Supplemento al n. 10 del periodico “Informazione & Lavoro” - Ottobre 2003 - Sped. in A.P./45% - Art. 2 Comma 20 Lettera B Legge 622/1966 e successive modificazioni - Anno XV - Direttore Responsabile: Pietro Conforto Pavarin - Editore e proprietario: Editoriale Informazione e Lavoro srl
Direzione e Amministrazione: Viale della Scienza, 15 - Rovigo - Tel. 0425 471097 - Stampa Centro Arti Grafiche - Fino Mornasco (CO) - Aut. Trib. di Rovigo 10/83 del 8/8/1983 - Euro 0,50
dismamusica magazine - anno v - n. x - ottobre 2003
Editoriale
Avete guardato i siti Internet che ci
sono più vicini? Mi riferisco, ovviamente, al sito www.dismamusica.it e
al sito www.scuolamusicafestival.it. Quante volte siete andati a curiosare nelle pagine di questi due piccoli pilastri del
nostro altrettanto piccolo mondo musicale?
Forse, visto anche lo sforzo speso per offrire un servizio
sempre più utile e completo, vale la pena di gettare ogni tanto l’occhio a questi siti per vedere se è cambiato qualcosa,
per trovare qualche suggerimento o, perché no, per offrire un
piccolo contributo, un consiglio e qualche nuova idea.
Naturalmente se confrontiamo i nostri piccoli spazi in rete
agli sfavillanti ambienti delle pagine Internet di taluni colossi della comunicazione, della produzione e del commercio,
un po’ di invidia ci pervade. Ma dobbiamo anche saperci accontentare, dando il massimo all’interno dei nostri confini,
e offrendo un servizio completo e capillare a soci, estimatori, rivenditori, operatori in genere e appassionati di strumento musicale.
Al di là dei siti, peraltro, l’Associazione Dismamusica sta facendo molto per il mercato in generale. E non ci riferiamo al
semplice coinvolgimento di tutti gli operatori del Disma Music Show di Rimini, né alla manifestazione per le scuole di
tutta Italia (Scuola Musicafestival), e neppure alla costosa
e complessa (ma fondamentale e unica ad essere davvero
credibile...) raccolta e diffusione dei dati di mercato, irrinunciabile tool di analisi del comparto nazionale.
Ci riferiamo piuttosto alla preziosa e silenziosa opera di cucitura del mercato, di costruzione di una vera “identità di
comparto”, di stimolo a una sensibilità politica più spiccata
nei confronti della musica e dello strumento musicale, al di
là e al di sopra di personalismi e di gretti atteggiamenti di
parrocchia.
Dismamusica è anche e soprattutto questo. Un luogo ideale dove si ricompatta un comparto economico e culturale, e
dove questo comparto rivendica, anche in modo sindacale,
o di lobbying virtuosa se volete, il proprio ruolo e il proprio
spazio. Viviamo all’interno di una società che ha sempre più
bisogno di riempire di significati i vuoti paurosi che il tempo
lascia con sempre maggiore frequenza a giovani, adulti e
“maturi”. E la pratica musicale può essere una risposta non
banale a questi vuoti, e certamente più di una alternativa a
proposte di valenza passiva e meno socializzante.
Anche di questo si parla nei siti che citavo all’inizio. E di altre idee che possono aiutarci a far crescere in Italia l’attenzione verso la musica e la pratica musicale.
Come diceva un noto musicista?
Meditate, gente. Meditate...
Gianni Cameroni
Associarsi:
perché?
Nei momenti in cui il mercato si
presenta un po’ meno reattivo,
paradossalmente si cerca di fare
da soli. Ma allora, perché si dice
che “l’unione fa la forza”?
L
a parola d’ordine
di ogni settore produttivo, industriale, professionale e commerciale sembra essere
“Associamoci!”: un motto
che aiuta a proporre e ottenere soluzioni concrete
ai problemi comuni.
È una proposta che ha
una sua logica, in quanto mette a disposizione di
tutti le risorse di ciascuno
(e viceversa), creando una
massa critica di credibilità che porta, necessariamente, a un atteggiamento di maggiore ascolto da
parte di enti, istituzioni,
politici e interlocutori di
vario tipo.
Lo strumento musicale
Il settore dello strumento musicale ha bisogno,
in questo senso, di esprimersi al meglio delle sue
potenzialità (decisamente
superiori alla percezione
che di esso si ha), e ha bisogno di dimostrare la sua
reale dimensione e il suo
Già.
Ma la Musica?
Siamo felici di apprendere dalla campagna pubblicitaria in atto da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che (come dice lo slogan qui a fianco) “per
loro l’inglese e il computer sono elementari”.
Ma ci sarebbe piaciuto di più leggere “per loro
l’inglese, la musica e il computer sono elementari”, visto che
anche la Musica è divenuta materia curricolare nell’intero ciclo della scuola dell’obbligo.
Non si tratta di una preoccupazione marginale: l’educazione
musicale vede l’Italia in uno degli ultimi posti di una possibile
classifica tra i Paesi evoluti (siamo di parecchie lunghezze alle
spalle della Corea). E non si può certo dire che stiamo facendo molto per migliorare le cose, anche se il nostro è universal-
effettivo peso economico
e sociale. Per fare questo,
deve però trovare il coraggio di ricompattarsi attorno alla propria associazione di categoria (e questo vale sia per distributori, editori e fabbricanti che
per i rivenditori).
Il consiglio è quindi quello
di cercare di superare gli
atteggiamenti campanilistici per giungere a un se-
reno confronto comune sul
piano della coerenza commerciale e organizzativa.
A ben guardare, i problemi comuni sono davvero
molti, e non sono risolvibili unilateralmente dall’interno della propria singola
realtà.
Proviamo allora ad accettare l’idea di condividere
un tratto di cammino con
i nostri colleghi: potrebbe
accadere di scoprire che,
in fondo, l’associazione è
una cosa buona.
E soprattutto utile...
mente conosciuto come il Paese del bel canto,
quello che ha dato i natali a Paganini, Stradivari, Scarlatti, Vivaldi, Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Modugno, e via dicendo...
Già, perché, benché queste cose siano state dette e ridette, la musica non è ancora un elemento… elementare.
E pensare che, se si studia musica fin dalla più
tenera età, diventa maledettamente facile imparare l’inglese e l’informatica (oltre alla matematica, alla fisica e via discorrendo…).
Forse questo non lo si è ancora capito, nonostante l’esempio di
tantissimi scienziati che sono anche musicisti, a partire da…
Einstein: un fisico tedesco (violinista), senza il quale non si
spiega il computer, che ha vissuto in America e che ha dovuto
imparare l’inglese, per poter insegnare all’Università.
Vecchia Volpe
S
O
M
M
A
R
I
O
4 STIAMO LAVORANDO
PER VOI
5 UN TESTIMONE DA
PASSARE
6
SUONARE PER
CRESCERE
9
NON SOLO FLAUTO...
10 LEGGENDO QUA E LÀ...
12 STRUMENTO
DI VENDITA
14 ASSOCIAZIONI
NEL MONDO
16 FIERE NEL MONDO
17 VITA
DELL’ASSOCIAZIONE
18 NUOVI PRODOTTI &...
colophon
D I S M A M U S I C A
M A G A Z I N E
Supplemento al n.10 del periodico “Informazione & Lavoro” - Ottobre 2003 - Direttore Responsabile: Pietro Conforto Pavarin
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Antonioli, Anna Cristofaro, Caterina Cameroni, Cristiano Cameroni, Alessandro De Cristoforis, Andrea Arnaldi, Gianluigi
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potrà decidere di modificare i dati personali o di richiederne la cancellazione.
Premio Abbiati
“Per la scuola” 2004
III edizione
con il sostegno del Comune di Fiesole in
collaborazione con il “Comitato Musica Cultura”,
con il patrocinio della SIEM, Società Italiana per
l’Educazione Musicale, e l’adesione di Scuola
Musicafestival e di Aslico/Opera domani.
A questa manifestazione possono partecipare persone e istituzioni che nell’ambito nella
scuola abbiano ideato e realizzato un progetto didattico-educativo di carattere e/o indirizzo
musicale volto a sottolineare il ruolo formativo
e pedagogico della musica; le sue potenzialità
educative e di strumento di conoscenza; l’attitudine della musica e dell’educazione musicale a rappresentare un importante strumento
di integrazione sociale e interculturale; le prospettive professionali aperte dalla conoscenza
musicale; le diverse forme della comunicazione musicale.
La partecipazione al concorso è libera. Vi potranno prendere parte esclusivamente scuole
dell’obbligo di qualsiasi ordine e profilo giuridico, purché non musicali.
La premiazione avverrà a Fiesole nel giugno
2004, nell’ambito dell’Estate Fiesolana. Ai vincitori potrà essere proposta la partecipazione
attiva alla Giornata di premiazione e alle manifestazioni di Scuola Musicafestival. Gli interessati a partecipare al Premio Abbiati “per
la scuola” 2004 possono richiedere la scheda
di partecipazione al Comitato Musica e Cultura – Premio Abbiati per la scuola - Comune
di Fiesole – Piazza Mino 26 - 50014 Fiesole,
e-mail: [email protected].
Agli stessi indirizzi dovranno essere inviati entro il 10 gennaio 2004 i progetti e la scheda
statistica predisposta dalla Giuria.
DISMAMUSICA MAGAZINE OTTOBRE 2003
Master per Manager della
Comunicazione Musicale
La facoltà di Lettere e filosofia dell’università Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara organizza un Master di primo livello in Manager della Comunicazione
Musicale. Tra i docenti figurano Milva,
Giancarlo Rostirolla, Adriano Mazzoletti,
Franco Mussida, Mimmo Locasciulli, Carlo Mancini.
Obiettivo del Master è formare figure professionali specializzate nel campo della
produzione editoriale e discografica, nel
campo cinematografico e multimediale, e
nel campo organizzativo e manageriale.
La figura professionale risultante, il Manager della Comunicazione Musicale, deve essere quindi in grado di operare sia in
modo autonomo quale consulente di enti,
società, associazioni pubbliche e private,
sia quale dipendente di enti di ricerca,
istituzioni universitarie, imprese, società
di servizi e case di produzione musicale.
Al Master, che avrà una durata di otto mesi (da novembre 2003 a giugno 2004),
si accede con qualunque tipo di laurea o
con il diploma di Conservatorio. La partecipazione al Master è riservata ad un numero massimo di 50 candidati, ai quali
verrà rilasciato il titolo di Master universitario di I livello e ai quali saranno attribuiti 60 CFU. La quota di partecipazione
al Master è di 2.500 Euro, e le domande
di iscrizione vanno presentate dal 15 settembre al 31 ottobre 2003.
Per informazioni: www.unich.it/master/
comunicazionemusicale/index.htm;
e-mail: master.comunicazionemusicale@
unich.it - Tel. 0871 355.6575
Fiera & Mercato
Anticipazioni su un salone che farà parlare di sè oltre ogni previsione
Stiamo lavorando
per voi
Il lavoro degli organizzatori è già frenetico, sia per trovare le soluzioni
più adatte alla piena efficacia del momento espositivo, sia per offrire ai
visitatori professionali e al pubblico tutti i servizi più idonei, capaci di rispondere alle
reali esigenze di ogni singolo visitatore. Con un asso in più: la contemporaneità con il
SIB, il Salone Internazionale delle tecnologie per eventi, spettacolo e locali.
A
ngela Bellavista, responsabile di
progetto del Salone, ci ha appena
spiegato come stanno procedendo
i preparativi per il prossimo DISMA MUSIC
SHOW 2004 e il taccuino degli appunti è
già fitto.
“Le perplessità che sempre precedono lo
svolgimento di un Salone”, ci ha detto la dirigente riminese, “si sono già dissolte, grazie a una attenta opera di comunicazione e
ad alcune semplici considerazioni di mercato, come ad esempio la concentrazione in
un unico periodo di quattro giorni di due importanti saloni quali il DISMA MUSIC SHOW
e il SIB”.
In effetti, pur essendo solo alla fine di settembre, sono molti gli espositori che si sono
A proposito della
stazione ferroviaria
“Rimini Fiera”
Proseguono nel
pieno rispetto
dei tempi i lavori per la realizzazione della
nuova stazione
ferroviaria “Rimini Fiera”, interna agli spazi del
quartiere fieristico.
La stazione, che verrà inaugurata
nel gennaio 2004, sorge sulla sinistra dell’ingresso principale (sud) di
Rimini Fiera e si trova lungo la direttrice Milano-Bari. Gli accordi stipulati
con Trenitalia prevedono l’attivazione di fermate di treni di linea durante
lo svolgimento delle manifestazioni
e fermate di treni charter che potranno essere noleggiati in coincidenza
con le manifestazioni.
La stazione avrà una pensilina lunga
350 metri e un sottopassaggio con
ascensore per l’abbattimento delle
barriere architettoniche. Il servizio
da e per Rimini Fiera verrà naturalmente attivato anche in coincidenza
con il Disma Music Show.
già iscritti, ed alcuni tra essi hanno addirittura scelto di essere presenti in entrambe le
piattaforme espositive, con stand differenziati e con un’offerta accuratament studiata
per ciascuna delle due manifestazioni.
Chi entra e dove
La perplessità di taluni potenziali espositori
riguarda la circolazione all’interno del
quartiere espositivo, con ingresso
rigorosamente riservato agli operatori
nel caso del SIB e con piena apertura al
pubblico presso il DISMA MUSIC SHOW.
“In effetti il problema non sussiste”,
chiarisce Angela Bellavista, “perché tutti
gli operatori presenti al DISMA MUSIC
SHOW, giornalisti e rivenditori compresi,
naturalmente, hanno libero accesso anche
alle aree del SIB. Il passo è invece sbarrato
al pubblico generico, che, tradizionalmente,
non è ammesso al salone professionale
delle Tecnologie per Eventi e per Locali.”
Sono peraltro molti i rivenditori e gli
agenti che trattano prodotti di entrambe le
manifestazioni, soprattutto nel caso di punti
vendita che operano anche come service
locali, fornitori di luci, amplificazioni, effetti
e soluzioni per lo spettacolo in genere.
‘900 e lo spazio Musicacostante, e vi saranno naturalmente concerti, esibizioni di
musica classica ed incontri con esperti del
settore. Ancora una volta saranno presenti
numerose scuole di liuteria, che daranno
vita a un vero e proprio laboratorio, dove
verranno eseguite ed illustrate le varie fasi
di costruzione degli strumenti ad arco.
I Convegni
Ma non è ancora tutto: una ricca serie di
convegni e incontri, che coinvolgeranno i
rivenditori (con l’Associazione MUSICA!, ad
esempio), gli artigiani (con il tradizionale
incontro degli accordatori aderenti
all’associazione AIARP), le scuole di musica
e gli operatori dello strumento musicale in
genere, offriranno un momento importante
di riflessione e di approfondimento
delle tematiche più attuali in merito allo
strumento musicale, alla diffusione della
cultura e della pratica musicale e alle
proposte di carattere associativo inerenti
all’intero settore.
Espositori ancora “tiepidi”
Gli spazi ancora liberi al salone sono già
in parte opzionati da aziende che non
hanno ancora confermato per iscritto la
loro partecipazione, e verranno destinati
fino a esaurimento per riuscire a comporre
il panorama il più possibile completo del
mercato italiano di strumenti ed edizioni
musicali.
“Sono particolarmente fiduciosa”, ci ha
detto Angela Bellavista, “soprattutto
guardando ai risultati raggiunti fino ad
oggi. Sono risultati che fanno davvero ben
sperare in un ritorno all’agognato en-plein
espositivo... o quasi!”
Vittorio Gallarotti
Le manifestazioni collaterali
Il DISMA MUSIC SHOW 2004 avrà peraltro
moltissimi punti “caldi” dal punto di vista
delle attrazioni per il pubblico, a parte,
naturalmente, tutte le iniziative e le liveperformance che ogni espositore non
mancherà certo di organizzare.
Saranno ad esempio la grande kermesse
di SCUOLA MUSICAFESTIVAL, arrivato alla
sua quarta edizione (e della quale parliamo
diffusamente in altre pagine di questa
rivista) e la manifestazione BAND & FOLK
(in collaborazione con ANBIMA), che vedrà
giungere a Rimini bande musicali e gruppi
folcloristici di ogni parte d’Italia, con i loro
strumenti e con le loro divise, per dare vita
a una vera e propria gara, con vincitori e
premiati.
Non mancheranno le iniziative espositive di
grande respiro, come la Mostra La grande
liuteria italiana: i Guarneri e le copie del
I dati di mercato
Relativamente alla diffusione dei dati di
mercato, anche nel 2004 l’Associazione
DISMAMUSICA rispetterà quella che è
divenuta una tradizione, e diramerà le
importanti risultanze dell’attento lavoro di
raccolta e analisi come sempre compiuto
dallo Studio Borgogno di Milano. In questo
senso, raccogliamo l’invito dello stesso
Dott. Giansecondo Borgogno sollecitando
le aziende del settore affinché, rispondendo
con tempestività al questionario che verrà
spedito all’inizio del 2004, lo mettano
in grado di rispettare gli stretti tempi di
consegna ai quali dovrà necessariamente
attenersi, visto che il Salone di Rimini è,
nel 2004, piuttosto “alto” (dal 13 al 16
marzo).
DISMAMUSICA MAGAZINE OTTOBRE 2003
Fiera & Mercato
Le scuole medie ad orientamento musicale
Un testimone
da passare
Li abbiamo visti suonare a Cremona, il 4 ottobre, nella cornice di Mondomusica,
il Salone degli strumenti musicali d’artigianato e degli accessori per la liuteria.
E dobbiamo dire che sono davvero in gamba. Si tratta dei ragazzi della scuola
milanese Calasanzio, una delle circa 200 scuole medie italiane ad orientamento
musicale. Al Maestro De Lorenzi, che li accompagnava, chiediamo di spiegarci
brevemente modalità e obiettivi di questi istituti.
“La sperimentazione dell’indirizzo musicale è iniziata in Italia nel
1975 per favorire lo studio della
musica a scuola e la divulgazione
dei valori legati alla musica in ambito scolastico. Il suo scopo non è
dunque quello di formare dei professionisti”, spiega Paolo De Lorenzi, insegnante di chitarra classica e direttore d’orchestra presso
l’Istituto Comprensivo Calasanzio,
che aggiunge: “ovviamente, da allora, sono stati fatti molti progressi, sia in termini di metodologie
d’insegnamento che di diffusione.
Ciononostante, a conferma del fatto che l’educazione musicale continua ad essere penalizzata, anche
queste scuole a indirizzo musicale
hanno un futuro incerto, destinate
come probabilmente sono a scomparire con l’introduzione della musica nella scuola di base come materia curricolare.”.
Ma qual è la metodologia seguita
in queste scuole?
“Grazie alla legge sull’autonomia
scolastica, di fatto ogni scuola se-
Il Maestro Paolo De Lorenzi (a sinistra) e Antonio Monzino jr.
Antonio Monzino jr, Presidente di Dismamusica, presenta la IV edizione di Scuola
Musicafestival e introduce i ragazzi della scuola Calasanzio.
gue una sua specifica metodologia”, afferma il Maestro, facendo
riferimento alla scuola presso cui
insegna: “All’Istituto Calasanzio
le sezioni a orientamento musicale hanno a disposizione 8 insegnanti di strumento e gli allievi seguono lezioni sia individuali sia di
gruppo. La scelta formativa specifica di questa scuola è legata alla
musica d’insieme. Questa, infatti,
è una materia obbligatoria che tutti
gli studenti sono tenuti a frequentare e, per dare ad essa un rilievo
maggiore, abbiamo deciso di inserirla nelle ore del mattino anziché
in quelle pomeridiane, durante le
quali solitamente si seguono materie più leggere. I risultati raggiunti sono più che soddisfacenti, anche perché sia i ragazzi che le loro famiglie si sentono così molto
più coinvolti. Visto comunque che
il futuro è per ora piuttosto incerto, non ci resta che augurarci che il
lavoro svolto finora all’interno delle scuole a orientamento musicale
serva quantomeno come modello
per lo studio dell’educazione musicale nella scuola del futuro.”
Simona Gorgoglione
DISMA MUSIC SHOW SI PREPARA A UN GRANDE SUCCESSO
Le prenotazioni relative agli spazi espositivi di DISMA MUSIC SHOW 2004 (13 - 16 Marzo), che si svolgerà in contemporanea al SIB, coprono alla data corrente (1 ottobre 2003) oltre 5.500 metri quadrati, e includono le seguenti aziende (in rosso i soci DISMAMUSICA):
A.E.B.
ASSICURARTE
BESPECO
BMG PUBLICATIONS
BRANDONI & SONS
CARISCH
CASADEI SONORA
CHARLIE LAB SRL
COOPERFISA SNC
CREPUSCULE EDIZIONI MUSICALI
DE HASKE ITALIA
DE SALVO STRINGS
DINO BAFFETTI
DIETROLEQUINTE
EDIZIONI MUSICALI BAGUTTI
E-SOUND SRL
EDIROL
EDIZIONI CARAMBA
EKO
EXCELSIOR ACCORDIONS CEMEX
DISMAMUSICA MAGAZINE OTTOBRE 2003
FBT ELETTRONICA
FURCHT & C.
GALLETTI-BOSTON
GENERALMUSIC
GIBSON EUROPE
GRISBY MUSIC
HOBBY MUSICA
JACARANDAMUSICA
KETRON
M. CASALE BAUER
M.A.R.C.A.
MACKIE DESIGNS
MASTER MUSIC
MODA E COMUNICAZIONE
MOGAR MUSIC
MPM MUSIC
MUSIC GALLERY
MUSIC POOL
MUSICIAN WORLD DI CORRADINI
MUSITECH
NOVALIS EDIZIONI MUSICALI
PEAVEY ITALIA
PIANOFORTI ARNONE
PIANOSUOND
PROEL
PUMA
RCH DI CHIARAMONI
RECORD
ROLAND ITALY
RUGGINENTI EDITORE
SAX & CO
SYNCRO
SIMPATIA EDIZIONI MUSICALI
SISME
SOUND WAVE DI MOGNOL
STEFY LINE
VISCOUNT INTERNATIONAL
VOCAL SOUND EDIZIONI MUSICALI
WILDER
YAMAHA MUSICA ITALIA
Scuola Musicafestival
di Cristiano Cameroni
Il primo settembre si è aperta la quarta edizione di Scuola Musicafestival.
La manifestazione, che si rivolge a migliaia di studenti di tutta italia,
promuove un’idea fondamentale: fare musica a scuola aiuta a crescere
meglio. In una prospettiva che vede in prima fila anche i rivenditori.
N
el difficile panorama musicale italiano, una manifestazione che festeggia in piena salute il quarto
compleanno è un evento che fa notizia. Non sono
molte, infatti, le iniziative che riescono a resistere per più
di tre anni: ed è per questo che il superamento di questa
particolarissima “boa” da parte di Scuola Musicafestival
acquista un significato estremamente importante. Da oggi,
quella che poteva sembrare una manifestazione soltanto
estemporanea è definitivamente consacrata come uno degli appuntamenti di riferimento per il mondo di chi fa musica a scuola.
Del resto, i numeri dell’ultima edizione parlano chiaro: più
di 350 scuole e svariate migliaia di studenti da tutta Italia hanno raccolto con entusiasmo l’invito a partecipare a
Scuola Musicafestival, facendo registrare un nuovo record
di iscrizioni.
Al di là delle aspettative
Nonostante queste premesse, il successo di Scuola Musicafestival è riuscito a sorprendere gli stessi organizzatori, dimostrando che presso le nuove generazioni esiste un
grande desiderio di fare musica veramente.
Ma il dato forse più interessante è senz’altro quello relativo
alla ricchezza delle proposte che sono pervenute alla segreteria del festival. Le scuole che si sono iscritte hanno portato sui palchi delle finali regionali e delle giornate di Rimini
un grande numero di strumenti musicali spesso inconsueti: dalle orchestre d’archi agli strumenti tipici delle diverse
tradizioni regionali, dai cori agli ensemble di fiati, passando
per percussioni standard ed autocostruite...
I colori della musica
Insomma, l’esperienza di Scuola Musicafestival ribadisce
a gran voce un dato che i pedagogisti della musica vanno
ripetendo da anni: se accompagnati per mano in modo intelligente, i ragazzi non possono che amare la musica. Con
una dimostrazione aggiuntiva: mentre l’imposizione di uno
strumento “didattico” (come è stato per anni, e in modo assolutamente improprio, il flauto dolce) provoca indifferenza
ed ostilità, viceversa la possibilità di esercitare una scelta
sufficientemente libera guadagna il consenso e l’interesse
dei ragazzi alla causa della musica.
E non c’è da stupirsene: fra l’adozione incondizionata del
flauto dolce e le variopinte orchestre che si sono presentate
a Scuola Musicafestival c’è più o meno la stessa differenza
che passa fra le istruzioni di montaggio di un mobile componibile e un affresco rinascimentale...
Tanti strumenti
per una grande opportunità
Al di là del dato didattico, quest’ultima considerazione è di
importanza cruciale proprio in riferimento al nostro settore.
Scuola Musicafestival, infatti, ha dimostrato che esiste un
grandissimo interesse verso il mondo dello strumento musicale. Un interesse troppo spesso solo potenziale, questo
è vero, ma che proprio in quanto tale attende solo di essere liberato.
Come? Proviamo a pensare a quello che accadrebbe se
l’esperienza vissuta da questi ragazzi venisse estesa a tutte le scuole d’Italia. Poiché i ragazzi che hanno aderito a
Scuola Musicafestival erano normalissimi alunni delle scuole del primo ciclo, e poiché erano tutti entusiasti del percorso musicale intrapreso, sarebbe lecito aspettarsi la nascita di un vero e proprio movimento musicale di massa. Con
conseguenti ricadute estremamente positive sul consumo
nazionale di strumenti ed edizioni musicali...
Il perché di uno sforzo
In effetti, è proprio questa possibile prospettiva a far sì
che l’intero staff di Scuola Musicafestival si dia da fare con
grande passione per organizzare questo evento: un’attività
“promozionale” analoga a quelle proposte da altre organizzazioni che si muovono su altri mercati. Pensiamo ad esem-
DISMAMUSICA MAGAZINE OTTOBRE 2003
sfoggio di un atteggiamento cordiale ed aperto, vi sarete
guadagnati una importante entratura in un contesto nel quale un numero sempre crescente di persone (la popolazione
studentesca conosce un ricambio ogni anno) fa regolarmente musica. Infine, non dimenticate di seguire la “squadra”
nella trasferta della Finale regionale (e, a maggior ragione,
in occasione delle giornate finali durante il Disma Music
Show di Rimini).
E, un domani...
pio alle gare sportive nelle quali le scuole sono coinvolte
con sempre maggiore frequenza: non è certo un mistero
che fra gli sponsor “tecnici” ci siano le maggiori aziende di
produzione e di distribuzione di abbigliamento e di materiale sportivo, le quali si muovono sul territorio soprattutto grazie ai loro punti vendita. Che, nella maggior parte dei casi,
sono felicissimi di raccogliere questa incombenza e di intavolare trattative personali con le direzioni didattiche e amministrative dei singoli Istituti: ogni scuola, del resto, consuma attrezzature sportive con una certa frequenza... e gli
affari non possono tardare.
I rivenditori e
Scuola Musicafestival
Il caso dello strumento musicale è però stato soggetto fino ad ora a regole decisamente diverse: un po’ per il ruolo da “Cenerentola” a cui la Musica è stata relegata nella scuola italiana, un po’ per le abitudini commerciali che
hanno sempre visto solo in professionisti e appassionati il
target di mercato dello strumento musicale, il rivenditore
si è generalmente mosso poco sulle scuole, lamentando
l’inadeguatezza dei programmi scolastici ministeriali che gli
facevano vendere solo flauti dolci, ma producendo poche
proposte operative per l’affermazione di una didattica più
ricca. Ebbene, oggi tutti i rivenditori possono e devono fare di più. Perché, anche se Scuola Musicafestival nasce da
un’idea di Coram, ad esso aderiscono l’associazione Musica! e Dismamusica, e perché Scuola Musicafestival è di
fatto l’unica iniziativa che offre davvero la possibilità di entrare nel mondo della scuola con una serie di proposte concrete. Come quelle che, a titolo di esempio, ci sentiamo di
suggerire...
Dalla promozione...
Il primo passo da compiere, naturalmente, è quello di contribuire alla promozione di Scuola Musicafestival. Quanti comuni “copre” il vostro punto vendita? Quante scuole elementari e medie ci sono all’interno della vostra zona commerciale? Sapete già quante direzioni didattiche hanno ricevuto la documentazione di Scuola Musicafestival?
Contattate le segreterie didattiche o il corpo docenti: sicuramente siete in contatto con gli insegnanti di Educazione
Musicale, e, se ancora non li conoscete, questa può essere
l’occasione per aggiungere un nominativo all’elenco dei vostri clienti. Nel caso felice in cui la scuola risulti già iscritta
a Scuola Musicafestival, potete passare alla fase due; viceversa, cercate di caldeggiare la partecipazione a questa
manifestazione, che, al di là di qualsiasi dubbio, è davvero
straordinariamente bella e importante.
...al partenariato
Se la scuola con cui vi rapportate risulta già iscritta, non
dovete far altro che proporre la vostra collaborazione come
“partner di squadra”. Dalla fornitura di strumenti ed edizioni musicali alla riparazione, dai piccoli accessori alla consulenza tecnica per la realizzazione di demotape e prodotti
multimediali, la vostra presenza può rivelarsi determinante
per la buona riuscita della “squadra”. Senza dire che, se
riuscirete ad offrire tutte queste “microforniture” facendo
DISMAMUSICA MAGAZINE OTTOBRE 2003
A questo punto, se avrete sfruttato fino in fondo le molteplici possibilità di marketing che Scuola Musicafestival vi ha
offerto, sarete pronti per costruire su basi solide il rapporto
futuro fra il vostro punto vendita e le istituzioni scolastiche
del territorio. Createvi un archivio dei contatti che avete attivato in occasione di Scuola Musicafestival e cercate di tenerli vivi anche durante il resto dell’anno. Potreste proporre
alla formazione della scuola un concerto cittadino per dare
maggiore risonanza all’attività svolta durante l’anno. Se la
scuola del vostro territorio ha partecipato alla sezione “ricerca” e non ha un gruppo musicale da proporre in concerto, offritele la diffusione a livello locale del lavoro svolto,
magari ospitando una copia dell’elaborato (spesso si tratta
di materiale multimediale che può essere “fatto girare” su
di un PC o su di un televisore) presso il vostro punto vendita... Le possibilità sono davvero tantissime: non vi resta
che scegliere la strada che fa per voi e percorrerla con coraggio e sistematicità. Senza dimenticare che chi oggi partecipa a Scuola Musicafestival è già un buon “cliente”, e
che, da domani e per tutta la vita, rimarrà un potenziale consumatore di musica e strumenti musicali...
Si comincia da
www.scuolamusicafestival.it
Nell’ambito delle attività di supporto a Scuola
Musicafestival, un posto di rilievo spetta sicuramente al sito Internet. Sviluppato in modo tale da proporre un’immagine fresca e interattiva,
il sito è un “duplicato virtuale” del libretto che,
come ogni anno, è stato inviato a tutte le scuole del territorio. All’indirizzo www.scuolamusica
festival.it si possono infatti trovare il testo integrale del regolamento di Scuola Musicafestival,
le schede di iscrizione, una galleria fotografica
delle passate edizioni e il video del Concertone
2003... Ma non è tutto: perché, attraverso le pagine di scuolamusicafestival.it, è possibile usufruire della cosiddetta “iscrizione guidata”: una
procedura pensata per aiutare chi desidera iscriversi e che propone, una per una, tutte le operazioni da portare a termine per completare in modo corretto l’iscrizione.
Nelle intenzioni degli organizzatori, il sito Internet dovrà diventare progressivamente lo strumento di comunicazione più importante di Scuola Musicafestival. Per raggiungere questo obiettivo è prevista l’apertura, nei prossimi mesi, di
una nuova sezione interattiva e di una massiccia
area di download.
Scuola Musicafestival
flauto
non solo
L’esperienza ci costringe ad associare
l’idea di educazione musicale nella
scuola dell’obbligo al flauto dolce.
Ma per quanto nobile tale fiato
possa essere, è sicuramente riduttivo
circoscrivere l’insegnamento della
musica a questo solo strumento.
I
n un Paese come l’Italia, dove la musica è parte integrante e fondante del
patrimonio culturale e sociale, non è
chiaro perché la valenza educativa di questa disciplina continui ad essere posta ai
margini dei programmi ministeriali.
La cultura musicale dovrebbe essere considerata un elemento centrale ed obbligatorio
del profilo educativo, culturale e professionale dei giovani. Per i ragazzi, la musica è
infatti una delle più importanti e diffuse modalità di comunicazione: il linguaggio musicale è universale, abbatte barriere geografiche, linguistiche, sociali e temporali e suscita profondi sentimenti di condivisione e
di aggregazione. Fare musica a scuola può
educare ai valori dello spirito.
E allora perché solo il flauto? Forse perché è di piccole dimensioni, maneggevole e più facilmente trasportabile negli zaini degli studenti? O, forse, perché è poco
costoso?
Gli strumenti musicali sono tanti e la loro
varietà dovrebbe essere sfruttata per evitare l’imposizione di uno studio a “senso unico” che non consente ai ragazzi di sceglie-
re in base ai loro gusti, alle loro preferenze,
alle loro passioni e attitudini.
Certo, per offrire la possibilità di scelta fra
più strumenti, le scuole dovrebbero assicurare la presenza di più insegnanti, e di
insegnanti preparati, e questo peserebbe
sui budget scolastici e sull’organizzazione
stessa dei programmi. Ma una soluzione a
questo problema si dovrà trovare ed è bello
immaginare che un giorno lo si possa fare
ad esempio attraverso un accostamento tra
scuola dell’obbligo e Conservatori: i giovani
musicisti vicini al diploma e interessati all’insegnamento potrebbero praticare stage
formativi all’interno delle scuole di base,
dove trasmetterebbero sicuramente il loro
entusiasmo agli studenti.
Nell’attesa che le cose cambino, possiamo
comunque rallegrarci per il fatto che fortunatamente esistono già alcune scuole nelle
quali l’insegnamento della musica è considerato importante: realtà nelle quali la collaborazione tra insegnanti, dirigenti scolastici, studenti e genitori ha fatto sì che alla
musica sia stato riconosciuto il valore che
le spetta.
Una prova tangibile di questo cambiamento di rotta ce la dà Scuola Musicafestival,
manifestazione che si sta preparando alla
quarta edizione e della quale parliamo diffusamente anche in altre pagine.
Attraverso le Rassegne Regionali previste
da questo evento, la scorsa edizione una
commissione d’ascolto ha selezionato, su
350 istituti, una quarantina di scuole distintesi per originalità, impegno e bravura,
e tutte sono state invitate ad esibirsi in un
megaconcerto che ha visto schierata a Rimini, durante il Disma Music Show dello
scorso maggio, l’orchestra più grande del
mondo: 1.400 tra bambini e ragazzi provenienti da scuole elementari e medie di tutta
Italia che hanno saputo coltivare efficacemente le abilità dei loro “apprendisti musicisti” a 360 gradi.
Quali strumenti?
Ma vediamo più da vicino da quali strumenti
era composta l’orchestra da guinness di Scuola Musicafestival diretta dal Maestro Paolo De
Lorenzi. C’erano clarinetti, saxofoni, trombe,
tromboni, oboi, flauti traversi e flauti dolci di va-
Il processo di trasformazione che sta investendo la didattica musicale nelle scuole italiane è solo agli inizi e non è ancora del tutto chiara
la posizione che l’educazione musicale avrà all’interno della scuola italiana della postriforma.
rie estensioni, e persino flauti di “Pan”,
costruiti dai ragazzi stessi. C’erano
violini, violoncelli, viole e bassi elettrici, pianoforti, tastiere, organetti, fisarmoniche, arpe (!),
chitarre acustiche ed elettriche. Abbiamo visto
addirittura una ghironda, antico strumento medievale, ed una vasta gamma di percussioni,
dalle più tradizionali (batterie, tamburelli, metallofoni, xilofoni e campane tubulari) a quelle più esotiche come le maracas, i congas e
i bongos. Alcuni insegnanti non hanno perso
l’occasione per strabiliarci in tema di creatività
ed originalità facendo suonare ai propri allievi
sassi e noci di cocco.
Ma Scuola Musicafestival è solo un esempio di come e perché lo studio della musica
debba essere incoraggiato e incentivato all’interno della scuola italiana. Il flauto, dunque, non deve essere eliminato dai piani di
studio, però è importante che diventi per i
ragazzi solo una delle opzioni tra cui poter
scegliere per vivere la musica in modo più
consapevole, ampio e completo.
Simona Gorgoglione
Intervista ad Annibale Rebaudengo
Quale musica a scuola?
È noto a tutti che la musica non è al centro degli interessi della nuova politica scolastica. Sono quindi ancora molti, troppi, i punti interrogativi che circondano questo argomento. Per fare un po’ di chiarezza al riguardo,
abbiamo interpellato il Professor Annibale Rebaudengo,
presidente della Siem (Società Italiana per l‘Educazione
Musicale) e insegnante di pianoforte presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano.
“Formalmente la musica era presente prima e si presuppone che continuerà ad esserci”, esordisce il Professore. “Il futuro della disciplina è ancora molto incerto e quest’incertezza genera in tutti noi addetti ai lavori
due sentimenti contrastanti. Da un lato, infatti, guardiamo avanti con grande ottimismo, lavorando per far
sì che la musica a scuola acquisisca sempre più spazio; dall’altro, però, temiamo che il disinteresse generale, a favore di altre materie come le lingue straniere
o l’informatica, possa addirittura ridurre quei pochi spazi che ci sono stati finora riservati”, continua il nostro
intervistato, precisando: “Ovviamente bisogna fare una
distinzione fra i vari cicli scolastici. Per quanto riguarda
DISMAMUSICA MAGAZINE OTTOBRE 2003
le scuole medie, il minimo è assicurato, e con molte che sono ancora troppe le lacune nell’ambito della forprobabilità assisteremo ad una trasformazione di quelle mazione degli insegnanti; a questo livello, infatti solo il
che sono le medie a indirizzo musicale. Queste proba- 10% possiede le competenze musicali necessarie. Per
bilmente non costituiranno più realtà a se stanti ma si ciò che concerne le scuole superiori, invece, il discorso
fonderanno in modo più omogeneo, anche dal punto di è ancor più complicato, nonché indefinito. Purtroppo la
vista della diffusione sul territorio, con le medie ‘norma- proposta di apertura dei licei musicali resta solo sulla
li’. Si prevede, infatti, l’istituzione di laboratori musicali carta e in questo caso non resta che augurarci che la
‘aperti’, la frequenza dei quali sarà detsperimentazione abbia inizio almeno
temiamo che il disinte- il prossimo anno”.
tata dall’offerta formativa prevista dalle
singole scuole in base al principio di au- resse generale, a favore di altre Sottolineando che il dibattito circa il
tonomia scolastica accordato dalla legi- materie come le lingue straniere potenziamento dello studio della muslatura italiana”.
o l’informatica, possa addirittura sica a scuola rimane in fase di stallo,
Con riferimento alla ancor meno chia- ridurre quei pochi spazi che ci il Professor Rebaudengo manifesta
ra situazione delle scuole elementari e sono stati finora riservati
però fiducia per il futuro: “Nonostansuperiori, e ai “licei musicali”, che per il
te la lentezza del processo di cambiamomento sono tali solo sulla carta, Annibale Rebauden- mento costituisca un concreto pericolo per la realizzago precisa: “Se la situazione delle medie rimane pres- zione dei progetti, rischiando una nociva dispersione desoché invariata, i due nodi principali da sciogliere riguar- gli entusiasmi, la commissione ministeriale incaricata
dano le scuole elementari e quelle superiori. Nonostan- della valorizzazione della musica a scuola continuerà a
te nel corso degli ultimi 5 o 6 anni abbiamo assistito battersi con una rinnovata volontà affinché ciò non avad una crescita delle richieste circa lo studio della mu- venga”.
sica presso le scuole elementari, bisogna ammettere
s.g.
Rassegna Stampa
Leggendo
qua e là…
Durante l’estate appena trascorsa, le pagine dei
quotidiani e dei settimanali nazionali
e internazionali hanno dedicato molto, moltissimo
spazio alla musica, segnalando originali iniziative, interessanti mostre
e concerti proposti non solo da musicisti professionisti ma anche da VIP
rivelatisi a sorpresa ottimi esecutori. Noi, naturalmente, siamo andati
a spulciare tutto questo “materiale” stampato alla ricerca di notizie e
approfondimenti più direttamente legati al mondo degli strumenti musicali.
E ne abbiamo trovati…
“L’educazione musicale nelle scuole? Miserabile”:
parola di Giorgio Gaslini
In un’intervista fatta al pianista, compositore e direttore d’orchestra Giorgio Gaslini, Andrea Pedrinelli, per il quotidiano Avvenire, ha chiesto al Maestro milanese, orgoglioso di notare molti giovani tra il pubblico che segue i suoi concerti, che cosa pensi dell’educazione musicale nelle scuole.
“Miserabile”, afferma il musicista milanese, considerato tra i fondatori del jazz italiano, “Purtroppo l’impostazione data da Benedetto Croce e Giovanni Gentile era esemplare soltanto in campo umanistico; l’arte non era prevista. Quando poi è entrata nei programmi, mancavano i mezzi: l’ora di flauto fa odiare la musica ai ragazzi”.
Gaslini racconta di avere vissuto, per rimediare a questa situazione, un’esperienza che “ripetuta oggi anche da un
cantautore intelligente, sarebbe fondamentale”: negli anni Settanta il musicista ha suonato nelle scuole, con programmi mirati e spiegati, parlando della musica ai ragazzi. Il fatto che iniziative di questo genere siano venute meno è
gravissimo, dichiara Giorgio Gaslini, “perché la musica, come sostenevano i Greci, educa all’aristocrazia del pensiero
e alla democrazia nell’usarlo, essendo rapporto di forme”.
Studiare musica per non
perdere la memoria
La copertina dell’edizione europea di inizio settembre del settimanale statunitense Business Week
propone un’immagine inquietante: un uomo di ancor giovane età china la fronte sulla sua mano con
espressione disorientata. Il titolo dice “I Can’t Remember” (“Non riesco a ricordare”).
Il settimanale affronta in effetti nelle pagine interne il grave e crescente problema sociale rappresentato dalla demenza senile e dal morbo di
Alzheimer: la perdita di memoria è una malattia
che colpisce in tutto il mondo un numero crescente di persone dai 40 anni in su.
Facendo il punto sullo stato della ricerca medica al momento attuale, l’autrice dell’interessante Cover Story, Catherine Arnst, sottolinea che, al di là dei benefici che potranno
derivare dalla futura disponibilità di farmaci mirati attualmente allo studio, è ormai provata l’importanza della prevenzione nei confronti di queste temibili malattie attraverso
un’attività mentale continua e sin da tenera età.
“Secondo numerosi studi”, scrive Business Week, “persone che hanno avuto un’educazione modesta o un’educazione superficiale prima dei 10 anni sono molto più esposte
al rischio del morbo di Alzheimer in età adulta”.
Sembra provato infatti che apprendere intensivamente quando il cervello è giovane e plastico faccia aumentare in misura consistente il numero delle sinapsi, componenti fondamentali del sistema nervoso associate allo sviluppo della memoria. E a queste riserve di
sinapsi il cervello potrà proficuamente attingere mano a mano che invecchierà o in caso
di malattia o di ictus. “Sarà così che si riveleranno preziose quelle lezioni di pianoforte
seguite a malavoglia per costrizione dei genitori quando si era bambini”, scrive Catherine
Arnst, citando il Dr. Majid Fotuhi, autore del volume The Memory Cure: “Quante più sinapsi ci si costruisce durante la vita, tante più si sarà avvantaggiati nel corso degli anni”.
Studiare pianoforte da piccoli, insomma, può essere un importante aiuto per non perdere la memoria in età adulta.
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Una professione
nobile, tramandata
con senso di
pubblico servizio
Il settimanale La Repubblica delle Donne
ha dedicato un intrigante fotoreportage a
quella che viene definita “la più incredibile
famiglia musicale d’Europa”: gli Agushevi,
suonatori turchi di Macedonia che vivono
nel villaggio di Strumica.
“Se Dioniso abita ancora in Europa è nascosto qui”, scrive Paolo Rumiz, “suona
un flauto di nome zurla e una grancassa
chiamata tapan. (…) Non è Grecia, non è
Danubio, non è Balcani. È tutte queste cose insieme. Violini magiari tradotti su fiati, contaminati dal Mediterraneo e dall’energia vitale degli slavi.”
Gli Agushevi sono “bravi, così bravi che non li vogliono più nei
festival; quando ci sono loro, non c’è storia. Impossibile competere con un albero genealogico di orchestre, con una tribù intera
che suona giorno e notte, dall’asilo alla tomba”. E sono considerati Esnaf : “Una parola turca intraducibile. Definisce i portatori di una professione nobile, tramandata con senso di pubblico
servizio”.
Per questi abitanti della terra di Alessandro il Grande, infatti, ancora oggi chi suona la musica “diventa sciamano. Compie l’unico
rito capace di amalgamare etnie e religioni in un Paese complicato, fatto di zingari, albanesi, turchi, serbi, greci, bulgari”.
La musica, dunque, come “luogo” della pace. Come si può fare
la guerra con il cuore pieno di musica?
DISMAMUSICA MAGAZINE OTTOBRE 2003
Rassegna Stampa
La scuola apre le
porte al rock
Si può fare musica anche nello spazio
Sulle interessanti pagine web Science@NASA
(www.science.nasa.gov), che si propongono di
aiutare il pubblico a seguire da vicino la ricerca
spaziale in tutti i suoi risvolti, si trovano anche informazioni… di carattere musicale.
Abbiamo scoperto ad esempio che moltissimi astronauti sono anche musicisti… e che
(chi l’avrebbe mai detto!), suonano anche nello spazio, malgrado le inevitabili difficoltà
dovute all’assenza della forza di gravità.
E così un’incredibile varietà di strumenti musicali ha preso la via dello spazio: tastiere,
flauti, chitarre, sassofoni e persino strumenti etnici.
“Quando si rimane a lungo a bordo della stazione spaziale”, afferma l’astronauta Carl
Walz sulla pagina Space Station Music, “si ha un’enorme quantità di tempo libero, soprattutto la domenica”. Perché, dunque, non tenere a portata di mano uno strumento e
mettersi a suonare?
“Ci si sente un po’ più vicini a casa”, dice Walz, che “a casa” suona per la parrocchia, che suona nella band degli astronauti, e che, durante il tempo sinora trascorso
in orbita, è riuscito non solo a suonare la tastiera, ma anche a diventare un discreto
chitarrista.
TIME, la musica e la dislessia
Secondo il prestigioso settimanale europeo TIME (8 settembre 2003), la pratica musicale può dare un importante contributo per curare i fenomeni di dislessia che si manifestano in
età infantile. Come si afferma nell’articolo di copertina, i bambini affetti da dislessia “hanno bisogno di essere incoraggiati
a svolgere varie attività e hobbies - sport, musica, arte - e di
essere premiati quando ottengono buoni risultati”.
Clarisse che compongono
e suonano
Le Clarisse del monastero delle Sorelle Povere di Santa Chiara, a Caltanissetta, si dedicano alla composizione ed esecuzione di musiche
di fede.
“Suor Chiara Valentina ha la maturità classica
e suona il flauto (…) suor Consuelo Benedetta
è alla tastiera, una novizia alla chitarra. Tutte
insieme, nel monastero di Caltanissetta, compongono, suonano e cantano musiche di fede
in Cristo”: lo segnala Famiglia Cristiana, aggiungendo che il giovane titolare della casa discografica Aurealab Digital ha portato
registratori e casse acustiche all’interno del monastero per incidere i brani delle
Clarisse su di un CD.
Questo disco “ha già venduto duemila copie ed è finito in pochi giorni nelle case di
molti italiani”, scrive Delia Parrinello, ricordando che il CD celebra i 750 anni dalla
morte di Santa Chiara e che il suo ricavato sarà devoluto a favore dei bambini della
Tanzania. “Le più giovani di noi sono figlie del loro tempo”, ha dichiarato la superiora del monastero alla giornalista del settimanale di attualità per la famiglia,
“e in questo tempo lavorano con i
loro mezzi per diffondere il messaggio di santa Chiara. Nelle ore
di preghiera tornano in se stesse concentrate col Signore”.
La musica, insomma è una preziosa risorsa per il tempo libero anche dove il tempo è davvero sacro.
DISMAMUSICA MAGAZINE OTTOBRE 2003
Segnalati i corsi di
musica per il tempo
libero
ViviMilano, il settimanale dedicato al
capoluogo lombardo edito dal Corriere
della Sera, propone tutta una serie di
indirizzi per chi abbia “tempo libero e
voglia di imparare qualcosa di nuovo”
divertendosi.
Tra i corsi per ogni gusto e per ogni tasca pronti a prendere il via nell’incipiente stagione autunnale sono finalmente
segnalati, e con dovizia di informazioni, anche tanti, interessanti corsi di
musica: da quelli della storica Scuola
Musicale di Milano a quelli del Centro
Professione Musica fondato da Franco
Mussida della Pfm, ai Corsi Popolari
Serali di Musica che si tengono presso
il Conservatorio Giuseppe Verdi, ai corsi
sulle nuove tecnologie applicate a musica e multimedialità della Agon-Acustica,
a molti altri ancora. Per saperne di più:
www.vivimilano.corriere.it
Si sa, l’inizio dell’anno scolastico riserva
sempre qualche novità. Ma le novità sono
molte, quest’anno, per gli studenti e per
le famiglie di uno degli istituti più “storici”
di Milano, il liceo classico Berchet, fiore
all’occhiello del sistema scolastico meneghino. E tra le molte novità in programma,
il nuovo preside, che viene da un istituto
tecnico, ha inserito anche ampio spazio
per la musica. Come scrive Annachiara
Sacchi sul Corriere della Sera del 9 settembre, “Sulla sua scrivania c’è già una
cartelletta con la scritta ‘coro’. (…) E poi
c’è il rock: il preside è l’inventore del Music School Contest, il primo concorso musicale rivolto alle band studentesche delle 139 scuole superiori di Milano e provincia. Quest’anno, dopo il successo della
scorsa edizione, si bissa”.
Prefiggendosi l’obiettivo di una scuola
aperta tutto il giorno, il preside ha dichiarato alla giornalista del Corriere: “I ragazzi
vogliono esercitarsi e non hanno una sala
prove? Perché chiudersi in uno scantinato? Ma c’è la scuola! Penso a locali sempre aperti, illuminati, dove i ragazzi, con
la dovuta sorveglianza da parte nostra,
possano vivere, lavorare, studiare”.
Bambini & musica,
si comincia da subito
Che si possa studiare musica a qualsiasi età è cosa risaputa: la musica fa bene alla crescita culturale e sociale dei
ragazzi, contribuisce all’equilibrio mentale in età adulta e costituisce una forma di impiego del tempo libero straordinariamente appagante per gli anziani.
Ma quello che l’articolista di Repubblica delle Donne vuole sottolineare nel
pezzo uscito il 27 settembre scorso è il
fatto che lo studio della musica può essere cominciato anche nei primi giorni
di vita. Naturalmente senza ricorrere al
solfeggio e al setticlavio, ma attraverso
un procedimento propedeutico di gruppo nel quale un maestro fa da guida in un viaggio alla scoperta dei suoni e delle loro interazioni. Fondatore di questo metodo propedeutico che si rifà, almeno in senso figurato, alla vicenda fiabesca del Pifferaio magico di Hamelin, è l’americano Edwin Gordon.
Oggi i corsi inventati da Gordon si stanno diffondendo a macchia d’olio in tutto il mondo: solo a Roma si registrano seicento iscritti, e la tendenza sembra in aumento: ottimo per i maestri, ma soprattutto per i giovanissimi allievi, che hanno così la possibilità
di iniziare il proprio “cammino musicale” fin dalla più tenera età.
11
Media
Lo strumento…
di vendita
Sono sempre di più le aziende che
utilizzano lo strumento musicale
all’interno delle loro campagne
pubblicitarie.
Segno evidente che lo strumento
musicale offre un fascino decisamente
unico, capace addirittura di aiutare a
vendere meglio i prodotti più disparati.
T
estimonial di alto profilo,
lo strumento musicale in
pubblicità sta assumendo
un ruolo che sorprende, diventando un raffinato supporter di campagne importanti (e ci riferiamo soprattutto alla carta stampata) dove
il suo forzato silenzio (dalle pagine
di un giornale non esce alcun suono) diventa fragorosa sottolineatura del brand di turno.
Ed effettivamente, noi addetti ai
lavori, abituati come siamo a vedere, toccare ed ascoltare gli strumenti musicali, a volte perdiamo la
corretta percezione dell’effetto che
uno strumento ha sul pubblico generico, per il quale, spesso, l’oggetto che genera un suono è ancora (per fortuna!) qualcosa di magico e di affascinante.
L’importante è
sorprendere
In questo senso, ci è piaciuto raccogliere in questa pagina alcuni
annunci pubblicitari che sono apparsi sulla stampa nazionale ed
internazionale, perché attraverso
gli strumenti musicali i creativi sono riusciti, di volta in volta, a far
passare un messaggio specifico,
legando alla pratica musicale una
serie di valori positivi che traspaiono dalla composizione della pagina stessa.
In effetti in pubblicità siamo abituati a ben altro: la top-model di turno
Pubblicità
e costume
(più o meno svestita), la foto da urlo, il paradosso che attira l’attenzione, il paesaggio mozzafiato…
Ma se l’uso sempre più frequente
(e gradito) dello strumento musicale, in vari contesti, aiuta a far vendere meglio i prodotti più disparati, significa che lo strumento in sé
fa parte della nostra cultura, e può
tornare a far parte (speriamo) della
nostra esperienza quotidiana.
Questo significa che si può sorprendere e incuriosire anche attraverso lo strumento musicale,
che diventa fulcro di una comunicazione diversa rimanendo esattamente quello che è: uno strumento
musicale.
A sinistra, campagna Hewlett-Packard ambientata
in un laboratorio di liuteria. Sopra, l’orchestra che
si è esibita al Festival giovanile finanziato da UBS
è diventata l’immagine istituzionale della banca.
A destra, pubblicità Iceberg.
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La pubblicità ha peraltro sempre fatto grande affidamento sulla
musica: sin dai tempi dei banditori
medioevali, che si annunciavano a
colpi di tromba o di tamburo fino ai
più recenti spot televisivi e cinematografici, dove la musica (ogni tipo
di musica) è sicuramente il collante più tenace. Basti l’esempio di
pasta Barilla (il motivetto più suonato sulle tastierine regalate a Natale alla fine degli anni ’80) o il più
recente exploit della nuova Panda
Fiat (Don’t call me baby…).
Ma lì è musica suonata. La musica
semplicemente suggerita, attraverso l’impiego di strumenti musicali fotografati, conferisce alla carta
stampata uno “spessore comunicativo” capace di catturare. E ci
sembra una bella notizia.
Da parte nostra manterremo una
alta soglia di attenzione verso pagine di questo tipo, cercheremo anche di costruire un piccolo archivio
nell’intento (magari più avanti) di
istituire anche un simbolico premio
per le migliori realizzazioni e per la
creatività più innovativa legata all’impiego degli strumenti musicali
in pubblicità. Escludendo, naturalmente, la pubblicità agli strumenti
musicali in sé…
Esiste, peraltro, anche il possibile fenomeno della cosiddetta coadvertising o del co-marketing: va-
Sopra, RADO ha scelto un modo tutto musicale per
presentare un orologio innovativo nella forma.
A destra: immagine corporate Fred Perry
e annuncio promozionale SKY.
Al centro della pagina, una raffinata
inserzione pubblicitaria Biella.
le a dire aziende che, insieme, propongono messaggi pubblicitari dividendo i costi delle campagne.
Ma non ci risulta che nel settore
dello strumento musicale, in Italia,
qualcuno abbia già effettuato scelte di questo tipo (a parte, naturalmente, rivenditori insieme a distributori o fabbricanti, ma questa è
un’altra storia). Se vi capita di accorgervi di inziative di co-advertising di questo tipo, comunque, segnalatecele: ne parleremo, senza
dimenticarci di citare la fonte.
E se trovate dei soggetti che vi
sembrano degni di nota, non mancate di segnalarli alla nostra redazione. L’idea del premio, in fondo,
non è poi tanto male!
Vittorio Gallarotti
Sulla scatola
del latte…
Anche la scatola del latte, quella che ogni
mattina si usa per fare colazione, a volte
può diventare qualcosa di simile a uno
strumento musicale. Uno strumento-giocattolo, certo, ma capace di far passare
un’idea. Ne è un esempio la confezione dil
latte della centrale di Monza: su un lato
del contenitore, campeggia infatti la scritta “Il Gioco è Vita” (che richiama tra l’altro
lo slogan “Musica è Vita”, adottato da Dismamusica e dalle maggiori associazioni
europee) insieme al disegno di un ragazzino che, usando i contenitori del latte, si è
autocostruito… una chitarra giocattolo.
L’iniziativa aderisce al Progetto Scuole
2003/2004, e aiuta a capire che giocare
e suonare sono elementi davvero essenziali per la crescita dei ragazzi!
DISMAMUSICA MAGAZINE OTTOBRE 2003
Associazioni nel mondo
La campagna sociale JMI
Jeunesses Musicales International, l’associazione no-profit fondata nel 1945 a Bruxelles da Marcel Cuvelier
e Renè Nicoly, traccia un primo bilancio della campagna pubblicitaria lanciata nella primavera scorsa in tutta
Europa. La campagna sottolinea l’importanza sociale del fare musica proponendo l’attività musicale come “antidoto” ai problemi di disadattamento giovanile che investono un numero sempre più alto di ragazzi europei.
Sviluppata da JMI a dall’agenzia di comunicazione BLD sulla base dei soggetti che riportiamo a lato, la campagna si basa su di un concetto estremamente semplice. Jim Begg, presidente di BLD, riassume in questo modo
l’idea di fondo: “Il messaggio è forte e chiaro - fare musica dà la possibilità di essere ascoltati.”
L’intervento, i cui costi sono in gran parte coperti dal finanziamento ottenuto grazie alla vittoria nel concorso per progetti pubblicitari no-profit Ideas that matter, prevede la distribuzione su tutto il territorio europeo di
27.000 poster e di 414.000 cartoline.
È per noi particolarmente interessante notare la perfetta sintonia degli obiettivi che esiste fra Dismamusica e
le associazioni “sorelle” degli altri Paesi del mondo: in molti ricorderanno infatti che, solo pochi anni fa, è stata proprio Dismamusica a proporre una campagna pubblicitaria a tema “sociale” per sensibilizzare il grande
pubblico nei confronti della pratica musicale.
Aste benefiche per salvare la musica
L’idea è americana, ma potrebbe presto essere esportata in tutto il mondo. VH1 Save the Music, l’organizzazione no-profit che si batte per la raccolta di fondi da destinare all’acquisto di strumenti musicali
per le scuole pubbliche, ha di recente attivato una collaborazione con AuctionDrop, il settore “benefico”
di eBay. In base all’accordo, AuctionDrop raccoglierà oggetti nuovi o usati donati dal pubblico e li metterà
all’asta attraverso il portale di eBay. I fondi raccolti verranno quindi destinati all’acquisto di strumenti musicali per le scuole pubbliche dell’area di San Francisco.
“Nei periodi difficili dell’economia,” ha dichiarato Effie Milionis, responsabile del programma AuctionDrop,
“le associazioni benefiche e le scuole si trovano in gravi difficoltà. Il nostro programma rappresenta un
modo creativo e semplice per uscire da questa situazione.”
L’accordo è stato siglato ufficialmente lo scorso 28 settembre, e gli articoli sono già in vendita sia sul sito
di AuctionDrop (www.auctiondrop.com) che sul sito principale di eBay (www.eBay.com). Come in ogni asta
benefica, le offerte più gradite sono quelle... più alte!
BMF 2003: tutto
esaurito!
foto danilo cocchi
Si è chiusa il 26 agosto scorso
con un bilancio al rialzo la BFA
2003, la Fiera britannica per gli
strumenti musicali. L’entusiasmo degli organizzatori è naturalmente alle stelle, dopo che
l’intera superficie espositiva è
stata venduta (non accadeva
da anni) e dopo che il folto pubblico presentatosi ai cancelli
d’ingresso ha fatto registrare
un aumento del 60% nel numero dei visitatori.
Molte le novità presenti in Fiera: nei due giorni della manifestazione, fra l’altro, pubblico ed
operatori hanno avuto modo di
incontrare direttamente il personale della MIA (Music Industries Association) e di assistere all’inaugurazione del nuovo
sito internet dell’Associazione
britannica, raggiungibile all’indirizzo www.mia.org.uk
Pubblico ed operatori sono attesissimi l’anno prossimo per
l’edizione 2004 della BMF, che
si terrà a Birmingham fra l’11 e
il 12 luglio.
14
Musik für Kinder!
È il titolo della manifestazione organizzata il 9 settembre scorso in
Germania per sottolineare il ruolo della musica nell’educazione.
Preceduta da un convegno internazionale organizzato dal Deutsches
Musikrat, la giornata ha visto esibirsi formazioni di ogni genere composte interamente da studenti. A proposito dei tagli all’educazione
musicale in Germania, il presidente tedesco Johannes Rau ha dichiarato fra l’altro: “Temo che da qui a qualche anno saremo tutti amaramente stupiti della mancanza di creatività dei nostri ragazzi.”
L’orchestra va a
scuola... in Francia
La CSFI (Chambre Syndicale de la
Facture Instrumentale) ha organizzato il 20 giugno scorso una giornata speciale destinata alle scuole. Durante gli incontri, i ragazzi
hanno potuto venire a contatto
con insegnanti e musicisti che li
hanno introdotti alla pratica musicale. Il progetto, dal titolo Osez la
musique!, rientra nella più ampia
campagna Orchestre à l’école promossa dalla CSFI per incoraggiare
la pratica strumentale presso le
giovani generazioni. Per informazioni è possibile consultare il sito Internet della CSFI, all’indirizzo
www.csfimusique.com
30.000 dollari
per la scuola
Sono stati donati alla Brookhurst
Junior High School di Anaheim i circa 30.000 dollari raccolti dalla Mr.
Holland’s Opus Foundation a seguito del concerto tenuto da Sir Elton
John il 17 gennaio 2003 in occasione del Winter NAMM.
La cifra è stata donata sotto forma
di strumenti musicali: trombe, saxofoni e altri strumenti a fiato per la
banda dell’istituto, i quali sono stati messi a disposizione da Yamaha
praticamente a prezzo di costo. In effetti, come sottolinea il comunicato stampa ufficiale rilasciato dall’Ufficio Stampa NAMM, il valore reale degli strumenti donati si aggira intorno ai 50.000 dollari.
“Questo patrimonio”, ha dichiarato il Dottor Michael Shelton della Junior High School, “ci permetterà di
accettare più candidati nei nostri corsi di musica, e darà ai ragazzi la possibilità di migliorare il profitto, dal
momento che non avranno più la necessità di scambiarsi gli strumenti.” Il dottor Shelton ha poi aggiunto
che “quando i ragazzi possono suonare il proprio strumento, raggiungono l’apice della giornata scolastica.
Ciascuno di loro non vede l’ora di poter suonare. E questo rappresenta un importantissimo passo avanti
nella costruzione della loro personalità.”
Nella foto in alto a destra, tratta dal sito internet NAMM, quattro ragazzi posano insieme al presidente
dell’Associazione statunitense (Joe Lamond, l’ultimo in piedi a destra) e alle autorità scolastiche e cittadine di Anaheim.
Gli americani
vogliono la
musica a scuola
Secondo una ricerca condotta
da una società specializzata in
indagini di mercato per conto
della NAMM, il 95 per cento
degli americani è convinto che
la musica costituisca un elemento fondamentale dell’educazione dei giovani.
La ricerca, dal titolo American
Attitudes Towards Music, viene portata a termine negli USA
ogni tre anni, ma i risultati di
quest’ultima edizione sono decisamente inediti.
L’80 per cento degli intervistati si è infatti dichiarato d’accordo con le teorie scientifiche
secondo le quali l’insegnamento della musica sviluppa
le capacità intellettive; mentre
il 78 per cento delle persone
interpellate è convinto che lo
studio di uno strumento musicale produca effetti positivi
sulle studio di tutte le altre discipline.
Ma è sugli aspetti sociali della
pratica musicale che gli americani sembrano essere più sensibili: il 96 per cento degli intervistati ha infatti dichiarato
che la partecipazione giovanile
ad una formazione musicale è
un presupposto determinante
per uno sviluppo corretto della
capacità di “fare squadra”.
La ricerca, che è stata condotta nei mesi di febbraio e marzo
di quest’anno, ha coinvolto un
numero significativo di famiglie
americane: ma, nonostante
l’ampiezza del campione, il 54
per cento degli intervistati ha
dichiarato di possedere almeno uno strumento musicale.
Questi risultati sembrerebbero indice di un mercato in gran
forma e dotato di tutti i presupposti necessari per una crescita esponenziale; tuttavia la situazione in cui versa l’insegnamento scolastico della musica
negli Stati Uniti è decisamente
grave. Complici la crisi economica e i reiterati tagli ai fondi
destinati all’istruzione, l’insegnamento della musica è oggi
in grave pericolo.
Ironia della sorte, commentano i ricercatori, tutto questo
accade proprio nel momento in
cui la “fame” di lezioni di musica è più alta.
I risultati della ricerca possono essere scaricati dal sito Internet ufficiale della American
Music Conference, all’indirizzo
www.amc-music.org
DISMAMUSICA MAGAZINE OTTOBRE 2003
Associazioni nel mondo
Strategia ad ampio raggio
L’associazione americana NAMM, in collaborazione con l’Australian Music Association, ha inaugurato una imponente campagna strategica per la sensibilizzazione alla pratica musicale.
Al di là della raccolta di fondi per il finanziamento dei corsi di
musica nelle scuole pubbliche, la campagna si pone l’obiettivo
di raggiungere i potenziali nuovi musicisti attraverso una serie
di sollecitazioni dirette.
A fronte di una attenta analisi del mercato e della sua segmentazione in fasce d’età, i coordinatori della campagna hanno deciso l’attivazione di programmi destinati rispettivamente ai ragazzi e agli adulti che conoscono già la musica ma che non la
suonano più.
Il programma destinato ai ragazzi passa attraverso un sito Internet, www.themusicedge.com, nel quale si possono trovare tutti i suggerimenti e gli stimoli per cominciare a suonare uno strumento musicale facendo attività di
gruppo. A supporto di questo sito, che ha ricevuto oltre
un milione di visite nei primi due mesi di attività, si sono
mossi anche importanti personaggi dello spettacolo che,
in qualità di “uomini-immagine”, hanno raccontato sul sito la storia della propria esperienza musicale e il perché
della loro scelta di suonare.
Al target degli adulti che hanno abbandonato la pratica
strumentale è invece destinata l’iniziativa di recupero alla musica che si chiama, con un nome un po’ ironico,
Weekend Warriors. Questo programma, che prevede una
affiliazione dei negozianti di tutto il Paese, offre ai partecipanti la possibilità di essere inseriti in un circuito di promozione nazionale: ai gruppi che si formano deve essere garantita la guida da parte di un coach
musicale e la possibilità di esibirsi, almeno presso il negozio di riferimento, con un supporto promozionale minimo.
DISMAMUSICA MAGAZINE OTTOBRE 2003
Rock and Pop Festival
2003
L’edizione 2003 dell’inglese Rock and
Pop Festival ha fatto registrare un incremento delle presenze. In un comunicato
stampa del 15 settembre scorso, la MIA
ha infatti affermato che sono stati circa
700 i musicisti che si sono esibiti sul palco della manifestazione.
Ad ascoltarli, una platea di 2.500 persone formata da amici, parenti
e pubblico generico.
L’aspetto forse più significativo del Rock and Pop Festival è stata
però la partecipazione di circa 1.100 bambini in età scolare e di 450
bambini affetti da forme di handicap. Tutti hanno avuto la possibilità di seguire brevi lezioni gratuite di introduzione alla musica e agli
strumenti musicali tenute da autorevoli insegnanti selezionati dai
soci MIA.
La sensibilizzazione del grande pubblico nei confronti della pratica
musicale è uno degli obiettivi principali della MIA: e il Rock and Pop
festival è appunto una delle attività che si collocano all’interno della
strategia che porta a “creare più appassionati di musica”.
Ottavo festival della gioventù
musicale europea
Si terrà fra Danimarca e Svezia l’ottavo Festival della Gioventù musicale europea promosso dall’EMU (Associazione delle Scuole di Musica europee). Il festival, che si svolgerà nella primavera dell’anno
prossimo, vedrà la partecipazione di circa 10.000 giovani da tutta
Europa.
15
Fiere nel mondo
Numeri per crescere in Cina
Mentre andiamo in distribuzione con questo numero, si apre a Shanghai la MUSIC
CHINA, salone dedicato a strumenti musicali e servizi.
Guardato dagli operatori internazionali come “terreno fertile” per eccellenza, il mercato cinese dello strumento musicale deve
molta della propria importanza al ruolo di
primo piano che la musica ha nel sistema
scolastico di questo Paese.
In Cina si contano circa 6.000 rivenditori di
strumenti musicali, molti dei quali controllano diversi negozi: un numero estremamente alto se rapportato alle condizioni attuali
di un’economia ancora incapace di garantire servizi elementari come l’elettricità al
30% della popolazione. Sulla base di queste premesse, il mercato cinese dello strumento musicale ha ancora molto spazio per
crescere: secondo diversi analisti, i quasi
due miliardi di dollari di fatturato del 2002
dovrebbero aumentare con un tasso di crescita anno su anno compreso fra il 6 e il
9%. Non è un caso che si guardi all’appuntamento di Shanghai con grande speranza:
il Salone cinese potrebbe imporsi nel breve
termine come “terzo polo” del commercio
mondiale dopo NAMM e MusikMesse.
Fiere in Agenda
L’importante, sottolineano gli analisti, è inquadrare Shanghai nella giusta prospettiva:
perché se è lecito aspettarsi buoni risultati,
è tuttavia sbagliato guardare alla Cina come
alla panacea in grado di risollevare le sorti
dei bilanci aziendali tout-court.
Le leggi del marketing affermano con forza
che ogni mercato è un fatto a sé. E se le fiere che si tengono in Cina e nei Paesi in fase
di crescita sono degli avvenimenti cruciali,
le “nostre” fiere acquistano ancora più importanza come tasselli-chiave del variegato
panorama del mercato mondiale dello strumento musicale.
OTTOBRE
9-12, Mosca. MUSIC - Moscow.
Fiera Internazionale dello strumento
muscale e delle attrezzature per l’illuminazione.
15-18, Stoccolma. LLB.
Salone per la produzione Audio, Video
e Multimedia e per le attrezzature musicali.
15-18, Shanghai. MUSIC CHINA.
Salone internazionale degli strumenti
musicali e dei servizi.
16-19, Santa Cruz de Tenerife.
Music and New Technologies Festival.
22-26, Kronberg.
Violin Making Exhibition.
23-26, Siviglia.
Feria Mundial del Flamenco.
Salone internazionale del flamenco.
23-26, Yokohama. MIFA.
Salone giapponese degli strumenti musicali.
23-26, Lisbona. MUSICALIA.
Salone della Musica, dell’Illuminazione
e dell’Audio.
23-26, Siviglia. WOMEX.
World Music Expo.
NOVEMBRE
Teheran. Iran Showtech.
Salone Internazionale per l’Audio-Video, il Cinema, la Fotografia e gli Strumenti Musicali.
13-16. Bratislava. EXPOMUSIC.
Salone internazionale della musica.
DICEMBRE
17-19, Chicago. Midwest Clinic International Band and Orchestra Conference and Exhibition.
GENNAIO 2004
15-18. Anaheim. NAMM.
Salone Internazionale degli strumenti
musicali.
FEBBRAIO 2004
11-14, San Antonio. TMEA
Texas Music Educators Association
Convention and Exhibition.
MARZO 2004
13-16, Rimini. DISMA MUSIC SHOW
Salone degli strumenti, delle edizioni
musicali e della discografia.
16
DISMAMUSICA MAGAZINE OTTOBRE 2003
Vita dell’Associazione
Rinnovo delle
cariche Dismamusica
L’Assemblea DISMAMUSICA, riunitasi lo
scorso mese di giugno, ha provveduto
al rinnovo delle cariche sociali per il quadriennio 2003 – 2006.
Alla presidenza è stato riconfermato Antonio Monzino jr. (al suo quarto mandato), gli
Organi Statutari risultano così composti:
PRESIDENTE
Antonio MONZINO jr.
Monzino spa
CONSIGLIO DIRETTIVO
Vice Presidente
Lorena FERRARI
BMG Publications
Vice Presidente
Giorgio MASETTI ZANNINI
M. Casale Bauer
Vice Presidente
Fabrizio SORBI
Proel
Consiglieri
Claudio BUGARI
Sisme
Claudio FORMISANO
Master Music
Masato OSHIKI
Yamaha Musica Italia
Mauro TANONI
FBT Elettronica
Marco VOLONTÈ
Carisch
COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
Giovanni DORIA
Strinasacchi
Nello GABRIELLONI
Cemex
Gianni RUGGINENTI
Rugginenti Editore
COLLEGIO DEI PROBIVIRI
Franco ARAMINI
Aramini Strumenti Musicali
Monica TAGLIAPIETRA DE SALVO
De Salvo Strings
Carlo BONOMI
Mogar Music
DISMAMUSICA MAGAZINE OTTOBRE 2003
Documento programmatico
La Segreteria Dismamusica ha di recente diffuso un
importante documento nel quale sono riassunte le
proposte e le posizioni ufficiali dell’Associazione per
lo sviluppo di una migliore politica della musica nel
nostro Paese.
I
l documento, di cui riproduciamo qui a
destra la prima pagina, nasce da una
serie di profonde riflessioni sul ruolo
culturale, sociale e scientifico della musica e dell’educazione musicale nel nostro
Paese. La musica, così si legge nelle prime
pagine del pamphlet, ha una funzione “formativa, educativa e culturale”, accanto alla
quale esiste una funzione “di stimolazione
di alcune funzioni del nostro cervello”, recentemente dimostrata da una lunga serie
di rigorose indagini scientifiche.
Le proposte operative
Partendo da questi presupposti, il documento espone in maniera piana e schematica i suggerimenti e le proposte operative
elaborate da Dismamusica per una politica
volta a restituire dignità ad un mondo (quello della musica suonata) che in questo momento si trova a dover fronteggiare la quasi
totale indifferenza dei media e della classe
politica.
La “ricetta” proposta da Dismamusica si
apre con un appello per l’inserimento dello
studio di uno strumento musicale nei programmi della scuola dell’obbligo. E conti-
Dismamusica:
Attribuite le deleghe operative
Il Consiglio Direttivo Dismamusica, nel corso della riunione del 30 settembre, ha attribuito le deleghe operative sulle principali aree tematiche di nostro interesse :
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Educazione Musicale e riforma della Scuola: Scuola Musicafestival: Comitato Tecnico Disma Music Show:
Rapporti con le Istituzioni: Rapporti con i rivenditori:
Comunicazione: Dati di mercato e ricerca:
Proselitismo Associativo:
Comitato Produttori:
Comitato Importatori e Distributori:
Comitato Edizioni Musicali:
Lorena Ferrari
Gianluigi Pezzera
Claudio Formisano
Antonio Monzino
Antonio Monzino
Marco Volontè
Claudio Formisano
Giorgio Masetti Zannini
Mauro Tanoni
Giorgio Masetti Zannini
Gianni Rugginenti
nua con la richiesta della riduzione dell’aliquota IVA sugli strumenti musicali, i quali,
al pari dei libri, sono veicolo di cultura e meritano di essere trattati in quanto tali.
Il documento propone inoltre la strada degli
incentivi, o bonus fiscali, per l’acquisto di
strumenti musicali. Dismamusica espone a
questo scopo anche i dati di mercato, che
dimostrano come l’adozione di queste strategie si tradurrebbe in una crescita economica per l’intero settore e in un innalzamento sostanziale del livello dell’offerta formativa della scuola italiana. Il documento sottolinea infine quello che molti recenti studi
indicano con chiarezza, vale a dire che, in
un contesto in cui si pratica regolarmente
l’istruzione musicale, il disagio sociale tende a diminuire, la creatività individuale è potenziata, e anche le “malattie sociali” legate allo stress sono in netto calo.
La classe politica deve ridare slancio all’insegnamento della pratica musicale. L’intera società non ha che da guadagnarci.
Catalogo interattivo
Il sito Dismamusica propone ai visitatori un nuovo servizio di indicizzazione
dei soci. Una volta arrivati alla pagina
dedicata alle aziende che aderiscono
all’associazione, è possibile visualizzare l’elenco completo degli iscritti a
Dismamusica, e anche effettuare una
ricerca delle aziende in funzione del
tipo di prodotti commercializzati o, a
scelta, dei marchi distribuiti.
Il database si propone di diventare un
importante e veloce strumento di consultazione: i Soci sono invitati a segnalare alla Segreteria Dismamusica
eventuali mancanze o errori.
17
Nuovi prodotti &...
Nuove tastiere
amatoriali da Casio
Casio rinnova completamente gli strumenti della fascia amatoriale e presenta sul mercato tre nuove tastiere elettroniche.
Si parte dal nuovo modello entry-level,
la CTK-491 a 61 tasti non dinamici. La
tastiera ha nell’ingresso microfonico
con volume separato un particolare di
pregio per questa fascia di prezzo.
CTK-591 è invece la nuova entry-level
General Midi dotata di tastiera dinamica. Dotata, come la “sorella minore”, di ingresso microfonico con volume indipendente sul pannello frontale,
si distingue fra l’altro per un rinnovato
e divertente sistema di auto-apprendimento.
Il nuovo catalogo delle tastiere amatoriali Casio si completa quindi con la
nuova “ammiraglia”, la CTK-691. Con
61 tasti e con lo stesso “motore” della
WK-3000 (senza smart card), questo
modello offre prestazioni di primissimo
piano ad un prezzo davvero “amatoriale”. Sul sito Internet di Casio è disponibile la brochure completa dei nuovi
prodotti.
ICAL
Tel. 02 380761
Milano
www.ical.it
Musicians’ Institute: in Italia... con Carisch
PSR K1, guide online
Il Musicians’ Institute è una delle scuole di musica americane più famose del mondo. I suoi docenti, tutti musicisti di
altissimo livello, si impegnano tradizionalmente anche nella
didattica... scritta. Carisch ha deciso di rendere disponibili
anche in Italia alcuni di questi preziosi manuali. Armonia e
Teoria - una risorsa completa per tutti i musicisti, di Keith
Wyatt e Carl Schroeder, è una guida estremamente pratica
per la comprensione di scale, accordi, armature di chiave
e tonalità. Ad esso si affianca La chitarra ritmica, di Bruce
Buckingham ed Eric Pascal. Il manuale offre una panoramica completa sui vari tipi di accordo, così come una trattazione scientifica dell’aspetto ritmico, dalla pennata al fingerstyle, dagli arpeggi al flatpicking.
Sul sito Yamaha sono
disponibili tutte le informazioni più aggiornate sulla PSR K1, la
tastiera pensata per
imparare a suonare e
a... cantare.
PSR K1 ha infatti un ingresso microfonico con tanto di effetto digitale, è in
grado di visualizzare sul display sia la
partitura che i testi delle canzoni e può
riprodurre MIDI File secondo la logica
“minus one” per permettere l’apprendimento delle singole parti o la creazione di assoli strumentali.
La dotazione di accessori è così ricca
(connessione USB, SmartCard, CardFiler...) che l’utente alle prime armi potrebbe avere bisogno di una guida. Inutile dire che Yamaha ci ha già pensato:
la Quick Guide per l’utilizzo del Card Filer è infatti disponibile per il download
nella pagina del sito Yamaha dedicata
alla PSR K1.
Milano
Carisch
Tel. 02 98221224
I 22 anni di Biasin
Continua la simpaticissima e consolidata tradizione di Biasin di Pordenone: anche quest’anno ha infatti dato vita a una grande festa
di anniversario (con eventi, concerti, gadgets e una super-torta)
che ha sottolineato in modo fragorosamente simpatico i 22 anni
di attività (1981 – 2003). È stata
una “due giorni” spumeggiante,
con clinics e dimostrazioni di vario
tipo, in collaborazione con i maggiori “attori” del mercato nazionale degli strumenti musicali.
E anche dalla nostra redazione,
buon compleanno, Biasin!
www.carisch.com
Open Day
Selmer
È un evento del tutto eccezionale quello
che vede protagonista
la francese Selmer fra
il 20 e il 22 ottobre.
Per la prima volta nella sua storia, Selmer organizza una “apertura straordinaria” della sua fabbrica di Mantes La
Ville.
In quest’occasione sarà possibile conoscere da vicino i procedimenti costruttivi degli strumenti, provare alcuni esemplari... e perfino richiedere una
customizzazione!
Durante gli “open day” gli artisti dello staff Selmer saranno a disposizione
dei visitatori per mostrare le possibilità tecniche e artistiche rese disponibili
dai modelli più recenti. Nell’occasione
verrà inoltre presentato ufficialmente
il nuovissimo contralto Selmer Reference.
Per partecipare alla “tre giorni” in terra di Francia è necessario inviare una
richiesta direttamente a Mogar Music:
l’operazione può essere portata a termine compilando un modulo che è stato distribuito presso i rivenditori autorizzati Selmer.
Mogar Music
Tel. 02 935961
Lainate (MI)
www.mogarmusic.it
Sisme presenta i nuovi
Hughes & Kettner
Sisme presenta al mercato i nuovi
amplificatori Hughes & Kettner Edition Blue 15. Piccoli, leggeri e facili
da trasportare, questi amplificatori sono stati progettati per offrire da subito
un’esperienza musicale gratificante.
Dotati di componenti Celestion e Jensen, i nuovi ampli Edition Blue 15 offrono un suono corposo e, come degli autentici “channel strip”, mettono
a disposizione dell’utente numerosi
controlli di gestione del suono: dall’EQ
a tre bande di intervento al loop effetti, dai due canali commutabili (Clean e Overdrive) alla possibilità di
connettere un CD-player
in ingresso.
Osimo Scalo (AN)
Sisme
www.sisme.com
Tel. 071 7819666
18
Yamaha Musica Italia
Tel. 02 935771
Lainate (MI)
www.yamaha.it
Informazione stampa
Outline
A seguito di informazioni false e scorrette fatte circolare ad arte nel mercato da individui non meglio identificati,
Outline informa che il line array serie
“Butterfly” è un prodotto originale e
proprietario, protetto da brevetti e domande di brevetto nazionali ed internazionali, e che quindi perseguirà legalmente chiunque con il proprio comportamento dovesse arrecarle danno.
Avendo inoltre rinvenuto sul mercato
sistemi line array pressoché identici
al proprio modello “Butterfly”, Outline raccomanda a tutti gli operatori del
settore la massima cautela in eventuali acquisti di apparecchiature in
possibile contraffazione dei propri brevetti, modelli e/o domande di brevetto
sotto indicate.
In conformità con le normative vigenti nei diversi Paesi, infatti, Outline si
riserva di agire giudizialmente a tutela dei propri diritti brevettuali contro
chiunque produca, commercializzi, o
comunque utilizzi a scopo commerciale, line array che presentino contraffazioni dell’unica e originale forma “Butterfly”.
- Domanda italiana di brevetto per Modello o Disegno n. BS2002O000020 del 09
luglio 2002
- Modello internazionale n. DM/062394
(WIPO)
- Domanda di brevetto per Modello o Disegno U.S. n. 70804
- Domanda italiana di brevetto per Invenzione n. BS2002A000063 del 9 luglio
2002
- Domanda di brevetto internazionale PCT
n. PCT/IT 03/00123.
DISMAMUSICA MAGAZINE OTTOBRE 2003
Nuovi prodotti &...
Prokofiev visto da Rattalino
Carisch colora...
la chitarra
Carisch presenta un nuovo volume dedicato alla didattica della chitarra. Curato completamente da Roberto Fabbri, firma di prestigio del settore “a sei
corde” della Carisch, il nuovo metodo
si intitola La chitarra... a colori e promette di rivoluzionare l’approccio degli
studenti più giovani.
Fabbri parte dalla constatazione che,
nelle fasi iniziali dello studio dello strumento, una delle maggiori difficoltà incontrata dai bambini è quella legata alla creazione di una relazione fra la nota
scritta sul pentagramma e la posizione
sul manico della chitarra. Per uscire da
questa empasse, Fabbri propone di assegnare un colore a ciascuna delle sei
corde, in modo da possedere un “codice” di riferimento per rendere le cose
più facili.
A far da guida ai giovani studenti in
questo viaggio didattico del tutto sperimentale c’è il (naturalmente) coloratissimo Leoncino, che è ormai diventato una simpatica presenza fissa nelle produzioni editoriali firmate
da Fabbri.
CARISCH
Tel. 02 98221224
Zecchini Editore propone un saggio
sulla figura di Sergej Prokofiev.
Scritto da Piero Rattalino, il volume indaga a fondo la figura del compositore
russo, una delle più complesse nel panorama della storia della musica.
L’autore va alla ricerca di tutte le sfaccettature della personalità artistica di
Prokofiev e svela al lettore la sorprendente ricchezza della produzione artistica del grande musicista. Opere,
musiche di scena, sinfonie, concerti,
lavori sinfonico-corali, da camera, solistici...
Nella sua analisi, Piero Rattalino paragona la grande versatilità di Prokofiev
Musica & Film
a quella di Mozart, sottolineando tuttavia che, se di Mozart si è detto e scritto in grandissima quantità, lo stesso
discorso non vale per Prokofiev, la cui
vicenda umana e artistica è ancora in
gran parte poco conosciuta.
Zecchini Editore
Tel. 0332 331041
Varese
www.zecchini.com
Fiocco rosa in edicola: nasce Colonne Sonore, la
prima rivista italiana dedicata alla musica da film.
Ricca di interviste, reportage e
interessanti recensioni, la nuova
pubblicazione ha anche un sito
internet, raggiungibile all’indirizzo
www.colonnesonore.net
Alla redazione vanno gli auguri di
Dismamusica Magazine.
Milano
www.carisch.com
Nuova sede
per Crismusic
Dopo 28 anni il punto vendita Crismusic
di Milano ha cambiato sede, e ha trovato
una nuova e più confortevole sistemazione in Via Bovisasca, 97, a 800 metri dalla vecchia “storica” sede di via Candiani.
Per festeggiare l’evento, Cris ha voluto
dedicare la tradizionale festa autunnale,
che si è svolta lo scorso 28 settembre,
proprio al “trasloco” effettuato da pochissimo.
Durante la festa, informale e graditissima (che si è protratta per tutta la domenica) sul palco del punto vendita si sono
alternati numerosi musicisti (Sergio De
Agostani, Max De Bernardi trio, Daniele
Gregolin trio, Python Lee Jackson Power
trio), ma oltre a questo è stata anche
dedicata una particolare attenzione allo
strumento musicale di fattura artigianale, grazie agli incontri con i liutai Viola e
Colombo della Liuteria Acustica Italiana
(L.A.I.) e Martino Lunardelli della Lunart
Guitar Work.
Ci uniamo al tintinnio dei bicchieri del
brindisi che ha certamente chiuso la
giornata!
DISMAMUSICA MAGAZINE OTTOBRE 2003
19
Nuovi prodotti &...
Gibson & Corvette: Limited Edition
Gibson Custom ha unito due icone della cultura americana - la chitarra Les Paul
e la Chevrolet Corvette - realizzando la nuova chitarra Gibson Les Paul 50th Anniversary Corvette, che verrà prodotta in soli 50 esemplari, e che la stampa automobilistica ha già ribattezzato “La Corvette più magnetica di tutti i tempi”.
La particolarità di questo strumento è la parte
superiore a forma di lunotto diviso, tipico della Corvette. La chitarra 50th Anniversary Corvette ha il corpo modificato Les Paul doublecutaway carved-top, uno speciale ponte strings-through-body, due pickup single-coil e una
vetrina da muro personalizzata.
GIBSON MED
Tel. 02-98283838
Fax: 02-98283839
Antonio Forcione
& Yamaha Silent
Guitar
Antonio Forcione sarà in Italia per un tour per tutto il
mese di ottobre. In occasione delle tappe italiane, il celeberrimo chitarrista acustico utilizzerà anche una
bellissima chitarra
Yamaha Silent Guitar SLG-100N e terrà
alcuni clinics presso otto
rivenditori autorizzati Yamaha.
Gli incontri, particolarmente prestigiosi data la notevole statura artistica del personaggio, sono ad
ingresso libero.
Yamaha Musica Italia
Tel. 02 935771
S. Giuliano Milanese (MI)
www.gibson.com/it
Nuovo software per le
ammiraglie Casio
Annunciato per ottobre il nuovo potente software per WK3000/3500 e CTK691 (IDES – Internet Data Expansion
System). Si tratta di un editor completo attraverso cui è possibile intervenire
su quasi tutti i parametri della tastiera
in modo agevole e rapido.
Attraverso IDES è possibile inoltre importare file WAVE assegnando i vari
campioni a sezioni diverse della tastiera, creare nuovi styles partendo
da file MIDI, sostituire gli strumenti che compongono gli stili con strumenti e drum kit campionati e convertire i midi file da formato 1 a formato 0. Il nuovo programma potrà essere scaricato gratuitamente dal sito
www.music.casio.com
Qui è disponibile on line materiale da
scaricare gratuitamente (preset, style,
song, preset con Wave, Drum kit con
Wave, Registration memory...)
Lainate (MI)
www.yamaha.it
ICAL
Tel. 02 380761
Fender presenta con orgoglio il suo più
recente amplificatore per basso combo,
il 400 PRO appena riprogettato. Il nuovo 400 PRO è un combo di livello assolutamente professionale da 350w, 2x10
(basato sul Bassman 400C). Gli aggiornamenti significativi della versione professionale comprendono la copertura in
moquette “Ozite”, gli angoli rinforzati per
l’incolonnamento, altoparlanti tipo “cast
frame heavy duty” con poli ventilati e
maniglie con ritorno a molla. Suona come un KILLER! Progettato specificamente per i bassisti a cui serve un amplificatore combo versatile, hi-fi, di potenza elevata,
il nuovo 400 PRO ha un suono incredibile, è
facile da usare e da trasportare e suona FORTE! Questo amplificatore è un chiaro esempio dell’impegno Fender nell’Amplificazione per Basso. In risposta alle
esigenze dei professionisti, Fender ha dotato questo amplificatore PRO combo
di altoparlanti Eminence “cast frame” di qualità assoluta. Non solo: lo ha anche
dotato di serie di un accordatore professionale Korg DTR-1000. In futuro, verrà
anche realizzato un altoparlante di estensione 115 da 4 ohm.
* Accordatore a Rack montato a bordo: in dotazione un Korg DTR-1000 * Altoparlanti Eminence “Cast Frame” in grado di gestire elevati livelli di potenza * Copertura in moquette nera di qualità industriale con angoli
rinforzati per l’incolonnamento * EQ a 5-Bande che comprende 3 Bande di EQ Semi-Parametriche con controllo di Guadagno ed interruttore On/Off * Controllo “Room Balance” e Interruttore “Enhance” * Compressore
Variabile * Uscita per l’Accordatore * Loop Effetti * Controllo a pedale ad 1 Interruttore per l’In/Out dell’EQ
* Rotelle Removibili * Dimensioni (AxLxP): cm. 62,9 x 58,4 x 43,2 * Peso: 40 kg. circa
20
Fax: 051-766525
Il popolare programma di Piero Angela si è occupato approfonditamente, lo scorso agosto, anche di pianoforte. I tecnici della RAI, con la collaborazione di Strinasacchi (distributore italiano di Steinway) si sono infatti riccamente documentati ad Amburgo, presso
lo stabilimento del celeberrimo marchio statunitense, e hanno seguito passo-passo la
nascita di ogni particolare del “principe degli strumenti”.
Durante la trasmissione, i telespettatori sono stati presi per mano dal giornalista (notoriamente anche valentissimo pianista jazz) e hanno potuto seguire un percorso quasi
avventuroso, che partendo dalle cataste di legno posto ad essiccare, si è spinto attraverso le fasi della modellazione, della verniciatura, della costruzione del telaio, della
costruzione della meccanica e delle corde fino all’assemblaggio finale e all’emozione
della generazione dell’inconfondibile suono del pianoforte a coda.
“Il pianoforte è uno strumento straordinario”, ha commentato Piero Angela durante
la trasmissione, “Ma se si tratta di un pianoforte a coda ha addirittura una marcia in
più...”, parlando poi anche del doppio scappamento e di altri dettagli tecnici normalmente riservati agli addetti ai lavori. Ma non dobbiamo dimenticare che Quark si rivolge
a una platea di spettatori che si calcola a milioni…
Grazie, Piero Angela! (e grazie anche a Steinway per la collaborazione).
Cadriano di Granarolo (BO)
www.casalebauer.com
Verona
Fax: 045 8301837
STRINASACCHI
Tel. 045 8345692
IV concorso organistico “Marcello Galanti”
Si svolge proprio mentre andiamo in stampa la quarta edizione del concorso organistico internazionale intitolato a Marcello Galanti, il fondatore della Intercontinental Electronics
spa (Viscount). Il concorso, che è patrocinato dal Comune
di Mondaino e dalla Provincia di Rimini, si tiene presso la
Vecchia Fabbrica Galanti fra il 4 e il 5 ottobre: i concorrenti
si misurano con un organo Prestige I a tre manuali, firmato,
naturalmente, Viscount. A tutti i partecipanti vanno gli auguri
della redazione di Dismamusica Magazine!
Titan Music
Tel. 0541 981700
Milano
www.ical.it
Combo 400 Pro FENDER
M. CASALE BAUER
Tel. 051-766648
Steinway a Quark
Mondaino (RN)
www.viscount-organs.com
L’ultimo
click di
Danilo
Danilo Cocchi ci ha lasciati lo scorso 5 ottobre, dopo una breve malattia.
Per noi di Dismamusica
Magazine era più che
un amico, ed era anche un prezioso collaboratore, grazie all’entusiastica
passione per la fotografia, che da qualche tempo era diventata la sua attività preminente.
Classe 1946, vive e lavora tra Milano e Imperia. Da giovane i suoi interessi si sviluppano intorno alla pittura e alle arti grafiche in genere. Si diploma alla “Scuola Superiore d’Arte Applicata” del Castello Sforzesco e
lavora presso studi di architettura e grafica, contemporaneamente matura la sua passione per la fotografia che nel tempo si trasformerà in professione: questo è l’incipit della biografia proposta nel suo sito Internet
(www.photographers.it/danilococchi), che offre anche suggestivi esempi di
un personalissimo modo di intendere la fotografia.
Ci mancheranno il suo carattere gioviale, la sua straordinaria bonomia e la
sua capacità di strappare sempre un sorriso con una garbata ironia sottolineata dal tono baritonale dell’inconfondibile voce.
Abbracciamo idealmente la moglie Clelia e il figlio Sergio, per i quali i suoi
occhi hanno sempre saputo brillare di orgoglioso affetto.
Gianni Cameroni
DISMAMUSICA MAGAZINE OTTOBRE 2003
Nuovi prodotti &...
Master Music
distribuisce Randall
Su misura, a richiesta…
Digidesign 96i I/O
La gamma di amplificatori
Randall, apprezzata particolarmente
dai musicisti legati alle sonorità rock,
metal, punk, grunge, funk e così via,
è oggi distribuita in Italia da Master
Music, l’azienda che ha sede nei
pressi di Milano.
“Per molti aspetti”, chiarisce Claudio
Formisano a proposito di questa scelta
distributiva, “la presenza di Randall nel
nostro catalogo è quasi una risposta al
mercato, sia per i modelli più prestigiosi, con la stupefacente modularità dei
suoni e con la vasta biblioteca di moduli disponibili, sia per i modelli entrylevel, già aggressivi al punto giusto da
riuscire ad entusiasmare”.
Nella foto, la testata V-Max.
Stefy Line di Recanati, organizzatissima azienda specializzata in custodie per
strumenti, ci segnala un servizio importante che è in grado di fornire, attraverso
i rivenditori, ai musicisti e agli appassionati: le custodie su misura.
Fortemente tesa a studiare sempre nuove soluzioni in termini di materiali e imbottiture per la perfetta protezione degli
strumenti, Stefy Line si è infatti strutturata anche per fornire ai suoi clienti i cosiddetti pezzi unici (e ci basti l’esempio di
una chitarra a doppio manico) per il trasporto degli strumenti. Su ordinazione,
l’azienda di Recanati è quindi in grado di
produrre, nei colori e con i materiali prescelti, ogni sorta di custodia per qualsiasi strumento (incluse le tastiere e i piani digitali). Per i rivenditori, le bande e i
gruppi musicali, inoltre, Stefy Line offre
la possibilità di disporre di prodotti personalizzati (le custodie con il nome e il
logo del punto vendita o della banda, ad
esempio) in tempi davvero veloci. Sono
dettagli importanti a livello promozionale, che vale la pena, crediamo, di prendere in considerazione.
Digidesign ha da poco introdotto sul mercato 96i I/O, la
più recente interfaccia audio
per sistemi Pro Tools®|HD e
Pro Tools|HD Accel. Si tratta di
una interfaccia audio multicanale per Pro Tools|HD capace
di 96 kHz, ed offre un’alternativa per le connessioni a livello
di linea. La nuova interfaccia consente l’inserimento rapido e semplice in ambiente Pro Tools di strumentazioni esterne di terze parti quali, ad esempio, expander,
tastiere, campionatori, effetti e altre periferiche. I suoi canali di input analogico e
digitale, il suo supporto per alte frequenze di campionamento e il suo design molto resistente fanno della 96i I/O la soluzione ideale tanto per studi professionali
quanto per home studio.
Master Music
S. Pedrino di Vignate (MI)
Tel. 02 95360396 Fax: 02 95360658
Stefy Line
Recanati
Tel. 071 7501492 www.stefyline.com
I nuovi mixer
LEM
La serie RD di LEM è la nuova linea di mixer progettata
sia per musicisti che per
applicazioni di home recording, sistemi multimediali e installazioni fisse.
Basata attualmente su due modelli (nella foto il modello
base), la
gamma propone 8 ingressi e, nel caso del più completo Rd 82 fx, la presenza
di un effetto digitale interno. La versioni fx include un DSP a 24bit interamente
realizzato con tecnologia LEM. Il processore di effetti è di facilissimo impiego e
mette a disposizione dell’utente ben 256 effetti diversi: attraverso il selettore
Presets è possibile scegliere tra 16 tipologie di effetti (riverberi di varia natura,
delay mono o stereo, effetti modulati, combinazioni di due effetti), mentre il selettore Variations dà la scelta tra 16 varianti (durata, profondità, contenuto armonico, ecc.) della tipologia di effetto selezionata. I modelli Rd hanno a disposizione quattro canali Mono con ingresso mic/line e alimentazione phantom e
due canali stereo con ingresso di linea. Ciascun canale è dotato di filtro low cut,
equalizer a tre bande, due mandate aux, funzione solo (per l’assegnazione del
segnale del canale all’ascolto in cuffia, alle uscite controlroom e alla visualizzazione sui bargraphs a LED), peak led (indica che il segnale inviato all’effetto è
prossimo al massimo livello accettabile prima della distorsione) e slider.
Generalmusic
Tel. 0541 959511
S. Giovanni in Marignano (RN)
www.generalmusic.com
Digidesign
Tel. 02 5778971
Fisarmonica & Rock
Fin dall’inizio degli anni Novanta, in coincidenza con l’affermarsi di quel genere
definito “folk rock” o “etno rock”, il rock italiano ha visto il diffondersi della fisarmonica nelle fila dei suoi gruppi più rappresentativi. Una delle formazioni a fare
da “apripista” è stata quella dei Gang. Dopo i primi album fortemente influenzati dalla musica dei Clash, la band marchigiana ha deciso di rifarsi al patrimonio
della nostra musica folk. La vicenda è sintetizzata in una frase tratta dal loro sito ufficiale: “I Gang, (...) ancora una volta si avvalgono dell’esperienza che viene
dal Sud del mondo, da quella moltitudine di gruppi e solisti che hanno assorbito
il rock come parte della cultura occidentale urbana per farlo diventare un passaporto di rinnovamento delle proprie radici e della propria identità”.
Dall’utilizzo degli strumenti a mantice nei contesti rock sono scaturite esigenze
nuove rispetto al passato: le fisarmoniche devono essere leggere per suonare in
movimento ma con un suono presente; devono avere una timbrica vellutata ma
anche aggressiva; devono avere un suono che rimandi alla tradizione popolare
senza però esaurirsi nella tavolozza timbrica del liscio. Tutto questo per poter sostituire le tastiere con la stessa presenza sonora ma con in più quel calore e quella espressività che solo il mantice della fisarmonica può dare.
La maggior parte dei gruppi ha trovato queste caratteristiche nelle fisarmoniche
Excelsior. Questa casa produttrice, che ha sede a Castelfidardo, è stata fondata
nel 1924 a New York, da sempre città simbolo di contaminazione, di modernità nella tradizione, e proprio sul suolo americano, per rispondere alle esigenze dei fisarmonicisti statunitensi, la Excelsior ha elaborato negli anni i suoi prodotti.
Oltre ai noti modelli per jazzisti (adottati in Italia, ad esempio, da Peppino Principe,
Antonello Salis, Gianni Coscia) sono in produzione da tempo anche strumenti studiati per fisarmonicisti di varie etnie, dediti a diversi generi musicali: lo zydeco ed il
cajun della Louisiana, il Tex-Mex, la musica klezmer o il blues. Questi modelli, conosciuti da tempo dagli appassionati di tutto il mondo, hanno assunto nuovi connotati
proprio per soddisfare le richieste dei sempre più numerosi fisarmonicisti del rock,
come il grande Danny Federici della E Street Band di Bruce Springsteen. In Italia,
oltre ai già citati Gang (e al loro loro fisarmonicista Fabio Verdini), fra i fisarmonicisti rock ci sono oggi Andrea Mei (duo Loralai & Doct. Mei), Daniele Contardo
dei Modena City Ramblers, Alberto Cottica (Fiamma Fumana) e Peppe Voltarelli
(Parto delle Musiche Pesanti). Sul versante del rock etnico ricordiamo Emanuele
Giunti delle Nuove Tribù Zulu e Fabio
Martino degli YoYo Mundi.
Castelfidardo (AN)
CEMEX
Tel. 0717820982 Fax: 0717820104
Legni pregiati e brevetti: il segreto della Di Berardino Drums
Di Berardino Drums offre una serie di batterie di altissimo livello, realizzate interamente a mano, che, a detta di molti, suonano in
modo davvero originale e particolarmente convincente. Il segreto, secondo Di Berardino, risiede nel sistema di costruzione dei fusti: per il modello classic viene utilizzato acero multistrato di 6 mm di spessore, mentre il modello Prestige offre la raffinatezza della
costruzione dei fusti con doghe da 8 mm. di spessore, una soluzione capace di garantire una resa acustica stupefacente. Tutte le batterie Di Berardino offrono poi l’esclusivo e brevettato sistema
di montaggio delle pelli a un solo tirante: un’accordatura perfetta in pochissimi
secondi e senza dover utilizzare pelli a doppio strato. Disponibili per:pop, fusion,
latin jazz, jazz (la differenza sono le altezze dei fusti,ed i legni utilizzati come tatajuba, rovere, frassino, acero) le Di Berardino dispongono anche di meccaniche
di altissimo livello, finiture eleganti e brillantissime e una attenta dotazione di
supporti. Dallo scorso 4 ottobre, Di Berardino ha una sua batteria nella trasmissione TV Disney Club, che va in onda tutti i sabati.
Di Berardino Drums
Tel. 085 690287
22
Assago (MI)
www.digidesign.it
Pescara (PE)
www.diberardinodrums.com
Ground zero riparte
dalla musica. Italiana.
21 pianoforti italiani, firmati da Fazioli,
hanno inaugurato il 25 settembre scorso il rinnovato spazio del Winter Garden
di New York, nelle immediate vicinanze
di Ground Zero. Il padiglione del Winter
Garden era stato danneggiato dal crollo delle Twin Towers, ma è stato ricostruito completamente. Per l’inaugurazione è stata scelta una composizione
di Daniele Lombardi, Sinfonia.
DISMAMUSICA MAGAZINE OTTOBRE 2003