Comunale, successo per la Bisbetica domata con

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LUNEDÌ 1 NOVEMBRE 2010
il Cittadino
Sezione
Cultura&Spettacoli
CASALPUSTERLENGO La risata grassa
della birraia, mentre si chiude il sipa­
rio, ha decretato il successo de La bi­
sbetica domata, di William Shakespe­
are, adattamento e regia di Armando
Pugliese, che sabato ha inaugurato la
stagione di prosa del teatro Comuna­
le. Lo spettacolo è stato brioso e incal­
zante: il sogno di Sly­Petruccio con gli
amici che sembrano usciti dalla Voca­
zione di Matteo di Caravaggio, i conti­
nui “impedimenti”, che complicano
la vicenda (per sposare Bianca è ne­
cessario prima che si ammogli la bi­
sbetica Caterina, oppure il padre “in­
ventato” di Lucenzio, a sua volta
scambiato di ruolo col suo stesso ser­
vo); per non parlare poi dei vari atto­
ri, tutti eccellenti, alcuni dei quali ri­
vestono un doppio ruolo. Bravissimo
il padre di Caterina, Giulio Farnese,
dagli immancabili colpi di infarti pro­
vocati dalla figlia. Ma se il Petruccio
di un ottimo Edoardo Siravo è anima­
lesco, brutale, persino volgare, e la
convincente Caterina di Vanessa Gra­
vina è altrettanto una donna domi­
nante, oltre che intrattabile, la fisicità
della coppia non va al di là di qualche
strattone di lui o qualche bacchettata
di scudiscio di lei: in realtà è ancora
una volta la parola, magica in Shake­
speare e nel tea­
tro elisabettiano,
che riveste il ruo­
lo di arma. Il lo­
gos appunto, ciò
che sommamente
differenzia l’uo­
mo dalla bestia.
Per la serie «la
lingua ferisce più
della spada». Ve­
ro che Petruccio
leva sonno e cibo
(quanto di più
biologico, bio­lo­
gos dunque) alla
novella sposa, ma
in realtà egli ad­
domestica Cateri­
n a at t r ave r s o
un’opera di iper­
boli linguistiche
degne della ma­
ieutica del Socra­
te di Platone: ri­
sponde al contra­
rio alle invettive,
adopera una vio­
lenza psicologica,
fin all’umiliazio­
ne. Certo l’uma­
nità dalle opere
di Shakespeare
non esce mai edi­
ficata. Altro che
catarsi! Come la
stessa Gravina
ha intelligente­
mente sostenuto,
la vicenda ruota
tutta intorno al
denaro. Si com­
pra, si vende, si
traf fica car ne
umana solo per il
«conquibus». Per questo le trame che si intrecciano a
quella di Petruccio­Caterina, coi buffi corteggiatori di
Bianca coi quali si sfiora una storia d’amore, risulta dav­
vero una parentesi di innocenza in mezzo alla giungla.
Magnifico poi l’attacco del secondo atto, nella casa di Pe­
truccio, coi servi­troll dall’abito lugubre e dalle parruc­
che arancio che sbucano fuori da scatoloni di legno. E so­
lo nel finale si rivela la vera natura dei personaggi: delle
donne in scena, la sola Caterina obbedisce al marito,
mentre le altre, compresa la sorella Bianca, non sono
(non ancora?) abbastanza domate. Come dice il Manzoni
del Marchese che nei Promessi Sposi invita Renzo e Lucia
a pranzo: «Era un brav’uomo, ma non un originale», al­
trettanto non si può chiedere al Bardo di essere un “pro­
gressista». Piuttosto, ci piace, sempre senza troppi azzar­
di, paragonare Caterina al Franti di Cuore, che per Um­
berto Eco era il solo vero ribelle di un mondo in cui tutti
ingrassavano, tranne lui. E come Franti, prima che si
chiuda il sipario, anche la birraia, ma tutt’altro che infa­
me, sorrise. Anzi rise proprio di gusto.
Dario Paladini
I L
Amici della musica:
un tributo a Pergolesi,
Scarlatti e Paradisi
CON L’ADATTAMENTO E LA REGIA DI ARMANDO PUGLIESE
Comunale, successo
per la Bisbetica domata
con Vanessa Gravina
n Il mese teatrale milanese si apre
con una nuova produzione, che inte­
resserà grandi e bambini: ha debut­
tato il 30 ottobre e si terrà fino al 28
novembre, nell’Atelier Carlo Colla
e Figli (in via Montegani 35/1, info.
02­89531301, www.marionettecol­
la.org, www.milanofestival.org, sa­
bato 30 ore 19.30, domenica ore 16,
dal lunedì al venerdì ore 10 su preno­
tazione, sabato –tranne il 30 ottobre­
e lunedì 1 novembre riposo. Biglietti
16 euro) l’ultimo spettacolo della
Compagnia marionettistica Carlo
Colla e Figli, Il bacio della fata: con
musiche di Stravinskij e Cajkovskij
scelte e rielaborate da Danilo Loren­
zini e Luca Ciammarughi. La nuova
creazione è articolata in parti mima­
te, danzate e recitate, e s’ispira al­
l’omonimo balletto “Il bacio della fa­
ta” di Stravinskj. Nella versione ori­
ginale il finale drammatico prevede­
va che il protagonista, Julien, duran­
te la festa del suo fidanzamento ve­
nisse trascinato via dalla Fata del
ghiaccio, e morisse. Nel teatro di ma­
rionette, però, la morte in scena e i
finali drammatici sono molto rari:
ecco, quindi, che Mathieu, lo sciocco
del villaggio, personaggio apposita­
T
E
C O N C E R T O
Nei tre scatti
altrettanti
fotogrammi
della pièce
andata
in scena
sabato al teatro
di Casale
LA “LEZIONE” A SAN DONATO
Dylan, compendio
“for ever young”
del ’900 in note
n Ad essere “forever young”, giovane per
sempre come cantava nel 1974, non ce l’ha
fatta; ma ad essere per sempre attuale, pro­
babilmente sì. Bob Dylan, alias Robert Allen
Zimmerman, 69 primavere suonate (pro­
prio), è personaggio in grado di dimostrare
come pochi altri che il rock
è una cosa seria. I quasi
cinquanta anni di carriera
del musicista americano
sono stati ripercorsi saba­
to scorso a Zig Zag di San
Donato Milanese nei tradi­
zionali pomeriggi alla li­
breria di via Libertà. Pros­
sime tappe: Jimi Hendrix
(sabato 6 novembre, ore
17.30) e Giancarlo Onorato
(sabato 13, stesso orario, in
questo caso puntando i riflettori sulle risor­
se di casa nostra). Dunque, “spiegare” Bob
Dylan: ci hanno provato, naturalmente senza
la pretesa di dire tutto, i giornalisti musicali
Marco Denti e Gianni Del Savio, aiutati dalle
rispettose cover del duo acustico Paolo Ron­
chetti­Fabio Cerbone. La chiacchierata ha
posto in luce in particolare la caratteristica
di Dylan di essere “compendio vivente” di
A
T
R
Il duo Ronchetti­Cerbone in azione da Zig Zag
tutta la musica popolare
del Novecento. Inquadrato
come artista “di protesta”
non lo è mai stato nel senso
militante, e sabato è stato
ricordato come canzoni co­
me The times they are a
changin e Masters of war
in realtà descrivono una
condizione esistenziale,
qualcosa che va al di là del
Vietnam, del Sessantotto o
altro ancora. Maestro di moltissimi anche a
livello visivo sarebbe bene che si mettesse un
po’ d’ordine nella legione dei discepoli, dei
“nuovi Bob Dylan”, che infestano le pagine
di youtube con le loro brutte cover seppellen­
do la versione originale in mezzo a troppi vi­
deo. Per informazioni sui prossimi appunta­
menti: www.zigzaglibricd.com.
Emanuele Dolcini
Gianni Del
Savio (in foto) e
Marco Denti
hanno spiegato
la carriera
del grande
artista
americano
I
A
M
I
LODI È stato un concerto complesso
e affascinante quello organizzato
sabato dagli Amici della musica
“A.Schmid” di Lodi, insieme al Co­
mune e alla Provincia di Lodi, in
collaborazione con “Musicarte” e
con il contributo della fondazione
Banca Popolare nell’aula magna
del Liceo Verri. L’occasione l’ha
offerta il trecentesimo anniversa­
rio della nascita di Giovanni Batti­
sta Pergolesi, uno tra gli autori più
importanti e, purtroppo, meno co­
nosciuti del nostro barocco musi­
cale.
La serata ha dato lo spunto per ri­
proporre l’ope­
ra, e, per certi
versi, il mito, di
un autore la cui
figura, a motivo
della sua breve e
difficile vita
(morì di tuber­
colosi a soli 26
anni) è avvolta
dal mistero. Sor­
te simile toccò
alla sua opera, le
cui tracce sono
difficili da rico­
struire poiché,
dopo la sua mor­
te, apparvero
molte composi­
zioni fasulle a
suo nome. Pro­
prio per la diffi­
coltà di distin­ Il gruppo di musicisti protagonisti al Verri di un applaudito
guere i brani au­ concerto classico; in alto il pubblico intervenuto
tentici da quelli
posticci, la sua musica, fino a po­
chi decenni fa è stata poco esegui­
ta. Tra i brani selezionati per il
concerto di sabato, ci sono stati
Nel chiuso centro, cantata da Ca­
mera per soprano e archi, il Lucis
Creator (Salmo per soprano e ar­
chi e basso continuo), e il Salve Re­
gina in Si minore (per soprano e
archi e basso continuo) oltre al
breve bis Gloria Patri.
«Nella scelta dei brani della serata
ci hanno guidato due ragioni ­
spiega la soprano Elena Bertuzzi,
voce della serata, al termine del
concerto ­le dimensioni della sala,
entro la quale, ovviamente, non
poteva stare un’orchestra e poi la
volontà di fare, per così dire, as­
saggiare al pubblico entrambe le
anime di Pergolesi: quella di com­
ganico variabile) era formato da­
posizione sacra, rapprensentata gli archi di Ulrike Slowik e Laura
dal Salve Regina, dal Lucis Creator
Cavazzuti (ai violini), Carlo Goj
e dal Gloria Patri, e quella profana
(alla viola), da Antonio Papetti (al
di Nel chiuso centro.
violoncello) e da Michele Benuzzi
Oltre alla musica di Pergolesi, il al clavicembalo. Il gruppo è arriva­
pubblico del Verri ha potuto ascol­
to a Lodi per questa esibizione do­
tare anche le musiche di Domeni­
po un lungo percorso di festival e
co Paradisi (Sonata IX in Fa Mag­
incontri musicali, in Italia e al­
giore per clavicembalo) e di Dome­
l’estero, tra i quali il Tirol Festspie­
nico Scarlatti (Sonata in La mag­ le in Austria, il Festival Internacio­
giore K 208 e Sonata in La Maggio­
nal de Musica Antigua de Daroca
re K 209). Musiche tanto belle
in Spagna, Musica e Poesia a San
quanto poco note al grande pubbli­
Maurizio di Milano e una tournée
in Giappone.
co che, solo con un ascolto attento
ha potuto coglierne le sfumature, Sul palco con loro il soprano Elena
Bertuzzi, voce nota nel campo del­
le difficoltà e le eco antiche. Ad
la musica antica, per la quale ha
eseguirle, con cura e attenzione,
vinto, nel 1996, il premio “Accade­
l’Ensamble Arcomelo, fondato da
mia Filarmonica”
Michele Benuzzi, e che, per l’occa­
Luciana Grosso
sione (si tratta di un gruppo ad or­
La voce di
Elena Bertuzzi
ha condotto
gli orchestrali
in un viaggio
suggestivo
L
A
N
O
Da Testori a Pasolini, per un mese nel segno dell’impegno
Marta Calcagno Baldini
mente creato dai Colla per la loro
versione, interviene per dare una
svolta alla storia e creare un lieto fi­
ne.
Altra nuova produzione, in scena in
prima nazionale al Piccolo Teatro
Grassi, via Ro­
vello 2, fino al 4
novembre (ha de­
buttato il 26 otto­
bre), è I promessi
sposi alla prova,
per la regia di Fe­
derico Tiezzi: nel­
la versione testo­
riana del capola­
voro manzoniano
i protagonisti sono un capocomico
all’antica e il suo gruppo di attori
scalcagnati, a cui cerca di far inter­
pretare I promessi sposi. Testori con­
centra l’attenzione non sul flagello
della peste da combattere, ma sui
mali della nostra società, quali il de­
grado e l’omologazione del pensiero
(info. wwwpiccoloteatro.org, marte­
dì e sabato, ore 19.30. Mercoledì­gio­
vedì e venerdì, ore 20.30. Domenica,
ore 16. Il 3 e 10 novembre ore 15, po­
Festa grande con le
marionette dei Colla
meridiana per le scuole, e ore 20.30).
É appena partita, il 29 ottobre, al
Franco Parenti, e proseguirà fino
al 6 novembre la rassegna cinemato­
grafica Sguardi­ Pier Paolo Pasolini
e il cinema, a cura di Lorenzo Vitalo­
Foto di scena dai “Promessi sposi” testoriani
ne. Si vedranno varie proiezioni dei
film di Pasolini, e seguiranno dibat­
titi e approfondimenti critici. Ac­
compagnano la rassegna anche tre
percorsi fotografici provenienti dal
Centro Studi Pier Paolo Pasolini di
Casarsa della Delizia (I luoghi di Pa­
solini, Il set della Ricotta e Pier Paolo
Pasolini e il calcio). L’approfondi­
mento del Franco Parenti su Pasoli­
ni prevede anche vari spettacoli tea­
trali, tra cui Lettere a Silvana, il 2 no­
vembre (ore 21.15), lettura di Filippo
Timi di estratti della corrispondenza
tra Pasolini e Silvana Mauri, presen­
za sollecita e innamorata dell’autore
(info. www.teatrofrancoparenti.it).
Dal 2 al 14 novembre il Teatro Litta
(corso Magenta 24) presenta La Lo­
candiera provocatoria ed estrema­
mente attuale del regista Jurij Ferri­
ni, attore e regista diplomato allo
Stabile di Genova nel ’94 (martedì­
sabato, ore 20.30, domenica ore 16.30,
lunedì, riposo, info. 02­86454545,
www.teatrolitta.it).
Da mercoledì 10 al 21 novembre si at­
tende al Teatro Carcano il thriller
della compagnia di Glauco Mauri e
Roberto Saturno: con L’inganno
Mauri ha intitolato il suo adatta­
mento alla commedia Seluth scritta
da Anthony Shaffer (1926­2001), un
giallo sulla lucida follia che spesso
corrompe il rapporto fra uomini (in­
fo. martedì­sabato, ore 20.30. domeni­
ca, ore 15.30, lunedì, riposo. 02­
55181377, 55181362, www.teatrocarca­
no.com).
Per concludere il mese di novembre
si attende l’“Edge Festival”, giorna­
te di spettacolo, musica, danza e in­
contri con valenza sociale all’Elfo
Puccini, la Triennale di Milano e il
Carcere di San Vittore: è la prima
edizione di una rassegna con attori
ex detenuti, che hanno scelto l’arte
come risposta all’emarginazione.
Dal 22 al 24 ottobre la rassegna sarà
al Teatro Elfo Puccini, per poi spo­
starsi in Triennale il 7 novembre e
ritornare all’Elfo sabato 20 e 21 no­
vembre (info. www.cetec­edge.com,
www.edgefestival.eu).