Diploma Universitario in Ingegneria Corso di Fisica Tecnica Paolo Di Marco e Alessandro Franco Esercizi di Termodinamica Applicata Versione 99.00 – 11/11/99. La presente raccolta è redatta ad esclusivo uso didattico degli allievi dei Diplomi Universitari del settore industriale dell’Università degli Studi di Pisa. Gli autori se ne riservano tutti i diritti. Essa può essere riprodotta solo totalmente ed al fine summenzionato, non può essere alterata in alcuna maniera o essere rivenduta ad un costo superiore a quello netto della riproduzione. Ogni altra forma di uso e riproduzione deve essere autorizzata per scritto dagli autori. Gli autori saranno grati a chiunque segnali loro errori, inesattezze o possibili miglioramenti. Gli autori ringraziano gli studenti che hanno contribuito alla redazione di alcune soluzioni. P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata INDICE METODOLOGIA DI RISOLUZIONE DI PROBLEMI DI TERMODINAMICA.. 3 FONDAMENTI DI TERMODINAMICA..................................................................... 5 TERMODINAMICA DEGLI STATI............................................................................ 8 SISTEMI TERMODINAMICI APERTI E CHIUSI ................................................. 10 CICLI TERMODINAMICI DIRETTI E INVERSI .................................................. 15 ESERCIZI RISOLTI .................................................................................................... 18 TERMODINAMICA DEGLI STATI.........................................................................18 SISTEMI APERTI 20 CICLI TERMODINAMICI.......................................................................................25 SCAMBIATORI DI CALORE ..................................................................................34 TRASMISSIONE DEL CALORE .............................................................................36 ESERCIZI ASSEGNATI NEI COMPITINI .............................................................. 38 APPENDICI ................................................................................................................... 51 APPENDICE 1 – Soluzioni degli esercizi 1-30 (a cura dello studente Leonardo Caruso)..................................51 APPENDICE 2 - Equazioni di stato per i gas ideali e per i liquidi incomprimibili............................................................................59 APPENDICE 3 - Trasformazioni reversibili per i gas ideali con calori specifici costanti: lavoro e calore scambiati .............................60 LAVORO DI DILATAZIONE REVERSIBILE (gas ideale)......................................60 LAVORO DI COMPRESSIONE/ESPANSIONE REVERSIBILE IN SISTEMI APERTI A REGIME (gas ideale)...............................................61 APPENDICE 4 – Proprietà termofisiche dei fluidi.................................................62 APPENDICE 6 - Unità di misura – Sistema Internazionale ...................................71 APPENDICE 6 - Tabelle di conversione tra unità di misura..................................73 APPENDICE 6 - Costanti fisiche notevoli ..............................................................74 e-2 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata METODOLOGIA DI RISOLUZIONE DI PROBLEMI DI TERMODINAMICA Il primo passo in una analisi termodinamica è la identificazione del sistema delle sue interazioni con l’esterno (es. il sistema è chiuso, aperto, le pareti sono adiabatiche, etc.). Devono quindi essere prese in considerazione le leggi fisiche che governano il comportamento del sistema e le altre relazioni pertinenti (es. leggi costitutive della sostanza presente nel sistema). Nella maggior parte delle analisi si usano, direttamente o indirettamente, una o più delle seguenti tre equazioni di bilancio, che sono indipendenti dalla particolare sostanza o sostanze considerate e dal tipo di trasformazione che avviene: • conservazione della massa • conservazione dell’energia • secondo principio della termodinamica In aggiunta, di solito è necessario aggiungere i legami tra le proprietà della particolare sostanza o sostanze considerate: le cosiddette leggi costitutive della sostanza. Per ottenere buoni risultati è necessario seguire un approccio sistematico. Bisogna evitare la tentazione di cominciare il problema dal mezzo, selezionando ad esempio alcune equazioni che sembrano appropriate, sostituendo numeri o semplicemente affidarsi al calcolatore. E’ fortemente consigliato perciò che la soluzione di un problema sia organizzata utilizzando i seguenti passi. Variabili note: Descrivere concisamente e con parole proprie che cosa è noto. Questo richiede di aver letto il problema attentamente e di aver attentamente pensato ad esso. Variabili da determinare: Definire in maniera concisa e con proprie parole che cosa deve essere determinato. Dati Schematici: Disegnare un piccolo quadro rappresentativo del sistema in considerazione. Decidere ad esempio se un sistema chiuso od aperto sono appropriati per l’analisi ed identificarne con precisione il contorno. Identificare i diagrammi di stato che contengono rilevanti informazioni circa il problema in esame e disegnarli, localizzando i punti chiave e indicando, se possibile, la trasformazione eseguita dal sistema. Assunzioni: Elencare tutte le assunzioni semplificative e le idealizzazioni che possono essere fatte. Analisi: Utilizzando tutte le assunzioni e le idealizzazioni fatte, semplificare le equazioni che governano il fenomeno fino a formare la sequenza di esse che produrrà il risultato. E’ consigliabile lavorare con le equazioni, senza sostituire valori numerici, il più a lungo possibile, per evitare la accumulazione degli errori di arrotondamento nei calcoli successivi. In ogni caso, i calcoli devono essere condotti con un numero di cifre significative superiore (ma non eccessivamente!) a quello con cui si vuole ottenere la soluzione finale. Quando le equazioni sono ridotte alla loro forma finale, analizzarle per vedere quali dati aggiuntivi sono richiesti. Per quanto possa sembrare ovvio, spesso ci si dimentica che il numero delle incognite deve essere pari a quello delle equazioni indipendenti che si hanno a disposizione. Identificare i dati, le tabelle, i diagrammi o le equazioni aggiuntive eventualmente necessarie. Quando tutti i dati e tutte le equazioni sono disponibili, sostituire i valori numerici all’interno delle equazioni. Controllare se c’è uniformità a livello dimensionale e quindi eseguire i calcoli richiesti. Alla fine, considerare se le grandezze dei valori numerici sembrano ragionevoli e se i segni algebrici associati ai valori numerici sono corretti e-3 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata SIMBOLI PIU’ UTILIZZATI A = area della superficie cv = calore specifico a volume costante cp = calore specifico a volume costante COP = coefficiente di prestazione D = diametro Ec = energia cinetica Ep = energia potenziale G = portata massica GV = portata volumetrica h = entalpia α = coefficiente di scambio termico k = rapporto tra i calori specifici l = lavoro per unità di massa L = lavoro M = massa n = esponente della generica politropica nc = esponente della politropica di compressione ne = esponente della politropica di espansione p = pressione q = calore scambiato per unità di massa Q = calore scambiato r = calore latente di vaporizzazione rv = rapporto di compressione volumetrico R = costante dei gas s = entropia specifica t, τ = tempo T = temperatura U = energia interna U = conduttanza termica u = energia interna per unità di massa u = coefficiente globale di scambio termico (scambiatori di calore) v = volume specifico V = volume x = titolo del vapore W = potenza Z = pv/RT = fattore di compressibilità ρ = densità εc, ηc = rendimento isoentropico del compressore εt, ηt = rendimento isoentropico della turbina η = rendimento µ = viscosità dinamica e-4 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata FONDAMENTI DI TERMODINAMICA ESERCIZIO 1 Identificare un sistema per lo studio dei processi indicati nel seguito, classificarlo in aperto o chiuso, a regime o meno, e determinare le sue interazioni con l’esterno. • Riscaldamento di una bombola di gas; • un estintore a CO2 in funzione; • una pentola di acqua che bolle; • una billetta di acciaio che viene temprata in un bagno d’olio; • un frigorifero domestico in funzione; • la turbina a vapore di un impianto termoelettrico a regime; • un razzo al lancio; • il motore di aereo alla velocità di crociera. ESERCIZIO 2 Determinare la pressione assoluta su un batiscafo immerso in mare alla profondità di 4000 m. La densità dell’acqua marina è 1020 kg/m3 e la pressione atmosferica sul livello del mare vale 980 hPa. [40.11 Mpa] ESERCIZIO 3 Il camino di una centrale termoelettrica deve trasportare una portata volumetrica GV = 1150 m3/s di fumi. Supponendo che il camino sia circolare e di adottare un valore della velocità media del fluido di 30 m/s, calcolare il diametro del camino. [7 m] ESERCIZIO 4 Dell’ossido nitroso, con calore specifico a volume costante cv = 0,674 kJ/Kg K fluisce con una velocità di 5 m/s e ad una temperatura di 120 °C in una tubazione posta a 120 m rispetto al livello del mare. Si valuti l’energia cinetica ec, l’energia potenziale gravitazionale ep e l’energia interna u di 1 kg di gas assumendo il mare come livello di riferimento per l’energia potenziale gravitazionale e considerando nulla alla temperatura di 0 °C l’energia interna del gas. [u = 80880 J/kg; ec = 12.5 J/kg; ep = 1177 J/kg] ESERCIZIO 5 Un gas contenuto in un sistema chiuso cilindro pistone è inizialmente nelle condizioni p1 = 4 bar, V1 = 0.15 m3. Esso si espande reversibilmente a pressione costante fino ad un volume V2 = 0.36 m3. Calcolare il lavoro di dilatazione. [L = 84 kJ] ESERCIZIO 6 Ripetere il calcolo del precedente esercizio nella ipotesi che, a partire dalle stesse condizioni iniziali, l’espansione avvenga secondo la legge pV = cost. [L = 52.5 kJ] ESERCIZIO 7 Ripetere il calcolo del precedente esercizio nella ipotesi che, a partire dalle stesse condizioni iniziali, l’espansione avvenga secondo la legge pV1.4 = cost. [L = 44.7 kJ] ESERCIZIO 8 Tracciare su un diagramma p-V le trasformazioni relative ai tre esercizi precedenti e giustificare graficamente che il lavoro maggiore si ottiene nella espansione isobara. e-5 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata ESERCIZIO 9 Una massa M = 1.5 kg di fluido refrigerante è contenuta in un insieme pistone cilindro e viene compressa reversibilmente secondo la legge pvn = cost dalle condizioni iniziali p1 = 200 kPa, v1 = 83.54x10-3 m3/kg allo stato finale p2 = 1 MPa, v2 = 21.34x10-3 m3/kg. Determinare: 1. il volume iniziale e finale del contenitore; 2. il valore dell’esponente n; 3. il lavoro compiuto. [1. V1 = 0.125 m3; V2 = 0.032 m3; 2. n = 1.18; 3. L = -57.9 kJ] ESERCIZIO 10 Un gas contenuto in un sistema chiuso cilindro pistone subisce le due trasformazioni seguenti: • Trasformazione 1-2: espansione da p1 = 300 kPa, v1 = 0.019 m3/kg a p2 = 150 kPa, secondo la legge pv = cost. • Trasformazione 2-3: compressione isobara fino al volume v3 = v1. Tracciare la trasformazione sul piano p-v e determinare il lavoro per unità di massa in tutto il processo. [l = 1.1 kJ/kg] ESERCIZIO 11 In un sistema pistone-cilindro una certa quantità di vapore subisce una trasformazione per effetto della quale la sua energia interna U aumenta di 800 kJ. Se il calore somministrato durante il processo è stato pari a 850 kJ, valutare l’entità del lavoro in gioco. [L = 50 kJ] ESERCIZIO 12 Un compressore (sistema aperto a regime) comprime reversibilmente un fluido dalle condizioni p1 = 0.1 MPa, v1 = 1.5 m3/kg alla pressione finale p2 = 400 kPa seguendo la legge pv = cost. a. Determinare il lavoro esterno netto per unità di massa necessario. b. Ripetere il calcolo nel caso che la trasformazione sia isovolumica (v = cost). c. Tracciare nei due casi le trasformazioni sul piano p-v ed individuare graficamente su di esso il lavoro compiuto nei due casi precedenti. [a. l = - 208 kJ/kg; b. l = -450 kJ/kg] ESERCIZIO 13 Un serbatoio chiuso, rigido ed adiabatico di volume V = 0.2 m3 contiene aria la cui densità iniziale è ρ = 1.2 kg/m3. Un mulinello che assorbe 40 W viene azionato per 20 min all’interno del serbatoio. Determinare: 1. il volume specifico finale dell’aria; 2. la variazione di energia interna specifica dell’aria. [1. v2 = 0.83 m3/kg (invariato rispetto allo stato iniziale); 2. ∆u = 200 kJ/kg] ESERCIZIO 14 Un gas in un insieme pistone-cilindro senza aperture subisce due trasformazioni reversibili in serie. La trasformazione 1-2 è isocora ed implica uno scambio di calore Q12 = 500 kJ. La trasformazione 2-3 è isobara a p = 400 kPa con uno scambio di calore Q23 = -450 kJ. Sono noti i valori di energia interna allo stato iniziale e finale, U1 = 1200 kJ e U3 = 3500 kJ. Le variazioni di energia cinetica e potenziale sono trascurabili. Nell’ipotesi che venga compiuto unicamente lavoro di dilatazione, trovare la variazione di volume tra lo stato iniziale e quello finale. [∆V = -5.625 m3] e-6 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata ESERCIZIO 15 Un motore elettrico lavora a regime assorbendo dalla rete una potenza elettrica Wel = 1.5 kW. L’albero ha una coppia resistente M = 2 kgf m e ruota ad un numero di giri n’ = 500 rpm. Determinare: 1. il calore dissipato dal motore in un’ora di funzionamento; 2. la temperatura della carcassa del motore Tc, se lo scambio termico con l’aria ambiente avviene secondo la legge Wt = hA (Tc-Ta) con hA = 5 W/K e Ta = 20 °C. [1. 1.7 MJ; 2. 114 °C] ESERCIZIO 16 Un gas in un insieme pistone cilindro subisce un ciclo termodinamico composto dalle seguenti trasformazioni reversibili: Trasformazione 1-2: compressione a pV=cost dalle condizioni p1 = 1 bar, V1 = 1.5 m3, fino alla pressione p2 = 2 bar. Trasformazione 2-3: trasformazione isovolumica Trasformazione 3-1: trasformazione adiabatica con L31 = 150 kJ. Determinare il calore scambiato totalmente nel ciclo. [Q = 47 kJ] ESERCIZIO 17 (adatto alla risoluzione tramite calcolatore) Si misurano sperimentalmente i seguenti dati di pressione e volume durante l’espansione di un gas in un insieme pistone cilindro di un motore a combustione interna: PUNTO 1 2 3 4 5 6 p (bar) 20.0 16.1 12.2 9.9 6.0 3.1 V (cm3) 454 540 668 780 1175 1980 • Stimare (integrando con la regola dei trapezi) il lavoro compiuto durante l’espansione. • Le espansioni di questo genere di seguono generalmente la legge pVn = cost (detta politropica). Tramite interpolazione, determinare il valore dell’esponente n, ripetere il calcolo del lavoro compiuto e confrontarlo con il precedente. (Suggerimento: determinare la pendenza della linea log p - log V tramite interpolazione lineare). e-7 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata TERMODINAMICA DEGLI STATI ESERCIZIO 18 Una bombola di volume V = 5 L contiene argon (Ar) alla pressione p = 200 bar e temperatura T = 20 °C. Determinare a) la massa M del gas; b) il volume che esso occuperebbe alla pressione di 1 bar e alla temperatura di 0 °C (tale volume è talvolta indicato come volume normale e misurato in normal-metri cubi, Nm3). Dati: considerare l’Ar come un gas ideale con k = cp / cv = 1.667 e cp = cost. = 520.3 J/kg K [M = 1.639 kg, V = 0.932 Nm3 (R = 208.18 J/kg K)] ESERCIZIO 19 Un cilindro verticale chiuso da un pistone senza attrito contiene azoto a temperatura T = 100 °C. Il pistone ha una massa Mp = 5 kg ed un diametro D = 100 mm. La pressione dell’ambiente esterno è 97 kPa. Se il cilindro ha un volume V = 2 dm3, determinare la massa M di gas contenuta nel cilindro. Dati: considerare l’azoto come un gas ideale con R = 296.8 J/kg K, k =1.41. [M = 1.864 g] ESERCIZIO 20 (adatto alla soluzione tramite calcolatore) Servendosi delle tabelle del vapore o di un programma di calcolo delle proprietà termodinamiche, determinare lo stato dell’acqua (liquido sottoraffreddato, miscela bifase, vapore surriscaldato, gas) in ciascuna delle condizioni seguenti: a) 120 °C, 150 kPa d) 160 °C, 0.4 m3/kg 3 b) 300 °C, 0.01 m /kg e) 0.35 Mpa, 0.4 m3/kg c) 200 kPa, 110 °C f) 5 kPa, 10 °C [a) vap surr; b) bifase x = 0.424; c) liquido sottoraff.; d) vap surr; e) bifase x = 0.763; e) liquido sottoraff.] ESERCIZIO 21 Un serbatoio cilindrico alto 10 m contiene acqua e vapore in equilibrio alla temperatura T = 180 °C. Il livello del liquido all’interno è 2 m. Calcolare il titolo e la differenza di pressione tra la parte più alta e quella più bassa del serbatoio. Dati: vl = 0.001127 m3/kg, vv = 0.194045 m3/kg. [x = 0.022, p = 17813 Pa] ESERCIZIO 22 Un recipiente di volume assegnato V = 100 dm3 contiene 10.79 kg di R12 a p = 0.6 MPa. Determinare il titolo ed entalpia specifica. Dati: vf = 0.000757 m3/kg, vv = 0.029132 m3/kg, hf = 56.799 kJ/kg, hv = 196.568 kJ/kg [x = 0.3, h = 98.73 kJ/kg] ESERCIZIO 23 Un recipiente di volume assegnato V = 100 dm3 contiene 1.5 kg di ammoniaca a p = 1 MPa. Determinare il titolo. Dati: vf = 0.001658 m3/kg, vv = 0.128528 m3/kg [x = 0.515] ESERCIZIO 24 Valutare le variazioni di energia interna, entalpia ed entropia per azoto nelle seguenti condizioni: p1 = 1 bar, T1 = 300 K , p2 = 13 bar, T2 = 1100 K., nelle seguenti ipotesi a) supponendolo un gas ideale con R = 296.91 J /kg K, k =1.4. b) adottando la seguente formula per cp e-8 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata cp =3.765 − 1.208 ⋅ 10 −3T +2.324 ⋅ 10 −6T 2 −0.632 ⋅ 10−9T 3 −0.226 ⋅ 10−12T 4 R Sugg. ci si può aiutare con il file EXCEL GASPROP.XLS [a) ∆u = 593.8 kJ/kg; ∆h = 831.4 kJ/kg; ∆s = 542.9 J/kg K (cp=1004 J/kg K); b) ∆u = 644.6 kJ/kg; ∆h = 882.1 kJ/kg; ∆s = 649.6 J/kg K] ESERCIZIO 25 Valutare il fattore di compressibilità (Z = pv/RT) per l’ammoniaca a 100 °C, 2 Mpa, usando un diagramma di stato. Ripetere il calcolo con un grafico del fattore di compressibilità generalizzato. Dati: pc = 112.8 bar, Tc = 405.4 K. [Z = 0.905] ESERCIZIO 26 Un recipiente rigido del volume di 15 litri contiene 10 kg di acqua in condizioni di saturazione a 30 °C e viene lentamente riscaldato. a. Al momento in cui il sistema diviene monofase, esso sarà costituito da liquido sottoraffreddato o da vapore surriscaldato? b. Ripetere il calcolo nel caso che la massa di acqua sia 1 kg. [a. liquido sottoraffreddato; b. vapore surriscaldato;] ESERCIZIO 27 Valutare la massa di metano trasportato in un recipiente di 0.5 m3 nelle seguenti condizioni: a) p = 200 bar, T = 25 °C b) vapore saturo a p = 5 bar ( e quindi T = -138 °C), x = 0.01. Confrontare i risultati per il caso a) utilizzando il modello di gas ideale e le tabelle termodinamiche. Per rispondere alla domanda b) occorre consultare le tabelle termodinamiche. [a) 64.7 kg (gas ideale) 78.5 kg (tabelle); b) 130.89 kg] e-9 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata SISTEMI TERMODINAMICI APERTI E CHIUSI ESERCIZIO 28 Una massa M = 0.25 kg di vapore saturo secco alla pressione 0.1 Mpa, contenuto in un sistema chiuso cilindro-pistone, viene compresso reversibilmente ed a temperatura costante fino allo stato di liquido saturo. Determinare la variazione di entropia e di energia interna nonché il lavoro ed il calore trasferiti. [∆U = -522 kJ; ∆S = -1.51 kJ/K; L = -42.3 kJ; Q = -564 kJ] ESERCIZIO 29 Un gas (considerato ideale e con calore specifico costante) avente R = 287 J/Kg K; cp = 992 J/kg K e contenuto in un sistema pistone-cilindro senza aperture viene compresso secondo una isoterma reversibile dalla pressione p1 = 1 bar e dalla temperatura T1 = 25 °C fino alla pressione p2 = 20 bar per essere poi riespanso adibaticamente e reversibilmente fino alla pressione p3 = 1 bar. Determinare la temperatura ed il volume specifico finali del gas nonché i valori del lavoro netto e del calore scambiato con l’esterno per unità di massa. [T3 = 125.3 K; v3 = 0.36 m3/kg; l = -135 kJ/kg; q = -256 kJ/kg] ESERCIZIO 30 D H ∆L Un gasometro (vedi figura) è schematizzabile come un cilindro di diametro D = 40 m e altezza H = 15 m e contiene metano alla temperatura di 25 °C. La pressione atmosferica esterna è 980 hPa e il mantello ha una massa complessiva di 500 t. Determinare: 1. la pressione all’interno del gasometro; 2. il dislivello ∆L nella guardia idraulica; 3. la massa del metano contenuto; 4. la variazione di quota dello stesso se la pressione atmosferica diviene 1040 hPa. 5. I dislivello nella guardia idraulica nel caso di cui sopra. [1) 1019 hPa; 2) 390 mm; 3) 12400 kg; 4) 0.83 m; 5) rimane invariato] ESERCIZIO 31 Un recipiente di volume 40 L contiene aria alla pressione di 5 MPa e temperatura di 400 K. Determinare: 1. la massa di aria contenuta; 2. la pressione nel recipiente dopo che l’aria si è raffreddata a temperatura ambiente (27 °C) 3. il calore scambiato durante tale processo. [1) 1.72 kg; 2) 3.75 MPa 3) 123 kJ] e-10 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata ESERCIZIO 32 Una tubazione è percorsa da una portata G = 0.5 kg/s di azoto che entra alla temperatura di T1 = 700 °C ed esce a T2 = 60 °C. Determinare la potenza termica scambiata. [Wt = -332.6 kW] ESERCIZIO 33 Un tubo di vetro sigillato contiene R22 alla temperatura di 20 °C. Se lo si raffredda fino alla temperatura di -20 °C, iniziano a formarsi piccole gocce di liquido sulla parete del tubo (vale a dire, il sistema raggiunge le condizioni di saturazione). Determinare quale è la pressione nel tubo a 20 °C. Suggerimento: si ha a che fare con una trasformazione a volume costante il cui stato finale è vapore saturo secco. Per risolvere questo esercizio si deve disporre delle tabelle termodinamiche del fluido R22. [p = 0.2896 Mpa] ESERCIZIO 34 In un sistema pistone-cilindro, 50 kg di vapore si trovano alla temperatura alla temperatura T1 = 70 °C con un titolo x1 = 0.40. Determinare il lavoro da spendere per portare i 50 kg di vapore nelle condizioni di liquido saturo (x1 = 0) mediante una compressione adiabatica reversibile. [L = 20.750 kJ] ESERCIZIO 35 In una linea ad alta pressione scorre vapor d’acqua saturo a p1 = 30 bar. Per misurarne il titolo, si lamina una piccola quantità di vapore attraverso una valvola. Al termine dell’espansione (che può essere considerata isoentalpica) il vapore si trova a p2 = 1 bar e T = 137 °C. Determinare il titolo del vapore nella linea. [x = 0.97 (h = 2750.5 kJ/kg)] ESERCIZIO 36 In una linea ad alta pressione scorre vapor d’acqua saturo a p = 30 bar. Per misurarne il titolo, si spilla una piccola quantità di vapore attraverso una valvola, lo si lamina fino alla pressione di 1 bar e lo si mescola adiabaticamente con una portata Ga = 3 kg/s di acqua a 20 °C. All’uscita del recipiente, si misura una portata totale Gu = 3.05 kg/s di acqua alla pressione di 1 bar ed alla temperatura di 29.6 °C. Determinare la portata di vapore spillato ed il titolo del vapore nella linea. Suggerimento: il recipiente in questione è un sistema aperto a regime, adiabatico, rigido, con due ingressi ed una sola uscita. [Gv = 0.05 kg/s; x = 0.855 (hv = 2544 kJ/kg)] ESERCIZIO 37 (adatto alla soluzione tramite calcolatore) Con riferimento ai due esercizi precedenti, si riporti in un grafico la relazione tra il titolo del vapore e la temperatura del vapore stesso dopo la laminazione e tra il titolo del vapore e la temperatura dell’acqua dopo il mescolamento, nel campo x = 0.8 - 1. Si valuti quale dei due metodi di misura è più accurato. ESERCIZIO 38 Una turbina a vapore in regime stazionario ha le seguenti caratteristiche: Portata di vapore G = 0.3 kg/s, temperatura all’ingresso T1= 500 °C, pressione all’ingresso p1 = 40 bar, pressione all’uscita p2 = 0.1 MPa. Nell’ipotesi di poter considerare la turbina adiabatica ed il processo reversibile, calcolare la potenza meccanica erogata e determinare le condizioni (temperatura e/o titolo) del vapore in uscita. [W = 261 kW, T2 = 99.6 °C, x2 = 0.956] e-11 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata ESERCIZIO 39 Un compressore a regime stazionario (che si può considerare adiabatico) comprime 0.4 kg/s di azoto da pressione e temperatura ambiente (p1 = 0.1 Mpa, T1 = 20 °C) alla pressione p2 = 20 bar. Se il processo si può considerare reversibile, calcolare la temperatura di uscita dell’azoto e la potenza di pompaggio. Ripetere il calcolo della potenza nel caso di compressione isoterma. Dati: considerare l’azoto come un gas ideale con R = 296.8 J/kg K, k =1.41.[T2 = 700 K, Wad = - 165 kW; Wisot = - 104 kW] ESERCIZIO 40 Con riferimento all’esercizio precedente, se l’azoto esce dal compressore alla temperatura T2 = 550 °C e mantenendo l’ipotesi di processo adiabatico, giustificare il fatto che il processo è in questo caso irreversibile e calcolare la potenza di pompaggio ed il rendimento isoentropico di compressione. Tutti gli altri dati sono uguali a quelli dell’esercizio precedente. [W = 216 kW, ηc=0.76. La trasformazione è irreversibile in quanto adiabatica e con ∆s = 164 J/kg K > 0.] ESERCIZIO 41 Un compressore a regime stazionario comprime 0.4 kg/s di azoto da pressione e temperatura ambiente (p1 = 0.1 Mpa, T1 = 20 °C) alla pressione p2 = 20 bar. Si effettua la compressione in due stadi con refrigerazione intermedia fino alla temperatura iniziale. Ipotizzando che le due compressioni siano adiabatiche e reversibili, determinare il rapporto ottimale di compressione in ciascuno dei due stadi, la potenza assorbita, la temperatura di uscita dell’azoto. Dati: considerare l’azoto come un gas ideale con R = 296.8 J/kg K, k =1.41. [rp1 = rp2 = 4.472; W = -130 kW; T2 = 453 K] ESERCIZIO 42 (adatto alla soluzione tramite calcolatore) Con riferimento all’esercizio precedente, tracciare il grafico della potenza richiesta per la compressione in funzione del rapporto di compressione del primo stadio. Ripetere i calcoli nell’ipotesi (più realistica) che il refrigeratore intermedio abbia un’efficienza del 75% (questo vuol dire che, dette T’ e T” le temperature all’ingresso e all’uscita del refrigeratore intermedio, T” - T’ = 0.75 (T’ - T1)). ESERCIZIO 43 Uno scambiatore di calore è costituito da due tubi coassiali. Nel tubo interno scorre una portata G1 = 0.2 kg/s di gas (cp1 = 1100 J/kg) alla temperatura di ingresso di T1i = 500 °C, nel tubo esterno (mantello) scorre una portata G2 = 0.5 kg/s di acqua (cp2 = 4180 J/kg) alla temperatura di ingresso T2i = 20 °C e a quella di uscita T2u = 26 °C. Determinare la temperatura in uscita del gas. [T1u = 440 °C] ESERCIZIO 44 Una portata G = 1.5 kg/s di vapore uscente da una caldaia alla temperatura T1 = 570 °C e alla pressione p1 = 160 bar si espande adiabaticamente e reversibilmente in una turbina fino alla pressione p2 = 1 bar. a) Determinare la potenza meccanica ottenuta ed il titolo in uscita. b) Ripetere il calcolo nel caso di un rendimento isoentropico di espansione pari a 0.75. Determinare inoltre la variazione di entropia nella turbina. [a) WmI = 1.68 MW, x2I = 0.8657; b) WmR = 1.26 MW, x2R = 0.99, ∆s = 0.75 kJ/kg K] e-12 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata ESERCIZIO 45 I gas combusti (cp = 1.11 kJ/kg K, k = 1.33) provenienti dalla camera di combustione vengono immessi in una turbina a gas con una velocità c3 di 10 m/s alla pressione p3 = 8 bar ed alla temperatura T3 = 850 °C; i gas vengono scaricati dalla turbina alla pressione p4 = 1.1 bar ed alla velocità c4 = 50 m/s. Supponendo l’espansione adiabatica reversibile, determinare il lavoro ottenuto per ogni kg di gas. [l’ = 481.78 kJ/kg] ESERCIZIO 46 In uno scambiatore di calore si deve raffreddare una portata G = 2 kg/s di ammoniaca a p1 = 15 bar, x1 = 0.9 fino alla pressione p2 = 9 bar ed alla temperatura di T2 = 20 °C. Determinare: a) la potenza termica necessaria; b) la portata di acqua lato secondario necessaria, se è richiesto che quest’ultima non subisca un riscaldamento tra ingresso ed uscita superiore a 5 K. [a) Wt = 2.17 MW, G = 104 kg/s ] ESERCIZIO 47 Una tubazione lunga 50 m di acciaio al carbonio e diametro esterno De = 89 mm, spessore s = 5 mm, non coibentata, trasporta una portata G = 4 kg/s di vapore saturo, alla pressione di 10 Mpa, che all’ingresso ha titolo pari xi = 1. Noti il coefficiente di scambio globale uT = 20 W/m2 K, e la temperatura dell’aria esterna ta = 20 °C, valutare: a) Le perdite di calore per unità di tempo dalla tubazione; b) Il titolo del vapore all’uscita della tubazione. Si possono trascurare le variazioni di pressione del vapore dovute alle perdite di carico lungo la tubazione. [a) Q = 80 kW, b) x = 0.985] ESERCIZIO 48 In un serbatoio cilindrico di area di base A = 0.0125 m2, inizialmente vuoto, entra una portata di acqua Gi = 7 kg/s. Il serbatoio ha sul fondo un foro da cui l’acqua esce con una portata Gu(t) = K L(t), dove L è il livello di acqua nel serbatoio, t è il tempo e K = 1.4 kg/m s. Valutare l’andamento nel tempo del livello nel serbatoio e determinarne il valore quando si raggiungono condizioni di regime. Assumere la densità dell’acqua pari a 1000 kg/m3. Stabilire un’analogia con il processo di carica di un condensatore elettrico. [Valore a regime Lr = 5 m; L(t) = Lr (1-exp(-t/τ), τ = 8.93 s] ESERCIZIO 49 Una resistenza da scaldabagno ha la forma di un cilindro di lunghezza L = 600 mm e diametro D = 20 mm. In condizioni normali essa dissipa una potenza W = 1 kW, stando sommersa in acqua alla temperatura t1 = 20 °C, avente un coefficiente di scambio convettivo di hw = 800 W/m2 K. a) Quale è la temperatura a regime della superficie esterna della resistenza? (Si trascuri il calore dissipato dalle basi del cilindro). b) Quale è il valore della temperatura della superficie esterna a regime se viene a mancare l’acqua e la resistenza viene a trovarsi in aria a 20 °C con coefficiente di convezione ha = 20 W/m2 K? (Si supponga di poter trascurare anche l’effetto dell’irraggiamento). [a) T = 53.2 °C, b) T = 1346 °C] ESERCIZIO 50 (adatto alla soluzione tramite calcolatore) Con riferimento all’esercizio precedente, se la resistenza ha una massa M = 100 g e un calore specifico c = 700 J/kg K e-13 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata a) stimare la durata del transitorio, ovvero il tempo che trascorre da quando viene a mancare l’acqua a quando la resistenza raggiunge una temperatura molto vicina al valore di regime. (Sugg.: porla uguale a cinque costanti di tempo). Supponendo che la resistenza bruci alla temperatura di 700 °C, valutare il tempo necessario a raggiungere tale temperatura nei seguenti casi: b) ha = 20 W/m2 K c) ha = 40 W/m2 K d) ha = 100 W/m2 K [ a) ~ 450 s] ESERCIZIO 51 Un sistema di 0.2 kg di vapore, alla pressione di 200 kPa ed alla temperatura di 200 °C, è compresso isotermicamente in maniera reversibile in un sistema cilindro-pistone con un rapporto di compressione 10. a. Mostrare il processo su un diagramma p-v e su un diagramma T-S. b. Trovare il volume all’inizio ed alla fine del processo. c. Trovare il calore ed il lavoro scambiati. ESERCIZIO 52 Del vapore entra in turbina alla pressione p3 = 40 bar e con un valore dell’entropia s3 = 6,8876 kJ/kg K e dopo un’espansione adiabatica esce dalla macchina alla pressione p4 = 0.05 bar e con titolo x4 = 0.90. Stabilire se in seguito all’espansione, si è ottenuto il massimo lavoro possibile e, in caso contrario, valutare il rendimento adiabatico della turbina. e-14 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata CICLI TERMODINAMICI DIRETTI E INVERSI ESERCIZIO 53 Un ciclo di Carnot che utilizza aria (R = 0,287 kJ/kg K, k=1.4) come fluido motore è caratterizzato dai seguenti valori p, v e T: p3 = 40 bar V3 = 0,030 m3 T3 = 1000 °C T1 = 270 °C V4 = 0,08 m3 T4 = 1000 °C T2 = 270 °C Determinare il rendimento del ciclo e le quantità di calore e di lavoro trasferite. ESERCIZIO 54 Uno studioso afferma di aver realizzato un ciclo motore che assorbe 2000 kJ dalla sorgente a temperatura superiore (a 500 °C), restituisce 600 kJ alla sorgente a temperatura inferiore (a 20 °C), producendo un lavoro pari a 1700 kJ. Commentare tale affermazione. [E’ impossibile] ESERCIZIO 55 Un inventore proclama di essere riuscito a relizzare migliorie tecniche ad un impianto a ciclo Rankine (temperatura massima del vapore 550 °C, temperatura al condensatore 30 °C) che ne portano il rendimento a 0.66. Dimostrare che è un ciarlatano. [Il rendimento di una macchina termica che opera tra quelle temperature non può superare 0.635] ESERCIZIO 56 Determinare il rendimento di un ciclo reversibile di Rankine a vapore saturo evolvente fra le temperature T1 = 100 °C e T2 = 300 °C. [0.29] ESERCIZIO 57 Si vuole riscaldare, mantenendola a 25 °C, una villetta di montagna, che richiede a questo scopo una potenza termica di 10 kW, prelevando calore con una macchina operatrice da un laghetto attiguo che si trova alla temperatura di 5 °C. Valutare la potenza meccanica minima che deve assorbire la macchina per potere assicurare queste prestazioni. (Suggerimento: fare riferimento alla “migliore” macchina termica inversa teoricamente ipotizzabile). [W = 0.671 kW] ESERCIZIO 58 Una centrale termoelettrica da 1000 MW elettrici (potenza utile erogata) ha un rendimento η = 0.412. Il secondario del condensatore è refrigerato tramite una portata esterna G = 50 t/s di acqua. Determinare la variazione di temperatura dell’acqua di raffreddamento tra ingresso e uscita del condensatore. [∆T = 2.8 K] ESERCIZIO 59 Un impianto a ciclo Brayton eroga 15 MW di potenza utile. La temperatura minima del ciclo è T1 = 300 K e la massima T3 = 1400 K. La pressione di ammissione al compressore è p1 = 1 bar, e il rapporto di compressione è p2/p1=10. Si assuma che il fluido di lavoro sia aria (gas ideale) con cp costante, R= 287 J/kg K, k = 1.400. Tracciare il ciclo sui diagrammi p,v e T,s e calcolare le condizioni a fine compressione (T2) e a fine espansione (T4), il rendimento del ciclo e il valore della portata massica di aria nell'impianto nelle seguenti condizioni: a) ciclo Brayton ideale senza rigenerazione; e-15 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata b) ciclo Brayton senza rigenerazione con rendimento isoentropico del compressore εc = 0.85 e della turbina εt = 0.88; caso a) b) p2 bar 10 10 T2 K 579 629 T4 K 725 806 η = .48 .34 G kg/s 37.7 56.3 ESERCIZIO 60 (adatto alla risoluzione tramite calcolatore) Con riferimento all’esercizio precedente, mantenendo costanti tutti gli altri dati, si traccino i diagrammi del rendimento in funzione del rapporto di compressione nei due casi. ESERCIZIO 61 Si consideri un ciclo a vapore d'acqua avente le seguenti caratteristiche: temperatura all'uscita del condensatore T1=35°C, pressione all'ammissione in turbina p3 = 12 MPa, portata di fluido G = 360 t/h. Calcolare il valore del rendimento, del titolo in uscita alla turbina (x4) e della potenza netta erogata dall'impianto nelle seguenti condizioni: a) ciclo a vapor saturo (il vapore entra in turbina in condizioni di saturazione, x3=1); b) ciclo a vapore surriscaldato, con temperatura di ammissione in turbina T3= 600 °C; c) ciclo a vapore surriscaldato con temperatura di ammissione in turbina T3= 600 °C, espansione in turbina fino al p3' = 0.6 MPa e risurriscaldamento fino a T3" = 600 °C. In tutti i casi, si consideri l’espansione in turbina ideale (adiabatica e reversibile). caso a) b) c) η = .39 .44 .45 x4 = .64 .8 .989 W MW 100 152 169 ESERCIZIO 62 Si ripetano i calcoli dell’esercizio precedente considerando una espansione in turbina reale con rendimento isoentropico 0.88. caso a) b) c) η = .34 .385 .40 x4 = .69 .88 .92 W MW 87 133 149 ESERCIZIO 63 Si consideri un ciclo Otto avente i seguenti parametri: • condizioni all'ingresso p1= 1 bar, T1 = 20 °C; • rapporto di compressione volumetrico rv= v1/v2 = 9/1 • calore ceduto al fluido nella fase di combustione qc= 2800 kJ/kg Si assuma che il fluido di lavoro sia aria (gas ideale) con R= 287 J/kg K, k = 1.400. Tracciare indicativamente il ciclo sui diagrammi p,v e T,s e calcolare le condizioni a fine compressione (p2,T2), a fine combustione (p3,T3) e a fine espansione (p4,T4), il rendimento ed il lavoro utile, nelle seguenti ipotesi. e-16 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata a) ciclo "tradizionale" con combustione isovolumica, compressione ed espansione adiabatica; b) ciclo con combustione isovolumica, compressione politropica con esponente nc=1.3, espansione politropica con coefficiente ne=1.15. caso p2 MPa a) 21.8 b) 17.5 T2 K 706 566 p3 MPa 142 138 T3 K 4611 4471 P4 MPa 6.5 11 T4 K 1911 3213 η = 0.58 0.50 L kJ/kg 1628 2146 ESERCIZIO 64 Con riferimento all’esercizio precedente, adottando come combustibile metanolo invece che benzina tradizionale, si stima che il rapporto di compressione potrebbe essere portato a 12/1, a causa del maggior potere antidetonante, ma il calore di combustione scenderebbe al valore qc= 2400 kJ/kg. Calcolare il valore del rendimento e del lavoro utile in tali condizioni, nelle ipotesi di cui al punto a). [L = 1512 kJ/kg; η = 0.63] ESERCIZIO 65 Con riferimento all’esercizio 63, è più realistico assumere che il calore durante la combustione sia ceduto per 2/3 a volume costante e per il rimanente 1/3 a pressione costante (ciclo Sabathè): in tale ipotesi, assumendo di nuovo ne=1.15 ed nc=1.3, calcolare il rendimento ed il lavoro utile del ciclo. T2 p2 MPa K 17.5 566 p2’ T2’ p3 T3 P4 T4 η MPa K MPa K MPa K = 97.8 3170 97.8 4099 10 3061 0.49 L kJ/kg 1992 ESERCIZIO 66 In un impianto a vapore della potenza W = 2000 kW il fluido motore evolve reversibilmente secondo un ciclo di Rankine a vapore surriscaldato tra le temperature di ammissione inturbina si 300 °C (a 70 bar) e quella nel condensatore di e 40 °C. Determinare il rendimento del ciclo semplice e di quello con uno spillamento rispettivamente a 50, 30, 5, 2 bar. Si assuma che le condizioni dell’acqua in uscita dal rigeneratore siano pari a quelle di liquido saturo. Suggerimento: per la soluzione, si può fare uso del programma RACY [0.37; 0.379; 0.388; 0.398; 0.396] ESERCIZIO 67 In un impianto a vapore, supposto reversibile, della potenza di 5000 kW circola vapore prodotto alla pressione p3 = 20 bar ed alla temperatura T3 = 300 °C da un generatore di vapore che brucia 2000 kg/h di combustibile (potere calorifico inferiore 30000 kJ/kg). L’acqua entra nel generatore a 40 °C. Determinare il rendimento del generatore di vapore, il rendimento del ciclo, la portata di vapore e la portata massica unitaria in kg/kJ. [0.93; 0.32; 0.547 kg/s; 1.09x10-4 kg/kJ (0.39 kg/kWh)] e-17 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata ESERCIZI RISOLTI Nella seguente sezione sono riportati alcuni esercizi della tipologia di quelli presentati nelle precedenti sezioni, risolti in maniera dettagliata. Per quello che riguarda i dati relativi agli stati termodinamici delle sostanze si è fatto riferimento alle tabelle riportate sui principali testi ed al programma CATT. Gli esercizi risolti, pur non esaurendo completamente la tipologia degli esercizi di termodinamica, cercano di coprire le varie parti del programma svolto e possono risultare un buon banco di prova per verificare il livello raggiunto nella prepazione. Per tale motivo sono inseriti in coda agli altri. Alcuni degli esercizi presentati sono anche relativi alla trasmissione del calore. Come si vedrà, alcune soluzioni sono state redatte da studenti: nel ringraziare nuovamente chi ha voluto dare il proprio contributo, si invitano altri a fare altrettanto in vista di successive versioni di questa raccolta. TERMODINAMICA DEGLI STATI ESERCIZIO 68 Un sistema compie un ciclo termodinamico costituito da tre trasformazioni. Durante il primo processo il lavoro è 5 kJ e il calore scambiato è 23 kJ. Nella seconda trasformazione non vi è lavoro in gioco e il calore scambiato è -50 kJ. La terza trasformazione è adiabatica. a. b. Trovare la variazione di energia relativa ad ogni trasformazione Trovare il lavoro in gioco nelle terza trasformazione SOLUZIONE a. Si può applicare il primo principio della termodinamica ad ogni trasformazione del ciclo, per cui ∆U12 = Q12 - L12 ∆U23 = Q23 - L23 ∆U31 = Q31 - L31 In relazione al ciclo completo, la variazione di energia interna è nulla, quindi: ∆U12 + ∆U23 + ∆U31 = 0 Quindi ∆U12 = 23 - 5 ∆U23 = -50 - 0 ∆U31 = - (∆U12+∆U23) = -(18-50) = 32 kJ Il lavoro scambiato nella terza trasformazione, essendo Q31=0, vale L31=-32 kJ. ESERCIZIO 69 La variazione di entalpia specifica ∆h durante la liquefazione del fusione del ghiaccio alla temperatura di 0 °C ed alla pressione di 1.01 bar è pari a 333.39 kJ/kg. e-18 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata Dato un sistema che consiste di acqua e ghiaccio in equilibrio alla temperatura di 0°C ed alla pressione di 1.01 bar, in contatto termico con l’ambiente alla temperatura di 20 °C, determinare, per il processo di fusione di 2 kg di ghiaccio a 0 °C e 1.01 bar la variazione di entropia di a. ghiaccio b. ambiente c. ghiaccio + ambiente SOLUZIONE Il processo è ovviamente irreversibile per il fatto che il calore si trasmette a causa di una differenza di temperatura finita tra l’ambiente ed il ghiaccio. Per prima cosa consideriamo il ghiaccio. Questo subisce una trasformazione internamente reversibile perché subisce una trasformazione che avviene a pressione ed a temperatura costanti. Per questo processo isotermo e isobaro si ha che Q12 = ∆H = m ⋅ ∆h = 2 ⋅ 333.39 = 666.78 kJ a. e la variazione di entropia del ghiaccio risulta essere ⋅2 Q m∆h 2 ⋅ 333.39 1 ⋅2 ∆S = ∫ (δQ / T )rev = ∫ δQ = 12 = = = 2.4411 kJ/kg ⋅1 T ⋅1 T T 273.15 Per determinare la variazione di entropia dell’ambiente si tratta di sostituire il sistema acqua-ghiaccio a 0°C con un recipiente a 20 °C al quale l’ambiente cede 666.78 kJ. L’ambiente in questo caso subirebbe un processo reversibile per il quale − 666.78 Q ∆Senvir = = = −2.2745 kJ/K T rev 273.15 + 20 c. La variazione di entropia dell’intero sistema ghiaccio+ambiente è quindi data da: ∆Stot = ∆S + ∆Senvir = 2.4411 − 2.2745 = 0.1666 kJ/K b. Come era chiaro quindi, per il sistema ghiaccio+ambiente si ha un processo globalmente irreversibile con aumento di entropia. Una interessante questione si potrebbe porre a questo punto. Dato il sistema descritto nell’esercizio appena svolto, ferma restando la temperatura dell’ambiente di 20 °C, potrebbe il processo di fusione del ghiaccio essere compiuto in maniera reversibile? La risposta è affermativa, purchè si inserisca tra le due sorgenti termiche in questione, quella a 20 °C e quella a 0 °C, una macchina operante secondo un ciclo di Carnot. In questo caso l’ambiente cederebbe più calore, una parte del quale verrebbe sfruttato per produrre lavoro, ed il rimanente ceduto alla sorgente fredda per fondere il ghiaccio. Come si può facilmente provare, la variazione di entropia dell’intero sistema sarebbe nulla, come deve essere per un processo reversibile. e-19 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata SISTEMI APERTI ESERCIZIO 70 Una pompa riceve all’ingresso una portata G = 0.5 kg/s di acqua come liquido saturo a 27,0 °C; all’uscita si misura una pressione di 7 Mpa. Considerando l’acqua un fluido incomprimibile con densità ρ = 1000 kg/m3, si determini: a) la potenza meccanica per unità di portata nell’ipotesi di processo adiabatico reversibile; b) l’incremento di temperatura corrispondente ad un rendimento di compressione del 50%; SOLUZIONE a) Essendo la trasformazione isoentropica abbiamo che, nell’ipotesi di velocità e quota rispettivamente uguali tra monte e valle: p − p1 − Ls = 2 ρ p1 = pvs (27°C ) = 0,0360 bar Ls = − 7,00 ⋅10−6 − 0,0360 ⋅105 1,00 ⋅103 = − 7,00 ⋅103 J / kg Ws = G ⋅ Ls = 0.50 ⋅ 7,00 ⋅103 = 350 . kW Notare che per un fluido incomprimibile, essendo ds=c dT/T, la variazione di temperatura è nulla in una trasformazione isoentropica. b) La potenza reale è data da W = Ws / η p = 7,00 ⋅103 / 0.5 = 14,0 ⋅103 W Il bilancio di energia sulla pompa è dato da: − Ls = h2 − h1 = c ⋅ (T2 − T1 ) + v ⋅ ( p2 − p1 ) − Ls + v ⋅ ( p1 − p2 ) − Ls ⋅ (1 − η p ) = = 1,7K c c è facile verificare che in questo caso il processo è irreversibile, essendo il sistema adiabatico e T ∆s = c ln 2 > 0 T1 T2 − T1 = ESERCIZIO 71 Una caldaia deve produrre una portata G = 50 t/h di vapore saturo secco alla pressione di 20 bar. L’acqua viene introdotta alla pressione di 20 bar ed alla temperatura di 20 °C. Determinare la potenza termica richiesta. [Wt = 37.7 MW] SOLUZIONE (Redatta dallo studente Renato Lison) Si parte dall’equazione di bilancio dell’energia nella sua forma più generale: d (U + Ec + E p ) =Wt − Wm +∑ Gi (ui + eci + e pi ) −∑ Gu (uu + ecu + e pu ) dt i u e-20 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata e la si specializza in base alle circostanze. Essendo le pareti della caldaia rigide la potenza meccanica utile raccolta è nulla. Dato che si tratta di un caso stazionario, il primo termine è nullo. Si suppone infine di poter trascurare le variazioni di energia cinetica e potenziale, e si ottiene 0=WT − 0 + ∑ Ge he − ∑ Gu hu e u e poiché si tratta di un sistema aperto a regime con un solo ingresso ed una sola uscita, dal bilancio di massa si ha Ge =Gu = G e quindi WT = G (hu −he ) dal programma di calcolo CATT si ha hu (p = 2 MPa ; x = 1 ) = 2799,515 kJ/kg he (p = 2 MPa ; T = 20 °C) = 85,821 kJ/kg da cui infine (tenuto conto che la portata va convertita in kg/s) 50000 (2799.15 − 85.821)= 37.69MW WT = G (hu −he ) = 3600 ESERCIZIO 72 Per un compressore si conoscono i seguenti dati: • fluido: aria (considerato gas ideale con calore specifico costante); • condizione di ingresso: T1 = 16°C, p1 = 1,00 bar; • condizione di uscita: p2 = 4.00 bar • rendimento isoentropico: 0.650 • variazioni di energia potenziale e cinetica trascurabili; • sistema adiabatico; • portata di fluido G = 0.03 kg/s Calcolare il lavoro e la potenza di compressione, e la temperatura di uscita. SOLUZIONE Considerando il sistema aperto e a regime, il bilancio di energia nel compressore porge (la seconda uguaglianza è verificata solo per un gas ideale con calore specifico costante): l ' = − (h2 − h1 ) = − c p (T2 − T1 ) il lavoro di compressione può essere calcolato a partire dal lavoro isoentropico, che a sua volta è noto una volta nota la temperatura finale della compressione reversibile. Per una trasformazione adiabatica e reversibile (quindi isoentropica), denotando con il pedice 2s lo stato finale T2 s p2 s = T1 p1 k −1 k k −1 T2 s p2 s k 0.4 / 1.4 = 289 ⋅ (4,00) = = 429 K T1 p1 dalla definizione di rendimento isoentropico si ottengono la temperatura di uscita ed il lavoro reali e-21 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata ηc = c ⋅ (T2 i − T1 ) (T − T1 ) l 'id = p = 2i l' c p ⋅ (T2 R − T1 ) (T2 R − T1 ) da cui 1 (T2i − T1 ) = 289 + 1 ⋅ (429 − 289 ) = 505 K ηc 0,650 Una volta nota T2, il lavoro reale è ottenibile anche direttamente dal bilancio di energia l ' = − c p ⋅ (T2 R − T1 ) = − 1,01 ⋅ (505 − 289 ) = − 218 kJ/kg T2 R = T1 + La potenza di copmpressione è infine data da Wm = G l ' = 0.03 ⋅ 218 = 6.55 kW ESERCIZIO 73 In un compressore (sistema aperto a regime) si comprime una portata volumetrica (valutata all’ingresso) Q = 50 m3/h di azoto (R = 296.8 J/kg K, k = cp / cv = 1.4, che si può considerare un gas perfetto con cp costante) a partire dalle seguenti condizioni iniziali: p1= 100 kPa, T1= 20 °C, fino alla pressione finale p2 = 620 kPa. Le variazioni di energia cinetica e potenziale sono trascurabili. Valutare la potenza di compressione, la temperatura finale del gas, la potenza termica scambiata con l’ambiente e la portata volumetrica in uscita nel caso di compressione adiabatica reversibile in due stadi con rapporto ottimale di compressione e refrigerazione intermedia fino alla temperatura iniziale. Tracciare inoltre le trasformazioni sul diagramma T-s (assumere entropia nulla per T = 200 K, p = 1000 kPa). SOLUZIONE (Redatta dallo studente Fabrizio Leverone) Bisogna innanzitutto convertire la portata volumetrica in unità SI m3 m3 = 50 = 0.0139 m3/s GV 1⋅ = 50 h 3600 s La portata massica (che rimane costante) è data da G p 100000 = 0.016 kg/s G= V 1 = GV 1 ⋅ 1 = 0.0139 v1 RT1 296.8 ⋅ 293.15 La pressione intermedia ottimale si ricava dalla radice quadrata del prodotto delle pressioni iniziale e finale: pi = p1 p2 = 249 kPa La potenza di compressione è data dalla somma dei contributi delle due trasformazioni adiabatiche (si ha quindi N=2 nella formula seguente): NRk kkN−1 Wc = G ⋅ l 'ad 2 = −G ⋅ T1 rp − 1 = k − 1 10.4.4⋅2 2 ⋅ 296.8 ⋅ 1.40 − 0.016 ⋅ − 1 = −2,90 kW 293.15 6.2 0.4 Dato che il rigeneratore riporta la temperatura al valore iniziale, per ottenere la temperatura finale basta calcolarla tenendo conto solo dell’ultima trasformazione adiabatica la quale avviene sempre con temperatura iniziale di 20 °C ma con rapporto di compressione rp 2 = rp1 = p2 pi ≈ 2,5 : e-22 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata T2 = T1 k rpk2−1 = 293.15 1.4 2.50.4 = 380 K La potenza scambiata con l’ambiente è dovuta solo alla trasformazione isobara di raffreddamento. Per altro, il calore scambiato in questa fase è uguale al lavoro compiuto sul gas nel primo stadio di compressione Rk kk−1 Wt = G ⋅ l 'ad 1 = − G ⋅ T1 rp1 − 1 = − 1.44 kW k − 1 Per la portata volumetrica in uscita basta il volume specifico con i nuovi dati: RT GV 2 = G ⋅ v2 = G ⋅ 2 = 10.3m 3 kg p2 650 600 550 500 2 450 i1 T (K ) 400 350 300 1 i2 250 0,0 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 1,2 1,4 s (kJ/kg K ) Nota: l’allievo può verificare che la potenza di compressione è ottenibile anche mediante l’espressione Wc = − N G ⋅ c p (T2 − T1 ) ESERCIZIO 74 Una portata G = 0.2 kg/s di vapore d’acqua entra in una turbina alla pressione di 45 bar ed alla temperatura di 750 °C. Il rapporto tra le pressioni di ingresso e di uscita è pari a 10. Il rendimento isoentropico vale 0.85; determinare: a) il lavoro specifico e la potenza ottenuti b) la temperatura finale c) l’entropia specifica finale. SOLUZIONE Facendo uso delle tabelle dell’acqua, si valutano dapprima le condizioni finali per una espansione ideale (isoentropica) h1 = 4020 kJ/kg s1 = 7,67 kJ/kg K Stato 1: h2s = 3180 kJ/kg p2 = 4,5 bar s2s = s1 Stato 2s: Lo stato finale nella espansione reale può essere valutato utilizzando l’espressione del rendimento isoentropico h −h ηT = 2 1 = 0,85 h2 s − h1 h2 = h1 + ηT ⋅ (h2 s − h1 ) = 4020 + 0,85 ⋅ (3180 − 4020) = 3,31 ⋅ 103 kJ/kg Dal bilancio di energia sulla turbina (sistema adiabatico, aperto ed a regime) si ottiene il lavoro erogato e quindi la potenza e-23 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata l ' = (h1 − h2 ) = 4020 − 3310 = 710 kJ/kg Wm = G l ' = 0.2 ⋅ 710 = 142 kW Conoscendo l’entalpia della corrente in uscita e la pressione si ha infine: s2 = 7,90 kJ/kg K Stato 2: T2 = 418 °C e-24 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata CICLI TERMODINAMICI ESERCIZIO 75 Un motore termico opera tra due sorgenti termiche, una alla temperatura di 400 °C e quella inferiore alla temperatura di 50 °C. Il motore produce 7.5 kW di potenza e scarica sulla sorgente a temperatura inferiore una potenza termica di 9 kW a. Trovare il rendimento del motore termico b. E’ il processo in questione reversibile? SOLUZIONE a. Applicando il primo principio della termodinamica al motore termico abbiamo: WTh = WTc + WM = 9.0 + 7.5 = 16.5 kW il rendimento del motore è quindi W 7.5 η= M = = 0.455 WTh 16.5 Il rendimento di un motore che operasse in maniera reversibile tra le stesse due sorgenti termiche dovrebbe essere funzione soltanto delle temperature di queste ultime, essendo in particolare T 323.15 ηrev = 1 − c = 1 − = 0.520 Th 673.15 dal momento che η < ηrev, si può concludere che il motore opera seguendo un ciclo irreversibile con produzione entropica. b. ESERCIZIO 76 In un ciclo il vapore entra in turbina alla pressione di 20 bar ed alla temperatura di 400°C. La pressione nel condensatore è di 0,2 bar e il liquido esce dal condensatore in condizioni di saturazione. Assumendo che le trasformazioni che subisce il fluido all’interno della turbina e della pompa siano adiabatiche e reversibili: a) Determinare le condizioni in tutti i punti del ciclo b) Calcolare il calore ed il lavoro scambiato in ogni trasformazione e nel ciclo c) Calcolare il rendimento del ciclo d) Confrontare il rendimento del ciclo in esame con quello del Ciclo di Carnot equivalente SOLUZIONE a) Con riferimento ai dati del programma CATT, o al diagramma di Mollier del vapor d’acqua saturo, possiamo rappresentare i dati relativi al ciclo nella successiva tabella (in cui la coppia di dati a partire dai quali si ricavano le altre variabili è evidenziata in colore): Stato 1 2 3 4 p, bar 0.2 20.0 20.0 0.2 T, °C 60.06 60.6 400.0 60.06 x 0.0 0.8896 h, kJ/kg 251.4 253.4 3247.6 2349.3 s, kJ/kgK 0.8320 0.8320 7.1271 7.1271 Note s2=s1 s4=s3 h2, dato in genere non reperibile nelle tabelle, può essere ricavato dalla equazione wx = -v (p2-p1) e-25 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata che permette di determinare il lavoro per unità di massa che si spende nel caso di compressione reversibile di un liquido, quindi h2 = h1 - wx = h1 + v1(p2 - p1) = 251.4 + 0.001017 x (2000 - 20) = 253.4 kJ/kg b) Gli scambi termici e i lavori relativi alle singole trasformazioni sono: q12 = 0 (l’)12 = h1 - h2 = -2.0 kJ/kg q23 = h3 - h2 = 2994.3 kJ/kg (l’)23 = 0 q34 = 0 (l’)34 = h3 - h4 = 898.3 kJ/kg q41 = h1 - h4 = -2097.9 kJ/kg qtot = ∑ qi = 896.3 kJ/kg (l’)41 = 0 (l’)tot = ∑ l'i = 896.3 kJ/kg c) Il rendimento del ciclo si valuta come (l' )tot 896.3 = 0.299 2994.2 qin dato che il lavoro della pompa (1-2) è trascurabile ed h2 è molto vicino ad h1, il rendimento è anche calcolabile con buona approssimazione come (l ') h − h η = 34 ≅ 3 4 = 0.2998 q23 h3 − h1 che consente di evitare il calcolo di h2 d) Il rendimento del Ciclo di Carnot equivalente tra la temperatura minima e la temperatura massima del presente ciclo è: (273.15 + 60.0) = 0.505 T ηCarnot = 1 − c = 1 − (273.15 + 400) Th η= = ESERCIZIO 77 Si consideri un ciclo Rankine internamente reversibile a vapore surriscaldato per il quale siano state fissate la temperatura del vapore all’ingresso della turbina e la pressione di condensazione. Quale è l’effetto dell’aumento di pressione nel generatore di vapore su: lavoro della pompa lavoro turbina calore in caldaia calore condensatore rendimemnto del ciclo titolo vapore uscita turb. (a) aumenta (a) aumenta (a) aumenta (a) aumenta (a) aumenta (a) aumenta (b) diminuisce (b) diminuisce (b) diminuisce (b) diminuisce (b) diminuisce (b) diminuisce (c) resta lo stesso (c) resta lo stesso (c) resta lo stesso (c) resta lo stesso (c) resta lo stesso (c) resta lo stesso SOLUZIONE Le seguenti conclusioni possono essere verificate facendo uso del diagramma T-s e di quello di Mollier e dei calcoli svolti nell’esercizio precedente (per farsi un’idea, si può fissare la temperatura di ammissione del vapore in turbina a 500 °C e la pressione nel condensatore a 0.05 bar). • il lavoro della pompa cresce in quanto cresce la pressione di uscita e-26 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata • il lavoro della turbina aumenta perché cresce il salto di pressione relativo all’espansione; sul piano h-s il punto 3 ha praticamente la stessa entalpia, mentre l’entalpia del punto 4 decresce; • Il calore fornito in caldaia diminuisce anche se di molto poco; infatti h3 subisce una lieve diminuzione (bisogna tenere conto che il vapore nel punto 3 è vicino alle condizioni di gas ideale e quindi l’entalpia ha una debole dipendenza dalla pressione) ed h2 aumenta un po’; • Il calore trasferito nel condensatore diminuisce in quanto, a parità di h1, h4 diminuisce. Nel piano T-s si vede che a parità di temperatura diminuisce il ∆s. • Il rendimento del ciclo aumenta in quanto il calore ceduto in caldaia resta praticamente constante, mentre il lavoro in turbina aumenta; (in termini di temperature medie termodinamiche del fluido si ha che a parità di quella inferiore cresce quella superiore). • Il titolo del vapore all’uscita della turbina diminuisce perché il punto 4 si sposta verso sinistra sul piano T-s o h-s. ESERCIZIO 78 Aria alla temperatura di 300 K ed alla pressione di 100 kPa entra nel compressore di un impianto a turbina a gas che opera seguendo un ciclo di Brayton. Il flusso di massa è di 5 kg/s e la temperatura massima che raggiunge l’aria è di 1200 K. Supposto che il rapporto di compressione sia 4, determinare: a) Il rendimento dell’impianto assumendo ideali la compressione e l’espansione; b) La potenza in uscita, sempre in condizioni ideali; c) Se il compressore e la turbina non operano in condizioni ideali, quale dovrebbe essere il rendimento isoentropico di ciascun componente per non avere lavoro utile? d) Quali dovrebbero essere, per questo caso le temperature in uscita dalla turbina e dal compressore? SOLUZIONE I cicli ideale e reale sono rappresentati nel sottostante diagramma T-s del gas ideale. a) Nel caso del ciclo ideale, le temperature incognite T2s e T4s si trovano alla seguente maniera: p T2 s = T1 ⋅ 2 p1 k −1 k = 300 ⋅ 40.4 /1.4 = 445.8 K e-27 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata k −1 p k T4 s = T3 ⋅ 4 = 1200 ⋅ 0.250.4 / 1.4 = 807.5 K p3 Il rendimento del ciclo ideale è dato da T1 300 = 1− = 0.3271 T2 445.8 b) La potenza in uscita è data da W = G ⋅ ltot dove kR (T3 − T4 s + T1 − T2 s ) = ltot = (h3 − h4 s ) + (h1 − h2 s ) = k −1 8.3143 = 3.5 ⋅ ⋅ (1200 − 807.5 + 300 − 445.8) = 247.6 kJ / kg 29 Quindi W = 5 ⋅ 247.6 = 1238 kW η = 1− c) Affinchè il lavoro netto in uscita sia nullo, il lavoro ottenuto in turbina deve uguagliare quello speso nel compressore. Deve quindi essere (h3 − h4 s )⋅ηe = (h2 s − h1 ) ηc quindi h −h T −T ηe ⋅ηc = 2 s 1 = 2 s 1 = 0.3715 h3 − h4 s T3 − T4 s Per cui nel caso particolare in cui si abbia ηe = ηc ηe = ηc = 0.3715 = 0.6095 d) T2 e T4 sono trovati mediante le relazioni: T −T 445.8 − 300 T2 = T1 + 2 s 1 = 300 + = 539.2 K ηc 0.6095 T4 = T3 + ηe ⋅ (T4 s − T3 ) = 1200 + 0.6095 ⋅ (807.5 − 1200 ) = 960.8 K ESERCIZIO 79 Aria entra in un compressore di un impianto a turbina a gas con rigenerazione, mostrato nella successiva figura e-28 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata alla temperatura di 300 K ed alla pressione di 100 kPa. Il rapporto di compressione è 4 e la temperatura massima nel ciclo è 1200 K. Il flusso di massa è di 8 kg/s. I rendimenti isoentropici del compressore e della turbina sono rispettivamente 0.85 e 0.9, mentre il rigeneratore è ideale. Deteminare a) La potenza netta in uscita b) Il rendimento del ciclo SOLUZIONE Per prima cosa si calcolano pressione e temperatura in ogni punto del ciclo come definiti in figura. p4 = p1 = 100 kPa p2 = p3 =4 p1 = 400 kPa e assumendo per l’aria k=1.4 p T2 s = T1 ⋅ 2 p1 p T4 s = T1 ⋅ 4 p3 k −1 k k −1 k = 300 ⋅ 40.286 = 445.8 K = 1200 ⋅ 0.250.286 = 807.54 K T2 s − T1 445.8 − 300 = 300 + = 471.53 K ηc 0.85 T4 = T3 + (T4 s − T3 )⋅ηe = 1200 + (807.54 − 1200)⋅ 0.9 = 846.79 K T2 = T1 + Dato che le portate negli stati 2 e 4 sono uguali, che il gas è considerato ideale con cp costante, e che il rigeneratore è considerato ideale, ne segue che il flusso caldo esce dal rigeneratore alla temperatura del flusso freddo ed il flusso freddo esce alla temperatura iniziale del flusso caldo. In altri temini si ha T4* = T2 = 471.53 K e T2* = T4 =846.79 K La potenza netta in uscita è Wm = G ⋅ [(h3 − h4 ) − (h2 − h1 )] = G ⋅ c p ⋅ [(T3 − T4 ) − (T2 − T1 )] = = 8 ⋅ 1.0035 ⋅ [(1200 − 846.79 ) − (471.53 − 300)] = 1458.5 kW b) Il rendimento del ciclo è pari a e-29 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata η= (h3 − h4 ) − (h2 − h1 ) = (T3 − T4 ) − (T2 − T1 ) = 0.514 (h3 − h2* ) (T3 − T2* ) ESERCIZIO 80 Un ciclo di refrigerazione utilizza il fluido R-12 per rimuovere 6 kW da un recipiente a bassa temperatura a -7°C; la temperatura dell’ambiente è di 38°C. Occorre notare che quando il calore è “rimosso” da un recipiente a bassa temperatura il fluido operativo deve essere ad una temperatura più bassa, mentre nel condensatore, quando il calore è trasferito dal fluido operativo all’ambiente, la temperatura del fluido deve essere superiore a quella dell’ambiente. Una differenza di temperatura di 3 K è quindi richiesta a questo scopo sia nell’evaporatore che nel condensatore. Il rendimento isoentropico del compressore vale ηc = 0.75 e il suo rendimento elettro-meccanico è pari a ηm = 94%. a) Descrivere il ciclo in un diagramma pressione-entalpia; b) Trovare il coefficiente di prestazione (COP); c) Determinare la portata di fluido necessaria; d) Determinare la potenza richiesta dalla rete per azionare il compressore. SOLUZIONE a) Poiché una differenza di temperatura di 3 K è richiesta nello scambiatore, la temperatura di evaporazione è di -10°C e la temperatura di condensazione è di 41°C. La pressione superiore del ciclo si trova a partire dalla temperatura di condensazione (41 °C) e, consultando le tabelle o mediante il programma CATT risulta essere 0.9845 Mpa. La pressione inferiore viene determinata a partire dalla temperatura di evaporazione ( -10 °C) e risulta essere 0.2191 Mpa. Se assumiamo che lo stato 1 sia quello di vapore saturo (a bassa temperatura) e lo stato 3 quello di liquido saturo (ad alta temperatura), le relative proprietà sono riportate nella successiva tabella, dove le caselle corrispondenti ai dati di ingresso sono evidenziate in grigio. p T h s x stato MPa °C kJ/kg kJ/kg K 1 0.2191 -10 183.2 0.7019 1 Satur. Vapor 2s 0.9845 49.03 209.8 0.7019 Superh. Vapor 2 0.9845 60.6 218.7 0.7289 Superh. Vapor 3 0.9845 41 75.6 0.275 0 Satur. Liquid 4 0.2191 -10 75.6 0.2931 0.3117 Two-phase l’entalpia del punto finale della compressione reale (h2) è stata ricavata dalla definizione di rendimento isoentropico ηc = h2 s − h1 h2 − h1 h2 =h1 + h2 s − h1 209.8 − 183.2 =183.2 + = 218.7 kJ/kg ηc 0.75 b) Il coefficiente di prestazione (COP) è dato da COP = QC h1 − h4 183.2 − 75.6 = = = 3.03 L h2 − h1 218.7 − 183.2 e-30 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata c) la portata di fluido necessaria è ottenibile dal bilancio dell’evaporatore: WF = G (h1 − h4 )= 6 kW G= WF 6 = = 0.056 kg/s h1 − h4 183.2 − 75.6 d) La potenza ideale richiesta dal compressore è data da Wm ,id = G (h2 s − h1 )= 0.056 (209.8 − 183.2) = 1.49 kW e quella assorbita dalla rete elettrica, tenuto conto di tutti i rendimenti W 1.49 Wm = m ,id = = 2.11 kW ηcηm 0.75 ⋅ 0.94 l’allievo può verificare che quest’ultimo risultato era ottenibile più rapidamente anche tramite Wm = Wf COP ηm ESERCIZIO 81 Si consideri un ciclo Otto avente i seguenti parametri: • condizioni all'ingresso p1= 1 bar, T1 = 30 °C; • rapporto di compressione volumetrico rv= v1/v2 = 8/1 • calore ceduto al fluido nella fase di combustione qc= 1400 kJ/kg Si assuma che il fluido di lavoro sia aria (gas ideale con calore specifico costante) con R= 287 J/kg K, k = 1.400. Tracciare il ciclo sui diagrammi p,v e T,s e calcolare le condizioni a fine compressione (p2,T2), a fine combustione (p3,T3) e a fine espansione (p4,T4), il rendimento ed il lavoro utile (tutte le trasformazioni vanno considerate reversibili). SOLUZIONE (Redatta dallo studente Fabrizio Leverone) 2.0E+07 1.5E+07 1.0E+07 5.0E+06 0.0E+00 0.00 0.50 1.00 v (m3/kg) e-31 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata 5000 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 0 500 1000 1500 s (kJ/ kg K) Per calcolare i dati di fine compressione (punto 2) utilizziamo l’equazione delle adiabatiche pv k = cost . Da essa ricaviamo con semplici passaggi le espressioni di p e T in funzione dei dati a noi disponibili: T2 = T1rv1− k = 696 K p2 = p1rv−k = 1,83 MPa Per il punto 3, conseguenza di una combustione isovolumica, utilizziamo il primo principio della termodinamica. Esso ci dice che la variazione di energia interna è uguale al calore scambiato con l’esterno in quanto per le trasformazioni isocore il lavoro scambiato con l’esterno è uguale a zero, dunque: qc = cv (T3 − T2 ) ⇒ T3 = p3 = p2 qc + T2 = 2647 K cv T3 = 6,98 MPa T2 Per l’ultima trasformazione (3-4) basta riutilizzare le formule impiegate nel punto 1: T4 = T3rv1−k = 1152 K p4 = p3rv− k = 0,38 MPa Il rendimento del ciclo è dato dal rapporto tra il lavoro utile e il calore ceduto al sistema ed in questo caso l’apporto di calore si ha esclusivamente in fase di combustione. Calcoliamo dunque prima il lavoro utile il quale, come si può vedere anche dal grafico p-v, è l’area racchiusa dal tracciato delle quattro trasformazioni. Per calcolare tale area si procede calcolando l’integrale del lavoro per ogni trasformazione tra i rispettivi estremi e stando attenti al verso in cui avvengono. Questa non è altro che la somma dei lavori scambiati con l’esterno, presi con il segno proprio ed osservando che le uniche trasformazioni dove si produce lavoro sono le due adiabatiche risulta evidente come risolvere il problema: lu = l12 + l34 = cv [(T1 − T2 ) + (T3 − T4 )]= 791 kJ Adesso possiamo calcolare il valore del rendimento: e-32 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata η= lu = 0.565 qc Nota: Il ciclo Otto di riferimento è quello in cui si fanno le maggiori approssimazioni rispetto al ciclo termodinamico effettivo. Questo fa sì che il rendimento calcolato sia notevolmente superiore a quello reale (che oscilla intorno a 0.35). Nel motore a scoppio vi sono inoltre notevoli perdite meccaniche. e-33 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata SCAMBIATORI DI CALORE ESERCIZIO 82 In uno scambiatore di calore il fluido freddo è acqua che entra a 15 °C ed esce a 25 °C, mentre il fluido caldo è R134a, che entra a 14 bar e 80 °C ed esce in condizioni di liquido saturo a 52 °C. La portata massica dell’R134a è 5,0 kg/min. Si determini: a) la portata massica dell’acqua b) la generazione di entropia SOLUZIONE I bilanci di energia e di entropia nello scambiatore sono: Gw ⋅ h1 + GR ⋅ h3 = Gw ⋅ h2 + GR ⋅ h4 Gw ⋅ s1 + GR ⋅ s3 + S gen = Gw ⋅ s2 + GR ⋅ s4 Stato 3: vapore surriscaldato: Stato 4: liquido saturo: h3 = 457,1 kJ/kg h4 = 274,5 kJ/kg a) Dal bilancio di energia G ⋅ (h − h ) 5,0 ⋅ (457,1 − 274,5) Gw = R 3 4 = = 0,363 c ⋅ (T2 − T1 ) 60 ⋅ 4,187 ⋅ (25 − 15) s3 = 1,803 kJ/kg K s4 = 1,246 kJ/kg K kg/s b) Dal bilancio di entropia S gen = Gw ⋅ (s2 − s1 ) + GR ⋅ (s4 − s3 ) = Gw ⋅ c ⋅ ln T2 + GR ⋅ (s4 − s3 ) = T1 298 5,0 + ⋅ (1,246 − 1,803) = 5,46 W/K 288 60 Si nota che, come prevedibile, vi è generazione di entropia: lo scambio termico con differenze finite di temperatura è un fenomeno irreversibile. = 0,363 ⋅ 4,187 ⋅ ln ESERCIZIO 83 Una portata GR = 10 kg/min di R134 in fase di vapore surriscaldato a 10 bar, entra in uno scambiatore di calore in cui si raffredda e condensa fino alla condizione di liquido saturo a 10 bar. La potenza termica è trasferita ad una portata di aria Ga = 80 kg/min (cp=1,01 kJ/kg K), che entra nello scambiatore a 60 °C ed alla pressione di 1 bar. Si supponga che il deflusso dell’aria sia isobaro (ovvero, con perdite di carico trascurabili). Si determini la temperatura dell’aria in uscita. Si determini inoltre se lo scambiatore può funzionare nelle condizioni suddette. SOLUZIONE Bilancio di energia sullo scambiatore GR ⋅ h1 + Ga ⋅ h3 = GR ⋅ h2 + Ga ⋅ h4 p1 = 10 bar , p2 = 10 bar , T1 = 60 °C ⇒ h1 = 441,3 kJ/kg x2 = 0 s1 = 1.781 kJ/kg K ⇒ h2 = 255,4 kJ/kg s2 = 1.188 kJ/kg K T2 = 39.4 °C e-34 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata Ga ⋅ (h3 − h4 ) = GR ⋅ (h2 − h1 ) Ga ⋅ c p ⋅ (T3 − T4 ) = GR ⋅ (h2 − h1 ) T4 = T3 − GR ⋅ (h2 − h1 ) Ga ⋅ c p 10 ⋅ (255,3 − 441,3)= 83 °C 80 ⋅ 1,01 Notare che, dato che nelle formule risolutive compare solo il rapporto delle portate, non è necessario riportare le medesime in unità SI. T4 = 60 − Il bilancio entropico dello scambiatore è GR ⋅ s1 + Ga ⋅ s3 + S gen = GR ⋅ s2 + Ga ⋅ s4 quindi S gen = GR ⋅ (s2 − s1 ) + Ga ⋅ (s4 − s3 ) = GR ⋅ (s2 − s1 )+ Ga ⋅ c p ⋅ ln = T4 = T3 10 80 356.15 ⋅ (1.188 − 1.781)+ ⋅ 1.01 ⋅ ln = = − 0.0988 + 0.0899 = − 0.0089 kW/K 60 60 333.15 quindi lo scambiatore, pur non violando il primo principio della T.D., non è in grado di funzionare perché viola il secondo principio. Del resto, sarebbe sorprendente se l’R134a, condensando, cedesse spontaneamente del calore a una corrente di acqua a temperatura superiore … una circostanza di cui il primo principio non tiene assolutamente conto. e-35 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata TRASMISSIONE DEL CALORE ESERCIZIO 84 Una certa quantità di carbone giace disposta in posizione orizzontale su una superficie. Lo spessore dello strato di carbone è di 2 metri. Tale letto genera una quantità volumetrica di calore pari a 20 W/m3. La temperatura del carbone è uniforme. La temperatura dell’ambiente T∞ è pari a 25 °C e il coefficiente di scambio termico tra la massa di carbone e il gas è pari a 5 W/m2 K. Calcolare la temperatura della superficie superiore della massa di carbone. La superficie inferiore è isolata. SOLUZIONE Espressa per unità di superficie il calore trasmesso dalla massa di carbone all’ambiente è pari a W q' ' = q H = 20 ⋅ 2 = 40 2 m Il calore scambiato attraverso la superficie a temperatura Tw si può determinare grazie alla legge q' ' = α ⋅ (Tw − T∞ ) da cui si ricava che q' ' 40 Tw = T∞ + = 25 + = 25 + 8 = 33 °C α 5 ESERCIZIO 85 Consideriamo una parete di laterizio di spessore s=0.25 m. Il laterizio ha una conducibilità pari a 0.4 W/mK. Tale parete separa due ambienti, a temperatura Ti e Te pari rispettivamente a 20 °C e 0°C. Supposto che i coefficiente di scambio termico lato esterno e lato interno siano αi = 10 W/m2 K e αe = 25 W/m2 K, calcolare: a) la conduttanza della parete b) il flusso termico disperso c) le temperature delle due estremità della parete SOLUZIONE a) Applicando la definizione si ha m2 K 1 1 s 1 1 0.25 1 = + + = + + = 0.64 u αi k α e 10 0.5 25 W da cui W u = 1.56 2 mK b) Nota la conduttanza della parete si può valutare il flusso termico q”: si ha che q" = u ⋅ (Ti − Te ) = 1.56 ⋅ 20 = 31.25 W/m2 c) La potenza termica ceduta dal fluido interno alla parete interna è: q" = αi ⋅ (Ti − T1 ) quindi e-36 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata q" 31.25 = 20 − ≈ 16.9 °C αi 10 quella ceduta dalla parete esterna al fluido esterno è invece q" = α e ⋅ (T2 − Te ) e quindi q" 31.25 T2 = Te + = = 1.25°C αe 25 T1 = Ti − ESERCIZIO 86 In una barra cilindrica di un materiale metallico del diametro di 3 cm è presente una generazione volumetrica di calore pari a qs=106 W/m3 che supponiamo uniformemente distribuita. La barra è lambita da un gas alla temperatura Ta = 30 °C con coefficiente di scambio termico α = 100 W/m2K (convezione forzata). Calcolare: a) la temperatura superficiale Tp della barra; b) la potenza termica ceduta dal gas per unità di lunghezza; SOLUZIONE a) Scriviamo l’equazione di bilancio energetico relativa a tutta la barra, che vale in condizioni di regime che definisce l’uguaglianza tra la potenza termica prodotta e la potenza termica scambiata con il fluido. qs ⋅ π ⋅ D2 ⋅ l = π ⋅ D ⋅ l ⋅ h ⋅ (Tp − Ta ) 4 da cui si può ricavare la temperatura di parete T p = Ta + qs ⋅ D 3 ⋅ 10−2 ⋅ 106 = 30 + = 105°C 4α 400 b) la potenza termica ceduta dalla barra per unità di lunghezza si valuta in maniera abbastanza semplice come ( D2 3 ⋅ 10− 2 ) q' = π ⋅ ⋅ qs = π ⋅ 106 ≈ 707 W / m 4 4 2 e-37 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata ESERCIZI ASSEGNATI NEI COMPITINI ESERCIZIO 87 (1994, gruppo A) In un sistema aperto a regime fluisce una portata G=2 kg/s di vapor d'acqua inizialmente nelle condizioni: p1= 2 bar, x1=1. Il fluido subisce le seguenti trasformazioni: • 1-2 compressione adiabatica reversibile fino a p2=5 MPa; • 2-3 raffreddamento isobaro fino a x3=0.86. Tracciare le trasformazioni sul diagramma allegato e determinare: a. il valore di T2 e T3; b. la potenza meccanica necessaria per effettuare la compressione; c. il calore scambiato per unità di tempo durante la fase 2-3; d. la potenza necessaria e la temperatura finale T2' del vapore se la fase di compressione (12') avviene in una macchina reale con rendimento isoentropico ε =0.8 fino alla pressione p2' =p2. DOMANDA OPZIONALE e. Determinare le condizioni finali T4 e x4 se, a partire dalle condizioni 3, il fluido viene fatto laminare (trasformazione irreversibile, adiabatica in cui non si raccoglie lavoro utile) in una valvola fino a pressione p4 =0.01 MPa. [825 K; 535 K; -1696 kW; -1980 kW; -2120 kW, 916 K; 320K, 0.99] ESERCIZIO 88 (1994, gruppo B) In un sistema aperto a regime fluisce una portata G=5 kg/s di ammoniaca inizialmente nelle condizioni: p1= 2 MPa, x1=0.9. Il fluido subisce le seguenti trasformazioni: • 1-2 riscaldamento isobaro fino a T2= 400 K; • 2-3 espansione adiabatica reversibile fino a p3=1.4 bar. Tracciare le trasformazioni sul diagramma allegato e determinare: a. il calore scambiato per unità di tempo durante la fase 1-2; b. la potenza meccanica erogata nell'espansione; c. il valore di x3 e di T3 d. la potenza erogata e il titolo finale x3' del vapore se la fase di espansione (2-3') avviene in una macchina reale con rendimento isoentropico ε =0.9 fino alla pressione p3' = p3. DOMANDA OPZIONALE Determinare le condizioni finali T4 e x4 se, a partire dalle condizioni 1, il fluido viene fatto laminare (trasformazione irreversibile, adiabatica in cui non si raccoglie lavoro utile) in una valvola fino a pressione p4 =1 bar. [1680 kW; 1855 kW; 0.945, 247 K; 0.97, 247 K; 0.975, 236 K] ESERCIZIO 89 (1994, gruppo A) Un cilindro, dotato di un pistone per cui si possono trascurare massa e attrito con la parete, contiene una massa M=0.05 kg di azoto nelle seguenti condizioni iniziali: p1= 2 bar T1=300 K. Il sistema subisce la seguente trasformazione ciclica: • 1-2 compressione adiabatica fino a p2= 15 bar; • 2-3 espansione isovolumica fino a p3=p1. • 3-1 dilatazione isobara fino a tornare nelle condizioni iniziali. e-38 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata Assumendo di poter considerare il fluido un gas ideale con calore specifico costante, tracciare (approssimativamente) uno schema del ciclo sul diagramma p-v e determinare: a. il valore di T2; b. il lavoro scambiato durante la fase 1-2; c. lavoro totale scambiato durante il ciclo; d. il calore totale scambiato durante il ciclo. Dati per l'azoto: R= 297 J/kg K, cp= 1041 J/kg K, k=1.40. [534 K; -8705 J; -5312 J; -5312 J] ESERCIZIO 90 (1994, gruppo B) Un cilindro, dotato di un pistone per cui si possono trascurare massa e attrito con la parete, contiene una massa M=0.02 kg di elio nelle seguenti condizioni iniziali: p1= 15 bar T1=300 K. Il sistema subisce la seguente trasformazione ciclica: • 1-2 espansione adiabatica fino a p2= 2 bar; • 2-3 contrazione isobara fino a v3=v1. • 3-1 compressione isovolumica fino a tornare nelle condizioni iniziali. Assumendo di poter considerare il fluido un gas ideale con calore specifico costante, tracciare (approssimativamente) uno schema del ciclo sul diagramma p-v e determinare: a. il valore di T2; b. il lavoro scambiato durante la fase 1-2; c. lavoro totale scambiato durante il ciclo; d. il calore totale scambiato durante il ciclo. Dati per l'elio: R= 2073 J/kg K, cp= 5192 J/kg K, k=1.667. [134 K; 10.3 kJ; 6.46 kJ; 6.46 kJ] ESERCIZIO 91 (1995, gruppo A) Gb 5 2 Gb 4 3 Ga 1 Ga Nel sistema aperto a regime indicato nel diagramma scorrono i seguenti fluidi: - Ramo 1-2-3: Ga=0.3 kg/s di R-22 avente le seguenti condizioni: punto 1: x1=1, p1=0.11 MPa; punto 2: T2=360 K punto 3: x3=0 - Ramo 4-5: Gb= 0.4 kg/s di acqua avente le seguenti condizioni: punto 4: p4 = 1 bar, t4 = 20°C. e-39 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata La trasformazione 1-2 è adiabatica reversibile (ovvero, isoentropica); la trasformazione 2-3 avviene a pressione costante (ovvero p3 = p2); la trasformazione 4-5 avviene a pressione costante (ovvero p4 = p5). La superficie esterna dello scambiatore di calore 2-3-4-5 è rigida ed adiabatica. Determinare: la temperatura T1; La potenza assorbita dal compressore, W12; la pressione p2; la potenza termica scambiata tra i due fluidi nello scambiatore, Q 23 ; la temperatura di uscita dell'acqua T5. Tracciare inoltre la trasformazione 1-2-3 sul diagramma allegato. [235 K; -20.4 kW; 1.6 MPa; -61.5 kW; 445 K] ESERCIZIO 92 (1995, gruppo A, facoltativo) Determinare le condizioni finali del fluido R-22 prelevato nelle condizioni T6= 460 K, p6 = 5 MPa se lo stesso viene fatto espandere attraverso una valvola (dispositivo dalla superficie rigida schematizzabile come adiabatico) fino alla pressione atmosferica (p7 = 100 kPa). Le variazioni di energia cinetica e potenziale possono essere considerate trascurabili. Tracciare la trasformazione 6-7 sul diagramma allegato. [la trasformazione è isoentalpica; la temperatura finale vale circa 425 K] ESERCIZIO 93 (1995, gruppo A) In un sistema chiuso cilindro pistone con rapporto di compressione volumetrico rv = V3/V1 = 20:1 dell'aria (approssimabile come un gas ideale a cp costante, con R= 287 J/kg K, k= 1.400) avente le seguenti condizioni iniziali: p1 = 35 bar, V1 = 20 cm3 , T1 = 700 K; subisce le trasformazioni reversibili indicate nel seguito: 1-2: riscaldamento isobaro con q12 = 700 kJ/kg; 2-3: espansione adiabatica reversibile. Determinare: il lavoro totale scambiato nella fase 1-2, L12; la temperatura e il volume specifico nel punto 2 (T2,v2); il lavoro totale scambiato nella trasformazione 2-3, L23; la temperatura e la pressione nel punto 3 (T3,p3). [70 J; 1397 K, 0.115 m3/kg; 210 J; 556 K, 0.14 MPa] e-40 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata ESERCIZIO 94 (1995, gruppo B) Ga 1 Ga 3 2 4 Gb 5 Gb Nel sistema aperto a regime indicato nel diagramma scorrono i seguenti fluidi: - Ramo 1-2-3: Ga= 15 kg/s di vapor d'acqua avente le seguenti condizioni: punto 1: T1=900 K, p1= 1.2 MPa; punto 2: x2= 1 punto 3: x3=0 - Ramo 4-5: Una portata incognita Gb di acqua avente le seguenti condizioni: punto 4: p4 = 1 bar, T4 = 20°C. punto 5: p5 = 1 bar, T5 = 25°C. La trasformazione 1-2 è adiabatica reversibile (ovvero, isoentropica); la trasformazione 2-3 avviene a pressione costante (ovvero p3 = p2). La superficie esterna del condensatore (scambiatore di calore) 2-3-4-5 è rigida ed adiabatica. Determinare: La potenza erogata dalla turbina, W12; la pressione p2; la temperatura T2 (dare una stima); la potenza termica scambiata tra i due fluidi nello scambiatore, Q 23 ; la portata di acqua necessaria perché la temperatura di uscita sia limitata a 25 °C. Tracciare inoltre la trasformazione 1-2-3 sul diagramma allegato. [17.4 MW; 16 kPa; 350 K; -35.3 MW; 1690 kg/s] ESERCIZIO 95 (1995, gruppo B, facoltativo) Determinare le condizioni finali del fluido prelevato nel punto 1 del problema precedente se lo stesso viene fatto espandere attraverso una valvola (dispositivo dalla superficie rigida schematizzabile come adiabatico) fino alla pressione atmosferica (p6 = 100 kPa). Le variazioni di energia cinetica e potenziale possono essere considerate trascurabili. Tracciare la trasformazione 1-6 sul diagramma allegato. [la trasformazione è isoentalpica; la temperatura rimane pressochè invariata] ESERCIZIO 96 (1995, gruppo B) In un sistema chiuso cilindro pistone con rapporto di compressione volumetrico rv = V1/V2 = 12:1 dell'azoto (approssimabile come un gas ideale a cp costante, con R= 296.8 J/kg K, k= 1.400) avente le seguenti condizioni iniziali: p1 = 1 bar, V1 = 400 cm3 , t1 = 20 °C; e-41 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata subisce le trasformazioni reversibili indicate nel seguito: 1-2: compressione politropica con n = 1.2; 2-3: riscaldamento isovolumico con q23 = 1500 kJ/kg. Determinare: il lavoro totale scambiato nella fase 1-2, L12; il calore totale scambiato nella fase 1-2, Q12; la temperatura e il volume specifico nel punto 2 (T2,p2); la temperatura e la pressione nel punto 3 (T3,p3). [-128 J; -63.4 J; 481.8 K, 1.97 MPa; 2495 K, 10.2 MPa] ESERCIZIO 97 (1996, gruppo A) G G 1 4 A B Wa Wt 2 Wb 3 Nel sistema aperto a regime rappresentato nella figura scorre una portata G = 2.7 t/h di ammoniaca avente le seguenti condizioni: punto 1: x1 = 1, p1 = 2 bar; punto 2: p2 = 7 bar; punto 4: T4 = 360 K, p4 = 14 bar. La trasformazione 1-2 è adiabatica reversibile (ovvero, isoentropica); la trasformazione 2-3 avviene a pressione costante (ovvero p3 = p2) e durante essa viene ceduta all’esterno una potenza termica Wt = - 79 kW. Tracciare la trasformazione del fluido sul diagramma allegato e determinare: 1) La potenza totale necessaria per la compressione (Wa + Wb) 2) le temperature T2 T3; 3) la potenza totale necessaria per la compressione nello stadio B nel caso che anche tale compressione avvenga isoentropicamente fino alla stessa pressione finale; 4) la temperatura di uscita dell’ammoniaca nell’ipotesi di cui al punto precedente. [-228 kW; 340 K, 298 K; -75.7 kW; 350 K] ESERCIZIO 98 (1996, gruppo A) In un sistema chiuso cilindro pistone con rapporto di compressione volumetrico rv = V3/V1 = 4:1 dell'argon (approssimabile come un gas ideale a cp costante, con R= 208.2 J/kg K, k= 1.66) avente le seguenti condizioni iniziali: p1 = 3 bar, V1 = 10 cm3 , T1 = 300 K; subisce le trasformazioni reversibili indicate nel seguito: 1-2: riscaldamento isovolumico con q12 = 7 kJ/kg; 2-3: espansione adiabatica reversibile. e-42 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata Determinare: A) la temperatura e la pressione nel punto 2 (T2,p2); B) il lavoro totale scambiato nella trasformazione 2-3, L23; C) la temperatura e la pressione nel punto 3 (T3,p3). [322 K, 3.21 bar; 2.93 J; 129 K, 0.32 bar] ESERCIZIO 99 (1996, gruppo A, facoltativo) 1 3 2 Uno scambiatore di calore a miscelamento, rappresentato nel diagramma, si trova in condizioni stazionarie ed ha la superficie esterna adiabatica e rigida. In esso scorre ammoniaca avente le seguenti caratteristiche: punto 1: vapore surriscaldato, G1 = 1.6 kg/s, p1 = 2 MPa T1 = 390 K; punto 2: liquido sottoraffreddato, G2 = 0.4 kg/s, p2 = 0.5 MPa, h2 = 220 kJ/kg punto 3: p3 = 0.5 MPa Ricavando le proprietà mancanti dal diagramma allegato, determinare la portata e le condizioni termodinamiche (temperatura ed eventalmente titolo) del fluido all’uscita (punto 3). [2 kg/s; 278 K, x=0.93] ESERCIZIO 100 (1996, gruppo B) G G 4 1 A B Wa Wt 2 Wb 3 Nel sistema aperto a regime rappresesentato nella figura scorre una portata G = 8.1 t/h di acqua avente le seguenti condizioni: punto 1: T1 = 527 °C, p1 = 10 MPa; punto 2: p2 = 1 MPa punto 4: x4 = 0.96, p4 = 2 kPa La trasformazione 1-2 è adiabatica reversibile (ovvero, isoentropica); la trasformazione 2-3 avviene a pressione costante (ovvero p3 = p2) e durante essa viene ceduta al fluido una potenza termica Wt = 1.3 MW. Tracciare la trasformazione del fluido sul diagramma allegato e determinare: e-43 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata 1) 2) 3) 4) La potenza totale erogata dalle due turbine (Wa + Wb); le temperature T2 T3 T4; il rendimento isoentropico di espansione dello stadio B; il titolo in uscita nel caso che la espansione nello stadio B avvenga isoentropicamente fino alla stessa pressione finale. [3.5 MW; 471 K, 771 K, 291 K; 0.85; 0.87] ESERCIZIO 101 (1996, gruppo B) In un sistema chiuso cilindro pistone con rapporto di compressione volumetrico rv = V2/V1 = 1:12 dell'anidride carbonica (approssimabile come un gas ideale a cp costante, con R= 188.99 J/kg K, k= 1.28) avente le seguenti condizioni iniziali: p1 = 1 bar, V1 = 400 cm3 , T1 = 20 °C; subisce le trasformazioni reversibili indicate nel seguito: 1-2: compressione isoterma; 2-3: riscaldamento isovolumico con q23 = 40 kJ/kg. Determinare: A) il calore ed lavoro totali scambiati nella fase 1-2, L12 e Q12 B) la pressione nel punto 2 (p2); C) la temperatura e la pressione nel punto 3 (T3,p3); [-96 kJ, -96 kJ; 12 bar; 352 K, 14.4 bar] ESERCIZIO 102 (1996, gruppo B, facoltativo) 1 3 2 Uno scambiatore di calore a miscelamento, rappresentato nel diagramma, si trova in condizioni stazionarie ed ha la superficie esterna adiabatica e rigida. In esso scorre acqua avente le seguenti caratteristiche: punto 1: liquido sottoraffreddato, G1 = 0.64 kg/s, p1 = 1 bar, h1 = 120 kJ/kg; punto 2: vapore surriscaldato, G2 = 1.36 kg/s, p2 = 200 bar; T2 = 607 °C; punto 3: p3 = 1 bar Ricavando le proprietà mancanti dal diagramma allegato, determinare la portata e le condizioni termodinamiche (temperatura ed eventalmente titolo) del fluido all’uscita (pto 3). [2 kg/s; 227 K, 0.90] e-44 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata ESERCIZIO 103 (1997, gruppo A) Gr Ga 1 2 4 Wm C 5 T 3 Nel turbocompressore rappresentato in figura, tutta la potenza meccanica erogata dalla turbina ad aria T viene utilizzata per azionare il compressore C per il fluido R134a, montato coassialmente. L’aria che aziona la turbina viene preventivamente fatta attraversare una valvola di laminazione (che ha superficie esterna rigida ed adiabatica) per ridurne la pressione. Tutti i componenti possono essere considerati adiabatici, lavorano in condizioni stazionarie e le variazioni di energia cinetica e potenziale sono trascurabili. Sono noti i seguenti dati: Lato turbina Fluido: aria, approssimabile come gas ideale con cp costante (R= 287 J/kg K, k= 1.4), portata Ga = 0.4 kg/s • punto 1: T1 = 700 °C, p1 = 10 bar; • punto 2: p2 = 6.8 bar ; • punto 3: p3 = 1 bar; • rendimento isoentropico della turbina ηt = 0.85 Lato compressore Fluido: R-134a (per le proprietà vedi il diagramma allegato). • punto 4: x4 = 1, T4 = - 20 °C; • punto 2: p5 = 7 bar; • rendimento isoentropico del compressore ηc = 0.8. Determinare: 1. Le temperature T2 e T3; 2. la potenza meccanica erogata dalla turbina (WmT) 3. la portata di fluido nel compressore, Gr; 4. la variazione di entropia dell’aria, s3-s1; Tracciare inoltre, qualitativamente, le trasformazioni dell’aria su un diagramma T-s e quella dell’R-134a sul diagramma allegato. [973.15 K, 624 K; 138 kW; 3.25 kg/s; 223.8 J/kg K] ESERCIZIO 104 (1997, gruppo A) In una tubazione rigida in acciaio di lunghezza L = 1 m, raggio esterno RE = 10 mm e spessore s = 1 mm, scorre una portata G = 0.01 kg/s di miscela bifase acqua-vapore avente le seguenti caratteristiche in ingresso: pressione p1 = 2 bar e titolo x1 = 1. Il sistema si trova in condizioni stazionarie. In prima approssimazione, si può trascurare la caduta di pressione e porre in uscita p2=p1. Anche le variazioni di energia cinetica e potenziale possono essere trascurate. Dato il piccolo valore dello spessore rispetto al raggio, la tubazione può essere approssimata ai fini dello scambio termico come una parete piana di superficie A = 2 π RM L, dove il raggio medio RM è pari a RE-s/2. I coefficienti di scambio all’interno ed e-45 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata all’esterno valgono rispettivamente αE = 1200 W/m2 K e αI = 5000 W/m2 K. La conducibilità termica dell’acciaio vale k = 40 W/m K. La temperatura dell’aria esterna è TE = 20 °C. Determinare, utilizzando il diagramma allegato, il titolo del vapore saturo in uscita [circa 0.73 (la potenza scambiata vale 5.2 kW)] ESERCIZIO 105 (1997,entrambi i gruppi, facoltativo) In una turbina adiabatica, in condizioni stazionarie, si espande dell’elio (gas ideale con cp costante, R= 2077 J/kg K, k= 1.667), dalle condizioni iniziali p1 = 13.6 bar, T1 = 900 °C alla pressione finale p2 = 1 bar. La variazione di entropia tra ingresso ed uscita vale s2-s1= 1015 J/kg K. Determinare il rendimento isoentropico della turbina. [0.88; le temperature di uscita ideale e reale sono rispettivamente 413 K e 502 K] ESERCIZIO 106 (1997, gruppo B) Nel turbocompressore rappresentato in figura, tutta la potenza meccanica erogata dalla turbina a vapore T viene utilizzata per azionare il compressore C per argon, montato coassialmente. L’argon in uscita dal compressore viene successivamente refrigerato isobaricamente fino a riportarlo alla temperatura T3. Turbina e compressore possono essere considerati adiabatici, lo scambiatore ha pareti rigide. Il complesso lavora in condizioni stazionarie e le variazioni di energia cinetica e potenziale sono trascurabili. Sono noti i seguenti dati: G ar Gv 3 1 Wm C T Wt 4 S 2 Lato turbina Fluido: vapore acqueo (per le proprietà vedi il diagramma allegato). • punto 1: T1 = 400 °C, p1 = 40 bar; • punto 2: p2 = 1 bar; • rendimento isoentropico della turbina ηt = 0.8 Lato compressore Fluido: argon approssimabile come gas ideale con cp costante (R = 208.2 J/kg K, k= 1.667), portata Gar = 0.5 + N/20 kg/s • punto 3: p3 = 1 bar, T3 = - 20 °C; • punto 4: p4 = 4 bar; • punto 2: p5 = 4 bar, T5 = - 20 °C; • rendimento isoentropico del compressore ηc = 084. Determinare: 1. La temperatura T4; 2. la potenza meccanica assorbita dal compressore (WmC) 3. la potenza termica ceduta nello scambiatore, Wt; 4. la portata di vapore necessaria nella turbina, Gv; e-46 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata 5. la variazione di entropia dell’argon, s5-s3; Tracciare inoltre, qualitativamente, le trasformazioni dell’argon su un diagramma T-s e quella del vapore sul diagramma allegato. [524 K; -138.4 kW; -138.36 kW; 0.22 kg/s; -288.6 J/kg K] ESERCIZIO 107 (1997, gruppo B) In una tubazione rigida in rame di lunghezza L = 10 m, raggio esterno RE = 7 mm e spessore s = 1 mm, scorre una portata G = 0.015 kg/s di miscela bifase di R134a avente le seguenti caratteristiche in ingresso: pressione p1 = 2 bar e titolo x1 = 0.3. Il sistema si trova in condizioni stazionarie. In prima approssimazione, si può trascurare la caduta di pressione e porre in uscita p2=p1. Anche le variazioni di energia cinetica e potenziale possono essere trascurate. Dato il piccolo valore dello spessore rispetto al raggio, la tubazione può essere approssimata ai fini dello scambio termico come una parete piana di superficie superficie A = 2 π RM L, dove il raggio medio RM è pari a RE-s/2. I coefficienti di scambio all’interno ed all’esterno valgono rispettivamente αE = 230 W/m2 K e αI = 5000 W/m2 K. La conducibilità termica del rame vale k = 400 W/m K. La temperatura dell’aria esterna è TE = 20 °C. Determinare, utilizzando il diagramma allegato, il titolo del vapore saturo in uscita [circa 0.6 (la potenza scambiata vale 0.9 kW)] ESERCIZIO 108 (1998) G1 1 3 S G2 2 T Wm 4 G3 La turbina a vapore adiabatica rappresentata in figura lavora in condizioni stazionarie ed è alimentata da vapore surriscaldato che viene precedentemente regolato in temperatura iniettando acqua fredda nello scambiatore a miscelamento a monte della turbina stessa. Sono noti i seguenti dati: • punto 1: T1 = 20 °C, p1 = 200 bar; • punto 2: T2 = 650 °C, p2 = 200 bar ; G2 = 0.8 kg/s • punto 3: T3 = 600 °C, p3 = 200 bar; • punto 4: p4 = 1 bar; • rendimento isoentropico della turbina ηt = 0.89 Determinare: 5. La portata di acqua necessaria, G1 ; 6. la potenza meccanica erogata dalla turbina (WmT) 7. le condizioni (temperatura T4 ed eventualmente titolo x4) del vapore in uscita. 8. L’entropia del vapore in uscita, s4. e-47 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata Tracciare inoltre, la trasformazione 2-3-4 del vapore sul diagramma allegato. La tabella seguente riporta le proprietà del fluido nei punti 1-4, più quelle del punto 4i in cui terminerebbe la espansione ideale (adiabatica e reversibile), il cui stato è definito dalla pressione p4 e da s4i=s3. Per l’acqua in ingresso, l’entalpia può anche essere stimata con sufficiente approssimazione con h = c p T = 4.2 ⋅ 20 = 84 kJ/kg . Soluzione Dati per il vapore nelle condizioni richieste (i valori di input sono evidenziati in grigio) T p v u h s x 3 °C MP m /kg kJ/kg kJ/kg kJ/kg a K 1. 20 20 0.000992 82.75 102.6 0.2922 Compressed Liquid 8 2. 650 20 0.01969 3281 3675 6.658 Dense Fluid (T>TC) 3. 600 20 0.01818 3174 3538 6.505 Dense Fluid (T>TC) 4i. 99.62 0.1 1.455 2211 2357 6.505 0.858 Liquid Vapor Mixture 9 4 99.62 0.1 1.55 2332 2487 6.854 0.917 Dati di saturazione alla pressione di 1 bar 99.62 0.1 0.00104 417.3 417.4 1.303 0 Saturated 3 Liquid 99.62 0.1 1.694 2506 2675 7.359 1 Saturated Vapor Il bilancio dello scambiatore di calore a miscelamento risulta in G1 h2 −h3 = G2 h3 −h1 da cui si calcola facilmente la portata di acqua, G1 = G2 h2 −h3 h3 −h1 = 0.032 kg/s Notare che il rapporto tra le portate è indipendente dal cognome dello studente. La potenza erogata dalla turbina è data da W ' m = G3 (h3 − h4 ) = η t (G1 + G 2 )(h3 − h4i ) = 874.4 kW La entalpia nel punto 4 può essere ricavata dalla definizione di rendimento isoentropico. ηT = h4 −h3 h4i − h3 ⇒ h4 = h3 + ηT (h4i − h3 ) Nota quest’ultima e la pressione in uscita, è possibile ricavare (dal diagramma o dalle tabelle) le altre proprietà del vapore. In particolare per il titolo si ha: x4 = h4 −hl hv − hl = 0.917 ESERCIZIO 109 (1998) Una parete piana in lamiera di acciaio (di conducibilità termica kp = 40 W/m K) di superficie A = 11.8 m2, di spessore sp = 1 mm, separa due ambienti a temperatura rispettivamente TI = 20 °C e TE = -5 °C. I coefficienti di scambio all’esterno ed all’interno valgono rispettivamente αE = 40 W/m2 K e αI = 15 W/m2 K. Il sistema si trova in condizioni stazionarie e lo scambio termico può essere considerato monodimensionale. Determinare: e-48 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata 1. lo spessore di materiale isolante sis (di conducibilità termica kis = 0.1 W/m K) che è necessario mettere sulla faccia esterna della parete per limitare la potenza termica scambiata attraverso la parete stessa al valore Wt = 1.18 kW; 2. la temperatura T’ della faccia interna dello strato di isolante. Soluzione La conduttanza e la resistenza termica di parete sono date da U= Wt T − TE ⇒ RT = I TI − TE Wt e per una parete piana la resistenza termica totale può essere ottenuta sommando le resistenze termiche in serie: 1 sp s 1 RT = RI + R p + Ris + RE = + + is + Aα I A k p A k is Aα E ( ) L’equazione suddetta contiene come unica incognita lo spessore dell’isolante che è dato da 1 sp 1 sis = k is A RT − + + = 0.0158 m α I k p α E Infine, la temperatura della faccia interna della parete è ottenibile come sp Ti − T ' 1 = + Wt Aα I A k p ⇒ T ' = Ti − Wt A 1 sp + = 13.3 °C αI kp ESERCIZIO 110 (1998) Una superficie orizzontale di area A = 0.28 m2 ed emissività ε = 0.19 irraggia verso il cielo sereno notturno (temperatura Tc = -40 °C). Il coefficiente di convezione tra aria e superficie vale α = 14.7 W/m2 K. La parte inferiore della superficie è adiabatica. Determinare il valore della temperatura dell’aria Ta per cui la superficie, in condizioni stazionarie, si trova a Ts = 0 °C. La costante di Stefan-Boltzmann vale σ = 5.67x10-8 W/m2 K4. Soluzione La superficie, in equilibrio termico, riceve calore per convezione dall’aria circostante e lo dissipa verso il cielo. Il bilancio energetico risulta in ( ) ( A ε σ Ts4 − Tc4 = α A Ta − Ts ) il risultato è indipendente dall’area della superficie Ta = Ts + ( ) ε σ Ts4 − Tc4 = 275.06 K =1.9 °C α ESERCIZIO 111 (1998, facoltativo) Si vuole comprimere, in condizioni stazionarie, con un compressore adiabatico di rendimento isoentropico ηc = 0.935, una portata G = 0.03 kg/s di elio (gas ideale con cp costante, R= 2077 J/kg K, k= 1.667), dalle condizioni iniziali p1 = 1 bar, T1 = 20 °C alle condizioni finali p3 = 6.8 bar, T3 = 150 °C. Determinare la potenza meccanica necessaria e la potenza termica da asportare nel raffreddamento isobaro che segue la compressione. Tracciare qualitativamente le trasformazioni su un diagramma T-s. Soluzione e-49 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata Per un compressore a regime e per un gas ideale con calore specifico costante si ha W ' m = − G (h2 −h1 ) = − G c p (T2 −T1 ) la temperatura di fine compressione può essere ottenuta dalla definizione di rendimento isoentropico ηC = T2i −T1 ⇒ T2 − T1 R p cp T2i = T1 2 = 631.2 K p1 T −T T2 = T1 + 2i 1 = 654.7 K = 381.6 °C ηC da cui si ha la potenza meccanica W 'm = G c p (T1 −T2 ) = - 56.3 kW la potenza termica asportata durante la refrigerazione isobara successiva alla compressione è data da Wt = G (h3 −h2 ) = G c p (T3 −T2 ) = − 36.1 kW e-50 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata APPENDICI APPENDICE 1 – Soluzioni degli esercizi 1-30 (a cura dello studente Leonardo Caruso) Questa raccolta di soluzioni è limitata a esercizi che non richiedono una soluzione esclusivamente grafica o che sono specifici per il calcolatore. Eventuali note sono riportate all’interno di ogni esercizio. I riferimenti sono ai capitoli delle dispense Esercizio n°2 Utilizzando la legge di Stevin (Cap. I) Pa = Patm + ρgh = 40.9 MPa Esercizio n°3 Utilizzando la portata volumetrica ( Cap. I) G = wA da cui D = 4G =7m πw Esercizio n°4 L’ossido nitroso si può considerare un gas ideale. Dalla relazione tra energia interna, temperatura e volume (Cap. I) du = cv dT + Bu dv = cv dT per un gas ideale quindi u2 − u1 = cv (T2 − T1 ) ⇒ u 2 = cvT = 80880 J/kg si ha inoltre 1 ec = w 2 = 12.5 J/kg , e p = gh = 1177 J/kg 2 Esercizio n°5 In un sistema chiuso il lavoro di dilatazione è dato da (Cap. I) L12 = ∫ pdV = p1 ∫ dV = p1 (V2 − V )1 = 4 ⋅105 ⋅ (0.36 − 0.15) = 84 kJ V2 V2 V1 V1 notare che non è necessario moltiplicare per la massa del sistema, dato che il volume indicato è quello totale e non quello specifico. Esercizio n° 6 Il lavoro di dilatazione (analogamente al caso precedente) sarà V2 V2 dV V 0.36 L12 = ∫ pdV = cost ∫ = p1V1 ln 2 = 4 ⋅105 ⋅ 0.15 ⋅ ln = 52.5 kJ V1 V1 V V 0 . 15 1 Esercizio n° 7 Il lavoro di dilatazione (analogamente al caso precedente) sarà V2 V2 const p V − p1V1 L12 = ∫ pdV = ∫ dV = p1V1n ∫ V − n dV = 2 2 n V1 V1 V 1− n con V p2 = p1 1 V2 e quindi n e-51 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata n 1.4 1 V1 0.15 1 5 5 L12 = p1V2 − p1V1 = 4 ⋅10 ⋅ 0.36 ⋅ = 44.3 kJ − 4 ⋅10 ⋅ 0.15 ⋅ 0.36 1 − n 1 − 1.4 V2 Esercizio n°9 Dalla definizione di volume specifico (Cap. I) si giunge al volume iniziale e quello finale, rispettivamente indicati nelle soluzioni come V1 = Mv1 = 1,5 ⋅ 83,54 ⋅10 −3 = 0,125 m 3 V2 = Mv2 = 1,5 ⋅ 21,34 ⋅10 −3 = 0,0032 m 3 il valore di n può essere determinato risolvendo l’ equazione esponenziale pv n = const ⇒ p1v1n = p2 v2n ln p1 + n ln v1 = ln p2 + n ln v2 p ln 2 p1 n= = 1.18 v1 ln v2 che poteva essere anche risolta numericamente, es. con il risolutore di Excel. Il lavoro infine è v2 v2 const p v − p1v1 L1→ 2 = M ∫ pdv = M ∫ dv = M 2 2 = n v1 v1 v 1− n 1 = 1.5 ⋅ (1 ⋅ 106 ⋅ 21.34 ⋅ 10− 3 − 200 ⋅ 103 ⋅ 83.54 ⋅ 10− 3 ) ⋅ = −57.9 kJ 1 − 1.18 Esercizio n°10 Allo stato 2 si giunge a un volume dato da p v 300 ⋅ 0.019 m3 v2 = 1 1 = = 0.038 p2 150 Kg il lavoro specifico sarà dato dalla somma dei lavori delle singole trasformazioni v2 v3 v l13 = l12 + l23 = ∫ pdv + ∫ pdv = p1v1 ln 2 ) + p2 (v3 − v2 ) = v1 v2 v1 = 3 ⋅ 105 ⋅ 0.019 ln 2 − + 15 ⋅ 104 ⋅ 0.019 = 1.1 kJ/kg Esercizio n°11 Applicando il I principio della Termodinamica (Cap. I) si ottiene L = Q − U = (85 − 800) ⋅103 = 50 kJ Esercizio n°12 a) In un sistema aperto a regime, per una compressione reversibile, il lavoro da fornire per unità di massa sarà dato da p2 p kJ 0.4 l '12 = − ∫ vdp = − p1v1 ln 2 = − 0.1 ⋅10 6 ⋅1.5 ln = −208 p1 kg 0.1 p1 b) In tal caso si ha p2 kJ L = − ∫ vdp = −v( p2 − p1 ) = − 1.5 ⋅ (400 ⋅10 3 − 0.1 ⋅10 6 ) = − 400 p1 kg e-52 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata Esercizio n° 13 a) Dato che il contenitore è a pareti rigide, l’effetto del mulinello non comporterà alcuna variazione del volume dell’aria, ed essendo il contenitore chiuso non varierà neppure il volume specifico. Quindi 1 m3 v2 = v1 = = 0.83 ρ kg b) Applicando il I principio della Termodinamica e considerando che l12 = 0 (contenitore rigido) ∆u = q12 = W∆t 40 ⋅ 20 ⋅ 60 kJ = = 200 Vρ 0.2 ⋅1.2 kg Esercizio n°14 Applicando il I principio della Termodinamica si ottiene: 1 → 2 : U 2 − U1 = Q12 − ∆L , V1 = V2 , ∆L = 0 2 → 3 : U 3 − U 2 = Q23 − ∆L , ∆L = p2 (V3 − V2 ) Da cui 1 V3 − V1 = (Q23 + U 2 − U 3 ) p2 U 2 = Q12 + U1 1 V3 − V1 = (Q23 + Q12 + U1 − U 3 ) = −5.625 m 3 p2 notare che l’ultima relazione poteva essere ricavata applicando direttamente il I principio alla trasformazione 2-3. Esercizio n°15 Essendo un sistema chiuso a regime si ha dQ = dL , ovvero Wt = Wm + Wel La potenza meccanica erogata dal motore può essere calcolata come (ricordare che il omento va espresso in N/m e la velocità angolare in rad/s) 500 ⋅ 2π Wm = MΩ = 2 ⋅ 9.8 ⋅ = 1025.7 W 60 la potenza termica scambiata dal motore è la somma algebrica delle potenze elettrica e meccanica Wt = Wm + Wel = 1025.7 − 1500 = − 474 W dove il segno negativo indica che il calore viene ceduto all’esterno. Si ha quindi Q = Wt ⋅ ∆t = − 1,7 MJ la temperatura del motore può essere calcolata da Wt = hA(Tc − Ta ) W Tc = Ta t = 114.8 °C hA Esercizio n°16 Poiché abbiamo un ciclo termodinamico possiamo dire che ∆U = 0 , Qciclo = Lciclo calcoliamo quindi e-53 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata Lciclo = L12 + L23 + L31 essendo la trasformazione 2-3 isovolumica si ha L23 = 0 ; è noto inoltre che L31 = 150 kJ e infine V2 p 1 L12 = ∫ pdV = p1V1 ln 1 = 1⋅105 ⋅1.5 ⋅ ln = −103 kJ V1 2 p2 si ha quindi Ltot = Qtot = 47 kJ Esercizio n°18 Considerando Ar come un gas ideale pV 200 ⋅105 ⋅ 5 ⋅10 −3 pV = MRT → M = = = 1.639 kg RT 293 ⋅ 208.18 il volume occupato in condizioni normali è ottenibile tramite la medesima legge MRT 1.639 ⋅ 208.18 ⋅ 273.15 pV = MRT → V = = = 0.932 m 3 p 1 ⋅105 Esercizio n°19 Considerando l’ azoto un gas perfetto si ha pV = MRT M g F 5 ⋅ 9.8 p = pe + pc = pe + e = pe + p 2 = 97 ⋅103 + = 103.23 kPa πD π ⋅ 0.0025 S 4 e pV 103.23 ⋅103 ⋅ 2 ⋅10−3 M= = = 1.864 kg RT 296.8 ⋅ 373.15 Esercizio n°21 MV ed impostando le equazioni si ottiene M Mv M v V = Vl + Vv Mv = M l vl + M v vv v = l l + v v M M → → 8 8 Vv = V M v vv = Mv v = 10 ⋅ M v vv 10 10 8⋅ M Considerando x = ed essendo anche Ml = (1 − x) M v = (1 − x)vl + xvl 10 x)vl + xvv = xvv → − ( 1 8 v = xvv 8 10 x= vl 10 vv − vv + vl 8 = 0.001121 10 ⋅ 0.194045 + 0.001127 8 = 0.022 e-54 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata Utilizzeremo la legge di Stevin per calcolare ∆p gh 2 ⋅ 9,8 ∆p = p10 m − p0 m = ρl ghl + ρ v ghv ≅ l = = 17391 Pa vl 0,001191 Esercizio n°22 V 1 1 0.1 − vl ) = − 0.000757 ⋅ = 0.3 M vg − vl 10.79 0.029132 − 0.000757 kJ h = hl + x(hg − hl ) = 56.799 + 0.3 ⋅ (196.568 − 56.799) = 98.73 kg la soluzione può anche essere verificata tramite il programma CATT. v = vl + x(v g − vl ) → x = ( Esercizio n°23 V 1 v = vl + x(v g − vl ) → x = − v f ⋅ M vv − v f 1 = 0,1 − 0.001658 ⋅ = 0.51 1,5 − 0 . 1285 0 . 0016 Esercizio n°24 Nel caso che i calori specifici siano costanti, si ottiene: kJ ∆h = c p ∆T = 1039.15 ⋅ (1100 − 300) = 831 kg kJ ∆u = cv ∆T = (1100 − 300) ⋅ 742 = 593 kg T2 c p p2 R T p 1100 13 ⋅105 J dT − ∫ dp = c p ln( 2 ) − R ln( 2 ) = 1039 ln( ) − 296.91ln( ) = 588 ∆s = ∫ 5 T1 T p1 P T1 p1 300 1⋅10 kg K Utilizzando la relazione polinomiale che lega cp alla temperatura si ha invece, dopo aver sviluppato gli integrali (v. dispense, Cap.III) β γ δ ε ∆h = R α T2 − T1 + T22 − T12 + T23 − T13 + T24 − T14 + T25 − T15 =882.1J/kg 2 3 4 5 ∆u = ∆h − ∆( pv) = ∆h − R∆T = 644.6 J/kg ( ) ( ) ( ) ( ) ( γ δ ε T ∆s= R α ln 2 + β T2 − T1 + T22 − T12 + T23 − T13 + T24 − T14 T1 2 3 4 ( ) ( ) ( ) ( ) ) − R ln pp = 649.6 J/kg K 1 2 Esercizio n°25 Si calcolano i valori della pressione e della temperatura ridotte p T 2 373 pr = Tr = = = = 0,18 = 0,92 pc 11.28 Tc 405.4 dal diagramma di Fig.8, Cap.III, si ottiene approssimativamente Z = 0.9. con l’utilizzo del programma CATT si ha pv 2 ⋅106 ⋅ 0.08248 Z= = = 0.905 RT 488.38 ⋅ 373.15 Esercizio n°26 Tracciando una trasformazione isovolumica sul diagramma p-v è facile convincersi che • se v < vcrit lo stato finale è liquido; e-55 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata • se v > vcrit lo stato finale è vapore surriscaldato. Dato che per l’acqua si ha vcrit = 0.0031 m3/kg, ne segue che nel caso a) (v = 0.0015 m3/kg) lo stato finale è liquido, mentre nel caso b) (v = 0.0150 m3/kg) lo stato finale è vapore surriscaldato. Esercizio n°27 La massa è nota una volta noto il volume specifico V Mv = V → M = v Per il gas ideale si ha quindi RT 518.46 ⋅ 298.15 v= = = 0.00773 m 3 /kg 7 p 2 ⋅10 V 0.5 M= = = 64.7 kg v 0.0773 Mentre nello stesso caso, prendendo il valore di v dalle tabelle, si ha V 0.5 v = 0.00637 m 3 /kg ⇒ M = = = 78.5 kg v 0.0637 La differenza è dovuta al fatto che nelle condizioni specificate il metano si discosta leggermente dalle condizioni di gas ideale. Per il vapore saturo, dal CATT V 0.5 v = 0.00382 m 3 /kg ⇒ M = = = 130.9 kg v 0.0382 lo stesso valore poteva essere determinato, dopo aver ricavato vl e vg dalle tabelle dell’ammoniaca, tramite v = vl + x(v g − vl ) Esercizio n°28 È una trasformazione reversibile isoterma, e, dato che il vapore è saturo, anche isobara; mediante il programma CATT o le tabelle termodinamiche si ottengono i seguenti valori p1=0.1 MPa, T1=400 K, x1=1, u1=2506 kJ/kg, s1=7.35 kJ/kg K, v1=1.694 m3/kg p2=0.1 MPa, T2=400 K, x2=0, u2=414.13 kJ/kg, s2=1.306 kJ/kg K, v2=0.001443 m3/kg si ha inoltre du = dq − dl u 2 − u1 = q12 − l12 Tds = dq → q = T ( s − s ) 2 1 12 l12 = ∫ pdv = p (v2 − v1 ) L12 = Ml12 = − 42.3 kJ v2 v1 ∆U = M (u 2 − u1 ) = − 522 kJ Q12 = ∆U + L12 = −564 kJ ∆S = M (s2 − s1 ) = −1.51 kJ/K si può anche verificare che (essendo la trasformazione isoterma) Q ∆S = 12 T Esercizio n°29 Si ha a che fare con un sistema chiuso. Ovviamente T2=T1=298.15 K. e-56 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata La temperatura nello stato finale 3 può essere ottenuta da 1− k 1− k k −1 R T3 p3 k = T2 p2 k = = 0.2893 k cp − R cp − 0.289 p 20 T3 = T2 2 = 298.15 ⋅ = 125.3 K 1 p3 (Notare che in tali condizioni il modello di gas ideale potrebbe cadere in difetto). Il volume finale v3 è dato da RT 287 ⋅ 125.3 v3 = 3 = = 0.36 m 3 /kg 5 p3 1 ⋅ 10 (Notare: nella formula per il calcolo di T, in cui compare il rapporto delle pressioni, non è stato necessario convertire le medesima in Pa; è stato invece necessario convertire la temperatura in K; nella formula per il calcolo di v invece la conversione della pressione in Pa è indispensabile) Il lavoro si trova sommando i contributi delle trasformazioni isoterma e adiabatica p R (T2 − T3 ) l13 = l12 + l23 = − RT1 ln 2 + − p k 1 1 k= cp cp = = 1.407 cv R − c p 20 l13 = − 287 ⋅ 298.5 ⋅ ln + 705 ⋅ (298.15 − 125.3) = −135 kJ/kg 1 notare che il lavoro ha un contributo negativo (compressione isoterma) ed uno positivo (espansione adiabatica): il primo predomina sul secondo, come ci si può rendere conto tracciando le traformazioni in un diagramma p-v. Il calore viene scambiato solo nella prima trasformazione ed è dato da p q13 = q12 = − RT1 ln 2 = −256 kJ/kg p1 Esercizio n°30 La pressione interna è la somma di quella esterna più il contributo dovuto al peso del mantello: Mg 500000 ⋅ 9.81 pi = pe + = 980 ⋅ 100 + = 98000 + 3900 = 1019 hPa 2 πR π 202 il dislivello nella guardia idraulica può essere determinato tramite la legge di Stevin p − pi 3900 ∆L = e = = 0.397 m ρ H 2O g 1000 ⋅ 9.81 e la massa di metano contenuta è data da pV p π D2 M= i = i H = 12400 kg RT RT 4 nel caso in cui la pressione atmosferica aumenta, aumenta anche la pressione interna ed il volume si riduce in ragione inversamente proporzionale alla pressione e-57 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata V ' H ' pi = = V H pi ⇒ H'= H pi 1019 = 15 = 14.16 m pi ' 1079 ∆H = H − H ' = 0.83 m invece, il dislivello nella guardia idraulica, che dipende solo dalla differenza di pressione tra interno ed esterno, e quindi dal peso del mantello, rimane invariato. e-58 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata APPENDICE 2 - Equazioni di stato per i gas ideali e per i liquidi incomprimibili pV =nM ℜT pV =M RT pv=RT R=c p − cv k = cp= cp cv Rk R cv = k −1 k −1 du = cv (T ) dT dh = c p (T ) dT dT dv +R T v dT dp ds = c p −R T p ds = cv Liquidi incomprimibili v = cost. c p = cv = c du = c(T ) dT dh = c(T ) dT + v dp dT ds = c(T ) T e-59 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata APPENDICE 3 - Trasformazioni reversibili per i gas ideali con calori specifici costanti: lavoro e calore scambiati (N.B.: le variazioni dei termini di energia cinetica e potenziale vengono considerate trascurabili) LAVORO DI DILATAZIONE REVERSIBILE (gas ideale) 2 l12 =∫ p dv , rV = v2 / v1 , rP = p2 / p1 1 Trasfor-mazione v2 v1 ISOTERMA T = cost rP POLI-TROPICA pvn = cost T n −1 v1 1 T2 ISOCORA v = cost v1 1 T2 T1 p2 p1 rV T1 rV1− n p1 rV− n T1 rP p1 T2 T1 l12 −RT ln rP = =RT ln rV p1v1− p2 v2 = n −1 R (T1−T2 )= = n −1 RT1 ( = 1−rV1− n ) n −1 0 q12 q12 =l12 R cv − (T2 −T1 ) n −1 cv (T2 −T1 ) e-60 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata LAVORO DI COMPRESSIONE/ESPANSIONE REVERSIBILE IN SISTEMI APERTI A REGIME (gas ideale) 2 l '12 = − ∫ v dp , rV = v2 / v1 , rP = p2 / p1 1 n −1 a= n k −1 R a= = k cp per trasformazione adiabatica Trasformazione ISOTERMA T = cost v2 v1 rP POLITROPICA pvn = cost v1 rp n ISOCORA v = cost v1 − 1 T2 T1 p2 p1 rV T1 rPa T a p1 2 T1 T1 rP 1 p1 T2 T1 l12 q12 q12 =l12 −RT lnrP = =RT lnrV n ( p1v1− p2v2 )= c p − Rn (T2 −T1 ) n −1 n −1 Rn (T1−T2 ) = = n −1 Rn T1(rPa −1) =− n −1 cv (T2 −T1 ) v1 ( p2 − p1 ) = = R (T1−T2 ) e-61 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata APPENDICE 4 – Proprietà termofisiche dei fluidi. T [°C] 20 30 35 40 50 60 70 80 88 90 100 107 110 120 130 140 150 160 170 180 190 200 240 300 341 350 p vl vv hl hv sl sv 3 3 [bar] [m /Kg] [m /Kg] [kJ/Kg] [kJ/Kg] [kJ/kg K] [kJ/kg K] 0.02337 0.0010017 57.84 83.86 2538.2 0.2963 8.6684 0.04241 0.0010043 32.93 125.66 2556.4 0.4365 8.4546 0.05622 0.0010060 25.24 146.56 2565.4 0.5049 8.3543 0.07375 0.0010078 19.55 167.45 2574.4 0.5721 8.2583 0.12335 0.0010121 12.05 209.26 2592.2 0.7035 8.0776 0.19920 0.0010171 7.679 251.09 2609.7 0.8310 7.9108 0.3116 0.0010228 5.046 292.97 2626.9 0.9548 7.7565 0.4736 0.0010292 3.409 334.92 2643.8 1.0753 7.6132 0.6495 0.0010347 2.536 368.53 2656.9 1.1693 7.5058 0.7011 0.0010494 2.361 376.94 2660.1 1.1925 7.4799 1.0133 0.0010519 1.673 419.06 2676.0 1.3069 7.3554 1.2941 0.0010606 1.331 448.63 2686.8 1.3853 7.2730 1.4327 0.0010700 1.210 461.32 2691.3 1.4185 7.2388 1.9854 0.0010801 0.89150 503.72 2706.0 1.5276 7.1293 2.7013 0.0010908 0.66810 546.31 2719.9 1.6344 7.0261 3.614 0.0011022 0.50850 589.10 2733.1 1.7390 6.9284 4.760 0.0011145 0.39240 632.15 2745.4 1.8416 6.8358 6.181 0.0011275 0.30680 675.47 2756.7 1.9425 6.7475 7.920 0.0011145 0.24260 719.12 2767.1 2.0416 6.6630 10.027 0.0011275 0.19380 763.12 2776.3 2.1393 6.5819 12.251 0.0011415 0.15630 807.52 2784.3 2.2356 6.5036 15.549 0.0011565 0.12720 852.37 2790.9 2.3307 6.4278 33.478 0.0012291 0.05965 1037.60 2802.2 2.7020 6.1406 85.927 0.0014041 0.02165 1345.00 2751.0 3.2552 5.7081 147.89 0.0016476 0.01057 1602.70 2621.0 3.6729 5.3312 165.35 0.0017411 0.00800 1671.90 2567.7 3.7800 5.2177 Tab. I - Proprietà termodinamiche del vapor d’acqua saturo e-62 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata p [bar] 0.05 0.07 0.08 1.0 2.0 10.0 15.0 17.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0 70.0 90.0 100 110 120 130 140 148 150 160 170 180 200 T vl vv hl hv sl sv 3 3 [°C] [m /Kg] [m /Kg] [kJ/Kg] [kJ/Kg] [kJ/kg K] [kJ/kg K] 32.898 0.0010052 28.19 137.77 2561.6 0.4763 8.3960 39.025 0.0010074 20.53 163.38 2572.6 0.5591 8.2767 41.534 0.0010084 18.10 173.86 2577.1 0.5925 8.2296 99.362 0.0010434 1.694 417.51 2675.4 1.3027 7.3598 120.23 0.0010608 0.8854 504.70 2706.3 1.5301 7.1298 179.98 0.0011274 0.1943 762.61 2776.2 2.1382 6.5828 198.29 0.0011539 0.1317 844.67 2789.9 2.3145 6.4406 204.31 0.0011633 0.1166 871.84 2793.4 2.3713 6.3957 212.37 0.0011766 0.09954 908.59 2797.2 2.4469 6.3367 233.84 0.0012163 0.06663 1008.4 2802.3 2.6455 6.1837 250.33 0.0012521 0.04975 1087.4 2800.3 2.7965 6.0685 263.91 0.0012858 0.03943 1154.5 2794.2 2.9206 5.9735 275.55 0.0013187 0.03244 1213.7 2785.0 3.0273 5.8908 285.79 0.0013513 0.02737 1267.4 2773.5 3.1219 5.8162 303.31 0.0014179 0.02050 1363.7 2744.6 3.2867 5.6820 310.96 0.0014526 0.01804 1408.0 2727.7 3.3605 5.6198 318.05 0.0014887 0.01601 1450.6 2709.3 3.4304 5.5595 324.65 0.0015268 0.01428 1491.8 2689.2 3.4972 5.5002 330.83 0.0015672 0.01280 1532.0 2667.0 3.5616 5.4408 336.64 0.0016106 0.01150 1571.6 2642.4 3.6242 5.3803 341.06 0.0016481 0.01056 1603.1 2620.7 3.6736 5.3305 342.13 0.0016579 0.01034 1611.0 2615.0 3.6859 5.3178 347.33 0.0017103 0.009308 1650.5 2584.9 3.7471 5.2531 352.26 0.0017696 0.008371 1691.7 2551.6 3.8107 5.1855 356.96 0.0018399 0.007498 1734.8 2513.9 3.8765 5.1128 365.70 0.0020370 0.005877 1826.5 2418.4 4.0149 4.9412 Tab. II - Proprietà termodinamiche del vapor d’acqua saturo e-63 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata v h s [m /kg] [kJ/kg] [kJ/kg K] 1 bar 160 °C 1.984 2796.2 7.6601 4.4 bar 170 °C 0.4500 2796.3 6.9815 15 bar 250 °C 0.1520 2923.5 6.7099 260 °C 0.1556 2947.3 6.7550 300 °C 0.1697 3038.9 6.9207 310 °C 0.1731 3061.2 6.9592 320 °C 0.1765 3083.3 6.9967 20 bar 250 °C 0.1114 2902.4 6.5454 300 °C 0.1255 3025.0 6.7696 320 °C 0.1308 3071.2 6.8487 25 bar 500 °C 0.13987 3461.7 7.3240 30 bar 300 °C 0.08116 2995.1 6.5422 350 °C 0.09053 3117.5 6.7471 40 bar 300 °C 0.05883 2962.0 6.3642 430 °C 0.07735 3285.4 6.8745 440 °C 0.07866 3308.3 6.9069 500 °C 0.08634 3445.0 7.0909 70 bar 550 °C 0.05189 3529.6 6.9485 90 bar 460 °C 0.03415 3285.3 6.5252 100 bar 500 °C 0.03276 3374.6 6.5994 550 °C 0.03560 3499.8 6.7564 150 bar 500 °C 0.02080 3310.6 6.3487 160 bar 400 °C 0.01427 2951.3 5.8240 Tab. III - Proprietà termodinamiche del vapor d’acqua surriscaldato 3 e-64 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata k Pr cp ρ µ 3 (Κg/dm ) (J/Kg K) (Kg/ s m) (W/ m K) -25 0.9210 -20 0.9203 -10 0.9187 0 (ghiaccio) 0.9164 2040 2.25 0 0.9999 4217 0.001787 0.56 13.44 5 1.0000 4202 0.001514 0.57 11.13 10 0.9997 4192 0.001304 0.58 9.45 15 0.9991 4186 0.001137 0.59 8.13 20 0.9982 4182 0.001002 0.59 7.07 25 0.9971 4179 0.000891 0.60 6.21 30 0.9957 4178 0.000798 0.61 5.49 35 0.9941 4178 0.000720 0.62 4.87 40 0.9923 4178 0.000654 0.63 4.34 50 0.9881 4180 0.000548 0.64 3.57 60 0.9832 4184 0.000467 0.65 3.01 70 0.9778 4189 0.000405 0.66 2.57 80 0.9718 4196 0.000355 0.67 2.23 90 0.9653 4205 0.000316 0.67 1.98 100 0.9584 4216 0.000283 0.68 1.78 Tab. IV - Proprietà termofisiche dell’ acqua a pressione atmosferica T (°C) T (°C) -25 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 ρ (Κg/m3) cp (J/Kg K) µ (Kg/ s m) k (W/ m K) Pr 1.293 1.247 1.205 1.165 1006 1006 1006 1006 1.71 x 10-5 1.76 x 10-5 1.81 x 10-5 1.86 x 10-5 0.024 0.025 0.025 0.026 0.72 0.72 0.72 0.72 1.060 1008 2.00 x 10-5 0.028 0.70 0.946 1011 2.18 x 10-5 0.032 0.70 Tab. V - Proprietà termofisiche dell’ aria secca e-65 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata Acqua Alcool etilico Alcool metilico Ammoniaca Anidride carbonica Anidride solforosa Argon Aria Azoto Butano Elio Esano Etano Etilene Idrogeno Metano Neon Ossido di carbonio Ossigeno Ottano Propano temp. pressione vol. spec. critica critica critico K Mpa (cm3/g) 647 22.1 3.1 516.5 6.39 3.6 513.2 7.98 3.7 405.4 11.3 4.25 304.3 7.40 2.2 430.8 7.88 150.9 4.86 1.88 133.2 3.77 2.9 125.9 3.39 3.25 425.9 3.65 4.4 5.2 0.228 14.4 508.2 2.99 4.25 305.4 4.94 4.75 282.6 5.85 4.6 33.2 1.30 32.3 190.9 4.64 6.2 44.2 2.7 2.1 132.9 3.50 154.3 5.03 2.3 569.3 2.5 4.25 368.7 4.36 1.94 temp. tripla K 273.16 pressione tripla kPa 0.611 195.4 216.55 197.68 6.060 517 0.167 63.18 12.5 13.84 7.02 24.57 68.10 54.36 43.1 2.03 0.152 Tab. VI : Dati critici e tripli di alcune sostanze e-66 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata SOSTANZA Acetilene, C2 H2 Acqua, H2 O Alcool etilico C2 H5 OH Ammoniaca, NH3 Anidride carbonica, CO2 Anidride solforosa, SO2 Argon, Ar Aria Azoto, N2 Elio, He Etano, C2 H6 Etilene, C2 H4 Freon 12 CCl2 F2 Idrogeno, H2 Metano, CH4 Metanolo CH3 OH Neon, Ne n-Butano, C4 H10 Ossido di azoto, NO Ossido di carbonio, CO Ossigeno, O2 Ottano C8 H18 Propano, C3 H8 µ R = cp /µ cv kg/kmol J/kgK J/kgK J/kgK 26,039 18,016 46.069 17,032 44,012 64,066 39,950 28,968 28,014 4,0028 30,071 28,055 120,914 2,0158 16,044 32.042 20,184 58,124 30,007 28,012 31,891 114.23 44,097 319,43 461,70 180.48 488,38 188,99 129,83 208,21 287,13 296,91 2078,0 276,60 296,48 68,77 4126,4 518,46 259.48 412,10 143,04 277,19 296,93 260,83 72.79 188,55 1872.3 2496.3 2130.0 841.8 1410.8 2315.8 1641.8 652.9 1.327 1.078 1.297 1.289 520.3 1003.5 1041.6 5192.6 1766.2 1548.2 312.2 716.5 744.8 3115.6 1489.7 1251.8 1.667 1.400 1.400 1.667 1.186 1.237 14209.1 2253.7 1405.0 1029.9 1716.4 10084.9 1735.4 1145.5 617.9 1573.4 1.409 1.299 1.227 1.667 1.091 1041.3 921.6 1711.3 1679.4 744.5 661.8 1638.5 1490.9 1.400 1.393 1.044 1.126 k Tab. VII : Proprietà di vari gas ideali (cp, cv e k valutati a 300 K) e-67 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata Temp cp K 250 300 350 400 450 500 550 600 650 700 750 800 900 1000 1.003 1.005 1.008 1.013 1.020 1.029 1.040 1.051 1.063 1.075 1.087 1.099 1.121 1.142 Aria cv 0.716 0.718 0.721 0.726 0.733 0.742 0.753 0.764 0.776 0.788 0.800 0.812 0.834 0.855 k cp Azoto cv k cp 1.401 1.400 1.398 1.395 1.391 1.387 1.381 1.376 1.370 1.364 1.359 1.354 1.344 1.336 1.039 1.039 1.041 1.044 1.049 1.056 1.065 1.075 1.086 1.098 1.110 1.121 1.145 1.167 0.742 0.743 0.744 0.747 0.752 0.759 0.768 0.778 0.789 0.801 0.813 0.825 0.849 0.870 0.913 0.918 0.928 0.941 0.956 0.972 0.988 1.003 1.017 1.031 1.043 1.054 1.074 1.090 1.400 1.400 1.399 1.397 1.395 1.391 1.387 1.382 1.376 1.371 1.365 1.360 1.349 1.341 Temp Anidride Carbonica cv k cp K Monoss. di Carbonio cp cv k cp 250 300 350 400 450 500 550 600 650 700 750 800 900 1000 1.039 1.040 1.043 1.047 1.054 1.063 1.075 1.087 1.100 1.113 1.126 1.139 1.163 1.185 14.051 14.307 14.427 14.476 14.501 14.513 14.530 14.546 14.571 14.604 14.645 14.695 14.822 14.983 0.791 0.846 0.895 0.939 0.978 1.014 1.046 1.075 1.102 1.126 1.148 1.169 1.204 1.234 0.602 0.657 0.706 0.750 0.790 0.825 0.857 0.886 0.913 0.937 0.959 0.980 1.015 1.045 1.314 1.288 1.268 1.252 1.239 1.229 1.220 1.213 1.207 1.202 1.197 1.193 1.186 1.181 0,743 0,744 0,746 0,751 0,757 0,767 0,778 0,790 0,803 0,816 0.829 0.842 0.866 0.888 1.400 1.399 1.398 1.395 1.392 1.387 1.382 1.376 1.370 1.364 1,358 1,353 1,343 1.335 Ossigeno cv k 0.653 0.658 0.668 0.681 0.696 0.712 0.728 0.743 0.758 0.771 0.783 0.794 0.814 0.830 1.398 1.395 1.389 1.382 1.373 1.365 1.358 1.350 1.343 1.337 1.332 1.327 1.319 1.313 Idrogeno cv k 9.927 10.183 10.302 10.352 10.377 10.389 10.405 10.422 10.447 10.480 10.521 10.570 10.698 10.859 1.416 1.405 1.400 1.398 1.398 1.397 1.396 1.396 1.395 1.394 1.392 1.390 1.385 1.380 Temp K 250 300 350 400 450 500 550 600 650 700 750 800 900 1000 Temp K 250 300 350 400 450 500 550 600 650 700 750 800 900 1000 Tab. VIII : Valori di cp, cv e k per vari gas ideali in funzione di T e-68 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata cp =α + β T +γ T 2 +δ T 3 +ε T 4 R T espressa in K, equazioni valide da 300 a 1000 K Gas α β x 103 γ x 106 δ x 109 ε x 1012 CO CO2 H2 H2O O2 N2 Aria SO2 CH4 C2H2 C2H4 Gas monatomici* 3.710 2.401 3.057 4.070 3.626 3.675 3.653 3.267 3.826 1.410 1.426 2.5 -1.619 8.735 2.677 -1.108 -1.878 -1.208 -1.337 5.324 -3.979 19.057 11.383 0 3.692 -6.607 -5.810 4.152 7.055 2.324 3.294 0.684 24.558 -24.501 7.989 0 -2.032 2.002 5.521 -2.964 -6.764 -0.632 -1.913 -5.281 -22.733 16.391 -16.254 0 0.240 0 -1.812 0.807 2.156 -0.226 0.2763 2.559 6.963 -4.135 6.749 0 * per i gas monoatomici, es. He, Ne, e Ar, cp è costante in un ampio intervallo di temperatura e pari a 5/2 R Tab. IX : Espressioni approssimate per il calcolo di cp per gas ideali e-69 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata Liquido Ammoniaca Alcool etilico Glicerina Mercurio Refrigerante 12 Acqua Stato sat. liq., -20°C sat. liq., 10°C sat. liq., 50°C 1 atm, 25°C 1 atm, 10°C 1 atm, 50°C 1 atm, 10°C 1 atm, 315°C sat. liq., -20°C sat. liq., 20°C 1 atm, 0°C 1 atm, 27°C 1 atm, 100°C c (kJ/kgK) 4.52 4.67 5.10 2.43 2.32 2.58 0.138 0.134 0.90 0.96 4.217 4.179 4.218 Tab. X : Valori del calore specifico c per liquidi Solido Alluminio Argento Ferro Ghiaccio Piombo Rame T (K) 300 300 300 200 240 273 300 300 400 c (kJ/kg K) 0.903 0.235 0.447 1.56 1.86 2.11 0.129 0.385 0.393 Tab. XI : Valori del calore specifico c per solidi e-70 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata APPENDICE 6 - Unità di misura – Sistema Internazionale Per caratterizzare un sistema fisico, siamo soliti definirne le proprietà: tali sono ad esempio la lunghezza, il volume, la temperatura, etc. Misurare vuol dire assegnare mediante una procedura codificata un numero per rappresentare una proprietà. Alcune misure (es. quelle di lunghezza sono di tipo diretto, ovvero si va a vedere quante volte un campione (in questo caso il metro, od un suo multiplo o sottomultiplo) è contenuto nella grandezza da misurare. La maggior parte delle misure è tuttavia di tipo indiretto, ovvero si misura in realtà una proprietà correlata in maniera nota a quella da misurare effettivamente: nel caso della temperatura, si misura la lunghezza di una colonnina di mercurio, o la differenza di potenziale ai capi di un dispositivo elettronico. Le unità di misura sono state definite dall’uomo nel corso della storia in maniera caotica e scoordinata. Soltanto all’inizio dell’800, con la introduzione del sistema metrico decimale, è iniziato un processo di razionalizzazione e unificazione, che è culminato nella creazione del Sistema Internazionale di Unità di Misura, indicato semplicemente come sistema SI. Tale sistema è basato sulla definizione di: • un numero limitato di grandezze fondamentali, le cui unità sono definite dalla loro stessa procedura di misura; • e di grandezze derivate, le cui unità di misura derivano dalle leggi fisiche che le definiscono. Ad esempio, una volta definite le unità fondamentali di spazio (il metro, m) e tempo (il secondo, s), non è necessaria una ulteriore unità fondamentale per la velocità: essendo la velocità uguale allo spazio diviso il tempo, la sua unità è m/s. Le grandezze fondamentali di cui abbiamo bisogno sono solo sette: lunghezza (metro, m), tempo (secondo, s), massa (chilogrammo, kg), temperatura (kelvin, K), corrente elettrica (ampere, A), ammontare di sostanza (mole, mol), intensità luminosa (candela, cd). Tra le numerosissime grandezze derivate, quelle che ci interessano maggiormente sono la forza (newton, N=kg m/s2), il lavoro (joule, J=N m) e la potenza (watt, W=J/s). Le unità definite con questa procedura hanno il pregio della razionalità, in quanto non richiedono l’introduzione di fattori di conversione all’interno delle formule; per contro, talvolta esse sono troppo grandi o troppo piccole rispetto alle grandezze con cui di ha a che fare in pratica, per cui è necessario usare i loro multipli o sottomultipli. Essi si ottengono aggiungendo un prefisso alla grandezza. I prefissi definiti variano da 10-18 a 1018 e sono riportati nella seguente tabella 1. Prefisso exa peta tera giga mega kilo Simb. E P T G M k Fattore 1018 1015 1012 109 106 103 Prefisso Simb. etto h deca da deci centi d c Fattore Prefisso Simb. 102 milli m 1 10 micro µ nano n -1 10 pico p -2 10 femto f atto a Fattore 10-3 10-6 10-9 10-12 10-15 10-18 Tabella 1: prefissi per multipli e sottomultipli nel sitema SI. 2 La pressione (forza diviso superficie) ha come unità di misura N/m , detto anche pascal (Pa). La pressione atmosferica standard equivale a 101325 Pa, per cui nella pratica si usano i multipli kPa o MPa. E’ molto usato anche il bar (100 kPa) che però non è un multiplo standard del sistema SI. e-71 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata Accanto alle unità SI (il cui uso sarebbe obbligatorio per legge nei documenti ufficiali) sopravvivono le vecchie unità pratiche, che è necessario convertire con appositi fattori di conversione (vedi tabelle in appendice 6). Ad esempio, sono unità pratiche di energia la kilocaloria (1 kcal = 4186 J) ed il chilowattora (1 kWh = 3.6 MJ), la British Thermal Unit (1 BTU= 1016 J). Per maggiori dettagli si veda ad es. la sezione P del Colombo, Manuale dell’Ingegnere, ed. Hoepli. e-72 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata APPENDICE 6 - Tabelle di conversione tra unità di misura a) Unità di forza Unità di misura N 1 10-5 9,80665* 0,138 4,44 1N= 1 dina = 1 kgf = 1 pdl** = 1 lbf = dina 105 1 9,81 105 1,38 104 4,44 105 kgf 0,102 1,02 10-6 1 1,41 10-2 0,4536 pdl 7,23 7,23 10-5 70,9 1 32,1740 lbf 0,225 2,25 10-6 2,205 0,031 1 * valore esatto per convenzione internazionale approssimato a 9,81 nei calcoli pratici ** (lbm ft/s2) Poundal b) Unità di pressione Pa bar atm torr at Kgf/m2 psi 1 105 101325 133,322 10-5 1 0,01325 1,33 10-3 9,87 10-6 0,987 1 1,31 10-3 7,5 10-3 7,5 10-2 760 1 1,02 10-5 1,02 1,033 1,359 10-3 0,102 102 10-2 1,033 10-4 13,595 1,45 10-4 14,5 14,696 1,93 10-2 98066,5 9,80665 6894,76 0,980665 9,81 10-5 6,89 10-2 0,968 9,68 10-5 6,8 10-2 735,5 7,355 10-2 51,7 1 10-4 7,03 10-2 104 1 703,07 14,22 1,42 10-3 1 Unità di misura 1 Pa = 1 bar = 1 atm = 1 torr = (mm Hg) 1 at = 1 kgf/m2 1 psi (lbf/in2) c) Unità di energia Unità di misura J erg 1 1 J= 10-7 1 erg= 1 kgf m= 9,80665 3,6 106 1 kWh= 6 1 Cvh= 2,648 10 1 kcalIT= 4186,8 1,36 1 lbf ft= 1055,06 1 BtuIT= kgf m 107 1 9,81 107 3,6 1013 2,648 1013 4186,8 107 1,36 107 1055,06 107 kWh Cvh kcalIT lbf ft BtuIT 0,102 2,78 10-7 3,78 10-7 0,239 10-3 0,783 0,948 10-3 0,102 10-7 2,78 10-14 3,78 10-14 0,239 10-10 0,783 10-7 0,948 10-10 1 2,72 10-6 3,704 10-6 2,34 10-3 7,23 9,3 10-3 3,6 105 1 1,3596 859,845 2,66 106 3,41 103 6 270000 0,735 1 632,4 1,953 10 2509,6 426,9 1,163 10-3 1,58 10-3 1 3,09 103 3,97 -7 -7 -4 0,138 3,77 10 5,12 10 3,24 10 1 1,29 10-3 107,6 2,93 10-4 3,98 10-4 0,252 778,169 1 d) Unità di potenza Unità di misura W kgf m/s Cv kcalIT/h ft lbf/s BtuIT/h 1 W= 1 kgf m/s= 1 Cv= 1 kcalIT/h= 1 ft lbf/s= 1 BtuIT/h= 1 9,80665 735,5 1,163 1,36 0,293 0,102 1 75 0,1186 0,138 2,988 10-2 1,36 10-3 1,33 10-2 1 1,58 10-3 1,84 10-3 3,98 10-4 0,8594 8,432 632,4 1 1,166 0,252 0,738 7,23 542,5 0,585 1 0,216 3,414 33,46 2509,6 3,97 4,626 1 e-73 P.Di Marco e A. Franco - Esercizi di Termodinamica Applicata APPENDICE 6 - Costanti fisiche notevoli R = 8.31445 ± 0,00034 kJ/kmol K NA = (6.02293 ± 0,00016) 1026 molecole/kmol Volume molare del gas ideale in condizioni V0 = 22.4139 ± 0,0006 m3/kmol normali (1 bar e 273,15 K) p = 101.325 kPa Pressione atmosferica standard (a livello del mare) Accelerazione standard di gravità g0 = 9.80665 m/s2 Costante di Stefan-Boltzmann s = 5.673 10 -8 W/m2 K4 Costante di Planck h = (6.62517 ± 0,00023) 10-34 J/K Costante di Boltzmann k = (1.38045 ± 0,00007) 10-23 J/K Velocità della luce nel vuoto c0 = (2.997925 ± 0,000003) 108 m/s Costante universale dei gas Numero di Avogadro e-74