blue intervista
intervista blue
“Ho sognato
per anni”
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La Spezia
“I have been dreaming of La Spezia for years”
Lo scrittore israeliano David Grossman, premiato con l’Exodus 2009, ha visitato la città da cui partivano per
Israele le navi degli scampati ai lager nazisti e di cui fin da bambino sentiva parlare
photo Flikr/Televisao cultura
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Israeli writer David Grossman, recently awarded the 2009 Exodus prize, visited the town from which the ships
loaded with Nazi Lager survivors used to set off towards Israel. From a child, he recalls this town being mentioned on many occasion
Renzo Raffaelli
da bambino che sento parlare
di Exodus e di questa città da
cui sono partiti i viaggi della
speranza degli ebrei sopravvissuti all’olocausto. Finalmente riesco a coronare un sogno…”. David Grossman ha testimoniato la sua riconoscenza al
coraggio e alla generosità degli spezzini che nell’immediato dopoguerra si
adoperarono e scesero anche in piazza
per consentire a migliaia di ebrei provenienti dai lager nazisti di raggiungere la
terra promessa.
Alla Spezia il grande scrittore israeliano
ha ricevuto nel 2009 il Premio Exodus,
giunto alla nona edizione, che si prefigge di dare un riconoscimento a chi si impegna nel campo dell’interculturalità e
contribuisce al dialogo pacifico tra i popoli. Il suo impegno a tenere accesa la
fiammella della speranza di pace e della
convivenza in Palestina Grossman lo ha
dimostrato – e continua a farlo ogni
giorno – con le sue opere e le sue iniziative politiche.
Nell’agosto del 2006 David Grossman, insieme ad Amos Oz e Abraham Yeoshua,
chiese al governo del suo Paese di trovare un accordo con il Libano, con cui era in
guerra, per la cessazione delle ostilità.
Due giorni dopo il figlio di Grossman, Uri,
di vent’ anni, militare di leva in quel conflitto, fu ucciso da una mina anticarro. In
un famoso saggio del 2007, Con gli occhi
del nemico, ha teorizzato la necessità di
“É
ince I was a child I have been hearing
many people talk about the Exodus
and this town from which hundreds
of Holocaust survivors used to sail off in search
of a better life. Finally I am able to experience
this place first hand… ’ David Grossman has
expressed his deep recognition to the courage
and generosity of La Spezia people who in the
wake of World War II took great trouble, even
by demonstrating in the streets, to enable
thousands of Jewish people coming from the
Nazi concentration camps to reach their
promised land.
In La Spezia, the great Israeli writer was
awarded the 2009 Exodus Prize, at its ninth
edition this year, whose main purpose is to
offer recognition to those who showed strong
dedication and commitment to the subject of
intercultural integration thus fostering the
peaceful dialogue between different countries
and populations. In fact Grossman has
repeatedly showed his full commitment to
keeping alive the hope for a peaceful
cohabitation of Israel and Palestine. And he still
does it on a daily basis, by organizing a number
of political events and initiatives. In August
2006, David Grossman, together with Amos Oz
and Abraham Jeoshua, asked the government
of his country to reach an agreement with
Lebanon, which Israel was at war with, in order
to stop the hostilities. Only two days later,
Grossman’s son, aged 20, was killed in battle
by an AT mine. In a famous essay published in
2007, With the eyes of the enemy, he theorized
the need to put oneself in the enemy’s shoes as
“S
calarsi nei panni degli avversari come antidoto all’odio.
“Nel 1988 sono stati per la prima volta in
un campo profughi in Palestina - ha raccontato - e solo allora ho capito che cosa significa occupazione e il dramma di
chi la subisce”. Al Teatro Civico, dove si è
svolta la cerimonia del Premio Exodus,
Grossman ha ricordato gli episodi di generosità degli spezzini nel dopoguerra
quando portavano cibo agli ebrei sulle
navi bloccate in porto dagli inglesi e la
gara di solidarietà coinvolse anche i
quartieri più poveri della città.
David Grossman non ha mostrato molto
ottimismo sull’evoluzione del conflitto in
Medio Oriente. “Siamo come prigionieri,
intrappolati nell’odio e nella paura - ha
detto - come due gruppi di minatori che
scavano sotto una collina senza incontrarsi. Stiamo tutti perdendo la speranza
e siamo ormai convinti che senza un aiuto esterno non ce la faremo ad uscire da
questa trappola”.
Nella sua attività di scrittore prevale più
il bisogno di raccontare la guerra e i suoi
orrori o il desiderio di tenersene lontano
e rifugiarsi in storie sentimentali? “Nel
mio ultimo libro, A un cerbiatto somiglia
il mio amore, i due piani si intrecciano. La
storia di una famiglia è raccontata nella
dimensione più grande della guerra. Con
la morte che aleggia su tutto”. b
the best antidote to hatred.
“In 1988 for the first time I visited a Palestinian
refugee camp – told us Grossman – and only
then I was able to understand what occupation
really means and the dramatic consequences
it causes to those who experience it”. At the
Teatro Civico, where the Exodus Award
ceremony took place, Grossman has
remembered the deeds of generosity made by
La Spezia people after the war, when they used
to bring food and drinks to the Jewish who
were stuck on the ships held in the Port by the
English. And this wonderful manifestation of
solidarity also involved the town’s poorest
quarters.
David Grossman did not appear very optimistic
on the developments of the Middle Eastern
conflict. “We are like prisoners trapped by fear
and hatred – he said – like two teams of miners
digging away beneath a hill without ever
meeting. We are all losing hope and we are
now convinced that without some help from
the outside we will never manage to come out
of this trap”.
In your writing activity, what is the prevailing
need, to write about the war and its horrors or
to escape all that and talk about love and
affection?” In my last novel, My love resembles
a deer these two approaches are woven
together. The book is about the vicissitudes of
a family seen through a dimension that goes
beyond the war. With death hovering on
everything”. b
Nato a Gerusalemme nel
gennaio 1954, David
Grossman è considerato tra i
più grandi scrittori e
romanzieri contemporanei.
Dopo gli studi in filosofia e
teatro all'Università Ebraica e
gli anni come corrispondente
e attore radiofonico per la
radio Kol Israel, il servizio
radiofonico di stato
israeliano, ha esordito come
narratore nel 1988 con il suo
capolavoro: Vedi alla voce:
amore. Tra i suoi romanzi
anche Il libro della
grammatica interiore, Ci sono
bambini a zig zag, Il duello,
Qualcuno con cui correre, Ad
un cerbiatto somiglia il mio
amore. Ha scitto anche
numerosi saggi e libri per
bambini.
Born in Jerusalem in January,
1954 David Grossman is one
of the greatest contemporary
writers. After graduating
from the Hebrew University in
philosophy and theatre he
works as a radio Kol Israel's
correspondent and
showman,a radio channel of
the State of Israel. He started
his writing career in 1988
with his master-piece See
Under: Love. His other works
are: The Book of Intimate
Grammar, The Zigzag Kid,
Duel, Someone to Run With.
He also wrote numerous nonfiction works and books for
children.