www.ragazzi.missioitalia.it Fonte: Il Ponte d’Oro, Dicembre 2002 Disegni: Sergio De Simone Suggerimenti per l'allestimento teatrale: - un narratore e otto personaggi - per i costumi: mantelli e tuniche si possono ricavare con vecchi lenzuoli, camicie, avanzi di tende. Anche vecchie collane e cinture. Erode avrà un mantello rosso, corona di cartone ricoperta da carta dorata. Maria un velo sulla testa. Giuseppe un mantello con il cappuccio. Il narratore una tunica orientale. La Stella Cometa sarà una bambina vestita di giallo con un colletto di cartone dorato a forma di stella... - per i cofanetti dei Magi: incenso e mirra in grani si possono acquistare in erboristeria. Per l'oro qualche oggetto dorato. - per la scena: sfondo nero, dal soffitto scendono con un filo stelle e luna di cartone argentato. - musica di sottofondo: un Notturno di Chopin. ATTO PRIMO Narratore: Alcuni Magi giunsero da Oriente a Gerusalemme e domandavano: "Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti ad adorarlo". All'udire queste parole, il re Erode restò turbato: riuniti tutti i sacerdoti per informarsi sul luogo dove doveva nascere il Messia. Gli risposero: "A Betlemme di Giudea, perché cosi è scritto per mezzo del Profeta". Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: "Andate e informatevi del bambino e, quando lo avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo". Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco, la stella che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. AI vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella stalla, videro il bambino con Maria, sua madre, e prostratisi, lo adorarono. Quindi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno alla loro terra. (Matteo, 2) Scena: uno studio di sapienti, tanti libri e carte. Baldassarre fa calcoli, Gaspare e Melchiorre guardano in lontananza con i loro cannocchiali. Melchiorre (molto eccitato): Per Karvamistra, dea dei sette orecchi! Ecco la costellazione del cammello! La vedo! Gaspare: Ti sbagli, la costellazione del cammello è da questa parte... Melchiorre: Gaspare, Gaspare ... sono cinquantaquattro anni che sono mago, so leggere nel cielo, se tu mi permetti! Gaspare: Sono io che vedo il cammello! Melchiorre: Va bene, va bene ... si dirà che ci sono due costellazioni del cammello Ecco tutto. L'anno si annuncia due volte più torrido! Baldassarre (alzando le spalle): Che brutta previsione! Faresti meglio ad aiutarmi: io sto cercando nei pianeti quale giorno sarà più conveniente per il fidanzamento della figlia del nostro imperatore! (Guardano il cielo con i cannocchiali) Gaspare: Oh, in credibile! Baldassarre: Che splendore! Che astro! Che Luce! Melchiorre: Senz'altro annuncia la nascita di un re. E che re! (Baldassarre cerca febbrilmente in un libro, Gaspare disegna delle forme geometriche in un quaderno e fa dei calcoli, Melchiorre consulta una grande carta del cielo) Baldassarre (un dito su una pagina): Aspettate ... ecco ... a Oriente... Gaspare (esamina un piccolo libro): ...un re sarà nato ad Oriente, presso gli Ebrei. Voi li conoscete? Melchiorre: Abitano dall'altra parte del deserto. La loro terra non è vasta. Ma perché il cielo annuncia la nascita del re de i Giudei fin qui? Gaspare: Mistero! Partiamo subito... Melchiorre e Baldassarre: Ma per quale città? (Fa la sua entrata sorridente, a passo di danza) Stella Cometa: Buongiorno la luce sia con voi! lo posso guidarvi... (I Magi sono stupiti) ATTO SECONDO Scena: siamo nel deserto. Luci molto forti. I Re Magi sono sul dorso di un attorecammello coperto di una stoffa marrone. La Stella cammina davanti alla carovana... Gaspare: Ohè!!! Ohè!!! (Sprona il cammello) Baldassarre: Se sono pieni di sabbia come me, non riusciranno mai a terminare il viaggio! Melchiorre: Pazienza, pazienza! Solo da sei giorni siamo partiti. Anche la mia lingua è ormai secca! (Beve dalla sua borraccia) Gaspare: Fermi tutti! Uhu...Uhu... fermi. Abbiamo perso un regalo per strada! (Scende dal cammello e cerca affannosamente dappertutto) L'oro? Dov'è il cofanetto con l'oro? (La Stella Cometa esce di scena pian piano...) Melchiorre: Ma sei sicuro di averlo caricato? Baldassarre: È là! (Mostra con un dito oltre tra i bagagli) L'ho nascosto proprio là, temendo un attacco dei banditi. Gaspare (alzando gli occhi): Oh, oh... Melchiorre (guardando dappertutto): Amici, la stella è scomparsa! Non abbiamo scelta: andiamo avanti dritti, cercando di non deviare mai. Gaspare (scrutando il cielo): Forse la nostra Stella-guida riapparirà appena farà notte... Melchiorre: Avanziamo! Baldassarre (punta il dito avanti): Ma ... Sogno oppure quelle sono le mura di una città? (Scendono dai cammelli e scrutano l 'orizzonte con la mano sugli occhi) Melchiorre: No, non è un miraggio! È una città! Con dell'ombra! E con dell'acqua! Baldassarre: È piena di bandiere! Gaspare: Sento anche il suono di trombe. È la città del nostro misterioso re!! Melchiorre: Stanno senz'altro facendo una festa per la sua nascita! Finalmente siamo arrivati! (Cambiano direzione. In quel momento ritorna sulla scena la Stella Cometa e li ferma con decisione) Stella: Fermatevi! Non c'è niente per voi in quella città! Dovrete continuare il vostro viaggio ancora per parecchi giorni: vi aspetta una città di nome Gerusalemme: là vi fermerete. Pazienza e coraggio! ATTO TERZO Scena: siamo a Gerusalemme. I Magi entrano in città (senza la Stella). Il re Erode è seduto su una grande poltrona colorata che rappresenta il suo trono. Gaspare (a braccia alzate): Gerusalemme dei Giudei! Che palazzi fantastici! E che tempio! Karvamistra e tutti i nostri dei sarebbero gelosi! Melchiorre: "Re dei Giudei": ci sembra questo il nome del Principe che abita in questo palazzo ... cerchiamo di capire... (avanzano verso il trono un po' piegati in avanti, con atteggiamento di gran rispetto...) Gaspare, Melchiorre e Baldassarre: Noi ti salutiamo, Maestà, potente Erode! Che i nostri mille dei ti conservino sempre ricco e sorridente! Gaspare (all'orecchio di Baldassarre): Non è lui che cerchiamo! È troppo rozzo! Baldassarre (all’orecchio di Gaspare): È troppo vecchio! Melchiorre: Ci puoi dire, per favore, chi è questo re dei Giudei che è nato da poco? Erode (contrariato): Il re dei Giudei, voi dite? ... Un momento... (si rivolge al suo primo ministro, a bassa voce. È nervoso) Ma che storia è questa? Il re dei Giudei? Ma sono io il re dei Giudei! Indaga su questa faccenda: convoca subito i sacerdoti, i saggi... Va’, svelto! Rapidità e decisione, altrimenti... (Fa il gesto di tagliare una testa. Il ministro esce). Baldassarre: Noi veniamo da lontano. Abbiamo visto la stella della sua nascita. Erode (stupito): Veramente? Melchiorre: Noi vorremmo sapere di lui qualcosa di più o addirittura vederlo. (Ritorna il ministro) Erode: E allora? Ministro: Tutti lo sanno: è a Betlemme. I libri dei Profeti parlano di un capo per il nostro popolo. Nascerebbe da questo villaggio... Erode: Bene, Signori, andate! Soprattutto tenetemi informato ... Brucio di rabbia se penso di andarmi ad inchinare davanti ad un essere così... (assume un'aria ironica e beffarda) eccezionale, non è vero? La Stella (ritorna in punta di piedi, prende per mano uno dei Magi, allontanandoli da Erode): È ora di andare, non perdetemi mai di vista, potreste passare vicino al Bambino senza vederlo... ma perché i vostri cuori battono così forte? Li sento quasi ... siate in pace! Non sarete delusi! ATTO QUARTO Scena: Betlemme. È l'alba. Ancora è buio. Di lato c'è una piccola casa illuminata: c'è un tavolo, delle sedie. Giuseppe sta tagliando del legno, Maria piega della biancheria. Baldassarre: Sembra tutto tranquillo qui! Gaspare: Non è successo nulla! Melchiorre: E se avessimo fatto tutto questo viaggio ... per nulla? Stella: Melchiorre! Abbi fiducia! (Tende le braccia) Guarda, è là il Bambino! Siamo alla fine del nostro lungo viaggio. Ma silenzio ... sta dormendo. (Entrano in punta di piedi!) Maria, Giuseppe ... vi presento Melchiorre, Baldassarre, Gaspare ... arrivano da Est, da lontano, dal Paese dei fiumi. Sono Magi: esperti delle stelle, degli astri, delle cose del cielo... Giuseppe: Benvenuti, amici stranieri! (La Stella Cometa si siede dietro la culla del Bambino). Maria (presentando Gesù): È sicuramente lui che volete vedere! Si chiama Gesù... I Magi (ognuno con il proprio dono, sorpresi e reverenti): Gesù! (Si mettono in ginocchio). Gaspare: Noi ti salutiamo, piccola potenza d'Israele! Ricevi l'oro delle nostre alte montagne, perché Tu sei il Re dei Re! Baldassarre: Noi Ti adori amo, Bambino degli uomini, Dio più grande di tutti! Accetta il profumo dell'incenso d' Arabia! Melchiorre: Noi ti offriamo la mirra odorosa! Essa ti darà gioia nei giorni felici! Ti conforterà in quelli difficili! Maria: Come possiamo ringraziarvi, amici al tempo stesso così lontani e vicini? Gaspare: Noi dobbiamo ringraziare voi e il Bambino! Maria: Grazie a Dio che venuto ad abitare tra noi. E ditemi, voi lo farete sapere a ogni Paese? Gaspare: Lo prometto! Melchiorre: Per noi non sarà più come prima… Baldassarre: Dio avrà un solo viso! Gaspare: Vi dico una cosa sola: da questo Bambino gli uomini apprenderanno molto di più che dagli astri di tutto il firmamento!! Stella: Hai visto giusto, Gaspare! Permettetemi un ultimo consiglio: non ritornate da Erode. Melchiorre: Sì, abbiamo capito. Grazie per tutto, Stella Cometa! Gaspare (rivolto al Bambino e ai suoi genitori): Che Dio vi protegga! Maria (prendendo in braccio il Bambino): Che Egli protegga il vostro popolo! FINE II coro intona i canti finali