Proposta Artistica 2015
Il cambiamento climatico
GLACIAL LAKE OUTBURST FLOOD
NEPAL 2011
Di Luca Catalano Gonzaga
Produzione Eclettica&Media
Il cambiamento climatico correlato con l'aumento della temperatura del pianeta è la causa
del ritiro dei ghiacciai nella zona montuosa dell'Himalaya , creando un preoccupante
aumento del livello dell'acqua . Il Lago Tsho Rolpa , il più grande e più pericoloso lago glaciale
del Nepal, nella valle di Rolwaling , a circa 30 km a sud ovest di Monte Everest, si è formata
nel corso degli ultimi quaranta anni, quando il ghiacciaio Trakarding cominci a ritirarsi. Il lago ,
che si trova a un'altitudine di 4580 metri , è lungoi circa 3 km, largo 0,5 km e raggiunge 130 m
di profondità . Esso è trattenuto da una diga naturale instabile che per questo rischia di
franare. Se ciò dovesse accadere, il flusso risultante di circa 80 milioni di metri cubi di acqua
potrebbe causare gravi danni per 100 km più a valle, con un pericolo reale per 6000 vite. Una
minaccia anche per il cantiere di un progetto idroelettrico di 60 MegaWatt e altre
infrastrutture . Il danno avrebbe un grave impatto sull'economia del Nepal .
Oggi l'allerta è molto alta e, in attesa che gli ingegneri siano in grado di trovare un modo per
abbassare il livello dell'acqua, il Lago Tsho Rolpa è circondata da sensori e allarmi collegati
alle sirene nei villaggi in pericolo, con un preavviso comunque troppo breve (10 minuti circa)
per organizzare una possibile evacuazione . Intere famiglie di agricoltori che vivono nella valle
di Rolwaling , sono seriamente preoccupati per la sopravvivenza futura loro e dei loro
bambini, eppure non avendo alternative valide di sostentamento, sono costretti a rimanere
nei loro villaggi dove.
MOSTRA PRESELEZIONATA NEL PRECEDENTE INCONTRO C/O HELVETIA
BESIEGED BY THE GOBI
Mongolia 2011
Di Luca Catalano Gonzaga
Produzione Eclettica&Media
La Mongolia, regione da sempre caratterizzata per le sue condizioni estreme, è
nella morsa di un cambiamento climatico devastante. Piove sempre meno, i fiumi
si stanno prosciugando, e negli ultimi anni si sono registrati inverni rigidi seguiti da
lunghi periodi di siccità. Il fenomeno della desertificazione a causa dell'aumento di
temperatura intensifica la progressiva espansione del deserto del Gobi. La
maggior parte degli allevamenti, che rappresentano l'unico bene della popolazione
nomade, non può essere mantenuto a causa della progressiva scomparsa delle
praterie, con la morte di milioni di animali. Senza animali, la popolazione mongola
non è in grado di mantenersi. Migliaia di pastori sono quindi costretti a trasferirsi
nella capitale Ulan - Bator, dove le periferie si trasformano in grandi tendopoli che
raccolgono persone in fuga da deserti e steppe, accampati in condizioni igieniche
precarie, senza alcuna possibilità di avere impianti di acqua potabile e servizi
igienico-sanitari .
MOSTRA PRESELEZIONATA NEL PRECEDENTE INCONTRO C/O HELVETIA
COASTAL FLOODING IN BENGAL BAY Bangladesh 2010
Di Luca Catalano Gonzaga
Produzione Eclettica&Media
Il golfo del Bengala è una delle zone più colpite dai cambiamenti climatici.
I cicloni, inondazioni e monsoni che ogni anno hanno la colpiscono,
provocano la distruzione di raccolti e di interi villaggi . Cambiamenti
ambientali e gli eventi ambientali estremi influenzano le migrazioni della
popolazione che ogni anno, muovono dalle aree rurali alle zone urbane
causando nuovi problemi ambientali, oltre alla rapida crescita di
baraccopoli urbane. Il miglioramento della gestione ambientale urbana è
quindi chiaramente di importanza critica.
MOSTRA PRESELEZIONATA NEL PRECEDENTE INCONTRO C/O HELVETIA
Kiribati: la nuova Atlantide (2014)
Di Gianluca Panella
Produzione Eclettica&Media
Con il mare che lambisce le sue coste la splendida isola di Kiribati, che sorge nel Sud
Pacifico è l'immagine del paradiso. Ma questo piccolo atollo di South Tarawa, a tutti gli
effetti una visione celestiale, sarà presto completamente sommersa dal mare a causa dei
cambiamenti climatici intercorsi in questi anni che hanno portato a un innalzamento del
livello dell'acqua.
E, proprio come la mitica Atlantide, secondo lo scienziato Simon Donner, potrebbe
affondare nell'oceano diventando anch’essa un'isola sommersa. Le isole basse del sud del
Pacifico, come Kiribati e Tuvalu, sono famose per i recenti cambiamenti climatici e
l'innalzamento del livello del mare.
Si trovano a cavallo dell'equatore e coprono oltre 3,5 milioni di miglia quadrate (2 milioni di
miglia quadrate) di oceano. I 32 atolli che compongono l'arcipelago hanno una altezza media
sul livello del mare di appena due metri. Gli studi dimostrano che l'acqua si innalza in media
di circa 2,9 mm l'anno, ben sopra la media globale che è di 1-2 millimetri l'anno.
Il Presidente di Kiribati, Anote Tong, ha cupamente previsto che il suo Paese diventerà
probabilmente inabitabile tra 30 e 60 anni a causa delle inondazioni e la contaminazione
delle riserve d'acqua dolce. I disastri causati dal cambiamento del livello del mare sono
sempre più evidenti e non vi è dubbio che nazioni come Kiribati saranno tra le più colpite.
(fonte: L'Huffington Post, 13 - 6 - 2013)