Corso di Macroeconomia Il modello IS-LM Enrico Saltari Sapienza, Università di Roma 1 Le ipotesi 1. Il livello dei prezzi è fisso. 2. L’analisi è limitata al breve periodo. La funzione degli investimenti A differenza del modello reddito-spesa, nel modello IS − LM la spesa per investimenti, I, dipende dal tasso d’interesse, i, e dal livello della produzione, Y. Limitiamoci a illustrare le decisioni di investimento in un caso semplice. in cui la macchina dura un solo anno e che abbia un costo pari a PK . Il tasso di rendimento o efficienza marginale della macchina m è m= Π(Y ) − PK PK 2 Tabella 1 Esempio di calcolo del tasso di rendimento di una macchina Costo di una macchina aggiuntiva , PK Ricavi addizionali attesi (1 · 10) Costi necessari al funzionamento della macchina Profitto atteso addizionale, Π (10 − 4.7) Tasso di profitto, m ((5.3 − 5)/5) 5 10 4.7 5.3 6% dove Π(Y ) rappresenta i profitti attesi. La tabella mostra un esempio di calcolo di Π(Y ) e m, in cui il prezzo atteso è pari a 1 e la quantità prodotta è Y = 10. Il calcolo di m non è tuttavia sufficiente a sapere se l’investimento è conveniente oppure no. L’impresa deve porre a confronto m con il costo opportunità della somma di denaro necessaria all’investimento, ossia con il tasso d’interesse, i. Soltanto se m > i, l’investimento è conveniente. Π(Y ) − PK >i m > i =⇒ PK 3 ovvero Π (Y ) > PK 1+i L’investimento risulterà tanto più conveniente quanto maggiore Y e minore i I = I + d1Y − d2i Esercizio Supponete che un investimento comporti un costo di PK = 200. L’investimento dura soltanto due anni, dopo di che esso non ha più alcun valore. Al termine del primo anno esso fornisce un rendimento di Π1 = 110; dopo due anni, il rendimento è Π1 = 121. Determinate l’efficienza marginale dell’investimento. Se il tasso di interesse è i = 8%, è conveniente effettuare l’investimento? 4 La curva IS La posizione di equilibrio del sistema economico può essere rappresentata dal seguente sistema di equazioni: ⎧ ⎪ Y =Z ⎪ ⎪ ⎨ ⎪ ⎪ ⎪ ⎩ Z =C +I +G C = c0 + c1 (Y − T ) I = I + d1Y − d2i Risolvendo rispetto al prodotto Y Y = 1 (A − d2i) = α (A − d2i) 1 − (c1 + d1) dove A = c0 + I + G − c1T è la spesa autonoma e α = 1 . 1 − (c1 + d1) Questa è l’espressione formale della scheda IS. Essa rappresenta il luogo delle combinazioni di reddito e tasso d’interesse per cui si ha equilibrio, ovvero uguaglianza tra domanda aggregata e offerta aggregata sul mercato dei beni. 5 Esercizio In un dato sistema economico senza rapporti con l’estero siano date le seguenti funzioni di comportamento: C = 180 + 0.7Yd; I = 100 + 0.1Y − 18i; G = 400; T = 400 Determinate l’equazione della scheda IS. 1 Risposta. Il moltiplicatore è α = 1−(c1+d ) = 1−(.7+.1) = 5. La domanda 1 1 autonoma è A = 180 + 100 + 400 − .7 · 400 = 400. Perciò la scheda IS è Y = α (A − d2i) = 5 (400 − 18i) . 6 Esercizio Un dato sistema economico è descritto dalla seguenti equazioni: curva IS: Y = 50000 − 1250i; funzione degli investimenti: I = 13500 + 1.6Y − 400i Calcolate il valore del moltiplicatore α. Risposta. L’equazione della curva IS è Y = α (A − d2i) . Poiché il coefficiente del tasso di interesse nella funzione degli investimenti è d2 = 400, dalla curva IS otteniamo αd2 = 1250 = 400α, da cui α = 1250 400 = 3.125. 7 Da che cosa dipende la pendenza della IS Per ricavare la pendenza della scheda IS, facciamo variare Y e i mantenendo costante A (∆A = 0): ∆Y = −αd2∆i Perciò la pendenza della IS è ¯ di ¯¯ 1 = − <0 ¯ dY IS αd2 Esercizio Supponete che l’investimento sia insensibile al tasso di interesse, come nel modello reddito-spesa. Quale forma avrebbe in questo caso la curva IS? 8 Figura 1 La pendenza della IS i i0 i1 IS' IS Y0 Y* Y ** Y 9 Da che cosa dipende la posizione della IS La posizione della IS dipende dal livello della domanda autonoma. Se la spesa autonoma aumenta, la IS si sposta verso destra; se la spesa autonoma diminuisce, la IS si sposta verso sinistra. Possiamo ottenere formalmente questo risultato facendo variare Y e A ma mantenendo costante i: 1 ∆Y = ∆A = α∆A > 0 1 − (c1 + d1) Esercizio Supponete che la curva IS abbia la seguente forma Y = 250 − 1000 · i, in cui il moltiplicatore è α = 5. Determinate lo spostamento orizzontale della curva 10 Figura 2 La posizione della IS i IS' IS 1 ΔA 1- (c 1 +d 1 ) i0 dY Y 11 IS se la domanda autonoma aumenta di 20. Quale sarebbe il corrispondente spostamento verticale, ovvero la variazione del tasso di interesse? Supponendo che inizialmente il tasso di interesse sia pari al 10%, calcolate i nuovi livelli del reddito e del tasso di interesse. 12 Risposta. Sappiamo che quando la domanda autonoma varia, la corrispondente variazione del reddito è ∆Y = α∆A. Perciò, in questo caso la variazione del reddito è ∆Y = 5 · 20 = 100. Il reddito passa perciò da 300 (perché?) a 400. L’equazione della curva IS è Y = α (A − d2i) . Poiché il moltiplicatore è α = 5, il coefficiente del tasso di interesse nella funzione degli investimenti è d2 = 2000 α = 400.Dalla curva IS otteniamo che la variazione del tasso di interesse è ∆i = d1 ∆A. (spiegate perché). Perciò, la variazione del tasso di interesse è 2 1 20 = 10%. Il nuovo tasso dell’interesse è quindi dell’11%. ∆i = 400 Il vincolo della ricchezza Nel modello IS − LM vi sono per ipotesi soltanto due attività finanziarie, la moneta e le obbligazioni (intese in senso lato come attività che fruttano un rendimento). Data questa ipotesi, e poiché in ogni periodo è dato l’ammontare di ricchezza finanziaria complessiva, una volta deciso l’ammontare di ricchezza da detenere sotto forma di moneta si è anche deciso l’ammontare che si intende 13 detenere sotto forma di obbligazioni. Questo è quanto stabilisce il cosiddetto vincolo della ricchezza. Indichiamo con W la ricchezza nominale esistente nell’economia. Figura 3 LA RICCHEZZA FINANZIARIA IN ITALIA (consistenze a fine 2005 - miliardi di euro) Circolante e depositi Titoli a breve e a lungo termine Prestiti a breve e a lungo termine Azioni e quote fondi comuni Altre attività Totale attività 2.038 2.482 2.011 3.078 1.158 10.767 14 Figura 4 S A L D I F IN A N Z IA R I D E L L ’IT A L IA (c o n s is te n z e a fin e 2 0 0 5 - m ilia rd i d i e u ro ) S e tto r i F a m ig lie S o c ie tà n o n fin a n z ia r ie A m m in is tr a z io n i p u b b lic h e S o c ie tà fin a n z ia r ie R e s to d e l m o n d o 2005 2 .7 2 -1 .2 3 -1 .3 7 -0 .2 0 0 .0 8 In r a p p o r to a l P IL F a m ig lie S o c ie tà n o n fin a n z ia r ie A m m in is tr a z io n i p u b b lic h e S o c ie tà fin a n z ia r ie (* ) R e s to d e l m o n d o 1 .9 2 -0 .8 7 -0 .9 7 -0 .1 4 0 .0 6 Per definizione, la ricchezza esistente nell’economia è pari alla somma della quantità di moneta, M, e di obbligazioni, B, nelle mani del settore privato (famiglie 15 e imprese): W =M +B D’altra parte, la composizione desiderata del portafoglio è data dalla somma della quantità di moneta e di obbligazioni che il settore privato intende detenere. Il vincolo della ricchezza afferma che questa somma deve essere anch’essa pari a W: W = M d + Bd dove M d rappresenta rispettivamente l’ammontare di moneta e B d l’ammontare di titoli domandati dal settore privato. Uguagliando queste due espressioni, si ottiene: ³ ´ ³ ´ d d d d M + B = M + B =⇒ M − M + B − B = 0 16 La curva LM Per domanda di moneta si intende la quantità di moneta che il settore privato decide di trattenere nei propri portafogli. La domanda di moneta viene espressa in termini reali perché viene effettuata in vista del potere d’acquisto che questa attività garantisce. La domanda di moneta dipende da due variabili, il reddito e il tasso di interesse. L = f1Y − f2i dove f1 e f2 sono dei coefficienti positivi che misurano la reattività della domanda di moneta al reddito e al tasso di interesse. Per offerta di moneta s’intende il complesso dei mezzi di pagamento nelle mani del settore privato, come il circolante e i depositi. Assumeremo che l’offerta di moneta sia esogenamente fissata. Poiché il livello dei prezzi P è dato, anche l’offerta reale di moneta è data al livello M/P . L’equilibrio sul mercato della moneta richiede l’uguaglianza tra domanda e offerta di moneta e perciò M = f1Y − f2i P 17 Questa è l’equazione della curva LM . Essa esprime l’insieme delle combinazioni di reddito e tasso d’interesse che mantengono in equilibrio il mercato della moneta. Esercizio In un dato sistema economico senza rapporti con l’estero siano date le seguenti funzioni di comportamento: M d = 6Y − 120i; M s = 5400 Determinate l’equazione della scheda LM. Risposta. La scheda LM è 5400 = 6Y − 120i 18 Da che cosa dipende la pendenza della LM Per ricavare la pendenza della scheda³ LM, ´ facciamo variare Y e i mantenendo costante l’offerta reale di moneta (∆ M P = 0): 0 = f1∆Y − f2∆i La pendenza della LM è ¯ f1 di ¯¯ = >0 ¯ dY LM f2 Esercizio Supponete che la domanda di moneta sia insensibile al tasso di interesse. Quale forma avrebbe in questo caso la curva LM ? 19 Figura 5 La pendenza della LM i LM i1 LM' i0 Y0 Y* Y ** Y 20 Da che cosa dipende la posizione della LM La posizione della LM dipende dall’offerta reale di moneta. Se l’offerta di moneta aumenta, la LM si sposta verso destra. Formalmente, facciamo variare Y e M/P , mantenendo costante il tasso di interesse (∆i = 0) µ M ∆ P e perciò ¶ = f1∆Y µ M 1 ∆Y = ∆ f1 P ¶ >0 Esercizio Supponete che la curva LM abbia la seguente forma 5400 = 6Y − 120i. Determinate lo spostamento orizzontale della curva LM se l’offerta di moneta aumenta 21 Figura 6 La posizione della LM i LM LM' (1/f 1 ) Δ (M/P) i0 dY Y 22 di 360. Quale sarebbe il corrispondente spostamento verticale, ovvero la variazione del tasso di interesse? L’equilibrio macroeconomico e la sua stabilità L’equilibrio macroeconomico si ha quando si verifica contemporaneamente equilibrio sul mercato dei beni e su quello della moneta (e quindi anche su quello dei titoli, per il vincolo della ricchezza). Graficamente, l’equilibrio macroeconomico corrisponde all’intersezione della IS e della LM. Possiamo ottenere un’espressione formale del reddito di equilibrio mettendo a sistema le equazioni della IS e della LM IS : LM : Y = α (A − d2i) M = f1Y − f2i P 23 in cui α = 1−(c1+d ) , e risolvendo per Y e i: 1 1 αf2 αd2 M Y = A+ f2 + αd2f1 f2 + αd2f1 P 1 M αf1 A− i= f2 + αd2f1 f2 + αd2f1 P Esercizio Scrivete le equazioni che compongono il modello IS − LM e le equazioni per la determinazione del reddito e del tasso di interesse di equilibrio. Le equazioni che caratterizzano l’economia sono le seguenti. C = 100 + 0.8Y D ; I = 200 − 1000i; L = Y − 10000i La spesa pubblica è pari a 550 e le imposte al netto dei trasferimenti sono 500. L’offerta reale di moneta è 900. Scrivete le equazioni IS − LM per questa economia e determinate i valori di equilibrio del reddito e del tasso di interesse. 24 Risposta. Il reddito di equilibrio è αf2 αd2 M A+ = f2 + αd2f1 f2 + αd2f1 P 5 · 10000 5 · 1000 = 450 + 900 = 1800 10000 + 5 · 1000 10000 + 5 · 1000 e il saggio di interesse di equilibrio è (dalla LM ) il 9%. Y = Esercizio In un dato sistema economico senza rapporti con l’estero siano date le seguenti funzioni di comportamento: C = 180 + 0.7Yd; I = 100 + 0.1Y − 18i; G = 400; T = 400; M d = 6Y − 120i; M s = 5400 Determinate l’equazione della scheda IS, quella della scheda LM e calcolate il livello di equilibrio del reddito. 25 1 Risposta Il moltiplicatore è α = 1−(c1+d ) = 1−(.7+.1) = 5. La domanda 1 1 autonoma è A = 180 + 100 + 400 − .7 ∗ 400 = 400. Perciò la scheda IS è Y = α (A − d2i) = 5 (400 − 18i) . La scheda LM è 5400 = 6Y − 120i; risolvendo rispetto a i, otteniamo i = .05Y − 45. Sostituendo quest’ultima equazione nella IS, otteniamo Y = 2000 − = 1100. Usando la procedura diretta, 90 [.05Y − 45] , ovvero Y = 2000+90∗45 5.5 si ricava αf2 αd2 600 ∗ 400 + 90 ∗ 5400 Y = A+ M= = 1100 f2 + αd2f1 f2 + αd2f1 660 La politica monetaria La politica monetaria viene attuata attraverso l’impiego di strumenti che permettono alla Banca Centrale di controllare l’offerta di moneta e quindi di perseguire determinati obiettivi, come il raggiungimento di un dato livello del reddito. Nel 26 modello IS − LM una variazione dell’offerta di moneta si ripercuote sul reddito attraverso il meccanismo di trasmissione monetaria ∆M =⇒ −∆i =⇒ ∆I =⇒ ∆Y f2 d2 α i cui effetti quantitativi sono dati dal moltiplicatore della politica monetaria (MP M) 1 αd2 = f2 f2 + αd2f1 + f1 αd2 M P M misura l’efficacia della politica monetaria nell’influenzare il reddito. Come l’ultima espressione a destra del secondo segno di uguale rende evidente, questa efficacia è tanto maggiore: MP M = — quanto maggiori α e d2; — quanto minori f1 e f2. 27 Alcuni casi particolari 1. Trappola della liquidità. Si verifica quando la domanda di moneta diviene virtualmente infinita ad un dato livello del tasso d’interesse. In questo caso l’efficacia della politica monetaria è nulla. Possiamo controllare formalmente questo risultato con l’espressione del MP M MP M = 1 f2 + f1 αd2 e notando che al tendere di f2 all’infinito il M P M tende a zero. 2. Teoria quantitativa. si verifica quando la domanda di moneta non è sensibile al tasso d’interesse, cioè f2 = 0. La LM diviene in tal caso M = f1Y P L’efficacia della politica monetaria è massima nel senso che ogni aumento 28 dell’offerta di moneta si traduce in un aumento proporzionale del reddito, il coefficiente di proporzionalità essendo f1. Questo può essere verificato guardando al valore che assume il M P M quando f2 = 0. 3. Soltanto investimenti autonomi, o caso keynesiano. Si verifica quando gli investimenti non sono sensibili al tasso d’interesse, cioè d2 = 0. La IS è una retta verticale perché il reddito dipende soltanto dalla domanda autonoma. la politica monetaria risulta inefficace, ovvero il valore del MP M è pari a zero, come si può controllare utilizzando l’espressione del MP M con d2 = 0. Esercizio Supponete che l’investimento sia insensibile al tasso di interesse; rappresentate graficamente il modello IS − LM in questo caso. Se l’investimento non dipende 29 dal tasso di interesse e si verifica un aumento dell’offerta di moneta, la conseguenza è: a) una diminuzione del tasso di interesse; b) una riduzione del reddito; c) una contemporanea riduzione del reddito e aumento dell’interesse; d) nessuna delle precedenti. Risposta. La IS è verticale e la politica monetaria espansiva non influenza il reddito ma provoca una riduzione del tasso di interesse. La risposta esatta è la a). La politica fiscale La politica fiscale o di bilancio può operare nel nostro semplice modello IS − LM attraverso due variabili: G e T . Ci limiteremo a considerare gli effetti di una 30 riduzione della spesa pubblica. Gli effetti della politica fiscale sul reddito sono descritti dal meccanismo di trasmissione della politica fiscale −∆G =⇒ −∆Y =⇒ −∆i =⇒ ∆I α f1,f2 d2 Quantitativamente questi effetti sono misurati dal moltiplicatore della politica fiscale (M P F ) 1 αf2 = MP F = 1 f1 f2 + αd2f1 + d2 α f2 L’efficacia della politica fiscale è tanto maggiore: - quanto maggiori sono α e f2; - quanto minori sono d2 e f1. 31 Alcuni casi particolari 1. Trappola della liquidità. In queste circostanze la LM è orizzontale e l’efficacia della politica fiscale è massima. Possiamo controllare analiticamente questo risultato guardando cosa accade al MP F quando la sensibilità della domanda di moneta al tasso d’interesse è molto elevata (f2 → ∞): dY 1 =α = 1 f f2→∞ dA + d2 1 α f2 lim Il reddito diminuisce cioè per un ammontare pari al moltiplicatore applicato alla variazione della spesa pubblica. 2. Teoria quantitativa. In questo caso la LM è una retta verticale perché la domanda di moneta non è sensibile al tasso d’interesse. Siccome con f2 = 0 il reddito dipende soltanto dall’offerta di moneta, la spesa pubblica non è in grado di influenzare il reddito e perciò l’efficacia della politica fiscale è nulla. La riduzione della spesa pubblica provoca piuttosto una riduzione del 32 tasso d’interesse tale da indurre un aumento degli investimenti privati pari alla riduzione della spesa pubblica. Con f2 = 0 il M P F è pari a zero. 3. Soltanto investimenti autonomi. In questo caso è d2 = 0 perché gli investimenti non sono sensibili al tasso d’interesse. L’efficacia della politica fiscale è massima. Anche in questo caso il M P F è uguale al moltiplicatore α. Esercizio Supponete che la domanda di moneta sia insensibile al tasso di interesse e rappresentate il modello IS − LM in questo caso. Se la domanda di moneta non dipende dal tasso di interesse e si verifica un aumento della spesa pubblica, la conseguenza è: a) un aumento del tasso di interesse; b) una riduzione del reddito; c) una contemporanea riduzione del reddito e aumento dell’interesse; d) nessuna delle precedenti. 33 Risposta. La LM è verticale e la politica fiscale espansiva non influenza il reddito ma provoca un aumento del tasso di interesse. La risposta esatta è la a). Esercizio Nel modello IS − LM una politica fiscale espansiva si riflette sugli investimenti facendoli: a) aumentare; b) diminuire; c) non è possibile stabilirlo a priori; d) dipende dalla politica monetaria. Illustrate la vostra risposta con un grafico. Risposta Poiché una politica fiscale espansiva fa aumentare sia il reddito che il tasso di interesse, la risposta esatta è la c). 34 Esercizio Scrivete le equazioni che definiscono il reddito e il tasso di interesse di equilibrio nel modello IS −LM . Un dato sistema economico è definito dalle seguenti equazioni. C = 1.8 + 0.7Yd; I = 1 + 0.1Y − 18i M = 54; L = 6Y − 120i; T = 4; G = 4 P Calcolate il reddito e il tasso di interesse di equilibrio. Risposta. Il reddito di equilibrio è 5 · 120 5 · 18 YE = (1.8 + 1 + 4 − 0.7 · 4) + (54) = 11 120 + 5 · 18 · 6 120 + 5 · 18 · 6 , mentre il tasso di interesse è iE = 5·6 1 · (1.8 + 1 + 4 − 0.7 · 4) − (54) = 0.1. 120 + 5 · 18 · 6 120 + 5 · 18 · 6 35 Esercizio Per rispondere a questa domanda utilizzate i dati dell’esercizio precedente. Calcolate il livello dell’investimento utilizzando i valori di equilibrio del reddito e del tasso di interesse. Supponete che le autorità di politica economica intendano accrescere l’investimento, lasciando però immutato il tasso dell’interesse. Definite la combinazione appropriata di politiche fiscali e monetarie per ottenere questo obiettivo illustrandola graficamente attraverso il diagramma IS − LM. Il mix appropriato di politiche economiche prevede: a) una politica monetaria espansiva ma una politica fiscale restrittiva; b) una politica monetaria e una politica fiscale entrambe espansive; c) una politica monetaria restrittiva ma una politica fiscale espansiva; d) una politica monetaria e una politica fiscale entrambe restrittive; e) non esiste un mix appropriato in grado di conseguire l’obiettivo. Risposta. Il livello dell’investimento è I = 1 + 0.1 · 11 − 18 · 0.1 = 0.3. La risposta esatta è la b). 36 Esercizio Scrivete le equazioni che compongono il modello IS − LM. In questo modello la domanda aggregata è definita dalla funzione AD = 200 + 0.8Y − 800i. La domanda di moneta è definita dalla funzione L = 0.25Y − 1000i. L’offerta reale di moneta è M = 120. Calcolare il reddito e il tasso di interesse di equilibrio. 1 1000 .2 1 800 .2 Risposta. Y = 1000+(5)800(.25) 200 + 1000+(5)800(.25) 120 = 52 200 + 2 · 120 = 1 .2 (.25) −1 1 200− 1 120 = .0 740 ; i = 1000+(5)800(.25) 200+ 1000+(5)800(.25) 120 = 1600 2000 65 37 Esercizio Utilizzando i dati della domanda precedente, stabilite cosa accade al reddito e al tasso di interesse di equilibrio se si verifica un calo degli investimenti autonomi ∆I¯ = −20. Come deve variare l’offerta di moneta se l’autorità monetaria vuole stabilizzare il prodotto al livello precedente? Illustrate la vostra risposta con un grafico. 1 1000 .2 1 (.25) .2 Risposta. ∆Y = 1000+(5)800(.25) (−20) = −50.0; ∆i = 1000+(5)800(.25) (−20) = −.0 125 Perciò, il nuovo livello del reddito è 740 − 50 = 690, mentre il tasso di interesse diviene 6.5% − 1.25% = 5.25%. Per calcolare di quanto deve variare l’offerta di moneta, si noti che il M P M è pari a 2. perciò, se il reddito deve aumentare di 50, l’offerta di moneta deve aumentare di 25. L’offerta di moneta dovrà essere quindi pari a 145. Verifica Y = 52 180 + 2 · 145 = 740. 38