Sito della Pro Loco di Castelplanio

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Creato 12/01/2013 13:19
Scritto da Adriano Santelli
La nostra concittadina continua a studiare dopo aver superato
il test d'ammissione alla Sapienza di Roma, Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Laurea conseguita all'Università Politecnica delle Marche di Ancona.
Castelplanio, 11 gennaio 2013. La nostra attenzione ai
giovani neolaureati stavolta punta i riflettori su Francesca Panfoli, 23enne castelplanese, che ha
ottenuto con 110 e lode la laurea di Dottore in Ostetricia presso l'Università Politecnica delle
Marche di Ancona.
110 e lode
Francesca, il 13 novembre scorso, ha presentato alla dott.ssa Gloria Bolletta e alla
Commissione esaminatrice la tesi "La donna in età fertile e lo sport: indagine conoscitiva tra
atlete a livello agonistico" nell'affollata aula D della Facoltà di Medicina e Chirurgia popolata da
neolaureandi, invariabilmente scortati dai rispettivi genitori parenti e amici, tutti in trepida attesa,
che neanche in sala parto... trattandosi nel nostro caso di studi di Ostetricia.
Ma per Francesca, è doveroso sottolineare, non era giustificata tutta quella tensione, perché
l'esito era abbastanza scontato, con quel suo percorso di tre anni splendidi contrassegnati da
un'applicazione esemplare e tanti esami conclusi con il "trenta" programmato e puntualmente
ottenuto.
L'abbraccio dei genitori
Al 110 e lode si sono aggiunti i baci di mamma Loretta e babbo Federico e di tutta la schiera di
amici che l'hanno circondata e che rispondono ai nomi di Michele Ambrosini, Chiara Paolucci,
Valentina Carboni, Denis Didu, Marta Maltempi, Silvia Moreschi, Silvia Santinelli, Marco
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Pieralisi, Diego Donninelli, Serena Costantini, i cugini Alessandro, Mariasilvia e Nicoletta
Cardinali e altri ancora. Assente giustificato il fratello Luca, ventenne, impegnato nella stessa
giornata in un corso all'Università di Macerata, Facoltà di Scienza del Turismo. I primi
complimenti a Francesca sono arrivati dalla coordinatrice del corso di laurea, prof.ssa Giuditta
Ferrini (vedi foto con Francesca).
L'incoronazione
Tra abbracci, pacche di felicitazioni e qualche lacrima malamente contenuta del suo entourage,
Francesca Panfoli si è districata con classe sopraffina posando pazientemente per i fotografi e
calandosi sul capo la corona d'alloro d'ordinanza che le incorniciava il bel volto e i lunghi capelli
castani rispondendo a tutti con ampi gesti e semplici parole di ringraziamento.
L'abilitazione a Ostetrica
La lunga giornata d'esame era cominciata alle ore 13 con la prova pratica (tenuta da professori
esterni all'Università) dell'abilitazione alla professione di Ostetrica, con tanto di visita
ginecologica eseguita su un manichino. Quindi, alle 15, la presentazione-illustrazione della tesi.
Francesca prometteva bene sin dalla maturità, conseguita nel 2009 al Liceo Scientifico
Leonardo da Vinci di Jesi con la votazione di 82 su 100. La strada era tracciata.
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La tesi sperimentale
La sua tesi sperimentale merita di essere raccontata, avendo raccolto una massa di dati, con
interviste, elaborazione di grafici e approfondimenti di situazioni personali, distribuendo un
questionario a un campione di 70 atlete praticanti, non soltanto marchigiane. L'indagine
conoscitiva e le relative risultanze erano rigorosamente anonime e ai soli fini della tesi di laurea,
e dunque non conosciamo i nomi delle atlete che si sono volentieri sottoposte al "trattamento"
Panfoli.
La campionissima Di Francisca
Un nome, tuttavia, possiamo renderlo noto, ed è quello della campionissima di fioretto Elisa Di
Francisca, che ha collaborato validamente con la nostra Francesca, accettando anche di essere
fotografata con lei al termine della ricerca. L'adesione dell'olimpionica di Londra alla tesi
sperimentale ha ulteriormente qualificato il lavoro della neodottoressa.
L'indagine conoscitiva
Una ricerca che ha riguardato il tipo di alimentazione delle atlete in gravidanza e non, passando
per l'età delle atlete stesse, il tipo di sport praticato e da quanto tempo, il desiderio di maternità
e la sua influenza sulla carriera agonistica, la tipologia del parto e il tipo di allattamento
eseguito, nonché la ripresa post parto dell'attività sportiva. Un'altra questione importante ha
riguardato l'amenorrea, la percentuale di atlete soggette all'assenza del ciclo mestruale durante
le competizioni.
Una ricerca tosta
Insomma, una ricerca tosta che ha richiesto un impegno gravoso conclusosi poi con la brillante
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esposizione in aula al computer, arricchita da slide, grafici, disegni, commenti, interviste e
dimostrazioni che hanno convinto i professori della Commissione ad attribuirle il massimo dei
voti, senza ritenere di dover avanzare alla laureanda alcuna domanda di approfondimento,
chiarimenti, ecc.
I festeggiamenti
L'immancabile cena-rimpatriata con gli amici da Bano, a Senigallia, ha anticipato quella più
casereccia con i genitori e parenti tenutasi a Pianello Vallesina, paese d'origine del babbo
Federico.
Il tirocinio
Durante i tre anni di studio Francesca ha svolto parallelamente il tirocinio all'ospedale di Jesi,
presso l'Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia, consistente per lunghi periodi in un impegno
lavorativo di otto ore al giorno in aggiunta alle lezioni quotidiane e a tutto quello che ne
consegue, come i tempi di percorrenza Castelplanio-Ancona-Jesi-Castelplanio e l'applicazione
sui testi universitari.
Ora che fare?
Ora la nostra concittadina si sta guardando attorno con l'intento di trovare un lavoro adeguato
alla laurea conseguita. E quindi, frequenza di corsi post laurea di Ostetricia con particolare
attenzione all'acquamotricità per gestanti, partecipando anche a concorsi. Lo studio è tutt'altro
che finito.
I suoi hobby (pianoforte e canto) sono ormai un ricordo, perché adesso Francesca non ha
nemmeno il tempo di salire sul tapis roulant per una passeggiata virtuale ma rigeneratrice.
Continua a studiare
Intanto, la neodottoressa in Ostetricia sta frequentando il primo anno del corso di laurea di
Medicina e Chirurgia presso l'Università La Sapienza di Roma, avendo superato il relativo test
d'ammissione lo scorso 4 settembre con uno stupefacente 132esimo posto su un totale di
settemila aspiranti camici bianchi. Un successo strameritato, forse inatteso nelle proporzioni ma
costruito con ostinata determinazione.
Matricola alla Sapienza
Dunque, Francesca ha ricominciato da capo: adesso è matricola a Roma e il 12 novembre (il
giorno prima della laurea in Ancona) ha sostenuto nella Capitale il suo primo esame (Biologia e
Genetica) del nuovo corso di studi.
A Roma, ha trovato alloggio in zona Bologna, nei pressi dell'Università di piazzale Aldo Moro,
potendo percorrere a piedi il tragitto casa-La Sapienza. E ogni fine settimana è pendolare sulla
linea ferroviaria Roma Termini-Castelplanio. A Francesca il nostro affettuoso in bocca al lupo
insieme all'augurio di buon anno.
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