TITOLO ASSEGNO Matrici nanocomposte per l’ottimizzazione della caratterizzazione SERS di materiale organico in opere d’arte SINTESI DEL PROGETTO DI RICERCA Il progetto di ricerca riguarda una metodologia innovativa e non invasiva per l’estrazione e l’identificazione di materiale organico presente nelle opere d’arte, come i coloranti usati per la tintura dei tessuti o i leganti usati in pittura e restauro (proteine, resine ed olii siccativi). Lo studio è rivolto alla messa a punto di una matrice nanostrutturata di nanoparticelle (NPs) metalliche inserite in un idrogel, in grado di offrire diversi vantaggi sia nel campionamento, sia nella caratterizzazione dei composto organico in concentrazioni estremamente basse. La caratterizzazione del materiale organico estratto sarà effettuata per mezzo della tecnica SERS (Surface Enhanced Raman Scattering), i cui parametri principali sono: le specie molecolari da caratterizzare e le strutture metalliche su cui sono adsorbite. Al fine di ottenere l’appropriata ottimizzazione dei diversi parametri per la massimizzazione del segnale ed essendo la sonda SERS (il materiale organico) un parametro fisso, è opportuno valutare il substrato SERS (e la lunghezza d’onda di eccitazione) più adatto alle necessità sperimentali. Sulla base del fatto che la lunghezza d’onda del massimo della banda di risonanza plasmonica dipende da svariati parametri, come la forma delle NPs metalliche, le loro dimensioni e il grado di aggregazione, è possibile, in principio, controllare uno dei suddetti parametri per proprietà plasmoniche da adattare alle diverse applicazioni. La preparazione controllata di NPs metalliche di forma diversa è di grande utilità, in quanto permette di modulare le proprietà con grande versatilità. Il progetto intende ottimizzare la rilevazione SERS di materiale organico usato nel campo dei beni culturali, variando le dimensioni, la natura e la forma di NPs inserite in una matrice di idrogel. Le proprietà delle NPs saranno modificate grazie a diversi processi di riduzione e saranno caratterizzate per mezzo di spettrofotometria di assorbimento UV-Vis, Transmission Electron Microscopy (TEM) e Environmental Scanning Electron Microscope (ESEM). Particolare attenzione va rivolta anche alla all’aggregazione delle NPs, dovuta al restringimento della struttura dell’idrogel dopo l’essiccazione, che favorisce l’interazione delle NPs di argento tramite la creazione di siti di alta densità plasmonica, intensificando quindi fortemente il segnale Raman. Verranno quindi sviluppate strategie diverse in cui il gel è usato come strumento semplice di campionamento oppure, in modalità operativa altamente integrata, il gel usato per la pulitura del manufatto viene direttamente analizzato per avere un riscontro quasi immediato sullo stato del manufatto e sull'andamento dell'operazione di pulitura stessa. OBIETTIVI CHE SI INDENDE PERSEGUIRE Lo scopo di questo progetto è l’identificazione estremamente sensibile e specifica di materiale organico usato nel campo artistico con metodi semplici di estrazione e analisi ottica. Tale risultato sarà ottenuto tramite l’estrazione del materiale per semplice contatto del suo supporto con un idrogel caricato con nanoparticelle metalliche per la successiva identificazione tramite SERS. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO IN FASI/ATTIVITA’ 1. Preparazione delle nanoparticelle di argento e di oro di forme differenti per mezzo di dispersioni colloidali di sintesi e, in parallelo, tramite ablazione laser. Le nanoparticelle metalliche ottenute saranno caratterizzate con spettrofotometria di assorbimento UV-Vis e immagini TEM o ESEM, per valutarne forma e dimensioni. 2. Mescolamento delle nanoparticelle con l’idrogel per l’ottenimento di matrici nanocomposte. Un’ulteriore caratterizzazione del sistema ibrido ottenuto è quindi strettamente necessaria al fine di valutare possibili cambiamenti, come l’aggregazione, nella distribuzione di nanoparticelle, sia nella forma idrata della matrice, sia in quella secca. Questa fase è particolarmente importante per una migliore comprensione della natura del segnale SERS del sistema. Anche in questo caso la spettrofotometria di assorbimento UV-Vis e le immagini TEM o ESEM sono indispensabili per descrivere la struttura delle nanoparticelle. Le matrici ibride secche saranno quindi analizzate con spettroscopia micro-Raman per rilevare eventuali segnali della matrice. 3. Caratterizzazione dei materiali (polveri e soluzioni) tramite tecniche ottiche: spettrofotometria di assorbimento UV-Vis, fluorescenza, spettroscopia FTIR e Raman. 4. Trattamento delle matrici ibride nanocomposte con soluzioni dei composti organici a differenti concentrazioni, in modo da valutare la quantità minima di materiale rilevabile nella matrice. Le matrici nanocomposte verranno fatte seccare per essere poi analizzate con uno spettrometro micro-Raman per la registrazione degli spettri SERS. 5. Acquisizione di mappature Raman per paragonare la distribuzione del segnale SERS con quella delle nanoparticelle. 6. Micro-estrazione di composti organici da campioni reali per il controllo dell’efficienza della metodologia proposta. Il fine è quello di esaminare sperimentalmente l’effetto della risonanza plasmonica sull’intensificazione della diffusione Raman in presenza di effetti congiunti (risonanza, aggregazione, ecc.).