Liceo Scientifico ‘Tron’ – Schio (VI)
Procedura
Gestione sostanze pericolose
1
QA/PrS4/2.0/21.11.2014
OBIETTIVO
Obiettivo della procedura è definire le modalità e le responsabilità per gli
interventi in emergenza, per il deposito e l’utilizzo delle sostanze chimiche e
dei preparati pericolosi utilizzati al Liceo Tron per le attività di laboratorio, di
pulizia e di manutenzione.
2
RESPONSABILITÀ
La responsabilità di individuare le prescrizioni di questa procedura è del GA in
collaborazione con RSPP.
3
RIFERIMENTI
UNI EN ISO 9001:2008 paragrafo 7.5.1
UNI EN ISO 14001:2004 paragrafo 4.4.6 e 4.4.7
Regolamento EMAS 1221/2009, allegato II §A.4.6 e A.4.7
4
CAMPO DI APPLICAZIONE
La procedura si applica a tutte le attività collegate all’uso delle sostanze e dei
preparati pericolosi utilizzati al Liceo Tron.
5
MODALITÀ OPERATIVE
5.1
Elenco delle sostanze pericolose
Il GA predispone e mantiene aggiornato un elenco completo delle sostanze
pericolose presenti al Liceo.
Chiunque intenda o abbia necessità di acquistare una nuova sostanza
pericolosa, richiede al RSPP un parere di compatibilità per la sicurezza ed al GA
un parere di compatibilità ambientale. In caso di parere negativo si deve
reperire sul mercato una sostanza avente minori caratteristiche di pericolo.
In ogni caso almeno una volta all’anno il GA riesamina l’elenco con il tecnico di
laboratorio e con il personale ATA, identificando le opportunità di sostituzione
di sostanze presenti con sostanze a minor impatto per l’uomo e per l’ambiente.
5.2
Etichettatura e imballaggio
Le sostanze ed i preparati pericolosi sono identificati dall’etichetta predisposta
dal produttore in conformità alla normativa vigente. Tale etichetta deve
riportare:
1
a) la denominazione della sostanza;
b) il nome e l'indirizzo completo nonché il numero di telefono del responsabile
dell'immissione sul mercato stabilito all'interno dell'Unione europea (può
essere il fabbricante, l'importatore o il distributore);
c) i simboli di pericolo, se previsti, e l'indicazione di pericolo che comporta
l'impiego della sostanza (conformi all’allegato II); quando ad una sostanza
sono assegnati più simboli, l'obbligo di apporre il simbolo T rende facoltativi
i simboli X e C, l'obbligo di apporre il simbolo C rende facoltativo il simbolo
X, l'obbligo di apporre il simbolo E rende facoltativi i simboli F e O;
d) le frasi tipo relative ai rischi specifici derivanti dai pericoli dell'uso della
sostanza, dette "frasi R" (formulate secondo le modalità dell'allegato III);
e) le frasi tipo concernenti consigli di prudenza relativi all'uso della sostanza,
dette "frasi S" (formulate secondo le modalità dell'allegato IV);
f) eventuali numerazioni ed etichettature CE.
Per le sostanze irritanti, facilmente infiammabili, infiammabili o comburenti,
non e' necessaria l'indicazione delle relative "frasi R" e "frasi S" se il contenuto
dell'imballaggio non supera i 125 millilitri.
Affinché sia sempre garantita l’identificazione delle sostanze, tale etichetta non
deve essere mai rimossa dai contenitori.
Qualora, per esigenze operative sia necessario travasare le sostanze o
preparati pericolosi in altri contenitori, il personale dovrà indicare in maniera
chiara sul contenitore il nome della sostanza o preparato in esso contenuto in
modo da poter risalire al contenitore originale e, in caso di necessità,
consultare le indicazioni fornite dal produttore.
La denominazione della sostanza deve essere scritta in caratteri leggibili,
indelebili e di adeguata dimensione e l’etichetta con la denominazione della
sostanza deve essere solidamente apposta su uno o più lati dell'imballaggio, in
modo da consentirne la lettura orizzontale quando l'imballaggio si trova in
posizione normale.
L'etichetta non e' necessaria quando l'imballaggio stesso reca, ben visibili, le
indicazioni richieste, secondo le modalità precedenti.
L'imballaggio delle sostanze pericolose deve soddisfare le seguenti condizioni:
a) l'imballaggio deve essere realizzato in modo tale da impedire qualsiasi
fuoriuscita del contenuto, fermo restando l'obbligo di osservare le
disposizioni che prescrivono speciali dispositivi di sicurezza; ad esempio è
necessario chiudere sempre i contenitori dopo l’uso;
b) i materiali che costituiscono l'imballaggio e la chiusura non devono
deteriorarsi a causa del contenuto, ne' poter formare con questo composti
pericolosi;
c) tutte le parti dell'imballaggio e della chiusura devono essere solide e
robuste, in modo da escludere qualsiasi allentamento e sopportare in
maniera affidabile le normali sollecitazioni della manipolazione;
d) il recipiente munito di un sistema di chiusura che può essere riapplicato
deve poter essere richiuso ripetutamente senza fuoriuscita del contenuto.
2
Il tecnico di laboratorio ed il personale ATA che utilizza sostanze pericolose per
le pulizie o per le manutenzioni (anche del verde) devono verificare
continuamente l’adeguatezza degli imballaggi e delle etichettature delle
sostanze.
5.3
Manipolazione
La manipolazione di sostanze pericolose deve essere eseguita solamente da
personale consapevole dei pericoli e dei rischi della sostanza e dotato degli
idonei dispositivi di protezione individuale.
Per ridurre il rischio di danni all’ambiente ed alla salute dell’uomo, per quanto
possibile, le operazioni di trasporto, travaso e altri tipi di manipolazione – in
particolare all’aperto - devono essere ridotte al minimo.
In laboratorio è opportuno utilizzare i reagenti del tutto ed è da evitare il
versamento di prodotti chimici negli scarichi.
Le operazioni di travaso vengono svolte in aree pavimentate o in qualche altro
modo isolate dal terreno per proteggerlo nel caso di eventuali versamenti
incidentali.
I contenitori devono essere sempre richiusi dopo il loro utilizzo.
5.4
Depositi e stoccaggi
RGA, in collaborazione con RSPP, sentiti il tecnico di laboratorio ed il personale
ATA, è responsabile di definire gli stoccaggi di sostanze pericolose.
Ad eccezione delle quantità in uso, tutte le sostanze devono essere depositate
in questi stoccaggi.
In ogni caso le sostanze ed i preparati pericolosi non devono essere stoccati in
luoghi di passaggio di veicoli, mezzi o persone.
Fusti, barattoli o contenitori delle sostanze o preparati pericolosi non devono
essere stoccati all’aperto né direttamente su terreno non impermeabilizzato.
Ove possibile, i contenitori vengono messi all’interno di bacini di contenimento.
I fusti o contenitori devono essere stoccati tenendo conto dell’incompatibilità
tra le varie sostanze evitando ad esempio di stoccare le sostanze a base acida
vicino alle sostanze basiche e avendo cura di stoccare le sostanze infiammabili
in maniera separata da tutte le altre ed in locali ove non siano in deposito
materiali combustibili (es.: carta, banchi, apparecchiature elettriche ed
elettroniche in plastica).
Per lo stoccaggio delle sostanze il personale deve comunque consultare e
applicare sempre le indicazioni di stoccaggio riportate sulle relative schede di
sicurezza.
5.5
Raccolta di versamenti
Nel caso si verifichi un versamento di sostanza pericolosa, l’intervento deve
essere eseguito da personale specificatamente addestrato, eventualmente
chiamato sul posto dagli operatori che abbiano individuato il versamento.
3
Il personale che interviene deve accertarsi della natura delle sostanze versate
prima di intervenire e adotta le modalità operative indicate di seguito:
 indossa i DPI idonei;
 intercetta se possibile la fonte di fuoriuscita;
 isola l’area;
 assorbe la fuoriuscita con materiale a disposizione (ottima la sabbia);
 evita assolutamente potenziali fonti di scintille ed evita che il liquido versato
raggiunga pozzetti di scarico o superfici non impermeabilizzate;
 avvisa RGA.
Il tecnico di laboratorio viene avvisato perché smaltisca in modo corretto il
materiale inquinato.
Il tecnico del laboratorio di chimica assieme al RSGA e possibilmente in
presenza degli allievi svolge periodicamente una prova di simulazione di
versamento accidentale in laboratorio di chimica/biologia. Essi redigono poi un
verbale per segnalare eventuali difficoltà o anomalie rispetto all’esito
dello’azione sopradescritta. Lo schema del verbale è presente in questo
documento come All. 8 ed è reperibile dal personale nelle procedure operative
Ambiente. I verbali, debitamente compilati, vengono conservati a cura del
tecnico di laboratorio, in un opportuno raccoglitore.
5.6
Schede di sicurezza
Per consentire di prendere le misure necessarie per la protezione
dell'ambiente, nonché della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro, il
fabbricante, l'importatore o il distributore che immette sul mercato una
sostanza pericolosa deve fornire gratuitamente una scheda informativa in
materia di sicurezza in occasione o anteriormente alla prima fornitura; egli e'
tenuto inoltre a trasmettere, ove sia venuto a conoscenza di ogni nuova
informazione al riguardo, una scheda aggiornata.
L’amministrazione richiede e conserva copia delle schede di sicurezza
aggiornate di tutte le sostanze pericolose presenti al liceo.
Il responsabile degli acquisti deve richiedere l’invio della scheda di sicurezza
della sostanze acquistate per la prima volta e sollecitare periodicamente i
fornitori all’invio degli aggiornamenti delle schede di sicurezza relative a tutte
le sostanze pericolose utilizzate.
Le schede di sicurezza sono conservate in amministrazione per i necessari
approfondimenti in caso di necessità.
Considerate le piccole quantità utilizzate nella scuola, le informazioni contenute
sulle etichette sono sufficienti alle funzioni interessate per conoscere i rischi
collegati all’uso.
Allegati
Gli allegati da 1 al 4 alla procedura riportano i contenuti delle schede di
sicurezza, i simboli e le frasi di pericolo e prudenza e le indicazioni per la
lettura dell’etichetta previsti dalla Direttiva 67/548/CEE (Classificazione,
4
imballaggio ed etichettatura per le sostanze) e sue modifiche e integrazioni e
dai decreti di recepimento.
Gli allegati da 5 a 7 alla procedura riportano i corrispondenti requisiti stabiliti
dalla nuova normativa europea. Il Regolamento 1272/2008 entrato in vigore
dal 20/01/2009, prevede un periodo transitorio per la classificazione delle
sostanze:
dal
1/12/2010
al
1/06/2015
è
obbligatorio
utilizzare
contestualmente sia il vecchio sistema sia il nuovo sistema; a partire dal
1/06/2015 sarà obbligatorio adottare esclusivamente il nuovo sistema.
L’Allegato 8 alla procedura è il verbale delle prove periodiche di versamento in
laboratorio di chimica/biologia.
5
ALLEGATO 1 – Contenuti della scheda sicurezza
La scheda informativa deve essere preparata in conformità alla Direttiva 67/548/CEE, deve
comprendere le seguenti voci (obbligatorie) elencate di seguito:
1) Identificazione della sostanza/preparato e della società/impresa
2) Composizione/informazione sugli ingredienti
3) Identificazioni dei pericoli
4) Interventi di primo soccorso
5) Misure antincendio
6) Provvedimenti in caso di dispersione accidentale
7) Manipolazione e immagazzinamento
8) Protezione personale/Controllo dell'esposizione
9) Proprietà fisiche e chimiche
10) Stabilità e reattività
11) Informazioni tossicologiche
12) Informazioni ecologiche
13) Osservazioni sullo smaltimento
14) Informazioni sul trasporto
15) Informazioni sulla normativa
16) Altre informazioni
6
ALLEGATO 2 – Categorie e simboli di pericolo, classificazione della
Direttiva 67/548/CEE (Classificazione, imballaggio ed etichettatura
per le sostanze)
Descrizione
Simbolo
Categoria
Le sostanze ed i preparati solidi, liquidi, pastosi o gelatinosi che,
anche
senza
l'azione
dell'ossigeno
atmosferico,
possono
provocare una reazione esotermica con rapida formazione di gas
Esplosivi
e che, in determinate condizioni di prova, detonano, deflagrano
rapidamente o esplodono in seguito a riscaldamento in
condizione di parziale contenimento
F+
Estremamente
Infiammabile
F
Facilmente
Infiammabile
Comburenti
Le sostanze ed i preparati che a contatto con altre sostanze,
soprattutto se infiammabili, provocano una forte reazione
esotermica
Estremamente
infiammabili
Le sostanze ed i preparati liquidi con punto di infiammabilità'
estremamente basso (< 0 °C) ed un punto di ebollizione basso (<
35 °C) e le sostanze ed i preparati gassosi che a temperatura e
pressione ambiente si infiammano a contatto con l'aria
Facilmente
infiammabili
Le sostanze ed i preparati che, a contatto con l'aria, a temperatura
ambiente e senza apporto di energia, possono subire innalzamenti
termici e da ultimo infiammarsi;
Le sostanze ed i preparati solidi che possono facilmente
infiammarsi dopo un breve contatto con una sorgente di
accensione e che continuano a bruciare o a consumarsi anche
topo il distacco della sorgente di accensione;
Le sostanze ed i preparati liquidi il cui punto d’infiammabilità è
molto basso (< 21 °C);
Le sostanze ed i preparati che, a contatto con l'acqua o l'aria
umida, sprigionano gas estremamente infiammabili in quantità
pericolose
Infiammabili
Le sostanze ed i preparati liquidi con un basso punto di
infiammabilità (< 55 °C)
Molto tossici
Le sostanze ed i preparati che, in caso di inalazione, ingestione o
assorbimento cutaneo, in piccolissime quantità, possono essere
letali oppure provocare lesioni acute o croniche
Tossici
Le sostanze ed i preparati che, in caso di inalazione, ingestione o
assorbimento cutaneo, in piccole quantità, possono essere letali
oppure provocare lesioni acute o croniche
T+
T
7
Simbolo
Categoria
Descrizione
Nocivi
Le sostanze ed i preparati che, in caso di inalazione, ingestione o
assorbimento cutaneo, possono essere letali oppure provocare
lesioni acute o croniche
Corrosivi
Le sostanze ed i preparati che, a contatto con i tessuti vivi,
possono esercitare su di essi un'azione distruttiva
Irritanti
Le sostanze ed i preparati non corrosivi, il cui contatto diretto,
prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose può provocare una
reazione infiammatoria
Le sostanze ed i preparati che, per inalazione o assorbimento
cutaneo, possono dar luogo ad una reazione di
ipersensibilizzazione per cui una successiva esposizione alla
sostanza o al preparato produce reazioni avverse caratteristiche
Le sostanze ed i preparati che, per inalazione, ingestione o
assorbimento cutaneo, possono provocare il cancro o aumentarne
la frequenza
Sensibilizzanti
Cancerogeni
Mutageni
Le sostanze ed i preparati che, per inalazione, ingestione o
assorbimento cutaneo, possono produrre difetti genetici ereditari
o aumentarne la frequenza
Tossici per il ciclo riproduttivo
Le sostanze ed i preparati che, per inalazione, ingestione o
assorbimento cutaneo, possono provocare o rendere più frequenti
effetti nocivi non ereditari nella prole o danni a carico della
funzione o delle capacita riproduttive maschili o femminili
Pericolosi per
l'ambiente
Le sostanze ed i preparati che qualora si diffondano
nell'ambiente, presentano o possono presentare rischi immediati
differiti per una o più delle componenti ambientali
8
ALLEGATO 3 - Le frasi tipo relative ai rischi specifici “R” classificazione
della
Direttiva
67/548/CEE
(Classificazione,
imballaggio
ed
etichettatura per le sostanze)
R1
Esplosivo allo stato secco.
R2
Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione.
R3
Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d'ignizione.
R4
Forma composti metallici esplosivi molto sensibili.
R5
Pericolo di esplosione per riscaldamento.
R6
Esplosivo a contatto o senza contatto con l'aria.
R7
Può provocare incendio.
R8
Può provocare l'accensione di materie combustibili.
R9
Esplosivo in miscela con materie combustibili.
R 10
Infiammabile.
R 11
Facilmente infiammabile.
R 12
Estremamente infiammabile.
R 14
Reagisce violentemente con l'acqua.
R 15
A contatto con l'acqua libera gas facilmente infiammabili.
R 16
Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti.
R 17
Spontaneamente infiammabile all'aria.
R 18
Durante l'uso può formare con aria miscele esplosive/infiammabili.
R 19
Può formare perossidi esplosivi.
R 20
Nocivo per inalazione.
R 21
Nocivo a contatto con la pelle.
R 22
Nocivo per ingestione.
R 23
Tossico per inalazione.
R 24
Tossico a contatto con la pelle.
R 25
Tossico per ingestione.
R 26
Molto tossico per inalazione.
R 27
Molto tossico a contatto con la pelle.
R 28
Molto tossico per ingestione.
R 29
A contatto con l'acqua libera gas tossici.
R 30
Può divenire facilmente infiammabile durante l'uso.
R 31
A contatto con acidi libera gas tossico.
R 32
A contatto con acidi libera gas molto tossico.
R 33
Pericolo di effetti cumulativi.
R 34
Provoca ustioni.
R 35
Provoca gravi ustioni.
R 36
Irritante per gli occhi.
R 37
Irritante per le vie respiratorie.
R 38
Irritante per la pelle.
9
R 39
Pericolo di effetti irreversibili molto gravi.
R 40
Possibilità di effetti cancerogeni - prove insufficienti.
R 41
Rischio di gravi lesioni oculari.
R 42
Può provocare sensibilizzazione per inalazione.
R 43
Può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle.
R 44
Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato.
R 45
Può provocare il cancro.
R 46
Può provocare alterazioni genetiche ereditarie.
R 48
Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata.
R 49
Può provocare il cancro per inalazione.
R 50
Altamente tossico per gli organismi acquatici.
R 51
Tossico per gli organismi acquatici.
R 52
Nocivo per gli organismi acquatici.
R 53
Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
R 54
Tossico per la flora.
R 55
Tossico per la fauna.
R 56
Tossico per gli organismi del terreno.
R 57
Tossico per le api.
R 58
Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente.
R 59
Pericoloso per lo strato di ozono.
R 60
Può ridurre la fertilità
R 61
Può danneggiare i bambini non ancora nati
R 62
Possibile rischio di ridotta fertilità
R 63
Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati
R 64
Possibile rischio per i bambini allattati al seno
R 65
Nocivo: può causare danni ai polmoni in caso di ingestione
R 66
L'esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolature della pelle
R 67
L'inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini
Combinazioni delle frasi R
R 14/15
Reagisce violentemente con l'acqua liberando gas facilmente infiammabili.
R 15/29
A contatto con acqua libera gas tossici e facilmente infiammabili.
R 20/21
Nocivo per inalazione e contatto con la pelle.
R 20/22
Nocivo per inalazione e ingestione.
R 20/21/22
Nocivo per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione.
R 21/22
Nocivo a contatto con la pelle e per ingestione.
R 23/24
Tossico per inalazione e contatto con la pelle.
R 23/25
Tossico per inalazione e ingestione.
R 23/24/25
R 24/25
Tossico per inalazione, contatto con la pelle e per ingestione.
Tossico a contatto con la pelle e per ingestione.
10
R 26/27
Molto tossico per inalazione e contatto con la pelle.
R 26/28
Molto tossico per inalazione e per ingestione.
R 26/27/28
Molto tossico per inalazione, contatto con al pelle e per ingestione.
R 27/28
Molto tossico a contatto con la pelle e per ingestione.
R 36/37
Irritante per gli occhi e le vie respiratorie.
R 36/38
Irritante per gli occhi e la pelle.
R 36/37/38
Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle.
R 37/38
Irritante per le vie respiratorie e la pelle.
R 39/23
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione.
R 39/24
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle.
R 39/25
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per ingestione.
R 39/23/24
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione e a contatto con la
pelle.
R 39/23/25
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione ed ingestione.
R 39/24/25
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle e per
ingestione.
R 39/23/24/25
Tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione, a contatto con la pelle
e per ingestione.
R 39/26
Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione.
R 39/27
Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle.
R 39/28
Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per ingestione.
R 39/26/27
Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione e a contatto con
la pelle.
R 39/26/28
Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione ed ingestione.
R 39/27/28
Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi a contatto con la pelle e per
ingestione.
R 39/26/27/28
Molto tossico: pericolo di effetti irreversibili molto gravi per inalazione, a contatto con la
pelle e per ingestione.
R 42/43
Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle.
R 48/20
Nocivo: pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata per inalazione.
R 48/21
Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto con la
pelle.
R 48/22
Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per ingestione.
R 48/20/21
Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per
inalazione e a contatto con la pelle.
R 48/20/22
Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per
inalazione e ingestione.
R 48/21/22
Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto
con la pelle e per ingestione.
R 48/20/21/22
Nocivo: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per
inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione.
11
R 48/23
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per inalazione.
R 48/24
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto con la
pelle.
R 48/25
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per ingestione.
R 48/23/24
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per
inalazione e a contatto con la pelle.
R 48/23/25
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per
inalazione ed ingestione.
R 48/24/25
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata a contatto
con la pelle e per ingestione.
R 48/23/24/25
Tossico: pericolo di gravi danni alla salute in caso di esposizione prolungata per
inalazione, a contatto con la pelle e per ingestione.
R 50/53
Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per
l`ambiente acquatico.
R 51/53
Tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l`ambiente
acquatico.
R 52/53
Nocivo per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l`ambiente
acquatico.
R 68/20
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione.
R 68/21
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle.
R 68/22
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per ingestione.
R 68/20/21
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione e a contatto con la pelle.
R 68/20/22
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione e ingestione.
R 68/21/22
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili a contatto con la pelle e per ingestione.
R 68/20/21/22
Nocivo: possibilità di effetti irreversibili per inalazione, a contatto con la pelle e per
ingestione.
ALLEGATO 4 - Come leggere l’etichetta
L’etichetta apposta sulle confezioni dei prodotti contenti sostanze pericolose fornisce una serie di
indicazioni sia di tipo tecnico-funzionale, sia di tipo normativo sull’utilizzazione a norma di legge:








composizione: principio attivo e percentuale di questo nel formulato commerciale. Va detto
che con lo stesso principio attivo vi sono diversi formulati commerciali che differiscono solo
per la diversa percentuale e da questo possono derivare anche diverse indicazioni di legge
per il loro uso.
autorizzazione: qual è il provvedimento legislativo che ne permette l’utilizzazione in Italia e
in quali colture ne è autorizzato l’uso.
dosi di utilizzazione.
caratteristiche funzionali
caratteristiche intrinseche
eventuali divieti (per esempio divieto di impiego in serra)
effetti sull’ambiente
informazioni per il medico
12
13
Allegato 5 - Informazioni Estratte dall’Allegato I: Disposizioni Relative alla classificazione e all’etichettatura delle sostanze e delle miscele
pericolose, parte 2, 3 4, 5. del Regola mento CE 1272/2008
Il Regolamento 1272/2008 entrato in vigore dal 20/01/2009, prevede un periodo transitorio per la classificazione delle sostanze: dal 20/01/2009 sino
al 1/12/2010 è obbligatorio adottare il vecchio sistema della Direttiva 67/548/CEE ed è facoltativo adottare il nuovo sistema; dal 1/12/2010 al
1/06/2015 sarà obbligatorio utilizzare contestualmente sia il vecchio sistema sia il nuovo sistema; infine a partire dal 1/06/2015 sarà obbligatorio
adottare esclusivamente il nuovo sistema.
Pittogramma
Codice Categoria e sezione
Sezione 2.1 - Esplosivi instabili;
Esplosivi delle divisioni 1.1, 1.2,
1.3 e 1.4
Sezione 2.8 - Sostanze e miscele
autoreattive, tipi A e B
GHS01 Sezione 2.15 - Perossidi organici,
tipi A e B
Descrizione
Sostanza o miscela esplosiva: una sostanza solida o liquida (o una miscela di
sostanze) che può, per reazione chimica, sviluppare gas a una temperatura, una
pressione e una velocità tali da causare danni nell’area circostante. Le sostanze
pirotecniche sono comprese in questa definizione anche se non sviluppano gas.
Sostanza o miscela pirotecnica: una sostanza o miscela di sostanze destinata a
produrre un effetto calorifico, luminoso, sonoro, gassoso o fumogeno o una
combinazione di tali effetti, a seguito di reazioni chimiche esotermiche
automantenute non detonanti.
Esplosivo instabile: una sostanza o miscela esplosiva termicamente instabile e/o
troppo sensibile per essere manipolata, trasportata e utilizzata in condizioni normali.
Articolo esplosivo: un oggetto contenente una o più sostanze o miscele esplosive.
Articolo pirotecnico: un oggetto contenente una o più sostanze o miscele
pirotecniche.
Esplosivo intenzionale: una sostanza, una miscela o un articolo fabbricati con lo
scopo di produrre un effetto pratico, esplosivo o pirotecnico.
Gas infiammabile: s’intende un gas o una miscela di gas con un campo di
infiammabilità con l’aria a 20 oC e a una pressione normale di 101,3 kPa.
Aerosol infiammabile: Gli aerosol sono sottoposti alle procedure di classificazione
relative agli aerosol infiammabili di cui al punto 2.3.2.2 se contengono un
Sezione 2.3 - Aerosol
GHS02
infiammabili, categorie di pericolo componente classificato come infiammabile in base ai criteri enunciati nel punto
1e2
2.3.2.1.
Liquido infiammabile, un liquido avente un punto di infiammabilità non superiore a
Sezione 2.6 - Liquidi infiammabili, 60 oC.
Sezione 2.2 - Gas infiammabili,
categoria di pericolo 1
14
Pittogramma
Codice Categoria e sezione
categorie di pericolo 1, 2 e 3
Descrizione
Solido infiammabile, un solido facilmente infiammabile o che può provocare o
favorire un incendio per sfregamento.
Sezione 2.7 - Solidi infiammabili, Sostanze o miscele autoreattive, sostanze o miscele liquide o solide termicamente
instabili, che possono subire una decomposizione fortemente esotermica, anche in
categorie di pericolo 1 e 2
assenza di ossigeno (aria). Questa definizione esclude le sostanze e miscele
classificate, conformemente a questa parte, come splosivi, perossidi organici o
Sezione 2.8 - Sostanze e miscele
comburenti.
autoreattive, tipi B, C, D, E, F
Liquido piroforico, una sostanza o miscela liquida che, anche in piccole quantità,
può infiammarsi in meno di cinque minuti quando entra in contatto con l’aria.
Sezione 2.9 - Liquidi piroforici,
Solido piroforico, una sostanza o miscela solida che, anche in piccole quantità, può
categoria di pericolo 1
accendersi in meno di cinque minuti quando entra in contatto con l’aria.
Sostanza o miscela autoriscaldante, una sostanza o miscela liquida o solida diversa
Sezione 2.10 - Solidi piroforici,
da un liquido o solido piroforico che, per reazione con l’aria e senza apporto di
categoria di pericolo 1
energia, può autoriscaldarsi. Una tale sostanza o miscela differisce da un liquido o
Sezione 2.11 - Sostanze e miscele solido piroforico per il fatto che si accende solo se in grande quantità (chilogrammi)
e dopo un lungo lasso di tempo (ore o giorni).
autoriscaldanti, categorie di
Sostanze o miscele che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili,
pericolo 1 e 2
sostanze o miscele solide o liquide che, per interazione con l’acqua, possono
Sezione 2.12 - Sostanze e miscele diventare spontaneamente infiammabili o sviluppare gas infiammabili in quantità
pericolose.
che a contatto con l’acqua
Perossidi organici, sostanze organiche liquide o solide che contengono la struttura
emettono gas infiammabili,
bivalente -O-O- e possono quindi essere considerate come derivati del perossido
categorie di pericolo 1, 2 e 3
d’idrogeno, nei quali uno o due atomi di idrogeno sono sostituiti da radicali organici.
Sezione 2.15 - Perossidi organici, Sotto questa denominazione sono comprese anche le miscele (formulazioni) di
perossidi organici contenenti almeno un perossido organico. I perossidi organici
tipi B, C, D, E, F
sono sostanze o miscele termicamente instabili che possono subire una
decomposizione esotermica autoaccelerata.
Sezione 2.4 - Gas comburenti,
Gas comburente, s’intende un gas o una miscela di gas capace, in genere per
categoria di pericolo 1
apporto di ossigeno, di provocare o favorire più dell’aria la combustione di altre
materie.
GHS03
Sezione 2.13 - Liquidi comburenti, Liquido comburente, sostanza o miscela liquida che, pur non essendo di per sé
necessariamente combustibile, può — generalmente cedendo ossigeno — causare o
categorie di pericolo 1, 2 e 3
favorire la combustione di altre materie.
15
Pittogramma
Codice Categoria e sezione
Sezione 2.14 - Solidi comburenti,
categorie di pericolo 1, 2 e 3
Descrizione
Solido comburente, sostanza o miscela solida che, pur non essendo di per sé
necessariamente combustibile, può — generalmente cedendo ossigeno — causare o
favorire la combustione di altre materie.
Sezione 2.5 - Gas sotto pressione:
Gas compressi; Gas liquefatti; Gas Gas sotto pressione s’intendono i gas contenuti in un recipiente a una pressione
GHS04 liquefatti refrigerati; Gas disciolti. relativa pari o superiore a 200 kPa o sotto forma di gas liquefatti o di gas liquefatti e
refrigerati.
Sezione 2.16 - Corrosivo per i
metalli, categoria di pericolo 1
Sostanza o miscela corrosiva per i metalli,sostanza o miscela che, per azione
chimica, può attaccare o distruggere i metalli.
Corrosione della pelle, produzione di lesioni irreversibili della pelle, quali una
Sezione 3.2 - Corrosione cutanea, necrosi visibile
categorie di pericolo 1A, 1B e 1C attraverso l’epidermide e nel derma, a seguito dell’applicazione di una sostanza di
GHS05
prova per una durata massima di quattro ore.
Sezione 3.3 - Gravi lesioni oculari, Gravi lesioni oculari, lesioni dei tessuti oculari o un grave deterioramento della
vista
categoria di pericolo 1
conseguenti all’applicazione di una sostanza di prova sulla superficie anteriore
dell’occhio, non totalmente reversibili entro 21 giorni dall’applicazione.
Sezione 3.1 - Tossicità acuta (per
Tossicità acuta, la proprietà di una sostanza o miscela di produrre effetti nocivi che
via orale, per via cutanea, per
si manifestano in seguito alla somministrazione per via orale o cutanea di una dose
GHS06
inalazione), categorie di pericolo 1, unica o di più dosi ripartite nell’arco di 24 ore, o in seguito ad una esposizione per
2e3
inalazione di 4 ore.
Sezione 3.1 - Tossicità acuta (per
Tossicità acuta, la proprietà di una sostanza o miscela di produrre effetti nocivi che
via orale, per via cutanea, per
si manifestano in seguito alla somministrazione per via orale o cutanea di una dose
inalazione), categoria di pericolo 4 unica o di più dosi ripartite nell’arco di 24 ore, o in seguito ad una esposizione per
Sezione 3.2 - Irritazione cutanea,
inalazione di 4 ore.
categoria di pericolo 2
GHS07
Sezione 3.3 - Irritazione oculare,
Irritazione della pelle, la produzione di lesioni reversibili della pelle a seguito
categoria di pericolo 2
dell'applicazione di una sostanza prova per una durata massima di 4 ore.
Sezione 3.4 - Sensibilizzazione
Irritazione oculare, un'alterazione dell’occhio conseguente all’applicazione di
cutanea, categoria di pericolo 1
sostanze di prova
Sezione 3.8 - Tossicità specifica
sulla superficie anteriore dell’occhio, totalmente reversibile entro 21 giorni
16
Pittogramma
Codice Categoria e sezione
per organi bersaglio – esposizione
singola, categoria di pericolo 3
Irritazione delle vie respiratorie
Narcosi
Descrizione
dall’applicazione.
Sostanza sensibilizzante della pelle, sostanza che, a contatto con la pelle, provoca
una reazione allergica.
Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione singola) s'intende una
tossicità specifica e non letale per organi bersaglio, risultante da un’unica
esposizione a una sostanza o miscela. Sono compresi tutti gli effetti significativi per
la salute che possono alterare la funzione, reversibili o irreversibili, immediati e/o
ritardati e non trattati in maniera specifica nelle sezioni da 3.1 a 3.7 e nella sezione
3.10 (cfr. anche il punto 3.8.1.6).
Sezione 3.4 - Sensibilizzazione
Sostanza sensibilizzante delle vie respiratorie, una sostanza che, se inalata, provoca
delle vie respiratorie, categoria di un'ipersensibilità delle vie respiratorie.
pericolo 1
Mutazione, variazione permanente della quantità o della struttura del materiale
Sezione 3.5 - Mutagenicità sulle
genetico di una cellula. Il termine «mutazione» designa sia i mutamenti genetici
cellule germinali, categorie di
ereditari che possono manifestarsi a livello fenotipico, sia le modificazioni
pericolo 1A, 1B e 2
sottostanti del DNA, se note (comprese le modificazioni di specifiche coppie di basi
Sezione 3.6 - Cancerogenicità,
e le traslocazioni cromosomiche). Il termine «mutageno» designa gli agenti che
categorie di pericolo 1A, 1B, 2
aumentano la frequenza delle mutazioni in popolazioni di cellule e/o di organismi.
Sezione 3.7 - Tossicità per la
È cancerogena una sostanza o una miscela di sostanze che causa il cancro o ne
riproduzione, categorie di pericolo aumenta l'incidenza. Le sostanze che hanno causato l’insorgenza di tumori benigni o
1A, 1B e 2
maligni nel corso di studi sperimentali correttamente eseguiti su animali sono anche
Sezione 3.8 - Tossicità specifica
considerate cancerogene presunte o sospette per l'uomo, a meno che non sia
GHS08
per organi bersaglio – esposizione chiaramente dimostrato che il meccanismo della formazione del tumore non è
singola, categorie di pericolo 1 e 2 rilevante per l’uomo.
Sezione 3.9 - Tossicità specifica
Sostanze tossiche per la riproduzione, sostanze che hanno effetti nocivi sulla
per organi bersaglio – esposizione funzione sessuale e sulla fertilità degli uomini e delle donne adulti, nonché sullo
ripetuta, categorie di pericolo 1 e 2 sviluppo della progenie.
Sezione 3.10 - Pericolo in caso di Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione singola) s'intende una tossicità
aspirazione, categoria di pericolo 1 specifica e non letale per organi bersaglio, risultante da un’unica esposizione a una
sostanza o miscela. Sono compresi tutti gli effetti significativi per la salute che
possono alterare la funzione, reversibili o irreversibili, immediati e/o ritardati e non
trattati in maniera specifica nelle sezioni da 3.1 a 3.7 e nella sezione 3.10 (cfr. anche
il punto 3.8.1.6).
Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione ripetuta) s’intende una tossicità
17
Pittogramma
Codice Categoria e sezione
Descrizione
specifica per organi bersaglio risultante da un’esposizione ripetuta a una sostanza o
miscela. Sono compresi tutti gli effetti significativi per la salute che possono alterare
la funzione, reversibili o irreversibili, immediati e/o ritardati. Sono tuttavia esclusi
altri effetti tossici trattati nelle sezioni da 3.1 a 3.8 e nella sezione 3.10.
Aspirazione, penetrazione di una sostanza o di una miscela solida o liquida,
direttamente attraverso la cavità orale o nasale, o indirettamente per rigurgitazione,
nella trachea e nelle vie respiratorie inferiori. La durata dell’aspirazione corrisponde
a quella dell’inspirazione, durante la quale il prodotto tossico si colloca
all'intersezione delle vie respiratorie e del tratto digestivo superiori, nella regione
laringofaringea.
Sezione 4.1
Pericoloso per l’ambiente
acquatico
GHS09
– pericolo acuto, categoria 1
Tossicità acuta per l’ambiente acquatico, capacità propria di una sostanza di causare
danni a un organismo sottoposto a un’esposizione di breve durata.
Tossicità cronica per l'ambiente acquatico, proprietà intrinseca di una sostanza di
provocare effetti nocivi su organismi acquatici durante esposizioni determinate in
relazione al ciclo vitale dell’organismo.
– pericolo cronico, categorie 1 e 2
Non è
necessario un
pittogramma
Sezione 2.1: Esplosivi della
divisione 1.5
Sezione 2.1: Esplosivi della
divisione 1.6
Sezione 2.2: Gas infiammabili,
categoria di pericolo 2
Sezione 2.8: Sostanze e miscele
autoreattive, tipo G
Sezione 2.15: Perossidi organici,
tipo G
18
Pittogramma
Codice Categoria e sezione
Sezione 3.7: Tossicità per la
riproduzione, effetti
sull’allattamento o attraverso
l’allattamento, categoria di
pericolo supplementare
Descrizione
19
ALLEGATO 6
ELENCO DEI CONSIGLI DI PRUDENZA
Parte 1: Criteri per la scelta dei consigli di prudenza
Allegato IV del Reg. CE 1272/2008
Tabella 6.1
Consigli di carattere generale
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
Qui di seguito sono riportati i codici di classe e di categoria di pericolo estrapolati dall’Allegato
IV, Tabella 1.1 del Regolamento 1272/2008
44
Codice della
classe e categoria
di pericolo
Specifica
Avvertenza
Acute Tox. 1
Tossicità acuta Categoria di pericolo 1
Pericolo
Acute Tox. 1 (*)
Tossicità acuta Categoria di pericolo 1 (classificazione minima; va Pericolo
riservata un'attenzione particolare)
Acute Tox. 2
Tossicità acuta Categoria di pericolo 2
Acute Tox. 2 (*)
Tossicità acuta Categoria di pericolo 2 (classificazione minima; va Pericolo
riservata un'attenzione particolare)
Acute Tox. 3
Tossicità acuta Categoria di pericolo 3
Acute Tox. 3 (*)
Tossicità acuta Categoria di pericolo 3 (classificazione minima; va Pericolo
riservata un'attenzione particolare)
Acute Tox. 4
Tossicità acuta Categoria di pericolo 4
Acute Tox. 4 (*)
Tossicità acuta Categoria di pericolo 4 (classificazione minima; va Attenzione
riservata un'attenzione particolare)
Aquatic Acute 1
Pericoloso per l’ambiente acquatico - pericolo acuto, categoria 1
Aquatic Chronic
1
Pericoloso per l’ambiente acquatico - pericolo cronico, categoria 1 Attenzione
Aquatic Chronic
2
Pericoloso per l’ambiente acquatico - pericolo cronico, categoria 2 -
Aquatic Chronic
3
Pericoloso per l’ambiente acquatico - pericolo cronico, categoria 3 -
Aquatic Chronic
4
Pericoloso per l’ambiente acquatico - pericolo cronico, categoria 4 -
Asp. Tox. 1
Pericolo in caso di aspirazione Categoria di pericolo 1
Pericolo
Carc. 1A
Cancerogenicità Categoria di pericolo 1A
Pericolo
Pericolo
Pericolo
Attenzione
Attenzione
45
Carc. 1B
Cancerogenicità Categoria di pericolo 1B
Pericolo
Carc. 2
Cancerogenicità Categoria di pericolo 2
Attenzione
Expl. ****
Esplosivo instabile (pericolo fisico da confermare con prove)
Expl. 1.1
Esplosivo instabile Divisione 1.1
Pericolo
Expl. 1.1 (****)
Esplosivo instabile Divisione 1.1 (pericolo fisico da confermare
con prove)
Pericolo
Expl. 1.2
Esplosivo instabile Divisione 1.2
Pericolo
Expl. 1.2 (****)
Esplosivo instabile Divisione 1.2 (pericolo fisico da confermare
con prove)
Pericolo
Expl. 1.3
Esplosivo instabile Divisione 1.3
Pericolo
Expl. 1.3 (****)
Esplosivo instabile Divisione 1.3 (pericolo fisico da confermare
con prove)
Pericolo
Expl. 1.4
Esplosivo instabile Divisione 1.4
Attenzione
Expl. 1.5
Esplosivo instabile Divisione 1.5
Pericolo
Expl. 1.6
Esplosivo instabile Divisione 1.6
-
Eye Dam. 1
Lesioni oculari gravi/irritazione oculare Categoria di pericolo 1
Pericolo
Eye Irrit. 2
Lesioni oculari gravi/irritazione oculare Categoria di pericolo 2
Attenzione
Flam. Aerosol 1
Aerosol infiammabile Categoria di pericolo 1
Pericolo
Flam. Aerosol 2
Aerosol infiammabile Categoria di pericolo 2
Attenzione
Flam. Gas 1
Gas infiammabile Categoria di pericolo 1
Pericolo
Flam. Gas 2
Gas infiammabile Categoria di pericolo 2
Attenzione
Flam. Liq. 1
Liquido infiammabile Categoria di pericolo 1
Pericolo
Flam. Liq. 2
Liquido infiammabile Categoria di pericolo 2
Pericolo
46
Flam. Liq. 3
Liquido infiammabile Categoria di pericolo 3
Attenzione
Flam. Sol. 1
Solido infiammabile Categoria di pericolo 1
Pericolo
Flam. Sol. 2
Solido infiammabile Categoria di pericolo 2
Attenzione
Lact.
Tossicità per la riproduzione Categorie di pericolo relativa agli
effetti sull’allattamento o attraverso la lattazione
-
Met. Corr.1
Sostanza o miscela corrosiva per i metalli Categoria di pericolo 1
Attenzione
Muta. 1°
Mutagenicità sulle cellule germinali Categoria di pericolo 1°
Pericolo
Muta. 1B
Mutagenicità sulle cellule germinali Categoria di pericolo 1B
Pericolo
Muta. 2
Mutagenicità sulle cellule germinali Categoria di pericolo 2
Attenzione
Org. Perox. A
Perossido organico Tipo A
Pericolo
Org. Perox. A
(****)
Perossido organico Tipo A (pericolo fisico da confermare con
prove)
Pericolo
Org. Perox. B
Perossido organico Tipo B
Pericolo
Org. Perox. B
(****)
Perossido organico Tipo B (pericolo fisico da confermare con
prove)
Pericolo
Org. Perox. C
Perossido organico Tipo C
Pericolo
Org. Perox. C
(****)
Perossido organico Tipo C (pericolo fisico da confermare con
prove)
Pericolo
Org. Perox. CD
Perossido organico Tipo C e D
Pericolo
Org. Perox. D
Perossido organico Tipo D
Pericolo
Org. Perox. D
(****)
Perossido organico Tipo D (pericolo fisico da confermare con
prove)
Pericolo
Org. Perox. E
Perossido organico Tipo E
Attenzione
Org. Perox. EF
Perossido organico Tipo E e F
Attenzione
47
Org. Perox. F
Perossido organico Tipo F
Attenzione
Org. Perox. G
Perossido organico Tipo G
-
Ox. Gas 1
Gas comburente Categoria di pericolo 1
Pericolo
Ox. Liq. 1
Liquido comburente Categoria di pericolo 1
Pericolo
Ox. Liq. 2
Liquido comburente Categoria di pericolo 2
Pericolo
Ox. Liq. 3
Liquido comburente Categoria di pericolo 3
Attenzione
Ox. Sol. 1
Solido comburente Categoria di pericolo 1
Pericolo
Ox. Sol. 2
Solido comburente Categoria di pericolo 2
Pericolo
Ox. Sol. 2 (****)
Solido comburente Categoria di pericolo 2 (pericolo fisico da
confermare con prove)
Pericolo
Ox. Sol. 3
Solido comburente Categoria di pericolo 3
Attenzione
Ozone
Pericoloso per lo strato di ozono
Press. Gas
Gas sotto pressione (capitolo 2.5)
Attenzione
Press. Gas
Gas compresso
Attenzione
Press. Gas
Gas liquefatto refrigerato
Attenzione
Press. Gas
Gas liquefatto
Attenzione
Press. Gas
Gas sotto pressione (Gas compressi/Gas liquefatti/Gas liquefatti
refrigerati/Gas disciolti)
Attenzione
Press. Gas (*)
Gas sotto pressione (Gas compressi/Gas liquefatti/Gas liquefatti
refrigerati/Gas disciolti)(*) V. nota U in 1.1.3. del Regolamento
(CE) N. 1272/2008: Al momento dell'immissione sul mercato i
gas vanno classificati «Gas sotto pressione» in uno dei gruppi
pertinenti gas compresso, gas liquefatto, gas liquefatto refrigerato
o gas dissolto. Il gruppo dipende dallo stato fisico in cui il gas è
confezionato e pertanto va attribuito caso per caso.
Attenzione
48
Pyr. Liq. 1
Liquido piroforico Categoria di pericolo 1
Pericolo
Pyr. Sol. 1
Solido piroforico Categoria di pericolo 1
Pericolo
Repr. 1°
Tossicità per la riproduzione Categoria di pericolo 1°
Pericolo
Repr. 1B
Tossicità per la riproduzione Categoria di pericolo 1B
Pericolo
Repr. 2
Tossicità per la riproduzione Categoria di pericolo 2
Attenzione
Resp. Sens. 1
Sensibilizzazione respiratoria Categoria di pericolo 1 (delle vie
respiratorie)
Pericolo
Self-heat. 1
Sostanza o miscela autoriscaldante Categoria di pericolo 1
Pericolo
Self-heat. 2
Sostanza o miscela autoriscaldante Categoria di pericolo 2
Attenzione
Self-heat. 2
(****)
Sostanza o miscela autoriscaldante Categoria di pericolo 2
(pericolo fisico da confermare con prove)
Attenzione
Self-react. A
Sostanza o miscela autoreattiva Tipo A
Pericolo
Self-react. B
Sostanza o miscela autoreattiva Tipo B
Pericolo
Self-react. C
Sostanza o miscela autoreattiva Tipo C
Pericolo
Self-react. C
(****)
Sostanza o miscela autoreattiva Tipo C (pericolo fisico da
confermare con prove)
Pericolo
Self-react. C **** Sostanza o miscela autoreattiva Tipo C (pericolo fisico da
confermare con prove)
Pericolo
Self-react. D
Sostanza o miscela autoreattiva Tipo D
Pericolo
Self-react. D
(****)
Sostanza o miscela autoreattiva Tipo D (pericolo fisico da
confermare con prove)
Pericolo
Self-react. D
****
Sostanza o miscela autoreattiva Tipo D (pericolo fisico da
confermare con prove)
Pericolo
Self-react. E
Sostanza o miscela autoreattiva Tipo E
Attenzione
49
Self-react. EF
Sostanza o miscela autoreattiva Tipo E e F
Attenzione
Self-react. F
Sostanza o miscela autoreattiva Tipo F
Attenzione
Self-react. G
Sostanza o miscela autoreattiva Tipo G
-
Skin Corr. 1A
Corrosione/irritazione cutanea Categoria di pericolo 1A
Pericolo
Skin Corr. 1B
Corrosione/irritazione cutanea Categoria di pericolo 1B
Pericolo
Skin Corr. 1C
Corrosione/irritazione cutanea Categoria di pericolo 1C
Pericolo
Skin Irrit. 2
Corrosione/irritazione cutanea Categoria di pericolo 2
Attenzione
Skin Sens. 1
Sensibilizzazione cutanea Categoria di pericolo 1 (della pelle)
Attenzione
STOT RE 1
Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione ripetuta
Categoria di pericolo 1
Pericolo
STOT RE 2
Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione ripetuta
Categoria di pericolo 2
Attenzione
STOT RE 2 (*)
Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione ripetuta
Categoria di pericolo 2 (classificazione minima)
Attenzione
STOT RE 2 *
Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione ripetuta
Categoria di pericolo 2 (classificazione minima)
Attenzione
STOT SE 1
Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione singola
Categoria di pericolo 1
Pericolo
STOT SE 2
Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione singola
Categoria di pericolo 2
Attenzione
STOT SE 3
Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione singola
Categoria di pericolo 3
Attenzione
STOT SE 3
Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione singola
Categoria di pericolo 3
Attenzione
Unst. Expl.
Esplosivo instabile
Pericolo
50
Water-react. 1
Sostanza o miscela che a contatto con l’acqua libera gas
infiammabile Categoria di pericolo 1
Pericolo
Water-react. 2
Sostanza o miscela che a contatto con l’acqua libera gas
infiammabile Categoria di pericolo 2
Pericolo
Water-react. 3
Sostanza o miscela che a contatto con l’acqua libera gas
infiammabile Categoria di pericolo 3
Attenzione
51
Qui di seguito sono riportati i Codici di indicazioni di pericolo che derivano dall’Allegato II,
Tabella 1.1. del Regolamento 1272/2008
Codice
H200
Esplosivo instabile
H201
Esplosivo; pericolo di esplosione di massa
H202
Esplosivo; grave pericolo di proiezione.
H203
Esplosivo; pericolo di incendio, di spostamento d'aria o di proiezione.
H204
Pericolo di incendio o di proiezione.
H205
Pericolo di esplosione di massa in caso d'incendio.
H220
Gas altamente infiammabile.
H221
Gas infiammabile.
H222
Aerosol altamente infiammabile.
H223
Aerosol infiammabile.
H224
Liquido e vapori altamente infiammabili.
H225
Liquido e vapori facilmente infiammabili.
H226
Liquido e vapori infiammabili.
H228
Solido infiammabile.
H240
Rischio di esplosione per riscaldamento.
H241
Rischio d'incendio o di esplosione per riscaldamento.
H242
Rischio d’incendio per riscaldamento.
H250
Spontaneamente infiammabile all'aria.
H251
Autoriscaldante; può infiammarsi.
H252
Autoriscaldante in grandi quantità; può infiammarsi.
52
H260
A contatto con l'acqua libera gas infiammabili che possono infiammarsi
spontaneamente.
H261
A contatto con l'acqua libera gas infiammabili.
H270
Può provocare o aggravare un incendio; comburente.
H271
Può provocare un incendio o un'esplosione; molto comburente.
H272
Può aggravare un incendio; comburente.
H280
Contiene gas sotto pressione; può esplodere se riscaldato.
H281
Contiene gas refrigerato; può provocare ustioni o lesioni criogeniche.
H290
Può essere corrosivo per i metalli.
H300
Letale se ingerito.
H301
Tossico se ingerito.
H302
Nocivo se ingerito.
H304
Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie.
H310
Letale a contatto con la pelle.
H311
Tossico per contatto con la pelle.
H312
Nocivo per contatto con la pelle.
H314
Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
H315
Provoca irritazione cutanea.
H317
Può provocare una reazione allergica della pelle.
H318
Provoca gravi lesioni oculari.
H319
Provoca grave irritazione oculare.
H330
Letale se inalato.
53
H331
Tossico se inalato.
H332
Nocivo se inalato.
H334
Può provocare sintomi allergici o asmatici o difficoltà respiratorie se inalato.
H335
Può irritare le vie respiratorie.
H336
Può provocare sonnolenza o vertigini.
H340
Può provocare il cancro (indicare la via di esposizione se è accertato che nessun’altra
via di esposizione comporta il medesimo pericolo)
H341
Sospettato di provocare alterazioni genetiche (indicare la via di esposizione se è
accertato che nessun’altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo).
H350
Può provocare il cancro (indicare la via di esposizione se è accertato che nessun’altra
via di esposizione comporta il medesimo rischio).
H350i
Può provocare il cancro se inalato.
H351
Sospettato di provocare il cancro (indicare la via di esposizione se è accertato che
nessun’altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo).
H360
Può nuocere alla fertilità o al feto (indicare l’effetto specifico, se noto) (indicare la
via di esposizione se è accertato che nessun’altra via di esposizione comporta il
medesimo pericolo).
H360D
Può nuocere al feto.
H360Df Può nuocere al feto. Sospettato di nuocere alla fertilità.
H360F
Può nuocere alla fertilità.
H360FD Può nuocere alla fertilità. Può nuocere al feto.
H360Fd Può nuocere alla fertilità. Sospettato di nuocere al feto.
H361
Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto (indicare l’effetto specifico, se noto)
(indicare la via di esposizione se è accertato che nessun’altra via di esposizione
comporta il medesimo pericolo).
54
H361d
Sospettato di nuocere al feto.
H361f
Sospettato di nuocere alla fertilità
H361fd
Sospettato di nuocere alla fertilità Sospettato di nuocere al feto.
H362
Può essere nocivo per i lattanti allattati al seno.
H370
Provoca danni agli organi (o indicare tutti gli organi interessati, se noti) )indicare la
via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di esposizione comporta il
medesimo pericolo).
H371
Può provocare danni agli organi (o indicare tutti gli organi interessati, se noti)
(indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di esposizione
comporta il medesimo pericolo).
H372
Provoca danni agli organi (o indicare tutti gli organi interessati, se noti) in caso di
esposizione prolungata o ripetuta (indicare la via di esposizione se è accertato che
nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo).
H373
Può provocare danni agli organi (o indicare tutti gli organi interessati, se noti) in
caso di esposizione prolungata o ripetuta (indicare la via di esposizione se è
accertato che nessun'altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo).
H400
Altamente tossico per gli organismi acquatici.
H411
Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H412
Nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H413
Può essere nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
**
indicazione di pericolo generale; non è specificata la via di esposizione, in mancanza
delle necessarie informazioni
***
indicazioni di pericolo generali sugli effetti per la fertilità e per lo sviluppo; secondo
i criteri, l’indicazione di pericolo generale può essere sostituita da un’indicazione di
pericolo specificante la natura del pericolo, ove fosse dimostrata l’irrilevanza degli
effetti o sulla fertilità o sullo sviluppo
****
pericolo fisico da confermare con prove
55
CONTENUTI DELLA SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA
La scheda informativa deve essere preparata in conformità al Regolamento Ce 1907/2006 e smi in
riferimento a quanto stabilito al Titolo IV, art. 31, comma 6.
La scheda di dati di sicurezza è datata e contiene le seguenti voci:
1)
Identificazione della sostanza/del preparato e della società/ dell’impresa
2 ) Identificazione dei pericoli
3 ) Composizione/ informazione sugli ingredienti
4 ) Misure di pronto soccorso
..5 ) Misure di lotta antincendio
6 ) Misure in caso di rilascio accidentale
7 ) Manipolazione e immagazzinamento
8 )….Controlli dell’esposizione/protezione individuale
9 ) Proprietà fisiche e chimiche
10 ) Stabilità e reattività
11 ) Informazioni tossicologhiche
12 ) Informazioni ecologiche
13 ) Considerazioni sullo smaltimento
14 ) Informazioni sul trasporto
15 ) Informazioni sulla regolamentazione
16 ) Altre informazioni
ALLEGATO 7 - Come leggere l’etichetta
Codici di etichettatura
Nella colonna relativa all’etichettatura sono indicati i seguenti elementi:
(i) i codici con il pittogramma di pericolo di cui all’allegato V, in conformità dell'articolo 26;
(ii) il codice di avvertenza «Dgr» per «pericolo» (Danger) e «Wng» per «attenzione» (Warning), in
conformità
dell'articolo 20, paragrafo 3;
(iii) i codici di indicazione di pericolo di cui all'allegato III, in conformità della classificazione;
(iv) i codici delle informazioni supplementari fornite a norma dell'articolo 25, paragrafo 1, e delle
regole precisate nell'allegato II, parte 1.
56
ALLEGATO 8 – Verbale prove versamento laboratori chimica/biologia
Data della prova:
Descrizione del versamento:
Si è trattato di una prova di emergenza.
I sigg.ri____________, responsabile del sistema di gestione ambientale e la sig.ra
________________, tecnico di laboratorio, hanno simulato un versamento rovesciando
una bottiglia di reagenti di laboratorio contenente circa 2 litri di acqua sul pavimento del
laboratorio in prossimità di uno dei banchi di lavoro utilizzati dagli studenti.
Il liquido si è sparso prima nella direzione del ribaltamento e poi uniformemente in più
direzioni.
Descrizione dell’intervento eseguito:
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
E’ stata utilizzata la quantità necessaria di prodotto assorbente, ossia _______________
per verificarne l’efficacia.
Il rifiuto è stato smaltito negli urbani indifferenziati.
_____________________________________________________________________
Esito complessivo (positivo/negativo e motivazioni):
La procedura ipotizzata si è rivelata _______________________________________.
____________________________________________________________________
____________________________________________________________________
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Aspetti da migliorare (addestramento del personale, attrezzature, procedure, ecc.):
Richiamo formativo per tutti gli studenti su cosa fare in caso di un versamento.
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
Firma dei presenti
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