REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE POLITICHE E DI GOVERNO Premessa Il presente Regolamento si riferisce al corso di laurea magistrale in Scienze politiche e di governo – classe delle lauree magistrali LM-62 in Scienze della politica – della Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Milano. In ottemperanza a quanto disposto dall’art. 11, comma 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341, dall’art. 12 del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 e dalle linee guida definite con D.M. 26 luglio 2007, n. 386, il presente Regolamento specifica, nel rispetto della libertà di insegnamento e dei diritti e doveri dei docenti e degli studenti, gli aspetti organizzativi del corso di laurea magistrale in Scienze politiche e di governo, in analogia con il relativo Ordinamento didattico, quale definito nel Regolamento didattico d’Ateneo, nel rispetto della classe LM-62 in “Scienze della politica” di cui al D.M. 16 marzo 2007, alla quale il corso afferisce, e secondo le norme generali contenute nel Regolamento generale e didattico della Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Milano, al quale si fa riferimento per tutti gli aspetti non disciplinati specificatamente dal presente Regolamento. Art. 1 Obiettivi formativi specifici e descrizione del corso di laurea magistrale 1. Il corso di laurea magistrale in Scienze politiche e di governo si propone di fornire una formazione multidisciplinare progredita nel campo politologico e giuridico, con significative integrazioni di economia, sociologia e storia, sui modelli di Comparative Politics, Government e Law and Politics offerti dalle principali università britanniche e nordamericane. 2. Il corso, che si caratterizza come naturale prosecuzione del corso di laurea in Scienze politiche pur essendo ovviamente aperto ai laureati in diversi altri corsi di studio, ha come obiettivo primario lo studio approfondito delle istituzioni e dei processi decisionali dei sistemi politici e degli ordinamenti contemporanei a livelli di governo diversi ma reciprocamente collegati. 3. Il corso si prefigge di fare conseguire le competenze, conoscenze e capacità di seguito descritte secondo i Descrittori europei del titolo di studio: Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) I laureati acquisiranno conoscenze e capacità di comprensione che estendono e rafforzano quelle tipicamente associate al primo ciclo e consentono di elaborare e applicare idee originali, spesso in un contesto di ricerca relativo precipuamente a tematiche politologiche e istituzionali, pur con significative integrazioni in ambiti economico, sociologico e storico. Le attività di didattica frontale, le altre attività formative previste dall'ordinamento, oltre allo studio individuale, si propongono di sviluppare le conoscenze con approfondimenti specifici nei percorsi curricolari in cui si articola il corso: approfondimenti che, muovendo da una base formativa comune, sviluppano le tematiche del corso a diversi livelli, da quello internazionale e sopranazionale ai livelli statale e substatale, sempre in ottiche di reciproca interazione dei 1 percorsi formativi. Con riguardo al livello internazionale e sopranazionale, tra i risultati di apprendimento attesi vi è la capacità di comprensione di fenomenologie di politica internazionale e governance globale in ottiche politologiche e giuridiche, con l'attenzione peraltro rivolta anche a competenze storiche e linguistiche extraeuropee; con riguardo al livello nazionale e in un'ottica precipuamente politologica, tra i risultati di apprendimento attesi vi è la comprensione dei processi della politica statale, degli impatti delle politiche pubbliche, dei processi legislativi, anche con risvolti comparativi; con riguardo infine al livello statale e in un'ottica precipuamente giuridica, sempre tra i risultati di apprendimento attesi vi è l'approfondita conoscenza del'ordinamento costituzionale e amministrativo con attenta considerazione peraltro anche dei livelli substatali di governo. La tesi di laurea, a completamento del processo formativo, costituisce un importante strumento per sviluppare in modo originale l'argomento specificamente trattato. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) I laureati acquisiranno capacità di applicare le proprie conoscenze, capacità di comprensione e abilità nel risolvere problemi o tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi ed anche interdisciplinari connessi con il proprio settore di studio e di approfondimento tematico. Allo sviluppo di tali capacità applicative sono finalizzate le esercitazioni e i tirocini formativi, mentre la preparazione della tesi di laurea rappresenterà, tra l'altro, un momento fondamentale di completamento del processo formativo anche in un'ottica di applicazione ed elaborazione delle competenze acquisite. Autonomia di giudizio (making judgements) I laureati acquisiranno capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi e considerazioni costruttive sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali e sulle tematiche politologiche e giuridico-istituzionali collegate all'applicazione delle proprie conoscenze e giudizi, sempre peraltro utilizzando una prospettiva pluridisciplinare e multidimensionale. Uno stimolo allo sviluppo dell'autonomia di giudizio, che rappresenta un obiettivo fondamentale della laurea magistrale, è rappresentato dalle esercitazioni e dalle attività seminariali, oltre che ovviamente dall'elaborazione della tesi di laurea che comporta un impegno costruttivo e costituisce riprova della capacità di impostare e dare argomentata risposta a specifici problemi. Abilità comunicative (communication skills) I laureati acquisiranno capacità di comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le proprie conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti, avvalendosi ove necessario delle ulteriori abilità linguistiche acquisite nel percorso formativo. Allo sviluppo delle abilità comunicative sono soprattutto finalizzate l'esposizione dei lavori svolti durante le esercitazioni, le prove orali degli esami di profitto e la discussione della tesi di laurea. Con particolare riferimento alle ulteriori abilità linguistiche il corso offre, in particolare in un suo percorso curricolare di taglio politologico-internazionalistico, la possibilità di scelta tra più lingue anche extra-europee. 2 Capacità di apprendimento (learning skills) I laureati dovranno avere sviluppato quelle capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare in modo auto-diretto o comunque autonomo, con possibilità di prosecuzione e ulteriore approfondimento delle competenze acquisite eventualmente anche a livello di dottorato di ricerca. I laureati nel corso di laurea magistrale in Scienze politiche e di governo dovranno: possedere conoscenze approfondite di metodo e di contenuti scientifici e professionali non solo nei campi politologico e giuridico-istituzionale ma anche nei campi politico-economico, sociologico e storico-politico; acquisire le competenze interdisciplinari negli ambiti sopra enunciati in prospettiva comparativa e internazionale e padroneggiare pienamente le metodologie induttive della ricerca empirica e dell’analisi sperimentale dei fenomeni al cui studio è finalizzato il corso; essere in grado di operare a livello tecnico-professionale in almeno un settore di applicazione nei campi professionali, come esperti in specifici ambiti delle politiche pubbliche e di analisi organizzative per il mutamento tecnologico degli apparati nelle organizzazioni complesse; essere in grado di utilizzare correntemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione europea (nella specie, l’inglese II, o l’inglese I, se non sostenuto nel corso di laurea triennale di provenienza) oltre all’italiano. 4. Agli insegnamenti di base comuni, improntati ad una vasta apertura multidisciplinare sempre però nell’ottica formativa del corso, seguono percorsi curricolari – tra i quali lo studente potrà optare secondo la sua tipologia di interessi – che sviluppano e approfondiscono le tematiche del corso a più livelli: da un livello internazionale e di governance globale, ad un livello di istituzioni di governo e di politica statale, in una prospettiva aperta anche alla comparazione tra sistemi diversi, fino a livelli substatali – e con particolare riguardo a due ambiti diversi, rispettivamente a prevalente connotazione giuridica e a prevalente connotazione politologica. In particolare: - obiettivo formativo specifico del curriculum “giuridico” è quello di formare laureati che abbiano acquisito gli strumenti per interpretare e analizzare rilevanti fenomeni di carattere giuridico, ma anche con apertura interdisciplinare, del mondo contemporaneo anche con riguardo alle sue connotazioni di società globale; che siano dotati delle competenze teoriche e metodologiche necessarie per analisi comparative di sistemi e istituzioni di governo; che siano in possesso di una solida preparazione in tema di strutture e dinamiche dei pubblici poteri, dal livello centrale a quello locale, peraltro non trascurando le tematiche ambientali: in modo da essere idonei a ricoprire ruoli di responsabilità e di elevata professionalità all’interno di organizzazioni internazionali governative e non governative, nonché nell’ambito di enti e imprese pubbliche, private e del terzo settore, centri di ricerca applicata, istituti e amministrazioni varie. - obiettivo formativo specifico del curriculum “politologico” è quello di formare laureati che abbiano acquisito le competenze teoriche e metodologiche necessarie per l’analisi delle istituzioni politiche, collocate a diversi livelli di governo, nel loro concreto operare quotidiano; la capacità di costruire ed interpretare scenari politici complessi, attenti al dipanarsi dei processi legislativi e di governo, nonché alle interazioni fra svariati attori con ruoli politici, risulta un obiettivo specifico di questo curriculum, il che costituisce il 3 presupposto per poter assolvere con elevata professionalità funzioni altamente qualificate nell’ambito di istituzioni politiche rappresentative e di governo, di enti, centri di ricerca e associazioni di rappresentanza di interessi, che richiedono competenze e conoscenze rivolte all’analisi dei contesti politici e delle istituzioni. Ovviamente, gli obiettivi dei percorsi curricolari, pur nella loro specificità, si caratterizzano pur sempre per una apertura di sbocchi professionali, stante il progetto di ampia apertura culturale che sviluppano dalla base formativa comune. Art. 2 Profili professionali e sbocchi occupazionali 1. All’interno dei vari ambiti lavorativi, i laureati nel corso di laurea magistrale in Scienze politiche e di governo potranno svolgere un’ampia varietà di funzioni, in molti ambiti professionali; saranno idonei a ricoprire ruoli di responsabilità sia nei settori di analisi sia in quelli operativi di: imprese private e pubbliche e del terzo settore; organizzazioni internazionali governative e non governative; associazioni di rappresentanza degli interessi; istituzioni politiche rappresentative e di governo; amministrazioni regionali e degli enti locali, di società o aziende con compiti di gestione di servizi pubblici. Potranno operare come esperti legali e consulenti in imprese, società ed enti. Potranno svolgere attività nel campo della formazione e della ricerca. Ed in vari altri ambiti professionali ancora. Art. 3 Accesso 1. Il corso non è ad accesso programmato. Per essere ammessi al corso occorre, ai sensi dell’art. 6, comma 2, D.M. n. 270 del 2004, essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo. Potranno essere ammessi al corso i laureati triennali (o i possessori di titolo equivalente) che soddisfino alcuni requisiti, sia di tipo curricolare sia relativi alla propria preparazione personale. E’ necessario distinguere i candidati in possesso di titoli di laurea triennale rilasciati da Università italiane da tutti gli altri. 2. Per quanto riguarda i candidati in possesso di titoli di laurea triennale rilasciati da Università italiane, i requisiti di accesso possono essere raggruppati in tre categorie: a) requisiti curricolari relativi alle classi di laurea di provenienza; b) requisiti curricolari relativi ai crediti conseguiti in specificati settori scientifico-disciplinari; c) requisiti relativi alla preparazione personale dei candidati. a) Requisiti curricolari relativi alle classi di laurea di provenienza Potranno essere ammessi al corso di laurea magistrale in Scienze politiche e di governo, alle condizioni specificate ai punti b) e c) per quanto riguarda gli altri requisiti curricolari o relativi alla preparazione personale, i laureati provenienti dalle classi di laurea seguenti: L-1 – Beni culturali L-5 – Filosofia L-10 – Lettere L-11 – Lingue e culture moderne 4 L-12 – Mediazione linguistica L-14 – Scienze dei servizi giuridici L-15 – Scienze del turismo L-16 – Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione L-18 – Scienze dell’economia e della gestione aziendale L-19 – Scienze dell’educazione e della formazione L-20 – Scienze della comunicazione L-21 – Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale L-24 – Scienze e tecniche psicologiche L-31 – Scienze e tecnologie informatiche L-32 – Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura L-33 – Scienze economiche L-36 – Scienze politiche e delle relazioni internazionali L-37 – Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace L-39 – Servizio sociale L-40 – Sociologia L-41 – Statistica L-42 – Storia L-43 – Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali. La stessa disposizione vale per i laureati nelle classi di laurea relative al D.M. n. 509/1999 e corrispondenti alle nuove classi di laurea, ai sensi del D.M. 26 luglio 2007, All. 2. In considerazione del fatto che l’attività di governo si applica a molteplici e diversi ambiti di attività, il Consiglio di coordinamento didattico potrà consentire, con adeguata motivazione, l’accesso anche a laureati in classi di laurea non comprese nell’elenco sopra riportato. I laureati nei corsi delle classi di laurea magistrale, delle classi di laurea specialistica relative all’art. 3 comma 5, D.M. n. 509/1999, nonché nei corsi di laurea quadriennale potranno essere ammessi al Corso di laurea magistrale in Scienze politiche e di governo previa verifica, da parte del Consiglio di coordinamento didattico, della congruità del percorso formativo compiuto oltre che dell’adeguatezza della preparazione personale. Possono altresì accedere al corso di laurea magistrale in Scienze politiche e di governo, condizionatamente al possesso degli altri requisiti curriculari e alla verifica dell’adeguatezza della preparazione personale, coloro che siano in possesso di un titolo di studio conseguito all’estero riconosciuto idoneo dal Consiglio di coordinamento didattico. b) Requisiti curricolari relativi ai crediti conseguiti in specificati settori scientifico-disciplinari Potranno essere ammessi al corso di laurea magistrale in Scienze politiche e di governo, mediante un colloquio selettivo di verifica della adeguatezza della preparazione personale, i laureati provenienti dalle classi triennali elencate al punto a) che abbiano acquisito negli studi pregressi almeno 60 crediti nei settori scientifico-disciplinari di seguito indicati: IUS/08 – Diritto costituzionale IUS/09 - Istituzioni di diritto pubblico IUS/10 - Diritto amministrativo IUS/13 - Diritto internazionale IUS/14 - Diritto dell'unione europea IUS/21 - Diritto pubblico comparato 5 M-STO/04 - Storia contemporanea SECS-P/01 - Economia politica SECS-P/02 - Politica economica SPS/01 - Filosofia politica SPS/02 - Storia delle dottrine politiche SPS/03 - Storia delle istituzioni politiche SPS/04 - Scienza politica SPS/06 - Storia delle relazioni internazionali SPS/07 - Sociologia generale SPS/08 - Sociologia dei processi culturali e comunicativi SPS/09 - Sociologia dei processi economici e del lavoro SPS/11 - Sociologia dei fenomeni politici c) Requisiti relativi alla preparazione personale dei candidati Nel caso in cui i requisiti curriculari specificati al punto b) non siano soddisfatti, in tutto o in parte, i laureati provenienti dalle classi di laurea elencate al punto a) o che il Consiglio di coordinamento didattico ritenga comunque ammissibili, potranno essere ammessi al corso di laurea magistrale in Scienze politiche e di governo solo dopo aver superato prove (esami o test) su argomenti specificati in dettaglio nel manifesto degli studi, che si svolgeranno nel mese di settembre e saranno volte ad accertare le personali competenze e conoscenze relativamente ai requisiti curricolari non soddisfatti o non verificabili con certezza. I candidati che non soddisfino i requisiti relativi ai crediti o alle competenze e conoscenze richieste, potranno eventualmente colmare le proprie carenze formative anche mediante il superamento di esami che verranno loro specificamente indicati. Art. 4 Organizzazione del corso di laurea magistrale 1. Gli aspetti organizzativi del corso di laurea magistrale in Scienze politiche e di governo sono specificati nel presente regolamento, secondo l’ordinamento didattico del corso di laurea stesso, quale definito nella seconda parte del Regolamento didattico d’Ateneo, nel rispetto degli obiettivi formativi qualificanti individuati dalla classe di riferimento e delle norme generali contenute nella seconda parte del Regolamento generale e didattico della Facoltà, al quale si fa riferimento per tutti gli aspetti non disciplinati specificamente dal presente Regolamento. Le attività formative sono organizzate su base trimestrale. 2. Gli insegnamenti ufficiali del corso di laurea magistrale in Scienze politiche e di governo sono definiti nell’ambito dei settori scientifico-disciplinari previsti dall’ordinamento didattico di riferimento. Essi possono essere attivati direttamente o mutuati dagli altri corsi di laurea della Facoltà e, ove necessario, dell’Ateneo, nonché, sulla base di specifici accordi, di altri Atenei. Ciascun insegnamento ufficiale, strutturato in modo da assolvere lo svolgimento degli obiettivi formativi ad esso assegnati in funzione dei diversi curricula, comprende di norma: a) una trattazione delle nozioni generali; b) l’esame approfondito di particolari tematiche, anche in forma seminariale; c) eventuali esercitazioni e seminari aggiuntivi. 6 Gli insegnamenti ufficiali del corso di laurea danno luogo all’acquisizione di crediti nella misura stabilita nei curricula di cui al successivo art. 6, dove vengono altresì indicate, quando previste, le propedeuticità alle quali gli studenti sono tenuti. Le esercitazioni, i seminari, i laboratori con guida continuativa di docenti sono computati in crediti, in relazione alla loro durata, secondo quanto stabilito dal Regolamento di Facoltà. L’acquisizione da parte dello studente dei crediti stabiliti per ciascun insegnamento nonché, nel caso di insegnamenti articolati in più moduli, per ciascuno dei moduli che lo compongono, è subordinata al superamento delle relative prove d’esame, che danno luogo a votazione in trentesimi, ai sensi della normativa d’Ateneo e di Facoltà. 3. Rientra nel percorso didattico al quale lo studente è tenuto ai fini della ammissione alla prova finale il superamento di prove di verifica, con giudizio di approvato o riprovato, relative alle abilità derivanti da tirocini o altre esperienze in ambienti di lavoro o che comprovino la conoscenza di una lingua straniera, nella misura complessiva di 6 crediti formativi. Le modalità di verifica dei risultati degli stage, dei tirocini e dei periodi di studio all’estero e i relativi crediti richiedono attestazioni riconosciute e, sulla base di criteri deliberati dal consiglio di coordinamento didattico, relazioni circostanziate. 4. Per insegnamenti particolarmente seguiti e per garantire un più adeguato rapporto studenti/docente, possono essere previste iterazioni, anche con programmi differenziati in relazione ai curricula e ai gradi di apprendimento richiesti. La relativa proposta è avanzata dal Consiglio di coordinamento didattico ed è deliberata dal Consiglio di Facoltà. Nel caso di insegnamenti articolati in moduli svolti da docenti diversi deve essere comunque individuato tra loro il docente responsabile dell’insegnamento al quale compete, d’intesa con gli altri docenti interessati, il coordinamento delle modalità di verifica del profitto e delle relative registrazioni. Possono essere previste forme didattiche adottate anche a distanza, secondo modalità stabilite dal Consiglio di coordinamento didattico. La struttura e l’articolazione specifica di ciascun insegnamento e delle altre attività formative, con l’indicazione di ogni elemento utile per la relativa fruizione da parte degli studenti iscritti, sono specificati annualmente nel manifesto degli studi e nella guida ai corsi di studio predisposta dalla Facoltà. 5. La verifica di crediti acquisiti e gli esami integrativi da sostenere su singoli insegnamenti qualora ne siano obsoleti i contenuti culturali e professionali avverrà sulla base di integrazioni ed aggiornamenti indicati nei programmi dei corsi di insegnamento. Art. 5 Settori scientifico-disciplinari e relativi insegnamenti 1. Ove attivati, sono insegnamenti del corso di laurea magistrale in Scienze politiche e di governo nell’ambito dei settori previsti nell’ordinamento didattico e di seguito precisati: Analisi delle società complesse Comparative Politics Costituzionalismo multilivello Democratic Governance and Public SPS/07 – Sociologia generale SPS/04 – Scienza politica IUS/08 – Diritto costituzionale SPS/04 – Scienza politica 7 Administration Diritto costituzionale comparato Diritto delle organizzazioni internazionali Diritto e economia della globalizzazione Diritto e politica dell’ambiente Diritto parlamentare Diritto regionale Economia delle multinazionali Economia dell’integrazione europea Filosofia politica e sociale Geografia politica ed economica Geopolitica Governo e processi legislativi Governo locale Lingua araba Lingua cinese Lingua francese Lingua giapponese Lingua inglese I Lingua inglese II Lingua russa Lingua spagnola Lingua tedesca Ordinamento amministrativo Ordinamento costituzionale Politiche dello Stato sociale Politica estera comparata Politica globale Politiche dello sviluppo Politics and Welfare Regolazione del mercato e diritto dei servizi pubblici Research methods in social and political sciences Sistemi politici e di governo Sistemi politici internazionali Sistemi sociali comparati Sociologia della globalizzazione Stato e confessioni religiose Storia dei Paesi islamici Storia dell’Africa IUS/21 – Diritto pubblico comparato IUS/13 – Diritto internazionale IUS/02 – Diritto privato comparato SECS-P/06 – Economia applicata IUS/08 – Diritto costituzionale IUS/08 – Diritto costituzionale IUS/09 – Istituzioni di diritto pubblico SECS-P/01 – Economia politica SECS-P/03 – Scienza delle finanze SPS/01 – Filosofia politica M-GGR/02 – Geografia economica e politica SPS/04 – Scienza politica SPS/04 – Scienza politica SPS/04 – Scienza politica L-OR/12 – Lingua e letteratura araba L-OR/21 – Lingue e letterature della Cina e dell’Asia sud-orientale L-LIN/04 – Lingua e traduzione – lingua francese L-OR/22 – Lingue e letterature del Giappone e della Corea L-LIN/12 – Lingua e traduzione – lingua inglese L-LIN/12 – Lingua e traduzione – lingua inglese L-LIN/21 – Slavistica L-LIN/07 – Lingua e traduzione – lingua spagnola L-LIN/14 – Lingua e traduzione – lingua tedesca IUS/10 – Diritto amministrativo IUS/08 – Diritto costituzionale SPS/04 – Scienza politica SPS/04 – Scienza politica SPS/04 – Scienza politica SPS/04 – Scienza politica SPS/04 – Scienza politica IUS/05 – Diritto dell’economia SPS/04 – Scienza politica SPS/04 – Scienza politica SPS/04 – Scienza politica SPS/07 – Sociologia generale SPS/08 – Sociologia dei processi culturali comunicativi IUS/11 – Diritto canonico e diritto ecclesiastico SPS/14 – Storia e istituzioni dell’Asia SPS/13 – Storia e istituzioni dell’Africa 8 e Storia dell’America del Nord Storia dell’America Latina Storia dell’Asia Storia del mondo contemporaneo Storia del pensiero politico contemporaneo Storia e economia monetaria internazionale Strategie di internazionalizzazione Teorie dei diritti fondamentali Theories of Regulation Topics in Economic Analysis and Policy Tutela e valorizzazione dei beni culturali SPS/05 – Storia e istituzioni delle Americhe SPS/05 – Storia e istituzioni delle Americhe SPS/14 – Storia e istituzioni dell’Asia M-STO/04 – Storia contemporanea SPS/02 – Storia delle dottrine politiche SECS-P/04 – Storia del pensiero economico + SECSP/01 – Economia politica SECS-P/08 – Economia e gestione delle imprese IUS/20 – Filosofia del diritto IUS/10 – Diritto amministrativo SECS-P/02 – Politica economica IUS/09 – Istituzioni di diritto pubblico Art.6 Piano didattico 1. In relazione ai propri obiettivi formativi il piano didattico del corso di laurea magistrale in Scienze politiche e di governo comprende i seguenti insegnamenti comuni a tutti i curricula: Insegnamenti comuni Analisi delle società complesse Costituzionalismo multilivello Economia dell'integrazione europea Sistemi politici e di governo Settori scientificodisciplinari SPS/07 – Sociologia generale IUS/08 – Diritto costituzionale SECS-P/03– Scienza delle finanze SPS/04 – Scienza politica Lingua Inglese I (Per gli studenti che non abbiano sostenuto il relativo esame nel Corso di L-LIN/12 – Lingua e laurea triennale) traduzione – lingua inglese oppure Lingua inglese II* M- STO/04 – Storia Storia del mondo contemporaneo contemporanea oppure oppure Storia del pensiero politico SPS/02 – Storia delle contemporaneo dottrine politiche Filosofia politica e sociale SPS/01 – Filosofia politica Totale 9 Crediti 6 (caratterizzanti) 9 (caratterizzanti) 6 (caratterizzanti) 9 (caratterizzanti) 9 (affini) 6 (affini) 9 (caratterizzanti) 54 * Gli studenti che abbiano già sostenuto anche l’esame di Lingua inglese II dovranno sostenere, in sostituzione di questo esame, un esame di 9 crediti a scelta tra gli altri esami di lingue dell’Unione europea previsti nel corso di laurea magistrale in “Lingue e culture per la comunicazione e la cooperazione internazionale”. I curricula del corso sono definiti come segue: Curriculum Giuridico Insegnamenti Diritto e economia della globalizzazione Diritto delle organizzazioni internazionali oppure Diritto costituzionale comparato Ordinamento costituzionale oppure Diritto regionale Ordinamento amministrativo oppure Diritto e politica dell’ambiente Totale Curriculum Politologico Sistemi politici internazionali oppure Governo locale Governo e processi legislativi Settori scientifico-disciplinari IUS/ 02 – Diritto privato comparato + SECS-P/ 06 – Economia applicata IUS/13 – Diritto internazionale oppure IUS/21 – Diritto pubblico comparato IUS/08 – Diritto costituzionale oppure IUS/09 – Istituzioni di diritto pubblico IUS/10 – Diritto amministrativo oppure IUS/08 – Diritto costituzionale Crediti 12 (9 + 3) (affini) 6 (caratterizzanti) 6 (caratterizzanti) 6 (caratterizzanti) 30 SPS/04 – Scienza politica 6 (affini) SPS/04 – Scienza politica 9 (caratterizzanti) 9 (caratterizzanti) Politica globale SPS/04 – Scienza politica Teorie dei diritti fondamentali IUS/20 – Filosofia del diritto Totale 6 (affini) 30 Attività formative comuni Esame a scelta Accertamento abilità informatiche progredite, stage, tirocini formativi e di orientamento ecc. Prova finale TOTALE * 9* 6 21 120 Rientra nelle facoltà dello studente disporre dei 9 crediti in questione per incrementare il suo impegno in insegnamenti già previsti nel suo curriculum di riferimento, 10 acquisendovi ulteriori crediti oltre a quelli stabiliti, fino a un massimo di 12 per insegnamento. Si indica l’opportunità che questo esame venga affrontato nel 2° anno di corso. Aggiornamenti agli elenchi degli insegnamenti del Corso e dei relativi curricula possono essere disposti nel manifesto degli studi, previa approvazione del Consiglio di Facoltà. Propedeuticità: a) Nel curriculum giuridico Costituzionalismo multilivello è propedeutico rispetto a Ordinamento costituzionale, Diritto regionale, Diritto e politica dell’ambiente; b) Nel curriculum politologico Sistemi politici e di governo è propedeutico rispetto a Sistemi politici internazionali, Politica globale, Governo locale e Governo e processi legislativi Lo studente è inoltre tenuto ad assolvere gli altri vincoli previsti dall’ordinamento didattico del corso di laurea. Nel rispetto degli obiettivi formativi del corso di laurea e dei relativi curricula, gli studenti possono discostarsi dai curricula sopra proposti, presentando, con le modalità e nei termini previsti dalla normativa di Ateneo e dal Regolamento di Facoltà, propri piani di studio individuali, che dovranno essere esaminati dal Consiglio di coordinamento didattico secondo le procedure ed entro le scadenze stabilite dalle norme richiamate. Art. 7 Conseguimento della laurea magistrale, prova finale 1. Acquisiti, nel rispetto delle presenti norme regolamentari, i necessari 99 crediti formativi, lo studente è ammesso a sostenere la prova finale per il conseguimento del titolo di dottore magistrale. 2. La prova finale, corrispondente a 21 crediti formativi, consiste nella preparazione e discussione di una tesi elaborata in forma originale dallo studente sotto la guida di un relatore, secondo le modalità indicate dal Regolamento di Facoltà. Art. 8 Modalità di riconoscimento di crediti 1. I crediti vengono acquisiti secondo quanto stabilito nel precedente articolo 4. Agli studenti provenienti da altri Atenei o da altre Facoltà o corsi di laurea dell’Ateneo di Milano possono essere riconosciuti dal Consiglio di coordinamento didattico del corso di laurea di Scienze politiche crediti acquisiti nelle sedi o corsi di provenienza, relativi ad insegnamenti previsti nel piano didattico del corso di laurea in Scienze politiche o anche rispondenti agli obiettivi formativi dello stesso corso di laurea e dei relativi curricula. 11