Lezione 1 Introduzione al corso e ai temi della Macreconomia Corso di Macroeconomia Prof. Alessandro Flamini, Università di Pavia Prof. Marcello Spanò, Università dell’Insubria INFORMAZIONI ISTITUZIONALI DOCENTE: Prof. Marcello Spanò (A-K) Prof. Alessandro Flamini (L-Z) Pagina web del corso di Macroeconomia: http://economia.unipv.it/sitonuovo/?pagina=corsi&id=1329 http://economia.unipv.it/sitonuovo/?pagina=corsi&id=1330 Controllare periodicamente la pagina web del corso. La pagina web sarà usata come metodo standard di comunicazione degli avvisi e distribuzione materiale. Non usare la mail, se non in casi eccezionali. Non si risponde a mail che chiedono informazioni facilmente reperibili sulla pagina web del corso. Orario di ricevimento primo semestre: Marcello Spanò: Mercoledì 11-13 Alessandro Flamini: Mercoledì 11-13 Orario di ricevimento secondo semestre: su appuntamento Modalità esame: scritto, e orale facoltativo a soglia (26/30) Lezione Introduttiva 2 TUTORATO Dott.ssa Nicole Cislaghi, tutorato regolare A-K [email protected] Dott.ssa Cecilia Tardani, tutorato regolare A-K [email protected] Dott.ssa May Chiabrera, tutorato regolare L-Z [email protected] Dott. Angelo Cecinati, tutorato regolare L-Z [email protected] Dott.ssa Bianca Fatbardha Allushi, Tutorato studenti lavoratori [email protected] Sabato 10-12. Dott. Jan Christian Schinke, Tutorato in inglese [email protected] Lezione Introduttiva 3 PROGRAMMA DEL CORSO LIBRI DI TESTO n Blanchard, O., Amighini, A., Giavazzi, F., Macroeconomia: una prospettiva europea, Il Mulino, 2013. Capitoli: 3-21, 23-26. n Boitani, A., Macroeconomia, Il Mulino, 2008, Capitoli: 1 e 2 Lezione Introduttiva 4 PROGRAMMA DEL CORSO n I. TEMI DELLA MACROECONOMIA n II. CRISI FINANZIARIA, CRISI DEI DEBITI SOVRANI, CRISI DELL’EURO n 0) INTRODUZIONE ALLA MACROECONOMIA (Boitani, cap. 1 e 2) E STORIA DELLA MACROECONOMIA (Blanchard, cap. 27 edizione 2009) n n ¨ Le scuole di pensiero ¨ Le grandezze macroeconomiche fondamentali ¨ Fondamenti di contabilità nazionale 1) IL BREVE PERIODO (Blanchard, cap. 3-5) ¨ Il mercato dei beni ¨ I mercati finanziari ¨ Il modello IS-LM 2) IL MEDIO PERIODO (Blanchard, cap. 7-10) ¨ Il mercato del lavoro ¨ Il modello AS-AD ¨ La curva di Phillips ¨ Il trade-off fra inflazione e disoccupazione Lezione Introduttiva 5 PROGRAMMA DEL CORSO n n 3) IL LUNGO PERIODO (Blanchard, cap. 11-13) ¨ La crescita economica: fatti principali ¨ Risparmio, accumulazione e crescita ¨ Progresso tecnologico e crescita: il modello di Solow 4) L’IMPORTANZA DELLE ASPETTATIVE IN MACROECONOMIA (Blanchard, cap. 14-17) ¨ Le aspettative: nozioni di base ¨ Mercati finanziari ed aspettative ¨ Aspettative, consumo ed investimento ¨ Aspettative e politica economica Lezione Introduttiva 6 PROGRAMMA DEL CORSO n n 5) ECONOMIA APERTA (Blanchard, cap. 6,18-19) ¨ IS-LM in economia aperta ¨ Politica economica in economia aperta ¨ Regimi di cambio 6) LA POLITICA ECONOMICA (Blanchard, cap. 20-21, 23-26) ¨ ¨ ¨ ¨ ¨ La crisi del 2007-2010 Ruolo e difficoltà della politica economica Politica monetaria e politica fiscale Il problema di un elevato debito pubblico L’Unione economica e monetaria europeaINTRODUZIONE Lezione Introduttiva 7 DI COSA SI OCCUPA LA MACRO? n In prima approssimazione potremmo dire che si occupa dello studio del funzionamento dell’economia nel suo complesso n Analisi delle relazioni esistente fra le variabili aggregate n La Macroeconomia come la conosciamo oggi nasce con la Teoria Generale di John Maynard Keynes n Domande a cui cerca di rispondere Lezione Introduttiva 8 CRESCITA Lezione Introduttiva 9 Italia: PIL pro capite 25.000 $ USA 1990 (ppa) 20.000 15.000 10.000 5.000 2005 2000 1995 1990 1985 1980 1975 1970 1965 1960 1955 1950 1945 1940 1935 1930 1925 1920 1915 1910 1905 1900 0 Fonte: Maddison, 2001 e Groeningen Growth and Development Center, 2007 Lezione Introduttiva 10 USA: PIL reale pro capite 35.000 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 Fonte: Maddison, 2001 e Groeningen Growth and Development Center, 2007 Lezione Introduttiva 11 2005 2000 1995 1990 1985 1980 1975 1970 1965 1960 1955 1950 1945 1940 1935 1930 1925 1920 1915 1910 1905 0 1900 $ USA 1990 (ppa) 30.000 UNO STRANO MONDO Lezione Introduttiva 12 Lezione Introduttiva 13 Lezione Introduttiva 14 Lezione Introduttiva 15 n I paesi emergenti crescono di più di quelli industrializzati n I paesi industrializzati investono più di quanto risparmiano; i paesi emergenti fanno il contrario n Deficit vs. surplus delle partite correnti n Il mondo si è "ribaltato" n I paesi emergenti sono il motore della crescita mondiale e prestano risorse ai paesi sviluppati Lezione Introduttiva 16 La Cina Sin dal 1980, la produzione cinese è cresciuta di circa il 10% all’anno e si stima che continui a farlo anche in futuro. Questo dato è davvero sorprendente. Confrontato con il 3,1% raggiunto dall’economia statunitense nello stesso periodo, la produzione raddoppia ogni sette anni. Forse non è sorprendente in una prospettiva più ampia, ossia secolare…vedi Maddison Lezione Introduttiva 17 EUROPA Lezione Introduttiva 18 I paesi dell’euro Performance cinque maggiori paesi Unione Europea (Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito) meno soddisfacente performance degli USA nello stesso periodo: ü dal 1996 al 2006, la crescita media annua della produzione nell’Unione Europea è stata solo del 2,0%, cioè inferiore dell’1,4% rispetto al valore medio per gli Stati Uniti nello stesso periodo; ü la bassa crescita della produzione è stata accompagnata da una disoccupazione persistente ed elevata; ü l’unica notizia positiva riguarda l’inflazione. In questi paesi l’inflazione annua è stata in media di 1,8 punti percentuali più bassa 19 periodo 1970-2006. Lezione Introduttiva 19 rispetto al 5,4% medio registrato nel Lezione Introduttiva 20 Perché il reddito pro capite in Europa è diminuito relativamente agli Stati Uniti? Il reddito pro capite può essere decomposto come segue: Y L ore Y = N N L ore Questa decomposizione può aiutarci a capire che ci possono essere tre ragioni: 1. perché poche persone lavorano (quota in età lavorativa, tasso di partecipazione e tasso di disoccupazione); 2. perché chi lavora, lavora poco (cioè poche ore); 3. infine perché chi lavora, quando lavora, produce poco (Produttività). 21 Lezione Introduttiva 21 Disoccupazione 60-00 (media) 92-00 (media) 2001 2002 2003 2004 Disoccup. USA 6.1 4.9 4.8 5.8 6.0 5.5 Disoccup. EA 5.8 9.0 7.3 7.8 8.1 8.1 Disoccup. Jap 2.0 3.7 5.0 5.4 5.3 4.8 Lezione Introduttiva 22 Fig. 1.4. Il tasso di disoccupazione nell’Europa continentale e negli Stati Uniti dal 1970. Fino all’inizio degli anni Ottanta, il tasso di disoccupazione dei quattro maggiori paesi europei era inferiore a quello americano, ma poi lo ha ampiamente superato. 23 Lezione Introduttiva 23 Come ridurre la disoccupazione europea? Non c’è pieno accordo sulle cause dell’elevata disoccupazione europea. - La maggior parte degli economisti crede che la fonte del problema non sia la politica macroeconomica, ma le istituzioni del mercato del lavoro. - Alcuni economisti pensano che il problema principale sia l’elevata protezione che i paesi accordano ai lavoratori. Soluzione: rimuovere tali rigidità del mercato del lavoro, per rendere il mercato del lavoro europeo più simile a quello statunitense. 24 Lezione Introduttiva 24 Produttività = Prodotto per ora di lavoro Lezione Introduttiva 25 L’ITALIA E IL DECLINO Lezione Introduttiva 26 -2,0 Tasso annuo di crescita Lezione Introduttiva 2005 2003 2001 1999 1997 1995 1993 6,0 1991 1989 1987 1985 1983 1981 1979 1977 1975 1973 1971 1969 1967 1965 1963 1961 1959 1957 1955 1953 1951 10,0 8,0 y = -0,101x + 6,0292 4,0 2,0 0,0 -4,0 Tendenza 27 La dinamica del PIL italiano negli ultimi 45 anni 10.0 Fonte: Eurostat 8.0 6.0 -4.0 Lezione Introduttiva 28 2004 1,3% (95-05) 2000 1996 1994 1992 1984 1982 1980 1978 1976 1974 1972 1970 1968 1966 1964 1962 -2.0 1960 0.0 1990 1,9% (80-95) 1988 2.0 1998 3,8% (73-80) 1986 4.0 2002 5,4% (60-73) GDP per capita at PPS (Eurostat) 128.24.00 123.36.00 118.48.00 114.00.00 109.12.00 104.24.00 99.36.00 94.48.00 90.00.00 1995 1996 EU (27 countries) 1997 1998 1999 2000 2001 Euro area (12 countries) 2002 2003 Germany Lezione Introduttiva 2004 2005 2006 Spain France 2007 2008 Italy 29 Cause del declino n n n n n n n n n n n n Bassa produttività Bassa competitività Alto livello corruzione Nanismo e specializzazione produttiva Capitalismo opaco Poca concorrenza, molta protezione Aumento disuguaglianza e precarietà Basso investimento in ricerca Basso tasso di occupazione Basso capitale umano forza lavoro Basso livello infrastrutture materiali … …ed immateriali (efficienza settore pubblico e capitale sociale, cultura giuridica) Lezione Introduttiva 30 Perche’ il reddito pro-capite cresce poco? Lezione Introduttiva 31 Reddito pro-capite = ore lavorate pro capite * produttività oraria del lavoro 120 100 80 USA=100 Y L ore Y = N N L ore ITALIA 60 Produttività relativa a US 40 20 0 Source: Groningen Growth & Development Centre, Total Economy Database Lezione Introduttiva 32 0 Lezione Introduttiva 33 Korea Ireland Norway Finland United Kingdom Japan Germany Sweden Portugal Australia OECD average United States France Luxembourg Greece EU15 Iceland Belgium Denmark Netherlands Spain New Zealand Italy Switzerland Tasso di crescita medio produttività 1990-2004 6 5 4 3 2 1 Le ore lavorate pro-capite calano • Ore per occupato in calo (nel 1955 si lavorava 1958 ore all’anno, oggi 1592; si “perdono” 7 ore all’anno). • Aumento partecipazione femminile fa aumentare part-time. Lezione Introduttiva 34 Mentre quota di popolazione in età lavorativa si assottiglia 90+ 85-89 80-84 75- 79 70- 74 90+ 85-89 80-84 75- 79 70- 74 90+ 85-89 80-84 75- 79 70- 74 90+ 85-89 80-84 75- 79 70- 74 65- 69 60- 64 65- 69 60- 64 65- 69 60- 64 65- 69 60- 64 55- 59 50- 54 45- 49 40- 44 35- 39 30- 34 25- 29 20- 24 55- 59 50- 54 45- 49 40- 44 35- 39 30- 34 25- 29 20- 24 55- 59 50- 54 45- 49 40- 44 35- 39 30- 34 25- 29 20- 24 55- 59 50- 54 45- 49 40- 44 35- 39 30- 34 25- 29 20- 24 15- 19 10- 14 15- 19 10- 14 15- 19 10- 14 15- 19 10- 14 5- 9 0- 4 Female 5- 9 0- 4 5- 9 0- 4 Male Female 2005 5- 9 0- 4 Male 2050 Lezione Introduttiva 35 Percentuale della popolazione con 65 anni di età o più sul totale della forza lavoro Lezione Introduttiva 36 Tasso di attività tra le persone comprese tra 15 e 64 anni di età Danimarca Francia Germania Giappone Irlanda Italia Messico Regno Unito Spagna Svezia Stati Uniti Turchia 1994 2002 2004 2006 78,8 66,6 70,5 71,4 61,1 58,0 61,4 76,0 62,4 79,2 76,7 57,5 79,9 68,3 71,5 72,3 67,9 61,2 61,1 76,2 67,1 79,1 76,4 52,3 80,2 69,3 72,6 72,2 68,6 62,5 62,2 76,2 69,7 78,7 75,4 51,5 80,1 69,1 75,0 73,1 71,3 62,7 63,0 76,7 71,9 80,2 75,5 51,1 Fonte: Ocse, Employment Oulook , 2007 Lezione Introduttiva 37 n Italia ha tasso di occupazione molto basso dovuto a bassa partecipazione donne e over 55 e alta disoccupazione giovanile n È, assieme alla Spagna, paese di più forte immigrazione. Dati i forti divari regionali, immigrazione crea più lavoro (rimedia a immobilità italiani) che altrove. n Possiamo trasformare la capacita’ di lavoro inutilizzata nella risorsa in più dell’Italia? Lezione Introduttiva 38 Un altro aspetto importante: la distribuzione del reddito Lezione Introduttiva 39 Lezione Introduttiva 40 L'evoluzione della quota del reddito da lavoro dipendente corretta per le variazioni nella struttura dell'occupazione 70,0 68,0 66,0 64,0 62,0 60,0 58,0 56,0 54,0 Lezione Introduttiva 20 06 20 04 20 02 20 00 19 98 19 96 19 94 19 92 19 90 19 88 19 86 19 84 19 82 19 80 19 78 19 76 19 74 19 72 19 70 19 68 19 66 19 64 19 62 19 60 52,0 Elaborazione su dati41 ISTAT Fonte: ISTAT La disuguaglianza nella distribuzione del reddito 34 Indice di Gini 33 32 31 30 29 28 1995 1996 1997 1998 1999Introduttiva 2000 Lezione 2001 2002 2003 2004 42 Indice di Gini (OECD) Lezione Introduttiva 43