Venerdì 15 gennaio alle ore 21.15 al Teatro Auditorium di Molinella (via Mazzini, 90 - Molinella) PRIMA NAZIONALE Caro Lucio ti scrivo di Cristiano Governa con Federica Fabiani – voce cantante Massimo Piazzese arrangiamenti e tastiere Riccardo Roncagli regia Riccardo Marchesini Caro Lucio ti scrivo è un progetto con due anime per due luoghi diversi: il teatro e il cinema. Il viaggio inizia a teatro. A quasi quattro anni dalla scomparsa di Lucio Dalla, i protagonisti delle sue canzoni si animano e diventano il cuore dello spettacolo Caro Lucio ti scrivo, in anteprima nazionale venerdì 15 gennaio al Teatro Auditorium di Molinella-Bologna. Fra parole e musica, realtà e fantasia, Anna e Marco, Futura, Meri Luis e tanti altri prendono carta e penna per raccontare a Lucio Dalla le proprie vite, a partire dal momento in cui lui li ha persi di vista. Quasi fossero dei figli che si mettono in contatto con il genitore lontano. A dare voce a questo “allora, dove eravamo rimasti” è Egle Petazzoni, l’immaginaria postina che per anni ha consegnato la corrispondenza al cantautore bolognese. Ideato e scritto da Cristiano Governa e diretto da Riccardo Marchesini, Caro Lucio ti scrivo è un viaggio nella poetica di Lucio Dalla, ma anche nella sua Bologna, quella che, in sella alla bicicletta, la postina attraversa e in cui prendono forma le storie, i sogni, i segreti, le bugie e i dilemmi degli scriventi. Le loro voci sono affidate a Federica Fabiani, unica attrice in scena, mentre la colonna sonora delle loro vite avrà la voce del cantante Massimo Piazzese e gli arrangiamenti di Riccardo Roncagli (alle tastiere). Prodotto da Giostra film, Caro Lucio ti scrivo è inserito nella stagione teatrale dell'Auditorium di Molinella, patrocinata dal Comune di Molinella. Dallo spettacolo teatrale è tratto il soggetto dell’omonima docu-fiction che, riscoprendo la grande tradizione del cinema italiano a episodi, porterà sullo schermo (marzo 2017) nove lettere-episodi indirizzate a Lucio Dalla. La lavorazione del film, prodotto con il contributo della Regione Emilia-Romagna e il patrocinio del Comune di Bologna, inizierà la prossima estate. Ufficio stampa Alessandra Testa Cell. 3921500708 Info e download immagini: caroluciotiscrivo.it AUDITORIUM di Molinella Via Mazzini 90 - Molinella Costo biglietti ingresso: intero € 15,00 – ridotto € 12,00 Info: mail [email protected] – tel. 380.7722998 Giostra Film via Mascarella, 98 - 40126 Bologna - Tel. Fax +39 051 251594 e-mail: [email protected] www.giostrafilm.it - P.IVA 04131590376 C.F. 04131590376 IL SOGGETTO Egle Petazzoni è stata una postina speciale: toccava a lei consegnare la posta a Lucio Dalla. La cosa curiosa è che il suo lavoro non pare essere finito. Egle entra misteriosamente in possesso di una serie di lettere indirizzate a Lucio. Chi continua a scrivergli anni dopo la sua morte? Sono i suoi “ragazzi”, i protagonisti di alcune delle sue canzoni più belle che hanno deciso di prendere carta e penna e contattarlo. C'è qualcosa che vogliono lui sappia. Futura, Anna e Marco, Meri Luis, L'anno che verrà, Com'è profondo il mare, Milano, Angeli, La casa in riva al mare… Da queste storie, da queste vite, c'è qualcuno che scrive a Lucio. Segreti e qualche piccola bugia. Che ne è stato di Anna e Marco dopo che qualcuno li ha visti tornare tenendosi per mano? Chi è Futura? Come mai si chiama così e qual'è il piccolo favore che solo adesso Lucio può farle? Meri Luis aspetta ancora il tram, la sera, verso le sette e un quarto? E gli altri? Il barista, il taxista, il dentista: che fine hanno fatto? Chi è il caro amico a cui Lucio scrive L'anno che verrà e che fine ha fatto? Aveva ragione la televisione (il nuovo anno porterà una trasformazione...) o Lucio (tutti quanti stiamo già aspettando) sta ancora aspettando? Che segreto vuole rivelargli quel bambino che, ogni mattina, veniva svegliato dal fischiettio di Com'è profondo il mare? E Maria, la donna della casa in riva al mare, ha mai incontrato quell'uomo che, da dietro le sbarre, sembrava chiederla in sposa? Saranno loro stessi a svelare questi enigmi, in un viaggio costantemente in bilico tra fantasia ed elementi reali. E così, in uno strano ufficio postale che raccoglie la corrispondenza mai recapitata a Lucio Dalla, la postina Egle Petazzoni, leggendo quelle missive dirette a Lucio, ripercorre le tappe della propria vita e della sua amicizia con lui. Le voci di Futura, Anna e Marco, Meri Luis e di tutti gli altri si intrecciano con il racconto della vita di Egle e della sua città, scandito dalle mattine in bici per Bologna e dagli incontri con il suo idolo. Una postina, Bologna, Lucio Dalla e una manciata di canzoni i cui protagonisti diventano narratori e raccontano come hanno incontrato Lucio, come sono finiti dentro una sua canzone o, più semplicemente, che fine hanno fatto. Giostra Film via Mascarella, 98 - 40126 Bologna - Tel. Fax +39 051 251594 e-mail: [email protected] www.giostrafilm.it - P.IVA 04131590376 C.F. 04131590376 ABSTRACT LETTERE Com è profondo il mare “Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte, per paura degli automobilisti, dei linotipisti...” Qualche anno prima che uscisse “Com'è profondo il mare” papà perse il lavoro. Nei giornali la vecchia cara Lynotipe fu messa da parte. Lui pure. Non ce lo disse. Continuò per anni a tornare a casa all'alba. Lavorava lo stesso, di sera nel ristorante di un amico, ma cosa facesse da mezzanotte fino all'alba non l'abbiamo mai saputo con precisione. “Pensavo” ci confessò, poco prima di andare in pensione. Camminava, da solo, ogni notte. Col tempo scoprimmo che aveva detto la verità. Tanti amici o semplici conoscenti ci raccontarono di averlo visto spesso, fra via Sant'Isaia, via Barberia, Piazza San Francesco... Stesso giro ogni notte, sempre solo. Sempre assorto nei suoi pensieri, spingendo la bici. “Non sembrava uno particolarmente triste” ci ha detto un suo amico che lo incontrava spesso. “Particolarmente”. Non sono mai riuscito a togliermi dalla testa questa parola. La casa in riva al mare Forse quando raccontavi la storia di quel detenuto che ogni mattina attendeva che una finestra si aprisse e una donna si affacciasse hai tirato a indovinare. Ti è sembrata una cosa romantica. Quella cosa, ero io. Una mattina di marzo, quasi trent’anni fa, ho guardato oltre la finestra e ho sentito una fitta bella. Due occhi addosso. Ho alzato la testa, come se sapessi dove guardare e dall'altra parte del mare l'ho visto. Era lui. Dietro le sbarre di una cella due mani stringevano le sbarre. Dietro, nel buio, c'erano i suoi occhi; è così che é cominciata. L'inizio della nostra storia lo conosci. Se ti scrivo è per raccontarti la fine. Lo dice anche anche Hagakure nel Codice del Samurai: “La fine è importante. In tutte le cose”. Futura Caro Lucio, sono io, Futura. Ti scrivo perché ho bisogno di un favore e solo tu puoi aiutarmi. Se avrai la pazienza di ascoltarmi capirai; intanto io partirei dall'inizio, dal mio nome. “... e se è una femmina si chiamerà Futura” si promettevano i due genitori nella tua canzone. Ti scrivo per dirti che è andata proprio così. Sono una femmina e il mio nome è quello che tu hai scelto. Quei due però, quelli della canzone, non ho fatto in tempo a vederli. Mai. Giostra Film via Mascarella, 98 - 40126 Bologna - Tel. Fax +39 051 251594 e-mail: [email protected] www.giostrafilm.it - P.IVA 04131590376 C.F. 04131590376 L'anno che verrà Lei si chiama Eugenia ed è bella come il suo nome promette. L'ho conosciuta qualche mese fa e mi ha cambiato la vita. Lo so che tutti gli amori, in qualche modo, te la cambiano. Il fatto è che lei per me è la prima; non avevo mai avuto una donna in trentasette anni di vita. Un po' perché non l'avevo mai cercata, un altro po' perché un sacerdote, al contrario di quanto avevi promesso, non può ancora sposarsi. Forse non rientro nella tua categoria, ricordi? Quei preti che “potranno sposarsi ma soltanto a una certa età”. (…) Capisci cosa intendo Lucio? Per la gente io sono uno che si è messo in un guaio ed ecco perché ti scrivo. Tu sai che solo uno nei guai è vicino, vicinissimo alla vita. Anna Mi fa sorridere pensare che una mattina, magari mentre eri al gabinetto, scrivevi di noi due. Ma soprattutto di lui, del mio Marco. Delle sue grosse scarpe, della sua poca carne, del suo ballare come un cavallo, del suo cuore in allarme. Chi ti ha detto che voleva andarsene lontano? Non so cosa mi faccia più sorridere, se quello che sto per raccontarti (le parole esatte che Marco mi sparò a bruciapelo quella notte) o il fatto che mentre tu scrivevi la canzone io e lui eravamo in un tinello di periferia a Bologna, appesi a una decisione di quelle che o ti cambiano la vita o se la portano via. Restammo in silenzio per una manciata di secondi, come se la risposta non dipendesse da noi, fiduciosamente sospesi fra il nostro lato della luna e i bar della città. Marco Mia figlia ha compiuto vent'anni a Gennaio, è un capricorno. Ha un mezzo filarino, uno con le sopracciglia rifatte. Ma dico, da quando in qua i maschi si rifanno le sopracciglia? Lei dice che non capisco niente. Io sorrido, cos'altro posso fare? Sai, io ho studiato agraria; me l'ha insegnato la terra a star zitto. E poi fare il padre è facile, devi solo aspettare che tua figlia prenda delle gran sgrugnate, e quando le prende devi fare finta di esserci rimasto di merda anche te. Poi, un giorno, a lei viene in mente che tu lo sapevi, viene da te e ti dice una cosa del cazzo, che non c'entra niente. E tu capisci che ha capito e allora lei se ne va via e tu resti solo e vai in giro a dire che sei “felice per lei...” oppure che lei “ha trovato la sua strada”. Ma siamo ancora lontani da quel giorno lì, per fortuna sono ancora più preoccupato che felice per lei. Giostra Film via Mascarella, 98 - 40126 Bologna - Tel. Fax +39 051 251594 e-mail: [email protected] www.giostrafilm.it - P.IVA 04131590376 C.F. 04131590376 Nota dell’autore Prendete Meri Luis, una delle canzoni più belle (forse non fra le più note) di Lucio. Una carrellata di volti e persone, ognuna con la propria corsa, con la propria speranza proprio come Meri Luis stessa, la ragazza con le grandi tette che tutte le sere alle sette e un quarto aspetta il tram… E ancora un giovane barista sfinito dal lavoro, un regista che sembra “un morto con in mano un bicchiere”, un taxista che aspetta qualcuno da portare, un dentista con l'auto pronta per andare al mare… Ma “tutti quanti ad aspettare a cercare di fermare questa vita che passa accanto e con le mani ti saluta e fa bye bye, questa vita un po' umida di pianto con i giorni messi male, vista dall'alto sembra un treno che non finisce mai...”. Adoro quel verso “con i giorni messi male”, non ho ancora capito se Lucio si riferisse al montaggio della vita (come fosse un film) o all’aspetto improbabile delle nostre mattine. Scherzando, ma non troppo, potremmo dire che la docu-fiction l'abbia inventata Lucio Dalla con le sue canzoni. Nessuno ha saputo mischiare fantasia e realtà per raccontare la nostra terra e i suoi esseri umani, come ha fatto lui. La forza di Lucio è stata la capacità di concentrarsi su ciò che lo distraeva. Un mentitore sincero, capace di dire la verità utilizzando la fantasia e la finzione. Anna e Marco non sapremo mai che faccia avevano, eppure li abbiamo incontrati centinaia di volte. Forse anche noi siamo stati, magari per un’estate, Anna o Marco. Il gioco è tutto qua. Vite lunghe come una canzone, tre minuti che non finiscono mai. Lucio Dalla aveva capito che il racconto perfetto mischia elementi reali con intuizioni d'amore che prendono per mano quelle vite dalle quali partiamo e le conducono dove forse, non arriveranno nemmeno. Dalla ci ha visti quando credevamo di esser soli, ecco perché Lucio non solo esiste bensì insiste nelle nostre vite. E lo fa, al termine di tutte le parole e di tutti i racconti su di lui e la sua esistenza, attraverso la cosa più semplice, quella che aveva scelto per dirci chi era; le sue canzoni. E allora, per una volta, abbiamo immaginato che fossero proprio loro (i protagonisti di alcune delle più belle canzoni di Lucio) a parlarci di lui. E abbiamo voluto che lo facessero attraverso la più intima e privata delle confessioni; la lettera. Li abbiamo cercati di giorno, sotto i portici di Bologna. Erano i figli di Lucio e la sola ipotesi di averli intravisti ci ha fatti felici. Si sono fatti vivi. Ho voluto far interagire il mio mestiere di raccontare con le canzoni che me ne hanno fatto venir voglia. Ecco perché il nostro non è un omaggio (chi siamo per supporre che lo sia?). Una mera constatazione, piuttosto. Per lui erano le lettere. Sono i mittenti. Noi, riferiamo soltanto. Cristiano Governa Giostra Film via Mascarella, 98 - 40126 Bologna - Tel. Fax +39 051 251594 e-mail: [email protected] www.giostrafilm.it - P.IVA 04131590376 C.F. 04131590376 Note di regia Dietro le quinte di un ufficio postale bolognese c’è una stanza misteriosa che raccoglie lettere e pacchi indirizzati a Lucio Dalla. E’ un luogo dell’anima in cui si muove Egle, una postina un po’ naif, che ha fatto delle vite degli altri la sua, facendo di quelle strade di Bologna, che da sempre frequenta per lavoro, la propria casa. E’ un personaggio che a Lucio sarebbe piaciuto. Quel suo essere sopra le righe, fuori dagli schemi, fisicamente prorompente ricorda alcuni di quegli amici speciali con cui Dalla, che era un outsider, poco attento alle mode e ai pregiudizi, aveva condiviso la vita. Lo spettacolo parla di Egle, di Lucio, parla a noi, ma soprattutto di noi che siamo cresciuti con le sue canzoni e che abbiamo finito per associare le tappe della nostra vita ai suoi brani, ricerca quei tratti comuni che ci hanno permesso di identificarci con le sue canzoni e di conseguenza di sentirci un po’ meno soli rispetto agli appuntamenti importanti della vita. L’obiettivo della regia è proprio quello di ricercare, recuperare e ricreare quell’intimità che si consuma fra i ricordi di quello strano ufficio postale, quell’intimità che ci lega all’ascolto di una canzone, in particolare alle canzoni di Lucio e a quei momenti della nostra vita di cui i suoi brani sono stati colonna sonora. Il tratto ricercato è minimale, cinematografico, realistico. E’ uno spettacolo fatto di piccoli gesti quotidiani interrotti da ricordi, da storie ed emozioni che prendono il sopravvento, in cui si mescolano musiche e canzoni eseguite dal vivo, in cui le storie narrate da Lucio trovano una plausibile continuazione e si sommano con le nostre. E l’ufficio postale di volta in volta si trasforma in luoghi sempre nuovi in cui si alternano le voci di quei personaggi che abbiamo conosciuto nelle canzoni e che ora tengono compagnia ad Egle, che con fervida fantasia li vede, li osserva, li anima e li prende per mano in quella che è stata la nostra città. Abbiamo cercato di ricreare l’atmosfera di quella Bologna che fa da sfondo ai brani più belli di Dalla, l’identità di una città che è inevitabilmente cambiata e che oggi sfugge alle definizioni e in cui a volte è difficile ritrovarsi o ritrovare i ragazzi che siamo stati. E’ uno spettacolo sulla condivisione e il teatro è il luogo più bello in cui condividere, uno spettacolo pensato per raccoglierci attorno al calore di Lucio e alle sue storie. Riccardo Marchesini Giostra Film via Mascarella, 98 - 40126 Bologna - Tel. Fax +39 051 251594 e-mail: [email protected] www.giostrafilm.it - P.IVA 04131590376 C.F. 04131590376 Cristiano Governa – autore e sceneggiatore Cristiano Governa è giornalista, scrittore e sceneggiatore. Ha collaborato, occupandosi di cultura e attualità, con svariati quotidiani (La Stampa/Il Domani di Bologna, Corriere Della Sera/Corriere di Bologna, Il Sole24Ore/Emilia Romagna, Il Fatto Quotidiano) e periodici (GQ, Il Venerdì di Repubblica, Donna di Repubblica, Il Mucchio Selvaggio e IBC - Istituto Beni Culturali dell'Emilia Romagna ed altri). Attualmente collabora con Il Venerdì di Repubblica. Nel 2001 pubblica la raccolta di short stories Baranowski (Edizioni Libreria Croce, Roma). Nel 2002 cura l'antologia di racconti brevi I racconti della Garisenda (Re Enzo editore, Bologna), nel 2008 è stato inserito da Giulia Belloni nella nuova antologia di letteratura italiana Giovani cosmetici (Sartorio, Pavia). Nel 2008 ha pubblicato il romanzo noir Il catechista (Aliberti editore, Reggio Emilia). Suoi racconti brevi sono usciti su svariati quotidiani e periodici nonché in antologie fra le quali Racconti di fine millennio (Guaraldi editore, Rimini), Via Pincherle; modelli narrativi a confronto (Edizioni Libreria Croce, Roma) e Off side (Edizioni Libreria Croce, Roma) . Nel 2013 esce la raccolta di racconti Un saluto ai ragazzi (C. Governa, E. Marrese, F. Venturi; Pendragon editore). Ha pubblicato, fra gli altri, saggi su Raymond Carver, sul cinema austriaco contemporaneo (da Michael Haneke a Ulrich Seidl), su Patrice Leconte ("Patrice Leconte; un pessimista sorridente" edito dal Centro Studi Cinematografici), sul cinema fiammingo contemporaneo (Con il vento del Nord; il cinema fiammingo contemporaneo edizioni Cineteca) e sull'opera di Jacques Brel (Jacques Brel; l'eterna giovinezza di un cantante poeta edizioni Cineteca). Ha collaborato con la Cineteca Comunale di Bologna, il Centro di Poesia Contemporanea dell'Università di Bologna, il Centro Internazionale della Canzone d'Autore e l'Accademia di Belle Arti dell'Università di Bologna, presso i quali ha curato seminari e laboratori sul rapporto fra cinema e letteratura, e sul videoclip musicale. Ha curato seminari e laboratori presso la scuola di scrittura Flannery del CMC di Milano. Ha scritto, assieme a Emilio Marrese, il soggetto e la sceneggiatura del film Il cielo capovolto per la regia di Paolo Muran. Nel 2015 è uscita la sua ultima raccolta di racconti brevi Le lettere cattive (Pendragon editore, Bologna). Giostra Film via Mascarella, 98 - 40126 Bologna - Tel. Fax +39 051 251594 e-mail: [email protected] www.giostrafilm.it - P.IVA 04131590376 C.F. 04131590376 Riccardo Marchesini – regista e sceneggiatore Riccardo Marchesini si divide fra le sue passioni il cinema, il teatro e la televisione. Dopo il diploma all’Accademia Antoniana d’Arte Drammatica è assistente alla regia di alcune fiction televisive e aiuto regista di Sergio Citti in uno dei suoi ultimi film Vipera. Dal 1998 collabora con il regista Pupi Avati. Autore e regista di numerosi documentari e programmi televisivi, ha diretto spot per campagne pubblicitarie e alcuni videoclip musicali. Fra i suoi film, Bocca di Rosa e Gli ultimi (prodotto con il contributo dell’Istituto Luce) che ricevono numerosi riconoscimenti nei principali festival italiani ed europei, fra cui il "Premio Fellini" del Consiglio Internazionale del Cinema e della Televisione dell’Unesco, il primo premo al MIFF (Milano International Film Festival) e al Genova Film Festival. Dirige inoltre diversi documentari fra cui Compagni di viaggio, I luoghi immaginati che ripercorre le tappe della carriera del regista Pupi Avati - e il premiato Buio in sala che racconta, grazie alle testimonianze di molti artisti (fra cui Gianni Morandi, Samuele Bersani e Ivano Marescotti), la crisi delle sale cinematografiche. Il film esce nelle librerie allegato ad un omonimo libro di cui Marchesini è anche autore. Nel 2012 dirige il documentario Voci in nero che vede la partecipazione di alcuni dei più noti scrittori di noir che descrivono i luoghi e le suggestioni dei loro romanzi più celebri e collabora attivamente con l’emittente tv2000 alla realizzazione di documentari per la tv. Nel 2014 realizza la docu-fiction Paese mio che descrive i luoghi in cui sono nati alcuni fra i più noti cantanti emiliano-romagnoli e che vede la partecipazione, fra gli altri, di Luciano Ligabue. In teatro cura la regia dello spettacolo From Medea – Maternity Blues di Grazia Verasani prodotto da Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna, di Amleto effervescente naturale e del recente Iago va veloce sintesi dell’Otello di Shakespeare. E’ direttore artistico del Teatro Auditorium di Molinella (Bologna). Giostra Film via Mascarella, 98 - 40126 Bologna - Tel. Fax +39 051 251594 e-mail: [email protected] www.giostrafilm.it - P.IVA 04131590376 C.F. 04131590376 Federica Fabiani - attrice Diplomata alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano. Ha collaborato con vari teatri di Milano tra cui: Piccolo Teatro-Teatro d'Europa, Teatro della Cooperativa, TEATRIDITHALIA, Teatro Sala Fontana, Teatro Franco Parenti, Teatro Litta, Teatro Verdi, ATIR, TIEFFE, CRT e in più con il CSS di Udine, l'Arena del Sole di Bologna, il CTB di Brescia. Ha frequentato i corsi di Alta formazione teatrale promossi da ERT di Modena e condotti dal regista Massimo Castri, il quale l’ha diretta nel Così è se vi pare e La Presidentessa. Ultimamente è stata diretta da Renato Sarti ne La gabbia e Gorla. Ha lavorato in Otello regia di Nanni Garella e Il cappotto regia di Alessando D'Alatri. Con questi spettacoli è stata in tournée nei maggiori teatri d'Italia. Oltre a quelli di cui sopra ha collaborato ed é stata diretta da registi quali: Luca De Filippo, Cristina Pezzoli, Andrée Ruth Shammah, Riccardo Marchesini, Monica Conti, Andrea Taddei, Beppe Navello, Renato Sarti, Riccardo Bellandi, Michela Lucenti, Paolo Mazzarelli, Fadhel Jaibi, Marco Plini, Gabriele Vacis, Jurij Alschitz, Leo Muscato. Riccardo Roncagli - arrangiamenti e tastiere Riccardo Roncagli in arte Ronc è un tastierista e pianista bolognese. La sua preparazione e fantasia lo hanno portato a collaborare, dal vivo ed in studio, come musicista, programmatore, arrangiatore a fianco di molti artisti dell’area bolognese, come Milagro, Andrea Mingardi, Resound, Black & Brown; è stato pianista del Match d’Improvvisazione Teatrale e da lunga data lavora con l’etichetta Irma records. Ha composto e registrato jingle per radio e dvd e ha suonato con le maggiori coverband di successo della zona. Ha partecipato a diverse trasmissioni televisive nelle reti nazionali e private. Massimo Piazzese - cantante Il Massimo Piazzese musicista nasce come supporto alla band The Shape, che purtroppo si scioglierà prima del suo debutto portandolo a fondare con Federico Cacciari, Manuel Dimba Monteiro (conosciuto artisticamente nei The Shape), Federico Pazi e Claudio Cassani il complesso alternative rock Palco Numero Cinque. Muove i primi passi da studente di canto presso la scuola Diapason di Budrio e in seguito con la jazzista Francesca Biancoli durante i primi anni del DAMS di Bologna. Prosegue la carriera musicale coi Palco Numero Cinque che, dopo anni di peregrinare per i palchi emiliani, vengono scritturati da Riccardo Marchesini e Giostra Film come protagonisti e autori delle musiche del docu-film “Paese Mio“; la pellicola esce nelle sale nel 2014, nello stesso periodo di pubblicazione del primo album autografato Palco Numero Cinque, edito da Irma Records, dal titolo “Carta Straccia”, nel quale è voce principale e autore con Federico Cacciari. Giostra Film via Mascarella, 98 - 40126 Bologna - Tel. Fax +39 051 251594 e-mail: [email protected] www.giostrafilm.it - P.IVA 04131590376 C.F. 04131590376