dei criteri di sicurezza richiesti).
N.B.1: La scuola in esame non prevede un numero di persone superiore a 800. Pertanto la
normativa vigente di prevenzione incendi non impone l’obbligo della presenza di gruppi di
pompaggio alimentati da fonti di energia indipendenti. Qualora in futuro dovesse verificarsi tale
esigenza saranno valutati gli interventi necessari.
N.B.2: Il progettista non risponde di eventuali variazioni o mancanze al rispetto del progetto da
parte dell’installatore, se non nel caso in cui il progettista stesso sia stato nominato anche direttore
dei lavori e le abbia autorizzate provvedendo a redigere un certificato di regolare esecuzione od un
verbale di collaudo tecnico.
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Il tecnico
LUCARELLI Ing. Fabrizio
ISCR. Ordine Ingegneri Prov. Imperia n°524
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