Esempi commentati di domande per test scritti di verifica dell

ESEMPI COMMENTATI DI DOMANDE PER TEST SCRITTI DI
VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
(Luciano Vettore)
Test di memorizzazione di nozioni:
1) Quale delle seguenti condizioni provoca iperfonesi a tutto un emitorace ?
a) enfisema polmonare
b) caverna polomonare
c) bronchiettasie
d) pneumotorace
e) asma bronchiale
Test d'interpretazione di dati o di fenomeni:
2) In corso di dolore retrosternale, quale dei seguenti tracciati ECG suggerisce l’infarto
miocardio acuto antero-settale?
a) Sopraslivellamento di ST con T negativa in V1-V3
b) Sopraslivellamento di ST in V1-V4 con depressione di ST in D2, D3 e aVF
c) Sopraslivellamento di ST in V1 e aVR e sottoslivellamento di ST in almeno altre 8
derivazioni
d) Sopraslivellamento di ST e depressione del PR
e) Comparsa di onde Q nelle derivazioni che “guardano” la sede dell’infarto
N.B. Sono domande di qualità abbastanza buona; la prima è esclusivametre mnemonica; la seconda può essere risolta anche con il ragionamento sulla base di conoscenze
generali.
Come alcune delle successive, queste domande possono prestarsi anche per un esame
orale con domande standardizzate: così si può chiedere al candidato, dopo la risposta.
anche di spiegarne le ragioni.
La domanda (2), pur con il medesimo contenuto di conoscenza, diventa di cattiva qualità
nella seguente versione:
3) In corso di dolore retrosternale l’ECG mostra: Sopraslivellamento di ST in V1-V4 con
depressione di ST in D2, D3 e aVF. Quale diagnosi suggerisce?
a) infarto acuto della parete del ventricolo sinistro
b) ischemia miocardica diffusa
c) infarto acuto antero-settale
d) pregresso infarto miocardio
e) nessuna delle precedenti risposte
Debbono infatti essere evitate risposte come “nessuna delle precedenti risposte”, oppure – ancor peggio “tutte le precedenti” spesso utilizzate surrettiziamente solo perché
non si è trovata una quinta risposta adeguata alla funzione di “distrattore”. Se poi per
questi quiz la risposta corretta fosse proprio “tutte” o “nessuna delle precedenti” il quiz
avrebbe uno scarso valore discriminante delle effettive conoscenze dello studente
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Test di ragionamento complesso con quiz affermazione/motivazione:
4) La seguente frase consta di un’affermazione e di una motivazione: La trombolisi coronarica deve essere eseguita entro 20-40 m’ dall’occlusione del vaso perché il miocardio ischemico rimane “stordito”
a) Sia l’affermazione che la motivazione sono corrette, e sono legate da un rapporto di
causa ed effetto
b) Sia l’affermazione che la motivazione sono corrette, ma non sono legate da un rapporto di causa ed effetto
c) L’affermazione è corretta mentre la motivazione non è corretta
d) L’affermazione non è corretta mentre la motivazione è corretta
e) Sia l’affermazione che la motivazione non sono corrette
Questa domanda sicuramente sonda un processo di ragionamento, ma può richiedere
uno sforzo aggiuntivo di “decodificazione” delle risposte, per lo più non consigliabile in
una valutazione certificativa: di fatto ogni risposta pone di per sé un ulteriore quesito,
che complica pericolosamente l’impegno dello studente
Una critica simile può essere fatta almeno in parte alle “domande di associazione”, come la seguente:
5) Associa ciascuna condizione della prima colonna con la patologia appropriata della
seconda colonna:
1) Versamento peritoneale trasudatizio
2) Fenomeno di Reynaud
3) Tromboflebite migrante
4) Aneurisma dissecante dell’aorta
A) Sclerodermia
B) Insufficienza tricuspidale
C) Anemia grave
D) Neoplasia
E) Aneurisma dissecante dell’aorta
Si noti che le patologie della seconda colonna sono in numero superiore alle condizioni
della prima colonna, per non rendere automatica per esclusione la scelta dell’ultima risposta.
Nonostante la potenzialità valutativa di questo tipo di domande, il loro uso è inoltre gravato da qualche difficoltà nella correzione automatica
Decisamente sconsigliabili sono i quiz “complessi” (o meglio, complicati) come il seguente, perché richiedono allo studente uno sforzo mentale interpretativo, che si aggiunge a quello di individuare la risposta corretta.
6) Un paziente I) presenta dolore anginoso intermittente, non in rapporto con attività che
comportano sforzo; II) a distanza di qualche giorno compare dolore precordiale persistente con ipotensione; III) il paziente viene sottoposto a trombolisi coronarica.
Abbina a queste tre fasi i corrispondenti quadri anatomopatologici: α) infarto emorragico
subendocardico della parte anteriore del ventricolo sinistro; β) trombosi occlusiva del
lume della discendente anteriore; γ) ulcerazione di una placca sulla discendente anteriore con ematoma intraplacca:
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a)
b)
c)
d)
e)
Iα; IIβ; IIIγ
Iβ; IIγ; IIIα
Iγ; IIα; IIIβ
Iγ; IIβ; IIIα
Iβ; IIα; IIIγ
Sicuramente questo quiz sonda più conoscenze integrate (cliniche, anatomopatologiche, terapeutiche…) e consente la verifica automatica della risposta corretta, ma
questa – con minore disagio per lo studente - verrebbe facilitata piuttosto dando al quiz
la struttura di “quiz di associazioni”, aggiungendo una quinta alternativa a una delle due
colonne (come nella domanda precedente)
In modo analogo appare altrettanto inutilmente complessa la seguente domanda, nonostante la sua forma più “discorsiva” della precedente:
7) Quali dei sottoelencati gruppi di fattori di rischio sono significativi per complicanze
emorragiche in pazienti in trattamento con anticoagulanti per tromboembolia venosa:
a) età > 60 anni, sesso femminile, presenza di neoplasia
b) cirrosi epatica, ipertensione, età >65 anni
c) ipertensione, sesso femminile, cardiopatia ischemica
d) gastrite da H. pylori, insufficienza renale, età >70 anni
e) scompenso cardiaco, età >65 anni, sesso maschile
In sintesi: è opportuno che il formato dei quiz sia semplice e di immediata comprensione, cioè rivolto a verificare esclusivamente il grado di conoscenza/competenza dello
studente e non anche la sua competenza “enigmistica”
Test semplice di soluzione di problemi o assunzione di decisioni:
8) In un caso diagnosticato di carcinoma squamoso del polmone in prossimità del decorso esofageo, peraltro senza apparenti localizzazioni secondarie, quale tra i seguenti
approcci terapeutici dovrebbe essere consigliato in prima istanza secondo i protocolli
internazionali ?
a) polichemioterapia antiblastica
b) intervento chirurgico di lobectomia o di pneumonectomia
c) radioterapia mirata
d) terapia palliativa del dolore
e) inserimento di uno “stent” nell’esofago
La domanda riguarda una decisione, peraltro dipendente da una conoscenza consolidata; si noti la specificazione “in prima istanza” con carattere corsivo, che individua una
competenza in condizioni specifiche
9) Carlo ha 68 anni. Segue una dieta equilibrata, beve una lattina di birra al giorno, raramente superalcolici e un caffé al dì. Fumava 30 sigarette al giorno fino a 5 anni fa.
Non fa uso abituale di farmaci.
L’unica malattia che ricorda è una pleurite all'età di 15 anni.
Un mese fa - in seguito alla comparsa di melena con importante anemizzazione – si è
posta diagnosi endoscopica di ulcera duodenale. La ricerca dell’Helicobacter pylori era
risultata positiva.
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Quale dei seguenti parametri NON è utile indagare nella gestione del paziente in occasione di quell’episodio emorragico ?
a)
pressione arteriosa
b)
frequenza del polso
c)
diuresi
d)
frequenza del respiro
e)
sangue occulto nelle feci
Poiché la domanda contiene una negazione, è sconsigliabile somministrarla anche
perché prevede come corretta una risposta scarsamente significativa nel processo clinico decisionale.
Per questo fine sarebbe preferibile una “check list” con un numero di risposte decisamente maggiore delle cinque canoniche, con più di una risposta corretta (per esempio
tre) e con altre 6 o 7 risposte plausibili, ma errate.
Per esempio, le check list risultano utili quando si chieda quali esami di laboratorio
debbano essere prescritti per l’approfondimento diagnostico nel sospetto di in una determinata patologia.
Nelle check list è auspicabile la segnalazione di quante sono le risposte corrette e/o
del numero massimo di risposte consentite allo studente, per evitare che questo barri
tutte le risposte, includendo ovviamente anche quelle corrette
Addirittura “banale” dal punto di vista della verifica delle conoscenze utili è la seguente
domanda con negazione, perché è scarsamente utile che lo studente oggi (e il professionista domani) conoscano quale sintomo NON è presente in una determinata malattia, a meno che la sua assenza non escluda con sicurezza la diagnosi:
10) Quale di queste affermazioni riguardanti il linfoma di Burkitt NON è corretta ?
a) Diffusione endemica in Africa
b) Colpisce essenzialmente i bambini
c) È un linfoma a linfociti T
d) L’esordio è in genere legato a localizzazioni extranodali
e) È caratteristica la presenza di traslocazione t(8;14)
f) Gastrite da H. pylori, insufficienza renale, età >70 anni
g) Scompenso cardiaco, età >65 anni, sesso maschile
Test "a cascata" per soluzione di problemi e/o assunzione di decisioni:
11) Un uomo di 78 anni si presenta in ambulatorio per dispnea, aggravata da sforzi anche moderati. Riferisce che si deve alzare di notte e aprire la finestra in cerca d’aria.
Non vi è stato aumento di peso, né ha notato edemi alle caviglie o alle gambe.
L’anamnesi rileva un infarto miocardico 8 anni prima. Sebbene la dispnea rappresenti il
problema principale degli ultimi 6 mesi, il paziente riferisce di non sentirsi più in forma da
almeno 4 anni. All’esame obiettivo, le condizioni generali sono discrete, a parte un lieve
pallore. Non vi è dispnea a riposo, né cianosi o ittero. Il paziente non è sofferente. La PA
è 140/90 mmHg. Non linfonodi palpabili. Non turgore alle giugulari. Il riflesso epatogiugulare è negativo. Primo e secondo tono cardiaco normali. Non altri toni o soffi.
All’esame del torace: ispezione, palpazione e percussione nella norma. Presenza di rumori umidi a piccole bolle a entrambe le basi. Frequenza cardiaca 78/min. ritmico; frequenza respiratoria 28/min.
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- Quale è la diagnosi più probabile?
a) Insufficienza ventricolare sinistra
b) Insufficienza ventricolare destra
c) Insufficienza cardiaca globale
d) Cuore polmonare cronico
e) Asma bronchiale
Il paziente sopra descritto viene trattato con riposo a letto e terapia farmacologica.
Ritorna dopo un mese dal medico per la persistenza della dispnea con importante astenia e presenza di edemi alle gambe. All’esame fisico emerge turgore delle giugulari e riflesso epato-giugulare positivo. E’ evidente fovea tibiale. Il peso corporeo è aumentato
di 7 Kg
- Quale è ora la diagnosi più probabile?
a) Insufficienza ventricolare sinistra
b) Insufficienza ventricolare destra
c) Insufficienza cardiaca globale
d) Cuore polmonare cronico
e) Asma bronchiale
Si noti che non viene indicata quale terapia farmacologia è stata prescritta in prima istanza, per non indirizzare le risposte alle domande successive
- Dal punto di vista fisiologico, la condizione illustrata nella seconda parte della presentazione di questo paziente a quale caratteristica corrisponde?
a) elevato precarico
b) elevato postcarico
c) ridotto precarico
d) ridotto postcarico
e) elevati sia precarico che postcarico
- Quale farmaco è da considerare di prima scelta nel trattamento di forme lievi nella patologia sopra descritta ?
a) un diuretico tiazidico
b) un diuretico dell’ansa
c) un vasodilatatore
d) un beta bloccante
e) un ACE inibitore
Si noti come nell’ultima domanda siano indicate in corsivo due condizioni particolari (“di
prima scelta” e “forme lievi”, che richiedono una decisione in un contesto clinico specifico, differente da quello in cui si trova il paziente descritto.
Questo test - nel suo complesso di descrizioni, domande e risposte - dimostra come le
domande a scelta multipla possano essere utilmente usate per la verifica delle conoscenze e anche delle competenze in un processo diagnostico e terapeutico con momenti decisionali.
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Altri tipi di domande
Domanda vero/falso:
L'ischemia è una situazione di ridotto apporto di O2 conseguente ad una
perfusione ridotta
1) vero 2) falso
Le domande con risposta vero / falso possono riguardare qualsiasi livello tassonomico,
in relazione al contenuto; il limite è rappresentato dal 50% di probabilità di dare in modo
casuale la risposta corretta.
Si consideri che nei quiz più frequentemente utilizzati si preferiscono le 5 alle 4 risposte,
proprio perché così si abbassa dal 25 al 20 % la probabilità di risposta corretta casuale
Domande a risposta aperta breve (DRAB): somigliano a indovinelli e debbono avere una
e una sola, inequivocabile risposta corretta. Per esempio:
Chi ha scritto la Divina Commedia ?
................................................
E’ altrettanto corretto se lo studente risponde “Dante Alighieri”, oppure Alighieri Dante,
oppure solo Dante o solo Alighieri, mentre è sicuramente errato se risponde “Francesco
Petrarca”; ciò perché qualunque delle precedenti risposte non può dare luogo ad equivoci.
E’ più difficile il confezionamento di DRAB a contenuto medico, perché debbono prevedersi tutte le possibili risposte corrette, anche con i loro sinonimi, e in ogni caso non
possono proporsi DRAB che possano avere più risposte corrette di differente contenuto.
Il modo più semplice di individuare queste DRAB “equivoche” è quello di proporle preliminarmente a più Colleghi…
Domande a tesina (può essere indicato un limite di dimensioni - per es.,"non più di 15 righe" – per la risposta):
Descrivi il quadro clinico dell’infarto:
…………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………….
Che cos’è la necrosi papillare? In corso di quali condizioni può svilupparsi?
…………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………….
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Con questo tipo di domande il problema è dato dalla correzione, in termini di:
- tempo necessario
- comprensibilità anche grafica (scrittura difficilmente leggibile) della risposta
- competenza valutativa del correttore
Presentano peraltro i seguenti vantaggi:
- richiedono un minore tempo per la preparazione
- sono più facili da allestire: possono essere preparate durante lo svolgimento del
corso, così garantendo la coerenza tra conoscenze insegnate e valutate
- consentono di valutare con maggiore profondità il grado di apprendimento
- si prestano bene anche a una prosecuzione orale della verifica
Esse sono utilizzabili soprattutto per verifiche dell’apprendimento per numeri limitati di
studenti
Tutti gli esempi riportati, oltre all’attenzione per il formato congruo delle domande e delle
risposte, confermano la necessità di:
- una preparazione accurata dei test di verifica dell’apprendimento,
- una coerenza tra obiettivi didattici, conoscenze-competenze insegnate e conoscenzecompetenze apprese, con attenzione al loro livello tassonomico
- una rivalutazione critica, quando possibile collegiale, della loro adeguatezza, sia prima, che dopo la loro somministrazione sulla base dei risultati ottenuti (con l’ applicazione degli indici docimologici di facilità e di discriminazione).
Spesso, infatti, le risposte errate dipendono dalla cattiva qualità dei quiz più che dalla
ignoranza degli studenti
Infine, molti dei test presentati dimostrano come si possano valutare preferibilmente le
competenze acquisite come applicazione delle conoscenze necessarie: ciò dovrebbe
diminuire significativamente il numero dei quiz meramente mnemonici a favore di quelli
interpretativi o di soluzione di problemi mediante decisioni appropriate
E’ indubbiamente un lavoro impegnativo, ma solo se tale garantisce risultati utili e
affidabili
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