Giornalino Scuola dell`Infanzia Adele lainate Mi

INDICE
Pag. 1: Indice
Pag. 2: Lettera ai genitori
Pag. 3: Cosa stiamo facendo
Pag. 6: Colora il presepe
Pag. 7: Festa della castagna
Pag. 8: Laboratorio di cucina: tortino di patate
Pag. 9: Cantiamo insieme
Pag. 11: Buon compleanno a…
Pag. 13: Racconto “La stella di Natale”
Pag. 15: Articolo per i genitori
Pag. 17: Avvisi
Pag. 18: Trova le differenze
Pag. 19: Ritaglia e colora
BUONA LETTURA
Cari Genitori
Questa pagina, come già anticipatovi nel
numero precedente, è dedicata alle vostre
domande, dubbi o incertezze di carattere
psicopedagogico, che potete sottoporre alla
nostra coordinatrice Simonetta.
Per questo numero non ci sono pervenuti
quesiti di alcun genere, per cui vi
ricordiamo che tutte le insegnanti sono a
vostra disposizione per raccogliere le
vostre domande.
Approfittatene!
Colora il presepe, poi attaccalo su un cartoncino e
appendilo nella tua cameretta
Tortino
di patate
Ingredienti per 4 persone:
500 gr. di patate lesse
4 uova
1 etto di pangrattato
200 gr. di formaggio grattugiato
½ bicchiere di latte
200 gr. di prosciutto cotto
Sale q.b.
Preparazione:
• Schiacciate a purea le patate lesse
• Tritate il prosciutto
• Amalgamate le patate in una ciotola con le uova, il
pangrattato, il prosciutto e il latte
• Versate in una pirofila leggermente unta di olio o
burro oppure avvolgete nella carta da forno
• Cuocete in forno preriscaldato a 240° per 30 minuti
CANTIAMO INSIEME ...
Suor Luigia, nel suo percorso didattico ci ha insegnato queste due canzoni…
ABRAMO
Rit: Lascia il tuo paese e và, dove io ti
porterò
lascia la tua casa, lascia la tua terra
sempre con te io sarò
verso un’altra casa, verso un’altra terra
e io ti benedirò!
verso un’altra casa, verso un’altra terra
e io ti benedirò…io ti benedirò!
Così mi ha detto la voce di Dio
e al suo paese lui già dice addio
e il vecchio Abramo è pronto a partire,
sulla strada che lui gli indicherà
Rit: Lascia il tuo paese e và, dove io ti
porterò
lascia la tua casa, lascia la tua terra
sempre con te io sarò
verso un’altra casa, verso un’altra terra
e io ti benedirò!
O mio Signore io per te me ne andrò
il tuo volere ogni giorno farò
per ogni luogo dai monti al deserto
con fiducia, così, camminerò!
PADRE NOSTRO
Rit: Lascia il tuo paese e và, dove io ti
porterò
lascia la tua casa, lascia la tua terra
sempre con te io sarò
verso un’altra casa, verso un’altra terra
e io ti benedirò!
Padre Nostro che sei nel cielo
le nubi sono il tuo velo
Padre mio che stai lassù,
tienimi stretto e non lasciarmi più
Con la famiglia Abramo andrà via
e nel suo cuore avrà nostalgia
ma guarda avanti perché crede in Dio
e un paese laggiù gli donerà!
Padre Nostro che sei nel cielo
le nubi sono il tuo velo
Padre mio che stai lassù,
tienimi stretto e non lasciarmi più
Rit: Lascia il tuo paese e và, dove io ti
porterò
lascia la tua casa, lascia la tua terra
sempre con te io sarò
Pensando alla nostra programmazione, cantiamo insieme.....
IL CONTADINO
C'è un lavoro straordinario,
oggi non è più di moda,
Non ha sosta, non ha orario,
io conosco chi lo fa.
Legge il cielo della sera,
sente l’aria del mattino,
on cappello e canottiera,
il mio nonno è contadino!
Con le piante sa parlare,
dalle rondini capire
se l’inverno è cominciato,
se l’estate tarderà.
Si confronta con la luna
per la semina ed il vino
e non si tratta di fortuna,
è un sapiente il contadino.
Rit: Non ti cura come fa il dottore,
non insegna, non è professore
non fa conti sulla scrivania,
non è un gioco la sua fattoria.
Non controlla come l’ispettore,
non dirige non è direttore,
ma sorride con calore
io da grande vorrei fare come lui!
Ha la frutta di stagione,
la verdura quella vera,
quanto è buono il minestrone
pure io lo mangerò!
Chiama tutto il vicinato
quando nasce un vitellino,
per un dono del creato
quanta festa dal contadino.
Ogni pioggia un’occasione,
ogni gemma un’emozione,
ogni piccolo germoglio
con affetto curerà.
Che fatica per avere cibo sano e genuino,
se lo chiami agricoltore lui ti dice:
“Eeeeh? Contadino!”
Rit: Non ti cura come fa il dottore,
non insegna, non è professore,
non fa conti sulla scrivania,
non è un gioco la sua fattoria.
Non controlla come l’ispettore,
non dirige non è direttore,
ma sorride con calore
io da grande vorrei fare come lui!
Mi dice sempre: “Devi studiare
se vuoi capire, se vuoi migliorare”
E questo mestiere più bello sarà
per chi la terra rispettare sempre saprà.
Rit: Non ti cura come fa il dottore,
non insegna non è professore,
non fa conti sulla scrivania,
non è un gioco la sua fattoria.
Non controlla come l’ispettore,
non dirige, non è direttore,
ma sorride con calore
io da grande vorrei fare come lui!
Come lui! Come lui!
BUON COMPLEANNO
DICEMBRE
GENNAIO
2- LAURA FACCHINETTI
2- Luca Gentile
3- Matteo Meraviglia
5- DAVIDE BONFIGLIO
8- Sofia Jurinovich
10- SIMONE PATI
13- Loris Delli Santi
14- RAFFAELE BALLIO
15- Vittoria Dentello
16-Martina Agostani
20- RICCARDO DESTRO
21- Greta Malanca
22- GIULIA DABUSTI
23- EMMA BANCHI
26- MADDALENA RINOLDI
27- ALESSANDRO PELOSO
4- LUCA SCARDILLI
5- Filippo Arza
5- Matteo Bergantin
6- LORENZO MIGLIAVACCA
9- Alice Scognamiglio
11- Giorgia Lirini
12- Tommaso Spinelli
12- Davide Renoldi
14- Luca Giovannini
15- GIULIA BASILE
17- Mattia Maestroni
18- Emanuele Veronelli
19- Giulia Cesarin
23- Francesca Salonia
CANZONI DI NATALE…
GESU’ BAMBINO E’ NATO
Gesù bambino è nato in città…
Gesù bambino, ma che eflicità!
Gesù bambino, vieni qui fra noi,
Gesù bambino, parla a tutti noi.
Parlaci di pace
con la tua vocina
così ci sveglieremo
felici ogni mattina.
Felici in questo mondo
se presto arriverà
la pace per ognuno
e festa ci sarà.
Gesù bambino è nato in città…
Parlaci d’amore
col tuo cuoricino
così noi chiameremo
fratello ogni bambino.
Fratello, cosa importa
di che colore è?
L’amore è arcobaleno,
più siamo e meglio è.
Gesù bambino è nato in città…
Parlaci di gioia
con il tuo sorriso,
così noi spargeremo
l’amore su ogni viso.
E a chi si sente triste
Diremo noi quaggiù:
la gioia è ritornata,
è in mezzo a noi Gesù.
Gesù bambino è nato in città…
SARA’ NATALE SE…
Tutti abbiamo un compito speciale:
ricordare al mondo che è Natale.
Se mettiamo ali al nostro cuore
saremo angeli che portano amore.
E sarà, sarà, sarà, sarà
sarà Natale se…
Sarà Natale se ami, sarà Natale se doni,
sarà Natale se chiami
qualcuno solo a stare con te.
E sarà, sarà, sarà, sarà
sarà Natale se…sarà Natale vero
non solo per un’ora:
Natale per un anno intero.
Sarà Natale se vivi, sarà Natale se ridi,
sarà Natale se stringi
le mani a chi soffre di più.
E sarà, sarà, sarà, sarà…
Sarà Natale se cerchi, sarà Natale se credi,
sarà Natale se canti
ogni giorno con gli amici tuoi.
E sarà, sarà, sarà, sarà…
Tutti abbiamo un compito speciale:
ricordare al mondo che è Natale.
Se mattiamo ali al nostro cuore
saremo angeli che portano amore.
E sarà, sarà, sarà, sarà…
Natale, Natale.
Leggiamo insieme:
La stella di Natale
Tanto, tanto tempo fa nel cielo splendevano delle stelle
luminose e bellissime.
Solamente una era piccina e timida e la sua tenera e
fioca luce s'intravedeva appena!
Le altre stelle la canzonavano e la prendevano in giro
dicendo:”Ah, tu sei una minuscola stella e di sicuro in
Terra nessuno ti vede; ben presto una folata di vento
spegnerà la tua debole luce e tu non esisterai più per
nessuno!”
Invece tutti i bambini sulla Terra, ammiravano quella stellina che era la loro preferita
e che metteva nel loro cuoricino tanto calore e tanto amore.
Anche il vento, quando le era vicino, soffiava adagio per paura di spegnerla e le altre
stelle superbe e gelose si arrabbiavano.
Decisero di farle un sacco di dispetti e la poveretta, stanca e triste, abbandonò il cielo
e scese sulla Terra.
A un certo punto, dalla finestra di una capanna misera e spoglia, ella scorse un
vecchietto che aveva molto freddo ed era ammalato.
La stellina, senza farsi vedere, passò dal buco della serratura, si avvicinò lentamente
all'anziano e si accoccolò ai piedi del suo letto. Subito egli si sentì invadere da un
calore che gli saliva dalle estremità fino alla testa. Il suo viso, pallido e scarno, prese
colore e alla stellina parve che, nella penombra sorridesse.
Se ne andò via senza farsi vedere e riprese il suo cammino.
D'improvviso sentì un bambino che si lamentava e si rigirava nel letto, non riusciva
ad addormentarsi, perchè nel buio la sua fantasia si scontrava con fantasmi e mostri.
La stellina si posò delicatamente sul suo cuscino e il bambino, appena la vide, non
ebbe più paura: essa brillava allegramente ed egli si sentì felice e tranquillo. I suoi
occhietti si fecero sempre più pesanti e si addormentò profondamente sognando cose
liete e divertenti.
La stellina uscì in punta di piedi, decisa a proseguire il suo cammino senza fermarsi
più per nessuno, ma era troppo buona e, quando sentì i lamenti di una donna non potè
fare a meno di avvicinarsi per consolarla.
Era una vecchia vedova che, chiusa nel suo dolore, non faceva che piangere e
scrivere poesie tristissime che spezzavano il cuore. Pensava che Dio, permettendo un
dolore così, fosse crudele e cattivo. La stellina le si mise accanto e con tutto il suo
splendore e la sua vitalità le fece capire che aveva sbagliato: con tutta la sua
luminosità fece trasparire gli aspetti positivi della vita e la vedova, pentita, si sentì
leggera come se quell'essere minuscolo le avesse tolto un peso enorme che le
impediva di amare: pianse di felicità.
La stellina si sentì commossa e orgogliosa, ma non si vantava affatto e molto
dignitosamente se ne andò.
Era un po' malinconica perchè avrebbe dovuto tornare in cielo. Cercava di non
ascoltare le altre stelle e di amarle ugualmente anche se la deridevano. Si lasciò
andare allo sconforto e pianse un po': le sue calde lacrime dorate cadevano al suolo
con un leggero tintinnio.
In quello stesso istante, un bagliore fortissimo e immenso la travolse e sentì una voce
rimbombante intorno, era quella di Dio: “Stellina, ti voglio premiare per la tua bontà
e per il tuo coraggio, fra tutte sarai la stella più bella e domani guiderai i Re Magi e
veglierai sulla capanna quando nascerà Gesù”
Gli angeli cantarono dolcemente e la stella si trasformò in una enorme e lucente palla
di fuoco con una coda maestosa: la stella cometa.
COSA SIGNIFICA ESSERE GENITORI OGGI
Cosa significa essere genitori oggi? In una famiglia e in una società che cambiano così rapidamente,
essere padri e madri sembra diventato molto difficile.
La famiglia ha subito una grande trasformazione, da allargata quale era in passato e nella quale
vivevano insieme nonni, zii e nipoti, ci troviamo adesso di fronte ad un nucleo familiare sempre più
ristretto, composto molte volte anche da un solo genitore che si ritrova, spesso da solo, nella cura e
nel delicato momento dell’educazione dei propri figli.
E’ certamente importante che all’interno della famiglia si venga a creare sempre un ambiente
sereno, equilibrato, ricco di calore affettivo e di tutti gli stimoli che trasmessi al bambino lo
preparino ad affacciarsi al mondo esterno.
Mariti e mogli si aspettano l’uno dall’altro calore, affetto e sostegno, ma non solo; “caricarsi
insieme” significa unire le forze e le energie, per poter trovare una soluzione a problemi, consolarsi
e condividere gli alti e bassi della vita familiare ed extrafamiliare, anche quando queste vengono
meno.
Sembra che i genitori abbiano acquisito una maggiore sensibilità nei confronti dei bisogni dei
propri figli ed imparato a leggerne le emozioni, ma soprattutto quanto è facile sbagliare; ciascun
genitore dovrebbe dunque imparare a vedere il mondo dal punto di vista del proprio figlio, mettere
da parte l’idea che ci si è fatti su di lui per capire quali sono le prove e le difficoltà che affronta
quotidianamente, essere coscienti soprattutto di quelle che sono le proprie aspettative nei confronti
dei figli che spesso vengono comunicati in maniera errata e possono avere un duro peso nella loro
vita.
Essere genitori significa imparare a vivere anche i momenti di tensione per ricercare in questi
sempre un equilibrio e la base per crescere insieme quotidianamente.
Ci sono dei momenti in cui è necessario essere chiari, forti ma non equivoci, inoltre porre delle
regole che siano magari condivise insieme ai figli per un vivere sereno.
Per essere sicuri che i nostri figli crescano nell’atmosfera familiare giusta dovremmo prima di
tutto sentirci soddisfatti di noi stessi e della propria vita, risolvere i problemi invece di evitarli e
provare a fare i conti anche con ciò che ci tormenta nelle relazioni all’interno della famiglia. E’
indispensabile pensare al modo di conciliare il lavoro con la famiglia, evitando di trascurare quest’
ultima e dedicando il giusto tempo ad entrambi.
Ascoltate tanto vostro figlio e ciò che dice anche quando non vi parla, ascoltatelo non solo con le
orecchie ma anche con la testa e con il cuore perché ogni figlio è speciale ed ha bisogni speciali, e
ricordatevi sempre che i bambini imparano ciò che vivono.
I bambini imparano ciò che vivono
Se il bambino viene criticato,impara a condannare.
Se vive nell'ostilità, impara ad aggredire.
Se vive deriso, impara la timidezza
Se vive vergognandosi, impara a sentirsi colpevole.
Se vive trattato con tolleranza, impara ad essere paziente.
Se vive nell'incoraggiamento, impara la fiducia.
Se vive nell'approvazione, impara ad apprezzare.
Se vive nella lealtà, impara la giustizia.
Se vive con sicurezza, impara ad aver fede.
Se vive volendosi bene, impara a trovare amore e amicizia
nel mondo.
Dorothy Law Nolte
AVVISI
Si ricorda che…
 Mercoledì 8 dicembre, festa dell’Immacolata, la scuola resterà chiusa.
 Giovedì’ 9 dicembre alle ore 21.00 si terrà l’incontro formativo per le famiglie, a
carattere religioso, tenuto dal nostro parroco Don Giovanni.
 Nella settimana dal 13 al 18 dicembre verrà allestito il banco vendita libri, per i
bambini e per i genitori: sarà quindi possibile acquistarli.
 Entro il 17 dicembre, portare alle proprie insegnanti tutti i vostri lavori manuali per
poter allestire il relativo banco vendita in occasione della festa di Natale del 18
dicembre.
 Sabato 18 dicembre, presso la nostra scuola, si svolgerà la consueta Recita di Natale,
a cui seguirà un momento di festa insieme. (Seguirà un volantino)
 Le vacanze natalizie inizieranno giovedì 23 dicembre, fino al 9 di gennaio. Si ritorna
a scuola lunedì 10 gennaio.
Cogliamo l’occoasione
per augurarVI…