Psicologia Cognitiva
I modulo
Dott.ssa Paola Ricciardelli
Edificio U6-3026c, int. 3734
[email protected]
Ricevimento: Giovedì, 13:30-14:30
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Programma del I modulo
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Parte 1: La psicologia cognitiva e lo studio dei processi attentivi
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Parte 2: Le diverse “facce”e funzioni dell’attenzione
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Far ricerca in psicologia cognitiva: capire e progettare esperimenti
Metafore e metodi della psicologia cognitiva applicati allo studio dei
processi attentivi
Le principali teorie della attenzione e il superamento dei modelli classici.
Interazione tra percezione ed attenzione
L’attenzione e l’integrazione multisensoriale (cenni)
Attenzione e prestazione: l’attenzione divisa
Parte 3: Attenzione e cognizione sociale: nuove prospettive
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Il gaze following e l’attenzione sociale
Il legame tra attenzione, percezione ed azione
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Simulazione e cognizione “embodied”
Affronteremo questi temi facendo riferimento a ricerche sperimentali sia
già pubblicate che attualmente in corso. Quando sarà possibile
saranno presentati in aula anche dei filmati
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Calendario (indicativo)
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Settimana 1 (28 feb-04 marzo):
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Presentazione del corso
La ps cognitiva, capire e progettare
esperimenti in psicologia cognitiva
Metafore e metodi della psicologia
cognitiva applicati allo studio dei processi
attentivi
Le diverse componenti attentive e le
principali teorie dell’attenzione
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Comunicare la scelta o meno del
corso
Settimana 2 (08 marzo):
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Interazione tra percezione ed attenzione
L’attenzione e l’integrazione
multisensoriale (cenni)
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Attenzione e prestazione: l’attenzione
divisa
Presentazione e discussione di studi
sperimentali in corso
Settimana 5 (28mar-1apr):
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Le principali teorie della attenzione: il
superamento dei modelli classici
Presentazione della lista di articoli
Settimana 3 (14-15 marzo):
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Settimana 4 (21-25 marzo):
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Presentazione di studi sperimentali in
corso
Comunicare la modalità di esame
scelta
Il gaze following e l’attenzione sociale
Presentazione e discussione di studi
sperimentali in corso
Settimana 6 (04-08 aprile):
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Cognizione “embodied” e simulazione
Presentazione progetti di ricerca
ed articoli a scelta degli studenti
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Cosa mi aspetto da voi
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Avere una preparazione di base di psicologia generale
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Avere una conoscenza di base del metodo sperimentale e dei
principali paradigmi sperimentali usati in psicologia generale
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Saper leggere e capire articoli e testi scientifici in inglese
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Obiettivo del modulo:
z Mettervi in grado di disegnare un esperimento e di formulare
un progetto di ricerca sulle tematica affrontate durante il corso
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Fornire un quadro aggiornato dei principali temi affrontati nello
studio dei processi attentivi in psicologia cognitiva
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Esame e valutazione
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L'esame finale sarà scritto
con eventuale integrazione
orale facoltativa. Prevederà 2
domande con risposte aperte
sui principali temi affrontati
durante le lezioni.
In alternativa ad una delle due domande dell’esame
finale gli studenti potranno:
Presentare in aula un articolo a scelta tra una lista che
vi sarà fornita a breve.
oppure
z Presentare un progetto di ricerca su un argomento
concordato con il docente ed affrontato a lezione.
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Libro di testo per l’esame
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Eysenck & Keane. Cognitive Psychology: A
student's Handbook. 6th Edition. Psychology
Press. Capitoli 1, 4 (pp 137-150), 5, 12-14.
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NB: Tutto il materiale presentato a lezione, le
diapositive del corso, gli appunti gli articoli e
i materiali indicati a lezione sono obbligatori
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I testi consiglianti per
approfondimenti (non obbligatori)
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Sternberg, R.J. (2000). Psicologia Cognitiva,
Piccin (cap. 1 e 3).
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Dell’Acqua, Roberto e Turatto, Massimo (2006),
Attenzione e percezione, Carocci (cap. 1 e 2).
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Rizzolatti, G.,Sinigaglia, C. (2006). So quel che
fai. Il cervello che agisce e i neuroni specchio.
Cortina (cap. 4 e 5).
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La psicologia cognitiva
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La psicologia cognitiva è un’area della psicologia che ha come
scopo quello di capire la cognizione umana attraverso lo studio
del comportamento, nasce negli anni ’50.
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Ha a che fare con ciò che
z Percepiamo
z Apprendiamo
z Ricordiamo
z Pensiamo
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Ma anche con argomenti apparentemente meno orientati in
senso cognitivo come:
z Emozioni
z Motivazione
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Tematiche fondamentali in
psicologia cognitiva
Che cosa è più importante nella cognizione umana
– l’innato o l’acquisito (nature or nurture)?
1.
Es. Percezione dei volti – effetto altra razza ed effetto
altra età
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Che cosa studiare della mente umana e come
studiarla?
2.
Strutture vs. i processi
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Dobbiamo studiare i contenuti della mente umana o possiamo trarre
maggior conoscenza studiando i processi della mente?
Generalità di dominio vs. specificità di dominio
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I processi che osserviamo sono limitati a particolari domini o
generali ed estesi a più domini?
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Esempio di domande
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Perché vengono ricordate alcune cose e
dimenticate altre?
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Perché non ci si accorge che il semaforo è diventato
rosso e si passa col rosso?
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Cosa si pensa durante una partita a scacchi o
risolvendo problemi nella vita quotidiana?
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Perché così tante persone hanno più paura di viaggiare in
aereo che in automobile, quando le probabilità di ferirsi o
morire sono molto più altre in automobile che in aereo?
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Tematiche fondamentali in
psicologia cognitiva
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Razionalismo vs. empirismo
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Validità delle inferenze causali vs. validità ecologica
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Dobbiamo studiare la cognizione attraverso esperimenti controllati o
usare tecniche più realistiche ma meno controllate?
Ricerca applicata vs. ricerca di base
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Ragionamento logico oppure l’osservazione e la verifica empirica?
La ps cognitiva come altre scienze, dipende sia dal lavoro dei
razionalisti che degli empiristi
Solo la conoscenza di base o come migliorare l’uso efficace della
cognizione in situazioni pratiche?
Una sintesi di metodo e punti di vista è la più utile
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La psicologia cognitiva:
precursori storici e filosofici
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Il funzionalismo (fine ‘800 primi ‘900): descrizione
dei processi mentali in termini delle loro funzioni, o
del valore o significato adattivo
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Che cosa fanno le persone e perchè lo fanno?
Come e perchè la mente funziona come di fatto fa?
La mente è ciò che fa (non tanto ciò che contiene)
I funzionalisti erano convinti della possibilità di
utilizzare una varietà di metodi, posto che il metodo
scelto fosse il più adeguato per rispondere
all’interrogativo posto dal ricercatore
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La psicologia cognitiva:
precursori storici e filosofici
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Dal funzionalismo al pragmatismo: il valore della
conoscenza dipende dalla sua utilità
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Che cosa posso fare con essa?
L’interesse non è solo su cosa la gente fa, ma anche cosa
possiamo farne della conoscenza di ciò che le persone
fanno
z Es. Memnotecniche e riabilitazione
William James: Principles of Psychology (1890)
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Influenza fondamentale in aree di ricerca come:
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Percezione
Attenzione
Coscienza
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Assunti e metafore in
psicologia cognitiva
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Molto del ragionamento scientifico si basa
sull’utilizzo di metafore. Questo è particolarmente in
psicologia
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In psicologia cognitiva questa metafore sono di tipo
meccanicistico – computazionale e spesso sono
legate allo sviluppo tecnologico del momento (es.
telegrafo, il telefono, ecc).
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Metafore diverse rispondono a diverse domande
corrispondono a diversi livelli d’indagine
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Assunti e metafore in
psicologia cognitiva
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La metafora “mente = computer” è sicuramente
quella che ha maggiormente influenzato la
psicologia cognitiva
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“sovraccarico”
“multi-tasking”
“il recupero dell’informazione”
Le metafore però non forniscono spiegazioni e
possono essere forvianti, guidano la ricerca ma
posso essere superate da altre più verosimili in base
all’evidenza empirica raccolta.
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La metafora del computer in
psicologia cognitiva
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Assunto principale = la mente è un calcolatore (un sistema
simbolico) che elabora le informazioni attraverso delle
operazioni, e ritorna il prodotto di queste operazioni. Il
comportamento è il risultato di esse.
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I processi cognitivi richiedono tempo ed è possibile formulare
delle previsioni basandosi sui tempi di risposta (es. TR).
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La mente è un processore a capacità limitata che presenta limiti
strutturali e di risorse
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Il sistema simbolico che compone la mente dipende da un
substrato neurologico-cerebrale, ma non è completamente
vincolato da esso.
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La metafora del computer in
psicologia cognitiva
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“Il compito di uno psicologo che cerca di
capire la cognizione umana è analogo a
quello di un uomo che cerca di scoprire come
un computer sia stato programmato”
(Neisser, 1966).
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Paradigma dell’elaborazione
dell’informazione (HIP)
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Broadbent (1958) sosteneva che gran parte
dell’attività cognitiva fosse costituita da una sequenza
di stadi seriali di elaborazione
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Paradigma dell’elaborazione
dell’informazione (HIP)
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L’approccio HIP = la cornice teorica ed empirica nella
maggior parte degli studi sui processi cognitivi
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Novità: Percezione, attenzione, memoria ecc. non sono sistemi
separati, ma parti interdipendenti di un sistema cognitivo unitario
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Limiti: l’assunzione che gli stimoli vengono in contatto con un
organismo “passivo” e la serialità degli stadi o dei processi
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Paradigma dell’elaborazione
dell’informazione (HIP)
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In realtà, l’elaborazione è spesso influenzata
in modo sostanziale dalle esperienze
pregresse, dalle aspettative dell’individuo,
contesto ecc..:
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Elaborazione dal basso (bottom-up) e dall’alto
(top-down)
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Molta della cognizione umana coinvolge l’interazione simultanea22di
entrambi questi processi (Neisser, 1976)
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Gli ambiti di studio all’interno
della psicologia cognitiva
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La percezione
L’attenzione
La memoria
Il linguaggio
Il pensiero e la presa di decisioni
Di fatto ogni tematica d’interesse psicologico può essere studiata
in una prospettiva cognitiva:
z Neuroscienze cognitive
z Neuropsicologia cognitiva
z Psicologia dello sviluppo cognitivo (i cambiamenti evolutivi nella
cognizione nell’arco di vita)
z Intelligenza artificiale (scienza cognitiva computazionale)
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Metodi e tecniche di ricerca in
psicologia cognitiva
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Per studiare i processi cognitivi, gli psicologi cognitivi usano:
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Gli esperimenti controllati
La ricerca psicobiologica
Simulazione al computer e reti neurali
Molto meno:
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I protocolli introspettivi
Gli studi di casi
L’osservazione naturalistica
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Limiti e vantaggi
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Tabella da Sternberg, R.J. (2000). Psicologia Cognitiva, Piccin
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Condurre una ricerca in
psicologia cognitiva
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Fase 1: Formulazione di un’ipotesi sulla base
di una teoria o di un problema.
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Le teorie a volte posso essere piuttosto vaghe e
ciò rende difficile fare predizioni ed
operazionalizzare le variabili
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Predizione sulle relazioni tra variabili.
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Es. Metodo di apprendimento.
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Condurre una ricerca in
psicologia cognitiva
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Fase 2: Realizzazione di un esperimento:
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Manipolazione delle variabili
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Scelta del compito
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A volte il compito scelto si base su un insieme
complesso di processi cognitivi che rende difficile
l’interpretazione dei risultati (impurità del compito)
Si compiono misurazioni per scoprire relazioni tra
variabili (raccolta dati)
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Condurre una ricerca in
psicologia cognitiva
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Fase 3: Validazione o falsificazione della teoria.
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Analisi statistiche: scelta di un test statistico è in funzione del tipo di
disegno sperimentale scelto, del nr. di variabili indipendenti (uno
oppure due o più), cosa si vuole verificare, ed il tipo di misurazione
Conferma o rifiuto empirici dell’ipotesi
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Fase 4: Sviluppo di una nuova teoria
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Problema: Sembra che la lettura di favole da parte dei genitori ai
bambini, fin da molto piccoli, faccia aumentare l’ampiezza del
loro vocabolario a 5 anni di età rispetto a coetanei i cui genitori
non hanno questa abitudine.
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Come puoi dimostrare questa affermazione?
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Le relazioni tra variabili
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Variabile = caratteristica o condizione che cambia o ha
valori diversi per individui diversi.
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Modi per cogliere le relazioni tra variabili:
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Osservare come sono e che relazione c’e’: METODO
CORRELAZIONALE
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Determinare se i cambiamenti di una sono CAUSATI dall’altra:
METODO SPERIMENTALE.
Questi due metodi danno origine a ricerche di tipo
correlazionale o causale
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Studi di tipo correlazionale
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Si usa quando non e’ possibile manipolare variabili per
vederne i loro effetti su altre.
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Ricerca di tipo correlazionale. Coefficiente di
correlazione (da -1 a +1) = stima di quanto due
variabili sono collegate.
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Es. Visione di spettacoli violenti – personalità
aggressiva.
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Persone che preferiscono o scelgono di vedere spettacoli
violenti hanno anche personalità più aggressive?
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Studi di tipo causale: tipo di
variabili
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Variabili indipendenti (o fattori) = causa delle
modificazioni degli stimoli e risposte.
Manipolate dagli sperimentatori. Ogni variabile
indipendente ha più livelli
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Variabili dipendenti = misura del
comportamento del soggetto, le risposte dei
soggetti
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Esempi di misurazione di variabili
z Scale di valutazione
z Tempi di reazione (TR)
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Studi di tipo causale: gli
esperimenti
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Esperimenti: manipolazione sistematica di una
variabile (indipendente) per verificare i suoi effetti
causali sulla variabile dipendente. Hanno luogo in
laboratorio o in un contesto controllato.
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Es. Gruppo di controllo (placebo) – gruppo sperimentale
(farmaco)
Spesso si conducono esperimenti multivariati, che
comportano cioè la manipolazione di più variabili
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Capire gli esperimenti
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Definire l’argomento che si studia (Cosa)
Entro quale cornice teorica (Contesto)
Le domande poste (Problema)
Misure e metodologia usata (Come)
I principali risultati ottenuti (Evidenza empirica)
Interpretazione dei risultati (Perché)
Implicazioni teoriche e pratiche (Rilevanza)
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Limiti degli esperimenti in
psicologia cognitiva
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Le persone si comportano in laboratorio come si
comporterebbero nella vita reale?
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Le misure usate negli esperimenti spesso riguardano la
velocità e l’accuratezza nello svolgimento di un compito,
queste però sono delle misure indirette dei processi
interni coinvolti nella cognizione
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Spesso le teorie formulate sono “generaliste” e poco
specifiche (un aiuto – i modelli computazionali)
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Spesso i risultati trovati sono specifici per un particolare
tipo di compito e non generalizzabili
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Lo stesso vale per le teorie che spesso sono troppo
specifiche e legate al tipo di compito
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Riassumendo...
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La psicologia cognitiva si caratterizza per aver un
approccio basato sulla visione dell’uomo come sistema
che elabora informazioni ed usa la metafore del
computer per descrive i processi mentali
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Gli psicologi cognitivi in larga maggioranza fanno ricerca
secondo le classiche modalità della sperimentazione in
laboratorio, anche se è auspicabile un’integrazione ed
una convergenza di diversi approcci e metodologie
(neuroscienze, neuropsicologia, scienza cognitiva
computazionale)
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