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DI COMBATTERE
LA CATTIVA STAMPA
E' SOSTENERE
E DIFFONDERE
LA BUONA !
Periodico di arte attualità cultura diretto da Paolo Rossi
Indirizzo Internet: http://urlin.it/155ee
Corrispondenza: Casella Postale 1008 * 80127 NAPOLI
Anno XXXVIII - N. 1*Gennaio 2010
Uno sguardo ...
sugli avvenimenti culturali
* La poesia è di casa: è un percorso
all’interno del vastissimo “universo
poesia”, che vuole combinare i “luoghi”
– la Sala Santa Rita (Visioni9, la Casa dei
Teatri (La poesia va in scena) e la Casa
della Memoria e della Storia (La poesia
civile) – a tre itinerari poetici legati alle
specifiche vocazioni culturali di ciascun
luogo. Una festa vivace dunque che
propone la poesia a vari livelli, attraverso
l’interpretazione di attori e attrici di varia
personalità. Un viaggio tra poesia civile,
romantica, libretti d’opera, versi di paesi
lontani e culture diverse, beat generation
ed altro. Ogni “Casa” ospita anche le
perfomance dei nuovi autori attraverso
delle “autopre-sentazioni” in cui la
passione per la poesia si scopre tutt’altro
che sopita. Alla lettura delle poesie
vengono abbinate proiezioni video e
musica per illustrare il contesto specifico
nel quale ogni componimento, dal libretto
d’opera alla canzone d’autore, dalla
poesia di impegno civile a quella
romantica, è nato e si è sviluppato
legandosi alla storia, all’arte e allo
spettacolo riferendosi così ai contenuti
dello spazio che ospita gli incontri.
La Festa della Poesia nelle Case ha la
durata di 4 giorni in ogni “Casa” e si
propone di diventare punto d’incontro
per gli appassionati di poesia della
Capitale, laboratorio di idee, fucina di
nuovi talenti e magari riferimento culturale
annuale.
Lo scorso 19 novembre 2009 alla Sala
Santa Rita si è svolto con successo un
primo incontro dal titolo “Assaggi
poetici” quale anticipazione di tutti i
generi che vengono trattati da gennaio
2010 in poi.
Il progetto è a cura di Stefania Fabri e
Maddalena Fallucchi.
L’iniziativa è a cura del Comune di Roma
Assessorato alle Politiche Culturali e
della Comunicazione, Dipartimento
Cultura – V U.O. Servizio Programmazione e Gestione Spazi Culturali in
collaborazione con Zètema Progetto
Cultura.
* Insieme al Museo: La suggestiva
mostra di Caravaggio Bacon, curata da
Anna Coliva ed ospitata alla Galleria
Borghese fino al 24 gennaio 2010,
continua ad essere un’importante
occasione per partecipare all’offerta
didattica del Servizio Educativo della
Soprintendenza Speciale per il Polo
Museale Romano diretto dalla dott.ssa
Paola Mangia, anche in occasione delle
mostre temporanee.
E’ il ritratto il tema scelto per il percorso
“Insieme al Museo” proposto alle
famiglie che, attraverso la visita alla
mostra, potranno avvicinarsi alle scelte
tecnico-formali dei due artisti. Le
modalità di svolgimento prevedono: per
i bambini visita alla mostra incentrata
sulle opere dedicate al genere del ritratto
e attività di laboratorio per la
sperimentazione personale attraverso lo
studio delle espressioni ed i tratti
fisionomici. Gli adulti, dopo una visita
guidata, condotta da un Operatore
Storico dell’Arte, raggiungeranno i loro
figli in laboratorio dove poseranno come
modelli per una caricatura.
In previsione della prossima chiusura
della mostra si rinnova, dunque, l’invito
agli interessati a prendere contatto con
il Servizio Educativo per prenotare la
partecipazione al precorso “Insieme al
Museo”.
*Arthub: Dal 12 gennaio il Liceo
Artistico Caravaggio di Milano ospiterà
nei suoi spazi l’associazione freeUnDo
con gli artisti del progetto Arthub > video
e suono > giovane arte > territorio >, tra
proiezioni video, slide-show e installazioni
site-specific, a cura di Francesca di Nardo.
L’aula magna diverrà per tutta la durata
della mostra lo spazio di proiezione dei
video dell’archivio Arthub www.arthub.it,
nuovo progetto dell’associazione
freeUnDo realizzato con il contributo di
Fondazione Cariplo. I video si susseguiranno intorno a temi quali l’identità e il
mutamento, creando un flusso di immagini
e suoni e muovendosi dalla sfera
personale al dominio pubblico, per poi
tornare all’individuo e poi riaprirsi alla
collettività.
Accompagnano la proiezione e accolgono
il pubblico all’ingresso, gli elaborati di
type animation delle classi quinte
dell’indirizzo grafico visivo, e lo slide show
di Riccardo Sossella, studenti ed exstudenti del Liceo Caravaggio.
Infine, prosegue la collaborazione tra
freeUnDo e il Cinema Take Away
dell’artista Alessandro Nassiri,
inaugurata in occasione del progetto
Chinatown Temporary Museum e
presente ora al Liceo Caravaggio nello
spazio mostra, ma che avrà già in primavera
il suo prossimo appuntamento: un festival
notturno itinerante tra i chioschi dei panini
di Milano, in cui Cinema Take Away
ospiterà i video degli artisti di ARTHUB.
Dopo i fatti che hanno visto la demolizione
della Stecca degli Artigiani, dei Giardini e
l’inizio dei lavori che stanno
sconvolgendo la stessa
* Il 27 gennaio 1945 l’Armata Rossa
apriva i cancelli del campo di sterminio di
Auschwitz, rivelando al mondo gli orrori
che vi erano stati consumati. Nel 2000 il
(cont. pag. 2)
1
Uno sguardo...
sugli avvenimenti culturali
(continuazione da pag. 1)
Parlamento italiano istituiva il 27 gennaio
il “Giorno della Memoria”, in “ricordo
dello sterminio e delle persecuzioni del
popolo ebraico e dei deportati militari e
politici italiani nei campi nazisti”.
Anche quest’anno la Casa della Memoria
e della Storia conferma il suo ruolo di
primo piano a Roma per le celebrazioni
intorno al “Giorno della Memoria”: il
programma delle attività si svolge dal 19
al 27 gennaio 2010 con proiezioni di film,
documentari, testimonianze e interviste,
conferenze, letture e presentazioni di libri,
con il prezioso e significativo apporto
delle Associazioni residenti e
dell’Istituzione Biblioteche di Roma.
* Viaggi di sculture di Marko Mijae: La
mostra propone opere di Mijiæ che ne
illustrano la poetica, secondo cui non
esistono oggetti o sostanze materiali privi
di significato. Anche la polvere, le
particelle di fumo e di fuliggine,
avvolgendo le cose ne lasciano balenare
suggestivi riflessi. Nelle profondità delle
bottiglie si possono nascondere
particolari forme idro-geologiche che
l’alchimista Mijiæ rivela. Un’arte che
accelera il tempo, trasformando vecchie
cose in nuovi oggetti e altalenando tra i
secoli, avanti e indietro, le copre con
strati e colori, le riscalda, le incide con
acqueforti.
La mostra è promossa dall’Assessorato
alle Politiche Culturali e della
Comunicazione del Comune di Roma ed è
organizzata dal Ministero della Cultura
della Repubblica di Croazia, in
collaborazione con Zètema Progetto
Cultura.
Matko Mijiæ è nato a Spalato nel 1955.
Ha trascorso l’infanzia a Milna nell’isola
di Brac, fonte perenne della sua
ispirazione. Dopo aver terminato la scuola
elementare a Milna, si è trasferito a Spalato
dove ha concluso la scuola superiore per
dedicarsi alle arti. Si è laureato in scultura
all’Accademia per le arti applicate a
Belgrado nel 1981. Dopo aver completato
gli studi è tornato a Milna dove ha
vissuto fino al 1985, quando si è spostato
a Trogir. Ha partecipato a più di cento
esposizioni e questa è la sua
trentaseiesima mostra individuale. Ha
esposto in Italia, a Treviso nel 1999, con
una mostra di sculture intitolata ‘La
potenza dell’oggetto’ e nel 2008 si è
presentato al pubblico romano con
2
un’esposizione
nella
galleria
dell’Ambasciata della Repubblica Croata.
I suoi lavori sono presenti in numerose
collezioni pubbliche e private in Croazia
e in tutto il mondo. Nel 1999 il noto critico
d’arte Ive Simat Banov ha scritto una
monografia sul lavoro di Mijiæ, illustrata
con fotografie di Ivo Pervan, famoso
fotografo croato. Ha ricevuto diversi
premi e trofei, tra cui il più importante
premio per la cultura della Repubblica
Croata. Lavora come professore di
scultura all’Accademia di Arte
dell’Università di Spalato. Vive e lavora
tra Trogir, Spalato e Milna.
* Festival della fotografia storica: Al
Museo Regionale di Scienze Naturali di
Torino, arriva la prima edizione di
Memorandum - Festival della fotografia
storica, che si svolge tra Torino e Biella.
La manifestazione si propone di
valorizzare la fotografia come patrimonio
e memoria storica collettivi, di far
conoscere al grande pubblico le
collezioni degli archivi storici fotografici
italiani e internazionali spesso accessibili
solo agli addetti ai lavori, e di contribuire
al necessario dibattito su come
conservare i supporti delle immagini
fotografiche - lastre fotografiche,
negativi, provini, etc. - affinché possano
giungere alle generazioni future.
In particolare, il Museo Regionale di
Scienze Naturali ospita 14 mostre che
verranno inaugurate VENERDI’ 29
GENNAIO alle ore 18.00. Si parte da un
inedito Henri Cartier Bresson, fotografo
francese considerato dai più il padre del
fotogiornalismo, proveniente dall’Archivio Storico Olivetti di Ivrea che fotografa
gli stabilimenti di Pozzuoli della Olivetti e
la città che li ospita nel 1958. La mostra
tratta dagli archivi storici della Fiat
racconta in anteprima per immagini
l’avventura della casa automobilistica
nelle corse sportive dai suoi esordi ai
primi del ‘900 fino agli anni ’30. Si potrà
visitare poi la mostra proveniente dagli
archivi dell’Alenia che espone per la
prima volta le immagini scattate nei suoi
stabilimenti torinesi all’epoca del
fascismo. L’Archivio Storico Amma
propone al Museo, in anteprima, due
mostre con cartoline originali che
ripercorrono le Esposizioni di Torino e
Parigi a partire dalla fine dell’800. A
cavallo tra l’800 e ‘900 sono anche le
immagini digitali, sempre proposte
dall’Amma, sui lavoratori piemontesi
impegnati nell’industria. Dello stesso
periodo sono le immagini provenienti
dalla Fototeca Storica Nazionale Ando
Gilardi sulle origini della fotografia erotica
collezionate da Ando Gilardi, il massimo
critico in Italia della storia della fotografia
erotica. L’Agenzia fotografica TIPS
propone di contro le immagini dello
stesso periodo sulla nascita del
movimento delle Suffragettes in
Inghilterra. Sempre loro, in occasione del
60° dallo scoppio della Seconda Guerra
Mondiale, propongono una mostra
inedita sull’Inghilterra colpita dalle bombe
di Hitler. I Musei Civici di Pavia, con
l’avvicinarsi del 150° dell’Unità d’Italia,
propongono invece in anteprima la
collezione Cairoli con le immagini di una
delle famiglie che più hanno contribuito
agli eventi risorgimentali. Il Museo di
Antropologia
ed
Etnografia
dell’Università degli Studi di Torino
propone in anteprima la collezione degli
ingegneri torinesi Gariazzo e Sesti,
impegnati nella costruzione della ferrovia
Matadi – Leopoldville nel Congo Belga
ai primi del ‘900. Il Museo di Fotografia
Contemporanea propone in anteprima la
mostra collettiva tratta dai suoi archivi
Racconti dal Sud dell’Italia con opere di
Letizia Battaglia, Mario Cresci, Luciano
D’Alessandro, Mimmo Jodice e Marialba
Russo. La Fondazione Cassa di
Risparmio di Biella propone le fotografie
aeree del territorio biellese del Fondo
Minoli conservate nei suoi archivi. E
infine il periodico della RCS L’Europeo
ripercorre la sua storia editoriale con
pannelli, foto vintage e materiali originali
raccontando nello stesso tempo un pezzo
di storia del nostro paese.
* Gioventù in fermento. Arte e vita a fine
ventennio è una mostra dedicata a tre
riviste che Armando Ravaglioli promosse
e diresse fra il 1939 e il 1943, Via
Consolare, Spettacolo e Pattuglia. Le
pubblicazioni riuscirono ad oltrepassare
i limiti provinciali di Forlì e avere
diffusione nazionale riscuotendo
l’adesione e la collaborazione di
intellettuali, letterati e artisti di tutto il
Paese.
Realizzate con il sostegno del GUF - i
Gruppi Universitari Fascisti - sono state
il vivaio intellettuale di un gruppo di
giovani, cresciuti all’interno del regime,
destinati successivamente a divenire
protagonisti della cultura dell’età
repubblicana. Tra questi: Giorgio Strehler,
Giorgio Napolitano, Italo Calvino, Paolo
Grassi, Giovanni Testori, Diego Fabbri,
Antonio Ghirelli, Guido Aristarco, Cesare
Zavattini, Giuseppe Patroni Griffi,
(cont. pag. 3)
Uno sguardo...
sugli avvenimenti culturali
(continuazione da pag. 2)
Fernaldo Di Giammatteo, Rocco
Scotellaro, Mario Verdone, Enrico
Fulchignoni, Turi Vasile, Raffaele La
Capria, Maurizio Barendson, Raffaele De
Grada, Marco Valsecchi, Ernesto
Treccani, Enzo Giudici.
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato
alle Politiche Culturali e della
Comunicazione del Comune di Roma in
collaborazione con l’Istituto per la Storia
della Resistenza e dell’Italia
Contemporanea dell’Aquila e l’Università
degli Studi dell’Aquila. Hanno
partecipato all’iniziativa anche
la Fondazione Roberto Ruffilli di Forlì,
presieduta dal prof. Pierangelo Schiera,
la Fondazione Ugo Spirito di Roma,
la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì,
l’Accademia
di
Belle
Arti
dell’Aquila. Curatore della mostra è
Fabrizio Pompei.
Saranno presentate lettere e altri
documenti inediti tratti dall’archivio recentemente rinvenuto e conservato
presso la Biblioteca “A. Saffi” di Forlì - di
Walter Ronchi che fu l’animatore delle
riviste dirette da Ravaglioli. La mostra
descrive inoltre l’attività teatrale di quello
stesso periodo storico grazie a un fondo
fotografico conservato da Ronchi ed
all’archivio del direttore tecnico del
Teatro del GUF di Roma, Alberto Perrini.
Si tratta di una serie di fotografie di scena
del teatro italiano dell’epoca, in
particolare giovanile, e immagini della
Mostra Nazionale delle arti e dei mestieri
del teatro italiano, che si tenne a Firenze
nel 1942.
Una video-intervista inoltre riproporrà le
voci di Turi Vasile, Antonio Ghirelli,
Armando Ravaglioli e Giovanni Tassani
e una radio degli anni ‘40 trasmetterà
canzoni del periodo ed il radiodramma
Benkey sul ponte del teatro classico Nô
giapponese, realizzato per l’occasione dal
Teatro Alchemico. In sede d’inaugurazione sarà presentato il libro Una
generazione in fermento. Arte e vita a fine
ventennio di Giovanni Tassani, Fabrizio
Pompei, Umberto Dante, edito da Palombi
Editore.
* A partire dal progetto Complaints
Choir, sviluppato dagli artisti finlandesi
Oliver Kochta-Kalleinen e Tellervo
Kalleinen e portato a Milano nel corso
del 2009 con esiti sorprendenti e
divertenti, la lezione sarà incentrata sul
tema del rapporto tra l’arte, lo spazio
pubblico e la cittadinanza.
A partire dagli anni sessanta, molti artisti
hanno scelto di uscire dalgli spazi
istituzionali dell’arte e utilizzare lo spazio
della città come contesto per operazioni
di varia natura: azioni performative,
installazioni, graffiti, produzione di
oggetti, utiilizzando spesso in modo
creativo elementi e codici appartenenti
alla strada. A volte basati su una
collaborazione con persone esterne
all’arte, gli interventi possono essere
abusivi o istituzionali, effimeri o duraturi,
giocare la carta dell’invisibilità o della
riconoscibilità. Come si mettono in
relazione gli artisti con il tessuto urbano
e con chi lo abita?
Nel vasto panorama che l’arte
contemporanea offre in relazione a questo
tema, per la lezione si scelgono come case
history pochi ma significativi esempi che
appartengono all’attualità e che, al di
fuori delle cornici istituzionali, dialogano
con efficace e pungente ironia con la città.
* Con il 2010 il Tour Music Fest si fa in
4 per la musica emergente: 4 categorie in
gara, Tour per i vincitori in 4 nazioni
Europee, 4 concerti live nelle maggiori
piazze italiane e soprattutto 4 etichette
discografiche che arricchiranno la rosa
dei premi, mettendo in palio ben 4
contratti discografici.
Il piu’ grande contest italiano della musica
emergente insomma non si ferma e anzi
cresce con partner di rilievo, con Radio
Lattemiele, Match Music – la TV diretta
da Morgan-, Rusty Record, Gem Record,
Alfa Music e CNI, e con l’introduzione di
un nuovo premio interamente dedicato a
chi suona: il Premio Miglior Musicista.
4 le categorie dunque - Original band,
Interpreti e Cover band, Cantautori,
Musicisti - per un festival che vuole
rivolgersi veramente a tutti,
coinvolgendo direttamente le case
discografiche, le radio e la televisione,
pedine importanti per la produzione e
promozione di un artista.
Se il Tour Music Fest e’ sempre stato
aperto a tutte le proposte infatti, dal pop
al cantautorato, dal metal allo ska, dal
rock al crossover, passando per
l’elettronica e il reggae, quest’anno il
gioco si fa piu’ grande, andando a
coinvolgere le etichette discografiche
specializzate sui diversi generi, per dare
una possibilita’ a tutti, senza pregiudizi e
limiti di gusto…
A proposito di gusti e novita’, ecco
inserirsi nella giuria 2010 anche Loretta
Martinez, con un premio assegnato
direttamente da lei -una borsa di studio
presso la VMS Italia - che si va ad
aggiungere ai gia’ interessanti premi
(borsa di studio al CET di MOGOL,
Produzione Video Clip qualità MTV, tour
italiano ed europeo di concerti) assegnati
da Mogol, presidente di giuria, e dagli
altri componenti della ormai stranota
commissione artistica: Luca Pitteri, Rusty
Record, Radio Lattemiele, Giampaolo
Rosselli, Franco Fasano, Sandro Comini,
Robert Steiner e tanti altri.
Per non parlare del Premio Discografia,
in collaborazione con la Rusty Record,
Gem Records, CNI music e Alfa Music,
che assegneranno ben 4 contratti
discografici, e il Premio Videoclip, che ha
visto nelle edizioni precedenti
protagonista tra gli altri Jacopo Ratini
vincitore Tour Music Fest 2008 con
“Studiare, lavoro, pensione e poi muoio”
prodotto dal Tour Music Fest,
quest’anno al Festival di Sanremo.
E mentre i vincitori delle scorse edizioni
riscuotono i primi successi, la quarta
edizione del festival della musica
emergente piu’ noto d’Italia si apre
ufficialmente per trovare e dare spazio
alle nuove leve 2010
* Memoria della città dei folli a Siena: A
tredici anni dalla chiusura dell’Ospedale
psichiatrico senese, un progetto di
recupero dell’immenso patrimonio
archivistico e dell’importanza storica e
socioculturale del San Niccolò.
E’ “Memorie dalla città dei folli” il
progetto in corso d’opera dell’Associazione CREA (Centro Ricerche
Etnoantropologiche) con il contributo
della Fondazione Monte dei Paschi di
Siena e la collaborazione dell’ Università
di Siena e Asl 7 Siena. Una straordinaria
opera che consiste nel recupero
dell’archivio dell’ex Istituto psichiatrico
San Niccolò composto da 2 km di
scaffalature suddivise in 30mila
fotografie e 40mila cartelle cliniche.
Obiettivi del progetto: “Memorie dalla
città dei folli” si propone di catalogare,
conservare e valorizzare il fondo
archivistico e fotografico dell’ex
ospedale psichiatrico e, successivamente, avviare una ricerca antropologica
sulla base dei contenuti delle cartelle
cliniche, indagando le modalità di
internamento della classe popolare (in
maniera specifica del mondo contadino)
tra XIX e XX secolo in un periodo storico
di forti trasformazioni e transizioni sociali
che ha comportato espropriazioni di terre,
(cont. pag. 4)
3
Uno sguardo...
sugli avvenimenti culturali
(continuazione da pag. 3)
urbanizzazione e l’incontro tra la
nascente disciplina psichiatrica, la cultura
di massa e la cultura popolare.
Le fasi del progetto: Considerata la
delicatezza del materiale, il tempo stimato
per la realizzazione del progetto è di due
anni. Nel primo anno si curerà la
catalogazione dell’ archivio delle cartelle
cliniche e di parte del fondo fotografico.
Nel secondo anno si prevede il termine
dei lavori di catalogazione e
digitalizzazione del fondo fotografico e
la progettazione di un archivio
fotografico su piattaforma web. Si
auspica che il progetto possa concludersi
con l’allestimento di una mostra
permanente e la redazione di un testo
riepilogativo. Il lavoro sarà monitorato da
un Comitato scientifico composto tra gli
altri da Francesca Vannozzi, docente di
storia della medicina, da Stefano
Moscatelli, docente di archivistica
dell’Università di Siena e da un
rappresentante della Soprintendenza
archivistica per la Toscana. Il Comitato
stabilirà i parametri di schedatura e
provvederà a periodici interventi di
revisione del lavoro svolto.
* Generazione in fermento. Arte e vita a
fine ventennio è una mostra dedicata a
tre riviste che Armando Ravaglioli
promosse e diresse fra il 1939 e il 1943,
Via Consolare, Spettacolo e Pattuglia. Le
pubblicazioni riuscirono ad oltrepassare
i limiti provinciali di Forlì e avere
diffusione nazionale riscuotendo
l’adesione e la collaborazione di
intellettuali, letterati e artisti di tutto il
Paese.
Realizzate con il sostegno del GUF - i
Gruppi Universitari Fascisti - sono state
il vivaio intellettuale di un gruppo di
giovani, cresciuti all’interno del regime,
destinati successivamente a divenire
protagonisti della cultura dell’età
repubblicana.
Abbiamo letto per voi......
* Giulia Poggi, Gli occhi del Pavone,
Alinea Editrice, Euro 28,00: All’insegna
di un’immagine polisemica (quella del
pavone dai brutti piedi e dalle belle piume),
i tre percorsi in cui si articola il volume
intendono ricostruire gli intrecci di
modelli e di culture che compongono la
complessa poesia gongorina. Poeta
classico e moderno al tempo stesso,
4
Góngora attinge indifferentemente ad
autori antichi e contemporanei (intensa
la presenza degli italiani: Bernardo e
Torquato Tasso, fra i tanti, ma anche un
“minore” come Angelo Grillo) in una sorta
di intertestualità insistente e differita che
costituisce l’oggetto del primo percorso.
Evidente e quasi ostentata in alcuni testi
(per i quali, più che di imitazione, si
potrebbe parlare di riscrittura), nascosta
e ancora enigmatica in altri, tale pratica
arriva a scomporre le premesse stesse di
una convenzione lirica radicata quale il
petrarchismo per disegnare una serie di
motivi figurativi mutuati dalla letteratura
emblematica, dalla mitologia e
dall’iconografia astrologica (secondo
percorso).
Il terzo percorso indaga la preistoria di
un nuovo genere lirico (la Fábula
burlesca di Piramo e Tisbe) e la genesi
dei grandi poemi (il Polifemo e le
Soledades) riaffioranti nella memoria delle
recentissime generazioni di poeti
spagnoli
* Carlo Socco, Il piano urbano di
Mobilità sostenibile, Alinea Editrice,
Euro 25,00: Il traffico è diventato la
variabile strategica su cui si gioca in
buona misura la sostenibilità dei sistemi
urbani. Questa situazione è stata
riconosciuta come problema di
importanza fondamentale dall’Unione
europea, la quale ha lanciato una
strategia comune per il cui successo si
richiede l’impegno di tutti i Paesi membri
e del complesso degli enti locali.
La strategia comune europea è basata
sulla diffusione delle pratiche innovative
che le varie città riescono ad attuare. La
soluzione di un problema complesso
come quello di rendere sostenibile la
mobilità urbana richiede un forte impegno
sul piano dell’innovazione a cominciare
dai metodi e dai contenuti delle politiche
urbane.
C’è bisogno di una nuova forma di
governo della mobilità urbana, di nuovi
strumenti di piano e di nuove strategie
d’azione, verificandone l’efficacia con
metodi di performance management
dotati di adeguati sistemi di monitoraggio e di valutazione.
Sono appunto questi i temi trattati nel
presente testo, dove, seguendo le
indicazioni della strategia comune
europea, si propone l’adozione di un
nuovo strumento di pianificazione: il
Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.
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