CONDUTTORI SFERICI E CAMPO ELETTRICO In altri appunti abbiamo dimostrato il cosiddetto Teorema di Gauss1 (o Legge di Gauss) ed abbiamo descritto come usarlo2. Adesso applicheremo questo importante teorema per studiare il comportamento del campo elettrico in presenza dei conduttori. Premetto subito una proprietà fondamentale, che sta alla base di tutto ciò che dimostreremo: in tutti i casi elettrostatici (cioè dove non c’è un passaggio di carica elettrica) le cariche elettriche sono in equilibrio: ciò comporta che in elettrostatica il campo elettrico dentro un conduttore è sempre nullo. Detto questo, analizziamo alcuni semplici casi. CONDUTTORE SFERICO CAVO CON AL CENTRO UNA CARICA q0 Supponiamo di porre una carica q0 al centro di un conduttore sferico cavo e scarico, cioè al centro di un guscio sferico di raggio interno Ri e raggio esterno Re (vedi figura 1). La carica q0 agisce sugli elettroni del conduttore, attirandoli a sé o respingendoli a seconda del suo segno (nel nostro disegno abbiamo posto q0>0, cosicché essa li attira. Di conseguenza, all’esterno del conduttore le car iche “+” rimangono scoperte). Ma cosa accade precisamente? Dove si accumulano gli elettroni? In superficie? Sul volume; un po’ in superficie un po’ sul volume? E di conseguenza, come cambia uil campo elettrico? So già che il campo elettrico E nella regione del conduttore, cioè fra Ri e Re, è nullo per ciò che abbiamo appena affermato: ma come è il campo elettrico dentro la cavità della sfera? E fuori la sfera? Scopriamo tutte queste cose grazie al Teorema di Gauss e seguendo la procedura che abbiamo già illustrato. Figura 1 Campo elettrico dentro la cavità (r<Ri) Iniziamo a studiare come si comporta E all’interno della cavità, cioè per r < Ri (figura 2). Per prima cosa, dobbiamo determinare la direzione ed il verso di E. La direzione è sicuramente radiale (il tutto ha simmetria sferica); per il verso possiamo supporre che sia esterno –se avessimo deciso il verso sbagliato otterremo un valore negativo di E il quale ci avvisa che bisogna invertire il verso: perciò non ha alcuna importanza qual è il verso di partenza che scegliamo-. Figura 2 Adesso decidiamo la superficie gaussiana S. E’ evidente che, fra le infinite superfici che possiamo usare, quella più semplice è la superficie sferica di centro q0 e raggio r. Il modulo di E, qualunque valore abbia, dipende solo da r e perciò eseguo subito il calcolo geometrico del flusso : 1 2 Negli appunti “Flusso del campo elettrico e legge di Gauss” Negli appunti “COME ADOPERARE IL TEOREMA DI GAUSS – manuale per l’uso”. geom(E) = Ecos()Area = E(r)4r2 (1) Calcolo poi il flusso fisico di E, il quale ha sempre un valore fisso: fisico(E) = 4KQ , con Q la carica interna che in questo caso è q0 fisico(E) = 4Kq0 Infine, uso come termine medio, uguagliando il calcolo geometrico con quello fisico: geom(E) = fisico(E) E(r)4r2 = 4Kq0 E(r) = Kq0/r2 (2) Osserva l’eq. (2). Essa dimostra che le cariche indotte nel conduttore sferico non alterano il valore del campo elettrico generato da q0 dentro la cavità: esso infatti segue la stessa identica legge che se q0 fosse nel vuoto. Campo elettrico nel conduttore (Ri < r <Re) Vediamo cosa accade dentro il conduttore, cioè per Ri < r < Re (vedi figura 3). Appena r supera il valore Ri, cioè appena la superficie gaussiana entra dentro il conduttore, il campo elettrico E si annulla (come abbiamo detto all’inizio di questi appunti). Perciò scrivo subito: geom(E) = Ecos()Area = 04r2 = 0 (3) Il flusso fisico è sempre fisico(E) = 4KQ, con Q la carica interna alla sfera S. Uguagliando i due valori ottengo: geom(E) = fisico(E) 0 = 4KQ Q=0 (4) State attenti all’eq.(4): essa ci dice una cosa importante: la carica complessiva dentro la superficie sferica S è nulla appena essa penetra dentro il conduttore. Ma dentro S c’è la carica q0: ciò significa che sulla superficie interna del conduttore è indotta una carica complessiva esattamente uguale ed opposta a q0. Anche se aumento r allontanando la sfera S dalla superficie interna Ri Figura 3 senza però uscire dal conduttore, il flusso rimane sempre nullo (E=0): ciò significa che non esistono cariche elettriche dentro il volume del conduttore . Campo elettrico fuori dal conduttore (r > Re) Appena S esce dal conduttore (r > Re , vedi figura 4) essa avvolge tutto il conduttore+la carica q0. Perciò la carica interna ad S è sicuramente q0 –il conduttore è globalmente scarico: le sue cariche si possono ridistribuire su di esso ma complessivamente la carica totale del conduttore deve rimanere zero-. Questo vuol dire che sulla superficie esterna del condensatore si è depositata una carica elettrica esattamente uguale a q0 che ha annullato quella distribuitasi sulla superficie interna. Sapendo che la carica contenuta dentro S è q0 sono in grado di calcolare immediatamente fisico: fisico = 4Kq0 . Calcolo pure geom: geom(E) = E(r)4r2 e lo uguaglio a fisico, come sempre: E(r)4r2 = 4Kq0 E(r) = Kq0/r2 (5) Osserva l’eq. (5) essa mostra che le cariche indotte nel conduttore sferico non alterano il valore del campo elettrico generato da q0 fuori dal conduttore: esso infatti segue la stessa identica legge che se q0 fosse nel vuoto. Figura 4 Il grafico di E(r) prodotto da una carica q0=10-13C è mostrato in figura 5, confrontato con quella generato da q0 nel vuoto. Induzione Equazioni, calcoli, grafici… in Fisica non sono fino a loro stessi ma descrivono delle proprietà fisiche ben precise. La semplice applicazione della legge di Gauss ci ha permesso di scoprire un’importante proprietà dell’induzione: abbiamo appena visto che nel conduttore sferico le cariche indotte si distribuiscono sempre e solo sulla superficie del conduttore indotto. Si può facilmente dimostrare che questa importante proprietà vale qualsiasi forma abbia il conduttore indotto e qualsiasi sia la distribuzione delle cariche inducenti (“Qual è la dimostrazione, Prof?” “Dimostratela da solo, mimmo!”). Possiamo perciò enunciare questa importante proprietà: la carica elettrica indotta si distribuisce sempre sulla superficie del conduttore indotto Induzione totale Nel nostro caso accade anche qualcosa di più: le cariche indotte sono sempre uguali a quella inducente. Quando accade ciò si dice che si ha induzione totale ed è il massimo grado di induzione che si può avere. L’induzione totale ha una semplice rappresentazione grafica: disegniamo tutte le linee di forza partenti da q0. Dove vanno a finire? Esse entrano nella superficie interna del conduttore… e spariscono! Infatti, dentro il conduttore le linee di campo si annullano (E=0 dentro il conduttore, vedi le figure 1-4: le linee di campo, frecce rosse, scompaiano nel conduttore). Dunque, posso affermare che una carica q0 esercita un’induzione totale su di un conduttore se (e solo se) tutte le linee di forza partenti da q 0 penetrano nel conduttore e lì sono assorbite. Se così non è si ha solo induzione parziale, che ad esempio avviene se il conduttore avvolgente q0 avesse delle aperture (alcune linee di forza uscirebbero da quest’ultime senza essere assorbite dal conduttore). Tenete a mente questa proprietà perché sarà fondamentale quando studieremo i condensatori. CONDUTTORE SFERICO CAVO CON UNA CARICA q0 DEPOSTA SU DI ESSO Analizzeremo brevissimamente questo caso, visto che la procedura è praticamente identica a quella portata avanti nel caso precedente. Campo elettrico dentro la cavità (r<Ri) Come nel caso precedente, solo che la superficie gaussiana S non racchiude alcuna carica q0. Ne segue che: geom(E) = E(r)4r2 ; fisico(E) = 0 E(r)=0 ; dentro la cavità la carica q0 del conduttore non ha alcuna influenza. Campo elettrico nel conduttore (Ri < r <Re) Nel conduttore sappiamo già che E(r) =0 geom(E) = E(r)4r2 = 0 ; fisico(E) = 4KQ 0 = 4KQ Q=0 (6) Ciò significa che sulla superficie interna e su tutto il volume del conduttore non si è deposta alcuna carica elettrica. Campo elettrico fuori dal conduttore (r > Re) Adesso la superficie S avvolge tutto il conduttore e perciò sicuramente anche la carica q0 che vi ho deposto: Q=q0 fisico(E) = 4Kq0. E(r) = Kq0/r2 geom(E) = E(r)4r2 E(r)4r2 = 4Kq0 (7) Nota che all’esterno del conduttore non fa differenza se la carica q0 è posta tutta al centro della sfera o sta su di essa: il campo elettrico generato è lo stesso. Nota anche che la carica elettrica posta sul conduttore si è disposta esclusivamente sulla superficie esterna. Anche in questo caso possiamo dimostrare che questa proprietà vale qualunque forma abbia il conduttore e perciò possiamo affermare che una carica posta su di un conduttore si distribuisce esclusivamente sulla sua superficie esterna Figura 6: linea continua blu: grafico del campo elettrico di una carica q0=10-13C posta al centro di un conduttore carico sferico di raggi Ri=3cm e Re=5cm. Linea tratteggiata rossa: grafico di riferimento del campo elettrico della stessa carica q0 ma posta nel vuoto. PROBLEMI CILINDRICI E adesso… scrivete voi il campo elettrico di un filo indefinito caricato con densità lineare λ0=10-11 C/m e circondato da un conduttore cilindrico di raggio interno Ri ed esterno Re e poi fate il grafico! Per r < Ri E(r) = …….. Per Ri < r < Re E(r) = …….. Per r > Re E(r) = …….. Adesso scrivete il campo E(r) nel caso in cui non avete più il filo interno ma avete posto una carica q0=10-11 C sopra il cilindro conduttore (considera la sua altezza l=1m): Per r < Ri E(r) = …….. Per Ri < r < Re E(r) = …….. Per r > Re E(r) = …….. Disegnate i grafici di E(r) che avete ottenuto nel riquadro a destra! Figura 5: linea continua blu: grafico del campo elettrico di una carica q0=10-13C posta sopra un conduttore carico sferico di raggi Ri=3cm e Re=5cm. Linea tratteggiata rossa: grafico di riferimento del campo elettrico della stessa carica q0 ma posta nel vuoto.