Imp. 1 Gennaio-Febbraio 2007 - Settore Tecnico

CENTRO STUDI E RICERCHE
MEDICINA
SPORT E LESIONI FACCIALI
a cura di Marco Viani*
L
a maggior parte delle lesioni alla testa sono dovute
- visione sfocata;
a scontro tra giocatori o, meno sovente, a urto con il
- visione doppia (diplopia);
suolo, con il palo della porta, con il pallone o con og-
- “mosche volanti” / lampi di luce;
getti diversi che possono essere lanciati. Nel corso
- perdita parziale o totale della vista;
delle stagioni 1997-98 e 1998-99, il 2% (77) delle
- asimmetria delle pupille.
lesioni nel calcio professionistico inglese ha interessato il cranio o il volto. C’è stata una netta riduzio-
Tutte le lesioni agli occhi e ai tessuti che li circondano devono es-
ne di queste lesioni nella Coppa del Mondo 2006 (13 rispetto al-
sere prese in seria considerazione. Prima di iniziare l’esame, il soc-
le 25 dell’edizione precedente). Questo numero può sembrare
corritore dovrebbe sapere se l’atleta porta lenti a contatto (o oc-
modesto, ma risulta essenziale saper gestire correttamente que-
chiali). Deve poi iniziare ad esaminare con cura tutta la regione
ste lesioni potenzialmente gravi.
dell’occhio per individuare eventuali segni di trauma sulla pelle,
comprese le palpebre e l’eventuale interessamento osseo. Pas-
LESIONI AGLI OCCHI
sando all’esame dell’occhio propriamente detto, deve verificare
Nel calcio sono interessate più frequentemente le ossa e le parti
se le pupille sono di uguale grandezza e forma, e ricercare segni
molli intorno all’occhio piuttosto che l’occhio stesso. Sanguina-
di trauma sulla superficie dell’occhio.
mento, tumefazione ed ecchimosi si traducono in un ematoma
La chiarezza della visione (acuità visiva) può essere verificata
periorbitale (occhio nero). Anche la palpebra può essere contusa
chiedendo al giocatore di leggere i cartelloni a bordo campo o i
o lacerata in seguito al trauma. Tuttavia si producono anche le-
segni sul terreno. Per verificare l’esistenza di diplopia, alzare un
sioni oculari più gravi: traumi contusivi o penetranti, generalmen-
certo numero di dita davanti agli occhi del giocatore (a 30-40 cen-
te per contatto con un avversario.
timetri) e chiedergli quante dita vede.
Le abrasioni interessano la tunica anteriore dell’occhio (cornea)
I movimenti dell’occhio possono essere testati spostando lenta-
quando un dito o un corpo estraneo (erba, terra o parti della te-
mente il dito indice a 30-40 centimetri davanti agli occhi del gio-
nuta da gioco dell’avversario) scalfiscono la superficie. Quando
catore chiedendogli di seguire il movimento in tutte le direzioni
l’occhio è colpito da un oggetto si può avere una emorragia in-
(senza muovere la testa), fino all’estremità del campo visivo, ge-
traoculare che può interessare sia la camera anteriore, tra cornea
neralmente 180 gradi circa. La reattività della pupilla è controlla-
e cristallino (ipoema), sia la camera posteriore, dietro il cristallino
ta tenendo le mani a coppa sugli occhi dell’infortunato per diver-
(emorragia vitreale). Sono inoltre possibili traumi a carico del seg-
si secondi; le pupille dovrebbero dilatarsi per poi restringersi una
mento posteriore dell’occhio che possono causare lacerazioni o
volta ritirate le mani. L’esame termina con una palpazione del-
distacchi retinici. Altre lesioni gravi ma più rare sono rappresen-
l’orbita, per rilevare dolore e/o deformazioni che potrebbero indi-
tate dalle ferite perforanti, dalle lacerazioni dell’occhio e dagli
care una frattura.
spostamenti o deformazioni del cristallino.
Segni e sintomi di una lesione oculare:
- forte dolore agli occhi;
- occhio rosso;
48
*Collaboratore del Settore Tecnico della F.I.G.C.
Traduzione dell’articolo pubblicato su “Medicine Matters” n. 4, 2007, a firma
di Mike Healy, esperto fisioterapista MCSP MSC, FA Medical and Exercise
Science Department.
Se il giocatore ha subito solo una lesione delle parti molli, senza
Segni e sintomi di una lesione auricolare:
disturbi della vista, la decisione di toglierlo o no dal campo di-
- dolore;
penderà dall’estensione della ferita. Un’acuità visiva e una visio-
- sanguinamento nel canale uditivo;
ne periferica normali, così come l’assenza di sintomatologia agli
- disturbi o perdita dell’udito;
occhi, al cranio e al collo permettono all’atleta di restare in cam-
- stordimento o vertigini;
po. Il fisioterapista sarà ben accorto a prevedere lenti a contatto
- ronzii (tinnito o acofeni).
di riserva (e uno specchietto tascabile) nel caso in cui un giocato-
Commento: un sanguinamento o la fuoriuscita di liquido chiaro
re dovesse perdere una lente.
(fluido cerebrospinale) dal canale uditivo possono indicare una frat-
Se nel corso dell’esame sul campo viene evidenziata una qualun-
tura cranica o una lesione intracranica. In presenza di un simile san-
que anomalia (che possa indicare una lesione cornea o intraocu-
guinamento, il giocatore dovrebbe essere posizionato in modo tale
lare) il giocatore deve lasciare il campo.
da permettere al sangue/fluido di fluire dall’orecchio (generalmen-
Un’acuità visiva alterata, movimenti anomali dell’occhio, una di-
te in posizione seduta con la testa piegata dal lato dell’organo le-
minuita reattività della pupilla ed emorragie oculari richiedono il
sionato). Una compressa di materiale assorbente può essere appli-
consulto immediato di un oftalmologo. Non si deve cercare di to-
cata leggermente contro l’orecchio, ma niente deve essere intro-
gliere una lente a contatto o un corpo estraneo dall’occhio, né
dotto all’interno dell’orecchio per impedire il flusso. In caso di do-
sciacquare l’occhio con acqua.
lore acuto, di perdita dell’udito o di sanguinamento/deflusso dal ca-
Un edema della palpebra sarà trattato con applicazione di im-
nale uditivo, l’infortunato deve essere condotto immediatamente in
pacchi freddi nelle prime 24 ore. Una lacerazione della palpebra
un presidio medico. Sanguinamenti abbondanti provenienti dal pa-
necessita l’intervento di uno specialista, alla luce di una possibile
diglione auricolare possono essere fermati applicando del ghiaccio
lesione del canale lacrimale.
e medicazioni compressive. Idealmente, il sangue dovrebbe essere
Per il trasferimento dell’atleta in ospedale, dovrebbero essere ap-
aspirato (con siringa e ago) da un tecnico qualificato, in un am-
plicate bende su entrambi gli occhi, poiché l’occhio lesionato se-
biente asettico. Allo stesso modo anche le lacerazioni o strappi del
gue i movimenti di quello sano e ciò può aggravare la lesione. Il
padiglione richiedono l’intervento di uno specialista.
bendaggio impedisce inoltre al giocatore di toccarsi gli occhi aggravando il trauma. Se si sospetta una lesione intraoculare, il pa-
LESIONI DENTARIE
ziente deve rimanere in posizione distesa e non soffiarsi il naso.
Nel calcio, la maggior parte delle lesioni dentarie risultano da
traumi diretti, come una collisione con un altro giocatore. Si pos-
LESIONI AURICOLARI
sono avere lussazioni, avulsioni o fratture. Generalmente viene in-
La rarità delle lesioni auricolari non deve dissuadere dall’impara-
teressata l’arcata superiore. Rispetto agli adulti corrono maggiori
re a diagnosticare e gestire i traumi dell’orecchio esterno, medio
rischi in tal senso i bambini nei quali le lesioni dentarie o mascel-
ed interno. La lesione più frequente dell’orecchio esterno è l’e-
lari sono in effetti considerate gravi poiché la dentizione non è
matoma auricolare ovvero un sanguinamento tra cartilagine del-
ancora pienamente sviluppata. È importante trattare i traumi
l’orecchio e pelle. I sintomi sono: dolore localizzato, gonfiore, ar-
dentari correttamente per evitare deformazioni a lungo termine.
rossamento e sensazione di calore. Traumi ricorrenti del padiglio-
Segni e sintomi di una lesione dentaria:
ne e della sua cartilagine possono esitare in un edema perma-
- sanguinamento o gonfiore della gengiva intorno al dente colpito;
nente conosciuto con il nome di “orecchio a cavolfiore”. L’orec-
- visibile deformazione;
chio esterno può anche essere lacerato o parzialmente strappato.
- chiusura difettosa della dentatura (malocclusione);
Nello sport, i traumi dell’orecchio medio risultano generalmente da
- dolori alla masticazione;
un impatto diretto. La pressione all’interno dell’orecchio varia im-
- lacerazioni all’interno della bocca;
provvisamente potendo comportare una perforazione del timpano.
- dolore acuto o sensibilità al freddo, al caldo o alla pressione.
49
CENTRO STUDI E RICERCHE
MEDICINA
L’esame del giocatore sul campo dovrebbe includere un’attenta
ispezione del dente danneggiato e di quelli vicini. Si deve eserci-
- occorrono a volte settimane perché una lesione dentaria guarisca;
tare una leggera pressione per constatare un’anomala mobilità
- possono essere utilizzati come prevenzione dei paradenti su mi-
e/o una lussazione. Le decisioni a bordo campo dipendono dalle
sura (non sono raccomandabili quelli “pronti” fabbricati in serie).
condizioni del dente: è rimasto nella sua sede, è lussato o completamente avulso, il dente e l’alveolo sono puliti o sporchi? Se il
dente è ancora ben ancorato, il sanguinamento della gengiva può
essere fermato chiedendo al giocatore di mordere una garza umida (10-12 minuti). Un dente lussato pulito può essere rimesso in
sede esercitando una pressione decisa con le dita; il giocatore dovrà in seguito consultare uno specialista.
In caso di avulsione acuta, con il dente e l’alveolo puliti, il dente,
tenuto per la corona, dovrebbe essere rimesso in sede rapidamente. Se il dente è sporco, va pulito con soluzione salina sterile
o con latte pastorizzato, oppure va chiesto al giocatore di leccarlo prima di riposizionarlo. Se l’emorragia perdura, il giocatore dovrebbe sedersi e piegarsi in avanti per permettere al sangue di
fluire dalla bocca.
Un paradenti dovrebbe:
In caso di avulsione acuta con un alveolo sporco che impedisce il
- essere sufficientemente grande, stabile e di uno spessore otti-
riposizionamento, bisogna evitare di esporre la radice dentaria all’aria, poiché ciò la secca e compromette la vitalità del dente. Il
dente va conservato in un ambiente quale il latte fresco pastoriz-
male;
- permettere al giocatore di respirare facilmente, anche in caso di
iperventilazione;
zato, la saliva del giocatore (posizionarlo sotto la lingua o tra la
- non ostacolare la parola;
mascella inferiore e la guancia - non indicato nei bambini), una
- proteggere i denti e le gengive da lesioni dirette e indirette;
soluzione salina quale quella per le lenti a contatto o in acqua (la
- essere sciacquato in soluzione antisettica dopo l’uso ed essere
soluzione meno indicata). Bisogna inoltre chiedere al giocatore di
mordere una garza umida per proteggere l’alveolo esposto. Il
dentista può reimpiantare il dente entro due ore dalla lesione.
conservato in un contenitore di plastica;
- non essere esposto a fonti di calore troppo forti (rischio di deformazione).
Non tenete mai un dente per la radice e non “sterilizzatelo”, perché
Infine, tenere presente la possibilità di lesioni all’articolazione
i delicati legamenti peridentali ne verrebbero danneggiati; questi so-
temporo-mandibolare, laddove la mandibola si articola con la ba-
no necessari perché il dente reimpiantato si mantenga in sede.
se cranica; forze originate da un colpo al mento possono essere
Le lesioni dello smalto dentario non sono dolorose e non richie-
trasmesse a questa articolazione. L’avvenuto trauma può essere
dono cure urgenti. Tuttavia, le fratture che espongono il cuore del
indagato facendo aprire e chiudere la bocca.
dente (dentina) all’aria, al caldo o al freddo, sono dolorose. Oc-
Le lesioni agli occhi, alle orecchie e ai denti possono avere nume-
corre consultare un dentista d’urgenza.
rose ripercussioni. L’atleta dovrebbe riprendere l’attività solo do-
Gestione a lungo termine:
po completa guarigione o quando il rischio di una nuova lesione
- tutte le lesioni dentarie importanti richiedono un consulto odon-
sia minimo. In caso di dubbio, consultare uno specialista. È sem-
toiatrico entro 24 ore;
- possono essere indicate radiografie quando si sospettano lesioni alle radici o fratture;
50
pre bene porre, in un posto ben visibile per il personale medico
della squadra locale e degli ospiti, le coordinate e i numeri telefonici dei principali ospedali della regione.