VERONA
e
dintorni
La guida della città
e della provincia
di Verona
Verona TuttIntorno presenta una nuova edizione di “Verona e Dintorni – guida alla città e alla provincia di Verona”, che oltre a
descrivere le bellezze del territorio, raccoglie ben 30 proposte di itinerari e soggiorni.
Tali proposte sono il frutto del lavoro comune del Consorzio e dei suoi associati: agenzie viaggio, albergatori, ristoratori, aziende
agricole, strade del vino, enti pubblici, aziende di trasporti e fornitori di servizi turistici di ogni genere.
Gli itinerari vi permetteranno di scoprire le ricchezze storico-artistiche del territorio veronese, la ricca tradizione gastronomica ed
enoica delle valli veronesi, il patrimonio ambientale e naturalistico della montagna e della pianura, andando alla ricerca di luoghi
suggestivi e unici adatti per ogni tipo di vacanza e di escursione.
Verona TuttIntorno, in qualità di consorzio di imprese con il compito di promuovere e commercializzare l’offerta turistica del territorio
veronese e del patrimonio culturale, naturalistico ed enogastronomico, è a disposizione per fornire informazioni puntuali e proposte
di soggiorno “su misura” per tutti coloro che sceglieranno Verona e i suoi dintorni per trascorrere una indimenticabile vacanza.
Lasciatevi conquistare!!!!
Consorzio di Promozione e
Commercializzazione Turistica
Largo Caldera, 11 - 37122 Verona - Tel. +39 045 8009461 - Fax +39 045 8013142 - www.veronaitaly.it - [email protected]
Lessinia pag. 10
Verona pag. 5
2
Valpolicella pag. 18
Soave pag.14
Lago di Garda pag. 26
Pianura pag. 22
Legenda:
DISTANZE AUTOSTRADALI
DA VERONA CITTÁ
Trento
Bolzano
Vicenza
Venezia
Brescia
Milano
Bologna
Firenze
Roma
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km.
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km.
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Fiera
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51
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Aeroporto
Lago di Garda e Monte Baldo
Lessinia
Pianura Veronese
Soave ed Est Veronese
Valpolicella
Verona
AFFI
come arrivare
a Verona
IN AUTO
IN TRENO
IN AEREO
La provincia di Verona è attraversata da
est a ovest dall'autostrada A4, che serve
la città con le uscite di Verona Est e Sud
e le altre zone della provincia con i caselli
di Soave, Sommacampagna e Peschiera
(Lago di Garda); è inoltre attraversata in
direzione nord-sud dalla A22 ModenaBrennero, con uscite a Nogarole Rocca
per la Pianura Veronese, a Verona Nord
per la città e ad Affi per il Lago di Garda
e il Monte Baldo.
L’uscita per la fiera di Verona è Verona
sud.
Le altre principali direttrici
automobilistiche da cui è attraversata
sono: la SS 11, da Brescia o da Vicenza,
la SS 62 da Mantova, la SS 12 da Trento
o da Modena. La Lessinia si raggiunge
da Verona lungo la provinciale per
Grezzana-Bosco Chiesanuova.
Verona è attraversata dalla principale
linea ferroviaria nel nord Italia, la MilanoVenezia, con collegamenti molto frequenti
da e per le altre città venete (Venezia,
Padova, Vicenza) e lombarde (Brescia,
Milano). Altrettanto importante la linea
che collega Roma con Trento, il Brennero
e tutto il nord Europa. Stazione centrale:
Verona Porta Nuova.
Per informazioni ferroviarie
www.trenitalia.com - tel.892021
L'Aeroporto Valerio Catullo, a soli 12
chilometri da Verona, in località
Villafranca, è facilmente raggiungibile
dall'autostrada e dalla città. Offre
collegamenti di linea con varie località
del centro-sud Italia (Roma, Bari, Napoli,
Cagliari, Catania, Palermo) e con i
principali paesi europei quali la Germania
(Berlino, Colonia, Francoforte, Monaco),
la Francia, l'Inghilterra, i Paesi Bassi, la
Spagna (Madrid e Barcellona), il Belgio,
l'Austria, e vari voli charter da e per l'Italia,
la Spagna, la Grecia, Cuba, l'Egitto, la
Tunisia, la Turchia, la Russia, la Francia,
il Messico e il Marocco. Per informazioni
sui voli: tel. +39 045 8095666 dalle 6.00
alle 24.00. C’è un servizio di autobusnavetta da e per l’aeroporto ogni 20
minuti circa dalle 6.10 alle 23.30 costo
del biglietto 4.20, per informazioni tel.
+39 045 8057911. L’AirTerminal è situato
davanti alla stazione ferroviaria di Verona
Porta Nuova.
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Anfiteatro Arena
Casa di Giulietta
Museo di Castelvecchio
Torre dei Lamberti e Arche Scaligere
Centro Intern. di Fotografia Scavi Scaligeri
Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti
Chiesa di S. Anastasia
Complesso del Duomo
Ponte Pietra
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Museo Archeologico al Teatro Romano
Museo di Storia Naturale
Chiesa di S. Fermo
Museo Lapidario Maffeiano
Museo degli Affreschi Tomba di Giulietta
Biblioteca Civica
Basilica di S. Zeno
Chiesa di S. Lorenzo
Parcheggio non custodito
Mura romane
Mura scaligere
Mura rinascimentali
come muoversi
in Città
4
Parcheggio custodito
Zona a Traffico Limitato
IN AUTO
IN AUTOBUS
IN TAXI
L’accesso al centro storico (zona a traffico
limitato) è libero per tutti dal lunedì al venerdì:
dalle 10.00 alle 13.30, dalle 16.00 alle 18.00
e dalle 20.00 alle 22.00. Sabato, domenica
e festivi dalle 10.00 alle 13.30. Il parcheggio
è consentito esponendo il Verona Park, ticket
orario a pagamento (da 1 euro a 1,50 euro
a seconda della zona) in vendita nelle
tabaccherie o nei bar autorizzati.
Per i turisti è previsto il rilascio di permessi
per il transito senza limitazione di orario e
per la sosta negli apposti stalli, per turisti
alloggiati presso attività ricettive alberghiere
ed extralberghiere site all’interno della Zona
a Traffico Limitato. Essi sono distribuiti ai
clienti da parte degli esercenti delle attività
stesse.
Parcheggi gratuiti: Stadio ( Piazzale Guardini
e via Frà Giocondo), Viale Colonnello Galiano.
Per altri parcheggi: www.comune.verona.it
I biglietti per gli autobus urbani si acquistano
presso le tabaccherie e le edicole. Sia il
biglietto orario che quello giornaliero valgono
per l’intera rete urbana. Acquistando la
VeronaCard l’uso degli autobus urbani è
gratuito (vedi spazio pag. 31).
Info: AMT tel. +39 045 8871111 - www.amt.it
L’autostazione degli autobus extraurbani è
presso la Stazione FS Porta Nuova. I biglietti
si acquistano prima di salire in vettura. Info:
APTV tel. +39 045 8057922. L’azienda
fornisce anche servizi di noleggio pullman
turistici: tel. +39 045 8057901 - www.aptv.it.
Per visitare la città in un’ora e mezza,
comodamente seduti, si può utilizzare
Romeo, un autobus turistico dotato di cuffie
per l’illustrazione del percorso in lingua
italiana, inglese, tedesca e francese. Il servizio
è attivo da giugno a settembre.
Per informazioni tel. +39 045 8401160 dalle
9.00 alle 13.00.
Il servizio taxi funziona 24 ore su 24 (tel.
+39 045 532666). Prestano servizio
continuato i taxi della Stazione ferroviaria
(tel. +39 045 8004528) e di Piazza Bra
(tel. +39 045 8030565). Altri parcheggi
taxi sono in Piazza Erbe (tel. +39 045
8030561), Piazza S. Giorgio (tel. +39 045
8349510), Piazza S. Zeno (tel. +39 045
8349500), all’ospedale di B.go Trento
(tel. +39 045 8349511) all’ospedale di
B.go Roma, uscita Verona Sud e uscita
Verona Est, in C.so Milano e all’aeroporto
Catullo.
Basilica di San Zeno
Verona,
città patrimonio dell’umanità
Verona è una città dove storia ed arte si
intrecciano in un continuo ed affascinante
connubio, da lasciare stupiti per quanti
importanti segni sono ancor oggi visibili
per ognuna delle epoche storiche che
ha attraversato: gli insediamenti romani,
l'epoca dei liberi comuni, il tempo della
signoria degli Scaligeri, le dominazioni
veneziana ed asburgica. Attraversando
il centro storico, lungo le sponde
dell'Adige, ad ogni passo corrisponde
una visuale su un'importante opera d'arte
antica anche di millenni.
Una visita ideale inizia dalla centrale
Piazza Bra, dominata dalla mole
dell'Arena, anfiteatro romano del I sec.
d.C., che sui suoi spalti accoglie tuttora
gli oltre ventiduemila spettatori della
prestigiosa stagione lirica e di altri
spettacoli. La Piazza è inoltre circondata
dai bei Palazzo Barbieri e della Gran
Guardia. Sul passeggio del "Liston" e
sulla elegante Via Mazzini si svolge la
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rituale passeggiata dei veronesi.
Al termine della via sorge uno dei simboli
dell'architettura cittadina, la Casa di
Giulietta, protagonista della nota opera
di Shakespeare.
Poco distante, sul luogo dell'antico foro
romano, si apre Piazza delle Erbe, oggi
sede del mercato cittadino, circondata
da palazzi e torri di varie epoche e
segnata dalla presenza della fontana di
Madonna Verona. Passando sotto l'arco
della Costa si entra in Piazza dei Signori,
luogo che rimanda soprattutto alle
memorie scaligere, con gli imponenti
Palazzo della Famiglia e quello del
Capitano e le bellissime Arche Scaligere,
tombe monumentali di Cangrande e dei
suoi familiari. La caratteristica via
Sottoriva porta ad affacciarsi sull'Adige
proprio dove svetta maestosa la basilica
di Santa Anastasia, ricca di opere
medievali e rinascimentali. Al di là del
fiume si scorge il Teatro Romano appena
oltre il Ponte Pietra, e proseguendo lungo
l'argine si arriva al Duomo, che
nell'armonioso interno gotico conserva
un’inestimabile pala del Tiziano.
L'ampia ansa del fiume che racchiude il
nucleo storico cittadino termina sulle
singolari arcate del ponte merlato di
Castelvecchio, altra opera scaligera del
sec. XIV, il cui mastio ospita le importanti
collezioni del museo. Continuando lungo
il fiume l'itinerario di visita si conclude
alla Basilica di San Zeno, una delle più
belle ed importanti chiese romaniche
italiane. Autentici capolavori, come il
portale di formelle in bronzo e il trittico
del Mantegna sull'altare maggiore,
testimoniano degnamente un periodo
storico ed artistico particolarmente
fiorente per la città.
> verona patrimonio dell’umanità
> itinerari a verona
Arena di Verona
Balcone di Giulietta
“San Giorgio e la Principessa”, Pisanello
Chiesa di S. Anastasia
Spettacolo Lirico in Arena
>itinerari a Verona
Verona in breve
> programmi di mezza giornata
VERONA SCONOSCIUTA
Mezza giornata per scoprire la parte
meno conosciuta della città. Si inizia dal
Giardino Giusti, del 1700. Si visita poi la
Chiesa di S. Maria in Organo con le
bellissime "tarsie" della sacrestia.
Attraverso l'antico Ponte Romano, Ponte
Pietra, si entra nella città antica. Visita
alla Chiesa di S. Anastasia in stile gotico,
dove è conservato un affresco del
Pisanello.
TOUR CLASSICO DEL CENTRO
Visita della città iniziando dall'Arena e
proseguendo attraverso le strade del
centro storico fino alla Casa di Giulietta
con il balcone. Si prosegue per Piazza
delle Erbe, l'antico Foro Romano, Piazza
dei Signori, il Cortile Mercato Vecchio
con la Scala della Ragione, le Arche
Scaligere. Ritorno in Piazza Bra lungo
Corso Portoni Borsari con la Porta
Romana.
VERONA ARCHEOLOGICA
Si attraversa la storia romana di Verona:
l'anfiteatro romano, le mura fino alla Porta
Leona, uno degli accessi alla città
romana. Si prosegue fino all'antico Foro,
oggi Piazza delle Erbe. Lungo le strette
vie del centro si raggiunge il Ponte
Romano, chiamato Ponte Pietra, e quindi
visita al Teatro Romano affacciato sul
fiume.
Rafting Culturale in Adige
Conosc e re Ve rona pagaiando in Adige
> programma tipo 1ora e mezza (da giugno a settembre)
Un tour destinato a chi desidera scoprire
la città in maniera originale e divertente:
dal fiume che la attraversa, seguendo
un tragitto inedito e particolarmente
suggestivo.
- Ritrovo con le guide (1 guida sportiva
e 1 guida turistica) a Castelvecchio (dalla
parte dell’Arsenale) o in Lungadige
Catena (alla Trattoria all’Adige) e
preparazione dell’equipaggio.
- Partenza del tour e della visita guidata
alla città. Pagaiando dal Ponte Scaligero
ad oltre il Ponte delle Navi, attraverso
Ponte della Vittoria, Ponte Garibaldi,
Ponte Pietra e Ponte Nuovo.
Si potranno osservare in assoluta
tranquillità ponti, monumenti, chiese,
palazzi di varie epoche della storia di
Verona. Saranno possibili soste nelle
zone di maggior interesse.
- Arrivo in Zona Filippini, dove si
troveranno le borse lasciate al punto di
partenza e trasportate dal pulmino
dell’organizzazione al luogo di arrivo.
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Trittico del Mantegna - Basilica di S. Zeno
Ponte Pietra
Case Mazzanti
itinerari a Verona
Il Grand Tour di Verona
> programma di una giornata
- Visita al mattino dalla Basilica di San
Zeno, una delle più belle d'Italia, sorta
nel XII secolo, con l'annesso chiostro,
ed il famoso portale con le formelle in
bronzo e il trittico del Mantegna.
- Proseguendo lungo le Regaste che
costeggiano il fiume Adige si giunge al
Castello Scaligero con il suo bellissimo
ponte.
Si consiglia la visita al museo.
- All'uscita dal museo si segue Corso
Cavour con i suoi eleganti palazzi e si
sosta brevemente alla chiesa di San
Lorenzo, gioiello del 1100. Attraverso
Porta Borsari si entra nel centro storico,
dove si può sostare per il pranzo in uno
dei tanti locali tipici.
- Nel pomeriggio è la volta di Piazza delle
Erbe, Piazza dei Signori, il cortile del
Mercato Vecchio con la Scala della
Ragione e le Arche Scaligere. Oltre il
cortile del Palazzo del Comune si
cammina fino alla Casa di Giulietta e al
suo balcone, per poi continuare lungo
via Mazzini, tra i bei negozi, fino a Piazza
Bra e all'Arena, affiancate dal Palazzo
della Gran Guardia.
Anteprima Opera
Incontro con l’Opera, la storia e i sapori veron e si
> programma di una serata
- Ore 17.30: appuntamento in un Palazzo
storico in centro città a pochi passi
dall’Arena romana. Incontro con il nostro
Tour leader.
- Ore 18.00: “Opera”, guida all’ascolto
dell’opera di Giuseppe Verdi, con
pianoforte a coda, maestro e voci soliste,
in collaborazione con l’Ente Lirico Arena
di Verona;
- Ore 19.00: cena-degustazione nel
salone del palazzo, con i migliori vini e
8
prodotti della cucina veronese, serviti ed
illustrati da nostri esperti;
- Ore 20.30: fine programma e breve
passeggiata verso l’Arena romana per la
serata Areniana;
- Ore 21.00: inizio spettacolo lirico in
Arena.
> verona patrimonio dell’umanità
> itinerari a verona
Piazza dei Signori
Torre dei Lamberti
Via Sottoriva
Teatro Romano
Qualcosa di insolito
Verona by ni ght
> programma di una serata
Tre ore di escursione serale con pullman
privato: il Castelvecchio con il romantico
ponte illuminato, proseguimento per la
collina da dove si gode la vista notturna
della città e del suo fiume.
Breve passeggiata nel cuore antico della
città, con le strette vie illuminate e sosta
in una tipica osteria per un buon bicchiere
di vino locale.
Fuga per due nella città dell’amore
I tinera ri c l a ssi ci e segreti tra arte e sapori,
st o r ia e l e gge nda
> programma tipo 2 giorni/1 notte
Primo giorno: Verona
- Arrivo a Verona e sistemazione in hotel
centralissimo e selezionato.
- Relax e breve passeggiata in libertà,
tra piazza delle Erbe e piazza Dante, per
l’aperitivo.
- Arrivo in un’accogliente e romantica
enoteca per la cena a base dei migliori
prodotti tipici veronesi.
- La passeggiata notturna tra via Mazzini
e Piazza Bra prepara al rientro in hotel e
al pernottamento.
Secondo giorno: Verona romantica
- Colazione e passeggiata nella città
scaligera tra i vecchi quartieri medievali,
toccando antiche chiese, gallerie d’arte,
vecchie osterie e il famoso balcone di
Giulietta.
- Pranzo libero in centro.
- Pomeriggio con salita a Castel S. Pietro
per la visione dall’alto della città e rientro,
lungo il fiume, in hotel per un po’ di relax.
- La notte a Verona è magica e tante
sono le possibilità per una cena speciale,
seguita da una passeggiata mano nella
mano lungo il fiume, tra i due luoghi
storici più romantici: Ponte Pietra e Ponte
Castelvecchio.
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Lessinia,
la montagna a portata di mano
La Lessinia è situata nella parte
settentrionale della provincia di Verona,
ed è costituita da un esteso altipiano
delimitato ad oriente dal confine con la
provincia di Vicenza, ad occidente dalla
Val d'Adige e a Nord dalla Valle di Ronchi.
Nel 1990 è stato inoltre istituito il Parco
Naturale Regionale della Lessinia, a tutela
dell'inestimabile patrimonio naturalistico
delle sue vallate e delle sue cime.
La montagna veronese, con le sue valli
esposte a sud che si propendono verso
la città di Verona con la Valpantena, è
una cerniera ambientale temperata tra
pianura padana e mondo alpino.
La graduale pendenza delle dorsali (da
100 a 1800 metri slm in 30 km circa),
l'elevata piovosità autunnale-primaverile
dell'alta Lessinia, le profonde incisioni
torrentizie, l'aridità carsica delle sue rocce
calcaree e millenni di lavoro contadino,
hanno plasmato la varietà dei suoi
ambienti. Oliveti e vigneti mediterranei
della bassa collina sfumano nei frutteti
(ciliegi, castagni) della media Lessinia,
per mutarsi in boschi di faggio e praterie
d'alpeggio sull'altopiano. Le rocce
sedimentarie e vulcaniche (formatesi
negli ultimi 200 milioni di anni)
compongono le tessere più antiche di
questo raro mosaico ambientale, di cui
i pesci fossili di Bolca sono l'aspetto più
famoso. La storia della Lessinia non si
ferma al suo patrimonio geologico,
preistorico ed etnografico: alcune sue
attività tradizionali come l'alpeggio (che
produce pregiati latticini e formaggi tipici)
e la lavorazione della pietra continuano
come cultura ed economia. Alcune cave
"a cielo aperto" sono ancor'oggi in piena
funzione per l'estrazione della Pietra della
Lessinia.
I centri principali del comprensorio sono:
Grezzana, dove è situata la prestigiosa
e sfarzosa Villa Arvedi; Bosco
Chiesanuova e il suo Museo Etnografico;
Erbezzo con l’area floro-faunistica della
Malga Derocon; S. Anna d'Alfaedo, dove
ha sede un importante Museo
Paleontologico e Ponte di Veja, dove lo
storico e maestoso ponte sulla
Valpantena spicca con il Rosso
Ammonitico dell'arcata e il bianco
calcareo dei piloni, rappresentando un
esempio pressoché unico di ponte
naturale dovuto ad un fenomeno carsico.
Il Ponte di Veja fu usato fin dall'era
preistorica dai cacciatori (uno di essi
potrebbe essere il famoso "Otzi" ritrovato
poi sul ghiacciaio del Similaun), come
testimoniano i segni lasciati nella Grotta
dell'Orso e nelle altre cavità che si
sviluppano sotto il ponte. Impareggiabile
è poi il Parco delle Cascate di Molina,
oasi naturalistica ricca d'acque e di
specie botaniche rare. Con i suoi canyon,
laghetti e punti panoramici, che
dominano il parco, è un luogo rinfrescante
d'estate e affascinante d'inverno, grazie
allo spettacolo delle cascate ghiacciate.
La Lessinia è da sempre, grazie alla sua
varietà ambientale, la "prima montagna"
per molti abitanti della pianura padana,
facilmente raggiungibile con mezzi
pubblici, ben attrezzata con strutture
r i c e t t i v e ( a l b e rg h i , c a m p e g g i ,
appartamenti) e adatta sia al turismo
invernale e alla pratica dello sci, con i
nuovi impianti di risalita di San Giorgio,
sia all'escursionismo estivo e alle
passeggiate nel verde.
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Malga San Giorgio
Trombini
Località Spiassoi - Roverè
itinerari in Lessinia
Natura, storia e sapori della Lessinia
> programma di una giornata
Escursione di una giornata nel Parco
della Lessinia, alla scoperta della terra
del formaggio Monte Veronese Dop e
dell’olio d’oliva, in un ambiente ricco di
suggestioni e sapori, con possibilità di
sosta anche in Valpolicella.
- Partenza al mattino da Verona per
Bosco Chiesanuova. Sosta per
degustazione presso un’azienda agricola
a Grezzana e di vino presso la cantina
della Valpantena; trasferimento a Bosco
Chiesanuova per la vista al Museo
Etnografico e all’antico “Baito del latte”
della Coletta (XVIII sec).
- Pranzo presso un ristorante tipico.
- Nel pomeriggio, visita ad un caseificio
di Erbezzo e proseguimento per S. Anna
d’Alfaedo e Ponte di Veja, con visita al
Museo paleontologico e al famoso Ponte
di Veja.
- Arrivo in Valpolicella e sosta in cantina
per degustare l’omonimo vino rosso.
- Rientro a Verona nel tardo pomeriggio.
Mtb Tour dei Monti Lessini
In bicicletta da Verona al Parco Naturale della Lessinia
> programma tipo 5 giorni/4 notti
- 1° giorno: Verona
Arrivo a Verona nel pomeriggio,
sistemazione in hotel, incontro con la
guida, aperitivo di benvenuto,
presentazione del programma, e verifica
attrezzature. Cena tipica. Rientro in hotel
e pernottamento.
- 2° giorno: Verona–Roverè
Colazione e partenza per la prima tappa,
la più impegnativa, verso le colline e i
Monti Lessini. Pranzo al sacco (o in
trattoria tipica, extra) e proseguimento
fino a Roverè Veronese (800 m).
12
Sistemazione in hotel, cena tipica e
pernottamento.
- 3° giorno: Roverè – Bosco Chiesanuova
Colazione e partenza per Camposilvano,
con il museo dei fossili, la grande
voragine del Covolo e l’incantevole Valle
delle Sfingi. Si prosegue attraverso
alpeggi fino a San Giorgio (1500 m)
entrando nel Parco Naturale Regionale
della Lessinia e raggiungendo Bosco.
Pranzo al sacco (o in trattoria tipica,
extra). Sistemazione in hotel, cena con
sapori tipici e pernottamento.
- 4° giorno: Bosco Chiesanuova-Verona
Colazione, visita al Museo Etnografico e
partenza, tutta in discesa, attraverso
boschi e vallate coperte di ciliegi, vigneti
e oliveti.
Pranzo al sacco (o in trattoria, extra) e
proseguimento per Verona, con tappa a
Castel San Pietro per una vista
panoramica sulla città, e arrivo in Piazza
Bra, davanti all’Arena romana.
> lessinia, la montagna a portata di mano
> itinerari in Lessinia
Pesce Angelo - Museo dei Fossili di Bolca
Formaggio Monte Veronese dop e Soppressa Veneta
Trekking dei Monti Lessini
Da Giazza a Verona sull’E5, attraverso il Parco Naturale
> programma tipo 4 giorni/3 notti
- 1° giorno: Verona
Arrivo a Verona nel pomeriggio,
sistemazione in hotel, incontro con la
guida, aperitivo di benvenuto,
presentazione del programma e verifica
attrezzature individuali. Cena in locale
tipico. Rientro in hotel e pernottamento.
- 2° giorno: Verona – Giazza – S. Giorgio
Colazione e partenza in bus di linea per
Giazza, nell’alta val d’Illasi, culla della
cultura cimbra. Visita al Museo dei Cimbri,
ultimi acquisti per il pranzo al sacco e
inizio trekking verso l’altopiano della
Lessinia. Cena tipica e pernottamento
in hotel.
- 3° giorno: S. Giorgio - Ponte di Veja
Colazione e partenza per la traversata
dei Lessini centrali, tra antiche contrade
cimbre e valli selvagge. Pranzo al sacco.
Proseguimento fino al famoso parco geo-
archeologico di Ponte di Veja, con il più
grande ponte naturale d’Europa. Cena
tipica e pernottamento in hotel.
- 4° giorno: Ponte di Veja - Verona
Colazione e partenza per l’ultimo tratto,
attraverso la media Lessinia e la
Valpolicella coperta di ciliegi, vitigni e
oliveti, fino alla selvaggia Val Borago e a
Verona. Pranzo al sacco. Arrivo in Piazza
Bra.
A spasso tra le colline della Valpantena
> percorso a piedi o in mountain bike 6,3 Km
Parcheggiata l’auto nei pressi della chiesa
parrocchiale di S. Maria in Stelle
(obbligatoria una visita vicino a Pantheon),
si procede sulla sua sinistra per via Casai.
Superate le ultime case la strada diventa
carrareccia e s’inerpica dolcemente, con
suggestivi scorci panoramici, fino ad
incrociare una strada sterrata in loc.
Maroni. Si prosegue a destra sulla strada
principale, superando loc. Fiocco e un
allevamento di animali da cortile, per
incrociare un’altra sterrata da seguire in
discesa e raggiungere, attraverso il bosco,
loc. Ca’ Nova. Continuando a destra in
discesa, fino alla strada asfaltata,
s’incontra loc. Vendri con la chiesetta e
l’omonima Villa Vendri, e in dieci minuti
circa si torna al punto di partenza.
Verso il Castello di Montorio
> percorso a piedi o in bicicletta 4 Km, 2 ore
La prima escursione porta alla scoperta
della dorsale di Montorio, ricca di
testimonianze storiche e preistoriche.
Giunti in loc. Ponte Florio e parcheggiata
l’auto nei pressi del supermercato
(fermata bus da P. Nuova), si attraversa
verso Nord il ponticello sul rio che
riforniva d’acqua la città fin da epoca
romana. Si prosegue, a destra in salita,
fino a quando la strada si fa pianeggiante
e, al bivio si tiene la destra e in pochi
minuti si giunge all’imponente Castello
di Montorio, giunto al suo massimo
splendore con la signoria Scaligera (XIIIXIV sec.). Si torna sui propri passi per
proseguire toccando la chiesetta di San
Venerio e raggiungere Forte John (detto
Forte Preara), eretto nel 1860 dagli
austriaci. Continuando ancora verso Nord
s’incontra il “Piloton”, cippo di epoca
preromana sulle cui origini aleggia ancora
il mistero, come sul vicino abitato
preistorico ancora interrato. Il percorso
consigliato per il ritorno ripercorre quello
di andata.
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Castello di Soave
Soave,
tra le dolci colline
Sulle ultime propaggini dei Monti Lessini,
nella parte orientale della provincia di
Verona, i terreni tufacei delle valli
d'Alpone, del Tramigna, dell'Illasi e di
Mezzane hanno costituito nel corso dei
secoli un habitat ideale per la coltivazione
dell'uva garganega e la produzione di un
delizioso vino bianco, il Soave. Nel vasto
e qualificato panorama dei pregiati vini
veronesi, solo in queste colline di origine
vulcanica con importanti affioramenti
calcarei, si è andata a realizzare l'ideale
simbiosi tra ambiente e vitigno, ideale
per la produzione di grandi vini. Il territorio
attorno al paese di Soave è quindi da
sempre la terra dei vini bianchi, con i
suoi castelli, le chiese, i campanili e le
ricche ville patrizie che emergono appena
dal mare dei vigneti, a testimonianza di
un territorio ricco di storia, tradizione e
fortemente collegato al suo principale
prodotto. Tra storia, gastronomia e
paesaggi unici, uno spettacolare itinerario
si snoda tra le principali aziende, i punti
vendita, i ristoranti, le attrattive storiche
ed ambientali. Si parte dalla cittadina
medievale di Soave, racchiusa in
un'intatta cinta muraria che risale fino
alla cima del colle sovrastante dove
svetta il Castello. Soave fu quasi
certamente rifondata dagli Svevi giunti
al seguito dei Longobardi e fortificata
dagli Scaligeri. Importanti testimonianze,
oltre al castello, sono il duecentesco
Palazzo San Bonifacio, il quattrocentesco
Palazzo Cavalli in stile gotico veneziano,
la prospiciente Chiesa di San Lorenzo,
fondata nel '300 e riedificata nel 700, il
bel Palazzo di Giustizia e il Palazzo
Scaligero. Uscendo dal paese verso est
si passa il ponte sul torrente Tramigna e
si risale una suggestiva strada
panoramica verso Colognola ai Colli,
delizioso centro abitato di origine romana
disteso sulle ridenti colline del Soave.
Da qui, dirigendosi verso sud sono
meritevoli di una visita le Antiche Terme
Romane di Giunone a Caldiero, oppure
salendo verso nord si imbocca la bella
Valle d'Illasi tra oliveti centenari che si
alternano a vigne e ciliegi, oppure ancora
si viaggia fino a Pieve di Colognola ai
Colli dove si ammira la Pieve romanica
di San Maria, circondata dai vigneti.
Oltre Pieve sorge l'antichissimo centro
di San Pietro di Lavagno, contornato da
ville. Si può quindi tornare a Illasi, con il
suo antico maniero scaligero e
un'aggregazione di antiche ville nobiliari
come Villa Perez Pompei Sagramoso,
già sede del governo del feudo, il cui
grande parco si estende fino alla collina
del castello. Si può salire sulla cima del
monte, con vedute sulle valli d'Illasi e del
Tramigna, e scendere quindi a Cazzano
attraverso giardini di ciliegi.
L'area di produzione del "Soave
Classico", la zona storica del pregiato
vino, è appena più a sud, nei pressi di
Monteforte d'Alpone, dove si selezionano
noti "cru" quali Monte Pressoni, Monte
Foscarino, Rugate, Ronchetto, Val
D’Alpone, Roncà e Bolca. Il paese
conserva l’importante chiesa parrocchiale
di Santa Maria Maggiore con la sua
facciata neoclassica e il suo campanile,
e il Palazzo Vescovile ingentilito da un
suggestivo chiostro. Un viaggio
inebriante, a scoprire una terra dove “è
l’uva dolcissima e scintillante ad offrire
un vino invidiato da tutto il mondo".
15
Colognola ai Collii
Monteforte d’Alpone
Località al Pigno
itinerari a Soave
Itinerario in Val di Mezzane
> a piedi o in mountain-bike di 12 Km
Questo bell’ itinerario tra viti e olivi parte
dal Municipio di Mezzane, prosegue
verso nord fino al Frantoio e poi, a destra,
per via Farinati. Si continua poi a destra
in via degli Olivi toccando i borghi di
Tremenello e Giare e raggiungendo loc.
Valdonega, dove si piega verso l’alto fino
al crinale e all’antica via Cara. Si prosegue
verso nord sullo sterrato, osservando la
bella vallata, fino a al capitello di S.
Vincenzo, si scende a sinistra fino a
Mezzane di Sopra e, superato il piccolo
cimitero, si prende la strada a sinistra
che s’infila tra i prati. Il bel sterrato riporta
verso sud fino a loc. Casale e, in pochi
minuti, al municipio del paese.
Sapori e tesori del Soave
> programma di una giornata
Soave è tra i più bei borghi medievali del
Veneto, sito al centro della terra dove si
produce l’omonimo vino bianco famoso
nel mondo. L’itinerario non può che
iniziare con una passeggiata nel centro
storico, circondato dalla possente cinta
muraria che risale fino alla cima del colle
sovrastante, per raggiungere il
meraviglioso Castello aperto al pubblico.
Di origini molto antiche, il maniero venne
ampliato dalla Famiglia degli Scaligeri e
successivamente dai Veneziani. Ottimi
16
ristoranti e cantine da visitare si trovano
sia in paese sia nelle vallate vicine.
La giornata può continuare raggiungendo
Illasi e le sue numerose ville nobiliari, tra
le quali la bella Villa Sagramoso Pompei,
che ospita anche un’azienda vitivinicola.
Proseguendo verso nord vale la pena
raggiungere l’abitato di Giazza, ai piedi
delle Piccole Dolomiti, borgo di origine
cimbra caratterizzato da questa cultura
giunta nel veronese circa 800 anni fa dal
cuore dell’Europa. Sulla strada sono
degni di nota sia i frantoi famosi per
l’ottimo olio d’oliva sia gli artigiani del
ferro battuto, presenti in particolare in
quel di Cogollo (Tregnago) dove si può
visitare il Museo del ferro battuto.
Se vi rimane ancora un po’ di tempo,
l’Abazia di S. Bonifacio nei pressi del
casello autostradale di Soave, può
chiudere in bellezza una giornata passata
tra arte, storia e sapori.
> soave, tra le dodici colline
> itinerari a soave
Castello d’Illasi
Illasi
Balla Bassanella - Soave
Fossili, ville e castelli nell’est Veronese
> programma di una giornata
L’itinerario inizia da Illasi dove si può
visitare Villa Sagramoso Perez Pompei
costruita nel 1615 e circondata da un
vasto parco realizzato nei primi
dell’ottocento, all’interno del quale sulla
sommità della collina, sorgono i resti del
Castello medioevale, mentre intorno si
possono ammirare statue ed alberi
secolari. Sempre nel centro del paese
sorge la maestosa Villa Pompei Carlotti,
il cui corpo centrale è del 1600. La villa
è arricchita con statue dei G.A. Schiavi
ed affreschi di Antonio Balestra e Andrea
Porta.
La strada prosegue per Tregnago dove
si può sostare in un ristorante tipico per
il pranzo. Proseguendo si giunge a Bolca,
il più importante deposito fossilifero
conosciuto. La visita al Museo dei Fossili,
può poi proseguire con la "passeggiata
paleontologica": un itinerario che parte
dall'abitato di Bolca e porta alla valletta
della Pesciara, luogo dove la famiglia
Cerato ha estratto i fossili oggi esposti
al Museo di Bolca e al Museo di Storia
Naturale di Verona.
Al rientro verso Soave ci si può fermare
per una romantica passeggiata notturna
nel borgo medioevale.
Il percorso dei Dieci Capitelli a Monteforte d’Alpone
> programma di una giornata
E’ uno degli itinerari classici di Monteforte
d’Alpone, disegnato per gli amanti del
footing e della semplice passeggiata.
Partendo dalla piazza Venturi nel centro
storico del paese, in breve si raggiungono
le strade sterrate incorniciate dalla
campagna coltivata a vite e i viottoli che
si inerpicano sulle colline del Soave
classico quali: Val Ponsara, Val
dell'Acqua, Foscarino, Monte Pressoni,
Monte Cercene, il Pigno, la Rocca, Ca'
de Napa, Zoppega e Salvarenza. Come
descrive anche il Ministero dell’Ambiente,
questo territorio risulta essere di tipo
naturale “a perdita d’occhio”, infatti
passeggiando fra queste colline
seguendo il percorso dei Dieci Capitelli
si scorge a 360° una natura impensabile
e incontaminata che sembra di
appartenere ad un altro tempo.
Il percorso lungo ca. 8 km, segnalato
con apposite targhe, è aperto tutto l'anno
ed è scandito dalla presenza dei capitelli
a testimonianza di una fede antica che
propone i suoi ritmi a braccetto con la
natura con semplicità e perfezione.
Questi i capitelli che s'incontrano: 1)
Madonna con Gesù; 2) San Pietro; 3)
Sacra Famiglia (capitel del Foscarin); 4)
Madonna con Bambino; 5) San Vincenzo
Ferreri; 6) Bassanella; 7) San Giuseppe;
8) Cristo in Croce; 9) Regina Pacis; 10)
San Rocheto.
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Villa de Buris
Valpolicella,
la terra dei vini bimillenari
Valpolicella: per reazione condizionata
emerge dal subcosciente l’immagine di
Recioto e Amarone, unico vino
dell’antichità sopravvissuto a due millenni
di metamorfosi convulse.
Mentre Màssico e Falerno scomparvero
dal Retico delizia di Augusto Imperatore,
al Rosso Austero “supremo vino d’Italia”
(Parigi 1845), all’Amarone (ispirazione di
A. Lucchese - Nóvare 1936), il Valpolicella
superò ogni sfida del tempo.
Dai vigneti che rivestono pendici e
tappezzano fondivalle a primavera, fino
alla violacea vendemmia settembrina, la
madre uva in travagliato percorso si
sviluppa e affina per darci, emaciando
sé stessa in trimestral riposo, il liquore
più sublime. Ardua impresa illustrarne
pregi e blasoni: meglio farne convincente
esperienza in loco, ove l’ambiente ti
avvolge di sostanziata tradizione e
arricchisce il succo delizioso nei calici
arrubinati. Ed è ambiente riccamente
suggestivo. La Valpolicella non è solo
vino, il quale statisticamente è parte ben
minoritaria del patrimonio naturale,
storico, artistico, economico della regione
in cui, nei 240 Kmq della Contea e del
Vicariato Veneto, uomo e natura
concentrarono meraviglie naturali e
archeologiche: ponte di Veja, il ponte
naturale più grande del mondo; cascate
di Molina; chiusa di Ceraìno; cave
medievali di Prun; Squalo fossile di sei
metri (Museo di S. Anna). Testimonianze
Preistoriche: Grotta di Fumane (lo
“sciamano” di 34.000 anni fa); Castellier
delle Guàite (bastioni più antichi di Europa
- 3.600 anni fa). Monumenti Romanici:
Torre civica di Negrar; Pievi di San Giorgio
e San Floriano, e una dozzina di chiese
minori. Un centinaio di Ville Venete,
capolavori di Palladio, Sammicheli,
Cristofoli ecc. con saloni affrescati.
Un breve elenco: San Dionigi (Parona);
Verità-Serego Alighieri e Turco Zamboni
(Arbizzano); Mosconi-Bertani (Nóvare);
Rizzardi con Giardino di Pojega (Negrar);
Santa Sofia (Pedemonte); Saibante
Monga e Pullè-Galtarossa (S. Pietro);
Porta-Rizzini (Marano); Buri-Avanzi (Bure);
Della Torre (Fumane); Nichesola (Ponton);
Del Bene (Volargne); Da Sacco
(Pescantina).
E tra meraviglie di natura e arte l’operosità
attenta del contadino alla vite unisce
pesche fragranti della piana atesina,
ciliegie zuccherose della collina, olive di
succo delicato, mele di gusto intenso,
riserve di castagne sull’altipiano; mentre
con sagacia e vigore nel distretto
marmorario di S.Ambrogio-Dolcé e in
varie zone industriali, piccole industrie e
versatile artigianato producono manufatti
di pregio e macchine a molteplici
applicazioni.
Non si può tacere la gastronomia tipica
che dall’antica osteria di tono spontaneo
a trattorie e ristoranti, tocca livelli di
eleganza e raffinatezza, offrendo piatti
tradizionali: paparèle col brodo tajà e
figadini, tri lessi con pearà, pasta e fasoi,
polenta e agnello in umido, salumi
prelibati e formaggi profumati di monte,
per finire con dolci svariati di sapori
ancestrali, dalla rustica pissòta in varie
ricette, a pastafròla e sbrisolóna, a torta
margarita, a nadalini e brasadèle
pasquali, il tutto in condimento esilarante
di Recioto e Amarone. Questa è
Valpolicella: giacimento inesausto di
variegata seduzione.
Prof. Francesco Quintarelli
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Cascate di Molina
Pieve di San Floriano
Uva in appassimento
Teatro Verde nel Giardino Poiega - Negrar
itinerari in Valpolicella
La terra del vino
> programma di una giornata
Escursione di una giornata intera, per
chi desidera conoscere gli aspetti più
caratteristici della terra che produce uno
dei migliori vini d'Italia.
Programma:
- Partenza alla mattina con auto/pullman
riservati.
- Visita alle Pievi romaniche della
Valpolicella: la Pieve di San Giorgio e
quella di San Floriano;
- Visita ad una delle cantine della
Valpolicella e degustazione di vini rossi,
i prodotti più tipici della zona.
- Pranzo in ristorante tipico o agriturismo.
- Visita ad una delle ville della Valpolicella,
ad esempio i giardini settecenteschi di
Villa Rizzardi.
- Prima di rientrare in hotel, degustazione
dei "rossi" della Valpolicella (Valpolicella,
Amarone e Recioto) con assaggio di
prodotti tipici.
- Rientro nel tardo pomeriggio.
A passeggio verso la Pieve di San Giorgio
> trekking di 3-4 ore
Facile percorso di trekking di 3-4 ore,
con un dislivello totale di 626m, nella
terra dei grandi vini rossi e delle pievi
romaniche.
- Si parte e si arriva alla chiesa di S.
Ambrogio, dalla quale si sale verso
l'antica torre sulla collina in direzione
nord-est. Si percorre una carrareccia tra
i vigneti fino a giungere a S. Giorgio,
dove si visitano la famosa Pieve, il Parco
Archeologico e il Museo.
- Si prosegue verso nord fino a
Mazzurega. Lungo un sentiero che
costeggia vecchie cave abbandonate,
apprezzando gli elementi di geologia e
di economia legati al marmo, si arriva a
Il Parco Naturale della Lessinia
Sapori e tesori della Lessinia tra storia e natura
> programma di una giornata
- Visita al Museo Geo-paleontologico di
Sant’Anna, con il più grande squalo
fossile europeo, e al parco archeologico
di Ponte di Veja, con il maggior ponte
naturale d’Europa.
- Pranzo in tipica trattoria.
20
- Partenza per Molina, con il borgo di
pietra e le cascate, in un ambiente di
grande bellezza.
- Proseguimento per la degustazione in
una nota azienda produttrice del vino
Valpolicella.
un centro agrituristico. Qui si può sostare
per una visita alle coltivazioni biologiche
di vigneti, oliveti, allevamento di animali
da cortile e trasformazione del latte.
- Si torna quindi a S. Ambrogio
percorrendo la carreggiata in terra battuta
verso sud.
> valpolicella, terra di vini bicentenari
> itinerari in valpolicella
Ph. F. Roiter - Copyright Damolgraf
Ph. F. Roiter - Copyright Damolgraf
Chiostro della Pieve di San Giorgio Ingannapoltron
Verso il Ponte di Veja
> percorso a piedi, 4 Km, 3 ore
Un itinerario porta alla scoperta di un
monumento geologico d’importanza
internazionale: il Ponte di Veja, il più
grande ponte naturale d’Europa.
Raggiunto il borgo di Bellori in
Valpantena, si prosegue in auto verso
Nord, superando loc. Dorigo, fino al bivio
Fosse/Erbezzo, dove si continua per
Fosse fino alla prima curva a gomito, il
cosiddetto ponte Basasenoci.
Parcheggiata l’auto, in modo da non
intralciare la viabilità, si prosegue a piedi
fino al paracarro riportante il segno del
sentiero europeo E5 e si scende a sinistra
nel bosco, in fondo al Vajo della Marciora.
Il sentiero risale il versante opposto
seguendo il torrente e porta, in circa
mezz’ora, a una cascatella e al maestoso
Ponte di Veja, con i suoi 29 metri di
altezza e oltre 40 di campata. Il luogo è
di grande fascino e testimonia la
presenza dell’uomo da oltre 100.000
anni. Poco sopra, la tipica trattoria vi
aspetta per un buon bicchiere di
Valpolicella o buon pasto caldo. Il ritorno
segue il percorso di andata.
I mulini e il Parco delle Cascate di Molina
Es cursi on e di una gior nata per conoscere l’antico villaggio
d i M ol i n a c h e ha conserv ato inalterato il suo aspetto medioevale.
> programma di una giornata
- Visita alle contrade del paese con le
case di pietra dai tetti ricoperti di bianche
lastre. Attorno al paese sono numerosi
i molini, tra cui è visitabile il Molino de
Lorenzo dove si può sperimentare il
lavoro del mugnaio. Accanto al Molino,
in un’antica malga restaurata è possibile
assistere alla trasformazione del latte in
burro e formaggio.
- Pranzo in una trattoria tipica.
- Nel pomeriggio visita al Museo
Botanico, dove si potrà conoscere la
varietà e la bellezza della vegetazione
protetta del Parco Naturale Regionale
della Lessinia, e al Parco delle Cascate
in una valle incontaminata tra vertiginose
pareti di roccia e scroscianti cascate.
21
La Pianura Veronese
itinerari da scoprire
Nel pieno della Pianura Padana, la
provincia veronese si estende a sud della
città in un vastissimo panorama di
pianura dominato dalle colture di
cereali e riso, interrotto solamente
dal corso solenne dell'Adige e di altri
affluenti del Po.
Terra di tradizioni rurali secolari, la
cosiddetta "Bassa" veronese ha quel
fascino discreto e melanconico che
richiama il rapporto tra uomo e terra, il
ciclo delle stagioni e i colori sgargianti
dell'autunno offuscati dalle prime nebbie.
I tanti paesi racchiudono notevoli
testimonianze storiche, dalle pievi
romaniche di Belfiore, Isola della Scala,
Erbedello, Cerea e Gazzo, alle
fortificazioni scaligere che ancora
dominano gli abitati di Valeggio sul
Mincio, Villafranca, Nogarole Rocca, Isola
della Scala, Salizzole e Sanguinetto, che
costituivano parti di quell'unico sistema
difensivo (il famoso "Serraglio") realizzato
dai signori di Verona dal Mincio alle Paludi
del Grezzano.
Senza tralasciare i reperti conservati nei
musei archeologici di cinque comuni,
testimonianze di presenze umane risalenti
fino al Neolitico. Una delle massime
espressioni della cultura contadina si ha
attorno a Isola della Scala, dove tutto
ricorda la fiorente produzione del riso
Vialone Nano IGP, dalla Pila Vecia del
XVII secolo (macchinario utilizzato per la
mondatura del riso) alla annuale Fiera
del Riso (settembre-ottobre) e alla
generale coltivazione e lavorazione
secondo metodi artigianali del pregiato
riso.
Ma anche altre produzioni agricole
dominano la scena: il radicchio veronese,
la patata di Cologna Veneta, il cavolo di
Castagnaro, la mela di Zevio.
L'artigianato ha trovato il suo cavallo di
battaglia nel mobile d'arte, la cui
produzione nacque negli anni '20 e
prosegue tuttora grazie soprattutto
all'attività della Scuola di Ebanisteria di
Bovolone.
Il tutto in un panorama sconfinato,
puntellato da oasi di verde come quella
del Busatello, ultima palude rimasta delle
Grandi Valli Veronesi, tra canneti, erbe
palustri e rare specie floreali e di avifauna.
23
Villa Vecelli Cavriani - Mozzecane
La Ciusara - Bonavigo
San Salvaro - San Pietro di Legnago
itinerari nella Pianura Veronese
Alla scoperta delle risaie del Veneto
Mezza giornata a Isola della Scala, con possibilità di pranzo
o c e n a -de gustaz ione di tipici piatti a base del riso locale.
>programma di mezza giornata
- Partenza da Isola della Scala, area di
coltivazione del miglior “Vialone Nano”
d’italia. Con una breve passeggiata
guidata ci si inoltrerà nelle risaie per
scoprire i segreti della coltivazione del
riso, soprattutto l’importanza dell’acqua
di risorgiva.
- Si passerà poi alla visita di una “Pileria”,
dove si potranno capire i metodi di
lavorazione del riso e il suo stoccaggio.
-È prevista poi la visita della chiesa della
Bastia e del Ponte Scaligero che
proteggeva nel 1200 i possedimenti dei
veronesi Della Scala dalle incursioni dei
mantovani.
-Pranzo o cena-degustazione in tipico
ristorante a base di una decina di tipi di
riso.
Le risaie della Pianura veronese
>programma di una giornata
La “Bassa veronese” copre un territorio
molto ampio a sud della città tappezzato
da grandi risaie, luoghi di fede, dimore
e castelli, oasi umide d’importanza
internazionale. Uno dei tanti percorsi
possibili prende il via da Isola della Scala,
area di coltivazione del miglior riso
“Vialone Nano”. Una visita in “riseria”
permette di conoscere il ciclo di
lavorazione del riso, l’importanza
24
dell’acqua di risorgiva e i metodi di
lavorazione e stoccaggio antichi e
moderni. In tutti i ristoranti si possono
gustare specialità a base del prezioso
cereale e, talvolta, anche direttamente
in “riseria”.
Per gli amanti della storia, il pomeriggio
comprende la vicina Chiesa della Bastia
e il Ponte Scaligero, il Centro Museale
di Legnago, con importanti reperti
preistorici e storici, o il bel Castello di
Bevilacqua.
A metà strada, gli amanti della natura
possono sostare alla “Palude del Brusà”
o a quella di “Busatello”, ultime
testimonianze della pianura antecedente
la grande bonifica, popolate di uccelli
d’ogni specie.
> la pianura veronese, itinerari da scoprire
> itinerari nella pianura veronese
Coltivazione del riso
L’Adige
Villa Franco - Cerea
I confini scaligeri a sud di Verona, tra Villafranca, Valeggio e Borghetto
I t inera ri o tra i vecchi castelli scalig eri sul conf ine con le città lombarde.
>programma di mezza giornata
Si potranno inoltre gustare particolarissimi
prodotti gastronomici locali, come le
sfogliatine, tipici dolci di Villafranca, i
tortellini di Valeggio, ed assaggiare i tipici
vini Custoza delle cantine locali.
- A Villafranca, alla fine del lungo Corso
Vittorio Emanuele si para davanti a noi
il Castello Scaligero, del quale sono
rimaste solo le mura perimetrali.
È d’obbligo una sosta per la degustazione
delle squisite sfogliatine. È possibile
visitare il Museo Nicolis con il suo
percorso sull’evoluzione della tecnica e
della meccanica nei mezzi di trasporto.
- Costeggiamo poi idealmente il Serraglio,
originariamente una fortificazione
scaligera che dalle paludi di Grazzano
passava per Villafranca, Valeggio e
terminava a Borghetto. E’ ancora
controverso il motivo della sua
costruzione: o alveo per bonificare il
territorio del fiume Tione, che rappresenta
il confine a sud con il territorio di Mantova,
oppure effettiva fortificazione contro i
mantovani.
- A Valeggio, patria del tortellino, si può visitare
il Castello, dal quale si gode una vista
stupenda della piana e del fiume Mincio a
Borghetto. Da non perdere una passeggiata
nel Parco Giardino Sicurtà, considerato uno
dei 5 più bei giardini del mondo.
- Scendendo poi a Borghetto, una sosta
è necessaria per una passeggiata nel
centro del piccolo paese medioevale,
con la vista del magnifico ponte Mediceo
sul fiume Mincio.
Viaggio tra pievi, Arcole e Mandorlato
>programma di una giornata
- L’itinerario inizia dal casello autostradale
di Soave dove nelle vicinanze si può
visitare l’abbazia di San Pietro a San
Bonifacio esempio di architettura
romanica che racchiude notevoli opere
d’arte.
- L’itinerario si sposta poi a Belfiore dove
a circa un chilometro dal paese, tra
questo e Caldiero, di fianco all’antica Via
Postumia, sorge la chiesa di San Michele,
ora Madonna della Strà che risale al
1143. La chiesa è un gioiello d’arte
romanica arrivato sino a noi quasi senza
manomissioni e uno dei pochi templi
rurali veronesi a tre navi.
- Nei dintorni si può pranzare in una
trattoria tipica degustando il vino Arcole
doc, prodotto proprio in quest’area e
visitare anche la cittadina omonima nota
per una famosa battaglia napoleonica.
- Il pomeriggio prosegue a Cologna
Veneta, dove oltre alla splendida cittadina
si può visitare un’azienda di produzione
del rinomato Mandorlato di Cologna
Veneta.
25
Castello di Malcesine
Il Lago di Garda
sole, natura e molto altro...
Lungo la sponda veronese del lago di
Garda il paesaggio è dolce, ritmato da
ameni villaggi che hanno mantenuto
tipicità e colore, e dominato dalla vite e
dall'olivo. Meta privilegiata dagli amanti
dei bagni nelle acque azzurre del lago,
la riviera offre molte altre attrattive
storiche e naturali, da visitare
rapidamente in una mezza giornata,
provenendo da Verona o dalla
Valpolicella, o alle quali dedicare una
intera giornata. Iniziando dall'estremità
sudorientale del lago, dove le acque del
lago fluiscono nel Mincio, il centro di
Peschiera ricorda con le sue muraglie
sammicheliane il suo ruolo di caposaldo
militare della Serenissima mentre le
spiagge e i divertenti parchi tematici
richiamano al divertimento puro.
Seguendo la sponda orientale del lago
si incontrano tanti abitati sorti attorno ad
antiche fortezze utilizzate dagli Scaligeri
e dai Veneziani: è il caso di Lazise,
segnato da un grazioso centro storico,
di Bardolino, nota anche per la chiesetta
romanica di San Severo e le eleganti ville
Canestrari e Bottagisio e di Garda,
dominata dal colle della Rocca e dalle
architetture veneziane. Da Garda inizia
quello che è comunemente ritenuto uno
dei tratti più romantici e panoramici
dell'intero lago, un’ampia baia che viene
chiusa dal promontorio della Punta San
Vigilio. Difficile è descrivere la bellezza
di questo luogo e del panorama che si
può godere dalla vetta del Monte Luppia;
di sicuro tanto fascino attirò chi vi volle
costruire l'omonima chiesetta e la villa
che, dal XVI secolo, accoglie illustri ospiti.
Dopo punta San Vigilio la sponda
orientale muta profondamente: il lago si
stringe moltissimo, chiuso ad est
dall'imponente Monte Baldo e a ovest
dalle Prealpi bresciane. Nell'abitato di
Torri del Benaco sorge un altro castello
scaligero, accompagnato dal bel Palazzo
del Capitano del Lago, dalla Limonaia,
dalla Torre del Berengario e dalla
chiesetta della S.S. Trinità. Piacevoli e
panoramiche sono le deviazioni che
salgono nell'entroterra, verso Albisano
e San Zeno di Montagna, che possono
portare fino alla vetta del Baldo.
Le contrade si contraddistinguono ora
per le tipiche case in pietra e i vicoli,
come a Pai, Castelletto e Biazza.
Cassone, con la sua torre e l'eremo dei
SS Benigno e Caro, precede la
scenografica insenatura di Val di Sogno,
racchiusa attorno all'isoletta di Trimelone.
E subito dopo la vista si schiude su
Malcesine, probabilmente il nucleo più
suggestivo e pittoresco di tutto il lago,
grazie al superbo Castello scaligero, alle
sue viuzze e alle particolari specie
botaniche che proliferano nel suo
particolarissimo microclima. Dal centro
una funivia sale ai 1752 m slm di Tratto
Spino, passando dal paesaggio
mediterraneo al bosco e al pascolo e
proponendo panorami mozzafiato su
tutto il lago.
Consorzio di Promozione
e Commercializzazione Turistica
Lungolago Regina Adelaide, 3
37016 Garda - VR
Tel. +39 045 7255279 - Fax +39 045 6270631
www.lagodigarda–e.it - info@lagodigarda–e.it
27
Gardaland
Porto di Garda
itinerari sul lago di Garda
Da Lazise a Punta San Vigilio
> Programma di mezza giornata
-Si parte da Lazise, dove si visitano
l’esterno del Castello Scaligero e il centro
storico, al Museo dell’Olio di Cisano dove
sono esposti antichi torchi, macine e
utensili per la spremitura delle olive
(degustazione e acquisti).
- Successivamente, il Museo del Vino a
Bardolino consente di interessarsi alle
antiche e nuove tecniche di vinificazione
e di degustare i famosi vini locali.
- Si giunge poi a Garda, per una
passeggiata sul lungolago e nel centro
storico dominato dall'inconfondibile colle
della Rocca. Indimenticabile è la vista
Sulle onde del Lago
Itinerario di una gior nata con navigazione sul Garda,
tra pa e sa ggi mediterranei ed alpini
> Programma di una giornata
- Da Garda, dopo una breve passeggiata
sul lungolago, ci si imbarca su una
motonave in direzione Nord.
Costeggiando il lago si godono magnifici
panorami nell’assoluta tranquillità.
- Arrivo a Malcesine. Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio visita della cittadina, la
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più suggestiva di tutto il Lago, e
all’interessante Museo del Castello
Scaligero con una rilassante passeggiata
sul lungolago.
- Rientro a Garda in serata, via terra, o
più lentamente via Lago, a bordo di un
battello.
della baia gardense chiusa da Punta San
Vigilio, oltre la quale si trova la incantevole
Baia delle Sirene.
-Infine si giunge a Torri del Benaco, dove
si può passeggiare lungo il lago,
ammirare la Limonaia e visitare il
p re s t i g i o s o C a s t e l l o S c a l i g e ro .
> il lago di garda, sole, natura, e molto altro...
> itinerari al lago di garda
Funivia di Malcesine
Baia delle Sirene
Monte Baldo
Torri del Benaco, Malcesine e il Baldo
> Programma di mezza giornata
- Nel centro di Torri del Benaco si visitano
il Castello Scaligero, sede di un
interessante museo e l'adiacente
Limonaia.
- Verso Nord superata l'isoletta di
Trimelone si profila la romantica
insenatura della Val di Sogno e Malcesine,
forse il più suggestivo paese sorto sulle
rive del lago. È contraddistinto dalla
superba torre esagonale del Castello
Scaligero, risalente al XII secolo.
- Da Malcesine a bordo della nuovissima
funivia, in pochi minuti si sale sul Monte
Baldo fino a 1752 metri. La presenza dei
ripidi declivi ha consentito, oltre che di
godere di panorami incredibili, di
conservare particolari condizioni
climatiche adatte alla sopravvivenza di
particolari specie botaniche, tanto da far
meritare a Malcesine l'appellativo di "Orto
Botanico d'Italia".
Il Lago e le Colline Moreniche del Garda
> Programma di una giornata
Verso Sud, tra Lazise, Peschiera e
Valeggio sul Mincio, il Lago e il suo
entroterra sono caratterizzati dalle colline
moreniche formate dal ghiacciaio
gardense al momento della sua massima
espansione.
- Si parte da Lazise con visita al bel
Castello Scaligero.
- A Peschiera, città fortificata situata nel
punto in cui il fiume Mincio esce dal Lago
di Garda, si può sostare presso una
cantina per una degustazione dei rinomati
vini locali, circondati dal paesaggio
collinare lungo il fiume.
- Ci si reca poi a Valeggio sul Mincio,
con sosta per il pranzo a base dei famosi
tortellini. Dopo pranzo visita del Parco
Giardino Sigurtà, considerato tra i cinque
più belli del mondo.
- Nel tardo pomeriggio visita del
romantico “Borghetto”, borgo medievale
che si specchia nelle acque del fiume
Mincio, attraversato dal Ponte Visconteo.
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