L`evoluzione del CAD/CAM L`importanza del computer in studio e in

DENTAL T RIBUNE
10 Trends
Italian Edition
Anno V n. 4 - Aprile 2009
L’evoluzione del CAD/CAM
L’importanza del computer in studio e in laboratorio
Albert Mehl, Svizzera
L
a procedura senza la rilevazione delle impronte,
la costruzione virtuale
di modelli e la messa in articolatore in ambiente Windows,
il design biogenerico della
superficie occlusale mediante software intelligente, così
come la prototipazione rapida
e la stampa 3D, sono solo alcuni degli argomenti che sono
sempre più citati nelle relazioni e nelle pubblicazioni riguardo il CAD/CAM. La tecnologia
CAD/CAM “convenzionale” è
già sia in studio che in laboratorio, e ora ci troviamo di fronte ad una sua ulteriore evoluzione. Solo pochi anni fa, la
discussione si focalizzava sulla
precisione
dell’adattamento,
sulla riduzione dei costi per il
dentista e per il paziente e sulla
facilità d’uso. La qualità dei restauri CAD/CAM era valutata
con cinismo e solo pochi pionieri prestavano un’attenzione
scientifica a questa tecnologia.
Attualmente la situazione è
molto differente. L’atteggiamento dubbioso ed esitante nei
confronti delle protesi realizzate a computer è stato ormai abbandonato e sostituito dall’accettazione di una procedura
standardizzata. Molte aziende
ora investono risorse per sviluppare ulteriormente questa
tecnologia.
Che cosa ha sollecitato questo
rapido cambiamento? Da una
parte, il fatto che è stato reso evidente il valore della ceramica a
base di ossido di zirconio, che
può essere lavorata solo con tecniche computer-assistite. Questo
materiale ha reso possibile per
la prima volta la realizzazione di
protesi parziali fisse in ceramica
integrale. Anche altre ceramiche
hanno fatto rilevare proprietà
migliori dopo la fresatura automatizzata, in quanto i blocchetti
utilizzati potevano essere realizzati industrialmente in condizioni ottimali. Dall’altra, la tecnologia dei sistemi CAD/CAM è
sicuramente migliorata. Grazie a
computer più potenti e ad efficaci tecniche di misurazione messe
a punto negli anni Novanta, è stato possibile adattare i sistemi di
imaging/registrazione in 3D alle
esigenze dell’odontoiatria e semplificare il loro funzionamento.
Il continuo sviluppo del software
CAD ha permesso una moltitudine di opzioni di costruzione (Fig.
1) e un miglioramento della qualità delle unità di fresatura. L’efficienza economica combinata
con l’elevata qualità dei restauri
è la caratteristica dell’attuale tecnologia CAD/CAM. A godere della standardizzazione e del perfetto controllo del trattamento e dei
metodi di realizzazione non sono
solo gli odontoiatri e i dentisti,
bensì anche i pazienti.
Quali sono gli sviluppi più
innovativi del CAD/CAM? Chiunque fosse esperto in questo am-
Fig. 1: Ricostruzione virtuale automatica: i dati della scansione
dell’antagonista, del movimento funzionale, dei denti adiacenti e della
preparazione possono essere considerati in toto, al fine di creare una
corretta superficie occlusale che segua tutte le regole dell’odontoiatra e
dell’ingegneria dentale (DTI/Foto A. Mehl).
Fig. 2: La sostanza dentale residua determina la morfologia della
superficie occlusale nella regione del difetto per quanto riguarda ad
esempio la posizione della punta delle cuspidi, la pendenza delle cuspidi
e l’andamento delle fessure. Le leggi naturali che governano la superficie
occlusale biogenerica possono essere determinate grazie all’analisi di
molte migliaia di superfici occlusali dei denti naturali (DTI/Foto A. Mehl).
Fig. 3: Usando le leggi naturali così trovate, si calcola una superficie
occlusale che sostituisca il difetto nel modo più naturale possibile,
adattandola alla sostanza dentale residua (DTI/Foto A. Mehl).
Fig. 4: In futuro, gli scanner intraorali permetteranno le impronte ottiche
dell’intera arcata, aprendo così le porte alle procedure senza la
rilevazione delle impronte (DTI/Foto K. Wiedhahn).
bito avrebbe già potuto predire che i centri di realizzazione
avrebbero giocato un ruolo fondamentale: l’elevata capacità di
utilizzo, il personale specializzato, l’acquisto centralizzato di
materiale e l’elevata qualità degli
standard per procedure logiche e
dal risultato economico, con ammortamento
dell’investimento
fatto per le attrezzature e conseguente aumento dell’efficienza
economica. I laboratori di piccole e medie dimensioni possono
sfruttare le proprie competenze
per la realizzazione assistita da
computer di restauri estetici e di
elevata qualità e di protesi parziali di fattura particolare.
Un’altra importante tendenza
attuale è quella della realizzazione in studio di inlay, onlay, corone parziali e corone singole. Il
dentista è il target di riferimento
di questa procedura CAD/CAM.
Il trattamento in una sola seduta
permette un vantaggioso risparmio di tempo per il paziente ed
elimina la necessità dei restauri
provvisori, il che minimizza ulteriormente il rischio di frattura
delle cuspidi, di scheggiatura del
margine di smalto e di indebolimento dell’adesione alla dentina.
La formazione biogenetica delle
superfici occlusali permette la
ricostruzione delle superficie occlusali mancanti per inlay, onlay
e corone parziali secondo design
naturali (Figg. 2,3).
Il CAD/CAM e le ceramiche
integrali vengono spesso menzionati insieme, il che è comprensibile viste le considerazioni
appena fatte, ma ciò non rappresenta tutte le opzioni. Spesso ci
si dimentica dell’enorme potenziale delle procedure di fresatura
e, più recentemente, della sinterizzazione laser dei metalli. La
realizzazione di restauri in metallo (come metalli non preziosi,
titanio o leghe auree) diventerà
quindi dominio della tecnologia
CAD/CAM.
Che cosa riserva il futuro
della tecnologia CAD/CAM? La
misurazione intraorale in 3D in
parte renderà possibile le procedure senza la rilevazione delle
impronte (Fig. 4). La velocità, la
procedura e la precisione delle
immagini sono in continuo miglioramento e si allarga anche la
gamma di misurazioni possibili.
Una volta acquisito un set di dati
3D delle superfici dei denti, è
possibile eseguire una tipologia
completamente nuova di diagnosi dentale, confrontando i dati registrati in diversi momenti della
procedura. Quindi, diventa possibile il controllo 3D dell’avanzamento del trattamento ortodontico, l’analisi dell’erosione e
dell’abrasione, dei cambiamenti
parodontali o del trattamento.
Un chiaro vantaggio delle
procedure assistite da computer
rispetto alle tecniche di ceratura
convenzionali è rappresentato
anche dalla possibilità di realizzare un design funzionale e
morfologico della superficie occlusale. Gli algoritmi complessi
possono memorizzare un’immensa quantità di conoscenze
basilari riguardo alle strutture
dentali e ai contesi genetici individuali. Gli articolatori virtuali possono simulare qualunque
movimento programmabile, così
che, rispetto al passato, nella superficie del restauro è possibile
integrare un numero considerevolmente superiore di leggi e limiti naturali, nonché di parametri individuali.
Le esigenze della tecnologia
CAD/CAM hanno orientato la
ricerca di base verso nuovi orizzonti, allargando così altri ambiti
dell’odontoiatria. Grazie alla mutua collaborazione, l’università
e l’industria possono formare
un’utile simbiosi per promuovere e definire questo interes-
sante sviluppo. Finora, il CAD/
CAM o l’odontoiatria computer
assistita non sono stati al centro
dell’attenzione delle università.
Dato, però, che questa tecnologia è relativamente nuova e la
sua potenzialità è considerevole,
nei prossimi anni tale situazione
certamente cambierà, influenzando la didattica degli studenti
e, indirettamente, le possibilità
del trattamento clinico, nell’interesse dei nostri pazienti.
Autore
Il professor Albert Mehl
è attualmente guest professor presso il Centro di
odontoiatria e medicina
orale dell’Università di Zurigo, Svizzera. Può essere
contattato all’indirizzo:
info@ag-keramik-de