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Anno 6
N. 5
maggio
COPIA OMAGGIO
2002
€ 0,50
Mensile
Spedizione in
abbon. postale 45%
art. 2 comma 20/B
Legge 662/96
D.C.I. Trento
Giornale del Centro Servizi Culturali S. Chiara
m a g gi o 2 0 0 2
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In questo numero
2
Festival “Terre di confine”: Programma
3
Mercedes Sosa • InDanza
4
Il Festival “Terre di confine”: venerdì 10 maggio
5
Il Festival “Terre di confine”: sabato 11 maggio
6
Cinema: Italiani indipendenti - Oggetti Smarriti
7
Orchestra «Haydn» • Festival Musica Sacra
8
Musica d’Autore • Comedians • Lirica: formazione • Double Generation
Jovanotti
in concerto
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Tre
14 maggio ore 21.00
Palazzetto dello Sport
Terre di confineT
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uello della musica è un linguaggio universale, in grado di avvicinare
popoli e culture diverse, capace di comunicare, sia in tempi di pace che in
tempi di guerra, un linguaggio che è febbre ed esperimento, che abbia il
cuore, il respiro ma che non cerchi la “divisa”, il nemico.
Ecco nascere “Terre di Confine” e la sua “filosofia musicale”, fatta da un programma curato e vissuto anche nelle singole scelte, una “filosofia” che vede la musica
come fatto aggregante e di comunicazione. Musiche che si confrontano e si contaminano, musiche che provengono da terre di confine e che si incontrano in un luogo di
serenità dove il rispetto reciproco diventa occasione di dialogo, di sviluppo della
conoscenza e di arricchimento, quei luoghi utili all’incontro ed alla riflessione: questo
cerca di essere “Terre di Confine”, un luogo dove la musica vuole diventare una
risposta, una delle possibili risposte, sia ai dubbi, alle delusioni, alle paure, alle difficoltà che ai sogni, alle speranze, agli stessi bisogni che riempiono il vivere quotidiano
di tutti i ragazzi e le ragazze del mondo. Tenendo ben in considerazione queste idee
guida, si è concretamente lavorato alla costruzione di quella che si può definire “scaletta musicale”. Sfidando continuamente la legge delle sette note e guidati dall’amore
per il mischiare continuamente le carte, è nato un programma musicale “fra Nord e
Sud del mondo, all’insegna del rispetto e della tolleranza”.
I gruppi e gli artisti che saranno ospiti di questo primo festival musicale sono il frutto
di una ricerca allargata, senza confini, un viaggio fra le diverse anime musicali, dal
folk all’etno, dal rock allo ska, dal pop al punk, al blues. Un viaggio che non ha voluto essere abbagliato dai miti, che ha prediletto percorsi fuori dai circuiti commerciali,
rivolto a rendere visibile quel mondo musicale che vive e si nutre attraverso un altro
mercato ed altri percorsi rispetto a quelli “ufficiali”, fatti soprattutto di apparenza e
business. Ecco che tutti gli artisti e tutti i gruppi hanno deciso di partecipare a “Terre
di Confine” “alla pari”, applicando fin dal primo momento il messaggio che caratterizza questo festival e cioè l’incontro fra Nord e Sud del mondo all’insegna del rispetto e della tolleranza. Perché “Terre di Confine” sarà anche per gli stessi artisti un’occasione di incontro, di confronto e di scambio, tutti accomunati da un’unica colonna
sonora dove si potranno sentire i suoni antichi dell’Africa, del Brasile, dell’Argentina,
dell’America, dove la musica ed i suoni dell’est Europa si potranno mescolare al fascino e all’intensità della musica araba ed ebrea, dove le nuove tendenze giovanili
potranno confrontarsi con la tradizione della musica etnica e zingara.
Musica senza confini per un mondo senza confini, perché la musica è un po’ zingara, è sempre in viaggio, sempre in movimento, mai ferma, è l’incontro fra tradizione
e ricerca: questo è “Terre di Confine” con la sua “scaletta musicale” fatta da
artisti che proporranno le loro canzoni ed i loro suoni non solo per confrontarsi con
la gente ma per abbandonarsi fra la gente. Musica per comunicare e per aggregare,
dedicata a tutti quelli che con il loro agire oscurano il cielo di chi vuole solo sperare e
sognare in positivo all’insegna del rispetto e della tolleranza.
Buon festival a tutti.
Prevendite Festival Musicale Terre di confine
I biglietti sono in vendita presso:
• cassa del Teatro Auditorium dal lunedì al sabato dalle 10 alle 19
• cassa del Teatro Sociale dal lunedì al sabato dalle 16 alle 19
• Casse Rurali Trentine e Casse Rurali della Provincia di Bolzano in orario di sportello
• a Trento:
Radio Dolomiti, R.T.T.R, Promoevent Service, Radio Italia,
Elettrocasa, Trentino Mese
• a Rovereto:
Discoteca La Savoia
• a Riva del Garda: Disco Time
• a Merano:
Disco Boutique
con carta di credito sul sito www.buonconsiglio.com
al Palazzetto dello Sport nei giorni del Festival
Direttore responsabile
Luigi Mattei
In redazione
Katia Cont
Alessandro Mosna
Sara Perugini
Il Festival Terre di confine
segnala:
“Le Radici e le ali”
Fiera dell’educazione interculturale
alla pace e alla mondialità
7 - 11 maggio 2002
presso il Centro Trentino Esposizioni
Via Bomporto - Trento
Redazione e amministrazione
Centro Servizi Culturali
S. Chiara
Via S. Croce 67, 38100 Trento
Presidente
Carlo Fait
Vicepresidente
Grazia Cattani
Consiglio di Amministrazione
Adolfo de Bertolini
Lia De Finis
Giuseppe Endrizzi
Renzo Fracalossi
Carmine Ragozzino
Direttore
Franco Oss Noser
Vicedirettore
Marisa Detassis
Revisori dei conti
Diego Ferretti
Renzo Sartori
Mario Zambotti
Informazioni e segreteria
tel. 0461/986488
fax 0461/231044
(8.30 -13.00 14.00 -18.30)
e-mail: [email protected]
Numero verde: 800 - 013952
aut. del Tribunale di Trento
n. 945 R. st. del 25 febbraio 1997
Realizzazione
Publistampa Arti grafiche
Pergine Valsugana
Le Muse
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maggio 2002
Provincia Autonoma di Trento
Forum Trentino per la pace
Comune di Trento
organizzazione:
Centro Servizi Culturali S. Chiara
Show Time
Terre di Confine
FESTIVAL MUSICALE FRA NORD E SUD DEL MONDO
ALL’ INSEGNA DEL RISPETTO E DELLA TOLLERANZA
Trento - dal 10 al 14 maggio 2002
venerdì 10 maggio 2002
ore 10.30 presso “Le radici e le ali” Fiera dell’educazione interculturale alla pace e alla
mondialità - Centro Trentino Esposizioni, via Bomporto
Apertura Festival “Terre di Confine”
proiezione di “Linea di confine”
film documentario sui CSI a Mostar con letture in diretta di Massimo Zamboni
e Davide Ferrario
ingresso libero
a partire dalle ore 15.00 - Palazzetto dello Sport di Trento (in tutte le giornate del Festival)
“Isole galleggianti”: percorso autogestito fra immagini, testimonianze e altro all’insegna del rispetto e della tolleranza
(allestimento curato dal Forum della Pace e dalle associazioni che hanno aderito al Festival)
dalle ore 17.00
Freedom: grande festa - concerto di apertura con
Banda do Pelò (Brasile) • Cankisou (Repubblica Ceca) • Circo Fantasma (Italia)
Acquaragia Drom (Italia-Rom) • Radiodervish (Italia-Palestina) • Vetrozero (Italia)
Acquaria e Gruppo Elettrogeno (Italia) • Verdena (Italia)
a seguire
Marley Tribute: Bob Marley un artista al servizio della pace
con Persiana Jones e D.J. Pio e Max from Doc records
biglietti: 11 euro
sabato 11 maggio 2002
ore 17.00 presso “Le radici e le ali” Fiera dell’educazione interculturale alla pace e alla
mondialità - Centro Trentino Esposizioni, via Bomporto
Incontro con Mercedes Sosa
Argentina: una testimonianza artistica, sociale e umana
ingresso libero
Parata “Fiesta Fiesta”
Spettacolo itinerante per le vie della città dalle ore 14.30
Cankisou (Rep. Ceca)
Intervento presso il tendone della Fiera Universitaria e presso la Fiera “Le radici e le ali“
ingresso libero
ore 21.00 - Teatro Sociale
Mercedes Sosa in concerto
biglietti: 25 euro
a partire dalle ore 17.00 - Palazzetto dello Sport di Trento
Marasma general con
Caravan De Ville (Italia/Francia) • Nuove Tribù Zulu (Africa - Italia) • Monaci Tibetani di
Gyudmed (Tibet) • Balkanija (Napoli - Sarajevo)
Terre di confine in festa
ska, punk e dintorni…
con Roy Paci • Quattrocentocolpi • Vallanzaska • Derozer • Razzi Totali • Porno Riviste
biglietti: 11 euro
lunedì 13 maggio 2002
ore 18.00 Parata “Marasma general”
Spettacolo itinerante per le vie della città
martedì 14 maggio 2002
ore 21.00 - Palazzetto dello Sport
Jovanotti in concerto
special guest Tricarico
biglietti: 23,50 euro
Le serate del festival saranno presentate da Gianni De Berardinis
Aderiscono al Festival le associazioni:
Accri - Trento • Acli • Amnesty International • Arci • Amici del Chapas • Associazione Amici di Villa S. Ignazio • Associazione Italia - Tibet • Associazione Musicale Agimus Iniziative - Rovereto • Associazione volontariato internazionale Tremembè • Attac • Casa per la pace - Trento • Casa per la pace - Alto Garda e Ledro
• Comitato delle associazioni per la pace e i diritti umani - Rovereto • Commissione Diocesana Giustizia e
Pace • Cooperativa Suada Ilberovic - Sarajevo • Coordinamento contro la guerra - Trento • Emergency • Ingegneria senza frontiere • Legambiente • Magnificat Italia-Argentina • Mandacarù • Millevoci • Rete di Lilliput • Rete Radié Resh • Sentiero del Tibet • Social forum Rovereto • Sottosopra • Tam Tam per Korogocho
• Trentinosolidale • UCT • Una scuola per la vita • Unimondo • Università Internazionale delle Istituzioni dei
Popoli per la Pace - Rovereto • Vos Argentina • WfL Water for Life - Associazione acqua per la vita
JOVANOTTI
“Cene dell’Altro Mondo”
21 - 23 maggio 2002
Martignano - Tendone feste
Piazza dei Canopi - orario: 18,00 - 23,00
… per costruire la convivenza
“Il quinto mondo” è il titolo del tour e del nuovo disco di Jovanotti e rappresenta il nuovo
capitolo musicale del viaggio di Lorenzo Cherubini, un viaggio iniziato con la sua nascita il 27
settembre 1966 a Roma. Dalla passione per la musica, le discoteche ed il rap nascono i suoi
primi dischi, “Jovanotti for President” e “La mia moto”.
Da allora Lorenzo ha spesso cambiato direzione, sperimentando sempre cose nuove e collaborando con artisti del calibro di Pino Daniele ed Eros Ramazzotti.
Il primo capitolo della nuova direzione presa da Jovanotti è comunque “Lorenzo 1997 - L’Albero”, un album intriso dei viaggi che gli hanno permesso di attraversare praticamente tutto
il mondo. Il viaggio di Lorenzo prosegue con “Capo Horn” nel 1999 e con una serie di progetti, tra cui l’impegno al G8 di Genova con Bono degli U2 e Bob Geldolf e un progetto musicale - teatrale, già esplorato prima di lui da Roberto Benigni e Paolo Villaggio: essere la voce recitante de “Pierino e il lupo” di Prokoviev. Si arriva così a “Il quinto mondo”, anticipato dal
successo del singolo “Salvami”.
TRICARICO
Sarà Tricarico ad aprire il concerto di Jovanotti del 14 maggio al Palazzetto. Per l’artista milanese è il primo giro di concerti dopo il successo discografico di “Io sono Francesco” e degli altri due singoli “Drago” e “La Pesca”, brani che fanno parte del suo album d’esordio in uscita
a maggio. Una chicca, dunque, che rende ancora più interessante l’appuntamento con la musica live di Lorenzo.
Terre di confine
L’impegno musicale…
…e l’ impegno civile
ltre che per il suo valore artistico, riceve numerosi riconoscimenti anche per il suo impegno civile
e sociale. Nel giugno ’89 Mercedes Sosa riceve la
medaglia dell’Ordine del Cavaliere delle Arti e della Letteratura, consegnatale dal Ministro della Cultura francese.
Nel 1992, le viene conferita la carica di cittadino onorario
della città di Buenos Aires.
Prima della fine dell’anno torna negli Stati Uniti dove viene nominata ospite onorario del Texas e Houston, dal sindaco e dal governatore di Stato.
Nel marzo ’97 Mercedes Sosa rappresenta l’America Latina
e le isole caraibiche, in veste di Vice Presidente della Com-
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MERCEDES SOSA
sabato 11 maggio 2002
ore 17.00 presso “Le radici e le ali” Fiera dell’educazione interculturale alla pace e alla
mondialità - Centro Trentino Esposizioni,
via Bomporto
Incontro con Mercedes Sosa
Argentina: una testimonianza artistica, sociale e umana
ingresso libero
ore 21.00 Teatro Sociale
Mercedes Sosa in concerto
biglietti: 25 euro
missione per la stesura della Carta della Terra al Meeting
Rìo+5. Il convegno stila un documento per la Tutela dell’Ambiente equivalente alla Carta dei Diritti Umani.
LINEA DI CONFINE
“Linea di confine” è un documentario scritto e girato da
Davide Ferrario, regista di “Tutti giù per terra” e “Guardami”, in occasione dei concerti che il gruppo rock CSI
ha tenuto a Mostar, in
Bosnia, nel giugno del
ingresso libero
1998.
Per una settimana Ferrario e la sua piccola troupe hanno girato, documentando l’avventurosa storia dei concerti e la situazione della città e dei suoi abitanti, seguendo spesso l’impulso
del momento o un particolare incontro o fatto. Mostar è una delle città, tra quelle coinvolte nella guerra dell’ex Yugoslavia, che ha subito i maggiori traumi. Il trattato di pace di Dayton ha
congelato a Mostar una tregua armata in cui la città è divisa in due: musulmani a est e croati
a ovest. I CSI hanno voluto tenere due concerti, uno nella parte occidentale ed uno in quella
orientale, e, dopo numerose peripezie dovute alle avverse condizioni metereologiche e ad
una serie di problemi politico - etnici, ci sono riusciti. Il materiale girato è rimasto sugli scaffali per un paio di anni, per un necessario distacco di tempo e di distanze per meglio capire
l’esperienza, e poi montato in un lavoro della durata di un’ora.
“Linea di confine” rispecchia probabilmente l’ultimo momento unitario dei CSI. Come dice Ferrario, forte di una lunghissima
e fruttuosa collaborazione con il gruppo, «volevo che fosse una testimonianza collettiva, come collettiva era stata l’esperienza,
anche se poi ciascuno ne ha tratto delle conseguenze individuali».
film documentario sui CSI a Mostar
con letture in diretta di Massimo Zamboni e Davide Ferrario
venerdì 10 maggio ore 11.00
presso il Centro Trentino Esposizioni, via Bomporto
InDanza
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Nel 1995 riceve il Premio Camu-Unesco, accordatole dal
Consiglio Musicale Argentino e dal Segretario Regionale
per l’America Latina e per le Isole Caraibiche; il Premio
Unifem a carico delle Nazioni Unite, per il suo impegno in
difesa dei diritti delle donne; il Konex Platinum
1995 come Miglior Cantante Folk ed il Diamond
Konex come Miglior Artista popolare del decennio.
È stata inoltre inclusa nella raccolta Global Divas
dalla Conferenza delle Donne che fa capo all’Ufficio Generale delle Nazioni Unite. L’incisione,
che contiene la canzone “Gracias a la vida”, riunisce alcune delle più importanti cantanti di tutti
i tempi: Edith Piaf, Marlene Dietrich, Amalia Rodrigues, Lucha Reyes, Miriam Makeba, Celiana
Gonzàlez, Marian Anderson, Aretha Franklin, Elis
Regina, Maria Bethania, Gal Costa e Celia Cruz.
Nel luglio 1996, a Porto Alegre in Brasile, il Governo del Rio Grande le consegna la Medaglia
Simoes Lopes Neto, per i meriti artistici e personali consacrati all’unione dei popoli.
Nell’ottobre dello stesso anno, nella città tedesca di
Aix-la-Chapelle, riceve il Premio Cim-Unesco 1996,
consegnatole dal Consiglio Internazionale della Musica dipendente dall’Unesco. Questa onorificenza viene solitamente conferita a musicisti o enti musicali che hanno contribuito
a promuovere la musica come strumento di comprensione
tra le persone, cooperazione tra le nazioni od altre finalità
sancite nella Carta delle Nazioni Unite e nell’atto costitutivo
dell’Unesco.
Nel caso specifico il Consiglio ha dichiarato: «La Giuria ha
ritenuto conferire a Mercedes Sosa questo premio, non solo per la brillante carriera, ma soprattutto per gli alti valori
etici e morali dimostrati negli anni bui della storia argentina e per il costante impegno nella difesa dei diritti umani».
Il 9 dicembre 1996, al Congresso Nazionale, i membri rappresentanti del suo Paese le tributano il titolo di personalità
culturale della nazione che ha agito in difesa della musica popolare argentina.
Teatro Sociale
mercoledì 15 maggio ore 20.30
Ballet de l’Opéra du Rhin
presenta:
Romeo e Giulietta
Coreografia
Musiche
Costumi e scenografia
Luci
Bertrand d’At
Sergej Prokofiev
Rudi Sabounghi
Alain Prévot
iamo in Russia, precisamente a Kiev nel 1917/1920 e la
caduta dello Zar lascia la nazione in una situazione critica. I “Bianchi” di Denikin si scontrano con i “Rossi” e
i seguaci di Petlioura, i già gravi disordini si complicano ulteriormente con l’arrivo dei soldati tedeschi nel conflitto. È in questo contesto storico che Bertrand d’At ambienta il suo “Romeo
e Giulietta”. I due amanti sono coinvolti nella guerra civile in
una dimensione ben lontana da quella della faida familiare che
tutti conosciamo.
L’interpretazione del coreografo francese risulta essere vicino
ad un lavoro cinematografico.
La fonte della sua ispirazione si trova in Eisenstein piuttosto che
in Zeffirelli, egli rappresenta un epilogo negativo di un secolo
pessimista che non accresce la riconciliazione ma piuttosto l’indifferenza. Il concetto viene espresso con la durezza e la
violenza prossime allo sconvolgimento politico che continua a scuotere il mondo di oggi.
Il Ballet de l’Opéra national du Rhin fondato nel 1972 a Mulhouse è allo stesso tempo il balletto dell’Opéra e il centro di coreografia nazionale, Cnn. La “politica artistica” della compagnia privilegia un repertorio aperto comprendendo stili diversi, spaziando dal classico al contemporaneo, offrendo momenti intensi di vita e di energia.
S
foto Jean-Luc Tanghe
ercedes Sosa, conosciuta in tutto il mondo come La voce dell’America Latina, non ha mai
rifiutato alcuna sfida, questa è la ragione per
cui, quasi a 35 anni dal suo debutto come cantante folk, sta ora intraprendendo, con rinnovata
energia, nuove strade artistiche.
Nasce a San Miguel de Tucumàn il 9 luglio 1935.
Come un curioso scherzo del destino due settimane prima, a causa di un incidente aereo avvenuto in Colombia, l’Argentina perde il suo più
grande cantante di tango, Carlos Gardel.
La prima apparizione sulla scena musicale folk
argentina avviene in modo piuttosto insolito. A
metà degli anni ’60 a Mendoza, dove a quei tempi viveva, fonda insieme al marito, al musicista
Manuel Oscar Matus e al poeta Armando Tejada
Gomez il Movimiento del Nuevo Cancionero, rinnovando così tutte le espressioni artistiche legate alle tradizioni popolari del tempo. È in quella
occasione che registra l’album di debutto, “Canciones con Fundamento”.
Nell’aprile 1967, dopo aver inciso il secondo e il terzo album,
“Hermano” e “Para Cantarle a mi Gente”, inizia a girare in
tutto il mondo: canta a Lisbona, Miami, Roma, Varsavia,
Leningrado, Kislovo, Sochi, Gagri, Bakù e Tiflis e durante il
tour incontra Ariel Ramirez, l’autore di “Misa Criolla” che le
chiede di fare da solista nel lavoro “Mujeres Argentinas”.
Accetta e partecipa alla registrazione dell’album nel 1969, subito dopo la realizzazione di “Con Sabor a Mercedes Sosa”.
Nello stesso tempo la sua musica di denuncia inizia a rivelarsi scomoda per il governo militare del suo Paese e per
questo subisce frequenti censure nelle radio ufficiali.
È il 1972 quando, nonostante i duri attacchi alla sua arte
imposti dalle autorità militari, lancia “Hasta la victoria”, un
disco di orientamento politico e sociale.
“Traigo un pueblo en mi voz” esce nel 1973 mentre l’Argentina sembra tornare alla democrazia.
Nell’agosto ’76, dopo un nuovo blitz militare, viene pubblicato “Mercedes Sosa” che include canzoni di Victor
Jara e Pablo Neruda (Cile), Alicia Maguina (Perù) e Ignacio Villa (Cuba). L’anno successivo Mercedes Sosa rende
omaggio al più grande artista argentino realizzando
“Mercedes Sosa interpreta a Atahualpa Yupanqui”.
Intanto la situazione politica si deteriora, la Giunta militare attua una politica di repressione che si conclude con l’orrore dei “desaparecidos” (oltre 30.000 persone scomparse).
Nel 1979 realizza “Serenata para la tierra de uno” che, in
mezzo a tanta violenza, vuole comunque celebrare la vita.
La situazione diventa intollerabile: dopo essere stata imprigionata durante un concerto tenuto nella città di La Plata,
insieme alle 350 persone del pubblico, Mercedes Sosa è
costretta all’esilio, inizialmente a Parigi e l’anno successivo, nel 1980 a Madrid, dove si stabilisce. Gli anni dell’esilio, lontano dalle restrizioni del regime, Mercedes Sosa porta l’attività artistica ad un livello internazionale.
Il 18 febbraio 1982 finalmente torna ad esibirsi per un
pubblico argentino, tenendo una dozzina di concerti al
Teatro dell’Opera di Buenos Aires accompagnata da alcuni
dei più famosi musicisti locali, in parte di formazione rock,
come Leòn Gieco e Charly Garcìa. Il suo rientro è considerato da molti di buon auspicio per l’Argentina, tuttavia il
Paese assiste ancora una volta ad un triste evento: il governo militare coinvolge infatti la nazione nella guerra delle Falkland, ma la sconfitta, nel giugno dello stesso anno,
pone fine alla dittatura.
Il ritorno alla democrazia coincide con il successo discografico del live “Mercedes Sosa en Argentina” dallo Stadio
Ferro Carril Oeste. La sua immagine, dopo anni di morte e
silenzio, diventa il simbolo della vita, sia per i fan di sempre che per le nuove generazioni.
Da allora la sua produzione artistica non si è mai fermata,
dando vita ad una serie di opere memorabili.
Nel 2000 e parte del 2001, l’artista è stata impegnata in concerti in tutte le parti del mondo. Il suo tour ha toccato: America Latina, Portogallo, Spagna, Inghilterra, Francia, Israele,
Germania, Svizzera, Austria, Olanda, Finlandia e Italia.
biglietti: da € 26,00 a € 13,00
maggio 2002
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Le Muse
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BANDA DO PELO
Brasile e Bahia sono la patria di questo gruppo in grado di far rivivere le più tradizionali
sonorità del samba - reggae e di tutte le sue infinite varianti. Il nome trae origine da un quartiere antico di Salvador de Bahia chiamato Pelourinho, dove si svolgeva il mercato degli schiavi. La voglia di libertà abbinata a ritmi tribali e religiosi che si intersecano senza posa portano
i componenti del gruppo a confondere danza, musica e lotta in un piacevole e variegato spettacolo trascinante e coinvolgente.
Il gruppo è formato da 7 musicisti - cantanti, tutti capereisti, cantanti, percussionisti e ballerini, in grado di presentare uno spettacolo intrattenitivo e trascinante che esemplifica le forme
di percussione più radicate della cultura afro - brasileira: dall’Afoxè-Music all’inconfondibile uso delle percussioni abbinate al canto solistico.
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venerdì 10 maggio 2002
a partire dalle ore 17.00 al Palazzetto dello Sport
CIRCO FANTASMA
FREEDOM
grande festa - concerto di apertura
con
Banda do Pelò (Brasile)
Cankisou (Repubblica Ceca)
Circo Fantasma (Italia)
Acquaragia Drom (Italia-Rom)
Radiodervish (Italia-Palestina)
Vetrozero (Italia)
Acquaria e Gruppo Elettrogeno (Italia)
Verdena (Italia)
a seguire
MARLEY TRIBUTE
Bob Marley un artista al servizio della pace
con
Persiana Jones
e D.J. Pio e Max from Doc records
biglietti: 11 euro
ACQUARAGIA DROM
Un po’ di sangue zingaro nelle vene e tanti matrimoni e
feste in giro per l’Italia, i balli ed i canti dei Carpazi e delle comunità arrivate dall’Est europeo, le tammurriate dei
Sinti del Vesuvio e le canzoni dei parenti Rom molisani,
le tarantelle dei Musicanti Calabresi e del Salento e le serenate dei Camminanti Siciliani, lo swing dei Manouche
di Reinhardt e delle famiglie di musicisti dell’arco alpino.
Questa è la mappa musicale sulla quale è tracciato il repertorio degli Acquaragia Drom. L’atmosfera è quella di
un matrimonio, di un’animata festa gitana intorno ad un
grande fuoco da campo: ritmi incalzanti e passionali, melodie struggenti e racconti di storie inverosimili con protagonisti tragicomici di cui si può ridere o piangere.
ACQUARIA E GRUPPO
ELETTROGENO
Acquaria e Gruppo Elettrogeno nascono nel 1993 dall’unione di musicisti provenienti da esperienze diverse (dal rock alla fusion). Subito si fanno apprezzare come
cover band molto dinamica, in grado di interpretare generi diversi (dal reggae di Bob
Marley al soul di James Brown e Aretha Franklin, dal rock dei Police a quello degli
U2, e ultimamente Grace Jones, Elisa e Alanis Morissette).
La maturità musicale arriva con la creazione di musiche e testi che descrivono sensazioni e stati d’animo del mondo giovanile. Un rock italiano sempre contraddistinto da un comune denominatore: l’atteggiamento ottimistico verso il futuro.
Hanno vinto il premio speciale per la miglior interpretazione dal vivo al Concorso
Pavanello per giovani cantautori 2001.
PERSIANA JONES
I Persiana Jones nascono
nel 1988.
Nel 1990 Silvio e Beppe Carruozzo, i due fondatori della
band, producono un mini album di quattro canzoni intitolato “Impazzire”. Da allora
sono passati più di dieci anni. Dieci anni in cui il gruppo
si è creato una bella fama,
sia in Italia (con centinaia di
concerti), sia all’estero (in Europa ma anche negli States, nel Sud America e, recentemente, in Giappone, dove uscirà un’edizione ultralimitata in vinile con una raccolta dei
migliori brani della band).
Quest’anno i Persiana Jones partono da lontano. Precisamente dal Messico. Già, perché “Agarra la onda” (in italiano “acchiappa l’onda”, ma anche “cogli l’attimo”),
titolo dell’ultimo album della band, è un detto dei surfisti messicani. Il Messico dunque è il punto di partenza ideale del quinto disco della band torinese.
Le Muse
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Si tratta di una rock band che nasce circa 10 anni fa per la
voglia di stare assieme e fare musica. Dopo qualche anno
di prove in cantina e qualche concerto debuttano discograficamente nel 1995 partecipando al tributo italiano a Bruce
Springsteen: “For You: A Tribute to Bruce Springsteen” con
una versione italiana, autorizzata dallo stesso Springsteen,
di “The Factory”.
Da quel debutto incidono nel 1997 il loro primo cd “Ninna
nanna per la classe operaia”, partecipano alla compilation
“Max Generation”, al tributo a Nick Drake e nel 1999 pubblicano il secondo album “Tempi migliori”.
Come abitudine il Circo Fantasma porta la sua musica ovunque e colleziona un fitto calendario di concerti, tra i quali segnaliamo, come probabilmente prima rock band italiana, la curiosa esperienza dell’esibizione al Festival Culturale Italo-Albanese, svoltosi a Tirana, Albania,
nel dicembre 1997.
Nel 2001, dopo due anni di silenzio discografico, viene pubblicato il terzo cd del Circo Fantasma
“Ad Un Passo Dal Vuoto” che vede la produzione artistica di Giorgio Canali, membro dei CSI.
RADIODERVISH
La musica dei Radiodervish, dal persiano “dar” e “wish” visitatori di porte, nasce dall’incontro fra Nabil, palestinese, e Michele Lobaccaro, italiano. Due vissuti, due mondi, che in realtà
sono mille, che interagiscono e non hanno paura di contaminarsi.
Michele e Nabil si incontrano a metà degli anni ’80 a Bari e, grazie alla loro produzione artistica, si affermano immediatamente come uno dei gruppi più importanti della scena world
music italiana con riscontri di pubblico e critica. Alla fine del 1999 collaborano con Jovanotti:
in occasione della realizzazione del video di “Stella Cometa”, Lorenzo chiede ai Radiodervish
di tradurre il brano in arabo e a Nabil di cantarlo.
Nel 2001 i Radiodervish producono un nuovo spettacolo nel quale per la prima volta raccolgono in versione acustica il loro repertorio musicale. Nasce così “In Acustico”, un morbido e
raffinatissimo concerto che diventa subito un tour legato ad un progetto speciale, a sostegno
del lavoro che l’associazione internazionale Salaam Ragazzi dell’Olivo svolge nel campo profughi di Al Fawwar (West Bank - Hebron) per l’adozione a distanza dei bambini palestinesi.
VETROZERO
I Vetrozero nascono nell’estate del 2000 e subito si dedicano alla composizione di pezzi propri. Dopo un demo autoprodotto, la partecipazione a due compilation e l’esibizione ad alcuni
festival, adesso i Vetrozero cominciano a lavorare ai pezzi per quello che sarà il loro primo vero cd. Il genere proposto dalla band è un rock che prende in considerazione i fermenti degli
anni ’90, italiani e d’oltreoceano.
VERDENA
Alberto e Luca sono fratelli, vivono a Bergamo e suonano insieme da quasi dieci anni.
Dopo aver esplorato diversi generi musicali e aver cambiato
parecchi bassisti, i due, nel 1996, conoscono Roberta, che ai
tempi suonava la chitarra in un gruppo punk di Bergamo.
Nascono i Verbena (allora, prima di venire a conoscenza dell’esistenza di un gruppo omonimo americano, si chiamavano
così).
Vengono alla luce così i primi brani firmati dai tre e finite le
registrazioni i Verdena iniziano una frenetica attività “live”
che li porta, in contemporanea con l’uscita del loro primo album “Valvonauta” a suonare ad alcuni dei festival più importanti dell’estate 1999.
Fin da subito si capisce la forza del gruppo, addizione di furia punk, attitudine rock, aperture melodiche improvvise e
un gusto tutto psichedelico per l’improvvisazione.
Dopo aver suonato da supporter agli U2 ed essere stati protagonisti nel “Tora! Tora! Festival”,
i Verdena ripartono con il tour di presentazione di “Solo Un Grande Sasso”, il nuovo disco della band, che ha spodestato Vasco Rossi dalle zone alte della classifica italiana.
Nel 1999, quando esordirono sul palco dell’Heineken Music Festival di Imola, a fianco di gente
come Courtney Love, Placebo o Marylin Manson, furono in molti ad accorgersi che i Verdena sarebbero diventati ben presto il gruppo rock più interessante della scena musicale italiana.
La conferma arrivò qualche mese dopo quando, dopo il successo di “Valvonauta” (primo singolo del gruppo, un hit di quella stagione per MTV), la band esordì con un disco, “Verdena”,
che vendette 40mila copie. Un successo incredibile per un gruppo praticamente sconosciuto.
Terre di confine
CARAVAN DE VILLE
La Caravane de Ville parte nel 2001. A bordo, si mescolano diverse sonorità ed influenze:
rock e bidoni, violoncelli ed elettricità, storie di città e vocalità nere.
Dopo le prime uscite dal vivo tenute durante l’estate, il gruppo pubblica il suo cd d’esordio, “Metropolis”, che prende a prestito il titolo dal film di Fritz Lang del 1928.
Nella loro musica la materia folk, indiscutibilmente alla base dello stile dell’ensemble
emiliano, è elaborata in modo assai atipico e suggestivo.
È caratterizzata da una sonorità etno-rock che intreccia vari elementi: la calda vocalità blues, una ritmica fatta di batteria, darbouka, djembé e bidoni, un violoncello che
spazia dall’accompagnamento classico alla distorsione noise, chitarre tra il folk e il rumorismo.
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sabato 11 maggio 2002
a partire dalle ore 17.00 al Palazzetto dello Sport
MONACI TIBETANI
DEL MONASTERO
TANTRICO DI GYUDMED
MARASMA GENERAL
con
Caravan de Ville (Italia/Francia)
Nuove Tribù Zulu (Africa - Italia)
Monaci Tibetani di Gyudmed (Tibet)
Balkanija (Napoli - Sarajevo)
TERRE DI CONFINE
IN FESTA
ska, punk e dintorni …
con Roy Paci
Quattrocentocolpi
Vallanzaska
Derozer
Razzi Totali
Porno Riviste
CANKISOU
biglietti: 11 euro
NUOVE TRIBU
ZULU
Quando nel 1991 le Nuove Tribù Zulu decisero di portare la
musica sulla strada, andando oltre i luoghi deputati classici
dei concerti dal vivo, la scelta fu precisa. Aggirare l’ostacolo
della carenza di spazi e di espressione artistica a Roma,
rompere lo schema ed andare a suonare nelle piazze della
città, per cercare un contatto diretto con la realtà, creando
un evento artistico estemporaneo ed unico nel tessuto sociale del quotidiano, un evento che significava in primo luogo scambio e confronto con gli altri, nella continuità circolare del dare e del ricevere attraverso l’energia della musica.
Nel corso del 2000/01 le Nuove Tribù
Zulu hanno realizzato, in collaborazione con la cooperativa sociale
Athos Tech, un brano sul tema della
prevenzione all’uso delle sostanze
stupefacenti, partecipando al progetto-campagna sociale “Fatti di Vita”;
hanno suonato a Roma nel carcere femminile di Rebibbia
e nel minorile di Casal del Marmo e conducono giornate di
laboratori di ricerca sul suono all’interno di comunità di
accoglienza per ragazzi in condizioni disagiate. Le Nuove
Tribù Zulu sostengono la campagna per la Tobin Tax di
Attac Italia.
BALKANIJA
Il gruppo Balkanija si forma nel
1992 a Napoli e vede come ispiratore Adnan Hozic, chitarrista bosniaco di Sarajevo. Il progetto è
quello di “un’espressione etnica di
estrazione zingara”, già di per sé costituita da elementi provenienti da
tutto l’Est europeo, fusa con musica
occidentale e influenze jazzistiche.
Il gruppo ha partecipato a varie rassegne e Festival tra cui: Estate a Roma ’93, Festival dell’Unità di Montecassino ’93 (patrocinato da Amnesty International), Manifestazione Contro G7 Napoli ’94, Rassegna
di musica etnica Bari ’95.
Il programma musicale di Balkanija comprende, oltre a componimenti originali, una selezione di
brani “world music” originari di
Bosnia, Macedonia, Bulgaria, Grecia, Romania, Turchia.
Al Festival prenderanno parte anche i Monaci del Monastero Tantrico di Gyudmed, che porteranno in scena alcuni canti e balli della tradizione tibetana.
Questo gruppo di monaci tibetani sta girando l’Europa raccogliendo fondi per finanziare
la costruzione della scuola, dell’ospedale e dell’ospizio per anziani di Lumla, un villaggio nel
nord-est dell’India.
I Cankisou nascono nel 1998 nella piccola città di Brno in Repubblica Ceca.
Folk e altre mille influenze della loro terra, musica propria del popolo cecoslovacco che
durante i loro concerti si lascia andare ad una vera e propria estasi.
QUATTROCENTOCOLPI
I Quattrocentocolpi nascono a Bologna nel 1992 ed escono con il singolo “Se vuoi uscire una domenica”, cover della celebre canzone di Gianni Morandi. Il rilancio del singolo, avvenuto nel maggio del 2000, consente al brano di diventare il tormentone dell’estate, conquistando in poco tempo le posizioni più alte delle classifiche italiane.
I Quattrocentocolpi sono un autentico gruppo da palcoscenico. Le loro esibizioni live sono eventi energici di ballo divertente e scatenato, grazie anche al loro stile ska condito con accenni di sonorità elettriche e all’incalzare coinvolgente delle ritmiche.
ROY PACI & ARETUSKA
«Roy Paci? È una bomba atomica!» Manu Chao, intervistato da
La Repubblica, 8 settembre 2001.
A dodici anni Roy Paci è già prima tromba e gira con le Big Bands di jazz tradizionale.
Nel 1990 si trasferisce in Sudamerica e suona con la Big Band di Stato dell’Argentina e con i gruppi di Cumba e musica popolar do Brasil. Rientra in Italia non prima di far tappa nelle isole Canarie ed in Senegal, suonando con la formazione di Makossa di Papa Matelot Sabou. Riprende l’attività musicale con Stefano Maltese; i due, in un solo tour
italiano, mettono insieme più di 100 date.
Gli ultimi anni vedono Roy Paci al centro di innumerevoli progetti musicali. Il rapporto, consolidato nel tempo, con il
“palcoscenico” e la musica sperimentale, culmina nel progetto di Ivano Fossati “Scambi Pressoché Telepatici” che l’attrice Elisabetta Pozzi presenta, in prima assoluta, al salone della musica di Torino.
Con l’amico Fabio Barovero (Mau Mau) realizza nel 1998,
dopo un’accurata ricerca, il progetto Banda Jonica, la cui
prima uscita su cd centra l’obiettivo di meticoloso recupero delle tradizioni (legate a riti funebri come a liturgie
cattoliche – le processioni) del Sud Italia; è il primo lavoro nel suo genere.
Il Duemila, oltre al progetto olandese The EX Orkestra e
alle collaborazioni con affermati talenti porta alla nascita
dell’ensemble “Trionacria”, trio di casa, ormai, in quasi
tutti festival italiani ed europei.
Nel 2001 – “Proxima Estacion: Esperanza”: chiuse le
registrazioni dell’ultimo disco di Manu Chao – Roy Paci
va in tour mondiale con il “clandestino” più popolare del
“globo”.
Nel frattempo, accompagnato dagli Aretuska, registra un
nuovo lavoro, “Baciamo le mani”, una potente fusione di
rock’n’steady, ska, soul, funky e melodie mediterranee:
canzoni coinvolgenti, trascinanti, emozionanti, impreziosite dalle voci di Bunna degli Africa Unite, Dani dei Macaco, e l’inconfondibile Meg dei 99 Posse.
maggio 2002
5
Le Muse
di confine
cinema
Italiani
indipendenti
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Tren
10 a Rassegna di Corto e Lungometraggi italiani
Incontri con gli autori
VALLANZASKA
Il progetto Vallanzaska nasce ufficialmente il 14
febbraio 1991. Il gruppo, che prende il nome da
quello di un noto bandito milanese, manifesta l’intenzione di dare vita ad una situazione live di musica
ska sulla falsariga di Specials e Madness.
La band si
inserisce nella
scena ska-punk italiana
realizzando una serie di concerti ed eventi live di
forte impatto, complice la forte richiesta da parte del pubblico di un genere trasversale a cui pochi altri gruppi (tra gli altri Casinò Royale, Strike
e Persiana Jones) hanno scelto di dedicarsi.
Il nuovo disco dal titolo “Ancora una fetta” sperimenta un nuovo sound molto più rock rispetto
al passato, pur conservando la consueta vena
ska che contraddistingue i Vallanzaska.
DEROZER
I Derozer nascono ufficialmente nel 1991. Dopo qualche anno iniziano a varcare i confini nazionali. Il loro pubblico cresce numeroso, tanto che quando partecipano al Vinile Rock Contest arrivano ultimi per la critica, ma
primi per il pubblico, tanto
da avere diritto a partecipare
all’omonima compilation. I
Derozer ora compongono velocemente e nel 1994 sono
pronti ad entrare di nuovo in
studio. Esce così “144”, uno
dei primi singoli della nuova
era Punk-Rock nazionale. Le
1000 copie autoprodotte si esauriscono quasi immediatamente.
Tra un concerto ed una partita di calcio i Derozer continuano a produrre. Il pubblico ai concerti è sempre più numeroso ed
affezionato.
Il loro nuovo tour presenta al pubblico anche i brani tratti dall’ultimo album “Mondo perfetto”.
RAZZI TOTALI
I Razzi Totali iniziano a suonare assieme nell’estate del 1996. In questi 6 anni, nonostante il
punk-rock non sia il genere musicale più apprezzato, riescono comunque ad avere una buona
attività “live”, sia in Trentino (con partecipazioni, tra l’altro, a Concentratissimo Rock ’97 e Mesiano ’98), che fuori. Tutto questo si concretizza con la realizzazione di un cd autoprodotto intitolato “Qualcosa accadrà”, uscito nell’agosto 1999.
Dopo un paio di compilation punk-rock e qualche altra produzione, è arrivato il secondo cd dei
Razzi Totali “Nessuna cura”.
2002, decima edizione, traguardo anagrafico. Italiani Indipendenti va avanti, scava e cerca
tra le forme non conformi e le riporta in quest’area protetta, riserva indiana al mo(n)do standard. Cinema come cortometraggio, documentario intimo, videoritratto, l’animazione a basso budget. Forme, visioni, discorsi che cercano propri modi. Qualche nome conosciuto: Bellocchio, Piva, Tavarelli, Nanni, Pannone, altri del sottobosco e qualche esordiente.
25 anni dal 1977, anno che a molti non dice nulla. A loro e agli altri, due documentari:
uno su Radio Alice di Guido Chiesa e uno su Andrea Pazienza di Stefano Mordini.
Due lunghi e due registi napoletani: “Tornando a casa” di Vincenzo Marra, storia di pescatori interpretata da veri pescatori. “Non è giusto” di Antonietta De Lillo, storia di ragazzini interpretata da veri ragazzini.
Stefano Giordano
Trento, 27 - 28 - 29 - 30 maggio 2002
Teatro S. Marco, via S. Bernardino ore 21.00
biglietti: € 5 (posto unico) • filmcard 4 serate: € 14
l’ingresso è vietato ai minori di 18 anni
in vendita presso il Teatro S. Marco da un’ora prima
dell’inizio delle proiezioni
Oggetti
smarriti 2002
seconda edizione
Teatro S. Marco, via S. Bernardino
ore 21.00
sabato 11 maggio
Se fossi in te
di Giulio Manfredonia (Italia, 2001)
Genere: Thriller/Horror/Fantascienza
Per magia tre personaggi si ritrovano nei panni di chi avrebbero
sempre voluto essere. Una favola sull’avverarsi dei desideri e sull’incapacità di far fronte alle responsabilità che ne conseguono.
sabato 18 maggio
Tigerland
di Joel Schumacher (Usa, 2001)
A Tigerland, in Louisiana, si preparano le reclute destinate al
Vietnam. Sceneggiatura autobiografica con al centro Bozz, soldato semplice indisciplinato, ribelle e specialista nell’arte di aiutare i
colleghi a guadagnarsi un esonero in extremis.
sabato 25 maggio
Le biciclette di Pechino
di Wang Xiaoshuai (Cina, 2001)
A Pechino due sedicenni, il campagnolo Guo ed il cittadino Quin,
si contendono una bicicletta. Per il primo è uno strumento di lavoro, per il secondo uno status symbol. All’ombra di Vittorio De
Sica e Zhang Yimou, neorealismo formalmente curato, emozioni
e polemica politica.
biglietti: € 4
PORNO RIVISTE
I cinquant’anni del Filmfestival Internazionale della
Montagna e dell’ Esplorazione “Città di Trento”
Fin dal loro primo demo-tape “Chi non combatte cade” nel 1994, la musica delle Porno
Riviste ha buoni riscontri, sia a livello di pubblico che di critica.
Quello delle Porno Riviste è un universo punk che loro stessi modellano con una sola
idea in testa: che punk
«vuol dire tutto, vuol
dire non avere paura,
vuol dire avere il diritto
di esistere, di muoversi
senza limitazione». E
ancora, «punk è amore, solidarietà, ma anche rabbia, violenza».
Dal 26 aprile al 4 maggio il più antico Filmfestival di montagna festeggia il mezzo secolo: la
rassegna cinematografica, retrospettive, mostre, incontri con i protagonisti delle alte quote,
l’appuntamento con l’editoria di montagna
Le Muse
6
maggio 2002
Biglietti proiezioni del Filmfestival
Abbonamento: valido per le proiezioni mattutine, pomeridiane e serali con diritto a zona riservata:
€ 36,50
Ingressi:
mattino
pomeriggio
sera
intero
€ 4,00
€ 4,00
€ 5,50
ridotto
€ 3,00
€ 3,00
€ 4,50
Hanno diritto alla riduzione i giovani fino ai 18 anni, gli adulti oltre i 65 anni, i militari di leva e gli associati in regola con il bollino annuale dell’Unione Nazionale Circoli e Associazioni Lirico-Musicali.
Per gli studenti universitari il prezzo è rispettivamente di € 2,50 al mattino e al pomeriggio e di € 3,50
la sera.
Per gli Associati ai Circoli pensionati - anziani del Comune di Trento ingresso libero.
L’ingresso alle retrospettive del Teatro Sperimentale, a tutte le mostre e al Tendone di Montagnalibri in
Piazza Fiera è gratuito.
Gli abbonamenti sono in vendita alla biglietteria dell’Auditorium S. Chiara dalle 10.00 alle 19.00 nei
giorni dal 15 al 26 aprile.
Informazioni: Festival Internazionale Film della Montagna e dell’Esplorazione “Città di Trento”
Via S. Croce 67 • I - 38100 Trento • tel. 0461.238178/986120 fax 0461.237832
e.mail: [email protected] • internet: www.mountainfilmfestival.trento.it
Stagione Sinfonica «Orchestra Haydn»
Martedì 7 maggio
Teatro Sociale, ore 20.30
Martedì 14 maggio
Auditorium S. Chiara, ore 20.30
MICHELE CAMPANELLA, Direttore e Pianista
GÜNTER NEUHOLD, Direttore
EMMA SCHMIDT, Pianoforte
R. SCHUMANN: Konzertstück, Op. 92
C.M.VON WEBER: Konzertstück, Op. 79
W. A. MOZART: Concerto per pianoforte, KV 595
onsiderato internazionalmente uno dei maggiori
virtuosi e interpreti lisztiani, Michele Campanella ha
affrontato in oltre 35 anni di attività molte tra le
principali pagine della letteratura pianistica. L’Accademia
“Franz Liszt” di Budapest gli ha conferito il Gran Prix du
Disque nel 1976, 1977 e nel 1998. Formatosi alla scuola pianistica napoletana di Vincenzo Vitale, Michele Campanella è un artista di temperamento assai versatile. Questa sua caratteristica lo ha portato ad avvicinare autori quali Clementi, Weber, Poulenc, Busoni (Premio della Critica Discografica Italiana nel 1980 per le incisioni con
la Fonit Cetra), Rossini, Brahms, e Liszt. La sua discografia comprende incisioni per etichette quali Emi (Ravel), Philips (Liszt, Saint-Saëns), Foné (Chopin), PYE (Liszt, Ciajkowskij),
Fonit Cetra (Busoni), Nuova Era (Ciajkowskij, Liszt, Musorgskij, Balakirev), Musikstrasse
(Rossini), P&P (Brahms, Liszt, Scarlatti).
Ha suonato con le principali orchestre europee e statunitensi, collaborando con direttori
quali Claudio Abbado, Gianluigi Gelmetti, Eliahu Inbal, Charles Mackerras, Zubin Mehta,
Riccardo Muti, Georges Prêtre, Esa-Pekka Salonen, Wolfgang Sawallisch, Thomas Schippers,
Hubert Soudant, Christian Thielemann.
È frequentemente invitato in Paesi quali Australia, Russia, Gran Bretagna, Cina, Brasile, Argentina ed è ospite regolare dei festival internazionali di Lucerna, Vienna, Praga, Berlino e Pesaro
(Rossini Opera Festival). Si dedica con passione all’insegnamento: è titolare della cattedra di
pianoforte all’Accademia Chigiana di Siena. Recentemente è stato insignito dei prestigiosi riconoscimenti della Fondazione Premio Napoli e della Fondazione “Guido e Roberto Cortese”.
C
MANUEL DE FALLA
Danza del fuego
Noches en los jardines de España
El sombrero de tres picos, Suite
on questo appuntamento monografico si chiude la Stagione dei Concerti Sinfonici dell’Orchestra “Haydn”. Il programma del concerto indaga sulla produzione
del compositore spagnolo offrendone tre eloquenti quadri sinfonici.
Si va dalla celeberrima “Danza del fuego” a “El sombrero de tres picos”, creazione tra le
più felici di De Falla fino ad arrivare a quel capolavoro assoluto che sono le impressioni sinfoniche
per pianoforte e orchestra “Noches en los jardines
de España”.
Alla tastiera siederà Emma Schmidt, mentre la concertazione è affidata alla bacchetta di Günter
Neuhold, direttore d’orchestra austriaco che ha
diretto fra l’altro i Wiener Philharmoniker, i
Wiener Symphoniker, la Staatskapelle di Dresda,
l’Orchestra della Radio di Colonia, le Orchestre della Scala di Milano, della RAI di Torino, del Maggio
Musicale Fiorentino, del Teatro Massimo di Palermo, dell’Opera di Stato di Vienna e di Amburgo,
Deutsche Oper e Staatsoper di Berlino, etc.
C
biglietti concerti Orchestra «Haydn»: € 15,5 / 10 / 5
Martedì 28 maggio
Chiesa S. Francesco Saverio, ore 21
Roberta Pozzer, Soprano
CORO POLIFONICO “CASTELBARCO” DI AVIO
(Luigi Azzolini, Direttore)
ORCHESTRA «HAYDN» DI BOLZANO E TRENTO
MAFFEO SCARPIS, Direttore
HERBERT GRASSL: Elegia
JOHN RUTTER: Requiem, per soprano, coro e orchestra
PRIMA ESECUZIONE ITALIANA
ell’ambito del 31° Festival di Musica Sacra,
l’Orchestra regionale “Haydn” propone in prima
esecuzione italiana martedì 28 maggio nella Chiesa di S. Francesco Saverio una delle più interessanti pagine sinfonico-corali del compositore londinese John Rutter: il Requiem per soprano, coro e orchestra.
Classe 1945, Rutter ha composto il “Requiem” all’età di quarant’anni. L’opera, che ha ri-
N
Il Requiem di John Rutter
scosso un successo di pubblico e di critica davvero incredibile, riassume perfettamente lo
stile eclettico del compositore, uno stile che si avvale di idee e modelli propri di vari
generi musicali non appartenenti solamente al repertorio della musica colta.
Seguendo gli esempi di Brahms, Fauré ed altri ancora, il compositore non ha utilizzato rigorosamente i testi della liturgia cattolica, ma ha operato una scelta personale; alcuni appartengono alla Messa da Requiem, altri provengono da un libro di preghiere del 1662. Le sette parti dell’opera propongono una meditazione sulla vita e la morte che si sviluppa in una
forma ad arco. Per questa produzione l’Orchestra «Haydn» si avvale della collaborazione del
Coro Polifonico “Castelbarco” di Avio, un complesso attivo da oltre venticinque anni ed ormai divenuto un preciso punto di riferimento nell’attività musicale non solo regionale. Il Coro “Castelbarco” è diretto dal 1985 da Luigi Azzolini, sotto la cui guida ha tenuto concerti in
Italia, Polonia, Svizzera e Repubblica Ceca; premiato in concorsi nazionali ed internazionali,
è chiamato alla collaborazione in importanti Manifestazioni Musicali.
Soprano solista sarà Roberta Pozzer, mentre la direzione d’orchestra è affidata alla bacchetta del Maestro Maffeo Scarpis.
ingresso libero
31° FESTIVAL
MUSICA SACRA 2002
4 MAG G I O - 2 G I U G N O
Domenica, 5 maggio VILLALAGARINA
ore 21.00 Chiesa Parrocchiale
Ensemble VocalArt Brixen
Ensemble Amarida
Direttore: Heinrich Walder
Francesco Manfredini, Concerto per 2 Trombe ed archi
J.S. Bach, Lobe den Herren, Motetto BWV 230
Georg Friedrich Händel, Dettinger Te Deum
Venerdì, 10 maggio TIONE
ore 21.00 Chiesa Parrocchiale
Sabato, 11 maggio PREDAZZO
ore 21.00 Chiesa Parrocchiale
Domenica, 12 maggio ALA
ore 21.00 Chiesa Parrocchiale
Gruppo vocale “Palestrina” (Dir. Marco Banal)
Gruppo vocale “Anthemis” (Dir. Rosella Martinelli)
Orchestra dell’Università di Trento
Dir. Stefano Chicco
Fiorenzo Brigadoi, Veni creator (prima assoluta)
Giovanni Battista Runcher, Messa in do maggiore
Liturgie
Sabato, 11 maggio PERGINE
ore 20.00, Chiesa arcipretale
Sabato, 18 maggio TRENTO
ore 20.00, Chiesa S. Maria Maggiore
Chor “Pratum Musicum” (Dir.: Stefano Kirchner)
l’Istituto Diocesano di Musica Sacra
Orchestra delle Scuole Musicali Trentine
Direzione: Oscar Grassi
Georg Christoph Wagenseil, Missa in A
“Gratias agimus tibi”
Domenica, 12 maggio DAIANO
ore 21.00 Chiesa Parrocchiale
Luca Moser, Orgel
Werke von D. Buxtehude, N. Bruhns, V. Lübeck, J. Kuhnau,
J. L. Krebs, J. G. Müthel, C. Ph. E. Bach
Lunedì, 13 maggio TRENTO
ore 21.00 Chiesa S. Maria Maggiore
Matthias Eisenberg, organo
Trento: Cesar Franck, Josef Rheinberger, Franz Liszt ed
improvvisazione
Giovedì, 16 maggio TRENTO
ore 21.00 Chiesa San Francesco Saverio
Gunar Letzbor, violino
Lorenz Duftschmid, viola da gamba
Wolfgang Zerer, organo
Axel Wolf, liuto
Heinrich Ignaz Franz Biber, Sonate del Rosario
Sabato, 25 maggio TRENTO
ore 21.00 Chiesa S. Francesco Saverio
Ensemble Orlando di Lasso
Direzione: Detlev Bratschke
Chiara Margarita Cozzolani
Vespro della Beata Vergine Maria (1659)
Domenica, 26 maggio BORGO VALSUGANA
ore 21.00 Chiesa Parrocchiale
Angelika Thomaser, soprano, Olga Miribung, soprano
Christine Marsoner, contralto, Gerhard Haller, tenore
Hermann Unterhofer, basso
Coro del Duomo di Bolzano, Orchestra Giovanile di Bolzano
Leitung Herbert Paulmichl
G. B. Pergolesi, Laudate Pueri per soprano, coro e orchestra
Johann Christian Bach, Sinfonia in re magg.
John Chr. Pepusch, Magnificat per soli, coro e orchestra
Domenica, 26 maggio S. MICHELE ALL’ADIGE
ore 21.00 Chiesa Parrocchiale
Ensemble Zandonai
Arcangelo Corelli, Concerto grosso op.6 n. 7
J. S. Bach, Cantata “Jauchzet Gott in allen Landen” BWV 51
Selezione di celebri American negro spiritual
Arvo Pärt, Psalm
Bonporti, Motetto
Martedì, 28 maggio Trento
ore 21.00 Chiesa S. Francesco Saverio
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
Coro di Castelbarco di Avio (Dir.: Luigi Azzolini)
Dir.: Maffeo Scarpis
Herbert Grassl (opera commissionata)
Hans Werner Henze, Requiem
Sabato, 1 giugno TRENTO
ore 20.00 Chiesa S. Francesco Saverio
Sibylla Rubens, soprano - Iphis
Alexandra Gouton, soprano - Angelo
Anke Vondung, contralto - Storgè
Daniel Gundlach, altus - Hamor
Kenneth Tarver, tenore - Jephtha
Eric Owens, basso - Zebul
Collegium Musicum Brunico (Dir.: Hubert Hopfgartner)
Accademia d’archi Bolzano
Direttore: Helmuth Rilling
G. Fr. Händel, Oratorio “Jephtha”
ingresso libero
maggio 2002
7
Le Muse
Musica d’Autore
Musica Senza Confini
Stagione Lirica
Attività di formazione
Guglielmo Tell
Arciere della libertà all’Auditorium
RENATO ZERO
rove di volo” è
il nuovo tour
di Renato Zero,
che segue il successo dell’album “La curva dell’angelo”. Uno spettacolo pieno di sorprese, anche per
quanto riguarda le scenografie e i costumi. Il tour
di Zero ha un occhio di riguardo ai fatti che hanno
(e stanno) cambiando
il mondo, come l’11 settembre, la Palestina e
l’entrata nella moneta
unica. Grande attenzione è data anche alla
disparità tra i popoli,
verso «chi gestisce il potere economico senza
considerare una giusta
distribuzione a livello
mondiale delle risorse».
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Sul palco, insieme a
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Renato Zero, ci saranz
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Pala 2 magg
no anche Stefano
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Senesi al pianoforte,
Paolo Costa al basso,
Marco Forni alle tastiere, Giorgio Cocilovo e Maurizio Fiordiliso alla chitarra e Lele
Melotti alla batteria.
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l 23 e il 24 maggio duemila ragazzi affolleranno la platea del Teatro Auditorium per prendere parte allo spettacolo “Guglielmo Tell, arciere della libertà”. Provengono da tutta la provincia, da Trento, Rovereto, Riva del Garda, dalle valli di Non, Giudicarie, Valsugana e Primiero.
Per diverse settimane, guidati dai loro insegnanti e dagli esperti delle Scuole Musicali del Trentino, si sono immersi nell’appassionante racconto delle gesta dell’eroe, hanno lavorato insieme
attorno a diversi spunti, storici (un esempio e un pretesto per ristudiare e riscoprire tutti i fondamentali movimenti di lotta del ’900) e musicali ed hanno imparato i cori composti da Rossini:
durante lo spettacolo il direttore d’orchestra Alessandro D’Agostini girerà le spalle al palcoscenico e dirigerà il pubblico nel canto di È il ciel sereno, Ciel che del mondo, Del raggiante, Il giuramento,
La tua danza, Vittoria!, Tutto cangia.
Il pubblico di ragazzi diverrà così protagonista dell’opera, accanto ai giovani cantanti selezionati dal
concorso internazionale As.Li.Co., accompagnati dall’Orchestra Stabile di Como.
La versione italiana, dall’originale francese, è curata da Carlo Delfrati e Serena Sinigalia, anche regista dello spettacolo. L’elaborazione musicale (per fiati, percussioni e fisarmonica) è firmata da Carlo Ballarini; scene di Maria Spazzi, costumi di Giovanna Avanzi, luci di Laura Bresciani.
I
«… tosta l’opera…!!!» (Filippo, 7 anni)
Comedians
biglietti: 28 euro
L’ Opera “L’Arca di Noè”
di Benjamin Britten
al Teatro Sociale
giovedì 16 maggio
ore 21.00
Teatro Auditorium
Enrico
Bertolino
l Conservatorio Statale di Musica F. A. Bonporti di
Trento, la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia,
con la collaborazione del Comune di Trento - Assessorato alla Cultura e del Centro Servizi Culturali
S. Chiara hanno realizzato l’allestimento dell’opera di
Benjamin Britten “L’Arca di Noè”.
L’esecuzione vedrà impegnati i solisti, i cori e l’Orchestra
del Conservatorio che sarà coadiuvato per l’allestimento
scenico-registico da La Fenice.
I
in
Il diluvio
fa bene
ai gerani
di Enrico Bertolino
e Fabio Bonifacci
musicisti in scena
Mario Guarnera e
Piero Guerrera
regia di Paola Galassi
e Giampiero Solari
musiche di Mario Guarnera
Lo spettacolo andrà in scena presso il Teatro Sociale nei giorni:
giovedì 30 maggio alle ore 10,30 e alle ore 20,30
venerdì 31 maggio alle ore 10,30
Ingresso: 2,00 euro per gli studenti
4,00 euro per gli adulti
Prenotazioni per le scuole presso il Centro Servizi Culturali S. Chiara.
biglietti: 16 euro
“Double Generation”
Bando
Se al centro delle vostre aspettative vi è il delirio di rivivere con gli altri le emozioni
della musica rock degli ultimi quaranta anni, l’occasione vi è offerta dalla quinta edizione del concorso musicale “Double Generation”, ideato ed organizzato dal gruppo
“OASI” di Cadine in collaborazione con il Comune di Trento, il Centro Servizi Culturali S. Chiara e Radio Italia.
Stiamo cercando 15 gruppi che si esibiscano l’11, 12, 13 e 14 luglio 2002 nella magica cornice muraria di Piazza Fiera a Trento.
Si tratterà di una stimolante competizione alla quale potranno partecipare in alternanza gruppi con repertorio anni ‘60/’70 (categoria Evergreen) e gruppi con repertorio più recente (categoria News). Pertanto sono ammessi tutti i gruppi, senza limiti di età, genere musicale e modello interpretativo. Un’ulteriore novità dell’edizione del
corrente anno sarà rappresentata dallo spazio offerto da pezzi inediti.
La sola condizione per poter partecipare consiste nel dover interpretare almeno una canzone di repertorio opposto a quello di appartenenza.
Una giuria autorevole conferirà i seguenti riconoscimenti:
a. Miglior coinvolgimento del pubblico e migliore presenza scenica
b. Migliore interpretazione della canzone di “generazione opposta”
c. Migliore arrangiamento
d. Migliore voce solista
e. Migliore canzone inedita
Il vincitore assoluto sarà la band che totalizzerà il punteggio maggiore relativo alle cinque voci so-
Le Muse
8
maggio 2002
di concorso
praindicate e riceverà un buono di 10 ore di registrazione gratuite, un riconoscimento di Radio Italia
ed inoltre avrà diritto ad esibirsi come ospite alla prossima edizione.
Verrà inoltre valutata la possibilità di far suonare il gruppo vincitore in apertura di un importante concerto organizzato in regione.
Per tutti i gruppi in gara sarà prevista comunque una gratificazione.
Per partecipare dovrà essere inviata la seguente documentazione:
- scheda conoscitiva del gruppo (composizione e recapiti dei singoli componenti);
- breve curriculum del gruppo ed eventuale fotografia
(utile per la presentazione dei gruppi selezionati alla stampa e sul palco);
- proposta di repertorio della serata con elenco dei brani che si intendono eseguire nel corso della
competizione, specificando quello di generazione opposta ed eventuali inediti;
- demo (anche artigianale) con minimo tre pezzi – preferibilmente covers – indicante chiaramente
il nome del gruppo.
La documentazione dovrà pervenire entro e non oltre il 13 maggio 2002 al seguente indirizzo:
Gruppo “OASI” - Double Generation – Via Vela 82/A, 38070 Cadine Trento
L’ammissione sarà comunicata entro il 31 maggio 2002 tramite comunicazione scritta.
Il materiale inviato non sarà restituito.
Presso l’Informagiovani di Trento (via Roma) sono disponibili i moduli per l’iscrizione.
Per ulteriori informazioni [email protected] • www.ggoasi.it
tel. 0461/865481 • 348/8256114
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