Presentazione del convegno
Massimo de Leonardis
Il convegno che si apre oggi, s’inserisce in una tradizione consolidata di studi sulla sicurezza
internazionale condotti dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Cattolica del Sacro
Cuore con il sostegno della Divisione Diplomazia Pubblica della NATO.
L’interesse per l’Alleanza Atlantica del Dipartimento di Scienze Politiche, ed in particolare
della Cattedra di Storia delle relazioni e delle istituzioni internazionali, risale agli anni ’80 del secolo
scorso, grazie all’impulso del Prof. Ottavio Barié, oggi Professore Emerito di questo ateneo, al quale
si deve tra l’altro la curatela nel 1988 di un importante volume a carattere interdisciplinare, con la
collaborazione di storici e giuristi: L’alleanza occidentale. Nascita e sviluppi di un sistema di
sicurezza collettivo.
Per restare agli anni più recenti, desidero rammentare i convegni dedicati nel 2006 a La
NATO e le nuove sfide per la forza militare e la diplomazia, nel 2008 a L’Italia, la NATO e le Peace
Support Operations: storia e problemi, nel 2009 a 1949-2009: sessant’anni di Alleanza Atlantica fra
continuità e trasformazione. Di tali convegni sono disponibili la maggior parte delle relazioni,
pubblicate in volume a stampa o sul Web.
Il convegno di quest’anno rivolge in particolare l’attenzione sia alle operazioni militari in
corso, a cominciare dalla più importante in Afghanistan, sia all’elaborazione del nuovo Concetto
Strategico dell’Alleanza.
Su tali temi interverranno esperti, accademici, diplomatici e militari, che in posizioni di
responsabilità operativa o come studiosi dedicano da tempo la loro attenzione alle problematiche
della NATO. Il convegno mira ad arricchire le conoscenze degli studenti su temi oggetto dei loro
corsi, ad informare un pubblico più ampio sulla realtà attuale dell’Alleanza ed a fornire elementi di
riflessione ai vertici stessi della NATO, particolarmente attenti, nell’attuale fase storica delle relazioni
internazionali, alle valutazioni di un’opinione pubblica qualificata.
La prima sessione sarà dedicata all’attuale più importante operazione militare della NATO e
più in generale alla situazione in Afghanistan, sulla quale riferiranno due relatori che hanno
un’approfondita conoscenza ed una diretta esperienza di tale Paese. Il Prof. Riccardo Redaelli,
Docente in questa Università ed editorialista del quotidiano Avvenire, è uno storico esperto di tale
area ed ha visitato recentemente l’Afghanistan con una missione informativa promossa dalla NATO.
Il Dott. Daniele Riggio ha operato lungamente in Afghanistan come funzionario della NATO.
Seguirà una tavola rotonda che prenderà lo spunto da una recente ricerca sulla NATO,
promossa del Centro Militare di Studi Strategici e curata da chi vi parla. La ricerca è disponibile in
CD Rom e può anche essere scaricata dal sito del Ce.Mi.S.S. Parteciperanno alla discussione il
Generale Carlo Cabigiosu, che, dopo vari incarichi di comando nelle strutture e nelle operazioni della
NATO, per i meriti acquisiti e la competenza dimostrata durante il suo servizio, è stato chiamato a
svolgere il compito di Senior Mentor dell’Allied Command Transformation, uno dei due Comandi
Strategici dell’Alleanza. Il Prof. Anton Giulio de’Robertis, come studioso e come Vice Presidente del
Comitato Atlantico Italiano, è uno dei maggiori esperti sulla NATO. Il Generale Carlo Jean è
un’autorità internazionalmente apprezzata nel campo delle scienze strategiche, autore al riguardo di
numerose pubblicazioni.
Il pomeriggio sarà aperto dall’intervento, con possibilità di domande, dell’Ambasciatore
Stefano Stefanini, Rappresentante Permanente d’Italia al Consiglio Atlantico in un momento in cui il
nostro Paese gode nella NATO un particolare prestigio.
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La sessione successiva vedrà le relazioni del Prof. Virgilio Ilari, Docente nel nostro Ateneo e
Presidente della Società Italiana di Storia Militare, che tratterà della Forza Europea di gendarmeria
con sede a Vicenza composta da Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Olanda e Romania (con la
Polonia come osservatore) creata a fine 2006. Il Col. Massimo Panizzi, stretto collaboratore
dell’Amm. Di Paola, Presidente del Comitato Militare della NATO, fornirà un quadro completo delle
problematiche delle operazioni militari dell’Alleanza. L’Ammiraglio Pier Paolo Ramoino,
collaboratore della mia cattedra e Docente all’Università di Firenze, affronterà la trasformazione delle
strutture marittime dell’Alleanza, l’impiego delle forze Standing nella diplomazia navale atlantica e
delle stesse forze nella repressione della pirateria.
Concluderà la giornata il dibattito su tutte le relazioni.
La giornata di domani inizierà con la tavola rotonda sull’elaborazione del nuovo Concetto
Strategico dell’Alleanza, che alla fine di quest’anno sarà approvato in sostituzione del precedente
documento del 1999, tenendo conto del mutamento del quadro internazionale e delle nuove sfide alla
sicurezza. Ne parleranno l’Ambasciatore Guido Lenzi, che ha una lunga esperienza nelle
organizzazioni multilaterali di sicurezza; il Prof. Jean-Sylvestre Mongrenier, uno dei più attenti
analisti francesi sui temi dell’Alleanza Atlantica e della Geopolitica; il Prof. Vittorio Emanuele Parsi,
Docente di Relazioni Internazionali in questa Università ed editorialista del quotidiano La Stampa,
che alle relazioni transatlantiche ha dedicato vari importanti studi. Ad essi si aggiungerà il Prof.
Fabrizio Luciolli, Segretario Generale del Comitato Atlantico Italiano, che non figura nel programma
poiché solo all’ultimo momento, e gliene siamo particolarmente grati, ha potuto inserire questo
impegno in un fitto calendario d’incontri internazionali dedicati anche al nuovo Concetto Strategico.
Desidero osservare che se i precedenti convegni hanno posto più esplicitamente a confronto
la storia dell’Alleanza con l’attualità, nell’ottica della continuità e della trasformazione, il Convegno
di quest’anno rivolge la sua attenzione soprattutto al presente ed al futuro. Non mancheranno ulteriori
appuntamenti sulla storia dell’Alleanza, in gran parte ancora da scrivere con criteri scientifici. Anche
quest’anno però, la prospettiva storica non è assente e storici a pieno titolo sono diversi relatori, a
cominciare da chi vi parla. Ciò nella convinzione che l’analisi del presente e la prudente ed
intelligente ricerca delle linee evolutive della situazione internazionale non possono prescindere
dall’approfondita conoscenza delle esperienze del passato. Mi piace constatare che tale impostazione,
che trova nella Facoltà di Scienze Politiche la sua collocazione ideale, dimostra in maniera crescente
la sua utilità e suscita sempre maggiore interesse, configurando una vera scuola di analisi storica delle
relazioni internazionali.
Tale interesse è dimostrato dal sostegno e dalla presenza qui d’importanti, organismi, alcuni
rappresentati al massimo livello, quali il Centro Alti Studi per la Difesa, in particolare in una delle
sue strutture, il Centro Militare di Studi Strategici, la Divisione Diplomazia Pubblica della NATO, il
NATO Rapid Deployable Corps – Italy. Nonché di associazioni quali il Comitato Atlantico Italiano, il
Club Atlantico Cisalpino ed il Limes Club Cisalpino.
All’intera giornata di oggi assisteranno gli studenti del Master in Diplomacy del prestigioso
Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, vivaio di futuri diplomatici, nel quale ad alcuni
Docenti dell’Università Cattolica sono affidati i corsi di Storia delle relazioni internazionali. Alla
sessione pomeridiana sarà presente un intero corso di Allievi Ufficiali dell’Accademia della Guardia
di Finanza di Bergamo. La Scuola Militare Teulié, come in altre occasioni, ha inviato una nutrita
rappresentanza di Docenti, Ufficiali e Cadetti. Naturalmente i Colleghi e gli Studenti dell’Università
Cattolica sono come sempre i primi e molto apprezzati destinatari delle nostre attività.
Da ultimo, non certo in ordine d’importanza, rammento che questa è un’altra occasione
formale di collaborazione con il Comando Militare Esercito Lombardia, con il quale proprio in
occasione del Convegno di un anno fa il nostro Ateneo ha firmato una convenzione per attività
comuni nel campo delle ricerche di Storia Militare.
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