PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA DA REALIZZARSI A EST DEL RIO MARTIGNONE, LOCALITA’ VIA LUNGA, COMPARTO PRODUTTIVO D4‐8, SCHEDA 10/15 RELAZIONE ILLUSTRATIVA PROGETTO DEL VERDE Il progetto del verde del comparto D4‐8 contestualizza le previsioni della Scheda di PRG al ruolo che la progettazione unitaria ha inteso assegnare al verde nel contesto della più artico‐ lata e complessa progettazione urbanistica. In particolare il progetto del verde si attiene totalmente al nuovo regolamento del verde pub‐ blico e privato, approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 20 del 31/03/2016: in partico‐ lare il PPIP si attiene a quanto esplicitato nel Titolo I, Capitolo IV, per il quale sarà oggetto di approfondimento in sede di presentazione del permesso di costruire relativo alle opere di ur‐ banizzazione. I punti salienti di questo Capitolo sono: 1) Composizione del verde di nuova piantumazione VERDE ARBORATO (Alberi di I°‐II°‐III° grandezza), 25‐30% del totale della superficie a com‐ pleto sviluppo delle chiome VERDE ARBUSTATO (Bordure, Siepi e Macchie arbustive), 20‐25% del totale superficie VERDE A PRATO 40‐50% del totale superficie 2) Caratteristiche degli esemplari arborei, degli arbusti e del verde a prato, degli arre‐ di/attrezzature, degli impianti di irrigazione, dell’impianto di illuminazione, delle piantuma‐ zioni 3) Caratteristiche del verde complementare alla viabilità 4) Caratteristiche delle alberate stradali Di conseguenza, le finalità naturalistiche che questa progettazione si prefigge intendono coor‐ dinare le esigenze di arredo e decoro del nuovo spazio urbano coerentemente con la vocazio‐ ne vegetazionale del territorio, anche allo scopo di utilizzare la risorsa verde come elemento di collegamento dell’urbanizzazione con il territorio e non, viceversa, di separazione e/o di bar‐ riera. La vegetazione tipica appartenente a questa fascia del territorio (Querceti mesofili della pianu‐ ra) è rappresentata da piante che si sono adattate a vivere in situazioni di falda freatica super‐ ficiale. Tra queste, le specie più rappresentative sono la Farnia (Quercus robur) e il Carpino bianco (Carpinus betulus), l’Olmo (Ulmus minor), il Ciliegio (Prunus avium), l’Acero campestre (Acer campestre), il Frassino meridionale (Fraxinus oxycarpa), il Pioppo bianco (Populus alba), l’Ontano nero (Alnus glutinosa). 2 La progettazione conferma il ricorso ad essenza autoctone, a garanzia di attecchimento, di una crescita migliore e di resistenza agli agenti patogeni. La collocazione delle essenze ha riguardo ad evitare disposizioni a filare o, al contrario, trame artificiosamente irregolari. La componente arborea è, di conseguenza, diversificata, al fine di meglio integrarla nel conte‐ sto, in coerenza con il paesaggio adiacente. Ulteriormente si privilegiano specie ornamentali, rustiche e a rapido accrescimento, per realizzare rapidamente le schermature sul confine con il lotto residenziale e con la rampa con la Nuova Bazzanese, abbinando l’uso di varietà sempre‐ verdi a varietà a foglia caduca. Con l’utilizzo della sanguinella (Cornus sanguinea), tipico arbusto della fascia dei querceti me‐ sofili della pianura, viene mantenuto un collegamento con la flora autoctona. Il dinamismo cromatico e morfologico, rende la fascia arbustiva coerente con la filosofia pro‐ gettuale, in cui linee morbide e differenza varietale si intersecano con la copertura arborea, unendo funzionalità e contestualizzazione paesaggistica. 3 SCHEDE DELLE PIANTE DI PROGETTO Piante arboree Acero campestre (Acer campestre L.) Pianta arborea con fogliame deciduo. Raggiunge i 10‐15m di altezza. La fioritura avviene tra aprile‐maggio, contemporaneamente all’emissione delle foglie. I frutti sono samare doppie disposte fra loro in modo da formare un angolo di 180°. Nelle zone collinari montane lo si può trovare fino a 800‐1000m di altitudine Tiglio (Tilia plathyphyllos) Pianta arborea, decidua, alta fino a 20‐ 25m. La fioritura avviene verso giugno, molto profumata. Le foglie possiedono nella pagina inferiore una leggera tomentosità. 4 Farnia (Quercus robur) Pianta arborea, decidua, alta fino a 25‐30m La fioritura avviene in aprile‐maggio. Il frutto e una ghianda dal lungo picciolo (da qui il nominativo di “quercia picciolata”). Pianta longeva, tipica della pianura, predilige terreni ricchi e profondi. Specie eliofila Pioppo bianco (Populus alba) Pianta arborea, decidua, alta fino a 25‐30 m La fioritura avviene in marzo‐aprile, prima dell’emissione delle foglie. Specie dioica, fruttificano solo gli esemplari femminili. Pianta a rapido accrescimento. Pagina inferiore della foglia e corteccia di colore bianco. 5 Orniello (Fraxinus ornus) Pianta arborea, decidua, alta fino a 15m La profumata fioritura avviene in aprile‐ maggio, successivamente all’emissione delle foglie. Pianta dal grande areale di espansione, lo si può trovare dalla pianura fino ai 700m s.l.m. Specie eliofila, molto adattabile ai vari tipi di terreno. 6 Arbusti Sanguinella (Cornus sanguinea) Pianta arbustiva con fogliame deciduo. Raggiunge i 1‐3m di altezza. I fiori bianchi compaiono tra maggio e giugno, seguiti dai frutti (drupe nerastre). Si trova facilmente lungo i margini dei boschi fino a 1000‐1300m di altitudine. I giovani rami di colore rossastro conferi‐ scono una nota ornamentale alla pianta anche in inverno. Alloro (Laurus nobilis) Pianta arbustiva con fogliame sempre‐ verde. Tipiche foglie aromatiche, colore verde brillante. Fioritura di colore giallo, poco appariscente. Alta resistenza alle potature, se non po‐ tatopuò raggiungere altezze elevate. Esposizioni soleggiate. 7