18 LUNEDÌ 1 NOVEMBRE 2010 il Cittadino Sezione Cultura&Spettacoli CASALPUSTERLENGO La risata grassa della birraia, mentre si chiude il sipa­ rio, ha decretato il successo de La bi­ sbetica domata, di William Shakespe­ are, adattamento e regia di Armando Pugliese, che sabato ha inaugurato la stagione di prosa del teatro Comuna­ le. Lo spettacolo è stato brioso e incal­ zante: il sogno di Sly­Petruccio con gli amici che sembrano usciti dalla Voca­ zione di Matteo di Caravaggio, i conti­ nui “impedimenti”, che complicano la vicenda (per sposare Bianca è ne­ cessario prima che si ammogli la bi­ sbetica Caterina, oppure il padre “in­ ventato” di Lucenzio, a sua volta scambiato di ruolo col suo stesso ser­ vo); per non parlare poi dei vari atto­ ri, tutti eccellenti, alcuni dei quali ri­ vestono un doppio ruolo. Bravissimo il padre di Caterina, Giulio Farnese, dagli immancabili colpi di infarti pro­ vocati dalla figlia. Ma se il Petruccio di un ottimo Edoardo Siravo è anima­ lesco, brutale, persino volgare, e la convincente Caterina di Vanessa Gra­ vina è altrettanto una donna domi­ nante, oltre che intrattabile, la fisicità della coppia non va al di là di qualche strattone di lui o qualche bacchettata di scudiscio di lei: in realtà è ancora una volta la parola, magica in Shake­ speare e nel tea­ tro elisabettiano, che riveste il ruo­ lo di arma. Il lo­ gos appunto, ciò che sommamente differenzia l’uo­ mo dalla bestia. Per la serie «la lingua ferisce più della spada». Ve­ ro che Petruccio leva sonno e cibo (quanto di più biologico, bio­lo­ gos dunque) alla novella sposa, ma in realtà egli ad­ domestica Cateri­ n a at t r ave r s o un’opera di iper­ boli linguistiche degne della ma­ ieutica del Socra­ te di Platone: ri­ sponde al contra­ rio alle invettive, adopera una vio­ lenza psicologica, fin all’umiliazio­ ne. Certo l’uma­ nità dalle opere di Shakespeare non esce mai edi­ ficata. Altro che catarsi! Come la stessa Gravina ha intelligente­ mente sostenuto, la vicenda ruota tutta intorno al denaro. Si com­ pra, si vende, si traf fica car ne umana solo per il «conquibus». Per questo le trame che si intrecciano a quella di Petruccio­Caterina, coi buffi corteggiatori di Bianca coi quali si sfiora una storia d’amore, risulta dav­ vero una parentesi di innocenza in mezzo alla giungla. Magnifico poi l’attacco del secondo atto, nella casa di Pe­ truccio, coi servi­troll dall’abito lugubre e dalle parruc­ che arancio che sbucano fuori da scatoloni di legno. E so­ lo nel finale si rivela la vera natura dei personaggi: delle donne in scena, la sola Caterina obbedisce al marito, mentre le altre, compresa la sorella Bianca, non sono (non ancora?) abbastanza domate. Come dice il Manzoni del Marchese che nei Promessi Sposi invita Renzo e Lucia a pranzo: «Era un brav’uomo, ma non un originale», al­ trettanto non si può chiedere al Bardo di essere un “pro­ gressista». Piuttosto, ci piace, sempre senza troppi azzar­ di, paragonare Caterina al Franti di Cuore, che per Um­ berto Eco era il solo vero ribelle di un mondo in cui tutti ingrassavano, tranne lui. E come Franti, prima che si chiuda il sipario, anche la birraia, ma tutt’altro che infa­ me, sorrise. Anzi rise proprio di gusto. Dario Paladini I L Amici della musica: un tributo a Pergolesi, Scarlatti e Paradisi CON L’ADATTAMENTO E LA REGIA DI ARMANDO PUGLIESE Comunale, successo per la Bisbetica domata con Vanessa Gravina n Il mese teatrale milanese si apre con una nuova produzione, che inte­ resserà grandi e bambini: ha debut­ tato il 30 ottobre e si terrà fino al 28 novembre, nell’Atelier Carlo Colla e Figli (in via Montegani 35/1, info. 02­89531301, www.marionettecol­ la.org, www.milanofestival.org, sa­ bato 30 ore 19.30, domenica ore 16, dal lunedì al venerdì ore 10 su preno­ tazione, sabato –tranne il 30 ottobre­ e lunedì 1 novembre riposo. Biglietti 16 euro) l’ultimo spettacolo della Compagnia marionettistica Carlo Colla e Figli, Il bacio della fata: con musiche di Stravinskij e Cajkovskij scelte e rielaborate da Danilo Loren­ zini e Luca Ciammarughi. La nuova creazione è articolata in parti mima­ te, danzate e recitate, e s’ispira al­ l’omonimo balletto “Il bacio della fa­ ta” di Stravinskj. Nella versione ori­ ginale il finale drammatico prevede­ va che il protagonista, Julien, duran­ te la festa del suo fidanzamento ve­ nisse trascinato via dalla Fata del ghiaccio, e morisse. Nel teatro di ma­ rionette, però, la morte in scena e i finali drammatici sono molto rari: ecco, quindi, che Mathieu, lo sciocco del villaggio, personaggio apposita­ T E C O N C E R T O Nei tre scatti altrettanti fotogrammi della pièce andata in scena sabato al teatro di Casale LA “LEZIONE” A SAN DONATO Dylan, compendio “for ever young” del ’900 in note n Ad essere “forever young”, giovane per sempre come cantava nel 1974, non ce l’ha fatta; ma ad essere per sempre attuale, pro­ babilmente sì. Bob Dylan, alias Robert Allen Zimmerman, 69 primavere suonate (pro­ prio), è personaggio in grado di dimostrare come pochi altri che il rock è una cosa seria. I quasi cinquanta anni di carriera del musicista americano sono stati ripercorsi saba­ to scorso a Zig Zag di San Donato Milanese nei tradi­ zionali pomeriggi alla li­ breria di via Libertà. Pros­ sime tappe: Jimi Hendrix (sabato 6 novembre, ore 17.30) e Giancarlo Onorato (sabato 13, stesso orario, in questo caso puntando i riflettori sulle risor­ se di casa nostra). Dunque, “spiegare” Bob Dylan: ci hanno provato, naturalmente senza la pretesa di dire tutto, i giornalisti musicali Marco Denti e Gianni Del Savio, aiutati dalle rispettose cover del duo acustico Paolo Ron­ chetti­Fabio Cerbone. La chiacchierata ha posto in luce in particolare la caratteristica di Dylan di essere “compendio vivente” di A T R Il duo Ronchetti­Cerbone in azione da Zig Zag tutta la musica popolare del Novecento. Inquadrato come artista “di protesta” non lo è mai stato nel senso militante, e sabato è stato ricordato come canzoni co­ me The times they are a changin e Masters of war in realtà descrivono una condizione esistenziale, qualcosa che va al di là del Vietnam, del Sessantotto o altro ancora. Maestro di moltissimi anche a livello visivo sarebbe bene che si mettesse un po’ d’ordine nella legione dei discepoli, dei “nuovi Bob Dylan”, che infestano le pagine di youtube con le loro brutte cover seppellen­ do la versione originale in mezzo a troppi vi­ deo. Per informazioni sui prossimi appunta­ menti: www.zigzaglibricd.com. Emanuele Dolcini Gianni Del Savio (in foto) e Marco Denti hanno spiegato la carriera del grande artista americano I A M I LODI È stato un concerto complesso e affascinante quello organizzato sabato dagli Amici della musica “A.Schmid” di Lodi, insieme al Co­ mune e alla Provincia di Lodi, in collaborazione con “Musicarte” e con il contributo della fondazione Banca Popolare nell’aula magna del Liceo Verri. L’occasione l’ha offerta il trecentesimo anniversa­ rio della nascita di Giovanni Batti­ sta Pergolesi, uno tra gli autori più importanti e, purtroppo, meno co­ nosciuti del nostro barocco musi­ cale. La serata ha dato lo spunto per ri­ proporre l’ope­ ra, e, per certi versi, il mito, di un autore la cui figura, a motivo della sua breve e difficile vita (morì di tuber­ colosi a soli 26 anni) è avvolta dal mistero. Sor­ te simile toccò alla sua opera, le cui tracce sono difficili da rico­ struire poiché, dopo la sua mor­ te, apparvero molte composi­ zioni fasulle a suo nome. Pro­ prio per la diffi­ coltà di distin­ Il gruppo di musicisti protagonisti al Verri di un applaudito guere i brani au­ concerto classico; in alto il pubblico intervenuto tentici da quelli posticci, la sua musica, fino a po­ chi decenni fa è stata poco esegui­ ta. Tra i brani selezionati per il concerto di sabato, ci sono stati Nel chiuso centro, cantata da Ca­ mera per soprano e archi, il Lucis Creator (Salmo per soprano e ar­ chi e basso continuo), e il Salve Re­ gina in Si minore (per soprano e archi e basso continuo) oltre al breve bis Gloria Patri. «Nella scelta dei brani della serata ci hanno guidato due ragioni ­ spiega la soprano Elena Bertuzzi, voce della serata, al termine del concerto ­le dimensioni della sala, entro la quale, ovviamente, non poteva stare un’orchestra e poi la volontà di fare, per così dire, as­ saggiare al pubblico entrambe le anime di Pergolesi: quella di com­ ganico variabile) era formato da­ posizione sacra, rapprensentata gli archi di Ulrike Slowik e Laura dal Salve Regina, dal Lucis Creator Cavazzuti (ai violini), Carlo Goj e dal Gloria Patri, e quella profana (alla viola), da Antonio Papetti (al di Nel chiuso centro. violoncello) e da Michele Benuzzi Oltre alla musica di Pergolesi, il al clavicembalo. Il gruppo è arriva­ pubblico del Verri ha potuto ascol­ to a Lodi per questa esibizione do­ tare anche le musiche di Domeni­ po un lungo percorso di festival e co Paradisi (Sonata IX in Fa Mag­ incontri musicali, in Italia e al­ giore per clavicembalo) e di Dome­ l’estero, tra i quali il Tirol Festspie­ nico Scarlatti (Sonata in La mag­ le in Austria, il Festival Internacio­ giore K 208 e Sonata in La Maggio­ nal de Musica Antigua de Daroca re K 209). Musiche tanto belle in Spagna, Musica e Poesia a San quanto poco note al grande pubbli­ Maurizio di Milano e una tournée in Giappone. co che, solo con un ascolto attento ha potuto coglierne le sfumature, Sul palco con loro il soprano Elena Bertuzzi, voce nota nel campo del­ le difficoltà e le eco antiche. Ad la musica antica, per la quale ha eseguirle, con cura e attenzione, vinto, nel 1996, il premio “Accade­ l’Ensamble Arcomelo, fondato da mia Filarmonica” Michele Benuzzi, e che, per l’occa­ Luciana Grosso sione (si tratta di un gruppo ad or­ La voce di Elena Bertuzzi ha condotto gli orchestrali in un viaggio suggestivo L A N O Da Testori a Pasolini, per un mese nel segno dell’impegno Marta Calcagno Baldini mente creato dai Colla per la loro versione, interviene per dare una svolta alla storia e creare un lieto fi­ ne. Altra nuova produzione, in scena in prima nazionale al Piccolo Teatro Grassi, via Ro­ vello 2, fino al 4 novembre (ha de­ buttato il 26 otto­ bre), è I promessi sposi alla prova, per la regia di Fe­ derico Tiezzi: nel­ la versione testo­ riana del capola­ voro manzoniano i protagonisti sono un capocomico all’antica e il suo gruppo di attori scalcagnati, a cui cerca di far inter­ pretare I promessi sposi. Testori con­ centra l’attenzione non sul flagello della peste da combattere, ma sui mali della nostra società, quali il de­ grado e l’omologazione del pensiero (info. wwwpiccoloteatro.org, marte­ dì e sabato, ore 19.30. Mercoledì­gio­ vedì e venerdì, ore 20.30. Domenica, ore 16. Il 3 e 10 novembre ore 15, po­ Festa grande con le marionette dei Colla meridiana per le scuole, e ore 20.30). É appena partita, il 29 ottobre, al Franco Parenti, e proseguirà fino al 6 novembre la rassegna cinemato­ grafica Sguardi­ Pier Paolo Pasolini e il cinema, a cura di Lorenzo Vitalo­ Foto di scena dai “Promessi sposi” testoriani ne. Si vedranno varie proiezioni dei film di Pasolini, e seguiranno dibat­ titi e approfondimenti critici. Ac­ compagnano la rassegna anche tre percorsi fotografici provenienti dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia (I luoghi di Pa­ solini, Il set della Ricotta e Pier Paolo Pasolini e il calcio). L’approfondi­ mento del Franco Parenti su Pasoli­ ni prevede anche vari spettacoli tea­ trali, tra cui Lettere a Silvana, il 2 no­ vembre (ore 21.15), lettura di Filippo Timi di estratti della corrispondenza tra Pasolini e Silvana Mauri, presen­ za sollecita e innamorata dell’autore (info. www.teatrofrancoparenti.it). Dal 2 al 14 novembre il Teatro Litta (corso Magenta 24) presenta La Lo­ candiera provocatoria ed estrema­ mente attuale del regista Jurij Ferri­ ni, attore e regista diplomato allo Stabile di Genova nel ’94 (martedì­ sabato, ore 20.30, domenica ore 16.30, lunedì, riposo, info. 02­86454545, www.teatrolitta.it). Da mercoledì 10 al 21 novembre si at­ tende al Teatro Carcano il thriller della compagnia di Glauco Mauri e Roberto Saturno: con L’inganno Mauri ha intitolato il suo adatta­ mento alla commedia Seluth scritta da Anthony Shaffer (1926­2001), un giallo sulla lucida follia che spesso corrompe il rapporto fra uomini (in­ fo. martedì­sabato, ore 20.30. domeni­ ca, ore 15.30, lunedì, riposo. 02­ 55181377, 55181362, www.teatrocarca­ no.com). Per concludere il mese di novembre si attende l’“Edge Festival”, giorna­ te di spettacolo, musica, danza e in­ contri con valenza sociale all’Elfo Puccini, la Triennale di Milano e il Carcere di San Vittore: è la prima edizione di una rassegna con attori ex detenuti, che hanno scelto l’arte come risposta all’emarginazione. Dal 22 al 24 ottobre la rassegna sarà al Teatro Elfo Puccini, per poi spo­ starsi in Triennale il 7 novembre e ritornare all’Elfo sabato 20 e 21 no­ vembre (info. www.cetec­edge.com, www.edgefestival.eu).