Elisa di Pasquale - Museo Nazionale della Scienza e della

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ELISA DI PASQUALE
Istituto di Ricerca Gebetica e Biomedica (IRGB), UOS di Milano – Consiglio Nazionale delle Ricerche
&
Dipartimento di Ricerca Cardiovascolare - Humanitas Research Hospital
PROFILO SINTETICO
Elisa Di Pasquale si è laureata in Biotecnologie Mediche nel 2002 presso l’Università degli studi di Milano e,
nello stesso anno, ha iniziato il dottorato di ricerca in Biotecnologie applicate alle Science Mediche, durante il
quale si è occupata di genetica delle patologie endocrine e dei meccanismi alla base dello sviluppo dell’ovaio.
Quest’esperienza è stata cruciale per l’acquisizione delle sue conoscenze di biologia molecolare e delle tecniche
di analisi del genoma.
Nel Novembre del 2005 ha iniziato la sua esperienza come post-doctoral associate nel laboratorio del Prof. A
Brivanlou (Laboratory of Molecular and Vertebrate Embryology) presso la Rockefeller University (New York,
USA), dove la sua attività di ricerca ha riguardato principalmente l’indagine dei meccanismi che regolano il
“patterning” e la specificazione durante le fasi precoci dello sviluppo dell’embrione, con particolare focus sul
ruolo del pathway del TGF-β. Nel 2006 riceve il premio “Women in Science fellowship” per il completamento di
questi studi. Questa esperienza è stata fondamentale per la sua formazione in biologia dello sviluppo e per
l’acquisizione delle sue conoscenze e competenze tecniche in embriologia. Tale periodo segna inoltre l’inizio
della sua attività di ricerca nell’ambito della biologia delle cellule staminali.
Tornata in Italia all'inizio del 2008, Elisa Di Pasquale entra a far parte del team del Prof. Gianluigi Condorelli,
ricercatore riconosciuto a livello internazionale nell’ambito della ricerca cardiovascolare, che si occupa dei
meccanismi alla base delle malattie cardiovascolari, in particolare dell’insufficienza cardiaca, e di approcci
terapeutici innovativi. Nel suo laboratorio ha ampliato le sue conoscenze nell’ambito della biologia dello
sviluppo del cuore ed ha maturato esperienza nella generazione di cellule pluripotenti per la creazione di
modelli di malattia cardiaca in vitro, la loro caratterizzazione molecolare e funzionale ed applicazioni di
medicina rigenerativa.
Nel Dicembre del 2011, Elisa Di Pasquale vince il concorso per una posizione di ricercatore presso il Consiglio
Nazionale delle Ricerche e, all’inizio del 2012, inizia la sua collaborazione con Humanitas presso il
Dipartimento di Ricerca Cardiovascolare diretto dal Prof. Gianluigi Condorelli. Qui continua i suoi studi volti
all’identificazione di meccanismi che regolano lo sviluppo del cuore in condizioni normali e patologiche
mediante l’integrazione di tecniche di sequenziamento massivo di ultima generazione e cellule staminali
pluripotenti indotte, con l’obiettivo di identificare nuove e più efficaci terapie per le patologie cardiache e nuovi
target molecolari per futuri approcci di medicina rigenerativa.
Elisa Di Pasquale è membro del American Heart Association dal 2011 e del Working Group on Cellular Biology of
the Heart della Società Europea di Cardiologia (European Society of Cardiology). I risultati delle sue ricerche
sono stati presentati a numerosi congressi nazionali e internazionali e sono stati pubblicati su riviste
scientifiche di rilevanza internazionale.
AREE DI RICERCA
L’attività di ricerca delle Dr.ssa Di Pasquale si basa principalmente sull’utilizzo della tecnologia delle cellule
pluripotenti indotte (cellule iPS, dall’inglese induced pluripotent stem cells) per creare modelli di malattia
pazienti-specifici in vitro al fine di studiare i meccanismi patogenetici di diverse patologie cardiache, sia
genetiche che acquisite, mediante l’integrazione di approcci di sequenziamento massivo e tecniche
elettrofisiologiche, biochimiche e di imaging.
Negli ultimi 5 anni ha lavorato allo sviluppo di modelli di aritimie ereditaria (ad esempio, tachicardia
ventricolare polimorfica catecolaminergica – CPVT; sindrome del QT lungo e sindrome di Brugada) e di
cardiomiopatie primarie familiari, in particolare le laminopatie, con l’obiettivo di identificare i meccanismi
cellulari e molecolari responsabili di queste patologia e di testare nuove molecole farmacologiche per
applicazioni di medicina personalizzata.
Infine, sfruttando gli stessi modelli in vitro, parte dell’attività svolta riguarda lo studio dei meccanismi di
differenziamento cardiaco e dello sviluppo del cuore, sia normale che patologico.
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