VERONA e dintorni La guida della città e della provincia di Verona Verona TuttIntorno presenta una nuova edizione di “Verona e Dintorni – guida alla città e alla provincia di Verona”, che oltre a descrivere le bellezze del territorio, raccoglie ben 30 proposte di itinerari e soggiorni. Tali proposte sono il frutto del lavoro comune del Consorzio e dei suoi associati: agenzie viaggio, albergatori, ristoratori, aziende agricole, strade del vino, enti pubblici, aziende di trasporti e fornitori di servizi turistici di ogni genere. Gli itinerari vi permetteranno di scoprire le ricchezze storico-artistiche del territorio veronese, la ricca tradizione gastronomica ed enoica delle valli veronesi, il patrimonio ambientale e naturalistico della montagna e della pianura, andando alla ricerca di luoghi suggestivi e unici adatti per ogni tipo di vacanza e di escursione. Verona TuttIntorno, in qualità di consorzio di imprese con il compito di promuovere e commercializzare l’offerta turistica del territorio veronese e del patrimonio culturale, naturalistico ed enogastronomico, è a disposizione per fornire informazioni puntuali e proposte di soggiorno “su misura” per tutti coloro che sceglieranno Verona e i suoi dintorni per trascorrere una indimenticabile vacanza. Lasciatevi conquistare!!!! Consorzio di Promozione e Commercializzazione Turistica Largo Caldera, 11 - 37122 Verona - Tel. +39 045 8009461 - Fax +39 045 8013142 - www.veronaitaly.it - [email protected] Lessinia pag. 10 Verona pag. 5 2 Valpolicella pag. 18 Soave pag.14 Lago di Garda pag. 26 Pianura pag. 22 Legenda: DISTANZE AUTOSTRADALI DA VERONA CITTÁ Trento Bolzano Vicenza Venezia Brescia Milano Bologna Firenze Roma km. km. km. km. km. km. km. km. km. Fiera 103 157 51 114 68 161 142 230 460 Aeroporto Lago di Garda e Monte Baldo Lessinia Pianura Veronese Soave ed Est Veronese Valpolicella Verona AFFI come arrivare a Verona IN AUTO IN TRENO IN AEREO La provincia di Verona è attraversata da est a ovest dall'autostrada A4, che serve la città con le uscite di Verona Est e Sud e le altre zone della provincia con i caselli di Soave, Sommacampagna e Peschiera (Lago di Garda); è inoltre attraversata in direzione nord-sud dalla A22 ModenaBrennero, con uscite a Nogarole Rocca per la Pianura Veronese, a Verona Nord per la città e ad Affi per il Lago di Garda e il Monte Baldo. L’uscita per la fiera di Verona è Verona sud. Le altre principali direttrici automobilistiche da cui è attraversata sono: la SS 11, da Brescia o da Vicenza, la SS 62 da Mantova, la SS 12 da Trento o da Modena. La Lessinia si raggiunge da Verona lungo la provinciale per Grezzana-Bosco Chiesanuova. Verona è attraversata dalla principale linea ferroviaria nel nord Italia, la MilanoVenezia, con collegamenti molto frequenti da e per le altre città venete (Venezia, Padova, Vicenza) e lombarde (Brescia, Milano). Altrettanto importante la linea che collega Roma con Trento, il Brennero e tutto il nord Europa. Stazione centrale: Verona Porta Nuova. Per informazioni ferroviarie www.trenitalia.com - tel.892021 L'Aeroporto Valerio Catullo, a soli 12 chilometri da Verona, in località Villafranca, è facilmente raggiungibile dall'autostrada e dalla città. Offre collegamenti di linea con varie località del centro-sud Italia (Roma, Bari, Napoli, Cagliari, Catania, Palermo) e con i principali paesi europei quali la Germania (Berlino, Colonia, Francoforte, Monaco), la Francia, l'Inghilterra, i Paesi Bassi, la Spagna (Madrid e Barcellona), il Belgio, l'Austria, e vari voli charter da e per l'Italia, la Spagna, la Grecia, Cuba, l'Egitto, la Tunisia, la Turchia, la Russia, la Francia, il Messico e il Marocco. Per informazioni sui voli: tel. +39 045 8095666 dalle 6.00 alle 24.00. C’è un servizio di autobusnavetta da e per l’aeroporto ogni 20 minuti circa dalle 6.10 alle 23.30 costo del biglietto 4.20, per informazioni tel. +39 045 8057911. L’AirTerminal è situato davanti alla stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova. 3 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Anfiteatro Arena Casa di Giulietta Museo di Castelvecchio Torre dei Lamberti e Arche Scaligere Centro Intern. di Fotografia Scavi Scaligeri Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti Chiesa di S. Anastasia Complesso del Duomo Ponte Pietra 10 11 12 13 14 15 16 17 Museo Archeologico al Teatro Romano Museo di Storia Naturale Chiesa di S. Fermo Museo Lapidario Maffeiano Museo degli Affreschi Tomba di Giulietta Biblioteca Civica Basilica di S. Zeno Chiesa di S. Lorenzo Parcheggio non custodito Mura romane Mura scaligere Mura rinascimentali come muoversi in Città 4 Parcheggio custodito Zona a Traffico Limitato IN AUTO IN AUTOBUS IN TAXI L’accesso al centro storico (zona a traffico limitato) è libero per tutti dal lunedì al venerdì: dalle 10.00 alle 13.30, dalle 16.00 alle 18.00 e dalle 20.00 alle 22.00. Sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 13.30. Il parcheggio è consentito esponendo il Verona Park, ticket orario a pagamento (da 1 euro a 1,50 euro a seconda della zona) in vendita nelle tabaccherie o nei bar autorizzati. Per i turisti è previsto il rilascio di permessi per il transito senza limitazione di orario e per la sosta negli apposti stalli, per turisti alloggiati presso attività ricettive alberghiere ed extralberghiere site all’interno della Zona a Traffico Limitato. Essi sono distribuiti ai clienti da parte degli esercenti delle attività stesse. Parcheggi gratuiti: Stadio ( Piazzale Guardini e via Frà Giocondo), Viale Colonnello Galiano. Per altri parcheggi: www.comune.verona.it I biglietti per gli autobus urbani si acquistano presso le tabaccherie e le edicole. Sia il biglietto orario che quello giornaliero valgono per l’intera rete urbana. Acquistando la VeronaCard l’uso degli autobus urbani è gratuito (vedi spazio pag. 31). Info: AMT tel. +39 045 8871111 - www.amt.it L’autostazione degli autobus extraurbani è presso la Stazione FS Porta Nuova. I biglietti si acquistano prima di salire in vettura. Info: APTV tel. +39 045 8057922. L’azienda fornisce anche servizi di noleggio pullman turistici: tel. +39 045 8057901 - www.aptv.it. Per visitare la città in un’ora e mezza, comodamente seduti, si può utilizzare Romeo, un autobus turistico dotato di cuffie per l’illustrazione del percorso in lingua italiana, inglese, tedesca e francese. Il servizio è attivo da giugno a settembre. Per informazioni tel. +39 045 8401160 dalle 9.00 alle 13.00. Il servizio taxi funziona 24 ore su 24 (tel. +39 045 532666). Prestano servizio continuato i taxi della Stazione ferroviaria (tel. +39 045 8004528) e di Piazza Bra (tel. +39 045 8030565). Altri parcheggi taxi sono in Piazza Erbe (tel. +39 045 8030561), Piazza S. Giorgio (tel. +39 045 8349510), Piazza S. Zeno (tel. +39 045 8349500), all’ospedale di B.go Trento (tel. +39 045 8349511) all’ospedale di B.go Roma, uscita Verona Sud e uscita Verona Est, in C.so Milano e all’aeroporto Catullo. Basilica di San Zeno Verona, città patrimonio dell’umanità Verona è una città dove storia ed arte si intrecciano in un continuo ed affascinante connubio, da lasciare stupiti per quanti importanti segni sono ancor oggi visibili per ognuna delle epoche storiche che ha attraversato: gli insediamenti romani, l'epoca dei liberi comuni, il tempo della signoria degli Scaligeri, le dominazioni veneziana ed asburgica. Attraversando il centro storico, lungo le sponde dell'Adige, ad ogni passo corrisponde una visuale su un'importante opera d'arte antica anche di millenni. Una visita ideale inizia dalla centrale Piazza Bra, dominata dalla mole dell'Arena, anfiteatro romano del I sec. d.C., che sui suoi spalti accoglie tuttora gli oltre ventiduemila spettatori della prestigiosa stagione lirica e di altri spettacoli. La Piazza è inoltre circondata dai bei Palazzo Barbieri e della Gran Guardia. Sul passeggio del "Liston" e sulla elegante Via Mazzini si svolge la 6 rituale passeggiata dei veronesi. Al termine della via sorge uno dei simboli dell'architettura cittadina, la Casa di Giulietta, protagonista della nota opera di Shakespeare. Poco distante, sul luogo dell'antico foro romano, si apre Piazza delle Erbe, oggi sede del mercato cittadino, circondata da palazzi e torri di varie epoche e segnata dalla presenza della fontana di Madonna Verona. Passando sotto l'arco della Costa si entra in Piazza dei Signori, luogo che rimanda soprattutto alle memorie scaligere, con gli imponenti Palazzo della Famiglia e quello del Capitano e le bellissime Arche Scaligere, tombe monumentali di Cangrande e dei suoi familiari. La caratteristica via Sottoriva porta ad affacciarsi sull'Adige proprio dove svetta maestosa la basilica di Santa Anastasia, ricca di opere medievali e rinascimentali. Al di là del fiume si scorge il Teatro Romano appena oltre il Ponte Pietra, e proseguendo lungo l'argine si arriva al Duomo, che nell'armonioso interno gotico conserva un’inestimabile pala del Tiziano. L'ampia ansa del fiume che racchiude il nucleo storico cittadino termina sulle singolari arcate del ponte merlato di Castelvecchio, altra opera scaligera del sec. XIV, il cui mastio ospita le importanti collezioni del museo. Continuando lungo il fiume l'itinerario di visita si conclude alla Basilica di San Zeno, una delle più belle ed importanti chiese romaniche italiane. Autentici capolavori, come il portale di formelle in bronzo e il trittico del Mantegna sull'altare maggiore, testimoniano degnamente un periodo storico ed artistico particolarmente fiorente per la città. > verona patrimonio dell’umanità > itinerari a verona Arena di Verona Balcone di Giulietta “San Giorgio e la Principessa”, Pisanello Chiesa di S. Anastasia Spettacolo Lirico in Arena >itinerari a Verona Verona in breve > programmi di mezza giornata VERONA SCONOSCIUTA Mezza giornata per scoprire la parte meno conosciuta della città. Si inizia dal Giardino Giusti, del 1700. Si visita poi la Chiesa di S. Maria in Organo con le bellissime "tarsie" della sacrestia. Attraverso l'antico Ponte Romano, Ponte Pietra, si entra nella città antica. Visita alla Chiesa di S. Anastasia in stile gotico, dove è conservato un affresco del Pisanello. TOUR CLASSICO DEL CENTRO Visita della città iniziando dall'Arena e proseguendo attraverso le strade del centro storico fino alla Casa di Giulietta con il balcone. Si prosegue per Piazza delle Erbe, l'antico Foro Romano, Piazza dei Signori, il Cortile Mercato Vecchio con la Scala della Ragione, le Arche Scaligere. Ritorno in Piazza Bra lungo Corso Portoni Borsari con la Porta Romana. VERONA ARCHEOLOGICA Si attraversa la storia romana di Verona: l'anfiteatro romano, le mura fino alla Porta Leona, uno degli accessi alla città romana. Si prosegue fino all'antico Foro, oggi Piazza delle Erbe. Lungo le strette vie del centro si raggiunge il Ponte Romano, chiamato Ponte Pietra, e quindi visita al Teatro Romano affacciato sul fiume. Rafting Culturale in Adige Conosc e re Ve rona pagaiando in Adige > programma tipo 1ora e mezza (da giugno a settembre) Un tour destinato a chi desidera scoprire la città in maniera originale e divertente: dal fiume che la attraversa, seguendo un tragitto inedito e particolarmente suggestivo. - Ritrovo con le guide (1 guida sportiva e 1 guida turistica) a Castelvecchio (dalla parte dell’Arsenale) o in Lungadige Catena (alla Trattoria all’Adige) e preparazione dell’equipaggio. - Partenza del tour e della visita guidata alla città. Pagaiando dal Ponte Scaligero ad oltre il Ponte delle Navi, attraverso Ponte della Vittoria, Ponte Garibaldi, Ponte Pietra e Ponte Nuovo. Si potranno osservare in assoluta tranquillità ponti, monumenti, chiese, palazzi di varie epoche della storia di Verona. Saranno possibili soste nelle zone di maggior interesse. - Arrivo in Zona Filippini, dove si troveranno le borse lasciate al punto di partenza e trasportate dal pulmino dell’organizzazione al luogo di arrivo. 7 Trittico del Mantegna - Basilica di S. Zeno Ponte Pietra Case Mazzanti itinerari a Verona Il Grand Tour di Verona > programma di una giornata - Visita al mattino dalla Basilica di San Zeno, una delle più belle d'Italia, sorta nel XII secolo, con l'annesso chiostro, ed il famoso portale con le formelle in bronzo e il trittico del Mantegna. - Proseguendo lungo le Regaste che costeggiano il fiume Adige si giunge al Castello Scaligero con il suo bellissimo ponte. Si consiglia la visita al museo. - All'uscita dal museo si segue Corso Cavour con i suoi eleganti palazzi e si sosta brevemente alla chiesa di San Lorenzo, gioiello del 1100. Attraverso Porta Borsari si entra nel centro storico, dove si può sostare per il pranzo in uno dei tanti locali tipici. - Nel pomeriggio è la volta di Piazza delle Erbe, Piazza dei Signori, il cortile del Mercato Vecchio con la Scala della Ragione e le Arche Scaligere. Oltre il cortile del Palazzo del Comune si cammina fino alla Casa di Giulietta e al suo balcone, per poi continuare lungo via Mazzini, tra i bei negozi, fino a Piazza Bra e all'Arena, affiancate dal Palazzo della Gran Guardia. Anteprima Opera Incontro con l’Opera, la storia e i sapori veron e si > programma di una serata - Ore 17.30: appuntamento in un Palazzo storico in centro città a pochi passi dall’Arena romana. Incontro con il nostro Tour leader. - Ore 18.00: “Opera”, guida all’ascolto dell’opera di Giuseppe Verdi, con pianoforte a coda, maestro e voci soliste, in collaborazione con l’Ente Lirico Arena di Verona; - Ore 19.00: cena-degustazione nel salone del palazzo, con i migliori vini e 8 prodotti della cucina veronese, serviti ed illustrati da nostri esperti; - Ore 20.30: fine programma e breve passeggiata verso l’Arena romana per la serata Areniana; - Ore 21.00: inizio spettacolo lirico in Arena. > verona patrimonio dell’umanità > itinerari a verona Piazza dei Signori Torre dei Lamberti Via Sottoriva Teatro Romano Qualcosa di insolito Verona by ni ght > programma di una serata Tre ore di escursione serale con pullman privato: il Castelvecchio con il romantico ponte illuminato, proseguimento per la collina da dove si gode la vista notturna della città e del suo fiume. Breve passeggiata nel cuore antico della città, con le strette vie illuminate e sosta in una tipica osteria per un buon bicchiere di vino locale. Fuga per due nella città dell’amore I tinera ri c l a ssi ci e segreti tra arte e sapori, st o r ia e l e gge nda > programma tipo 2 giorni/1 notte Primo giorno: Verona - Arrivo a Verona e sistemazione in hotel centralissimo e selezionato. - Relax e breve passeggiata in libertà, tra piazza delle Erbe e piazza Dante, per l’aperitivo. - Arrivo in un’accogliente e romantica enoteca per la cena a base dei migliori prodotti tipici veronesi. - La passeggiata notturna tra via Mazzini e Piazza Bra prepara al rientro in hotel e al pernottamento. Secondo giorno: Verona romantica - Colazione e passeggiata nella città scaligera tra i vecchi quartieri medievali, toccando antiche chiese, gallerie d’arte, vecchie osterie e il famoso balcone di Giulietta. - Pranzo libero in centro. - Pomeriggio con salita a Castel S. Pietro per la visione dall’alto della città e rientro, lungo il fiume, in hotel per un po’ di relax. - La notte a Verona è magica e tante sono le possibilità per una cena speciale, seguita da una passeggiata mano nella mano lungo il fiume, tra i due luoghi storici più romantici: Ponte Pietra e Ponte Castelvecchio. 9 Lessinia, la montagna a portata di mano La Lessinia è situata nella parte settentrionale della provincia di Verona, ed è costituita da un esteso altipiano delimitato ad oriente dal confine con la provincia di Vicenza, ad occidente dalla Val d'Adige e a Nord dalla Valle di Ronchi. Nel 1990 è stato inoltre istituito il Parco Naturale Regionale della Lessinia, a tutela dell'inestimabile patrimonio naturalistico delle sue vallate e delle sue cime. La montagna veronese, con le sue valli esposte a sud che si propendono verso la città di Verona con la Valpantena, è una cerniera ambientale temperata tra pianura padana e mondo alpino. La graduale pendenza delle dorsali (da 100 a 1800 metri slm in 30 km circa), l'elevata piovosità autunnale-primaverile dell'alta Lessinia, le profonde incisioni torrentizie, l'aridità carsica delle sue rocce calcaree e millenni di lavoro contadino, hanno plasmato la varietà dei suoi ambienti. Oliveti e vigneti mediterranei della bassa collina sfumano nei frutteti (ciliegi, castagni) della media Lessinia, per mutarsi in boschi di faggio e praterie d'alpeggio sull'altopiano. Le rocce sedimentarie e vulcaniche (formatesi negli ultimi 200 milioni di anni) compongono le tessere più antiche di questo raro mosaico ambientale, di cui i pesci fossili di Bolca sono l'aspetto più famoso. La storia della Lessinia non si ferma al suo patrimonio geologico, preistorico ed etnografico: alcune sue attività tradizionali come l'alpeggio (che produce pregiati latticini e formaggi tipici) e la lavorazione della pietra continuano come cultura ed economia. Alcune cave "a cielo aperto" sono ancor'oggi in piena funzione per l'estrazione della Pietra della Lessinia. I centri principali del comprensorio sono: Grezzana, dove è situata la prestigiosa e sfarzosa Villa Arvedi; Bosco Chiesanuova e il suo Museo Etnografico; Erbezzo con l’area floro-faunistica della Malga Derocon; S. Anna d'Alfaedo, dove ha sede un importante Museo Paleontologico e Ponte di Veja, dove lo storico e maestoso ponte sulla Valpantena spicca con il Rosso Ammonitico dell'arcata e il bianco calcareo dei piloni, rappresentando un esempio pressoché unico di ponte naturale dovuto ad un fenomeno carsico. Il Ponte di Veja fu usato fin dall'era preistorica dai cacciatori (uno di essi potrebbe essere il famoso "Otzi" ritrovato poi sul ghiacciaio del Similaun), come testimoniano i segni lasciati nella Grotta dell'Orso e nelle altre cavità che si sviluppano sotto il ponte. Impareggiabile è poi il Parco delle Cascate di Molina, oasi naturalistica ricca d'acque e di specie botaniche rare. Con i suoi canyon, laghetti e punti panoramici, che dominano il parco, è un luogo rinfrescante d'estate e affascinante d'inverno, grazie allo spettacolo delle cascate ghiacciate. La Lessinia è da sempre, grazie alla sua varietà ambientale, la "prima montagna" per molti abitanti della pianura padana, facilmente raggiungibile con mezzi pubblici, ben attrezzata con strutture r i c e t t i v e ( a l b e rg h i , c a m p e g g i , appartamenti) e adatta sia al turismo invernale e alla pratica dello sci, con i nuovi impianti di risalita di San Giorgio, sia all'escursionismo estivo e alle passeggiate nel verde. 11 Malga San Giorgio Trombini Località Spiassoi - Roverè itinerari in Lessinia Natura, storia e sapori della Lessinia > programma di una giornata Escursione di una giornata nel Parco della Lessinia, alla scoperta della terra del formaggio Monte Veronese Dop e dell’olio d’oliva, in un ambiente ricco di suggestioni e sapori, con possibilità di sosta anche in Valpolicella. - Partenza al mattino da Verona per Bosco Chiesanuova. Sosta per degustazione presso un’azienda agricola a Grezzana e di vino presso la cantina della Valpantena; trasferimento a Bosco Chiesanuova per la vista al Museo Etnografico e all’antico “Baito del latte” della Coletta (XVIII sec). - Pranzo presso un ristorante tipico. - Nel pomeriggio, visita ad un caseificio di Erbezzo e proseguimento per S. Anna d’Alfaedo e Ponte di Veja, con visita al Museo paleontologico e al famoso Ponte di Veja. - Arrivo in Valpolicella e sosta in cantina per degustare l’omonimo vino rosso. - Rientro a Verona nel tardo pomeriggio. Mtb Tour dei Monti Lessini In bicicletta da Verona al Parco Naturale della Lessinia > programma tipo 5 giorni/4 notti - 1° giorno: Verona Arrivo a Verona nel pomeriggio, sistemazione in hotel, incontro con la guida, aperitivo di benvenuto, presentazione del programma, e verifica attrezzature. Cena tipica. Rientro in hotel e pernottamento. - 2° giorno: Verona–Roverè Colazione e partenza per la prima tappa, la più impegnativa, verso le colline e i Monti Lessini. Pranzo al sacco (o in trattoria tipica, extra) e proseguimento fino a Roverè Veronese (800 m). 12 Sistemazione in hotel, cena tipica e pernottamento. - 3° giorno: Roverè – Bosco Chiesanuova Colazione e partenza per Camposilvano, con il museo dei fossili, la grande voragine del Covolo e l’incantevole Valle delle Sfingi. Si prosegue attraverso alpeggi fino a San Giorgio (1500 m) entrando nel Parco Naturale Regionale della Lessinia e raggiungendo Bosco. Pranzo al sacco (o in trattoria tipica, extra). Sistemazione in hotel, cena con sapori tipici e pernottamento. - 4° giorno: Bosco Chiesanuova-Verona Colazione, visita al Museo Etnografico e partenza, tutta in discesa, attraverso boschi e vallate coperte di ciliegi, vigneti e oliveti. Pranzo al sacco (o in trattoria, extra) e proseguimento per Verona, con tappa a Castel San Pietro per una vista panoramica sulla città, e arrivo in Piazza Bra, davanti all’Arena romana. > lessinia, la montagna a portata di mano > itinerari in Lessinia Pesce Angelo - Museo dei Fossili di Bolca Formaggio Monte Veronese dop e Soppressa Veneta Trekking dei Monti Lessini Da Giazza a Verona sull’E5, attraverso il Parco Naturale > programma tipo 4 giorni/3 notti - 1° giorno: Verona Arrivo a Verona nel pomeriggio, sistemazione in hotel, incontro con la guida, aperitivo di benvenuto, presentazione del programma e verifica attrezzature individuali. Cena in locale tipico. Rientro in hotel e pernottamento. - 2° giorno: Verona – Giazza – S. Giorgio Colazione e partenza in bus di linea per Giazza, nell’alta val d’Illasi, culla della cultura cimbra. Visita al Museo dei Cimbri, ultimi acquisti per il pranzo al sacco e inizio trekking verso l’altopiano della Lessinia. Cena tipica e pernottamento in hotel. - 3° giorno: S. Giorgio - Ponte di Veja Colazione e partenza per la traversata dei Lessini centrali, tra antiche contrade cimbre e valli selvagge. Pranzo al sacco. Proseguimento fino al famoso parco geo- archeologico di Ponte di Veja, con il più grande ponte naturale d’Europa. Cena tipica e pernottamento in hotel. - 4° giorno: Ponte di Veja - Verona Colazione e partenza per l’ultimo tratto, attraverso la media Lessinia e la Valpolicella coperta di ciliegi, vitigni e oliveti, fino alla selvaggia Val Borago e a Verona. Pranzo al sacco. Arrivo in Piazza Bra. A spasso tra le colline della Valpantena > percorso a piedi o in mountain bike 6,3 Km Parcheggiata l’auto nei pressi della chiesa parrocchiale di S. Maria in Stelle (obbligatoria una visita vicino a Pantheon), si procede sulla sua sinistra per via Casai. Superate le ultime case la strada diventa carrareccia e s’inerpica dolcemente, con suggestivi scorci panoramici, fino ad incrociare una strada sterrata in loc. Maroni. Si prosegue a destra sulla strada principale, superando loc. Fiocco e un allevamento di animali da cortile, per incrociare un’altra sterrata da seguire in discesa e raggiungere, attraverso il bosco, loc. Ca’ Nova. Continuando a destra in discesa, fino alla strada asfaltata, s’incontra loc. Vendri con la chiesetta e l’omonima Villa Vendri, e in dieci minuti circa si torna al punto di partenza. Verso il Castello di Montorio > percorso a piedi o in bicicletta 4 Km, 2 ore La prima escursione porta alla scoperta della dorsale di Montorio, ricca di testimonianze storiche e preistoriche. Giunti in loc. Ponte Florio e parcheggiata l’auto nei pressi del supermercato (fermata bus da P. Nuova), si attraversa verso Nord il ponticello sul rio che riforniva d’acqua la città fin da epoca romana. Si prosegue, a destra in salita, fino a quando la strada si fa pianeggiante e, al bivio si tiene la destra e in pochi minuti si giunge all’imponente Castello di Montorio, giunto al suo massimo splendore con la signoria Scaligera (XIIIXIV sec.). Si torna sui propri passi per proseguire toccando la chiesetta di San Venerio e raggiungere Forte John (detto Forte Preara), eretto nel 1860 dagli austriaci. Continuando ancora verso Nord s’incontra il “Piloton”, cippo di epoca preromana sulle cui origini aleggia ancora il mistero, come sul vicino abitato preistorico ancora interrato. Il percorso consigliato per il ritorno ripercorre quello di andata. 13 Castello di Soave Soave, tra le dolci colline Sulle ultime propaggini dei Monti Lessini, nella parte orientale della provincia di Verona, i terreni tufacei delle valli d'Alpone, del Tramigna, dell'Illasi e di Mezzane hanno costituito nel corso dei secoli un habitat ideale per la coltivazione dell'uva garganega e la produzione di un delizioso vino bianco, il Soave. Nel vasto e qualificato panorama dei pregiati vini veronesi, solo in queste colline di origine vulcanica con importanti affioramenti calcarei, si è andata a realizzare l'ideale simbiosi tra ambiente e vitigno, ideale per la produzione di grandi vini. Il territorio attorno al paese di Soave è quindi da sempre la terra dei vini bianchi, con i suoi castelli, le chiese, i campanili e le ricche ville patrizie che emergono appena dal mare dei vigneti, a testimonianza di un territorio ricco di storia, tradizione e fortemente collegato al suo principale prodotto. Tra storia, gastronomia e paesaggi unici, uno spettacolare itinerario si snoda tra le principali aziende, i punti vendita, i ristoranti, le attrattive storiche ed ambientali. Si parte dalla cittadina medievale di Soave, racchiusa in un'intatta cinta muraria che risale fino alla cima del colle sovrastante dove svetta il Castello. Soave fu quasi certamente rifondata dagli Svevi giunti al seguito dei Longobardi e fortificata dagli Scaligeri. Importanti testimonianze, oltre al castello, sono il duecentesco Palazzo San Bonifacio, il quattrocentesco Palazzo Cavalli in stile gotico veneziano, la prospiciente Chiesa di San Lorenzo, fondata nel '300 e riedificata nel 700, il bel Palazzo di Giustizia e il Palazzo Scaligero. Uscendo dal paese verso est si passa il ponte sul torrente Tramigna e si risale una suggestiva strada panoramica verso Colognola ai Colli, delizioso centro abitato di origine romana disteso sulle ridenti colline del Soave. Da qui, dirigendosi verso sud sono meritevoli di una visita le Antiche Terme Romane di Giunone a Caldiero, oppure salendo verso nord si imbocca la bella Valle d'Illasi tra oliveti centenari che si alternano a vigne e ciliegi, oppure ancora si viaggia fino a Pieve di Colognola ai Colli dove si ammira la Pieve romanica di San Maria, circondata dai vigneti. Oltre Pieve sorge l'antichissimo centro di San Pietro di Lavagno, contornato da ville. Si può quindi tornare a Illasi, con il suo antico maniero scaligero e un'aggregazione di antiche ville nobiliari come Villa Perez Pompei Sagramoso, già sede del governo del feudo, il cui grande parco si estende fino alla collina del castello. Si può salire sulla cima del monte, con vedute sulle valli d'Illasi e del Tramigna, e scendere quindi a Cazzano attraverso giardini di ciliegi. L'area di produzione del "Soave Classico", la zona storica del pregiato vino, è appena più a sud, nei pressi di Monteforte d'Alpone, dove si selezionano noti "cru" quali Monte Pressoni, Monte Foscarino, Rugate, Ronchetto, Val D’Alpone, Roncà e Bolca. Il paese conserva l’importante chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore con la sua facciata neoclassica e il suo campanile, e il Palazzo Vescovile ingentilito da un suggestivo chiostro. Un viaggio inebriante, a scoprire una terra dove “è l’uva dolcissima e scintillante ad offrire un vino invidiato da tutto il mondo". 15 Colognola ai Collii Monteforte d’Alpone Località al Pigno itinerari a Soave Itinerario in Val di Mezzane > a piedi o in mountain-bike di 12 Km Questo bell’ itinerario tra viti e olivi parte dal Municipio di Mezzane, prosegue verso nord fino al Frantoio e poi, a destra, per via Farinati. Si continua poi a destra in via degli Olivi toccando i borghi di Tremenello e Giare e raggiungendo loc. Valdonega, dove si piega verso l’alto fino al crinale e all’antica via Cara. Si prosegue verso nord sullo sterrato, osservando la bella vallata, fino a al capitello di S. Vincenzo, si scende a sinistra fino a Mezzane di Sopra e, superato il piccolo cimitero, si prende la strada a sinistra che s’infila tra i prati. Il bel sterrato riporta verso sud fino a loc. Casale e, in pochi minuti, al municipio del paese. Sapori e tesori del Soave > programma di una giornata Soave è tra i più bei borghi medievali del Veneto, sito al centro della terra dove si produce l’omonimo vino bianco famoso nel mondo. L’itinerario non può che iniziare con una passeggiata nel centro storico, circondato dalla possente cinta muraria che risale fino alla cima del colle sovrastante, per raggiungere il meraviglioso Castello aperto al pubblico. Di origini molto antiche, il maniero venne ampliato dalla Famiglia degli Scaligeri e successivamente dai Veneziani. Ottimi 16 ristoranti e cantine da visitare si trovano sia in paese sia nelle vallate vicine. La giornata può continuare raggiungendo Illasi e le sue numerose ville nobiliari, tra le quali la bella Villa Sagramoso Pompei, che ospita anche un’azienda vitivinicola. Proseguendo verso nord vale la pena raggiungere l’abitato di Giazza, ai piedi delle Piccole Dolomiti, borgo di origine cimbra caratterizzato da questa cultura giunta nel veronese circa 800 anni fa dal cuore dell’Europa. Sulla strada sono degni di nota sia i frantoi famosi per l’ottimo olio d’oliva sia gli artigiani del ferro battuto, presenti in particolare in quel di Cogollo (Tregnago) dove si può visitare il Museo del ferro battuto. Se vi rimane ancora un po’ di tempo, l’Abazia di S. Bonifacio nei pressi del casello autostradale di Soave, può chiudere in bellezza una giornata passata tra arte, storia e sapori. > soave, tra le dodici colline > itinerari a soave Castello d’Illasi Illasi Balla Bassanella - Soave Fossili, ville e castelli nell’est Veronese > programma di una giornata L’itinerario inizia da Illasi dove si può visitare Villa Sagramoso Perez Pompei costruita nel 1615 e circondata da un vasto parco realizzato nei primi dell’ottocento, all’interno del quale sulla sommità della collina, sorgono i resti del Castello medioevale, mentre intorno si possono ammirare statue ed alberi secolari. Sempre nel centro del paese sorge la maestosa Villa Pompei Carlotti, il cui corpo centrale è del 1600. La villa è arricchita con statue dei G.A. Schiavi ed affreschi di Antonio Balestra e Andrea Porta. La strada prosegue per Tregnago dove si può sostare in un ristorante tipico per il pranzo. Proseguendo si giunge a Bolca, il più importante deposito fossilifero conosciuto. La visita al Museo dei Fossili, può poi proseguire con la "passeggiata paleontologica": un itinerario che parte dall'abitato di Bolca e porta alla valletta della Pesciara, luogo dove la famiglia Cerato ha estratto i fossili oggi esposti al Museo di Bolca e al Museo di Storia Naturale di Verona. Al rientro verso Soave ci si può fermare per una romantica passeggiata notturna nel borgo medioevale. Il percorso dei Dieci Capitelli a Monteforte d’Alpone > programma di una giornata E’ uno degli itinerari classici di Monteforte d’Alpone, disegnato per gli amanti del footing e della semplice passeggiata. Partendo dalla piazza Venturi nel centro storico del paese, in breve si raggiungono le strade sterrate incorniciate dalla campagna coltivata a vite e i viottoli che si inerpicano sulle colline del Soave classico quali: Val Ponsara, Val dell'Acqua, Foscarino, Monte Pressoni, Monte Cercene, il Pigno, la Rocca, Ca' de Napa, Zoppega e Salvarenza. Come descrive anche il Ministero dell’Ambiente, questo territorio risulta essere di tipo naturale “a perdita d’occhio”, infatti passeggiando fra queste colline seguendo il percorso dei Dieci Capitelli si scorge a 360° una natura impensabile e incontaminata che sembra di appartenere ad un altro tempo. Il percorso lungo ca. 8 km, segnalato con apposite targhe, è aperto tutto l'anno ed è scandito dalla presenza dei capitelli a testimonianza di una fede antica che propone i suoi ritmi a braccetto con la natura con semplicità e perfezione. Questi i capitelli che s'incontrano: 1) Madonna con Gesù; 2) San Pietro; 3) Sacra Famiglia (capitel del Foscarin); 4) Madonna con Bambino; 5) San Vincenzo Ferreri; 6) Bassanella; 7) San Giuseppe; 8) Cristo in Croce; 9) Regina Pacis; 10) San Rocheto. 17 Villa de Buris Valpolicella, la terra dei vini bimillenari Valpolicella: per reazione condizionata emerge dal subcosciente l’immagine di Recioto e Amarone, unico vino dell’antichità sopravvissuto a due millenni di metamorfosi convulse. Mentre Màssico e Falerno scomparvero dal Retico delizia di Augusto Imperatore, al Rosso Austero “supremo vino d’Italia” (Parigi 1845), all’Amarone (ispirazione di A. Lucchese - Nóvare 1936), il Valpolicella superò ogni sfida del tempo. Dai vigneti che rivestono pendici e tappezzano fondivalle a primavera, fino alla violacea vendemmia settembrina, la madre uva in travagliato percorso si sviluppa e affina per darci, emaciando sé stessa in trimestral riposo, il liquore più sublime. Ardua impresa illustrarne pregi e blasoni: meglio farne convincente esperienza in loco, ove l’ambiente ti avvolge di sostanziata tradizione e arricchisce il succo delizioso nei calici arrubinati. Ed è ambiente riccamente suggestivo. La Valpolicella non è solo vino, il quale statisticamente è parte ben minoritaria del patrimonio naturale, storico, artistico, economico della regione in cui, nei 240 Kmq della Contea e del Vicariato Veneto, uomo e natura concentrarono meraviglie naturali e archeologiche: ponte di Veja, il ponte naturale più grande del mondo; cascate di Molina; chiusa di Ceraìno; cave medievali di Prun; Squalo fossile di sei metri (Museo di S. Anna). Testimonianze Preistoriche: Grotta di Fumane (lo “sciamano” di 34.000 anni fa); Castellier delle Guàite (bastioni più antichi di Europa - 3.600 anni fa). Monumenti Romanici: Torre civica di Negrar; Pievi di San Giorgio e San Floriano, e una dozzina di chiese minori. Un centinaio di Ville Venete, capolavori di Palladio, Sammicheli, Cristofoli ecc. con saloni affrescati. Un breve elenco: San Dionigi (Parona); Verità-Serego Alighieri e Turco Zamboni (Arbizzano); Mosconi-Bertani (Nóvare); Rizzardi con Giardino di Pojega (Negrar); Santa Sofia (Pedemonte); Saibante Monga e Pullè-Galtarossa (S. Pietro); Porta-Rizzini (Marano); Buri-Avanzi (Bure); Della Torre (Fumane); Nichesola (Ponton); Del Bene (Volargne); Da Sacco (Pescantina). E tra meraviglie di natura e arte l’operosità attenta del contadino alla vite unisce pesche fragranti della piana atesina, ciliegie zuccherose della collina, olive di succo delicato, mele di gusto intenso, riserve di castagne sull’altipiano; mentre con sagacia e vigore nel distretto marmorario di S.Ambrogio-Dolcé e in varie zone industriali, piccole industrie e versatile artigianato producono manufatti di pregio e macchine a molteplici applicazioni. Non si può tacere la gastronomia tipica che dall’antica osteria di tono spontaneo a trattorie e ristoranti, tocca livelli di eleganza e raffinatezza, offrendo piatti tradizionali: paparèle col brodo tajà e figadini, tri lessi con pearà, pasta e fasoi, polenta e agnello in umido, salumi prelibati e formaggi profumati di monte, per finire con dolci svariati di sapori ancestrali, dalla rustica pissòta in varie ricette, a pastafròla e sbrisolóna, a torta margarita, a nadalini e brasadèle pasquali, il tutto in condimento esilarante di Recioto e Amarone. Questa è Valpolicella: giacimento inesausto di variegata seduzione. Prof. Francesco Quintarelli 19 Cascate di Molina Pieve di San Floriano Uva in appassimento Teatro Verde nel Giardino Poiega - Negrar itinerari in Valpolicella La terra del vino > programma di una giornata Escursione di una giornata intera, per chi desidera conoscere gli aspetti più caratteristici della terra che produce uno dei migliori vini d'Italia. Programma: - Partenza alla mattina con auto/pullman riservati. - Visita alle Pievi romaniche della Valpolicella: la Pieve di San Giorgio e quella di San Floriano; - Visita ad una delle cantine della Valpolicella e degustazione di vini rossi, i prodotti più tipici della zona. - Pranzo in ristorante tipico o agriturismo. - Visita ad una delle ville della Valpolicella, ad esempio i giardini settecenteschi di Villa Rizzardi. - Prima di rientrare in hotel, degustazione dei "rossi" della Valpolicella (Valpolicella, Amarone e Recioto) con assaggio di prodotti tipici. - Rientro nel tardo pomeriggio. A passeggio verso la Pieve di San Giorgio > trekking di 3-4 ore Facile percorso di trekking di 3-4 ore, con un dislivello totale di 626m, nella terra dei grandi vini rossi e delle pievi romaniche. - Si parte e si arriva alla chiesa di S. Ambrogio, dalla quale si sale verso l'antica torre sulla collina in direzione nord-est. Si percorre una carrareccia tra i vigneti fino a giungere a S. Giorgio, dove si visitano la famosa Pieve, il Parco Archeologico e il Museo. - Si prosegue verso nord fino a Mazzurega. Lungo un sentiero che costeggia vecchie cave abbandonate, apprezzando gli elementi di geologia e di economia legati al marmo, si arriva a Il Parco Naturale della Lessinia Sapori e tesori della Lessinia tra storia e natura > programma di una giornata - Visita al Museo Geo-paleontologico di Sant’Anna, con il più grande squalo fossile europeo, e al parco archeologico di Ponte di Veja, con il maggior ponte naturale d’Europa. - Pranzo in tipica trattoria. 20 - Partenza per Molina, con il borgo di pietra e le cascate, in un ambiente di grande bellezza. - Proseguimento per la degustazione in una nota azienda produttrice del vino Valpolicella. un centro agrituristico. Qui si può sostare per una visita alle coltivazioni biologiche di vigneti, oliveti, allevamento di animali da cortile e trasformazione del latte. - Si torna quindi a S. Ambrogio percorrendo la carreggiata in terra battuta verso sud. > valpolicella, terra di vini bicentenari > itinerari in valpolicella Ph. F. Roiter - Copyright Damolgraf Ph. F. Roiter - Copyright Damolgraf Chiostro della Pieve di San Giorgio Ingannapoltron Verso il Ponte di Veja > percorso a piedi, 4 Km, 3 ore Un itinerario porta alla scoperta di un monumento geologico d’importanza internazionale: il Ponte di Veja, il più grande ponte naturale d’Europa. Raggiunto il borgo di Bellori in Valpantena, si prosegue in auto verso Nord, superando loc. Dorigo, fino al bivio Fosse/Erbezzo, dove si continua per Fosse fino alla prima curva a gomito, il cosiddetto ponte Basasenoci. Parcheggiata l’auto, in modo da non intralciare la viabilità, si prosegue a piedi fino al paracarro riportante il segno del sentiero europeo E5 e si scende a sinistra nel bosco, in fondo al Vajo della Marciora. Il sentiero risale il versante opposto seguendo il torrente e porta, in circa mezz’ora, a una cascatella e al maestoso Ponte di Veja, con i suoi 29 metri di altezza e oltre 40 di campata. Il luogo è di grande fascino e testimonia la presenza dell’uomo da oltre 100.000 anni. Poco sopra, la tipica trattoria vi aspetta per un buon bicchiere di Valpolicella o buon pasto caldo. Il ritorno segue il percorso di andata. I mulini e il Parco delle Cascate di Molina Es cursi on e di una gior nata per conoscere l’antico villaggio d i M ol i n a c h e ha conserv ato inalterato il suo aspetto medioevale. > programma di una giornata - Visita alle contrade del paese con le case di pietra dai tetti ricoperti di bianche lastre. Attorno al paese sono numerosi i molini, tra cui è visitabile il Molino de Lorenzo dove si può sperimentare il lavoro del mugnaio. Accanto al Molino, in un’antica malga restaurata è possibile assistere alla trasformazione del latte in burro e formaggio. - Pranzo in una trattoria tipica. - Nel pomeriggio visita al Museo Botanico, dove si potrà conoscere la varietà e la bellezza della vegetazione protetta del Parco Naturale Regionale della Lessinia, e al Parco delle Cascate in una valle incontaminata tra vertiginose pareti di roccia e scroscianti cascate. 21 La Pianura Veronese itinerari da scoprire Nel pieno della Pianura Padana, la provincia veronese si estende a sud della città in un vastissimo panorama di pianura dominato dalle colture di cereali e riso, interrotto solamente dal corso solenne dell'Adige e di altri affluenti del Po. Terra di tradizioni rurali secolari, la cosiddetta "Bassa" veronese ha quel fascino discreto e melanconico che richiama il rapporto tra uomo e terra, il ciclo delle stagioni e i colori sgargianti dell'autunno offuscati dalle prime nebbie. I tanti paesi racchiudono notevoli testimonianze storiche, dalle pievi romaniche di Belfiore, Isola della Scala, Erbedello, Cerea e Gazzo, alle fortificazioni scaligere che ancora dominano gli abitati di Valeggio sul Mincio, Villafranca, Nogarole Rocca, Isola della Scala, Salizzole e Sanguinetto, che costituivano parti di quell'unico sistema difensivo (il famoso "Serraglio") realizzato dai signori di Verona dal Mincio alle Paludi del Grezzano. Senza tralasciare i reperti conservati nei musei archeologici di cinque comuni, testimonianze di presenze umane risalenti fino al Neolitico. Una delle massime espressioni della cultura contadina si ha attorno a Isola della Scala, dove tutto ricorda la fiorente produzione del riso Vialone Nano IGP, dalla Pila Vecia del XVII secolo (macchinario utilizzato per la mondatura del riso) alla annuale Fiera del Riso (settembre-ottobre) e alla generale coltivazione e lavorazione secondo metodi artigianali del pregiato riso. Ma anche altre produzioni agricole dominano la scena: il radicchio veronese, la patata di Cologna Veneta, il cavolo di Castagnaro, la mela di Zevio. L'artigianato ha trovato il suo cavallo di battaglia nel mobile d'arte, la cui produzione nacque negli anni '20 e prosegue tuttora grazie soprattutto all'attività della Scuola di Ebanisteria di Bovolone. Il tutto in un panorama sconfinato, puntellato da oasi di verde come quella del Busatello, ultima palude rimasta delle Grandi Valli Veronesi, tra canneti, erbe palustri e rare specie floreali e di avifauna. 23 Villa Vecelli Cavriani - Mozzecane La Ciusara - Bonavigo San Salvaro - San Pietro di Legnago itinerari nella Pianura Veronese Alla scoperta delle risaie del Veneto Mezza giornata a Isola della Scala, con possibilità di pranzo o c e n a -de gustaz ione di tipici piatti a base del riso locale. >programma di mezza giornata - Partenza da Isola della Scala, area di coltivazione del miglior “Vialone Nano” d’italia. Con una breve passeggiata guidata ci si inoltrerà nelle risaie per scoprire i segreti della coltivazione del riso, soprattutto l’importanza dell’acqua di risorgiva. - Si passerà poi alla visita di una “Pileria”, dove si potranno capire i metodi di lavorazione del riso e il suo stoccaggio. -È prevista poi la visita della chiesa della Bastia e del Ponte Scaligero che proteggeva nel 1200 i possedimenti dei veronesi Della Scala dalle incursioni dei mantovani. -Pranzo o cena-degustazione in tipico ristorante a base di una decina di tipi di riso. Le risaie della Pianura veronese >programma di una giornata La “Bassa veronese” copre un territorio molto ampio a sud della città tappezzato da grandi risaie, luoghi di fede, dimore e castelli, oasi umide d’importanza internazionale. Uno dei tanti percorsi possibili prende il via da Isola della Scala, area di coltivazione del miglior riso “Vialone Nano”. Una visita in “riseria” permette di conoscere il ciclo di lavorazione del riso, l’importanza 24 dell’acqua di risorgiva e i metodi di lavorazione e stoccaggio antichi e moderni. In tutti i ristoranti si possono gustare specialità a base del prezioso cereale e, talvolta, anche direttamente in “riseria”. Per gli amanti della storia, il pomeriggio comprende la vicina Chiesa della Bastia e il Ponte Scaligero, il Centro Museale di Legnago, con importanti reperti preistorici e storici, o il bel Castello di Bevilacqua. A metà strada, gli amanti della natura possono sostare alla “Palude del Brusà” o a quella di “Busatello”, ultime testimonianze della pianura antecedente la grande bonifica, popolate di uccelli d’ogni specie. > la pianura veronese, itinerari da scoprire > itinerari nella pianura veronese Coltivazione del riso L’Adige Villa Franco - Cerea I confini scaligeri a sud di Verona, tra Villafranca, Valeggio e Borghetto I t inera ri o tra i vecchi castelli scalig eri sul conf ine con le città lombarde. >programma di mezza giornata Si potranno inoltre gustare particolarissimi prodotti gastronomici locali, come le sfogliatine, tipici dolci di Villafranca, i tortellini di Valeggio, ed assaggiare i tipici vini Custoza delle cantine locali. - A Villafranca, alla fine del lungo Corso Vittorio Emanuele si para davanti a noi il Castello Scaligero, del quale sono rimaste solo le mura perimetrali. È d’obbligo una sosta per la degustazione delle squisite sfogliatine. È possibile visitare il Museo Nicolis con il suo percorso sull’evoluzione della tecnica e della meccanica nei mezzi di trasporto. - Costeggiamo poi idealmente il Serraglio, originariamente una fortificazione scaligera che dalle paludi di Grazzano passava per Villafranca, Valeggio e terminava a Borghetto. E’ ancora controverso il motivo della sua costruzione: o alveo per bonificare il territorio del fiume Tione, che rappresenta il confine a sud con il territorio di Mantova, oppure effettiva fortificazione contro i mantovani. - A Valeggio, patria del tortellino, si può visitare il Castello, dal quale si gode una vista stupenda della piana e del fiume Mincio a Borghetto. Da non perdere una passeggiata nel Parco Giardino Sicurtà, considerato uno dei 5 più bei giardini del mondo. - Scendendo poi a Borghetto, una sosta è necessaria per una passeggiata nel centro del piccolo paese medioevale, con la vista del magnifico ponte Mediceo sul fiume Mincio. Viaggio tra pievi, Arcole e Mandorlato >programma di una giornata - L’itinerario inizia dal casello autostradale di Soave dove nelle vicinanze si può visitare l’abbazia di San Pietro a San Bonifacio esempio di architettura romanica che racchiude notevoli opere d’arte. - L’itinerario si sposta poi a Belfiore dove a circa un chilometro dal paese, tra questo e Caldiero, di fianco all’antica Via Postumia, sorge la chiesa di San Michele, ora Madonna della Strà che risale al 1143. La chiesa è un gioiello d’arte romanica arrivato sino a noi quasi senza manomissioni e uno dei pochi templi rurali veronesi a tre navi. - Nei dintorni si può pranzare in una trattoria tipica degustando il vino Arcole doc, prodotto proprio in quest’area e visitare anche la cittadina omonima nota per una famosa battaglia napoleonica. - Il pomeriggio prosegue a Cologna Veneta, dove oltre alla splendida cittadina si può visitare un’azienda di produzione del rinomato Mandorlato di Cologna Veneta. 25 Castello di Malcesine Il Lago di Garda sole, natura e molto altro... Lungo la sponda veronese del lago di Garda il paesaggio è dolce, ritmato da ameni villaggi che hanno mantenuto tipicità e colore, e dominato dalla vite e dall'olivo. Meta privilegiata dagli amanti dei bagni nelle acque azzurre del lago, la riviera offre molte altre attrattive storiche e naturali, da visitare rapidamente in una mezza giornata, provenendo da Verona o dalla Valpolicella, o alle quali dedicare una intera giornata. Iniziando dall'estremità sudorientale del lago, dove le acque del lago fluiscono nel Mincio, il centro di Peschiera ricorda con le sue muraglie sammicheliane il suo ruolo di caposaldo militare della Serenissima mentre le spiagge e i divertenti parchi tematici richiamano al divertimento puro. Seguendo la sponda orientale del lago si incontrano tanti abitati sorti attorno ad antiche fortezze utilizzate dagli Scaligeri e dai Veneziani: è il caso di Lazise, segnato da un grazioso centro storico, di Bardolino, nota anche per la chiesetta romanica di San Severo e le eleganti ville Canestrari e Bottagisio e di Garda, dominata dal colle della Rocca e dalle architetture veneziane. Da Garda inizia quello che è comunemente ritenuto uno dei tratti più romantici e panoramici dell'intero lago, un’ampia baia che viene chiusa dal promontorio della Punta San Vigilio. Difficile è descrivere la bellezza di questo luogo e del panorama che si può godere dalla vetta del Monte Luppia; di sicuro tanto fascino attirò chi vi volle costruire l'omonima chiesetta e la villa che, dal XVI secolo, accoglie illustri ospiti. Dopo punta San Vigilio la sponda orientale muta profondamente: il lago si stringe moltissimo, chiuso ad est dall'imponente Monte Baldo e a ovest dalle Prealpi bresciane. Nell'abitato di Torri del Benaco sorge un altro castello scaligero, accompagnato dal bel Palazzo del Capitano del Lago, dalla Limonaia, dalla Torre del Berengario e dalla chiesetta della S.S. Trinità. Piacevoli e panoramiche sono le deviazioni che salgono nell'entroterra, verso Albisano e San Zeno di Montagna, che possono portare fino alla vetta del Baldo. Le contrade si contraddistinguono ora per le tipiche case in pietra e i vicoli, come a Pai, Castelletto e Biazza. Cassone, con la sua torre e l'eremo dei SS Benigno e Caro, precede la scenografica insenatura di Val di Sogno, racchiusa attorno all'isoletta di Trimelone. E subito dopo la vista si schiude su Malcesine, probabilmente il nucleo più suggestivo e pittoresco di tutto il lago, grazie al superbo Castello scaligero, alle sue viuzze e alle particolari specie botaniche che proliferano nel suo particolarissimo microclima. Dal centro una funivia sale ai 1752 m slm di Tratto Spino, passando dal paesaggio mediterraneo al bosco e al pascolo e proponendo panorami mozzafiato su tutto il lago. Consorzio di Promozione e Commercializzazione Turistica Lungolago Regina Adelaide, 3 37016 Garda - VR Tel. +39 045 7255279 - Fax +39 045 6270631 www.lagodigarda–e.it - info@lagodigarda–e.it 27 Gardaland Porto di Garda itinerari sul lago di Garda Da Lazise a Punta San Vigilio > Programma di mezza giornata -Si parte da Lazise, dove si visitano l’esterno del Castello Scaligero e il centro storico, al Museo dell’Olio di Cisano dove sono esposti antichi torchi, macine e utensili per la spremitura delle olive (degustazione e acquisti). - Successivamente, il Museo del Vino a Bardolino consente di interessarsi alle antiche e nuove tecniche di vinificazione e di degustare i famosi vini locali. - Si giunge poi a Garda, per una passeggiata sul lungolago e nel centro storico dominato dall'inconfondibile colle della Rocca. Indimenticabile è la vista Sulle onde del Lago Itinerario di una gior nata con navigazione sul Garda, tra pa e sa ggi mediterranei ed alpini > Programma di una giornata - Da Garda, dopo una breve passeggiata sul lungolago, ci si imbarca su una motonave in direzione Nord. Costeggiando il lago si godono magnifici panorami nell’assoluta tranquillità. - Arrivo a Malcesine. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita della cittadina, la 28 più suggestiva di tutto il Lago, e all’interessante Museo del Castello Scaligero con una rilassante passeggiata sul lungolago. - Rientro a Garda in serata, via terra, o più lentamente via Lago, a bordo di un battello. della baia gardense chiusa da Punta San Vigilio, oltre la quale si trova la incantevole Baia delle Sirene. -Infine si giunge a Torri del Benaco, dove si può passeggiare lungo il lago, ammirare la Limonaia e visitare il p re s t i g i o s o C a s t e l l o S c a l i g e ro . > il lago di garda, sole, natura, e molto altro... > itinerari al lago di garda Funivia di Malcesine Baia delle Sirene Monte Baldo Torri del Benaco, Malcesine e il Baldo > Programma di mezza giornata - Nel centro di Torri del Benaco si visitano il Castello Scaligero, sede di un interessante museo e l'adiacente Limonaia. - Verso Nord superata l'isoletta di Trimelone si profila la romantica insenatura della Val di Sogno e Malcesine, forse il più suggestivo paese sorto sulle rive del lago. È contraddistinto dalla superba torre esagonale del Castello Scaligero, risalente al XII secolo. - Da Malcesine a bordo della nuovissima funivia, in pochi minuti si sale sul Monte Baldo fino a 1752 metri. La presenza dei ripidi declivi ha consentito, oltre che di godere di panorami incredibili, di conservare particolari condizioni climatiche adatte alla sopravvivenza di particolari specie botaniche, tanto da far meritare a Malcesine l'appellativo di "Orto Botanico d'Italia". Il Lago e le Colline Moreniche del Garda > Programma di una giornata Verso Sud, tra Lazise, Peschiera e Valeggio sul Mincio, il Lago e il suo entroterra sono caratterizzati dalle colline moreniche formate dal ghiacciaio gardense al momento della sua massima espansione. - Si parte da Lazise con visita al bel Castello Scaligero. - A Peschiera, città fortificata situata nel punto in cui il fiume Mincio esce dal Lago di Garda, si può sostare presso una cantina per una degustazione dei rinomati vini locali, circondati dal paesaggio collinare lungo il fiume. - Ci si reca poi a Valeggio sul Mincio, con sosta per il pranzo a base dei famosi tortellini. Dopo pranzo visita del Parco Giardino Sigurtà, considerato tra i cinque più belli del mondo. - Nel tardo pomeriggio visita del romantico “Borghetto”, borgo medievale che si specchia nelle acque del fiume Mincio, attraversato dal Ponte Visconteo. 29