BALLETTO DEL TEATRO NAZIONALE CROATO
DI ZAGABRIA
Six épigraphes antiques
En blanc et noir
su musica di Claude Debussy
Le sacre du printemps
su musica di Igor Stravinskij
Stagione lirica e di balletto
2014
Fondazione
Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”
Trieste
Stagione
Lirica e di Balletto
2014
1
Fondazione del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE
Roberto Cosolini
VICEPRESIDENTE
Paolo Marchesi
CONSIGLIERI
Francesco Cainero
Anna Illy jr.
Franco Miracco
Domenico Romeo
Luciano Sampietro
SOVRINTENDENTE E DIRETTORE ARTISTICO
Claudio Orazi
COLLEGIO REVISORI DEI CONTI
Tiziana Marcolin (Presidente)
Alfredo Paparo (Revisore)
Vittorio Pella (Revisore)
2
Fondazione del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
DIRETTORE OPERATIVO
Antonio Tasca
RESPONSABILE SERVIZIO DEL PERSONALE
Fulvio Lizzul
RESPONSABILE AREA ARTISTICA
Paolo Rodda
RESPONSABILE UFFICIO STAMPA E RELAZIONI ESTERNE
Nicoletta Cavalieri
RESPONSABILE ALLESTIMENTI SCENICI
Pier Paolo Bisleri
RESPONSABILE SERVIZIO BILANCIO E CONTABILITÀ
Denise Sfreddo
RESPONSABILE UFFICIO ACQUISTI E MANUTENZIONI
Valter Bigatto
RESPONSABILE DELLA SICUREZZA
Luciano Postogna
3
Verdi
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Roberto Magris
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Fabrizio Monti
Sergio Omero
Giovanna Frandoli Oppenheim
Marina Petronio Del Bello
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Annamaria Piemontesi Alzetta
Giuseppe Rismondo de Smecchia
Ennio Riccesi
Marina Rottini
Gianni Sadar
Elvino Sancin
Fulvia Sancin De Longhi
Giovanni Sblattero
Aldo Zanini
erisci alla Fondazione
www.teatroverdi-trieste.com
130 anni insieme
5
6
BALLETTO DEL TEATRO NAZIONALE
CROATO DI ZAGABRIA
Prima rappresentazione
Martedì 22 aprile 2014, ore 20.30 A
Repliche
Mercoledì 23 aprile 2014
ore 20.30 B
Sabato 26 aprile 2014
ore 15.00 S
Giovedì 24 aprile 2014
ore 20.30 C
Sabato 26 aprile 2014
ore 20.30 E
Domenica 27 aprile 2014
ore 16.00 D
in cooperazione con
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Le sacre du printemps)RWRGL6DåDýHWNRYLþ
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Spettacolo di balletto
Six épigraphes antiques
En blanc et noir
su musica di
Claude Debussy
Le sacre du printemps
su musica di
Igor Stravinskij
BALLETTO DEL TEATRO NAZIONALE CROATO
DI ZAGABRIA
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Le sacre du printemps)RWRGL9MHNRVODY6NOHGDUH6DåDýHWNRYLþ
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Impressione ed istinto
Riflessioni del coreografo Edward Clug
Un incontro fra Stravinskij e Debussy, nella medesima sera, sullo
stesso palcoscenico, con un unico
stile coreografico. Questo è il significato di uno specifico dialogo
tra due geniali musicisti del XX°
secolo vissuti nello stesso periodo,
che si incontravano ed ispiravano a vicenda. Senza dubbio impegnativo ma anche stimolante!
L’accompagnamento di due giovani, eccezionalmente talentuosi,
pianisti su due pianoforti. Tale
interpretazione musicale è esclusiva quando parliamo de “La sagra
della primavera” nonchè molto
interessante per i conoscitori dell’opera di Stravinskij poichè il
pianoforte può accrescere il suono
di un certo tipo di partiture, rafforzandole e dando loro anche una
vigorosa sfumatura che ne accentua il racconto. Creo spesso le mie
coreografie accompagnandomi al
piano. Questo strumento mi ricorda sempre che il palcoscenico è un
mondo isolato, a sé stante, e spinge
il mio desiderio ad entrare in questo spazio con alcuni nuovi passi.
Li invento ispirandomi alla musica
ed essi divengono parte dell’intero
quadro teatrale.
Per me la musica di Debussy è
stata una sfida particolare poichè
finora non avevo mai lavorato sulle sue partiture. In questa musica,
durante l’ascolto, scoprii una sorta
di sfera privata ancora inesplorata.
Musica ad un tempo impegnativa e
stuzzicante; imprevedibile ma anche sorprendentemente malleabile.
Ho percepito che ha influenzato il
mio subconscio e stimolato le mie
impressioni facendone nascere una
gestualità che la rende al meglio.
Ascoltando le “Sei antiche epigrafi”
di Debussy, sono stato attirato in
modo particolare dall’ultima, forse non tanto per la sua musica ma
per il titolo “Ringraziamento alla
pioggia del mattino” che sembra
la conseguenza di una notte in cui
si fanno cinque sogni e ciascuno di
essi è un omaggio ai tempi che furono. Le epigrafi non sono narrative e perciò non si richiamano ad un
racconto specifico. Non iniziano né
finiscono, accadono di continuo…
“Perché la notte sia propizia” (terza epigrafe). Ho voluto scrivere i
miei stessi passi proprio durante
la notte cercando di percepire le
riflessioni dei sogni di Debussy al
piano.
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Six épigraphes antiques)RWRGL9MHNRVODY6NOHGDUH6DåDýHWNRYLþ
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Quando ho ascoltato la brillante,
impressionistica fantasia “In bianco e nero”, ho pensato che forse
l’avesse intitolata in tal modo dopo
aver composto alcune delle sue
opere piene di coloritura. Condotto
da questa complessa struttura che
apre a numerose possibilità di trasformarla in movimento, ho creato
una coreografia condizionata dalla
musica. Essa mi ha portato in spazi
che non avevo mai visitato in precedenza e dei quali non ero a conoscenza, perciò non ero in grado di
arricchire la nuova opera basandomi sulle mie altre esperienze. Sono
stato “a caccia” di uno spazio per
la mia interpretazione che fosse determinato dalla musica da cui ogni
cosa proviene. Musica e movimento hanno iniziato un “fantastico
duello” e vi ho infuso tutte le mie
energie per rappresentarlo creando negli spettatori la necessità di
penetrare nella musica di Debussy
grazie a ciò che potevano vedere,
l’esperienza della loro stessa impressione, guidata dalla mia.
Quando mi sono accostato a “La
sagra della primavera” ho desiderato offrire un tributo a due geni
del XX° secolo, il compositore Igor
Stravinskij ed il coreografo Vaclav
Nijnskij che, un centinaio di anni
fa, crearono questo balletto ancor oggi estremamente stimolante
grazie alla sua forza e modernità.
Malgrado lo scarso successo della
prima (Parigi, 1913), dobbiamo
essere grati a questo balletto per
l’evoluzione che è stato in grado
di portare nell’ambito della danza contemporanea durante tutto il
XX° secolo. Avendo impostata una
tale tipologia di struttura vitalizzante per il suo sviluppo, l’opera è
stata reinterpretata parecchie volte
da diverse produzioni, fra cui quelle di Maurice Béjart e Pina Bausch il cui ottimo livello ha ispirato
molte coreografie successive stante
il fatto che entrambe le suddette
interpretazioni hanno le loro regole
ben definite. Perciò quando pensavo alla mia versione de “La sagra
della primavera” ho deciso di tornare indietro nel tempo, a quando
Djagilev, iniziando la notte con un
tumulto, esclamò: “Ecco ciò che
volevo”! Non mi sono sbagliato. La
coreografia di Nijnskij mi ha ispirato con la sua forza scenica, compattezza, ermetismo ed uno “scomodo” significato di avanguardia,
considerando l’epoca, significato
che è rimasto tale sino ad oggi.
Questa versione segue il libretto
originale ed una precisa tessitura
musicale che tratteggia la leggenda
pagana (pre-cristiana) russa. Tale
leggenda narra di un rituale in cui
si sacrificavano giovani, innocenti fanciulle per propiziare gli dei
pagani della primavera. L’ordine
della comunità veniva ripristinato
e la terra ridiveniva fertile. Io vi
ho aggiunto l’elemento dell’acqua
che appare come logico passaggio in questo racconto: l’inizio e
la primavera. Da tempi immemo13
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En blanc et noir)RWRGL9MHNRVODY6NOHGDUH6DåDýHWNRYLþ
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Le sacre du printemps)RWRGL9MHNRVODY6NOHGDUH6DåDýHWNRYLþ
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Le sacre du printemps)RWRGL9MHNRVODY6NOHGDUH6DåDýHWNRYLþ
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rabili, in tutte le culture, l’acqua
ha numerosi significati simbolici
che potrebbero essere esplicitati
in tre temi predominanti: sorgente
di vita, viaggio di purificazione e
centro di rinnovamento. L’acqua,
come massa, non viene differenziata, apre possibilità senza fine e
contiene un “germe di germoglio“
e promessa di crescita. Per immergersi nell’acqua al fine di uscirne e
di non sparire in essa, a prescindere dalla morte simbolica, si indica
un ritorno alle sorgenti; spegnere
la propria sete in un enorme serbatoio ed acquisire nuova forza.
L’acqua ha sorprendentemente arricchito lo spettacolo, accentuando
ed aggiungendo nuovi significati, perfettamente miscelata con la
parte concettuale della sceneggiatura. In relazione all’aspetto visivo dello spettacolo, che ho sempre
considerato molto importante, mi
sono completamente affidato ai
miei colleghi che mi hanno aiutato
a creare una semplice e forte ossatura scenica che lascia sufficiente
spazio all’interpretazione danzata
e sostiene i ballerini nell’esprimere
i loro ruoli ossessivi nel rituale che
impone la sensazione dell’inevitabile. Esprimendo la chiusa natura
di una società primitiva, lo spazio
della vecchia comunità è delimitato da una struttura rettangolare in
cui i danzatori vengono posizionati
simmetricamente in gruppi pari. I
costumi sono minimalistici, i protagonisti indossano dei body color
pelle. Con le facce ed i corpi dipinti di bianco ho voluto suggerire
un’associazione con il Butoh giapponese ed il suo ideatore Tatsumi
Hijikata che, nelle sue opere, fra
l’altro, evoca i lavori di Nijnskij,
ingiustamente ignorati in Europa
per decenni. Dal punto di vista iconico la rappresentazione ha mantenuto il simbolismo degli archetipi
presenti negli antichi racconti russi. I protagonisti vengono divisi in
uomini e donne onde sottolineare il
loro genere; le donne hanno lunghe
trecce e le guance dipinte di rosa
mentre gli uomini portano la barba. Ogni cosa è stata pensata per
evocare con uno scopo la cerimonia
dell’arrivo della primavera ed il suo
significato nella vecchia, fragile comunità per la quale primavera significa sopravvivenza ed esistenza.
Il racconto, come detto in esordio,
evidenzia l’essenza e perciò è stato
scartato ogni qualsivoglia eccesso
in modo da conseguire una struttura sobria che abbia origine direttamente dall’istinto.
Traduzione di Maria Luisa Runti
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Le sacre du printemps)RWRGL9MHNRVODY6NOHGDUH6DåDýHWNRYLþ
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Le sacre du printemps)RWRGL9MHNRVODY6NOHGDUH6DåDýHWNRYLþ
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Claude Debussy.
Igor Stravinskij.
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Six épigraphes antiques
di Claude Debussy (1862-1918)
Pour évoquer Pan, Dieu du vent d’été
Pour un tombeau sans nom
Pour que la nuit soit propice
Pour la danseuse aux crotales
Pour l’Egyptien
Pour remercier la pluie au matin
Le Six épigraphes antiques appartengono al gruppo delle composizioni per pianoforte a quattro mani
di Debussy, un genere abbastanza
praticato nell’Ottocento e rispondente ad un gusto borghese, quando era diffusa la moda di suonare
in casa le trascrizioni delle opere di
successo e più popolari, e magari
anche le riduzioni per pianoforte
delle sinfonie di Beethoven e dei
poemi sinfonici di Liszt. In questo
gruppo di pezzi pianistici debussyani si distinguono soprattutto le
due raccolte della Petite suite e di
En blanc et noir, ques’ultima destinata – pare – dal compositore a un
balletto, dove si può cogliere quel
sottile e raffinato intellettualismo,
misto ad una calcolata costruzione formale, appartenente alla sigla inventiva di questo musicista
così originale e rivoluzionario nella
concezione armonica e timbrica del
linguaggio sonoro.
Le Six épigraphes antiques, come
pure le Douze études per piano-
forte (1915) e altri brani composti
nello stesso periodo, propendono
per la linearità della melodia, anche se la musica non perde il fascino delle sfumature evanescenti e
delle sensazioni intimamente delicate e sommesse. Questi sei pezzi,
composti nel 1914, sono un adattamento delle musiche per due
flauti, due arpe e celesta scritte nel
1900-1901 come intermezzi per
una recitazione dei poemi “Chansons de Bilitis” di Pierre Louys.
Essi appaiono come momenti di
un ciclo unitario e organico in cui
emerge il gioco sottile di tonalità,
quasi a sottolineare uno dei postulati estetici di Debussy secondo cui
“la musique c’est un mystérieux
accord entre la nature et notre
imagination”. Il tessuto sonoro si
snoda con raffinatezza di effetti
e non manca tra un “pannello” e
l’altro il richiamo allo stesso nucleo armonico, come ad esempio il
ritorno del tema del primo brano
alla fine del sesto a sostegno dell’interesse che Debussy manifesta21
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En blanc et noir)RWRGL9MHNRVODY6NOHGDUH6DåDýHWNRYLþ
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va per la forma circolare e articolata nelle sue ultime composizioni,
elaborate per varie combinazioni
strumentali. Le Epigrafi, della
durata di poco più di 13 minuti, sono caratterizzate da accordi
sospesi e atmosfere rarefatte, secondo scelte arcaiche e diatoniche
rispondenti a sonorità astratte.
Più elaborati e vivamente intarsiati risultano il terzo e il quarto
pezzo, mentre il quinto riflette un
ritmo orientaleggiante e il sesto
ha un andamento impressionistico e apertamente legato ad effetti
naturalistici. La composizione è
stata trascritta per Orchestra nel
1932 dal direttore dell’Orchestra
della Suisse Romande, Ernest Ansermet, appassionato sostenitore
della musica di Debussy, Ravel e
Stravinskij.
En blanc et noir, per 2 pianoforti, L. 134
di Claude Debussy (1862-1918)
Avec emportement;
Lent - Sombre;
Scherzando
En blanc et noir è una suite per
due pianoforti composta da Claude
Debussy nel 1915. Si compone di
tre movimenti: Avec emportement,
un valzer energetico, un secondo
movimento cupo, Lent - Sombre
composto in memoria dell’amico
Jacques Charlot, ucciso nella prima guerra mondiale, e un giocoso
Scherzando che chiude il brano. È
una delle produzioni tarde di Debussy, insieme con la sua Sonata
per violoncello, Sonata per flauto,
viola e arpa, Études a cui è spesso
paragonata, ed è stata eseguita da
Walter Morse Rummel e Thérèse
Chaigneau nel salone della Princesse de Polignac nel gennaio
1916. Ogni movimento del pezzo è preceduto da una citazione:
il primo movimento da un estratto dal libretto di Barbier e Carré,
di Roméo et Juliette di Gounod; il
secondo dalla Ballade contre les
ennemis de la France di François
Villon; e il terzo da una citazione
“Yver, vous n’este qu’un Vilain ...”
di Carlo di Orléans.
I movimenti sono strutturati come
segue: Avec emportement dedicato
a Serge Koussevitsky; Lent - Sombre dedicato a Jacques Charlot;
23
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En blanc et noir)RWRGL9MHNRVODY6NOHGDUH6DåDýHWNRYLþ
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Scherzando dedicato a Igor Stravinskij. Questa suite si discosta
dallo stile consueto di Debussy
per la tendenza al preziosismo e
per una certa meccanicità ritmi-
ca e melodica alla quale non è
estranea l’influenza stravinskiana, come fa pensare la dedica al
compositore russo dell’ultimo dei
tre brani.
Le sacre du printemps
di Igor Stravinskij (1882-1971)
La sagra della primavera (titolo
originale Le sacre du printemps)
è un balletto rappresentato per la
prima volta a Parigi il 29 maggio 1913 al Théâtre des ChampsElysées dai Balletti russi di Sergej
Djagilev, su musica di Igor Stravinskij, con scenografie di Nikolaj
KonstantinoviĀ Roerich e per la coreografia di Vaclav Nijnskij.
La traduzione di “sagra” calcata
su “sacre” non è fedele all’originale, perché il significato del termine
francese è “rituale”: una traduzione basata solo sul significato sarebbe dunque “Il rituale della primavera”.
Dal punto di vista musicale La sagra della primavera sta nella storia
della musica come una delle opere
più imponenti e determinanti di
futuri sviluppi che mai siano state
composte.
Il balletto inscena un rito sacrificale pagano nella Russia antica al-
l’inizio della primavera, nel quale
un’adolescente veniva scelta per
ballare fino alla morte con lo scopo
di propiziare la benevolenza degli
dei in vista della nuova stagione.
L’aperto richiamo alla Russia è
comunque decisivo per chi volesse meglio comprendere il carattere
del lavoro: risalendo oltre la civiltà
dell’uomo moderno, distruggendo
l’ordine delle forme tradizionali,
Stravinskij intese ricreare un mondo barbarico e primitivo, in un
clima rituale pagano che sfocia in
una rissa demoniaca.
Nata in un clima che andava scoprendo con turbamento ed entusiasmo i mondi ignoti dell’arte primitiva, alla Sagra della primavera
toccò di esprimere in musica con
virulenza inusitata queste ambizioni di rinnovamento di una cultura
prossima a esaurire i propri linguaggi e le proprie certezze. Le inedite asperità dello stile corrisponde25
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Le sacre du printemps)RWRGL9MHNRVODY6NOHGDUH6DåDýHWNRYLþ
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Le sacre du printemps)RWRGL9MHNRVODY6NOHGDUH6DåDýHWNRYLþ
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vano direttamente alla drammatica
crudezza dell’assunto spirituale di
questi “quadri della Russia pagana” dove il travolgimento degli
ordini formali di tutta una civiltà evoca la barbarie di un mondo
primitivo, la ritualità spietata che
annienta l’individuo di fronte al
trionfo di una cieca violenza collettiva. Proiettata in mitiche dimensioni di tempo e luogo (la Russia
pagana sembra evocarci anzitutto
un mondo lontanissimo e “altro”) e
in una pure remota e mitica cornice etnica (il canovaccio disegna un
lungo rituale tribale, mezzo gioco e
mezzo culto, con il sacrificio finale
dell’Eletta che danza fino a morire,
immolando allo spirito della natura
rigenerata - la primavera - la sua
stessa giovinezza), la Sagra vive,
come musica, una vicenda altrettanto immane e lacerante. Lo annuncia un grande dispiegamento di
mezzi orchestrali a cui Stravinskij
affida una materia musicale che dilata ed estremizza tutti i fermenti
già delineati in Petruška; i rapporti
tonali vengono scardinati e sconvolti dalla decisa emancipazione della
dissonanza, nella sovrapposizione
simultanea di diverse armonie, di
diverse relazioni tonali; un’energia
quasi sovrumana, vera espressione di oscure e immense forze della
materia esplode in una ritmica di
inedita irregolarità, assunta a vero
principio generatore del fatto compositivo. Altrettanto magmatica è
la sistemazione formale di questa
materia attestata in undici danze
che si susseguono senza soluzione
di continuità, salva la suddivisione dell’opera in due grandi parti,
L’adorazione della terra e Il sacrificio, ciascuna aperta da un’introduzione.
Parte I
L’adorazione della terra
1. Introduzione
2. Gli auguri primaverili - danze delle adolescenti
3. Gioco del rapimento
4. Danze primaverili
5. Gioco delle tribù rivali - corteo del saggio - il saggio
6. Danza della terra
La novità della Sagra sembra annunciarsi fin dalla prima battuta
dell’introduzione, con il celeberrimo assolo del fagotto nell’inusitato registro acuto. Su di esso, a
poco a poco, si innesta il brulichio
dapprima indistinto degli altri
strumenti, evocando il germogliare della natura ridesta: da qui,
dopo che si è affacciato in forma
29
Le sacre du printemps)RWRGL9MHNRVODY6NOHGDUH6DåDýHWNRYLþ
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Le sacre du printemps)RWRGL9MHNRVODY6NOHGDUH6DåDýHWNRYLþ
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Le sacre du printemps)RWRGL9MHNRVODY6NOHGDUH6DåDýHWNRYLþ
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riconoscibile il piccolo inciso del
celeberrimo Canto dei battellieri del Volga in cui Roman Vlad
aveva identificato uno dei motivi basilari della Sagra, prende le
mosse la danza degli Auguri primaverili, con le forti asimmetrie
ritmiche dei suoi accordi ribattuti.
Quindi l’irrefrenabile dinamismo
ritmico del Gioco del rapimento,
placato nell’incedere più solenne
dei Girotondi primaverili, dove si
dipana un tema che tornerà pari
pari, sebbene con contorni armonici sempre più levigati, nella Turandot di Puccini. Ancora moto
vertiginoso nei Giochi delle tribù
rivali, finché sulla deflagrazione di
ottoni e percussione prende l’avvio
il Corteo del saggio, con il quale
l’azione acquista caratteri decisamente rituali, con l’adorazione
della terra cui allude il titolo della prima parte, per poi scatenarsi
di nuovo nelle figurazioni agitate
della Danza della terra.
Parte II
Il sacrificio
1. Introduzione
2. Cerchi misteriosi delle adolescenti
3. Glorificazione dell’Eletta
4. Evocazione degli antenati
5. Azione rituale degli antenati
6. Danza sacrale (l’Eletta)
Di nuovo misteriosa l’introduzione della seconda parte, Il sacrificio, dalla quale emerge il tema dei
Cerchi misteriosi delle adolescenti,
un momento quasi lirico, dal quale
acquistano risalto, per contrasto,
le danze successive, attestate in un
crescendo di violenza: la Glorifi-
cazione dell’Eletta, l’Evocazione
e l’Azione rituale degli antenati.
Quindi il parossismo orgiastico della Danza sacrale dell’Eletta, dove
si compie il sacrificio rituale e il
cui incontenibile incalzare di ritmi
conduce a un’autentica catastrofe
sonora.
33
Edward Clug
Coreografia e luci
(Foto di Vjekoslav Skledar).
34
Ballerino e coreografo, è nato nel
1973 a Beius, in Romania. Ha studiato danza classica alla Scuola
Nazionale di Danza di Cluj-Napoca
dal 1983 al 1991, anno in cui entra
a far parte del Balletto di Maribor
come solista, riscuotendo grande
successo sia nel repertorio classico
sia in quello contemporaneo. Nel
2003 diventa direttore della stessa
Compagnia di danza. Allo stesso
tempo si esibisce come artista ospite
in diverse produzioni del Balletto di
Zagabria.
La sua prima coreografia è del 1996
e si intitola Babylon, spettacolo diretto da Tomaž Pandur e da qui ha
inizio un nuovo percorso artistico
per Clug, che lo vede impegnato in
diversi paesi europei. Nel 1997 crea
una “miniatura coreografica” intitolata One, poi insignita del Premio
Speciale al III Concorso Nazionale
di danza di Lubiana. Nel 1998 realizza una coreografia per la cerimonia di chiusura delle celebrazioni
per Salonicco capitale europea; nel
1998 mette in scena Tango, la sua
prima coreografia creata espressamente per il Balletto di Maribor e
premiata con il “Dance Performance of the Year” conferito dalla Dbus
(Associazione Slovena Ballerini).
Ha in seguito creato la coreografia
per Silence of the Balkans di Goran
Bregoviþ (inaugurazione del Festino
di Santa Rosalia nel 2000) e Amadeus, spettacolo diretto da Sebastjan Horvat.
Nel 2001 realizza Solo for two
chairs per la Ochi International Ballet Company (Giappone), nel 2002
First Letter & P.S. per il IV Concorso Internazionale di danza moderna
e classica di Nagoya (Giappone) e
alcune coreografie per Hazarsky
Slovar (Dictionary of the Hazar).
Lacrimas è stato creato per il Balletto di Maribor nel 2002: messo in
scena all’Ochi Internationale Ballet
Festival di Nagoya nel 2003, è stato
poi portato in tournée in tutt’Europa.
Nel 2005 Clug crea per il Balletto
di Maribor Radio & Juliet, anche in
questo caso portato in tournée su
palcoscenici internazionali come il
Festival of Firsts a Pittsburgh, The
Arts Festival a Singapore, il Biarritz
Festival in Francia, il Dance Festival di Tel Aviv, il Sinatra Festival a
Lisbona, e poi al Piccolo Teatro di
Milano, nei Paesi Bassi, in Belgio,
Olanda, Germania e nei paesi della ex-Jugoslavia. Requiem for two
chairs, realizzato con la Compagnia di Danza danese Station Zuid
nel 2006, è stato rappresentato all’Israeli Dance Festival. Nello stesso
anno Clug ha realizzato un progetto, Architecture of Silence, che coinvolgeva i due ensemble di danza, i
cori e le orchestre di Maribor e di
Lubiana. Nel 2008 lo spettacolo ha
aperto il Festival delle Arti di Singapore. Nel 2007 ha lavorato ancora con la Compagnia Station Zuid
con cui ha realizzato lo spettacolo
di balletto Le sacre du printemps,
di Stravinskij, rimesso poi in scena
per il Maribor Ballet nel 2012, per il
centesimo anniversario della prima
mondiale della partitura.
Nel 2008 Clug ha creato Pret-à-
35
porter e 4 Reasons per il National
Ballet a Lisbona, in collaborazione
con il compositore Milko Lazar. 4
Reasons è stato anche messo in scena nel 2009 in un’edizione aggiornata e personalizzata per il Balletto
di Zagabria. Nel 2009 ha realizzato un nuovo lavoro per il Balletto
di Stoccarda, e il suo ensemble, il
Balletto di Maribor, è stato ospite
al prestigioso Jacob’s Pillow Dance
negli Stati Uniti con Radio & Juliet
e al Dance Festival di Seul, in Corea
del Sud, con Pret-à-Porter.
Per le sue coreografie Edward Clug
è stato insignito di numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali
(a Varna, Mosca, Hannover, Nagoya, Belgrado, Sarajevo). A Mosca
in particolare è stato insignito della
Golden Mask nel 2010. Ha creato
coreografie per il Teatro Ivan Zajc
di Fiume, per il Balletto nazionale di Bucarest, per l’Aalto Ballet di
36
Essen, per il BITEF Dance Theatre
di Belgrado, per il Balletto di Graz,
per il Balletto Nazionale Ucraino di
Kiev, per il Balletto di Monaco e per
il Royal Ballet del Belgio. È stato
insignito del più prestigioso riconoscimento sloveno per il contributo
alla cultura, il Prešeren Foundation
Award (2005), e dell’Award Glazerjeva Listina (2008).
La sua Sacre du printemps nell’interpretazione del Maribor Ballet è
stata danzata in uno dei più prestigiosi festival, il Dance Open di
San Pietroburgo, accanto ad altre
formazioni di punta quali il Balletto del Bol’šoj e quello della Semper
Oper di Dresda.
La Sacre du printemps su musica di
Stravinskij e le due brevi coreografie
su musica di Debussy sono il secondo contributo coreografico di Clug
per il Balletto Nazionale Croato di
Zagabria.
Mladen Tarbuk
Direttore d’orchestra
È uno degli artisti croati di maggior
successo, che si esibisca come direttore d’orchesta o come compositore,
docente o impresario.
Come direttore d’orchestra ha raggiunto fama internazionale lavorando per cinque anni, dal 2004
al 2009, come direttore ospite alla
Deutsche Operam Rheindi Düsseldorf ed esibendosi in numerosi teatri
d’opera e sale da concerto assieme a
rinomati complessi sinfonici e lirici
in Canada, Messico, Germania, Austria, Italia, Repubblica Ceca, Ungheria, ecc.
Ha segnato la vita musicale della
Croazia con una vasta produzione
operistica dell’Accademia di Musica, e una lunga cooperazione con
l’Orchestra Sinfonica della Radiotelevisione Croata (con cui ha registrato le più importanti creazioni
musicali croate) e con la fondazione
Croatian Army Simphony Wind Or-
chestra di Zagabria. Durante il suo
incarico di Direttore Generale del
Teatro Nazionale Croato a Zagabria, ha incrementato il repertorio
e le cooperazioni internazionali, pur
rimanendo fedele alla rappresentazione dei più significativi lavori di
autori di nazionalità croata.
È stato insignito di prestigiosi premi internazionali e nazionali per il
suo lavoro di direttore d’orchestra,
e anche come compositore. I suoi
lavori sono stati eseguiti in occasione di importanti festival di musica
contemporanea (Europa musicale
di Monaco; Musicora e Le temps
de Souffle a Parigi; Trieste Prima;
World Music Day, a Manchester;
World Saxofone Congress a Glasgow;
Musikprotokoll, Horrohr e Erasmus
a Graz; Moscow Autumn; Music
Biennale a Zagabria). Sue composizioni sono state registrate su etichette Honey Rock, Orfej e Cantus. Il suo
balletto Un tram chiamato desiderio
ha inaugurato il World New Music
Days a Zagabria nel 2005. Su commissione della città di Wuppertal ha
composto un brano in memoria del
violoncellista Siegfried Palm; un’altra sua composizione, Überglitzernden Kies, è stata suonata per la prima volta da Gail Gilmore. L’opera
omnia di Tarbuk è composta di 75
lavori, e include lavori per strumento solista e musica da camera, ma
anche composizioni per grande orchestra sinfonica e per il teatro.
Attualmente insegna all’Accademia
di Musica di Zagabria composizione
e teoria musicale.
37
Marko Japelj
Scene
È nato a Maribor, in Slovenia, nel
1961. Ha completato i suoi studi in
Architettura a Lubiana e nel 1986
ha iniziato la carriera teatrale da
professionista. Da allora, come artista free-lance, ha realizzato centinaia di collaborazioni di successo in
progetti teatrali e cinematografici.
Oltre che in Slovenia, egli spesso
lavora nei teatri dell’ex-Jugoslavia
(Croazia, Serbia, Montenegro, Bosnia ed Erzegovina), ma anche in
altri paesi europei (Grecia, Italia,
Austria, Germania e Inghilterra).
Ha lavorato soprattutto con registi
38
come Tomaž Pandur, Eduard Miler,
Paolo Magelli, Kic, Taufer, Brezovac
e con il coreografo Edward Clug, in
progetti di prosa, lirica e danza. Tra
il 1995 e il 1999 è stato docente
ospite e capo della Masterclass in
scenografia teatrale e cinematografica all’Università di Arti Applicate
di Vienna.
In Croazia ha disegnato le scene per
gli spettacoli del Teatro Nazionale
Croato “Ivan Zajc” di Fiume (Manon Lescaut di Puccini, La traviata
di Verdi, L’opera da tre soldi di Bertolt Brecht e Kurt Weill), del ZKM
di Zagabria (Il gabbiano di Anton Cechov), del Teatro Nazionale
Croato di Zagabria (The possessed
di Fëdor Dostoevskij, Albert Camus
e Andrzej Wajda). Ha collaborato
con Clug in molti suoi balletti (Tango, Lacrimas, Radio & Juliet, Architecture of Silence, Pret-à-porter,
Watching others).
Ha vinto molti premi per i suoi progetti d’architettura, ha ricevuto il
Borštnik Award, il Golden Wreath
al Festival MESS di Sarajevo e nel
1996 il Prešeren Award. La collaborazione con il balletto di Clug l’ha
portato per la seconda volta a essere
ospite del Teatro Nazionale Croato
di Zagabria.
Leo Kulaš
Costumi
Leo Kulaš è nato nel 1960 a
Metkoviþ, in Croazia. Nel 1984 si
è diplomato in disegno e costume
all’Accademia di Arti Applicate di
Zagabria. Ha immediato successo
sin dagli esordi come artista freelance, impegnato nella realizzazione di progetti teatrali in quasi tutti i
paesi dell’ex Jugoslavia, soprattutto
in Slovenia. Ha firmato i costumi
per più di 150 produzioni, sia per
il teatro di prosa, sia per quello
d’opera, sia per il balletto, spesso
lavorando con registi e scenografi
come Tomaž Pandur, Eduard Miler, Ernst Marianne Binder, Samo
M. Strelec, Diego de Bre, Dino
Mustafiþ, Edward Clug, Svetlana
Visintin e altri.
È autore di costumi di gran classe, essenziali e originali, che ha
creato con la massima attenzione
fino all’ultimo dettaglio. Questa è
la ragione delle ottime recensioni
e dei tanti riconoscimenti e premi
ricevuti.
Nel 1998, per l’opera Buzdo (di un
autore del 18° secolo) diretta da Paolo Magelli al Teatro Nazionale Croato di Spalato, ha ricevuto il Croatian Theatre Art’s Award e nel 1999
il Marul Award (al Maruliþ Days di
Spalato). Per l’opera Scheherazade di Ivo Svetina, al SMG Theatre
di Lubiana, con la regia di Tomaž
Pandur gli è stato riconosciuto il
Golden Wreath al MESS di Sarajevo. È stato insignito parecchie volte
del Borštnik Award: nel 1993 per
lo spettacolo del Teatro Nazionale Sloveno di Lubiana, La Divina
Commedia di Nenad Prokiþ (dall’opera di Dante Alighieri) per la regia di Tomaž Pandur; nel 2008 per
lo spettacolo del Teatro Nazionale
Sloveno di Lubiana Kätchen from
Heilbronn di Heinrich von Kleist
per la regia di François-Michele Pesenti; nel 2010 per lo spettacolo del
Teatro Nazionale Sloveno di Maribor, Closer di Patrick Marber, per
la regia di Dino Mustafiþ. Nel 1994
ha ricevuto il Prešeren Award per i
costumi di tutte e tre le parti de La
Divina Commedia.
Spesso è ospite del Teatro Nazionale
Croato di Zagabria, di Fiume e di
Spalato, del Theatre Gavella, dello
Split Summer Festival e del Dubrovnik Summer Festival. È anche autore dei costumi di una decina di film
sloveni. La sua ultima collaborazione con il Teatro Nazionale Croato di
Zagabria è stata per il dramma di
Miroslav Krleža The Glembays, con
la regia di Vito Taufer.
39
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In questa pagina e a pagina 42 le foto relative ad alcuni spettacoli
del repertorio del Balletto del Teatro Nazionale Croato di Zagabria:
Il lago dei cigni - coreografie di Derek Deane,
Giselle - coreografie di Ivaida Lukashova,
Lo schiaccianoci - coreografie di Derek Deane.
40
Il Balletto del Teatro Nazionale
Croato di Zagabria
Il Balletto Nazionale Croato, che a
breve festeggerà i 140 anni di vita, è
il più vecchio e il più numeroso complesso di danza in Croazia. Condivide lo stesso palcoscenico del Teatro
Nazionale croato assieme all’Opera
e alla Prosa, curando sin dagli inizi
un ricco e vario repertorio di tradizione classica, neoclassica e lavori
della letteratura contemporanea del
“genere danza” sia di autori croati
sia di coreografi e autori di tutto il
mondo.
Nel corso di una storia lunga e ricca,
il Balletto Croato ha avuto differenti
fasi di sviluppo: sino dal 1920, per
livello artistico, organizzazione e varietà di repertorio, esso fa parte dei
più importanti Ensemble di danza
europei. La compagnia ha prodotto
generazioni di ballerini e coreografi
che si sono esibiti in molti teatri a
riprova del loro valore e qualità.
Agli esordi della storia della Compagnia, il palcoscenico del Teatro di
Zagabria fu aperto alle esibizioni di
complessi e ballerini solisti stranieri
che venivano scritturati per periodici stage di danza. Al contempo, la
Compagnia si è esibita con successo
nel proprio Paese e all’estero. Oltre
alla preparazione classica tradizionale che costituisce la base della sua
formazione e repertorio, il Balletto
di Zagabria ha sempre accolto con
entusiasmo le nuove tendenze della
danza contemporanea nel mondo:
la pluriennale cooperazione con la
Biennale di Musica di Zagabria ne
è una conferma.
Prima e più numerosa compagnia
di danza della Croazia, il Balletto
Nazionale Croato coltiva un repertorio vario e su richiesta, tenendo
costantemente d’occhio la crescita
professionale, l’apprendimento e il
perfezionamento stilistico e tecnico.
Il suo repertorio include alcuni tra
gli intramontabili titoli classici e
neoclassici come Il lago dei cigni,
La bella addormentata, Lo schiaccianoci di ÿaikovskij, Coppèlia a
Montmartre di Delibes, Cenerentola di Prokof’ev, Don Chisciotte di
Minkus, Giselle di Adam, Paquita
di Minkus e diversi lavori di coreografi che hanno firmato le tappe più
importanti della danza contemporanea, come George Balanchine, Hans
van Manen, Edward Clug, William
Forsythe, Nacho Duato, Hugo Viera, Martin Müller, Marco Goecke e
Uwe Scholz.
41
(Foto di Ines 1RYNRYLþ
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42
Orchestra del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
Violini primi
Viole
Stefano Furini (violino di spalla)
Elia Vigolo (concertino)
Roberta Nitta (concertino)
Andrea Schibuola (concertino)
Eliseo Baldizzi
Romina Concion
Dario Czerwenka
Giuseppe Dimaso
Rossella Ivicevic
Francesco Lana
Jan Leszczynski
Mirella Palcich
Luisa Rizzo
Franca Sciarretta
Ubaldina Viola
Benjamin Bernstein (prima viola)
David Briatore (prima viola)
Elisabetta Chiappo
Luca Degrassi
Antonella Fomularo
Giorgio Gerin
Laura Menegazzo
Paolo Ota
Claudio Pizzamei
Davide Prelaz
Violini secondi
Michela Bergamasco (primo)
Valentino Dentesani (primo)
Diana Mustea (primo)
Paolo Blazina
Giuseppe Carbone
Federico Crisanaz
Fabrizio Ficiur
Alessandro Merluzzi
Andrea Nanni
Alessandro Pinzani
Sara Rizzuto
Stefano Sommati
Stefano Toso
Violoncelli
Tullio Zorzet (primo violoncello)
Matteo Salizzoni (secondo violoncello)
Marianna Sinagra (secondo violoncello)
Irena Cristin
Andrea Di Corato
Simona Slokar
Chiara Urli
Contrabbassi
Angelo Colagrossi (primo contrabbasso)
Mauro Muraro (primo contrabbasso)
Paolo Monetti
Marian Nowakowski
Livio Pavese
Danilo Sisto
Michele Veronese
43
Orchestra del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
Flauti
Trombe
Giorgio di Giorgi (primo flauto)
Walter Zampiron (primo flauto)
Daniela Astolfi
Maria Ginaldi
Massimiliano Morosini* (prima tromba)
Marco Bellini* (prima tromba)
Carlo Beltrami
Massimiliano Oldrati
Ottavino
Tromboni
Daniele Porcile
Domenico Lazzaroni
Oboi
Paola Fundarò (primo oboe)
Francesca Guerra (primo oboe)
Fabio Sambo
Corno inglese
(primo trombone)
Luca Erra
Mauro Ferrari
Alberto Ventura
Tuba
Ercole Laffranchini
Giovanni Scocchi
Clarinetti
Stefano Torcellan (primo clarinetto)
Marco Masini (primo clarinetto)
Fagotti
Matteo Rivi (primo fagotto)
Aldo Leonardi
Claudio Verh
Corni
Imerio Tagliaferri Prina (primo corno)
Nilo Caracristi (primo corno)
Simone Berteni
Chiara Bosco
Giorgio Raseni
Paolo Vissani
Timpani
Daniele Sandri (primo timpano)
Paolo Di Nisio (primo timpano)
Percussioni
Fabian Perez Tedesco
Claudio Pribetti
Antonio Marotta
Arpa
Marina Pecchiar (prima arpa)
* con rapporto di lavoro a tempo determinato.
Organico al 1° gennaio 2014
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Servizi call center
45
Prossimo appuntamento della Stagione Lirica e di Balletto 2014
Attila
Dramma lirico in un prologo e tre atti
su libretto di Temistocle Solera completato da Francesco Maria Piave
Musica di GIUSEPPE VERDI
Personaggi ed interpreti:
Attila, Re degli Unni
Ezio, generale romano
Odabella, figlia del signore di Aquileja
Foresto, cavaliere aquilejese
Uldino, giovane bretone, schiavo d’Attila
Leone, vecchio romano
Maestro concertatore e direttore
Enrico Iori
Luciano Montanaro
Devid Cecconi
Ventseslav Anastasov
Anna Markarova
Alisa Zinovjeva
Sergio Escobar
Like Xing
Antonello Ceron
Gabriele Sagona
DONATO RENZETTI
Regia ENRICO STINCHELLI
Scene e costumi PIER PAOLO BISLERI
Maestro del Coro PAOLO VERO
Orchestra e Coro della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
Allestimento della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
PRIMA RAPPRESENTAZIONE:
Venerdì 23 maggio 2014, ore 20.30, turno A
Sabato 24 maggio 2014, ore 20.30, turno C*
Domenica 25 maggio 2014, ore 16.00, turno D
Martedì 27 maggio 2014, ore 20.30, turno E*
Giovedì 29 maggio 2014, ore 20.30, turno B
Sabato 31 maggio 2014, ore 16.00, turno S
* altro cast
46
Prossimo appuntamento della Stagione Sinfonica 2013-2014
Venerdì 2 maggio 2014, ore 20.30 - Turno A
Sabato 3 maggio 2014, ore 18.00 - Turno B
ROMAN BROGLI-SACHER
Pianoforte MICHAIL LIFITS
Direttore
Maestro del coro PAOLO VERO
Programma
J OHANNES B RAHMS
(1833-1897)
Gesang der Parzen op. 89
per coro e orchestra
Terza Sinfonia op. 90 in Fa maggiore
(Allegro con brio - Andante - Poco allegretto - Allegro)
R OBERT S CHUMANN
(1810-1856)
Concerto in La minore op. 54
per pianoforte e orchestra
(Allegro affettuoso - Intermezzo, Andantino grazioso - Allegro vivace)
Orchestra e Coro della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
47
Albo dei Soci del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
Anno 2000
Fondatori. Enti e società: Stato Italiano, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune
di Trieste, ACEGAS SpA, Antoniana Veneta Popolare Vita, Ass.Amici del
Teatro Verdi, Associazione Dipendenti del Teatro Verdi, Assicurazioni Generali
SpA, Camera di Commercio di Trieste, Comune di Pordenone, Fondazione
CRT, IllyCaffè SpA, Lloyd Adriatico SpA, Provincia di Trieste, RAS SpA.
Persone fisiche: Amione Franca, Carignani Etta, Cassis Faraone Margherita,
Chersi Giuliano, Cosulich Silvio, Crechici Guido, de Banfield Graziella, de
Ferra Giampaolo, Dei Rossi Furio, Del Piccolo Luciano, Diego Mario, Gilleri
Alessandro, Kavcic Dukcevich Sonia, Kulterer Pacorini Siglinde, Lokar
Giovanni, Marchesi Paolo, Modugno Aldo, Pacorini Marchesi Luisa, Paniccia Massimo, Polojaz Lokar Sonia, Ribotta Giorgio, Rossi Illy Anna, Samer
Dario, Sandrinelli Oscar, Varridi Antonini Franca, Viani Giuseppe, Vitrani
Leonardo, Zanfagnin Giorgio.
Sostenitori. Enti e società: Banca Popolare FriulAdria SpA, Colombin G.M. &
Figlio SpA, Editoriale FVG SpA, Fincantieri SpA, INSIEL SpA.
Persone fisiche: Alessio Bean Luciana, Barbieri Della Casa Adele, Bartoli Matteo, Borgna Giovanni, Calligaris Mario, Cavalieri Nicoletta, Cividin Giorgio,
Coppola di Canzano Eugenio, Dado Daniela, D’Attoma Capozzari Gabriella,
De Paoli Sasson Adalgisa, De Rosa Giorgio, Delise Giulio, Frandoli Oppenhaim
Giovanna, Gei Giampaolo, Gelb Kropf Rahela, Grego Alessandro, Gurian
Maurizio, Gurian Paolo, Iaccheo Giovanni, Kunstler Morpurgo Mina, Longo
Bruno, Magris Roberto, Mayneri Maria Maddalena, Menia Roberto, Milani
Piccini Nives, Paparo Massimo, Petronio Delbello Marina, Riccesi Ennio,
Rismondo de Smecchia Giuseppe, Rottini Lauramarina, Sadar Gianni, Sambri Claudio, Sandrinelli Tiziana, Sandrini Rottini Laura, Stavro Santarosa
Giancarlo, Taucer Ferlat Miryam, Turello Antonio Vinicio, Ucropina Malipiero
Eva, Ulian Francesco, Viozzi Gualtiero, Vogrich Paola.
Anno 2001
Fondatori. Enti e società: Stato Italiano, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune
di Trieste, ACEGAS SpA, Antoniana Veneta Popolare Vita, Associazione
Dipendenti del Teatro Verdi, Assicurazioni Generali SpA, Camera di Commercio di Trieste, Comune di Pordenone, Fondazione CRT, Illy Caffè SpA,
Lloyd Adriatico SpA, Provincia di Trieste, RAS SpA. Persone fisiche: Carignani
Etta, Cassis Faraone Margherita, Chersi Giuliano, Cosulich Silvio, Crechici
Guido, de Banfield Graziella, de Ferra Giampaolo, Dei Rossi Furio, Del Piccolo
Luciano, Diego Mario, Gilleri Alessandro, Kavcic Dukcevich Sonia, Kulterer
Pacorini Siglinde, Lokar Giovanni, Marchesi Paolo, Modugno Aldo, Pacorini
48
Albo dei Soci del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
Marchesi Luisa, Paniccia Massimo, Polojaz Lokar Sonia, Ribotta Giorgio,
Rossi Illy Anna, Samer Dario, Sandrinelli Oscar, Varridi Antonini Franca,
Viani Giuseppe, Vitrani Leonardo, Zanfagnin Giorgio.
Sostenitori. Enti e società: Banca Popolare FriulAdria SpA, Colombin G.M. &
Figlio SpA, Editoriale FVG SpA, Fincantieri SpA, INSIEL SpA. Persone fisiche:
Alessio Bean Luciana, Barbieri Della Casa Adele, Bartoli Matteo, Borgna
Giovanni, Calligaris Mario, Cavalieri Nicoletta, Cividin Giorgio, Coppola di
Canzano Eugenio, Dado Daniela, D’Attoma Capozzari Gabriella, De Paoli Sasson Adalgisa, De Rosa Giorgio, Delise Giulio, Frandoli Oppenhaim Giovanna,
Gei Giampaolo, Gelb Kropf Rahela, Grego Alessandro, Gurian Maurizio,
Gurian Paolo, Iaccheo Giovanni, Kunstler Morpurgo Mina, Longo Bruno,
Magris Roberto, Mayneri Maria Maddalena, Menia Roberto, Milani Piccini
Nives, Paparo Massimo, Petronio Delbello Marina, Riccesi Ennio, Rismondo
de Smecchia Giuseppe, Rottini Lauramarina, Sadar Gianni, Sambri Claudio,
Sandrinelli Tiziana, Sandrini Rottini Laura, Stavro Santarosa Giancarlo,
Taucer Ferlat Miryam, Turello Antonio Vinicio, Ucropina Malipiero Eva,
Ulian Francesco, Viozzi Gualtiero, Vogrich Paola.
Anno 2002
Fondatori. Enti e società: Stato Italiano, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune
di Trieste, ACEGAS SpA, Antoniana Veneta Popolare Vita, Associazione
Dipendenti del Teatro Verdi, Assicurazioni Generali SpA, Camera di Commercio di Trieste, Comune di Pordenone, Fondazione CRT, Illy Caffè SpA,
Lloyd Adriatico SpA, Provincia di Trieste, RAS SpA. Persone fisiche: Carignani
Etta, Cassis Faraone Margherita, Chersi Giuliano, Crechici Guido, de Banfield
Graziella, de Ferra Giampaolo, Dei Rossi Furio, Del Piccolo Luciano, Diego
Mario, Gilleri Alessandro, Kavcic Dukcevich Sonia, Kulterer Pacorini Siglinde,
Lokar Giovanni, Marchesi Paolo, Modugno Aldo, Pacorini Marchesi Luisa,
Paniccia Massimo, Polojaz Lokar Sonia, Ribotta Giorgio, Rossi Illy Anna,
Samer Dario, Sandrinelli Oscar, Varridi Antonini Franca, Viani Giuseppe,
Vitrani Leonardo, Zanfagnin Giorgio.
Sostenitori. Enti e società: Banca Popolare FriulAdria SpA, Colombin G.M. &
Figlio SpA, Editoriale FVG SpA, Fincantieri SpA, INSIEL SpA.
Persone fisiche: Barbieri Della Casa Adele, Bartoli Matteo, Borgna Giovanni,
Calligaris Mario, Cavalieri Nicoletta, Coppola di Canzano Eugenio, Dado
Daniela, D’Attoma Capozzari Gabriella, De Paoli Sasson Adalgisa, De Rosa
Giorgio, Delise Giulio, Frandoli Oppenhaim Giovanna, Gei Giampaolo, Gelb
Kropf Rahela, Grego Alessandro, Gurian Maurizio, Gurian Paolo, Iaccheo
Giovanni, Kunstler Morpurgo Mina, Longo Bruno, Magris Roberto, Mayneri
49
Albo dei Soci del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
Maria Maddalena, Menia Roberto, Milani Piccini Nives, Paparo Massimo,
Petronio Delbello Marina, Riccesi Ennio, Rismondo de Smecchia Giuseppe,
Rottini Lauramarina, Sadar Gianni, Sambri Claudio, Sandrinelli Tiziana,
Stavro Santarosa Giancarlo, Taucer Ferlat Miryam, Turello Antonio Vinicio,
Ucropina Malipiero Eva, Ulian Francesco, Viozzi Gualtiero, Vogrich Paola.
Anno 2003
Fondatori. Enti e società: Stato Italiano, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di
Trieste, ACEGAS SpA, Associazione Dipendenti del Teatro Verdi, Assicurazioni
Generali SpA, Camera di Commercio di Trieste, Fondazione CRT. Persone
fisiche: Carignani Etta, Cassis Faraone Margherita, De Banfield Raffaello, de
Ferra Giampaolo, Dei Rossi Furio, Diego Mario, Dipiazza Roberto, Kavcic
Dukcevich Sonia, Kulterer Pacorini Siglinde, Marchesi Paolo, Modugno Aldo,
Montanelli Roggero Gabriella, Rossi Illy Anna, Samer Dario, Varridi Antonini
Franca, Viani Giuseppe, Zanfagnin Giorgio.
Sostenitori. Enti e società: Banca Popolare FriulAdria SpA, Editoriale FVG SpA,
INSIEL SpA. Persone fisiche: Barbieri Della Casa Adele, Bartoli Matteo, Borgna
Giovanni, Bruno Raffaele, Chersi Giuliano, Cioli Rinaldi Marina, Cividin
De Sario Sara, Coppola di Canzano Eugenio, Dado Daniela, Danneker de
Szombathely Licia, D’Attoma Capozzari Gabriella, De Rosa Giorgio, Delise
Giulio, Fabbro Raffaello, Ferluga Matera Eleonora, Fortini Giuseppe, Frandoli
Oppenhaim Giovanna, Gei Giampaolo, Gelb Kropf Rahela, Kropf Gabriella,
Longo Bruno, Mandich Antonio, Migliorini D’Adda Gabriella, Monti Fabrizio,
Omero Sergio, Paparo Massimo, Petronio Delbello Marina, Riccesi Ennio,
Rismondo de Smecchia Giuseppe, Sadar Gianni, Sancin De Longhi Fulvia,
Stavro Santarosa Giancarlo, Stoppani Mario, Ucropina Malipiero Eva, Vidali
Piero, Viozzi Gualtiero.
Anno 2004
Fondatori. Enti e società: Stato Italiano, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune
di Trieste, ACEGAS SpA, Associazione Dipendenti del Teatro Verdi, Assicurazioni Generali SpA, Comune di Pordenone, Fondazione CRT. Persone
fisiche: Carignani Etta, Cassis Faraone Margherita, de Ferra Giampaolo, Dei
Rossi Furio, Diego Mario, Dipiazza Roberto, Kavcic Dukcevich Sonia, Kulterer Pacorini Siglinde, Marchesi Paolo, Modugno Aldo, Montanelli Roggero
Gabriella, Rossi Illy Anna, Samer Dario, Varridi Antonini Franca, Viani
Giuseppe, Zanfagnin Giorgio.
Sostenitori. Enti e società: Banca Popolare FriulAdria SpA, Editoriale FVG
SpA, Fincantieri SpA. Persone fisiche: Barbieri Della Casa Adele, Bartoli Matteo,
50
Albo dei Soci del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
Borgna Giovanni, Bruno Raffaele, Cavalieri Nicoletta, Chersi Giuliano, Cioli
Rinaldi Marina, Cioli Rinaldi Marina, Cividin De Sario Sara, Coppola di
Canzano Eugenio, Dado Daniela, Danneker de Szombathely Licia, De Paoli
Sasson Adalgisa, De Rosa Giorgio, Delise Giulio, Fabbro Raffaello, Ferluga
Matera Eleonora, Fortini Giuseppe, Frandoli Oppenhaim Giovanna, Gei Giampaolo, Gelb Kropf Rahela, Kropf Gabriella, Longo Bruno, Magris Roberto,
Mandich Antonio, Migliorini D’Adda Gabriella, Monti Fabrizio, Omero Sergio,
Paparo Massimo, Petronio Delbello Marina, Piscanec Gianni, Riccesi Ennio,
Rismondo de Smecchia Giuseppe, Sadar Gianni, Sambri Claudio, Sancin
De Longhi Fulvia, Stavro Santarosa Giancarlo, Stoppani Mario, Ucropina
Malipiero Eva, Vidali Piero, Viozzi Gualtiero.
Anno 2005
Fondatori. Enti e società: Stato Italiano, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune
di Trieste, ACEGAS SpA, Associazione Dipendenti del Teatro Verdi, Assicurazioni Generali SpA, Comune di Pordenone, Fondazione CRT. Persone
fisiche: Carignani Etta, Cassis Faraone Margherita, de Ferra Giampaolo, Dei
Rossi Furio, Diego Mario, Dipiazza Roberto, Kavcic Dukcevich Sonia, Kulterer Pacorini Siglinde, Marchesi Paolo, Modugno Aldo, Montanelli Roggero
Gabriella, Rossi Illy Anna, Samer Dario, Varridi Antonini Franca, Viani
Giuseppe, Zanfagnin Giorgio.
Sostenitori. Enti e società: Banca Popolare FriulAdria SpA, Editoriale FVG SpA,
Fincantieri SpA. Persone Fisiche: Barbieri Della Casa Adele, Bartoli Matteo,
Borgna Giovanni, Cavalieri Nicoletta, Chersi Giuliano, Cioli Rinaldi Marina,
Cividin De Sario Sara, Coppola di Canzano Eugenio, Dado Daniela, Danneker
de Szombathely Licia, Danneker de Szombathely Licia, De Rosa Giorgio, Delise
Giulio, Fabbro Raffaello, Ferluga Matera Eleonora, Fortini Giuseppe, Frandoli
Oppenhaim Giovanna, Gei Giampaolo, Gelb Kropf Rahela, Kropf Gabriella,
Kunstler Morpurgo Mina, Longo Bruno, Magris Roberto, Mandich Antonio,
Migliorini D’Adda Gabriella, Mina Sergio, Monti Fabrizio, Omero Sergio,
Paparo Massimo, Petronio Delbello Marina, Piscanec Gianni, Riccesi Ennio,
Rismondo de Smecchia Giuseppe, Sadar Gianni, Sambri Claudio, Sancin
De Longhi Fulvia, Stavro Santarosa Giancarlo, Stoppani Mario, Ucropina
Malipiero Eva, Vidali Piero, Viozzi Gualtiero.
Anno 2006
Fondatori. Enti e società: Stato Italiano, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune
di Trieste, ACEGAS SpA, Associazione Dipendenti del Teatro Verdi, Assicurazioni Generali SpA, Comune di Pordenone, Fondazione CRT. Persone Fisiche:
51
Albo dei Soci del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
Carignani Etta, Cassis Faraone Margherita, de Ferra Giampaolo, Dei Rossi
Furio, Diego Mario, Dipiazza Roberto, Kavcic Dukcevich Sonia, Kulterer
Pacorini Siglinde, Nasti Michele, Rossi Illy Anna, Varridi Antonini Franca,
Viani Giuseppe.
Sostenitori. Enti e società: Banca Popolare FriulAdria SpA, Fincantieri SpA,
Editoriale FVG SpA. Persone Fisiche: Abram Zanfagnin Vilma, Barbieri Della
Casa Adele, Borgna Giovanni, Chersi Giuliano, Cioli Rinaldi Marina, Cividin
De Sario Sara, Dado Daniela, Danneker de Szombathely Licia, De Longhi
Silvia, De Rosa Giorgio, Delise Giulio, Fabbro Raffaello, Ferluga Matera
Eleonora, Frandoli Oppenhaim Giovanna, Kunstler Morpurgo Mina, Longo
Bruno, Magris Roberto, Mandich Antonio, Mina Sergio, Monti Fabrizio,
Omero Sergio, Paparo Massimo, Petronio Delbello Marina, Piscanec Gianni,
Riccesi Ennio, Rismondo de Smecchia Giuseppe, Rottini Lauramarina,
Sadar Gianni, Sambri Claudio, Sancin De Longhi Fulvia, Ucropina Malipiero Eva, Viozzi Gualtiero.
Anno 2007
Fondatori. Enti e società: Stato Italiano, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune
di Trieste, ACEGAS SpA, Associazione Dipendenti del Teatro Verdi, Assicurazioni Generali SpA, Comune di Pordenone, Fondazione CRT. Persone Fisiche:
Carignani Etta, Cassis Faraone Margherita, de Ferra Giampaolo, Dei Rossi
Furio, Diego Mario, Dipiazza Roberto, Kavcic Dukcevich Sonia, Kulterer
Pacorini Siglinde, Marchesi Paolo, Nasti Michele, Rossi Illy Anna, Samer
Dario, Varridi Antonini Franca, Viani Giuseppe, Von Mautner Markhof
Theodor, Zanfagnin Giorgio.
Sostenitori. Enti e società: Banca Popolare FriulAdria SpA, Editoriale FVG
SpA, Fincantieri SpA, INSIEL SpA. Persone Fisiche: Abram Zanfagnin Vilma,
Antonini Emilio, Barbieri Della Casa Adele, Bartoli Matteo, Bellarosa Giovanni, Borgna Giovanni, Chersi Giuliano, Cioli Rinaldi Marina, Cividin De
Sario Sara, Comolli Raimondo, Dado Daniela, Danneker de Szombathely
Licia, De Longhi Silvia, De Rosa Giorgio, Delise Giulio, Fabbro Raffaello,
Ferluga Matera Eleonora, Fogazzaro Antonio, Fortini Giuseppe, Frandoli
Oppenhaim Giovanna, Gei Giampaolo, Kropf Gabriella, Kunstler Morpurgo
Mina, Longo Bruno, Magris Roberto, Mandich Antonio, Massarutto Mario
Gabriele, Mina Sergio, Monico Tullio e Maja, Monti Fabrizio, Omero Sergio,
Pallini Marisa, Paparo Massimo, Petronio Delbello Marina, Piscanec Gianni,
Riccesi Ennio, Rismondo de Smecchia Giuseppe, Rottini Lauramarina, Sadar
Gianni, Sambri Claudio, Sancin De Longhi Fulvia, Ucropina Malipiero Eva,
Viozzi Gualtiero, Zanini Aldo.
52
Albo dei Soci del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
Anno 2008
Fondatori. Enti e società: Stato Italiano, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune
di Trieste, Fondazione CRTrieste, Assicurazioni Generali, Associazione Dipendenti del Teatro Verdi, Comune di Pordenone. Persone Fisiche: Margherita Cassis
Faraone, Giampaolo de Ferra, Furio Dei Rossi, Mario Diego, Roberto Dipiazza,
Sonia Kavcic Dukcevich, Siglinde Kulterer Pacorini, Paolo Marchesi, Etta
Melzi Carignani di Novoli, Theodor von Mautner Markhof, Anna Rossi Illy,
Dario Samer, Franca Varridi Antonini, Giuseppe Viani, Giorgio Zanfagnin.
Sostenitori. Enti e società: Banca Popolare FriulAdria, Editoriale Friuli Venezia
Giulia, Fincantieri-Cantieri Navali Italiani, Provincia di Trieste. Persone Fisiche:
Wilma Abram Zanfagnin, Emilio Antonini, Adele Barbieri Della Casa, Matteo
Bartoli, Giovanni Bellarosa, Giovanni Borgna, Giuliano Chersi, Marina Cioli
Rinaldi, Serena Cividin, Sara Cividin De Sario, Raimondo Comolli, Fulvia
Costantinides, Daniela Dado, Licia Danneker de Szombathely, Elvira D’Auria
Serschen, Silvia De Longhi, Giorgio De Rosa, Giulio Delise, Raffaello Fabbro,
Eleonora Ferluga Matera, Antonio Fogazzaro, Giovanna Frandoli Oppenheim,
Giampaolo Gei, Francesco Mario Granbassi, Gabriella Kropf, Bruno Longo,
Roberto Magris, Antonio Mandich, Gabriele Massarutto, Sergio Mina, Tullio e Maja Monico, Fabrizio Monti, Mina Morpurgo, Sergio Omero, Marisa
Lorenzon Pallini, Massimo Paparo, Marina Petronio Delbello, Annamaria
Piemontesi Alzetta, Gianni Piscanec, Ennio Riccesi, Giuseppe Rismondo de
Smecchia, Marina Rottini, Gianni Sadar, Fulvia Sancin De Longhi, Arduina
Sbisà, Evi Ucropina Malipiero, Gualtiero Viozzi, Aldo Zanini, Serena Cividin.
Anno 2009
Fondatori. Enti e società: Stato Italiano, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune
di Trieste, Fondazione CRTrieste, Assicurazioni Generali, Associazione
Dipendenti del Teatro Verdi, Comune di Pordenone. Persone Fisiche: Margherita Cassis Faraone, Giampaolo de Ferra, Furio Dei Rossi, Mario Diego,
Roberto Dipiazza, Sonia Kavcic Dukcevich, Siglinde Kulterer Pacorini,
Paolo Marchesi, Theodor von Mautner Markhof, Anna Rossi Illy, Dario
Samer, Franca Varridi Antonini, Giuseppe Viani, Giorgio Zanfagnin, Fam.
Roberto Zuculin.
Sostenitori. Enti e società: Editoriale Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste.
Persone Fisiche: Wilma Abram Zanfagnin, Emilio Antonini, Adele Barbieri
Della Casa, Matteo Bartoli, Giovanni Bellarosa, Giovanni Borgna, Etta
Melzi Carignani di Novoli, Gianfranco Cergol, Giuliano Chersi, Marina
Cioli Rinaldi, Serena Cividin, Sara Cividin De Sario, Raimondo Comolli,
Fulvia Costantinides, Daniela Dado, Licia Danneker de Szombathely, Elvira
53
Albo dei Soci del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
D’Auria Serschen, Silvia De Longhi, Giorgio De Rosa, Raffaello Fabbro, Eleonora Ferluga Matera, Antonio Fogazzaro, Giovanna Frandoli Oppenheim,
Giampaolo Gei, Francesco Mario Granbassi, Gabriella Kropf, Bruno Longo,
Roberto Magris, Antonio Mandich, Gabriele Massarutto, Sergio Mina, Tullio e Maja Monico, Fabrizio Monti, Mina Morpurgo, Sergio Omero, Marisa
Lorenzon Pallini, Massimo Paparo, Marina Petronio Delbello, Annamaria
Piemontesi Alzetta, Ennio Riccesi, Giuseppe Rismondo de Smecchia, Marina
Rottini, Gianni Sadar, Fulvia Sancin De Longhi, Arduina Sbisà, Evi Ucropina Malipiero, Gualtiero Viozzi, Aldo Zanini.
Anno 2010
Fondatori. Enti e società: Stato Italiano, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune
di Trieste, Fondazione CRTrieste, Assicurazioni Generali, Associazione
Dipendenti del Teatro Verdi, Comune di Pordenone. Persone Fisiche: Margherita Cassis Faraone, Giampaolo de Ferra, Furio Dei Rossi, Mario Diego,
Roberto Dipiazza, Sonia Kavcic Dukcevich, Siglinde Kulterer Pacorini,
Paolo Marchesi, Theodor von Mautner Markhof, Anna Rossi Illy, Dario
Samer, Franca Varridi Antonini, Giuseppe Viani, Giorgio Zanfagnin, Fam.
Roberto Zuculin.
Sostenitori. Enti e società: Editoriale Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste.
Persone Fisiche: Wilma Abram Zanfagnin, Emilio Antonini, Adele Barbieri
Della Casa, Matteo Bartoli, Giovanni Bellarosa, Giovanni Borgna, Etta
Melzi Carignani di Novoli, Gianfranco Cergol, Giuliano Chersi, Marina
Cioli Rinaldi, Serena Cividin, Sara Cividin De Sario, Raimondo Comolli,
Fulvia Costantinides, Daniela Dado, Licia Danneker de Szombathely, Elvira
D’Auria Serschen, Silvia De Longhi, Giorgio De Rosa, Raffaello Fabbro,
Eleonora Ferluga Matera, Antonio Fogazzaro, Giovanna Frandoli Oppenheim, Giampaolo Gei, Francesco Mario Granbassi, Bruno Longo, Roberto
Magris, Antonio Mandich, Gabriele Massarutto, Sergio Mina, Tullio e Maja
Monico, Fabrizio Monti, Mina Morpurgo, Sergio Omero, Marisa Lorenzon
Pallini, Massimo Paparo, Marina Petronio Delbello, Annamaria Piemontesi
Alzetta, Ennio Riccesi, Giuseppe Rismondo de Smecchia, Marina Rottini,
Gianni Sadar, Elvino Sancin, Fulvia Sancin De Longhi, Arduina Sbisà, Evi
Ucropina Malipiero, Gualtiero Viozzi, Aldo Zanini.
Anno 2011
Fondatori. Enti e società: Stato Italiano, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune
di Trieste, Fondazione CRTrieste, Assicurazioni Generali, Associazione
Dipendenti del Teatro Verdi. Persone Fisiche: Margherita Cassis Faraone,
Piero Cattaruzzi, Giampaolo de Ferra, Mario Diego, Roberto Dipiazza, Sonia
54
Albo dei Soci del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
Kavcic Dukcevich, Siglinde Kulterer Pacorini, Paolo Marchesi, Theodor von
Mautner Markhof, Anna Rossi Illy, Dario Samer, Franca Varridi Antonini,
Giuseppe Viani, Giorgio Zanfagnin, Fam. Roberto Zuculin.
Sostenitori. Enti e società: Editoriale Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste.
Persone Fisiche: Wilma Abram Zanfagnin, Emilio Antonini, Adele Barbieri
Della Casa, Matteo Bartoli, Giovanni Bellarosa, Giovanni Borgna, Etta
Melzi Carignani di Novoli, Gianfranco Cergol, Giuliano Chersi, Marina Cioli
Rinaldi, Sara Cividin De Sario, Raimondo Comolli, Daniela Dado, Licia
Danneker de Szombathely, Elvira D’Auria Serschen, Furio Dei Rossi, Silvia De
Longhi, Diana De Rosa, Raffaello Fabbro, Eleonora Ferluga Matera, Antonio
Fogazzaro, Giovanna Frandoli Oppenheim, Giampaolo Gei, Francesco Mario
Granbassi, Bruno Longo, Roberto Magris, Antonio Mandich, Sergio Mina,
Tullio e Maja Monico, Fabrizio Monti, Mina Morpurgo, Sergio Omero, Marisa
Lorenzon Pallini, Massimo Paparo, Marina Petronio Delbello, Annamaria
Piemontesi Alzetta, Ennio Riccesi, Giuseppe Rismondo de Smecchia, Marina
Rottini, Gianni Sadar, Elvino Sancin, Fulvia Sancin De Longhi, Arduina
Sbisà, Evi Ucropina Malipiero, Gualtiero Viozzi, Aldo Zanini.
Anno 2012
Fondatori: Stato Italiano, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste,
Enti e società: Fondazione CRTrieste, Assicurazioni Generali, Associazione
Dipendenti del Teatro Verdi. Persone Fisiche: Margherita Cassis Faraone,
Piero Cattaruzzi, Giampaolo de Ferra, Mario Diego, Sonia Kavcic Dukcevich, Siglinde Kulterer Pacorini, Paolo Marchesi, Theodor von Mautner
Markhof, Anna Rossi Illy, Franca Varridi Antonini, Giuseppe Viani, Fam.
Roberto Zuculin.
Sostenitori. Enti e società: Finegil Editoriale S.p.A. Persone fisiche: Emilio Antonini, Adele Barbieri Della Casa, Matteo Bartoli, Giovanni Bellarosa, Odette
Bockmann Rosin, Giovanni Borgna, Etta Melzi Carignani di Novoli, Giovanna
Cecovini Cavallar, Gianfranco Cergol, Fabio Chiodo Grandi, Marina Cioli
Rinaldi, Sara Cividin De Sario, Licia Dannaker de Szombathely, Elvira
D’Auria Serschen, Furio Dei Rossi, Silvia De Longhi, Diana De Rosa, Raffaello Fabbro, Eleonora Ferluga Matera, Isabella Gallo Cobianco, Francesco
Mario Granbassi, Roberto Magris, Antonio Mandich, Sergio Mina, Tullio
e Maja Monico, Fabrizio Monti, Sergio Omero, Marisa Lorenzon Pallini,
Annamaria Piemontesi Alzetta, Giuseppe Rismondo de Smecchia, Marina
Rottini, Gianni Sadar, Elvino Sancin, Fulvia Sancin De Longhi, Evi Ucropina Malipiero, Aldo Zanini.
Si ringraziano per il contributo straordinario: William C. Morris, Maria Bianca
Scarperi, Alida Furlan, Luciana Gravisi Furlan.
55
Albo dei Soci del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
Anno 2013
Fondatori. Enti e società: Stato Italiano, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune
di Trieste, Fondazione CRTrieste, Assicurazioni Generali, Associazione
Dipendenti del Teatro Verdi. Persone Fisiche: Margherita Cassis Faraone, Piero
Cattaruzzi, Giampaolo de Ferra, Mario Diego, Sonia Kavcic Dukcevich,
Siglinde Kulterer Pacorini, Paolo Marchesi, Theodor von Mautner Markhof,
Anna Rossi Illy, Franca Varridi Antonini, Maria Luisa Vaccari, Giuseppe
Viani, Fam. Roberto Zuculin.
Sostenitori. Enti e società: Finegil Editoriale S.p.A., Provincia di Trieste. Persone
Fisiche: Emilio Antonini, Adele Barbieri Della Casa, Matteo Bartoli, Giovanni
Bellarosa, Odette Bockmann Rosin, Giovanni Borgna, Etta Melzi Carignani
di Novoli, Giovanna Cecovini Cavallar, Gianfranco Cergol, Fabio Chiodo
Grandi, Marina Cioli Rinaldi, Sara Cividin De Sario, Licia Dannaker de
Szombathely, Furio Dei Rossi, Silvia De Longhi, Diana De Rosa, Eleonora
Ferluga Matera, Isabella Gallo Cobianco, Francesco Mario Granbassi,
Roberto Magris, Antonio Mandich, Sergio Mina, Tullio e Maja Monico,
Fabrizio Monti, Sergio Omero, Giovanna Frandoli Oppenheim, Marina
Petronio Del Bello, Marisa Lorenzon Pallini, Annamaria Piemontesi Alzetta,
Giuseppe Rismondo de Smecchia, Ennio Riccesi, Marina Rottini, Gianni
Sadar, Elvino Sancin, Fulvia Sancin De Longhi, Giovanni Sblattero, Evi
Ucropina Malipiero, Aldo Zanini.
56
Indice
Fondazione Teatro Lirico
“Giuseppe Verdi” di Trieste
2
Biografie
34
Calendario
delle rappresentazioni
7
Orchestra del Teatro Lirico
“Giuseppe Verdi” di Trieste
43
Prossimo appuntamento
della Stagione Lirica
e di Balletto 2014
46
Impressione ed istinto
Riflessioni del coreografo Edward Clug
11
Six épigraphes antiques
21
23
Prossimo appuntamento
della Stagione Sinfonica 2013-2014
47
En blanc et noir
Le sacre du printemps
25
Albo dei Soci
48
57
58
59
60
61
62
A cura dell’Ufficio Stampa e Relazioni Esterne della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste
Composizione e Stampa: Stella Arti Grafiche (Trieste)
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