Modelli di sanità d`avanguardia nel territorio pontino

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Modelli di sanità
d’avanguardia
nel territorio
pontino
Il reparto di
urologia
de La Sapienza
chirurgia e ricerca futuristica al
reparto di urologia Universitaria
del Polo Pontino
Prof. Antonio Carbone
Immagini e filmati che ritraggono gli urologi universitari
del Polo Pontino della Sapienza durante l’attività
chirurgica
impacchettati
e pronti a fare il giro del
mondo nei più importanti
congressi
dedicati
alla
specialità. E’ il risultato
della crescente risonanza
nazionale ed internazionale
di questa unità operativa che
sempre più attrae specialisti
italiani e stranieri per la
formazione.
Obiettivo?
Trasmettere l’impiego delle tecnologie più avanzate per il
trattamento delle patologie dell’apparato urinario.
Ed è proprio questa attitudine all’utilizzo dei mezzi più
moderni a vantaggio della qualità e sicurezza degli
interventi chirurgici che ha indotto recentemente aziende
leader nel settore a filmare e fotografare gli urologi della
Sapienza di Latina al lavoro nelle sale operatorie del
padiglione universitario dell’ICOT. Il tutto finalizzato ad
ottenere materiale divulgativo e didattico che consenta
la dimostrazione, a coloro che non hanno esperienza, del
corretto impiego di strumenti innovativi per l’urologia. Un
lavoro frutto di una stretta e proficua collaborazione con l’azienda Endomedica,
protagonista del mercato nazionale in chirurgia laparoscopica tradizionale
tridimensionale. Al centro dell’interesse il suo sistema Viking integrato da
strumentazione e da sistemi di gestione di interfacce e software Sony, con gli
avanguardistici monitor personali a doppio schermo con tecnologia OLED per
la visione in 3D e 2D in alta definizione. Nell’ampio bagaglio strumentale di
questi urologi, comunque, tante altre innovazioni tecnologiche: sistemi capaci
di virare la polarizzazione della luce in corso di procedure endoscopiche per
aumentare la sensibilità diagnostica dei tumori vescicali; e poi ancora, sistemi
robotizzati per laparoscopia, utilizzo di protesi biocompatibili per la chirurgia
ricostruttiva e dispositivi di nuova concezione per l’emostasi.
Insomma, un ampio panorama di strumenti il cui impiego è routine nella realtà
dell’urologia dell’ICOT ma che rappresenta ancora un traguardo lontano per la
maggior parte dei reparti urologici soprattutto della nostra regione e di tutto il
centro-sud. Così, la vita dell’ICOT e delle sale operatorie della Sapienza è stata
piuttosto movimentata nelle ultime settimane, che hanno visto coincidere le
attività “di ripresa televisiva” effettuate da cameramen del centro operativo
di Saxa Rubra con gli eventi formativi del Master “Innovazioni Tecnologiche
in Chirurgia Laparoscopica Avanzata”, vera e propria punta di diamante della
formazione chirurgica al Polo Pontino e per il quale giungono, da diversi anni,
urologi da tutta Italia e stranieri.
Si consolida sempre più, dunque, la già forte realtà professionale di questo gruppo
che ultimamente ha portato nella Provincia, oltre che un’assistenza sanitaria di
qualità, una serie di iniziative che inducono medici e personale delle aziende
del settore farmaceutico e dei devices chirurgici ad investire nel nostro territorio
per l’addestramento professionale, la ricerca clinica e lo sviluppo tecnologico.
Un traguardo raggiunto grazie anche alla sempre maggiore visibilità di questa
unità operativa nel consesso internazionale, per il contributo dei suoi chirurghi
apportato ai comitati scientifici della Società Italiana ed Europea di urologia
e per la crescente partecipazione attiva ai più importanti eventi congressuali
urologici.
Così, mentre questi medici proseguono incessantemente la loro attività
assistenziale ed accademica quotidiana rappresentando un importante punto
di riferimento per la popolazione, le immagini ed i filmati che li ritraggono nelle
loro gesta chirurgiche diventano un importante mezzo di formazione a distanza
in tutto il mondo, sebbene a partire da un piccolo angolo della provincia
pontina.
Il Prof. Antonio Carbone, responsabile dell’Urologia della Sapienza di Latina, ed il dott. Palleschi, impegnati
in un intervento laparoscopico eseguito con il sistema 3D Viking ed i monitor dotati di schermo OLED
alloggiati all’interno di un “innovativo” casco personale.
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