Rassegna Stampa di giovedì 6 novembre 2014 SNALS / CONFSAL Corriere Adriatico Il Giornale della Liguria Il Mattino - Ed. Salerno Il Messaggero - Ed. Abruzzo Il Messaggero - Ed. Ancona Il Messaggero - Ed. Marche Il Resto del Carlino - Ed. Ancona Testate on line Il Piccolo Quotidiano di Bari I SINDACATI SNOBBANO L'INCONTRO CON FUSACCHIA BREVI 06/11/2014 LEGGE FORNERO, STOP DEL GIUDICE VANNO IN PENSIONE 42 DOCENTI 06/11/2014 MENO SOLDI PER LE RETRIBUZIONI PROTESTANO I DIRIGENTI SCOLASTICI 06/11/2014 SCUOLA, IL GRAN RIFIUTO DEI SINDACATI ALLA CONVENTION SULLA RIFORMA 06/11/2014 SCUOLA, IL GRAN RIFIUTO DEI SINDACATI ALLA CONVENTION SULLA RIFORMA 06/11/2014 "IL MINISTERO CI STA IGNORANDO" AL GALILEI PROTESTANO GLI INSEGNANTI 06/11/2014 ARTICOLI PRESI DAL WEB 06/11/2014 IL PATTO FISCALE SPACCA IL FRONTE SINDACALE 06/11/2014 FAST RISPONDE: "SU IMC ASPETTIAMO IL 27 NOVEMBRE" 06/11/2014 06/11/2014 Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore la Repubblica la Repubblica la Stampa MF - Milano Finanza Italia Oggi il Messaggero il Messaggero il Giornale il Giornale il Giornale Avvenire Tempi Famiglia Cristiana Corriere della Sera - ed. Milano il Sole 24 Ore la Stampa il Tempo L'EDUCAZIONE FINANZIARIA VA ALLE ELEMENTARI IL PICCOLO GENIO RIBELLE CHIAMATO DAL CERN CHE LA SCUOLA BLOCCO' COL SETTE IN CONDOTTA 06/11/2014 PIANO DEL GOVERNO SU TRIBUNALI, SCUOLE E ASL IN RETE 06/11/2014 MESSICO, STUDENTI IN RIVOLTA PER I 43 RAGAZZI SCOMPARSI 06/11/2014 BNL E GIUNTI PORTANO L'ECONOMIA NELLE SCUOLE 06/11/2014 PREMI RIDOTTI ALLE SCUOLE 06/11/2014 FLAGELLO MALTEMPO SUL CENTRO ITALIA A ROMA CODICE ROSSO CHIUSE LE SCUOLE 06/11/2014 SI' ALLO SBLOCCA-ITALIA, BONUS PER CHI COMPRA CASA E L'AFFITTA 06/11/2014 "UNA CASSETTA DEGLI ATTREZZI ON LINE PER I DOCENTI" 06/11/2014 L'EXPO DELLE SCUOLE CANTIERE SUL FUTURO 06/11/2014 UN PUGNO DI SEMI CRESCE IN MANO AI BIMBI 06/11/2014 ARRIVA EDUCARE SCUOLA PER 125MILA ALUNNI 12/11/2014 LA VITA E' UN MESTIERE IN CUI NON SI PUO' MAI DIRE "ADESSO BASTA" 09/11/2014 CHI FA LA MATURITA' QUEST'ANNO SI PREPARI A FARE DA CAVIA 06/11/2014 TRA I BIMBI ESCLUSI DALLA MENSA LA PRESIDE: "PESSIMO SEGNALE" 06/11/2014 06/11/2014 GLI IMMIGRATI FANNO BENE A LONDRA RICERCATORI DELL'UNIVERSITA' DI BOLOGNA: "IL DIARIO POSTUMO DI MONTALE E' UN FALSO" 06/11/2014 MANCA LA FIRMA DEL MINISTRO GIANNINI CINQUANTA STUDENTI RESTANO A SPASSO 06/11/2014 06/11/2014 Il Secolo XIX Il Secolo XIX il Messaggero Corriere della Sera - ed. Roma il Manifesto la Gazzetta del Mezzogiorno la Stampa - ed. Torino LA FIERA DELLE OPPORTUNITA' DI LAVORO GENOVA, L'ATENEO E' PROMOSSO 06/11/2014 "LA CRISI NUTRE LA CREATIVITA'" 06/11/2014 I GIOVANI MEDICI IN RIVOLTA 06/11/2014 06/11/2014 06/11/2014 PRESIDIO AL MIUR, DOPO IL CAOS FIOCCANO I RICORSI SCUOLE DI SPCIALIZZAZIONE PUBBLICATE LE GRADUJATORIE 06/11/2014 IL CONCORSO PER LA SPECIALITA' E' ARRIVATO IN PROCURA 06/11/2014 Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore la Repubblica la Stampa MF - Milano Finanza Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi Italia Oggi il Messaggero il Messaggero Panorama Panorama Il Secolo XIX il Sole 24 Ore Corriere della Sera Corriere della Sera la Repubblica la Stampa il Messaggero il Messaggero il Giornale NUOVE PROVINCE , 12MILA "ESUBERI" PENSIONATI, TRA CGIL CISL E UIL E' DIALOGO 06/11/2014 IL CALO DEL PIL ABBATTE LE FUTURE PENSIONI 06/11/2014 IL CONTRIBUTIVO SI RIVELA PIU' AVARO DEL PREVISTO 06/11/2014 UNA CADUTA LIBERA INIZIATA NEL 2010 06/11/2014 "I GIOVANI TALENTI SI "RICHIAMANO" CON POLITICHE MIRATE E GIUSTI INCENTIVI" 06/11/2014 PREVENZIONE E PROTEZIONE, INCARICO ANCHE A UN "ESTERNO" 06/11/2014 SUI CO.CO.PRO. PESA IL PROGETTO 06/11/2014 Int. a C.Damiano: DAMIANO: "IL JOBS ACT PUO' ESSERE MIGLIORATO RISPETTANDO I TEMPI DELEGA ENTRO L'ANNO" 06/11/2014 INCONTRO VIMINALE-SINDACATI "EVITIAMO NUOVI INCIDENTI" 06/11/2014 L'OCCUPAZIONE DEI NOSTRI FIGLI DIPENDE ANCHE DA QUANTO INVESTIAMO SULLA LORO FORMAZIONE 06/11/2014 BALLE SU PREVIDENZA INTEGRATIVA 06/11/2014 GARANZIA GIOVANI NEL MIRINO TANTI FONDI, POCHI POSTI 06/11/2014 IL SERVIZIO DI PREVENZIONE AFFIDABILE A CONSULENTI 06/11/2014 Int. a M.D'errico: ATTI NOTARILI INFORMATICI NEL 2015 06/11/2014 I PENSIONATI AL GOVERNO: ANCHE A NOI GLI 80 EURO 06/11/2014 A UN GIOVANE SENZA LAVORO 12/11/2014 NON SI CRESCE CON QUESTA FRITTATA 12/11/2014 LE VERITA' NASCOSTE DEI FONDI PENSIONE 06/11/2014 TFR E FAMIGLIE NUMEROSE ASSALTO ALLA STABILITA' 06/11/2014 CATASTO, ARRIVA L'OK AL PRIMO DECRETO 06/11/2014 LA SVOLTA DEL VOTO MAGGIORATO COSI' CAMBIA IL "PESO" DEI SOCI 06/11/2014 TARI 06/11/2014 LE TRE REGOLE PER STARE IN EUROPA 06/11/2014 TASSE, L'EFFETTO-SALVINA SULL'IVA PUO' COSTARE 20 MILIARDI IN 3 ANNI 06/11/2014 RIFORMA FISCALE, IL GOVERNO ACCELERA SULL'ELUSIONEMANO PIU' LEGGERA 06/11/2014 ENEL, TAGLIO NETTO ALLA QUOTA ENDESA SUL MERCATO FINO AL 22% DEL CAPITALE 06/11/2014 IL TFR IN BUSTA E' UNA BUFALA: TROPPE TASSE 06/11/2014 06/11/2014 Quotidiano IL'ii'MATTINO IL~MATTINO Salerno Legge Fomero, stop del giudice vanno in pensione 42 docenti Il Tribunale del lavoro accoglie il ricorso dello r:.mn:m a sostegno dei prof «quota 96» rmmm La sentenza Riconosciuta la peculiarità della professione sulla quiescenza 06-11-2014 29 Foglio 1 scattata l'l gennaio 2012, secondo i ricorrenti ha tenuto fuori i lavoratori pensionabili della scuola per un errore. Il giudice ha riconosciuto nella sentenza la «sfasatura temporale» tra l'applicazione della legge e la specifica condizione di insegnante. Secondo i legali Elda Izzo e Sara Falletta, «un insegnante non può andare in pensione l'l gennaio perché non ha maturato i diritti, un insegnante matura i requisiti pensionistici - continuano i legali - entro il 31 agosto per continuità didattica». In conseguenza della specificità della scuola, infatti, che distingue l' anno scolastico dall' anno solare, è possibile andare in pensione esclusivamente nel giorno dell'l settembre. Già a fine agosto furono 90 gli insegnanti salernitani che decisero di scendere in campo presentando un esposto alla Corte dei Conti contro il Miur e l'Inps. Nel ricorso si chiedeva di dichiarare la illegittimità delle indicazioni operative contenute nella circolare del Miur, numero 23 del 12 marzo 2012, con la quale è stato disposto che soltanto coloro che avessero maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2011, anziché e legittimamente entro il 31 agosto 2012edil31 dicembre 2012, potevano avere accesso al trattamento pensionistico. 9·5. © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 Esodati scuola: vincono i Quota 96 salernitani.ll giudice del lavoro del Tribunale di Salerno, Ippolita Laudati, ha riconosciuto con sentenza numero 31595 de13 novembre il diritto al pensionamento di 42 profsalernitani in Quota 96, di fatto bocciando la Legge Fornero che li aveva costretti a restare in servizio. La sentenza emessa è immediata e quindi i docenti sono da considerarsi già collocati in pensione. Secondo quanto si legge nel dispositivo di sentenza emessa dal giudice del lavoro, il ricorso dei 42 docenti salernitani «deve essere accolto e per l'effetto accertato e dichiarato il diritto dei ricorrenti al collocamento in quiescenza alla data dell'1.9.2012». Una vittoria con validità retro attiva destinata a fare scalpore e a spingere altri docenti in Quota 96 a ricorrere a una azione legale collettiva. Per ora 42 insegnanti possono salutare la pensione, conquistata quindi in tribunale grazie a una sentenza che sconfigge il Miur e dà ragione ai diritti dei docenti ultra 60enni. Il ricorso vinto in aula giudiziaria arriva su iniziativa del sindacato Salerno, guidato dal segretario Antonio Gallotta, che ha sostenuto la battaglia degli insegnanti ricorrenti. La sentenza contesta in particolare l'articolo 24 della legge Fornero che non tiene conto del particolare status di docente ai fini del riconoscimento della pensione non entro il31 dicembre 2012 bensÌ entro il31 agosto 2012. La riforma, Data Pagina Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 5 Quotidiano Data 06-11-2014 Pagina 35 Foglio 1 Meno soldi per le retribuzioni protestano i dirigenti scolastici SINDACATO Codice abbonamento: 068391 PESCARA Le organizzazioni sindacali Cgil, Associazione nazionale presidi e r:m:mmJ Cisl e Uil hanno svolto un'assemblea dei dirigenti scolastici all'Istituto tecnico commerciale Manthonè di Pescara per affrontare la questione del Fondo unico nazionale, in base al quale ai presidi sarebbe ridotto lo stipendio per il decremento delle somme della loro retribuzione assegnate a livello regionale. In particolare, a diminuire saranno le cosiddette «retribuzioni di posizione e di risultato», assegnate mediante la ripartizione in base al numero dei dirigenti in servizio, a causa della consistenza delle varie fonti che compon- gono questa quota, che sarebbe in decremento rispetto a quella attribuita nell'anno scolastico 2012-13. I dirigenti considerano «illegittima e iniqua tale decisione da parte del Ministero, non soltanto per motivi contrattuali e legali, ma anche per la palese mancanza di considerazione da parte dell'amministrazione centrale della complessità della funzione da loro oggi svolta». Nella stessa seduta si è stabilito di realizzare un documento di denuncia delle criticità in cui attualmente versa la funzione del dirigenti scolastici, nonché una serie di iniziative pubbliche per favorire la conoscenza di tale stato di cose ai politici e ai rappresentanti di istituzioni locali e nazionali. Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 6 Quotidiano ]1 ]lt'Rffiig!\l'tlJ ANCONA Data 06-11-2014 Pagina 34 Foglio 1 Scuola, il gran rifiuto dei sindacati alla convention sulla riforma ~Solo 3 minuti per sigla «Troppo pochi per spiegare il disagio» LA POLEMICA ANCONA Avevano solo 3 minuti per leggeva sul cartello appeso al collo dei sindacalisti Flc Cgil. E ancora: "Vogliamo il contratto e meno alunni per classe". Richieste di pochi? I sindacati hanno svolto decine di riunioni in tutta la regione: «Manifestiamo il disagio serpeggia nelle assemblee» ha ribadito Anna Bartolini, Cisl. «Il ministro non è venuto perché non ha intenzione di ascoltare le esigenze della scuola marchigiana, questo è un segnale politico rilevante» ha concluso Paola Martano della~ Franca Santinelli © RIPRODUZIONE RISERVATA DI FRONTE AL CAPO DI GABINETTO fUSACCHIA RINUNCIANO AD INTERVENIRE «NON C'È VOLONTÀ DI ASCOLTARE I PROBLEMI DELLE MARCHE.> Il sit in dei sindacati Codice abbonamento: 068391 parlare, tutti e quattro i sindacati della scuola, così ieri mattina al Galilei, all'incontro con il capo del gabinetto Alessandro Fusacchia sul progetto governativo La buona scuola, si sono rifiutati. Avrebbe potuto parlare un solo sindacato, e se ognuno di loro, della Flc ~riAl sI scuola, Uilscuolae~ • Marche, aveva qualcosa da dire? Solo pochi secondi per ciascuno per tre minuti totali di intervento. Impossibile a queste condizioni. Alla faccia del confronto, polemizzano. «Apprezziamo le 150 mila assunzioni di precari - ha detto Manuela Carloni, Cgil scuola, ieri nel sit in organizzato davanti al liceo scientifico con bandiere e cartelliperò pensiamo che tutto ciò che riguarda la scuola, le decisioni, devono essere prese insieme». Che cosa risponde Alessandro Fusacchia nell'Auditorium del Galilei, di fronte a un'ampia platea proveniente da tutta la regione, con rappresentanti civili e istituzionali, genitori e studenti? «La proposta La buona scuola - ha esordito il capo di gabinetto - è un tutto coerente, va presa per intero, non una parte sì e una no. Noi teniamo alla trasparenza e in due mesi vogliamo far conoscere la riforma, fatto non così scontato». «Le piante organiche sono sottodimensionate» ha fatto presente Anna Bartolini della Cisl; "vogliamo un fondo di istituto, no agli scatti di competenza" si Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 7 Quotidiano 3/l3lt!iSll!l.l\t'ro MARCHE Data 06-11-2014 Pagina 34 Foglio 1 Scuola, il gran rifiuto dei sindacati alla convention sulla riforma ~Solo 3 minuti per sigla «Troppo pochi per spiegare il disagio» LA POLEMICA ANCONA Avevano solo 3 minuti per leggeva sul cartello appeso al collo dci sindacalisti Flc Cgil. E ancora: "Vogliamo il contratto e meno alunni per classe". Richieste di pochi? I sindacati hanno svolto decine di riunioni in tutta la regione: «Manifestiamo il disagio serpeggia nelle assemblee» ha ribadito Anna Bartolini, Cisl. «Il ministro non è venuto perché non ha intenzione di ascoltare le esigenze della scuola marchigiana, questo è un segnale politico rilevante» ha concluso Paola Martano della~ Franca Santinelli © RIPRODUZIONE RISERVATA DI FRONTE AL CAPO DI GABINETTO FUSACCHIA RINUNCIANO AD INTERVENIRE «NON C'È VOLONTÀ DI ASCOLTARE I PROBLEMI DELLE MARCHE» Il sit in dei sindacati Codice abbonamento: 068391 parlare, tutti e quattro i sindacati della scuola, così ieri mattina al Galilei, all'incontro con il capo del gabinetto Alessandro Fusacchia sul progetto governativo La buona scuola, si sono rifiutati. Avrebbe potuto parlare un solo sindacato, e se ognuno di loro, della Flc ~jAl sI scuola, Uilscuolae~ • Marche, aveva qualcosa da dire? Solo pochi secondi per ciascuno per tre minuti totali di intervento. Impossibile a queste condizioni. Alla faccia del confronto, polemizzano. «Apprezziamo le 150 mila assunzioni di precari - ha detto Manuela Carloni, Cgil scuola, ieri nel sit in organizzato davanti al liceo scientifico con bandiere e cartelliperò pensiamo che tutto ciò che riguarda la scuola, le decisioni, devono essere prese insieme». Che cosa risponde Alessandro Fusacchia nell'Auditorium del Galilei, di fronte a un'ampia platea proveniente da tutta la regione, con rappresentanti civili e istituzionali, genitori e studenti? «La proposta La buona scuola - ha esordito il capo di gabinetto - è un tutto coerente, va presa per intero, non una parte sì e una no. Noi teniamo alla trasparenza e in due mesi vogliamo far conoscere la riforma, fatto non così scontato». «Le piante organiche sono sottodimensionate» ha fatto presente Anna Bartolini della Cisl; "vogliamo un fondo di istituto, no agli scatti di competenza" si Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 8 Quotidiano il Resto del Carlino Data Ancona Pagina Foglio 06-11-2014 6 1 ANCHE TURCHETTI (EX ASSESSORE PD) CONTESTA IL GOVERNO « ministero ci sta ignorando» Al Galilei protestano gli · che probabilmente lo sarà tlno al 2018. SI DISEGNANO nuove modalità di progressione di carriera, per questo ì lnvoratori della scuola e i loro rappresentanti vogliono partecipare alla deciso ne. A preoccupare poi i sindacati sono i tagli sulla scuola previsti dalla legge di stabili- ENRICO Turchetti, professore del liceo Gali lei nonché ex ,1ssessore cormma le Pei durame la giunta Stlln1l1i, ha scritto una lettera al Ministro Giannini. «E' diffìcile pensare a lilla campagna di ascolto più sbagliata, dove docenti e personale Ata non sono previsti e il tempo per iI conii'onto non c'è ~ spiega -. Due questioni rm hanno colpito in senso negativo. Mi sarei aspettato um netta presa di distanza dalle politiche dis,~strose del periodo Gelmim-Tremonti. Nel triennio 2009-2012 il comparto scuola ha contribuito con 8,5 miliardi di euro al bilancio dello Stato, Come si può chiedere alni sacrifici a questi lavoratori? Inohre, nella scuom si em trovato un equilibrio tra progressione di carriera e salario accessorio che andllva a premiare le prestazioni aggiuntive. Oggi invece non solo sì premieranno solo alcuni lavoratori, ma lo si fllrà con i soldi di ttlni gli altri», Alessandr.l. NapoUtano Codice abbonamento: m tà, Ad accorgersi che l'organizzazione dell'incontro era suutturata in modo tale d~l non poter part.ecipare, non sono stati solo i sindacati, 068391 I lavoratori chiedono ìl rinnovo del contnHto, contratto bloccato per ìI 2015 e TRE MINUTI non sono sufficienti per entrare nel merito di una riforma che potrebbe stravolgere la scuola e così i sindacati regionali hanno disertato ieri mattina al liceo scientifico Galieli, la consultazione sul progetto ministeriale "La buona Scuola" con il capo dì Gabinetto del ministero Alessandro Fusacchia. Il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ha infimi dato "buca". Davanti al liceo, i sindacati hanno protestato con bandiere e striscio spiegando le loro ragioni e tutte le perplessitlì legate alla riforma. Le orgamzzazioni sindacali - Flc- Cgil Cisl scuola, Uii scuola, 1IIII'."ìlMl delle Marche sono state invitate dal Ministero dell.1 Pubblica Istruzione a parlare del pIogeUo "La Buona SCUOlll" in solì tre minuti totali, «Più che una consultazione è una passerella propagandistica, Non ci sembra questa la volontà cii ascoltare ì 25mìla lavQratolÌ della scuola sul progetto di riforma che il governo Renzi ha varato - dichiarano i manifestanti -. Noi li stiamo ascoltando anivamenle e presto invieremo al ministero un documento con proposte concrete», ti Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 9 Mer, 05/11/2014 - 20:55 Quota 96 in pensione. A Salerno Snals vince ricorso di redazione Il segretario A. Gallotta comunica il grande successo ottenuto dall"Ufficio legale dello Snals di Salerno con la sentenza n 4216 del 3/11/14. Il giudice dott.ssa Laudati ha riconosciuto il diritto a 42 docenti, difesi dall'avv. E.Izzo, di essere collocati in quiescenza dal 1° settembre 2014. E così, mentre il Ministero annuncia un monitoraggio degli aventi diritto, alcuni docenti Quota96 hanno ottenuto in tribunale ciò che chiedono ormai da anni. Una delle proposte del Ministero è il passaggio dei Quota 96 dall'organico di diritto all'organico funzionale, appena la riforma prospettata ne La Buona Scuola entrerà in vigore. In questo modo potranno essere dispensati dall'insegnamento, svolgendo mansioni diverse, legate all'organizzazione delle scuole. Proposta che ai Quota non è mai andata giù. La notizia di oggi potrebbe riaprire le speranze per il pensionamento di questi lavoratori della scuola che dopo la riforma Fornero si sono visti prolungare la permanenza a lavoro a seguito di un errore. Dopo i fallimenti della politica la parola passa ai tribunali. La voce degli altri Giovedì, 06 Novembre 2014 Grande successo del sindacato Snals su Quota 96 Il segretario provinciale Antonio Gallotta comunica il grande successo ottenuto dall"Ufficio legale dello Snals di Salerno con la sentenza n. 4216 del 3/11/14. E' stato vinto il ricorso Quota 96 che lo Snals aveva proposto ai propri iscritti. Il giudice dott.ssa Laudati ha riconosciuto il diritto a 42 docenti, difesi dall'avv. Elda Izzo e Sara Falletta, di essere collocati in quiescenza a far data dal 1/9/2014. Secondo quanto si legge nel dispositivo di sentenza emesso dal giudice del lavoro di Salerno, il ricorso dei 42 docenti salernitani “deve essere accolto e, per l’effetto, accertato e dichiarato il diritto dei ricorrenti tutti ad esser collocati in quiescenza alla data 1/9/2012”. La sentenza ottenuta dall’Ufficio legale Snals di Salerno costituisce un precedente unico. La notizia di oggi potrebbe riaprire le speranze per il pensionamento di questi lavoratori della scuola che, dopo la riforma Fornero, si sono visti prolungare la permanenza a lavoro a seguito di un “errore” normativo. 5 Novembre 2014 Sindacati protestano e disertano la consultazione su "La buona Scuola" Sindacati: "Tre minuti non sono sufficienti per entrare nel merito di una riforma che potrebbe stravolgere la scuola". Polemiche sull'organizzazione dell'incontro con il capo di Gabinetto del ministero Alessandro Fusacchia Alessandra Napolitano Tre minuti non sono sufficienti per entrare nel merito di una riforma che potrebbe stravolgere la scuola e così i sindacati regionali hanno disertato ieri mattina al Liceo scientifico Galilei, la consultazione sul progetto ministeriale "La buona Scuola" con il capo di Gabinetto del ministero Alessandro Fusacchia. Il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ha infatti dato "buca" e ha mandato un suo rappresentante. Davanti al Liceo, i sindacati hanno protestato con bandiere e striscioni spiegando le ragioni del loro gesto ma anche tutte le perplessità legate alla riforma. Le organizzazioni sindacali FLC – CGIL CISL SCUOLA- UIL SCUOLA – SNALS CONFSAL Marche sono state invitate dal Ministero della Pubblica Istruzione a parlare del progetto "La Buona Scuola" in soli tre minuti totali. «Non ci sembra questa la volontà di ascoltare i 25mila lavoratori della scuola marchigiana sul progetto di riforma che il governo Renzi ha varato. Più che una consultazione è una passerella propagandisticaaffermano i sindacati- Noi stiamo ascoltando i lavoratori attivamente, docenti e personale Ata, e presto invieremo al Ministero un documento con proposte concrete». I lavoratori vorrebbero il rinnovo del contratto, contratto che è bloccato per il 2015 e lo sarà probabilmente fino al 2018. Si disegnano inoltre nove modalità di progressione di carriera per questo, i lavoratori della scuola e i loro rappresentanti vorrebbero partecipare a decisioni così importanti. C'è preoccupazione poi per i tagli alla scuola previsti dalla legge di stabilità. L'incontro, per come strutturato, non ha permesso ai presenti di interagire e di avere un confronto. Amareggiati per non aver potuto fare domande e ricevere risposte su un tema così importante, gli studenti del Galilei presenti alla consultazione. 5 Novembre 2014 Protestano i sindacati della scuola "Contratto fermo e troppi nodi" ANCONA - I sindacati regionali della scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal Marche hanno manifestato davanti allo scientifico Galilei. Un presidio organizzato durante la consultazione sul progetto ministeriale La Buona Scuola. “Non abbiamo partecipato all’incontro con il capo Gabinetto del ministero dell’Istruzione, Alessandro Fusacchia - sottolineano i sindacati in una nota - . perchè : non ci riconosciamo nel metodo di confronto stabilito dal Ministero che, pur enunciando una volontà di ascolto delle proposte di miglioramento e modifica del piano proposto dal governo, confina in realtà il punto di vista delle Ooss rappresentative di tutto il personale della scuola ad un tempo di soli tre minuti”. “Al di là dell’enfasi del documento che rimette al centro la qualità della scuola, la formazione in entrata ed in servizio, la stabilità del personale attraverso l’assunzione di 148.000 precari con lo svuotamento delle Gae, si affrontano moltissimi temi che riguardano il rapporto di lavoro come orario, retribuzione e carriera che, per funzionare, vanno decisi in sede di contrattazione nazionale con il rinnovo del Ccnl come prescrive la legge, insieme alle Ooss che legittimamente rappresentano docenti, Ata, Dsga, dirigenti scolastici. Ad oggi invece la legge di stabilità in corso di approvazione prevede un ulteriore blocco del contratto, fermo dal 2009, per il 2015 e il documento della buona scuola propone di fatto un blocco delle retribuzioni fino al 2018 senza passare per la contrattazione nazionale appunto prevista per legge”. 04.11.14 15:52 Dirigenti scolastici, ridotte le retribuzioni PESCARA. LA DENUNCIA DEI SINDACATI By redvit Pescara - Le organizzazioni sindacali della regione Abruzzo Cgil, Associazione Nazionale Presidi e Snals, Cisl e Uil hanno svolto ieri, lunedì 3 novembre 2014, un’assemblea sindacale dei dirigenti scolastici all’Istituto Tecnico Commerciale “Manthonè” di Pescara per affrontare la questione del Fondo Unico Nazionale, in base al quale attualmente ai presidi sarebbe ridotto lo stipendio per il decremento delle somme della loro retribuzione assegnate a livello regionale. In particolare, a diminuire saranno le cosiddette "retribuzioni di posizione e di risultato", assegnate mediante la ripartizione in base al numero dei dirigenti in servizio, a causa della consistenza delle varie fonti che compongono questa quota. La stessa, dunque, sarebbe in decremento rispetto a quella attribuita nell’anno scolastico 2012-13. I dirigenti considerano illegittima e iniqua tale decisione da parte del Miur, non soltanto per motivi contrattuali e legali, ma anche per la palese mancanza di considerazione da parte dell’amministrazione centrale della complessità della funzione da loro oggi svolta. Nella stessa seduta, si è stabilito di realizzare un documento di denuncia delle criticità in cui attualmente versa la funzione del dirigenti scolastici, nonché una serie di iniziative pubbliche per favorire la conoscenza di tale stato di cose ai politici e ai rappresentanti di istituzioni locali e nazionali. nSole9]{l Quotidiano mmrn Data Pagina Foglio 06-11-2014 33 1 Alleanza fra Bnl-Bnp Paribas e Giunti Editore: si allarga il progetto «EduCare» L'educazione finanziaria va alle elementari Bnl-Bnp. Fabio Gallia aderenti stanno ricevendo in questi giorni un kit gratuito contenente un libro illustrato che, attraverso le avventure della famiglia Millesogni, avvicina i più piccini alle tematiche economiche e finanziarie. Il volume articolato in dieci episodi (l'undicesimo sarà scelto con un concorso di scrittura creativa rivolto a tutte le scuole partecipanti) è corredato da dvd e da altri strumenti interattivi, e contiene testi, illustrazioni, riassunti ed esercizi di approfondimento per facilitare l'apprendimento dei ragazzi. «È opinione diffusa -ha sottolineato Giunti - che l'economia e, ancor più la finanza siano argomenti da evitare con i bambini. Noi che da sempre siamo impegnati sul fronte dell'educazione riteniamo questo diffuso pregiudizio una causa di arretratezza a cui porre rimedio». Perché, come scrive anche l'ad Gallia nella presentazione del volume rivolgendosi ai piccoli lettori, «il valore dei soldi o come funzionano le banche non sono cose che interessano solo ai grandi». Ce. Do. (~RIPR.n~lJZlm~E fìISERVAT A Codice abbonamento: 068391 L'educazione finanziaria ro e sulla conoscenza nella consbarca nelle scuole elementari vinzione che un'azienda congrazie all'alleanza tra Bnl-Bnp cretamente responsabile debParibas e il gruppo Giunti Edi- ba impegnarsi nel campo tore. La banca guidata da Fabio dell' educazione finanziaria Gallia ha infatti deciso di esten- per aiutare le persone ad operadere ai più piccoli il progetto re scelte consapevoli in un EduCare lanciato nelzo08 per mondo complesso». Non a casensibilizzare questa volta gli so, il primo progetto di formaalunni degli istituti primari zione avviato nel zo08, «Edu(terza, quarta e quinta elemen- Care», che fa perno su incontri tare) alla conoscenza del dena- organizzati lungo tutta la peniro e a un suo primo utilizzo con- sola, a cominciare dalle filiali sapevole. L'iniziativa «EduCa- della banca, ha visto finora il re Scuola» è stata presentata ie- coinvolgimento di circa 80miri dal top manager e dal presi- la persone e 8mila imprese. dente della casa editrice, Ser- «Quando siamo partiti nel gio Giunti, e coinvolge 5mila zo08 - ha aggiunto Gallia - voclassi inz4 province per un tota- levamo ridurre l'asimmetria le di 125mila bambini tra i sette informativa tra chi lavora in e i dieci anni insieme alle loro banca e chi lavora fuori e abfamiglie. «Con EduCare Scuo- biamo sfruttato la nostra rete la - ha spiegato l'ad e responsa- sul territorio». bile del gruppo Bnp Paribas Ora il progetto si sposta tra i per l'Italia -investiamo sulfutu- banchi delle scuole. Le classi Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 12 Quotidiano la Repubblica Data Pagina Foglio LASTOmA 06-11-2014 31 1 /3 La Il genio ribelle della Fisica punito dai prof con un sette Daniele Doronzo, 17 anni, voleva diplomarsi un anno prima. Ma, nonostante la sua carriera liceale, al quarto anno i docenti gli hanno abbassato la media. Il motivo: "Ci sfidava, il nostro compito non è promuovere i talenti ma educarli" GIULIANO FOSCHINI BARI P dalla fine. E cioè dal .16 giugno quando Daniele DoronzO,17anni,èfinitodavantiai quadri della sua scuola, il liceo classico di Barletta, e si è trovato quel 7 in Fisica. «Lì ho capito che una parte della mia vita, il mio sogno erano finiti». ARTIAMO APAGINA31 Il piccolo hiamat °b Il l l Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo un sette. E invece: «Eccolo il sette, al quarto anno, proprio in Fisica. E addio sogni». Ma che è successo? «Una valutazione della docente, io non c'entro» liquida il preside del Casardi. Inrealtàlastoriaèpiù complessa. «Daniele è un talento ma da un punto di vista comportamentale... dice uno dei suoi docenti - In gita per sfidarci, sotto i nostri occhi, aveva fatto un bagno a mare, in Sicilia, e avevamo deciso di dareunsegnalealui-chenon veniva mai puntuale a scuola, tra l'altro-e ad alcuni suoi colleghi con un sette in condotta. Poi, in Fisica, la sua materia, forse perché si sentiva troppo sicuro, da quando aveva deciso di fare gli esami di maturità si era lasciato andare. Non aveva lamedia dell'otto. E del destinatario, non così gli abbiamo tenuto anche l'altro sette. TI compito della scuola, in Italia, non è quello di promuovere i geni. Ma di educarli». TI problema è che, viste le nuove norme, il solo sette in condotta non avrebbe sortito nessun effetto. Quello in Fisica, invece, ha impedito a Daniele di provare gli esami prima e iscriversi alle università americane. Ma invece al Cern c'è andato lo stesso. «Apprendo ora che non fosse diplomato» sorride, divertita, la fisica italiana, Gabriella Pugliese,dell'Istitutonazionaledifisica nucleare di Bari, che collabGra con il Cern dove è anche oggi, e che ha avuto "in adozione" Daniele nei giorni tra agosto e settembre in cui il ragazzo ha scorrazzato per i laboratori fisici svizzeri. «Non so perché la docente gli ha messo quel sette. Avrà avuto i suoi motivi. Certo, Daniele, non è un ragazzo ordinario. Ancora oggicontinuanointantiachiederrm riproducibile. Pag. 13 Codice abbonamento: BARI. Partiamo dalla fine. E cioè da lunedì 16 giugno di quest' anno quandò Daniele Doronzo, 17 anni,èfinitodavanti ai quadri della sua scuola, il Liceo Classico Casardi di Barletta, e si è trovato davanti quel sette in Fisica. «Lì ho capito che una prima parte della mia vita, che il mio sogno, erano finiti». Quel VGto, tutto sommatolusinghiero, lo aveva infilato nel tubo oscuro della burocrazia italiana che non sempre sa esseregenerosaconi talenti. Daniele infatti avrebbe dovuto e voluto svolgere gli esami di maturità con un anno di anticipo, come la legge visto il suo curriculum gli permetteva. Non era un vezzo: il diploma gli avrebbe permesso di accedere a uno stage al CerncheerailsG- gno della sua vita. «Da gennaio - racconta il ragazzo - avevo inondato di mail il centro in Svizzera per riuscire a fare uno stage. La fisica è la mia vita. Formalmente un' esperienza di questo tipo è possibile almeno con tre anni di studi presso un dipartimento universitario di Fisica. Non c'era mai stato nessun italiano della mia età. Avevano letto quello che gli avevo mandato, articoli, studi eccetera ed ero stato accettato. Ma per andarci c' erabisogno del diploma. E così anche per prepararmi al meglio all'ingresso nelle università americane, dove avrei voluto studiare, a gennaio ho avvisato la mia scuola della mia volontà di fare gli esami con un anno di anticipo». La norma prevede che per pGterlo fare servono tutti otto negli anni precedenti. E Daniele era ampiamente nella norma: nella sua carriera liceale aveva collezionato soltanto otto e nove. Mai 068391 hel scu l l col eln on Quotidiano la Repubblica di lui». Perché? «Quella mailmandata a decine di persone, di pre. sentazione,intuttelelingue, cela ricordiamo. Un ragazzino così piccolo non può avere chiaramente un curriculum, è uno studente di unliceo,maquelloeraunostraordinario documento motivazionale. Si vedeva che aveva una voglia matta di fare questa esperienza, c;he era tutto quello che voleva. E gliel'hanno fatta fare». Lo hanno invitato, unico italiano (non sono previste borse di studio per esperienze di questo tipo) eluiècorso. «Avevo mandato una mail direttamente alla dottoressa Fabiola Gianotti (il nuovo direttore del Data Pagina Foglio Cern, ndr) ed ero sicuro che meglio di chiunque altro avrebbe potuto capire la mia situazione. E infatti mi ha risposto, abbiamo ancora oggi uno scambio di mail. E poi a David Barney, che nei blog del Cern era citato da molti ragazzi come il fautore delle loro esperienze. Barney mi ha detto che avrei potuto affiancare i fisici che si occupano delle Resistive plate chaIDbers per l'esperimento Cms. Sono i coautori insieme ai colleghi di Atlas (l'esperimento diretto- dalla Gianotti) della scoperta del Bosone di Higgs. Lì ho potuto collaborare alle operazioni di test del detector Cms con muoni cosmici ed ai Gamma irra- diation facilitytestsper l'efficienza dei componenti nel tempo. Grazie alla professoressa Pugliese e al professor Marcello Maggi hopresoparteailavorineipiùsvariati modi, dalla creazione di grafici computerizzarti per raccogliere i dati, alle riunioni e seminari». La professoressa Pugliese sorride: «Era ovunque. Chiedeva di leggere articoli in continuazione, chiedeva cose, era diventato un piccolo caso. Lo mandavi a seguireconferenze infrancesechiedendogli sintesi e lui tornava. E non diceva cavolate. E ancora oggi Daniele ci scrive... ». Ma ora che fa Daniele? È in 06-11-2014 31 2/3 America.ASanFrancisco. E si è ritirato da scuola. «Ho provato a fare causa ma l'avrei persa, perché ilgiudiziodeiprofèinsindacabile. Anche perché Fisica non ha gli scritti. Poi sinceramente essere punito per un bagno a mare mi sembrava troppo». I professori dicono però che i comportamenti in generale non erano adeguati e la disciplina è un pezzo importante dell'educazione. «Lasciamo perdere. lo ho visto un sogno andare contro gli scogli. Ma ho vinto io. Ora sono in America per prepararmi agli esami e a giugno farò ,gliesamidaprivatistain un'altra scuola vicina, a Trani. Vorrei dimostrare di essere un po' più forte di un sette». Si è ritirato, si prepara all' esame da privatista e studia per entrare in un'università americana L'ESAME Daniele Doronzo, 17 anni, frequenta il liceo Classico di Barletta. Nei suoi primi tre anni ha avuto solo 8 e 9. Vuole provare un'esperienza al Cern di Ginevra e negli Usaedecide di fare la maturità un anno prima LA DECISIONE Daniele riesce comunque a fare il suo stage al Cern. Lascia la scuola e va negli Usa per prepararsi , all'iscrizione universitaria: la maturità la farà quest'anno da privatista in un'altra scuola Codice abbonamento: 068391 LA LEGGE Prevede che per fare agli esami bisogna avere almeno tutti 8. Ma alla fine del IV anno per Daniele spunta il primo 7 proprio in Fisica, la sua materia preferita. Non può così fare la maturità in anticipo Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 14 Quotidiano la Repubblica Data Pagina Foglio 06-11-2014 33 1 Piano del governo su tribunali, scuole eAsl in rete Nel progettosull'Intemet ultra-veloce investimenti per 8miliardi. "Operatori privati facciano di più". Delrio: sbloccati ifondi Ue «Nel 2013 - si legge nel documento - solo 150 città erano oggetto di investimenti privati». Troppo poco. Il Piano del governo - in consultazione pubblica a dicembre - avverte che l'Internet superveloce, come ogni altro servizio, ha bisogno di clienti, di abbonamenti. Le condizioni ci sarebbero perché il nostro Paese «ha una media di 65 impreseo~rni mille abitanti e punte di 100 per chilometro quadrato, nelle aree più produttive». Il problema è convincere gli imprenditori che le connessioni rapide generano fatturato grazie al commercio elettronico, grazie alla "nuvola" (il cloud) dove trasferire archivi, servizi, contabilità. Compito dell'Unioncamere e di Confindustria sarà «raccogliere le preadesioni» delle aziende alla banda da 100 mega. Prenotazioni degli abbonamenti che convinceranno le società di tlcainvestirenellezone più interessate al servizio. Ma la domanda si impennerà anche quando lo Stato sarà in Rete. La situazione è problematica. Nel 2014, solo il 10% delle scuole elementari e il 23 delle medie ha ROMA. Chiamare a raccolta le imprese di una stessa città perché insieme giurino di abbonarsi all'Internet super veloce. E poi servizi talmente utili da costringere il cittadino a usare la Rete: dalla prenotazione ontine delle analisi cliniche (per conquistare gli anziani) alI' e-Iearning per sedurre i ragazzi. E investimenti corposi nelle connessioni mobili, grande passione nazionale. In un documento di 31 pagine, il governo Renzi mette a punto la sua "Strategia per la banda ultralarga". Il sogno è rimediare allo storico tallone d'Achille del Paese, ancora maglia nera in Europa nelle connessioni al web rapido (cheveicoladai30ai 100megadi dati al secondo). L'obiettivo è anche scuotere i big privati delle tic, che hanno il braccino corto in materia. ancora storditi dalla crisi. connessioni super veloci. E nel 43% dei casi il collegamento arriva alla segreteria dell'istituto o al laboratorio tecnologico, non alle classi. Dove è impossibile organizzare lezioni multimediali. E ancora: oltre 1300 tribunali sono in digitai divide. Faldoni cartacei quanti ne volete, latitano invece pc e fibra ottica. Brilliamo nelle connessioni in mobilità. Paese fondato stùlo smartphone e sul tablet, l'Italia ha il 66% della popolazione che naviga fuori casa (contro una media europea del 62 ). Le reti mobili d'avanguardia (Lte e Lte-A) assicurano al 60% delle persone delle vere autostrade per i dati. Su questo segmento, le società di tIc hanno puntato molto perché lo Stato ha imposto investimenti corposi quando ha venduto (nel 20 Il ) le frequenze in banda 800 dove sviluppare il servizio. Ma le reti mobili vanno ora intrecciate a quelle fisse. Nelle reti fisse gli investimenti sono anemici. L'effetto è che solo 31Omilafamiglie(amarz02014) sono allacciate alla fibra. Il docu- mento del governo calcola che le società di tic si sbloccheranno solo tra il 2014eil 2016 puntando 2 miliardi nelle infrastrutture fisiche (cavidotti, fibra, centraline). Ma serve un impegno ancora più corposo, anche pubblico. Oltre 1,9 miliardi per collegare tutta la popolazione italiana a 30 mega e tutti gli uffici statali, a 100. E altri 2,2 miliardi per connettere il 60% della popolazione anch'essa a 100 mega. Il sottosegretario alla Presidenza, Delrio, portaacasain queste ore un buon accordo di partenariato con l'Ue, che promette 2,1 miliardi a questa partita (attraverso i fondi Fesr e Feasr). I privati- oltre ai 2 miliardi già promessi - potrebbero puntare un altro tesoretto, stimolati dalla defiscalizzazione del decreto Sblocca Italia. Si stima un esborso ulteriore fino a 2 miliardi. Il Piano teorizza, infine, una mobilitazione nazionale. Tutte le imprese pubbliche e private contribuiranno al "Catasto del sopra e sotto", alla mappatura delle infrastrutture già esistenti (cavidotti, condotte) che fanno capo anche ad aziende estranee al web perché veicolano acqua o gas. Critiche alle società di tlc: "N e120 13 appena 150 città interessate dai loro investimenti" Penetrazione banda larga base (sulla popolazione) Copertura banda/argo >30 Mbps (sulle abitazioni) Penetrazione banda/argo >30 Mbps (s(llia papa/azione) 23% M~••il~9~, Fi~~~ii ii9fu~t~~i:;;i 30% 38% 34% '35% IL SOnOSEGRETARIO Graziano Delrio. sottosegretario alla Presidenza del Consiglio 26% 068391 UNA SILICON VALLEY ITALIANA Ritaglio Scuola: testate nazionali Codice abbonamento: Il documento del governo si Chiama "Strategia italiana per la banda ultralarga". Nella prima pagina una citazione in stile renziano: "Le basi affinché sia possibile una Silicon Valley anche in Italia" stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 16 Quotidiano Data Pagina Foglio 06-11-2014 11 1 Bnl e Giunti portano l'economia nelle scuole di Maria Elena Zanini C inquemila classi, 24 province e 125 mila bambini in totale. Sono i numeri di EduCare, l'iniziativa promossa da Bnl e Giunti Editore. Obiettivo: dare gli alunni delle scuole elementari una prima conoscenza dell'economia tramite programmi didattici di educazione economica e finanziaria. Per l'occasione è stato creato un libro illustrato L'Ecollomia della Famiglia MilleSogni pensato per essere letto in classe eon gli insegnanti e a casa con i genitori. Con un linguaggio semplice e chiaro, il volume introduce al giovane pubblico concetti rilevanti come risparmio, investimento, finanziamento. Il libro è composto da lO capitoli ognuno dedicato a un tema: si parla, per esempio, del valore del denaro o dei pagamenti elettronici. Alla fine di ogni puntata, gli alunni trovano utili riassunti oltre a un breve glossario con le parole-chiave utilizzate per ciascun tema. Il progetto di formazione EduCare Bnl è stato avviato nel 2008 tramite l'organizzazione di incontri che si tengono in tutta Italia nelle filiali della Banca, nelle imprese, in alcune tra le maggiori università italiane c presso enti e istituzioni. In sei anni sono stati organizzati 4 mila incontri con il coinvolgimento di circa 80 mila persone e 8 mila imprese. L' Ocse già prima dello scoppio della crisi dei mutui subprime suggeriva di introdurre l'educazione finanziaria nei programmi scolastici. Solo dopo il 2007 tuttavia l'esigema di dotare le giovani generazioni di un bagaglio di conoscenze in campo finanziario ha spinto molti Paesi ad adottare programmi di educazione specifici. A metà 2014 erano circa 50 i governi che avevano intrapreso programmi di educazione finanziaria o che avevano in progetto di avviarne. Secondo Fabio Gallia, ad di Bnl, «come gli studi internazionali ci confennano, investire in modo strutturato e continuo in questo campo ha importanza j()!ldamentale per accrescere il benessere individuale e sociale e, con questa iniziativa, i più piccoli potranno familiarizzare con le conoscenze economico-finanziarie di base, sempre più necessarie nel loro percorso di crescita». (riproduzione riservata) "TO""L1m-L'1:LmJ\'I:m.c",-.,-"'o",,,,,,,",,, Codice abbonamento: 068391 Moretti mira in alto per il 2014 Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 18 Quotidiano Data Pagina Foglio 06-11-2014 33 1 Nelle scuole polizze degli abmni ridotte del 140/0 Il saldo all'Inail entro il 30 novembre. Al 16/12 la rata anticipata Premi ridotti alle scuole Le polizze degli alunni ridotte del 14,170/0 DI CARLA DE LELLIS completa revisione tariffaria. In sede di prima applicazione, l'Inail ha fissato i criteri generali per la fruizione (criteri che resteranno validi per tutto il triennio), nonché la misura dello sconto valida soltanto per l'anno 2014 e pari al 14, 17%, rimandando a successivi decreti la fissazione delle misure per gli anni 2015 e 2016. Lo sconto si applica disponibile nella sezione «Manella stessa misura a tutte le nuali operativi» del portale tipologie di premio e a tutte www.inail.it - Servizi online le gestioni, comprese quelle Istruzioni e Manuali). In prespeciali delle scuole. senza dei requisiti previsti per Premi ridotti per le l'applicazione della riduzione, scuole. Con nota protocollo n . spiega l'Inail, a seguito della 5153/2014 (si veda/ta- lavorazione della regolazione liaOggi del 2 agosto), .da parte delle sedi, è trasmesl'Inail aveva stabilito sa via Pec apposita comunicache, relativamente alle zione alle scuole, con l'importo polizze speciali delle della riduzione spettante. scuole per gli alunni, Rata di premio anticipalo sconto, ove spettan- ta. Per quanto riguarda il verte, poteva essere appli- samento della rata di premio cato sul periodo genna- anticipata, relativa all'anno io-ottobre in occasione scolastico 2014/2015, l'Inail della regolazione del comunica inoltre che essendo premio per l'anno sco- ancora in corso l'iter amminilastico 2013/2014 da strativo per l'emanazione del' effettuarsi entro il 30 decreto ministeriale di aggiornovembre 2014. Entro namento della misura della lo stesso termine, si ricorda, le riduzione valida per l'anno scuole che intendono usufrui- 2015, al fine di procedere al re della riduzione del 14,17% calcolo delle rate anticipate per l'anno 2014, sono tenute con l'esatta percentuale prea presentare una denuncia vista per il periodo dalI o genper la regolazione del premio naio 2015 al 31 ottobre 2015 alunni e studenti, tramite il la scadenza di pagamento delservizio telematica «Regola- la rata anticipata per l'anno zione premio alunni" in www. scolastico 2014/2015 è fissata inail.it - sezione "Polizze al 16 dicembre 2014. scuole» (il relativo manuale è - -© Riproduzione riservaia--a Codice abbonamento: 068391 ia libera alla riduzione dei premi lnail per le polizze speciali degli alunni delle scuole. .ulnail sta inviando alle scuole tramite Pec (posta elettronica certificata) specifica comunicazione con l'importo della riduzione equivalente al 14,17o/r. Lo sconto è applicabile in sede di versamento del premio di regolazione per l'anno scolastico 2013/2014, in scadenza al 30 novembre (che slitta allo dicembre essendo il 30 festivo). Inoltre, in attesa della pubblicazione del decreto di aggiornamento della misura di sconto per l'anno 2015 (il decreto è in corso di emanazione), il termine per il pagamento della rata anticipata di premio per l'anno scolastico 2014/2015 è prorogato al 16 dicembre. Lo spiega l'Inail nella nota prot. n.7078/2014. La riduzione del cuneo. Lo sconto è stato introdotto dalla legge n. 147/2013 (legge di stabilità 2014) per il triennio 2014/2016, in attesa della Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 19 Quotidiano Data Pagina Foglio 06-11-2014 8 2/2 50 milioni di euro in più nel fondo per le emergenze Codice abbonamento: 068391 Per risppndere ad emergenze dettate da calamità naturali viene alimentato il Fondo per le emergenze nazionali, istituito presso la presidenza del Consiglio: le risorse dovranno essere impiegate per aiutare Genova, colpita dalla recente alluvione. Rispetto a un primo stanzia mento di 100 milioni, fissato inizialmente dalla commissione Ambiente, l'importo è stato dimezzato a seguito delle osservazioni della commissione Bilancio. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 24 Quotidiano il Giornale Data Pagina Foglio 06-11-2014 22 1 Il PROFESSaR FERRI «Una cassetta degli attrezzi online per i docenti» Codice abbonamento: 068391 «L'Expo, conil tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, per le scuole italiane è una grande occasioneperfareun'esperienzadidatticaattivaeinterdisciplinare unica - spiega Paolo Ferri, docente di Tecnologie didatticheall'UniversitàBicoccadiMilano - da cogliere e coltivare, un investimento per l'oggi e per il domani. Non dimentichiamo cheilcibo tiene insieme discipline diverse: scienza, geografia, storia, italiano. Interessa salute e piacere ed è multiculturale. Consente ai giovani di guardare almondo che li vedrà protagonisti». «Per questo èimportantepartecipare al Progetto Scuola. Sul sitowww.expo2015.org/it/progetti/progetto-scuola - aggiunge - sono disponibili i materiali didattici con cui insegnanti e studenti possono scoprire i contenutidiExpo, partecipareainiziative e concorsi e soprattutto preparare la visita all'Expo come esperienza didattica e di conoscenza concreta. E' una cassetta degli attrezzi multimediale che contiene corsi di formazione onlineperidocenti, materiali informativi, grafici, approfondimenti, perfetti per il lavoro in classe durante l'anno scolastico e per programmare la visitaalsito. Gliinsegnanti - conclude Ferri -potranno usare i materialionlineanchedopol'Esposizione, costruendo altri percorsi didattici. E'un grande lascito di Expo alle nuove generazioni». Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 25 Quotidiano Data il Giornale Pagina Foglio 06-11-2014 22 1 /2 MILANO l'ESPOSIZIONE I giovani saranno protagonisti: previsti due milioni di studenti in visita, di ogni età e Paese L'Expo delle scuole cantiere sul futuro Cibo evita si nutro no di idee e progetti dei ragazzi. Itinerari didattici e un Vivaio al Padiglio ne Italia Alberto Taliani «lo cisono» èla parolad'ordine che coinvolge e coinvolgerà le scuole italiane dalle primarie alle secondarie e quelle straniere-mail discorso riguarda anche le Università - a Expo Milano 2015. Si è detto che questa è soprattutto un' Esposizione Universale dedicata ai giovani, ed è così: l'Expo nutre le menti dei giovani e i giovani nutrono l'Expo. Perché il tema alto e coinvolgente Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita guarda al futuro del mondo, all'alimentazione, allasostenibilità, alla lo tta alla fame nel mondo, all'uso delle risorse idriche e dei territori. E perché è un evento 2.0, tecnologico-digitale. Che stupirà. Per sei mesi, dal primo maggio al31 ottobre 2015144 Paesi parteciperanno all'Esposizione Universale, e dei 20 milioni di visitatori previsti, due milioni - si calcola - saranno studenti: 1,3 milioni italiani e 700 mila stranieri. E proprio le scuole sono da due anni impegnate a lavorare nel grande cantiere -laboratorio didattico del Progetto Scuola lanciato daExpo 2015 e dedicato a insegnanti e studenti, con tutte le informazioni e il kit per le scuole studiati appoaitamente per fare didattica in aula, sul sito www.progettoscuola.exp02015.org): che prevede un «prima» e un «durante Expo»,ma che continuerà a diffondere messaggi, idee e progetti anche dopo la chiusura di Expo. Cantiere - laboratorio che è impegnato anche sui concorsi che premieranno i progetti top delle scuole (il ministero dell' Istruzionemetteràadisposizione 2 milioni di euro per i premiar i migliori). «La scuola per Expo 2015», già chiuso, era riservato alle scuole italiane, mentre «Together in Expo 2015», incorso, è aperto a quelle estere e ha come obbiettivo incentivare i gemellaggi con gli istituti stranieri, favorendo conoscenza e scambi culturali. Ma l'altro momento chiave perle scuole è quello della visi- tadidatticaalsito diExpo, esperienza diretta che completa quella in aula. Fondamentale per comprende appieno portata e valori dell'Esposizione e per dare un contributo "giovane" di idee e partecipazione. Per questo Expo ha ideato quattro itinerari didattici studiati sia per età sia in funzione del percorso didattico seguito a scuola. Quattro quelli proposti che portano i nomi delle simpatiche mini -mascotte di Expo che attorniano la mascotte Foody dalfaccione sorridente e colorato:Jasephine, dedicato all'infanzia (bambini da 3 a 6 anni), Pamina studiato per la scuola primaria (bambini da 6 a Il anni). Max mais invece coinvolgerà la scuola secondaria di primo grado (Il - 14 anni) e infine Gury per la scuola secondaria di secondo grado (14 -19 anni). Gli itinerari sono flessibili perquando riguardai padiglioni da visitare e la durata della visita didattica. Si spazia dai Cluster a tema dedicati aglialimenti, alle isole, al clima secco e al bio-mediterraneo fino al Padiglione Zero che ripercorre la storia dell'uomo fra natura e cibopertoccareilFutureFoodDistrict, il Parco della Biodiversità, il Children Park sviluppato dal team di Reggio Children dove si impara divertendosi, fino al Padiglione Italia, «cuore» dell'Esposizione. E proprio il Padiglione Italia propone il «Vivaio Scuole» per coinvolgere informa partecipativa più scuole possibili, di ogniordineegrado, diognilatitudine territoriale. In accordo quindi con il Miur e il ministero delle Politiche agricole il «Vivaio» Scuole sarà un laboratorio continuo di esperienze didattiche interdisciplinari e innovative: nei 184 giorni verranno presentati dai giovani e dai loro docenti i progetti selezionati dai concorsi nazionali e internazionali e dagli uffici scolastici. E ci saranno momenti di formazione sulle tecnologie, mostre multimediali promosse dalla Ue e dal Museo della Scienza con Confindustria sul «cibo dei desideri». Il biglietto studenti costa 10 euro e si prenota sul web Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non 068391 gratuità dell'ingresso per un accom pagnatore maggiorenne (i nsegnante o educatore) ogni 12 studenti e un accompagnatore maggiorenne (insegnante o educa100»' tore) per ogni studentedisabile. I nformazioni e prenotazioni sul sito internet www.expo2015.org/it/biglietti/scuole-prenotazione-biglietti Codice abbonamento: Le visite didattiche a Expo Milano2015 si possono già prenotare on line, i biglietti pergli studenti sono a ta riffa agevolata, 10 euro per studente, esono riservati ai gruppi scolastici italiani o stranieri di almeno 15 studenti delle scuole dell'infanzia, primarie, secondarie di primo e di secondo grado. E' prevista la riproducibile. Pag. 26 Quotidiano il Giornale Data Pagina Foglio 06-11-2014 22 1 L'ORIGINALE INIZIATIVA DELL'ISTITUTO A. SCARPA DI MILANO Un pugno di semi cresce in mano ai bimbi In classe viaggio dalle origini dell'alimentazione a oggifra storia, racconti,javole corso didattico sull' alimentazione è stato accolto con entusiasmo perché fa vivere la scuolainmodo diverso, coinvolgente», spiega Patrizia Frisoli, docente dell'istituto. Attorno al pugno di semi si scoprono le origini IMPARARE DIVERTENDOSI Dopo il percorso didattico tutti in visita per scoprire l'Expo: noi ci saremo dell' alimentazione, i popoli hanno sempre mangiato i semi: mais e fagioli neri nelle Americhe, semola, ceci, miglio e anacardi in Africa, riso e soia in Oriente, grano e legumiinEuropa. Un percorso che silegaal padiglione dei Cluster che proprio nei semi ha uno dei punti forti di Expo. «Faremo educazione alimentare in modo divertente e trasversale - prosegue PatriziaFrisoli - frascopertadigustiestilialimentari corretti, raccontando anche storie, leggende, favole come quella di Jack e i fagioli magici. E organizzeremo un menù reale e virtuale. E lanostra scuola visiterà l'Esposizio ne Universale, passaggio chiave del nostrolavoro. NoicrediamoinExpo eneivalori che è in grado di trasmettere ai bambini e ai ragazzi: saranno al centro delnostroitinerario didattico». AITal Codice abbonamento: 068391 «Un pugno di semiharivoluzionatolastoria dell'uomo, ha permesso la sua sopravvivenza, ha creato cultura ed identità. In ogni seme c' è qualcosa di magico: sembrano piccoli sassolini quasi senza vita, ma da dormienti sono pronti a svegliarsi e dare nuova vita. Infatti il seme è: da riseminare, da conservare' datrasportare, da scambiare, datrasformare ... ». È stato presentato così, in un breve video «Perun pugno di ... semi», il progetto con cui l'istituto comprensivoA. Scarpa di Milano ha partecipato a uno dei concorsi «La scuola per Expo Milano 2015». E' un esempio positivo, uno dei tanti se si guarda alla partecipazione delle scuolenon solo inLombardiamanelresto d'Italia: dalle primarie alle secondarie, coinvolte sul tema del cibo e della vita. «Noi insegnanti abbiamo pensato a un progetto che stimolasse creatività e curiosità nei bambini. Il per- Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 28 Quotidiano Data Pagina Foglio 06-11-2014 22 1 Arriva EduCare Scuola per 125mila alunni Codice abbonamento: 068391 Bnl Gruppo Bnp Paribas estende ai più piccoli il progetto di educazione finanziaria promuovendo EduCare Scuola, un'iniziativa rivolta a 125mila alunni in 24 province. Realizzato in collaborazione con Giunti Editore, coinvolgerà 5mila classi di terza, quarta e quinta elementare con l'obiettivo di far scoprire e apprendere i concetti-base dell'economia ai bambini di età compresa fra i sette e i dieci anni, per accompagnarli in un cammino che li condurrà verso una gestione responsabile e indipendente delle proprie risorse. «Con EduCare Scuola investiamo sul futuro e sulla conoscenza - ha dichiarato Fabio Gallia, ad di Bnl e responsabile del Gruppo Bnp Paribas per l'Italia - nella convinzione che un'azienda concretamente responsabile debba impegnarsi nel campo dell'educazione finanziaria, per aiutare le persone a operare scelte consapevoli in un mondo complesso». (M.Car.) Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 29 Settimanale TEMPi Data Pagina Foglio EMILIA VERGANI 0949-2000) La vita è un mestiere , In CUI non SI puo mal dire «adesso basta» In-Presa di Carate Brianza è oggi una scuola frequentata da 420 studenti. In questi giorni si ricordano i doppi anniversari, di nascita e di morte, della sua fondatrice, Emilia Vergani (Carate Brianza. 6 novembre 1949 - Asunci6n, 30 ottobre 2000) Per lei c'era da far provare a quei giovani «la bellezza della vita», cioè proporre loro, all'interno di un'ottica cristiana mai imposta ma sempre suggerita, che la vita è «un cammino alla scoperta del suo senso». Da qui la conseguenza che ogni ambito - il lavoro, le amicizie, la famiglia, la scuola - è educativo a suo modo, perché anche la vita è un mestiere per cui non si può mai dire: «Adesso basta». Oggi si parla molto di giovani, soprattutto in relazione alla crisi occupazionale, e lo si fa per lo più a sproposito. Intervistato da tempi.it, un bravo docente universitario come Dario Nicoli ha raccontato che i suoi studenti sin dalla pri- ma lezione gli chiedono: «"Prof, saremo disoccupati?". E io rispondo, molto tranquillamente: "Ragazzi, voi dovete ancora entrare nel mondo del lavoro, per essere un disoccupato bisogna prima aver avuto un'occupazione e averla persa"». Questi studenti universitari, certamente dei privilegiati rispetto ai "pericolanti" di In-Presa, hanno con loro in comune la stesse ansie che, non credo di sbagliarmi, sono state loro riversate nell'animo da adulti insicuri e traballanti loro stessi. Quel che ci vorrebbe oggi, forse molto più dei pur necessari interventi delle istituzioni in campo legislativo, sono educatori che abbiano chiaro chi sono, cosa vogliono e soprattutto dove vogliono portare quei loro figli che si affacciano alla vita adulta. Ma q ues te sono cose che, appunto, nessuna istituzione potrà insegnare o impolTe (anche se, avessero la bontà di favorirle anziché tassarle, sarebbe già qualcosa). Se c'è un suggerimento che la storia di In-Presa può dare oggi alla nostra società abitata da «uomini impagliati», per dirla alla Eliot, è che un'opera buona deve esserlo non solo per la parte debole cui è rivolta (i disagiati), ma anche per chi si trova a sostenerla: imprenditori, insegnanti, amministratori, assistenti sociali. Emilia chiamava tutti a partecipare del positivo che aveva sperimentato per sé. Quattordici anni dopo la sua scomparsa, il piccolo grande gesto di Piero ci testimonia che quel filone d'oro non si è ancora esaurito. I Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non TEM:P'.[ I 12 novembre. 2014 I 15 riproducibile. Pag. 30 068391 DI EMANUElE BOFFI Codice abbonamento: oro QUARANTA DUE ANNI trascorsi in azienda, Piero è andato in pensione. Entrato giovanotto come garzone, il nostro operaio è diventato nel corso di quasi mezzo secolo un'istituzione, combattendo mille battaglie sul fronte sindacale (Cgil) e divenendo responsabile della qualità del prodotto. L'ultimo giorno di lavoro ha consegnato una lettera di commiato ai colleghi chiedendo non un qualche regalo, ma di lasciare una donazione per In-Presa, centro brianzolo (oggi è una scuola) in cui ci si occupa dei giovani a rischio di «emarginazione sociale» espressione telTibile con cui si indicano ragazzi dai percorsi scolastici zigzaganti e vicende finuiliali contorte. Il gesto di Piero - piccolo, minimo, insignificantI.' - è solo l'ultimo di una lunga teoria di atti gratuiti che hanno costellato in questi anni la storia di In-Presa, fondata nel 1997 da Emilia Vergani, di cui in questi giorni si ricordano i doppi anniversari di nascita e di morte (Carate Brianza, 6 novembre 1949 - Asunci6n, 30 ottobre 2000). Sin dalla sua nascita, infatti, In-Presa è vissuta grazie alla generosità e all'impegno di molti che, di fronte a un bisogno, "non si sono voltati dall'altra parte" o non si sono giustificati grazie alla più comoda e deleteria delle scuse: aver fatto a sufficienza il proprio dovere. La prima fu proprio Emilia che, da assistente sociale, entrò in contatto con adolescenti frustrati I.' abbandonati persino da quelle stesse istituzioni (lo Stato, la scuola, i comuni) preposti a loro. In uno dei rari scritti che ci ha lasciato, Emilia raccontò di una telefonata di una collega che la chiamò per comunicarle che con quel tal ragazzo «era stato fatto di tutto, gli abbiamo persino trovato un lavoro, ora basta». La sua risposta fu fillminante: «È come se con i miei figli dicessi "adesso basta". Nell'educazione non c'è un momento in cui puoi dire: "Adesso basta". lo penso che per me, per noi che siamo all'In-Presa, la cosa più soddisfacente sia il richiamarci e il verificare continuamente che per noi non è come per l'istituzione o per l'ente pubblico che dice: "Ho fatto fÌll qui e ora basta". Per noi è un'altra questione». La questione per Emilia fu, innanzitutto, coinvolgersi con quegli adolescenti scartati da tutti. Aprì le porte di casa ad alcuni di quei ragazzi che poi divennero dieci, poi cento e infine, oggi, quattrocentoventi. Ma per Emilia non fu solo una problema di dedizione a vite sfilacciate. 12-11-2014 15 1 Settimanale Data Pagina Foglio Gentile professoressa, sono la madre di un ragazzo che deve sostenere quest'anno l'esame di maturità, All'ultimo Consiglio di classe un genitore ha chiesto ai professori informazioni su una nuova norma relativa all'insegnamento in lingua straniera di una materia di corso. Le risposte sono state confuse e non si capisce bene se ci sarà, chi terrà le lezioni e soprattutto che riflesso avrà sull'esame finale. 0, - Cara Silvia, storia, matematica perché no, fisica insegnate in inglese, Codice abbonamento: questa è una delle consegne che ci arriva dalla legge Gelmini, Quest'anno arriverà, infatti, a regime il nuovo ordinamento scolastico previsto dalla rifom1a, la prima e più radicale deI sistema di istruzione, come disse lo stesso ministro, dopo la legge Gentile. A proposito delle discipline in lingua, si legge: «Nel quinto anno è impartito l'insegnamento di una disciplina non linguistica, compresa nel piano di studio, in una lingua straniera», Ma subito si precisa: «Tale insegnamento è attivato in ogni caso nei limiti degli organici a legislazione vigente». Ed è qui che casca l'asino o, se si preferisce continuare per proverbi, fatta la legge trovato /'inganno! Infatti, nonostante molti insegnanti abbiano partecipato ad appositi corsi di formazione necessari per accertare e implementare le proprie conoscenze, sia linguistiche sia metodologiche, per poter così impartire la propria specifica disciplina in quella lingua, non tutte le scuole a oggi hanno nel loro organico professori preparati per questa novità. A cinque anni dall'entrata in vigore della legge si è allora corsi ai ripari. Il ministro dell'Istruzione, con una nota a fine luglio, ha (omito dei "suggerimenti" alle scuole. Si dispone, infatti, che la materia scelta dalla scuola sia insegnata "preferibilmente", e quindi non "obbligatoriamente': also% in lingua. E poi, sempre come un buon padre di famiglia, il ministro consiglia e consente, nel caso si sia messi proprio male, di attivare progetti anche awalendosi di tirocinanti e consulenti esterni. Ma quello che più ti interessa e ci interessa è cosa succederà all'esame di Stato. Sempre da questa nota apprendiamo che la disciplina in lingua potrà essere valutata durante la terza prova scritta e nella prova orale, ma solo seguendo le indicazioni che darà il Consiglio di classe. Cara amica, è quindi normale il tuo disorientamento. Tuo figlio e tutti i ragazzi che quest'anno affronteranno la maturità faranno Wl po' da "cavie". Ci auguriamo che nei prossimi giorni, dopo che si è sentito tutto e il contrario di tutto, esca una circolare preferibilmente senza verbi condizionali che chiarisca le idee e le intenzioni, indicando la strada per questo nuovo esame di maturità. • 068391 risponde "aol<l "'",,,,,,,'.,'" Insegnante, 2 figli 09-11-2014 80 1 Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 31 Quotidiano COB1IIEBE DElLA SERA MILANO Il caso Data Pagina Foglio 06-11-2014 13 1 Tra i bimbi esclusi dalla mensa :La preside: «Pessimo segnale» I : Casalmaggiore divisa dalla decisione del Comune sulle famiglie morose CREMONA Guarda dalla finestra i suoi studenti uscire, molti per andare a pranzare in mensa, altri a casa. «Non condivido la scelta di escludere i bambini», non usa giri di parole Cinzia Dall'Asta, dal 30 giugno preside della media inferiore «Diotti» di Casalmaggiore, nel Cremonese, dove il Comune ha fatto scattare il giro di vite servendo i pasti solo ai figli delle famiglie che pagano la retta. Dopo il faccia a faccia con i confederali, il giovane sindaco leghista, Filippo Bongiovanni, ha chiesto alla dirigente scolastica <<Una verifica urgente della situazione». E i primi numeri sono arrivati. «Dei 144 alunni iscritti al tempo pieno, 4a. in gran parte stranieri, non si~t­ mano per la pausa. Una per:4entuale alta, anche se resta da ca- pire se si tratta di un trend in linea con il passato oppure è la conseguenza della stretta dice la professoressa -. In due delle sette classi interessate, gli allievi che saltano la refezione, rientrano poi regolarmente in aula il pomeriggio. Non ho ancora il quadro delle altre cinque». Qualunque sia, !'insegnante di lingue non cambierà idea. «Ho intuito da subito, da quando, a settembre, ci è stato prospettato il provvedimento, che tirava una brutta aria. Capisco che i Comuni abbiano problemi, poi però penso agli altri Paesi europei, dove questo servizio è gratuito. Quell'ora di socializzazione è scuola a tutti gli effetti, come una lezione di storia o geografia. Se bisogna tagliare, non lo si deve fare sui bambini, i cittadini di domani, i capri espiatori di oggi». Mentre li capo della «Diotti» pronunciava il suo no, a poche centinaia di metri l'assessore all'Istruzione, Sara Valenti, si recava da Susanna Rossi, dirigente delle materne ed elementari «Marconi», l'altro istituto coinvolto nell'operazionecontrolli. «Non c'è stato nessun tipo di disagio, ho incontrato una a una le famiglie che non avevano versato gli arretrati per trovare insieme con loro la soluzione migliore, come aveva fatto l'amministrazione precedente», rivendica l'assessore. La campanella della pausa pranzo suona alle 12.20 per i più piccoli, alle 13 per i più grandi. Genitori e nonni li attendono sotto la pioggia. Melissa Bodini, 36 anni, operaia, madre di un ragazzino non iscritto al tempo pieno, è d'accordo con il Comune. «Le regole devono valere per tutti, anche per gli immigrati». Jamil Fehri, 43 anni, egiziano, disoccupato, è uno dei morosi: «Ho un debito di 500 euro e tre figli. Come faccio? Niente mensa». Clelia Padova, 21 anni, sta aspettando la sorellina: «I bambini, si sa, possono essere crudeli: alcuni sono stati presi in giro dagli amici perché rincasano per mangiare». il caso-mensa divide, ma ha anche scatenato una corsa parallela alla solidarietà: dopo quello milanese, un altro benefattore, del posto, e una Fondazione si sono fatti vivi con la preside Dall'Asta per accollarsi i costi di uno a testa, come li chiama lei, degli «autoesclusi» a tavola. Gilberto Buoli © RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 • Cinzia Dall'Asta (nella foto Rastelli) è la dirigente della media «Diotti»di Casalmaggiore dove il Comune ha sospeso il servizio mensa a chi non paga la retta • Alla «Diotti» dei 144 alunni iscritti al tempo pieno, 43 non si fermano per la pausa. In 2 delle 7 classi interessate, gli allievi che saltano la refezione tornano in aula il pomeriggio Codice abbonamento: Il servizio Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 32 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data 06-11-2014 Pagina 25 Foglio 1 Contro la posizione di chiusura del premier Cameron e del leader dell'Ukip Farage Gli immigrati fanno bene a Londra Dai cittadini Ve che si sono trasferiti in Gran Bretagna contributo netto di 20 miliardi Nicol Degli Innocenti LONDRA La Gran Bretagna è più ricca grazie agli immigrati dall'Unione Europea: lo dimostra un autorevole studio pubblicato ieri nell'Economie Journal. N egli ultimi dieci anni i dttadini Ue che si sono trasferiti oltre Manica hanno dato un contributo netto di 20 miliardi di sterline al Tesoro britannico, versando molto più in tasse di quanto abbiano ricevuto in sussidi o aiuti statali. Lo studio ha provocato una polemica immediata a Westminster, dato che contraddice il quadro dipinto da molti politici britannici di turismo del welfare e immigrati Ue che sono un peso per,lo Stato. Immigrazione e rapporti con Bruxelles sono diventati i temi caldi della campagna elettorale in vista del voto del maggio 2015. Il crescente successo di Ukip, il partito che chiede un'uscita immediata dalla Ue come unico mezzo per chiudere le frontie- re, ha spinto David Cameron a unirsi al coro assumendo toni più aspri. Il premier ha dichiarato di voler porre limiti al numero diimmigrati dalla Ue, entrando in rotta di collisione anche con il cancelliere tedesco Angela Merkel, che ha avvertito che il principio della libera circolazione delle persone e deilavoratori «non é negoziabile». "The Fiscal Impact ofImmigration in the Uk" si inserisce cosi come una nota di realtà nella cacofonia di opinioni e travisazioni dei fatti. Dati e cifre alla mano, i due economisti autori dello studio, Christian Dustmann di University College London e Tommaso Frattini dell'Università degli Studi di Milano, dimostrano che «l'immigrazione in Gran Bretagna dal 2001 a oggi ha avuto un impatto fiscale netto molto positivo. Questo vale sia per gli immigrati dall'Europa centrale e orientale che per il resto della U e». I cittadini dei dieci Paesi dell'Est Europa ch~ hanno ade- rito alla Ue nel 2004 hanno pagato tasse per 5 miliardi di sterline tra il 2001 e il 2011, mentre quelli dei 15 Paesi originali, Italia com"' presa, hanno contribuito 15 miliardi, il 64% in più di quanto hanno ricevuto. I dati ufficiali dell'Office for N ational Statistics confermano che il tasso di disoccupazione è più basso tra gli immigrati Ue che tra i cittadini britannici. I polacchi, in particolare, lavorano più di tutti. Diversa la situazione per gli immigrati dai Paesi extra-europei, che sono costati 118 miliardi di sterline negli anni tra il 1995 e il 2011. Loro sÌ che hanno gravato sulle casse dello Stato, «non diversamente dai cittadini britanniei», sottolinea lo studio, che nello stesso periodo hanno pesato per 591 milioni di sterline. Il deficit britannico sarebbe ancora più alto senza le tasse pagate dagli immigrati Ue. «Noi non abbiamo un'agenda politica ma ci siamo posti una domanda di ricerca, - ha detto ieri Frattini a Il Sole 24 Ore. -L'impatto fiscale dell'im- migrazione Ue è stato positivo, e questo è un dato di fatto. Chi vuole porre limiti è liberissimo di farlo, ma deve trovare altre motivazioni». Il sottosegretario all'Immigrazione, il conservatore James Brokenshire, ieri ha dichiarato che il vero problema è che «l'immigrazione netta dalla Ue é più che raddoppiata negli ultimi 18 mesi, periodo non coperto dallo studio. Q]lindi Cameron ha perfettamente ragione a sollevare il problema e a dire che questi livelli sono insostenibili». L'immigrazione più recente ha altri vantaggi, secondo lo studio: la Gran Bretagna è il Paese europeo che attrae più immigrati laureati e altamente qualificati, grazie all'economia in ripresa e un mercato dellavoro flessibile. Oltre il 60% degli immigrati U e ha una laurea, contro .il 24% dei lavoratori nati in Gran Bretagna. Per creare lo stesso livello di "capitale umano" il Regno Unito dovrebbe spendere 6,8 miliardi di sterline peristruire i propri cittadini, secondo i calcoli di Dustmann e Frattini. rrJ RIPRODUZIONE HISERVATA Un rapporto a favore del Paese ospitante Contributo alle entrate governative a fronte delle spese governative per gruppo (rapporto) ~ Persone nate in Gran Bretagna Immigrati dall'area economica europea - Immigrati dall'esterno dell'area economica europea 96 95 97 98 99 00 01 02 03 04 1,4 ~+--+---+--- +- 05 06 UN ITALIANO TRA GLI 07 08 09 10 11 --, 1,3 1,2, ,® •• ® l,l --=:.c=.---;.._-------:-_ _ ® ___ '-l,O g,9 -@'-:-®.. --+-----+-----+-------:----,--, @~-,---;,~"---+---+-- -------:----:------t--- -'-'i'.,--.----f ~' ® ~ Tommaso Frattini (Unive"rsità di Milano): chi vuole porre limiti è liberissimo di farlo ma dovrà trovare motivazioni diverse - ®, _®,_--:-_ _-'-___-'-_-+- _-+-_@ __; ~~~~~::==::::~~~t;~;;;;~~;;~:~~~~~~;- --___ ~-----'----@,----'-----'- @_@I-...@~c:::~?t~, -1 <!l~: @ :/~ @ : ~®-==®-@ 0,7 Codice abbonamento: 068391 r-Fonte: Royal Economie Society Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 33 Quotidiano Data Pagina Foglio AL "CAREER DAY" PRESENTI DECINE DI AZIENDE IN UN MIX 06-11-2014 20 1 /2 COMMERCIO, SERVIZI,INDUSTRIA E TECNOLOGIA La Fiera delle opportunità di lavoro ABCD, salone dell'orientamento, entra nel vivo: sul piatto 2.265 posizioni fra tirocini e contratti .E.'.R..IJ..~~.y'I~~.I ..... ABCD 2014, il salone dell'educazione dell'orientamento e del lavoro, ogÌ9 entra nel vivo dopo i~ tagl!o d~l nastro inaugurale: e, grazIe alI abbInamento col salone "lo Lavoro" di Torino, triplica la presenza di aziende che offrono posti: sul piatto ci son02.265 "posizioni" che vanno dai tirocini formativi ai contratti a progetto e a tempo determinato, fino a (pochi e ambitissimi) posti a tempo indeterminato. Tra le aziende che sono presenti al Career Day genovese: Costa Crociere, Ansaldo Energia, IIT, Coop Liguria' Toshiba, Ericsson, Fincantieri, Club Med, Oviesse, Rina, Novonordisk Farmaceutici. Mai come quest'anno il tema del lavoro si lega a quello della scuola. E due diverse tribù di visitatori si incontrano alla Fiera: studenti in cerca di chiarimenti per la scelta delfuturo scolastico, alle superiori o all'Università. E neodiplomati e neolaureati che si sono iscritti online o aspettano di accreditarsi ai colloqui liberi con le aziende o agli incontri programmati, con la formula molt? americana dei cosiddetti elevator pzteh: tre o ql!-a~tro minuti (i~ tempo ~ un passaggIo In ascensore In l!-n gr~~ tacielo della Grande Mela) neIqualnl candidato deve convincere il potenziale datore di lavoro delle sue qualità. Ad accogliere i visitatori sono 20~ "bussole", studenti e studentesse hce ali che sonolìperfare esperienza e per assicurarsi qualche credito 'p~r la maturità: hostess e steward efflClentissimi e a costo zero. Il Career Day, rafforzato e ampliato (grazie alla partnership con lolavoro di Torino e al primo European Job Day di Eures in Italia) oggi sarà dedicato a smart-green-innovation economye vedrà in campo una cinquantina di aziende, fra cui Bosch, Siemens, Telecom, lit, Abb, Toshiba, D'Apollonia ed Ett. Un'agenzia di lavoro inglese alla ricerca personale infermieristico, cento posti in palio, incontrerà i candidati on line. E poi: uno staff di grafologi dalle 15 alle 16.30 sarà a disposizione per evidenziare risorse e attitudini degli studenti: «I grafologi lavorano anche nelle aziende per selezionare il personale o ricollocarlo - dice la presidente dell'Associazione grafologi italiani Maria Teresa Morasso - e sono un valido aiuto per famiglie studentieancheinsegnantineiprofilidi orientamento» Lamattinadel7presso allaSalala- voro, Unicredit da-tempo impiegata in un programma di educazione bancaria e finanziaria insieme a 12 associazioni dei consumatori, presenta il corso "Da una buona Idea a una buona Impresa". E sempre per mantenere vitale il legame fra scuola e imprese anche il Goethe Institute è presente nello stand B8, lanciando il progetto "Al lavoro col tedesco" che coinvolge scuole e imprese in Italia e in Germania. Alle 20 è in programmaillaboratorio Elkm delDibris dell'Università di Genova: "Genitori 2.0 l'uso delle nuove tecnologie nei compiti acasa": dove si insegnerà ai genitori a "fare 1 compiti" e a dare un aiuto ai figli nella realizzazione di una ricerca ~.ltil~z­ zando le risorse web, e dove SI spIegherà come si realizza una prese;'1tazione power point o si maneggIano gli ebook. I genitori porteranno con sé i propri strumenti (portatili o tablet) e verranno accompagnati nella simulazione di un compito digitale. Il salone solo oggi (domanichiusura alle 18.30) sarà aperto fino alle 23: orario prolungato per consentire la partecipazione di genitori e figli insieme. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 Gli stand allestiti nei giorni scorsi Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 36 Quotidiano Data Pagina Foglio 06-11-2014 36 1 /3 I DATIIRIS SUL RENDIMENTO DElLE MATRICOLE Genova, l'Ateneo è promosso Ma scelte politiche sciagurate hanno minato il ruolo dell'Università italiana ALDA MARIA SCOPESI ma universitario sia di 103 euro, a fronte dei 300 euro circa di Francia e Germania, e dei 700 euro di alcuni paesi scandinavi. Queste scelte politiche sciagurate orientano, e in parte rispecchiano, un cambiamento nella percezione sociale collettiva. Le famiglie italiane sempre meno riconoscono alla scuola un ruolo centrale per la formazione culturale e personale dei figli. I genitori, non sostenendo le richieste di impegno da parte degli insegnanti, ma anzi talvolta ponendosi con loro in aperta conflittualità, finiscono col non dare ai ragazzi l'opportunità di misurarsi con l'impegno quotidiano - e anche con la fatica e la frustrazione - su cui si basa la crescita personale. Questi atteggiamenti rispecchiano il generale svilimento sociale della cultura, relegata a un ruolo subalterno e considerata secondaria ai fini del successo e del prestigio personale, raggiungibili con "scorciatoi,e" più agili. E pur vero che oggi la scuola non è più l'unica agenzia di trasmissione del sapere, insidiata da forme più immeNON SI diate e superfiINVESTE ciali di conoL'Italia scenza, veicolate da internet e spende 103 dai nuovi stru- euro a testa, menti di comu- Germania e nicazione, che non comporta- Francia 300 no applicazione e studio sistematico. Le potenzialità di sviluppo legate alle nuove tecnologie sono enormi, ma, quando non orientate dagli adulti e sfruttate per incentivare nuove curiosità e approfondimenti, rischiano di indurre solo passività e di spegnere il potenziale critico. La conseguenza di questo insieme di fattori è che i ragazzi sempre meno sono focalizzati sullo studio e credono nell'investimento in formazione, e questo per il nostro Paese comporta rischio elevato di involuzione e di decrescita. Promuovere l'inversione di questa tendenza è prima di tutto responsabilità degli adulti, politici, ma anche genitori e docenti, nella consapevolezza che privare un giovane della possibilità di crescere e di valorizzare il suo talento chiude ogni speranza allo sviluppo delle persone e della società. L'autrice insegna nel Dipartimento di Scienze della Formazione, Sezione di Psicologia, dell'Università di Genova 3/FINE Si conclude oggi la classifica delle scuole liguri (istituti e licei) in base all'indicatore Iris, che misura il rendimento delle matricole Codice abbonamento: 068391 LA PUBBLICAZIONE dei dati relativi al rendimento delle matricole dell'Università di Genova in relazione alle scuole di provenienza delinea un quadro sostanzialmente positivo della qualità della didattica dell'Ateneo genovese, soprattutto nel confronto con i dati nazionali: ad esempio, i risultati dell'Università di Genova sono migliori rispetto alla media italiana in ambiti importanti quali la diminuzione degli abbandoni o l'aumento del numero dei laureati e dei dottori di ricerca. Tuttavia, anche se lanostracondizione relativa è buona, la presenza di tassi di dispersione ancora rilevanti denota il permanere di problemi non superati in questi anni, che rispecchiano la condizione di grave crisi dell'università italiana, e più in generale di tutta la filiera dell'istruzione. SOPRA LA Se esaminiaMEDIA MA••• mo esclusivaGenova va mente il rendimeglio della mento universimedia ma in tario, è possibile un quadro che incida, come sottolineato da negativo Giuseppe Lo Nostro nel suo articolo di martedì, un carente collegamento fra scuola e università, per cui rallentamenti e abbandoni sarebbero conseguenza di una sceltaerrata. Ma, almeno nella nostra città, in questi anni università, regione, scuola e altri enti hanno investito molte risorse sull'orientamento, apparentemente con frutti limitati. Evidentemente, migliorare l'orientamento in entrata non è sufficiente, perché alla base dei problemi riscontrati ci sono anche fattori di più ampia portata, concernenti cambiamenti sociali e scelte politiche che hanno penalizzato e continuano a penalizzare l'istruzione a ogni livello. In Italia, in controtendenza rispetto a tutti i Paesi sviluppati, il mondo politico da molti anni dimostra un palese disinteresse nei confronti dell'istruzione, soggetta a continui tagli nei finanziamenti e a perenni emergenze. A fronte della consapevolezza nei paesi più sviluppati che il livello di istruzione dei cittadini è il più potente propulsore della crescita economica e sociale, l'Italia è, fra tutti, quello che investe meno nell'istruzione. Significativo che nel nostro paese il costo annuo sostenuto da ogni abitante per finanziare il siste- Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 38 Quotidiano Data Pagina Foglio 06-11-2014 36 2/3 Le scuole che hanno ottenuto il punteggio IRIS più alto Scuole con maturità di tipo liceo Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Da Ingegneria Lettere e filosofia Lingue e lett. straniere Medicina e chirurgia Scienze della formazione Scienze M.F.N. Cassini Scienze politiche Da Vinci (Genova) Scuole con maturità di tipo istituto Architettura Falcone (Loano) Economia Ciampini-Boccardo (Novi Lig.) Farmacia Nessun istituto ha più di 4 studenti Giurisprudenza Ruffini (Imperia) Ingegneria Calvino (Genova) Lettere e filosofia Nessun istituto ha più di 4 studenti Lingue e lett. straniere Firpo-Buonarroti (Genova) Medicina e chirurgia Ruffini (Imperia) Scienze della formazione Nessun istituto ha più di 4 studenti Scienze maUis.nat. Mem. Morti Patria (Chiavari) Scienze politiche Nessun istituto ha più di 4 studenti Rapporto IRIS/voto maturità Codice abbonamento: 068391 Punteggio IRIS GRAFICI IL SBCOLO XIX Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 39 Quotidiano 06-11-2014 36 3/3 Data Pagina Foglio IBIS nelle facoltà: studenti con maturità tipo LEGENDA totale_ IBIS nelle facoltà: studenti con maturità tipo Media Architettura 51,8 1150,4 Economia 5Fi;i;;,:,::.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:.:i~. Giurisprudenza I 59,5 16,2 11,9 19,3 Farmacia :47,3 G;;;';;;i" ;5;~;:;··i'.'; ;;i'~ ;5;~;:;' i'.';;~;;'*.iii [47,8 41.9 41,7: Ingegneria 20,2 Ingegneria 42,~ "ii,;;;;;.j:,~ ~ Lingue e letterature straniere "i 53,4 58,5 "53 3 M~dici~a e chirurgia 38,0 1136,8 :'Fi?ii 53,7 51,3 , '!·)~j~!!l'i·';;. ' ! 21,1 Lettere 40,1 e filosofia II Lingue e letterature 15,2 straniere ,i"i"i"i"i"i"i"i"i"i"i"i"i"i"i~: /'.\;~ i.;,;: 33,6 44,7 )61,6 54,2 Scienze della formazione ;'.I;ì~\' della formazione 40,3: ~;:::~:j~':~i:~:t':~\:~:;ff:~;~~;r\ ~?,~: 57,9 39,9 : 5den,e matematiche, fisiche e nato i,40,l[ 38,7 : 38,8 [ 38,6 : ~::~s~ci~en~z~el:::::::::~2~3~,7~-----------= matematiche, 2~,4 I u fisiche e nato ~ 22,0 co 32,7 Scienze politiche I 068391 Scienze politiche r i 22,~ 1.~1_~~~Jii 2 ,8 T Codice abbonamento: II I ::::::=::::~57,6 Economia I 37,9 32,4 Farmacia totale_ maschi_ femmine Media di ateneo di aIe neo ; LEGENDA Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 40 nSole9]{l Quotidiano mmrn I Il ministero del Lavoro «certifica» il dato Istat per la prima volta la rivalutazione è negativa 06-11-2014 11 Foglio 1 /3 Data I lt~u.cnl Pagina Accantonamento Iidotto Un montante accumulato di 10mila euro «peserà» sulla propria posizione per 9.980 ncalo del Pll abbatte le future pensioni N e12014 il tasso di capitalizzazione dei versamenti contributivi scende a -0,1927 Vitaliano O'Angerio Matteo Prioschi Effetto Pil sulle pensioni. Per la prima volta dalla riforma Dini (1995), quanto messo da parte per la pensione non sarà rivalutato. Anzi. Dal "salvadanaio previdenziale" verranno invece tolti dei soldi. Il motivo è tutto in una percentuale: -0,1927 per cento. È il tasso di capitalizzazione 2014per la rivalutazione dei montanti contributivi che viene calcolato ogni anno dall'Istat sulla base della serie storica del Pil (ultimi 5 anni). Quest'ultimo non cresce dal secondo trimestre 2011 e soprattutto sconta ancora il-5,5% registrato nel 2009. Il 27 ottobre scorso, ministero del Lavoro e Istat hanno inviato a ministero dell'Economia, Inps e Casse di previdenza un documento che sancisce il coefficiente negativo. «Si sottolinea che per la prima volta dall'entrata in vigore della legge sopra citata - si legge nel documento Istat - il coefficiente di rivalutazione risulta inferiore all'unità, a causa della dinamica negativa del Pil nominale nel periodo considerato». Ma che significa nel concreto? Esempio: i lOmila euro versati fino a oggi nel corso della vita lavorativa andranno moltiplicati per 0,998073. Risultato? 9.980,73 euro. Senza dimenticare che in termini reali, e quindi al netto dell'inflazione, le pensioni contributive avevano già perso potere d'acquisto. «Decurtare una parte del montante contributivo è un fatto scandaloso - dichiara Giuseppe Romano, responsabile ufficio studi Consultique ed esperto di previdenza -. Tanto più che si arriva a tale decisione dopo l'inasprimento fiscale sulla previdenza integrativa». Vale per tutti Inoltre va ricordato che l'applicazione del tasso negativo riguarda tutti e non solo coloro che hanno cominciato a lavorare dopo ill995, post legge Dini: la riforma Monti-Fornero del 2011 ha infatti stabilito il metodo contributivo pure per le persone che hanno iniziato un' attività lavorativa prima dell995, in relazione ai contributi versati a partire dal 2012. Per questo motivo, diventa sempre più urgente la "busta arancione" ovvero l'estratto Inps conle stime Il «tagliO» della pensione attesa dal varo La gravità del momento emer- della riforma Dini. Il direttore ge anche dal testo della lettera. generale Inps, Mauro Nori, ne ha garantito l'invio entro dicembre nella recente audizione alla commissione bicamerale di vigilanza. Casse in movimento Ci sono poi alcune Casse di previdenza che, in virtù della loro autonomia, hanno chiesto ai ministeri competenti di utilizzare un altro tasso di rivalutazione. È il caso dei consulenti del lavoro (EnpacD e degli ingegneri (Inarcassa). «L'assemblea ha approvato questa modifica spiega Alessandro Visparelli, presidente Enpacl-. Attendiamo la risposta. Agganceremo la rivalutazione al gettito contributivo complessivo della categoria. È previsto un rendimento minimo dell'l,501o». Stesso discorso per ingegneri e architetti che, dopo il via libera dei ministeri, legheranno la rivalutazione alla variazione media quinquennale del monte redditi degli iscritti. Anche qui vi è un rendimento minimo dell'1,5 per cento. A tale modifica infine vi sta lavorando pure l'Enpap, l'ente di previdenza degli psicologi: «Sì, stiamo pensando anche noi di individuare un diverso tasso di rivalutazione con la garanzia di un rendimento minimo», afferma Federico Zanon, vicepresidente di Enpap. Fondi pensione e Tfr Un valore minimo per il tasso di rivalutazione "generale", invece, per il momento non è previsto da alcuna norma. A fronte del recente andamento dell' economia e delle previsioni per i prossimi anni, sarebbe opportuno un intervento legislativo che escluda la possibilità di applicare un tasso negativo, impedendo così l'erosione del montante accumulato, oppure consenta un' erosione "controllata" che nella peggiore delle ipotesi annulli le rivalutazioni degli anni precedenti ma non intacchi il capitale versato. L'applicazione di un indice negativo a un singolo anno non incide in modo consistente sulla pensione (si veda articolo a fianco) però si deve tener conto che ciò potrebbe ripetersi in futuro e che l'importo complessivo dell'assegno su cui potranno contare i lavoratori potrebbe ridursi ulteriormente quale effetto di due provvedimenti contenuti nel disegno di legge di Stabilità: l'opzione, per tre anni, di incassare subito il Tfr e l'aumento della tassazione sui fondi di previdenza complementare e le Casse dei professionisti. © RIPRODULIONE RISfRVATA Codice abbonamento: 068391 tAVOiU m(ORSO Le Casse dei professionisti cercano di correre ai ripari per garantire comunque un rendimento positivo anche se minimo Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 50 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 06-11-2014 11 2/3 Il trend dal 1996 a oggi ------~ Tasso di capitalizzazione del montante (in%) (ome si calcola il montante contributivo 1996 -----------~~~------------- LA REGOLA 1997 ...... 5,5871 1998 .... ·······5,3597 1999 5,8503 2000 2001 ............ 4,7781 2002 ··4,3698 2003 4,1614 2004 ···3,9272 2005 ························4,0506 2006 ·······3,5386 2007 . ······3,3937 2008 ·············3,4625 2009 .. ···········3,3201 2010 1,7935 2011 .... 1,6165 2012 ........................... 1,1344 2013 ·0,1643 L'articolo 1, comma 8, della legge 335/1995 stabilisce che per determinare il montante contributivo individuale si applica alla base imponibile l'aliquota di computo nei casi che danno luogo a versamenti, ad accrediti o ad obblighi contributivi e la contribuzione così ottenuta si rivaluta su base composta al31 dicembre di ciascun anno, con esclusione della contribuzione dello stesso anno, al tasso di capitalizzazione L'INCREMENTO 2014 ~ Ipotizziamo che una persona abbia iniziato a lavorare nel1996 e in quell'anno abbia versato 5.359.59 euro di contributi. Tale importo alla fine dell'anno non viene rivalutato. Nel1997 all'importo di 5.359,59 euro si applica il coefficiente di rivalutazione determinato per quell'anno, pari a 1,055871. Il montante diventa quindi di 5.659,04 euro. Atale importo si devono poi aggiungere 5.588,30 euro che sono i contributi versati durante l'anno. In totale, quindi, a fine 1997 il montante contributivo è di 11.241,34 ooro . Nel1998 all'importo di 11.241,34 euro si applica il coefficiente 1,053591 previsto per quell'anno e il montante contributivo diventa di 11.850,16 euro a cui si sommeranno i contributi versati sempre nel1998 arrivando a 11.522,32èuro così via negli anni successivi LA RIDUZIONE --------------~~~------------- Afronte di un coefficiente negativo, ilmontante però invece di crescere si riduce. Nel1999 i 11.522,32 euro con il coefficiente di 1,058503 sono diventati Ipotizzando, invece, chein tale anno si fosse applicato il coefficiente previsto perii 2014, i 11.522,32 euro sarebbero diventati Codice abbonamento: 068391 : Fonte: elaborazione Sole 24 Ore su dati Istat - ministero del Lavoro Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 51 Quotidiano nSole9]{l mmrn --~~-~~--- Data 06-11-2014 Pagina 11 Foglio 3/3 ----_.~~------ Il documento e le conseguenze LA LETTERA _.. ./ImùlO>' d?/Y:UWY' ·)". r.t;-d/ r ~ .9'1vfì"~ !qr'fffl.",.!'GPll1<kII"3.nK'1r~.IID!:"òZ.o'.... f'~\lll,QM. Al!!! I ot.dl r;n-idt."IIJ,qKì""j CII!)Lt,. i'\ :-n<ì ...."o:lllS"' D Wl.l~. bldln,;;nc-m",d el'JO.al ('<1!j",l!l<bhHlCn,) C;~ll~lltljn-(' l.mgl {'a... SH)l' Il! MtlliM<':1l1 "klr"'\'nlj(lllll~ ~ ddÌ!: l'inlm7.\: nlp<lltll)If.'I11<\ IU,-ì S ,I OL51>J; s. - I t) " Vh\ s.:.1t"'lI)~'11·. Q'l xx flt'Ill\7 RO~[,\ Asinistrail documento inviato dal ministero del lavoro a Inps, (assedi . previdenza e ministero dell'Economia sulla modifica, in negativo, del tasso annuo di capitalizzazione GLI ESEMPI LA SFORBICIATA cento. (iò significa, per esempio, - che un montante di 50mila euro invece di crescere, come Taglio awenuto in passato, questa Il tasso di capita lizzazione del volta si ridurrà di 96,35 euro montante contributivo da applicare a quanto accantonato scendendQ a 49.903,65 euro. Se l'importo è di 150mila euro, il fino al31 dicembre 2013 è negativo e pari a -0,1927 per taglio sarà di289,05 euro 0,2% IL TASSO DI SOSTITUZIONE 30% Codice abbonamento: 068391 Udlvario Per ogni punto di oscillazione del PiI medio rilevato nell'intero periodo di contribuzione, il tasso , di sostituzione varia di circa 20 punti percentuali. Quindi se il PiI medio dovesse essere pari a zero, il tasso di sostituzione del primo assegno pensl0nistico potrebbe essere fino a130% in meno rispetto a quello standard ca lcolato da Ila Ragioneria generale dello Stato sulla base di un Pit dell'1,5 per cento Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 52 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio Il contributivo si.rivela , pluavaro del previsto a notizia era nell' aria. L'ufficializzazione è però arrivata ora. Il tasso annuo di capitalizzazione da utilizzare per la rivalutazione dei montanti contributivi relativamente all' anno 2014 è risultato negativo, pari a una riduzione di circa lo 0,2 per cento. Ciò significa che i montanti contributivi maturati dai lavoratori, al netto dei contributi versati nel 2014, subiranno una lieve decurtazione rispetto all' anno prima. E per il futuro il rischio è che non si preveda nulla di buono. Qualora infatti il risultato finale per quest'anno sia in linea (o peggiore) rispetto alle previsioni emanate questa settimana dall'Unione europea (che ipotizza una crescita negativa pari a circa lo 0,4%) anche l'anno prossimo la rivalutazione dei montanti potrebbe risultare negativa (o, di nuovo, lievemente positiva). Un andamento che comunque si tramuterà in una copertura al pensionamento clamorosamente più bassa di quella che il governo aveva stimato quando il metodo di calcolo contributivo era stato introdotto. Le proiezioni allora elaborate prevedevano infatti una crescita reale del Pil (al netto quindi del corrispondente incremento del costo della vita) pari all'l,5 per cento. Sempre più, quindi, urgono una serie'di azioni. L'invio ad esempio della cosiddetta busta arancione. L Ritaglio Lavoro e previdenza ID RIPRODUZIONE RISERVATA 068391 Claudio Pinna L'introduzione di una serie di disposizioni che agevolino un vero sviluppo della previdenza complementare. Ma soprattutto il continuo monitoraggio della sostenibilità del nostro sistema pensionistico pubblico. Il coefficiente ora determinato, infatti, produce una riduzione della copertura che i lavoratori percepiranno in futuro. Nessun impatto viceversa sullo stock di prestazioni in corso di erogazione. Stock che in termini percentuali sul Pil, specialmente qualora non si interrompa l'attuale fase di recessione, è destinato a crescere, anche significativamente. Codice abbonamento: l'ANALISI 06-11-2014 11 1 stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 53 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio 06-11-2014 11 1 Gli effetti dell'andamento del prodotto interno lordo Una caduta libera iniziata nel 2010 Fabio Venanzi Il legislatore del 1995 non poteva immaginare che a distanza di quasi venti anni dalla riforma Dini - istitutrice del sistema contributivo - l'indice Pil utilizzato per la rivalutazione dei montanti contributivi assumesse valore negativo. Il problema, già affrontato su queste pagine (si veda Il Sole 24 Ore del 29 settembre 2014), è il frutto della dinamica negativa del prodotto interno lordo nominale con riferimento alla variazione media quinquennale (2009/2013). L'indice che si andrà ad applicare dalI o gennaio 2015, come comunicato dall'Istat al ministero del lavoro e delle politiche sociali, sulle quote dei contributi versati dal datore di lavoro e dal lavoratore noto (cosiddetto montante) versati al 31 dicembre 2013, subirà una rivalutazione negativa (svalutazione) pari allo 0,1927 per cento. Di conseguenza, per i lavoratori con almeno 18 anni di contributi al 1995, ai quali il sistema contributivo si applica a decorrere dal 2012 per effetto della riforma Monti-Fornero, la perdita sarà molto contenuta. Supponendo una retribuzione PROIEZIONI Chi lascerà il lavoro nel 2015 avrà un trattamento alleggerito solo di pochi euro grazìe al «peso» del sistema retributivo imponibile ai fmi contributivi di 100rnila euro annui, la svalutazione sarà pari a 127 euro, con un taglio dell'assegno di vecchiaia di 7 euro lordi annui (rispetto a un tasso di rivalutazione nullo) per chi cesserà di lavorare nel 2015. La perdita annua può arrivare a cifre più elevate se l'anzianità posseduta dal lavoratore è inferiore a 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995. Nei confronti di queste persone - cui si applica il sistema misto previsto dalla legge 335/1995 -la quota contributiva si applica dalI o gennaio 1996 e quindi il montante accumulato riguarda un arco temporale superiore. A fronte di retribuzioni medie (tra 16rnila euro al 1996 e 22mila euro a oggi in crescita costante) la perdita si attesta soprai300euro(17eurodiassegno in meno ogni anno per chi cesserà nelzo15). È da segnalare tuttavia che nel caso citato, dal 1996 ad oggi, le rivalutazioni effettuate sul montante superano i 23mila euro. Se da un lato l'indice reso noto compensa l'ultimo indice (appena) positivo del 2013 (utilizzato per rivalutare i montanti accumulati al 31 dicembre 2012), ciò che desta maggior preoccupazione è legato al prosieguo di una congiuntura economica non favorevole. Infatti a fronte di indici maggiormente negativi l'impatto sulla pensione sarà superiore. Dalla serie storica si nota che la discesa si' è accentuata nel 2010, dove rispetto all'anno precedente l'indice si è quasi dimezzato giungendo all'1,7935 per cento. © R!PRODUZIONE RISERVATA Tasso di capitalizzazione • Il tasso annuo di capitalizzazione viene determinato in relazione alla variazione media, calcolata dall'Istat, con riferimento ai cinque anni precedenti l'anno da rivalutare. Il tasso, poi, si applica al montante contributivo accantonato all'anno precedente, quindi quello del 2014, calcolato sul quinquennio 2009-2013, vale per il montante al31 dicembre 2013 TI calo del Pii abbatte le futurepen'ìioni ,_o - Codice abbonamento: 068391 VUOl·hJm,"d,,,p,,,,h'm,,,,,,,k",,,,,m,",,,,,,,,",b.,,,,,,,,,~k,_Oj·,,, Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 54 Quotidiano nSole9]{l mmrn Data Pagina Foglio di Fabrizio Onida i parla sempre più dei giovani talenti italiani che per mancanza di prospettive, sfiducia, rassegnazione rinunciano a rientrare in Italia dopo un periodo di studi all'estero, dove spesso si distinguono per ottimi risultati e infatti ricevono offerte interessanti di lavoro. Il Rapporto "Italiani nel mondo" 2014 della Fondazione Migrantes segnala che l'Italia è quarta in Europa come numero di studenti in mobilità e che la forbice tra uscite ed entrate di cittadini italiani con l'estero si è ampliata vistosamente dal 2008 fino a raggiungere un saldo di 50mila unità nel 2013. Sulle 82mila unità in uscita nel 2013 due terzi sono laureati e diplomati, il 40% origina nelle regioni del Nord. Eppure diverse affiliate italiane di gruppi multinazionali cercano giovani laureati e diplomati di materie tecnicoscientifiche, in particolare ingegneri di cui apprezzano senza riserve le qualità: competenza tecnica combinata con flessibilità e creatività in dosi nettamente superiori a quelle dei loro pari grado tedeschi, francesi, inglesi, americani. Allora che cosa manca per attrarre una migrazione di ritorno dei nostri giovani talenti, al di là dei noti aspetti negativi percepiti del "sistema paese" (inefficienza e opacità delle regole nella Pa, scarsa meritocrazia, corruzione e simi1i)? Grandi imprese innovative, che tipicamente cercano manodopera con titoli di studio superiori, in Italia sono ormai una rarità. Il nostro "quarto capitalismo" manifatturiero, che nella fascia da 10 a 249 addetticome illustra una recente indagine di N 0misma - batte in produttività reale (valore aggiunto per addetto a parità dei poteri d'acquisto) addirittura quella delle sorelle tedesche, non basta ad assorbire la nostra offerta di laureati. Un elemento fondamentale è la grande frammentazione, e conseguente scarsità di "massa critica", di imprenditorialità innovativa nei settori ad alto dinamismo tecnologico (industria e servizi), sia "high" che "medium tech" (Gianfelice Rocca, "RiaccenRitaglio Lavoro e previdenza stampa © RIPROD,JZ]ONE RISERVATA 068391 si «richiamano» con politiche mirate egiusti incentivi dere i motori", 2014) capaci di offrire prospettive occupazionali e retributive attraenti, meno precarie e di modesto profùo tecnologico e organizzativo. N el suo libro su "La nuova geografia del lavoro", l'economista italiano docente a Berkeky Enrico Moretti ha sottolineato, attraverso molti esempi di regioni dinamiche e innovative negli Usa (ma in Europa pensiamo a regioni come Baviera, Baden Wfuttemberg, Rh6ne-Alpes, la stessa Lombardia) quanto importanti siano gli effetti di agglomerazione geografica dell'occupazione istruita e qualificata intorno a nuclei di aziende e centri di ricerca impegnati sulle frontiere delle medie e alte tecnologie. La presenza di up.a maggiore percentuale di laureati in una data area si accompagna a un livello medio più elevato delle retribuzioni dei diplomati, e più in generale della forza lavoro in quell'area, secondo un effetto noto nella letteratura economica come" esternalità del capitale umano". E soprattutto l'agglomerazione territoriale di competenze tecnico-scientifiche richieste si autoalimenta, agendo come motore di sviluppo anche nei settori dei servizi tradizionali (commercio, trasporti, immobiliare ecc.), che sono quasi ovunque complementari delle attività a maggior contenuto di tecnologia e organizzazione manageriale. Saranno benvenute analisi empiriche come quella di Moretti su dati di aree urbane e locali in Italia e in Europa. Pro memoria per una nostra (buona) politica industriale: i giovani talenti, emigrati per vedersi riconoscere le proprie capacità e aspirazioni, possono essere incentivati a rientrare nella misura in cui i tanto citati esperimenti di Ppp (partnership pubblico-privato) non si disperdono in decine (centinaia) di cosiddetti parchi scientifico-tecnologici e incubatori di start-up quasi sempre di corto respiro, favorendo lo sviluppo di pochi ma robusti "ecosistemi innovativi" innestati sui maggiori vantaggi competitivi già esistenti in Italia e orientati al futuro (meccatronica, trasportiintelligenti, bio-nanotecnologie medicali e farmaceutiche, energie pulite, sicurezza alimentare e tanti altri). Non servono politiche industriali dirigiste, ma solo una migliore strumentazione dei molti incentivi nazionali e regionali allo sviluppo, un coordinamento tra ministeri (es. Mise-Miur) e tra Regioni, una collaborazione non miope delle rappresentaIlZe datoriali di settore e territorio. Codice abbonamento: I giovani talenti 06-11-2014 26 1 ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 55 Quotidiano Data Pagina Foglio 06-11-2014 8 1 I pensionati al governo: anche a noi gli 80 euro Codice abbonamento: 068391 "Di promesse non si vive. I pensionati vogliono delle risposte». A partire dall'estensione del bonus degli 80 euro e dalla rivalutazione degli assegni, perchè la soglia di povertà si allarga sempre più. Con queste richieste, i sindacati dei pensionati, Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, uniti (insieme contano sei milioni di iscritti) hanno messo in campo la giornata di mobilitazione nazionale: tre iniziative contemporaneamente in tre città -Roma, Milano e Palermo. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 65 Quotidiano Data Pagina Foglio 06-11-2014 13 1 Il Niente ti forgia il carattere più delle awersità senza lavoro A tu per tu Codice abbonamento: C rientra, chi arriva alla fine del mese è un unto dal Signore, l'Imu, la Tasi e un'Iliade di altri balzelli ci spremono come limoni. I disoccupati fanno ressa agli sportelli degli uffici di collocamento che non hanno niente da offrire se non posti da fornaio, raccoglitore di pomodori, olive e mele renette. Ma queste offerte non piacciono a nessuno: troppo umili. Il laureato pretende non solo un posto fisso, a tempo indeterminato, ma anche di fissare uno stipendio e i suoi scatti. VuoI sapere quando diventerà funzionario e dirigente, quale sarà, insomma, il suo futuro. Non ha alcuna referenza, perché non ha mai fatto niente e alla domanda: «Lei cosa sa fare?» risponde con impudente prontezza: «Tutto», che significa «Nulla». Il capo del personale si alza, gli stringe la mano e gli promette di rifarsi vivo. Un modo elegante per liquidarlo ed escluderlo da ogni futura selezione. So benissimo che non tutti gli aspiranti a un lavoro sono così, che le aziende non assumono più e quelle pubbliche, dopo aver sperpera to a mani basse, navigano in acque così procellose che non ti passano nemmeno le matite, le biro, la carta igienica, bene, checché se ne dica, di prima necessità (te lo devi portare da casa). Cari amici, cari ragazzi, abbassate la cresta, adattatevi alla sorte tosta e severa, come mi sono adattato io, quando avevo la vostra età. L'umiltà è una grande virtù e la volontà è il primo ingrediente della riuscita e del successo. Con la puzza sotto al naso sarete sempre degli infelici e dei mediocri, stressati dai fallimenti, mortificati dalle sconfitte. [email protected] 068391 Preparazione non ne avevo, ma avevo tanta volontà. Come se non bastasse, ero stato riformato al servizio di leva per deficienza costituzionale. Non ero zoppo, non ero gobbo, non ero strabico, ma ce la misi tutta per compiere bene e fino in fondo il mio mestiere didattico. Nei ritagli di tempo studiavo e, con in tasca il diploma, m'iscrissi Roberto Gervaso all 'università, facoltà di Lettere moderne e filosofia. Non ero un allievo modello, né potevo aro amico, ho letto non ricordo su quale giornale (ne esserlo, ma diedi tutti gli esami e anche con eccellenti voti. A 23 sfoglio così pochi), che in anni vinsi una borsa di studio Italia ci sono più di quattro Fulbright offerta dall 'Università milioni di disoccupati, soprattutto giovani, soprattutto del Michigan ad Ann Arbor. Prima, com' era previsto dal del sud. I posti di lavoro sono bando, passai due mesi a New quelli che sono e diminuiscono ogni giorno. Migliaia di piccole e York, ospite di una famiglia, titolare di un grande ristorante a medie aziende chiudono i Manhattan dove, in cam bio di battenti, e anche le grandi vitto e alloggio, facevo lo multinazionali hanno le loro sguattero. Lavavo ogni giorno gatte da pelare. In questo centinaia di piatti, posate, drammatico vuoto, in questo pentole, bicchieri. Ci mettevo il presente senza futuro o con un massimo impegno e non delusi i futuro ancora più fosco del miei anfitrioni. presente, i soli che assumono, o L'italiano era allora di gran assumerebbero, sono i fornai. moda e una reclutatrice di gigolò Non sono orari comodi: dalle dieci di sera alle sei del mattino. mi propose di entrare nella sua scuderia. Non ero un fusto, ma Perché gli appelli dei panettieri un macho simpatico e cadono quasi tutti nel vuoto? Perché nessuno vuole sporcarsi infaticabile, ad onta della mia scarsa avvenenza e della mia le mani di farina e lievito'? totale, patetica, mancanza di Specialmente se laureato, magari con 110 e lode, preferisce muscoli. Il cachet a prestazione campare alle spalle dei genitori, era di quelli che non si potevano rifiutare. Ma io non osai fare andare a mezzanotte in questo passo, mettendo a discoteca fino alle sei del repentaglio la mia reputazione di mattino. figlio di una modesta ma proba A 18 anni, figlio di un famiglia. Meglio lavare i piatti, professore di educazione fisica posate, pentole. Tutto questo . che guadagnava quattro soldi e stentava, con la famiglia, a legare avveniva nel pleistocenico 1960, il pranzo con la cena, una volta in pieno boom economico. finito il liceo accettai una Oggi miracoli non ne fa più supplenza (18 mila lire al mese) nessuno, o solo Renzi che li di ginnastica in un istituto promette ogni giorno. tecnico di Moncalieri, a un tiro di L'economia non potrebbe schioppo da Torino. andare peggio, la deflazione non A un giovane Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 66 Settimanale PANORAMA. Data Pagina Foglio 12-11-2014 9 1 di Giorgio Malè I RES ECON QUESTA fRI Codice abbonamento: 068391 ramai la frittata è fatta. Mettetevi il cuore in pace e non aspettatevi miracoli dalla legge di stabilità, J'insieme di misure che avrebbe dovuto far uscire un'Italia Sfinita dalle secche della recessione. Panorama ha provato a far cambiare verso a una manovra che ci è apparsa fin dall'inizio sbagliata alla radice. Per tre motivi innanzitutto: perché tradiva clamorosamente l'impegno di tagliare eum grano salis l'enorme montagna della spesa pubblica, perché non stimolava gli investimenti, perché rubava il futuro ai giovani attraverso l'imbroglìo dell'anticipo del Tfr e l'incremento delle tasse sui fondi pensione. Le nostre analisi e le nostre preoccupazioni hanno trovato puntuale riscontro in tutti i pronuncia menti di chi, in Italia e in Europa, è chiamato a dare un giudizio di merito sulla legge di Stabilità: Banca d'Italia, 1stat, Unione europea. La nostra crescHa, per il 2015, è stata definita a Bruxelles ((tiepida», «fragile» o addirittura «molto fragile», gli effetti della manovra sull'economia «nulli» dall'Istat per il biennio 2015-16, perché il governo metterà in circolo denaro aumentando ancora la spesa pubblica, mentre sulle pensioni Bankitalia ha annunciato l'apertura di un potenziale baratro dovuto alla possibilità di intascare il Tfr per ì prossimi tre anni. Per non parlare della mannaia che incombe con le «clausole di salvaguardia», una gragnuola di nuove tasse sotto forma di aumento dell'lva a cominciare dal 20f6 e fino al 201B, e ì nuovi balzelli che le regioni (già sul piede di guerra e recalcitranti per i risparmi da fare) potrebbero inventarsi dopo il taglio dell'Irap. In questa situazione si inserisce il defatigante dibattito tutto interno al Partito democratico sul Job5 act con le lacerazionì e le minacce da una parte e dall'altra che hanno oggettivamente stufato. Chi potrebbe assumere non lo fa a causa della totale incertezza della normativa, chi potrebbe investire si tiene alla larga da un Paese incapace di tradurre in atti concreti gli annunci. Ma insomma: quando si potrà avere una linea chiara, senza bizantinismi e rinvii sine die? Quando si potrà capire se per i licenziamenti disciplinari sarà o meno prevista la possibilità che un giudice intervenga disponendo il reintegro con l'inevitabile indeterminatezza del suo giudizio? Thtto questo senza dimentÌcare che a ridosso di Natale, tanto per invogliare gli italiani a predisporsi con il migliore auspicio ai consumi, saremo chiamati a saldare il conto dell'Imu e della Tasi, ultimo atto di una tassazione della casa che non conosce eguali nel mondo moderno. E con questo la frittata è completa. Se Renzi, come dichiara a Bruno Vespa, vuoi governare fino a12023, faccia pure. Ma se non cambia registro, siamo fritti. III © RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 67 Settimanale Data PANORAMA. Pagina Foglio I 12-11-2014 72 1 I Le verità nascoste dei . fondi pensione al! (www. betterfinance.eu) prende in esame un periodo abbastanza lungo (dal 2000 al 2013) durante il quale quasi tutti i sotto scrittori di fondi pensione non hanno in pratica guadagnato nulla, o hanno addirittura perso soldi: in Italia i fondi pensione aperti hanno perso !'1,1 per cento, mentre quelli chiusi sono saliti appena delta 0,1 per cento: tanto vale, meglìo mettere i risparmi nei Btp. In Spagna i fondi pensione hanno perso 1'1,2 per cento, quelli inglesi lo D,7. Solo in Germania i prodotti pensionistici sono riusciti a battere l'inflazione, dopo tasse e commissioni. (G.F.) Codice abbonamento: 068391 In un mondo ideale, il governo Renzi non avrebbe dovuto aumentare la tassazione sulla previdenza integrativa, ma avrebbe dovuto battersi piuttosto per una maggiore trasparenza di un settore molto opaco. I fondi pensione in cui milioni di italiani investono per proteggere il propria futuro garantiscono infatti risultati molto deludenti, come mostra uno studio che ha cercato, con fatica, di calcolare il rendimento reale (al netto di spese, tasse e inflazione) di una serie di prodotti previdenziali nei maggiori paesi europei. L'indagine, realizzata dalla Better finance for Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 68 Quotidiano Data Pagina Foglio ENTRATE FISCALI: SETTEMBRE IL 06-11-2014 6/7 1 IVA SCENDE DELLO 0,6 PER CENTO TFR E FAMIGLIE NUMEROSE , ASSALTO ALLA STABILITA Boccia: «La platea del bonus non è equa, va cambiata» segretario all'Economia, Enrico Za- di portare subito in Cdm altri tre denetti: «Stiamo verificando la fattibi - creti delegati di rilievo, Ma a Bruxellità degli spazi finanziari, Ci sono, lesiltitolaredelTesorodovràdifencercheremo di utilizzarli al meglio», dere la manovra in vista del "verdetNon solo, L'altro tema controverso to" della Commissione atteso per il che - secondo Boccia - sarà affronta- 15 novembre, C'è il rischio che venga MICHELE LOMBARDI to «con attenzione» è quello legato chiesto al governo italiano un'ultealla platea del bonus-bebè, che viene riore riduzione del deficit di 3-4 miROMA,Unbonusdi80europiùrobu- riconosciuto alle neo-mamme con liardi, sto per le famiglie numerose ed esteso, un reddito familiare di 90 mila euro in tutto o in parte, anche agli incapien- fino al quarto figlio ma senza limiti ti a chi ha un reddito annuo non superiore agli 8 mila euro. Il ritorno a una di reddito dal quarto figlio in poi, Una misura triennale che vale 500 tassazione agevolata sul Tfr in busta milioni nel 2015 ma che presenta paga,chealtrimentirischiadirivelarsi problemi di copertura per gli anni un flop, Stop alI' aumento del prelievo successivi, Ma finirà sotto pressione sui fondi pensione e sulla rivalutazio, 'd ' , anche l'aumento delle aliquote apr ' ~ d' , all' ne deIl e llqm aZlOlll. Non sarà una passeggiata l'iter par- p lca~e al on l penslOne e a nva: l ent d 11 l go; d'St bTt' h lutazlOnedelTfr,Suquestopunto,e are e, a ~ I::?e l "a Il a, c, e stato il viceministro all'Economia, len h a mosso l pnml passI m commlS- L ' , C l' t l 'alI a Camera dove le op- mgl asero, ' B'll anclo slOne t 'b Ta 'aSCIare aper t'l aC" a posizioni ma anche pezzi della mag- por ad,a POSS,l l l ~ppenslamen t :« e "fil l " Pd' una lSCUSSlOne m ar amen o, ve, gIoranza, m pnma a a, smlstra 'd'" llerro lt l ,SI dremo», S'lpro fil aun b racclO d d ma-n ch e suIl a norma ch e consen t e d'l preparano"a pren ere assa o,aa n,ovra, Un ~pe~a;;lOn~ ~he sara fav~- riscuotere in anticipo il Tfr in busta nta dalla regia poh~lca ~el preSl- paga ma al prezzo di una tassazione Pier Carlo Padoan, ministro del Tesoro dente Fran~~sco BoccIa, mmora~za Irpef ordinaria, quindi più elevata, Pd, che ha gIa provv,eduto a str~cla- La legge di stabilità ha davanti un re alcune ~orme ~l sec?n~o plan~ percorso minato in Parlamento, coma c~l~eg,gI~t~ dal r~~zlam, cOl~e ~ sa che è toccata anche allo Sblocca 3~ mll~om d~ mcen~lVl prom~s~l a l italia che ieri ha incassato la fiducia gIova~l, agrlc~lton da,l ,m~~lstro del Senato tra le proteste del M5S, MaurlzlO M:;utma, BOCCIa l~n e tor- Durante il prossimo passaggio parnato alla carIca sul bonus d180 euro lamentare i saldi della Stabilità rie sul bon us-bebè,facendo capire che schiano di ~ssere messi in discussiole due agevolazioni volute da Renzi ne mentre la Commissione Ve si potrebber?c~biareincorsod'?p~- preparaavalutarelemisureallaluce ra per vemre m~ontro alle famlg~le delle stime economiche aggiornate, numerose e a ChI, avendo un reddIto che non sono positive, Il ministro basso esente da Irpef, non gode del dell'Economia Pier Carlo Padoan benefici,o di mille e,uro net~i l'anno ieri ha incont;ato Renzi a palazz~ CO~C~SSI anch~ per 112015 allavo,ra- Chigi in vista del primo Ecofin che, ,--------------------, 1--_ _ _ _ _ _ _-='--="'-'tondlp,endenbche&uadagnanofino oggi domani, si riunisce a Bruxelles a 26 mIla e,uro lordl. «La pl~tea ~~l per la prima volta dopo l'insediabonusnoneequaelaleggedlstablh- mento della nuova commissione tà è l'occasio~e per mettere ayosto guidata da Jean Claude Juncker, ques~a questlOne», h~ s?ttolu;teat? RenziePadoanhannoparlatoanche BoccIa, Quanto agh mcaplenb, di lotta all'evasione alla luce dei buol'esponente Pd è stato molto chiaro: ni risultati registrati nei primi nove «Se abbiamo 9,5 miliardi da redistri - mesi con un aumento degli incassi di buire con gli 80 euro, bisogna desti- 760 milioni, Meno positivi, invece, i narli agli incapienti, a chi è rimasto dati sull'Iva che a settembre hanno indietro», Del resto, che sia in corso fatto registrare un -0,6%, Nell'inuna riflessione sulla portata del bo- contro è stato fatto anche il punto nus lo ha confermato anche il sotto- sulla delega fiscale con la decisione Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile, Pag. 69 Codice abbonamento: 068391 ,an: Quotidiano il Giornale Data Pagina Foglio 06-11-2014 8 1 TI Tfr in busta è una bufala: troppe tasse I conti della Cgia di iV1estre rendono ancora meno appetibile l'opzione: da 230 a 700 euro di imposte in più per l'anticipo Roma Fallimento in vista per i' operazione Tfr in busta paga, che piace tanto a Matteo Renzi. Non soltanto, come rilevalaBancad'Italia, per leripercussioni negative sulle future pensioni; ma soprattutto perché non conviene. I dipendenti che dovessero chiedere l'anticipazione del Tfr in busta si ritroverebbero a dover pagare fra i 230 e i 700 euro di tasse in più all' anno. L'aggravio fiscale aumenta con il crescere del reddito. Bisogna ricordare che il testo della legge di Stabilità prevede che l'anticipo del Tfr sia tassato con l'aliquota più elevata rispetto al reddito percepito (la cosiddetta aliquota marginale), mentre se la «liquidazione» viene incassata a fine carriera è tassata con la media delle aliquote degli ultimi 5 anni e si tiene conto delle detrazioni peril lavoro e dei carichi difamiglia. Inoltre, non si contano né le addizionali regionali né quelle comunali. Qualche esempio. Secondo i calcoli della Cgia di Mestre, un dipendente senza familiari a carico a 15mila euro di stipendio annuo pagherebbe 236 euro di tasse in più. Il prelievo fiscale aggiuntivo sale progressivamente, e un dipendente con moglie e un figlio a carico con reddito da 30mila euro pagherebbe' col Tfr in busta, 599 euro in più. Per arrivare ai 696 euro dimaggiori tasse per il dipendente con familiari a carico e con un reddito di 80mila euro. Insomma, la scelta dei «pochi, maledetti e subito» avrebbe conseguenze molto negative. Per non parlare dell'impatto pesante sulle piccoleimprese, che dovrebbero anticipare il Tfrgrazie a non meglio specificati finanziamenti bancari. Per questo l' «ideona» non piace proprio alla Confindustria, né alle altre associazioni imprenditoriali, dalla Confcommercio alla Con- 236 euro 599 euro Gian Battista Bozza Èla cifra persa intasse se a chiedere il È la maggiorazione a livello di impo- ste per un dipendente con 30mila euro di reddito annuo con una moglie e un figlio a carico 696 euro Latassazione«monstre»cheverrebbe applicata a un lavoratore dipendente confam iliari a carico con un reddito annuo di 80mila euro Codice abbonamento: 068391 Tfrin busta paga fosse un dipendente senza familiari a carico con uno sti pendio di lsmila euro l'anno fartigianato. Dai primi sondaggi emerge che solo un'esigua minoranza dei dipendenti eserciterebbe l'opzione-capestro offerta dal governo . Non solo a causa dell'aggravio fiscale, ma perchéilmancato utilizzo del Tfrper alimentare la previdenzaintegrativagarantirebbepensioni molto basse, soprattutto alle generazioni più giovani. «Più tasse, meno pensione: questo il risultato della norma», attaccailneo segretario della Cisl,AnnaMariaFurlan.Lefaecoilnumero due della Uil, Carmelo Barbagallo: «L'intervento sul Tfr rappresenta un rischio mortale per i fondi pensione, ai quali è stata anche aumentata la tassazione». Se lanormanonsarà profondamente modificata in Parlamento' il «flop» è sicuro. Secondo il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia (Pd), il Tfrin busta pagaèunerrore dacorreggere. Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 84