In ogni momento della vita Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 La vita è piena di sorprese. Alcune positive, altre meno. Per questo è necessario poter contare su una banca che sia un partner affidabile e ci aiuti ad affrontare ogni momento della vita. Nel bilancio di quest’anno sono presenti fotografie ispirate alla vita reale, che ritraggono alcuni fra gli aspetti più piacevoli che la vita può riservare, accanto a situazioni meno gradite. Le immagini presentano quindi un susseguirsi di contrasti, mentre la copertina dipinge un caleidoscopio di momenti di vita quotidiana. Così è la vita: dagli aspetti più entusiasmanti a quelli ordinari, dagli eventi programmati a quelli imprevisti, la vita ci mette continuamente alla prova con i suoi tanti cambiamenti. E UniCredit è presente in ogni momento della vita. Il nostro compito, che va oltre la semplice offerta di prodotti e la gestione di operazioni finanziarie, è quello di capire a fondo le esigenze di tutti i nostri clienti, dai singoli individui alle famiglie, fino alle imprese. Il nostro obiettivo è quello di fornire soluzioni per le situazioni quotidiane che si trovano ad affrontare, offrendo risposte concrete adatte ad ogni cliente, giorno dopo giorno. Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 In ogni momento della vita Indice Introduzione Cariche sociali e Società di revisione Lettera del Presidente Profilo del Gruppo UniCredit 5 7 8 10 Strategia e risultati Lettera dell’Amministratore Delegato Principali risultati del 2010 Nota alla Relazione e al Bilancio 17 18 20 21 Relazione sull’andamento della gestione Principali dati del Gruppo Schemi di Bilancio riclassificati Evoluzione trimestrale Confronto quarto trimestre 2010/2009 Risultati per settori di attività Dati storici del Gruppo L’azione UniCredit Risultati del Gruppo Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Altre informazioni Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione 25 26 28 30 32 33 34 35 36 49 94 101 Corporate Governance La struttura di Governance Executive Management Committee Group Management Team 103 104 114 116 Bilancio consolidato Schemi di bilancio consolidato Nota integrativa consolidata Allegati 119 121 131 437 Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 499 Relazione della Società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. del 27 gennaio 2010, n. 39 503 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 3 In ogni momento della vita Introduzione Cariche sociali e Società di revisione Lettera del Presidente Profilo del Gruppo UniCredit Profilo Focus Modello di Business La nostra Mission UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 7 8 10 10 12 14 15 5 In ogni momento della vita Cariche sociali e Società di revisione Consiglio di Amministrazione Dieter Rampl Luigi Castelletti Farhat Omar Bengdara Vincenzo Calandra Buonaura Fabrizio Palenzona Federico Ghizzoni 1 Presidente Vice Presidente Vicario Vice Presidenti Amministratore Delegato Giovanni Belluzzi Manfred Bischoff Enrico Tommaso Cucchiani Donato Fontanesi Francesco Giacomin Piero Gnudi Friedrich Kadrnoska Marianna Li Calzi Salvatore Ligresti Luigi Maramotti Antonio Maria Marocco Carlo Pesenti Lucrezia Reichlin Hans-Jürgen Schinzler Theodor Waigel Anthony Wyand Franz Zwickl Consiglieri Lorenzo Lampiano Segretario Collegio Sindacale Maurizio Lauri Cesare Bisoni Vincenzo Nicastro Michele Rutigliano Marco Ventoruzzo Massimo Livatino Paolo Domenico Sfameni Roberto Nicastro Marina Natale KPMG S.p.A. Presidente Sindaci Effettivi Sindaci Supplenti Direttore Generale Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Società di revisione 1. Nominato Amministratore Delegato dal Consiglio di Amministrazione del 30 settembre 2010 in sostituzione del Signor Alessandro Profumo, dimessosi in data 21 settembre 2010. UniCredit S.p.A. Sede Sociale: Via Alessandro Specchi 16 - 00186 Roma Direzione Generale: Piazza Cordusio - 20123 Milano Capitale Sociale € 9.649.245.346,50 interamente versato Banca iscritta all’Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredit Albo dei Gruppi Bancari: cod. 02008.1 Cod. ABI 02008.1 Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma, Codice Fiscale e P. IVA n° 00348170101 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 7 Introduzione Lettera del Presidente “ Nel 2011 continueremo a investire per migliorare la relazione con i clienti, rafforzando ed ampliando la nostra rete locale, in modo da esser loro ancora più vicini. Investiremo sulle persone e sui prodotti per essere certi di poter rispondere sempre meglio alle esigenze dei clienti e continueremo con la nostra tradizione di innovazione. ” Cari Azionisti, nel corso del 2010 si è progressivamente consolidato un recupero di fiducia verso l’economia, i mercati finanziari e l’intero sistema bancario. La maggior parte delle economie dei paesi industrializzati è uscita dalla fase recessiva mostrando segni di una ripresa stabile, seppur non ancora eccezionale. Le imprese hanno concentrato i propri sforzi riducendo il debito e rivedendo la struttura dei costi, con l’intento di essere più competitive in un contesto economico globale. Dopo aver affrontato con successo una delle peggiori crisi finanziarie della storia recente, la Banca Centrale Europea è ora pronta a riconsiderare un rialzo dei tassi di interesse, mentre le Autorità di Vigilanza hanno varato norme e controlli più rigorosi, atti a garantire la stabilità del sistema finanziario. Sono state approvate nuove regole sull’adeguatezza patrimoniale, che saranno introdotte gradualmente per conferire alle banche e ai mercati una maggiore solidità nell’eventualità di crisi future. 8 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit In presenza di tali tendenze, UniCredit potrà beneficiare di un modello di business strettamente connesso ai territori in cui opera e ben diversificato, sia in termini di mercato sia di presenza geografica. Nel corso del 2010 abbiamo effettuato dei cambiamenti ai vertici e nella struttura di governo per garantire continuità alla nostra strategia di crescita di lungo periodo. La nuova struttura di direzione risulta ora più snella e più vicina ai clienti, per permetterci di sfruttare appieno i punti di forza della nostra rete commerciale. Le deleghe ai centri di decisione sono state ampliate per rispondere con maggior celerità alle richieste dei clienti, mentre è stato introdotto un meccanismo più stringente al fine di correlare la parte variabile della retribuzione alla performance, nel pieno rispetto delle nuove normative emanate dalle Autorità e dei valori del nostro Gruppo. La nostra vocazione è servire i clienti in modo corretto, efficiente e trasparente. La “customer satisfaction” è condizione indispensabile per una crescita sostenibile della nostra attività; quanto più riusciremo in tale intento, tanto più si rafforzerà la nostra reputazione, consentendoci di attrarre e far crescere talenti, creare maggiori opportunità di carriera e generare forti ritorni per i nostri investitori. Nel 2011 continueremo a investire per migliorare la relazione con i clienti, rafforzando ed ampliando la nostra rete locale, in modo da esser loro ancora più vicini. Investiremo sulle persone e sui prodotti per essere certi di poter rispondere sempre meglio alle esigenze dei clienti e continueremo con la nostra tradizione di innovazione. Tutto questo rappresenta l’essenza di ciò che noi intendiamo per “Real-Life Banking”: proporre costantemente soluzioni tangibili, coerenti con le sfide e le opportunità che scandiscono la vita quotidiana dei nostri clienti. Abbiamo costruito uno dei principali gruppi finanziari europei con una rete di oltre 9.600 filiali in 22 paesi diversi. In ciascuno di questi paesi abbiamo l’ambizione di essere l’interlocutore preferito dalle famiglie e dalle imprese, non solo in virtù della nostra dimensione o forza finanziaria, ma in quanto in grado di fornire loro i servizi e i prodotti di cui hanno bisogno. Porre il cliente al centro delle nostre attività è in UniCredit una tradizione consolidata, che continueremo a perseguire, nell’intento costante di fornire un servizio migliore e stabilendo una relazione più diretta. Il 2011 si preannuncia un anno carico di sfide. Non possiamo prevedere il futuro ma abbiamo il dovere di essere preparati ad affrontare qualsiasi incertezza, sia in campo economico sia in campo normativo. UniCredit ha dimostrato di possedere una struttura dotata di una profonda capacità di adattamento e di trasformazione, che le consente, ove necessario, di ricollocare rapidamente le proprie risorse. Oggi siamo più che mai preparati ad affrontare queste sfide e a cogliere tutte le opportunità di mercato che dovessero presentarsi: siamo vigili e siamo pronti. Il nostro settore è stato trasformato dalla recente crisi e i conseguenti sviluppi normativi modificheranno il nostro modo di operare in futuro. UniCredit accoglie positivamente l’introduzione del nuovo quadro normativo (Basilea 3), che contribuirà alla creazione di un sistema bancario internazionale più solido ed affidabile. Vediamo con favore una graduale ma certa armonizzazione della regolamentazione finanziaria in Europa e a livello mondiale. La razionalizzazione della normativa bancaria in tutto il continente produrrà infatti un sistema più efficiente e sicuro, a beneficio di tutti i clienti europei e, infine, favorirà gli scambi transfrontalieri e la crescita. UniCredit apprezza l’impegno dell’Unione Europea su questo fronte e continuerà a promuovere miglioramenti in tal senso, ogni qualvolta se ne presenterà l’occasione. Desidero anche esprimere il mio sentito ringraziamento al management e ai nostri dipendenti: il loro dedito impegno e l’ottimo lavoro svolto hanno reso UniCredit uno dei principali istituti finanziari a livello europeo. Siamo fiduciosi che il 2011 sarà un anno migliore del precedente. Dieter Rampl Presidente UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 9 Profilo UniCredit opera in 22 Paesi europei con oltre 162.000 dipendenti e oltre 9.600 filiali. NOI SIAMO QUI AUSTRIA UniCredit si caratterizza per una forte identità europea, un’estesa presenza internazionale e un’ampia base di clientela. AZERBAIGIAN BOSNIA-ERZEGOVINA BULGARIA CROAZIA La posizione strategica, sia nell’Europa occidentale sia in quella centrale e orientale (CEE), consente al Gruppo di avere una delle più elevate quote di mercato nell’area. ESTONIA GERMANIA ITALIA KAZAKISTAN KIRGHIZISTAN LETTONIA LITUANIA POLONIA REPUBBLICA CECA (i valori monetari sono espressi in milioni di €) 26.347 10.864 1.323 MAR RGINE DI INTEERMEDIAZION NE RISU ULTATO O DI GES STIONEE UTILLE NETTTO ROMANIA RUSSIA SERBIA SLOVACCHIA SLOVENIA TURCHIA UCRAINA UNGHERIA 64.224 8,58% 9,46% PATR RIMON NIO NETTTO COR RE TIER R 1 RATTIO TIER R 1 RATTIO FILIIALI PER PAEESE2 ITALIA DIPENDENTI1 2 FILIALI oltre 162.000 oltre 9.600 TOTTALE ATTIVO 929.488 1. Dati al 31 dicembre 2010. FTE = “Full Time Equivalent”: personale conteggiato per le ore effettivamente lavorate e/o pagate dall’azienda presso cui presta servizio. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%. 2. Dati al 31 dicembre 2010. I dati includono le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services. GERMANIA AUSTRIA Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 838 318 POLONIA 1.016 TURCHIA 915 ALTRI TOTALE 10 4.510 2.020 9.617 RICA AVI PER R AREEE GEOG GRAFIICHE (% %) 7 DIPEENDEENTI PER PAES SE1 (% %) 25,1 18 Italia 43 9 Austria CEE 23 33,2 Germania Polonia Italia Germania Austria 10,1 Polonia 12,4 13,0 6,2 Turchia Altri UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 11 Focus AUSTRIA, GERMANIA E ITALIA UniCredit ha una posizione strategica in Austria, Germania e Italia - tre paesi che rappresentano oltre un terzo del Prodotto Interno Lordo di tutte le economie dell’Unione Europea e insieme costituiscono una delle regioni transnazionali più ricche del continente. In ciascuno di questi paesi il PIL pro capite è più alto rispetto alla media dell’Unione Europea (UE). In particolare, tra le quattro più grandi economie della UE, la Germania si posiziona al primo posto in termini di PIL pro capite prima di Francia, Gran Bretagna e Italia. Inoltre si stima che l’economia, tra il 2011 e il 2015, crescerà in termini reali, dell’1,6 percento in Austria, dell’1,8 percento in Germania e dell’1,1 percento in Italia, superando i tassi di crescita registrati negli ultimi cinque anni. Un’altra previsione positiva è riferita alla domanda interna, che si afferma sempre più come importante motore di sviluppo economico dell’area. Il risultato potrebbe essere un modello di crescita più sostenibile e non più esclusivamente sostenuto dall’esportazione. UniCredit dispone di uno tra i maggiori network in ognuno dei tre paesi dell’Europa occidentale in cui opera, offrendo accesso a 318 filiali in Austria, 838 in Germania e 4.510 in Italia. Ciascuno di questi tre paesi è inoltre strettamente collegato alle economie in crescita dell’Europa centrale e orientale. In Austria, Germania e Italia lo scorso anno è stato caratterizzato dalla ripresa della crescita economica dopo il rallentamento senza precedenti osservato nel 2009. Infatti l’esplosione della crisi del debito sovrano della Grecia, che ha avuto importanti ripercussioni in Irlanda, Spagna e Portogallo, non ha avuto una significativa incidenza sulle prospettive di crescita di Austria, Germania e Italia poiché, in termini strutturali, questi tre paesi - negli anni che hanno preceduto la crisi del debito sovrano - hanno beneficiato di un modello di crescita più equilibrato rispetto ai paesi periferici, con un livello di indebitamento molto basso nel settore privato e una gestione più cauta delle finanze pubbliche. PIL PRO O CAPITEE1 AUSTRIA GERMANIA ITALIA QUO OTE DI MERC CATO O2 (% %) 144,0 129,8 AUSTRIA GERMANIA 108,6 ITALIA 15,6 3,0 13,9 1. PIL pro capite nominale al 31 dicembre 2010 (EU27=100). Il PIL pro capite nominale di EU27 non è definitivo (ultimo aggiornamento 10 marzo 2011). 2. Quote di Mercato per Totale Crediti verso Clientela al 31 dicembre 2010. Fonte: Eurostat, UniCredit Research. 12 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit L’EUROPA CENTRALE E ORIENTALE UniCredit è leader di mercato in Europa centrale e orientale, dove è presente con una vasta rete di circa 3.900 filiali. In questa regione UniCredit ha una presenza diretta in ben 19 paesi, in 12* dei quali si classifica tra le prime cinque banche. Attualmente l’Europa centrale e orientale rappresenta il 17,7 percento dei ricavi del Gruppo. UniCredit vanta una lunga storia in questa regione dinamica, dove si concentra circa la metà dei suoi dipendenti. Il Gruppo pertanto si trova in una posizione ottimale per beneficiare del processo di convergenza economica che genera standard di vita più elevati e un contesto più favorevole alle attività imprenditoriali in questi paesi. Il posizionamento di mercato nella regione assicura alle sue banche locali vantaggi competitivi sostanziali, tra i quali la condivisione delle best practice, notevoli economie di scala, l’accesso ai mercati internazionali e un brand riconosciuto sul mercato. Inoltre, un portafoglio diversificato in tutta l’area consente una crescita modulare e una maggiore penetrazione del mercato per le fabbriche di prodotto globali del Gruppo. Dopo un difficile 2009, nel 2010 le economie della regione hanno mostrato segni convincenti di ripresa, favorite dal rafforzamento della domanda estera e, in alcuni casi, anche dalla ripresa della domanda interna. La Polonia vanta le migliori performance tra i paesi membri dell’Unione Europea (UE). Unico paese della UE a non essere colpito dalla recessione nel 2009, lo scorso anno ha registrato una crescita del PIL intorno al 4 percento. QUOTTE DI MEERCA ATO3 (%) Nel complesso, la Turchia si è guadagnata il quinto posto tra i paesi emergenti di tutto il mondo ed è risultata l’economia europea in più rapida crescita nel 2010, con un incremento del PIL reale di oltre il 7 percento. La Russia è stata favorita dal rincaro del petrolio e da un solido bilancio pubblico, che ha consentito al governo di sostenere la domanda interna e di aumentare gli investimenti all’estero nell’ultima parte dell’anno. Solo la Romania e la Croazia sono rimaste in fase di recessione nel 2010. Ciò nonostante, le loro difficoltà sono state controbilanciate dalle riforme e dal consolidamento fiscale. 8,2 8,8 11,7 15,3 3. Quote di Mercato per Totale Attivo al 31 dicembre 2010. Le Quote di Mercato per Azerbaigian e Kirghizistan non sono disponibili. * al 30 settembre 2010. 4. Pro-forma (Ukrsotsbank + UniCredit Bank Ukraine). 20,5 25,1 Lettonia 1,6 Lituania* 1,7 Estonia 2,0 Russia 5,3 Ucraina4 5,3 Ungheria 6,0 Romania 6,0 Slovenia 6,4 Repubblica Ceca 6,6 7,7 1,5 Serbia Slovacchia Kazakistan Turchia Polonia* Bulgaria Bosnia Erzegovina Croazia Fonte: UniCredit Research, UniCredit CEE Strategic Analysis. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 13 Modello di Business UN MODELLO INCENTRATO O SU QUAT QUATTRO PILASTRI: LASTRI: Centralità del cliente Approccio multi-locale Linee di prodotti globali Linee di servizi globali È l’obiettivo delle Divisioni “Families & Small-Medium sized Enterprises”, “Corporate & Investment Banking”, “Private Banking” e “Central and Eastern Europe” che, grazie a servizi altamente specializzati, offrono soluzioni semplici e chiare a tutti i segmenti di clientela al fine di servire al meglio i clienti e massimizzarne il grado di soddisfazione nel lungo periodo. Consente alle banche locali del Gruppo UniCredit di gestire la rete distributiva ed essere vicine ai clienti, avvalendosi di Linee di prodotti globali (quali ad esempio Leasing e Factoring), di Linee di servizi globali e dei colleghi che operano nei diversi mercati nei quali il Gruppo è presente, valorizzandone le competenze distintive. Responsabili, nell’ambito del Gruppo, dello sviluppo centralizzato di prodotti e servizi ai clienti, generano valore aggiunto per tutte le aree geografiche avvalendosi anche delle competenze delle fabbriche di prodotto del Gruppo tra le quali, ad esempio, Fineco Bank. Forniscono alle funzioni commerciali e alle fabbriche di prodotto servizi specializzati tra i quali, ad esempio, i servizi informatici, le attività di back-office, la gestione amministrativa del personale, il recupero crediti, la gestione degli acquisti e del patrimonio immobiliare. Struttura organizzativa La struttura organizzativa del Gruppo riflette il modello di business divisionale rispettando al contempo la dimensione geografica. Per rispondere alle esigenze dei clienti, UniCredit si articola in Divisioni di business specializzate: • le Divisioni “Families & Small-Medium sized Enterprises”, “Corporate & Investment Banking” e “Private Banking” concentrano sotto un’unica responsabilità - relativamente al loro segmento di clientela - le attività di marketing, di definizione del modello di servizio e dello sviluppo dei prodotti e coordinano alcuni business specifici sotto il profilo manageriale e funzionale; • la Divisione “CEE” coordina le attività svolte nei 19 paesi dell’area Central and Eastern Europe nei quali il Gruppo è presente, perseguendo una visione unitaria di business nell’area. Coerentemente con l’approccio multi-locale, la responsabilità dei singoli paesi è affidata a ruoli di leadership (quali ad esempio il Country Chairman nei 4 mercati Austria, Germania, Italia e Polonia e il Country CEO nei 6 paesi divisionalizzati della CEE) che coniugano la visione strategica di business del Gruppo con quella del paese. Infine le diverse funzioni di supporto e controllo, definite come Competence Line (Planning, Finance & Administration, Risk Management, Legal & Compliance, Internal Audit, Human Resources, Organization, Identity & Communications), assicurano l’indirizzo, il coordinamento ed il controllo delle attività del Gruppo e dei rischi correlati. 14 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit La nostra Mission Noi persone di UniCredit ci impegniamo a generare valore per i nostri clienti. Siamo una banca leader in Europa e questo significa per noi contribuire allo sviluppo delle comunità in cui viviamo e voler essere uno dei migliori posti di lavoro. Aspiriamo all’eccellenza e vogliamo che la relazione con noi sia facile. Realizzare questi impegni ci permetterà di creare valore sostenibile per i nostri azionisti. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 15 In ogni momento della vita Strategia e risultati Lettera dell’Amministratore Delegato Principali risultati del 2010 Nota alla Relazione e al Bilancio UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 18 20 21 17 Strategia e risultati Lettera dell’Amministratore Delegato “ Guardando al futuro, sono fiducioso che nel 2011 assisteremo ad un ulteriore miglioramento del contesto economico, che vedrà UniCredit ricoprire un ruolo centrale. ” Cari Azionisti, il 2010 è stato un anno di grande rinnovamento per UniCredit. Abbiamo deciso di rivedere profondamente la struttura organizzativa del Gruppo con l’obiettivo di servire in maniera più efficiente i nostri clienti e di rafforzare ulteriormente il posizionamento della banca in uno scenario di ripresa economica globale. Sono particolarmente soddisfatto dell’implementazione del nuovo modello organizzativo lanciato con il progetto ”Insieme per i clienti”: una nuova e più efficace segmentazione della clientela consentirà a molte delle imprese clienti di avvalersi dell’ampia rete di filiali del Gruppo e, cosa ancora più importante, ci avvicinerà ulteriormente a tutta la clientela, perché ci permetterà di fornire nuovi prodotti adatti ad ogni tipo di esigenza e tempi di risposta più rapidi. Questi sono solo alcuni dei vantaggi di ciò che chiamiamo “Real-Life Banking”. Con “Insieme per i clienti” abbiamo esteso all’Italia il modello di leadership basato sul Country Chairman, già sperimentato con successo dal Gruppo in Germania, Austria e Polonia. Il Country Chairman è una figura di sintesi tra il Gruppo e i territori in cui siamo operativi. È inoltre responsabile dei risultati economici del Paese e più in generale dell’andamento di tutte le attività di business all’interno dello stesso. Il modello prevede anche il supporto di un team di manager esperti, ognuno dedicato ad una diversa area del Paese, che forniranno un ulteriore contributo allo sviluppo delle nostre strategie all’interno dei territori. 18 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit In Italia la fusione di sette banche controllate ha reso la nostra struttura organizzativa più snella, avvicinandola ulteriormente alle comunità in cui operiamo: un rafforzamento del nostro approccio multi-locale che tuttavia lascia inalterato il nostro orientamento Europeo. In generale, “Insieme per i clienti” ci consentirà di adattarci al meglio ad uno scenario macroeconomico in rapida evoluzione e al tempo stesso di continuare a offrire soluzioni concrete ai nostri clienti, anche in una fase economica delicata come quella attuale. Infatti, anche nel corso del 2010, abbiamo dato vita a iniziative create ad hoc per supportare famiglie e imprese in difficoltà, integrando il nostro portafoglio standard di finanziamenti con nuovi prodotti disegnati appositamente per accompagnarle oltre la crisi. Alcune di queste iniziative sono state avviate nei Paesi dell’Europa centrale e orientale, dove alle famiglie maggiormente in difficoltà è stata data la possibilità di rinegoziare i propri finanziamenti e di usufruire di polizze assicurative a tutela dei mutui e dei prestiti al consumo già sottoscritti. Il miglioramento dello scenario avrà un effetto diretto sui nostri ricavi e sui nostri profitti. La riduzione generalizzata del costo del rischio, la diversificazione geografica del Gruppo e la forte crescita attesa in alcuni dei Paesi in cui UniCredit è presente saranno fattori decisivi per raggiungere i risultati positivi che ci attendiamo per il prossimo anno. Per sfruttare appieno queste opportunità UniCredit sta investendo negli aspetti del business che genereranno maggior valore. Il Gruppo sta infatti potenziando i propri sistemi IT, al fine di migliorare le proprie performance ed ottenere risparmi di costo. Verranno inoltre aperte nuove filiali nell’Europa centrale e orientale, dove il Gruppo intende far leva sul suo forte radicamento territoriale. Nel 2011 intensificheremo il nostro impegno per garantire a tutti i nostri clienti soluzioni sempre più adatte alle sfide con cui quotidianamente si confrontano. Il talento e la dedizione delle nostre persone, nonché il sostegno dei nostri azionisti, ci permetteranno di affrontare queste sfide con rinnovato entusiasmo. Siamo orgogliosi del sostegno che siamo riusciti a garantire alle comunità in cui operiamo durante la crisi, a maggior ragione perché al tempo stesso abbiamo aumentato la consistenza e la qualità del nostro capitale, cercando di allinearci sin da ora alle prime indicazioni che stanno emergendo da Basilea 3. I risultati raggiunti nel 2010 hanno contribuito a rendere più solida la nostra reputazione, un cardine del nostro business. La soddisfazione della clientela è fondamentale per il buon nome della Banca, ed è per questo che continuiamo a dedicare attenzione al nostro brand e alle relazioni con la clientela e con le comunità locali. UniCredit monitora la propria reputazione attraverso programmi specifici che coinvolgono direttamente gli stakeholder per comprendere al meglio le loro aspettative. Federico Ghizzoni Amministratore Delegato Guardando al futuro, sono fiducioso che nel 2011 assisteremo ad un ulteriore miglioramento del contesto economico, che vedrà UniCredit ricoprire un ruolo centrale. Nei prossimi anni la crescita economica Europea sarà trainata soprattutto dalle esportazioni e, proprio per questo motivo, il supporto del sistema bancario sarà fondamentale. In quest’ambito, i nostri clienti potranno beneficiare dell’ampia rete internazionale del Gruppo e di un’offerta di prodotti specifici per le imprese esportatrici. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 19 Strategia e risultati Principali risultati del 2010 ESERCIZIO 2010: Utile netto di pertinenza del Gruppo a 1.323 milioni (1.702 milioni nel 2009), con il 2010 che riflette alcuni elementi non operativi non ricorrenti (rettifiche di valore su avviamento, oneri di integrazione, iscrizione di imposte differite); Margine di intermediazione a 26.347 milioni, -5,9% a/a a cambi e perimetro costanti, con risultato di negoziazione in flessione del 42,9% a/a a cambi e perimetro costanti; Buon andamento delle commissioni nette (+8,4% a/a a cambi e perimetro costanti), dei costi operativi (-0,1% a/a a cambi e perimetro costanti) e delle rettifiche nette su crediti (-18,2% a/a a cambi e perimetro costanti); Confermata la solida struttura dello stato patrimoniale, l’elevato livello di liquidità (internal liquidity ratio a 0,98) e il buon livello dei ratio patrimoniali (Core Tier 1 a 8,58% e Tier 1 a 9,46%); Dividendo cash 2010 di 0,03 euro per azione. QUARTO TRIMESTRE 2010: Utile netto di pertinenza del Gruppo a 321 milioni, +9,0% trim/trim al netto di -43 milioni legate a componenti non operative non ricorrenti; Margine di intermediazione a 6.554 milioni, in crescita da 6.494 milioni del 3 trim 10, soprattutto per la buona dinamica di interessi netti (+2,5% trim/trim) e commissioni nette (+8,1% trim/trim); Costi operativi a 3.755 milioni, in flessione trim/trim del 4,0%; Accantonamenti su crediti a 1.751 milioni, con costo del rischio a 126 pb. 20 0 2010 20 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Nota alla Relazione e al Bilancio Aspetti generali Il Bilancio consolidato del Gruppo UniCredit al 31 dicembre 2010 è redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS, secondo quanto disposto dalle istruzioni della Banca d’Italia contenute nella circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 (1° aggiornamento del 18 novembre 2009). Queste istruzioni stabiliscono in modo vincolante gli schemi di bilancio e le relative modalità di compilazione, nonché la Nota integrativa. Il Bilancio consolidato è costituito dagli schemi dello Stato patrimoniale, del Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario, dalla Nota integrativa e dagli Allegati ed è inoltre corredato da una Relazione sull’andamento della gestione, sui risultati economici conseguiti e sulla situazione finanziaria del Gruppo. Inoltre, il presente fascicolo risulta completato con: • l’Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni; • la Relazione della Società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. del 27 gennaio 2010, n. 39. Sul sito web di UniCredit sono inoltre disponibili i comunicati stampa relativi ai fatti di rilievo del periodo e la presentazione effettuata al mercato sui risultati del periodo. Ai sensi dell’art. 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, la “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” è disponibile nella sezione “Governance” del sito internet di UniCredit (http://www.unicreditgroup.eu/it/Governance/corporate_ governance_report.htm). Come ricordato anche nelle Avvertenze alla Relazione sulla gestione, l’eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione sulla gestione, nonché fra quest’ultima e il Bilancio consolidato, dipende esclusivamente dagli arrotondamenti. Principi generali di redazione della Relazione sulla gestione La Relazione sull’andamento della gestione - avuta come sempre presente l’esigenza di garantire sul piano formale e nel contenuto la dovuta chiarezza e la veritiera e corretta rappresentazione comprende l’informativa fornita secondo i criteri delle relazioni trimestrali dei periodi precedenti con schemi riclassificati sintetici di stato patrimoniale e conto economico predisposti secondo i criteri utilizzati in precedenza - il cui raccordo puntuale con quelli obbligatori di bilancio è riportato in allegato al Bilancio in aderenza con quanto richiesto dalla Consob con comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006 - e nelle altre rendicontazioni periodiche infrannuali. La Relazione è corredata da alcune tabelle (Principali dati del Gruppo, Schemi di bilancio riclassificati, Evoluzione trimestrale, Confronto quarto trimestre 2010/2009, Risultati per settore di attività, Dati storici del Gruppo, L’azione UniCredit) nonché da un commento sui “Risultati del Gruppo” e sul “Contributo di settori di attività ai risultati del Gruppo”. Criteri di riclassificazione degli schemi sintetici di stato patrimoniale e conto economico Le principali riclassificazioni - i cui importi sono riportati in modo analitico negli schemi di raccordo in allegato al presente fascicolo hanno riguardato: Stato patrimoniale • l’aggregazione nella voce “Investimenti finanziari” delle voci di bilancio “Attività finanziarie valutate al fair value”, “Attività finanziarie disponibili per la vendita”, “Attività finanziarie detenute fino alla scadenza” e “Partecipazioni”; • il raggruppamento in unica voce denominata “Coperture”, sia nell’attivo che nel passivo di bilancio delle voci “Derivati di copertura” e “Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica”; • l’aggregazione in unica voce “Raccolta da clientela e titoli” dell’ammontare di “Debiti verso clientela” e “Titoli in circolazione”; • l’inclusione delle voci di bilancio “Trattamento di fine rapporto del personale” e “Riserve tecniche” nella voce “Altre passività”. Conto economico • i dividendi e altri proventi comprendono gli utili (perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto ed escludono i dividendi su azioni detenute per negoziazione, classificati insieme al risultato dell’attività di negoziazione, di copertura e delle attività e passività valutate al fair value; • il saldo altri proventi/oneri comprende il risultato della gestione assicurativa e gli altri oneri/proventi di gestione con l’esclusione dei recuperi di spesa classificati a voce propria; • le spese per il personale, le altre spese amministrative, le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali e gli accantonamenti per rischi ed oneri sono presentati al netto degli oneri di integrazione relativi alle operazioni di riorganizzazione conseguenti all’integrazione dei Gruppi HVB e Capitalia e all’operazione “Insieme per i clienti”, evidenziati a voce propria. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 21 Strategia e risultati Nota alla Relazione e al Bilancio (SEGUE) Dalle rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali sono esclusi gli impairment e le riprese di valore relativi a immobili detenuti per investimento, classificati nei profitti netti da investimenti; • i profitti netti da investimenti comprendono gli utili/perdite e le rettifiche/riprese di valore sulle attività finanziarie disponibili per la vendita e sulle attività finanziarie detenute fino a scadenza, il risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali, oltre agli utili/perdite delle partecipazioni e da cessione di investimenti. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Le principali attività riclassificate in base al principio contabile IFRS 5 tra le attività non correnti e i gruppi di attività in via di dismissione, nella situazione patrimoniale al 31 dicembre 2010 sono principalmente quelle relative alla partecipazione in Banca Agricola Commerciale della Repubblica San Marino SpA. Per ulteriori informazioni si rinvia alla Nota Integrativa - Parte B) Informazioni sullo Stato patrimoniale consolidato - Attivo Sezione 15. Modifiche apportate per consentire un confronto omogeneo Al fine di poter effettuare un confronto significativo tra i periodi, nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati nel 2009 - relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da UniCredit SpA, da “commissioni attive” a “interessi passivi”. Si segnala inoltre che, a partire dal settembre 2009, il conto economico riclassificato è stato allineato ai dati contabili lasciando il risultato dell’attività di private equity nei “Profitti netti da investimenti” anziché nel “Risultato di negoziazione, copertura e fair value”, modificando conseguentemente i dati riclassificati trimestrali del primo e secondo trimestre 2009 pubblicati sino alla relazione finanziaria semestrale del 2009. Area di consolidamento Nel corso dell’esercizio 2010 sono intervenute le seguenti variazioni all’interno dell’area di consolidamento: • le società consolidate integralmente sono passate da 679 nel 2009 a 735 del 2010 con un incremento di 56; • le società consolidate proporzionalmente sono passate da 17 del 2009 a 19 del 2010. Per ulteriori informazioni si rinvia alla Nota Integrativa - Parte A Politiche contabili - Sezione 3 Area e metodi di consolidamento e Parte B - Informazioni sullo Stato patrimoniale consolidato - Attivo Sezione 10 Le partecipazioni (voce 100). 22 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Risultati per settore di attività I risultati per settori di attività vengono presentati e commentati sulla base della seguente articolazione, correntemente utilizzata nella reportistica direzionale per il controllo dei risultati del Gruppo: Retail, Corporate & Investment Banking, Private Banking, Asset Management e Central & Eastern Europe (dal secondo trimestre 2010 i risultati della Polonia sono rappresentati all’interno delle rispettive Aree di business di riferimento e i conti economici dei periodi precedenti sono stati ricostruiti per tener conto di tali variazioni di perimetro). I risultati di conto economico vengono forniti per le macrovoci dello schema riclassificato fino all’utile dell’operatività corrente, tranne per CEE, per cui si fornisce anche il risultato dopo le imposte. Si segnala che a partire dal 1° trimestre 2011 i risultati per settori di attività saranno espressi secondo il nuovo modello organizzativo. In tale occasione i conti economici dell’esercizio 2010 saranno ricostruiti per tenere conto di tali variazioni ed essere adeguatamente comparabili con i valori del 2011. In ogni momento della vita Relazione sull’andamento della gestione Principali dati del Gruppo Schemi di Bilancio riclassificati Stato patrimoniale consolidato Conto economico consolidato Evoluzione trimestrale Stato patrimoniale consolidato Conto economico consolidato Confronto quarto trimestre 2010/2009 Conto economico riclassificato Risultati per settori di attività Dati storici del Gruppo L’azione UniCredit Risultati del Gruppo Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari Scenario internazionale Contesto bancario e mercati finanziari Principali risultati e performance del periodo Capital and Value Management Principi di creazione di valore e allocazione del capitale Ratio patrimoniali Il patrimonio Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Retail Corporate & Investment Banking (CIB) Private Banking Asset Management Central Eastern Europe (CEE) Global Banking Services Altre informazioni Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie Attestazioni e altre comunicazioni Rafforzamento patrimoniale Modifiche della struttura complessiva di governance e organizzativa Il progetto “Insieme per i clienti” (ONE4C) Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo Evoluzione prevedibile della gestione 26 28 28 29 30 30 31 32 32 33 34 35 36 36 36 37 39 47 47 48 48 49 50 60 67 72 76 86 94 94 94 98 99 99 100 101 101 101 Avvertenze Nelle tavole sono utilizzati i seguenti segni convenzionali: • linea (-) quando il fenomeno non esiste; • due punti (..) o “n.s.” quando i dati non raggiungono la cifra rappresentativa dell’ordine minimo considerato o risultano comunque non significativi; • “n.d.” quando il dato non è disponibile. Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in milioni di euro. L’eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione sulla gestione, nonché fra quest’ultima e il Bilancio consolidato, dipende esclusivamente dagli arrotondamenti. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 25 Relazione sull’andamento della gestione Principali dati del Gruppo (milioni di €) Dati economici ESERCIZIO Margine d'intermediazione di cui: - margine di interesse - commissioni nette Costi operativi Risultato di gestione Utile lordo dell'operatività corrente Utile netto di pertinenza del Gruppo 2010 2009 VARIAZIONE 26.347 16.401 8.455 (15.483) 10.864 2.517 1.323 27.572 17.741 7.655 (15.324) 12.248 3.300 1.702 - 4,4% - 7,6% + 10,5% + 1,0% - 11,3% - 23,7% - 22,2% Nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati nel 2009 - relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da UniCredit SpA, da “commissioni nette” a “margine di interesse”. (milioni di €) Dati patrimoniali CONSISTENZE AL Totale attivo Attività finanziarie di negoziazione Crediti verso Clientela di cui: - crediti deteriorati Passività finanziarie di negoziazione Raccolta da clientela e titoli di cui: - clientela - titoli Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo 31.12.2010 31.12.2009 VARIAZIONE 929.488 122.551 555.653 37.429 114.099 583.239 402.248 180.990 64.224 928.760 133.894 564.986 31.049 114.045 596.396 381.623 214.773 59.689 + 0,1% - 8,5% - 1,7% + 20,5% + 0,0% - 2,2% + 5,4% - 15,7% + 7,6% 31.12.2010 31.12.2009 VARIAZIONE 162.009 152.183 9.617 4.510 5.107 165.062 155.000 9.799 4.696 5.103 - 3.053 - 2.817 - 182 - 186 4 I dati sono riferiti agli schemi di stato patrimonale e conto economico riclassificati. Dati di struttura DATI AL Numero dipendenti1 Numero dipendenti (pro-quota le società consolidate proporzionalmente) Numero sportelli2 di cui: - Italia - Estero 1. “Full time equivalent”(FTE): personale conteggiato per le ore effettivamente lavorate e/o pagate dall’azienda presso cui presta servizio. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%. 2. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono considerate al 100%. 26 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Indici di redditività ESERCIZIO EPS1 (€) ROE2 Cost/income ratio EVA3 (milioni di €) 2010 2009 VARIAZIONE 0,06 2,7% 58,8% (2.092) 0,10 4,0% 55,6% (1.992) - 0,04 - 1,3 + 3,2 - 100 1. Ai fini del calcolo dell’EPS, l’utile netto dell’esercizio 2010, pari a 1.323 milioni, si è modificato in 1.167 milioni a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione Cashes. L’utile netto dell’esercizio 2009, pari a 1.702 milioni, si è modificato in 1.571 milioni a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione Cashes. 2. Il patrimonio utilizzato per il rapporto è quello medio del periodo (esclusi dividendi da distribuire e riserve di valutazione su attività disponibili per la vendita e su cash-flow hedge), al netto dell’avviamento iscritto nell’attivo in seguito alle acquisizioni di HVB e Capitalia, effettuate con scambio di azioni e contabilizzate secondo le regole dell’IFRS 3. 3. EVA: Economic Value Added, calcolato come differenza tra NOPAT (risultato netto operativo dopo le tasse) e il costo del capitale. I dati 2009 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo. Indici di rischiosità DATI AL Crediti in sofferenza netti / crediti verso clientela Crediti deteriorati netti / crediti verso clientela 31.12.2010 31.12.2009 VARIAZIONE 2,94% 6,74% 2,25% 5,50% + 0,69 + 1,24 DATI AL 31.12.2010 POST AUMENTO DI CAPITALE ANTE AUMENTO DI CAPITALE 57.655 454.850 8,58% 12,68% 58.257 452.388 8,47% 12,88% 54.372 452.388 7,62% 12,02% DEBITO A BREVE DEBITO A MEDIO LUNGO OUTLOOK F-1 P-1 A-1 A Aa3 A STABILE STABILE STABILE Patrimonio e coefficienti di vigilanza DATI AL 31.12.20091 Patrimonio di vigilanza (milioni di euro) Totale attività ponderate per il rischio (milioni di euro) Core Tier 1 Ratio2 Patrimonio totale Vigilanza/Totale attività ponderate 1. I dati 2009 Post Aumento di Capitale considerano l’effetto dell’aumento di capitale annunciato il 29 settembre 2009 e concluso il 24 febbraio 2010. 2. Incluse le azioni soggette ad usufrutto con Mediobanca e che rappresentano il sottostante ai Cashes. Ratings Fitch Ratings Moody's Investors Service Standard & Poor's UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 27 Relazione sull’andamento della gestione Schemi di Bilancio riclassificati (milioni di €) Stato patrimoniale consolidato CONSISTENZE AL ATTIVO Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie di negoziazione 31.12.2010 VARIAZIONE 31.12.2009 ASSOLUTA % 6.414 11.987 - 5.573 - 46,5% 122.551 133.894 - 11.343 - 8,5% Crediti verso banche 70.215 78.269 - 8.054 - 10,3% Crediti verso clientela 555.653 564.986 - 9.333 - 1,7% Investimenti finanziari 96.148 64.273 + 31.875 + 49,6% Coperture 13.616 13.786 - 170 - 1,2% Attività materiali 12.611 12.089 + 522 + 4,3% Avviamenti 20.428 20.491 - 63 - 0,3% 5.164 5.332 - 168 - 3,1% 12.961 12.577 + 384 + 3,1% 776 622 + 154 + 24,8% 12.949 10.454 + 2.495 + 23,9% 929.488 928.760 + 728 + 0,1% Altre attività immateriali Attività fiscali Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Altre attività Totale dell'attivo (milioni di €) CONSISTENZE AL VARIAZIONE 31.12.2010 31.12.2009 ASSOLUTA % Debiti verso banche 111.735 106.800 + 4.935 + 4,6% Raccolta da clientela e titoli 583.239 596.396 - 13.157 - 2,2% Passività finanziarie di negoziazione 114.099 114.045 + 54 + 0,0% 1.268 1.613 - 345 - 21,4% PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Passività finanziarie valutate al fair value Coperture 12.479 12.679 - 200 - 1,6% Fondi per rischi ed oneri 8.088 7.983 + 105 + 1,3% Passività fiscali 5.837 6.451 - 614 - 9,5% Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione Altre passività Patrimonio di pertinenza di terzi 1.395 312 + 1.083 + 347,0% 23.645 19.590 + 4.055 + 20,7% 3.479 3.202 + 277 + 8,7% Patrimonio di pertinenza del Gruppo: 64.224 59.689 + 4.535 + 7,6% - capitale e riserve 63.237 57.671 + 5.566 + 9,7% - riserve di valutazione attività disponibili per la vendita e di Cash-flow hedge (336) 316 - 652 n.s. - utile netto 1.323 1.702 - 379 - 22,2% 929.488 928.760 + 728 + 0,1% Totale del passivo e del patrimonio netto 28 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit (milioni di €) Conto economico consolidato ESERCIZIO VARIAZIONE 2010 2009 ASSOLUTA % NORMALIZZATA1 15.993 17.429 - 1.436 - 8,2% - 9,3% 407 312 + 95 + 30,6% + 30,1% 16.401 17.741 - 1.340 - 7,6% - 8,6% Commissioni nette 8.455 7.655 + 800 + 10,5% + 8,4% Risultato negoziazione, copertura e fair value 1.053 1.803 - 750 - 41,6% - 42,9% 438 373 + 65 + 17,5% + 11,4% 9.946 9.831 + 115 + 1,2% - 1,0% MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 26.347 27.572 - 1.225 - 4,4% - 5,9% Spese per il personale (9.205) (9.098) - 107 + 1,2% + 0,3% Altre spese amministrative (5.479) (5.408) - 71 + 1,3% + 0,1% 484 463 + 21 + 4,5% + 4,3% (1.283) (1.281) -2 + 0,1% - 1,6% (15.483) (15.324) - 159 + 1,0% - 0,1% 10.864 12.248 - 1.384 - 11,3% - 13,2% Rettifiche di valore su avviamenti (362) - - 362 n.s. n.s. Accantonamenti per rischi ed oneri (766) (609) - 157 + 25,7% + 25,1% Oneri di integrazione (282) (258) - 24 + 9,1% + 9,0% (6.892) (8.313) + 1.421 - 17,1% - 18,2% (47) 232 - 279 n.s. n.s. UTILE LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 2.517 3.300 - 783 - 23,7% - 24,7% Imposte sul reddito del periodo (640) (1.009) + 369 - 36,5% - 34,7% UTILE (PERDITA) DI PERIODO 1.876 2.291 - 415 - 18,1% - 20,3% Utile di pertinenza di terzi (321) (332) + 11 - 3,2% - 9,1% UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA 1.555 1.959 - 404 - 20,6% - 22,2% Effetti economici della "Purchase Price Allocation" 2 (232) (257) + 25 - 9,9% - 9,9% UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 1.323 1.702 - 379 - 22,2% - 24,1% Interessi netti Dividendi e altri proventi su partecipazioni Margine d'interesse Saldo altri proventi/oneri Proventi di intermediazione e diversi Recuperi di spesa Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali Costi operativi RISULTATO DI GESTIONE Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni Profitti netti da investimenti Note: 1. Variazioni a cambi e perimetri costanti. 2. Prevalentemente attribuibile all’operazione di fusione Capitalia. Nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati nel 2009 - relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da UniCredit SpA, da “commissioni nette” a “interessi netti”. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 29 Relazione sull’andamento della gestione Evoluzione trimestrale (milioni di €) Stato patrimoniale consolidato CONSISTENZE AL ATTIVO Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie di negoziazione 31.12.2010 30.09.2010 CONSISTENZE AL 30.06.2010 31.03.2010 31.12.2009 30.09.2009 30.06.2009 31.03.2009 6.414 4.935 7.225 5.796 11.987 6.442 6.514 5.674 122.551 156.983 152.100 138.495 133.894 145.519 157.122 197.344 Crediti verso banche 70.215 77.977 80.295 91.862 78.269 97.288 93.088 81.317 Crediti verso clientela 555.653 558.836 558.770 563.894 564.986 565.457 585.087 600.672 Investimenti finanziari 96.148 89.286 76.679 70.906 64.273 67.397 63.425 63.011 Coperture 13.616 18.679 17.520 15.557 13.786 14.442 12.980 13.634 Attività materiali 12.611 12.155 12.148 12.161 12.089 11.805 12.198 12.014 Avviamenti 20.428 20.570 20.808 20.815 20.491 20.381 20.412 20.494 5.164 5.082 5.213 5.288 5.332 5.259 5.351 5.414 12.961 12.615 12.375 12.949 12.577 12.323 12.034 12.798 776 823 853 640 622 590 2.932 2.880 Altre attività immateriali Attività fiscali Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Altre attività Totale dell'attivo 12.949 10.863 10.658 10.505 10.454 10.806 11.569 13.043 929.488 968.804 954.644 948.867 928.760 957.709 982.712 1.028.294 (milioni di €) CONSISTENZE AL CONSISTENZE AL 31.12.2010 30.09.2010 30.06.2010 31.03.2010 31.12.2009 30.09.2009 30.06.2009 31.03.2009 Debiti verso banche 111.735 106.059 115.363 112.828 106.800 124.112 142.891 163.524 Raccolta da clientela e titoli 583.239 588.570 577.346 592.539 596.396 590.103 590.684 577.062 Passività finanziarie di negoziazione 114.099 149.382 139.487 122.753 114.045 128.669 135.340 169.584 PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Passività finanziarie valutate al fair value Coperture 1.268 1.351 1.423 1.601 1.613 1.647 1.633 1.688 12.479 17.105 16.505 14.248 12.679 13.268 10.875 12.560 Fondi per rischi ed oneri 8.088 7.858 7.957 8.010 7.983 8.175 8.142 7.773 Passività fiscali 5.837 6.533 6.229 7.174 6.451 6.587 6.213 8.846 Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione 1.395 1.017 403 262 312 298 2.544 2.534 23.645 23.004 22.178 20.712 19.590 22.442 23.513 24.318 3.479 3.438 3.326 3.452 3.202 3.108 2.984 3.147 Altre passività Patrimonio di pertinenza di terzi Patrimonio di pertinenza del Gruppo: 64.224 64.487 64.428 65.288 59.689 59.300 57.893 57.258 - capitale e riserve 63.237 63.274 63.664 64.135 57.671 57.564 57.469 57.506 - riserve di valutazione attività disponibili per la vendita e di Cash-flow hedge (336) 210 95 633 316 405 (513) (695) - utile netto 1.323 1.003 669 520 1.702 1.331 937 447 929.488 968.804 954.644 948.867 928.760 957.709 982.712 1.028.294 Totale del passivo e del patrimonio netto 30 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit (milioni di €) Conto economico consolidato 2010 2009 4° TRIM 3° TRIM 2° TRIM 1° TRIM 4° TRIM 3° TRIM 2° TRIM 1° TRIM 4.062 3.964 4.016 3.951 4.054 3.947 4.758 4.670 144 69 135 60 91 63 104 54 4.206 4.033 4.150 4.011 4.145 4.010 4.862 4.724 2.155 1.993 2.171 2.136 2.077 1.911 1.841 1.826 Risultato negoziazione, copertura e fair value 53 381 58 560 152 715 1.029 (93) Saldo altri proventi/oneri 139 86 114 99 69 95 104 105 Proventi di intermediazione e diversi 2.348 2.461 2.343 2.795 2.298 2.721 2.974 1.838 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 6.554 6.494 6.493 6.806 6.443 6.731 7.836 6.562 Spese per il personale (2.196) (2.356) (2.331) (2.322) (2.277) (2.276) (2.249) (2.296) Altre spese amministrative (1.407) (1.330) (1.401) (1.341) (1.321) (1.337) (1.426) (1.324) 164 111 108 101 145 107 112 99 (316) (336) (314) (317) (350) (325) (305) (301) (3.755) (3.911) (3.939) (3.878) (3.803) (3.831) (3.868) (3.822) RISULTATO DI GESTIONE 2.799 2.583 2.554 2.928 2.640 2.900 3.968 2.740 Rettifiche di valore su avviamenti (199) - (162) - - - - - Accantonamenti per rischi ed oneri (472) (32) (106) (156) (232) (154) (155) (68) Oneri di integrazione (254) (16) (6) (6) 63 (12) (242) (67) (1.751) (1.634) (1.716) (1.791) (2.068) (2.164) (2.431) (1.650) (157) 2 39 68 217 181 (133) (33) UTILE LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE (34) 903 604 1.044 620 751 1.007 922 Imposte sul reddito del periodo 495 (390) (342) (403) (124) (188) (363) (334) UTILE (PERDITA) DI PERIODO 460 513 262 641 496 563 644 588 Utile di pertinenza di terzi (80) (122) (56) (63) (63) (103) (90) (76) UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA 380 391 206 578 433 460 554 512 Effetti economici della “Purchase Price Allocation”1 (59) (57) (58) (58) (62) (66) (64) (65) UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 321 334 148 520 371 394 490 447 Interessi netti Dividendi e altri proventi su partecipazioni Margine d'interesse Commissioni nette Recuperi di spesa Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali Costi operativi Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni Profitti netti da investimenti Note: 1. Prevalentemente attribuibile all’operazione di fusione Capitalia. Come già evidenziato nel Bilancio 2009 si segnala che i risultati trimestrali pubblicati del primo e secondo trimestre 2009 sono stati riclassificati trasferendo i risultati economici derivanti da investimenti in fondi di private equity da “Risultato di negoziazione, copertura e fair value” a “Profitti netti da investimenti”. Nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati trimestrali - pubblicati nel 2009 relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da UniCredit SpA, da “commissioni nette” a “interessi netti”. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 31 Relazione sull’andamento della gestione Confronto quarto trimestre 2010/2009 (milioni di €) Conto economico riclassificato 4° TRIMESTRE VARIAZIONE 2010 2009 ASSOLUTA % NORMALIZZATA1 4.062 4.054 +8 + 0,2% - 1,1% 144 91 + 53 + 58,3% + 56,4% 4.206 4.145 + 61 + 1,5% + 0,1% 2.155 2.077 + 78 + 3,8% + 1,7% 53 152 - 99 - 65,0% - 65,2% 139 69 + 70 + 101,6% + 91,7% 2.348 2.298 + 50 + 2,2% - 0,3% 6.554 6.443 + 111 + 1,7% - 0,0% Spese per il personale (2.196) (2.277) + 81 - 3,6% - 4,6% Altre spese amministrative (1.407) (1.321) - 86 + 6,5% + 5,2% 164 145 + 19 + 13,0% + 12,7% (316) (350) + 34 - 9,6% - 11,4% (3.755) (3.803) + 48 - 1,3% - 2,5% RISULTATO DI GESTIONE 2.799 2.640 + 159 + 6,0% + 3,4% Rettifiche di valore su avviamenti (199) - - 199 n.s. n.s. Accantonamenti per rischi ed oneri (472) (232) - 240 + 103,6% + 103,1% Oneri di integrazione (254) 63 - 317 n.s. n.s. (1.751) (2.068) + 317 - 15,3% - 17,2% (157) 217 - 374 n.s. n.s. UTILE LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE (34) 620 - 654 n.s. n.s. Imposte sul reddito del periodo 495 (124) + 619 n.s. n.s. UTILE (PERDITA) DI PERIODO 460 496 - 36 - 7,2% + 5,9% Utile di pertinenza di terzi (80) (63) - 17 + 27,7% + 20,6% UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA 380 433 - 53 - 12,3% + 3,7% Effetti economici della "Purchase Price Allocation" 2 (59) (62) +3 - 4,7% - 5,9% UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 321 371 - 50 - 13,5% + 5,4% Interessi netti Dividendi e altri proventi su partecipazioni Margine d'interesse Commissioni nette Risultato negoziazione, copertura e fair value Saldo altri proventi/oneri Proventi di intermediazione e diversi MARGINE DI INTERMEDIAZIONE Recuperi di spesa Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali Costi operativi Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni Profitti netti da investimenti Note: 1. Variazione a cambi e perimetro costanti. 2. Prevalentemente attribuibile all’operazione di fusione Capitalia. Nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati del quarto trimestre - pubblicati nel 2009 - e relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da UniCredit SpA, da “commissioni nette” a “interessi netti”. 32 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Risultati per settori di attività (milioni di €) Dati di sintesi per settori di attività CAPOGRUPPO E ALTRE SOCIETÀ (INCLUSO ELISIONI E RETTIFICHE) TOTALE CONSOLIDATO DI GRUPPO RETAIL CORPORATE & INVESTMENT BANKING (CIB) Dati economici MARGINE DI INTERMEDIAZIONE Esercizio 2010 Esercizio 2009 10.023 10.842 10.270 10.840 804 849 834 737 4.652 4.612 (236) (308) 26.347 27.572 COSTI OPERATIVI Esercizio 2010 Esercizio 2009 (7.443) (7.701) (3.556) (3.530) (557) (563) (488) (455) (2.140) (1.952) (1.299) (1.124) (15.483) (15.324) RISULTATO DI GESTIONE Esercizio 2010 Esercizio 2009 2.580 3.141 6.714 7.310 247 286 346 282 2.512 2.661 (1.535) (1.432) 10.864 12.248 UTILE LORDO OPERATIVITÀ CORRENTE Esercizio 2010 Esercizio 2009 619 1.198 2.715 2.083 234 255 329 291 1.063 911 (2.443) (1.438) 2.517 3.300 Dati Patrimoniali CREDITI VERSO CLIENTELA al 31 dicembre 2010 al 31 dicembre 2009 171.348 175.250 289.363 295.620 6.745 7.084 - 64.764 58.084 23.434 28.948 555.653 564.986 RACCOLTA DIRETTA CLIENTELA E TITOLI al 31 dicembre 2010 al 31 dicembre 2009 188.232 245.570 154.505 150.079 21.769 28.214 - 56.902 50.572 161.830 121.961 583.239 596.396 77.932 75.014 254.963 267.754 4.825 4.537 1.898 1.770 78.366 69.680 36.866 33.633 454.850 452.388 (232) 228 (249) (259) 124 143 217 185 (15) 50 (1.937) (2.339) (2.092) (1.992) Cost/income ratio Esercizio 2010 Esercizio 2009 74,3% 71,0% 34,6% 32,6% 69,3% 66,3% 58,5% 61,7% 46,0% 42,3% n.s. n.s. 58,8% 55,6% Numero Dipendenti1 al 31 dicembre 2010 al 31 dicembre 2009 62.216 63.821 16.473 16.975 3.074 3.064 1.889 1.960 51.617 52.390 26.740 26.852 162.009 165.062 RWA TOTALI al 31 dicembre 2010 al 31 dicembre 2009 EVA Esercizio 2010 Esercizio 2009 PRIVATE BANKING ASSET MANAGEMENT CENTRAL EASTERN EUROPE (CEE) Note: I dati 2009 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo EVA. 1. “Full time equivalent”. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 33 Relazione sull’andamento della gestione Dati storici del Gruppo UniCredit (già Unicredito Italiano S.p.A.) e l’omonimo gruppo di società alla stessa facente capo nascono dalla integrazione, realizzata nell’ottobre 1998, tra l’allora Credito Italiano S.p.A., fondato nel 1870 con il nome di Banca di Genova, e Unicredito S.p.A., holding quest’ultima che deteneva le partecipazioni di controllo in Banca CRT, CRV e Cassamarca. Fin dalla sua creazione, il Gruppo ha continuato ad espandersi in Italia e nei Paesi dell’Europa dell’Est, sia tramite acquisizioni, sia attraverso la crescita organica, consolidando il proprio ruolo anche in settori di rilevante significatività al di fuori dell’Europa, quali il settore dell’asset management negli Stati Uniti d’America. Tale espansione è stata caratterizzata, in modo particolare: • dall’integrazione con il gruppo HVB, realizzata attraverso un’offerta pubblica di scambio promossa da UniCredit in data 26 agosto 2005 per assumere il controllo di HVB e delle società facenti capo alla stessa. A seguito di tale offerta, perfezionata nel corso del 2005, UniCredit ha infatti acquisito una quota pari al 93,93% del capitale sociale di HVB; • dall’integrazione con il gruppo Capitalia, realizzata mediante fusione per incorporazione di Capitalia in UniCredit, divenuta efficace a far data dal 1° ottobre 2007. Nel corso del 2010 UniCredit ha dato esecuzione al progetto “Insieme per i clienti”, fusione per incorporazione in UniCredit di UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia, UniCredit Corporate Banking, UniCredit Private Banking, UniCredit Family Financing Bank nonché di UniCredit Bancassurance Management & Administration con efficacia dal 1° novembre 2010. Per ulteriori informazioni si rimanda al paragrafo Il progetto “Insieme per i clienti” (ONE4C), sez. Altre Informazioni. Dati storici del Gruppo 2000 - 2010 IAS/IFRS 2010 Conto Economico (milioni di €) Margine di intermediazione Margine di interesse Proventi di intermediazione e diversi Costi operativi Risultato di gestione Utile lordo dell'operatività corrente Utile (perdita) del periodo Utile netto di pertinenza del Gruppo Stato patrimoniale (milioni di €) Totale attivo Crediti verso clientela di cui: sofferenze Raccolta da clientela e titoli Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo Indici di redditività (%) ROE Risultato di gestione/totale attivo Cost/income ratio 2008 26.347 16.401 9.946 (15.483) 10.864 2.517 1.876 1.323 27.572 17.616 9.956 (15.324) 12.248 3.300 2.291 1.702 26.866 19.385 7.481 (16.692) 10.174 5.458 4.831 4.012 929.488 555.653 16.344 583.239 64.224 928.760 1.045.612 1.021.758 823.284 787.284 260.909 564.986 612.480 574.206 441.320 425.277 139.723 12.692 10.464 9.932 6.812 6.861 2.621 596.396 591.290 630.533 495.255 462.226 155.079 59.689 54.999 57.724 38.468 35.199 14.373 2,7 1,17 58,8 3,8 1,32 55,6 9,5 0,97 62,1 2007 DL 87/92 2009 2006 25.893 23.464 14.843 12.860 11.050 10.604 (14.081) (13.258) 11.812 10.206 9.355 8.210 6.678 6.128 5.961 5.448 15,6 1,16 54,4 16,7 1,24 56,5 2005 2004 2004 2003 2002 2001 2000 11.024 10.203 5.645 5.156 5.379 5.047 (6.045) (5.701) 4.979 4.502 4.068 3.238 2.731 2.239 2.470 2.069 10.375 5.200 5.175 (5.941) 4.434 2.988 2.300 2.131 10.465 5.088 5.377 (5.703) 4.762 3.257 2.090 1.961 10.099 5.127 4.972 (5.483) 4.616 2.924 1.962 1.801 9.989 5.049 4.940 (5.263) 4.726 3.212 1.954 1.454 9.318 4.747 4.571 (4.752) 4.566 3.185 1.858 1.395 15,6 0,63 54,8 15,7 1,73 55,9 265.855 238.256 213.349 208.388 202.656 144.438 126.709 113.824 117.622 115.157 2.621 2.373 2.104 1.822 2.005 156.923 135.274 126.745 127.320 118.006 14.036 13.013 12.261 9.535 8.644 17,9 1,67 57,3 17,7 2,00 54,5 17,2 2,16 54,3 18,0 2,27 52,7 19,2 2,25 51,0 Totale attivo (miliardi €) 1.200 800 787 823 2005 2006 1.022 1.046 2007 IAS/IFRS 2008 929 929 2009 2010 600 400 200 203 208 213 238 266 261 2000 2001 2002 DL 87/92 2003 2004 2004 0 34 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit L’azione UniCredit Informazioni sul titolo azionario Prezzo ufficiale azione ordinaria (€) - massimo - minimo - medio - fine periodo Numero azioni (milioni) - in circolazione a fine periodo1 - con diritto godimento del dividendo di cui: azioni di risparmio - medio 1 Dividendo - complessivo (milioni di €) - unitario per azione ordinaria - unitario per azione di risparmio 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2,336 1,512 1,931 1,570 2,769 0,634 1,902 2,358 5,697 1,539 3,768 1,728 7,646 5,131 6,541 5,659 6,727 5,564 6,161 6,654 5,864 4,082 4,596 5,819 4,421 3,805 4,083 4,225 4,425 3,144 3,959 4,303 5,255 3,173 4,273 3,808 5,865 3,202 4,830 4,494 16.779,3 13.368,1 13.278,4 10.351,3 10.303,6 18.329,5 13.372,7 13.195,3 10.357,9 10.342,3 24,2 21,7 21,7 21,7 21,7 16.637,8 13.204,6 11.071,6 10.345,2 6.730,3 6.249,7 6.338,0 21,7 6.303,6 6.316,3 6.316,3 21,7 - 6.296,1 6.296,1 21,7 - 5.046,4 5.131,1 21,7 - 1.282 0,205 0,220 1.080 0,171 0,186 995 0,158 0,173 724 0,141 0,156 19.297,6 18.330,5 24,2 19.101,8 550 0,030 0,045 550 0,030 0,045 (*) (*) (*) 3.431 0,260 0,275 2.486 0,240 0,255 2.276 0,220 0,235 1. Il numero di azioni è al netto delle azioni proprie. (*) Il dividendo relativo all’esercizio 2008 è stato assegnato per cassa nella misura di 0,025 euro per ogni azione di risparmio (per complessivi 0,5 milioni) e mediante attribuzione di nuove azioni con un aumento di capitale gratuito. Indici di borsa IAS/IFRS Patrimonio netto (milioni di €) Utile netto (milioni di €) Patrimonio netto per azione (€) Price/ Book value Earnings per share (€) Payout ratio (%) Dividendo azione ordinaria/ prezzo medio (%) DL 87/92 2010 2009 2008 2007 2006 2005 2004 2004 2003 2002 2001 64.224 1.323 3,33 0,47 0,06 41,6 59.689 1.702 3,56 0,66 0,10 32,3 54.999 4.012 4,11 0,42 0,30 (*) 57.690 5.901 4,34 1,30 0,53 58,1 38.468 5.448 3,72 1,79 0,53 45,6 35.199 2.470 3,42 1,70 0,37 92,1 14.373 2.069 2,30 1,84 0,33 14.036 2.131 2,21 1,91 0,34 60,2 13.013 1.961 2,06 2,09 0,31 55,1 12.261 1.801 1,95 1,96 0,29 55,2 9.535 1.454 1,89 2,38 0,28 49,8 1,55 1,58 (*) 3,97 3,90 4,79 5,02 4,32 3,70 2,92 (*) Il dividendo relativo all’esercizio 2008 è stato assegnato per cassa nella misura di 0,025 euro per ogni azione di risparmio (per complessivi 0,5 milioni) e mediante attribuzione di nuove azioni con un aumento di capitale gratuito. Il dato relativo all’EPS del 2008, pubblicato in occasione della relazione consolidata al 31 dicembre 2008, pari a 0,30 euro, si è modificato in 0,26 euro per l’incremento del numero di azioni rivenienti dall’aumento di capitale gratuito (IAS 33 § 28). A seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione Cashes, ai fini del calcolo dell’EPS l’utile netto di esercizio del 2009 pari a 1.702 milioni si è modificato in 1.571 milioni, l’utile netto del 2010, pari a 1.323 milioni, si è modificato in 1.167 milioni. Utile per azione (€) 0,60 0,53 0,53 0,50 0,40 0,30 0,28 0,29 0,31 0,34 0,33 0,37 0,30 0,20 0,10 0,10 0,06 0,00 2001 2002 2003 DL 87/92 2004 2004 2005 2006 2007 IAS/IFRS 2008 2009 2010 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 35 Relazione sull’andamento della gestione Risultati del Gruppo Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari Scenario internazionale USA/Eurozona Il 2010 si è contraddistinto per una ripresa dell’economia globale, principalmente ascrivibile al sostenuto ritmo di crescita delle economie emergenti, soprattutto Cina e India, che hanno beneficiato di una solida domanda privata, politiche monetarie ancora accomodanti e una dinamica forte dei flussi di capitale. Nelle maggiori economie sviluppate (USA, area euro, UK, Giappone) il ritmo di crescita è stato più moderato, registrando tuttavia un’accelerazione superiore alle attese negli Stati Uniti e in Giappone, grazie a misure fiscali di stimolo (specialmente in Giappone). In generale, nei paesi avanzati il miglioramento dell’economia è stato supportato da un rafforzamento graduale della domanda domestica e, in particolare, dei consumi, mentre sul fronte degli investimenti le imprese si sono dimostrate riluttanti a investire. Negli Stati Uniti, i consumi sono aumentati del 4,4% annualizzato, un tasso che non si registrava da quattro anni e mezzo. In Giappone sono cresciuti a un tasso simile a quello degli Stati Uniti. Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti ha registrato un’espansione pari a 2,9% (rispetto al -2,6% nell’anno precedente), mentre la crescita in Giappone e in area euro si è attestata a 4,3% e 1,7% rispettivamente. Nell’area euro, in un contesto contraddistinto da condizioni finanziarie favorevoli, i principali motori della crescita sono state le esportazioni unitamente alla ricostruzione delle scorte, come era ragionevole aspettarsi in questa fase di ripresa ciclica. Alcuni numeri a titolo di riferimento: le esportazioni sono cresciute all’incirca del 10% nel 2010, a fronte di una contrazione pari al 13% nel 2009, mentre il processo di ricostruzione delle scorte ha contribuito alla crescita annua per più di un punto percentuale. Le prospettive per una ripresa più convincente della domanda interna finale (che ha segnato un incremento dello 0,3% nel 2010 rispetto ad una contrazione del 2,6% nel 2009) sono buone. Sul fronte degli investimenti, la capacità di autofinanziamento delle imprese non finanziarie si è rafforzata sensibilmente rispetto ai livelli prima della crisi. Questo rafforzamento riflette principalmente una ripresa dei profitti operativi, a seguito di un aumento ciclico della produttività. Le imprese sono pertanto ben posizionate finanziariamente ad affrontare eventuali shock esogeni e ad espandere gli investimenti qualora gli ordinativi comincino ad esercitare pressioni significative sui margini di capacità produttiva utilizzata, la quale seppure in aumento, si attesta ancora su bassi livelli. Per quanto concerne le prospettive di crescita dei consumi privati, le recenti indicazioni sul fronte del mercato del lavoro - l’occupazione ha registrato una flessione di circa 0,4% su base annuale nel 2010 - sono incoraggianti. L’incremento della propensione ad espandere la forza lavoro, registrata attraverso i sondaggi presso le imprese nell’ultima metà del 2010, segnala un quadro relativamente positivo circa le prospettive occupazionali a breve termine. 36 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Le indagini di fiducia delle imprese del settore manifatturiero indicano che la ripresa del settore si sta consolidando con un effetto positivo sulla capacità delle imprese di influire sul prezzo di vendita e di espandere la forza lavoro. La maggiore capacità delle imprese di influire sul prezzo di vendita riflette una crescente, sebbene ancora moderata, utilizzazione della capacità produttiva in un contesto in cui i prezzi delle materie prime, in particolare il petrolio, sono aumentati significativamente a partire dalla scorsa estate. Al contrario, gli indicatori di fiducia nel settore dei servizi continuano a registrare un ritardo rispetto al manifatturiero, in apparente discontinuità con l’andamento registrato nei cicli di ripresa passati, in cui il motore di crescita è stato pur sempre rappresentato dalle esportazioni. La dinamica di crescita dell’area euro nel suo complesso cela ampie differenze a livello di singolo paese. Sulla base di queste ultime, si tende a descrivere l’eurozona come un’area economica attualmente caratterizzata da due diverse velocità, in cui i cosiddetti paesi “periferici”, includendo sia quelli concentrati a sud dell’area (Grecia, Spagna) che l’Irlanda, hanno registrato crescita negativa nel 2010 a causa degli effetti negativi associati alla “crisi del debito” e/o della necessità di inasprire la politica fiscale per ridurre le tensioni di mercato. Sul fronte della dinamica dei prezzi, l’inflazione dell’area euro, misurata dall’indice armonizzato dei prezzi al consumo, è stata pari a 1,6%. Nel corso dell’anno il tendenziale ha registrato un trend crescente, attestandosi a dicembre al 2,2%. Questa tendenza è principalmente ascrivibile all’accelerazione dei prezzi dei beni energetici e degli alimentari, che si è manifestata come risposta ad un aumento del prezzo delle materie prime. Aumenti delle imposte indirette e dei prezzi regolamentati introdotti in alcuni paesi dell’area nella seconda parte dell’anno hanno pure contribuito a incrementare il tendenziale. Calcolata al netto delle componenti più volatili alimentari ed energia - l’inflazione è rimasta tendenzialmente stabile, attestandosi a 1,1% a dicembre. Per quanto riguarda la politica monetaria, la Banca Centrale Europea (BCE) ha mantenuto il tasso refi all’1,0% durante tutto il corso dell’anno. Questa azione è stata accompagnata dalla decisione di condurre operazioni di rifinanziamento mediante aste a tasso fisso con pieno accomodamento della domanda e acquistare titoli pubblici a sostegno di segmenti di mercato colpiti dalla crisi del debito sovrano. Lo stock totale di titoli pubblici acquistati ammontava a 73,5 miliardi a fine dicembre. Negli USA, la Federal Reserve ha mantenuto il tasso sui Fed funds al minimo storico, in un intervallo compreso tra lo 0 e lo 0,25%. Verso la fine dell’anno la banca centrale ha annunciato un nuovo programma (definito “programma di allentamento quantitativo II”) che prevede l’acquisto di titoli pubblici a lungo termine per 600 miliardi di dollari entro la prima metà del 2011 e il reinvestimento in titoli di stato dei proventi dei rimborsi dei titoli delle agenzie governative e dei titoli con sottostanti mutui immobiliari (MBS). Contesto bancario e mercati finanziari Nel 2010 la dinamica dei prestiti al settore privato per l’eurozona nel suo complesso ha imboccato un punto di svolta con tassi di crescita che sono tornati in territorio positivo già nei primi mesi e una ripresa che si è gradatamente consolidata nel corso dell’anno. La svolta nel ciclo del credito è stata guidata dai prestiti alle famiglie (prevalentemente quelli per l’acquisto di abitazioni) che hanno proseguito sul sentiero di crescita già imboccato alla fine del 2009, con una progressiva accelerazione della dinamica che pur tuttavia è rimasta più debole rispetto agli standard storici. La dinamica dei finanziamenti alle imprese ha visto un miglioramento nel corso dell’anno, ma il punto di svolta del ciclo, che è stato raggiunto con un ritardo di circa un anno rispetto ai prestiti alle famiglie, ha segnato un graduale rallentamento del passo di contrazione piuttosto che un ritorno ad una crescita positiva (che si è manifestata solo a gennaio 2011). Il ritardo nel ciclo dei prestiti alle imprese, rispetto a quello delle famiglie, non sorprende in quanto in linea con i passati cicli del credito in cui i prestiti alle famiglie si sono mossi sempre più in sincronia con il ciclo economico, mentre i prestiti alle imprese hanno solitamente intrapreso la ripresa con un po’ di ritardo. Indubbiamente sulla dinamica dei finanziamenti alle imprese ha continuato a pesare la debolezza della domanda per investimenti fissi (che tuttavia, stando all’evidenza della Lending Survey della BCE per l’ultimo trimestre del 2010, ha smesso di contrarsi) e la situazione finanziaria delle imprese (che, seppur in miglioramento, resta gravata da un elevato livello di indebitamento). Per l’eurozona nel suo complesso, i prestiti al settore privato hanno chiuso il 2010 con una crescita dell’1,9% ben al di sopra del minimo ciclico di -0,8% a/a registrato in ottobre 2009, ma in netto rallentamento rispetto ai livelli pre-Lehman (8,8% a/a ad agosto 2008). I prestiti alle famiglie si sono attestati al 2,9% in dicembre (dal punto di minimo di -0,3% a/a a settembre 2009) mentre i finanziamenti alle imprese restavano ancora marginalmente negativi (-0,2% a/a), anche se l’emergere di flussi mensili positivi su tre degli ultimi cinque mesi dell’anno è stato sicuramente un dato incoraggiante. Per i paesi di riferimento del Gruppo, il 2010 è stato caratterizzato da tassi di crescita positivi per i prestiti al settore privato sia in Italia che in Austria, e da una stabilizzazione solo verso fine anno in Germania, dopo un 2010 che ha fatto registrare per la maggior parte dei mesi tassi di crescita negativi. Più in dettaglio, in Italia i prestiti bancari al settore privato hanno evidenziato una crescita del 4,3% a/a a dicembre 2010, in accelerazione rispetto all’1,7% a fine 2009, grazie ad un’ulteriore accelerazione dei prestiti alle famiglie, in aumento del 7,6% a/a a dicembre 2010 (dal 5,9% nel dicembre 2009), mentre i prestiti alle imprese sono tornati a crescere dell’1,6% a/a in dicembre 2010 dal -2,3% della fine del 2009. In Austria, gli impieghi al settore privato hanno evidenziato un’espansione del 2,4% a/a a novembre 2010 (in netto miglioramento da una contrazione dell’1,1% alla fine del 2009), in seguito ad una accelerazione tanto dei prestiti alle famiglie (+ 4,8% a/a dallo 0,5% a/a a fine 2009) quanto dei finanziamenti alle imprese che sono tornati a crescere (+1,6% a/a in novembre 2010 dal -1,8% alla fine del 2009). In Germania, secondo le statistiche mensili rilasciate dalla BCE, la dinamica del credito al settore privato si è stabilizzata alla fine del 2010, dopo aver fatto registrare tassi di crescita negativi per quasi tutto l’anno. La dinamica dei prestiti alle famiglie ha visto un progressivo rallentamento, attestandosi in dicembre allo 0,3% a/a rispetto allo 0,9% di fine 2009. Nel corso dell’anno si è assistito ad una buona tenuta del credito al consumo (+3,7% a/a in dicembre rispetto al +3,3% a fine 2009) e ad una marginale accelerazione dei prestiti per l’acquisto di abitazioni (dallo 0,3% a/a a fine 2009 allo 0,6% lo scorso dicembre). L’andamento dei prestiti alle società non finanziarie si è finalmente stabilizzato alla fine dell’anno dopo aver segnato tassi di crescita sensibilmente negativi per la maggior parte del 2010. Sul fronte della raccolta bancaria, il 2010 si è contraddistinto per una dinamica differente per i nostri tre paesi di riferimento. In Germania, la dinamica dei depositi clientela nella seconda parte dell’anno ha visto un progressivo miglioramento, con il tasso di crescita che è passato dall’1,7% di fine 2009 al 3,7% di novembre 2010 (ultimo dato disponibile). La tendenza al miglioramento è da imputarsi prevalentemente ad una sensibile moderazione del passo di contrazione dei time deposit (dal -13,6% a/a fine 2009 al -2,6% di novembre 2010), mentre i depositi in conto corrente, in prevalenza delle famiglie, hanno visto un rallentamento del proprio tasso di crescita dal 23,3% a/a a fine 2009 all’8,9% di novembre 2010. In Austria, la dinamica dei depositi totali nel corso del 2010 è stata abbastanza simile a quella dell’anno precedente con una crescita dell’1,7% a/a in novembre non molto distante da quella registrata alla fine del 2009. Nel dettaglio la dinamica non è stata molto dissimile da quella della Germania, con i depositi in conto corrente che hanno rallentato sensibilmente (al 4,5% a/a a fine 2010 dal 16,6% a fine 2009) mentre i depositi diversi si sono stabilizzati dopo essersi contratti nel 2009 e per buona parte del 2010. In Italia, la dinamica dei depositi clientela residente, ad esclusione dei pronti contro termine, è rimasta sostanzialmente piatta, marcando un forte rallentamento rispetto ad una crescita del 12% messa a segno a fine 2009. Inoltre, dopo una dinamica ancora positiva nel corso del 2009, nello scorso anno si è assistito ad una contrazione delle obbligazioni bancarie (-1,7% in dicembre, rispetto a +11,2% alla fine del 2009). UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 37 Relazione sull’andamento della gestione Risultati del Gruppo (SEGUE) Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari (SEGUE) Il 2010 è stato un anno di relativa stabilità per i tassi bancari, naturale conseguenza della politica di tassi fermi da parte della BCE. In Italia i tassi di interesse sui depositi sono rimasti sostanzialmente stabili, mentre i tassi sui prestiti sono leggermente scesi con un conseguente, limitato, restringimento della forbice bancaria (differenza tra tasso prestiti e tasso depositi), che si è attestata in media d’anno al 3,0% rispetto al 3,3% in media nel 2009. In Austria lo spread bancario è rimasto sostanzialmente stabile in media d’anno (1,98% nel 2010 rispetto a 1,93% nel 2009). Anche quest’anno, in controtendenza, in Germania lo spread bancario ha continuato ad ampliarsi, dal 3,3% in media nel 2009 al 3,6% nel 2010, per effetto di una discesa più rapida dei tassi sui depositi rispetto ai tassi sui prestiti. Dopo un 2009 in forte recupero in tutti i paesi di riferimento, il 2010 ha visto una continuazione del trend positivo tanto in Austria, dove la borsa ha messo a segno un altro +16,4% a/a dopo il 42,5% del 2009, che in Germania, dove la borsa ha chiuso con un rialzo di 16,1% (dopo il 24% dell’anno precedente). In controtendenza la borsa italiana, che si è contratta del 13,23% dopo una discreta performance messa a segno nel 2009. Paesi CEE Il 2010 è stato un anno positivo per i paesi CEE. Le economie più solide della regione hanno registrato un ritorno alla crescita superiore alle attese. In particolare si è distinta la Turchia: ha messo a segno una crescita superiore al 7%, è riuscita a ridurre il debito pubblico e ha visto nuovamente ingenti afflussi di capitale. La Polonia si è classificata per un’incollatura al secondo posto con una crescita superiore al 3%. Anche la Repubblica Ceca si è piazzata nuovamente tra i paesi che hanno sovraperformato grazie all’ottima ripresa della domanda esterna, soprattutto con la Germania. Anche all’interno della Comunità degli Stati indipendenti e nel Kazakistan si è verificata una ripresa dell’attività economica grazie all’aumento dei prezzi delle commodity e alle posizioni fiscali espansive. Nella prima metà dell’anno, i flussi di capitale privato straniero hanno continuato a diminuire, ma nel quarto trimestre sono stati osservati alcuni segnali di inversione di tendenza. L’attività economica si è stabilizzata in molte tra le economie più deboli: Ungheria, Paesi Baltici, Serbia. Tra i fanalini di coda figurano invece Romania e Bulgaria. Tale fenomeno è ascrivibile in parte al fatto che si tratta di paesi colpiti più tardi di altri dalla recessione e 38 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit in parte al fatto che l’aumento dell’IVA di cinque punti percentuali in Romania ha depresso nuovamente i consumi. In molti casi, l’impegno continuo nei confronti del consolidamento fiscale, a volte sotto la supervisione del FMI, ha contribuito a ridurre il debito pubblico, mentre le partite correnti hanno registrato un surplus oppure una riduzione del disavanzo a livelli più sostenibili. L’Ungheria e la Croazia rappresentano un’eccezione, perché il loro impegno nei confronti del consolidamento fiscale non ha subito un’inversione di tendenza né è rimasto deludente. Il nostro scenario di base del 2011 per i Paesi CEE rimane positivo. Prevediamo una crescita del PIL del 3,8% rispetto al 3,6% del 2010 e un incremento per ogni paese del nostro gruppo per la prima volta in quattro anni. Il 2011 è iniziato con fenomeni di mancata crescita molto più contenuti rispetto al 2010 e in alcuni paesi l’attività economica potrebbe nuovamente essere superiore al potenziale. Per alcune delle economie più deboli della regione è finalmente in vista una crescita del PIL per l’intero anno, sebbene l’entità della ripresa rimanga tuttora un’incognita. Il tema centrale del nostro scenario di fondo è un contesto globale favorevole. La Germania sta attraversando una fase positiva e prevediamo una crescita del PIL per il 2011 del 2,5%, con una flessione rispetto al 3,6% del 2010, ma comunque superiore alla media del 2000-2007 (1,6%). Anche la domanda dell’Asia rimane robusta. Aumenti discreti della domanda globale dovrebbero a loro volta sostenere le quotazioni delle commodity ai livelli attuali, se non leggermente superiori, con ricadute positive per le economie dei paesi CIS. Poiché temiamo che i problemi dei paesi periferici dell’area dell’euro verranno affrontati in modo risolutivo solo quando i mercati spingeranno la zona euro in questa direzione, siamo preoccupati riguardo a eventuali notizie negative, che tuttavia non dovrebbero ostacolare la ripresa dei paesi CEE. In termini commerciali, nel 2009 solo il 3,3% delle esportazioni CEE è stato destinato alle economie periferiche, mentre il 15,1% ha imboccato la strada della Germania. L’anno scorso, i paesi periferici europei e la Germania hanno assorbito rispettivamente il 4,1% e il 24,1% di tutte le esportazioni dei nuovi paesi europei. Dalla prospettiva dei flussi di capitale, le pressioni sono relativamente contenute in questa regione perché gli afflussi di capitale sono dominati da economie di maggiori dimensioni come quella tedesca, austriaca, francese, ecc.. Il canale definitivo di contagio potrebbe essere rappresentato dal rallentamento del processo di espansione dell’Unione Europea e di adesione all’ERM II/UME. A questo riguardo non ci sono dubbi che l’UE sarà probabilmente molto più selettiva nel vaglio delle candidature. Principali risultati e performance del periodo Il tema dominante del 2010 è stato la crisi del debito sovrano nell’Eurozona, con la conseguente forte volatilità’ sui mercati. A maggio è stato annunciato il maxi piano di salvataggio di Unione Europea e Fondo Monetario Internazionale per far fronte alla situazione di emergenza scaturita dalla crisi del debito greco. Nei mesi seguenti gli investitori hanno continuato a valutare attentamente le dinamiche relative all’andamento del debito pubblico. A novembre anche la situazione in Irlanda è divenuta insostenibile a causa dell’elevato profilo di debito delle banche e il paese ha attivato un piano di aiuti finanziari. In relazione all’andamento delle variabili di finanza pubblica, il 2010 è stato caratterizzato da un deterioramento dei rating dei paesi periferici dell’ Eurozona. In tale contesto di mercato, l’Italia è stata percepita come il paese con i fondamentali più solidi all’interno del gruppo “periferia”; nonostante ciò lo spread decennale Italia/Germania è salito da 80pb ad inizio 2010 a 150pb a fino anno. Il contesto di forte volatilità di mercato non ha ostacolato eccessivamente la ripresa: la crescita, a livello aggregato dell’Eurozona, è stata pari all’1,7%, in netto miglioramento rispetto al 2009. Al di là della crescita media, la dispersione a livello di singolo paese è stata molto elevata: la Germania è cresciuta del 3,6%, l’Italia dell’1%, Spagna, Grecia ed Irlanda sono rimaste in recessione. La Banca Centrale Europea ha mantenuto in essere le misure di liquidità straordinarie e ha tenuto il tasso di riferimento stabile all’1%. Il tasso interbancario giornaliero (EONIA) è stato in media lo 0,44% e l’Euribor a 3 mesi, sebbene su un trend crescente, è stato in media pari allo 0,80%, 20 centesimi inferiore al tasso BCE. In questo contesto, caratterizzato da Paesi con ripresa dell’attività economica più sostenuta da un lato ed altri con una crescita modesta, il Gruppo UniCredit ha registrato performances diversificate in funzione dell’area geografica di riferimento, generando risultati migliori laddove maggiori sono state le opportunità di crescita. Nel suo complesso, nel 2010 il Gruppo UniCredit evidenzia un Utile netto pari a 1,3 miliardi, in calo di 379 milioni rispetto al 2009 (-22,3%). A tale risultato si è giunti per effetto di un Risultato di gestione pari a 10,8 miliardi, in contrazione di 1,4 miliardi (pari all’11,3%), dovuto a Ricavi in diminuzione di 1,2 miliardi (-4,4%) e Costi operativi lievemente in crescita (+1%, pari a 159 milioni), completamente compensato da una riduzione delle Rettifiche nette su crediti di pari importo. Se infatti si considera il Risultato di gestione al netto delle Rettifiche sui crediti, il Gruppo evidenzia un risultato di 3,9 miliardi, in lieve crescita rispetto al 2009 (+0,9%). A ciò contribuiscono il CIB con 551 milioni (+19,7% rispetto all’anno precedente), in virtù di una riduzione della voce rettifiche per 1,1 miliardi (-25,4%) e la CEE con 110 milioni (+11,6% rispetto all’anno precedente), con una riduzione della voce Rettifiche nette su crediti per 259 milioni (-15%). Nel 2010 si sono poi verificati alcuni effetti una-tantum di rilievo che hanno impattato il conto economico al di sotto della linea del Risultato di gestione. Tra questi si segnalano in particolare gli impatti economici derivanti dal progetto “Insieme per i clienti”, la parziale svalutazione dell’avviamento relativo alla partecipata ATF in Kazakistan, e alcune poste di rilievo relative alla fiscalità e a progetti di project finance in Germania. L’Utile lordo dell’operatività corrente registra una diminuzione del 18,1%, per effetto di maggiori Accantonamenti per rischi ed oneri (+157 milioni) ed Oneri di integrazione (+23 milioni) rispetto al 2009. Come detto in precedenza l’Utile netto di pertinenza del Gruppo nel 2010 è stato pari a 1,3 miliardi, in calo del 22,3% rispetto al 2009. L’Utile per azione è pari a 6 centesimi (contro 10 centesimi di dicembre 2009), il ROE1 si è attestato al 2,7% contro il 4% del 2009. Risultati di sintesi del Gruppo (miliardi di €) ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2010 12,25 10,86 3,30 Risultato di gestione 2,52 Utile lordo dell'operatività corrente 1,70 1,32 Utile netto di pertinenza del Gruppo 1. Il patrimonio utilizzato per il rapporto è quello medio del periodo (esclusi dividendi da distribuire e riserve di valutazione su attività disponibili per la vendita e su cash-flow hedge), al netto dell’avviamento iscritto nell’attivo in seguito alle acquisizioni di HVB e Capitalia, effettuate con scambio di azioni e contabilizzate secondo le regole dell’IFRS3. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 39 Relazione sull’andamento della gestione Risultati del Gruppo (SEGUE) Principali risultati e performance del periodo (SEGUE) La formazione del risultato di gestione • Private Banking, nel 2010, ha segnato ricavi in riduzione del 5,2%, penalizzata, al pari della Divisione Retail, da una minore redditività dei depositi non sufficientemente compensata da una crescita nella componente commissionale; • CEE registra invece ricavi in leggera crescita (+0,9% con una solida progressione trimestrale e ben bilanciati nelle componenti Margine d’interesse e Margine da servizi). Da segnalare in particolare le buone performance in Russia (+15,6%, pari a 92 milioni) e in Romania (+10% pari a 29 milioni); • infine Asset Management ha beneficiato della ripresa dei mercati finanziari registrando una crescita dei ricavi del 13,2% rispetto al 2009 (pari a 97 milioni) principalmente riconducibili a maggiori commissioni nette. Nel 2010 i Ricavi del Gruppo sono stati pari a 26,3 miliardi, in calo del 4,4% rispetto al 2009. Il contributo delle singole aree di business riflette le specificità di business e di clientela che le caratterizzano: • Retail ha registrato una diminuzione del 7,6% rispetto al 2009, in particolare a causa della discesa dei tassi di mercato (che si è arrestata solo dalla seconda metà dell’anno) che ha ridotto gli spread sui depositi; • Corporate ed Investment Banking ha visto i suoi ricavi scendere del 5,3% rispetto ad un anno fa per il minore contributo delle attività di Markets, dopo un 2009 estremamente positivo, in parte compensato dalle attività di Corporate Lending che, seppur in presenza di una riduzione dei volumi di prestiti alla clientela, hanno beneficiato di un maggior contributo della componente commissionale; (milioni di €) Formazione del risultato di gestione EVOLUZIONE TRIMESTRALE ESERCIZIO 2010 Margine d’interesse Proventi di intermediazione e diversi Margine di intermediazione Costi operativi Risultato di gestione Cost/income (%) VARIAZIONE 2009 ASSOLUTA 16.401 17.741 9.946 26.347 (15.483) 10.864 9.831 27.572 (15.324) 12.248 58,8% 55,6% 2010 % 4° TRIM 3° TRIM -7,6% 4.206 4.033 115 1,2% - 1.225 -4,4% - 159 1,0% - 1.384 -11,3% 2.348 6.554 (3.755) 2.799 57,3% - 1.340 2009 2° TRIM 1° TRIM 4° TRIM 3° TRIM 2° TRIM 1° TRIM 4.011 4.145 4.010 4.862 4.724 2.461 6.494 (3.911) 2.583 2.343 2.795 6.493 6.806 (3.939) (3.878) 2.554 2.928 2.298 6.443 (3.803) 2.640 2.721 6.731 (3.831) 2.900 2.974 7.836 (3.868) 3.968 1.838 6.562 (3.822) 2.740 60,2% 60,7% 59,0% 56,9% 49,4% 58,2% 4.150 57,0% La formazione del risultato di gestione (miliardi €) ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2010 27,57 17,74 26,35 16,40 9,83 12,25 9,95 10,86 Costi operativi Margine d'interesse Proventi di intermediazione e diversi Risultato di gestione Margine di intermediazione -15,32 -15,48 Sul versante dei Costi operativi, il 2010 registra una lieve crescita di 159 milioni rispetto al 2009, pari all’1% (con riduzione di 2 milioni a cambi e perimetri costanti). Tale dato è il risultato di una riduzione della base costi in Italia, Germania e Austria cui si contrappone una crescita nei Paesi della CEE. 40 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit L’effetto combinato delle dinamiche di costi e i ricavi determina un cost/income ratio in crescita di 3,2 punti percentuali (58,8% nel 2010 rispetto al 55,6% del 2009). La formazione del risultato di gestione per settore di attività Il contributo delle singole aree di business alla formazione del risultato di gestione del Gruppo è riportato nella seguente tabella. (milioni di €) Formazione del risultato di gestione per settore di attività Retail Corporate & Investment Banking (CIB) Private Banking Asset Management Central Eastern Europe (CEE) Capogruppo e altre società Totale Gruppo MARGINE D’INTERESSE PROVENTI INTERMEDIAZIONE MARGINE INTERMEDIAZIONE COSTI OPERATIVI 2010 2009 VARIAZ. % 5.918 7.193 239 10 3.259 (219) 16.401 4.105 3.078 565 824 1.393 (18) 9.946 10.023 10.270 804 834 4.652 (236) 26.347 (7.443) (3.556) (557) (488) (2.140) (1.299) (15.483) 2.580 6.714 247 346 2.512 (1.535) 10.864 3.141 7.310 286 282 2.661 (1.432) 12.248 - 17,9% - 8,1% - 13,5% 22,6% - 5,6% 7,2% - 11,3% Il margine di interesse I ricavi da Interessi netti nel 2010 hanno raggiunto i 16 miliardi, 1,4 miliardi in meno rispetto ai 17,4 miliardi del 2009 pari a -8,2%, a perimetri e cambi costanti -9,4%, principalmente per la minore redditività dei depositi in tutte le aree geografiche. Confermando la bontà della presenza del Gruppo nell’Europa Centro-Orientale, la CEE evidenzia una crescita pari a 265 milioni (+8,9% rispetto al 2009) riuscendo a beneficiare della dinamicità dei mercati di riferimento. Retail e Private Banking hanno invece sofferto nel corso dell’anno della riduzione degli spread sui depositi, generata dalla continua discesa dei tassi di mercato avvenuta nel corso del primo semestre 2010 (Euribor a 1 mese medio pari a 0,57% nel 2010 rispetto allo 0,93% del 2009). Questo trend si è invertito nella seconda parte dell’anno, in linea al trend generale dei tassi (a dicembre l’Euribor 1 mese è stato mediamente pari allo 0,81%). Sul risultato complessivo ha inciso inoltre il maggiore costo del funding, incrementatosi in primo luogo per la crisi del debito sovrano che ha interessato in particolare i paesi periferici, inclusa l’Italia. I Dividendi e altri proventi su partecipazioni evidenziano invece una crescita di 95 milioni (+30,6%). Gran parte della crescita deriva dai dividendi ricevuti a fronte degli investimenti in Fondi di Private Equity che hanno beneficiato della ripresa del ciclo economico. I Crediti netti verso la clientela, al 31 dicembre 2010 pari a 555 miliardi, sono diminuiti dell’1,7% rispetto al dicembre 2009. Il calo ha riguardato in particolare la clientela Corporate & Investment Banking e Retail, per effetto della minore domanda di credito, in particolare per il finanziamento degli investimenti. All’opposto la CEE ha registrato importanti tassi di crescita (+8,8% a cambi e perimetri costanti), trainata in particolare dall’espansione degli impieghi in Turchia e Russia. La Raccolta da clientela e titoli, sempre al 31 dicembre 2010, risulta pari a 583 miliardi, rispetto ai 596 miliardi di fine dicembre 2009. Tale dinamica è frutto da un lato di una significativa crescita nei depositi da clientela (+20 miliardi), trainata in particolare da CIB e CEE, dall’altra da un calo di 33 miliardi nella raccolta da titoli, che risentono del minore collocamento di certificati di depositi e commercial paper presso la clientela istituzionale, dovuto alle tensioni prodottesi a seguito della crisi del debito sovrano. (milioni di €) Margine di interesse ESERCIZIO Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Interessi netti Dividendi e altri proventi su partecipazioni Margine di interesse RISULTATO DI GESTIONE Margine di interesse (miliardi di €) VARIAZIONE 2010 2009 ASSOLUTA % 28.808 34.912 - 6.105 - 17,5% (12.815) 15.993 (17.483) 17.429 4.669 - 1.436 - 26,7% - 8,2% 407 16.401 312 17.741 95 - 1.340 30,6% - 7,6% Evoluzione trimestrale 4,72 I Trim 2009 4,86 II Trim 2009 4,01 4,14 4,01 4,15 4,03 4,21 III Trim 2009 IV Trim 2009 I Trim 2010 II Trim 2010 III Trim 2010 IV Trim 2010 Nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati nel 2009 relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da UniCredit SpA, da “commissioni nette” a “margine di interesse”. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 41 Relazione sull’andamento della gestione Risultati del Gruppo (SEGUE) Principali risultati e performance del periodo (SEGUE) I proventi di intermediazione e diversi Il complesso dei Proventi da intermediazione e diversi, pari a 9,9 miliardi al 31 dicembre 2010, registra una crescita del 1,2% (-0,6% a cambi e perimetri costanti) rispetto al 2009. (milioni di €) Proventi di intermediazione e diversi ESERCIZIO Commissioni attive Commissioni passive Commissioni nette Risultato di negoziazione, copertura e fair value Altri proventi di gestione Altri oneri di gestione Altri proventi netti Proventi di intermediazione e diversi Proventi di intermediazione e diversi (miliardi di €) VARIAZIONE 2010 2009 ASSOLUTA % 10.210 (1.754) 8.455 9.424 (1.768) 7.656 786 14 800 8,3% - 0,8% 10,4% 1.053 1.266 (828) 438 1.803 1.430 (1.057) 373 - 750 - 164 229 65 - 41,6% - 11,4% - 21,6% 17,5% 9.946 9.831 115 1,2% A tale risultato si giunge attraverso una significativa ricomposizione del mix: riduzione del Risultato di negoziazione, copertura e fair value per 750 milioni rispetto all’anno precedente più che compensata da una crescita di 800 milioni (+10,4%) nelle Commissioni nette. Questa diversa composizione guida anche le differenti performance divisionali: Retail e Private Banking che beneficiano della crescita delle commissioni grazie soprattutto ai prodotti di investimento e di banca assicurazione; CIB più che compensa la debolezza del risultato di negoziazione con un 2,97 2,80 2,72 2,30 2,34 2,46 2,35 II Trim 2010 III Trim 2010 IV Trim 2010 1,84 I Trim 2009 II Trim 2009 III Trim 2009 IV Trim 2009 I Trim 2010 incremento nelle commissioni (trainate dai servizi di finanziamento); CEE che all’opposto non riesce a recuperare sui servizi il minore apporto del risultato di Trading (particolarmente sostenuto nel 2009 grazie alla volatilità di tassi e cambi nei diversi Paesi della CEE). La crescita delle Commissioni nette deriva principalmente dai Servizi di gestione e amministrazione del risparmio (+12% rispetto al 2009), e in particolare dalle commissioni sugli Organismi Collettivi di Investimento (+21,6%), in linea con la crescita delle masse gestite. (milioni di €) Commissioni nette ESERCIZIO Servizi di gestione e amministrazione del risparmio gestioni patrimoniali organismi collettivi investimento risparmio collocamento di prodotti assicurativi altre attività area titoli Conti correnti, finanziamenti e crediti di firma Servizi di incasso e pagamento Negoziazione di valute ed operazioni di servizio con l'estero Altri servizi Totale Evoluzione trimestrale Composizione commissioni nette (%) VARIAZIONE 2010 2009 ASSOLUTA % 3.304 290 2.949 291 + 355 -1 + 12,0% - 0,3% 1.597 1.313 + 284 + 21,6% 570 847 515 830 + 55 + 17 + 10,7% + 2,0% 2.901 2.525 + 376 + 14,9% 1.364 1.396 - 32 - 2,3% 483 403 8.455 457 329 7.656 + 26 + 74 + 799 + 5,7% + 22,5% + 10,4% 5,7 4,8 3,4 18,9 16,1 6,7 10 34,3 Gestioni patrimoniali Organismi collettivi investimento risparmio Collocamento di prodotti assicurativi Altre attività area titoli Conti correnti, finanziamenti e crediti di firma Servizi di incasso e pagamento Negoziazione di valute ed operazioni di servizio con l'estero Altri servizi Nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati nel 2009 - relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da UniCredit SpA, da “commissioni nette” a “margine di interesse”. Sono state classificate: alle sottovoci “gestioni patrimoniali” e “organismi collettivi investimento risparmio” alcune voci precedentemente rilevate a “altre attività area titoli”; e alla sottovoce “conti correnti, finanziamenti e crediti di firma” alcune voci precedentemente rilevate a “servizi di incasso e pagamento”. In tal senso sono state riesposte le risultanze relative all’esercizio 2009. 42 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit I costi operativi I Costi operativi a fine 2010 ammontano a 15,5 miliardi, in crescita dell’1% rispetto all’anno precedente ma del tutto invariati a cambi e perimetri costanti. (milioni di €) Costi operativi ESERCIZIO Spese per il personale Altre spese amministrative Recuperi di spesa Rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali Costi operativi Costi operativi (miliardi di €) VARIAZIONE 2010 2009 ASSOLUTA % (9.205) (5.479) 484 (9.098) (5.408) 463 - 107 - 71 21 1,2% 1,3% 4,5% (1.283) (15.483) (1.281) (15.324) -2 - 159 0,1% 1,0% Le Spese per il personale sono pari a 9,2 miliardi, con una crescita pari all’1,2% rispetto al 2009 (limitata allo 0,3% a cambi e perimetri costanti). Nello specifico la componente fissa cresce in misura contenuta, riuscendo a compensare la dinamica degli aumenti retributivi legati agli accordi contrattuali con la riduzione degli organici. Si ricorda che, inoltre, nel corso dell’esercizio si è proceduto alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con alcuni Top Manager del Gruppo il cui costo è stato interamente spesato nell’esercizio. I Trim 2009 II Trim 2009 III Trim 2009 3,80 3,88 3,94 3,91 3,75 IV Trim 2009 I Trim 2010 II Trim 2010 III Trim 2010 IV Trim 2010 esito delle attività di integrazione e degli esodi concordati con il personale dell’ex Gruppo Capitalia; • CEE (-772 unità) principalmente con riduzioni in Kazakistan (-524 unità) e Ucraina (-420 unità); • GBS (-204 unità), in particolare nelle attività di Back Office; • Asset Management (-71 unità) a seguito dell’azione di ristrutturazione avviata nel 2009. Il Personale (in termini di full time equivalent2) al 31 dicembre 2010 si attesta a 162.009 unità, con una riduzione di 3.053 FTE da inizio d’anno, nonostante nel corso del 2010 siano entrate nel perimetro di consolidamento alcune nuove società che hanno apportato complessivamente 1.176 FTEs. Le diminuzioni di personale si sono concentrate soprattutto in: • Retail (-1.605 unità) e CIB (-502 unità) principalmente come Le Altre spese amministrative ammontano a 5,5 miliardi, in crescita dell’1,3% rispetto al 2009. Su tale dato hanno inciso da un lato i maggiori costi per affitti a seguito della dismissione, nel corso del 2009, di parte del patrimonio immobiliare di funzionamento, dall’altro l’introduzione di un’imposta patrimoniale in Ungheria. Al netto di questi due effetti i costi sarebbero in leggero calo, con le spese di funzionamento, in particolare per servizi IT, che hanno finanziato la crescita nelle spese di marketing (+17,4%) e relative alla gestione del credito (+32,7%). (milioni di €) Altre spese amministrative ESERCIZIO Imposte indirette e tasse Costi e spese diversi spese pubblicità marketing e comunicazione spese relative al rischio creditizio spese indirette relative al personale spese relative all’information comunication tecnology consulenze e servizi professionali spese relative agli immobili altre spese di funzionamento Altre spese amministrative Evoluzione trimestrale 3,87 3,83 3,82 Composizione costi e spese diversi (%) VARIAZIONE 2010 2009 ASSOLUTA % (485) (4.993) (453) (4.956) - 32 - 38 7,2% 0,8% (397) (338) - 59 17,4% (279) (210) - 69 32,7% (356) (327) - 29 9,0% 7,9 5,6 20,6 7,1 23,2 27,7 7,8 (1.159) (1.257) 99 -7,8% (390) (374) - 17 4,5% (1.384) (1.330) - 55 4,1% (1.028) (5.479) (1.119) (5.408) 92 - 70 -8,2% 1,3% Spese pubblicità marketing e comunicazione Spese relative al rischio creditizio Spese indirette relative al personale Spese relative all'information comunication tecnology Consulenze e servizi Spese relative agli immobili Altre spese di funzionamento 2. FTE: Personale a libro paga diminuito dei distaccati verso altre società, dei lungo assenti e aumentato dei distaccati provenienti da altre società; tutte le categorie sono conteggiate per la quota di presenza (quota per cui la società sostiene un costo). UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 43 Relazione sull’andamento della gestione Risultati del Gruppo (SEGUE) Principali risultati e performance del periodo (SEGUE) I Recuperi di spesa, il cui ammontare alla fine di dicembre è pari a 484 milioni, crescono di 21 milioni rispetto al 2009, mentre le Rettifiche su immobilizzazioni materiali e immateriali sono in pratica invariate a 1,3 miliardi. La formazione dell’utile netto di pertinenza del Gruppo A fini espositivi, nella tavola successiva vengono riclassificati i passaggi che conducono dal Risultato di gestione all’utile netto con il confronto dell’anno precedente: (milioni di €) Formazione dell’utile netto di pertinenza del Gruppo EVOLUZIONE TRIMESTRALE ESERCIZIO Risultato di gestione Rettifiche di valore su avviamenti Accantonamenti per rischi ed oneri Oneri di integrazione Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni Profitti netti da investimenti Utile lordo dell’operatività corrente Imposte sul reddito del periodo Utile (perdita) di periodo Utile di pertinenza di terzi Utile netto di pertinenza del Gruppo ante PPA Effetti economici della “Purchase Price Allocation” Utile netto di pertinenza del Gruppo VARIAZIONE 2010 2009 10.864 12.248 (362) - - 362 (766) (282) (609) (258) - 157 - 24 (6.892) (47) ASSOLUTA 2010 2009 % 4° TRIM 3° TRIM 2° TRIM 1° TRIM 4° TRIM 3° TRIM 2° TRIM 1° TRIM - 1.384 -11,3% 2.799 2.583 2.554 2.928 2.640 2.900 3.968 2.740 n.s. (199) - (162) - - - - - 25,7% 9,1% (472) ( 254) (32) (16) (106) (6) (156) (6) (232) 63 (154) (12) (155) (242) (68) (67) (8.313) 232 1.421 -17,1% - 279 n.s. (1.751) (157) (1.634) 2 (1.716) 39 (1.791) 68 (2.068) 217 (2.164) 181 (2.431) (133) (1.650) (33) 2.517 (640) 1.876 (321) 3.300 (1.009) 2.291 (332) - 783 -23,7% 369 -36,5% - 415 -18,1% 11 -3,2% (34) 495 460 (80) 903 (390) 513 (122) 604 (342) 262 (56) 1.044 (403) 641 (63) 620 (124) 496 (63) 751 (188) 563 (103) 1.007 (363) 644 (90) 922 (334) 588 (76) 1.555 1.959 - 404 -20,6% 380 391 206 578 433 460 554 512 (232) (257) -9,9% (59) (57) (58) (58) (62) (66) (64) (65) 1.323 1.702 - 379 -22,2% 321 334 148 520 371 394 490 447 25 Le rettifiche di valore dell’avviamento La formazione dell'utile netto di pertinenza del Gruppo (miliardi di €) ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2010 12,25 Nel corso del 2010 è stato necessario apportare Rettifiche di valore sugli avviamenti per un totale di 362 milioni, di cui 359 relativi alla controllata ATF Bank (Kazakistan). 10,86 Gli accantonamenti per rischi ed oneri 3,30 2,52 La voce relativa agli Accantonamenti per rischi ed oneri ammonta nel 2010 a 766 milioni, in crescita di 157 milioni rispetto al 2009. Tale ammontare include 425 milioni di accantonamento a fronte di un’attività di project finance in Germania. 2,29 1,88 1,70 1,32 Gli oneri di integrazione Risultato di gestione 44 Utile lordo dell'operatività corrente Utile netto (perdita) del periodo Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Utile netto di pertinenza del Gruppo Gli Oneri di integrazione del periodo ammontano a 282 milioni, rispetto ai 258 milioni del 2009. Tali oneri si riferiscono principalmente ai costi per il piano di incentivazione all’uscita volontaria di 3.400 persone in Italia nel periodo 2011-2013 in relazione al progetto di riorganizzazione denominato “Insieme per i clienti”. Le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni Sebbene la ripresa economica sia risultata meno forte delle aspettative, uno dei segnali più chiari di positiva evoluzione del business viene dall’andamento della qualità del credito, con minori accantonamenti per rischi creditizi. In particolare, nel 2010 si è proceduto ad effettuare Rettifiche su crediti ed accantonamenti per garanzie e impegni per 6,8 miliardi, rispetto agli 8,3 miliardi del 2009. Il costo del rischio, misurato in rapporto al volume medio degli impieghi, risulta pari a 123 punti base, in calo di 19 punti base rispetto allo scorso esercizio. In particolare questo miglioramento è ascrivibile alle Divisioni CIB e CEE, mentre la Divisione Retail risulta sostanzialmente stabile. I dati sulla Qualità dell’attivo mostrano un valore di bilancio dei crediti deteriorati pari a 37,4 miliardi, in aumento di 6,3 miliardi rispetto al 31 dicembre 2009, con un’incidenza del 6,74% sul totale dei crediti verso la clientela (rispetto al 5,50% del dicembre 2009). (milioni di €) Crediti verso clientela - qualità del credito Situazione al 31.12.2010 Valore nominale incidenza sul totale crediti Rettifiche di valore in rapporto al nominale Valore di bilancio incidenza sul totale crediti Situazione al 31.12.2009 Valore nominale incidenza sul totale crediti Rettifiche di valore in rapporto al nominale Valore di bilancio incidenza sul totale crediti SOFFERENZE INCAGLI RISTRUTTURATI CREDITI SCADUTI 38.743 6,58% 22.399 57,8% 16.344 2,94% 19.671 3,34% 5.945 30,2% 13.726 2,47% 5.176 0,88% 1.147 22,2% 4.029 0,73% 3.766 0,64% 437 11,6% 3.329 0,60% 67.356 11,44% 29.928 44,4% 37.428 6,74% 521.316 88,56% 3.091 0,6% 518.225 93,26% 588.672 32.836 5,52% 20.144 61,3% 12.692 2,25% 16.430 2,76% 4.883 29,7% 11.547 2,04% 4.436 0,75% 1.130 25,5% 3.306 0,59% 3.932 0,66% 428 10,9% 3.504 0,62% 57.634 9,69% 26.585 46,1% 31.049 5,50% 537.032 90,31% 3.095 0,6% 533.937 94,50% 594.666 All’aumento dei Crediti deteriorati, hanno contribuito i crediti in sofferenza cresciuti di 3,6 miliardi, gli incagli per 2,1 miliardi, i crediti ristrutturati per meno di 1 miliardo; in calo quelli scaduti per 175 milioni. I profitti netti da investimenti I Profitti netti da investimenti per il 2010 risultano negativi per 47 milioni rispetto al risultato positivo di 232 milioni nel 2009. TOTALE DETERIORATI CREDITI PERFORMING TOTALE CREDITI 33.019 555.653 29.680 564.986 L’utile lordo dell’operatività corrente Dal Risultato di gestione dell’anno pari a 10,8 miliardi, considerando gli Accantonamenti per rischi ed oneri (-766 milioni), le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie, impegni (-6,8 miliardi), i Profitti netti da investimenti (-47 milioni) e i Costi di integrazione (-282 milioni), si giunge ad un Utile lordo ante imposte pari a 2,5 miliardi (3,3 miliardi nell’esercizio precedente). UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 45 Relazione sull’andamento della gestione Risultati del Gruppo (SEGUE) Principali risultati e performance del periodo (SEGUE) La formazione dell’utile lordo dell’operatività corrente per settori di attività Nella tabella qui sotto, si espone la formazione dell’utile lordo dell’operatività corrente per settore di attività a partire dal risultato di gestione, con rimando ai rispettivi capitoli per un’analisi delle singole voci. (milioni di €) Utile lordo dell’operatività corrente per settori di attività RISULTATO DI GESTIONE Retail Corporate & Investment Banking (CIB) Private Banking Asset Management Central Eastern Europe (CEE) Capogruppo e altre società Totale Gruppo RETTIFICHE ACCANTONAMENTI RETTIFICHE NETTE DI VALORE SU PER RISCHI E ONERI DI SU CREDITI E AVVIAMENTI ONERI INTEGRAZIONE ACCANTONAMENTI PROFITTI NETTI DA INVESTIMENTI UTILE LORDO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE 2010 2009 2.580 - (59) (135) (1.778) 10 619 1.198 6.714 247 346 2.512 (1.535) 10.864 (362) (362) (614) (3) (7) (36) (45) (766) (27) (29) (9) (4) (79) (282) (3.377) (7) (1.454) (276) (6.892) 17 26 (1) 46 (146) (47) 2.715 234 329 1.063 (2.443) 2.517 2.083 255 291 911 (1.438) 3.300 Le imposte sul reddito del periodo L’utile (perdita) del periodo Le Imposte sul reddito del 2010 ammontano a 640 milioni. Il tax rate che ne risulta è pari al 25,4% rispetto al 30,6% del 2009. Su tale risultato hanno inciso alcuni componenti straordinarie, in particolare: • iscrizione di 360 milioni di Attività Fiscali Anticipate,in Italia, in relazione alle quote di ammortamento dell’avviamento affrancato nel 2008, deducibili ai fini IRAP; • svalutazione per 186 milioni di Attività Fiscali Anticipate per perdite pregresse della Holding dell’ex Gruppo Capitalia che si ritiene di non poter utilizzare; • iscrizione di 455 milioni di Attività Fiscali Anticipate in Germania relative a perdite pregresse che, in base al nuovo piano quinquennale, si ritiene di poter utilizzare a riduzione delle imposte dovute negli esercizi futuri. L’Utile di periodo è pari a 1,8 miliardi: sottraendo la quota di pertinenza di Terzi (321 milioni) e gli effetti economici della Purchase Price Allocation derivante prevalentemente dall’acquisizione del Gruppo Capitalia (232 milioni), si ottiene un Utile netto di pertinenza del Gruppo pari a 1,3 miliardi. Raccordo Capogruppo - Consolidato Il Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo, incluso l’utile di periodo, si attesta al 31 dicembre 2010 a 64,3 miliardi, a fronte dei 59,7 miliardi rilevati al 31 dicembre 2009. Nella tabella che segue si riporta il raccordo fra il patrimonio netto e l’Utile netto della Capogruppo ed i corrispondenti dati a livello consolidato. (milioni di €) Raccordo Capogruppo - Consolidato Saldi al 31 dicembre 2010 della Capogruppo Eccedenze rispetto ai valori di carico: - società consolidate - società valutate con il metodo del patrimonio netto Storno dividendi incassati nel periodo dalla Capogruppo Altre rettifiche di consolidamento Saldi al 31 dicembre 2010 di pertinenza del Gruppo Patrimonio e utili di pertinenza di terzi Saldi al 31 dicembre 2010 compreso terzi 46 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit PATRIMONIO NETTO DI CUI: UTILE NETTO 57.771 7.145 7.012 133 (1) (691) 64.224 3.479 67.703 783 3.320 3.108 212 (2.752) (28) 1.323 321 1.644 Capital and Value Management Principi di creazione di valore e allocazione del capitale Al fine di creare valore per gli azionisti, le linee guida strategiche del Gruppo sono volte ad ottimizzare la composizione del proprio portafoglio di attività. Tale obiettivo è perseguito attraverso il processo di allocazione del capitale alle differenti linee di business in rapporto agli specifici profili di rischio e alla capacità di generare extra reddito, misurato come EVA, il principale indicatore di performance correlato al TSR (Total Shareholder Return). Lo sviluppo dell’operatività del Gruppo in ottica di creazione di valore richiede un processo di allocazione e gestione del capitale disciplinato nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo, in cui si articolano: • la formulazione della proposta di propensione al rischio e degli obiettivi di patrimonializzazione; • l’analisi dei rischi associati ai driver del valore e conseguente allocazione del capitale alle linee di attività ed alle Business Unit; • l’assegnazione degli obiettivi di performance aggiustate per il rischio; • l’analisi dell’impatto sul valore del Gruppo e della creazione di valore per gli azionisti; • l’elaborazione e proposta del piano finanziario e della dividend policy. Il processo di allocazione del capitale è basato su una logica di “doppio binario”, considerando sia il capitale economico, misurato attraverso la completa valutazione dei rischi tramite modelli di risk management, e sia il capitale regolamentare, quantificato applicando gli obiettivi interni di capitalizzazione ai requisiti di capitale regolamentari. (milioni di €) EVA per settori di attività ESERCIZIO Retail Corporate Investment Banking (CIB) Private Banking Asset Management Central Eastern Europe (CEE) Altre componenti1 Totale Gruppo 2010 (232) (249) 124 217 (15) (1.937) (2.092) 2009 228 (259) 143 185 50 (2.339) (1.992) Note: I dati 2009 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo. 1. Global Banking Services, Corporate Centre, elisioni e rettifiche di consolidamento non attribuite ai singoli settori di attività. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 47 Relazione sull’andamento della gestione Risultati del Gruppo (SEGUE) Capital and Value Management (SEGUE) Ratio patrimoniali Il Gruppo gestisce dinamicamente il capitale monitorando i ratio patrimoniali di vigilanza, anticipando gli opportuni interventi necessari all’ottenimento degli obiettivi e ottimizzando la composizione dell’attivo e del patrimonio. La pianificazione ed il monitoraggio si riferiscono da un lato al patrimonio netto ed alla composizione del patrimonio di vigilanza (Core Tier 1, Tier 1, Lower e Upper Tier 2 e Tier 3 Capital) e dall’altro ai Risk Weighted Asset (RWA). I Risk Weighted Assets per i portafogli gestiti tramite il modello Advanced, non dipendono solo dal valore nominale degli asset ma anche dai corrispondenti parametri creditizi. Oltre alle dinamiche dei volumi, è quindi cruciale il monitoraggio e la previsione dell’evoluzione della qualità creditizia del portafoglio in funzione dello scenario macroeconomico (il cosiddetto effetto pro-ciclicità). Il Core Tier 1 Ratio (Basilea 2) a dicembre 2010 è pari a 8,58%. Il Tier 1 Ratio e il Total Capital Ratio sono rispettivamente pari a 9,46% e 12,68%. (milioni di €) Ratio patrimoniali DATI AL 31.12.2009 POST AUMENTO DI CAPITALE ANTE AUMENTO DI CAPITALE 57.655 43.037 39.006 58.257 42.919 38.288 54.372 39.034 34.435 454.850 12,68% 9,46% 8,58% 452.388 12,88% 9,49% 8,47% 452.388 12,02% 8,63% 7,62% DATI AL 31.12.2010 Patrimonio di vigilanza1 Patrimonio di base Core Tier 1 Capital Totale attività ponderate per il rischio Total Capital Ratio Tier 1 Ratio Core Tier 1 Ratio2 Note: I dati 2009 Post Aumento di Capitale considerano l’effetto dell’aumento di capitale annunciato il 29 settembre 2009 e concluso il 24 febbraio 2010. 1. Si ricorda che la Banca d’Italia con provvedimento del 18 maggio 2010 ha emanato nuove disposizioni di vigilanza sul trattamento delle riserve da rivalutazione relative ai titoli di debito detenuti nel portafoglio “attività finanziarie disponibili per la vendita” ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza (filtri prudenziali). In particolare, in alternativa all’integrale deduzione della minusvalenza netta dal Tier 1 e all’inclusione al 50% della plusvalenza netta nel Tier 2 secondo l’approccio asimmetrico previgente, è stata riconosciuta la possibilità di neutralizzare completamente le plusvalenze e le minusvalenze rilevate nelle citate riserve successivamente al 31 dicembre 2009, limitatamente ai soli titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all’Unione Europea. Il Gruppo, comunicando la propria scelta alla Banca d’Italia in data 28 giugno 2010, si è avvalso della citata facoltà, che è stata quindi applicata a partire dal calcolo del patrimonio di vigilanza riferito al 30 giugno 2010. 2. Incluse le azioni soggette ad usufrutto con Mediobanca e che rappresentano il sottostante ai Cashes. La recente crisi finanziaria ed economica, iniziata nel 2007, ha innescato intensi dibattiti circa la necessità di rivedere, in senso più restrittivo, le regole di misurazione del capitale e dei coefficienti patrimoniali imposti da Basilea 2. Allo scopo di incrementare la solidità del settore bancario, il Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria ha pubblicato in data 16 dicembre 2010 il pacchetto della riforma (Basilea 3). La riforma modifica le regole in materia di adeguatezza patrimoniale e introduce limiti in tema di liquidità, 48 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit raccolta a medio-lungo termine e leverage. Il Comitato di Basilea ha definito una graduale introduzione delle nuove regole, con la completa implementazione entro gennaio 2019 e l’entrata in vigore delle regole a partire da gennaio 2013. La progressiva implementazione ridurrà l’impatto sull’economia reale di requisiti più stringenti. Il patrimonio Il Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo, incluso l’Utile di periodo (1.323 milioni), si attesta al 31 dicembre 2010 a 64.224 milioni a fronte dei 59.689 milioni rilevati al 31 dicembre 2009. Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto del Gruppo fra i due esercizi è riportato nella nota integrativa, Parte B) dello stato patrimoniale - Sezione 15 dove sono riportati ulteriori dettagli. Nella seguente tabella sono evidenziati le principali variazioni intervenute nel 2010. Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo Patrimonio netto al 31 dicembre 2009 Aumento di capitale (al netto dei costi capitalizzati) Canoni di usufrutto di periodo relativi all’operazione c.d. Cashes Dividendi distribuiti Differenze di cambio Variazioni delle riserve di valutazioni “Attività disponibili per la vendita” e “Copertura dei flussi Finanziari” Altre variazioni Utile del periodo Patrimonio netto al 31 dicembre 2010 (milioni di €) 59.689 3.915 (156) (550) 600 (652) 55 1.323 64.224 Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo Si riportano di seguito i risultati del 2010 per settori di attività, che verranno commentati nei capitoli successivi. Rispetto al 2009, come già detto, la Polonia è considerata all’interno delle rispettive aree di business di riferimento. I conti economici dei periodi precedenti sono stati ricostruiti per tener conto di tali variazioni di perimetro. (milioni di €) Dati di sintesi per settore di attività CAPOGRUPPO E ALTRE SOCIETÀ (INCLUSO ELISIONI E RETTIFICHE) TOTALE CONSOLIDATO DI GRUPPO RETAIL CORPORATE & INVESTMENT BANKING (CIB) Dati economici MARGINE DI INTERMEDIAZIONE Esercizio 2010 Esercizio 2009 10.023 10.842 10.270 10.840 804 849 834 737 4.652 4.612 (236) (308) 26.347 27.572 COSTI OPERATIVI Esercizio 2010 Esercizio 2009 (7.443) (7.701) (3.556) (3.530) (557) (563) (488) (455) (2.140) (1.952) (1.299) (1.124) (15.483) (15.324) RISULTATO DI GESTIONE Esercizio 2010 Esercizio 2009 2.580 3.141 6.714 7.310 247 286 346 282 2.512 2.661 (1.535) (1.432) 10.864 12.248 UTILE LORDO OPERATIVITÀ CORRENTE Esercizio 2010 Esercizio 2009 619 1.198 2.715 2.083 234 255 329 291 1.063 911 (2.443) (1.438) 2.517 3.300 EVA Esercizio 2010 Esercizio 2009 (232) 228 (249) (259) 124 143 217 185 (15) 50 (1.937) (2.339) (2.092) (1.992) Cost/income ratio Esercizio 2010 Esercizio 2009 74,3% 71,0% 34,6% 32,6% 69,3% 66,3% 58,5% 61,7% 46,0% 42,3% n.s. n.s. 58,8% 55,6% Numero Dipendenti1 al 31 dicembre 2010 al 31 dicembre 2009 62.216 63.821 16.473 16.975 3.074 3.064 1.889 1.960 51.617 52.390 26.740 26.852 162.009 165.062 PRIVATE BANKING ASSET MANAGEMENT CENTRAL EASTERN EUROPE (CEE) Note: I dati 2009 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo EVA. 1. “Full time equivalent”. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 49 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Retail IN BREVE Raccolta da Clientela (milioni di €) Austria 22.550 Margine di intermediazione (milioni di €) 10.023 Polonia 112.728 2. Crediti su Depositi v/clientela Germania G e 331.773 +97,3% Italia 118.383 383 Dipendenti 62.216 Introduzione La Strategic Business Area Retail1 di UniCredit Group ha l’obiettivo primario di consentire ai singoli individui, alle famiglie e alle piccole imprese di soddisfare le loro esigenze finanziarie offrendo loro una gamma completa di prodotti e servizi affidabili e di elevata qualità ad un prezzo concorrenziale. Il perimetro della SBA Retail, fino al 31 ottobre includeva, le seguenti business line: • le tre banche Retail italiane, UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma e Banco di Sicilia; • il Retail Network di UniCredit Bank AG in Germania e di UniCredit Bank Austria in Austria; • il Retail Network di Bank Pekao in Polonia; • UniCredit Family Financing Bank2; • FinecoBank in Italia, DAB Bank in Germania e DAT Bank in Austria3. Nel 2010 la SBA Retail è stata impegnata in una serie di attività finalizzate alla realizzazione del progetto “Insieme per i clienti”, che mira a migliorare la relazione con i clienti unificando l’offerta commerciale e i modelli di servizio, a ridurre i tempi di risposta grazie alla revisione del modello di deleghe creditizie e a ridurre i costi attraverso la riorganizzazione della rete distributiva italiana. Tale progetto, a partire da novembre, ha portato alla creazione di una banca unica attraverso la fusione di diverse aziende del Gruppo. UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia e UniCredit Family Financing Bank sono state oggetto di fusione per incorporazione nella Capogruppo. La SBA Retail si avvale anche del supporto di una struttura di marketing cross country, che definisce le strategie di marketing per i diversi segmenti di clientela e per i diversi canali e si propone di offrire ai propri clienti i migliori prodotti e servizi grazie ad un approccio globale e alla condivisione di esperienze tra i vari paesi. I principali punti di forza del Gruppo nel Retail banking sono l’esperienza del proprio personale, la centralità della soddisfazione del cliente e la presenza internazionale. 1. Nell’introduzione sono elencate le principali business line che compongono il perimetro della “Strategic Business Area Retail”, chiamata anche SBA Retail, oltre ad una breve descrizione della sua mission e dei suoi principali punti di forza. 2. Società specializzata nel business del credito al consumo e dei mutui residenziali, che supporta le banche Retail con soluzioni in grado di rispondere alle molteplici esigenze di finanziamento delle famiglie. 3. Banche del Gruppo che offrono i servizi bancari e d’investimento delle banche tradizionali, differenziandosi per la specializzazione nel business del trading online e per una spiccata vocazione all’innovazione tecnologica. 50 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Performance finanziaria Nel 2010 la SBA Retail ha registrato un margine d’intermediazione di 10.023 milioni, con un calo rispetto all’anno precedente (-7,6%) riconducibile esclusivamente alla contrazione del margine d’interesse. Il margine d’interesse, infatti, ha registrato una performance negativa, a causa del trend sfavorevole dei tassi che ha portato l’Euribor ai minimi storici (l’Euribor a un mese nel 2010 ha registrato una diminuzione media di 35 punti base rispetto al 2009). Questo fenomeno di progressiva riduzione dei tassi di mercato, cominciato negli ultimi mesi del 2008, ha condizionato negativamente la redditività della SBA Retail. Inoltre le misure riguardanti l’abolizione della commissione di massimo scoperto in Italia a partire dal secondo semestre 2009 hanno contribuito alla contrazione del margine d’interesse sugli impieghi. Sul versante commissioni, invece, la SBA Retail ha registrato una crescita nel 2010 rispetto all’anno precedente, riconducibile alle commissioni legate alla vendita di prodotti d’investimento e di bancassicurazione (soprattutto ramo danni legate all’incremento delle nuove erogazioni di mutui), che hanno confermato un elevato livello di produttività nonostante l’impatto sulla rete distributiva delle attività legate al progetto “Insieme per i clienti”. (milioni di €) Conto economico ESERCIZIO RETAIL Margine di intermediazione Costi operativi Risultato di gestione Rettifiche nette su crediti Utile lordo operatività corrente 2010 2009 VARIAZIONE % 10.023 (7.443) 2.580 (1.778) 619 10.842 (7.701) 3.141 (1.767) 1.198 - 7,6% - 3,3% - 17,9% + 0,6% - 48,4% 3° TRIM VARIAZIONE % SU 3° TRIM ‘10 2009 4° TRIM 2.415 (1.865) 551 (368) 173 + 4,9% - 4,2% + 35,7% + 17,9% - 14,0% 2.542 (1.879) 664 (339) 305 2010 4° TRIM 2.533 (1.786) 747 (435) 149 (milioni di €) Stato patrimoniale CONSISTENZE AL RETAIL Crediti verso clientela Raccolta da clientela (incluso titoli) Totale RWA RWA per rischio di credito VARIAZIONE SU DIC ‘09 31.12.2010 30.09.2010 31.12.2009 ASSOLUTA % 171.348 188.232 77.932 61.958 173.411 239.105 79.051 65.227 175.250 245.570 75.014 60.168 - 3.903 - 57.338 2.918 1.789 - 2,2% - 23,3% + 3,9% + 3,0% (milioni di €) Totale prestiti e depositi per paese CREDITI VERSO CLIENTELA RETAIL Italia Germania Austria Polonia Totale 31.12.2010 31.12.2009 VARIAZIONE % 111.081 31.788 19.954 8.524 171.348 114.547 34.091 19.191 7.422 175.250 - 3,0% - 6,8% + 4,0% + 14,8% - 2,2% DEBITI VERSO CLIENTELA E TITOLI 31.12.2010 31.12.2009 VARIAZIONE % 123.625 30.021 21.545 13.041 188.232 181.179 30.234 22.126 12.031 245.570 - 31,8% - 0,7% - 2,6% + 8,4% - 23,3% Principali indicatori ESERCIZIO RETAIL EVA (milioni di €) Capitale assorbito (milioni di €) RARORAC Margine Intermediazione/RWA (media) Cost/income Costo del rischio VARIAZIONE 2010 2009 ASSOLUTA % (232) 5.507 -4,21% 13,06% 74,3% 1,02% 228 5.310 4,30% 13,74% 71,0% 0,98% - 460 196 n.s. - 68pb 323pb 4pb - 201,5% + 3,7% Personale DATI AL RETAIL Dipendenti (numero "Full Time Equivalent") VARIAZIONE SU DIC ‘09 31.12.2010 30.09.2010 31.12.2009 ASSOLUTA % 62.216 62.045 63.821 -1.605 - 2,5% UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 51 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Retail (SEGUE) Un importante contributo all’incremento delle commissioni è arrivato dalla commissione per la messa a disposizione fondi che, da luglio 2009, come previsto dal cosiddetto “decreto anticrisi”, ha sostituito il precedente metodo di calcolo comunemente definito “commissione di massimo scoperto”, che nel primo semestre 2009 era contabilizzato nel margine d’interesse. Le commissioni sono state parzialmente controbilanciate dalla valutazione al fair value dei derivati di copertura delle cartolarizzazioni, legata al più elevato livello di estinzioni anticipate sul portafoglio dei mutui a tasso fisso rispetto a quello sottostante i derivati. Nel 2010 i costi operativi si sono attestati a 7.443 milioni, con una diminuzione del 3,3% rispetto al 2009. Tale variazione è l’effetto combinato della dinamica delle spese del personale e delle altre spese amministrative che hanno beneficiato delle azioni avviate già da tempo volte ad una riduzione strutturale dei costi. Le spese per il personale sono diminuite soprattutto sulla componente fissa per effetto del rilevante ridimensionamento dell’organico iniziato nel 2009. Il numero di FTE4 della SBA Retail al 31 dicembre 2010 è diminuito di 1.605 unità (-2,5%), rispetto a fine 2009, concentrate in Italia. Al netto dei 627 FTE della società UniCredit Direct Services Gmbh5 conferiti alla SBA Retail il calo effettivo sarebbe stato di 2.232. Le azioni volte al contenimento strutturale dei costi hanno comportato una riduzione delle altre spese amministrative, soprattutto in Italia, in particolare sulle spese d’information & communication technology, su spese di rappresentanza e di viaggio e sulle altre spese di funzionamento. Le dinamiche evidenziate dal margine d’intermediazione e dai costi operativi hanno determinato una flessione del 17,9% del risultato di gestione nel 2010 che si è attestato a 2.580 milioni contro i 3.141 milioni del 2009. Nonostante gli sforzi volti al contenimento dei costi, il cost/income ratio (rapporto tra costi operativi e margine d’intermediazione), a dicembre 2010, ha fatto registrare un peggioramento (74,3% rispetto al 71,0% del 2009) per effetto della peggiore dinamica dei ricavi. Le rettifiche nette su crediti della SBA Retail nel 2010 corrispondono complessivamente a 1.778 milioni in linea rispetto all’anno precedente (+0,6%). Tali rettifiche, hanno generato un costo del rischio annualizzato di 102 punti base, in aumento di 4 punti rispetto all’anno precedente. Tale incremento, in Italia è stato condizionato dalla contrazione dei volumi di crediti alla clientela, dall’impatto sul time value della dinamica dei tassi concentrato nell’ultimo trimestre e dai costi derivanti dall’operazione straordinaria “Insieme per i clienti”. Austria e Germania proseguono il miglioramento del costo del rischio per effetto delle azioni messe in atto. La Polonia, che rappresenta il 5% sul totale della divisione, mostra una crescita più elevata anche per il diverso mix di prodotti (alta concentrazione del credito al consumo). La SBA Retail nel 2010 ha raggiunto un utile lordo 4. FTE - Full Time Equivalents. 5. Call center del Gruppo UniCredit a supporto del settore di attività retail in Germania. 52 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit dell’operatività corrente pari a 619 milioni in calo rispetto ai 1.198 milioni del 2009 (-48,4%). Nel quarto trimestre 2010, il margine d’intermediazione ha registrato un aumento rispetto al terzo trimestre grazie all’effetto combinato della crescita del margine d’interesse (l’Euribor a un mese nel quarto trimestre ha registrato un incremento medio di 20 punti base rispetto al terzo trimestre) e delle commissioni legate alla ripresa delle attività di gestione e intermediazione del risparmio e della nuova produzione di mutui e crediti al consumo dopo la stagionalità del terzo trimestre. I costi hanno confermato il trend di riduzione strutturale. L’effetto combinato della dinamica dei ricavi e dei costi ha portato ad un incremento del risultato di gestione superiore al 35%. Tale risultato è stato parzialmente controbilanciato dalle rettifiche su crediti attuate nel quarto trimestre per 435 milioni (+17,9%). L’aumento è dovuto all’impatto della dinamica dei tassi d’interesse sul time value e alla già citata operazione “Insieme per i clienti”. L’utile lordo, nel quarto trimestre 2010, si è attestato a 149 milioni, in calo (-14%) rispetto al trimestre precedente, a causa dei costi d’integrazione accantonati in Italia per finanziare il piano esodi concordato con le associazioni sindacali a valere nei prossimi anni. Al netto di tale accantonamento, infatti, la SBA Retail avrebbe chiuso con un utile lordo di 274 milioni, in deciso aumento rispetto al trimestre precedente. La SBA Retail, a fine dicembre 2010, ha totalizzato 171,3 miliardi di crediti verso la clientela, con una contrazione di 3,9 miliardi rispetto a dicembre 2009 (-2,2%). Tale riduzione, concentrata in Italia e Germania, è stata solo parzialmente compensata dal trend in controtendenza in Austria e in Polonia. Lo stock della raccolta da clientela della SBA Retail, rappresentata dai depositi e dai titoli in circolazione, a fine dicembre 2010 ammonta a 188,2 miliardi, con un calo di 57 miliardi rispetto a dicembre 2009 (-23,3%) ascrivibile alla cancellazione, seguita all’operazione “Insieme per i clienti”, dei titoli emessi nei confronti della Holding. La raccolta diretta da clientela, di 176 miliardi, ha registrato, invece, un calo di 5,9 miliardi rispetto a dicembre 2009. Al netto della dinamica riguardante le obbligazioni utilizzate per finanziare lo stock dei mutui e dei prestiti personali derivanti dalle banche commerciali, il decremento effettivo dei depositi da clientela è stato di 3,6 miliardi. Tale diminuzione è da ascrivere alla contrazione dei depositi a termine da clientela in Italia, parzialmente controbilanciata dalla crescita registrata in Polonia. La SBA Retail ha registrato a fine dicembre un valore di 77,9 miliardi di RWA, con un incremento pari a 2,9 miliardi rispetto al valore di fine dicembre 2009 (+3,9%), ascrivibile all’Austria provocato dall’esposizione di parte del portafoglio crediti alle oscillazioni del mercato dei cambi. Al netto della dinamica dell’Austria gli RWA avrebbero registrato una riduzione beneficiando della contrazione dei volumi dei crediti in Italia. Linee di business per attività, area geografica, società Sintesi dei progetti 2010 Attività Finanziarie della Clientela1 Totale Prestiti alla Clientela (dicembre 2010, miliardi di €) (dicembre 2010, miliardi di €) 2632 111 Altro Raccolta Diretta Risparmio Gestito Risparmio Amministrato Parte del totale 97 13 SB M/L termine 14 SB breve termine Credito al consumo 15 9 80 77 85 30 21 25 Mutui a famiglie consumatrici 39 22 9 16 60 13 32 1,4 11 0,8 20 3 0,5 2 13 2 18 8 0,3 1,3 3 7 ITALIA GERMANIA AUSTRIA POLONIA 67% 19% 10% 4% Parte del totale 5 ITALIA GERMANIA AUSTRIA POLONIA 65% 19% 11% 5% 0,8 0,5 0,6 1. Dati comprensivi degli asset di Fineco Bank in Italia, DAB Group in Germania. 2. Dati della nuova rete commerciale, netto Enti. I due grafici mostrano il contributo dei quattro paesi alla composizione delle attività finanziarie e degli impieghi della SBA Retail suddivisi per tipologia di prodotto. A fine dicembre 2010, al totale di attività finanziarie della clientela di 395 miliardi, l’Italia contribuisce per il 67%, la Germania per il 19%, l’Austria per il 10% e la Polonia per il 4%. In Italia e Germania si registra una penetrazione della raccolta indiretta superiore al 60%, mentre negli altri paesi, caratterizzati da percentuali più elevate di depositi di risparmio, il suo peso è rispettivamente del 43% in Austria e del 21% in Polonia. satisfaction. Il TRI*M index a dicembre 2010 ha registrato un valore di 61 con un miglioramento di 3 punti rispetto a dicembre 2009, proseguendo il trend di crescita che ha caratterizzato il 2009. È stato inoltre registrato un calo dei reclami Q488 e dei reclami scritti con una riduzione del volume degli esborsi, rispettivamente del 22% e del 36% rispetto allo stesso periodo del 2009. Retail Network Italia Al fine di razionalizzare le attività di banca multicanale e di semplificare l’operatività della clientela per incrementarne la fidelizzazione e ampliare l’offerta commerciale, sono state offerte diverse nuove soluzioni. È stata completata l’integrazione tra Canali Diretti (es. Contact Center, Banca Via Internet, Sito Pubblico UniCredit, ATM) e sistemi di CRM per dare maggiore efficacia all’azione di vendita e soddisfare al meglio le esigenze della clientela. È stata, inoltre, creata una nuova piattaforma mobile banking con la quale i clienti possono operare attraverso i principali apparecchi (iPhone, BlackBerry e Smartphone). Sono state realizzate nuove soluzioni Internet Banking tra cui la firma elettronica per sottoscrivere on-line alcuni prodotti e servizi, il pagamento on-line dei contributi INPS e il lancio di una sezione dedicata alle donazioni per le esigenze del mondo No profit. In ambito customer satisfaction sono proseguite le attività già esistenti (TRI*M6 Index, Mystery Shopping7, Gestione dei Reclami, Qualità Operativa) volte a rafforzare i risultati in termini di customer Nel segmento Mass Market è stato attuato un piano di revisione della gamma dei conti Genius, per rinnovare e razionalizzare le Al totale di prestiti alla clientela di circa 171 miliardi, l’Italia contribuisce per il 65%, la Germania per il 19%, l’Austria per il 11% e la Polonia per il restante 5%. Anche il mix è differente nei quattro paesi. I mutui ipotecari per l’acquisto della casa rappresentano ovunque il prodotto prevalente con una penetrazione media del 56%. Nel credito al consumo l’Italia contribuisce per il 69% ai 13,6 miliardi di finanziamenti totali. Infine, l’Italia contribuisce all’89% dei prestiti a breve termine alle piccole imprese. 6. L’Indice TRI*M misura il livello di fidelizzazione della clientela attraverso una sommatoria ponderata di valutazioni che gli intervistati danno della Società in base a 4 principali indici di fidelizzazione, due dei quali sono legati al grado di soddisfazione (soddisfazione complessiva e raccomandabilità) mentre gli altri due misurano la fedeltà (probabilità di acquisti ripetuti e vantaggio sulla concorrenza). 7. Il Mystery Shopping è un’attività volta esaminare la qualità del modello di servizio delle agenzie fin dal primo contatto del potenziale cliente per verificare la capacità di conquistare i non clienti . L’attività è svolta da un consulente esterno che indossa i panni di un potenziale cliente interessato a conoscere i servizi e prodotti del Gruppo per valutare l’opportunità di aprire un nuovo rapporto. Il Mystery Shopper concentra la sua attenzione sulle aree di accoglienza, consulenza e orientamento al cliente. 8. “Q” sta per qualità operativa e “48” per impegno formale a risolvere in 48 ore errori, ritardi o malfunzionamenti sollevati verbalmente dai clienti. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 53 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Retail (SEGUE) caratteristiche ed i contenuti dei conti correnti dedicati ai clienti privati, con l’obiettivo di migliorare la copertura dei loro bisogni, semplificando i servizi offerti e valorizzando i canali diretti. Il rinnovo della gamma è stato supportato da una comunicazione focalizzata sul brand Genius, storicamente associato alla gamma di conti correnti UniCredit, con un approccio innovativo che mirava a mettere in evidenza la capacità di rispondere allo stile di vita e ai bisogni dei diversi target di clientela. È stata lanciata la nuova “Genius Card Nectar”, la prima carta prepagata in Italia che partecipa al programma fedeltà Nectar, che consente di accumulare punti per gli acquisiti effettuati in più di 5.000 punti vendita retail. Il lancio del prodotto è stato abbinato ad una campagna di comunicazione dedicata, attraverso la stampa periodica e una selezione di siti internet, volta a valorizzare la partnership tra UniCredit e Nectar. Il segmento Personal Banking per consolidare la relazione con i clienti ha introdotto il servizio di consulenza “Pioneer Idee di Investimento” che mira a proporre ai clienti fondi segnalati da Pioneer al fine di ampliare la diversificazione del portafoglio e cogliere le opportunità offerte dal trend di mercato. Al fine di trovare un giusto equilibrio tra la qualità del servizio di consulenza e la necessità di ottimizzare il cost-to-serve è stato rivisto l’approccio alla clientela Retail, attraverso una ridefinizione delle soglie di segmentazione. In particolare la clientela Personal Banking è stata divisa in due fasce affidate a due tipologie di consulenti. I consulenti Personal Banking, che hanno l’obiettivo di gestire i bisogni finanziari dei propri clienti cercando di aumentarne lo share of wallet e di sviluppare l’acquisizione di nuova clientela tramite i referral, e i consulenti smart affluent, che devono curare la crescita e lo sviluppo dei clienti con elevato potenziale al fine di traghettarli al Personal Banking. Per quanto riguarda i risultati commerciali, nel 2010 la rete ha conseguito 24 miliardi di vendite di prodotti d’investimento, grazie al forte contributo del collocamento di obbligazioni e dei prodotti di bancassicurazione, con un passo giornaliero di vendita che si mantiene in linea con i valori elevati registrati nel 2009, nonostante l’impatto sulla rete del progetto “Insieme per i clienti”. La raccolta netta gestita ha registrato un risultato positivo di 1,3 miliardi (4,4% dello stock), sostenuta soprattutto dal collocamento di UniGarantito, prodotto assicurativo a capitale garantito con circa 3 miliardi di polizze vendute. Il flusso netto delle attività finanziarie della clientela ha registrato un leggero calo (-0,5% dello stock), per effetto di una forte riduzione della raccolta a termine compensata dal buon andamento della raccolta a vista, dei bond di Gruppo e della raccolta netta gestita. Sono proseguite, inoltre, le attività finalizzate al cross-selling che hanno consentito di confermare il BIS Index9 sui clienti privati e di registrare un miglioramento sui clienti imprese. Per il segmento Small Business nel 2010 è stato completato il progetto “Big in Business”, ideato per contribuire al miglioramento della qualità del servizio offerto ai clienti piccole imprese. Il progetto mirava ad individuare le problematiche operative più diffuse per trovare soluzioni ad hoc, a sviluppare la condivisione delle esperienze professionali di successo e a diffondere le logiche dei modelli di servizio. Per il sottosegmento Business Easy (dedicato alle microimprese e lavoratori autonomi) è stato sviluppato un canale remoto dedicato ed uno strumento finalizzato a supportare i consulenti nelle attività di cross selling. È stata lanciata l’iniziativa “Valore Professioni” che mira a sostenere il mondo delle libere professioni con un plafond di 500 milioni e un’intera gamma di prodotti dedicati. È stata realizzata una linea di credito dedicata a finanziare i sistemi fotovoltaici per supportare lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile. Sul piano istituzionale Retail Network Italy ha confermato la sua attenzione al segmento piccole imprese attraverso l’organizzazione di eventi dedicati. La settima edizione del “Rapporto UniCredit sulle Piccole Imprese”, presentata a Roma a dicembre 2010, oltre a rinnovare l’indagine sul clima di fiducia delle piccole imprese, è stato dedicato all’analisi delle caratteristiche delle imprese internazionalizzate. È continuata l’attività di sostegno a favore delle piccole imprese attraverso l’erogazione di circa 10 miliardi di nuovi finanziamenti, pari ad oltre 173.000 pratiche, con un tasso d’accettazione delle domande di finanziamento del 78%. In particolare, nell’ambito del progetto “Impresa Italia10”, nel 2010, sono stati erogati più di 1 miliardo di nuovi finanziamenti (compresi nuovi accordati e rinnovi con aumento a breve termine) per 14.744 pratiche, che portano a 2 miliardi erogati dall’avvio del progetto. Inoltre nell’ambito dell’iniziativa “SOS Impresa Italia11” dalla data del lancio sono state supportate circa 30 mila piccole imprese nella regolarizzazione della loro posizione creditizia, di cui 20 mila imprese con 2,5 miliardi di nuovi finanziamenti. Retail Network Germania Il segmento Mass Market ha continuato a focalizzarsi sulla crescita del business dei finanziamenti, supportandola con diverse iniziative commerciali focalizzate su un pricing molto attraente in un contesto caratterizzato da un’elevata concorrenza 9. BIS sta per Indice Bisogni Soddisfatti. L’indice BIS è un indicatore che misura il numero di bisogni soddisfatti dei clienti attraverso i prodotti venduti. 10. Progetto lanciato ad inizio 2008 che ha previsto lo stanziamento di un plafond aggiuntivo a sostegno delle imprese, veicolato sul territorio attraverso associazioni di categoria e Confidi, per garantire afflusso di risorse in un momento di crisi di liquidità dei mercati. 11. Iniziativa partita da un accordo firmato nel settembre 2009 con le associazioni d’artigiani e commercianti, con l’obiettivo di salvare dalla crisi le imprese strutturalmente sane che stavano vivendo un periodo di difficoltà, attraverso strumenti finanziari innovativi (ad esempio, l’estensione dei piani di rimborso o la sospensione temporanea delle rate, ecc.). 54 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit sul prezzo. In particolare gli sforzi della rete commerciale sono stati rifocalizzati sui mutui registrando una notevole crescita in termini di nuova produzione. È stato rilanciato il canale online per la vendita di crediti al consumo con l’introduzione di un attraente pricing basato sul reddito. Le attività di cross-selling si sono focalizzate sul processo di consulenza basato sui bisogni lungo le diverse fasi del ciclo di vita dei clienti. I “Wüstenrot”, prodotti di risparmio legati ai mutui residenziali, hanno registrato una crescita significativa delle vendite. Tutti gli sforzi commerciali sono stati supportati da diverse iniziative di comunicazione su POS, mailing e spot radio focalizzate sull’elevata qualità della consulenza di UniCredit Bank AG per la quale ha vinto diversi premi nel 2010. Il segmento Personal Banking ha continuato a focalizzare le attività di vendita principalmente su soluzioni gestite attraverso il suo prodotto guida “HVB VermögensDepot privat”. Tale prodotto innovativo mira a soddisfare i bisogni dei clienti combinando il know how della banca nell’asset allocation insieme ad un frequente controllo personalizzato della performance. I fondi a capitale garantito, realizzati in collaborazione con Pioneer, hanno ampliato la gamma prodotti. La revisione del modello del business di bancassurance grazie ai notevoli investimenti volti alla qualificazione professionale dei consulenti è riuscito a migliorare il processo di vendita di UniCredit Bank AG nell’offerta dei prodotti assicurativi con conseguente crescita dei ricavi superiore al 20%. È proseguita l’attività volta ad una maggiore efficienza nella segmentazione della clientela. I clienti che mostravano di avere i requisiti di elevato standing sono stati offerti alla divisione Private Banking al fine di soddisfare al meglio i loro bisogni. Dopo un 2009 condizionato dalle conseguenze della crisi finanziaria nel 2010 è cresciuta la richiesta di consulenza finanziaria spinta dal timore in merito all’incertezza della ripresa economica e ai rischi legati all’inflazione e al debito sovrano di alcuni paesi europei. Per andare incontro a tale richiesta sono stati organizzati 300 eventi locali su tematiche finanziarie che hanno riscontrato un’ampia adesione da parte del pubblico. Il segmento Small Business ha aiutato i propri clienti a beneficiare della ripresa economica fornendo loro finanziamenti per la liquidità e per gli investimenti. UniCredit Bank AG ha continuato a focalizzarsi sul business dei prodotti di finanziamento attraverso l’iniziativa “HVB InvestKredit” che offriva un attraente rendimento del 4,99% per i finanziamenti finalizzati ad investimenti a medio lungo termine. È proseguita la campagna di qualificazione dei consulenti per gestire al meglio i finanziamenti garantiti dallo stato “Sonderkredite” a beneficio dei propri clienti con conseguente incremento dei volumi di nuova produzione. UniCredit Bank AG ha continuato a puntare su “Konto4Business”, il conto modulare a valore aggiunto che fornisce interessanti servizi in collaborazione con Deutsche Post e Creditreform che ha permesso di aumentare l’acquisizione dei clienti. UniCredit Bank AG ha continuato a puntare su “Business Dialog” strumento di consulenza sugli investimenti utilizzato per la sfera privata degli imprenditori facendo leva sul supporto degli specialisti d’investimenti della SBA Retail. Retail Network Austria Nel segmento Mass Market, UniCredit Bank Austria ha ampliato la gamma d’offerta delle carte di credito e ha rivisto i costi e le ricariche delle carte esistenti. Ha lanciato inoltre una nuova Carta Platinum e diverse carte Gold che hanno riscontrato il gradimento da parte di 27 mila clienti. È stata lanciata l’iniziativa commerciale “Herbstschwerpunkt” attraverso la quale i consulenti hanno contattato i clienti che nel corso dell’anno hanno manifestato interesse nei confronti dei prodotti UniCredit Bank Austria. È stata infine completata l’attività di revisione dei portafogli dei consulenti, con più di 43.000 clienti Mass Market trasferiti sotto la responsabilità di consulenti dedicati, migliorando ulteriormente la qualità dei portafogli. Nel segmento Personal Banking, UniCredit Bank Austria ha continuato a mirare all’obiettivo di diventare la prima banca di riferimento per i clienti affluent in Austria. Il 2010 è stato contraddistinto dal programma di formazione esteso a tutti i consulenti affluent “Solutions4Affluents” che mira a diffondere un metodo di consulenza basato sui bisogni dei clienti al fine di aumentare la customer satisfaction e di promuovere la segnalazione di nuovi clienti. Sono state lanciate diverse campagne CRM dedicate ai clienti affluent e report commerciali volti a monitorare che ciascun cliente affluent venga contattato almeno una volta l’anno per un check-up meeting dedicato. Tali iniziative hanno consentito di incontrare il 70% dei clienti affluent nel 2010 per un check up finalizzato ad analizzare la situazione dei clienti affluent e verificare l’opportunità di modificare la diversificazione del suo portafoglio. In collaborazione con Frankfurt School of Finance and Management, UniCredit Bank Austria ha offerto la possibilità ai propri consulenti affluent di qualificarsi come “certified securities advisor” al fine di garantire il know-how dei consulenti nei prodotti e nei mercati. Inoltre nel 2010 c’è stato un programma speciale di formazione dedicata al business bancassurance. Nel 2010 il 62% dei consulenti affluent ha ottenuto la certificazione come securities specialist (esame di certificazione delle competenze in materia di gestione del risparmio). UniCredit Bank Austria ha basato la sua gamma d’offerta su una linea di prodotti scelta con particolare attenzione alla protezione del capitale dei clienti dagli impatti della crisi dei mercati finanziari. Ha introdotto tre nuovi fondi Pioneer che hanno registrato più di 400 milioni di volumi di vendita. Il fondo aperto “Real Invest Austria”, che investe in proprietà immobiliari austriache, ha continuato ad essere ben accolto dai clienti registrando 300 milioni di vendite nette. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 55 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Retail (SEGUE) Per andare incontro al desiderio di maggiori guadagni da parte dei clienti UniCredit Bank Austria ha emesso diversi bond (strutturati, corporate, e propri) con caratteristiche di semplicità e trasparenza. Sul versante dei prodotti di bancassicurazione a premio unico nel 2010 UniCredit Bank Austria ha focalizzato la propria offerta su prodotti a capitale garantito in risposta al bisogno d’investimenti sicuri da parte dei clienti che hanno registrato 9.000 nuovi contratti nel 2010. Sul versante dei prodotti assicurativi a premio ricorrente UniCredit Bank Austria ha offerto alcuni prodotti tradizionali e pensionistici che hanno registrato 33.000 contratti. Il segmento Small Business in UniCredit Bank Austria si è focalizzato sul miglioramento delle capacità di consulenza e del livello di servizio per aumentare la soddisfazione dei clienti. Il risultato di tali sforzi è dimostrato dall’incremento del TRI*M Index dell’11%. Il programma di formazione “Solutions4SmallBusiness” dedicato ai consulenti Small Business ha contribuito ad aumentare la qualità del servizio ai clienti e la reputazione dal Gruppo. Il calo dei volumi di finanziamenti registrato nel 2009 è stato interrotto negli ultimi mesi del 2010 grazie soprattutto ai finanziamenti garantiti. Le attività di gestione del risparmio dedicate alla sfera privata degli imprenditori hanno portato ad un incremento del 10% delle attività finanziarie. Le statistiche ufficiali relative ai fallimenti mostrano, nel 2010, un calo dell’8% in Austria, che potrebbe comportare una riduzione del costo del rischio. UniCredit Bank Austria assiste le piccole imprese anche in situazioni di difficoltà. UniCredit Bank Austria ha organizzato dodici iniziative “Small Business-Info-Days” in tutte le regioni dell’Austria. Tali eventi sono stati organizzati anche grazie al supporto delle agenzie di promozione nazionale e regionale, delle camere di commercio e delle associazioni di garanzia. Retail Network Polonia Nel segmento Mass Market, Bank Pekao ha continuato con successo ad incrementare le vendite di conti correnti beneficiando della gamma “Eurokonto” (crescita netta di 130.000 conti). Circa il 50% dei nuovi conti è stato sottoscritto dai clienti del segmento giovani (con età inferiore a 30 anni), al quale sono state dedicate diverse attività commerciali. Il 2010 è stato anche caratterizzato dallo sviluppo delle carte di credito (i.e. sono state lanciate le carte con tecnologia PayPass) e dalla promozione dei pagamenti cashless. Le iniziative commerciali volte a promuovere l’utilizzo delle carte hanno portato un incremento dell’14% delle transazioni sui terminali POS. Bank Pekao ha lanciato e implementato il modello di servizio per il segmento Personal Banking. Il nuovo modello di servizio è basato sull’analisi individuale della situazione finanziaria dei clienti attraverso l’utilizzo di strumenti professionali innovativi come “Investment Navigator”, che aiuta i clienti a scegliere i prodotti d’investimento ottimali ed a monitorare l’evoluzione degli stessi. La maggior parte dei consulenti ha partecipato ad un programma di formazione molto impegnativo che continuerà anche nella prima metà del 2011. Bank Pekao ha registrato un incremento significativo nell’attività di finanziamento ai clienti privati focalizzando l’attività commerciale sui mutui e sui finanziamenti per cassa. Le vendite di mutui sono aumentate del 62% rispetto al 2009 raddoppiando la quota di mercato in tale business dall’8,4% di dicembre 2009 al 18,2% di dicembre 2010. Le vendite dei finanziamenti per cassa nel 2010 sono cresciute del 12,7% mentre lo stock è cresciuto del 6,3%. Nell’area dei prodotti d’investimento Bank Pekao ha registrato 1,18 miliardi di fondi mantenendo la leadership in Polonia con il 17% di quota di mercato. Per il segmento Small Business è stato un anno di cambiamenti. Per incrementare la qualità del servizio ai clienti sono stati aperti 63 centri specializzati, dove consulenti dedicati sono pronti a realizzare i progetti più avanzati dei clienti. È stato lanciato un ampio programma di formazione dedicato allo sviluppo manageriale e alle competenze dei consulenti Small Business al quale hanno partecipato 500 persone. Il segmento Small Business ha registrato un’inversione del trend dei finanziamenti nel 2010. Nel 2010 le nuove erogazioni di finanziamenti sono state di 750 milioni con una crescita del 74% rispetto al 2009, con un incremento dello stock del 12%. Bank Pekao ha continuato a registrare una crescita nel numero di clienti Internet banking grazie ai prodotti guida: “Pekao24” per i clienti privati, che ha raggiunto 1,71 milioni di clienti (+23%), supportato dal lancio della nuova versione della piattaforma Internet banking, e “Pekao24Firma” per i clienti Small Business, che ha raggiunto 155.560 clienti. Bank Pekao ha continuato ad investire nei canali alternativi con il lancio del servizio “Pekao24 mobile banking”, che offre ai clienti che hanno aderito al servizio Internet Banking, la possibilità di eseguire un’ampia gamma operazioni tramite telefono cellulare. Family Financing In termini d’innovazione di prodotto, è stato rilanciato il prodotto mutui attraverso un riposizionamento commerciale e un’importante campagna di comunicazione. In particolare è stata arricchita la gamma mutui con due nuovi prodotti: il “Mutuo Opzione Sicura” e il “Mutuo Salva Rata”. Il primo prodotto abbina la convenienza del tasso variabile alla protezione garantita attraverso la possibilità di passare ad un tasso fisso o di allungare la durata. Inoltre garantisce una maggiore sicurezza nel tempo grazie al servizio di consulenza post vendita “Tagliando”12. Tale prodotto è stato supportato da 12. Tale servizio consiste in una comunicazione ufficiale inviata al cliente annualmente (“tagliando ordinario”), per consentirgli di verificare costantemente la convenienza del mutuo e la sostenibilità della propria rata, o al verificarsi di particolari eventi che possano mettere in discussione la sostenibilità della rata (“tagliando straordinario”). 56 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit un’intensa campagna pubblicitaria sui principali media (on air, televisione, radio e internet) focalizzata sulla sostenibilità delle rate e sulla distintività del servizio di consulenza. Il Mutuo Salva Rata invece consente al cliente di godere dei vantaggi di un tasso variabile con la certezza di una rata che non salirà mai oltre un importo definito alla sottoscrizione. In ambito crediti personali è stato lanciato il “Prestito Dynamic”, prodotto innovativo con caratteristiche d’elevata flessibilità (es. salto rata o cambio rata). Sul versante delle carte di credito è stata ulteriormente sviluppata l’offerta commerciale sul canale non banking, mediante una gamma diversificata di carte cobranded in diversi segmenti commerciali: Loyalty, Insurance e Automotive. È stata rivista la gestione dei prodotti di cessioni del quinto con l’obiettivo di recepire le recenti novità normative in materia di trasparenza e di necessità di restituire ai clienti, in caso d’estinzione anticipata, i premi assicurativi anticipati. Sono state lanciate varie iniziative commerciali dedicate ai diversi canali. Sul canale banking è stata lanciata l’iniziativa di customer care “Mutuo Sicuro”, che offre ai titolari di mutuo a tasso variabile la possibilità di passare al tasso fisso senza oneri aggiuntivi, e l’iniziativa “Mutuo Light”, finalizzata a proporre un mutuo a tasso variabile ai clienti richiedenti la surroga di un mutuo a tasso fisso. Tali azioni hanno contribuito ad una contrazione delle rinegoziazioni e delle surroghe passive e ad un aumento delle surroghe attive. Sono stati realizzati nuovi materiali di comunicazione per le agenzie finalizzati ad aumentare la visibilità dell’offerta di prodotti di finanziamento ed evidenziare la presenza di un punto dedicato ai finanziamenti nelle agenzie, favorendone la riconoscibilità e le possibilità di contatto da parte dei clienti. Nel canale non-banking è stata rafforzata la rete di agenti e promotori finanziari al fine di completare la copertura geografica della rete. È stato lanciato il “Selected Dealer Program”, un percorso privilegiato di servizio per i top dealer automotive, per aumentarne la fidelizzazione e creare un canale acquisitivo cross per il Gruppo. Sul canale diretto sono state effettuate diverse attività di cross-selling con l’obiettivo di acquisire nuovi clienti. È stato realizzato un nuovo sito internet per migliorare il livello di servizio ed incrementare la capacità di attrarre nuova clientela. La nuova produzione di mutui ha registrato 5,4 miliardi di volumi evidenziando una marcata crescita del business (+95%), favorita dalla ripresa del mercato in seguito all’aumento delle transazioni immobiliari. La quota di mercato è stimata in crescita al 9,6% dal 5,8% del 2009. Sul versante dei prodotti di credito al consumo in Italia, nel 2010, sono stati generati nuovi flussi per 5,1 miliardi, in leggera flessione (-2%) rispetto al 2009, anche se inferiore a quella di mercato. Tali risultati sono principalmente riconducibili al contributo dei prestiti personali (2,3 miliardi) e delle carte di credito (2 miliardi). In un mercato del credito al consumo che ha registrato una contrazione delle nuove erogazioni a causa della perdurante stagnazione dei consumi privati è stato registrato un incremento della quota di mercato in Italia al 9,7% a fine 2010 dal 9,5% del 2009. Sul perimetro estero è proseguita l’attività di sviluppo e consolidamento delle iniziative internazionali. In particolare in Germania è proseguito lo sviluppo del portafoglio carte di credito e l’attività di distribuzione di prestiti personali tramite le filiali UniCredit Bank AG. In Bulgaria e Romania le società controllate hanno riportato una significativa crescita nel segmento dei finanziamenti finalizzati e dei prestiti personali. Asset Gathering Fineco Bank ha migliorato i servizi esistenti in ambito trading, banking ed investing, con particolare attenzione all’ottimizzazione della performance della piattaforma tecnologica. Ha consolidato la propria leadership nel trading on line attraverso una strategia di potenziamento e completamento dell’offerta di prodotti e servizi dedicati ai diversi segmenti di clientela. Il numero di clienti che utilizzano la piattaforma Fineco per operare sui mercati si è consolidato nel corso dell’anno con una maggiore diversificazione di prodotto rispetto al passato. In tema di ordini eseguiti si è registrata una diversificazione dell’operatività e una maturazione della clientela verso l’adozione di prodotti più complessi e non necessariamente quotati sul mercato domestico (crescita di clienti e operatività sui mercati dei Futures, del Forex e delle obbligazioni). È stato lanciato il servizio Fineco Advice volto a migliorare il rapporto tra la rete dei promotori finanziari e i clienti, nell’ottica di eliminare il potenziale conflitto d’interessi nella scelta dei prodotti e nelle allocazioni di portafoglio. Le attività di advertising hanno avuto l’obiettivo di massimizzare l’acquisizione su tutti i canali attraverso un mix equilibrato di azioni dirette, passaparola e brand awareness. Nel 2010 il nuovo concetto di comunicazione “Stai davanti” è diventato centrale in tutte le campagne di comunicazione della banca, sia come oggetto principale del messaggio nelle operazioni di brand e istituzionali, sia come payoff del logo in tutte le altre attività. Grazie all’elevatissimo livello di soddisfazione della clientela13 l’acquisizione tramite passaparola ha continuato ad essere il mezzo più efficace per l’apertura dei conti, assicurando anche un costo d’acquisizione ridotto e un’elevata qualità media dei rapporti aperti. Nel corso del 2010, Fineco ha realizzato una raccolta netta di 1.364 milioni e masse pari a 35 miliardi (+5,9% rispetto 13. Tasso di soddisfazione dei clienti 95%, rilevato ad aprile 2010 da TNS Infratest. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 57 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Retail (SEGUE) dicembre 2009). Riguardo al trading on line Fineco si posiziona al primo posto nella classifica degli intermediari per operatività in conto terzi sui principali mercati (segmento azioni, THA, futures e mini futures su indice). Si posiziona al primo posto anche nella classifica per volumi totali di negoziazione (segmento azioni e TAH) e per numero di transazioni (segmento azioni e futures su indice)14. Fineco Bank si conferma leader di mercato come broker in Italia con 24,7 milioni di transazioni (Azioni, Derivati, Obbligazioni e Forex) e primo broker europeo per numero d’eseguiti e ampiezza di gamma dei prodotti offerti in un unico conto. Grazie alla rete dei promotori finanziari Fineco si posiziona al terzo posto nella classifica Assoreti in termini di stock e al quarto posto in termini di raccolta netta15. DAB Group, che opera con DAB Bank in Germania e DAT Bank in Austria, ha esteso la propria attività di trading e di consulenza consolidando la propria leadership come broker. Il proseguimento del progetto “DAB One” ha rinforzato la fama di DAB come migliore banca per gli investitori, traders e gestori. I clienti hanno ora a disposizione una gamma di prodotti maggiore e più personalizzata e possono avvalersi di nuovi strumenti user-friendly grazie ai quali riescono ad ottenere informazioni dettagliate su indici e azioni. DAB ha potenziato il proprio sito web ampliando l’offerta di ETF e derivati, ha introdotto il trading in valuta estera avvalendosi della piattaforma Fineco, ha presentato un pacchetto personalizzato di servizi banking tra cui la “DAB Trader Card” e il servizio applicativo per IPhone. Nelle campagne pubblicitarie DAB Bank si è presentata nel 2010 come “The First and the Best” e ciò è confermato dai numerosi premi e riconoscimenti ottenuti per le proprie performance16. Per quanto riguarda DAT Bank la mission consiste nell’offrire una piattaforma trading di qualità alle migliori condizioni possibili. Nel corso dell’anno DAT ha ampliato la gamma dei prodotti in ambito trading mettendo a disposizione dei clienti dei piani di risparmio collegati ad investimenti in fondi, certficates ed azioni. È stata inoltre implementata una piattaforma dedicata al servizio Forex grazie al quale i clienti possono operare in modo semplice e veloce sulle divise. I dati di fine periodo confermano una crescita degli stock del +15,2% rispetto alla fine dell’esercizio precedente portando le masse a 26,8 miliardi. La raccolta netta complessiva ammonta a 1.917 milioni. DAB Bank ha raggiunto 3,8 milioni di transazioni e DAT Bank 1,2 milioni di transazioni. Outlook 2011 Le previsioni macroeconomiche prevedono un miglioramento dei risultati delle banche seppure in un contesto ancora difficile. Istituti di previsione esterni17 stimano che il graduale miglioramento del ciclo economico e l’allargamento della forbice bancaria dovrebbero condurre ad un lieve ampliamento del margine d’interesse. Il recupero del comparto dei servizi guidato dalla ripresa dell’intermediazione finanziaria sarà parzialmente compensato dall’erosione dei margini dei servizi di tenuta conto. L’evoluzione moderata del margine d’intermediazione imporrà ancora una forte attenzione sui costi operativi. Sono ipotizzabili recuperi d’efficienza soprattutto grazie alla ristrutturazione delle strutture distributive senza rinunciare agli investimenti necessari a migliorare i processi organizzativi e le strutture tecnologiche. Il combinato effetto della dinamica dei ricavi e dei costi dovrebbe garantire una buona crescita del risultato di gestione. Infine il superamento della fase critica del ciclo economico e finanziario dovrebbe consentire una riduzione delle rettifiche creditizie con conseguenze positive sull’utile lordo. In questo contesto la SBA Retail sui Retail Network punta ad aumentare la redditività degli asset gestiti attraverso il repricing dei servizi e un maggiore cross selling. Inoltre si propone di aumentare le masse gestite grazie ad una maggiore capacità di acquisizione e di retention della clientela e ad un incremento della produttività commerciale, sia in termini di nuova produzione di finanziamenti (mantenendo una forte disciplina nella valutazione del merito creditizio dei clienti) che di vendita di prodotti d’investimento (con forte attenzione al mantenimento delle quote di mercato nella raccolta diretta per continuare a dare un importante contributo al funding di Gruppo). Continuerà la forte attenzione al contenimento dei costi del personale attraverso un’ulteriore riduzione degli FTE grazie all’efficientamento delle rete, al ridimensionamento delle strutture centrali e alla semplificazione dei processi. Le altre spese amministrative saranno moderate senza rinunciare agli investimenti in IT e ai progetti di supporto al business. Tra i principali progetti è previsto il rilancio del segmento Medium Enterprises, la ristrutturazione della rete distributiva, investimenti a favore dello sviluppo dei canali evoluti e dell’internazionalizzazione del business del credito al consumo e dell’asset gathering. Infine, la SBA Retail si propone di ridurre il costo del rischio, grazie ai benefici delle azioni già intraprese sui segmenti privati e small business e dei nuovi progetti riguardanti il segmento Medium Enterprises, dirette a mitigare le rettifiche creditizie e a migliorare la qualità del portafoglio crediti. 14. Fonte: Assosim - “Rapporto periodico sui dati di negoziazione degli associati ASSOSIM sui dati di negoziazione degli associati ASSOSIM sui volumi negoziati sui mercati gestiti da Borsa Italiana SPA e da Eurotlx Sim SPA - Anno 2010”. 15. Fonte: Assoreti - “Rapporto periodico Assoreti - dicembre 2010”. 16. Nel 2010 questi premi includono il titolo di “Best Direct Bank for Active Traders” elargito dalla rivista specializzata per investitori Euro am Sonntag, il premio “Best Certificate and ETF Broker” nel Brokerwahl survey e inoltre “Best Vendor of ETF-Linked Savings Plans” conferito da EXtra-Magazin. 17. ABI: “Rapporto di previsione” - dicembre 2010. 58 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit L’Asset Gathering punterà a potenziare la leadership in Italia diventando il “Best place to invest”, aumentando la capacità d’acquisizione di nuovi clienti, supportata da investimenti in comunicazione e iniziative di marketing dedicate e aumentando, attraverso il cross selling, le attività gestite dei clienti ad alto potenziale. In Italia la sfida principale è rappresentata dal processo di globalizzazione dell’attività di trading da parte dei clienti più evoluti che hanno l’esigenza di investire fuori confine. Inoltre si propone di sfruttare le potenziali sinergie nell’attività di trading estendendo il modello di servizio di Fineco a DAB, DAT e ai Retail Network sfruttando al massimo le sinergie derivanti dall’appartenenza ad un Gruppo con una presenza internazionale. Le strategie del 2011 saranno focalizzate su investimenti in pubblicità e marketing, qualità e innovazione tecnologica dei servizi offerti, efficientamento della struttura commerciale ed allargamento della base distributiva grazie al bacino d’utenza offerto dal Gruppo. La SBA Retail punta ad una crescita nel business del consumer finance aumentando la penetrazione dei prestiti personali sui clienti esistenti sul Retail Network, grazie ad iniziative dedicate e incrementando il livello di cross selling della clientela non banking mediante iniziative di CRM. Nel business dei mutui punta a riconquistare la propria naturale quota di mercato sulle nuove erogazioni preservandone la redditività e difendendo la clientela esistente. Si propone di conquistare nuove opportunità di business aumentando la capacità d’acquisizione di nuova clientela sfruttando la piattaforma non banking già presente in molti paesi europei. Continuerà una forte attenzione al contenimento dei costi operativi beneficiando della piattaforma esistente e sfruttando le economie di scala generate dalla forte crescita. Si assisterà, infine, ad un miglioramento della qualità del portafoglio crediti grazie alle azioni di ristrutturazione realizzate e ad una forte disciplina nella valutazione delle nuove erogazioni. Infine è previsto il rilancio del leasing e del factoring che sono entrati nel perimetro di responsabilità della SBA Retail. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 59 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Corporate & Investment Banking (CIB) IN BREVE Crediti verso clientela* (milioni ( di €)) Margine di intermediazione (milioni di €) Italia 1140.215 40. PPolonia Po olo 112.022 2 Germania maniaa 98.641 41 * Al lordo Prestiti Infragruppo nfragruppo fra paesi pari a 6.829 29 milioni milio mi lioni lilio ni di €. ni €. AAustria Au ustria 445.314 5. 10.270 Risultato di Gestione (milioni di €) 6.714 Dipendenti 16.473 Introduzione Il Corporate & Investment Banking (CIB) si rivolge alla clientela corporate con fatturato superiore a 3 milioni e alla clientela istituzionale del Gruppo UniCredit. Il modello organizzativo divisionale adottato prevede una chiara distinzione delle funzioni di coverage e distribuzione territoriale (Network) da quelle dedicate alla specializzazione accentrata di prodotti e servizi dedicati (Product Line). Inoltre grazie all’estesa presenza internazionale, in particolare nei paesi dell’Europa centro-orientale, nonché all’ampio catalogo di prodotti e servizi offerti la divisione CIB riveste un ruolo chiave tra i principali player europei nel Corporate & Investment Banking. La divisione CIB ha proseguito nel corso del 2010 la propria strategia tesa a: • incrementare ulteriormente le quote di mercato sia per i prodotti e servizi plain vanilla che per quelli a maggiore valore aggiunto; • ottimizzare l’allocazione del capitale, massimizzando in maniera sostenibile la redditività aggiustata per il rischio; • cogliere le opportunità di crescita nell’Europa centro-orientale e nei mercati a più alto potenziale. A novembre 2010 è diventato pienamente operativo il progetto “Insieme per i clienti” che per l’area CIB prevede una maggiore focalizzazione sulla clientela corporate con fatturato maggiore di 50 milioni. Tale scelta commerciale consente di innalzare ulteriormente la qualità del servizio offerto e la focalizzazione sulla clientela facendo leva sulle competenze distintive di prodotto esistenti all’interno di CIB. Performance finanziaria In un contesto economico e di mercato ancora incerto, l’area Corporate & Investment Banking chiude il 2010 con un utile lordo dell’operatività corrente pari a 2.715 milioni, risultato in netto miglioramento rispetto al 2009 (+30,3%). Il margine di intermediazione pari a 10.270 milioni risulta in calo del 5,3% rispetto all’anno precedente. Il calo è sostanzialmente imputabile al margine finanziario penalizzato da minori interessi 60 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit relativi agli attivi di trading e dalla riduzione dei volumi di impiego alla clientela. Ciò nonostante, la diversificazione delle attività di CIB ha consentito un maggiore contributo della componente commissionale (+22,1% a/a) e una stabilizzazione dell’attività di negoziazione (+1% a/a). L’andamento trimestrale, al contrario, evidenzia una ripresa del margine di intermediazione (+2% t/t) dove il margine finanziario risulta in miglioramento compensando dunque la minore redditività dell’attività di negoziazione che ha risentito della volatilità dei mercati finanziari. I costi operativi si attestano a 3.556 milioni a dicembre 2010, in crescita di 0,7% rispetto a dicembre 2009, tuttavia si registra una riduzione del 6% rispetto al precedente trimestre. Tale calo è maggiormente imputabile al differimento su tre anni degli accantonamenti della componente retributiva variabile. Le spese per il personale mostrano una riduzione del 2,1% a/a in linea con le dinamiche degli organici oltre che dal differimento della componente variabile. Le altre spese amministrative risultano invece in crescita sia rispetto al 2009 (+2,8% a/a) che al trimestre precedente (+2,5%). (milioni di €) Conto economico CORPORATE & INVESTMENT BANKING 2010 2009 VARIAZIONE % 4° TRIM 3° TRIM VARIAZIONE % SU 3° TRIM ‘10 Margine di intermediazione di cui ricavi: da attività di negoziazione da attività non di negoziazione Costi operativi Risultato di gestione Rettifiche nette su crediti Utile lordo operatività corrente 10.270 10.840 - 5,3% 2.544 2.493 + 2,0% 2.396 841 9.429 (3.556) 6.714 (3.377) 2.715 833 10.007 (3.530) 7.310 (4.523) 2.083 + 1,0% - 5,8% + 0,7% - 8,1% - 25,4% + 30,3% 52 2.492 (844) 1.700 (729) 322 265 2.228 (898) 1.595 (854) 748 - 80,5% + 11,9% - 6,0% + 6,6% - 14,6% - 57,0% 73 2.323 (877) 1.520 (1.184) 251 ESERCIZIO 2010 2009 4° TRIM Note: i dati relativi alla raccolta da clientela riflettono gli effetti di cambio di perimetro rispetto ai periodi precedenti: per il raffronto a/a, la raccolta da clientela a dicembre 2010 include 19 miliardi di Titoli non presenti nei dati del 2009 (cambio perimetro, inclusione filiali estere) mentre nel raffronto t/t il calo dei volumi riflette la cancellazione di posizioni in essere al 30.09.2010 (26 miliardi di obbligazioni infragruppo) a seguito delll’incorporazione delle società nella Capogruppo (“Insieme per i clienti”). (milioni di €) Stato patrimoniale CONSISTENZE AL CORPORATE & INVESTMENT BANKING Crediti verso clientela Raccolta da clientela (incluso titoli) Totale RWA RWA per rischio di credito VARIAZIONE SU DIC ‘09 31.12.2010 30.09.2010 31.12.2009 ASSOLUTA % 289.363 154.505 254.963 233.617 286.784 183.246 259.874 240.364 295.620 150.079 267.754 248.292 - 6.257 4.425 - 12.791 - 14.675 - 2,1% + 2,9% - 4,8% - 5,9% (milioni di €) Totale prestiti e depositi per paese CREDITI VERSO CLIENTELA CORPORATE & INVESTMENT BANKING Italia Germania Austria Polonia Prestiti e Depositi infragruppo tra Paesi Totale 31.12.2010 31.12.2009 VARIAZIONE % 140.215 98.641 45.314 12.022 142.607 104.109 44.458 11.558 (6.828) 289.363 (7.114) 295.620 DEBITI VERSO CLIENTELA E TITOLI 31.12.2010 31.12.2009 VARIAZIONE % - 1,7% - 5,3% + 1,9% + 4,0% 48.337 71.396 24.025 11.204 48.919 64.799 26.197 10.725 - 1,2% + 10,2% - 8,3% + 4,5% - 4,0% - 2,1% (458) 154.505 (561) 150.079 - 18,4% + 2,9% Principali indicatori ESERCIZIO CORPORATE & INVESTMENT BANKING EVA (milioni di €) Capitale assorbito (milioni di €) RARORAC Margine Intermediazione/RWA (media) Cost/income Costo del rischio VARIAZIONE 2010 2009 ASSOLUTA % (249) 18.716 - 1,33% 3,88% 34,6% 1,16% (259) 19.348 -1,34% 3,82% 32,6% 1,41% 10 - 632 1pb 6pb 206pb - 25pb - 3,9% - 3,3% Personale DATI AL CORPORATE & INVESTMENT BANKING Dipendenti (numero "Full Time Equivalent") 100% Dipendenti (numero "Full Time Equivalent") proporzionale VARIAZIONE SU DIC '09 31.12.2010 30.09.2010 31.12.2009 ASSOLUTA % 16.473 16.453 16.405 16.385 16.975 16.957 - 502 - 504 - 3,0% - 3,0% UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 61 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Corporate & Investment Banking (CIB) (SEGUE) Il migliorato contesto economico in Austria, Germania e Polonia, accompagnato anche da politiche di riposizionamento del portafoglio, ha determinato un netto miglioramento delle rettifiche nette su crediti e accantonamenti rispetto al 2009 (-25,4%) e al trimestre precedente (-14,6%). Il risultato di gestione registra un calo pari a 8,1% a/a, tuttavia rispetto al trimestre precedente si registra un miglioramento pari a 6,6% guidato dalla dinamica dei costi. L’utile lordo dell’operatività corrente risulta pari a 2.715 milioni a dicembre 2010 in crescita di 631 milioni rispetto all’anno precedente. Il miglioramento è in gran parte attribuibile alla riduzione delle rettifiche nette su crediti e accantonamenti oltre che al positivo contributo dei profitti da investimenti. Tali risultati hanno tuttavia risentito nel trimestre di riferimento di un accantonamento straordinario per rischi e oneri che ha determinato una riduzione pari a 57% dell’utile lordo dell’operatività corrente rispetto al trimestre precedente. I crediti verso la clientela registrano volumi in diminuzione del 2,1% rispetto al 2009 ma in crescita del 0,9% t/t. La raccolta da clientela (incluso titoli) risulta invece in aumento del 2,9% rispetto a dicembre del 2009 (in diminuzione non considerando il cambio di perimetro per l’inclusione delle filiali estere) ma in flessione del 15,7% rispetto al trimestre precedente che aveva in essere 26 miliardi di obbligazioni infragruppo, annullatesi a seguito della fusione delle società con il progetto “Insieme per i clienti”. I risk weighted assets sono in netto calo rispetto ai livelli del 2009 (-4,8% a/a), guidati principalmente dalla diminuzione del volume di attivi per rischio di credito, e anche nel confronto col trimestre precedente (-1,9% t/t). EVA risulta in lieve miglioramento rispetto all’anno precedente poiché la riduzione del costo del rischio e il minor capitale assorbito più che compensano la riduzione del margine finanziario; significativo contributo è dato anche dall’incrementato margine commissionale. RARORAC rimane in linea con i livelli registrati a dicembre 2009. Il cost/income si attesta al 34,6% a fine 2010, in aumento rispetto al 2009 (+206pb), tuttavia mostra segni di miglioramento rispetto al trimestre precedente (-286pb t/t) anche per le dinamiche citate nei precedenti paragrafi. Il costo del rischio si attesta a dicembre pari a 1,16%, in riduzione di 25pb rispetto all’anno precedente e di 16pb t/t grazie al continuo miglioramento delle rettifiche nette su crediti e accantonamenti in particolare in Germania. L’andamento degli FTE (Full Time Equivalent) risulta in netto calo rispetto a dicembre 2009 (-3%). 62 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Linee di business per attività, area geografica, società Sintesi dei progetti 2010 Il modello organizzativo di CIB è basato su una struttura a matrice contraddistinta da una differenziazione tra le competenze di carattere commerciale, rappresentate dalle reti distributive presenti nei mercati di riferimento (Network Italia, Network Germania, Network Austria, Network Polonia), e quelle di prodotto accentrate nelle cosiddette Product Line. Le Product Line di CIB, responsabili dell’intera gamma dei prodotti e servizi offerti, sono: • Financing & Advisory (F&A): è la Product Line responsabile delle attività relative al credito e ai servizi di consulenza alle imprese e alla clientela istituzionale. La gamma di offerta si estende dai prodotti plain vanilla ai prodotti piú sofisticati quali Corporate Finance & Advisory, le Sindacazioni, Leveraged Buy-Out Finance, Project & Commodity Finance, Real Estate Finance, Shipping Finance e Principal Investments; • Markets: centro di competenza per i prodotti e attività connesse ai mercati Rates, FX, Equity, Capital Markets e Credit; • Global Transaction Banking (GTB): è la Product Line relativa ai prodotti di Cash Management, eBanking, Supply Chain Finance, Trade Finance, Structured Trade & Export Finance oltre che Global Securities Services; • Leasing: è la Product Line responsabile del coordinamento di tutte le attività di strutturazione, pricing e vendita dei prodotti di leasing all’interno del Gruppo. È dotata di un proprio Network distributivo operante in stretta cooperazione con i Network bancari. La copertura integrale del portafoglio di attività e servizi di CIB da parte delle quattro sopra menzionate Product Line permette di attribuire, per finalità gestionali, a ciascuna di esse la propria quota parte degli effetti economici e finanziari delle attività poste in essere da CIB. Ciò consente di perseguire il soddisfacimento delle esigenze della clientela e, al contempo, facilitare un efficace governo del valore generato dalle singole componenti di prodotto e servizio offerto. Risultati e iniziative per area geografica Network Italia Nel corso del 2010 è proseguito il consolidamento delle attività volte a presidiare il territorio attraverso le cinque macro aree geografiche (“Mercati”) e si sono sviluppate le iniziative sui due canali commerciali Small & Medium Enterprise (SME) e Corporate & Investment Banking (CIB). In coerenza con gli obiettivi strategici, sono state avviate con successo politiche commerciali e creditizie focalizzate sulla clientela con i migliori profili di rischio. Il successo di tali iniziative si è manifestato in un progressivo aumento della redditività, grazie anche alle attività di cross-selling, e al contestuale miglioramento della qualità dell’attivo. Nel 2010 il Network Italia nel suo complesso chiude l’anno con un risultato in linea con il 2009, determinato principalmente dalla crescita della componente commissionale compensata dal calo del margine di interesse. I risultati dell’ultimo trimestre confermano l’aumento della componente commissionale e un recupero del margine di interesse. La crescita dei margini commissionali si evidenzia anche a livello di Product Line con buoni risultati nelle aree F&A, Markets e GTB con, in particolare, un sostanziale recupero delle commissioni per servizi transazionali. La flessione invece della componente finanziaria deriva da un contesto di mercato contraddistinto da bassi tassi di interesse, e contrazione dei volumi di impiego con particolare riferimento alla componente di breve termine. Positivi segnali si registrano infine nell’andamento dei volumi a medio lungo termine, che dalla seconda metà dell’anno evidenziano una ripresa sia a livello di sistema che internamente. Network Germania Nel corso del 2010 la performance commerciale del business in Germania registra un incremento del margine commissionale, trainato principalmente dai risultati della Product Line F&A, a testimonianza della costante focalizzazione su prodotti a più elevato valore aggiunto. In crescita anche la componente finanziaria, risultato determinato dall’incremento dei margini che hanno più che compensato la progressiva riduzione dei volumi degli impieghi. Si segnala inoltre una maggiore tenuta della performance nella componente dei finanziamenti a breve termine rispetto al mercato di riferimento. In progressiva crescita anche i depositi, sia su base annua che su base trimestrale. Tra i principali deal chiusi nel 2010 si segnalano: l’acquisizione di Deutsche Telekabel da parte Chequers Capital (in cui UniCredit ha svolto il ruolo di Sole MLA, Bookrunner e M&A); Porsche AG (MLA e Bookrunner - term loan bridge facility), Trianel Borkum West II (parco eolico offshore in project financing - Sole Bookrunner e MLA); MAN AG (Coordinating Bookrunner e MLA - syndicated revolving credit facility), METRO AG (Coordinating Bookrunner e MLA - syndicated revolving credit facility), RWE AG (Coordinating Bookrunner e MLA - syndicated revolving credit facility), Demag Cranes AG (Sole Coordinating Bookrunner e MLA - syndicated revolving credit facility). Network Austria Il CIB Network Austria chiude il 2010 in lieve flessione rispetto all’esercizio precedente per effetto della diminuzione del margine di interesse in parte bilanciata dal positivo andamento della componente commissionale. Buona la performance della area F&A, sia per quanto riguarda le commissioni che i margini finanziari a testimonianza dell’efficacia delle politiche di repricing adottate e finalizzate a garantire la tenuta di tale componente. Positiva anche la performance della Product Line GTB che migliora rispetto all’anno precedente, favorita dai buoni risultati della componente commissionale. In flessione invece il risultato dell’area Markets che evidenzia un minor livello sia di commissioni che di margine di interesse. Network Polonia Il Network Polonia ha confermato nel corso del 2010 il proprio successo nel perseguimento dell’obiettivo strategico volto all’ottimizzazione della qualità del credito e contestuale riduzione sia del costo del rischio che dell’assorbimento di capitale. Dal lato dei ricavi, un’attenta politica di pricing ha determinato una decisa crescita del margine di interesse sia su base annua che trimestrale. La ripresa economica del Paese, unitamente alle iniziative commerciali avviate nel 2010 hanno consentito di registrare risultati molto positivi anche in termini di volumi sia con riferimento ai finanziamenti che ai depositi. Financing & Advisory F&A chiude l’anno confermando il proprio posizionamento tra le principali Financing House europee grazie a una forte specializzazione che garantisce l’eccellenza nel servizio al cliente e una elevata redditività degli impieghi. Le buone performance registrate dalla Product Line F&A confermano il successo delle strategie commerciali intraprese volte a ottimizzare la redditività attraverso il pieno sfruttamento della piattaforma di cross-selling. In un contesto di mercato ancora debole, i risultati registrano una buona crescita caratterizzata da un notevole incremento dei margini commissionali su base annua. I margini finanziari registrano una flessione rispetto all’anno precedente, ma una ripresa su base trimestrale. A conferma dell’efficacia delle strategie commerciali intraprese, anche la componente di rischio di credito registra un miglioramento con una contrazione delle perdite su crediti e un minor assorbimento patrimoniale. Nel corso del 2010 UniCredit si conferma tra i migliori Financial Advisor delle operazioni di Merger & Aquisition, aumentando il proprio ranking rispetto all’anno precedente nei Paesi di riferimento, così come si conferma tra i primi bookrunner europei per i prestiti sindacati. UniCredit è stata premiata come “Financial Advisor of the Year in Central & Eastern Europe” agli European M&A Awards 2010. È stata inoltre nominata all’Euromoney Awards for Excellence come “Best at Project Finance in Central & Eastern Europe”. In Germania il team Financial Sponsor Solutions è stato riconosciuto “Debt Provider of the Year” da Deutsche Unquote. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 63 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Corporate & Investment Banking (CIB) (SEGUE) Markets All’interno del Gruppo, Markets rappresenta il centro di competenza per tutte le attività connesse ai mercati finanziari, nonché il canale di accesso preferenziale ai mercati stessi per UniCredit. Nel corso del 2010, i mercati finanziari internazionali hanno registrato un significativo peggioramento rispetto all’anno precedente. Mentre nel 2009 si erano verificate condizioni di mercato eccezionalmente favorevoli all’attivita di Investment Banking, l’anno appena concluso è stato caratterizzato da persistenti timori sulla solvibilità di alcuni paesi dell’area Euro e sulle prospettive di crescita economica a livello globale, con impatto diretto in particolare sui mercati dei tassi e del credito. I volumi di attività sui mercati primari del capitale sono aumentati rispetto ai livelli del 2009 nei paesi di riferimento del Gruppo, mentre le emissioni di debito sono leggermente diminuite in relazione allo stesso periodo e alle medesime aree geografiche di riferimento. Al pari di molti altri competitor, la performance di Markets nel 2010 ha risentito delle poco favorevoli condizioni di mercato, con ricavi in diminuzione del 23% rispetto al 2009. Su base trimestrale, i ricavi si sono ridotti del 11% rispetto ai tre mesi precedenti e del 5% rispetto allo stesso periodo del 2009. Parallelamente il profilo di rischio ha registrato un miglioramento nel corso dell’anno, con una progressiva riduzione del VaR, che nell’ultimo trimestre del 2010 ha raggiunto i minimi annuali. Rispetto a dicembre 2009, i risk weighted assets di fine anno sono diminuiti del 1,8%, con una forte riduzione registrata proprio nell’ultimo trimestre del 2010 (-7,6% t/t). In termini di linee di business, Fixed Income & Currencies ha registrato un decremento dei ricavi del 26% rispetto al 2009, come conseguenza del ridotto contributo del business legato ai mercati del credito e delle attività FX. Alla luce della crisi sui mercati sovrani e gli eccezionali risultati del settore nel 2009, la performance annuale delle attività in tassi ha registrato una riduzione dei ricavi del 10% a/a. Secondo Deutsches Risk Magazine, nel 2010 UniCredit si colloca al primo posto in Germania nella graduatoria relativa ai prodotti strutturati, al terzo posto nei CDS tedeschi single-name e al quarto posto in quelli internazionali. Rispetto all’anno precedente, Equities ha registrato una riduzione dei ricavi del 12%. Dopo un primo trimestre particolarmente positivo, i due trimestri centrali dell’anno hanno registrato una significativa flessione rispetto al medesimo periodo del 2009, mentre l’ultimo trimestre si è chiuso sui medesimi livelli del 2009. Anche nel corso del 2010, il Gruppo è riuscito a mantenere la sua posizione di leadership in Equity Derivatives e prodotti strutturati in Germania, come affermato dalla rivista specializzata Deutsche Risk. 64 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Per la business line Capital Markets, l’anno si è chiuso con una flessione dei ricavi del 21% su base annuale, con un andamento trimestrale simile a quello di Equities. Nei propri paesi di riferimento, il Gruppo è riuscito a rafforzare ulteriormente la propria leadership nei mercati primari del debito, mentre la quota di mercato nell’Equity Capital Markets si è leggermente ridotta su base annuale. Tra i riconoscimenti più significativi assegnati a Markets nel corso del 2010, vi sono: “Best Equity House in Central & Eastern Europe (Euroweek)”, “Euro Bond of the Year” (International Financing Review), #1 Bookrunner of Municipal, City, State, Province Issues in EUR (Thomson Financial), #2 Bookrunner EUR Covered Bonds (Euroweek). Global Transaction Banking (GTB) La Product Line GTB vanta tra i propri punti di forza una capillare conoscenza dei mercati domestici congiuntamente a una ampia esperienza internazionale maturata nel transaction banking. GTB offre alla propria clientela un set completo di prodotti e servizi nell’ambito dei pagamenti, Electronic-banking, Trade Finance, Supply Chain Financing, finanziamenti alle esportazioni e servizi di banca depositaria in Europa centro-orientale. Il catalogo dei prodotti offerti è arricchito dalle attività concernenti la gestione dei depositi a vista e di tenuta conto, nonchè soluzioni integrate B2B e B2C trasversali ai vari segmenti di clientela. Per la clientela del segmento Financial Institutions GTB fornisce, inoltre, un’ampia gamma di servizi di pagamento e compensazione con particolare riferimento al commercio estero. I prodotti GTB contribuiscono, per loro natura, al miglioramento della composizione dei ricavi e sostenibilità della redditività, contenendo nel contempo i livelli di assorbimento di capitale; grazie a tale caratteristica rivestono un ruolo centrale nella strategia commerciale di CIB. Nel corso dell’anno si evidenzia un calo nei margini di intermediazione rispetto all’anno precedente, mentre nell’ultimo trimestre si registra un deciso recupero. Si denota inoltre l’andamento positivo dei volumi dei depositi sia su base annua che trimestrale. Al fine di sostenere i prodotti GTB e per coglierne le ampie potenzialità, è proseguito nel corso dell’anno il piano di investimenti volto a rafforzare le strutture di specialisti di prodotto e al continuo aggiornamento e sviluppo delle piattaforme tecnologiche dedicate. La ripresa dei tassi di interesse, registratasi negli ultimi mesi del 2010, ha consentito un incremento della redditività. In particolare, si segnala un netto miglioramento dei risultati per l’area di Structured Trade and Export Finance. Sono proseguite le azioni commerciali mirate all’utilizzo selettivo delle potenzialità di cross-selling e up-selling, all’impiego e upgrading dei servizi e delle piattaforme, all’ampliamento della base di raccolta e all’espansione del business verso i mercati emergenti. Tra i vari riconoscimenti conseguiti nell’anno, UniCredit Group con la product line GTB è stata nominata: “Best Trade Finance Provider in Italy”, “Best Overall Bank for Cash Management in CEE”, “BestLiquidity Management Bank in CEE” e “Best Trade & Supply Chain Bank in Europe”. Tra le operazioni concluse dal team di Structured Trade & Export Finance si segnala un rilevante finanziamento di export credit “ECA-backed” per un progetto di un’azienda metallurgica in Russia riconosciuto come “Deal of the Year” dal Trade Finance Magazine. La Commissione Europea ha inoltre affidato a GTB il ruolo di principale gestore dei pagamenti SEPA nell’area dell’Europa Centrale e dell’Est. Numerose sono state altresì le strutture di cash pooling sviluppate in Europa a favore della clientela corporate e i riconoscimenti per i servizi di Cash Management and Trade Finance. Leasing Dopo il difficile contesto di mercato nel 2009 il settore Leasing ha registrato nel secondo semestre dell’anno i primi segni di ripresa sia in Italia che sui mercati Internazionali. In termini di volumi di nuovo business, UniCredit Leasing ha fatto registrare un incremento sul 2009 del 32,5% in Italia e del 14% sui mercati internazionali confermando il proprio ruolo di leader del settore. In particolare si evidenzia l’intenso sviluppo nel settore delle energie rinnovabili in Italia, Austria, Germania e Repubblica Ceca (circa 850 milioni di finanziamenti erogati nel 2010) e la crescita della produzione di nuovo business originato dalle banche del Gruppo (+77% in Italia e +49,5% sui mercati internazionali rispetto al 2009) che testimonia l’efficacia della strategia multicanale implementata nel corso del 2010. Outlook 2011 di queste categorie e all’interno della medesima area geografica. L’esempio più evidente è proprio in Europa con il PIL tedesco, guidato dalle esportazioni, in netta ripresa. La crescita globale ha riguadagnato un certo ritmo negli ultimi mesi del 2010, pur in presenza di fattori di rischio e elementi di squilibrio che mantengono elevata l’incertezza. I fattori di rischio riguardano le tensioni geo-politiche che hanno interessato la regione del Nord Africa e il Medio Oriente e di cui è complesso valutare esiti e impatti in particolare sul costo delle fonti di energia. Un elemento di squilibrio è inoltre individuabile nella politica economica espansiva la cui attesa progressiva riduzione potrebbe indebolire il ritmo di crescita. Il riequilibrio del debito pubblico diventa complesso se non si accompagna a una crescita economica robusta. La sostenuta dinamica nei paesi emergenti determina il riproporsi di tensioni sui prezzi delle materie prime che pesano sull’inflazione e quindi sia sui margini delle imprese dei paesi importatori, sia sulla capacità di acquisto dei consumatori. Al netto del permanere di questi elementi problematici, si nota un progressivo irrobustimento del sistema economico nel complesso. La politica monetaria delle banche centrali è rimasta espansiva e la BCE continuerà a mantenere in funzione gli strumenti straordinari di accesso alla liquidità, anche se, in risposta all’aumento dell’inflazione legato ai prezzi delle commodities, è probabile un graduale rialzo dei tassi di interesse di riferimento nel corso dell’anno. Nel contempo, a conferma di prospettive più rosee, il credito alle imprese nell’area dell’Euro si è stabilizzato. In Italia il volume di prestiti alle società non finanziarie ha toccato il punto di minimo ad aprile 2010 e poi è tornato a risalire segnando a dicembre 2010 una variazione su base annua del +2,2%. Dinamiche simili si registrano anche in Germania e Austria. È ragionevole attendersi un incremento della domanda di credito da parte delle imprese con il progressivo ripartire delle attività di investimento. Anche dal lato della rischiosità si percepiscono segnali di miglioramento con un rallentamento dei flussi di nuove sofferenze. Il 2011 si delinea come un anno di generale, seppur modesta e incerta ripresa economica. La crescita del PIL per le economie avanzate indica un moderato ma stabile recupero con persistenti deboli prospettive del mercato del lavoro. Il ritmo di crescita sarà invece più dinamico nei paesi emergenti. In questo quadro generale, il settore del Corporate e Investment Banking ha registrato nel corso del 2010 un miglioramento delle proprie performance, evidenziando una normalizzazione dei ricavi, che ci si attende proseguirà anche nel 2011, e una progressiva diminuzione delle svalutazioni sui crediti. Si evidenzia dunque un differenziale di ritmo nella ripresa (a due velocità, secondo le parole del Fondo Monetario Internazionale) tra paesi emergenti da un lato e paesi sviluppati dall’altro. In aggiunta, differenze sostanziali si registrano anche all’interno Il nuovo modello organizzativo “Insieme per i clienti” entrato in piena operatività a novembre 2010, si sviluppa in coerenza con il quadro evolutivo delineato e nell’ottica di consolidare il ruolo di primaria banca europea. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 65 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Corporate & Investment Banking (CIB) (SEGUE) Il presidio territoriale attraverso i Network dei mercati principali in cui UniCredit è presente, l’elevata competenza di prodotto e servizio offerto dalle Product Line e l’attenta focalizzazione sulla clientela garantiscono il conseguimento di uno standard di offerta eccellente. In un contesto creditizio difficile, F&A conferma avere un ruolo centrale, con l’impegno di proseguire le strategie già intraprese con successo nel corso del 2010 dirette a sfruttare al meglio le attività di cross-selling nonchè a presidiare e monitorare, in stretta collaborazione con la funzione creditizia, l’assunzione e gestione del rischio di credito. Nel 2011 la Product Line GTB proseguirà nello sviluppo del business transazionale evolvendo l’attuale modello di servizio per la clientela Corporate anche verso il segmento delle Piccole-Medie Imprese. Resterà, inoltre, un primario obbiettivo l’ottimizzazione della piattaforma tecnologica già implementata e lo sfruttamento del network geografico del Gruppo con particolare riferimento alle zone ad alto potenziale di crescita identificate nell’area asiatica e in quella americana. Per tali regioni, la crescita del business sarà supportata da specifiche iniziative commerciali e di partnership locale. Così come avvenuto per il 2010, anche per il 2011 l’attività di Investment Banking sarà condizionata dall’incertezza della crescita economica nei paesi avanzati e dai possibili sviluppi della crisi del debito sovrano nell’area Euro e dalle tensioni geo-politiche nella zona nord africana. Questi eventi avranno un’influenza diretta sulla volatilità dei mercati finanziari e di conseguenza sulla domanda della clientela e sulle condizioni di trading. Congiuntamente, l’avvicinarsi della data di implementazione della nuova regolamentazione (Basilea 2.5 e Basilea 3) determinerà un progressivo cambiamento nella composizione dei ricavi dei differenti player. La performance relativa dei vari segmenti di prodotto, infatti, dipenderà dal differente assorbimento di capitale che verrà introdotto dalla 66 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit nuova regolamentazione; allo stesso tempo, in alcune aree di business, solo gli operatori capaci di attrarre e gestire elevati volumi di transazioni potranno garantire rendimenti sul capitale soddisfacenti. In tale contesto, si ritiene che Markets possa continuare a generare solidi risultati per il Gruppo anche nel 2011, grazie alla professionalità delle proprie risorse e alla sua estesa base di clientela, ai significativi investimenti in piattaforme IT nuove e più efficienti, al vantaggio competitivo in settori di business a basso assorbimento di capitale. Per il 2011 UniCredit Leasing, che nel nuovo assetto organizzativo di “Insieme per i clienti” non sarà più compresa nel perimetro CIB, intende consolidare la propria leadership sia in Italia che sui mercati internazionali attraverso azioni tese a: • miglioramento della qualità del servizio offerto al Cliente mantenendo un costante focus sull’execution; • sviluppo del canale Vendor mediante accordi commerciali con fornitori selezionati di livello internazionale su specifici settori industriali; • rafforzamento dell’offerta International Leasing per sostenere le iniziative di espansione sui mercati esteri delle imprese; • costante cooperazione con le banche del Gruppo in termini di generazione di business e, ove possibile, in termini di sinergie lato costi; • offerta di soluzioni ad alto valore su prodotti complessi con un approccio di finanza strutturata. Prosegue anche nel 2011 la strategia di diversificazione del funding, nello specifico il ricorso a enti sovranazionali. In particolare, tra le iniziative da finalizzarsi nel primo trimestre del 2011, si segnala una nuova linea di 400 milioni a supporto delle PMI, già accordata dalla European Investment Bank (EIB). Nuove iniziative EIB sono previste anche per le controllate estere, in particolare in Germania, Austria, Latvia, Repubblica Ceca e Polonia. Private Banking IN BREVE Attività finanziarie ordinarie v/clientela (%) Attività in gestione estione 35,7 5,7 Totale attività finanziarie v/clientela (miliardi di €) 139,7 Altre attività 00,1 ,1 Utile lordo operatività corrente (milioni di €) 234 Depositi D ep ((incl. inc PCT) 119,9 9 Cost/Income Attività tà in Amministrazione zione 69,3% 44,3 ,3 Introduzione L’attività della Divisione Private Banking si rivolge principalmente alla clientela privata con disponibilità finanziarie medio-alte, fornendo servizi di consulenza e soluzioni per la gestione del patrimonio con un approccio a 360 gradi. La Divisione opera tramite una rete di circa 1.200 private bankers dislocati in oltre 250 filiali sul territorio nei quattro principali paesi (Italia, Germania, Austria e Polonia), cui si affianca una presenza selettiva in alcune piazze europee (Lussemburgo e San Marino). Performance finanziaria di riferimento, con una maggiore turbolenza, nel corso dell’anno, nelle piazze europee dell’area mediterranea. Nell’esercizio 2010, gli indici di borsa hanno registrato una flessione in Italia (FTSE MIB -13,2% rispetto a dicembre 2009) e una crescita in Germania (DAX +16,1%) e in Austria (ATX +16%); evidenziando andamenti dei mercati finanziari divergenti nei paesi Al 31 dicembre 2010 il totale delle attività finanziarie gestite e amministrate dalla Divisione è pari a 139,7 miliardi, in lieve riduzione (-0,7%) rispetto al 31 dicembre 20091. (miliardi di €) Attività finanziarie totali CONSISTENZE AL PRIVATE BANKING Attività Totali Attività Ordinarie Attività in gestione Attività in amministrazione Depositi (incl. PCT) Altre attività VARIAZIONE SU DIC 09 31.12.2010 30.09.2010 31.12.2009 ASSOLUTA % 139,7 107,9 38,5 47,8 21,5 0,1 140,4 108,6 38,3 48,4 21,8 0,1 140,7 109,2 34,5 48,8 25,8 0,1 - 1,0 - 1,3 4,0 - 1,0 - 4,3 - - 0,7% - 1,1% 11,7% - 2,0% - 16,8% 53,4% 1. Il Totale delle attività finanziarie è stato proformato rispetto ai dati pubblicati nelle precedenti relazioni a seguito della cessione di UniCredit Suisse Bank nel mese di ottobre 2010 e per il trasferimento di clientela con la Divisione Family & SME in Austria e in Germania. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 67 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Private Banking (SEGUE) (milioni di €) Conto economico PRIVATE BANKING 2010 2009 VARIAZIONE % 4° TRIM 3° TRIM VARIAZIONE % SU 3° TRIM ‘10 Margine di intermediazione Costi operativi Risultato di gestione Utile lordo operatività corrente 804 (557) 247 234 849 (563) 286 255 - 5,2% - 1,0% - 13,5% - 8,0% 204 (139) 65 63 184 (137) 47 43 + 10,6% + 1,1% + 38,2% + 46,9% ESERCIZIO 2010 2009 4° TRIM 207 (148) 59 40 Principali indicatori ESERCIZIO EVA (milioni di €) Capitale assorbito (milioni di €) RARORAC ROA, pb (*) Cost/income Costi operativi/Totale attività finanziarie (**) VARIAZIONE 2010 2009 ASSOLUTA % 124 362 34,20% 74pb 69,3% 51pb 143 324 44,24% 81pb 66,3% 54pb - 20 38 n.s. - 7pb 293pb - 3pb - 13,7% + 11,6% PRIVATE BANKING (*) Margine di intermediazione/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie. (**) Costi operativi/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie. Personale DATI AL PRIVATE BANKING Dipendenti (numero “Full Time Equivalent”) VARIAZIONE SU DIC ‘09 31.12.2010 30.09.2010 31.12.2009 ASSOLUTA % 3.074 3.027 3.064 10 + 0,3% Al netto delle componenti straordinarie2, le attività finanziarie al 31 dicembre 2010, di poco inferiori a 108 miliardi, presentano un calo di 1,3 miliardi (-1,1%) rispetto al dato di fine 20091. L’andamento ha risentito principalmente di una raccolta netta3 negativa nel periodo di 2,4 miliardi, largamente determinata da 4,1 miliardi di deflussi sui depositi, a cui si contrappongono, a parziale compensazione, i soddisfacenti risultati commerciali ottenuti sul fronte della raccolta netta gestita, con flussi netti positivi nell’anno per 2,6 miliardi (di cui 2 miliardi in Italia); l’effetto performance è, invece, positivo per oltre 1 miliardo. In un contesto di forte concorrenzialità sui depositi, la Divisione, focalizzandosi sulla relazione con il cliente attraverso una visione integrata della gestione degli investimenti e del rischio correlato, ha saputo realizzare un deciso rafforzamento delle proprie attività nel risparmio gestito (masse ordinarie +11,7% a/a), concretizzando gli obiettivi prefissati di riallocazione della liquidità in circolazione. Di conseguenza la composizione delle attività finanziarie3 al 31 dicembre 2010 mostra una decisa riallocazione a favore della raccolta gestita, che si attesta al 35,7% del totale delle masse (dal 31,6% al 31 dicembre 20091) a fronte di una ridotta incidenza dei depositi (pronti contro termine inclusi) che scendono al 19,9% (dal 23,7% di fine 20091); in lieve calo da inizio anno il peso della raccolta amministrata (44,3% rispetto al 44,7% del 31 dicembre 20091). Dal punto di vista della performance reddituale, il risultato di gestione della Divisione Private Banking al 31 dicembre 2010 è pari a 247 milioni, in calo del 13,5% rispetto all’esercizio precedente, nel quale le condizioni di mercato, specie in termini di tassi di interesse, erano sensibilmente differenti. I ricavi, pari a 804 milioni, risultano in calo del 5,2% a/a; nel dettaglio: • il margine di interesse registra una significativa flessione (-26,6% a/a), sia per una riduzione dei volumi (i depositi da clientela al 31 dicembre 2010 erano pari a 21,6 miliardi contro i 27,8 miliardi del 31 dicembre 2009), sia per una contrazione degli spread, entrambi conseguenze di una decisa riduzione dei tassi di mercato e della pressione concorrenziale sulle condizioni alla clientela; • crescita, invece, per i proventi da intermediazione e diversi (+8,1% a/a), trainati da un incremento delle commissioni nette dell’8,4% a/a; tale risultato è attribuibile all’eccellente dinamica dei prodotti del risparmio gestito, sia in termini di commissioni upfront che in termini di quelle ricorrenti, nonchè alle maggiori commissioni per servizi fiduciari a seguito del provvedimento sul rimpatrio di capitali in Italia conseguite nella prima parte dell’anno. I costi operativi ammontano a 557 milioni, in contenimento rispetto all’esercizio 2009 (-1% a/a). L’incremento delle spese per il personale (+1,7% a/a), essenzialmente a causa di una 2. Si intendono straordinarie quelle operazioni che, a causa della loro natura, grande dimensione e bassa o nulla redditività, non sono riconducibili all’attività tipica (principalmente masse di clientela istituzionale e partecipazioni azionarie di clienti imprenditori). 3. Escluse le operazioni straordinarie. 68 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit maggiore incidenza della componente variabile (il primo semestre 2009 aveva anche beneficiato di rilasci di accantonamenti relativi al bonus 2008) e alla first time consolidation di Schoellerinvest KAG in Austria, è più che compensato da una contrazione delle altre spese amministrative (-4,1% a/a). L’utile lordo dell’operatività corrente pari a 234 milioni (-8% a/a), comprende l’impatto dell’operazione di spin-off e successiva vendita a terzi in data 31 dicembre 2010 di una parte delle attività in Lussemburgo, con la contabilizzazione di una plusvalenza da cessione di 27,3 milioni e di oneri di ristrutturazione del business complessivamente per 22,4 milioni; a questo si aggiunge l’effetto (5,6 milioni), sempre in termini di oneri di ristrutturazione, generato dal piano esodi incentivati del Gruppo in Italia. La flessione dei ricavi ha inciso sul cost/income ratio che al 31 dicembre 2010 si attesta al 69,3%, in rialzo rispetto al 66,3% dell’anno precedente. Linee di business per attività, area geografica, società Sintesi dei progetti 2010 La Divisione Private Banking si articola in 5 linee di attività: PB Italia (inclusa anche San Marino), PB Germania, PB Austria, PB Polonia e PB International, alla quale è ora attribuita la sola unità operante in Lussemburgo, a seguito della cessione di UniCredit Suisse Bank avvenuta nel mese di ottobre 2010. Si evidenziano di seguito i principali dati per ciascuna di esse. Contributo per Paese al 31 dicembre 20104 (%) 2,4 5,7 17,4 2,2 4,2 2,8 8,7 18,7 14,6 30,2 26,8 44,3 Margine di intermediazione 37,2 Polonia International Austria Germania Italia 48,1 36,7 Costi operativi Risultato di gestione 4. Esclusi i costi delle strutture di govenance della Holding. Le attività finanziarie totali del Private Banking Italia si attestano a 77,2 miliardi. Quelle ordinarie, pari a 60,2 miliardi al 31 dicembre 2010, risultano in flessione rispetto al dato di inizio anno (-1,9%). Il segno negativo della raccolta netta ordinaria dell’anno, pari a -0,3 miliardi, è interamente attribuibile al risultato della Banca Agricola Commerciale di San Marino, quale effetto del prolungamento del provvedimento sullo “scudo fiscale” e del perdurare della crisi della piazza finanziaria. La Rete italiana ha registrato, invece, una raccolta netta ordinaria lievemente positiva (+0,1 miliardi), ma con una decisa ricomposizione dei portafogli della clientela verso la raccolta gestita (+2 miliardi), a fronte di un calo nella raccolta diretta (-1,8 miliardi) e in quella amministrata (-0,1 miliardi). Ritornando al Private Banking Italia nel suo complesso, il risultato di gestione dell’esercizio 2010 è pari a 97 milioni, in calo del 20,5% rispetto all’anno precedente. Tale flessione è da attribuirsi principalmente alla dinamica dei ricavi (-7,3% a/a), dove l’ottimo andamento delle commissioni nette (+15,5% a/a) ha solo parzialmente compensato il significativo calo del margine di interesse, quasi dimezzatosi a causa dello scenario dei tassi di interesse e dei minori volumi di depositi. Il cost/income sale quindi al 72,7% dal 68,2% del 2009. Il Private Banking Germania chiude al 31 dicembre 2010 con 30,7 miliardi di attività finanziarie totali, di cui 27,5 miliardi di componente ordinaria; quest’ultima in flessione dell’1,8% rispetto al 31 dicembre 2009. La raccolta netta ordinaria è negativa nel periodo per 1,7 miliardi, con deflussi significativi sui depositi (-1,5 miliardi) e in misura minore sull’amministrato (-0,4 miliardi) a fronte di una raccolta positiva nel comparto del risparmio gestito per 0,2 miliardi. Dal lato reddituale, il risultato di gestione si attesta a 99 milioni, con un andamento in riduzione del 10,2% a/a, determinato principalmente dal trend negativo del margine di interesse (-12,3% a/a), ma in parte anche dal lieve calo delle commissioni nette (-1,6% a/a); questi effetti solo in parte sono compensati dai risparmi operati sui costi operativi (-4,6% a/a), in particolare delle altre spese amministrative (-10,9% a/a). Il cost income sale dal 58% del 2009 al 59,4% del 31 dicembre 2010. Nel Private Banking Austria il totale delle attività finanziarie al 31 dicembre 2010 si attesta a 16,9 miliardi; la componente ordinaria, pari a 14,7 miliardi, cresce del 4,5% sul dato di inizio anno. La raccolta netta ordinaria del periodo è lievemente positiva (48 milioni), trainata dalla componente gestita (+0,2 miliardi). Il risultato di gestione si attesta a 39 milioni, sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente (+0,4% a/a), grazie al buon andamento delle commissioni nette (+8,7% a/a) che hanno compensato la contrazione del margine di interesse (-21,7% a/a) e i maggiori costi (+3,3% a/a). Questi ultimi sono principalmente legati alle maggiori risorse di Rete resisi necessarie a seguito del UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 69 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Private Banking (SEGUE) trasferimento di clientela dalla Divisione Family & SME (avvenuta tra la fine del 2009 e i primi mesi del 2010), alla first time consolidation di Schoellerinvest KAG, nonchè ai maggiori costi variabili del personale, conseguenza della buona performance commerciale. Il cost income si attesta al 72,3% rispetto al 71,7% del 31 dicembre 2009. Il 2010 è stato caratterizzato da una profonda revisione della strategia nel Private Banking International. Si è proceduto infatti: • alla cessione della controllata UniCredit Suisse Bank nel corso del mese di ottobre 2010, realizzando una plusvalenza complessiva a livello consolidato di 4 milioni5; • allo spin-off e successiva vendita a DZ Privatbank SA in data 31 dicembre 2010 di una parte delle attività in Lussemburgo, costituite da circa 9.000 clienti, le cui masse sono di poco superiori al 20% delle attività finanziarie, e relativi dipendenti. UniCredit Luxembourg concentrerà quindi le sue attività di Private Banking nel Wealth Management per i segmenti “High Net Worth” e “Ultra High Net Worth”, nonché sulla fornitura di servizi specializzati per il Gruppo UniCredit in settori quali l’asset management per le attività assicurative relative al ramo vita. I risultati economico-finanziari della Divisione e del Private Banking International dell’esercizio 2010 non includono quindi UniCredit Suisse Bank (i periodi precedenti sono stati proformati coerentemente), mentre gli effetti operativi della cessione delle attività in Lussemburgo si manifesteranno a partire dal 1 gennaio 2011. Per quest’ultima operazione impattano sul conto economico 2010 della Divisione, invece, la plusvalenza da cessione, pari a 27,3 milioni, e gli oneri di ristrutturazione del business complessivamente per 22,4 milioni. A livello consolidato l’impatto della cessione, a conto economico, è pari a 5 milioni, al netto del rilascio della Customer Relationships relativa al ramo ceduto. Al 31 dicembre 2010 le attività finanziarie complessive ammontano a 12,9 miliardi, di cui 3,5 miliardi ordinarie. Queste ultime registrano un trend decrescente (-7,3% da inizio anno) generato da una raccolta netta ordinaria negativa per 0,3 miliardi, sia sul fronte della componente amministrata (-0,2 miliardi) che dei depositi (-0,2 miliardi), positivo invece il flusso della raccolta gestita nel corso dell’anno (+0,2 miliardi). Il risultato di gestione al 31 dicembre 2010 è pari a 23 milioni, in crescita del 3,1% a/a, grazie alla forte riduzione dei costi (-12,9% a/a), derivante principalmente dalla precedente riorganizzazione delle attività realizzata nel 2009; flessione per i ricavi (-5,5% a/a), per effetto di un calo nella componente commissionale (-3,5% a/a), ma anche per la presenza di proventi non ricorrenti nel quarto trimestre 2009. Il cost income si attesta al 49,7%, in netto calo rispetto al 53,9% del 31 dicembre 2009. 5. Contabilizzata nel Corporate center di Gruppo. 6. Variazione % espressa a cambi costanti. 70 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit In Polonia le attività finanziarie a fine dicembre ammontano a 2,2 miliardi, in lieve flessione del 2,5%6 rispetto al 31 dicembre 2009. La raccolta netta del 2010 è stata complessivamente negativa per 0,1 miliardi, per effetto di deflussi sui depositi pari a 0,2 miliardi, solo parzialmente compensati da una raccolta positiva sulla componente gestita. In temini reddituali il risultato di gestione del periodo, pari a 7 milioni, è in aumento dell’11,9% a/a6, per effetto di una riduzione dei costi operativi (-8,1% a/a6) che eccede i minori ricavi (-1,3% a/a6), dove l’eccellente trend delle commissioni nette (+19,9% a/a6) non è stato sufficiente a bilanciare il calo del margine di interesse (-12,5% a/a6). Il cost/ income si attesta al 61,5%, in deciso miglioramento rispetto al 66% dell’esercizio precedente. La principale attività progettuale che ha coinvolto la Divisione nel corso del 2010 è stata la riallocazione, in coordinamento con il progetto di Gruppo denominato “Insieme per i clienti”, della clientela con patrimoni oltre i 500mila Euro da altre Divisioni verso la Divisione Private Banking e viceversa per i clienti sotto tale soglia. La realizzazione è avvenuta con tempistiche diverse a seconda dei Paesi: • in Austria, si è finalizzato nel primo semestre il processo iniziato nel quarto trimestre 2009; • in Polonia, il trasferimento è avvenuto nel corso del primo semestre; • in Germania il processo è iniziato a giugno e terminato nel terzo trimestre; • in Italia, l’operazione è avvenuta il 1 novembre in coincidenza con la fusione delle società, ma i riflessi sul segment reporting saranno visibili solo a partire dal 2011. Gli effetti sulla Divisione sono stati complessivamente di un incremento netto di circa 49.000 clienti per oltre 30 miliardi di attività finanziarie. In parallelo è proseguita l’implementazione del modello europeo di servizio alla clientela, attraverso il perfezionamento del servizio di consulenza a 360 gradi, facente leva su di un’unica intelligenza di mercato accentrata (Global Investment Service) e l’ampliamento della gamma di prodotti su scala europea. Tra questi ultimi ricordiamo: il lancio del servizio di consulenza attiva su amministrato “MyGlobe” in Italia e l’introduzione in Austria e in Germania delle gestioni di portafoglio “Structured Advisory”, ovvero a delega parziale. Outlook 2011 Le attese per il 2011 sono di un ritorno alla crescita della Divisione, sia da un punto di vista commerciale che reddituale. Tre le principali iniziative in programma. La prima è la piena operatività del modello europeo di servizio alla clientela, la cui complessa progettualità ha richiesto buona parte del 2010 per la messa in opera. I principali benefici attesi sono: • una maggiore focalizzazione sul comparto del risparmio gestito e sui servizi di advisory; • un miglioramento degli indici di customer satifaction; • un conseguente incremento della “share of wallet” dell’attuale clientela e quindi delle masse. Tali benefici sono in particolar modo concretizzabili nei confronti della clientela trasferita dalla Divisione Family & SME nel corso del 2010, la quale potrà usufruire di un livello di servizio più personalizzato e maggiormente adeguato alle proprie esigenze, nonché di un’offerta di prodotti più ampia e sofisticata. L’obiettivo è di attivare un circolo virtuoso tra l’individuazione e il soddisfacimento dei bisogni della clientela, il miglioramento del grado di soddisfazione della stessa e l’incremento della loro profittabilità per il Gruppo. Il secondo progetto è dedicato alla realizzazione di sinergie crossdivisionali con le Divisioni CIB e Family & SME e ha l’obiettivo di sviluppare il segmento imprenditori e più in genere di mettere a punto un efficace sistema di segnalazione di nuova clientela o di clienti esistenti le cui caratteristiche sono coerenti con l’offerta Private. La terza iniziativa, infine, prevede lo sviluppo dell’offerta dei servizi per i clienti delle banche dell’Europa Orientale, facendo leva sui centri di elevata competenza della Divisione operanti in Austria e Lussemburgo. Anche grazie al contributo dei citati progetti e sotto l’auspicio di condizioni di mercato favorevoli, le aspettative della Divisione sono di un ritorno alla crescita reddituale, da un lato confermando l’andamento positivo delle commissioni già avviato nel 2010, dall’altro, considerate le attese di una risalita dei tassi di mercato, invertendo il trend finora negativo del margine di interesse. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 71 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Asset Management IN BREVE Totale attività in Gestione (miliardi di €) Risultato di Gestione (milioni di €) USA 36,7 ,7 Italia 997,1 7 346 Cost/Income +58,5% International al 11,44 CEEE 6,88 Germaniaa 23,5 EVA (milioni di €) Austria 11,2 217 Introduzione L’Asset Management è nota per il suo marchio Pioneer Investments, la società del Gruppo UniCredit operante in tutto il mondo nel settore dell’asset management e specializzata nella gestione degli investimenti della clientela. La Business Line, partner di numerosi istituti finanziari internazionali di primo piano, propone agli investitori una gamma completa di soluzioni finanziarie innovative, comprendente fondi comuni d’investimento, hedge funds, gestioni patrimoniali, portafogli per investitori istituzionali e prodotti strutturati. Alla fine del 2010 il patrimonio gestito da Pioneer Investments risulta in crescita di 10,8 miliardi rispetto all’inizio dell’anno grazie alla performance favorevole del mercato (8,3 miliardi) ed al positivo impatto derivante dalla rivalutazione del dollaro sull’euro (+2,5 miliardi). Con l’intento di massimizzare la qualità del servizio e fornire alla propria clientela (Retail, Private e Istituzionale) un’elevata gamma di prodotti di risparmio gestito attraverso i propri canali distributivi, la Capogruppo UniCredit ha dato avvio nel corso dell’esercizio ad un progetto di revisione delle strategie alternative per l’ulteriore sviluppo e crescita del Gruppo Pioneer. Attraverso tale iniziativa UniCredit intende identificare la migliore opzione strategica che consenta a Pioneer di ottimizzarne il valore sia a vantaggio dei clienti che degli azionisti, nonché migliorarne l’efficienza e incrementarne le dimensioni. 72 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Performance finanziaria Nel 2010 l’Asset Management ha registrato un risultato di gestione pari a 346 milioni. Rispetto al 2009 si rileva una crescita di 64 milioni (+22,6%) principalmente imputabile all’incremento delle commissioni nette (101 milioni) ed alla diminuzione delle altre spese amministrative (9 milioni), in parte erosi da un incremento dei costi del personale (48 milioni) legato a migliori performance rispetto all’esercizio precedente e ad elementi di natura non ricorrente. Il margine di intermediazione è risultato pari a 834 milioni, in aumento del 13,2% rispetto all’anno precedente grazie all’incremento delle masse medie gestite, che sono risultate in crescita di 22 miliardi (+14%) e al miglioramento della redditività (+3 pb). I costi operativi hanno fatto registrare nel 2010 un incremento pari a 33 milioni. È da rilevare tuttavia che il totale costi del 2009 è risultato notevolmente ridotto dal riversamento degli accantonamenti dei bonus del 2008 pari a 24,5 milioni. Escludendo tale componente (presente anche nel 2010 per un importo di 5,4 milioni) l’incremento si attesta a 14 milioni ed è principalmente dovuto ad un aumento della remunerazione variabile legato al miglioramento delle performance realizzate nel corso dell’anno. Le altre spese amministrative sono in diminuzione (9 milioni) principalmente grazie alle minori spese legali connesse alla vicenda Madoff ed allo storno di accantonamenti relativi ad anni precedenti. Passando al confronto dei dati su base trimestrale, emerge nel quarto trimestre 2010 un risultato di gestione pari a 88 milioni sostanzialmente in linea rispetto al trimestre precedente. Nel quarto trimestre, l’utile lordo dell’operatività corrente è pari ad 82 milioni, in aumento di 2 milioni (pari al 2,8%) rispetto al terzo trimestre dell’anno in corso. Tale incremento è dovuto essenzialmente ai costi di ristrutturazione (10 milioni) contabilizzati nel terzo trimestre, in parte compensati dagli accantonamenti a fondo rischi relativi al quarto trimestre (6 milioni). Al netto delle componenti straordinarie, l’utile lordo dell’operatività corrente risulta nei due trimestri in esame sostanzialmente in linea. La performance della Business Line si è riflessa negli indicatori di valore: l’EVA è salito a 217 milioni nel 2010 da 185 milioni nel 2009 (+17,4% a/a); il cost income ratio si è attestato nel 2010 al 58,5% mostrando un buon miglioramento rispetto al corrispondente valore dello scorso anno (61,7%) grazie all’incremento dei ricavi. A fine dicembre 2010 l’Asset Management conta 1.889 dipendenti “Full Time Equivalent”, con una riduzione pari a 71 unità se comparata a fine dicembre 2009 per effetto dei progetti di riorganizzazione messi in atto nel corrente esercizio. (milioni di €) Conto economico ASSET MANAGEMENT 2010 2009 VARIAZIONE % 4° TRIM 3° TRIM VARIAZIONE % SU 3° TRIM ‘10 Margine di intermediazione Costi operativi Risultato di gestione Utile lordo operatività corrente 834 (488) 346 329 737 (455) 282 291 + 13,2% + 7,3% + 22,6% + 13,2% 220 (132) 88 82 203 (114) 88 80 + 8,8% + 15,6% - 0,0% + 2,8% ESERCIZIO 2010 2009 4° TRIM 210 (103) 107 109 Principali indicatori ESERCIZIO ASSET MANAGEMENT EVA (milioni di €) Capitale assorbito (milioni di €) RARORAC ROA, pb (*) Cost/income Costi operativi/Totale attività finanziarie, pb (**) VARIAZIONE 2010 2009 ASSOLUTA % 217 288 75,23% 44pb 58,5% 25pb 185 344 53,76% 41pb 61,7% 27pb 32 - 55 n.s. 2pb - 320pb - 2pb + 17,4% - 16,1% (*) Margine di intermediazione/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie. (**) Costi operativi/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie. Personale DATI AL ASSET MANAGEMENT Dipendenti (numero “Full Time Equivalent”) VARIAZIONE SU DIC ‘09 31.12.2010 30.09.2010 31.12.2009 ASSOLUTA % 1.889 1.898 1.960 - 71 - 3,6% UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 73 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Asset Management (SEGUE) Linee di business per attività, area geografica, società Italia Sintesi dei progetti 2010 Il patrimonio gestito a fine 2010 si attesta a 187 miliardi, in aumento del 6,2% dall’inizio dell’anno principalmente grazie all’effetto mercato (+4,7%) ed all’effetto cambio (+1,4%) legato all’apprezzamento del dollaro. La raccolta netta è risultata complessivamente nulla in quanto i risultati positivi ottenuti nel primo semestre sono stati azzerati dagli elevati volumi di redemptions registrati nella seconda metà dell’anno. AuM per area Distributiva (%) 0,3 3,6 6,0 12,6 Austria Italia USA International Germania India e Russia CEE 5,9 19,6 52,0 Il patrimonio della business unit si attesta a 97,1 miliardi, in aumento del 2,3% dall’inizio dell’anno, grazie ad una componente mercato positiva pari a 3,1 miliardi (+3,3%) parzialmente compensata da flussi netti negativi pari a -1 miliardo (-1,1%) principalmente nel canale Institutional. La quota di mercato di Pioneer Investments è diminuita, passando dal 14,88% del terzo trimestre 2010 al 14,58% del quarto trimestre 2010. Germania Il patrimonio, pari a 23,5 miliardi, è in aumento del 2,9% dall’inizio dell’anno, principalmente per l’effetto positivo del mercato (+5%) in parte compensato dall’andamento negativo della raccolta netta (-2,1%) prevalentemente nel canale Institutional. In aggiunta ai sopra citati assets under management la business unit comprende assets under administration per 0,5 miliardi, sostanzialmente invariati dall’inizio dell’anno. International Nel 2010 la business unit ha registrato una raccolta netta positiva per complessivi 1,0 miliardi da attribuirsi prevalentemente alla crescita delle aree North Asia (909 milioni), Cile (522 milioni), Francia (294 milioni) e Spagna (27 milioni). Il patrimonio, pari a 11 miliardi, risulta così superiore del 28,1% rispetto al valore di inizio anno, grazie anche all’effetto positivo del mercato (+16,2%). USA La business unit, al netto di Vanderbilt, ha registrato una raccolta netta positiva per 1.209 milioni con un patrimonio pari a 32,4 miliardi (43,3 miliardi di dollari), in aumento del 12,9% rispetto alla fine dell’esercizio precedente. Includendo Vanderbilt, il patrimonio finale ammonta a 36,7 miliardi (49 miliardi di dollari), in aumento del 13,8% dall’inizio dell’anno principalmente grazie all’effetto cambio (+7,8%). CEE La business unit ha chiuso il periodo con una raccolta netta positiva pari a 543 milioni, per la maggior parte concentrata in Polonia (+427 milioni), dove Pioneer Pekao ha confermato la sua leadership tra le società di Asset Management con una quota di mercato del 15,55% ed in Repubblica Ceca (+55milioni). Grazie anche all’effetto positivo del mercato (+10,5%), il (miliardi di €) Attività finanziarie totali CONSISTENZE AL ASSET MANAGEMENT Totale attività finanziarie Totale attività in gestione - Italia - USA - International - India e Russia - Germania - CEE - Austria Totale attività in amministrazione 31.12.2010 31.12.2009 ASSOLUTA % CONSISTENZE AL 30.09.2010 193,0 186,7 97,1 36,7 11,0 0,5 23,5 6,8 11,2 6,3 182,0 175,8 95,0 32,2 8,5 0,4 22,8 5,6 11,2 6,2 11,0 10,8 2,1 4,5 2,4 0,1 0,7 1,1 0,0 0,1 + 6,0% + 6,2% + 2,2% + 13,8% + 28,1% + 14,9% + 2,9% + 20,2% + 0,1% + 1,8% 191,4 185,0 99,2 33,8 10,4 0,5 22,9 6,6 11,6 6,5 Svizzera riclassificata da Germania a International dal 31 dicembre 2009. 74 VARIAZIONE SU DIC ‘09 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit VARIAZIONE SU SET ‘10 ASSOLUTA % 1,5 1,7 - 2,0 2,9 0,6 - 0,1 0,5 0,1 - 0,3 - 0,2 + 0,8% + 0,9% - 2,1% + 8,6% + 5,5% - 11,4% + 2,4% + 2,1% - 3,0% - 3,1% patrimonio gestito, pari a 6,8 miliardi, risulta in aumento del 20,2% dall’inizio dell’anno. Austria Il patrimonio finale complessivo, pari a 11,2 miliardi è stabile rispetto all’inizio dell’anno poichè l’impatto positivo del mercato (+4,4%) è stato compensato totalmente dalla raccolta netta negativa. In aggiunta ai sopra citati assets under management la business unit comprende assets under administration per 5,8 miliardi. India Il patrimonio finale complessivo, pari a 421 milioni, risulta in aumento del 4,2% rispetto al valore di inizio anno principalmente grazie all’effetto positivo del mercato. Russia Il patrimonio finale complessivo, che ammonta a 56 milioni, risulta in aumento rispetto all’inizio dell’anno grazie principalmente all’effetto mercato. Alternative Investments Nonostante l’effetto positivo del mercato (+3,6%), il patrimonio complessivo in Fondi Alternative, pari a 2,2 miliardi, risulta in diminuzione del 12,9%. La business unit Alternative Investments, infatti, evidenzia nell’anno una raccolta netta negativa pari a 418 milioni legata ai Fondi Hedge e Momentum. I dati di raccolta e di AuM sono già compresi in quelli delle altre business unit. Outlook 2011 Nel 2011 l’attenzione sarà concentrata sul progetto di revisione strategica avviato dalla capogruppo UniCredit per lo sviluppo e la crescita del Gruppo Pioneer. Verrà quindi identificata la migliore opzione strategica tesa a migliorare l’efficienza di Pioneer ed ad ottimizzarne il valore, a vantaggio sia dei clienti che degli azionisti. Inoltre, al fine di garantire la sostenibilità delle attività in un contesto di mercato post-crisi, verranno sviluppate alcune iniziative, con impatto sul business anche nei prossimi anni: Razionalizzazione della gamma dei prodotti, con un particolare focus sui prodotti absolute return ed attraverso l’adozione di un modello attivo di consulenza basato sulla combinazione di prodotti assemblati per una migliore soddisfazione delle esigenze d’investimento dei clienti nell’attuale contesto di mercato. Definizione di criteri ed obiettivi di qualità relativi alla performance degli investimenti che riflettano le aspettative dei clienti riguardo ai rischi ed ai rendimenti, differenziando la valutazione della performance in base alle preferenze e al segmento di prodotto. Semplificazione del modello di business per la Clientela Istituzionale attraverso l’introduzione di Fondi speciali ad essa dedicati. Revisione del sistema dei controlli per i Fondi Lussemburghesi anche in considerazione dell’impatto della Direttiva UCITS IV. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 75 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Central Eastern Europe (CEE) IN BREVE Margine di intermediazione (milioni di €) Risultato di Gestione (milioni di €) Altri Paesi 1.565 Turchia 1.127 Romania 319 Repubblica Ceca 371 Russia 679 Croazia 591 2.512 Cost/Income +46,0% Dipendenti 51.617 Introduzione Dopo la profonda recessione del 2009, l’Europa centrale ed orientale ha iniziato una fase di ripresa, ma con notevoli differenze tra i diversi paesi e segmenti del mercato. La ripresa è stata trainata dal settore industriale che ha potuto beneficiare del rimbalzo delle esportazioni. I progressi maggiori sono stati compiuti dai paesi più aperti al commercio mondiale e con più stretti legami con la Germania. La Turchia ha dimostrato grande dinamicità grazie soprattutto alla domanda interna, e anche l’Europa centrale in generale ha ripreso slancio. Nell’Europa sud-orientale la crescita economica è rimasta debole, mentre la ripresa è stata sostenuta nei paesi baltici, in particolar modo nel secondo semestre del 2010. Nella seconda metà del 2010 si è assistito alla stabilizzazione delle dinamiche riguardanti i crediti problematici e si può ritenere che il livello massimo di crediti deteriorati possa essere raggiunto tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011. In termini di redditività bancaria del Sistema, il 2010 si è dimostrato non meno difficile del 2009 e il vantaggio ottenuto grazie al miglioramento della qualità del credito è stato annullato dalla minor capacità di generare ricavi. In un contesto di riforma del modello di business, la convergenza economica e il diverso grado di penetrazione finanziaria si confermano gli elementi propulsivi del potenziale di crescita del settore bancario nell’Europa centro-orientale, dove UniCredit si conferma in buona posizione per partecipare alla futura ripresa dell’area. Ancora una volta UniCredit, presente in 19 paesi della regione, si è confermato leader di mercato nell’Europa centro-orientale con risultati in crescita rispetto allo scorso anno. Nel 2010, le banche presenti nell’area hanno fornito un importante contributo ai risultati del Gruppo, grazie all’eccellente posizionamento di mercato, sia con i clienti corporate che privati, all’ottimizzazione dei costi ed alla rigorosa gestione del rischio. 76 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Performance finanziaria rispetto all’anno precedente (+8,7% ai tassi correnti) grazie principalmente all’aumento dei volumi di impiego e raccolta nonché ai maggiori margini degli impieghi nella maggior parte dei paesi. A tassi di cambio costanti le commissioni attive nette sono aumentate del 5% (+11,5% ai tassi correnti) rispetto al 2009 portandosi a 1.185 milioni €, cosí incrementando il loro contributo al margine di intermediazione totale dal 23% del 2009 al 25% del 2010. Mentre l’andamento dei servizi commerciali (tra cui le carte di credito, le commissioni valutarie e quelle su pagamenti e finanziamenti) è stato positivo praticamente in tutti i paesi, le commissioni da risparmio gestito e amministrato rimangono su livelli inferiori poiché i volumi non hanno ancora raggiunto i livelli precedenti. Nel 2010 il risultato di negoziazione è diminuito a 145 milioni di €, attestandosi a meno Nel 2010, l’utile netto della Divisione Europa centro-orientale (857 milioni di €) ha offerto nuovamente un contributo di rilievo all’utile consolidato del Gruppo. L’incremento rispetto al 2009 è stato pari al 15,4%, e solo in minima parte dovuto all’apprezzamento registrato nel 2010 dalle valute locali in cui vengono redatti i bilanci delle banche della regione. Al netto delle differenze di tasso di cambio, l’utile netto ha registrato un incremento del 12,9% determinato anche dalla consistente diminuzione delle rettifiche nette su crediti. Gli interessi netti sono stati pari a 3.259 milioni di €, registrando un incremento del 4,2% a tassi costanti (milioni di €) Conto economico ESERCIZIO Margine di intermediazione Costi operativi Risultato di gestione Rettifiche nette su crediti Utile lordo operatività corrente Utile (perdita) del periodo VARIAZIONE % 2010 VARIAZIONE % SU 3° TRIM ‘10 2010 2009 EFFETTIVA NORMALIZZATA1 4° TRIM 3° TRIM EFFETTIVA NORMALIZZATA1 2009 4° TRIM 4.652 (2.140) 2.512 (1.454) 1.063 857 4.612 (1.952) 2.661 (1.714) 911 742 + 0,9% + 9,7% - 5,6% - 15,1% + 16,6% + 15,4% - 3,9% + 5,7% - 10,9% - 20,3% + 13,8% + 12,9% 1.218 (564) 654 (444) 209 173 1.216 (537) 679 (319) 366 289 + 0,1% + 5,1% - 3,8% + 39,5% - 42,8% - 40,3% + 1,9% + 6,7% - 2,0% + 39,5% - 42,8% - 40,5% 1.114 (509) 605 (497) 86 66 CENTRAL EASTERN EUROPE 1. A cambi costanti. (milioni di €) Stato patrimoniale CONSISTENZE AL CENTRAL EASTERN EUROPE Totale crediti di cui clientela Raccolta da clientela (incluso titoli) Totale RWA RWA per rischio di credito VARIAZIONE SU DIC ‘09 31.12.2010 30.09.2010 31.12.2009 ASSOLUTA % 76.419 64.764 56.902 78.366 68.195 72.826 62.471 53.227 75.320 66.688 70.117 58.084 50.572 69.680 61.122 6.302 6.680 6.330 8.686 7.073 + 9,0% + 11,5% + 12,5% + 12,5% + 11,6% 2010 2009 ASSOLUTA % (15) 6.991 - 0,22% 6,26% 46,0% 2,35% 19,4% 50 6.648 0,76% 6,42% 42,3% 2,87% 18,5% -66 344 - 98pb - 16pb 369pb - 52pb 89pb - 130,6% + 5,2% Principali indicatori ESERCIZIO CENTRAL EASTERN EUROPE EVA (milioni di €) Capitale assorbito (milioni di €) RARORAC Margine Intermediazione/RWA (media) Cost/income Costo del rischio Tax rate VARIAZIONE Personale DATI AL CENTRAL EASTERN EUROPE Dipendenti (numero "Full Time Equivalent") gruppo KFS 100% Dipendenti (numero "Full Time Equivalent") gruppo KFS proporzionale VARIAZIONE SU DIC ‘09 31.12.2010 30.09.2010 31.12.2009 ASSOLUTA % 51.617 51.641 52.390 - 772 - 1,5% 41.812 41.846 42.629 - 817 - 1,9% UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 77 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE) di un terzo di quello ottenuto in un anno straordinario come il 2009 che aveva beneficiato di un’accentuata volatilità dei mercati valutari e dei tassi d’interesse. Il terzo trimestre del 2010 tuttavia ha evidenziato un brillante recupero legato in particolar modo al mark-to-market degli strumenti derivati e alle negoziazioni in valuta estera. Questa tendenza è proseguita nell’ultimo trimestre del 2010, sebbene sia stata più modesta. In tutto il 2010 la minor crescita dei ricavi, strettamente correlata all’andamento del mercato, è stata efficacemente compensata dalla politica di controllo dei costi. I costi operativi hanno registrato un lieve aumento (+5,7% a tassi costanti) attestandosi a 2.140 milioni di €, questo malgrado l’introduzione di una pesante imposta sugli istituti bancari in Ungheria calcolata sull’attivo patrimoniale e contabilizzata tra i costi operativi. Pertanto il cost/income ratio si è confermato a un apprezzabile 46%. Le rettifiche nette su crediti rispetto all’esercizio precedente sono diminuite a tassi costanti del 20,3% portandosi a 1.454 milioni € (-15% a tassi correnti), determinando un calo del costo del rischio (calcolato in percentuale sul volume medio dei crediti verso clientela) al 2,35% rispetto al 2,87% del 2009. A tale risultato ha anche contribuito l’eccellente andamento dell’attività di recupero: le riprese di valore su crediti sono infatti aumentate del 64% (a 927 milioni di €) rispetto all’anno precedente grazie ad una maggiore efficienza nella gestione del portafoglio del Gruppo e alla ripresa economica in molti paesi. Linee di business per attività, area geografica, società Sintesi dei progetti 2010 Gli obiettivi delle principali iniziative intraprese nel settore del Corporate Banking nell’Europa centro-orientale sono stati il rafforzamento della centralità del cliente, lo sfruttamento delle sinergie del Gruppo e la creazione di nuove opportunità di crossselling. L’implementazione in tutto il Gruppo di una strategia mirata alla centralità del cliente ha modificato profondamente l’assetto organizzativo del Corporate & Investment Banking nell’Europa Centro Orientale. La completa integrazione dell’Investment Banking nell’ambito del Corporate Banking ha creato uno stretto legame tra le banche operanti nella regione e i centri Corporate & Investment di Monaco, Londra e Vienna. Questo ha consentito di proporre le migliori soluzioni possibili, indipendentemente dalla loro complessità, ed ha semplificato il rapporto con la clientela. Quest’impostazione volta a privilegiare gli aspetti commerciali, 78 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit ha agevolato inoltre la predisposizione di soluzioni su misura e la capacità di generare eccellenza e valore aggiunto per i clienti, che possono beneficiare di un accesso più semplice ai prodotti del Gruppo. Sempre nell’intento di rafforzare la strategia della centralità del cliente, agevolare la creazione di sinergie e per cogliere le opportunità del cross-selling, nel 2010 il Corporate Banking ha lanciato nell’Europa centro-orientale specifiche campagne commerciali attraverso diverse linee di prodotti finalizzate a intensificare la collaborazione e l’integrazione della rete di vendita. Per trarre il massimo vantaggio dalla sua presenza internazionale, il Gruppo UniCredit ha promosso il ruolo degli International Desks, un ufficio creato con il compito specifico di assistere la clientela aziendale internazionale che deve espletare i numerosi e complessi adempimenti richiesti dagli investimenti nell’Europa centro-orientale. Gli International Desks sono al servizio della clientela aziendale internazionale per tutte le sue esigenze, dai primi semplici approfondimenti su come condurre gli affari in un determinato paese all’organizzazione di incontri su particolari argomenti con esperti e partner commerciali locali. In tale quadro, UniCredit Group organizza periodicamente tra le aziende delle manifestazioni itineranti (ad esempio le iniziative denominate “East Gate” in Italia) per far conoscere le opportunità d’investimento nell’Europa centro-orientale. Soddisfazione della clientela: da oltre 4.500 interviste con clienti sia del Gruppo UniCredit che della concorrenza risulta che nella maggior parte dei paesi in cui opera, il Corporate Banking ha ottenuto un grado di soddisfazione della clientela maggiore di quello dei concorrenti. In base ai risultati dell’indagine (condotta in più riprese) le banche dei diversi paesi hanno elaborato e modificato i loro piani operativi per perseguire il continuo miglioramento del grado di soddisfazione della clientela. Particolare attenzione è stata rivolta all’ottimizzazione delle procedure di concessione dei finanziamenti, ad aumentare la trasparenza delle offerte finanziarie e al lancio di nuove soluzioni web per il Gruppo. Tutte queste iniziative sono state supportate dal progetto principale denominato “Realizzare l’eccellenza nell’Europa centro-orientale”. La collaborazione con i clienti che affrontano periodi di turbolenza economica è stata rafforzata dalla proposta di soluzioni su misura. Per quanto riguarda la gestione dei reclami, sono state adottate inoltre iniziative volte ad ottimizzare gli strumenti e le procedure esistenti. Nel 2010 gli obiettivi prioritari del Retail Banking nell’Europa centro-orientale sono stati l’incremento dell’efficienza e della produttività della rete commerciale ed il passaggio a canali di distribuzione diretta, in modo da aumentare al massimo l’accessibilità alla banca e facilitare la clientela nella fruizione dei servizi fondamentali. La strategia basata sulla centralità del cliente è stata potenziata con il lancio del nuovo posizionamento del marchio UniCredit. Sono state intraprese alcune iniziative per individuare le principali aree di interesse per i clienti dei servizi bancari transnazionali e per proporre loro soluzioni in grado di esaudirne le esigenze. Le banche della regione hanno dimostrato la volontà di impegnarsi per ottimizzare le procedure di concessione dei crediti rendendo più fruibili i prodotti di finanziamento e accelerandone la concessione nel rispetto delle rigide limitazioni normative. Nell’intento di fornire servizi di eccellenza alla clientela e di rendere più gratificante il loro rapporto con le banche, queste ultime hanno implementato particolari modelli operativi nel campo dei servizi bancari personalizzati e per le piccole aziende. La qualità del servizio è stata un elemento essenziale per fidelizzare la clientela ed indurla a promuovere i prodotti e i servizi ricevuti nei confronti di altri potenziali clienti. Nel corso del 2010 è stata intensificata la misurazione della soddisfazione della clientela e degli utenti interni, da cui si è cercato di ottenere dei feedback immediati. Alcune banche della regione hanno introdotto un apposito Programma di gestione della reputazione, che sarà potenziato nel corso del 2011. Una delle principali iniziative adottate dalla Divisione Global Banking Services nell’Europa centro-orientale nel 2010 è stata la gestione del programma di potenziamento dei processi relativi alla gestione del rischio di credito in alcuni paesi della regione. Il programma è rivolto all’efficientamento delle procedure relative al monitoraggio del credito e ai relativi sistemi informatici, nell’intento - sempre nell’ottica della centralità del cliente di abbreviare il tempo necessario a prendere le decisioni (“Time-To-Decision” o TTD) e il tempo necessario prima che il cliente possa disporre del finanziamento (“Time-To-Cash” o TTC). Il progetto ha preso in esame una serie di processi da applicare ai clienti corporate e privati. Inoltre l’area del controllo del rischio è stata ulteriormente potenziata da due progetti informatici finalizzati all’implementazione di nuove applicazioni di supporto alle procedure d’incasso e alla prevenzione dell’uso fraudolento del software. Un’iniziativa cruciale per migliorare i servizi alla clientela è stata l’introduzione della banca online multicanale. A tal fine, nel 2010 sono stati lanciati una serie di progetti di potenziamento dei servizi tra cui il cosiddetto “M-Banking”, che nel 2011 introdurrà nuovi standard qualitativi del “Mobile Banking” nella maggior parte dei paesi della regione in cui il Gruppo opera. Nel 2011 in alcuni paesi saranno installati gli sportelli bancomat di seconda generazione e sarà adottato un nuovo sistema di gestione dei rapporti con la clientela (Customer Relationship Management o CRM), in paesi come Bulgaria, Romania, Serbia e BosniaHerzegovina. Per soddisfare le esigenze della clientela e supportare la crescita delle aziende russe è stato introdotto con successo il sistema di informatizzazione bancaria denominato “FlexCube”. L’installazione dello stesso sistema è già iniziata anche in Ucraina, dove si concluderà nel corso del 2011. Per rendere permanenti i miglioramenti dell’efficienza nella regione il programma ritiene prioritario introdurre nuove misure nelle aree di back-office e dei servizi immobiliari. Il motto coniato dalle HR nell’Europa centro-orientale, “Esperienza locale ed eccellenza internazionale”, sottolinea l’importanza del legame tra le iniziative nazionali e internazionali ed il valore aggiunto ottenibile dal coinvolgimento di tutti i soggetti. In tutte le attività la collaborazione e il contributo dei soggetti coivolti sono cruciali, perché permettono al Gruppo di beneficiare degli importanti contributi di una comunità ampiamente variegata. Anche nel 2010 la crescita professionale dei dipendenti è rimasta tra i principali obiettivi delle HR, come dimostrano i seguenti risultati conseguiti: • il programma di formazione personalizzata (la cosiddetta Mentoring Initiative) dei dirigenti nei paesi della regione è proseguito con grande successo, come dimostra chiaramente il numero crescente dei partecipanti; • per quanto riguarda la formazione, apposite unità operative hanno iniziato con successo a tenere corsi di formazione direttamente negli uffici e hanno implementato altre iniziative finalizzate al proficuo apprendimento e alla crescita professionale dei dipendenti; • un numero considerevole di lezioni riguardanti le capacità di gestione e la competenza sociale è stato offerto direttamente in loco. Nel 2010 sono state introdotte novità organizzative nelle HR della regione, che così si sono completamente adeguate al cosiddetto “modello di distribuzione” o “delivery model” alla base della struttura organizzativa delle HR di UniCredit. Questo modello colloca il cliente interno al centro dell’attenzione. Alcuni Business Partner appositamente incaricati, con il supporto e la collaborazione del team dell’Expertise Centre, si occupano delle diverse divisioni e delle funzioni di supporto e di servizio attinenti alle problematiche HR. Turchia Nel 2010, in un contesto macroeconomico favorevole, nonostante l’intensa concorrenza e la contrazione dei margini, il settore bancario UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 79 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE) turco ha registrato un consistente incremento dei volumi, un costante miglioramento della qualità del credito e l’aumento delle redditività, grazie ai quali Koç Financial Services Group (KFS), ossia la società finanziaria che controlla l’81,8% di Yapı Kredi Bank, ha registrato brillanti risultati sotto il profilo sia dell’attività commerciale che della redditività, privilegiando oltre a quest’ultimo fattore anche l’efficienza commerciale e la soddisfazione della clientela. Nel 2010 l’utile netto consolidato di KFS è stato pari a 1.818 milioni di lire turche (TL), con un incremento del 40% su base annua. Il rendimento del capitale proprio (Return on Equity) è aumentato al 25% rispetto al 20% nel 2009. Il coefficiente di adeguatezza patrimoniale di Yapı Kredi Bank secondo i criteri contabili locali si è attestato al 16,10% (15,4% a livello consolidato). Yapı Kredi è la quarta banca privata per totale attivo, è leader di mercato nelle carte di credito, nel leasing e nel factoring ed è senz’altro ai primi posti nell’intermediazione, nei fondi comuni, nelle assicurazioni e nelle pensioni private. Nel 2010 KFS ha incassato ricavi pari a 5.528 milioni di TL in seguito al notevole incremento delle commissioni ottenuto grazie a volumi commerciali superiori alla media del settore, alla ricerca di nuove fonti di commissioni e all’introduzione di prodotti e servizi innovativi; ciò ha consentito di compensare il calo del margine d’interesse. Il costante controllo dei costi e le iniziative di efficientamento hanno permesso di ottenere eccellenti risultati in termini di costi, il cui aumento di circa il 6% è stato inferiore all’inflazione, nonostante si siano mantenuti costanti gli investimenti finalizzati alla crescita. Il cost/income ratio è stato pari al 42%. Relativamente agli impieghi, KFS ha registrato una crescita di oltre il 30% rispetto al 2009 grazie alla performance di Yapı Kredi, mantenutasi sopra la media del settore per tutto l’anno. L’espansione delle erogazioni è attribuibile principalmente al credito al consumo, alle PMI nonché ai finanziamenti commerciali a medio termine in valuta locale e ai project financing in valuta estera. Nelle carte di credito la Banca ha mantenuto il primo posto nel settore con una quota di mercato del 19,3%. Per quanto riguarda la raccolta, nel 2010 la crescita dei depositi di KFS è stata superiore alla media (quasi +30%) grazie al brillante andamento di Yapı Kredi, particolarmente nei depositi in valuta locale. Grazie all’attenzione rivolta alle esigenze dei clienti e alla buona gestione dei flussi finanziari rivenienti dai rapporti con essi, particolarmente con le PMI e le imprese mid-corporate, Yapı Kredi ha mantenuto elevata la propria capacità di raccolta da clientela con una quota di mercato complessiva del 17% secondo i criteri contabili locali. Yapı Kredi vanta il secondo posto nel settore del risparmio gestito grazie al +17% nei volumi e ad una quota di mercato del 18,4%. Nel 2010 Yapı Kredi ha ottenuto due linee di credito consorziali, una da 1 mld di USD ad aprile e una seconda da 1,25 mld di USD 80 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit a settembre, a condizioni più favorevoli rispetto all’anno precedente sia in termini di importo che di tasso. Inoltre la banca ha ottenuto un prestito a lungo termine quinquennale di 750 milioni di USD, diversificando così ulteriormente gli strumenti di raccolta. Per quanto riguarda la qualità del credito, approfittando del miglioramento delle condizioni macroeconomiche, Yapı Kredi ha mostrato notevoli miglioramenti grazie alla diminuzione dei crediti in sofferenza, ai consistenti incassi, alla vendita di portafogli di crediti in sofferenza, all’efficientamento degli strumenti di credito e a programmi di ristrutturazione. Il coefficiente di sofferenza dei prestiti di Yapı Kredi è così diminuito al 3,4% secondo i criteri contabili locali. Nel 2010 Yapı Kredi ha evidenziato un notevole miglioramento degli indicatori commerciali fondamentali, tra cui gli impieghi per dipendente (+39% rispetto al 2009) e i depositi per dipendente (+28% rispetto al 2009). Il rafforzamento dell’efficienza commerciale è stato agevolato dal potenziamento dei sistemi informatici per ridurre i tempi di risposta ai clienti, dal lancio di prodotti e servizi innovativi, dalle strategie per acquisire nuovi clienti e aumentare la penetrazione nel mercato nonché dalle costanti iniziative di cross-selling nei confronti dei clienti unicamente utilizzatori di carte di credito. Nel 2010 è proseguito il piano di espansione delle filiali della Banca con un aumento di circa 30 agenzie (39 di nuova apertura). Alla fine del 2010 la rete di filiali di Yapı Kredi in Turchia era al quarto posto per numero (868) e per quota di mercato (9,2%), mentre quella degli sportelli bancomat era al quinto posto (2.530 unità); inoltre la banca online e il call center hanno ottenuto riconoscimenti ufficiali. La Banca continua a investire in canali operativi alternativi per aumentare la soddisfazione della clientela e ridurre i costi. Nel 2010 il 79% di tutte le operazioni bancarie complessive è stato eseguito tramite questi canali. Russia ZAO UniCredit Bank è una banca universale che propone un’ampia gamma di prodotti alla clientela corporate, retail e private. L’istituto, che si conferma come principale banca straniera e si colloca tra le 10 maggiori banche della Russia per totale attivo, a novembre 2010 ha incrementato la propria quota di mercato all’1.91% dall’1,79% di dicembre 2009. Grazie alla crescita del 19% su base annua del totale attivo (superiore a quella del mercato) e alla maggiore redditività rispetto all’anno precedente (nel 2010 il rendimento del capitale proprio (ROE) è stato del 16% rispetto al 12% del 2009), ZAO UniCredit Bank non solo ha confermato la propria solidità finanziaria, ma grazie al consistente livello di capitalizzazione e all’indice di adeguatezza patrimoniale del 16% secondo la regolamentazione locale (molto al di sopra del 10% previsto dalla Banca nazionale russa) è ampiamente in regola con la normativa in materia di liquidità. Il costante aumento della clientela è supportato dalle 106 filiali presenti in tutte le aree del paese e dall’Ufficio di rappresentanza nella capitale bielorussa di Minsk. Alla fine dell’anno i clienti privati erano 865.000 e le imprese 22.600 (comprese le PMI). attenzione al rischio di credito e al mantenimento delle relazioni con i clienti più importanti, gli obiettivi della Banca restano lo sviluppo del portafoglio crediti e l’ulteriore diversificazione della clientela. La marcata crescita registrata nel 2010 dalle attività tipiche della banca si è concretizzata in un utile netto di 10 mld di rubli, ossia oltre il 50% in più rispetto all’anno precedente. L’incremento è attribuibile principalmente dalla diminuzione degli accantonamenti a copertura dei nuovi crediti erogati. Per quanto riguarda la clientela retail, l’obiettivo principale è approfittare della crescita di questo segmento che potrà essere generata dalla sostenuta ripresa economica e dall’espansione dei consumi. È proseguita l’ottimizzazione della rete delle filiali e delle modalità di vendita, con un’attenzione particolare al rinnovamento delle strutture commerciali. L’ulteriore espansione nel segmento della clientela affluent è stata supportata dal potenziamento del modello dei servizi e dall’ampliamento della gamma dei prodotti. Inoltre sono state intraprese iniziative commerciali per conquistare un numero maggiore di clienti tra le PMI. È stata registrata una crescita consistente dei mutui ipotecari e dei prestiti per l’acquisto di automobili e di altri beni di consumo, che sono le tipologie maggiormente collegate all’andamento dei consumi e dell’economia in generale. Nel 2010 gli impieghi alla clientela retail sono aumentati complessivamente del 7,4%, mentre i depositi sono aumentati del 12%. I ricavi sono aumentati del 6% su base annua grazie all’ottimizzazione della struttura della raccolta, ottenuta mediante la sottoscrizione di strumenti piú convenienti e al repricing di quelli esistenti, che ha offerto un significativo contributo alla crescita di oltre il 40% del margine d’interesse rispetto all’anno precedente. La crescita di quasi il 5% delle commissioni è attribuibile alle commissioni sui prestiti e al notevole incremento di quelle legate alle operazioni di trading ed alle transazioni di pagamento. Le politiche di contenimento dei costi si sono dimostrate molto efficaci, limitando a circa l’8% l’aumento complessivo dei costi e permettendo di ottenere un eccellente cost/income ratio del 34%. Le rettifiche nette su crediti sono rimaste notevolmente al di sotto di quelle dell’anno precedente, grazie anche all’aumento dei crediti erogati inferiore al previsto e alla loro migliore qualità. La percentuale di crediti in sofferenza nel portafoglio totale è diminuita rispetto al 2009. Nel secondo semestre il totale attivo della Banca è notevolmente aumentato, attestandosi a RUB 575 mld con un incremento annuo del 19%. Dopo i consistenti quanto imprevisti rimborsi del primo trimestre 2010 per effetto nella notevole liquidità presente nel mercato, la banca ha puntato sull’accelerazione della crescita commerciale ottenendo un incremento del 13% del portafoglio crediti rispetto al 2009. Il portafoglio titoli è aumentato del 29%, principalmente grazie all’acquisto di obbligazioni emesse dalla Banca centrale russa. Grazie alla continua spinta alla crescita della raccolta che ha portato ad un aumento dei depositi del 17% su base annua, la Banca ha raggiunto un livello di provvista tale da consentirle di chiudere il 2010 con un rapporto netto tra prestiti e depositi pari al 117%. Il Corporate Banking si conferma il pilastro della banca per quanto riguarda sia i ricavi che i volumi. Per l’intero 2010, in tutto il sistema bancario i finanziamenti alle aziende sono rimasti scarsi a causa della debole propensione agli investimenti, che ha tenuto su livelli modesti la domanda complessiva di prestiti. Nonostante ciò, dall’inizio dell’anno ZAO UniCredit Bank è riuscita ad aumentare di circa il 12% il portafoglio crediti totale. Oltre alla puntigliosa Croazia Nel 2010, nonostante la recessione e il notevole aumento dei crediti deteriorati e rettifiche su crediti, Zagrebačka Banka (ZABA) ha ottenuto brillanti risultati che si confermano i migliori del settore bancario croato e del mercato nazionale nel suo complesso. Nel 2010 la Banca ha continuato a prestare valido supporto alla clientela tale da consentirle di superare la difficile congiuntura economica, intensificando le attività di consulenza e rafforzando la presenza a livello locale. ZABA ha così aumentato il livello di soddisfazione della clientela grazie all’introduzione di innovazioni più aderenti alle mutate esigenze ed ai nuovi stili di vita della clientela. Il Gruppo ZABA ha ottenuto un risultato di gestione di 312 milioni di euro, superiore del 6% a quello dello stesso periodo del 2009, un risultato dovuto principalmente all’incremento di oltre il 3% dei ricavi totali. Questa brillante performance è primariamente il frutto dell’incremento, superiore alla media, degli impieghi alla clientela corporate e del settore pubblico, ma anche del minore costo della provvista, che hanno permesso di ridurre i tassi d’interesse dei prestiti. Il 2010 è stato caratterizzato dal progressivo miglioramento dei processi e dall’ottimizzazione dei costi, che ha consentito di ottenere un cost/income ratio del 47,1% rispetto al 48,5% del 2009. A maggio 2010, Zagrebačka Banka ha lanciato (prima tra le banche croate e una delle pochissime in tutto il mondo) un’applicazione di mobile banking per l’iPhone. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 81 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE) A settembre 2010 la Banca ha dato il via al programma di fidelizzazione “Multiplus”, consistente in un’alleanza strategica con la principale azienda croata di distribuzione e telecomunicazioni. Alla fine del 2010 avevano aderito al programma oltre 500.000 utenti, tra clienti e non clienti. Alla fine del primo trimestre dell’anno precedente le erogazione crediti al segmento delle piccole imprese aveva già mostrato i primi segnali di ripresa. Il finanziamento delle attività in questo settore è stato reso possibile dalle linee di credito concesse da MIGA e da EBRD, che hanno consentito di lanciare nuovi progetti. Rispetto alla fine del 2009 i crediti complessivamente erogati a persone fisiche e piccole imprese sono aumentati del 4,1% salendo a 33,4 mld di kuna croate (HRK), mentre i depositi complessivi di questi segmenti di clienti sono aumentati del 6,7% attestandosi a 42,2 mld di HRK principalmente grazie al +7,2% dei depositi vincolati. Per quanto riguarda i depositi delle persone fisiche, nel 2010 la quota di mercato di ZABA è stata pari al 25,1%, mentre la quota di mercato degli impieghi alle persone fisiche è stata del 24,6%. Nonostante la recessione che nel 2010 ha continuato a penalizzare il quadro economico generale in Croazia, Zagrebačka Banka ha registrato una crescita equilibrata nel Corporate Banking. Dai volumi di impiego, di raccolta e dalla numerosità dei servizi bancari prestati risulta che Zagrebačka Banka ha ottenuto risultati stabili consolidando la sua posizione di leader nel settore del Corporate Banking. I finanziamenti complessivi erogati alla clientela corporate sono aumentati da 30,1 mld di HRK alla fine del 2009 a 35,2 mld di HRK alla fine del 2010. Alla fine dell’anno i depositi della clientela corporate ammontavano a 15 mld di HRK, leggermente al di sopra del dato del 2009 a riprova di una crescita equilibrata nel settore pubblico come in quello privato. Alla fine di dicembre 2010 la quota di mercato degli impieghi è ulteriormente salita al 25,3%, a dimostrazione dell’intensa attività commerciale svolta durante l’anno dalla Banca e della sua notevole stabilità. Inoltre alla fine del 2010, nonostante l’avverso contesto macroeconomico, anche la quota di mercato della raccolta è risultata in crescita. Un’indagine indipendente ha mostrato come la clientela corporate di Zagrebačka Banka sia quella con il maggiore livello di soddisfazione nei rapporti con il proprio istituto. Nel 2010 la divisione Financing and Advisory di Zaba ha ulteriormente rafforzato la sua posizione di leader nel settore dell’Investment Banking. Questo successo è stato riconosciuto da Euromoney, che per due anni consecutivi ha conferito a Zagrebačka Banka il titolo di “Migliore Investment Bank croata”, e dal Financial 82 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Times/Merger Market, che ha nominato UniCredit “Migliore Banca dell’Europa centro-orientale nel settore Fusioni e acquisizioni”. Tra le operazioni coordinate dall’istituto sul mercato finanziario ricordiamo l’emissione obbligazionaria della Repubblica di Croazia con scadenza nel 2017 destinata al mercato interno e le due emissioni con scadenza nel 2020, in cui la Banca è stata capofila e sottoscrittrice. In ambito di Finanza aziendale, Zagrebačka Banka è stata consulente esclusivo nell’acquisizione di Droga Kolinska da parte di Atlantic Grupa. Inoltre la Banca è stata uno dei consulenti di CVC Capital Partners nell’acquisizione della quota residua di Zagrebačka Pivovara dagli azionisti di minoranza (la maggiore operazione di questo tipo portata a termine nel 2010 nella Borsa di Zagabria). La Banca ha organizzato numerose operazioni di finanza strutturata, alcune delle quali di grande rilievo e che hanno confermato la sua posizione di leader del settore nell’intera Europa sud-orientale. Altri paesi Nella Repubblica Ceca UniCredit Bank ha chiuso l’anno brillantemente registrando un utile netto di 3.002 milioni di corone ceche (CZK), con un incremento dell’8,4% rispetto al 2009. I ricavi del quarto trimestre, superiori del 3% a quelli del trimestre precedente, segnalano una costante tendenza all’aumento grazie alla concretizzazione di alcune opportunità commerciali molto redditizie, principalmente nel segmento corporate. Nel quarto trimestre 2010 la Banca ha aperto dieci nuove filiali e due punti vendita in franchising e ha lanciato un nuovo programma di credito al consumo con l’obiettivo di rafforzare la sua presenza nel segmento della clientela retail, che nei prossimi anni sarà uno dei pilastri della strategia della Banca. Queste iniziative hanno comportato l’innalzamento del livello dei costi per la banca (+8,6% su base trimestrale), che tuttavia rimane sotto stretto controllo. Nel quarto trimestre 2010 le rettifiche su crediti sono aumentate, pur mantenendosi al 21,2% su base annua. Il coefficiente del costo del rischio si è attestato ad un eccellente livello di 102 pb. In Slovacchia i ricavi totali di UniCredit Bank sono ulteriormente aumentati sull’onda della consistente crescita su base annua degli impieghi e di un leggero aumento dei tassi d’interesse. Il totale attivo della Banca ha raggiunto 4,2 mld di € (circa +33% su base annua), mantenendo il coefficiente di adeguatezza del capitale a un eccellente 13%. I consistenti incrementi su base annua delle quote di mercato sia della raccolta (+1%) che degli impieghi (+0,5%) consentono di guardare agli scenari futuri con notevole ottimismo. Nella prima metà del 2010 il contesto macroeconomico ha inciso negativamente sulla performance, ma nella seconda metà sono notevolmente aumentati l’attività commerciale della Banca e i suoi ricavi, che alla fine dell’anno hanno quasi eguagliato i livelli del 2009. La Banca è riuscita a migliorare l’efficacia della gestione dei costi comprimendoli su livelli inferiori all’anno precedente. Nell’ambito della gestione del rischio, l’Istituto ha continuato a praticare politiche molto prudenti per quanto riguarda il rischio di credito, di mercato ed operativo. Nonostante la debole performance del settore bancario in seguito all’introduzione della tassa speciale sulle banche, nel 2010 in Ungheria UniCredit Bank ha evidenziato un’eccellente performance grazie all’incremento dell’utile netto di oltre il 21% rispetto all’anno precedente ottenuto grazie al margine d’interesse e a minori rettifiche su crediti; ciò ha compensato la crescita del 27% su base annua registrata dai costi a causa della tassa speciale sugli istituti bancari. UniCredit Hungary è riuscita a incrementare l’efficienza confermando la redditività della Divisione Corporate and Investment Banking e promuovendo i prodotti innovativi, le campagne e la soddisfazione della clientela retail. Nel 2010 la banca è così riuscita a confermare il cost/income ratio sotto il 50%, una percentuale inferiore a quella del settore. Con una quota di mercato dei prodotti bancari fondamentali di circa il 6%, nel 2010 UniCredit Bank Hungary ha contribuito per oltre un quarto all’utile netto del settore bancario del Paese. In Slovenia nell’anno in esame l’economia è tornata a una modesta crescita del PIL. Contemporaneamente UniCredit Bank Slovenia ha registrato ricavi notevolmente più alti (+17%), pari a 74 milioni di euro. Uno dei fattori principali dell’aumento dei ricavi è stato il margine d’interesse, che ha beneficiato dell’incasso di dividendi e dell’incremento dei margini. Il risultato negativo delle negoziazioni è stato parzialmente compensato dall’aumento delle commissioni. Nonostante il notevole incremento del costo del rischio a causa di accantonamenti sia specifici che generici, l’utile netto del periodo ammonta a 13 milioni di euro, superando nettamente di circa 4 milioni di euro quello dell’anno precedente. In Bosnia-Erzegovina UniCredit è rappresentata da due banche: UniCredit d.d. Mostar e UniCredit a.d. Banja Luka. Il contesto economico è rimasto difficile in cui la domanda interna si è mantenuta debole, sebbene siano emersi i primi segnali di ripresa evidenziati dall’aumento delle esportazioni. UniCredit ha conquistato il primo posto in termini di totale attivo e si è confermata come il gruppo bancario più redditizio del Paese, principalmente grazie all’istituto operante nella Federazione di Bosnia-Erzegovina. Il Gruppo, che opera tramite 137 filiali (93 di UniCredit Banca Mostar e 44 di UniCredit a.d. Banja Luka) presenti in tutte le aree del Paese, serve oltre 1,2 milioni di clienti. Nel 2010 l’utile netto è aumentato di circa il 6%, toccando quota 17 milioni di euro nonostante l’aumento delle rettifiche su crediti rese necessarie dal difficile contesto di mercato. Dal punto di vista operativo l’aumento del 4% su base annua dei ricavi complessivi e il -3% annuo delle spese totali hanno dato origine a un significativo +22% del risultato di gestione rispetto all’anno precedente. La soddisfazione della clientela è rimasta alta, come dimostra incontestabilmente l’eccellente indice di soddisfazione che con i suoi 95 punti può essere considerato un termine di riferimento per l’intero mercato. Pertanto sia nel segmento retail che in quello corporate i due istituti hanno confermato le rispettive posizioni di preminenza per quanto riguarda sia l’innovazione dei prodotti che gli standard di qualità e di servizio. Nel 2010 il PIL della Serbia è tornato ad una modesta crescita. Nello stesso tempo è proseguita la notevole crescita dei servizi alla clientela di UniCredit Bank Serbia, che è ora quarta per dimensione tra le banche del Paese. Alla fine del 2010 il suo totale attivo era pari a 167 mld di dinari serbi (RSD) grazie al +23% registrato su base annua. Ancora più importante è l’ulteriore aumento della soddisfazione della clientela, che si è concretizzato in una brillante crescita dei ricavi (+21% su base annua). I ricavi per dipendente sono aumentati di uno straordinario 18%, a riconoscimento dello splendido lavoro del personale di UniCredit Bank Serbia. La costante attenzione al controllo dei costi ha fatto scendere il cost-income ratio sotto il 40%; inoltre la Banca è riuscita a mantenere il costo del rischio a livelli notevolmente inferiori rispetto alla media di mercato. Nel 2010 l’utile netto ha raggiunto i 3,5 mld di RSD, che in valore assoluto rappresenta il record storico della Banca. In Romania, nonostante l’avverso contesto economico caratterizzato da stagnazione degli investimenti e deboli consumi delle famiglie, nel 2010 UniCredit Tiriac Bank (UCT) ha ottenuto un risultato di gestione lordo di 762,50 milioni di leu romeni (RON), in aumento del 18% su base annua, mentre i ricavi hanno registrato un +9% annuo. I costi operativi sono diminuiti di quasi l’1% rispetto all’anno precedente, incrementando ulteriormente l’efficienza fino a ottenere un cost/income ratio del 43,3%. Gli impieghi sono aumentati di circa l’11% su base annua, molto più del mercato. Nel 2010 il costo del rischio è salito a 562 milioni di RON e il coefficiente dei crediti in sofferenza ha raggiunto il 9,9%. Nello stesso anno l’utile netto è stato pari a 175 milioni di RON (il 47% in meno rispetto all’anno precedente) a causa del succitato aumento delle rettifiche su crediti. Alla fine del periodo UCT ha mantenuto un eccellente indice di adeguatezza patrimoniale del 12,05%, corrispondente agli obblighi di legge. Nonostante la perdurante recessione, i ricavi del Corporate Banking e del Private Banking congiuntamente considerati, sono aumentati del 9,8% su base annua e l’incremento del portafoglio crediti ha superato quello del mercato. La raccolta e gli impieghi hanno registrato rispettivamente un +2% e un +17% su base annua. I punti forti del business corporate sono stati la gestione del rischio, la crescita degli impieghi, le transazioni di pagamento, UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 83 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE) le operazioni di trading e i programmi di assistenza alla clientela. Per diverse linee di prodotti i ricavi da raccolta e impieghi nel segmento retail sono aumentati, su base annua, in maniera piú elevata rispetto al resto del mercato. Nei confronti della clientela mass-market l’attività della banca si è concentrata sui prodotti standard (come i prestiti personali e il credito al consumo), mentre per la clientela affluent l’obiettivo è stato il miglioramento della qualità del servizio e lo sviluppo di servizi specializzati e di linee di prodotto dedicate. Nonostante l’accanita concorrenza in un contesto economico fragile, in Bulgaria UniCredit Bulbank si è confermata il maggiore istituto bancario, le cui strategie sono attentamente prese ad esempio dai principali concorrenti. La banca, il cui totale attivo è pari a 11,3 mld di leva bulgari (BGN), è in testa alle classifiche dei principali indicatori di performance e detiene il 15% dell’attivo dell’intero sistema bancario. Gli impieghi lordi e gli anticipi alla clientela sono aumentati del 4,3% su base annua raggiungendo quota 8,1 mld di BGN. Gli impieghi alla clientela retail sono aumentati più di quelli alla clientela corporate per effetto della ripresa dei mutui ipotecari. I depositi della clientela, aumentati dell’1,90% su base annua fino a 6,5 mld di BGN, rappresentano il 14% di tutti i depositi del sistema bancario. Il patrimonio netto è aumentato del 9,4% su base annua, grazie anche all’aumento del 10% del capitale azionario nel quarto trimestre del 2010. L’indice di adeguatezza patrimoniale (18%) è aumentato dell’1,7% su base annua. Nel quarto trimestre del 2010 le scarse opportunità commerciali e la minore propensione al consumo sono state evidenti e hanno penalizzato anche la redditività dell’intero esercizio. La percentuale dei crediti deteriorati, pur salendo al 10%, si è mantenuta inferiore alla media del mercato (11,8%). Il margine d’intermediazione è stato pari a 595 milioni di BGN, registrando un incremento di circa il 5% su base annua grazie anche al margine d’interesse e alla stabilità del magine da commissioni. L’ottimizzazione delle attività operative e il contenimento dei costi hanno contribuito alla maggiore efficienza operativa, ma non hanno completamente compensato l’aumento delle svalutazioni su crediti, cosicché su base annua l’utile netto è diminuito del 20% attestandosi a 162 milioni di BGN. Ciò nonostante, l’incontestabile posizione di leader di mercato di UniCredit Bulbank è stata confermata dalla produzione di un quarto degli utili dell’intero sistema bancario. Nel 2010 in Ucraina è iniziata la ripresa economica e dopo la pesantissima contrazione del 2009 (-15%) il PIL ha registrato una crescita che è stata pari al 4,2%. Questo chiaro segnale di miglioramento, la riconquistata stabilità politica e la mancanza di brusche oscillazioni della moneta locale (grivnia ucraina UAH) hanno influenzato positivamente il settore bancario nazionale. 84 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Il settore degli impieghi, anche se ancora fragile, è stato trainato dai finanziamenti alle aziende. Ukrsotsbank, pur vedendo diminuire il portafoglio totale netto dei crediti, ha stipulato numerosi contratti con aziende e ha ripreso ad erogare alla clientela retail prestiti per l’acquisto di beni di consumo e in particolar modo di automobili. Contestualmente alla ripresa economica, nella seconda metà del 2010 anche le commissioni sono cresciute, permettendo a Ukrsotsbank di aumentare a circa il 16% la percentuale di contribuzione del margine da commissioni rispetto ai ricavi totali e di ridurre così il divario nei confronti del mercato in questo indicatore chiave. Nonostante la qualità degli impieghi rimanga un elemento cruciale per tutto il sistema bancario del Paese, si può ritenere che nel 2010 l’ammontare dei crediti deteriorati ha raggiunto i massimi livelli. Ukrsotsbank ha aumentato di circa 6 punti percentuali il tasso di copertura complessiva e ridotto al 5% il costo del rischio rispetto al 6,5% del 2009. Si prevede la prosecuzione anche nel 2011 di questa positiva evoluzione del profilo di rischio di credito della Banca e si punta a rafforzare la redditività di Ukrsotsbank con una marcata accelerazione delle attività commerciali in tutti i segmenti della clientela, mantenendo nel contempo un’efficienza operativa di alto livello. Nel 2010 in Kazakistan l’economia si è brillantemente ripresa mettendo a segno una crescita del PIL del 7% su base annua, in cui le esportazioni hanno svolto un ruolo di rilievo. I principali prodotti da esportazione, come il petrolio e i metalli, hanno beneficiato insieme ai consumi e al commercio della ripresa della domanda mondiale. Gli investimenti tuttavia rimangono deboli. La controllata di UniCredit, ATF Bank (ATF), ha incrementato il portafoglio crediti del 3% su base annua (al netto delle cancellazioni), registrando il massimo aumento nella seconda metà del 2010. ATF ha continuato a scorporare le sue attività non strategiche, compresa la vendita di un fondo pensionistico nel primo trimestre del 2010, concentrando invece l’operatività sulle attività tipiche della banca commerciale. Anche se la qualità del portafoglio crediti resta modesta, nel corso dell’ultima parte del 2010 il deterioramento della qualità del credito si è stabilizzato. ATF vanta tuttora uno dei coefficienti di copertura più elevati rispetto ai concorrenti e questo le consente di reindirizzare gli sforzi verso la creazione di nuove opportunità commerciali invece di dedicarsi esclusivamente alla gestione degli insoluti. Inoltre la banca ha potuto ridurre notevolmente il costo della provvista grazie all’abbondante liquidità presente nel mercato e al miglioramento del profilo di solvibilità del Paese. Anche le commissioni generate dall’operatività bancaria (+11% su base annua) hanno registrato un incremento considerevole. Inoltre la Banca ha continuato a concentrarsi su un rigido controllo dei costi, ottimizzando ulteriormente la rete delle filiali e accentrando i processi bancari. Nel 2010 AS UniCredit Bank, attiva in tutti e tre i paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania), ha dovuto far fronte al contesto economico ancora avverso e alla flessione dei volumi nel mercato degli impieghi. I ricavi complessivi hanno raggiunto i 9,2 milioni di lats lettoni (LVL) grazie al positivo andamento del margine d’interesse. L’efficiente gestione dei costi ha permesso di ridurre i costi operativi di quasi l’1% rispetto al 2009. Nel quarto trimestre 2010 il perdurante deterioramento delle garanzie sui mutui ipotecari ha costretto la banca ad aumentare notevolmente le rettifiche nette su crediti. Dopo due iniezioni di capitale di complessivi 30,5 milioni di LVL, effettuate per dare ulteriore impulso alle attività commerciali nei paesi baltici, AS UniCredit Bank mantiene un solido indice di adeguatezza patrimoniale pari al 10,4%. La banca ha migliorato il rapporto tra impieghi e depositi (165%), principalmente grazie all’aumento dei depositi della clientela, e ha ottenuto finanziamenti dall’European Investment Bank e dalla Nordic Investment Bank. Outlook 2011 Nell’Europa centro-orientale si prevede la prosecuzione della ripresa economica con una crescita del PIL nel corso dell’anno. Nel 2011 si potrà osservare una ripresa delle attività bancarie, nonché una maggiore attenzione all’efficienza nella gestione dei costi e al presidio dei rischi. UniCredit intende proseguire la crescita organica nella regione aprendo nuove filiali e sviluppando ulteriormente i canali di vendita alternativi. Inoltre il Gruppo continuerà a portare nei paesi dell’Europa centro-orientale le migliori pratiche già vigenti altrove e trarre la massima utilità dalle cosiddette Group Product Factories. Il margine d’intermediazione e la redditività beneficeranno di una serie di iniziative finalizzate all’incremento dei ricavi, tra cui principalmente il monitoraggio della soddisfazione della clientela e i miglioramenti operativi per aumentare i margini per cliente. Infine il Gruppo UniCredit continuerà a privilegiare l’attenzione ai costi e alla gestione della qualità del credito al fine di perseguire l’efficientamento dei costi operativi e la riduzione delle perdite. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 85 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Global Banking Services IN BREVE Costi diretti (milioni di €) ICT Other 82 1.600 Totale Costi Diretti GBS (milioni di €) Sec 3.800 51 Proc 28 % spese del personale su costi diretti 31% Org BO 219 506 WO 139 RE 1.173 Personale 16.938 Introduzione La missione di GBS è ottimizzare costi e processi interni, garantendo l’eccellenza operativa e supportando la crescita sostenibile delle business line, con un focus particolare su: • efficienza: ottimizzazione del modello di governance e rigore nel controllo dei costi; • specializzazione: centralizzazione dei servizi delle Global Service Factories e degli Shared Service Centers del Gruppo; • centralità del Cliente: definizione di linee guida per misurare, monitorare e migliorare la soddisfazione del Cliente, interno ed esterno; • qualità dei servizi: definizione di indicatori chiave della performance e Service Level Agreement (SLA) in accordo con i clienti interni, al fine di migliorare la qualità dei servizi e promuovere le best practices. Le principali aree di responsabilità sono ICT, Operations & Workout, Organization, Real Estate, Procurement, Security, Technical Training, Management Consultancy, Identity & Communications. Nel novembre 2010 è stata introdotta la figura di Chief Operating Officer (COO) di Gruppo, sotto la cui guida vengono mantenute le responsabilità già presenti all’interno della SBA GBS con l’aggiunta dell’area HR Management. (milioni di €) Performance finanziaria Nel corso del 2010 GBS ha continuato ad operare sia per razionalizzare i costi sia per garantire una continuità nell’efficienza. Costi Diretti FTE numero 86 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 2010 2009 VALORE ASSOLUTO 3.800,00 3.831,60 - 31.6 2010 2009 VALORE ASSOLUTO % 16.938 17.141 - 204 - 1,2% % - 0,8% I costi diretti della SBA evidenziano una riduzione di 32 milioni (-0,8%) rispetto al 2009. A cambi e perimetri omogenei, il calo dei costi diretti si attesta a circa il -4%, confermando la solida performance dell’area e la capacità costante di porre in essere azioni volte al contenimento dei costi e alla creazione di produttività per il Gruppo nel rispetto della qualità dei servizi erogati e della soddisfazione dei clienti interni ed esterni. L’area ha continuato l’accentramento delle attività da tutte le Business Line, arrivando a gestire direttamente il 24% del totale costi diretti di Gruppo. Il trend degli organici, a perimetri omogenei, decresce di -168 risorse (-1%). Il saldo finale è determinato dalle sinergie derivanti dalla cessione di alcune società, dai piani di riorganizzazione in Italia e Germania, nonchè dall’insourcing di nuove attività in ICT, Real Estate, Security e Organization. ICT I costi diretti dell’ICT mostrano un decremento rispetto al 2009 pari 25,5 millioni (-1,6%). Normalizzando i perimetri 2009 con l’impatto delle attività acquisite nel corso del 2010, tale risparmio di costi diretti ammonta al -3,4%. Il 2010 è stato caratterizzato dalla continuazione del processo di integrazione di processi e sistemi già avviato nel 2009 con la fusione delle società informatiche del Gruppo in UGIS. Questo ha consentito la razionalizzazione dei costi IT ed il consolidamento del ruolo centrale di UGIS nella gestione delle tematiche ICT del Gruppo. e ristrutturazione delle posizioni problematiche, ha implicato il trasferimento dei restanti asset alle divisioni di business competenti. In Italia, la gestione accentrata degli NPLs di Gruppo ha consentito di migliorare il processo di recupero, con un conseguente impatto in termini di efficienza; i crediti problematici recuperati, oltre 1,7 miliardi, superano il dato 2009 del 14%. Group Organization & Logistics Real Estate rappresenta circa l’80% dei costi di Group Organization & Logistics; nel corso del 2010 c’è stata una diminuzione dei costi diretti rispetto all’anno precedente pari al 4%; tale dinamica è principalmente ascrivibile alle molteplici iniziative di efficientamento poste in essere, quali, ad esempio, la razionalizzazione dei costi delle utilities, la rinegoziazione dei contratti di locazione passiva, la sistematizzazione e razionalizzazione dei servizi di facility management e l’ottimizzazione degli spazi occupati da Società del Gruppo, iniziativa che ha permesso il rilascio nel corso del 2010 di circa 180.000 mq; le operazioni di dismissione immobiliare hanno comportato plusvalenze per il Gruppo pari a 81 milioni. Linee di business per attività, area geografica, società Sintesi dei progetti 2010 Group ICT Global Operations Services Nel 2010 il Global Operations Services ha riportato una riduzione di costi pari a 18,8 milioni (-3,6%) rispetto all’anno precedente. Considerando nel 2009 anche le attività acquisite in corso del 2010, la riduzione dei costi diretti si attesta al -3,2%. La continuazione del processo di razionalizzazione e armonizzazione delle strutture di Back Office, insieme all’automazione e all’ottimizzazione dei processi, hanno contribuito ad accrescere l’efficienza rispetto al 2009, massimizzando il valore aggiunto per il Cliente e per il Gruppo UniCredit. Nel 2010 Group ICT ha diretto specifici Programmi d’Innovazione mirati a riprogettare le piattaforme ICT (lancio del “Next Generation Commercial Banking Information System”) e a sviluppare progetti di business sulle nuove tecnologie (ICT Innovation Program). La struttura organizzativa è stata rafforzata con l’obiettivo di migliorare il coordinamento di strategie e linee guida ICT. Ha inoltre supportato il Programma “Il Milione” in Russia, migliorando ill sistema informatico centrale della attività Retail e il flusso di comunicazioni verso la Banca Centrale Russa. Group Operations and ICT Factories Workout Nel corso del 2010 nel Workout è entrato in pieno regime il processo di gestione accentrata del portafoglio delle sofferenze in Italia e in Germania, iniziato nel corso del 2009 con il trasferimento di tali attività all’interno del perimetro GBS. Complessivamente il processo di accentramento e gestione ha comportato la riduzione dei costi diretti nel 2010 del 12,2%. In Germania nell’area GBS è stata completata la razionalizzazione delle strutture dedicate al Workout, dove la conseguente riduzione La Business Unit rappresenta il presidio della Capogruppo per il coordinamento strategico e manageriale delle società/strutture del Gruppo dedicate allo svolgimento dei servizi di Operational Services (UniCredit Business Partner S.C.p.a.), recupero crediti, servizi assicurativi, servizi amministrativi centralizzati per HR e Contabilità, nonché della gestione dei servizi di Card Processing e del coordinamento e governo delle fabbriche del Gruppo dedicate allo svolgimento dei servizi ICT (in particolare UniCredit Global Information Services S.c.p.a.). UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 87 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Global Banking Services (SEGUE) I principali obiettivi sono stati quelli di assicurare una visione strategica unitaria esercitando un ruolo di indirizzo, supporto e controllo orientato alla massimizzazione dell’efficacia e dell’efficienza delle Global Factories attraverso una graduale razionalizzazione delle stesse. Sono state inoltre incentivate le azioni necessarie a promuovere la collaborazione sinergica tra IT e Operations implementando ed estendendo l’utilizzo delle piattaforme informatiche e delle procedure standard di Gruppo. UniCredit Global Information Services (UGIS) Nel corso del 2010 UGIS, oltre alle consuete attività di erogazione dei servizi informatici, di progetto e sviluppo dei sistemi informativi e di ricerca costante della qualità del servizio erogato in un’ottica di soddisfazione del Cliente e di contenimento dei costi, ha fornito particolare supporto all’evoluzione di Gruppo con la migrazione della piattaforma di commercial banking, EuroSIG di UniCredit Bank AG in Germania ed il completamento del progetto “Insieme per i clienti” in Italia. In particolare la migrazione della banca tedesca sulla piattaforma software di gruppo per il commercial banking, già utilizzata in Italia e in Repubblica Ceca, ha visto la stretta cooperazione tra il team internazionale di UGIS ed il team di UniCredit Bank AG che, tra l’altro, ha portato ad un significativo affinamento delle funzionalità sia in termini di possibilità per il business che in termini di controllo e gestione dei rischi. L’operazione ha visto coinvolte oltre 900 filiali della banca tedesca e 16.500 persone. Dal punto di vista ICT sono stati effettuati oltre 55.000 test sul sistema e complessivamente la migrazione è stata simulata per ben 15 volte durante il cosiddetto Co.We (Conversion Weekend). La Global ICT Company ha continuato anche il percorso di integrazione ICT, portando a termine l’insourcing dei rami IT (asset e risorse) di UniCredit MedioCredito Centrale e di UniCredit Bank Ungheria. Si è inoltre conclusa la fase preliminare del programma che mira a trasformare l’azienda sia sotto l’aspetto tecnologico (EuroSIG 2.0) sia dal punto di vista organizzativo (UGIS 2.0), per meglio supportare la crescita del business e l’innovazione tecnologica. Il programma EuroMIB è finalizzato a standardizzare e razionalizzare il panorama applicativo e infrastrutturale di competenza. In particolare, nel corso dell’esercizio è stata portata a termine l’implementazione della nuova piattaforma in Italia, ora in grado di supportare tutte le operazioni. Dal punto di vista infrastrutturale sono proseguiti il percorso di razionalizzazione dei Data Center e di ammodernamento delle strutture; attenzione particolare è stata destinata all’e-collaboration e alla comunicazione multimediale (Telepresence, OCS, Webcasting). Nel corso dell’anno hanno avuto luogo le prime implementazioni del sistema FlexCube nelle Banche del Gruppo nell’Europa Centro Orientale. 88 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Quercia Software Quercia Software opera nel settore della Monetica, in particolare nell’ambito del Card Management, delle soluzioni di pagamento tramite terminale POS, e del Remote Banking. La Società offre servizi e soluzioni di Business attraverso tecnologie software innovative, specializzate e integrate con applicazioni di Contact Center. Tale offerta è rivolta principalmente alle Banche del Gruppo UniCredit, ma vede altresì una importante presenza di Banche e Imprese esterne fra i propri Clienti. A fine anno 2010, Quercia Software è presente nel mercato del Corporate Banking Interbancario, dove offre servizi a circa 30 Banche e oltre 110.000 aziende italiane, e in quello delle soluzioni di pagamento, attraverso la gestione di circa 160.000 terminali POS e il monitoraggio di circa 10.000 ATM. Partecipa inoltre a IQC Team, il progetto collaborativo avviato con altri partner finanziari nel settore, per erogare servizi di pagamento a valore aggiunto tra la PA, il sistema bancario, le aziende ed i privati cittadini. La piattaforma ha gestito nel corso del 2010 circa un milione di transazioni con i primi due clienti attivati, Equitalia Giustizia ed il DIPE (Dipartimento per il Coordinamento della Politica Economica). Inoltre, nel corso del 2010, UniCredit ha identificato in Quercia Software il soggetto nel quale aggregare le attività della Monetica, con l’obiettivo di razionalizzare e internalizzare tali attività e creare una Global Card Payment Company. Quercia Software ha assunto nel Gruppo, soprattutto nel 2010, un ruolo di maggior peso nell’ambito della gestione dei processi relativi alle carte di pagamento e dei terminali ATM e POS, in una misura tale da essere identificata quale miglior veicolo all’interno del quale accentrare tutta la filiera produttiva. Tale decisione, assunta nel corso dell’esercizio, avrà effetto operativo a partire dal 2011. Global Operations Services Quest’area assicura il coordinamento delle fabbriche del Gruppo dedicate ai servizi di Operations, favorendo la centralizzazione e la costante evoluzione dei processi attraverso la ricerca di modelli innovativi orientati alla massimizzazione dell’efficacia e efficienza, il contenimento dei costi e l’incremento della qualità. Nell’ambito del Global Operations Services sono operativi i seguenti departments: “Shared Service Centers”, responsabili di gestire i servizi di supporto centralizzati (HR Shared Service Center e Contabilità) nonché definire le linee guida e le politiche relative alla centralizzazione dei servizi di supporto; “Card Payment Solutions” responsabile di supportare e verificare l’operatività delle Fabbriche / Strutture coinvolte nel Card Processing definendo le strategie e le policy relative a tali servizi. È presente anche l’unità di “Global Insurance Management” a cui è affidata la definizione delle strategie assicurative di Gruppo, le autonomie e le responsabilità locali e i corretti livelli di copertura dei rischi. Nel 2010 Card Payment Solutions ha consolidato l’obiettivo finalizzato alla creazione della Global Card Company di Gruppo e ha supportato la crescita del business delle carte di pagamento di UniCredit, consentendo l’aumento dei volumi di vendita e favorendo l’evoluzione della piattaforma tecnologica e dei servizi del Gruppo. UniCredit Business Partner (UCBP) Nell’anno 2010, in coerenza con gli indirizzi strategici predefiniti, UniCredit Business Partner ha proseguito il percorso di armonizzazione e sviluppo del proprio modello operativo con la riorganizzazione dei processi e delle attività e la condivisione delle best practice tra Paesi. A supporto della strategia adottata, l’Azienda nel corso dell’esercizio si è focalizzata sui propri strumenti di misurazione interna e di miglioramento delle performance. In particolare è stata ulteriormente sviluppata la Balanced Scorecard che, insieme al Sistema Gestionale Integrato, ha favorito il monitoraggio delle attività e l’effettivo raggiungimento degli obiettivi strategici e operativi. Per quanto riguarda la riorganizzazione delle attività in Italia e Germania è da segnalare, in particolare, che è stato completato il trasferimento di alcune attività dalla Germania alla Polonia, mentre tale processo proseguirà dall’Austria verso la Romania. Da un punto di vista societario con decorrenza 1° gennaio 2010 è avvenuta l’integrazione in UCBP del ramo d’azienda “Supporto operativo” di UniCredit Mediocredito Centrale S.p.A. (atto di cessione del 23 dicembre 2009), operazione completata successivamente dall’integrazione con decorrenza 1° aprile 2010 del ramo d’azienda “Back Office”. Superando il perimetro operativo di riferimento, è proseguito il Progetto MOSAIC, mirato alla creazione di un network delle Operations in cui UniCredit Business Partner dovrà svolgere un ruolo di coordinamento per disegnare un percorso di sviluppo coerente delle diverse Unità di Back Office di Gruppo. Workout Services Il Workout Services assicura il coordinamento globale delle società e delle strutture del Gruppo dedicate al recupero crediti favorendo la centralizzazione e la costante evoluzione dei processi attraverso la massimizzazione dell’efficacia ed efficienza, nel rispetto sia delle soglie di convenienza che del contenimento dei tempi e dei costi di recupero nonché delle potenziali perdite. UniCredit Credit Management Bank (UCCMB) Alla fine dell’esercizio, UCCMB incrementa il portafoglio gestito rispetto al 2009 per numero di posizioni gestite, attestandosi a poco meno di 1 milione (+1%) per un valore lordo di oltre 47 miliardi (+13%). Nel 2010 UCCMB contrasta la negativa congiuntura di mercato raggiungendo importanti obiettivi, tra cui si segnalano: • incassi realizzati per oltre 1,7 miliardi, valore che supera del 14% il dato del 2009 e del 6% quello stimato per l’anno in corso; tale risultato è stato ottenuto grazie ad una maggior efficienza nella gestione del portafoglio (+39% di pratiche medie per gestore rispetto al 2009); • risultati ottenuti dalla Branch di Monaco che ha prodotto quest’anno più di 1 milione di incassi; • incremento delle azioni di riammissione in bonis dei mutui non performing con un +32% di pratiche rispetto al 2009, con un conseguente beneficio in termini di minori rettifiche di valore per le mandanti del Gruppo pari a circa 50 milioni; • proficua gestione delle passività potenziali derivanti da azioni revocatorie tanto che sono state chiuse quest’anno quasi 200 posizioni con una corrispondente passività potenziale di circa 800 milioni. Nell’ambito dei processi operativi, il 2010 ha visto la conclusione di un’attività strategica quale la predisposizione dei Business Plan analitici sulle posizioni del portafoglio Aspra Finance con una copertura complessiva superiore all’80% del credito lordo. Nei confronti dei mandati esterni al Gruppo UCCMB ha proseguito nello sviluppo degli accordi con i tribunali sul territorio nazionale con l’obiettivo di massimizzare e velocizzare il recupero dei crediti delle procedure concorsuali, grazie anche ad una serie di servizi utili ai curatori e ai commissari per la liquidazione dell’attivo concorsuale. A tal proposito va citato il contributo dato da UCCMB per la prima sperimentazione in Italia dei pagamenti on-line con la Giustizia finalizzati allo snellimento degli iter burocratici connessi alle attività giudiziali. Group Organization & Logistics L’attività di Group Organization è stata principalmente concentrata su tre direttrici: • Il supporto al riassetto complessivo del perimetro italiano del Gruppo; • Il Re-engineering sistematico dei processi (di business e di supporto) ponendo particolare attenzione nella realizzazione di obiettivi di efficacia e qualità, anche attraverso la predisposizione di opportuni indicatori di performance a supporto di un monitoraggio costante (in ottica di “miglioramento continuo”). In particolare, è stata avviata l’attività di revisione dei processi di controllo del rischio e sono UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 89 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Global Banking Services (SEGUE) stati lanciati dei progetti (e.g., ICS- Internal Control System) per creare un framework omogeneo per i controlli interni; • Il perseguimento di una strategia organica di contenimento delle spese di Gruppo. Il Global Sourcing Department, ha focalizzato la propria azione sulla revisione e ottimizzazione dei processi di acquisto tramite il Progetto di Procurement Process Turnaround (PPT) che si è concentrato particolarmente (i) sull’implementazione del processo di gestione degli ordini (ii) sullo sviluppo di una piattaforma web-based per il monitoraggio dei costi d’acquisto, (iii) sull’ampliamento delle categorie gestite dal Procurement, (iv) sulla definizione/revisione di un nuovo processo di Demand Management e (v) sulla riorganizzazione della struttura di Global Sourcing Department. Nel corso dell’anno è stato progettato un sistema globale di Vendor management ed implementazione di uno strumento semantico di analisi della spesa nei vari paesi e si è proceduto alla Standardizzazione ed estensione alle principali geografie dei processi/categorie chiave. L’insieme di tutte queste attività ha consentito all’unità di raggiungere gli obiettivi di sinergie di oltre 100 milioni a livello globale e i target di adozione di aste online (“e-auction adoption” - utilizzo di procedure telematiche per gli approvvigionamenti) pari a oltre il 50% del totale dello spending gestito in tutte le nazioni. i-Faber Le principali attività di i-Faber hanno riguardato il perfezionamento dell’operazione di acquisizione (che ha consentito il rafforzamento della presenza sul mercato domestico dell’e-procurement) della società Itradeplace S.p.A. (successivamente incorporata), la revisione e razionalizzazione dei processi che ha consentito l’ottenimento della certificazione di qualità secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2008, la realizzazione della nuova piattaforma di e–procurement dedicata a Consip, che verrà utilizzata per gli acquisti centralizzati di tutta la PA centrale. Nel corso dell’anno è stata avviata l’attività negoziale della Provincia Autonoma di Bolzano sulla piattaforma ad essa dedicata. I ricavi sono cresciuti fino a 18 milioni, +8% rispetto al 2009 grazie soprattutto al mercato non captive che ha superato il 50 % del valore dei ricavi complessivi dell’azienda. In particolare l’ambito che ha riportato una crescita più significativa è costituito dall’offerta dei servizi alla Pubblica Amministrazione, di rilievo anche gli incrementi nella prestazione di servizi ai paesi CEE e l’attività di consulenza in ambito di razionalizzazione dei costi delle aziende clienti. 90 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Group Real Estate Nell’anno si è assistito ad una significativa ottimizzazione di spazio e costi attraverso il lancio e l’implementazione di progetti di accentramento delle sedi centrali nelle principali capitali CEE (Mosca, Sofia, Zagreb e Bucharest). Nei paesi CEE è stata effettuata l’ottimizzazione dei Facility Services con oltre il 10% di guadagno d’efficienza (manutenzione, pulizie e utilities). La vendita di beni RE non strumentali ha permesso di realizzare complessivamente 250 milioni. La pianificazione strategica del portfolio Real Estate si è concentrata sulla gestione finanziaria e di rischio. UniCredit Real Estate (URE) La strategia 2010 si è basata su quattro pilastri principali: la gestione ottimale del patrimonio immobiliare di Gruppo, il continuo miglioramento della macchina operativa deputata alla fornitura dei servizi immobiliari, l’efficiente utilizzo degli spazi e la costante attenzione all’innovazione nei luoghi di lavoro, anche per quanto attiene alla sostenibilità ambientale. Ne sono derivati risultati significativi per la Società e per il Gruppo, fra i più importanti una riduzione dei costi di competenza pari a oltre 50 milioni di euro, corrispondente a oltre il -6% rispetto al 2009. Per quanto riguarda l’attività di valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare, già avviata nell’esercizio precedente, nel corso del 2010 URE ha avviato un significativo piano di valorizzazione degli immobili di Roma, concentrandosi su 8 prestigiosi palazzi del centro storico. Nel mese di dicembre è stata formalizzata la vendita del primo degli asset coinvolti: Palazzo Cipolla, con un cash-in di circa 80 milioni. Per gli altri sette immobili è stata avviata una procedura competitiva di dismissione, denominata “Progetto 7RE”. Inoltre, si è provveduto alla razionalizzazione, tramite cessione di quote, delle partecipazioni detenute da URE nei Fondi Immobiliare costituiti nel precedente biennio. Le plusvalenze rivenienti dalle operazioni immobiliari già concluse su tutto il territorio e dalla cessione di quote di partecipazione nei Fondi Immobiliari superano i 72 milioni. Nell’ambito delle iniziative di contenimento dei costi, il progetto “Kill the Rent–Ammazza il canone”, avviato nel 2008, ha raggiunto nel 2010 un grande traguardo: oltre 5,8 milioni di risparmi ottenuti in seguito alla rinegoziazione di circa 970 contratti di affitto su tutto il territorio nazionale. Le iniziative di razionalizzazione degli spazi strumentali del Gruppo in Italia (Progetto Exodus), già avviate negli esercizi precedenti, hanno visto nel 2010 il rilascio di circa 30.000 metri quadri per un risparmio annuo di circa 7 milioni. Il traguardo raggiunto dal 2008, anno di inizio del progetto, a oggi, è particolarmente rilevante: oltre 190.000 metri quadri rilasciati e circa 25 milioni di risparmi. Gli spazi rilasciati nel corso del 2010 salgono a 100.000 metri quadri qualora si consideri anche il contributo del progetto Network Optimisation, mirato alla razionalizzazione degli spazi di rete. La creazione a Milano del nuovo Headquarter per il Gruppo - in cui verranno concentrate le funzioni di Direzione Generale - è il progetto più significativo del complesso piano di consolidamento delle sedi direzionali in Italia e in tutto il Gruppo. Nel mese di giugno 2010, dopo una complessa trattativa, è stato firmato il contratto per il nuovo quartiere generale di UniCredit nella zona Porta Nuova-Garibaldi di Milano. Si tratta di oltre 80.000 metri quadri di spazi pensati secondo le più innovative modalità costruttive, in uno degli snodi logistici più importanti d’Italia e, in futuro, d’Europa. Alcuni numeri significativi dell’operatività dell’anno: oltre 600 interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione di palazzi e dipendenze; oltre 1.600 interventi per miglioramenti tecnologici della rete; oltre 11.000 interventi per attività diverse (safety, sicurezza, ecc.); oltre 145.000 interventi di manutenzione riparativa. Group Identity & Communications I principali progetti gestiti da Group Identity & Communications sono stati l’armonizzazione dell’architettura di brand ed i messaggi di comunicazione delle otto società (compresa la capogruppo UniCredit) che sono state oggetto del progetto di integrazione ‘Insieme per i clienti’; il coordinamento della sponsorizzazione UEFA Champions League con lo scopo di sostenere il masterbrand UniCredit e gli obiettivi commerciali dei singoli paesi e divisioni; la diffusione del posizionamento di Gruppo ‘Real Life Banking’ attraverso le iniziative di brand engagement nei 22 paesi e l’ideazione del nuovo concept creativo per la comunicazione pubblicitaria di Gruppo; la misurazione e monitoraggio della reputazione della banca sui diversi gruppi di stakeholders. Nel 2010 il programma ha coinvolto per la seconda volta l’Italia, la Germania, l’Austria e la Polonia ed è stato allargato alla Croazia, Bulgaria, Ungheria, coinvolgendo complessivamente 30.000 stakeholders. Security L’anno è stato dedicato all’integrazione organizzativa/operativa, attraverso l’implementazione, nei diversi paesi, del modello di sicurezza integrata già adottato in Italia (che consiste nel raggruppare sotto un’unica responsabilità su base territoriale, le attività fondamentali di Security: Business Continuity&Crisis Management; Physical Security; Information Security; Antifraud; Business Intelligence e Risk Analysis, adattando l’estensione del modello alle specificità locali). Questo modello garantisce un approccio univoco di Gruppo per la protezione del Patrimonio, dei Colleghi, dei Clienti e dei Canali Distributivi in maniera efficiente ed efficace, ottenendo nel contempo forti sinergie di costo/servizio con la generazione di economie di scala, contribuendo alla diffusione delle singole best practices, e quindi delle eccellenze individuate all’interno del Gruppo, che vengono messe a fattor comune a livello Globale. Lifelong Learning Center Tre gli ambiti su cui ci si è focalizzati: Efficienza, Efficacia ed Innovazione del processo formativo. Per quanto riguarda l’efficienza, i processi di Gruppo dell’ambito formativo risultano supportati da una Vendors’ list comune e la creazione della Trainers’ Community di Gruppo. Nell’anno di riferimento, in Italia, il processo di efficientamento ha consentito di finanziare circa il 55% dei costi della formazione tramite i fondi erogati da Enti Pubblici nazionali. Per migliorare l’efficacia, è stato avviato il rilascio progressivo dei moduli formativi cross border, quali “Induction” per i nuovi assunti e Core Curriculum nell’ambito del programma Risk Academy. In Italia circa l’11% della popolazione ha beneficiato di corsi di lingua per un totale di oltre 230.000 ore. A Palermo ha avuto luogo la prima innovativa edizione di Export Business School, il progetto di sviluppo dell’export e di internazionalizzazione delle piccole-medie imprese articolato in sei giornate di formazione con la partecipazione di oltre 60 aziende e 200 dipendenti. UniCredit Management Consultancy (UMC) UMC ha assorbito la domanda crescente di servizi di consulenza richiesta dal Gruppo (+10% di giorni uomo), contribuendo al calo dei costi di consulenza esterni (-13% in giorni uomo) e aumentando la propria quota sul mercato interno dal 47% al 56% (in giorni uomo). Ha fornito il proprio supporto in complessi programmi di trasformazione strutturale (“Insieme per i clienti”, Integrazione CAIB, Estensione del modello divisionale in Russia, Bulgaria e Croazia), progetti di Business Strategy, Sales & Marketing (Corporate CRM, F&A Implementation, SME Strategy and segment set up), interventi su Organizzazione, Processi e Operations (Processo del Credito, Cost Reduction) ed altre attività di rilevanza strategica per il Gruppo quali controlli Interni, Operational Risk e Reportistica di Risk Management. Global Innovation Program Il Progetto di Innovazione Globale, che ha visto l’impegno della divisione CEE e delle banche locali, ha dato vita a 10 progetti, 3 dei quali sono iniziati nel 2010 (CRM Retail, CRM Corporate, M-banking). Gli altri 7 sono in procinto di essere analizzati e prenderanno avvio nel 2011, in seguito all’approvazione finale dei business case (principalmente sono progetti a livello CEE). UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 91 Relazione sull’andamento della gestione Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE) Global Banking Services (SEGUE) Nel corso dell’anno sono state identificate e gestite Best Practice interne: Zaba per m-banking (8 paesi) e CRM Retail (6 paesi), Slovacchia per CRM Corporate (8 paesi). I tre progetti entreranno nella fase di implementazione nel Q1 del 2011. Outlook 2011 A fine 2010, nell’Area di responsabilità del COO, è stato avviato il progetto All4Quality con l’obiettivo di semplificare la governance e l’economicità di gestione dei servizi erogati da GBS, aumentare la trasparenza in termini di servizi offerti, prestazioni erogate e costi sostenuti, migliorare il servizio in termini di innovazione, qualità e risk management attraverso la costituzione di unità operative integrate che operano con approccio end-to-end e massimizzano le economie di scopo, migliorare la gestione del capitale umano potenziando le opportunità di crescita professionale e adeguamento di ruolo all’interno di entità operative multiservizio/ multicompetenza. Dopo oltre un decennio in cui le integrazioni hanno giocato una parte rilevante, nel 2011 ICT punterà sulla qualità per supportare ulteriormente le esigenze di crescita del business di Gruppo, come leva principale per l’aumento dei ricavi, anche grazie ad un incremento significativo negli investimenti IT per l’anno in corso. Naturalmente nel corso del 2011 sono previste, anche l’implementazione della piattaforma applicativa per il commercial banking EuroSIG in UniCredit Bank Austria AG e, per EuroMIB, le migrazioni delle ulteriori sedi Global Market and Treasury (Monaco e Londra); continueranno le attività connesse al miglioramento degli applicativi di Group Governance, quali ad esempio il ridisegno complessivo del processo di gestione delle informazioni rilevanti di Gruppo (CRO / CFO) e non mancheranno nuove implementazioni del sistema informativo FlexCube in Europa Centro Orientale. Quercia Software opererà avendo al proprio interno la totalità dei processi a servizio del business delle carte di pagamento e di gestione dei terminali POS e ATM. Ciò per effetto del processo di accentramento, in ottica end - to - end, avviato nel corso del 2010 ed efficace dal 2011. È previsto un forte sviluppo della strategia delle Global Operations con l’obiettivo di raggiungere ulteriori sinergie cross-country, identificare nuove opportunità di miglioramento e automazione dei processi; continuerà inoltre la strategia di sviluppo a livello internazionale degli Shared Services Center. In area Workout, per quanto concerne l’evoluzione del 2011, si segnala la fusione per incorporazione in UCCMB della società Aspra Finance. Tale operazione comporta un significativo cambiamento strutturale nel bilancio di UCCMB che fino al 2010 92 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit gestiva in mandato i crediti di questa società. Grazie a questa fusione il Gruppo potrà beneficiare di alcune sinergie di processo che saranno semplificate e che si tradurranno in un conseguente risparmio significativo di costi. L’attività di Group Organization & Logistics sarà strutturata intorno a specifici obiettivi. Il primo sarà promuovere la semplificazione attraverso una più efficiente governance; questo si realizzerà tramite l’implementazione del nuovo modello organizzativo di Gruppo. Ulteriori target saranno continuare l’ottimizzazione e l’omogeneizzazione dei processi con particolare attenzione ai processi di presidio del rischio e massimizzare la soddisfazione del Cliente esterno nonché offrire un’efficace supporto ai clienti interni per le attività di “cost budgeting” e “cost management”. Il piano delle attività per il Global Sourcing risulta incentrato oltre che sulla realizzazione dei futuri obiettivi, in corso di finalizzazione, su un continuo rafforzamento del presidio dei costi, sul presidio sia della catena del valore del procurement che delle attività di order management in Italia, Germania, Austria, Polonia; implementazione di un sistema di demand management globale; ridefinizione della struttura organizzativa degli approvvigionamenti; estensione del perimetro di acquisto su nuove categorie merceologiche e implementazione di un albo fornitori per tutte le nazioni. Per i-Faber, si prevede la valutazione di ulteriori opportunità di crescita nonché una ancora maggiore focalizzazione sullo sviluppo del mercato esterno ai Soci di riferimento. I maggiori sviluppi sono ancora previsti sul mercato non captive, e sul mercato captive limitatamente ai paesi esteri. È attesa una crescita dei ricavi nell’ordine del 10%, con una componente non-captive ancora in crescita e superiore al 55%. L’EBIT è atteso intorno ai 4 milioni. Saranno inoltre oggetto di sviluppo tutte le possibilità di ulteriore sinergia con il Gruppo, siano esse proprie del processo di approvvigionamento piuttosto che complementari ad esso. Group Real Estate si focalizzerà sul design e sull’implementazione del nuovo concetto di UniCredit workplace valorizzando stili lavorativi innovativi che portino anche ad ulteriori efficienze di spazio. Per quanto riguarda UniCredit Real Estate, si continuerà il percorso di efficienza avviato negli anni passati con un ulteriore miglioramento della base costi gestita. Proseguiranno, infatti, i progetti di ottimizzazione degli spazi, sia nell’ambito della razionalizzazione delle filiali commerciali (progetto Next) secondo l’approccio “Hub & Spoke”, sia nell’ambito delle strutture di Head Office; il progetto di punta sarà la creazione a Milano del nuovo Headquarter per il Gruppo nella zona Porta Nuova-Garibaldi che sarà operativo a fine 2012. Nell’ambito delle iniziative di contenimento dei costi, il progetto “Kill the Rent-Ammazza il canone”, avviato nel 2008, prevede per il 2011 un impatto di ca 1 milione in termine di riduzione degli affitti per il Gruppo. Massima attenzione verrà posta anche sulla razionalizzazione e riduzione dei costi di manutenzioni straordinarie di ca 8 milioni. Group Identity & Communications si focalizzerà sul supporto alla strategia di Masterbrand al fine di rafforzare il riconoscimento del brand e dell’immagine di UniCredit come primario gruppo bancario a livello europeo. Si concentrerà inoltre sulla diffusione della conoscenza, comprensione e messa in pratica della nostra promessa di marca - Real Life Banking - quale punto di riferimento per la definizione del modello di relazione e di offerta alla clientela, nonché al supporto alla creazione di un unico programma di ascolto a livello di Gruppo con lo scopo di misurare il raggiungimento degli obiettivi strategici. HR Management si focalizzerà sul contenimento costi e miglioramento dei tempi di risposta e qualità del servizio reso, attraverso snellimento di alcuni snodi del modello organizzativo, vicinanza e conferimento deleghe ai territori. Linee guida, struttura e logiche delle politiche di remunerazione di Gruppo verranno semplificate mentre verrà garantita la finalizzazione ed integrazione dei sistemi di carriera e di sviluppo di Gruppo (EDP, Performance Management System, Global Job Model). Concluso il processo di integrazione a livello global per la parte Security, il 2011 sarà l’anno dedicato al consolidamento - e miglioramento - dei traguardi raggiunti affinché i risultati ottenuti siano sostenibili nel tempo. In particolare si investirà nell’area “antifrode” attraverso l’implementazione di nuove tecnologie e metodologie al fine di garantire la protezione dei canali in un contesto in continua, rapidissima evoluzione. L’implementazione di una nuova piattaforma dedicata alla formazione per Lifelong Learning Center, assicurerà una maggiore efficienza gestionale delle attività di training. Lifelong Learning Center assicurerà l’erogazione dei nuovi piani di Educazione Finanziaria e di Export Business School a livello nazionale ed internazionale. La società di consulenza interna UMC continuerà a garantire supporto al Gruppo e a svolgere la sua funzione di Talent Center. Focalizzerà l’attività di supporto principalmente su progetti di sviluppo del Business in aree geografiche considerate strategiche, su programmi di trasformazione strutturale del Gruppo e su progetti di riorganizzazione interna e di efficientamento. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 93 Relazione sull’andamento della gestione Altre informazioni Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari Ai sensi dell’art 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, la “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” è disponibile nella sezione “Governance” del sito internet di UniCredit (http://www.unicreditgroup.eu/it/ Governance/corporate_governance_report.htm). Nel prosieguo del presente documento è riportato altresì un capitolo illustrativo dedicato alla struttura di governo societario (“Corporate Governance”). Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie Nel corso dell’esercizio 2010 il Gruppo ha avviato alcuni ulteriori progetti di razionalizzazione delle attività di talune controllate in coerenza con il modello di business e con l’obiettivo di perseguire maggiori sinergie e riduzioni di costi. Inoltre, in data 19 ottobre 2010 è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione nella Capogruppo di UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia, UniCredit Corporate Banking, UniCredit Private Banking e UniCredit Family Financing Bank oltrechè di UniCredit Bancassurance Management & Administration nell’ambito del c.d. progetto “ONE4C”. Per maggiori informazioni su questo progetto si rimanda al capitolo successivo. Il Gruppo ha anche intrapreso alcune nuove iniziative per consolidare e rafforzare la propria leadership in alcuni settori di business ed alla fine del 2010 sono state approvate le linee guida del progetto di riorganizzazione, a livello di Gruppo, delle strutture e delle società strumentali riconducibili all’area Global Banking Services allo scopo di creare una macchina operativa globale, multifunzionale e capace di rispondere con maggiore tempestività alle richieste dei clienti. Riorganizzazione delle attività della controllata UniCredit Mediocredito Centrale S.p.A. (“MCC”) Nell’esercizio 2010 si è dato corso al processo di riorganizzazione delle attività di MCC focalizzando il business della società nel settore pubblico ed in particolare nella promozione e nella gestione di agevolazioni pubbliche nazionali e regionali alle imprese, a sostegno dello sviluppo economico e nel credito agevolato; conseguentemente si è proceduto a razionalizzare le attività riallocando quelle non più “core” all’interno del Gruppo in coerenza con il modello divisionale di business e trasferendo le attività IT e back-office alle società del Gruppo che svolgono i servizi comuni. In quest’ottica sono quindi state perfezionate: • la cessione del Ramo d’Azienda “Supporto Operativo” di MCC a 94 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit favore di UniCredit Business Partner, che ha acquisito efficacia a partire dal 1° gennaio 2010; • la cessione del Ramo d’Azienda “IT” e del Ramo d’Azienda “Back Office” di MCC a favore rispettivamente di UniCredit Global Information Services e UniCredit Business Partner, che ha acquisito efficacia a partire dal 1° aprile 2010. In data 1° settembre 2010 è stata inoltre perfezionata l’operazione di scissione parziale del Ramo d’Azienda “Corporate” di MCC a favore di UniCredit Corporate Banking, banca del Gruppo specializzata nel settore corporate, principalmente composto dalle attività di Project Finance, di Finanza Strutturata Corporate, di Credito Industriale e di Structured Trade & Export Finance (con riferimento a quest’ultimo, ad esclusione dello stock creditizio in essere). Nel mese di dicembre 2010, nell’ambito del progetto promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, UniCredit e Poste Italiane S.p.A. (“Poste”) hanno sottoscritto l’accordo finalizzato alla cessione del 100% di MCC a Poste. MCC diventerà, post cessione, il veicolo per la creazione della Banca del Mezzogiorno. L’operazione è soggetta ad approvazione da parte delle competenti autorità regolamentari e, subordinatamente al verificarsi di alcune condizioni, si ritiene possa essere realizzata entro il primo semestre 2011. In ogni caso, resterà di pertinenza di UniCredit il risultato di periodo relativo all’esercizio 2010 nonché quello relativo all’esercizio 2011 fino alla data di effettivo trasferimento delle azioni di MCC. Razionalizzazione delle attività italiane di gestione dei fondi chiusi di investimento mobiliari del Gruppo Nei primi mesi del corrente esercizio, con l’obiettivo di semplificare la struttura del Gruppo e di conseguire benefici sotto il profilo economico ed operativo, si è dato corso al processo di integrazione societaria di S+R Investimenti e Gestioni SGR in Sofipa SGR, le due società italiane del Gruppo che gestiscono fondi di private equity. L’operazione comporterà risparmi in termini di costi attraverso l’azzeramento di spese comuni, la focalizzazione in un unico veicolo dell’attività di promozione e gestione di fondi di private equity del Gruppo in Italia, nonché migliori possibilità di accedere come unica entità al mercato di riferimento per la raccolta di nuovi fondi. La fusione ha avuto efficacia il 12 luglio scorso. Razionalizzazione dell’attività dei crediti non performing di Gruppo Al fine di razionalizzare l’attività dei crediti non performing di Gruppo (“NPLs”), ridurre i relativi costi amministrativi e ottimizzare sotto il profilo economico/finanziario il servizio di gestione dei crediti anomali di Gruppo, nello scorso mese di luglio è stato avviato il progetto di integrazione delle attività di Aspra Finance S.p.A. (“ASPRA”) - veicolo societario nel quale vennero accentrati i NPLs di Capitalia e successivamente anche le sofferenze delle altre Legal Entities ex UniCredit - in UniCredit Credit Management Bank S.p.A. (“UCCMB”) - la banca del Gruppo che opera nel settore della gestione dei crediti anomali e gestisce, sulla base di specifico contratto di outsourcing, anche i NPLs detenuti da ASPRA entrambe detenute al 100% dalla Capogruppo. La razionalizzazione della gestione dei NPLs è stata realizzata mediante la fusione per incorporazione di ASPRA in UCCMB che è divenuta la banca del Gruppo per la gestione accentrata dei crediti anomali. Tale accentramento consentirà, oltre alla semplificazione degli assetti societari, di uniformare le politiche gestionali ed operative dei crediti anomali con conseguente ottimizzazione delle attività di presidio del costo di rischio attraverso la razionalizzazione di alcune delle correlate attività amministrative, quali ad esempio la possibilità di una gestione centralizzata delle spese legali. Per realizzare tale obiettivo, nel mese di agosto 2010 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha deliberato l’avvio del progetto che prevede la creazione di una Global Card Payment Company - individuata in Quercia Software S.p.A., società controllata - che avrà il ruolo di unico polo di servizi a supporto del business Monetica dell’intero Gruppo e sarà responsabile dell’erogazione dei servizi, mentre le banche continueranno a mantenere il ruolo di emittenti (Issuer). La fase esecutiva del progetto si è conclusa con l’acquisizione da parte di Quercia Software dei rami d’azienda “Card Payment Solutions” di UniCredit S.p.A., “Global Operations Line Cards” e “Country Operations Line Cards” Italia di UniCredit Business Partner S.C.p.A. e “Monetica” di UniCredit Global Information Services S.C.p.A., con efficacia civilistica e fiscale a partire dal 1° gennaio 2011. Si è inoltre provveduto alla trasformazione di Quercia Software in società consortile per azioni a far data dal 2 gennaio 2011, in quanto modello maggiormente adeguato al nuovo scopo sociale, che coniuga le finalità consortili di erogare in via privilegiata attività a favore dei propri consorziati con la forma organizzativa propria delle società di capitali, sulla base di criteri di economicità ed efficienza. Razionalizzazione delle strutture e delle società strumentali di Global Banking Services di Gruppo Progetto per la realizzazione di una Global Card Payment Company A fine 2010 è stato approvato l’avvio del progetto di riorganizzazione delle strutture e delle società strumentali di Global Banking Services di Gruppo. Tale processo nasce dall’esigenza di rispondere con maggiore tempestività, uniformità e coerenza alle richieste dei clienti interni ed esterni e si prefigge di: • semplificare la governance e l’economicità di gestione attraverso la razionalizzazione delle attività e delle strutture responsabili del complesso dei servizi erogati, riducendo il numero delle legal entities, massimizzando le economie di scala e semplificando la modalità di richiesta e di fruizione dei servizi da parte dei clienti interni; • aumentare la trasparenza in termini di servizi offerti, prestazioni erogate e costi sostenuti; • migliorare il servizio in termini di innovazione, qualità e risk management attraverso la costituzione di unità operative integrate che operano con approccio end-to-end e massimizzano le economie di scopo. Al fine di razionalizzare e internalizzare le attività a supporto del business della cosiddetta Monetica (nel cui perimetro rientrano i processi relativi all’issuing di carte di credito e di debito, all’acquiring di POS e ATM, alla gestione dei pagamenti elettronici a servizio del mondo Corporate e Pubblica Amministrazione e alla biglietteria elettronica), fin dal 2008 è stato avviato un processo volto a migliorare e coordinare l’efficacia di tali attività a supporto del predetto business. La realizzazione organizzativa e operativa sarà sviluppata attraverso una graduale e progressiva riorganizzazione delle strutture e delle società strumentali; in tale ambito sono previste due fasi del progetto: • la prima (che si dovrebbe concludere entro il 2011) dedicata al consolidamento delle strutture e delle società operative in Italia, nonché alla razionalizzazione ed all’allineamento delle attività ICT, Operations, Real Estate in Germania e Austria; Nello scorso mese di settembre la Banca d’Italia ha autorizzato la fusione per incorporazione di Aspra in UCCMB e l’operazione ha acquisito efficacia a partire dal 1° gennaio 2011. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 95 Relazione sull’andamento della gestione Altre informazioni (SEGUE) Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie (SEGUE) • la seconda (da realizzarsi presumibilmente entro il primo semestre 2012) dedicata al definitivo consolidamento di ulteriori servizi in strutture austriache e tedesche. Riorganizzazione di IRFIS Mediocredito della Sicilia S.p.A. Nell’ottobre 2010 Banco di Sicilia (dal 1° novembre incorporato in UniCredit nell’ambito del c.d. progetto ONE4C), la Capogruppo UniCredit e la Regione Siciliana hanno sottoscritto una lettera di intenti per la riorganizzazione delle attività e della compagine azionaria di IRFIS, società controllata da Banco di Sicilia (76,26% circa) e partecipata per il residuo dalla Regione Siciliana (21,00% circa) e da altri azionisti minori (2,74% circa). Tale progetto di riorganizzazione prevede, al termine del processo, il passaggio del controllo di IRFIS alla Regione Siciliana, attraverso un percorso articolato che porterà: • alla trasformazione di IRFIS in società finanziaria specializzata in attività di credito agevolato ed erogazione di fondi regionali e la sua conseguente iscrizione nell’elenco degli intermediari finanziari ex art. 106 T.U.B. e, ove del caso, nell’elenco degli intermediari speciali tenuto dalla Banca d’Italia con conseguente riduzione dell’attuale capitale sociale e delle riserve; • alla definizione e alla successiva cessione del ramo d’azienda relativo al business bancario da IRFIS a UniCredit; • all’acquisizione da parte della Regione Siciliana della quota di controllo detenuta da UniCredit (già Banco di Sicilia) in IRFIS. Al termine del progetto di riorganizzazione, subordinato al rilascio dell’autorizzazione da parte di Banca d’Italia, IRFIS continuerà la propria attività nel comparto delle agevolazioni e nella gestione di fondi regionali. Altre operazioni che hanno interessato società controllate/partecipate UniCredit Bank Austria AG Aumento di capitale di UniCredit Bank Austria AG Nel marzo 2010, la controllata UniCredit Bank Austria AG (detenuta al 99,995% dalla Capogruppo) ha perfezionato un aumento di capitale di 2 miliardi al fine di rispondere alle aspettative delle autorità di vigilanza locali e delle agenzie di rating, nonché per allinearsi ai principali concorrenti austriaci in termini di coefficienti patrimoniali e posizionarsi in modo favorevole per cogliere le opportunità derivanti dalla futura crescita economica in Austria e nella Central Eastern Europe. A seguito della sottoscrizione da parte della Capogruppo oltre che della quota di spettanza anche dell’inoptato, l’interessenza partecipativa in UniCredit Bank Austria AG è salita al 99,996%. 96 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Riorganizzazione delle attività Markets and Investment Banking di UniCredit Bank Austria AG e UniCredit Bank AG Nei primi nove mesi del 2010 si è completato il progetto di riorganizzazione delle attività markets e investment banking di UniCredit Bank Austria AG, in linea con il nuovo modello organizzativo e di business del Gruppo (accentramento crossborder della produzione / prossimità ai clienti locali), nonché in coerenza con le nuove linee guida fornite dalle autorità regolamentari locali e internazionali, e che ha previsto, in ultima istanza, il trasferimento a UniCredit Bank AG di UniCredit CAIB AG (“CAIB”, in precedenza UniCredit CA IB Beteiligungs AG), attraverso le seguenti fasi: • il trasferimento a UniCredit Bank Austria AG (o società direttamente controllate da quest’ultima) delle società controllate da CAIB, e lo scorporo di alcune attività selezionate (attività austriache corporate customer oriented) a UniCredit Bank Austria AG (operazioni perfezionatesi nel corso del primo trimestre 2010); • la successiva cessione a UniCredit Bank AG di CAIB e della sua controllata, UniCredit CAIB Securities UK, società di brokeraggio operante nel Regno Unito (avvenuta il 1° giugno 2010); • infine, la fusione di CAIB in UniCredit Bank AG, avvenuta con efficacia legale 1° luglio 2010. A partire dal 1 luglio 2010, UniCredit Bank AG è operativa in Austria attraverso una filiale a Vienna di nuova apertura (ex CAIB). In data 5 agosto, con efficacia 1° settembre 2010, è stato stipulato l’atto per la cessione del ramo d’azienda “Corporate Product Specialists” di UniCredit Bank AG - che comprende le attività di Corporate Treasury Sales, Corporate Finance Advisory e Senior Bankers svolte tramite la propria filiale di Milano - a favore di UniCredit Corporate Banking (dal 1° novembre incorporata in UniCredit nell’ambito del c.d. progetto ONE4C). Fondo Italiano di Investimento SGR S.p.A. Nel marzo 2010 UniCredit ha partecipato alla costituzione della società Fondo Italiano di Investimento SGR S.p.A.. L’operazione si colloca nell’ambito del progetto sviluppato da Ministero dell’Economia e delle Finanze, Cassa Depositi e Prestiti, UniCredit, Intesa SanPaolo, Monte dei Paschi di Siena, ABI e Confindustria per la creazione di un fondo italiano di investimento per le piccole e medie imprese. Tale società è stata costituita con un capitale sociale iniziale di 3,5 milioni, incrementatosi a 4 milioni per consentire l’ingresso nell’azionariato dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, e la quota di partecipazione a detto capitale sottoscritta da UniCredit corrisponde al 12,50%. Il Fondo Italiano di Investimento ha ottenuto a fine agosto da Banca d’Italia l’approvazione del regolamento e l’autorizzazione ad operare. In novembre ha chiuso la sua raccolta a 1,2 miliardi, di cui 1 miliardo sottoscritto in quote uguali dai 4 soci promotori (Intesa, CDP, MPS e UniCredit) e 200 milioni da alcune Banche Popolari. Il Fondo ha quindi iniziato a esaminare alcune opportunità di investimento in PMI e ha già chiuso la sua prima operazione di investimento in dicembre 2010. Progetto “Piastra Logistica del Friuli Venezia Giulia” Nel marzo 2010 UniCredit Corporate Banking (dal 1° novembre incorporata in UniCredit nell’ambito del c.d. progetto ONE4C) ha costituito una società, denominata UniCredit Logistics Srl, allo scopo di condurre studi e ricerche per poi promuovere progetti infrastrutturali tra cui lo sviluppo di una piattaforma logistica nell’Alto Adriatico. In particolare il progetto - che verrà finanziato principalmente mediante lo strumento del project finance e ricorso a finanziamenti pubblici e la cui realizzazione avverrà in più fasi - sarà realizzato in collaborazione con partner industriali (operatori internazionali di shipping) e finanziari e prevede: • la realizzazione di un nuovo terminal nell’area di Monfalcone e il potenziamento del terminal container di Trieste; • il miglioramento/potenziamento delle opere ferroviarie e stradali di collegamento ai terminal; • l’ingresso in UniCredit Logistics di soggetti privati ed istituzionali interessati all’iniziativa. Trieste Terminal Passeggeri al finanziamento di progetti energetici con basso impatto ambientale, la Capogruppo ha deciso di partecipare, con il WWF e alcuni partner industriali, alla creazione di una joint-venture per l’esecuzione di attività di Energy Service Company (ESCO). Tale joint-venture svolgerebbe attività di consulenza, progettazione e realizzazione di interventi in materia di efficienza energetica e fonti di energia rinnovabile “carbon management”, con possibilità di offerta di soluzioni finanziarie al servizio dei relativi progetti. L’investimento in equity nella fase di start-up sarà complessivamente di circa 1 milione, di cui 0,3 milioni sottoscritti da UniCredit. Il progetto prevede che nel primo anno le attività della joint-venture siano concentrate su alcune aree geografiche, per poi estendersi progressivamente a tutto il territorio nazionale. Si prevede che il progetto potrà essere reso operativo entro il primo semestre del 2011. Investimento in “Desertec Project” UniCredit, unitamente ad altri partner (tra i quali Enel Green Power, Siemens, E.ON Energie, Munich Re, RED Eléctrica, Cevital, Deutsche Bank), ha aderito, quale primo istituto finanziario italiano, ad un progetto (Desertec Project) che prevede lo sviluppo di programmi per lo sfruttamento dell’energia solare ed eolica nelle aree desertiche del nord Africa e del Medio Oriente, attraverso la realizzazione di impianti fotovoltaici, impianti eolici ed impianti a concentrazione solare di grande potenza. In agosto UniCredit Corporate Banking (dal 1° novembre incorporata in UniCredit nell’ambito del c.d. progetto ONE4C) si è fatto promotore di costituire, unitamente a Costa Crociere, Reguardia, Giuliana Bunkeraggi e Assicurazioni Generali, un raggruppamento temporaneo di imprese che ha presentato una offerta per aggiudicarsi il 60% di Trieste Terminal Passeggeri (TTP), società che gestisce il terminal passeggeri del porto di Trieste interamente controllata dalla locale Autorità Portuale. In dicembre, a seguito dell’aggiudicazione della gara, è stata costituita la newco, che acquisirà la quota del TTP posta in vendita dall’Autorità Portuale, denominata Trieste Adriatic Maritime Initiatives Srl con un capitale sociale di 1 milione così ripartito: UniCredit 31%, Costa Crociere 29%, Giuliana Bunkeraggi 15%, Reguardia 15% e Assicurazioni Generali 10%. Sulla base degli accordi sottoscritti UniCredit deterrà il controllo della neocostituita società per i primi cinque anni. Nell’ambito del progetto UniCredit ha acquisito nello scorso mese di dicembre una partecipazione del 5,56% in una società di diritto tedesco (Desertec Industrial Initiative Gmbh) che dovrà effettuare gli studi di fattibilità e predisporre i business plan dei progetti. Ci si attende che l’adesione a tale iniziativa possa consentire a UniCredit di beneficiare delle opportunità di investimento/ finanziamento rivenienti dalla fase di realizzazione deI progetti che partirà nel 2013. Iniziative nei settori della “sostenibilità ambientale” e del “social business” Realizzazione di una joint-venture con WWF ed altri Partner industriali per la costituzione di una ESCO (Energy Service Company) Assicurazioni Generali S.p.A. Nell’ambito delle attività volte a favorire le iniziative di sostenibilità ambientale, e anche al fine di cogliere opportunità di business legate Operazioni per lo smobilizzo di partecipazioni e rami aziendali In Italia Nel marzo 2010, la controllata UniCredit Bank Ireland plc ha ceduto l’intera interessenza detenuta in Assicurazioni Generali (2,84%), attraverso una procedura di accelerated bookbuilding offer rivolta esclusivamente ad investitori istituzionali, per un controvalore complessivo di circa 796 milioni, con una minusvalenza pari a circa 72 milioni a livello consolidato. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 97 Relazione sull’andamento della gestione Altre informazioni (SEGUE) Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie (SEGUE) La cessione di tale quota rientra nell’ambito degli impegni presi da UniCredit nei confronti dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ai sensi del provvedimento di autorizzazione alla fusione per incorporazione di Capitalia S.p.A. in UniCredit (Provvedimento n. 17283 del 18 settembre 2007 e successive proroghe rilasciate in data 3 dicembre 2008 e 12 novembre 2009). UniCredit MedioCredito Centrale S.p.A. Si veda precedente paragrafo “Riorganizzazione delle attività della controllata UniCredit Mediocredito Centrale S.p.A. (“MCC”)”. dell’operazione, UniCredit Luxembourg ha mantenuto le proprie attività in settori come il Corporate Banking, l’Investment Banking e la Tesoreria, concentrando le proprie attività di Private Banking nel Wealth Management per i segmenti “High Net Worth” e “Ultra High Net Worth”, nonché sulla fornitura di servizi specializzati per il Gruppo UniCredit in settori quali l’asset management per le attività assicurative relative al ramo vita. La plusvalenza derivante dalla cessione del ramo, realizzata a livello consolidato, è pari a 5 milioni. UniCredit Suisse Bank All’estero Open Accumulative Pension Fund Otan JSC In data 15 marzo 2010 la controllata JSC ATF Bank ha ceduto l’intera quota (89%) detenuta in JSC Open Accumulative Pension Fund Otan (Kazakistan), realizzando una plusvalenza complessiva a livello consolidato di circa 5 milioni. UniCredit Luxembourg Nel mese di settembre 2010, UniCredit Luxembourg SA ha raggiunto un accordo con DZ Privatbank SA per lo spin-off di parte delle proprie attività di Private Banking. L’operazione, che ha riguardato il trasferimento di circa 9.000 clienti, è stata finalizzata con efficacia dal 1 gennaio 2011. A seguito Nel mese di luglio 2010, UniCredit Private Banking (dal 1° novembre incorporata in UniCredit nell’ambito del c.d. progetto ONE4C) ha sottoscritto un accordo per la cessione della partecipazione in UniCredit Suisse Bank SA al management della società stessa supportato dalla Banca dello Stato del Cantone Ticino. L’operazione è stata perfezionata in data 14 ottobre 2010 a seguito dell’autorizzazione ricevuta da parte della FINMA (autorità di vigilanza federale sui mercati finanziari della Svizzera), realizzando una plusvalenza complessiva a livello consolidato di 4 milioni. Visa Inc. Nel corso del primo semestre 2010 diverse controllate del Gruppo hanno ceduto azioni Visa Inc. realizzando una plusvalenza complessiva a livello consolidato di circa 16 milioni. Attestazioni e altre comunicazioni Con riferimento al comma 12 dell’art. 2.6.2 - “Obblighi Informativi”, Titolo 2.6 - “Obblighi degli emittenti” del “Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana SpA”, datato 8 novembre 2010, si attesta l’esistenza delle condizioni di cui all’articolo 36 del regolamento Consob n. 16191/2007, lettere a), b) e c). 98 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Con riferimento al comma 8 dell’art. 5 – “Informazioni al pubblico sulle operazioni con parti correlate” del Regolamento Consob recante le disposizioni in materia di operazioni con parti correlate (adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010) si rimanda alla Nota integrativa consolidata – Parte H – Operazioni con parti correlate. Rafforzamento patrimoniale Il 7 gennaio 2010 il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato i termini e le condizioni definitivi dell’operazione di aumento di capitale deliberata dall’Assemblea straordinaria dei soci del 16 novembre 2009. A seguito dell’offerta in opzione delle azioni ordinarie di nuova emissione (dall’11 gennaio 2010 al 29 gennaio 2010 in Italia e Germania e dal 14 gennaio 2010 al 29 gennaio 2010 in Polonia) sono state sottoscritte n. 2.472.338.679 nuove azioni ordinarie UniCredit, pari al 98,23% delle azioni oggetto dell’offerta (e non sono pervenute revoche delle sottoscrizioni con riferimento all’offerta al pubblico in Polonia e Germania). I diritti non esercitati nel periodo di opzione (n. 297.005.168 validi per la sottoscrizione di 44.550.771 azioni ordinarie UniCredit) sono stati tutti collocati sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., ai sensi dell’art. 2441, terzo comma, codice civile, per il tramite di UniCredit Bank AG, Milan Branch, nelle sedute dall’8 al 12 febbraio 2010. In data 24 febbraio 2010 si è quindi perfezionato l’aumento di capitale deliberato dalla ricordata Assemblea del 16 novembre 2009, in seguito al quale il numero di azioni ordinarie emesse è stato di 2.516.889.453. In data 16 marzo, in forza della delega conferita dall’Assemblea straordinaria del 12 maggio 2006, il Consiglio di Amministrazione di UniCredit SpA ha deliberato un aumento di capitale di nominali euro 476.721 mediante l’emissione di n. 953.442 azioni ordinarie da assegnare a Personale Direttivo del Gruppo che ricopre posizioni di particolare rilevanza, ai fini del conseguimento degli obiettivi complessivi di Gruppo. La delibera di aumento di capitale è stata iscritta nel Registro delle Imprese il 31 marzo 2010. L’aumento di capitale deliberato il 16 marzo non ha dato origine ad alcun tipo di rafforzamento patrimoniale. Modifiche della struttura complessiva di governance e organizzativa Nell’ambito della struttura complessiva di governance del Gruppo, tra le modifiche rilevanti apportate nel 2010 si ricorda che: • Nel mese di agosto il Consiglio di Amministrazione ha aumentato da tre a quattro il numero dei Vice Direttori Generali di UniCredit nominando un nuovo Vice Direttore Generale (VDG) con la responsabilità del CEE Divisionalization Program. Nel successivo mese di settembre, a seguito delle dimissioni rassegnate dall’Amministratore Delegato, il Consiglio ha cooptato detto VDG nominandolo quale nuovo Amministratore Delegato. • Il Consiglio ha poi approvato nei mesi di ottobre e dicembre una nuova struttura di management di UniCredit con l’istituzione dei ruoli e la nomina del Direttore Generale (DG) e del Chief Operating Officer, la soppressione del ruolo dei Deputy CEO nonché delle Strategic Business Area (SBA) ad essi facenti capo, non più coerenti con la nuova struttura. È stata inoltre attribuita la responsabilità diretta del Country Chairman Germany e del Country Chairman Austria all’Amministratore Delegato. Contestualmente alla soppressione delle SBA sono state costituite la Divisione CIB, a riporto dell’AD, nonché le Divisioni F&SME, PB e CEE a riporto del DG. Tale nuova struttura di governance è stata una tappa fondamentale nell’evoluzione di UniCredit quale primaria banca universale europea. • Nel mese di settembre il Consiglio ha approvato: - l’articolazione del Comitato per il Controllo Interno & Rischi - in tale circostanza ridenominato Comitato per i Controlli Interni & Rischi - in 3 Sotto-Comitati denominati (i) Sotto-Comitato per i Controlli Interni, (ii) Sotto-Comitato per i Rischi e (iii) SottoComitato Operazioni con Parti Correlate; - l’incremento da 7 a 9 del numero di componenti del Comitato per i Controlli Interni & Rischi. • Inoltre il Consiglio ha deciso di incrementare il numero dei membri dell’Organismo di Vigilanza da cinque a sette. Per maggiori informazioni si rimanda al capitolo “Corporate Governance”. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 99 Relazione sull’andamento della gestione Altre informazioni (SEGUE) Il progetto “Insieme per i clienti” (ONE4C) Al fine di rispondere alle mutate aspettative dei clienti ed alle richieste di vicinanza al territorio emerse nell’ambito del nuovo contesto bancario internazionale, nel corso del 2010 UniCredit ha dato esecuzione al progetto ONE4C (“Insieme per i clienti”). e salvaguardando i marchi delle principali banche (UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia). Inoltre, tale progetto assicura un’organizzazione più efficace, anche mediante l’attribuzione di ulteriori deleghe decisionali alla rete. In particolare il Consiglio di Amministrazione di UniCredit, in data 13 aprile 2010 ha approvato il progetto di fusione per incorporazione in UniCredit di UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia, UniCredit Corporate Banking, UniCredit Private Banking, UniCredit Family Financing Bank nonché di UniCredit Bancassurance Management & Administration e, in data 3 agosto 2010, ha deliberato la fusione ai sensi dell’art. 2505, comma 2, del codice civile e dell’art. 23 dello statuto sociale. In data 19 ottobre 2010 è stato infine stipulato l’atto di fusione relativo al suddetto progetto con efficacia dal 1° novembre 2010. Analogamente a quanto già avviene in Austria, Germania e Polonia, il suddetto Consiglio di aprile ha inoltre approvato l’introduzione di un Country Chairman anche per l’Italia individuato in Gabriele Piccini (in precedenza Amministratore Delegato di UniCredit Banca e Responsabile del coordinamento del network retail italiano), che rappresenta il punto di sintesi del business del Gruppo sul mercato italiano. Il progetto “Insieme per i clienti” che conferma l’attuale modello divisionale del Gruppo si focalizza in Italia, Germania e Austria su quattro segmenti specializzati di business: • Famiglie, dedicato ai clienti privati con patrimoni fino a 500.000 euro; • PMI, per le aziende con fatturato annuo fino ai 50 milioni di euro; • Corporate Banking, per le imprese con fatturato annuo superiore ai 50 milioni di euro; • Private Banking, per i clienti con patrimoni superiori a 500.000 euro. A seguito di detta integrazione societaria, UniCredit, oltre ad assolvere al proprio ruolo di Capogruppo, svolge oggi anche direttamente l’attività bancaria e commerciale verso la clientela, in particolare, in Italia, principalmente attraverso il coordinamento/la gestione diretta dei tre network italiani: Families&Small Medium Enterprises (“F&SME”), Corporate and Investment Banking (“CIB”) e Private Banking (“PB”). Il progetto “Insieme per i clienti” si propone di aumentare ulteriormente la soddisfazione dei clienti, attraverso la specializzazione delle competenze e tempi di risposta sempre più rapidi. Tutto ciò costituisce una semplificazione della struttura societaria del Gruppo, accrescendo così la vicinanza ai territori e alle comunità in cui opera 100 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit In Italia sono state istituite sette Aree Territoriali, i cui Responsabili hanno il compito di agire quale punto di riferimento per i rapporti con i principali interlocutori delle istituzioni locali, nell’ambito di un Comitato della Rete Italiana (Italian Network Committee) presieduto dal Country Chairman a cui partecipano, oltre ai responsabili delle Aree Territoriali, anche i tre responsabili dei network (F&SME, CIB e PB) in Italia ed il responsabile di Identity and Communications Italy. Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo In relazione alla situazione nel nord Africa, ed in particolare in Libia, si segnala che, alla luce delle decisioni prese dall’Unione Europea in data 11 marzo 2011, UniCredit ha annunciato che - con riferimento agli azionisti libici l’esercizio dei diritti relativi alle azioni possedute sarà congelato in conformità a tali decisioni. la banca al primario gruppo assicurativo, è quello di consentire a Premafin di procedere all’operazione di rafforzamento patrimoniale della propria controllata e alla banca di acquisire una stabile partecipazione di minoranza qualificata con la possibilità di beneficiare di una valorizzazione del proprio investimento nel medio lungo periodo. In data 22 marzo 2011, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’emissione delle performance share promesse nell’ambito del Piano 2007 di Incentivazione a Lungo Termine del Gruppo UniCredit, in seguito alla verifica del raggiungimento degli obiettivi di performance definiti nel Piano. A tal fine, il Consiglio ha deliberato un aumento di capitale gratuito di nominali € 454.385 corrispondenti a n. 908.770 azioni ordinarie. L’accordo prevede inoltre la proposta di apportare alcune modifiche al contratto di finanziamento sottoscritto tra Premafin, UniCredit e le altre banche finanziatrici in data 22 dicembre 2004, come successivamente integrato e modificato da ultimo in data 22 dicembre 2010, che richiedono, per il relativo perfezionamento, l’approvazione da parte delle banche finanziatrici. In data 22 marzo 2011, UniCredit S.p.A. e Premafin Finanziaria S.p.A. - Holding di Partecipazioni hanno raggiunto un accordo funzionale all’esecuzione, da parte di Fondiaria-SAI, della già annunciata operazione di ricapitalizzazione del gruppo ad essa facente capo. Obiettivo dell’accordo, anche alla luce del rapporto che storicamente lega L’accordo è condizionato alla conferma, entro il 30 giugno 2011, da parte di Consob di assenza di obblighi di OPA su Fondiaria-SAI a fronte dell’esecuzione del medesimo e all’ottenimento, sempre entro la medesima data, dei necessari waiver ai sensi del contratto di finanziamento. Si rende noto che l’amministratore Sig. Salvatore Ligresti ha rassegnato le proprie dimissioni con decorrenza 22 marzo 2011. Evoluzione prevedibile della gestione Il 2010 si è concluso confermando i segnali di crescita evidenziati già nel 3° trimestre, sebbene la situazione economica sia ancora instabile e i mercati finanziari siano affetti da marcata volatilità. L’anno appena trascorso è stato segnato dalla crisi del debito sovrano nell’ Eurozona, con gli investitori costantemente attenti alle dinamiche del debito pubblico. A seguire, il 2011 si è aperto all’insegna dell’instabilità dei paesi del Medio Oriente e dell’Africa del Nord (tra i principali produttori di petrolio, gas naturale e altre materie prime), che presto farà sentire i suoi effetti sui mercati mondiali. La Banca Centrale Europea ha mantenuto in essere le misure di liquidità straordinarie e ha tenuto il tasso di riferimento stabile all’1%, ma è già in vista (leggasi Aprile 2011) un aumento dei tassi per arginare subito le nuove pressioni inflazionistiche. Il cambiamento in atto degli scenari macroeconomici e finanziari induce a prevedere una crescita dei ricavi dei sistemi bancari in Europa nel 2011. Le entrate da margine di interesse, infatti, dovrebbero beneficiare della risalita dei tassi. Inoltre, il positivo scenario atteso per i paesi della CEE (con crescita del PIL in tutti i paesi in cui opera il Gruppo per la prima volta dopo 4 anni) potrà valorizzare ulteriormente la scelta di diversificazione nelle aree geografiche in cui UniCredit si è posizionata, con significativo miglioramento della redditività. Il Gruppo manterrà costante lo sforzo di contenimento dei costi operativi, con attuazione di diversi progetti per migliorare l’efficienza dei processi ed il miglior utilizzo delle risorse disponibili, nell’ottica di garantire sempre la massima attenzione al cliente. Avvalendosi di una solida struttura di bilancio e avviati gli importanti progetti di trasformazione per avvicinare ancora di più la Banca al territorio (tra tutti il Progetto “Insieme per i clienti”), il Gruppo è preparato ad affrontare il 2011 con tutte le risorse umane e tecniche a sua disposizione per sfruttare le opportunità nei diversi mercati in cui opera. Milano, 22 marzo 2011 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Il Presidente DIETER RAMPL L’Amministratore Delegato FEDERICO GHIZZONI UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 101 In ogni momento della vita Corporate Governance La struttura di Governance Premessa Assemblea Consiglio di Amministrazione Comitati del Consiglio di Amministrazione Collegio Sindacale Maggiori Azionisti Diritto di intervento in Assemblea Executive Management Committee Group Management Team 104 104 105 105 105 112 113 113 114 116 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 103 Corporate Governance La struttura di Governance Premessa Il quadro complessivo della “corporate governance” di UniCredit, inteso come il sistema delle regole e delle procedure cui gli organi sociali fanno riferimento per ispirare la propria linea di condotta e adempiere alle diverse responsabilità nei confronti dei propri stakeholder, è stato definito tenendo presenti le norme vigenti e le raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina emanato da Borsa Italiana S.p.A. nel marzo 2006 (il “Codice”). Il Codice ha fra i suoi obiettivi quello di incrementare la chiarezza e la concretezza di alcune figure e ruoli - come quelli degli amministratori indipendenti e dei comitati interni al consiglio - che negli anni si sono arricchiti di contenuti attraverso l’esperienza applicativa. Peraltro, UniCredit - in quanto Banca - è soggetta alle previsioni dettate dalla Banca d’Italia e, con particolare riferimento alla corporate governance, alla specifica normativa delle “Disposizioni di Vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle banche” pubblicate nel 2008. Sin dal 2001 UniCredit redige annualmente e presenta ai propri azionisti la “Relazione sul governo societario” mediante la predisposizione di apposita relazione (basata sul principio del comply or explain) destinata ai propri soci, agli investitori anche istituzionali nonché a Borsa Italiana con la quale fornisce idonea informativa sul proprio sistema di Corporate Governance. Nell’ambito della continua evoluzione della normativa (comunitaria e nazionale) nonché, in generale, della best practice internazionale, Borsa Italiana ha deciso di procedere ad un aggiornamento dei principi di corporate governance che nel marzo 2006 ha portato all’emanazione di una nuova versione del Codice di Autodisciplina, a cui UniCredit ha aderito con delibera del Consiglio del 19 dicembre 2006. Alla luce delle previsioni contenute nel Codice e sulla base del format di “Relazione sul governo societario” fornito dalla Borsa Italiana, è stata redatta la Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari, ai sensi dell’articolo 123-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, (il “TUF”) e degli articoli 89-bis e 144-decies del Regolamento Emittenti Consob. La “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” approvata dal Consiglio di Amministrazione (nella seduta del 22 febbraio 2011) viene pubblicata contemporaneamente alla Relazione sulla Gestione sul sito web dell’Emittente (http://www.unicreditgroup.eu/ it/Governance/corporate_governance_report.htm). UniCredit è una società emittente titoli quotati su mercati regolamentati di Milano, Francoforte e Varsavia e assolve, pertanto, agli obblighi normativi e regolamentari connessi alla quotazione in tali mercati. Le informazioni riportate si riferiscono, salvo non sia diversamente specificato, all’esercizio 1° gennaio 2010/31 dicembre 2010. UniCredit adotta, sin dalla sua costituzione, il sistema di amministrazione cosiddetto tradizionale. Caratteristica essenziale di tale sistema è la separazione tra compiti di gestione della società, di controllo sull’amministrazione e di controllo contabile. Al Consiglio di Amministrazione spetta in via esclusiva la supervisione strategica e la gestione dell’impresa, al Collegio Sindacale il controllo sull’amministrazione mentre la revisione legale dei conti è affidata, dall’assemblea su proposta motivata del Collegio Sindacale, ad una società di revisione legale, in applicazione delle vigenti disposizioni normative in materia. Le ragioni della scelta di questo modello di governance risiedono nella considerazione che lo stesso abbia dimostrato nel tempo di 104 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit essere idoneo ad assicurare l’efficienza della gestione e l’efficacia dei controlli, e quindi le necessarie condizioni che consentono alla Capogruppo di assicurare una sana e prudente gestione di un gruppo bancario complesso e globale quale è il Gruppo UniCredit. Il sistema tradizionale consente, attraverso la previsione di alcune competenze inderogabili in capo all’Assemblea, un opportuno confronto tra il management e gli azionisti relativamente ad elementi fondamentali di governance quali ad esempio la nomina e la revoca degli amministratori ovvero l’approvazione del bilancio, la distribuzione degli utili, le politiche di remunerazione del management, ecc.. Assemblea Indipendenza dei Consiglieri L’assemblea ordinaria è convocata almeno una volta all’anno nei termini di legge, per deliberare sugli oggetti attribuiti dalla normativa vigente e dallo Statuto sociale alla sua competenza. L’assemblea straordinaria è convocata ogni qualvolta occorra deliberare su alcuna delle materie ad essa riservate dalla normativa vigente. L’indipendenza degli Amministratori è periodicamente valutata con riferimento ai Criteri Applicativi previsti dal Codice ed all’art. 148 del TUF - dal Consiglio di Amministrazione, tenendo conto delle informazioni fornite dai singoli interessati o comunque a disposizione dell’emittente. L’esito delle valutazioni del Consiglio è comunicato al mercato. L’ordine del giorno dell’assemblea è stabilito a termini di legge e di Statuto da chi eserciti il potere di convocazione. La durata del loro mandato è fissata in 3 esercizi, salvo più breve termine stabilito all’atto della nomina, e scade alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo esercizio della loro carica. In data 22 marzo 2011 il Consiglio di Amministrazione della Società - anche sulla base delle informazioni fornite dagli interessati - ha verificato la sussistenza o meno della qualifica di “amministratore indipendente” in capo ai propri membri1. L’esito di tale verifica, comunicato al mercato, è stato il seguente: • Amministratori indipendenti ai sensi dell’art. 3 del Codice i signori Castelletti, Bengdara, Calandra Buonaura, Belluzzi, Bischoff, Fontanesi, Gnudi, Kadrnoska, Li Calzi, Maramotti, Marocco, Pesenti, Reichlin, Schinzler, Waigel, Wyand e Zwickl; • Amministratori non indipendenti ai sensi dell’art. 3 del Codice i signori Rampl (Presidente), Palenzona, Ghizzoni (CEO), Cucchiani e Giacomin; • Amministratori indipendenti ai sensi dell’art. 148 del TUF i signori Rampl (Presidente), Castelletti, Bengdara, Calandra Buonaura, Palenzona, Belluzzi, Bischoff, Fontanesi, Giacomin, Gnudi, Kadrnoska, Li Calzi, Maramotti, Marocco, Pesenti, Reichlin, Schinzler, Waigel, Wyand e Zwickl; • Amministratori non indipendenti ai sensi dell’art. 148 del TUF i signori Ghizzoni (CEO) e Cucchiani. Il mandato del Consiglio di Amministrazione attualmente in carica, nominato dall’Assemblea del 29 aprile 2009, scadrà alla data dell’Assemblea chiamata ad approvare il bilancio relativo all’esercizio 2011. Il Collegio Sindacale ha verificato positivamente in data 28 marzo 2011 la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l’indipendenza dei propri membri. L’assemblea ordinaria dei soci ha adottato un Regolamento volto a disciplinare l’ordinato e funzionale svolgimento delle riunioni assembleari. Il testo del Regolamento Assembleare è disponibile sul sito web di UniCredit nella Sezione Governance/Assemblea. Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit può essere composto da un minimo di 9 ad un massimo di 24 Membri. Alla data del 22 febbraio 2011 il numero di Consiglieri è di 23 (22 dal 22 marzo 2011). L’elezione degli Amministratori avviene mediante il meccanismo del voto di lista, secondo le modalità stabilite dall’articolo 20 dello Statuto sociale. Il Consiglio di Amministrazione ha adottato un proprio Regolamento che ne disciplina poteri, competenze e modalità di funzionamento. In tale Regolamento sono altresì riportate le determinazioni che il Consiglio di Amministrazione ha assunto in materia di requisiti che gli Amministratori di UniCredit devono possedere, in aggiunta a quelli previsti dalle vigenti disposizioni normative e regolamentari, per assicurare il buon funzionamento dell’Organo Amministrativo e in merito al numero degli incarichi di amministrazione, direzione e controllo che possono essere ricoperti dagli Amministratori di UniCredit in società esterne al Gruppo, nonché il procedimento da seguire in caso di nomina e superamento di tali limiti. Comitati del Consiglio di Amministrazione Per favorire un efficiente sistema di informazione e consultazione che permetta al Consiglio di Amministrazione di svolgere al meglio le proprie funzioni, nell’ambito di quest’ultimo sono costituiti quattro comitati consiliari, a struttura ristretta - in linea con le prescrizioni contenute nel Codice - diversificati per settore di competenza ed aventi finalità consultive e propositive: Comitato Permanente Strategico, Comitato per i Controlli Interni & Rischi, Comitato Corporate Governance, HR and Nomination e Comitato Remunerazione. Tali Comitati possono operare secondo le modalità ritenute opportune, anche articolandosi in SottoComitati. 1. La verifica dell’indipendenza effettuata dal Consiglio di Amministrazione in data 22 marzo 2011 non ha incluso il Consigliere Ligresti in quanto dimissionario a tale data. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 105 Corporate Governance La struttura di Governance (SEGUE) Comitato Permanente Strategico Il Comitato Permanente Strategico è composto da 10 membri, la maggioranza dei quali non esecutivi. Sono membri di diritto il Presidente del Consiglio di Amministrazione e l’Amministratore Delegato. Gli altri membri devono essere scelti secondo le migliori competenze e disponibilità ad espletare l’incarico. Il Presidente del Comitato è il Presidente del Consiglio. La frequenza delle riunioni del Comitato Permanente Strategico è, generalmente, mensile ovvero ogni volta che sia necessario discutere argomenti rientranti nella sua sfera di competenza. La convocazione delle riunioni del Comitato avviene normalmente ad opera del Presidente salvo che ne facciano richiesta almeno 2 suoi membri o 2 Sindaci. In tale ultimo caso, tutti i Sindaci possono partecipare. Nel corso del 2010 si sono tenute 14 riunioni del Comitato Permanente Strategico. Competenze Il Comitato opera con funzioni consultive e propositive. In particolare il Comitato Permanente Strategico fornisce pareri al Consiglio - in ordine alle proposte formulate dall’Amministratore Delegato al Consiglio medesimo - riguardanti: a) la predisposizione del Piano Triennale di Gruppo; b) la determinazione del Budget di Gruppo annuale; c) la determinazione della Capital Allocation annuale di Gruppo; d) l’individuazione della strategia annuale di Gruppo riguardante le operazioni su partecipazioni (M&A/riorganizzazioni); e) l’approvazione di operazioni su partecipazioni oltre determinati limiti di valore (300 milioni per le operazioni in paesi ad alto rischio e 500 milioni per le operazioni in paesi a basso rischio); f) operazioni straordinarie sul capitale del Gruppo e politica dei dividendi, sia della Capogruppo che delle Società del Gruppo, qualora questa non sia già ricompresa negli indirizzi generali della Capital Allocation annuale di cui al punto c); g) altre operazioni/iniziative di rilevante contenuto strategico per il Gruppo quali, ad esempio: valutazioni d’ingresso in nuovi mercati, sia geografici che di business, joint-ventures di alto profilo con Gruppi industriali e/o finanziari. Comitato per i Controlli Interni & Rischi Il Comitato per i Controlli Interni & Rischi, dal 30 settembre 2010, è composto da 9 membri (in precedenza erano 7), tutti indipendenti ai sensi dell’art. 148, comma 3, del TUF. La maggioranza dei membri (8 su 9) possiede i requisiti di indipendenza previsti dal Codice. Sono membri di diritto il Presidente ed il Vice Presidente Vicario del Consiglio di 106 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Amministrazione. Almeno 1 componente del Comitato deve essere scelto fra quelli designati in liste di minoranza - se presentate - al fine di assicurare una maggiore trasparenza, responsabilità e partecipazione delle diverse componenti della compagine societaria. I membri del Comitato sono scelti secondo le migliori competenze e disponibilità ad espletare l’incarico e alcuni in particolare, hanno maturato esperienze in materia contabile, fiscale, finanziaria e di rischi. Tra i membri diversi da quelli che partecipano di diritto è eletto il Presidente del Comitato per i Controlli Interni & Rischi. Il Comitato, che opera con funzioni consultive e propositive, svolge i propri compiti in seduta plenaria ovvero a composizione ristretta nell’ambito di: (i) Sotto-Comitato per i Controlli Interni, (ii) Sotto-Comitato per i Rischi e (iii) Sotto-Comitato Operazioni con Parti Correlate. Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A., nella seduta del 30 settembre 2010, ha deliberato la costituzione del SottoComitato Operazioni con Parti Correlate, nell’ambito del Comitato per i Controlli Interni & Rischi, chiamato ad esprimersi sulle procedure e sulle operazioni con parti correlate così come disciplinate dal Regolamento emanato da CONSOB, con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivi aggiornamenti. Il Comitato per i Controlli Interni & Rischi del 9 novembre 2010 ha poi nominato anche i membri dei Sotto-Comitati per i Controlli Interni e per i Rischi. Il Sotto-Comitato per i Controlli Interni e il Sotto-Comitato per i Rischi sono composti ciascuno da 6 membri e sono presieduti dal Presidente del Comitato per i Controlli Interni & Rischi, che è membro di diritto di ciascuno dei due Sotto-Comitati unitamente al Presidente e al Vice Presidente Vicario del Consiglio di Amministrazione. Il Sotto-Comitato Operazioni con Parti Correlate, invece, è composto da 3 membri aventi i requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Autodisciplina della Borsa Italiana, tra i quali viene designato un Presidente. La composizione attuale dei Sotto-Comitati è la seguente: • Sotto-Comitato per i Controlli Interni: Sig. Anthony Wyand (Presidente), Sig. Dieter Rampl, Sig. Luigi Castelletti, Sig. Giovanni Belluzzi, Sig. Luigi Maramotti e Sig.ra Marianna Li Calzi; • Sotto-Comitato per i Rischi: Sig. Anthony Wyand (Presidente), Sig. Dieter Rampl, Sig. Luigi Castelletti, Sig. Francesco Giacomin, Sig.ra Lucrezia Reichlin e Sig. Franz Zwickl; • Sotto-Comitato Operazioni con Parti Correlate: Sig. Luigi Castelletti (Presidente), Sig. Giovanni Belluzzi e Sig.ra Marianna Li Calzi. Le riunioni del Comitato per i Controlli Interni & Rischi sono convocate di norma una volta al mese: in seduta plenaria almeno due volte all’anno e in composizione ristretta nell’ambito dei 2 Sotto-Comitati per i Controlli Interni e per i Rischi, di norma, a mesi alterni. In ogni caso le riunioni sono indette ogni volta che sia necessario per discutere argomenti rientranti nelle rispettive sfere di competenza. La convocazione delle riunioni del Comitato in seduta plenaria ovvero in composizione ristretta nell’ambito dei 2 Sotto-Comitati per i Controlli Interni e per i Rischi avviene normalmente ad opera del Presidente del Comitato per i Controlli Interni & Rischi, salvo che ne facciano richiesta almeno 2 suoi membri o 2 Sindaci. In tale ultimo caso possono partecipare tutti i Sindaci. La convocazione delle riunioni del Sotto-Comitato Operazioni con Parti Correlate avviene ad opera del suo Presidente, ogni qualvolta sia necessario. Ai lavori del Comitato per i Controlli Interni & Rischi in seduta plenaria ovvero in composizione ristretta nell’ambito dei 2 Sotto-Comitati per i Controlli Interni e per i Rischi, partecipa il Presidente del Collegio Sindacale o altro Sindaco designato dal Presidente del Collegio Sindacale medesimo. Possono essere altresì invitati a partecipare gli altri Sindaci, nonché esponenti della Società di Revisione. Alle riunioni del Comitato in seduta plenaria ovvero in composizione ristretta nell’ambito dei 2 Sotto-Comitati per i Controlli Interni e per i Rischi, partecipano, in qualità di invitati permanenti, l’Amministratore Delegato, il Direttore Generale, i Responsabili della Direzione Internal Audit e della Direzione Legal & Compliance, il Group Chief Risk Officer e il Chief Financial Officer. Nel corso del 2010 il Comitato per i Controlli Interni & Rischi ha tenuto 11 riunioni, mentre nella nuova configurazione organizzativa ha tenuto 2 riunioni in seduta plenaria. Inoltre, si è riunito, per una prima riunione il Sotto-Comitato Operazioni con Parti Correlate, con la partecipazione di tutti i suoi membri. Competenze Le attribuzioni del Comitato per i Controlli Interni & Rischi si estendono, in ogni caso, a tutte le materie di competenza del Consiglio di Amministrazione in materia di rischi e controlli. 1. Ruolo del Comitato in seduta plenaria Il Comitato per i Controlli Interni & Rischi, in seduta plenaria: a) assiste il Consiglio nella definizione delle linee di indirizzo del sistema di controllo interno, nonché nella verifica almeno semestrale dell’adeguatezza, dell’efficacia e dell’effettivo funzionamento del sistema di controllo interno medesimo, assicurando che i principali rischi aziendali siano correttamente identificati nonché misurati, gestiti e monitorati in modo adeguato; b) esamina il bilancio semestrale, nonché il bilancio annuale (individuale e consolidato), sulla base delle relazioni del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari, anche in merito al corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato; c) esamina le linee guida per la redazione del budget annuale predisposte dalla competente funzione; d) assiste il Consiglio nella determinazione dei criteri di compatibilità dei rischi aziendali con una sana e corretta gestione della Società (risk appetite); e) assiste il Consiglio nella formalizzazione delle politiche per il governo dei rischi, nel loro riesame periodico al fine di assicurarne l’efficacia nel tempo; f) effettua l’analisi delle relazioni periodiche predisposte dalle funzioni di controllo ai sensi di obblighi normativi o regolamentari; g) valuta il lavoro svolto dalla società di revisione ovvero dalle società di revisione del Gruppo ed i risultati esposti nella/e relazione/i e nella/e eventuale/i lettera/e di suggerimenti; h) effettua l’analisi delle relazioni sulle attività dei Comitati Manageriali di coordinamento Controlli; i) instaura collegamenti funzionali con gli analoghi Comitati costituiti all’interno del Gruppo. Il Comitato per i Controlli Interni & Rischi riferisce al Consiglio di Amministrazione, successivamente ad ogni riunione, sull’attività svolta e almeno semestralmente, in occasione dell’approvazione del bilancio e della relazione semestrale, sull’adeguatezza del sistema dei controlli interni. 2.1 Ruolo del Sotto-Comitato per i Controlli Interni Il Sotto-Comitato per i Controlli Interni presidia le tematiche relative ai controlli, in particolare: j) vigila affinché la funzione di Compliance applichi le politiche di gestione del rischio di non conformità definite dal Consiglio e la funzione di Internal Audit attui gli indirizzi del Consiglio in materia di svolgimento dei controlli di terzo livello; k) valuta gli eventuali rilievi che emergessero dai rapporti delle funzioni di Internal Audit e di Compliance, ovvero dai Collegi Sindacali delle Società del Gruppo o da indagini e/o esami di terzi; l) analizza le linee guida di Gruppo per le attività di Audit, valuta l’adeguatezza del piano annuale dei controlli preparato dal Responsabile della funzione di Internal Audit e può richiedere l’effettuazione di specifici interventi di audit; m) analizza le linee guida di Gruppo rientranti nelle materie di competenza della funzione di Compliance e ne monitora il loro recepimento e la loro implementazione; n) effettua l’analisi delle relazioni periodiche predisposte dalle funzioni di controllo (Internal Audit e Compliance) non ai sensi di obblighi normativi o regolamentari; UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 107 Corporate Governance La struttura di Governance (SEGUE) o) esamina l’adeguatezza, sotto il profilo quali/quantitativo, delle strutture organizzative delle funzioni di Compliance e di Internal Audit, sollecitando relativamente alle proposte riguardanti la funzione di Internal Audit la formulazione, a cura del preposto alla funzione, di eventuali proposte per l’adeguamento della stessa che dovranno essere corredate da un parere non vincolante dell’Amministratore Delegato; p) si esprime sulla proposta avanzata dal Presidente del Consiglio di Amministrazione in merito alla nomina o alla sostituzione dei preposti alla funzione di Internal Audit e di Compliance, nonché in merito alla parte variabile della remunerazione degli stessi; q) esamina le situazioni trimestrali. 2.2 Ruolo del Sotto-Comitato per i Rischi Il Sotto-Comitato per i Rischi presidia le tematiche relative ai rischi; in particolare: r) esamina l’assessment in tema di rischi a livello di Gruppo; s) assiste il Consiglio nella vigilanza sul concreto funzionamento dei processi di gestione e controllo dei rischi (credito, mercato, liquidità e operativo) nel rispetto delle previsioni normative e regolamentari vigenti. Con particolare riguardo al rischio creditizio supporta il Consiglio di Amministrazione nel monitoraggio del rischio di concentrazione per settore e singoli nominativi; t) effettua l’analisi delle relazioni periodiche predisposte dalla funzione di Risk Management non ai sensi di obblighi normativi o regolamentari. 2.3 Ruolo del Sotto-Comitato Operazioni con Parti Correlate Il Sotto-Comitato presidia le tematiche relative alle operazioni con parti correlate nei limiti del ruolo attribuito dalle vigenti disposizioni normative e regolamentari; in particolare: - formula pareri sulle procedure, e relative modifiche, per l’individuazione e la gestione delle operazioni con parti correlate poste in essere da UniCredit e dalle Società del Gruppo; - formula pareri motivati nel caso di operazioni con parti correlate poste in essere da UniCredit e dalle Società del Gruppo sull’interesse della società al compimento delle operazioni nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni; - nel caso di operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza è coinvolto - se ritenuto, per il tramite di 1 o più componenti delegati - nella fase delle trattative e nella fase istruttoria attraverso la ricezione di un flusso informativo completo e tempestivo e con la facoltà di richiedere informazioni e di formulare osservazioni agli organi delegati e ai soggetti incaricati della conduzione delle trattative o dell’istruttoria. 108 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Con riferimento ad ogni singola operazione, i componenti del Sotto-Comitato devono essere non correlati alla controparte né alle relative parti correlate. Nel caso in cui un componente del Sotto-Comitato sia controparte dell’operazione (oppure sia correlato alla controparte) deve darne tempestiva comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione ed al Presidente del Sotto-Comitato, astenendosi dal partecipare agli ulteriori lavori del Sotto-Comitato con riguardo all’operazione cui si riferisce la correlazione. In questo caso, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, sentito il Presidente del Sotto-Comitato, provvederà immediatamente alla sostituzione indicando, dopo averlo contattato, un altro membro del Comitato per i Controlli Interni & Rischi avente i requisiti di indipendenza di cui al Codice di Autodisciplina emanato dalla Borsa Italiana, in modo da ripristinare nel Sotto-Comitato la presenza di 3 Amministratori non correlati oltre che in possesso dei requisiti di indipendenza. Nel caso il sostituto in questione non fosse rinvenibile nell’ambito del Comitato per i Controlli Interni & Rischi, il Presidente del Consiglio di Amministrazione potrà individuarlo, sentito il Presidente del Sotto-Comitato, tra gli altri componenti indipendenti e non correlati presenti nel Consiglio di Amministrazione. I sostituti dovranno ricevere tutte le informazioni a disposizione degli altri membri del Sotto-Comitato in tempo utile per la riunione nel corso della quale il Sotto-Comitato dovrà esprimere il proprio parere sull’operazione. Le decisioni prese nell’ambito del Sotto-Comitato Operazioni con Parti Correlate sono ascrivibili esclusivamente ai suoi membri. Comitato Corporate Governance, HR and Nomination Il Comitato Corporate Governance, HR and Nomination è composto da 7 membri, la maggioranza dei quali non esecutivi e indipendenti. Sono membri di diritto il Presidente del Consiglio di Amministrazione e l’Amministratore Delegato. Gli altri membri devono essere scelti secondo le migliori competenze e disponibilità ad espletare l’incarico. Il Presidente del Comitato è il Presidente del Consiglio. La frequenza delle riunioni del Comitato è, generalmente, mensile ovvero ogni volta che sia necessario discutere argomenti rientranti nella sua sfera di competenza. La convocazione delle riunioni del Comitato avviene ad opera del Presidente. Nel corso del 2010 si sono tenute complessivamente 16 riunioni del Comitato Corporate Governance, HR and Nomination. Competenze Comitato Remunerazione Il Comitato ha funzioni propositive e consultive. In particolare, il Comitato Corporate Governance, HR and Nomination fornisce pareri al Consiglio - in ordine alle proposte formulate dal Presidente/dall’Amministratore Delegato al Consiglio medesimo riguardanti: a. la definizione del sistema di governo societario di UniCredit, della struttura societaria e dei modelli/linee guida di governance del Gruppo; b. la definizione di policy per la nomina degli amministratori di UniCredit nonché di policy per la valutazione del Consiglio; c. la nomina dell’Amministratore Delegato, del Direttore Generale, dei Vice Direttori Generali e degli altri membri del Management Committee (Senior Executive Vice President), dei componenti la Direzione Generale e dei Responsabili di Direzione in diretto riporto all’Amministratore Delegato; d. la definizione delle policy aventi ad oggetto la nomina ed il piano di successione dell’Amministratore Delegato, del Direttore Generale, dei Vice Direttori Generali, dei membri del Management Committee (Senior Executive Vice President), del Group Management Team (Executive Vice President) e del Leadership Team (Senior Vice President); e. la definizione di policy per la nomina degli esponenti aziendali (membri dei Consigli di Amministrazione, dei Collegi Sindacali e dei Supervisory Board delle Società del Gruppo); f. la designazione degli esponenti aziendali (membri dei Consigli di Amministrazione, dei Collegi Sindacali e dei Supervisory Board) nelle Società Principali (Pioneer Global Asset Management, UniCredit Leasing, UniCredit Bank (in precedenza denominata “HVB”), UniCredit Bank Austia, FinecoBank, Koc Financial Hizmetler AS, Bank Pekao, UniCredit Business Partner e UniCredit Global Information Services); g. l’individuazione di candidati alla carica di amministratore di UniCredit in caso di cooptazione e quella di candidati alla carica di amministratore indipendente da sottoporre all’assemblea di UniCredit, tenendo conto di eventuali segnalazioni pervenute dagli azionisti; h. le nomine di membri dei Comitati Consiliari di UniCredit, su proposta del Presidente. Il Comitato Remunerazione è composto da 7 membri non esecutivi, la maggioranza dei quali indipendenti. Sono membri di diritto il Presidente ed il Vice Presidente Vicario del Consiglio di Amministrazione. Gli altri membri devono essere scelti secondo le migliori competenze e disponibilità ad espletare l’incarico. Il Presidente del Comitato è il Presidente del Consiglio. La frequenza delle riunioni del Comitato è, generalmente, quadrimestrale ovvero ogni volta che sia necessario discutere argomenti rientranti nella sua sfera di competenza. La convocazione delle riunioni del Comitato avviene ad opera del Presidente. Il Comitato Corporate Governance, HR and Nomination ha altresì il compito di esprimere un parere in merito alla compatibilità con la carica di amministratore di UniCredit della sua assunzione di un incarico di amministrazione, direzione o controllo in una società bancaria, assicurativa o finanziaria, nonché in caso di superamento del limite al numero massimo di incarichi individuati dal Consiglio di Amministrazione stesso. Nel corso del 2010 il Comitato Remunerazione si è riunito 5 volte. Competenze Il Comitato ha funzioni propositive e consultive. In particolare, il Comitato Remunerazione fornisce pareri al Consiglio - in ordine alle proposte formulate dall’Amministratore Delegato al Consiglio medesimo - riguardanti: a. la remunerazione degli amministratori di UniCredit aventi specifici incarichi, con particolare riguardo alla remunerazione dell’Amministratore Delegato; b. la remunerazione del Direttore Generale di UniCredit, nel caso in cui questi sia anche Amministratore Delegato; c. la struttura retributiva dell’Amministratore Delegato, del Direttore Generale e dei Vice Direttori Generali; d. la policy di remunerazione dei membri del Management Committee (Senior Executive Vice President), del Group Management Team (Executive Vice President), del Leadership Team (Senior Vice President) e dei Responsabili di Direzione in diretto riporto all’Amministratore Delegato; e. l’approvazione dei piani di incentivazione di Gruppo basati su strumenti finanziari; f. la policy di remunerazione degli esponenti aziendali (membri dei Consigli di Amministrazione, dei Collegi Sindacali e dei Supervisory Board delle Società del Gruppo). Nei casi previsti alle lettere A) e B) le proposte sulle quali il Comitato sarà chiamato ad esprimersi verranno formulate dal Presidente. I membri del Comitato per i quali quest’ultimo sia chiamato ad esprimersi sulla remunerazione spettante in forza dei loro specifici incarichi non parteciperanno alle riunioni riguardanti la determinazione della proposta riguardante detta remunerazione. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 109 Corporate Governance La struttura di Governance (SEGUE) Status e attività dei Consiglieri Consiglio di Amministrazione LISTA CARICA COMPONENTI IN CARICA DAL IN CARICA FINO A Rampl Dieter 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Castelletti Luigi 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Bengdara Farhat Omar 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Calandra Buonaura Vincenzo 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Palenzona Fabrizio 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Approvazione del bilancio 2010 Ghizzoni Federico 30 settembre 2010(2) Belluzzi Giovanni 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Bischoff Manfred 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Cucchiani Enrico Tommaso 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Fontanesi Donato 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Giacomin Francesco 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Gnudi Piero 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Kadrnoska Friedrich 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Li Calzi Marianna 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Ligresti Salvatore 29 aprile 2009 22 marzo 2011 (4) Maramotti Luigi 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Marocco Antonio Maria 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Pesenti Carlo 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Reichlin Lucrezia 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Schinzler Hans Jürgen 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Waigel Theodor 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Wyand Anthony 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Zwickl Franz 29 aprile 2009 Approvazione del bilancio 2011 Amministratori cessati durante l’Esercizio di riferimento Amministratore Delegato Profumo Alessandro 29 aprile 2009 21 settembre 2010 (5) Indicare quorum richiesto per la presentazione delle liste in occasione dell’ultima nomina: 0,5% N. riunioni svolte durante l’Esercizio di riferimento CDA: 17 CCI&R: 11 LM Presidente Vice Presidente Vicario Vice Presidente Vice Presidente Vice Presidente Amministratore Delegato Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Amministratore Lm ESEC. X X X X X -X X X X X X X X X X X X X X X X X X X CR: 5 X CGHRN: 16 CPS: 14 NOTE: * In questa colonna viene indicata con una “X” l’indipendenza dell’Amministratore. ** In questa colonna viene indicata la percentuale di partecipazione degli Amministratori alle riunioni rispettivamente del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati (n. presenze / n. di riunioni svolte durante l’effettivo periodo di carica del soggetto interessato nel corso dell’Esercizio). *** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Alla Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari è allegato l’elenco di tali società con riferimento a ciascun Consigliere, precisando se la società in cui è ricoperto l’incarico fa parte o meno del gruppo che fa capo o di cui è parte l’Emittente. **** In questa colonna è indicata l’appartenenza del componente del Consiglio di Amministrazione al Comitato, con l’indicazione della carica ricoperta (P = Presidente; M = Membro). (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8) carica ricoperta per l’intero Esercizio. cooptato e nominato Amministratore Delegato in data 30 settembre 2010 in sostituzione del Sig. Alessandro Profumo dimissionario dal 21 settembre 2010. carica ricoperta dal 30 settembre 2010. dimissionario dal 22 marzo 2011. dimissionario dal 21 settembre 2010. carica ricoperta fino al 21 settembre 2010. numero di posizioni variato nel corso dell’esercizio 2010. numero di posizioni variato nel corso dell’esercizio 2010 e successivamente alla chiusura dell’esercizio. - Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit nella seduta del 30 settembre 2010 ha approvato la riorganizzazione del Comitato per il Controllo Interno & Rischi, ridenominato Comitato per i Controlli Interni & Rischi, attraverso la costituzione di 3 Sotto-Comitati denominati ”Controlli Interni”, “Rischi” e “Operazioni con Parti Correlate”, ha incrementato il numero dei componenti del Comitato stesso da 7 a 9 e ha nominato i membri del Sotto-Comitato Operazioni con Parti Correlate. Successivamente il Comitato per i Controlli Interni & Rischi del 9 novembre 2010 ha nominato i membri dei Sotto-Comitati per i Controlli Interni e per i Rischi. LEGENDA: LM Componente del Consiglio di Amministrazione eletto dalla lista che ha ottenuto la maggioranza relativa di voti assembleari. Lm Componente del Consiglio di Amministrazione eletto dalla lista votata dalla minoranza. 110 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit COMITATO CONTROLLI INTERNI & RISCHI NON ESEC. X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X INDIPENDENZA DA* COMITATO REMUN. COMITATO CGHRN COMITATO PERM. STRATEGICO CODICE TUF %** NUMERO ALTRI INCARICHI *** **** ** **** ** **** ** **** ** X X X X X X X X M (1) M (1) ----M (1) ---M (3) --M (1) -M (3) --M (1) --P (1) M (1) P (1) M (1) ------M (1) --M (1) M (1) ----M (1) -M (1) ---- 100% 80% P (1) M (1) -M (1) M (1) M (3) ----M (1) ----M (1) -------- 100% 93,75% P (1) M (1) M (1) M (1) M (1) M (3) -M (1) -------M (1) ---M (1) -M (1) -- 100% 85,71% 42,86% 100% 100% 100% X X 3 (7) 6 (7) 1 1 12 7 (8) 8 5 (7) 12 (7) 1 -3 (7) 8 -4 7 2 (7) 6 -2 2 3 6 90,91% 90,91% X X 100% 94,12% 58,82% 100% 100% 100% 100% 76,47% 70,59% 88,24% 100% 100% 88,24% 100% 58,82% 94,12% 88,24% 82,35% 70,59% 76,47% 35,29% 88,24% 94,12% 90,91% 1 -- M (6) 100% M (6) 100% X X X X -X X X X X X X X X X X X X -X X X X X X X X 100% 100% 90,91% 100% 90,91% 90,91% 81,82% -- 20% 40% 100% 100% 80% 100% 100% 100% 100% 81,25% 71,43% 85,71% 71,43% 85,71% UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 111 Corporate Governance La struttura di Governance (SEGUE) Collegio Sindacale L’Assemblea Ordinaria nomina 5 Sindaci Effettivi e due Supplenti. I Sindaci Effettivi ed i Supplenti sono rieleggibili. La nomina dei componenti effettivi e supplenti del Collegio Sindacale avviene sulla base di liste ai sensi dello Statuto della Società ed in conformità alle vigenti disposizioni normative. Il Presidente del Collegio Sindacale è nominato dall’Assemblea tra i Sindaci Effettivi eletti dalla lista presentata dai soci di minoranza che ha ottenuto il maggior numero di voti. La durata del loro mandato è fissata in 3 esercizi e scadono alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica. I Sindaci devono essere in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza previsti dalla legge e possono assumere incarichi di amministrazione e controllo presso altre società nei limiti stabiliti dalle disposizioni, anche regolamentari, vigenti. Il Collegio Sindacale nominato dall’Assemblea dei Soci del 22 aprile 2010 ed in carica sino all’Assemblea chiamata ad approvare il bilancio relativo all’esercizio 2012 è composto dai Signori Maurizio Lauri (Presidente), Cesare Bisoni, Vincenzo Nicastro, Michele Rutigliano e Marco Ventoruzzo (Sindaci Effettivi). Sono Sindaci Supplenti i Signori Paolo Domenico Sfameni e Massimo Livatino. Collegio Sindacale LISTA CARICA COMPONENTI IN CARICA DAL IN CARICA FINO A Presidente Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo Lauri Maurizio Bisoni Cesare Nicastro Vincenzo Rutigliano Michele Ventoruzzo Marco Sfameni Paolo Domenico Livatino Massimo 22 aprile 2010 22 aprile 2010 22 aprile 2010 22 aprile 2010 22 aprile 2010 Approvazione del bilancio 2012 Approvazione del bilancio 2012 Approvazione del bilancio 2012 Approvazione del bilancio 2012 Approvazione del bilancio 2012 Sindaco Supplente Sindaco Supplente 22 aprile 2010 Approvazione del bilancio 2012 22 aprile 2010 Approvazione del bilancio 2012 Sindaci cessati durante l’Esercizio di riferimento Presidente Loli Giorgio 10 maggio 2007 22 aprile 2010 Sindaco Effettivo Francardo Gian Luigi 10 maggio 2007 22 aprile 2010 Sindaco Effettivo Mayr Siegfried 10 maggio 2007 22 aprile 2010 Sindaco Effettivo Milanese Aldo 10 maggio 2007 22 aprile 2010 Sindaco Supplente Verrascina Giuseppe 10 maggio 2007 22 aprile 2010 Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste in occasione dell’ultima nomina: 0,5% Numero riunioni svolte durante l’Esercizio di riferimento: 31 LM Lm X X X X X X X X --- X X X X X X X X X INDIPENDENZA DA CODICE* X X X X -- ALTRI INCARICHI %** *** 100% 100% 93,55% 95,24% 90,48% 26 5 4 9 1 90% 80% 90% 80% 16 4 -14 NOTE: * In questa colonna viene indicata con una “X” l’indipendenza del Sindaco. ** In questa colonna viene indicata la percentuale di partecipazione dei Sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale (n. presenze / n. di riunioni svolte durante l’effettivo periodo di carica del soggetto interessato nel corso dell’Esercizio). *** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell’art. 148-bis del TUF. LEGENDA: LM Componente del Collegio Sindacale eletto dalla lista votata dalla maggioranza. Lm Componente del Collegio Sindacale eletto dalla lista votata da una minoranza. 112 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Maggiori Azionisti Sulla base delle risultanze del libro soci, i maggiori azionisti (titolari di quote di possesso superiori al 2%) di UniCredit al 31 dicembre 2010 sono i seguenti: DICHIARANTE AZIONISTA DIRETTO Mediobanca S.p.A. 1 International Petroleum Investment Company Central Bank of Libya Mediobanca S.p.A. Aabar Luxembourg S.A.R.L. Fondazione Cassa di Risparmio Verona, Vicenza, Belluno e Ancona BlackRock Investment Management (UK) Limited Fondazione Cassa di Risparmio di Torino Carimonte Holding S.p.A. Libyan Investment Authority Allianz SE Norges Bank Central Bank of Libya Lybian Foreign Bank Fondazione Cassa di Risparmio Verona, Vicenza, Belluno e Ancona BlackRock Investment Management (UK) Limited Fondazione Cassa di Risparmio di Torino Carimonte Holding S.p.A. Libyan Investment Authority Allianz S.p.A. Allianz Finance IV Luxembourg SARL Allianz VIE RB Vita S.p.A. Allianz IART Darta Saving Life Assurance Limited Antoniana Veneta Popolare Vita S.p.A. Allianz Belgium SA Allianz Life Luxembourg SA Arcalis SA Generation VIE SA Norges Bank QUOTA % SU CAPITALE ORDINARIO QUOTA % SU CAPITALE VOTANTE 5,143% 4,991% 4,988% 4,460% 0,528% 5,143% 4,991% 4,988% 4,460% 0,528% 4,639% 4,024% 3,319% 3,042% 2,594% 2,053% 1,206% 0,729% 0,046% 0,029% 0,016% 0,010% 0,009% 0,003% 0,002% 0,002% 0,001% 2,000% 4,639% 4,024% 3,319% 3,042% 2,594% 2,053% 1,206% 0,729% 0,046% 0,029% 0,016% 0,010% 0,009% 0,003% 0,002% 0,002% 0,001% 2,000% 1. di cui 967.564.061 azioni con vincolo di usufrutto a favore UniCredit S.p.A.; 5,020% di possesso. Il diritto di voto su tali azioni è sospeso. CAPITALE SOCIALE (ALLA DATA DEL 31 DICEMBRE 2010) Totale azioni Azioni ordinarie Azioni di risparmio AZIONI EURO 19.297.581.923 19.273.342.940 24.238.983 9.648.790.961,50 9.636.671.470,00 12.119.491,50 Diritto di intervento in Assemblea Possono partecipare all’Assemblea coloro ai quali spetta il diritto al voto, anche mediante rappresentante, e per i quali sia pervenuta la comunicazione alla Società da parte dell’intermediario che tiene i relativi conti, nei termini previsti dalla normativa vigente. Coloro che hanno diritto di partecipare all’Assemblea possono farsi rappresentare da terzi, nel rispetto di quanto previsto dallo Statuto e dalla normativa vigente. I diritti degli azionisti sono chiaramente indicati dalla legge italiana e dallo Statuto Sociale. UniCredit ha sempre incoraggiato i propri azionisti all’esercizio dei diritti partecipativi e di voto agli stessi spettanti nelle Assemblee: anche a tal fine ha adottato da tempo un Regolamento Assembleare volto a disciplinare il regolare svolgimento delle sedute assembleari. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 113 Corporate Governance Executive Management Committee FEDERICO GHIZZONI ROBERTO NICASTRO Chief Executive Officer General Manager PAOLO CORNETTA NADINE FARUQUE Group Head of HR General Counsel & Group Compliance Officer 114 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit PAOLO FIORENTINO JEAN-PIERRE MUSTIER Deputy General Manager - COO Deputy General Manager - Head of CIB Division KARL GUHA MARINA NATALE Chief Risk Officer Chief Financial Officer UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 115 Corporate Governance Group Management Team Elenco degli altri membri del Group Management Team* SENIOR EXECUTIVE VICE PRESIDENT EXECUTIVE VICE PRESIDENT Willibald Cernko Country Chairman Austria FAMILIES & SMALL AND MEDIUM SIZED ENTERPRISES Peter Buschbeck Head of F&SME Division UniCredit Bank AG Ranieri de Marchis Head of Internal Audit Alessandro Decio Head of F&SME Division Frederik Geertman Head of F&SME Italy Network Alicja Kornasiewicz Country Chairman Poland Maria Antonella Massari Head of Group Stakeholder & Service Intelligence Vittorio Ogliengo Head of Global Financing & Advisory Gianni Franco Papa Head of CEE Division Alessandro Cataldo Head of SME Network Management Giovanni Chelo Head of Family Network Management Raffaele Cicala Head of Consumer Finance Giovanni Forestiero Head of Network F&SME Piemonte Liguria Valle d’Aosta Alessandro Foti Head of Asset Gathering Rainer Hauser Head of F&SME Division UniCredit Bank Austria Gabriele Piccini Country Chairman Italy Carlo Marini Head of International Market UniCredit Leasing Theodor Weimer Country Chairman Germany Massimiliano Moi Chief Executive Officer - UniCredit Leasing Andreas Woelfer Head of Private Banking Division and Head of Private Banking UniCredit Bank AG Grzegorz Piwowar Head of Retail Poland Roger Yates Head of Asset Management Franco Ravaglia General Manager Finecobank Niccolò Ubertalli Deputy Head of Consumer Finance COUNTRY ITALY Roberto Bertola Head of Territory Sicilia Monica Cellerino Head of Territory Lombardia Felice Delle Femine Head of Territory Sud Alessandro La Porta Head of Territorial Relations Luca Lorenzi Head of Territory Centro Nord Antonio Muto Head of Territory Centro Vladimiro Rambaldi Head of Territory Nord Ovest Claudio Aldo Rigo Head of Territory Nord Est PRIVATE BANKING Juergen Danzmayr Head of Private Banking Division Austria 116 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Giuseppe Di Sisto Head of Top Clients Steffen Marquardt Head of Private Banking Division UniCredit Bank AG Dario Prunotto Head of Private Banking Italy Network Robert Zadrazil Chief Executive Officer Schoellerbank AG CORPORATE & INVESTMENT BANKING Helmut Bernkopf Head of CIB Austria Network Marco Bolgiani Head of Global Transaction Banking (GTB) Bernhard Brinker Head of Financial Institutions Groups (FIG) Jurgen Dennert Chief Executive Officer - UniCredit Mediocredito Centrale Lutz Diederichs Head of CIB Germany Network Mike Hammond Co-Head of Markets Andrzej Kopyrski Head of CIB Poland Network Thiam J Lim Co-Head of Markets Piergiorgio Peluso Head of CIB Italy Network Edoardo Spezzotti Head of CIB Americas and Asia Pacific Region Network ASSET MANAGEMENT Daniel Kingsbury Chief Executive Officer Pioneer Investment Management USA Werner Kretschmer Chief Executive Officer Pioneer Investment Austria Giordano Lombardo Global Chief Investment Officer Pioneer Global Asset Management Sandro Pierri CEO of Pioneer Investment Management and CEO of Pioneer Alternative Investment Management CENTRAL EASTERN EUROPE Mikhail Alekseev Chief Executive Officer - Russia Jozef Barta Chief Executive Officer - Slovakia Graziano Cameli General Manager - Ukraine Andrea Casini Chief Operative Officer - Bulgaria Marco Iannaccone Chief Financial Officer Bank Pekao Romeo Collina Chief Executive Officer - Kazakhstan Oreste Massolini Head of F&SME Planning, Finance and Administration Pasquale Giamboi Head of F&SME Division Bulgaria Levon Hampartzoumian Chief Executive Officer - Bulgaria Paolo Iannone Chief Operating Officer - Czech Republic Franjo Lukovic Chief Executive Officer - Croatia Erik Banks Group Risk Management Mihaly Patai Chief Executive Officer - Hungary Diego Biondo Chief Risk Officer Bank Pekao Klaus Priverschek Chief Executive Officer - Serbia Massimiliano Fossati Chief Risk Officer of UniCredit Bank Austria & CEE Risks Officer Carlo Vivaldi Deputy Chief Executive Officer - Turkey Tomica Pustisek Head of CEE Retail UniCredit Bank Austria Luigi Lovaglio General Manager - Bank Pekao COMPETENCE LINES AUDIT Giuseppe Aquaro Head of Internal Audit UniCredit Bank Austria Karl Limmer Head of Audit Management UniCredit Bank AG CFO Mirko Davide Georg Bianchi Head of Group Finance Patrizio Braccioni Head of Tax Affairs Simone Mario Concetti Head of Group Investor Relations Joachim Dobrikat Head of Accounting, Tax & Shareholdings UniCredit Bank AG LEGAL & COMPLIANCE Mark Bailham Head of Global Compliance Guglielmo Zadra Head of Planning, Strategy and Capital Management CRO Giovanni Albanese Head of F&SME Risks Borys Tymonkin Chief Executive Officer - Ukraine Pier Vaisitti Head of HR Division Bank Pekao Arcangelo Michele Vassallo Head of Accounting Jiri Kunert Chief Executive Officer - Czech Republic Rasvan Radu Chief Executive Officer - Romania Doris Tomanek Head of HR Austria & CEE UniCredit Bank Austria Andreas Frueh Head of Legal & Compliance UniCredit Bank AG Carlo Kostka Global Head of Legal Secondino Natale Head of Group Corporate Bodies Office HEAD OFFICE FUNCTIONS Laura Stefania Penna Head of Management Consultancy Giuseppe Scognamiglio Head of Public Affairs GBS Tiziana Bernardi Head of Lifelong Learning Center Maurizio Maria Francescatti Head of Group Risk Management Operating Office Giovanni Buson Head of Organization Italy Juergen Kullnigg Head of Credit Operations Italy Paolo Cederle Head of Group Operations and ICT Factories Dante Pasqualini Head of Corporate Credit Operations John Spillane Head of CIB & PB Risks Dino Crivellari Chief Executive Officer - UniCredit Credit Management Bank Andrea Varese Head of Special Credit Portfolio Management and Chief Risk Officer of UniCredit Bank AG Lissimahos Hatzidimoulas Chief Executive Officer - UniCredit Business Partner GROUP IDENTITY & COMMUNICATIONS Maurizio Beretta Head of Group Identity & Communications Heinz Laber Head of Human Resources Management / GBS Rodolfo Ortolani Head of Identity & Communications Italy Giandomenico Miceli Head of Processes & CL Support Monica Poggio Head of Corporate Culture Massimo Milanta Head of Group ICT & Chief Executive Officer UniCredit Global Information Services HUMAN RESOURCES Marco Berini Head of HR GBS Alberto Naef General Manager UniCredit Credit Management Bank Michael Hinssen Head of HR CIB Massimo Schiattarella CEO Special Projects UniCredit Global Information Services Luigi Luciani Head of Executive Development and Compensation Paolo Tripodi Head of Group Organization and Logistics Francesco Giordano Head of CFO Finance Division UniCredit Bank Austria Oliver Maassen Head of HR Germany UniCredit Bank AG Andreas Wagner Head of CIB Orga Department UniCredit Bank AG Peter Hofbauer Chief Financial Officer UniCredit Bank AG Anna Simioni Head of Corporate Learning Marian Wazynski Head of Logistics & Procurement Bank Pekao * dati al 14 marzo 2011 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 117 In ogni momento della vita Bilancio consolidato Schemi di Bilancio consolidato Stato patrimoniale consolidato Conto economico consolidato Prospetto della redditività consolidata complessiva Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato Rendiconto finanziario consolidato 121 122 124 125 126 128 Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato Parte D - Redditività consolidata complessiva Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda Parte H - Operazioni con parti correlate Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali Parte L - Informativa di settore 131 133 189 241 263 267 409 Allegati 437 417 421 425 431 Avvertenze Nelle tavole sono utilizzati i seguenti segni convenzionali: • linea (-) quando il fenomeno non esiste; • due punti (..) o “n.s.” quando i dati non raggiungono la cifra rappresentativa dell’ordine minimo considerato o risultano comunque non significativi; • “n.d.” quando il dato non è disponibile. • Segno “X”: quando la voce non è da valorizzare (conformemente alle istruzioni della Banca d’Italia). Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di euro. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 119 Schemi di bilancio consolidato Stato patrimoniale consolidato Conto economico consolidato Prospetto della redditività consolidata complessiva Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato Rendiconto finanziario consolidato 122 124 125 126 128 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 121 Bilancio consolidato I Schemi di bilancio consolidato Stato patrimoniale consolidato (migliaia di €) Stato patrimoniale consolidato CONSISTENZE AL VOCI DELL’ATTIVO 10. 20. 30. 40. 50. 60. 70. 80. 90. 100. 110. 120. 130. Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Derivati di copertura Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) Partecipazioni Riserve tecniche a carico dei riassicuratori Attività materiali Attività Immateriali di cui: - avviamento 140. Attività fiscali a) correnti b) anticipate 150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 160. Altre attività Totale dell’attivo 122 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 31.12.2010 31.12.2009 6.414.097 122.551.402 27.077.856 55.103.190 10.003.718 70.215.452 555.653.360 11.368.199 2.248.056 3.963.087 352 12.611.297 25.592.159 20.428.073 12.961.052 1.674.735 11.286.317 776.014 12.948.264 929.487.555 11.986.797 133.894.101 15.019.685 34.723.955 10.662.472 78.269.437 564.986.015 11.662.110 2.123.451 3.866.437 195 12.089.351 25.822.597 20.490.534 12.577.082 2.415.786 10.161.296 622.297 10.453.689 928.759.671 Segue: Stato patrimoniale consolidato (migliaia di €) CONSISTENZE AL VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 10. 20. 30. 40. 50. 60. 70. 80. Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al fair value Derivati di copertura Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) Passività fiscali a) correnti b) differite 90. Passività associate ad attività in via di dismissione 100. Altre passività 110. Trattamento di fine rapporto del personale 120. Fondi per rischi e oneri a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 130. Riserve tecniche 140. Riserve da valutazione 170. Riserve 180. Sovrapprezzi di emissione 190. Capitale 200. Azioni proprie (-) 210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 220. Utile (Perdita) di periodo (+/-) Totale del passivo e del patrimonio netto 31.12.2010 31.12.2009 111.735.094 402.248.191 180.990.328 114.099.136 1.267.889 9.680.850 2.798.376 5.836.890 1.464.819 4.372.071 1.394.769 22.224.352 1.201.833 8.087.978 4.515.173 3.572.805 218.644 (1.252.787) 15.186.462 39.322.433 9.648.791 (4.197) 3.479.180 1.323.343 929.487.555 106.800.152 381.623.290 214.772.877 114.045.215 1.612.475 9.918.947 2.759.960 6.451.072 1.987.780 4.463.292 311.315 18.110.367 1.317.523 7.982.431 4.590.628 3.391.803 162.135 (1.249.514) 14.271.165 36.581.540 8.389.870 (5.714) 3.202.240 1.702.325 928.759.671 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 123 Bilancio consolidato I Schemi di bilancio consolidato Conto economico consolidato (migliaia di €) Conto economico consolidato ESERCIZIO VOCI 10. 20. 30. 40. 50. 60. 70. 80. 90. 100. 110. 120. 130. 140. 150. 160. 170. 180. 190. 200. 210. 220. 230. 240. 250. 260. 270. 280. 290. 300. 310. 320. 330. 340. Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Margine di interesse Commissioni attive Commissioni passive Commissioni nette Dividendi e proventi simili Risultato netto dell’attività di negoziazione Risultato netto dell’attività di copertura Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value Margine di intermediazione Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) altre operazioni finanziarie Risultato netto della gestione finanziaria Premi netti Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa Spese amministrative: a) spese per il personale b) altre spese amministrative Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi Utili (Perdite) delle partecipazioni Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali Rettifiche di valore dell’avviamento Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito di periodo dell’operatività corrente Utile (Perdita) dell’operatività corrente al netto delle imposte Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte Utile (Perdita) d’esercizio Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza dei terzi Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza della capogruppo Utile per azione (euro) Utile per azione diluito (euro) 2010 2009 28.641.891 (12.885.464) 15.756.427 10.209.704 (1.754.234) 8.455.470 718.314 343.169 52.139 311.636 7.340 120.238 (590) 184.648 (28.733) 25.608.422 (7.006.651) (6.708.268) (141.779) (2) (156.602) 18.601.771 118.176 (94.904) 18.625.043 (14.971.556) (9.477.728) (5.493.828) (764.887) (996.668) (674.998) 952.019 (16.456.090) 209.083 152 (361.500) 158.001 2.174.689 (530.120) 1.644.569 1.644.569 (321.226) 1.323.343 34.745.987 (17.587.735) 17.158.252 9.423.742 (1.767.925) 7.655.817 573.644 1.282.864 23.761 411.490 81.483 194.845 6.325 128.837 (31.391) 27.074.437 (8.933.716) (8.152.152) (629.592) (6.497) (145.475) 18.140.721 87.352 (80.025) 18.148.048 (14.760.930) (9.344.481) (5.416.449) (606.817) (866.912) (651.104) 841.143 (16.044.620) 84.005 (38.491) 773.985 2.922.927 (888.307) 2.034.620 2.034.620 (332.295) 1.702.325 0,064 0,064 0,099 0,099 Note: Per maggiori informazioni sull’“utile per azione” e sull’“utile per azione diluito” si rimanda alla Nota integrativa, Parte C - Informazioni sul conto economico, Sezione 24. Nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati nel 2009 - relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da UniCredit S.p.A., da “commissioni attive” a “interessi passivi”. 124 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Prospetto della redditività consolidata complessiva (migliaia di €) Prospetto della redditività consolidata complessiva ESERCIZIO VOCI 10. Utile (Perdita) di periodo Altre componenti reddituali al netto delle imposte 20. Attività finanziarie disponibili per la vendita 30. Attività materiali 40. Attività immateriali 50. Copertura di investimenti esteri 60. Copertura dei flussi finanziari 70. Differenze di cambio 80. Attività non correnti in via di dismissione 90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti 100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 120. Redditività complessiva (10+110) 130. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 140. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 2010 2009 1.644.569 2.034.620 (565.189) (56.278) 716.219 (6.075) 31.411 120.088 1.764.657 (445.295) 1.319.362 787.168 154.386 (471.662) (4.186) 465.706 2.500.326 (341.464) 2.158.862 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 125 Bilancio consolidato I Schemi di bilancio consolidato Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato I prospetti delle variazioni del patrimonio netto consolidato includono la quota di pertinenza sia del gruppo sia di terzi: (migliaia di €) Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2010 VARIAZIONI DELL’ESERCIZIO 6.893 2.740.893 41.091.961 39.322.433 1.769.528 11.268.580 3.842.792 (1.358.079) (6.019) 11.268.580 3.842.792 (1.358.079) (6.019) 12.570.882 3.612.656 (1.237.158) (4.218) 11.692.547 3.493.915 (1.252.787) (4.197) 878.335 118.741 15.629 (21) 1.644.569 1.644.569 1.323.343 321.226 64.224.045 3.479.180 2.034.620 1.304.787 2.034.620 (1.304.787) (2.008) (146.421) 833 1.801 EMISSIONE NUOVE AZIONI (477) (84.418) 703 120.088 (729.833) 62.891.912 - 62.891.912 - (729.833) (139.133) 3.914.919 - - - - 703 1.764.657 67.703.225 59.689.672 - 59.689.672 - (561.768) - - - - 703 1.319.362 64.224.045 - - (168.065) - - - - - 445.295 3.479.180 3.202.240 3.202.240 (138.843) 3.914.919 (290) - 1. Rappresenta gli effetti sulle Stock Option, sulle Performance Share e sulle Discount and Matching Share connesse ai piani ESOP. 126 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit PATRIMONIO NETTO DI TERZI AL 31.12.2010 PATRIMONIO NETTO DEL GRUPPO AL 31.12.2010 38.344.175 STOCK OPTIONS1 38.344.175 DERIVATI SU PROPRIE AZIONI 375.742 - ACQUISTO AZIONI PROPRIE 9.636.671 12.120 VARIAZIONI DI RISERVE 10.012.413 12.120 RISERVE (231) 1.258.921 ESISTENZE AL 1.1.2010 8.753.723 12.120 MODIFICA SALDI APERTURA PATRIMONIO NETTO TOTALE AL 31.12.2010 REDDITIVITÀ COMPLESSIVA ESERCIZIO 2010 VARIAZIONE STRUMENTI DI CAPITALE DISTRIBUZIONE STRAORDINARIA DIVIDENDI OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO 8.753.723 12.120 ESISTENZE AL 31.12.2009 Capitale: a) azioni ordinarie b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione Azioni proprie Utile (Perdita) di esercizio Patrimonio netto totale Patrimonio netto del Gruppo Patrimonio netto di terzi DIVIDENDI E ALTRE DESTINAZIONI ALLOCAZIONE RISULTATO ESERCIZIO PRECEDENTE (migliaia di €) Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2009 7.171.634 10.853 (122.227) 1.704.316 1.267 35.912.277 35.912.277 (79.360) 2.511.258 8.504.233 3.984.183 (1.865.765) (6.325) 8.504.233 3.984.183 (1.865.765) (6.325) 4.529.302 4.435.051 4.529.302 (4.435.051) - 58.240.392 - 54.998.734 - 54.998.734 - (7.067) - - (87.184) 3.241.658 REDDITIVITÀ COMPLESSIVA ESERCIZIO 2009 8.753.723 12.120 8.377.750 12.120 375.973 - 38.344.175 36.581.540 1.762.635 11.268.580 10.547.114 3.842.792 3.724.051 465.706 (1.358.079) (1.249.514) (6.019) (5.714) 721.466 118.741 (108.565) (305) 2.034.620 (94.251) (610.535) 2.034.620 1.702.325 332.295 3.202.240 2.798.998 - - - - 56.982 2.500.326 62.891.912 59.689.672 (316.837) 2.798.998 - - - - 56.982 2.158.862 59.689.672 (293.698) - - - - - - 341.464 PATRIMONIO NETTO DI TERZI AL 31.12.2009 STOCK OPTIONS1 DERIVATI SU PROPRIE AZIONI 56.982 (94.251) 58.240.392 3.241.658 VARIAZIONE STRUMENTI DI CAPITALE (451.234) (1.219.470) (198.373) 41.980 306 PATRIMONIO NETTO DEL GRUPPO AL 31.12.2009 7.171.634 10.853 DISTRIBUZIONE STRAORDINARIA DIVIDENDI EMISSIONE NUOVE AZIONI VARIAZIONI DI RISERVE ACQUISTO AZIONI PROPRIE OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO DIVIDENDI E ALTRE DESTINAZIONI RISERVE ESISTENZE AL 1.1.2009 VARIAZIONI DELL’ESERCIZIO PATRIMONIO NETTO TOTALE AL 31.12.2009 Capitale: a) azioni ordinarie b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione Azioni proprie Utile (Perdita) di esercizio Patrimonio netto totale Patrimonio netto del Gruppo Patrimonio netto di terzi MODIFICA SALDI APERTURA ESISTENZE AL 31.12.2008 ALLOCAZIONE RISULTATO ESERCIZIO PRECEDENTE 3.202.240 1. Rappresenta gli effetti sulle Stock Option, sulle Performance Share e sulle Restricted Share. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 127 Bilancio consolidato I Schemi di bilancio consolidato Rendiconto finanziario consolidato (migliaia di €) Rendiconto finanziario consolidato (metodo indiretto) A. ATTIVITÀ OPERATIVA 1. Gestione - risultato d’esercizio (+/-) - plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività valutate al fair value (+/-) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) - accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) - premi netti non incassati (-) - altri proventi e oneri assicurativi non incassati (+/-) - imposte e tasse non liquidate (+) - altri aggiustamenti (+/-) 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al fair value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti verso banche - crediti verso clientela - altre attività 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - debiti verso banche - debiti verso clientela - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie valutate al fair value - altre passività Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - vendite di società controllate e di rami d’azienda 2. Liquidità assorbita da - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di società controllate e di rami d’azienda Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA - emissioni/acquisti di azioni proprie - distribuzione dividendi e altre finalità Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista LIQUIDITÀ NETTA GENERATA /ASSORBITA NELL’ESERCIZIO 128 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 11.380.983 1.323.343 12.120.629 1.702.325 1.281.334 (52.139) 5.636.506 1.671.514 1.340.323 11.068 (4.789) (61.737) 235.560 (11.725.602) 10.324.001 (12.178.504) (20.909.019) 8.091.693 5.999.159 (3.052.932) (7.921.106) 4.410.623 19.635.434 (33.331.247) 27.223 (344.437) 1.681.298 (8.265.725) (177.584) (23.761) 7.821.457 1.556.507 466.522 3.176 (10.817) 481.821 300.983 111.477.328 72.254.689 1.019.387 (5.684.399) 1.517.802 39.705.891 2.663.958 (127.494.318) (72.318.209) (4.547.126) 10.921.841 (51.323.180) (46.669) (10.180.975) (3.896.361) 8.389.102 81.464 118.640 7.760.890 288.211 12.800 127.097 (8.830.998) (188.918) (6.754.691) (1.401.103) (486.286) (441.896) 12.280.943 70.904 89.678 10.571.734 1.138.777 15.725 394.125 (6.642.338) (164.218) (4.396.484) (1.634.432) (447.204) 5.638.605 3.914.919 (875.959) 3.038.960 (5.668.661) 2.798.998 (94.251) 2.704.747 4.446.991 Segue: Rendiconto finanziario consolidato (metodo indiretto) (migliaia di €) Riconciliazione Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio Liquidità totale generata/assorbita nell'esercizio Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 11.986.797 (5.668.661) 95.961 6.414.097 7.652.446 4.446.991 (112.640) 11.986.797 LEGENDA: (+) generata; (-) assorbita. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 129 Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili 133 Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato 189 Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato 241 Parte D - Redditività consolidata complessiva 263 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 267 Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato 409 Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda 417 Parte H - Operazioni con parti correlate 421 Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 425 Parte L - Informativa di settore 431 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 131 Parte A - Politiche contabili A.1 - Parte generale Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Sezione 2 - Principi generali di redazione Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Sezione 5 - Altri aspetti 134 164 164 A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio 165 A.3 - Informativa sul fair value A.3.1 Trasferimenti tra portafogli A.3.2 Gerarchia del fair value A.3.3 Informativa sul c.d. “day one profit/loss” 183 183 185 187 134 134 135 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 133 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili A.1 - Parte generale Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Il presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 è redatto in conformità ai principi contabili emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell’Unione Europea n. 1606/2002 recepito in Italia dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, fino al 31 dicembre 2010 (si veda anche Sezione 5 - Altri aspetti). Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell’art. 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D. Lgs. 24/2/1998 n. 58). La Banca d’Italia, di cui il citato decreto ha confermato i poteri già previsti dal D. Lgs. n. 87/92, con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie soggette a vigilanza, ha stabilito con la circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 (1° aggiornamento 18 novembre 2009) gli schemi di bilancio e della nota integrativa utilizzati per la redazione del presente Bilancio consolidato. Sezione 2 - Principi generali di redazione La redazione del Bilancio consolidato è avvenuta, come detto sopra, in base ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell’applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea: • Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements emanato dallo IASB nel 2001; • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall’IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee) a complemento dei principi contabili emanati; • i documenti interpretativi sull’applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI). Il Bilancio consolidato è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario (elaborato applicando il metodo “indiretto”), dalla Nota integrativa e dagli Allegati ed è corredato della Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione. Inoltre, come ricordato nelle “Altre informazioni” della Relazione sulla gestione, la “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” è disponibile nella sezione “Governance” del sito internet di UniCredit (http://www.unicreditgroup.eu/it/Governance/corporate_governance_report.htm in lingua italiana e http://www.unicreditgroup.eu/en/Governance/corporate_governance_report.htm in lingua inglese). I documenti, ove non diversamente specificato, sono redatti in migliaia di euro. Nella redazione del presente bilancio si è ritenuto appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale. Si ritiene infatti che, allo stato attuale, non sussistano incertezze circa la capacità dell’impresa di proseguire la propria attività in conformità a quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 1. I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell’informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Tali criteri non hanno subito modifiche rispetto all’esercizio precedente. Rischi ed incertezze legati all’utilizzo di stime In conformità agli IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano l’applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente desumibile da altre fonti. In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle più rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2010, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritti. Detti processi sono basati in larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti e sono stati effettuati in un’ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione. I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2010. Il processo valutativo è risultato particolarmente complesso in considerazione del persistente contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato, da un lato, dalla volatilità dei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione e, dall’altro, dal deterioramento della qualità del credito. I parametri e le informazioni utilizzati per la verifica dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da detti fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, talchè non si possono escludere conseguenti effetti sui futuri valori di bilancio. 134 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri. Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito: • nella determinazione del fair value relativo alle posizioni illiquide; • nei crediti; • nel trattamento di fine rapporto e in altri benefici dovuti ai dipendenti; • nei fondi per rischi e oneri; • nella valutazione dell’avviamento e delle altre attività immateriali; la cui quantificazione è prevalentemente legata sia alla evoluzione del contesto socio-economico nazionale e internazionale, sia all’andamento dei mercati finanziari, che provocano conseguenti riflessi sull’andamento dei tassi, sulla fluttuazione dei prezzi, sulle basi attuariali e, più in generale, sul merito creditizio delle controparti. Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento Di seguito si espongono i criteri e i principi di consolidamento adottati nella predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2010. Bilanci oggetto di consolidamento Per la formazione del bilancio consolidato sono stati utilizzati: • il progetto di bilancio al 31 dicembre 2010 della Capogruppo UniCredit S.p.A.. Al riguardo si ricorda che in data 1° novembre 2010 è divenuta efficace la fusione per incorporazione nella Capogruppo delle sei banche controllate UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Banca di Roma S.p.A., Banco di Sicilia S.p.A., UniCredit Corporate Banking S.p.A., UniCredit Private Banking S.p.A., UniCredit Family Financing Bank S.p.A. e della società UniCredit Bancassurance Management & Administration S.c.r.l. a compimento del progetto “Insieme per i clienti” (ONE4C). Per una più ampia informativa al riguardo si rimanda alla Relazione sulla gestione. Sempre in data 1° novembre 2010 è divenuta altresì efficace la fusione per incorporazione di UniCredit Partecipazioni S.r.l. in UniCredit S.p.A.. Tali operazioni di fusione, aventi efficacia contabile e fiscale retroattiva dal 1° gennaio 2010, hanno comportato la fusione nella Capogruppo sia dei saldi patrimoniali che dei saldi economici al 31 ottobre 2010; • i progetti di bilancio al 31 dicembre 2010 delle altre Società consolidate integralmente, con le eccezioni evidenziate al punto successivo, opportunamente riclassificati ed adeguati per tener conto delle esigenze di consolidamento e, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali IAS/IFRS. Nel caso tali progetti non fossero stati ancora approvati alla data di formazione, sono state utilizzate le risultanze del quarto trimestre approvate dai competenti organi con successiva verifica di corrispondenza con i correlati bilanci successivamente approvati; • per il subgruppo Leasing, facente capo a UniCredit Leasing S.p.A.: - il progetto di bilancio di UniCredit Leasing S.p.A.; - il subconsolidato della componente austriaca, comprendente UniCredit Leasing (Austria) GMBH e le sue controllate; - il subconsolidato della componente CEE, comprendente tutte le controllate dirette e indirette della capogruppo UniCredit Leasing S.p.A. operanti nella regione. La conversione degli importi espressi in valuta estera avviene per lo stato patrimoniale al cambio di fine periodo; per il conto economico è invece utilizzato il cambio medio, ritenuto una valida approssimazione del cambio in essere alla data dell’operazione. I prospetti di bilancio e le note esplicative delle principali Società consolidate integralmente, predisposti secondo gli IAS/IFRS ai fini del bilancio consolidato, sono soggetti a revisione contabile da parte di primarie Società di revisione. Società controllate Sono controllate quelle società nelle quali: • si possiede, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, più della metà dei diritti di voto di un’impresa a meno che, in casi eccezionali, possa essere chiaramente dimostrato che tale possesso non costituisce controllo; • si possiede la metà, o una quota minore, dei voti esercitabili in assemblea e si ha: - il controllo di più della metà dei diritti di voto in virtù di un accordo con altri investitori; - il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell’entità in virtù di una clausola statutaria o di un contratto; - il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario, e la gestione dell’impresa compete a quel consiglio o organo; - il potere di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute del consiglio di amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario, e la gestione dell’impresa compete a quel consiglio o organo. L’esistenza e l’effetto di diritti di voto potenziali che siano effettivamente esercitabili o convertibili sono presi in considerazione all’atto di valutare se una società ha il potere o meno di governare le politiche finanziarie e gestionali di un’altra impresa. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 135 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Tra le controllate sono comprese anche eventuali società a destinazione specifica (“special purpose entities”) che debbano essere incluse in virtù di quanto previsto dal SIC 12. Quest’ultimo, infatti, richiede di consolidare le special purpose entities per le quali, in concreto, la società mantiene la maggioranza dei rischi e benefici derivanti dalle attività poste in essere oppure quelle su cui la società esercita il controllo. L’esistenza di una partecipazione nel capitale di queste società a destinazione specifica non è rilevante a tale riguardo. Pertanto il consolidamento delle società a destinazione specifica, in applicazione del SIC12, produce gli stessi effetti del consolidamento integrale. La quota di pertinenza di terzi nelle società a destinazione specifica, consolidate in applicazione del SIC12, è riconosciuta come risultato di pertinenza di terzi. Il valore contabile delle interessenze partecipative in società consolidate integralmente o proporzionalmente, detenute dalla Capogruppo o dalle altre società del Gruppo, è eliminato - a fronte dell’assunzione delle attività e passività delle partecipate - in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo. I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell’area di consolidamento sono elisi integralmente o proporzionalmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate. I costi e i ricavi di una controllata sono inclusi nel consolidato a partire dalla data di acquisizione del controllo. I costi e i ricavi di una controllata ceduta sono inclusi nel conto economico consolidato fino alla data della cessione, vale a dire fino al momento in cui si cessa di avere il controllo della partecipata. La differenza tra il corrispettivo di cessione della controllata e il valore contabile delle sue attività nette alla stessa data, è rilevata nel conto economico alla voce 270 “Utili (Perdite) da cessione di investimenti” per le società oggetto di consolidamento integrale e proporzionale. La quota di pertinenza di terzi è presentata nello stato patrimoniale alla voce 210. “Patrimonio di pertinenza di terzi”, separatamente dalle passività e dal patrimonio netto di pertinenza del Gruppo. Anche nel conto economico la quota di pertinenza di terzi è presentata separatamente alla voce 330. “Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi”. Per le società che sono incluse per la prima volta nell’area di consolidamento, il fair value del costo sostenuto per ottenere il controllo di tale partecipazione, inclusivo degli oneri accessori, è misurato alla data di acquisizione. Società collegate Una società collegata è un’impresa nella quale la partecipante esercita un’influenza notevole e che non è né una controllata né una joint-venture. L’influenza notevole si presume quando la partecipante detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un’altra società. Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. La partecipazione nelle società collegate include l’avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagato per l’acquisizione. La partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate è rilevata in conto economico alla voce 240. “Utili (Perdite) delle partecipazioni”. L’eventuale distribuzione di dividendi viene portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione. Se la quota di interessenza nelle perdite di una collegata eguaglia o supera il valore di iscrizione della partecipata, non sono rilevate ulteriori perdite, a meno che non siano state contratte specifiche obbligazioni a favore della collegata o siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa. I profitti non realizzati sulle transazioni fra il Gruppo e le sue collegate sono eliminati nella stessa percentuale della partecipazione del Gruppo agli utili delle collegate stesse. Anche le perdite non realizzate sono eliminate, a meno che le transazioni effettuate diano evidenza di una perdita di valore delle attività negoziate. Le riserve da valutazione delle società collegate, registrate in contropartita delle variazioni di valore dei fenomeni a tal fine rilevanti (si veda precedente Sezione 2 - Principi generali di redazione), sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva. Joint ventures Sono considerate società controllate congiuntamente (cd. joint venture) quelle partecipate nelle quali è contrattualmente stabilita la condivisione del controllo con altri partecipanti; il controllo congiunto esiste solamente quando per le decisioni finanziarie e gestionali strategiche relative alla società è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. Le partecipazioni in società controllate congiuntamente sono rilevate secondo il metodo del consolidamento proporzionale. Nella tabella seguente sono elencate le società incluse nell’area di consolidamento. 136 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) DENOMINAZIONE SEDE A.IMPRESE A.1 SOCIETÀ CONSOLIDATE INTEGRALMENTE 1 UNICREDIT SPA 2 A&T-PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. POTSDAMER PLATZ BERLIN KG 3 AB IMMOBILIENVERWALTUNGS-GMBH 4 ROMA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH MONACO DI & CO. OBERBAUM CITY KG BAVIERA ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH MONACO DI & CO. PARKKOLONNADEN KG BAVIERA ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH MONACO DI & CO. STUTTGART KRONPRINZSTRASSE KG BAVIERA ACTIVE ASSET MANAGEMENT GMBH GRUNWALD AGROB IMMOBILIEN AG ISMANING RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE 1 1 66,67 100,00 9 AI BETEILIGUNG GMBH 10 ALINT 458 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. 11 ALLEGRO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 12 ALLIB LEASING S.R.O. 13 ALLIB NEKRETNINE D.O.O. ZA POSLOVANJE NEKRETNINAMA 14 ALLIB ROM S.R.L. 15 ALMS LEASING GMBH. 16 ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD. 17 ALTUS ALPHA PLC. 18 ALV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 19 ANI LEASING IFN S.A. VIENNA BAD HOMBURG 1 1 SIRIUS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH A&T-PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. POTSDAMER PLATZ BERLIN KG HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT LEASING S.P.A. VIENNA PRAGA ZAGABRIA 1 1 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. 99,80 100,00 100,00 BUCAREST VIENNA GEORGE TOWN DUBLINO VIENNA BUCAREST 1 1 1 4 1 1 20 ANTARES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 100,00 100,00 100,00 .. 99,80 10,01 89,99 99,80 21 ARABELLA FINANCE LTD. 22 ARANY PENZUGYI LIZING ZRT. 23 ARGENTAURUS IMMOBILIEN-VERMIETUNGS- UND VERWALTUNGS GMBH 24 ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS GESELLSCHAFT M.B.H. 25 ARRONDA IMMOBILIENVERWALTUNGS GMBH DUBLINO BUDAPEST MONACO DI BAVIERA VIENNA 4 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. HVB PROJEKT GMBH MONACO DI BAVIERA VIENNA RIGA MILANO ROTTERDAM ALMATY CITY ALMATY CITY MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA VIENNA 5 6 7 8 26 27 28 29 30 31 32 ARTIST MARKETING ENTERTAINMENT GMBH AS UNICREDIT BANK ASPRA FINANCE SPA ATF CAPITAL B.V. ATF FINANCE JSC ATF INKASSATSIYA LTD ATLANTERRA IMMOBILIENVERWALTUNGS GMBH 33 AUFBAU DRESDEN GMBH 34 AUSTRIA LEASING GMBH 35 AUTOGYOR INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG BUDAPEST 1 CAPOGRUPPO GRUNDSTUCKSAKTIENGESELLSCHAFT AM POTSDAMER PLATZ (HAUS VATERLAND) HVB IMMOBILIEN AG DISPONIBILITÀ VOTI % QUOTA % EFFETTIVI (2) 1 1 1 1 1 100,00 98,11 100,00 98,11 100,00 98,11 100,00 52,72 75,02 100,00 100,00 (3) 100,00 100,00 .. 100,00 100,00 (3) 99,80 100,00 1 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. HVB PROJEKT GMBH 100,00 1 1 1 1 1 1 1 MY BETEILIGUNGS GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT SPA JSC ATF BANK JSC ATF BANK JSC ATF BANK HVB PROJEKT GMBH 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 90,00 1 HVB PROJEKT GMBH 100,00 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING S.P.A. 1 100,00 0,40 99,40 99,60 100,00 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 137 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) DENOMINAZIONE SEDE RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE 36 AWT HANDELS GESELLSCHAFT M.B.H. 37 AWT INTERNATIONAL TRADE GMBH 38 B.I. INTERNATIONAL LIMITED VIENNA VIENNA GEORGE TOWN 1 1 1 39 BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH 40 BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH & CO BETA VERMIETUNGS OG 41 BA BETRIEBSOBJEKTE PRAHA SPOL.S.R.O. 42 BA CA LEASING (DEUTSCHLAND) GMBH 43 BA CA SECUND LEASING GMBH 44 BA CREDITANSTALT BULUS EOOD 45 BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 46 BA GVG-HOLDING GMBH 47 BA IMMO GEWINNSCHEIN FONDS 48 BA PRIVATE EQUITY GMBH 49 BA- ALPINE HOLDINGS, INC. 50 BA-CA ANDANTE LEASING GMBH 51 BA-CA CONSTRUCTION LEASING OOO VIENNA VIENNA 1 1 1 1 1 1 1 1 4 1 1 1 1 DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % AWT INTERNATIONAL TRADE GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG TRINITRADE VERMOGENSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH 100,00 100,00 100,00 100,00 94,90 99,80 100,00 100,00 100,00 .. 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 99,90 52 53 54 55 BA-CA FINANCE (CAYMAN) II LIMITED BA-CA FINANCE (CAYMAN) LIMITED BA-CA INFRASTRUCTURE FINANCE ADVISORY GMBH BA-CA LEASING DREI GARAGEN GMBH PRAGA BAD HOMBURG VIENNA SOFIA VIENNA VIENNA VIENNA VIENNA WILMINGTON VIENNA SAN PIETROBURGO GEORGE TOWN GEORGE TOWN VIENNA VIENNA 56 57 58 59 60 61 62 63 64 BA-CA LEASING MAR IMMOBILIEN LEASING GMBH BA-CA LEASING MODERATO D.O.O. BA-CA LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH BA-CA MARKETS & INVESTMENT BETEILIGUNG GMBH BA-CA PRESTO LEASING GMBH BA-CA WIEN MITTE HOLDING GMBH BA-CREDITANSTALT LEASING ANGLA SP. Z O.O. BA/CA-LEASING BETEILIGUNGEN GMBH BA/CA-LEASING FINANZIERUNG GMBH VIENNA LUBIANA VIENNA VIENNA VIENNA VIENNA VARSAVIA VIENNA VIENNA 1 1 1 1 1 1 1 1 1 65 BAC FIDUCIARIA SPA DOGANA 1 66 BACA CENA IMMOBILIEN LEASING GMBH 67 BACA CHEOPS LEASING GMBH VIENNA VIENNA 1 1 68 69 70 71 72 73 VIENNA VIENNA PRAGA VIENNA PRAGA VIENNA 1 1 1 1 1 1 74 BACA MINOS LEASING GMBH 75 BACA NEKRETNINE DOO 76 BACA ROMUS IFN S.A. VIENNA BANJA LUKA BUCAREST 1 1 1 77 BACA-LEASING AQUILA INGATLANHASNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 78 BACA-LEASING GEMINI INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 79 BACA-LEASING NERO INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG BUDAPEST 1 BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH RSB ANLAGENVERMIETUNG GESELLSCHAFT M.B.H. ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD. ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD. ZETA FUNF HANDELS GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT LEASING S.P.A. CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. BANCA AGRICOLA COMMERCIALE DELLA R.S.M. S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BACA HYDRA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. BACA KOMMUNALLEASING GMBH BACA LEASING ALFA S.R.O. BACA LEASING CARMEN GMBH BACA LEASING GAMA S.R.O. BACA LEASING UND BETEILGUNGSMANAGEMENT GMBH 138 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 1 1 1 1 100,00 100,00 100,00 99,80 99,80 100,00 100,00 100,00 99,80 100,00 100,00 99,80 100,00 100,00 (3) 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 99,80 99,80 100,00 100,00 99,80 100,00 100,00 99,80 100,00 98,80 1,00 99,80 100,00 10,01 89,99 100,00 100,00 100,00 99,00 100,00 Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) DENOMINAZIONE 80 BACA-LEASING OMIKRON INGATLANHASZNOSTO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 81 BACA-LEASING URSUS INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 82 BACAL ALPHA DOO ZA POSLOVANJE NEKRETNINAMA 83 BACAL BETA NEKRETNINE D.O.O. ZA POSLOVANJE NEKRETNINAMA 84 BAL CARINA IMMOBILIEN LEASING GMBH 85 BAL DEMETER IMMOBILIEN LEASING GMBH SEDE RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 ZAGABRIA ZAGABRIA 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 100,00 VIENNA VIENNA 1 1 99,80 99,80 100,00 100,00 VIENNA VIENNA VIENNA VIENNA 1 1 1 1 99,80 99,80 99,80 99,80 100,00 100,00 100,00 100,00 90 BAL OSIRIS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 91 BAL PAN IMMOBILIEN LEASING GMBH 92 BAL SOBEK IMMOBILIEN LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 VIENNA VIENNA 1 1 99,80 99,80 100,00 100,00 93 BALEA SOFT GMBH & CO. KG 94 BALEA SOFT VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH 95 BANCA AGRICOLA COMMERCIALE DELLA R.S.M. S.P.A. AMBURGO AMBURGO BORGO MAGGIORE DUBLINO VIENNA 1 1 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING GMBH UNICREDIT SPA 4 1 VIENNA VIENNA BUDAPEST 1 1 1 VIENNA VIENNA 1 1 VIENNA 1 VIENNA 1 PLANETHOME AG UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH VIENNA VIENNA VIENNA 1 1 1 BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH 100,00 94,95 100,00 VIENNA VARSAVIA BREMA MUMBAI VIENNA 1 1 1 1 1 DELAWARE LUCK DUBLINO VIENNA 4 1 1 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT SPA UNICREDIT BANK AG PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA CALG ANLAGEN LEASING GMBH CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH UNICREDIT BANK AG OPEN JOINT STOCK COMPANY UNICREDIT BANK UNICREDIT SPA UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00 59,24 100,00 51,00 1,00 99,00 .. 100,00 100,00 100,00 MONACO DI BAVIERA 1 UNICREDIT BANK AG BIL LEASING-FONDS VERWALTUNGS-GMBH 100,00 0,00 86 87 88 89 BAL HESTIA IMMOBILIEN LEASING GMBH BAL HORUS IMMOBILIEN LEASING GMBH BAL HYPNOS IMMOBILIEN LEASING GMBH BAL LETO IMMOBILIEN LEASING GMBH 96 BANDON LEASING LTD. 97 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING IMMOBILIENANLAGEN GMBH 98 BANK AUSTRIA FINANZSERVICE GMBH 99 BANK AUSTRIA GLOBAL INFORMATION SERVICES GMBH 100 BANK AUSTRIA HUNGARIA BETA LEASING KORLATOLT FELELOSSEGU TSRSASAG 101 BANK AUSTRIA IMMOBILIENSERVICE GMBH 102 BANK AUSTRIA LEASING ARGO IMMOBILIEN LEASING GMBH 103 BANK AUSTRIA LEASING HERA IMMOBILIEN LEASING GMBH 104 BANK AUSTRIA LEASING IKARUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 105 BANK AUSTRIA LEASING MEDEA IMMOBILIEN LEASING GMBH 106 BANK AUSTRIA REAL INVEST CLIENT INVESTMENT GMBH 107 BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH 108 BANK AUSTRIA REAL INVEST IMMOBILIENKAPITALANLAGE GMBH 109 BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG 110 BANK PEKAO SA 111 BANKHAUS NEELMEYER AG 112 BARODA PIONEER ASSET MANAGEMENT COMPANY LTD 113 BAULANDENTWICKLUNG GDST 1682/8 GMBH & CO OEG 114 115 116 117 BAVARIA UNIVERSAL FUNDING CORPORATION BDK CONSULTING BDR ROMA PRIMA IRELAND LTD BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH 118 BIL LEASING-FONDS GMBH & CO VELUM KG UNICREDIT BANK AG GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 100,00 85,35 .. 99,80 (3) 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 99,80 100,00 99,80 100,00 99,80 100,00 99,80 100,00 (3) 33,33 33,33 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 139 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) DENOMINAZIONE SEDE DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % 119 BIL LEASING-FONDS VERWALTUNGS-GMBH 1 WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 100,00 120 1 WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 100,00 4 1 1 1 .. 100,00 100,00 90,91 9,09 100,00 100,00 99,80 100,00 100,00 99,80 100,00 100,00 100,00 100,00 121 122 123 124 MONACO DI BAVIERA BIL V & V VERMIETUNGS GMBH MONACO DI BAVIERA BLACK FOREST FUNDING LLC DELAWARE BLUE CAPITAL EQUITY GMBH AMBURGO BLUE CAPITAL EQUITY MANAGEMENT GMBH AMBURGO BLUE CAPITAL EUROPA IMMOBILIEN GMBH & CO. ACHTE AMBURGO OBJEKTE GROBRITANNIEN KG RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE 125 BLUE CAPITAL FONDS GMBH 126 BLUE CAPITAL USA IMMOBILIEN VERWALTUNGS GMBH 127 BORDER LEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFTM.B.H. 128 BREAKEVEN SRL 129 BREWO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H. 130 BULBANK AUTO LEASING EOOD 131 BULBANK LEASING EAD 132 BV GRUNDSTUCKSENTWICKLUNGS-GMBH 133 CA-LEASING ALPHA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 134 CA-LEASING BETA 2 INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 135 CA-LEASING DELTA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 136 CA-LEASING EPSILON INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 137 CA-LEASING EURO, S.R.O. 138 CA-LEASING KAPPA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 139 CA-LEASING LAMBDA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 140 CA-LEASING OMEGA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 141 CA-LEASING OVUS S.R.O. 142 CA-LEASING PRAHA S.R.O. 143 CA-LEASING SENIOREN PARK GMBH 144 CA-LEASING TERRA POSLOVANJE Z NEPREMICNINAMI D.O.O. 145 CA-LEASING YPSILON INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 146 CA-LEASING ZETA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 147 CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT 148 CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 149 CAC REAL ESTATE, S.R.O. 150 CAC-IMMO SRO 151 CAFU VERMOGENSVERWALTUNG GMBH & CO. OG 152 CAL-PAPIER INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 153 CALG 307 MOBILIEN LEASING GMBH 154 CALG 443 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH AMBURGO AMBURGO VIENNA 1 1 1 VERONA VIENNA 1 1 SOFIA SOFIA MONACO DI BAVIERA BUDAPEST 1 1 1 UNICREDIT BANK AG WEALTHCAP INITIATOREN GMBH BLUE CAPITAL EQUITY GMBH BLUE CAPITAL FONDS GMBH WEALTHCAP INVESTORENBETREUUNG GMBH WEALTHCAP INITIATOREN GMBH BLUE CAPITAL FONDS GMBH GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. BULBANK LEASING EAD UNICREDIT LEASING AD HVB IMMOBILIEN AG 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 PRAGA BUDAPEST 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 PRAGA PRAGA VIENNA 1 1 1 100,00 100,00 99,80 LUBIANA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 VIENNA VIENNA PRAGA CESKE BUDEJOVICE VIENNA BUDAPEST 1 1 1 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 100,00 100,00 100,00 1 1 SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 100,00 VIENNA 1 VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 140 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit (3) 100,00 98,80 99,00 1,00 98,80 99,00 1,00 Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % DENOMINAZIONE SEDE 155 156 157 158 CALG 451 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH CALG ALPHA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH CALG ANLAGEN LEASING GMBH CALG ANLAGEN LEASING GMBH & CO GRUNDSTUCKVERMIETUNG UND -VERWALTUNG KG 159 CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 160 CALG GAMMA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 161 CALG GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH VIENNA VIENNA VIENNA MONACO DI BAVIERA VIENNA VIENNA VIENNA 1 1 1 1 CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH CALG ANLAGEN LEASING GMBH 99,80 99,80 99,80 99,90 100,00 100,00 100,00 100,00 1 1 1 VIENNA VIENNA 1 1 99,80 99,80 74,80 25,00 99,80 99,80 100,00 100,00 75,00 162 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 163 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1050 WIEN, SIEBENBRUNNENGASSE 10-21 OG 164 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1120 WIEN, SCHONBRUNNER SCHLOSS-STRASSE 38-42 OG 165 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT ACHT OG 166 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT FUNF OG 167 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT VIER OG 168 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT ZEHN OG 169 CALG MINAL GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 170 CAMERON GRANVILLE 2 ASSET MANAGEMENT INC CALG ANLAGEN LEASING GMBH CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH CALG ANLAGEN LEASING GMBH CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 100,00 100,00 VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00 VIENNA TAGUIG 1 1 99,80 100,00 100,00 171 CAMERON GRANVILLE 3 ASSET MANAGEMENT INC. TAGUIG 1 172 CAMERON GRANVILLE ASSET MANAGEMENT (SPV-AMC), INC 173 CARD COMPLETE SERVICE BANK AG 174 CARDS & SYSTEMS EDV-DIENSTLEISTUNGS GMBH TAGUIG 1 CALG ANLAGEN LEASING GMBH CAMERON GRANVILLE ASSET MANAGEMENT (SPV-AMC) , INC CAMERON GRANVILLE ASSET MANAGEMENT (SPV-AMC) , INC HVB ASIA LIMITED VIENNA VIENNA 1 1 175 CBD INTERNATIONAL SP.ZO.O. VARSAVIA 1 50,10 5,00 1,00 52,00 100,00 176 CDM CENTRALNY DOM MAKLERSKI PEKAO SA 177 CEAKSCH VERWALTUNGS GMBH VARSAVIA VIENNA 1 1 178 179 180 181 CENTAR KAPTOL DOO CENTRAL EUROPEAN CONFECTIONERY HOLDINGS B.V. CENTRUM KART SA CENTRUM BANKOWOSCI BEZPOSREDNIEJ SPOLKA Z OGRANICZONA ODPOWIEDZIALNOSC 182 CHARADE LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. ZAGABRIA AMSTERDAM VARSAVIA CRACOVIA 1 1 1 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG CARD COMPLETE SERVICE BANK AG DINERS CLUB CEE HOLDING AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNIVERSALE INTERNATIONAL PROJEKTMANAGEMENT GMBH BANK PEKAO SA BA-CA MARKETS & INVESTMENT BETEILIGUNG GMBH ZAGREBACKA BANKA DD UNICREDIT BANK AG BANK PEKAO SA BANK PEKAO SA VIENNA 1 183 CHEFREN LEASING GMBH 184 CHRISTOPH REISEGGER GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA VIENNA 1 1 185 CIVITAS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 186 CJSC BANK SIBIR 187 CLOSED JOINT-STOCK COMPANY UNICREDIT SECURITIES VIENNA OMSK CITY MOSCA 1 1 1 188 CO.RI.T. S.P.A. IN LIQUIDAZIONE 189 COFIRI S.P.A. IN LIQUIDAZIONE 190 COMMUNA - LEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. ROMA ROMA VIENNA 1 1 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH LASSALLESTRASSE BAU-, PLANUNGS-, ERRICHTUNGS- UND VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH JSC ATF BANK AI BETEILIGUNG GMBH UNICREDIT SECURITIES INTERNATIONAL LIMITED ASPRA FINANCE SPA ASPRA FINANCE SPA REAL-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 74,80 75,00 25,00 100,00 100,00 99,80 100,00 99,50 0,50 60,00 100,00 99,80 100,00 100,00 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 141 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DENOMINAZIONE SEDE 191 CONTRA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 192 CORDUSIO SOCIETÀ FIDUCIARIA PER AZIONI 193 CRIVELLI SRL MILANO MILANO 1 1 194 DAB BANK AG 1 195 DBC SP. ZOO MONACO DI BAVIERA VARSAVIA 196 DEBO LEASING IFN S.A. BUCAREST 1 197 DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT ALPHA MANAGEMENT KG 198 DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT BETA MANAGEMENT KG 199 DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT GAMMA MANAGEMENT KG 200 DINERS CLUB CEE HOLDING AG 201 DINERS CLUB POLSKA SP.Z.O.O. 202 DINERS CLUB SLOVAKIA S.R.O. 203 DIRANA LIEGENSCHAFTSVERWERTUNGSGESELLSCHAFT MBH 204 DIREKTANLAGE.AT AG 205 DLV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 206 DOMUS CLEAN REINIGUNGS GMBH 207 DOMUS FACILITY MANAGEMENT GMBH 208 DRITTE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGES.M.B.H. 209 DUODEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 210 EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG 211 ELEKTRA PURCHASE No. 1 LTD 212 ELEKTRA PURCHASE No. 18 LTD 213 ENDERLEIN & CO. GMBH 214 ENTASI SRL 215 EPSSILON LIEGENSCHAFTSDEVELOPMENT GMBH 216 ERSTE UNIPRO IMMOBILIEN-PROJEKTIERUNGSGESELL SCHAFTM.B.H. 217 EUROFINANCE 2000 SRL 218 EUROLEASE AMUN IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 219 EUROLEASE ANUBIS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 220 EUROLEASE ISIS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 221 EUROLEASE MARDUK IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 222 EUROLEASE RA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 223 EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 224 EUROPA FACILITY MANAGEMENT LTD. MONACO DI BAVIERA 225 EUROPA FUND MANAGEMENT (EUROPA BEFEKTETESI ALAPKEZELO RT) 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH JAUSERN-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT SPA UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT BANK AG DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % 74,80 75,00 25,00 100,00 100,00 77,48 100,00 1 UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. HVB PROJEKT GMBH MONACO DI BAVIERA 1 HVB PROJEKT GMBH 100,00 MONACO DI BAVIERA 1 HVB PROJEKT GMBH 100,00 VIENNA VARSAVIA BRATISLAVA VIENNA 1 1 1 1 99,80 100,00 100,00 100,00 SALISBURGO VIENNA VIENNA VIENNA BERLINO 1 1 1 1 1 VIENNA VIENNA ST. HELIER DUBLINO BIELEFELD ROMA VIENNA BERLINO 1 1 4 4 1 1 1 1 ROMA VIENNA 1 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG DINERS CLUB CEE HOLDING AG DINERS CLUB CEE HOLDING AG UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. DAB BANK AG UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNIVERSALE INTERNATIONAL PROJEKTMANAGEMENT GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG PLANETHOME AG UNICREDIT SPA CALG ANLAGEN LEASING GMBH UNIVERSALE INTERNATIONAL PROJEKTMANAGEMENT GMBH UNICREDIT SPA UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH VIENNA 1 VIENNA 10,01 89,99 100,00 100,00 99,80 100,00 100,00 100,00 99,80 98,00 .. .. 100,00 100,00 99,80 100,00 100,00 100,00 (3) (3) 100,00 100,00 99,80 100,00 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 99,80 100,00 VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 BUDAPEST 1 BUDAPEST 1 142 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit PIONEER INVESTMENT FUND MANAGEMENT LIMITED PIONEER INVESTMENT FUND MANAGEMENT LIMITED 100,00 100,00 Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % DENOMINAZIONE SEDE 226 EUROPE REAL-ESTATE INVESTMENT FUND 227 EUROPEAN-OFFICE-FONDS HUNGARY MONACO DI BAVIERA VIENNA VIENNA VIENNA MILANO BRESCIA MONACO DI BAVIERA MILANO BUDAPEST 4 4 UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. UNICREDIT BANK AG 1 1 1 1 1 1 CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA 100,00 99,80 100,00 100,00 100,00 100,00 1 1 UNICREDIT SPA UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 100,00 BUDAPEST VIENNA 1 1 238 FOLIA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 239 FONDO SIGMA 240 FOOD & MORE GMBH ROMA MONACO DI BAVIERA VIENNA 4 1 UNICREDIT LEASING KFT UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT SPA UNICREDIT BANK AG 242 G.N.E. GLOBAL GRUNDSTUCKSVERWERTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. 243 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. 244 GBS GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 245 GEBAUDELEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH VIENNA 1 VIENNA 246 247 248 249 250 228 229 230 231 232 233 EUROVENTURES-AUSTRIA-CA-MANAGEMENT GESMBH EXPANDA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. FACTORBANK AKTIENGESELLSCHAFT FAMILY CREDIT NETWORK SPA FINECO LEASING S.P.A. FINECO VERWALTUNG AG 234 FINECOBANK SPA 235 FMC LEASING INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 236 FMZ SAVARIA SZOLGALTATO KFT 237 FMZ SIGMA PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH 241 FUGATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. GELDILUX-TS-2005 S.A. GELDILUX-TS-2007 S.A. GELDILUX-TS-2008 S.A. GELDILUX-TS-2010 S.A. GEMEINDELEASING GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. 1 .. .. (3) (3) 100,00 75,00 99,80 100,00 99,80 100,00 .. 100,00 (3) 100,00 99,80 100,00 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH 99,80 100,00 1 CALG ANLAGEN LEASING GMBH 99,00 100,00 VIENNA 1 98,80 99,00 LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO VIENNA 4 4 4 4 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LUXEMBOURG S.A. UNICREDIT LUXEMBOURG S.A. UNICREDIT LUXEMBOURG S.A. UNICREDIT LUXEMBOURG S.A. BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH 251 GEMMA VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. VERMIETUNGS KG 252 GIMMO IMMOBILIEN-VERMIETUNGS- UND VERWALTUNGS GMBH MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA 4 253 GOLF- UND COUNTRY CLUB SEDDINER SEE IMMOBILIEN GMBH 254 GRAND CENTRAL FUNDING CORPOTATION 255 GRAND CENTRAL RE LIMITED 256 GRUNDSTUCKSAKTIENGESELLSCHAFT AM POTSDAMER PLATZ (HAUS VATERLAND) BERLINO 1 NEW YORK HAMILTON MONACO DI BAVIERA 4 1 1 257 GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT SIMON BESCHRANKT HAFTENDE KOMMANDITGESELLSCHAF 258 GRUNDSTUCKSVERWALTUNG LINZ-MITTE GMBH 259 GRUWA GRUNDBAU UND WASSERBAU GMBH 260 GUS CONSULTING GMBH MONACO DI BAVIERA VIENNA BERLINO VIENNA 1 1 1 1 1 TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG GMBH & CO. ENTWICKLUNGS- UND FINANZIERUNGSVERMITTLUNGS-KG HVB PROJEKT GMBH UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG GMBH & CO. ENTWICKLUNGS- UND FINANZIERUNGSVERMITTLUNGS-KG HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 1,00 .. .. .. .. 37,30 37,50 25,00 6,05 (3) (3) (3) (3) 37,50 (3) 100,00 94,00 .. 92,50 98,24 (3) 100,00 99,80 100,00 100,00 100,00 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 143 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DENOMINAZIONE SEDE 261 GYOR BEVASARLOKOZPONT INGATLANBERUHAZO ES UZEMELTETO KORLATOLT FELELOSSEGU TAESASAG BUDAPEST 1 262 H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR SACHWERTE GMBH MONACO DI BAVIERA 1 MONACO DI BAVIERA 264 H.F.S. LEASINGFONDS DEUTSCHLAND 7 GMBH & CO. KG MONACO DI BAVIERA 1 265 H.F.S. LEASINGFONDS DEUTSCHLAND 1 GMBH & CO. KG MONACO DI (IMMOBILIENLEASING) BAVIERA 266 HERKU LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 4 1 267 HOKA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H. 1 263 H.F.S. IMMOBILIENFONDS GMBH 4 UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH UNICREDIT-LEASING MIDAS INGATLANHASZNOSITO KARLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG UNICREDIT BANK AG WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR SACHWERTE GMBH HVB PROJEKT GMBH WEALTHCAP REAL ESTATE MANAGEMENT GMBH DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % 5,00 95,00 10,00 90,00 100,00 0,02 0,08 (3) WEALTHCAP REAL ESTATE MANAGEMENT GMBH 0,08 (3) 74,80 75,00 25,00 25,00 74,80 75,00 100,00 74,80 75,00 25,00 100,00 268 HOLDING SP. Z.O.O. (IN LIQUIDAZIONE) 269 HONEU LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VARSAVIA VIENNA 1 1 270 HUMAN RESOURCES SERVICE AND DEVELOPMENT GMBH 271 HVB - LEASING PLUTO KFT 272 HVB ALTERNATIVE ADVISORS LLC 273 HVB ASIA LIMITED 274 HVB ASSET LEASING LIMITED 275 HVB ASSET MANAGEMENT HOLDING GMBH VIENNA 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. BANK PEKAO SA BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 1 1 1 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG HVB LONDON INVESTMENTS (CAM) LIMITED HVB VERWA 4 GMBH 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 1 1 1 1 1 1 1 1 HVB LEASING OOD UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 1 UNICREDIT BANK AG 100,00 1 1 4 1 4 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG 100,00 100,00 .. 100,00 .. 100,00 100,00 1 UNICREDIT BANK AG 100,00 293 HVB GLOBAL ASSETS COMPANY (GP), LLC 294 HVB GLOBAL ASSETS COMPANY L.P. BUDAPEST WILMINGTON SINGAPORE LONDRA MONACO DI BAVIERA SOFIA HONG KONG WILMINGTON WILMINGTON WILMINGTON WILMINGTON WILMINGTON MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA SOFIA LONDRA WILMINGTON WILMINGTON WILMINGTON WILMINGTON MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA NEW YORK NEW YORK 1 1 295 HVB HONG KONG LIMITED HONG KONG 1 UNICREDIT BANK AG HVB GLOBAL ASSETS COMPANY (GP), LLC UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG 100,00 0,01 4,99 100,00 276 277 278 279 280 281 282 283 HVB AUTO LEASING EOOD HVB CAPITAL ASIA LIMITED HVB CAPITAL LLC HVB CAPITAL LLC II HVB CAPITAL LLC III HVB CAPITAL LLC VI HVB CAPITAL LLC VIII HVB CAPITAL PARTNERS AG 284 HVB EXPORT LEASING GMBH 285 286 287 288 289 290 291 HVB FIERO LEASING EOOD HVB FINANCE LONDON LIMITED HVB FUNDING TRUST HVB FUNDING TRUST II HVB FUNDING TRUST III HVB FUNDING TRUST VIII HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE BETEILIGUNGS GMBH 292 HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG VIENNA 144 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit (3) (3) Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % DENOMINAZIONE SEDE 296 HVB IMMOBILIEN AG MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA ISOLE CAYMAN PRAGA BUDAPEST 1 UNICREDIT BANK AG 100,00 1 UNICREDIT BANK AG 100,00 1 1 1 UNICREDIT BANK AG UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 100,00 100,00 SOFIA 1 BRATISLAVA LONDRA LONDRA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA 1 1 1 1 UNICREDIT BULBANK AD UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG 10,00 90,00 100,00 100,00 100,00 100,00 NEW YORK MONACO DI BAVIERA SOFIA MONACO DI BAVIERA 1 1 HVB IMMOBILIEN AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT U.S. FINANCE LLC UNICREDIT BANK AG 94,00 6,00 100,00 100,00 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. HVB IMMOBILIEN AG UNICREDIT BANK AG 100,00 94,00 6,00 MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA BUDAPEST 1 UNICREDIT BANK AG 100,00 1 UNICREDIT BANK AG 100,00 1 HVB VERWA 4 GMBH 100,00 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST BUDAPEST 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 100,00 BUDAPEST BUDAPEST BUDAPEST BUDAPEST BUDAPEST 1 1 1 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST BUDAPEST BUDAPEST 1 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00 100,00 100,00 BUDAPEST MONACO DI BAVIERA 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. HVBFF INTERNATIONALE LEASING GMBH 100,00 100,00 297 HVB INTERNATIONAL ASSET LEASING GMBH 298 HVB INVESTMENTS (UK) LIMITED 299 HVB LEASING CZECH REPUBLIC S.R.O. 300 HVB LEASING MAX INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 301 HVB LEASING OOD 302 303 304 305 HVB LEASING SLOVAKIA S.R.O. HVB LONDON INVESTMENTS (AVON) LIMITED HVB LONDON INVESTMENTS (CAM) LIMITED HVB PRINCIPAL EQUITY GMBH 306 HVB PROJEKT GMBH 307 HVB REALTY CAPITAL INC. 308 HVB SECUR GMBH 309 HVB SUPER LEASING EOOD 310 HVB TECTA GMBH 311 HVB VERWA 1 GMBH 312 HVB VERWA 4 GMBH 313 HVB VERWA 4.4 GMBH 314 HVB-LEASING AIDA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 315 HVB-LEASING ATLANTIS INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 316 HVB-LEASING DANTE INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 317 HVB-LEASING FIDELIO INGATLANHASNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 318 HVB-LEASING FORTE INGATLANHASNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 319 HVB-LEASING GARO KFT 320 HVB-LEASING HAMLET INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 321 HVB-LEASING JUPITER KFT 322 HVB-LEASING LAMOND INGATLANHASZNOSITO KFT. 323 HVB-LEASING MAESTOSO INGATLANHASZNOSITO KFT. 324 HVB-LEASING NANO KFT 325 HVB-LEASING OTHELLO INGATLANHASNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 326 HVB-LEASING ROCCA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 327 HVB-LEASING RUBIN KFT. 328 HVB-LEASING SMARAGD KFT. 329 HVB-LEASING SPORT INGATLANHASZNOSITO KOLATPOT FEOEOASSEGU TARSASAG 330 HVB-LEASING ZAFIR KFT. 331 HVBFF INTERNATIONAL GREECE GMBH 1 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 145 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % DENOMINAZIONE SEDE 332 HVBFF INTERNATIONALE LEASING GMBH MONACO DI BAVIERA 1 HVBFF OBJEKT BETEILIGUNGS GMBH WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 10,00 90,00 333 HVBFF OBJEKT BETEILIGUNGS GMBH MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA 1 WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 100,00 1 WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 100,00 1 100,00 336 HYPO-BANK VERWALTUNGSZENTRUM GMBH MONACO DI BAVIERA 1 337 HYPO-BANK VERWALTUNGSZENTRUM GMBH & CO. KG OBJEKT ARABELLASTRASSE 338 HYPOVEREINS IMMOBILIEN EOOD 339 HYPOVEREINSFINANCE N.V. 340 I-FABER SPA 341 IMMOBILIEN RATING GMBH MONACO DI BAVIERA SOFIA AMSTERDAM MILANO VIENNA 1 342 IMMOBILIENFONDS UNIVERSALE 4 GBR BERLINO 1 PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT KG PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT KG HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG UNICREDIT BULBANK AD UNICREDIT BANK AG UNICREDIT SPA BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH ERSTE UNIPRO IMMOBILIEN-PROJEKTIERUNGSGE SELLSCHAFTM.B.H. ZWEITE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. DRITTE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGES.M.B.H. ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT BANK AG HVB IMMOBILIEN AG UNICREDIT BANK AG PROJEKT-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH ISTRATURIST UMAG, HOTELIJERSTVO TURIZAM I TURISTICKA AGENCIJA DD ZAGREBACKA BANKA DD 93,85 6,15 100,00 BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH TREUCONSULT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 100,00 100,00 99,03 99,71 99,80 99,80 99,72 100,00 100,00 UNICREDIT BANK AG VERBA VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH 100,00 0,00 99,90 0,10 334 HVBFF PRODUKTIONSHALLE GMBH IN LIQUIDATION 335 HVZ GMBH & CO. OBJEKT KG 1 1 1 1 343 IMMOBILIENFONDS UNIVERSALE WITTENBERGE GBR BERLINO 1 344 IMMOBILIENLEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 345 346 347 348 349 350 351 INPROX CHOMUTOV, S.R.O. INPROX KARLOVY VARY, S.R.O. INPROX KLADNO, S.R.O. INPROX POPRAD, SPOL. S.R.O. INPROX SR I., SPOL. S R.O. INTERKONZUM DOO SARAJEVO INTERNATIONALES IMMOBILIEN-INSTITUT GMBH PRAGA PRAGA PRAGA BRATISLAVA BRATISLAVA SARAJEVO MONACO DI BAVIERA 352 INTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG MONACO DI MBH BAVIERA 1 1 1 1 1 1 1 353 INTRO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 354 355 356 357 ROMA PALERMO BRANDENBURGO UMAG 1 1 1 1 UMAG 1 VIENNA VIENNA LEONDING 1 1 1 ALMATY CITY VIENNA VIENNA 1 1 1 LONDRA 1 IPSE 2000 S.P.A. (IN LIQUIDAZIONE) IRFIS - MEDIOCREDITO DELLA SICILIA S.P.A. ISB UNIVERSALE BAU GMBH ISTRA D.M.C. DOO 358 ISTRATURIST UMAG, HOTELIJERSTVO TURIZAM I TURISTICKA AGENCIJA DD 359 IVONA BETEILIGUNGSVERWALTUNG GMBH 360 JAUSERN-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 361 JOHA GEBAUDE-ERRICHTUNGS-UND VERMIETUNGSGESELLSCHAFT MBH 362 JSC ATF BANK 363 KADMOS IMMOBILIEN LEASING GMBH 364 KAISERWASSER ERRICHTUNGS- UND BETRIEBSGESELLSCHAFT MBH 365 KINABALU FINANCIAL PRODUCTS LLP 146 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 1 100,00 100,00 100,00 100,00 65,32 61,00 19,00 19,00 99,25 0,25 95,00 74,80 75,00 25,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 94,00 50,00 76,26 100,00 100,00 71,80 Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % DENOMINAZIONE SEDE 366 367 368 369 KINABALU FINANCIAL SOLUTIONS LTD KLEA ZS-IMMOBILIENVERMIETUNG G.M.B.H. KLEA ZS-LIEGENSCHAFTSVERMIETUNG G.M.B.H. KSG KARTEN-VERRECHNUNGS- UND SERVICEGESELLSCHAFT M.B.H. 370 KUNSTHAUS LEASING GMBH LONDRA VIENNA VIENNA VIENNA 1 1 1 1 UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG CARD COMPLETE SERVICE BANK AG VIENNA 1 371 KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H. 372 LAGERMAX LEASING GMBH 373 LAGEV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 374 LARGO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 95,00 99,80 VIENNA VIENNA VIENNA 1 1 1 375 LASSALLESTRASSE BAU-, PLANUNGS-, ERRICHTUNGSUND VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 376 LEASFINANZ BANK GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH VAPE COMMUNA LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 99,80 99,80 1,00 98,80 99,00 VIENNA 1 100,00 377 LEASFINANZ GMBH 378 LEGATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA VIENNA 1 1 379 LELEV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 380 LF BETEILIGUNGEN GMBH VIENNA 1 381 LIFE MANAGEMENT ERSTE GMBH MONACO DI BAVIERA GRUNWALD MOSCA VIENNA VIENNA 1 BACA LEASING UND BETEILGUNGSMANAGEMENT GMBH LF BETEILIGUNGEN GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. BACA LEASING UND BETEILGUNGSMANAGEMENT GMBH WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 100,00 100,00 99,80 74,80 100,00 75,00 386 LIVA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 25,00 99,80 100,00 387 388 389 390 391 392 393 LLC AI LINE LLC UKROTSBUD LOCALMIND SPA LOCAT CROATIA DOO LOWES LIMITED LTD SI&C AMC UKRSOTS REAL ESTATE M. A. V. 7., BANK AUSTRIA LEASING BAUTRAGER GMBH & CO.OHG. 394 M.A.I.L. BETEILIGUNGSMANAGEMENT GESELLSCHAFT M.B. H. & CO. MCL THETA K 395 M.A.I.L. FINANZBERATUNG GESELLSCHAFT M.B.H. MOSCA KIEV MILANO ZAGABRIA NICOSIA KIEV VIENNA 1 1 1 1 1 1 1 WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH ZAO UNICREDIT BANK UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT SECURITIES INTERNATIONAL LIMITED PUBLIC JOINT STOCK COMPANY UKRSOTSBANK UNICREDIT SPA UNICREDIT LEASING S.P.A. AI BETEILIGUNG GMBH PUBLIC JOINT STOCK COMPANY UKRSOTSBANK UNICREDIT MOBILIEN LEASING GMBH 99,90 99,00 95,76 100,00 100,00 100,00 98,04 100,00 VIENNA 1 M.A.I.L. FINANZBERATUNG GESELLSCHAFT M.B.H. 100,00 VIENNA 1 396 MARKETING ZAGREBACKE BANKE DOO 397 MARTIANEZ COMERCIAL, SOCIEDAD ANONIMA ZAGABRIA PUERTO DE LA CRUZ VIENNA VIENNA VIENNA VIENNA 1 1 BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH TELEDATA CONSULTING UND SYSTEMMANAGEMENT GESELLSCHAFT M.B.H. ZAGREBACKA BANKA DD UNICREDIT PEGASUS LEASING GMBH 100,00 99,96 1 1 1 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG MC MARKETING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 100,00 99,80 382 383 384 385 398 399 400 401 LIFE MANAGEMENT ZWEITE GMBH LIMITED LIABILITY COMPANY B.A. REAL ESTATE LINO HOTEL-LEASING GMBH LIPARK LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. MBC IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. MC MARKETING GMBH MC RETAIL GMBH MENUETT GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 1 1 1 1 100,00 99,80 99,80 100,00 100,00 100,00 5,00 100,00 100,00 100,00 99,00 100,00 100,00 74,80 75,00 25,00 99,80 100,00 100,00 100,00 99,95 0,05 100,00 100,00 100,00 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 147 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % DENOMINAZIONE SEDE 402 MERKURHOF GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG 403 MEZZANIN FINANZIERUNGS AG 404 MIK BETA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 405 MIK INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 406 MM OMEGA PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH AMBURGO 1 UNICREDIT BANK AG 100,00 VIENNA BUDAPEST 1 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT LEASING S.P.A. 56,67 100,00 BUDAPEST 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 VIENNA 1 99,80 407 MOBILITY CONCEPT GMBH 408 MOC VERWALTUNGS GMBH & CO. IMMOBILIEN KG OBERHACHING MONACO DI BAVIERA VIENNA 1 4 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT LEASING GMBH HVB PROJEKT GMBH 74,80 1 411 MY BETEILIGUNGS GMBH 412 NAGE LOKALVERMIETUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. MONACO DI BAVIERA VIENNA VIENNA BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 413 NATA IMMOBILIEN-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 414 NF OBJEKT FFM GMBH MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA VIENNA 409 MOGRA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 410 MOVIE MARKET BETEILIGUNGS GMBH 1 1 6,00 100,00 1 HVB IMMOBILIEN AG 100,00 1 HVB IMMOBILIEN AG 100,00 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 95,00 LONDRA MONACO DI BAVIERA LUSSEMBURGO VIENNA 1 4 HVB CAPITAL PARTNERS AG OCEAN BREEZE FINANCE S.A. 85,00 .. 4 1 .. 99,80 VIENNA 1 MOSCA 1 1 1 426 OTHMARSCHEN PARK HAMBURG GMBH & CO. CENTERPARK KG LUCK MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA UNICREDIT BANK AG UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. ZAO UNICREDIT BANK BANK PEKAO SA HVB PROJEKT GMBH 427 OTHMARSCHEN PARK HAMBURG GMBH & CO. GEWERBEPARK KG MONACO DI BAVIERA 1 428 PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH & CO OG 429 PARZHOF-ERRICHTUNGS- UND VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA VIENNA 1 1 430 PAZONYI’98 INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 431 PEKAO BANK HIPOTECZNY S.A. 432 PEKAO FAKTORING SP. ZOO BUDAPEST VARSAVIA LUBLIN 416 NF OBJEKTE BERLIN GMBH 417 NO. HYPO LEASING ASTRICTA GRUNDSTUCKVERMIETUNGS GESELLSCHAFT M.B.H. 418 NXP CO-INVESTMENT PARTNERS VIII L.P. 419 OCEAN BREEZE ENERGY GMBH & CO. KG 420 OCEAN BREEZE FINANCE S.A. - COMPARTMENT 1 421 OCT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H 422 OLG HANDELS- UND BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 423 OOO UNICREDIT LEASING 424 OPEN JOINT STOCK COMPANY UNICREDIT BANK 425 ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH 148 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 1 (3) 75,00 25,00 100,00 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH HVB IMMOBILIEN AG 415 NF OBJEKT MUNCHEN GMBH 1 1 60,00 23,00 100,00 100,00 99,80 100,00 51,50 (3) (3) 100,00 100,00 60,00 40,00 100,00 100,00 1 HVB PROJEKT GMBH T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V. T & P VASTGOED STUTTGART B.V. HVB PROJEKT GMBH T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V. T & P VASTGOED STUTTGART B.V. SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. 10,00 30,00 60,00 10,00 30,00 60,00 100,00 99,60 0,20 100,00 1 1 BANK PEKAO SA BANK PEKAO SA 100,00 100,00 99,80 Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DENOMINAZIONE SEDE 433 PEKAO FINANCIAL SERVICES SP. ZOO 434 PEKAO FUNDUSZ KAPITALOWY SP. ZOO 435 PEKAO LEASING HOLDING S.A. VARSAVIA VARSAVIA VARSAVIA 1 1 1 436 PEKAO LEASING SP ZO.O. VARSAVIA 1 437 PEKAO PIONEER P.T.E. SA VARSAVIA 1 438 PEKAO TELECENTRUM SP. ZOO 439 PELOPS LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. CRACOVIA VIENNA 1 1 440 PENSIONSKASSE DER HYPO VEREINSBANK VVAG MONACO DI BAVIERA BUDAPEST VIENNA HAMILTON DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % 100,00 100,00 80,10 19,90 36,49 63,51 65,00 35,00 100,00 99,80 4 BANK PEKAO SA BANK PEKAO SA BANK PEKAO SA UNICREDIT LEASING S.P.A. BANK PEKAO SA PEKAO LEASING HOLDING S.A. BANK PEKAO SA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA BANK PEKAO SA EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BANK AG .. (3) 1 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00 99,80 100,00 100,00 DUBLINO MILANO 1 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00 100,00 RAMAT GAN. DOVER PRAGA BUCAREST 1 1 1 1 LUSSEMBURGO BOSTON MILANO HAMILTON SYDNEY 1 1 1 1 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA UNICREDIT TIRIAC BANK S.A. PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT INC UNICREDIT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00 100,00 100,00 97,43 2,57 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 HONG KONG 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00 TAIPEI DUBLINO WILMINGTON PRAGA BUDAPEST WILMINGTON DUBLINO MOSCA 1 1 1 1 1 1 1 1 464 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SHAREHOLDER SERVICES INC. 465 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ 466 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC. 467 PIONEER INVESTMENTS AG 468 PIONEER INVESTMENTS AUSTRIA GMBH 469 PIONEER INVESTMENTS KAPITALANLAGEGESELLSCHAFT MBH 470 PIONEER PEKAO INVESTMENT FUND COMPANY SA (POLISH NAME: PIONEER PEKAO TFI SA) 471 PIONEER PEKAO INVESTMENT MANAGEMENT SA BOSTON 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC. PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC. PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER ASSET MANAGEMENT AS PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC. 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 1,00 99,00 100,00 MILANO 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00 WILMINGTON BERNA VIENNA MONACO DI BAVIERA VARSAVIA 1 1 1 1 PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA 100,00 100,00 100,00 100,00 1 PIONEER PEKAO INVESTMENT MANAGEMENT SA 100,00 VARSAVIA 1 472 PLANETHOME AG 473 PLANETHOME GMBH UNTERFOHRING MANNHEIM 1 1 BANK PEKAO SA PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA UNICREDIT BANK AG PLANETHOME AG 49,00 51,00 100,00 100,00 441 PESTSZENTIMREI SZAKORVOSI RENDELO KFT. 442 PIANA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 443 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT (BERMUDA) LIMITED 444 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT LTD 445 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT SGR PA 446 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS (ISRAEL) LTD 447 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS (NEW YORK) LTD 448 PIONEER ASSET MANAGEMENT AS 449 PIONEER ASSET MANAGEMENT S.A.I. S.A. 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 PIONEER ASSET MANAGEMENT SA PIONEER FUNDS DISTRIBUTOR INC PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA PIONEER GLOBAL FUNDS DISTRIBUTOR LTD PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (AUSTRALIA) PTY LIMITED PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (HK) LIMITED IN LIQUIDAZIONE PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (TAIWAN) LTD. PIONEER GLOBAL INVESTMENTS LIMITED PIONEER INSTITUTIONAL ASSET MANAGEMENT INC PIONEER INVESTMENT COMPANY AS PIONEER INVESTMENT FUND MANAGEMENT LIMITED PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT INC PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT LIMITED PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT LLC 100,00 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 149 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % DENOMINAZIONE SEDE 474 PMG BAUPROJEKTMANAGEMENT GESELLSCHAFT M.B.H. & CO FINANZIERUNGS OEG VIENNA 1 475 POMINVEST DD 476 PORTIA GRUNDSTUCKS-VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT KG 477 PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG 478 POSATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SPLIT MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA VIENNA 1 1 479 PRELUDE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 480 PRIM Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 481 PRIVATE JOINT STOCK COMPANY FERROTRADE INTERNATIONAL 482 PROJEKT-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA KIEV 1 1 VIENNA 1 483 PRVA STAMBENA STEDIONICA DD ZAGREB 484 PUBLIC JOINT STOCK COMPANY UKRSOTSBANK ZAGABRIA KIEV 1 1 485 486 487 488 VIENNA VIENNA VERONA VERONA 1 1 1 1 489 QUINT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H 490 RAMSES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. & CO OG 491 RANA-LIEGENSCHAFTSVERWERTUNG GMBH 492 REAL ESTATE MANAGEMENT POLAND SP. Z O.O. 493 REAL INVEST IMMOBILIEN GMBH 494 REAL-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 495 REAL-RENT LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 496 REDSTONE MORTGAGES LTD. 497 REGEV REALITATENVERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 498 RHOTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG MBH VIENNA VIENNA 1 1 VIENNA VARSAVIA VIENNA VIENNA 1 1 1 1 VIENNA LONDRA VIENNA 1 4 1 MONACO DI BAVIERA 1 HVB IMMOBILIEN AG UNICREDIT BANK AG 93,85 6,15 499 RIGEL IMMOBILIEN GMBH 500 RONCASA IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH VIENNA MONACO DI BAVIERA VIENNA 1 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG HVB PROJEKT GMBH 99,80 90,00 1 100,00 MONACO DI BAVIERA VIENNA DUBLINO MONACO DI BAVIERA 4 WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BANK AG .. (3) 99,80 .. 100,00 100,00 506 SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH & MONACO DI CO. OHG SAARLAND BAVIERA 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH UNICREDIT BANK AG PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT KG HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG QUADEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. QUART Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. QUERCIA FUNDING SRL QUERCIA SOFTWARE SPA 501 RONDO LEASING GMBH 502 ROSENKAVALIER 2008 GMBH 503 RSB ANLAGENVERMIETUNG GESELLSCHAFT M.B.H. 504 SALOME FUNDING PLC 505 SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH 150 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 1 1 1 4 1 RANA-LIEGENSCHAFTSVERWERTUNG GMBH UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. ZAGREBACKA BANKA DD HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH ZAGREBACKA BANKA DD PRIVATE JOINT STOCK COMPANY FERROTRADE INTERNATIONAL UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH CALG ANLAGEN LEASING GMBH UNICREDIT SPA UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT SPA UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. M.A.I.L. FINANZBERATUNG GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AG UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,90 0,10 88,66 100,00 88,95 100,00 74,80 75,00 25,00 98,80 99,00 1,00 99,80 100,00 100,00 74,80 75,00 25,00 100,00 69,15 69,16 26,19 99,80 99,80 65,00 99,50 0,50 99,80 99,30 99,90 100,00 100,00 99,80 99,80 .. 99,80 100,00 26,20 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 (3) 100,00 (3) Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) DENOMINAZIONE SEDE RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % 507 SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH & MONACO DI CO. OHG VERWALTUNGSZENTRUM BAVIERA 1 508 509 510 511 512 ROMA BUDAPEST VIENNA SALISBURGO VIENNA 1 1 1 1 1 513 SEDEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 514 SEXT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H 515 SHS LEASING GMBH VIENNA VIENNA 1 1 516 SIA UNICREDIT INSURANCE BROKER 517 SIA UNICREDIT LEASING RIGA RIGA 1 1 518 SIGMA LEASING GMBH VIENNA 1 519 SIRIUS IMMOBILIEN GMBH 520 SIRIUS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH VIENNA MONACO DI BAVIERA 1 1 521 SOCIETÀ DI GESTIONI ESATTORIALI IN SICILIA SO.G.E.SI. S.P.A. IN LIQ. 522 SOCIETÀ ITALIANA GESTIONE ED INCASSO CREDITI S.P.A. IN LIQUIDAZIONE 523 SOFIGERE SOCIETE PAR ACTIONS SIMPLIFIEE 524 SOFIMMOCENTRALE S.A. 525 SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO (SGR) S.P.A. 526 SOLARIS VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. VERMIETUNGS KG 527 SOLOS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. SIRIUS BETEILIGUNGS KG 528 SONATA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H. PALERMO 1 PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT KG TIVOLI GRUNDSTUCKS-AKTIENGESELLSCHAFT ASPRA FINANCE SPA UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH SIA UNICREDIT LEASING AS UNICREDIT BANK UNICREDIT LEASING S.P.A. CALG ANLAGEN LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG HVB PROJEKT GMBH SOLOS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. SIRIUS BETEILIGUNGS KG ASPRA FINANCE SPA ROMA 1 ASPRA FINANCE SPA 100,00 PARIGI BRUSSEL ROMA 1 4 1 UNICREDIT SPA EUROPEAN-OFFICE-FOND UNICREDIT SPA 100,00 .. 100,00 MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA VIENNA 1 ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH 1 HVB PROJEKT GMBH 1 VIENNA 1 BERLINO SCHWERIN VIENNA 1 1 1 ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. DAB BANK AG UNICREDIT BANK AG PROJEKT-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT BANK AG UNICREDIT LEASING GMBH PUBLIC JOINT STOCK COMPANY UKRSOTSBANK HVB PROJEKT GMBH HVB PROJEKT GMBH TREUCONSULT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BANK AG SANITÀ - S.R.L. IN LIQUIDAZIONE SAS-REAL KFT. SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT SCHOELLERBANK INVEST AG SECA-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 529 SPECTRUM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 530 SRQ FINANZPARTNER AG 531 STATUS VERMOGENSVERWALTUNG GMBH 532 STEWE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H. 533 534 535 536 537 538 STRUCTURED INVEST SOCIETE ANONYME STRUCTURED LEASE GMBH SVIF UKRSOTSBUD T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V. T & P VASTGOED STUTTGART B.V. TELEDATA CONSULTING UND SYSTEMMANAGEMENT GESELLSCHAFT M.B.H. 539 TENDER OPTION BONDS LUSSEMBURGO AMBURGO KIEV AMSTERDAM AMSTERDAM VIENNA 1 1 4 1 1 1 NEW YORK 4 97,78 2,22 99,60 100,00 100,00 100,00 74,80 25,00 99,80 100,00 99,80 98,80 100,00 99,00 1,00 100,00 5,01 94,99 99,40 0,40 99,80 5,00 95,00 99,60 75,00 80,00 (3) 94,90 100,00 1,00 98,80 100,00 99,00 82,22 100,00 24,00 75,80 100,00 100,00 .. 100,00 87,50 100,00 .. 76,00 (3) (3) UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 151 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DENOMINAZIONE SEDE 540 TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG GMBH & CO. ENTWICKLUNGS- UND FINANZIERUNGSVERMITTLUNGSKG 541 TERRONDA DEVELOPMENT B.V. 542 TERZ Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. MONACO DI BAVIERA 1 HVB TECTA GMBH AMSTERDAM VIENNA 1 1 543 THE TRANS VALUE TRUST COMPANY LTD 544 TIVOLI GRUNDSTUCKS-AKTIENGESELLSCHAFT TOKYO MONACO DI BAVIERA 4 1 DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % 75,00 545 TREDEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 546 TREUCONSULT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 547 TREVI FINANCE N. 2 S.P.A. 1 1 1 UNICREDIT SPA 60,00 1 UNICREDIT SPA 60,00 550 TRICASA GRUNDBESITZ GESELLSCHAFT MBH & CO. 1. VERMIETUNGS KG 551 TRICASA GRUNDBESITZGESELLSCHAFT DES BURGERLICHEN RECHTS NR. 1 552 TRINITRADE VERMOGENSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG 553 UCL NEKRETNINE D.O.O. VIENNA CONEGLIANO (TREVISO) CONEGLIANO (TREVISO) CONEGLIANO (TREVISO) MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA SARAJEVO HVB PROJEKT GMBH UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT BANK AG PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT KG UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH UNICREDIT SPA 1 ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH 100,00 1 ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH 100,00 1 UNICREDIT BANK AG 100,00 1 554 UCTAM BALTICS SIA 555 UCTAM RU LIMITED LIABILITY COMPANY RIGA MOSCA 1 1 556 UCTAM UPRAVLJANJE DOO 557 UFFICIUM IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. LUBIANA VIENNA 1 1 558 UIB UNIVERSALE BAU HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H. 559 UNI IT SRL BRANDENBURGO TRENTO 1 1 560 UNICOM IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 561 UNICREDIT (CHINA) ADVISORY LIMITED 562 UNICREDIT AUDIT SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI VIENNA PECHINO MILANO 1 1 1 BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH ZAO UNICREDIT BANK UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH ISB UNIVERSALE BAU GMBH UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AG ASPRA FINANCE SPA FAMILY CREDIT NETWORK SPA FINECOBANK SPA IRFIS - MEDIOCREDITO DELLA SICILIA S.P.A. PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT SGR PA PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO (SGR) S.P.A. UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT FACTORING SPA UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A. UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT SPA 548 TREVI FINANCE N. 3 S.R.L. 549 TREVI FINANCE S.P.A. 152 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 100,00 99,80 100,00 .. 99,67 (3) 99,80 100,00 100,00 60,00 30,00 70,00 100,00 100,00 .. 100,00 5,00 95,00 100,00 51,00 99,80 100,00 0,01 0,02 0,01 0,01 0,01 0,01 0,02 0,01 0,01 0,01 0,01 0,01 99,86 100,00 Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % DENOMINAZIONE SEDE 563 564 565 566 VIENNA SOFIA BANJA LUKA MONACO DI BAVIERA VIENNA PRAGA MOSTAR 1 1 1 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING AD UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT SPA 100,00 100,00 90,93 100,00 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 99,99 100,00 24,4 3,27 65,59 100,00 100,00 97,14 100,00 99,03 99,99 100,00 577 UNICREDIT BPC MORTGAGE S.R.L. 578 UNICREDIT BROKER DOO SARAJEVO ZA BROKERSKE POSLOVE U OSIGURANJU 579 UNICREDIT BROKER S.R.O. BUDAPEST DUBLINO BISHKEK BELGRADO BRATISLAVA LUBIANA MONACO DI BAVIERA VERONA SARAJEVO UNICREDIT SPA UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT SPA ZAGREBACKA BANKA DD UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT SPA JSC ATF BANK UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AG 60,00 100,00 BRATISLAVA 1 580 UNICREDIT BULBANK AD SOFIA 1 581 UNICREDIT BUSINESS PARTNER GMBH VIENNA 1 582 UNICREDIT BUSINESS PARTNER S.R.O. PRAGA 1 583 UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI COLOGNO MONZESE 1 UNICREDIT SPA UNICREDIT GLOBAL LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH UNICREDIT GLOBAL LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT SPA UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI FINECOBANK SPA PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT SGR PA PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO (SGR) S.P.A. UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT FACTORING SPA UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A. UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT SPA UNIMANAGEMENT SRL UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT CAIB SLOVAKIA, A.S. BA-CA MARKETS & INVESTMENT BETEILIGUNG GMBH UNICREDIT TIRIAC BANK S.A. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT AURORA LEASING GMBH UNICREDIT AUTO LEASING E.O.O.D. UNICREDIT BANK AD BANJA LUKA UNICREDIT BANK AG 567 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 568 UNICREDIT BANK CZECH REPUBLIC A.S. 569 UNICREDIT BANK DD 570 571 572 573 574 575 576 UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. UNICREDIT BANK IRELAND PLC UNICREDIT BANK OJSC UNICREDIT BANK SERBIA JSC UNICREDIT BANK SLOVAKIA AS UNICREDIT BANKA SLOVENIJA D.D. UNICREDIT BETEILIGUNGS GMBH 1 1 584 UNICREDIT CA IB ROMANIA SRL BUCAREST 1 585 UNICREDIT CA IB SECURITIES ROMANIA S.A. BUCAREST 1 586 587 588 589 590 591 PRAGA BUDAPEST VARSAVIA LONDRA BELGRADO BRATISLAVA 1 1 1 1 1 1 UNICREDIT CAIB CZECH REPUBLIC AS UNICREDIT CAIB HUNGARY LTD UNICREDIT CAIB POLAND S.A. UNICREDIT CAIB SECURITIES UK LTD. UNICREDIT CAIB SERBIA LTD BELGRADE UNICREDIT CAIB SLOVAKIA, A.S. 24,29 3,28 65,69 19,68 80,32 92,86 .. 100,00 100,00 .. .. .. .. 18,11 28,81 .. .. .. 53,07 .. 99,98 0,02 80,02 19,98 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 153 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DENOMINAZIONE SEDE 592 UNICREDIT CAIB SLOVENIJA DOO 593 UNICREDIT CAPITAL MARKETS LLC 594 UNICREDIT CONSUMER FINANCING AD LUBIANA NEW YORK SOFIA 1 1 1 595 UNICREDIT CONSUMER FINANCING IFN S.A. BUCAREST 1 596 597 598 599 UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT IMMOBILIARE S.P.A. UNICREDIT DELAWARE INC UNICREDIT DIRECT SERVICES GMBH 1 1 1 1 600 601 602 603 604 605 UNICREDIT FACTORING PENZUGYI SZOLGALTATO ZRT UNICREDIT FACTORING EAD UNICREDIT FACTORING SPA UNICREDIT FLEET MANAGEMENT S.R.O. UNICREDIT FLEET MANAGEMENT S.R.O. UNICREDIT FUGGETLEN BIZTOSITASKOZVETITO KFT VERONA VERONA DOVER MONACO DI BAVIERA BUDAPEST SOFIA MILANO PRAGA BRATISLAVA BUDAPEST VIENNA 1 MILANO 1 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT U.S. FINANCE LLC UNICREDIT BULBANK AD UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA UNICREDIT TIRIAC BANK S.A. UNICREDIT SPA UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA UNICREDIT SPA UNICREDIT BANK AG 100,00 100,00 49,90 50,10 53,94 46,06 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 25,20 74,80 99,80 608 UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH VIENNA 1 609 UNICREDIT GLOBAL LEASING PARTICIPATION MANAGEMENT GMBH 610 UNICREDIT GLOBAL LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH 611 UNICREDIT INGATLANLIZING ZRT 612 UNICREDIT INSURANCE BROKER EOOD 613 UNICREDIT INSURANCE BROKER SRL 614 UNICREDIT INTERNATIONAL BANK (LUXEMBOURG) SA 615 UNICREDIT JELZALOGBANK ZRT. 616 UNICREDIT KFZ LEASING GMBH VIENNA 1 UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. UNICREDIT BULBANK AD UNICREDIT SPA UNICREDIT LEASING CZ, A.S. UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S. UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. UNICREDIT LEASING KFT EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. ASPRA FINANCE SPA FAMILY CREDIT NETWORK SPA FINECOBANK SPA IRFIS - MEDIOCREDITO DELLA SICILIA S.P.A. PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT SGR PA PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO (SGR) S.P.A. UNICREDIT AUDIT SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT FACTORING SPA UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A. UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT SPA UNIMANAGEMENT SRL UNICREDIT GLOBAL LEASING PARTICIPATION MANAGEMENT GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. VIENNA 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. 100,00 BUDAPEST SOFIA BUCAREST LUSSEMBURGO BUDAPEST VIENNA 1 1 1 1 1 1 100,00 100,00 99,80 100,00 100,00 100,00 617 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING AD BA-CA LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH UNICREDIT SPA UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING S.P.A. 606 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH 607 UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI 154 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 1 1 1 1 1 1 DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % 100,00 .. .. .. .. .. .. .. .. 24,72 10,02 .. .. .. .. 65,26 .. 100,00 100,00 99,98 100,00 Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DENOMINAZIONE SEDE 618 UNICREDIT LEASING AD SOFIA 1 619 UNICREDIT LEASING AVIATION GMBH 620 UNICREDIT LEASING BAUTRAGER GMBH 621 UNICREDIT LEASING CORPORATION IFN S.A. AMBURGO VIENNA BUCAREST 1 1 1 622 623 624 625 626 ZAGABRIA PRAGA SARAJEVO AMBURGO BUCAREST 1 1 1 1 1 627 UNICREDIT LEASING FUHRPARKMANAGEMENT GMBH 628 UNICREDIT LEASING GMBH 629 UNICREDIT LEASING HUNGARY ZRT VIENNA AMBURGO BUDAPEST 1 1 1 630 UNICREDIT LEASING IMMOTRUCK ZRT. BUDAPEST 1 631 632 633 634 635 BUDAPEST BUDAPEST BUDAPEST BRATISLAVA BUCAREST 1 1 1 1 1 636 UNICREDIT LEASING S.P.A. BOLOGNA 1 637 UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S. BRATISLAVA 1 638 639 640 641 UNICREDIT LEASING SRBIJA D.O.O. BEOGRAD UNICREDIT LEASING TOB UNICREDIT LEASING URANUS KFT UNICREDIT LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH & CO KG 642 UNICREDIT LEASING, LEASING, D.O.O. BELGRADO KIEV BUDAPEST VIENNA 1 1 1 1 LUBIANA 1 643 UNICREDIT LONDON INVESTMENTS LIMITED 644 UNICREDIT LUNA LEASING GMBH 645 UNICREDIT LUXEMBOURG FINANCE SA LONDRA VIENNA LUSSEMBURGO 1 1 1 646 647 648 649 LUSSEMBURGO ROMA ROMA VIENNA 1 1 1 1 650 UNICREDIT PARTNER D.O.O ZAGABRIA 1 651 UNICREDIT PARTNER D.O.O BEOGRAD 652 UNICREDIT PARTNER LLC BELGRADO KIEV 1 1 UNICREDIT LEASING CROATIA D.O.O. ZA LEASING UNICREDIT LEASING CZ, A.S. UNICREDIT LEASING D.O.O. UNICREDIT LEASING FINANCE GMBH UNICREDIT LEASING FLEET MANAGEMENT S.R.L. UNICREDIT LEASING KFT UNICREDIT LEASING LUNA KFT UNICREDIT LEASING MARS KFT UNICREDIT LEASING REAL ESTATE S.R.O. UNICREDIT LEASING ROMANIA S.A. UNICREDIT LUXEMBOURG S.A. UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A. UNICREDIT MERCHANT S.P.A. UNICREDIT MOBILIEN LEASING GMBH HVB LEASING OOD UNICREDIT BULBANK AD UNICREDIT GLOBAL LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT TIRIAC BANK S.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING GMBH UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AG BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT TIRIAC BANK S.A. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT SPA UNICREDIT BANK SLOVAKIA AS UNICREDIT LEASING CZ, A.S. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANKA SLOVENIJA D.D. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT BANK AG UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT INTERNATIONAL BANK (LUXEMBOURG) SA UNICREDIT BANK AG UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT GLOBAL LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH UNICREDIT LEASING CROATIA D.O.O. ZA LEASING BA-CA LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH UNICREDIT GLOBAL LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % 40,22 24,37 10,05 25,36 100,00 99,80 80,00 20,00 100,00 100,00 100,00 100,00 10,00 90,00 100,00 100,00 3,57 100,00 96,43 29,17 70,83 100,00 80,00 80,00 100,00 100,00 .. 31,01 68,99 19,90 8,80 71,30 100,00 100,00 80,00 100,00 3,63 96,37 100,00 99,80 100,00 100,00 100,00 100,00 99,80 100,00 100,00 20,00 80,00 100,00 100,00 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 155 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DENOMINAZIONE SEDE 653 UNICREDIT PEGASUS LEASING GMBH VIENNA 1 654 UNICREDIT POIJIST’OVACI MAKLERSKA SPOL. S R.O. 655 UNICREDIT POLARIS LEASING GMBH 656 UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI PRAGA VIENNA GENOVA 1 1 1 DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % 661 UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH 662 UNICREDIT U.S. FINANCE LLC 663 UNICREDIT ZAVAROVALNO ZASTOPINSKA DRUZBA DOO VIENNA WILMINGTON LUBIANA 1 1 1 664 UNICREDIT ZEGA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 665 UNICREDIT-LEASING HOMONNA INGATLNHASZNOSITO KFT 666 UNICREDIT-LEASING HOSPES KFT 667 UNICREDIT-LEASING MIDAS INGATLANHASZNOSITO KARLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 668 UNICREDIT-LEASING NEPTUNUS KFT 669 UNICREDIT-LEASING ORION INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG 670 UNICREDIT-LEASING SATURNUS KFT 671 UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST III 672 UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST IV 673 UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC III 674 UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC IV 675 UNIMANAGEMENT SRL BUDAPEST 1 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING CZ, A.S. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH ASPRA FINANCE SPA FAMILY CREDIT NETWORK SPA FINECOBANK SPA UNICREDIT BANK AG IRFIS - MEDIOCREDITO DELLA SICILIA S.P.A. PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO (SGR) S.P.A. UNICREDIT AUDIT SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT FACTORING SPA UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A. UNICREDIT SPA UNIMANAGEMENT SRL UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH AI BETEILIGUNG GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS GESELLSCHAFT M.B.H. BANK AUSTRIA-CEE BETEILIGUNGS GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT LEASING ROMANIA S.A. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AG UNICREDIT GLOBAL LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING S.P.A. BUDAPEST BUDAPEST 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 100,00 100,00 BUDAPEST BUDAPEST 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. 96,35 100,00 BUDAPEST NEWARK NEWARK DELAWARE DELAWARE TORINO 1 1 1 1 1 1 UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC III UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC IV UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 657 UNICREDIT RENT D.O.O. BEOGRAD 658 UNICREDIT SECURITIES INTERNATIONAL LIMITED 659 UNICREDIT TECHRENT LEASING GMBH BELGRADO NICOSIA VIENNA 1 1 1 660 UNICREDIT TIRIAC BANK S.A. BUCAREST 1 156 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 74,80 25,00 100,00 99,80 .. .. .. .. .. .. 75,00 100,00 .. .. .. .. .. .. 100,00 .. 100,00 100,00 99,00 1,00 0,01 0,01 0,01 50,56 0,01 .. 100,00 100,00 100,00 99,80 100,00 100,00 Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) DENOMINAZIONE SEDE 676 UNIVERSALE BUCHHOLZ GBR BERLINO RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE 677 UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. 678 UNIVERSALE INTERNATIONAL POLAND SP.ZO.O. VIENNA VARSAVIA 1 1 679 UNIVERSALE INTERNATIONAL PROJEKTMANAGEMENT GMBH 680 UNIVERSALE INTERNATIONAL PROJEKTSZERVEZESI KFT. BERLINO 1 BUDAPEST 1 681 UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH 682 UNIVERSALE INTERNATIONAL SPOL S.R.O., PRAG VIENNA PRAGA 1 1 683 UPI POSLOVNI SISTEM DOO SARAJEVO 1 684 US PROPERTY INVESTMENTS INC. 685 V.M.G. VERMIETUNGSGESELLSCHAFT MBH 1 1 686 VANDERBILT CAPITAL ADVISORS LLC DALLAS MONACO DI BAVIERA WILMINGTON 687 VAPE COMMUNA LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 688 VERBA VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH MONACO DI BAVIERA AMBURGO MONACO DI BAVIERA AMBURGO MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA 1 DRITTE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGES.M.B.H. UNIVERSALE INTERNATIONAL PROJEKTMANAGEMENT GMBH UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BANK DD ZANE BH DOO UNICREDIT BANK AG H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR SACHWERTE GMBH PIONEER INSTITUTIONAL ASSET MANAGEMENT INC BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH UNICREDIT BANK AG 1 1 UNICREDIT BANK AG UNICREDIT BANK AG 100,00 100,00 1 1 WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR SACHWERTE GMBH WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 100,00 100,00 UNICREDIT BANK AG WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR SACHWERTE GMBH BLUE CAPITAL FONDS GMBH WED WIENER ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT FUR DEN DONAURAUM AKTIENGESELLSCHAFT UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG WED HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 6,00 94,00 100,00 689 VERWALTUNGSGESELLSCHAFT KATHARINENHOF MBH 690 WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH 691 WEALTHCAP INITIATOREN GMBH 692 WEALTHCAP INVESTORENBETREUUNG GMBH 693 WEALTHCAP PEIA KOMPLEMENTAR GMBH 694 WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH 695 WEALTHCAP REAL ESTATE MANAGEMENT GMBH 1 DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % 1 1 1 MONACO DI BAVIERA AMBURGO VIENNA 1 698 WED HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H. 699 WED WIENER ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT FUR DEN DONAURAUM AKTIENGESELLSCHAFT VIENNA VIENNA 4 1 700 WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H. 701 XELION DORADCY FINANSOWI SP. ZOO VIENNA 1 VARSAVIA 1 702 Z LEASING ALFA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 703 Z LEASING ARKTUR IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 704 Z LEASING AURIGA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 696 WEALTHCAP STIFTUNGSTREUHAND GMBH 697 WED DONAU- CITY GMBH 1 1 33,33 66,17 100,00 99,57 0,43 100,00 99,69 0,31 100,00 100,00 48,80 20,63 100,00 100,00 100,00 74,80 75,00 25,00 100,00 100,00 100,00 100,00 (3) 48,06 38,00 62,00 99,80 100,00 1 BANK PEKAO SA UNICREDIT SPA UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 50,00 50,00 99,80 100,00 VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH 99,80 100,00 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 157 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE DENOMINAZIONE SEDE 705 Z LEASING CORVUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 706 Z LEASING DORADO IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 707 Z LEASING DRACO IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 708 Z LEASING GAMA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 709 Z LEASING GEMINI IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 710 Z LEASING HEBE IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA 1 VIENNA 1 VIENNA 1 VIENNA 1 VIENNA 1 VIENNA 1 711 Z LEASING HERCULES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 712 Z LEASING IPSILON IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 713 Z LEASING ITA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 714 Z LEASING JANUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 715 Z LEASING KALLISTO IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 716 Z LEASING KAPA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 717 Z LEASING LYRA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 718 Z LEASING NEREIDE IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 719 Z LEASING OMEGA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 720 Z LEASING PERSEUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 721 Z LEASING POLLUX IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 722 Z LEASING SCORPIUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 723 Z LEASING TAURUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 724 Z LEASING VENUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 725 Z LEASING VOLANS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. 726 ZAGREB NEKRETNINE DOO 727 ZAGREBACKA BANKA DD 728 ZANE BH DOO 729 ZAO IMB-LEASING 730 ZAO LOCAT LEASING RUSSIA 731 ZAO UNICREDIT BANK 732 ZAPADNI TRGOVACKI CENTAR D.O.O. VIENNA 1 VIENNA 1 VIENNA 1 VIENNA 1 VIENNA 1 VIENNA 1 VIENNA 1 VIENNA 733 ZB INVEST DOO 734 ZETA FUNF HANDELS GMBH 735 ZWEITE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. CALG GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 99,80 100,00 99,80 100,00 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 99,80 100,00 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH GEBAUDELEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 99,80 100,00 99,80 100,00 99,80 100,00 99,80 100,00 99,80 100,00 99,80 100,00 99,80 100,00 99,80 100,00 1 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 99,80 100,00 VIENNA 1 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 99,80 100,00 VIENNA 1 BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 VIENNA 1 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH 99,80 100,00 ZAGABRIA ZAGABRIA SARAJEVO MOSCA MOSCA MOSCA RIJEKA 1 1 1 1 1 1 1 ZAGABRIA VIENNA BERLINO 1 1 1 ZAGREBACKA BANKA DD UNICREDIT BANK AUSTRIA AG ZAGREB NEKRETNINE DOO ZAO UNICREDIT BANK OOO UNICREDIT LEASING UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H. ZAGREBACKA BANKA DD UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNIVERSALE INTERNATIONAL PROJEKTMANAGEMENT GMBH 158 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 99,80 100,00 84,21 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente) DENOMINAZIONE SEDE RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE TIPO DI RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE A.2 CONSOLIDATE PROPORZIONALMENTE 1 INFORMATIONS-TECHNOLOGIE AUSTRIA GMBH 2 KOC FINANSAL HIZMETLER AS 3 ORBIT ASSET MANAGEMENT LIMITED VIENNA ISTANBUL HAMILTON 7 7 7 4 RCI FINANCIAL SERVICES S.R.O. 5 STICHTING CUSTODY SERVICES KBN 6 UNICREDIT MENKUL DEGERLER AS PRAGA AMSTERDAM ISTANBUL 7 7 7 7 YAPI KREDI B TIPI YATIRIM ORTAKLIGI AS ISTANBUL 7 8 YAPI KREDI BANK AZERBAIJAN CLOSED JOINT STOCK COMPANY BAKU 7 9 YAPI KREDI BANK NEDERLAND N.V. AMSTERDAM 7 10 YAPI KREDI EMEKLILIK AS ISTANBUL 7 11 YAPI KREDI FAKTORING AS ISTANBUL 7 12 YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO ISTANBUL 7 13 YAPI KREDI HOLDING BV 14 YAPI KREDI MOSCOW AMSTERDAM MOSCA 7 7 15 YAPI KREDI PORTFOY YONETIMI AS BARBAROS 7 16 YAPI KREDI SIGORTA AS ISTANBUL 7 17 YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS ISTANBUL 7 18 YAPI VE KREDI BANKASI AS 19 YAPI KREDI DIVERSIFIED PAYMENT RIGHTS FINANCE COMPANY ISTANBUL ISTANBUL 7 7 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT (BERMUDA) LIMITED UNICREDIT LEASING CZ, A.S. YAPI KREDI BANK NEDERLAND N.V. KOC FINANSAL HIZMETLER AS YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI KREDI HOLDING BV YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI KREDI FAKTORING AS YAPI KREDI SIGORTA AS YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI KREDI FAKTORING AS YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI KREDI FAKTORING AS YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS YAPI VE KREDI BANKASI AS YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO YAPI VE KREDI BANKASI AS KOC FINANSAL HIZMETLER AS YAPI VE KREDI BANKASI AS DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI (2) QUOTA % 50,00 50,00 50,00 50,00 40,90 50,00 .. 18,39 4,54 0,04 0,04 40,82 13,40 27,50 0,01 38,40 0,01 .. .. 40,88 .. 40,43 40,90 0,06 40,83 35,71 5,17 3,25 4,90 30,27 .. 40,89 40,90 40,90 Note alla tabella dell’area di consolidamento integrale e proporzionale: (1) Tipo di rapporto: 1 = maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria; 2 = influenza dominante nell’assemblea ordinaria; 3 = accordi con altri soci; 4 = altre forme di controllo; 5 = direzione unitaria ex art.26 comma 1, del “decreto legislativo 87/92”; 6 = direzione unitaria ex art.26 comma 2, del “decreto legislativo 87/92”; 7 = controllo congiunto; 8 = imprese collegate. (2) Disponibilità voti nell’assemblea ordinaria. I diritti di voto sono riportati solo laddove diversi dalla % di partecipazione al capitale. (3) Società consolidate integralmente ai sensi del SIC 12. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 159 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Variazioni nell’area di consolidamento Le società consolidate integralmente, compresa la Capogruppo, sono passate da 679 a fine dicembre 2009 a 735 di fine dicembre 2010 con un aumento di 56 società, mentre le società consolidate proporzionalmente, che a fine dicembre 2009 assommavano a 17 risultano 19 a fine dicembre 2010 con un incremento di due società (Yapi Kredi Diversified Payment Rights Finance Company e RCI Financial Services S.R.O.). Nella tabella che segue sono indicate le variazioni intervenute nelle partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente). Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente): variazioni annue NUMERO DI SOCIETÀ A. Rimanenze iniziali B. Variazioni in aumento B.1 Costituzioni B.2 Variazione del metodo di consolidamento B.3 Entità oggetto di primo consolidamento nel 2010 C. Variazioni in diminuzione C.1 Cessioni C.2 Variazione del metodo di consolidamento C.3 Fusioni in altre società del Gruppo D. Rimanenze finali 679 98 1 75 22 42 20 5 17 735 Il dettaglio delle variazioni intervenute in aumento e in diminuzione nei dodici mesi a livello di singola società risulta come segue: Variazioni in aumento Costituzione di nuove società DENOMINAZIONE UNICREDIT PARTECIPAZIONI SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA SEDE MILANO UniCredit Partecipazioni Srl, costituita nel febbraio 2010, è stata fusa per incorporazione in UniCredit SpA in data 1° novembre 2010. Si vedano Variazioni in diminuzione, tabella “Fusioni in altre società del Gruppo”. 160 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Variazione del metodo di consolidamento DENOMINAZIONE SEDE AB IMMOBILIENVERWALTUNGS-GMBH ACTIVE ASSET MANAGEMENT GMBH ATF FINANCE JSC MONACO DI BAVIERA GRUNWALD ALMATY CITY ATF INKASSATSIYA LTD BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH BA GVG-HOLDING GMBH ALMATY CITY VIENNA VIENNA DENOMINAZIONE SEDE BA PRIVATE EQUITY GMBH VIENNA HYPO-BANK VERWALTUNGSZENTRUM GMBH IMMOBILIEN RATING GMBH IVONA BETEILIGUNGSVERWALTUNG GMBH KAISERWASSER ERRICHTUNGS- UND BETRIEBSGESELLSCHAFT MBH KLEA ZS-IMMOBILIENVERMIETUNG G.M.B.H. KLEA ZS-LIEGENSCHAFTSVERMIETUNG G.M.B.H. KSG KARTEN-VERRECHNUNGS- UND SERVICEGESELLSCHAFT M.B.H. BANK AUSTRIA FINANZSERVICE GMBH BANK AUSTRIA IMMOBILIENSERVICE GMBH BANK AUSTRIA REAL INVEST CLIENT INVESTMENT GMBH BANK AUSTRIA REAL INVEST IMMOBILIEN-KAPITALANLAGE GMBH VIENNA VIENNA VIENNA LIFE MANAGEMENT ERSTE GMBH LIFE MANAGEMENT ZWEITE GMBH LLC AI LINE BIL LEASING-FONDS GMBH & CO VELUM KG BIL LEASING-FONDS VERWALTUNGS-GMBH BIL V & V VERMIETUNGS GMBH BV GRUNDSTUCKSENTWICKLUNGS-GMBH VIENNA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA CAFU VERMOGENSVERWALTUNG GMBH & CO. OG VIENNA CARDS & SYSTEMS EDV-DIENSTLEISTUNGS GMBH CENTRUM BANKOWOSCI BEZPOSREDNIEJ SPOLKA Z OGRANICZONA ODPOWIEDZIALNOSC CO.RI.T. S.P.A. IN LIQUIDAZIONE COFIRI S.P.A. IN LIQUIDAZIONE DINERS CLUB SLOVAKIA S.R.O. VIENNA FOOD & MORE GMBH GRAND CENTRAL RE LIMITED GUS CONSULTING GMBH HUMAN RESOURCES SERVICE AND DEVELOPMENT GMBH HVB EXPORT LEASING GMBH HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE BETEILIGUNGS GMBH HVB GLOBAL ASSETS COMPANY (GP), LLC HVB INTERNATIONAL ASSET LEASING GMBH HVB LONDON INVESTMENTS (AVON) LIMITED HVB LONDON INVESTMENTS (CAM) LIMITED HVB PRINCIPAL EQUITY GMBH HVB REALTY CAPITAL INC. HVB SECUR GMBH HVB VERWA 1 GMBH HVBFF INTERNATIONALE LEASING GMBH HVBFF OBJEKT BETEILIGUNGS GMBH HVBFF PRODUKTIONSHALLE GMBH I.L. CRACOVIA ROMA ROMA BRATISLAVA MONACO DI BAVIERA HAMILTON VIENNA VIENNA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA NEW YORK MONACO DI BAVIERA LONDRA LONDRA MONACO DI BAVIERA NEW YORK MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA LTD SI&C AMC UKRSOTS REAL ESTATE M.A.I.L. BETEILIGUNGSMANAGEMENT GESELLSCHAFT M.B. H. & CO. MCL THETA K M.A.I.L. FINANZBERATUNG GESELLSCHAFT M.B.H. MOVIE MARKET BETEILIGUNGS GMBH PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG RHOTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG MBH MONACO DI BAVIERA VIENNA VIENNA VIENNA VIENNA VIENNA VIENNA MONACO DI BAVIERA GRUNWALD MOSCA KIEV VIENNA VIENNA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA ROMA BUDAPEST SALISBURGO SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH & CO. OHG SAARLAND SANITÀ - S.R.L. IN LIQUIDAZIONE SAS-REAL KFT. SCHOELLERBANK INVEST AG SOCIETÀ DI GESTIONI ESATTORIALI IN SICILIA SO.G.E.SI. S.P.A. IN LIQUIDAZIONE PALERMO SOCIETÀ ITALIANA GESTIONE ED INCASSO CREDITI S.P.A. IN LIQUIDAZIONE ROMA STATUS VERMOGENSVERWALTUNG GMBH SCHWERIN LUSSEMBURGO STRUCTURED INVEST SOCIETE ANONYME TERRONDA DEVELOPMENT B.V. TRINITRADE VERMOGENSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG UCTAM RU LIMITED LIABILITY COMPANY UNICREDIT (CHINA) ADVISORY LIMITED UNICREDIT BETEILIGUNGS GMBH UNICREDIT CA IB SECURITIES ROMANIA S.A. UNICREDIT DIRECT SERVICES GMBH US PROPERTY INVESTMENTS INC. VERBA VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH VERWALTUNGSGESELLSCHAFT KATHARINENHOF MBH AMSTERDAM MONACO DI BAVIERA MOSCA PECHINO MONACO DI BAVIERA BUCAREST MONACO DI BAVIERA DALLAS MONACO DI BAVIERA WEALTHCAP PEIA KOMPLEMENTAR GMBH AMBURGO MONACO DI BAVIERA WEALTHCAP STIFTUNGSTREUHAND GMBH AMBURGO Le variazioni del metodo di consolidamento intervenute nell’esercizio 2010, riguardano prevalentemente trasferimenti dalla voce 100. Partecipazioni controllate al costo (ventisette società controllate dal sub-gruppo Bank Austria, quarantadue dal sub-gruppo UniCredit Bank AG e sei da altre società) a Partecipazioni controllate consolidate integralmente. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 161 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Entità oggetto di primo consolidamento nel 2010 DENOMINAZIONE B.I. INTERNATIONAL LIMITED BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH & CO BETA VERMIETUNGS OG SEDE GEORGE TOWN VIENNA DENOMINAZIONE GELDILUX-TS-2010 S.A. HVB ASSET LEASING LIMITED BA BETRIEBSOBJEKTE PRAHA SPOL.S.R.O. PRAGA HVBFF INTERNATIONAL GREECE GMBH BA IMMO GEWINNSCHEIN FONDS VIENNA NF OBJEKT FFM GMBH BANDON LEASING LTD. CBD INTERNATIONAL SP.ZO.O. CENTRAL EUROPEAN CONFECTIONERY HOLDINGS B.V. CRIVELLI SRL ELEKTRA PURCHASE No. 1 LTD ELEKTRA PURCHASE No. 18 LTD. EUROPE REAL-ESTATE INVESTMENT FUND DUBLINO VARSAVIA AMSTERDAM MILANO ST. HELIER DUBLINO HUNGARY NF OBJEKT MUNCHEN GMBH NF OBJEKTE BERLIN GMBH REAL INVEST IMMOBILIEN GMBH THE TRANS VALUE TRUST COMPANY LTD. UCTAM BALTICS SIA UCTAM UPRAVLJANJE DOO ZAPADNI TRGOVACKI CENTAR D.O.O. SEDE LUSSEMBURGO LONDRA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA VIENNA TOKYO RIGA LJUBLJANA RIJEKA Si tratta di società precedentemente considerate non significative. L’impatto sull’attivo consolidato del Gruppo è stato pari a 0,10%. Variazioni in diminuzione Cessioni DENOMINAZIONE BA-CA LEASING POLO, LEASING D.O.O. BA-CREDITANSTALT LEASING DELTA SP. Z O.O. BACA BARBUS LEASING DOO BACA-LEASING HERKULES INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASA CA IB SECURITIES (UKRAINE) AT DLB LEASING, S.R.O. DOMUS BISTRO GMBH FINANSE PLC. GELDILUX-TS-2009 S.A. GLAMAS BETEILIGUNGSVERWALTUNGS GMBH & CO ALPHA KEG SEDE LUBIANA VARSAVIA LUBIANA BUDAPEST KIEV PRAGA VIENNA LONDRA LUSSEMBURGO VIENNA DENOMINAZIONE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. & CO. KG. OPEN ACCUMULATIVE PENSIOON FUND OTAN JSC PIONEER CZECH FINANCIAL COMPANY SRO IN LIQUIDAZIONE UNICREDIT (SUISSE) BANK SA UNICREDIT CAIB UK LTD. IN LIQUIDATION UNICREDIT IRELAND FINANCIAL SERVICES LTD (IN LIQUIDAZIONE) UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST I UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST II UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC I SEDE BREGENZ ALMATY CITY PRAGA LUGANO LONDRA DUBLINO NEWARK NEWARK DOVER UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC II DOVER Trattasi di cessioni realizzate e liquidazioni di società divenute inattive. Variazione del metodo di consolidamento DENOMINAZIONE BOX 2004 S.P.A. FIDES IMMOBILIEN TREUHAND GESELLSCHAFT M.B.H. GROSSKUGEL IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH SEDE ROMA VIENNA MONACO DI BAVIERA DENOMINAZIONE KHR PROJEKTENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT BORNITZSTRASSE I KG OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH & CO. OBJEKT OSTRAGEHEGE KG SEDE MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA Le variazioni del metodo di consolidamento intervenute nell’esercizio 2010 hanno riguardato trasferimenti alla voce 100. Partecipazioni al costo. 162 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Fusioni in altre società del Gruppo DENOMINAZIONE SOCIETÀ FUSA OLG INDUSTRIEGUTER LEASING GMBH & CO. KG. RWF REAL - WERT GRUNDSTUCKSVERMIETUNGSGESELLSC HAFTM.B.H. & CO. OBJEKT BANCO DI SICILIA SPA UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA UNICREDIT BANCA SPA UNICREDIT BANCASSURANCE MANAGEMENT & ADMINISTRATION SOCIETÀ CONSORTILE A RESPONSABILITÀ LIMITATA UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA UNICREDIT PARTECIPAZIONI SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA BETEILIGUNGS-UND HANDELSGESELLSCHAFT IN HAMBURG MIT BESCHRANKTER HAFTUNG CA IB INVEST D.O.O FINECO CREDIT S.P.A. S+R INVESTIMENTI E GESTIONI (S.G.R.) SPA UNICREDIT CAIB AG UNICREDIT REAL ESTATE ADVISORY SRL ZABA TURIZAM DOO SEDE SOCIETÀ INCORPORANTE SEDE VIENNA >>> VIENNA PALERMO ROMA BOLOGNA >>> >>> >>> >>> CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA VIENNA MILANO VERONA MILANO TORINO >>> >>> >>> >>> UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA UNICREDIT SPA ROMA ROMA ROMA ROMA MILANO >>> UNICREDIT SPA AMBURGO ZAGABRIA MILANO MILANO >>> >>> >>> >>> UNICREDIT BANK AG ZABA TURIZAM DOO FAMILY CREDIT NETWORK SPA SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO (SGR) S.P.A. VIENNA VERONA ZAGABRIA >>> >>> >>> UNICREDIT BANK AG UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT IMMOBILIARE S.P.A. MARKETING ZAGREBACKE BANKE DOO ROMA MONACO DI BAVIERA ZAGABRIA MILANO ROMA MONACO DI BAVIERA VERONA ZAGABRIA VIENNA ROMA ROMA ROMA Si indica infine l’elenco delle società che nel corso dell’esercizio hanno modificato la denominazione sociale. Società integrali che hanno modificato la denominazione sociale nel corso del 2010 DENOMINAZIONE AWT INTERNATIONAL TRADE GMBH (ex AWT INTERNATIONAL TRADE AG) HOLDING SP. Z.O.O. (IN LIQUIDAZIONE) (ex HOLDING SP. Z.O.O.) IPSE 2000 S.P.A. (IN LIQUIDAZIONE) (ex IPSE 2000 S.P.A.) PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (HK) LIMITED IN LIQUIDAZIONE (ex PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (HK) LIMITED) PUBLIC JOINT STOCK COMPANY UKRSOTSBANK (ex JOINT STOCK COMMERCIAL BANK FOR SOCIAL DEVELOPMENT UKRSOTSBANK) RAMSES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. & CO OG (ex EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. & CO OEG) RIGEL IMMOBILIEN GMBH (ex Z LEASING RIGEL IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.) SIRIUS IMMOBILIEN GMBH (ex Z LEASING SIRIUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.) SEDE VIENNA VARSAVIA ROMA DENOMINAZIONE SEDE TRICASA GRUNDBESITZ GESELLSCHAFT MBH & CO. 1. VERMIETUNGS KG (ex HYPO-REAL HAUS- UND GRUNDBESITZ GESELLSCHAFT MBH & CO. 1. VERMIETUNGS KG) TRICASA GRUNDBESITZGESELLSCHAFT DES BURGERLICHEN RECHTS NR. 1 (ex HYPO-REAL HAUS- UND GRUNDBESITZGESELLSCHAFT DES BURGERLICHEN RECHTS NR. 1) UNICREDIT AURORA LEASING GMBH (ex TIME TRUCKS LASTWAGEN- UND AUFLIEGER VERMIETUNGS- UND LEASINGGES.M.B.H.) MONACO DI BAVIERA MONACO DI BAVIERA VIENNA HONG KONG UNICREDIT BANK OJSC (ex ATF BANK KYRGYZSTAN OJSC) BISHKEK KIEV UNICREDIT CAPITAL MARKETS LLC (ex UNICREDIT CAPITAL MARKETS INC.) NEW YORK VIENNA UNICREDIT LEASING ROMANIA S.A. (ex UNICREDIT LEASING ROMANIA IFN S.A.) BUCAREST VIENNA UNICREDIT U.S. FINANCE LLC (ex HVB U.S. FINANCE INC.) WILMINGTON VIENNA Società proporzionali che hanno modificato la denominazione sociale nel corso del 2010 DENOMINAZIONE YAPI KREDI B TIPI YATIRIM ORTAKLIGI AS (ex YAPI KREDI YATIRIM ORTAKLIGI AS) YAPI KREDI BANK AZERBAIJAN CLOSED JOINT STOCK COMPANY (ex YAPI KREDI AZERBAIJAN) YAPI KREDI BANK NEDERLAND N.V. (ex YAPI KREDI BANK NEDERLAND NV) SEDE ISTANBUL BAKU AMSTERDAM UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 163 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Dopo la data di chiusura dell’esercizio non si sono verificati eventi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2010. Si rinvia alla Relazione sulla gestione per una descrizione dei fatti di rilievo più significativi avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio. Sezione 5 - Altri aspetti Nel corso del 2010 sono entrati in vigore i seguenti principi e interpretazioni contabili: • miglioramenti agli International Financial Reporting Standards (Reg. CE 70/2009) (per le sole modifiche ad IFRS 1 ed IFRS 5); • IAS 27: Bilancio Consolidato e separato (Reg. CE 494/2009); • IFRS 1: Prima adozione degli International Financial Reporting Standard (Reg. CE 1136/2009); • modifiche all’IFRS 1: Esenzioni aggiuntive per le entità che adottano gli IFRS per la prima volta (Reg. CE 550/2010); • IFRS 3: Aggregazioni aziendali (Reg. CE 495/2009); • IFRIC 12: Accordi per servizi in concessione (Reg. CE 254/2009); • IFRIC 15: Accordi per la costruzione di immobili (Reg. CE 636/2009); • IFRIC 16: Copertura di un investimento netto in una gestione estera (Reg. CE 460/2009); • IFRIC 17: Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da disponibilità liquide (Reg. CE 1142/2009); • IFRIC 18: Cessioni di attività da parte della clientela (Reg. CE 1164/2009); • modifica allo IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione - Elementi qualificabili per la copertura (Reg. CE 839/2009); • miglioramenti agli IFRS (Reg. CE 243/2010); • modifiche all’IFRS 2: Pagamenti basati su azioni (Reg. CE 244/2010) con cui sono recepiti nell’ambito del principio i chiarimenti sulle operazioni con pagamento basato su azioni regolate per cassa all’interno di un gruppo di cui al documento IAS emanato nel giugno 2009 con la contestuale soppressione dell’IFRIC 8 e IFRIC 11. Si segnala che il nuovo principio IFRS 3: Aggregazioni aziendali introduce l’opzione di misurare le interessenze di minoranza al fair value determinando, conseguentemente, la rilevazione dell’intero goodwill dell’impresa acquisita. Il principio, inoltre: • prevede che, in caso di acquisizione del controllo attraverso l’acquisto in fasi successive di interessenze nell’impresa, le stesse debbano essere valutate al fair value alla data di acquisizione del controllo, con iscrizione delle differenze valutative a conto economico; • precisa che i costi di transazione sostenuti nell’ambito di operazioni di aggregazione aziendale debbano essere iscritti a conto economico; • fornisce maggiori precisazioni in tema di valutazione, alla data di acquisizione, delle attività e passività acquisite; • introduce l’obbligo di valutare al fair value gli eventuali importi che l’acquirente deve corrispondere al cessionario nel caso in cui si verifichino predeterminate circostanze successivamente alla data di acquisizione. Coerentemente con il processo di revisione di IFRS 3, lo IASB ha proceduto a modificare anche lo IAS 27 precisando, fra l’altro, che: • gli acquisti di partecipazioni di minoranza o la cessione di parte delle azioni possedute che non determinano la perdita di controllo dell’impresa collegata debbano essere contabilizzate a patrimonio netto; • in caso di perdita di controllo in un’impresa controllata, il cedente debba valutare l’eventuale interessenza rimanente al fair value con iscrizione delle differenze a conto economico. Tali modifiche, così come quelle richieste dagli altri principi ed interpretazioni citate, non hanno determinato alcun effetto sulle attuali consistenze patrimoniali ed economiche del Bilancio consolidato. Le menzionate modifiche ai principi IFRS 3 e IAS 27 troveranno applicazione in caso di future operazioni della specie. La Commissione Europea ha inoltre recepito i seguenti principi contabili aventi data di entrata in vigore successiva al 31 dicembre 2010, per il quale il Gruppo non si è avvalso della facoltà di applicazione anticipata: • modifiche allo IAS 32: Strumenti finanziari - Esposizione in bilancio - Classificazione delle emissioni di diritti (Reg. CE 1293/2009); • modifiche all’IFRS1: Esenzione limitata dall’informativa comparativa prevista dall’IFRS 7 per i neo-utilizzatori e conseguenti modifiche all’IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni integrative” (Reg. CE 574/2010); • revisione dello IAS 24 - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (Reg. CE 632/2010); • modifiche all’IFRIC 14 - Pagamenti anticipati relativi ad una previsione di contribuzione minima (Reg. CE 633/2010); • IFRIC 19: Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale (Reg. CE 662/2010). Al 31 dicembre 2010, infine, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi: • IFRS 9: Strumenti finanziari (novembre 2009); • miglioramenti agli IFRS (maggio 2010); • modifiche all’IFRS 7 - Strumenti finanziari - disclosure (ottobre 2010). L’applicazione di tali principi da parte del Gruppo è, tuttavia, subordinata alla loro omologazione da parte della Commissione Europea. 164 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Si comunica, infine, che la Banca d’Italia con provvedimento del 18 maggio 2010 ha emanato nuove disposizioni sul trattamento, ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza (filtri prudenziali), delle riserve da rivalutazione relative a titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all’Unione Europea e detenuti nel portafoglio “attività finanziarie disponibili per la vendita”. Per la descrizione delle tipologie di trattamento ammesse e della scelta operata dal Gruppo si rimanda alla parte A.2 - capitolo 2 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”. Il Bilancio consolidato ed il Bilancio dell’impresa Capogruppo sono sottoposti a revisione contabile da parte della società KPMG S.p.A. in esecuzione della delibera assembleare del 10 maggio 2007 e ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39. Si segnala, infine, che il Gruppo UniCredit ha predisposto e reso pubbliche nei termini di legge e con le modalità prescritte dalla Consob, la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2010, sottoposta a revisione contabile limitata ed i resoconti intermedi di gestione consolidati al 31 marzo ed al 30 settembre 2010. Il Bilancio di esercizio dell’impresa Capogruppo e consolidato sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione del 22 marzo 2011, che ha autorizzato la diffusione pubblica dei dati essenziali. I depositi dell’intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge. A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio 1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione Un’attività finanziaria è classificata come posseduta per negoziazione se: • è acquisita principalmente al fine di essere venduta a breve; • fa parte di un portafoglio di strumenti finanziari che è gestito congiuntamente e per il quale esiste una strategia volta al conseguimento di profitti nel breve periodo; • è un contratto derivato (fatta eccezione per i contratti derivati che costituiscono garanzie finanziarie, si veda cap. 18, e per quelli designati come strumenti di copertura, si veda cap. 6). Al pari degli altri strumenti finanziari, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte alla data di regolamento al loro fair value, che corrisponde al corrispettivo pagato, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tali attività finanziarie. Gli strumenti derivati di negoziazione sono rilevati per data di contrattazione. Anche successivamente, tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell’applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel conto economico. Sono invece valutati al costo gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile, nonché i derivati ad essi correlati che sono regolati con la consegna dei titoli azionari. Se per le attività di negoziazione eventualmente mantenute al costo vi è qualche obiettiva evidenza che abbiano subito una riduzione di valore (impairment), tali attività sono ridotte per l’importo della perdita - rilevata in conto economico - determinata come differenza tra il valore contabile delle stesse e il valore attuale dei futuri flussi finanziari attesi. Qualora tali perdite vengano meno, non è consentito il ripristino del valore originario. Gli utili e le perdite realizzati sulla cessione o sul rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value del portafoglio di negoziazione sono iscritti in conto economico nella voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione”, fatta eccezione per i derivati finanziari connessi alla “fair value option” il cui risultato economico, realizzato o valutativo, è iscritto nella voce 110. “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value” (si veda cap. 5). Se il fair value di un’attività finanziaria diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati o gli “scoperti tecnici” in titoli, tale attività viene contabilizzata alla voce 40. “Passività finanziarie di negoziazione”. Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto con le tre seguenti caratteristiche: • il suo valore cambia in relazione alla variazione di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito (rating) o di indici di credito o di altra variabile prestabilita (generalmente denominata “sottostante”); • non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quello richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una simile oscillazione a cambiamenti di fattori di mercato; • è regolato a data futura. Un derivato incorporato è una componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non-derivato, con l’effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante. Un derivato associato a uno strumento finanziario, ma contrattualmente trasferibile indipendentemente da quello strumento, o avente controparte diversa da quella dello strumento, non è considerato un derivato incorporato, ma uno strumento finanziario separato. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 165 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Un derivato incorporato è separato dal contratto primario e contabilizzato come un derivato, se: • le caratteristiche economiche e i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati a quelle del contratto che lo ospita; • uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato; e • lo strumento ibrido non è valutato al fair value con effetto rilevato in conto economico. Qualora sussista l’obbligo di scindere un derivato incorporato dal suo contratto primario, ma non si sia in grado di valutare distintamente il derivato incorporato all’acquisizione o a una data di valutazione successiva, l’intero contratto combinato è trattato come un’attività o una passività finanziaria valutata al fair value. Nei casi in cui i derivati incorporati siano separati, i contratti primari vengono contabilizzati secondo la categoria di appartenenza. 2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita Si tratta di attività finanziarie non derivate che non sono classificate come crediti, attività finanziarie detenute sino alla scadenza, attività valutate al fair value. Tali attività sono detenute per un periodo di tempo non definito e rispondono all’eventuale necessità di ottenere liquidità o di far fronte a cambiamenti nei tassi di interesse, nei tassi di cambio o nei prezzi. Possono essere classificati come investimenti finanziari disponibili per la vendita i titoli del mercato monetario, gli altri strumenti di debito ed i titoli azionari; sono inclusi i possessi azionari che configurano partecipazioni di minoranza, non qualificabili quali partecipazioni di controllo, controllo congiunto o collegamento. Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al costo dell’operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Tali attività sono successivamente valutate al fair value, registrando, come detto, a conto economico gli interessi secondo il criterio del costo ammortizzato. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nella voce 140. “Riserve da valutazione” del patrimonio netto - ad eccezione delle perdite per riduzione durevole di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130. b) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita” ed alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione” - fino a quando l’attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100. b) “Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita”. Le variazioni di fair value rilevate nella voce 140. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva. Con riferimento alle riserve da valutazione relative a titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all’Unione Europea si ricorda che con provvedimento del 18 maggio 2010 la Banca d’Italia ha riconosciuto, ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza (filtri prudenziali), la possibilità di neutralizzare completamente le plusvalenze e le minusvalenze rilevate nelle citate riserve successivamente al 31 dicembre 2009 (approccio “simmetrico”). Di tale facoltà il Gruppo si è avvalso a partire dal calcolo del patrimonio di vigilanza del giugno 2010 in sostituzione dell’approccio “asimmetrico” precedentemente applicato. Gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo e il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile sono valutati al costo. Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione durevole di valore (impairment), la perdita cumulata, che è stata rilevata direttamente nella voce 140. del patrimonio netto “Riserve da valutazione”, viene trasferita a conto economico alla voce 130. b) “Rettifiche/ Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”. Per gli strumenti di debito costituisce evidenza di perdita durevole di valore, l’esistenza di circostanze indicative di difficoltà finanziarie tali da pregiudicare l’incasso del capitale o degli interessi. Per gli strumenti di capitale l’esistenza di perdite durevoli di valore è valutata considerando, oltre ad eventuali difficoltà nel servizio del debito da parte dell’emittente, ulteriori indicatori quali il declino del fair value al di sotto del costo e variazioni avverse nell’ambiente in cui l’impresa opera. Nei casi in cui la riduzione del fair value al di sotto del costo sia superiore al 50% o perduri per oltre 18 mesi, la perdita di valore è ritenuta durevole. Qualora, invece, il declino del fair value dello strumento al di sotto del costo sia inferiore o uguale al 50% ma superiore al 20% oppure perduri da non più di 18 mesi ma da non meno di 9, il Gruppo procede ad analizzare ulteriori indicatori reddituali e di mercato. Qualora i risultati della detta analisi siano tali da mettere in dubbio la possibilità di recuperare l’ammontare originariamente investito, si procede alla rilevazione di una perdita durevole di valore. L’importo trasferito a conto economico è quindi pari alla differenza tra il valore di carico (costo di acquisizione al netto delle eventuali perdite per riduzione di valore già precedentemente rilevate nel conto economico) e il fair value corrente. 166 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Nel caso di strumenti oggetto di valutazione al costo, l’importo della perdita è determinato come differenza tra il valore contabile degli stessi e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, attualizzato in base al tasso di rendimento corrente di mercato per attività finanziarie similari. Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito aumenta e l’incremento può essere oggettivamente correlato ad un evento che si è verificato in un periodo successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita viene ripresa, rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di conto economico. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall’applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. Le perdite per riduzione di valore di titoli azionari, rilevate a conto economico, non sono successivamente ripristinate con effetto a conto economico ma a patrimonio netto, anche qualora non sussistano più le motivazioni che hanno condotto ad appostare la svalutazione. 3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Gli investimenti posseduti sino alla scadenza sono rappresentati da strumenti finanziari non derivati, con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, che si ha oggettiva intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza. Qualora nel corso dell’esercizio venisse venduto o riclassificato, prima della scadenza, un importo non irrilevante di tali investimenti, le rimanenti attività finanziarie detenute fino a scadenza verrebbero riclassificate come disponibili per la vendita e l’uso del portafoglio in questione sarebbe precluso per i successivi due esercizi, a meno che le vendite o riclassificazioni: • siano così prossime alla scadenza o alla data dell’opzione dell’attività finanziaria, che le oscillazioni del tasso di interesse di mercato non avrebbero un effetto significativo sul fair value dell’attività stessa; • si siano verificate dopo l’incasso sostanzialmente di tutto il capitale originario dell’attività finanziaria attraverso pagamenti ordinari programmati o anticipati; o • siano attribuibili a un evento isolato non controllabile, che non sia ricorrente e non si possa pertanto ragionevolmente prevedere. Dopo l’iniziale rilevazione al fair value, che di norma corrisponde al corrispettivo pagato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività finanziaria (ancorché non ancora regolati), tali attività sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono rilevati nel conto economico alla voce 100. c) “Utili (perdite) da cessione o riacquisto” quando tali attività sono eliminate. Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione di valore, l’importo della perdita è misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, attualizzato in base al tasso di interesse effettivo originario dell’attività finanziaria. Il valore contabile dell’attività viene conseguentemente ridotto e l’importo della perdita è rilevato a conto economico alla voce 130. c) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e la diminuzione può essere oggettivamente collegata a un evento che si è verificato dopo la sua rilevazione (quale un miglioramento nella solvibilità del debitore), la perdita per riduzione di valore precedentemente rilevata viene eliminata. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall’applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. L’importo del ripristino è rilevato alla medesima voce di conto economico. 4 - Crediti I crediti sono costituiti da attività finanziarie non derivate verso clientela e verso banche, con pagamenti fissi o determinabili e che non sono quotate in un mercato attivo. I crediti sono iscritti alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con la data di erogazione alla controparte. Tali voci comprendono anche titoli di debito aventi le medesime caratteristiche od oggetto di riclassificazione di portafoglio secondo le regole previste dallo IAS 39 (si veda successiva parte A.3.1 - Trasferimenti tra portafogli) e i valori netti riferiti alle operazioni di leasing finanziario di beni “in costruendo” e di beni in attesa di locazione finanziaria, i cui contratti abbiano le caratteristiche di “contratti con trasferimento dei rischi”. Dopo l’iniziale rilevazione al fair value, che di norma corrisponde al corrispettivo pagato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività finanziaria (ancorché non ancora regolati), i crediti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo, eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione. Gli utili (o le perdite) su crediti, ove non coperti, sono rilevati nel conto economico: • quando l’attività finanziaria in questione è eliminata, alla voce 100. a) “Utili (perdite) da cessione di crediti”; ovvero: • quando l’attività finanziaria ha subito una riduzione di valore, alla voce 130. a) “Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti”. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 167 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Gli interessi sui crediti erogati sono classificati alla voce 10. “Interessi attivi e proventi assimilati” e sono iscritti in base al principio della competenza temporale. Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell’eventuale incasso. Un credito è considerato deteriorato quando si ritiene che, probabilmente, non si sarà in grado di recuperarne l’intero ammontare, sulla base delle condizioni contrattuali originarie, o un valore equivalente. I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari netti attesi per capitale ed interessi; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. L’importo della perdita, infatti, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, incagli e ristrutturate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell’attività finanziaria. Sia nel primo esercizio di passaggio all’applicazione degli IAS/IFRS (2005) sia successivamente, nei casi in cui il tasso di interesse originario di un’attività finanziaria oggetto di attualizzazione non sia reperibile, oppure il suo reperimento sarebbe eccessivamente oneroso, si è applicato il tasso medio rilevato sulle posizioni aventi caratteristiche simili ma non deteriorate nell’anno in cui si è verificato il deterioramento originario dell’attività considerata. Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi seguenti. I tempi di recupero, inoltre, sono stimati sulla base delle scadenze eventualmente concordate con i debitori ovvero di business plan o di previsioni ragionevoli, basati sull’esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto della forma tecnica, della localizzazione geografica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti. I crediti sono sottoposti ad una ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Tali crediti problematici sono rivisti ed analizzati periodicamente, almeno una volta all’anno. Ogni cambiamento successivo nell’importo o nelle scadenze dei flussi di cassa attesi, che produca una variazione negativa rispetto alle stime iniziali, determina la rilevazione di una rettifica di valore alla voce di conto economico 130. a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti”. In Nota integrativa le rettifiche di valore su esposizioni deteriorate sono classificate come specifiche nella citata voce di conto economico anche quando la metodologia di calcolo è di tipo forfetario/statistico, secondo quanto più avanti precisato. Qualora la qualità del credito deteriorato risulti migliorata ed esista una ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale e degli interessi, concordemente ai termini contrattuali originari, viene appostata alla medesima voce di conto economico una ripresa di valore, nel limite massimo del costo ammortizzato che si sarebbe avuto in assenza di precedenti svalutazioni. L’eliminazione integrale di un credito è effettuata quando lo stesso è considerato irrecuperabile o è stralciato nella sua interezza. Le cancellazioni sono imputate direttamente alla voce 130. a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti” di conto economico e sono rilevate in riduzione della quota capitale del credito. Recuperi di parte o di interi importi precedentemente svalutati sono iscritti alla medesima voce. Le rinegoziazioni di crediti finanziari che prevedano la loro cancellazione in cambio di azioni attraverso operazioni di debt/equity swap comportano, nell’intervallo temporale precedente all’esecuzione dello scambio, la valutazione dei crediti in oggetto in funzione degli accordi di conversione stipulati alla data di redazione del bilancio. Per le modalità di determinazione del fair value delle azioni rivenienti da tali operazioni si veda la successiva Parte A.3. Le eventuali differenze negative tra il valore dei crediti e quello delle azioni così determinato è rilevato a conto economico tra le rettifiche di valore. Le esposizioni deteriorate sono suddivise nelle seguenti categorie: • sofferenze - individuano l’area dei crediti formalmente deteriorati, costituiti dall’esposizione verso clienti che versano in uno stato di insolvenza anche non accertato giudizialmente o in situazioni equiparabili. La valutazione avviene generalmente su base analitica ovvero, in caso di importi non significativi singolarmente, su base forfetaria per tipologie di esposizioni omogenee; • incagli - definiscono quell’area creditizia in cui ricadono i rapporti verso soggetti che si trovano in temporanea difficoltà, che si prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo. Tra gli incagli sono incluse inoltre le esposizioni, non classificate in sofferenza e concesse a soggetti diversi dalle amministrazioni pubbliche, per le quali risultino soddisfatte entrambe le seguenti condizioni: - siano scadute e non pagate in via continuativa da oltre 270 giorni (ovvero da oltre 150 o 180 giorni per le esposizioni di credito al consumo rispettivamente di durata originaria inferiore o pari e superiore a 36 mesi); - l’importo complessivo delle esposizioni di cui al punto precedente e delle altre quote scadute da meno di 270 giorni verso il medesimo debitore, sia almeno pari al 10% dell’intera esposizione verso tale debitore. 168 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Gli incagli sono valutati analiticamente quando particolari elementi lo consiglino ovvero applicando analiticamente percentuali determinate in modo forfetario su basi storico/statistiche nei restanti casi; • esposizioni ristrutturate - rappresentano le esposizioni nei confronti di controparti con le quali sono stati conclusi accordi che prevedono la concessione di una moratoria al pagamento del debito e la contemporanea rinegoziazione delle condizioni a tassi inferiori a quelli di mercato, la conversione di parte dei prestiti in azioni e/o eventuali sacrifici in linea capitale; sono valutati analiticamente, ricomprendendo nelle svalutazioni l’onere attualizzato riveniente dall’eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario; • esposizioni scadute - rappresentano l’intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nelle precedenti categorie, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni. Per i crediti al dettaglio, quelli verso enti del settore pubblico e quelli verso imprese, in caso di soggetti residenti o aventi sede in Italia, si considerano deteriorate le esposizioni scadute o sconfinanti da oltre 180 anziché 90 giorni. L’esposizione complessiva viene rilevata qualora, alla data di riferimento: - la quota scaduta e/o sconfinante, oppure: - la media delle quote scadute e/o sconfinanti, rilevate su base giornaliera nell’ultimo trimestre precedente, sia pari o superiore al 5% dell’esposizione stessa. Le esposizioni scadute sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche, applicando laddove disponibile la rischiosità rilevata dall’appropriato fattore di rischio utilizzato ai fini di Basilea 2 (“perdita in caso di inadempienza” - Loss Given Default). La valutazione collettiva riguarda portafogli di attività per i quali, seppur non siano stati riscontrati singolarmente elementi oggettivi di perdita, è attribuibile una perdita latente misurabile anche tenendo conto dei fattori di rischio utilizzati ai fini dei requisiti di Basilea 2. In particolare, a ciascuna attività con caratteristiche simili in termini di rischio di credito, commisurato alla tipologia di finanziamento, ossia alla forma tecnica, al settore di attività economica, alla localizzazione geografica, alla tipologia di garanzia o ad altri fattori rilevanti, è associata una “probabilità di inadempienza” (Probability of Default) ed una “perdita in caso di inadempienza” (Loss Given Default), omogenee per classi. La metodologia adottata integra le disposizioni di Basilea 2 con quelle dei principi contabili internazionali. Questi ultimi, infatti, escludono le perdite su crediti attese ma non ancora verificate, ma considerano quelle già sostenute benché non ancora manifeste alla data di valutazione, sulla base di esperienze storiche di perdite per attività con caratteristiche di rischio di credito simili a quelle considerate. Il parametro che esprime, per le diverse categorie di esposizioni omogenee, il ritardo medio che intercorre tra il deterioramento delle condizioni finanziarie di un debitore e la sua classificazione tra le esposizioni deteriorate è l’“intervallo di conferma della perdita” (Loss Confirmation Period). La valutazione collettiva viene quindi determinata come prodotto tra i fattori di rischio utilizzati ai fini dei requisiti di Basilea 2 (che hanno orizzonte temporale di un anno) ed i citati intervalli di conferma della perdita, espressi in frazione di anno e diversificati per classi di attività in funzione delle caratteristiche e del livello di sviluppo dei processi creditizi. Qualora non si abbiano a disposizione i suddetti indicatori, si utilizzano valori stimati e forfetari desunti da serie storiche interne e da studi di settore. I crediti non garantiti verso residenti in Paesi che presentano difficoltà nel servizio del debito, nei casi in cui tale componente di rischio (c.d. “transfer risk”) non sia già considerata nel sistema di rating applicato, sono, di norma, valutati forfetariamente, al fine di attribuire, sulla base di parametri condivisi, la relativa perdita latente. La svalutazione per perdite su crediti è iscritta come una riduzione del valore contabile del credito, mentre il rischio a fronte delle voci fuori bilancio, come gli impegni a erogare crediti, viene registrato a conto economico alla voce 130. d) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie” con contropartita alla voce 120. b) “Fondo per rischi ed oneri” del passivo (ad eccezione delle svalutazioni dovute al deterioramento delle garanzie rilasciate e dei derivati creditizi ad esse assimilati secondo lo IAS 39, che hanno come contropartita la voce 100. “Altre passività”). Nella voce crediti sono altresì rilevati, secondo la pertinente composizione merceologica, i finanziamenti oggetto di operazioni di cartolarizzazione (successive al 1° gennaio 2002) per le quali non sussistono i requisiti richiesti dallo IAS 39 per la cancellazione dal bilancio (si veda cap. 18 - Altre informazioni - Derecognition). I corrispondenti importi ricevuti per la cessione dei crediti oggetto di cartolarizzazione, al netto dell’ammontare dei titoli emessi eventualmente mantenuti in portafoglio (rischio trattenuto), sono iscritti nelle voci 10. “Debiti verso banche” e 20. “Debiti verso clientela” del passivo. Sia le attività sia le passività sono valutate al costo ammortizzato ed i relativi interessi sono registrati a conto economico. In caso di perdite per riduzione di valore su titoli rivenienti da cartolarizzazioni proprie mantenuti in portafoglio, l’importo di tali perdite è registrato alla voce di conto economico 130. a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per il deterioramento di crediti”. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 169 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) 5 - Attività finanziarie valutate al fair value Qualsiasi attività finanziaria può essere designata come valutata al fair value al momento della rilevazione iniziale, ad eccezione: • degli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale per i quali non siano rilevabili prezzi in mercati attivi ed il cui fair value non sia determinabile in modo attendibile; • degli strumenti derivati. Rientrano nella categoria in oggetto le attività finanziarie che non appartengono al portafoglio di negoziazione ma il cui profilo di rischio risulti: • connesso a posizioni di debito che sono fatte oggetto di misurazione al fair value (si veda capitolo 15 “Passività finanziarie valutate al fair value”); • gestito a mezzo di contratti derivati che non permettono il riconoscimento di relazioni di copertura. Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (si veda cap. 1), con registrazione però dei profitti e delle perdite, realizzati e non, alla voce 110. “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. 6 - Operazioni di copertura Nel portafoglio “derivati di copertura” sono allocati gli strumenti derivati posti in essere allo scopo di ridurre i rischi di mercato (tasso, cambio, prezzo) ai quali sono esposte le posizioni oggetto di protezione. Essi si possono qualificare come: • strumenti di copertura del fair value di una attività o di una passività rilevata o di una parte identificata di tale attività o passività; • strumenti di copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi finanziari, attribuibile ad un particolare rischio associato ad una attività o passività rilevata o ad una operazione prevista, che potrebbero influire sul conto economico; • strumenti di copertura di un investimento netto in una società estera, le cui attività sono situate o sono gestite in un Paese o in una valuta differente dall’euro. I contratti derivati di copertura sono rilevati alla “data di contrattazione” in base al loro valore corrente. Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l’elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l’efficacia prospettica e retrospettiva. Di conseguenza, occorre verificare, sia all’inizio dell’operazione che lungo la sua durata, che la copertura mediante l’utilizzo dello strumento derivato sia altamente efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa attesi dell’elemento coperto. Generalmente, una copertura viene considerata altamente efficace se all’inizio della copertura e nei periodi successivi questa è prevista essere altamente efficace e se i suoi risultati effettivi siano ricompresi all’interno di un definito intervallo (80% - 125%). La copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità; deve quindi prospetticamente rimanere altamente efficace per tutti i periodi di riferimento per cui la copertura è designata. La valutazione dell’efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (reporting date). Se le verifiche non confermano l’efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione. La relazione di copertura, inoltre, cessa quando il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato; l’elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; non è più altamente probabile che l’operazione futura coperta venga posta in essere. Gli strumenti di copertura sono designati come tali laddove sia identificabile una controparte ultima esterna al gruppo. I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare: • nel caso di copertura del fair value, la variazione del fair value dello strumento di copertura è rilevata a conto economico alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”. Le variazioni nel fair value dell’elemento coperto, che sono attribuibili al rischio coperto con lo strumento derivato, sono iscritte alla medesima voce di conto economico in contropartita del cambiamento del valore di carico dell’elemento coperto. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita dell’elemento coperto, quest’ultimo torna ad essere misurato secondo il criterio di valutazione previsto dal principio contabile relativo alla categoria di appartenenza. Nel caso di strumenti fruttiferi di interessi, la differenza fra il valore di carico dell’elemento coperto nel momento in cui cessa la copertura e quello che sarebbe stato il suo valore di carico se la copertura non fosse mai esistita, è rilevata a conto economico nelle voci interessi attivi o passivi, lungo la vita residua della copertura originaria. La differenza di Fair Value del derivato di copertura rispetto all’ultima data di misurazione dell’efficacia è rilevata immediatamente a conto economico alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”. Nel caso in cui l’elemento coperto venga venduto o rimborsato, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. “Utili (perdite) da cessione o riacquisto” di conto economico; • nel caso di copertura di flussi finanziari, gli strumenti derivati di copertura sono valutati al valore corrente, la variazione del fair value dello strumento di copertura considerata efficace è imputata alla voce 140. del patrimonio netto “Riserve da valutazione”. La parte inefficace è invece imputata a conto economico alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”; se la copertura dei flussi finanziari non è più considerata efficace, oppure la relazione di copertura è terminata, l’ammontare complessivo dei profitti o delle perdite su quello strumento di copertura, già 170 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit rilevato tra le “Riserve da valutazione”, vi rimane fino al momento in cui la transazione ha luogo o si ritiene che non vi sarà più la possibilità che la transazione si verifichi; in quest’ultima circostanza i profitti o perdite sono trasferiti dal patrimonio netto alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione” di conto economico. Le variazioni di fair value rilevate nella voce 140. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva. • nel caso di copertura dell’investimento netto in una società estera, le coperture di investimenti in società estere le cui attività sono situate o sono gestite in un Paese o in una valuta differente dall’Euro, sono rilevate in maniera simile alle coperture di flussi finanziari: - la parte efficace della variazione di valore dello strumento di copertura è iscritta direttamente alla voce 140. “Riserve da valutazione” ed esposta nel Prospetto delle variazioni del patrimonio netto; - la parte inefficace dello strumento di copertura è iscritta invece alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura” di conto economico. L’utile o la perdita sullo strumento di copertura relativo alla parte efficace della copertura è classificato nel patrimonio netto ed è rilevato nel conto economico nel momento in cui l‘investimento netto nella società viene ceduto. Le variazioni di fair value rilevate nella voce 140. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva; • nel caso di operazioni di copertura generica, lo IAS 39 consente che oggetto di copertura di fair value dal rischio di tasso di interesse sia non solo una singola attività o passività finanziaria ma anche un importo monetario, contenuto in una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possa essere utilizzato per ridurre le oscillazioni di fair value delle poste coperte al modificarsi dei tassi di interesse di mercato. Non possono essere oggetto di copertura generica (macrohedging) importi netti rivenienti dallo sbilancio di attività e passività. Analogamente alle coperture di fair value, una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all’inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value dell’importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati di copertura, e se i risultati effettivi siano all’interno di un intervallo compreso fra l’ 80% ed il 125%. Il saldo, positivo o negativo, delle variazioni di valore, rispettivamente, delle attività e delle passività oggetto di copertura generica è rilevato nelle voci 90. dell’attivo o 70. del passivo, in contropartita della voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura” di conto economico. L’inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell’importo monetario coperto. La quota di inefficacia della copertura è comunque ricompresa nella voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura” di conto economico. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita degli elementi coperti, la rivalutazione/svalutazione iscritta nelle presenti voci è rilevata a conto economico tra gli interessi attivi o passivi, lungo la vita residua delle attività o passività finanziarie coperte. Nel caso in cui queste ultime vengano vendute o rimborsate, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. “Utili (perdite) da cessioni o riacquisto” di conto economico. 7 - Partecipazioni I criteri di iscrizione e valutazione delle partecipazioni regolate dagli IAS 27 Bilancio consolidato e separato, IAS 28 Partecipazioni in collegate e IAS 31 Partecipazioni in joint venture sono dettagliati nella Sezione 3. Area e metodi di consolidamento della Parte A.1. Le restanti partecipazioni - diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate alle voci 150. “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e 90. “Passività associate ad attività in via di dismissione” (si veda cap. 10) - sono classificate quali attività finanziarie disponibili per la vendita e attività finanziarie valutate al fair value e trattate in maniera corrispondente (si vedano cap. 2 e 5). 8 - Attività materiali La voce include: • terreni; • fabbricati; • mobili ed arredi; • impianti e macchinari; • altre macchine e attrezzature; ed è suddivisa nelle seguenti categorie: • attività ad uso funzionale; • attività detenute a scopo di investimento. Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. In questa categoria rientrano convenzionalmente anche i beni in attesa di essere locati nonché i beni in corso di costruzione destinati ad essere concessi in locazione finanziaria, unicamente per quei modelli di operatività di leasing finanziario che prevedono la “ritenzione dei rischi” in capo alla Società locatrice, fino al momento della presa in consegna del bene da parte del locatario e della decorrenza dei canoni di locazione finanziaria (si veda anche cap. 4 per operatività della specie con “trasferimento dei rischi”). UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 171 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) In questa voce sono rilevati anche i beni utilizzati dal Gruppo in qualità di locatario nell’ambito di contratti di leasing finanziario, ovvero quelli concessi dal Gruppo quale locatore nell’ambito di contratti di leasing operativo (affitto). Nelle attività materiali confluiscono inoltre le migliorie su beni di terzi qualora le stesse costituiscano spese incrementative relative ad attività identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell’attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all’utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi. Qualora le migliorie e spese incrementative siano relative ad attività materiali identificabili ma non separabili, le stesse sono invece incluse nella voce 160. “Altre attività”. Le attività detenute a scopo d’investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing finanziario) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito. Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla “messa in funzione” del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento). Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato. Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nell’esercizio nel quale sono sostenute, alla voce: 180. b) “Altre spese amministrative”, se riferite ad attività ad uso funzionale; ovvero: 220. “Altri oneri/proventi di gestione”, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento. Fanno eccezione gli investimenti immobiliari connessi a passività che riconoscono un rendimento collegato al fair value degli investimenti stessi. Per queste ultime attività materiali è utilizzato il modello del fair value ai sensi dello IAS 40 paragrafo 32A. Le immobilizzazioni a vita utile limitata vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile. Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti: • fabbricati • mobili • impianti elettronici • altre • migliorie apportate su beni di terzi non superiore a 50 anni; non superiore a 25 anni; non superiore a 15 anni; non superiore a 10 anni; non superiore a 25 anni. Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata o quelle il cui valore residuo è pari o maggiore al valore contabile dell’attività. I terreni e i fabbricati sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata. I fabbricati, invece, hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono ammortizzati. La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l’esercizio corrente e per quelli successivi viene rettificata. Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell’attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 200. “Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali” di conto economico. Qualora venga ripristinato il valore di un’attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività negli anni precedenti. 172 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Un’attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all’atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 270. “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”. 9 - Attività immateriali Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dal Gruppo e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri. Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi e brevetti. In questa voce sono comprese anche le attività immateriali utilizzate dal Gruppo quale locatario nell’ambito di contratti di leasing finanziario ovvero quelle concesse dal Gruppo quale locatore nell’ambito di contratti di leasing operativo (affitto). Le attività immateriali diverse dall’avviamento sono iscritte in bilancio al costo d’acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l’attività all’utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore. Le immobilizzazioni immateriali aventi durata limitata sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita utile. Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti: • software • altre attività immateriali non superiore a 10 anni; non superiore a 20 anni. Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi durata illimitata. Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell’attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 210. “Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali” di conto economico. Per le attività immateriali aventi durata illimitata, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce 210. “Rettifiche/ Riprese di valore nette su attività immateriali” di conto economico una perdita pari alla differenza tra i due valori. Qualora venga ripristinato il valore di un’attività immateriale, diversa dall’avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività negli anni precedenti. Un’attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all’atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 270. “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”. Avviamento L’avviamento è rappresentato dall’eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto, alla data di acquisto, degli attivi e dei passivi patrimoniali acquisiti. L’avviamento sulle acquisizioni di società controllate e joint ventures (consolidate proporzionalmente) è contabilizzato fra le attività immateriali, quello sulle acquisizioni di società collegate è contabilizzato fra le partecipazioni in collegate. L’avviamento è rilevato in bilancio al costo, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è assoggettato ad ammortamento. L’avviamento è annualmente sottoposto ad impairment test, in analogia al trattamento riservato alle attività immateriali aventi vita utile indefinita. A tal fine esso è allocato ai segmenti di attività operative del Gruppo, identificate con le unità generatrici di flussi finanziari (Cash Generating Units - CGU). La CGU rappresenta il livello minimo al quale l’avviamento è monitorato a livello di Gruppo ed è coerente con il modello di business adottato dallo stesso. Le rettifiche di valore dell’avviamento sono registrate nel conto economico alla voce 260. “Rettifiche di valore dell’avviamento”. Sull’avviamento non sono ammesse riprese di valore. Per ulteriori informazioni sulle attività immateriali, l’avviamento, le CGU ed i relativi test di impairment si veda anche la sezione 13.3 Attività immateriali - Altre informazioni della successiva Parte B. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 173 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) 10 - Attività non correnti in via di dismissione Attività non correnti o gruppi di attività/passività direttamente collegate, che costituiscono un insieme di unità generatrici di flussi finanziari, la cui vendita è altamente probabile, sono iscritte rispettivamente alle voci 150. “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e 90. “Passività associate ad attività in via di dismissione” al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di vendita. Il saldo positivo o negativo dei proventi e degli oneri (dividendi, interessi, ecc.) nonché delle valutazioni, come sopra determinate, di tali attività/ passività, al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce 310. “Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte” di conto economico. Le riserve da valutazione relative ad Attività non correnti in via di dismissione, registrate in contropartita delle variazioni di valore a tal fine rilevanti (si veda A1 Parte generale - Sezione 2 Principi generali di redazione), sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva. 11 - Fiscalità corrente e differita Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono contabilizzate come costo ed hanno la stessa competenza economica dei profitti che le hanno originate. Per tutte le differenze temporanee deducibili è rilevata un’attività fiscale anticipata (voce 140.b)) se si ritiene probabile che in futuro si realizzerà un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata tale attività. L’attività fiscale differita non viene rilevata qualora derivi dalla contabilizzazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che: • non rappresenta un’aggregazione aziendale; e • al momento dell’operazione non influenza né l’utile contabile né il reddito imponibile (perdita fiscale). Per tutte le differenze temporanee imponibili, è rilevata una passività fiscale differita (voce 80.b)) tranne nei casi in cui la differenza derivi: • dalla rilevazione iniziale dell’avviamento; o • dalla rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che: - non sia un’aggregazione aziendale; e - al momento dell’operazione, non influisca né sull’utile contabile né sul reddito imponibile (perdita fiscale). Le attività e le passività fiscali differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base della normativa fiscale in vigore o comunque di fatto in vigore al momento della loro rilevazione. Si rileva una passività fiscale differita per tutte le differenze temporanee imponibili derivanti da investimenti in società controllate o collegate e da partecipazioni in joint venture. Tuttavia non è rilevata alcuna passività fiscale differita qualora risultino soddisfatte entrambe le seguenti condizioni: • la controllante, l’investitore o il partecipante alla joint venture siano in grado di controllare i tempi dell’annullamento delle differenze temporanee; ed • è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si annullerà. L’attività fiscale differita per tutte le differenze temporanee deducibili derivanti da investimenti finanziari in società controllate, filiali e società collegate, e da partecipazioni in joint venture viene rilevata solo nella misura in cui è probabile che: • la differenza temporanea si annullerà nel prevedibile futuro; e • sarà disponibile un reddito imponibile a fronte del quale possa essere utilizzata la differenza temporanea. Le imposte differite attive e passive sono compensate quando dovute alla stessa autorità fiscale ed è riconosciuto dalla legge il diritto alla compensazione. Le imposte correnti e differite sono rilevate a conto economico alla voce 290. “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”, ad eccezione di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell’esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, quali, ad esempio, quelle relative a profitti o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita e quelle relative a variazioni del fair value di strumenti finanziari derivati di copertura dei flussi di cassa, le cui variazioni di valore sono rilevate direttamente nelle riserve da valutazione al netto delle tasse. 12 - Fondi per rischi e oneri Quiescenza e obblighi simili I fondi di quiescenza - accantonamenti relativi a benefici ai dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro - sono classificati come piani a contribuzione definita o come piani a benefici definiti, a seconda della natura del piano. 174 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit In particolare: • un piano a benefici definiti garantisce una serie di benefici che dipendono da fattori quali l’età, gli anni di servizio e le esigenze di compensazione. In questo caso il rischio attuariale e il rischio d’investimento ricadono in sostanza sull’impresa; • un piano a contribuzione definita è invece un piano in base al quale l’impresa versa dei contributi fissi. Il beneficio è dato dall’ammontare accumulato rappresentato dai contributi stessi e dal rendimento sui contributi. L’erogante non ha alcun rischio legato a questo tipo di beneficio, in quanto non ha l’obbligazione legale o implicita di pagare ulteriori contributi, qualora il fondo non detenga attività sufficienti per pagare i benefici a tutti i dipendenti. Di conseguenza il rischio attuariale e il rischio d’investimento ricadono in sostanza sul dipendente. Nel caso in cui tali fondi siano del primo tipo, ossia a benefici definiti, la determinazione dei valori attuali richiesti viene effettuata da un attuario esterno al Gruppo, con l’utilizzo del “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito”. Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l’anzianità complessiva raggiunta al momento dell’erogazione del beneficio. Più precisamente, l’importo contabilizzato come passività alla voce 120 Fondi per rischi e oneri - a) quiescenza e obblighi simili è pari al valore attuale dell’obbligazione alla data di riferimento del bilancio, più/meno eventuali utili/perdite attuariali non rilevati in bilancio in base al cosiddetto “metodo del corridoio”, che consente la non iscrizione degli stessi quando non eccedono il 10% del valore attuale dell’obbligazione ed il 10% del fair value di qualsiasi attività a servizio del piano, meno gli eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro già prestate ma non ancora rilevate, meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano e che serviranno a estinguere direttamente le obbligazioni. Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni (finanziate o non finanziate) connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro varia a seconda del Paese di allocazione della passività e viene determinato in base ai rendimenti di mercato alla data di riferimento del bilancio di obbligazioni di aziende primarie con durata media in linea con quella della passività stessa. Altri fondi I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando: • l’impresa ha un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato; • è probabile che sarà necessario l’esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione; e • può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione. Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività. Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame. In particolare, laddove l’effetto del differimento temporale nel sostenimento dell’onere sia rilevante, l’ammontare dell’accantonamento è determinato come il valore attuale del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l’obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione, al lordo delle imposte, tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro ed i rischi specifici connessi alla passività. I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell’onere diviene improbabile, l’accantonamento viene stornato. Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L’accantonamento dell’esercizio, registrato alla voce 190. “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri” del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni. Negli “altri fondi” sono comprese anche le obbligazioni concernenti i benefici spettanti agli agenti ed in particolare l’indennità suppletiva di clientela, l’indennità meritocratica, l’indennità contrattuale ed il patto di non concorrenza, che sono stati valutati come piani a prestazione definita e quindi le relative obbligazioni sono state calcolate utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda sopra al par. “quiescenza e obblighi simili”). 13 - Debiti e titoli in circolazione Nelle voci Debiti verso banche, Debiti verso clientela e Titoli in circolazione sono allocati gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi. Tali passività finanziarie sono registrate secondo il principio della data di regolamento ed inizialmente iscritte al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria. Dopo l’iniziale rilevazione, tali strumenti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 175 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) Gli strumenti di debito composti, collegati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici, sono considerati strumenti strutturati. Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati. Il derivato incorporato è iscritto al suo fair value e successivamente fatto oggetto di valutazione. Le variazioni di fair value sono iscritte a conto economico alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione”. Al contratto primario viene attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l’importo complessivo incassato ed il fair value del derivato incorporato. Gli strumenti convertibili in azioni proprie comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una passività finanziaria e di una componente del patrimonio netto iscritta alla voce 160. “Strumenti di capitale”, qualora il regolamento del contratto preveda la consegna fisica. In particolare, alla componente di patrimonio netto è attribuito il valore residuo risultante dopo aver dedotto dal valore complessivo dello strumento il valore determinato distintamente per una passività finanziaria senza clausola di conversione avente gli stessi flussi finanziari. La passività finanziaria viene iscritta e successivamente misurata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. I titoli in circolazione sono iscritti al netto degli ammontari riacquistati; la differenza tra il valore contabile della passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrato in conto economico alla voce 100. d) “Utili (perdite) da riacquisto di passività finanziarie”. Il successivo ricollocamento da parte dell’emittente è considerato come una nuova emissione senza generare alcun effetto economico. Si precisa che le esposizioni debitorie del Gruppo non prevedono covenants (si veda glossario negli allegati) che comportino la decadenza o la modifica dei benefici del termine, né sussistono operazioni che abbiano comportato la trasformazione delle stesse in strumenti di patrimonio (per i quali possa essere applicabile IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale, emanato dallo IASB, ma non ancora recepito da parte dell’Unione Europea). 14 - Passività finanziarie di negoziazione Le passività finanziarie detenute per finalità di negoziazione comprendono: • contratti derivati che non sono rilevati come strumenti di copertura; • obbligazioni a consegnare attività finanziarie in caso di operazioni allo scoperto; • passività finanziarie emesse con l’intento di riacquistarle a breve termine; • passività finanziarie che fanno parte di un portafoglio di strumenti finanziari considerato unitariamente e per il quale sussiste evidenza della gestione in un’ottica di negoziazione. Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell’operazione, ad eccezione dei contratti derivati da regolare con la consegna di uno strumento non quotato rappresentativo di capitale il cui fair value non può essere valutato attendibilmente, e che pertanto è valutato al costo. 15 - Passività finanziarie valutate al fair value Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, al momento della rilevazione iniziale, come passività finanziarie valutate al fair value, purchè: • tale designazione elimini o riduca notevolmente una mancanza di uniformità che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite; ovvero: • un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una strategia di investimento documentata internamente agli Organi Amministrativi della Società. Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle “Passività finanziarie di negoziazione”, con registrazione però dei profitti e delle perdite, realizzati e non, alla voce 110. “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. 16 - Operazioni in valuta Le operazioni in valute estere sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell’operazione. Le attività e passività monetarie sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura del periodo. Le differenze di cambio derivanti dalla liquidazione delle transazioni a tassi differenti da quello della data di transazione e le differenze di cambio 176 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit non realizzate su attività e passività monetarie in valuta non ancora concluse, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, sono rilevate alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione” di conto economico. Le differenze di cambio derivanti da un elemento monetario, che è parte dell’investimento netto dell’impresa in un’entità estera le cui attività sono situate o sono gestite in un Paese o in una valuta differente dall’Euro, sono inizialmente classificate nel patrimonio netto dell’impresa e rilevate nel conto economico al momento della dismissione dell’investimento netto. Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il cambio storico, mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine periodo; in questo caso le differenze di cambio sono rilevate: • in conto economico se l’attività o la passività è classificata nel portafoglio di negoziazione; • nelle riserve da valutazione se l’attività è classificata come disponibile per la vendita. Le operazioni di copertura di un investimento netto in valuta in un’entità estera sono rilevate contabilmente in modo similare alle operazioni di copertura di flussi finanziari: • la parte dell’utile o della perdita dello strumento di copertura che costituisce una copertura efficace è rilevata immediatamente nelle riserve da valutazione; • la parte inefficace è invece iscritta nel conto economico alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”. Le attività e le passività delle entità estere consolidate integralmente sono convertite al tasso di cambio alla data di riferimento della situazione contabile, mentre le voci del conto economico sono convertite al cambio medio del periodo. Le differenze che scaturiscono dall’uso dei tassi di chiusura e della media ponderata dei tassi di cambio e dalla rivalutazione del saldo netto iniziale delle attività di una società estera al tasso di chiusura sono classificate direttamente nelle riserve da valutazione. L’eventuale avviamento derivante dall’acquisizione di un’entità estera le cui attività sono gestite in una valuta differente dall’Euro e qualsiasi conseguente rettifica al fair value dei valori contabili di attività e passività, sono contabilizzati come attività e passività di tale entità estera e convertite al cambio alla data di chiusura del bilancio. In caso di cessione di un’entità estera il valore complessivo delle differenze di cambio relative a tale società, classificate nell’ambito del patrimonio netto, è rilevato come provento/onere nell’esercizio nel quale la plusvalenza o la minusvalenza di cessione è rilevata. Tutte le differenze di cambio rilevate tra le riserve da valutazione nel patrimonio netto sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva. 17 - Attività e passività assicurative L’IFRS 4 definisce contratti assicurativi quei contratti in base ai quali una parte (l’assicuratore) accetta un rischio assicurativo significativo da un terzo (l’assicurato), concordando di risarcire quest’ultimo nel caso in cui subisca danni conseguenti a uno specifico evento futuro incerto. In sintesi, il trattamento contabile di tali prodotti prevede l’iscrizione: • alla voce 160. “Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa” di conto economico dei premi lordi, comprensivi di tutti gli importi maturati durante l’esercizio a seguito della stipula dei contratti di assicurazione, al netto degli annullamenti. Analogamente anche i premi ceduti nell’esercizio ai riassicuratori sono iscritti nella medesima voce; • alla voce 130. “Riserve tecniche” del passivo degli impegni verso gli assicurati, calcolati analiticamente per ciascun contratto con il metodo prospettivo, sulla base delle ipotesi demografiche/finanziarie correntemente utilizzate dal mercato; • alla voce 110. “Riserve tecniche a carico dei riassicuratori” dell’attivo degli impegni a carico dei riassicuratori. 18 - Altre informazioni Aggregazioni aziendali Un’aggregazione aziendale consiste nell’unione di imprese o attività aziendali distinte in un unico soggetto tenuto alla redazione del bilancio. Un’aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo (acquirente) e controllata (acquisita). Un’aggregazione aziendale può anche prevedere l’acquisto dell’attivo netto di un’altra impresa, incluso l’eventuale avviamento, oppure l’acquisto del capitale dell’altra impresa (fusioni e conferimenti). In base a quanto disposto dall’IFRS 3, le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto che prevede le seguenti fasi: • identificazione dell’acquirente; • determinazione del costo dell’aggregazione aziendale; e: • allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell’aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 177 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) In particolare, il costo di una aggregazione aziendale è determinato come la somma complessiva dei fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti rappresentativi di capitale emessi, in cambio del controllo dell’acquisito, cui è aggiunto qualunque costo direttamente attribuibile all’aggregazione aziendale. La data di acquisizione è la data in cui si ottiene effettivamente il controllo sull’acquisito. Quando l’acquisizione viene realizzata con un’unica operazione di scambio, la data dello scambio coincide con quella di acquisizione. Qualora l’aggregazione aziendale sia realizzata tramite più operazioni di scambio: • il costo dell’aggregazione è il costo complessivo delle singole operazioni; e • la data dello scambio è la data di ciascuna operazione di scambio (cioè la data in cui ciascun investimento è iscritto nel bilancio della società acquirente), mentre la data di acquisizione è quella in cui si ottiene il controllo sull’acquisito. Il costo di un’aggregazione aziendale viene allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisito ai relativi fair value alla data di acquisizione. Le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisito sono rilevate separatamente alla data di acquisizione solo se, a tale data, esse soddisfano i criteri seguenti: • nel caso di un’attività diversa da un’attività immateriale, è probabile che gli eventuali futuri benefici economici connessi affluiscano all’acquirente ed è possibile valutarne il fair value attendibilmente; • nel caso di una passività diversa da una passività potenziale, è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà richiesto l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici ed è possibile valutarne il fair value attendibilmente; • nel caso di un’attività immateriale o di una passività potenziale, il relativo fair value può essere valutato attendibilmente. La differenza positiva tra il costo dell’aggregazione aziendale e l’interessenza dell’acquirente al fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili, deve essere contabilizzata come avviamento. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale è valutato al relativo costo, ed è sottoposto con cadenza almeno annuale ad impairment test. In caso di differenza negativa viene effettuata una nuova misurazione. Tale differenza negativa, se confermata, è rilevata immediatamente come ricavo a conto economico. Derecognition È la cancellazione dallo stato patrimoniale di un’attività o passività finanziaria rilevata precedentemente. Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie è necessario, secondo IAS 39, verificare se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla cancellazione sono applicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti: • la parte comprende soltanto i flussi di cassa relativi ad un’attività finanziaria (o ad un gruppo di attività) che sono identificati specificamente (ad esempio la sola quota interessi di pertinenza dell’attività); • la parte comprende i flussi di cassa secondo una ben individuata quota percentuale del loro totale (ad esempio il 90% di tutti i flussi di cassa derivanti dall’attività); • la parte comprende una ben individuata quota di flussi di cassa specificamente identificati (ad esempio il 90% dei flussi di cassa della sola quota interessi di pertinenza dell’attività). In assenza dei citati requisiti, le norme sull’eliminazione devono trovare applicazione all’attività finanziaria (o gruppo di attività finanziarie) nella sua interezza. Le condizioni per l’integrale cancellazione di un’attività finanziaria sono l’estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad una controparte esterna al Gruppo dei diritti all’incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività. I diritti all’incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell’attività, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through): • non sussiste l’obbligo da parte del Gruppo a corrispondere importi non incassati dall’attività originaria; • è vietata la vendita o la costituzione in garanzia dell’attività originaria, salvo quando questa è a garanzia della obbligazione a corrispondere flussi finanziari; • il Gruppo è obbligato a trasferire senza alcun ritardo tutti i flussi finanziari che incassa e non ha diritto ad investirli, ad eccezione di investimenti in disponibilità liquide durante il breve periodo tra la data di incasso e quella di versamento, a condizione che vengano riconosciuti anche gli interessi maturati nel periodo. 178 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Inoltre, l’eliminazione di un’attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati effettivamente trasferiti (true sale). In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell’attività (o gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività. Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l’attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passività corrispondente all’importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati sull’attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività. Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un’attività finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli. Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione il Gruppo non procede alla cancellazione delle attività finanziarie in caso di acquisto dell’equity tranche o di fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che determinino il mantenimento in capo al Gruppo del rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato. Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attività oggetto delle transazioni non vengono cancellate dal bilancio poiché i termini delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i rischi e benefici ad esse associati. Azioni proprie La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest’ultimo per il controvalore degli acquisti ed in aumento per il controvalore delle vendite. Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie ed il relativo costo di riacquisto, al netto delle eventuali tasse, è rilevata anch’essa direttamente in contropartita al patrimonio netto. Leasing finanziario Sono contratti di leasing finanziario quelli che trasferiscono al locatario sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Non necessariamente al termine del contratto la titolarità del bene è trasferita al locatario. La realtà sostanziale e finanziaria di tali contratti è che il locatario acquisisce i benefici economici derivanti dall’uso del bene locato per la maggior parte della sua vita economica, a fronte dell’impegno di pagare al locatore un corrispettivo che approssima il fair value del bene ed i relativi costi finanziari. L’iscrizione, nel bilancio del locatore, avviene pertanto nel seguente modo: • all’attivo, il valore del credito erogato, al netto della quota capitale delle rate di leasing scadute e pagate da parte del locatario; • al conto economico, gli interessi attivi. Per quanto concerne la contabilizzazione in capo al locatario si rimanda ai cap. 8 - Attività materiali e 9 - Attività immateriali. Factoring I crediti acquisiti nell’ambito dell’attività di factoring sono iscritti e mantenuti in bilancio limitatamente agli importi erogati al cedente a titolo di anticipo del corrispettivo per il portafoglio ceduto pro-solvendo. I crediti acquistati pro soluto sono iscritti come tali previo accertamento della inesistenza di clausole contrattuali che facciano venire meno l’effettivo sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici. Operazioni di pronti contro termine I titoli ricevuti nell’ambito di un’operazione che contrattualmente ne preveda l’obbligo di successiva vendita ed i titoli consegnati nell’ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda l’obbligo di riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titolo acquistato con accordo di rivendita, l’importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o banche, ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, ovvero fra le passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi. Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista contrattualmente. Trattamento di fine rapporto del personale Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una “prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti”, pertanto la sua iscrizione in Bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l’attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno al Gruppo utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda cap. 12 - Fondi per rischi ed oneri - quiescenza e obblighi simili). Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l’anzianità complessiva raggiunta al momento dell’erogazione del beneficio. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 179 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 (o sino alla data di scelta del dipendente - compresa tra l’01.01.2007 e il 30.6.2007 - nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare) rimangono in azienda e continuano ad essere considerate come una “prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti” e sono pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri. Le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 (data di applicazione del Dlgs n. 252) (o dalla data compresa tra l’1.1.2007 e il 30.06.2007) destinate, a scelta del dipendente, a forme di previdenza complementare o lasciate in azienda, e dalla stessa (in caso di società con più di 50 dipendenti) versate al fondo di Tesoreria dell’INPS, sono state invece considerate come un piano a ‘contribuzione definita’. I costi relativi al trattamento di fine rapporto maturato nell’anno sono iscritti a conto economico alla voce 180.a) “Spese amministrative: spese per il personale” ed includono gli interessi maturati nell’anno (interest cost) sull’obbligazione già in essere alla data della riforma. Le quote maturate nell’anno e versate alla Previdenza Complementare o al Fondo Tesoreria dell’INPS sono rilevate nell’ambito della voce “Indennità di fine rapporto”. Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività ed il valore attuale dell’obbligazione a fine periodo, sono iscritti in base al metodo del “corridoio”, ossia solo quando eccedono il 10% del valore attuale dell’obbligazione stessa a fine periodo. L’eventuale eccedenza viene riconosciuta a conto economico con ammortamento sulla rimanente vita lavorativa media prevista dei dipendenti che partecipano al piano, a decorrere dall’esercizio successivo. Pagamenti basati su azioni Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro, basati su azioni rappresentative del capitale, che consistono nell’assegnazione di: • diritti a sottoscrivere aumenti di capitale a pagamento (stock option propriamente dette); • diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi (cosiddette performance share); • azioni sottoposte a clausole di indisponibilità (cosiddette restricted share). In considerazione della difficoltà di valutare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute come contropartita degli strumenti rappresentativi del capitale della Capogruppo, viene fatto riferimento al fair value di questi ultimi, misurato alla data della loro assegnazione. Il fair value dei pagamenti regolati con l’emissione di azioni è rilevato come costo a conto economico alla voce 180.a) “Spese amministrative: spese per il personale” in contropartita della voce 170. “Riserve” del passivo, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione. Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni e regolati per cassa, le prestazioni ottenute e le passività assunte sono misurate al fair value di queste ultime, iscritte alla voce 100. “Altre passività”. Fino a quando la passività non viene estinta, il fair value è ricalcolato a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento, rilevando alla voce 180. “Spese amministrative” tutte le variazioni di fair value. Altri benefici ai dipendenti a lungo termine I benefici per i dipendenti a lungo termine - quali ad esempio quelli derivanti da premi di anzianità, erogati al raggiungimento di una predefinita anzianità di servizio - sono iscritti alla voce 100. “Altre passività” in base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata anche in questo caso da un attuario esterno al Gruppo utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda cap. 12. Fondi per rischi ed oneri - quiescenza e obblighi simili). Per questa tipologia di benefici si precisa che gli utili/perdite attuariali sono rilevati immediatamente a conto economico, senza utilizzare il “metodo del corridoio”. Garanzie rilasciate e derivati su crediti ad esse assimilati Il valore di prima iscrizione della garanzie rilasciate è pari al loro fair value, che normalmente corrisponde all’importo ricevuto al momento dell’emissione della garanzia. Le garanzie rilasciate ed i derivati su crediti ad esse assimilati ai sensi dello IAS 39 (ovvero contratti nei quali è previsto che l’emittente effettui dei pagamenti prestabiliti al fine di risarcire l’assicurato di una perdita effettiva subita per inadempienza di un determinato debitore al pagamento dovuto alla scadenza prevista di uno strumento di debito), sono rilevati alla voce 100. “Altre passività”. Successivamente alla rilevazione iniziale, le garanzie rilasciate sono valutate al maggiore tra l’importo rilevato inizialmente, al netto dell’eventuale quota ammortizzata, e la stima dell’ ammontare richiesto per adempiere a tali obbligazioni. Gli effetti della valutazione, correlati all’eventuale deterioramento del sottostante, sono iscritti alla medesima voce patrimoniale in contropartita della voce 130.d “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie” di conto economico. 180 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit CONTO ECONOMICO Interessi attivi e passivi Gli interessi attivi e passivi ed i proventi ed oneri assimilati sono relativi alle disponibilità liquide, agli strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, valutati al fair value o disponibili per la vendita aventi natura monetaria, alle attività finanziarie detenute fino alla scadenza, ai crediti, ai debiti e ai titoli in circolazione. Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel conto economico per tutti gli strumenti valutati secondo il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli interessi comprendono anche il saldo netto, positivo o negativo, dei differenziali e dei margini relativi a contratti derivati finanziari: • di copertura di attività e passività che generano interessi; • classificati nel portafoglio di negoziazione ma gestionalmente collegati ad attività/passività valutate al fair value (fair value option); • connessi gestionalmente con attività/passività classificate nel portafoglio di negoziazione e che prevedono la liquidazione di differenziali o di margini su più scadenze. Commissioni Le commissioni sono iscritte in base al criterio della competenza. In particolare, le commissioni di negoziazione derivanti dall’operatività in titoli sono rilevate al momento della prestazione del servizio. Le commissioni di gestione del portafoglio, di consulenza e di gestione sui fondi comuni di investimento sono riconosciute in base alla durata del servizio. Sono escluse le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate tra gli interessi. Dividendi I dividendi sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione. DEFINIZIONI RILEVANTI A FINI IAS/IFRS Si illustrano, qui di seguito, i principali concetti introdotti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltre a quelli già trattati nei capitoli precedenti. Costo ammortizzato Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment). Il criterio dell’interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un’attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell’attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti. Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l’erogazione o l’acquisto di un’attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell’operazione. I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori, e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione. Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie Ad ogni data di riferimento del bilancio si procede a determinare se vi è qualche obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore. Un’attività o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore e le perdite per riduzione di valore sono contabilizzate se, e soltanto se, vi è l’obiettiva evidenza di una riduzione di valore in seguito a uno o più eventi che si sono verificati dopo la rilevazione iniziale dell’attività e tale evento di perdita ha un impatto sui futuri flussi finanziari dell’attività che può essere stimato attendibilmente. La riduzione di valore può anche essere causata non da un singolo evento separato ma dall’effetto combinato di diversi eventi. Le perdite attese come risultato di eventi futuri, indipendentemente dalla loro probabilità di verificarsi, non sono rilevate. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 181 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) L’obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore include dati rilevabili che giungono all’attenzione in merito ai seguenti eventi: • significative difficoltà finanziarie dell’emittente o del debitore; • violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale; • concessione al beneficiario di un’agevolazione che la banca ha preso in considerazione prevalentemente per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria dello stesso e che altrimenti non avrebbe concesso; • ragionevole probabilità che il beneficiario dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria; • scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie. Tuttavia, la scomparsa di un mercato attivo dovuta al fatto che gli strumenti finanziari della società non sono più pubblicamente negoziati non è evidenza di una riduzione di valore; • dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie sin dal momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non può essere ancora identificata con le singole attività finanziarie nel gruppo, ivi inclusi: - cambiamenti sfavorevoli nello stato dei pagamenti dei beneficiari nel gruppo; oppure - condizioni economiche locali o nazionali che sono correlate alle inadempienze relative alle attività all’interno del gruppo. L’obiettiva evidenza di riduzione di valore per un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale include informazioni circa importanti cambiamenti con un effetto avverso che si sono verificati nell’ambiente tecnologico, di mercato, economico o legale in cui l’emittente opera, e indica che il costo dell’investimento può non essere recuperato. Una diminuzione significativa o prolungata di fair value di un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale al di sotto del suo costo è inoltre un’evidenza obiettiva di riduzione di valore. Se sussistono evidenze obiettive che si è incorsi in una perdita per riduzione di valore su crediti o su attività finanziarie detenute sino alla scadenza (iscritti al costo ammortizzato), l’importo della perdita viene misurato come la differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati (escludendo perdite di credito future che non si sono ancora manifestate) attualizzati al tasso di interesse effettivo originale dell’attività finanziaria. L’importo della perdita viene rilevato alla voce 130. di conto economico tra le “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento” ed il valore contabile dell’attività viene ridotto. Se le condizioni di un finanziamento, credito o attività finanziaria detenuta sino alla scadenza sono rinegoziate o diversamente modificate a causa delle difficoltà finanziarie del debitore, una riduzione di valore è misurata utilizzando il tasso originario di interesse effettivo prima della modifica delle condizioni. I flussi finanziari relativi ai crediti a breve termine non sono attualizzati se l’effetto dell’attualizzazione è irrilevante. Se un credito o un’attività finanziaria detenuta sino alla scadenza ha un tasso di interesse variabile, il tasso di attualizzazione per valutare eventuali perdite per riduzione di valore è il tasso corrente di interesse effettivo alla data determinato secondo contratto. Il calcolo del valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati di un’attività finanziaria con pegno riflette i flussi finanziari che possono risultare dal pignoramento meno i costi per l’ottenimento e la vendita del pegno. Una diminuzione di fair value dell’attività finanziaria al di sotto del suo costo o costo ammortizzato non è tuttavia necessariamente indicazione di riduzione di valore (per esempio, una diminuzione di fair value di un investimento in uno strumento di debito che risulti da un aumento nel tasso di interesse privo di rischio). L’evidenza obiettiva della riduzione di valore viene dapprima valutata individualmente, se però viene determinato che non esiste alcuna evidenza obiettiva di riduzione di valore individuale, allora tale attività viene inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche similari di rischio di credito e valutata collettivamente. Gli approcci fondati su una formula o su metodi statistici possono essere utilizzati per determinare le perdite per riduzione di valore di un gruppo di attività finanziarie. Eventuali modelli utilizzati incorporano l’effetto del valore temporale del denaro, considerano i flussi finanziari per tutta la vita residua di un’attività (non soltanto l’anno successivo) e non danno origine a una perdita per riduzione di valore al momento della rilevazione iniziale di un’attività finanziaria. Essi tengono altresì conto dell’esistenza di perdite già sostenute ma non ancora manifeste nel gruppo di attività finanziarie alla data di valutazione, sulla base di esperienze storiche di perdite per attività con caratteristiche di rischio di credito simili a quelle del gruppo considerato. Il processo per la stima della riduzione di valore considera tutte le esposizioni di credito, non soltanto quelle di bassa qualità di credito, che riflettono un serio deterioramento delle posizioni. Riprese di valore Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e la diminuzione può essere oggettivamente collegata a un evento che si è verificato dopo che la riduzione di valore è stata rilevata (quale un miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore), la perdita per riduzione di valore rilevata precedentemente è stornata. L’importo dello storno viene rilevato nel conto economico alla voce 130. “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento”, salvo quanto precisato per i titoli azionari classificati tra le attività finanziarie disponibili per la vendita (si veda cap. 2). Il ripristino di valore non determina, alla data in cui il valore originario dell’attività finanziaria è ripristinato, un valore contabile superiore al costo ammortizzato che si sarebbe avuto alla stessa data nel caso in cui la perdita per riduzione di valore non fosse stata rilevata. 182 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit A.3 - Informativa sul fair value La presente sezione comprende la disclosure sugli strumenti finanziari oggetto di riclassificazione da un portafoglio ad un altro, secondo le regole previste dallo IAS 39, e l’informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 7. Il fair value (valore equo) è il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all’importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento. Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato più vantaggioso al quale il Gruppo ha accesso (Mark to Market). Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono. Qualora le quotazioni di mercato non risultino disponibili, il Gruppo ricorre a modelli valutativi (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull’attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena e costante consistenza. Dette metodologie utilizzano input basati sui prezzi formatisi in transazioni recenti nello strumento oggetto di valutazione e/o prezzi/quotazioni di strumenti aventi caratteristiche analoghe in termini di profilo di rischio. Questi prezzi/quotazioni risultano, infatti, rilevanti al fine di determinare i parametri significativi, in termini di rischio credito, rischio liquidità e rischio prezzo, dello strumento oggetto di valutazione. Il riferimento a tali parametri “di mercato” consente di limitare la discrezionalità nella valutazione, garantendo al contempo la verificabilità del risultante fair value. Qualora, per uno o più fattori di rischio, non risulti possibile riferirsi a dati di mercato i modelli valutativi impiegati utilizzano come input stime basate su dati storici. A ulteriore garanzia dell’oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, il Gruppo pone in essere: • processi di verifica indipendente del prezzo (Independent Price Verification o IPV); • rettifiche di valore di vigilanza (Fair Value Adjustment o FVA). I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi delle posizioni di negoziazione siano mensilmente verificati da unità di Risk Management indipendenti dalle unità che assumono l’esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l’adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l’eventuale “eseguibilità” della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall’infoprovider per ottenere il dato. Il processo di verifica indipendente del prezzo è integrato dal calcolo di ulteriori rettifiche di valore di vigilanza (Fair Value Adjustment), riconosciute anche a fini contabili per tenere conto dei rischi connessi sia alla scarsa liquidità delle posizioni sia ai modelli valutativi utilizzati. A.3.1 Trasferimenti tra portafogli Le modifiche allo IAS 39 ed all’IFRS 7 “Riclassificazione delle attività finanziarie” approvate dallo IASB nel 2008 permettono, successivamente all’iscrizione iniziale, la riclassificazione di determinate attività finanziarie fuori dai portafogli “detenute per la negoziazione” e “disponibili per la vendita”. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 183 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) In particolare, possono essere riclassificate: • quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita che avrebbero soddisfatto la definizione prevista dai principi contabili internazionali per il portafoglio crediti (se tali attività non fossero state classificate rispettivamente come detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita alla rilevazione iniziale) se l’entità ha l’intenzione e la capacità di possederle nel prevedibile futuro o fino a scadenza; • “solo in rare circostanze” quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione che al momento della loro iscrizione non soddisfacevano la definizione di crediti. Nella tabella seguente sono riportati, suddivisi in base alle tipologie di strumenti finanziari ed ai portafogli interessati, il valore di bilancio ed il fair value al 31 dicembre 2010 delle attività oggetto di riclassificazione nel secondo semestre 2008 e nel primo semestre 2009. Sono inoltre riportate le componenti reddituali relative a tali attività, distinguendo fra quelle che si sarebbero registrate se il trasferimento non fosse stato effettuato e quelle effettivamente registrate, nel conto economico o nel patrimonio netto. Tali componenti reddituali, al lordo delle imposte, sono ulteriormente distinte tra quelle “valutative”, comprensive di eventuali rettifiche di valore, e le “altre”, comprensive degli interessi e degli utili/perdite da cessione generati dalle attività trasferite. L’effetto netto che si sarebbe quindi rilevato a conto economico nel 2010 se non si fosse proceduto alle riclassificazioni sarebbe stato positivo per 998.230 migliaia di euro, mentre quello effettivamente rilevato è stato positivo per 591.306 migliaia di euro. (migliaia di €) A.3.1.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessiva TIPOLOGIA STRUMENTO FINANZIARIO (1) PORTAFOGLIO DI PROVENIENZA (2) PORTAFOGLIO DI DESTINAZIONE (3) Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza A. Titoli di debito VALORE CONTABILE AL 31.12.2010 (4) COMPONENTI REDDITUALI IN ASSENZA DEL TRASFERIMENTO (ANTE IMPOSTE) FAIR VALUE AL 31.12.2010 (5) VALUTATIVE (6) 13.284.262 12.415.173 ALTRE (7) VALUTATIVE (8) ALTRE (9) 329.182 586.635 (26.941) 559.177 18.497 18.497 660 1.249 660 1.400 203.648 207.355 6.342 12.037 - 11.506 Crediti verso banche 4.675.721 4.694.807 285 176.678 (3.100) 202.940 Crediti verso clientela 7.933.976 7.056.361 315.451 369.811 (24.501) 318.396 Crediti verso banche 73.172 73.152 1 9.551 - 9.374 Crediti verso clientela 379.248 - 365.001 - 6.443 - 17.309 - - 15.561 - 625.426 633.879 21.680 60.733 - 59.070 - - - - - - - - - - - - Crediti verso banche 278.822 279.287 15.899 28.609 - 26.596 Crediti verso clientela 346.604 354.592 5.781 32.124 - 32.474 Crediti verso banche - - - - - - Crediti verso clientela - - - - - - 13.909.688 13.049.052 350.862 647.368 (26.941) 618.247 B. Titoli di capitale Attività finanziarie detenute Attività finanziarie per la negoziazione disponibili per la vendita C. Finanziamenti Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie disponibili per la vendita COMPONENTI REDDITUALI REGISTRATE NELL’ESERCIZIO (ANTE IMPOSTE) Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza D. Quote di O.I.C.R. Attività finanziarie detenute Attività finanziarie per la negoziazione disponibili per la vendita Totale Si precisa che i titoli di debito riclassificati nel portafoglio crediti verso clientela comprendono prodotti strutturati di credito (diversi dai contratti derivati e dagli strumenti finanziari contenenti derivati incorporati) per un valore di bilancio a fine esercizio di 6.104.173 migliaia di euro. 184 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Si rende noto che nel corso dell’esercizio 2010 non si è proceduto ad alcuna ulteriore riclassificazione e pertanto la tavola A.3.1.2 “Attività finanziarie riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima del trasferimento” nonché l’informativa di cui al punto A.3.1.4 “Tasso di interesse effettivo e flussi finanziari attesi dalle attività riclassificate” non sono fornite. A.3.1.3. Trasferimento di attività finanziarie detenute per la negoziazione Nel corso del secondo semestre 2008 e del primo semestre 2009 in applicazione della previsione dell’art. 2 del citato Reg. CE 1004/2008 secondo il quale “l’attuale crisi finanziaria è considerata come una di tali circostanze rare che possono giustificare l’uso di questa possibilità [di riclassificazione] da parte delle società”, il Gruppo ha proceduto a riclassificare attività finanziarie detenute per la negoziazione costituite da prodotti strutturati di credito (non derivati) ed altri titoli di debito emessi da Stati, enti pubblici, imprese ed istituzioni finanziarie ed Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bonds e Pfandbriefe), diverse dai contratti derivati e dagli strumenti finanziari contenenti derivati incorporati. A.3.2 Gerarchia del fair value Il principio IFRS 7 prevede la classificazione degli strumenti oggetto di valutazione al fair value in funzione del grado di osservabilità degli input utilizzati per il pricing. Sono previsti, in particolare, tre livelli: • Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi; • Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili sul mercato; • Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input non osservabili sul mercato. Le tabelle seguenti riportano pertanto la ripartizione dei portafogli di attività e passività finanziarie valutati al fair value in base ai menzionati livelli e le variazioni annue intervenute rispettivamente nelle attività e passività della specie classificate di livello 3. (migliaia di €) A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value ATTIVITÀ/PASSIVITÀ FINANZIARIE MISURATE AL FAIR VALUE 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4. Derivati di copertura Totale 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Passività finanziarie valutate al fair value 3. Derivati di copertura Totale CONSISTENZE AL 31.12.2010 CONSISTENZE AL 31.12.2009 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 32.622.072 16.281.851 34.542.540 416 83.446.879 12.980.446 1.091 12.981.537 86.116.427 9.484.236 15.252.294 11.367.544 122.220.501 97.446.943 1.216.810 9.679.759 108.343.512 3.812.903 1.311.769 5.308.356 239 10.433.267 3.671.747 51.079 3.722.826 40.685.267 8.883.431 20.598.846 196.252 70.363.796 14.813.614 49.661 14.863.275 90.037.265 5.594.560 9.065.775 11.464.852 116.162.452 96.632.056 1.560.578 9.859.787 108.052.421 3.171.569 541.694 5.059.334 1.006 8.773.603 2.599.545 51.897 9.499 2.660.941 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 185 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili (SEGUE) (migliaia di €) A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value (livello 3) MOVIMENTI DEL 2010 ATTIVITÀ FINANZIARIE 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Acquisti 2.2 Profitti imputati a 2.2.1 Conto Economico - di cui Plusvalenze 2.2.2 Patrimonio netto 2.3 Trasferimenti da altri livelli 2.4 Altre variazioni in aumento 3. Diminuzioni 3.1 Vendite 3.2 Rimborsi 3.3 Perdite imputate a: 3.3.1 Conto Economico - di cui Minusvalenze 3.3.2 Patrimonio netto 3.4 Trasferimenti ad altri livelli 3.5 Altre variazioni in diminuzione 4. Rimanenze finali DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE VALUTATE AL FAIR VALUE DISPONIBILI PER LA VENDITA DI COPERTURA 3.171.569 10.761.125 7.877.912 885.422 885.422 859.107 X 1.979.542 18.249 10.119.791 6.623.716 403.957 831.599 831.599 822.294 X 2.065.614 194.905 3.812.903 541.694 1.381.652 15.000 41.434 41.434 X 1.103.447 221.771 611.577 12.033 132.520 11.259 11.259 X 455.104 661 1.311.769 5.059.334 2.178.950 1.303.420 122.269 50.194 39.365 72.075 448.084 305.177 1.929.928 1.262.737 119.193 163.024 68.740 37.683 94.284 286.213 98.761 5.308.356 1.006 602 602 602 602 1.369 1.032 337 239 (migliaia di €) A.3.2.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value (livello 3) MOVIMENTI DEL 2010 PASSIVITÀ FINANZIARIE 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Emissioni 2.2 Perdite imputate a: 2.2.1 Conto Economico - di cui Minusvalenze 2.2.2 Patrimonio netto 2.3 Trasferimenti da altri livelli 2.4 Altre variazioni in aumento 3. Diminuzioni 3.1 Rimborsi 3.2 Riacquisti 3.3 Profitti imputati a: 3.3.1 Conto Economico - di cui Plusvalenze 3.3.2 Patrimonio netto 3.4 Trasferimenti ad altri livelli 3.5 Altre variazioni in diminuzione 4. Rimanenze finali 186 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE VALUTATE AL FAIR VALUE DI COPERTURA 2.599.545 5.343.796 1.320.021 915.797 915.797 724.957 X 1.997.541 1.110.437 4.271.594 351.922 251.457 968.542 968.542 968.542 X 2.620.765 78.908 3.671.747 51.897 989 X 989 1.807 X 1.807 51.079 9.499 9.499 9.499 - I parametri non osservabili sui mercati utilizzati per la valutazione degli strumenti allocati al Livello 3 (già oggetto di aggiustamenti di FV ad apprezzare i limiti delle stime) si riferiscono a: (i) la determinazione del livello di merito creditizio del debitore o degli underlying portfolios ove riferiti ad esposizioni di tipo ABS; (ii) le assunzioni (distribuzione dei flussi finanziari, sommatoria delle parti) contenute nei modelli utilizzati a misurare gli investimenti Equity ed OICR; (iii) i parametri di volatilità, di correlazione ed agli spread creditizi utilizzati a misurare alcune tipologie di structured derivatives. La sensitivity ad una variazione dei suddetti fattori di rischio si riferisce/collega principalmente ai parametri utilizzati a stimare il merito creditizio degli strumenti. A.3.3 Informativa sul c.d. “day one profit/loss” Il valore di iscrizione in bilancio degli strumenti finanziari è pari al loro fair value alla medesima data. Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli al fair value rilevato a conto economico, il fair value alla data di iscrizione è normalmente assunto pari all’importo incassato o corrisposto. Nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione (si vedano cap. 1 e 14 della precedente Parte A.2) e degli strumenti valutati al fair value (si vedano cap. 5 e 15 della precedente Parte A.2), l’eventuale differenza rispetto all’importo incassato o corrisposto è iscritta a conto economico nelle voci di pertinenza. L’utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi precedentemente descritti di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e le rettifiche di valore a fronte del rischio modello assicurano che l’ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall’utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione delle rettifiche di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all’utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico bensì a rettifica del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L’iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno delle menzionate rettifiche. Si segnala che il saldo delle rettifiche di valore a fronte del rischio modello si è modificato da 144.674 migliaia di euro al 31 dicembre 2009 a 148.146 migliaia di euro al 31 dicembre 2010. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 187 Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato Attivo Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione Voce 20 Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30 Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita Voce 40 Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Voce 50 Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60 Sezione 7 - Crediti verso la clientela - Voce 70 Sezione 8 - Derivati di copertura - Voce 80 Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 90 Sezione 10 - Le partecipazioni - Voce 100 Sezione 11 - Riserve tecniche a carico dei riassicuratori Voce 110 Sezione 12 - Attività materiali - Voce 120 Sezione 13 - Attività immateriali - Voce 130 Sezione 14 - Le attività fiscali e le passività fiscali Voce 140 dell’attivo e voce 80 del passivo Sezione 15 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate - Voce 150 dell’Attivo e voce 90 del Passivo Sezione 16 - Altre attività - Voce 160 190 190 Passivo Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione 223 223 224 225 226 227 228 1 2 3 4 5 6 7 - Sezione 8 Sezione 9 Sezione 10 Sezione 11 Sezione 12 Sezione 13 Sezione 14 Sezione 15 - Sezione 16 - Debiti verso banche - Voce 10 Debiti verso clientela - Voce 20 Titoli in circolazione - Voce 30 Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40 Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50 Derivati di copertura - Voce 60 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 70 Passività fiscali - Voce 80 Passività associate ed attività in via di dismissione Voce 90 Altre passività - Voce 100 Trattamento di fine rapporto del personale Voce 110 Fondi per rischi e oneri - Voce 120 Riserve tecniche - Voce 130 Azioni rimborsabili - Voce 150 Patrimonio del gruppo - Voci 140, 170, 180, 190, 200 e 220 Patrimonio di pertinenza di terzi - Voce 210 Altre informazioni 190 192 194 195 196 198 200 201 202 206 207 209 218 221 222 229 229 229 230 231 231 234 234 234 237 238 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 189 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato Attivo Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 Al 31 dicembre 2010 la voce Cassa e disponibilità liquide ammonta a 6.414 milioni, in forte diminuzione (-5.573 milioni, -46%) rispetto a fine 2009 (11.987 milioni). Il decremento è attribuibile alla sottovoce “b) Depositi liberi presso Banche Centrali” che passa da un ammontare di 7.979 milioni di fine 2009 ad un ammontare pari a 2.477 milioni al 31 dicembre 2010 (-5.502 milioni, -69%). (migliaia di €) 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione CONSISTENZE AL a) Cassa b) Depositi liberi presso Banche Centrali Totale 31.12.2010 31.12.2009 3.937.129 2.476.968 6.414.097 4.007.990 7.978.807 11.986.797 Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20 Al 31 dicembre 2010 le Attività finanziarie detenute per la negoziazione ammontano a 122.551 milioni, presentando una contrazione di 11.343 milioni (-8%) rispetto al dato del 2009 (133.894 milioni). Tale contrazione è da imputarsi principalmente alle attività per cassa che passano da 58.808 milioni del 2009 a 47.792 milioni del 2010, registrando una diminuzione di 11.016 milioni (-19%). Nell’ambito delle attività per cassa la flessione è data: • dalla diminuzione dei titoli di debito (-9.815 milioni, -24%) che passano da 40.176 milioni nel 2009 a 30.361 milioni nel 2010; • dalla diminuzione dei titoli di capitale (-222 milioni, -3%) che passano da 6.655 milioni nel 2009 a 6.433 milioni nel 2010; • dalle diminuzione delle quote di O.I.C.R (-110 milioni, -4%) che passano da 2.577 milioni nel 2009 a 2.467 milioni nel 2010; • dalla diminuzione dei finanziamenti (-869 milioni, -9%) che passano da 9.399 nel 2009 a 8.530 nel 2010. Gli strumenti derivati segnano una lieve diminuzione (-326 milioni) passando da 75.086 milioni di fine 2009 a 74.760 milioni di fine 2010. In dettaglio le variazioni sono riferite a: • banche per -5.118 milioni (-10%); • clientela per +4.792 milioni (+22%). 190 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit (migliaia di €) 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2010 VOCI/VALORI A) Attività per cassa 1. Titoli di debito 1.1 titoli strutturati 1.2 altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti 4.1 pronti contro termine attivi 4.2 altri Totale (A) B) Strumenti derivati 1. Derivati finanziari 1.1 di negoziazione 1.2 connessi con la fair value option 1.3 altri 2. Derivati creditizi 2.1 di negoziazione 2.2 connessi con la fair value option 2.3 altri Totale (B) Totale (A+B) Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 CONSISTENZE AL 31.12.2009 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 21.203.099 142.234 21.060.865 6.387.998 2.464.343 272 272 30.055.712 7.948.732 1.313.130 6.635.602 18.118 516 8.530.157 8.350.058 180.099 16.497.523 1.209.241 652.408 556.833 26.892 2.150 1.238.283 27.690.423 124.338 27.566.085 6.498.170 2.291.463 523 523 36.480.579 11.615.324 685.853 10.929.471 128.047 88.204 9.397.425 9.324.465 72.960 21.229.000 870.533 51 870.482 28.732 197.467 1.478 1.478 1.098.210 2.430.380 2.428.461 1.919 135.980 135.980 2.566.360 32.622.072 67.268.098 66.186.923 177.685 903.490 2.350.806 2.342.783 8.023 69.618.904 86.116.427 1.113.202 1.042.271 6.213 64.718 1.461.418 1.434.501 26.917 2.574.620 3.812.903 3.898.930 3.895.869 3.061 305.758 305.758 4.204.688 40.685.267 65.535.644 65.286.122 230.331 19.191 3.272.621 3.259.994 12.623 4 68.808.265 90.037.265 1.122.336 1.105.661 4.228 12.447 951.023 949.151 1.872 2.073.359 3.171.569 122.551.402 133.894.101 Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla Parte A - Politiche contabili A.3 Informativa sul fair value. (migliaia di €) 2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti CONSISTENZE AL VOCI/VALORI A. Attività per cassa 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale A B. Strumenti derivati a) Banche - fair value b) Clientela - fair value Totale B Totale (A+B) 31.12.2010 31.12.2009 30.361.072 9.735.482 10.110.814 6.543.135 3.971.641 6.433.008 654.240 5.778.768 157.618 123.780 5.495.818 1.552 2.467.009 8.530.429 81.706 1.683.381 6.765.342 47.791.518 40.176.280 14.574.223 9.543.944 10.800.723 5.257.390 6.654.949 1.159.197 5.495.752 259.527 177.072 5.043.217 15.936 2.577.134 9.399.426 60.964 5.711.690 3.626.772 58.807.789 48.348.250 48.348.250 26.411.634 26.411.634 74.759.884 122.551.402 53.466.292 53.466.292 21.620.020 21.620.020 75.086.312 133.894.101 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 191 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) (migliaia di €) 2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 TITOLI DI DEBITO TITOLI DI CAPITALE A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Variazioni positive di fair value B.3 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rimborsi C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Trasferimenti ad altri portafogli C.5 Altre variazioni D. Rimanenze finali 40.176.280 511.766.135 508.016.615 1.397.827 2.351.693 521.581.343 502.200.296 13.698.289 1.403.131 4.279.627 30.361.072 6.654.949 148.703.161 145.025.800 706.168 2.971.193 148.925.102 145.279.089 985 1.187.475 2.457.553 6.433.008 QUOTE DI O.I.C.R FINANZIAMENTI TOTALE 2.577.134 52.244.953 51.833.777 123.572 287.604 52.355.078 51.961.412 7.528 45.380 340.758 2.467.009 9.399.426 502.513.323 502.273.336 2.389 237.598 503.382.320 5.217.571 497.926.298 2.209 236.242 8.530.429 58.807.789 1.215.227.572 1.207.149.528 2.229.956 5.848.088 1.226.243.843 704.658.368 511.633.100 2.638.195 7.314.180 47.791.518 Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30 Al 31 dicembre 2010 le Attività finanziarie valutate al fair value ammontano a 27.078 milioni, in aumento (+12.058 milioni, +80%) rispetto ai 15.020 milioni di fine 2009. L’incremento è da ascrivere ai titoli di debito (+12.431 milioni, +104%) cui si contrappone una marginale flessione (-457 milioni, -18%) dei finanziamenti. La classificazione di investimenti al portafoglio in esame è operata al fine di ridurre i disallineamenti contabili connessi all’utilizzo di strumenti misurati (con spostamenti di fair value) a conto economico al fine di gestirne il profilo di rischio. (migliaia di €) 3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2010 VOCI/VALORI 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti 4.1 Strutturati 4.2 Altri Totale Costo CONSISTENZE AL 31.12.2009 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 16.206.713 2.515 16.204.198 14.616 60.522 16.281.851 15.958.635 7.422.752 16.399 7.406.353 11 2.061.473 2.029 2.059.444 9.484.236 9.822.740 706.935 86.306 620.629 35.829 554.005 15.000 15.000 1.311.769 1.241.968 8.394.984 22.066 8.372.918 18.068 470.379 8.883.431 8.990.950 3.067.522 3.067.522 14.494 2.512.544 37.502 2.475.042 5.594.560 5.230.127 442.530 319 442.211 33.726 44.118 21.320 21.320 541.694 761.268 Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 27.077.856 15.019.685 Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla Parte A - Politiche contabili A.3 Informativa sul fair value. 192 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit (migliaia di €) 3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti CONSISTENZE AL VOCI/VALORI 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale 31.12.2010 31.12.2009 24.336.400 13.386.829 366.096 9.390.047 1.193.428 50.456 14.915 35.541 18 35.430 93 614.527 2.076.473 1.692.821 9.089 221.045 153.518 27.077.856 11.905.036 6.066.169 550.055 4.496.549 792.263 51.794 18.373 33.421 17 11 33.321 72 528.991 2.533.864 2.039.791 18.381 276.813 198.879 15.019.685 (migliaia di €) 3.3 Attività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 TITOLI DI DEBITO TITOLI DI CAPITALE A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Variazioni positive di fair value B.3 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rimborsi C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Altre variazioni D. Rimanenze finali 11.905.036 20.425.418 19.327.676 261.444 836.298 7.994.054 6.043.976 1.143.926 224.990 581.162 24.336.400 51.794 22.150 19.525 2.585 40 23.488 17.918 3.054 1.000 1.516 50.456 QUOTE DI O.I.C.R FINANZIAMENTI TOTALE 528.991 728.069 493.499 25.492 209.078 642.533 418.140 192.623 6.542 25.228 614.527 2.533.864 168.483 3 43.017 125.463 625.874 457.308 20.845 147.721 2.076.473 15.019.685 21.344.120 19.840.703 332.538 1.170.879 9.285.949 6.480.034 1.796.911 253.377 755.627 27.077.856 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 193 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40 Al 31 dicembre 2010 le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono pari a 55.103 milioni, in aumento del 59% (+20.379 milioni) sul dato del 31 dicembre 2009 (34.724 milioni). In particolare la sottovoce “1. Titoli di debito,” che concorre alla formazione del totale della voce 40 per il 93% (86% nel 2009), è aumentata di 21.430 milioni, passando da 29.772 milioni di esistenze iniziali a 51.202 milioni di rimanenze finali. (migliaia di €) 4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2010 VOCI/VALORI 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 2.1 Valutati al fair value 2.2 Valutati al costo 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti Totale CONSISTENZE AL 31.12.2009 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 33.774.791 58.797 33.715.994 570.631 570.631 197.118 34.542.540 14.784.264 354.271 14.429.993 121.516 121.516 258.479 88.035 15.252.294 2.643.018 904.881 1.738.137 1.648.356 747.030 901.326 1.016.982 5.308.356 18.869.126 48.655 18.820.471 1.404.392 1.404.392 325.328 20.598.846 8.394.258 3.427 8.390.831 207.508 207.508 368.814 95.195 9.065.775 2.508.679 419.407 2.089.272 1.609.292 732.731 876.561 941.363 5.059.334 Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 55.103.190 34.723.955 Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla Parte A - Politiche contabili A.3 Informativa sul fair value. (migliaia di €) 4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti CONSISTENZE AL VOCI/VALORI 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale 31.12.2010 31.12.2009 51.202.073 38.785.166 501.485 6.972.006 4.943.416 2.340.503 655.100 1.685.403 51.850 560.735 1.070.444 2.374 1.472.579 88.035 59.977 28.058 55.103.190 29.772.063 21.499.145 420.785 4.404.493 3.447.640 3.221.192 612.035 2.609.157 889.173 544.992 1.167.814 7.178 1.635.505 95.195 60.253 34.942 34.723.955 I titoli di capitale emessi da soggetti classificati a sofferenza o ad incaglio sono di importo non significativo. (migliaia di €) 4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita: oggetto di copertura specifica CONSISTENZE AL VOCI/VALORI 1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value a) rischio di tasso di interesse b) rischio di prezzo c) rischio di cambio d) rischio di credito e) più rischi 2. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari a) rischio di tasso di interesse b) rischio di tasso di cambio c) altro Totale 194 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 31.12.2010 31.12.2009 23.850.434 23.843.888 6.546 23.850.434 8.230.831 8.230.824 7 484.249 146.019 338.230 8.715.080 (migliaia di €) 4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 TITOLI DI DEBITO TITOLI DI CAPITALE A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Variazioni positive di fair value B.3 Riprese di valore - imputate al conto economico - imputate al patrimonio netto B.4 Trasferimenti da altri portafogli - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza B.5 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rimborsi C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Svalutazioni da deterioramento - imputate al conto economico - imputate al patrimonio netto C.5 Trasferimenti ad altri portafogli C.6 Altre variazioni D. Rimanenze finali 29.772.063 140.130.046 137.899.532 654.176 3.739 3.739 41.492 41.492 1.531.107 118.700.036 5.681.525 111.066.449 1.309.171 12.817 12.817 630.074 51.202.073 3.221.192 454.273 205.138 103.777 X X 145.358 1.334.962 1.069.929 3.202 78.064 72.287 72.287 111.480 2.340.503 QUOTE DI O.I.C.R FINANZIAMENTI TOTALE 1.635.505 757.876 488.358 14.874 966 924 42 X 253.678 920.802 575.595 11.775 5.161 60.511 60.511 267.760 1.472.579 95.195 4 4 7.164 5.334 1.741 89 88.035 34.723.955 141.342.199 138.593.028 772.827 4.705 4.663 42 41.492 41.492 1.930.147 120.962.964 7.327.049 111.086.760 1.394.137 145.615 145.615 1.009.403 55.103.190 Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50 Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono passate da 10.662 milioni del 2009 a 10.004 milioni del 2010, con una diminuzione di 658 milioni (-6%). (migliaia di €) 5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2010 1. Titoli di debito - strutturati - altri 2. Finanziamenti CONSISTENZE AL 31.12.2009 FAIR VALUE VALORE DI BILANCIO LIVELLO 1 LIVELLO 2 10.003.718 42.579 9.961.139 - 7.630.833 7.630.833 - 1.689.632 138 1.689.494 - Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 FAIR VALUE LIVELLO 3 VALORE DI BILANCIO LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 755.378 755.378 - 10.662.472 10.662.472 - 7.462.241 7.462.241 - 2.972.934 2.972.934 - 369.236 369.236 - 10.075.843 10.804.411 Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla Parte A - Politiche contabili A.3 Informativa sul fair value. (migliaia di €) 5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale Totale fair value 31.12.2010 31.12.2009 10.003.718 8.040.201 180.805 895.276 887.436 10.003.718 10.075.843 10.662.472 8.233.735 198.167 1.374.349 856.221 10.662.472 10.804.411 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 195 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) 5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica Non vi sono attività detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica. (migliaia di €) 5.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore B.3 Trasferimenti da altri portafogli B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rimborsi C.3 Rettifiche di valore C.4 Trasferimenti ad altri portafogli C.5 Altre variazioni D. Rimanenze finali TITOLI DI DEBITO FINANZIAMENTI TOTALE 10.662.472 7.467.718 6.754.691 17 713.010 8.126.472 81.160 7.679.730 31.379 41.492 292.711 10.003.718 - 10.662.472 7.467.718 6.754.691 17 713.010 8.126.472 81.160 7.679.730 31.379 41.492 292.711 10.003.718 Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60 Al 31 dicembre 2010 i Crediti verso banche ammontano a 70.215 milioni, presentando una contrazione di 8.054 milioni (-10%) rispetto al dato del 2009 (78.269 milioni). La riduzione della voce crediti verso banche è imputabile: • ad una variazione negativa dei crediti verso banche centrali per 1.352 milioni (-9%); • ad una variazione negativa dei crediti verso banche di 6.702 milioni (-11%). Al 31 dicembre 2010 la posizione interbancaria netta risulta pari a -41.520 milioni, a fine anno 2009 l’interbancario netto ammontava a -28.531 milioni. (milioni di €) Crediti e debiti verso banche CONSISTENZE AL Crediti verso banche Debiti verso banche Differenza (saldo passivo) 196 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit VARIAZIONE 31.12.2010 31.12.2009 ASSOLUTA % 70.215 (111.735) (41.520) 78.269 (106.800) (28.531) (8.054) (4.935) (12.989) -10,3% 4,6% 45,5% (migliaia di €) 6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI A. Crediti verso Banche Centrali 1. Depositi vincolati 2. Riserva obbligatoria 3. Pronti contro termine attivi 4. Altri B. Crediti verso banche 1. Conti correnti e depositi liberi 2. Depositi vincolati 3. Altri finanziamenti 3.1 Pronti contro termine 3.2 Leasing finanziario 3.3 Altri 4. Titoli di debito 4.1 Titoli strutturati 4.2 Altri titoli di debito Totale valore di bilancio Totale fair value Totale attività deteriorate 31.12.2010 31.12.2009 13.559.497 980.444 10.638.611 627.952 1.312.490 56.655.955 17.883.245 4.471.049 27.841.283 19.585.436 7.336 8.248.511 6.460.378 72.835 6.387.543 70.215.452 70.376.462 14.911.464 297.318 13.033.177 464.208 1.116.761 63.357.973 16.754.153 9.927.313 24.180.803 14.989.550 2.524 9.188.729 12.495.704 12.495.704 78.269.437 78.385.338 490.585 443.817 (migliaia di €) 6.2 Crediti verso banche: oggetto di copertura specifica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value a) rischio di tasso di interesse b) rischio di cambio c) rischio di credito d) più rischi 2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari a) tasso di interesse b) tasso di cambio c) altro Totale 31.12.2010 31.12.2009 396.908 396.908 22.460 22.272 188 419.368 757 757 70.914 61.829 9.085 71.671 (migliaia di €) 6.3 Leasing finanziario CONSISTENZE AL 31.12.2010 INFORMAZIONI DA PARTE DEL LOCATORE Crediti per locazione finanziaria: Fino a 12 mesi Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Valore totale dell’investimento lordo/netto di cui: Valori residui non garantiti spettanti al locatore Meno: utili finanziari differiti Valore attuale dei crediti per pagamenti minimi dovuti (investimento netto nel leasing) CONSISTENZE AL 31.12.2009 PAGAMENTI MINIMI VALORE ATTUALE DEI PAGAMENTI MINIMI PAGAMENTI MINIMI VALORE ATTUALE DEI PAGAMENTI MINIMI 1.850 6.188 3.951 11.989 848 (4.653) 7.336 1.689 3.512 2.135 7.336 844 X 7.336 1.553 5.452 402 7.407 830 (4.883) 2.524 1.157 1.103 264 2.524 825 X 2.524 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 197 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) Sezione 7 - Crediti verso la clientela - Voce 70 Al 31 dicembre 2010 i Crediti verso la clientela ammontano a 555.653 milioni, presentando una contrazione di 9.333 milioni (-2%) rispetto all’esercizio precedente (564.986 milioni). Tale contrazione riviene principalmente dai finanziamenti che ammontano a fine 2010 a 540.121 milioni rispetto ai 549.815 milioni di fine 2009 (-9.694 milioni pari a -2%). (milioni di €) Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti CONSISTENZE AL 31.12.2010 TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Titoli di debito: a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri emittenti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri 2. Finanziamenti verso: a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri soggetti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri Totale CONSISTENZE AL 31.12.2009 VARIAZIONE BONIS DETERIORATE TOTALE BONIS DETERIORATE TOTALE BONIS DETERIORATE TOTALE 15.183 3.698 472 11.013 7.028 2.838 453 694 503.041 10.282 15.985 476.774 282.372 28.683 1.221 164.498 518.224 349 349 147 75 127 37.080 10 132 36.938 27.503 874 23 8.538 37.429 15.532 3.698 472 11.362 7.175 2.913 453 821 540.121 10.292 16.117 513.712 309.875 29.557 1.244 173.036 555.653 14.968 1.881 207 12.880 1.182 11.256 195 247 518.969 10.529 14.387 494.053 289.504 39.860 1.942 162.747 533.937 202 202 7 191 4 30.847 11 111 30.725 22.639 935 36 7.115 31.049 15.170 1.881 207 13.082 1.189 11.447 195 251 549.816 10.540 14.498 524.778 312.143 40.795 1.978 169.862 564.986 215 1.817 265 (1.867) 5.846 (8.418) 258 447 (15.928) (247) 1.598 (17.279) (7.132) (11.177) (721) 1.751 (15.713) 147 147 140 (116) 123 6.233 (1) 21 6.213 4.864 (61) (13) 1.423 6.380 362 1.817 265 (1.720) 5.986 (8.534) 258 570 (9.695) (248) 1.619 (11.066) (2.268) (11.238) (734) 3.174 (9.333) (migliaia di €) 7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2010 TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Conti correnti 2. Pronti contro termine attivi 3. Mutui 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 5. Leasing finanziario 6. Factoring 7. Altre operazioni 8. Titoli di debito 8.1 Titoli strutturati 8.2 Altri titoli di debito Totale valore di bilancio Totale fair value Totale valore di bilancio Bonis e Deteriorate 31.12.2009 BONIS DETERIORATE BONIS DETERIORATE 52.489.229 9.564.031 180.418.816 19.679.720 29.922.535 9.454.702 201.512.151 15.183.037 4.416.755 10.766.282 518.224.221 529.542.185 7.326.698 13.734.424 549.739 3.280.457 314.024 11.874.897 348.900 146.830 202.070 37.429.139 37.390.446 52.337.846 15.949.212 193.943.047 18.826.947 30.807.378 8.587.291 198.516.726 14.968.410 3.946.322 11.022.088 533.936.857 545.159.619 6.494.393 13.330 10.876.194 438.051 2.906.489 190.343 9.928.502 201.856 3.682 198.174 31.049.158 31.049.158 555.653.360 564.986.015 La sottovoce “7. Altre operazioni” comprende tra le voci significative: • 33.558 milioni per operazioni in pool; • 14.914 milioni per finanziamenti a clientela per anticipi all’import/export; • 14.535 milioni per finanziamenti a clientela ordinaria per anticipi; • 14.082 milioni per operazioni di danaro caldo; • 60.586 milioni per altre sovvenzioni non in conto corrente. Le sottovoci “7. Altre operazioni” e “8.2 Altri titoli di debito” comprendono rispettivamente 525 milioni e 431 milioni di attività derivanti dalle operazioni di cartolarizzazione “Trevi Finance”, “Trevi Finance 2” e “Trevi Finance 3”, per le quali le attività sottostanti non sono state riprese in carico in quanto si tratta di operazioni precedenti al 1° gennaio 2002. I titoli di cui alla sottovoce “8.2 Altri titoli di debito” sono inoltre parzialmente assistiti da garanzia costituita da un titolo di Stato italiano per 180 milioni. Le attività sottostanti a tali cartolarizzazioni sono costituite da crediti in sofferenza, il cui valore di bilancio al 31 dicembre 2010 è pari a 870 milioni a fronte di un ammontare nominale di 4.165 milioni. 198 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit (migliaia di €) 7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti CONSISTENZE AL 31.12.2010 TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Titoli di debito: a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri emittenti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri 2. Finanziamenti verso: a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri soggetti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri Totale BONIS 15.183.036 3.697.985 472.006 11.013.045 7.028.413 2.837.751 453.423 693.458 503.041.185 10.282.138 15.984.708 476.774.339 282.371.856 28.682.891 1.220.969 164.498.623 518.224.221 Totale Bonis e Deteriorate CONSISTENZE AL 31.12.2009 DETERIORATE 348.900 64 348.836 146.852 74.600 127.384 37.080.239 9.604 132.551 36.938.084 27.502.805 873.756 23.282 8.538.241 37.429.139 BONIS DETERIORATE 14.968.410 1.880.475 207.463 12.880.472 1.181.531 11.256.383 195.493 247.065 518.968.447 10.528.424 14.387.283 494.052.740 289.503.426 39.860.374 1.942.022 162.746.918 533.936.857 201.856 201.856 7.100 191.074 3.682 30.847.302 11.446 110.954 30.724.902 22.638.692 934.760 36.198 7.115.252 31.049.158 555.653.360 564.986.015 Per ulteriori informazioni si rinvia alla Relazione sulla gestione e all’apposito capitolo “La qualità del credito” contenuto nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura. (migliaia di €) 7.3 Crediti verso clientela: oggetto di copertura specifica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 31.12.2010 31.12.2009 1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value a) rischio di tasso di interesse b) rischio di cambio c) rischio di credito d) più rischi 2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari a) rischio di tasso di interesse b) rischio di tasso di cambio c) altro Totale 1.185.682 1.176.442 9.240 73.136 43.756 29.380 1.258.818 1.205.063 440.684 1.897 762.482 332.642 41.091 291.551 1.537.705 Il Gruppo ha in essere coperture generiche dei flussi finanziari di crediti per complessivi 17.521 milioni di nominale. 7.4 Leasing finanziario (migliaia di €) CONSISTENZE AL 31.12.2010 INFORMAZIONI DA PARTE DEL LOCATORE Crediti per locazione finanziaria: Fino a 12 mesi Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Valore totale dell’investimento lordo/netto di cui: Valori residui non garantiti spettanti al locatore Meno: utili finanziari differiti Valore attuale dei crediti per pagamenti minimi dovuti (investimento netto nel leasing) CONSISTENZE AL 31.12.2009 PAGAMENTI MINIMI VALORE ATTUALE DEI PAGAMENTI MINIMI PAGAMENTI MINIMI VALORE ATTUALE DEI PAGAMENTI MINIMI 7.837.529 15.840.747 15.252.636 38.930.912 4.567.271 (5.727.920) 33.202.992 6.778.964 13.360.554 13.063.474 33.202.992 4.628.378 X 33.202.992 10.319.850 15.934.366 13.447.859 39.702.075 4.525.806 (5.988.208) 33.713.867 9.163.609 13.304.145 11.246.113 33.713.867 4.505.075 X 33.713.867 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 199 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) Sezione 8 - Derivati di copertura - Voce 80 (migliaia di €) 8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli CONSISTENZE AL 31.12.2010 CONSISTENZE AL 31.12.2009 FAIR VALUE LIVELLO 1 LIVELLO 2 416 416 416 11.364.521 7.622.913 3.741.608 3.023 3.023 11.367.544 A. Derivati finanziari 1) Fair value 2) Flussi finanziari 3) Investimenti esteri B. Derivati creditizi 1) Fair value 2) Flussi finanziari Totale Totale Livello1, Livello 2 e Livello 3 FAIR VALUE VALORE NOZIONALE LIVELLO 1 LIVELLO 2 - 120.575.418 - 72.513.626 - 48.061.792 239 470.238 239 470.238 239 121.045.656 196.252 196.252 196.252 11.464.730 7.642.763 3.821.967 122 122 11.464.852 LIVELLO 3 LIVELLO 3 VALORE NOZIONALE 1.006 118.237.667 1.006 29.991.412 - 88.246.255 202.000 202.000 1.006 118.439.667 11.368.199 11.662.110 (migliaia di €) 8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura (valore di bilancio) CONSISTENZE AL 31.12.2010 FAIR VALUE FLUSSI FINANZIARI SPECIFICA OPERAZIONI/TIPO DI COPERTURA 1. Attività finanziarie disponibili perla vendita 2. Crediti 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Portafoglio 5. Altre operazioni Totale attività 1. Passività finanziarie 2. Portafoglio Totale passività 1. Transazioni attese 2. Portafoglio di attività e passivitàfinanziarie RISCHIO DI TASSO RISCHIO DI CAMBIO RISCHIO DI CREDITO RISCHIO DI PREZZO PIÙ RISCHI GENERICA SPECIFICA GENERICA INVESTIM. ESTERI 9.345 654 - 3.023 X - X X - X X X X X X 9.999 346.379 346.379 X X 58.405 58.405 X X 3.023 X X X X X X 117.687 117.687 X X 167.592 X 167.592 X 6.923.506 6.923.506 X X - X 1.561.207 X 1.561.207 X 2.180.401 2.180.401 X X X X X X X X X X X X - X - - 200 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica Voce 90 (migliaia di €) 9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti CONSISTENZE AL ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ COPERTE / VALORI 31.12.2010 31.12.2009 1. Adeguamento positivo 1.1 di specifici portafogli: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita 1.2 complessivo 2. Adeguamento negativo 2.1 di specifici portafogli: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita 2.2 complessivo Totale 2.286.876 353.739 353.739 1.933.137 38.820 23.325 23.325 15.495 2.248.056 2.146.258 267.349 267.349 1.878.909 22.807 2.263 2.263 20.544 2.123.451 (migliaia di €) 9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse CONSISTENZE AL 1. Crediti 2. Attività disponibili per la vendita 3. Portafoglio Totale 31.12.2010 31.12.2009 3.025.955 31.869.620 34.895.575 35.736.760 29.467.630 65.204.390 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 201 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) Sezione 10 - Le partecipazioni - Voce 100 Le partecipazioni, che a fine 2009 ammontavano a 3.866 milioni, a fine 2010 presentano un saldo pari a 3.963 milioni, con un incremento di 97 milioni. 10.1 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto (valutate al patrimonio netto) e in società sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi TIPO DI RAPPORTO DENOMINAZIONE DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI(2) QUOTA % SEDE IMPRESA PARTECIPANTE VIENNA ZAGABRIA 8 8 DINERS CLUB CEE HOLDING AG ZAGREBACKA BANKA DD 33,33 49,00 ZAGABRIA TRAUN MILANO INNSBRUCK 8 8 8 8 49,00 49,00 49,00 37,53 9,85 30,67 28,01 8,02 11,83 53,19 38,80 49,00 33,33 30,00 50,00 50,00 25,00 39,79 50,00 32,00 20,00 50,00 49,00 40,00 3 4 5 6 IMPRESE VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO AIRPLUS AIR TRAVEL CARD VERTRIEBSGESELLSCHAFT M.B.H. ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJE DOBROVOLJNIM ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJIE OBVEZNIM ANGER MACHINING GMBH AVIVA S.P.A. BANK FUR TIROL UND VORARLBERG AKTIENGESELLSCHAFT 7 8 BANQUE DE COMMERCE ET DE PLACEMENTS SA GINEVRA BKS BANK AG (EHEM.BANK FUR KARNTEN UND STEIERMARK AG) KLAGENFURT 1 2 RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE (1) 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 VIENNA DELAWARE MILANO ROMA NAPOLI NICOSIA MILANO MILANO ROMA ROMA MILANO VIENNA ROMA KLAGENFURT MILANO GERASDORF 8 1 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 ZAGREBACKA BANKA DD EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG UNICREDIT S.P.A. CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG YAPI VE KREDI BANKASI AS CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG BANK PEKAO SA UNICREDIT S.P.A. UNICREDIT S.P.A. QUERCIA SOFTWARE S.P.A. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT S.P.A. UNICREDIT S.P.A. FONDO SIGMA(5) UNICREDIT S.P.A. UNICREDIT S.P.A. EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG UNICREDIT S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. UNICREDIT S.P.A. UNICREDIT LEASING S.P.A. 8 8 8 BANK PEKAO SA UNICREDIT S.P.A. EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG 34,44 8,66 49,00 28 29 30 31 VARSAVIA MILANO MONACO DI BAVIERA ZAGABRIA VIENNA ROMA WILMINGTON 8 8 8 8 75,00 25,00 41,01 49,00 25,00 32 OBERBANK AG LINZ 8 VIENNA VIENNA 8 8 35 OSTERREICHISCHE HOTEL- UND TOURISMUSBANK GESELLSCHAFT M.B.H. 36 PAPCEL AS 37 PAYLIFE BANK GMBH VIENNA 8 29,15 4,19 18,51 24,75 8,26 16,14 50,00 32,54 1,65 33 OESTERREICHISCHE CLEARINGBANK AG 34 OESTERREICHISCHE KONTROLLBANK AKTIENGESELLSCHAFT MARKETING ZAGREBACKE BANKE DOO UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT S.P.A. PIONEER INSTITUTIONAL ASSET MANAGEMENT INC CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT UNICREDIT BANK AUSTRIA AG UNICREDIT BANK AUSTRIA AG LITOVEL VIENNA 8 8 33,74 4,50 34,00 CA IMMOBILIEN ANLAGEN AKTIENGESELLSCHAFT CENTRAL POLAND FUND LLC CNP UNICREDIT VITA S.P.A. COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A. CONSORZIO SE.TEL. SERVIZI TELEMATICI IN LIQUIDAZIONE CREDANTI HOLDINGS LIMITED CREDITRAS ASSICURAZIONI S.P.A. CREDITRAS VITA S.P.A. DA VINCI S.R.L. EUROPROGETTI & FINANZA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE FIDIA SGR S.P.A. FORSTINGER HANDEL UND SERVICE GMBH G.B.S. - GENERAL BROKER SERVICE S.P.A. HYPO-BA LEASING SUD GMBH INCONTRA ASSICURAZIONI S.P.A. IPG-INDUSTRIEPARK GYOR PROJEKTIERUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. 25 KRAJOWA IZBA ROZLICZENIOWA SA 26 MEDIOBANCA BANCA DI CREDITO FINANZIARIO S.P.A. 27 MOLL HOLDING GESELLSCHAFT MBH MULTIPLUS CARD DOO ZA PROMIDZBU I USLUGE NOTARTREUHANDBANK AG NUOVA TEATRO ELISEO S.P.A. OAK RIDGE INVESTMENT LLC 38 PIRELLI PEKAO REAL ESTATE SP. Z O.O. 202 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit VARSAVIA 8 8 8 EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG CAFU VERMOGENSVERWALTUNG GMBH & CO. OG EUROVENTURES-AUSTRIA-CAMANAGEMENT GESMBH UNICREDIT BANK AUSTRIA AG BANK PEKAO SA 5,78 13,59 25,00 41,70 4,93 29,64 7,46 (4) (3) (3) (3) (3) Segue: 10.1 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto (valutate al patrimonio netto) e in società sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi TIPO DI RAPPORTO SEDE (1) 39 RCG HOLDINGS LLC 40 SIA - SSB S.P.A. 41 SOCIETÀ GESTIONE PER IL REALIZZO S.P.A. IN LIQUIDAZIONE NEW YORK MILANO ROMA 8 8 8 42 SVILUPPO GLOBALE GEIE 43 TORRE SGR S.P.A. ROMA ROMA 8 8 44 WIEN MITTE IMMOBILIEN GMBH 45 YAPI KREDI KORAY GAYRIMENKUL YATIRIM ORTAKLIGI AS VIENNA ISTANBUL 8 8 DENOMINAZIONE RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE IMPRESA PARTECIPANTE BA- ALPINE HOLDINGS, INC. UNICREDIT S.P.A. IRFIS - MEDIOCREDITO DELLA SICILIA S.P.A. UNICREDIT S.P.A. UNICREDIT S.P.A. PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI GESTIONE DEL RIS.P.A.RMIO PER AZ BA-CA WIEN MITTE HOLDING GMBH YAPI VE KREDI BANKASI AS DISPONIBILITÀ VOTI % EFFETTIVI(2) QUOTA % 22,87 24,07 0,05 26,38 25,00 37,50 0,00 50,00 30,45 (3) Note alla tabella 10.1 - Partecipazioni in società controllate in modo congiunto (valutate al patrimonio netto) e in società sottoposte ad influenza notevole: (1) Tipo di rapporto: 1 = maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria; 2 = influenza dominante nell’assemblea ordinaria; 3 = accordi con altri soci; 4 = altre forme di controllo; 5 = direzione unitaria ex art.26 comma 1, del “decreto legislativo 87/92”; 6 = direzione unitaria ex art.26 comma 2, del “decreto legislativo 87/92”; 7 = controllo congiunto; 8 = imprese collegate. (2) Disponibilità voti nell’assemblea ordinaria. I diritti di voto sono riportati solo laddove diversi dalla % di partecipazione al capitale. (3) Per CreditRas Assicurazioni e CreditRas Vita esistono patti parasociali che attribuiscono il “controllo” all’altro socio (Ras). Negli altri casi non c’è condivisione, stabilita contrattualmente, del controllo sulla partecipata (per le decisioni finanziarie e gestionali strategiche relative all’attività, non è richiesto il consenso unanime dei soci). Non si verificano pertanto le condizioni stabilite dallo IAS 31 par. 3 per la definizione di esistenza del controllo congiunto. (4) Società controllate. Si rinvia alla tavola 10.2 per informazioni contabili. (5) Società consolidata ai sensi del SIC.12. L’illustrazione dei criteri e dei principi riguardanti l’area e i metodi di consolidamento è contenuta nella Sezione 3 - Parte A - Politiche contabili, alla quale si rimanda. Nella tabella che segue sono indicate le variazioni intervenute nelle società collegate (consolidate al patrimonio netto). Partecipazioni in società controllate in modo congiunto (valutate al patrimonio netto) e in società sottoposte ad influenza notevole: variazioni annue NUMERO DI SOCIETÀ A. Rimanenze iniziali B. Variazioni in aumento B.1 Costituzioni B.2 Variazione del metodo di consolidamento B.3 Entità oggetto di primo consolidamento nel 2010 C. Variazioni in diminuzione C.1 Cessioni C.2 Variazione del metodo di consolidamento C.3 Fusioni in altre società del Gruppo D. Rimanenze finali 42 10 6 4 7 2 5 45 Variazioni in aumento: Variazione del metodo di consolidamento DENOMINAZIONE CREDANTI HOLDINGS LIMITED HYPO-BA LEASING SUD GMBH IPG-INDUSTRIEPARK GYOR PROJEKTIERUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. METIS S.P.A. SIA - SSB S.P.A. WIEN MITTE IMMOBILIEN GMBH SEDE NICOSIA KLAGENFURT GERASDORF MILANO MILANO VIENNA Entità oggetto di primo consolidamento nel 2010 DENOMINAZIONE ANGER MACHINING GMBH FORSTINGER HANDEL UND SERVICE GMBH MULTIPLUS CARD DOO ZA PROMIDZBU I USLUGE PAPCEL AS SEDE TRAUN VIENNA ZAGABRIA LITOVEL UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 203 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) Variazioni in diminuzione: Cessioni DENOMINAZIONE SEDE MALGARA FINANZIARIA UNICREDIT (SUISSE) TRUST SA TREVISO LUGANO Variazione del metodo di consolidamento DENOMINAZIONE SEDE METIS S.P.A. (*) S.S.I.S. - SOCIETÀ SERVIZI INFORMATICI SAMMARINESE S.P.A. (*) SE.TE.SI. SERVIZI TELEMATICI SICILIANI S.P.A. UNICREDIT (U.K.) TRUST SERVICES LTD UNICREDIT AUDIT (IRELAND) LTD MILANO BORGO MAGGIORE PALERMO LONDRA DUBLINO (*) Società trasferite a Voce 150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione. Società che hanno modificato la denominazione sociale nel corso del 2010 DENOMINAZIONE SEDE INCONTRA ASSICURAZIONI S.P.A. (ex CAPITALIA ASSICURAZIONI S.P.A.) RCG HOLDINGS LLC (ex RAMIUS LLC) MILANO NEW YORK 10.2 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto e in società sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili DENOMINAZIONE A. IMPRESE VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO A.2 Sottoposte a influenza notevole AIRPLUS AIR TRAVEL CARD VERTRIEBSGESELLSCHAFT M.B.H. ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJE DOBROVOLJNIM ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJIE OBVEZNIM ANGER MACHINING GMBH AVIVA S.P.A. BANK FUR TIROL UND VORARLBERG AKTIENGESELLSCHAFT BANQUE DE COMMERCE ET DE PLACEMENTS SA BKS BANK AG (EHEM.BANK FUR KARNTEN UND STEIERMARK AG) CA IMMOBILIEN ANLAGEN AKTIENGESELLSCHAFT CNP UNICREDIT VITA S.P.A. COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A. CONSORZIO SE.TEL. SERVIZI TELEMATICI IN LIQUIDAZIONE CREDANTI HOLDINGS LIMITED CREDITRAS ASSICURAZIONI S.P.A. CREDITRAS VITA S.P.A. DA VINCI S.R.L. EUROPROGETTI & FINANZA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE FIDIA SGR S.P.A. FORSTINGER HANDEL UND SERVICE GMBH G.B.S. - GENERAL BROKER SERVICE S.P.A. HYPO-BA LEASING SUD GMBH INCONTRA ASSICURAZIONI S.P.A. IPG-INDUSTRIEPARK GYOR PROJEKTIERUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. KRAJOWA IZBA ROZLICZENIOWA SA MEDIOBANCA BANCA DI CREDITO FINANZIARIO S.P.A. MOLL HOLDING GESELLSCHAFT MBH MULTIPLUS CARD DOO ZA PROMIDZBU I USLUGE NOTARTREUHANDBANK AG NUOVA TEATRO ELISEO S.P.A. OAK RIDGE INVESTMENT LLC OBERBANK AG 204 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit TOTALE ATTIVO RICAVI TOTALI 104.695 22.984 3.379 14.000 10.487.100 8.865.100 1.675.897 6.358.300 4.169.624 14.281.977 107 51.326 283.423 19.053.858 167.305 7.052 7.158 39.158 27.219 2.992 125.394 3.298 28.010 75.422.824 9.626 2.052 1.076.223 7.119 3.953 17.002.818 24.284 15.391 2.700 14.000 1.466.100 193.400 62.110 186.422 74.014 2.425.911 10 1.209 36.799 410.492 19.079 783 479 130.559 10.675 22 24.613 181 28.382 634.024 21 460 14.096 6.218 9.937 418.631 UTILE PATRIMONIO (PERDITA) NETTO 1.520 9.631 393 546 (32) 51.828 12.892 45.963 (65.204) 27.908 2 1.053 12.162 47.650 (9.364) (312) (1.585) (1.229) 106 (7) 1.531 121 6.151 463.124 (215) (1.190) 6.325 (27) 1.427 94.592 11.378 21.618 1.910 1.797 699.412 684.737 117.008 618.693 1.388.393 606.329 16 50.910 37.028 565.710 (1.680) 4.756 2.686 1.618 2.594 13.672 2.530 22.938 6.847.531 7.175 (497) 20.394 806 1.504 1.165.090 VALORE DI BILANCIO CONSOLIDATO 3.793 10.595 939 4.767 345.065 345.716 14.673 228.555 164.262 296.098 6 15.273 18.515 282.854 2.379 2.628 323 1.297 6.699 1.012 7.906 996.412 3.516 339 5.099 331 13.777 440.729 FAIR VALUE (2) NOTE (3) (3) (3) (1) (3) (1) (3) 228.909 (1) (3) 215.681 123.793 (1) (3) (3) (1) (3) (3) (3) (3) (3) (3) 498.338 (1) (3) (3) (1) (3) (3) (1) (3) 426.191 (1) (3) Segue: 10.2 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto e in società sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili. DENOMINAZIONE TOTALE ATTIVO RICAVI TOTALI OESTERREICHISCHE CLEARINGBANK AG 955.316 2.603 OESTERREICHISCHE KONTROLLBANK AKTIENGESELLSCHAFT 35.000.000 156.000 OSTERREICHISCHE HOTEL- UND TOURISMUSBANK GESELLSCHAFT M.B.H. 985.000 5.560 PAPCEL AS 37.472 2.183 PAYLIFE BANK GMBH 385.354.000 66.327.000 PIRELLI PEKAO REAL ESTATE SP. Z O.O. 12.225 5.473 RCG HOLDINGS LLC 1.035.573 123.767 SIA - SSB S.P.A. 265.808 SOCIETÀ GESTIONE PER IL REALIZZO S.P.A. IN LIQUIDAZIONE 58.636 12.486 SVILUPPO GLOBALE GEIE 8.537 2.950 TORRE SGR S.P.A. 42.997 10.401 WIEN MITTE IMMOBILIEN GMBH 216.974 3.059 YAPI KREDI KORAY GAYRIMENKUL YATIRIM ORTAKLIGI AS 46.332 1.822 A.3 Controllate CENTRAL POLAND FUND LLC 789 7 B.CONSOLIDATE PROPORZIONALMENTE B.2 Sottoposte a controllo congiunto INFORMATIONS-TECHNOLOGIE AUSTRIA GMBH 4.546 5 KOC FINANSAL HIZMETLER AS 2.122.411 4.674 ORBIT ASSET MANAGEMENT LIMITED 398 2.261 RCI FINANMCIAL SRVICES S.R.O. 139.578 23.122 STICHTING CUSTODY SERVICES KBN 125 UNICREDIT MENKUL DEGERLER AS 11.184 6.656 YAPI KREDI B TIPI YATIRIM ORTAKLIGI AS 38.639 4.402 YAPI KREDI BANK AZERBAIJAN CLOSED JOINT STOCK COMPANY 192.488 18.028 YAPI KREDI BANK NEDERLAND N.V. 1.739.474 99.953 YAPI KREDI EMEKLILIK AS 361.708 39.572 YAPI KREDI FAKTORING AS 942.884 61.762 YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO 1.061.892 113.199 YAPI KREDI HOLDING BV 45.470 94 YAPI KREDI MOSCOW 142.541 16.187 YAPI KREDI PORTFOY YONETIMI AS 47.787 41.414 YAPI KREDI SIGORTA AS 433.466 46.230 YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS 378.668 83.220 YAPI VE KREDI BANKASI AS 40.829.108 4.280.679 YAPI KREDI DIVERSIFIED PAYMENT RIGHTS FINANCE COMPANY 730.486 11.637 TOTALE PARTECIPAZIONI VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO UTILE PATRIMONIO (PERDITA) NETTO VALORE DI BILANCIO CONSOLIDATO 979 72.949 2.460 1.384 2.210 305 (18.623) 8.619 124 987 (2.647) (3.872) 180.309 558.724 26.870 18.994 117.936 9.219 164.613 129.515 27.184 420 36.842 92.762 35.509 33.377 288.355 13.434 6.410 28.149 2.301 37.647 31.174 7.183 105 21.746 46.381 4.416 (27) 745 214 (18) 999 5.987 (654) 2.797 7.095 36.298 11.705 12.219 46.304 1.065 529 26.676 26.189 38.797 1.020.570 - 3.972 2.095.692 35 46.963 125 8.688 38.029 47.387 212.079 64.347 50.654 356.561 45.439 42.549 43.768 158.664 124.462 5.270.947 3 3.734.450 FAIR VALUE (2) NOTE (3) (1) (3) (3) (3) (3) (3) (1) (3) (3) (3) 11.477 (3) VALORE DI BILANCIO CONSOLIDATO N. 45 PARTECIPAZIONI VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO ALTRE PARTECIPAZIONI MINORI VALUTATE AL COSTO: n. 183 Controllate e Collegate - Gruppo UniCredit Bank AG n. 110 Controllate e Collegate - Gruppo UniCredit Bank Austria AG n. 30 Controllate e Collegate - altre società TOTALE DI BILANCIO 3.734.450 228.637 24.164 67.171 137.302 3.963.087 Note alla tabella 10.2 - Partecipazioni in società controllate in modo congiunto e in società sottoposte ad influenza notevole: (1) Comprende “differenze positive di patrimonio netto”. (2) Si rileva che in base alle disposizioni dei principi contabili internazionali, gli investimenti in collegate che presentano un fair value inferiore al valore di Bilancio consolidato sono sottoposti ad impairment test attraverso il calcolo di un valore recuperabile inteso come maggiore fra fair value al netto dei costi di vendita e valore d’uso, e la rilevazione di una rettifica di valore qualora il menzionato valore recuperabile sia inferiore al valore di bilancio. Al 31 dicembre 2010 il valore recuperabile determinato per queste partecipazioni è superiore al valore contabile. Non si è, pertanto, proceduto alla rilevazione di alcuna rettifica di valore. (3) I dati sono stati desunti dai progetti di bilancio 2010, approvati dai competenti Organi sociali. In mancanza sono rilevati dall’ultimo bilancio o situazione patrimoniale approvati. Per le società che non hanno un progetto di bilancio 2010 approvato, i ricavi e l’utile/perdita non sono indicati. Si veda in proposito quanto già esposto nella Parte A - Politiche contabili - Sez.3 Area e metodi di consolidamento. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 205 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) (migliaia di €) 10.3 Partecipazioni: variazioni annue MOVIMENTI DEL A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore B.3 Rivalutazioni B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rettifiche di valore C.3 Altre variazioni D. Rimanenze finali E. Rivalutazioni totali F. Rettifiche totali 2010 2009 3.866.437 623.026 188.918 53 434.055 526.376 81.464 6.968 437.944 3.963.087 46.733 4.003.082 538.985 184.356 85 354.544 675.630 71.313 44.421 559.896 3.866.437 51.262 10.4, 10.5 e 10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole Al 31 dicembre 2010, si segnala: • l’impegno a corrispondere alla controllata Sicilia Convention Bureau S.r.l. un apporto patrimoniale di 0,3 milioni per coprire le perdite che scaturiranno in fase di start up dell’iniziativa; • l’impegno relativo alla costituzione di una società controllata in Brasile a supporto dell’attività dell’Ufficio di Rappresentanza UniCredit di San Paolo, nell’ambito del progetto di ristrutturazione della rete estera del Gruppo. La nuova società avrà una dotazione patrimoniale di circa 0,2 milioni. Sezione 11 - Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - Voce 110 (migliaia di €) 11.1 Riserve tecniche a carico dei riassicuratori: composizione CONSISTENZE AL 31.12.2010 31.12.2009 A. Ramo danni A.1 riserve premi A.2 riserve sinistri A.3 altre riserve B. Ramo vita B.1 riserve matematiche B.2 riserve per somme da pagare B.3 altre riserve C. Riserve tecniche allorché il rischio dell’investimento è sopportato dagli assicurati C.1 riserve relative a contratti le cui prestazioni sono connesse con fondi di investimento e indici di mercato C.2 riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione 352 266 86 - 195 194 1 - D. Totale riserve tecniche a carico dei riassicuratori 352 195 (migliaia di €) 11.2 Variazione della voce 110 “Riserve tecniche a carico dei riassicuratori” MOVIMENTI DEL 2010 RAMO DANNI Riserve tecniche cedute all’inizio dell’esercizio a) Incrementi b) Diminuzioni Riserve tecniche cedute alla fine dell’esercizio RISERVE TECNICHE ALLORCHÉ IL RISCHIO DELL’INVESTIMENTO È SOPPORTATO DAGLI ASSICURATORI RAMO VITA RELATIVE A CONTRATTI LE CUI PRESTAZIONI SONO CONNESSE A DERIVANTI DALLA FONDI DI INVESTIMENTO E INDICI GESTIONE DEI DI MERCATO FONDI PENSIONE RISERVE PREMI RISERVE SINISTRI ALTRE RISERVE RISERVA MATEMATICA RISERVA PER SOMME DA PAGARE - - - - 194 72 - 1 85 - - - - - - - 266 86 - - 206 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit ALTRE RISERVE Sezione 12 - Attività materiali - Voce 120 Le Attività materiali, che comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli impianti tecnici e le attrezzature di qualsiasi tipo ammontano a 12.519 milioni a fine 2010, contro 12.089 milioni di fine 2009, e segnano una variazione positiva di 430 milioni. (migliaia di €) 12.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo CONSISTENZE AL ATTIVITÀ/VALORI A. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre 1.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre Totale A B. Attività detenute a scopo di investimento 2.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati 2.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati Totale B Totale (A+B) 31.12.2010 31.12.2009 9.119.457 1.675.500 3.810.395 247.700 733.943 2.651.919 61.826 2.801 46.661 163 372 11.829 9.181.283 8.706.651 1.724.221 3.784.225 265.821 792.233 2.140.151 62.892 2.801 48.613 155 1.978 9.345 8.769.543 3.337.316 1.165.123 2.172.193 3.337.316 12.518.599 3.319.731 1.075.952 2.243.779 77 77 3.319.808 12.089.351 La variazione delle altre attività ad uso funzionale è dovuta principalmente ad immobilizzazioni in corso di costruzione presso società del Gruppo UniCredit Bank AG. (migliaia di €) 12.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al fair value o rivalutate CONSISTENZE AL ATTIVITÀ/VALORI A Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre 1.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre Totale A B. Attività detenute a scopo di investimento 2.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati 2.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati Totale B Totale (A+B) 31.12.2010 31.12.2009 - - 92.698 20.491 72.207 92.698 92.698 - Ai sensi dello IAS 40.32A il Gruppo utilizza il modello della rideterminazione del valore (fair value) per la valutazione degli investimenti immobiliari connessi a passività che riconoscono un rendimento collegato al fair value degli investimenti stessi. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 207 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) (migliaia di €) 12.3 Attività materiali detenute a uso funzionale: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 A. Esistenze iniziali lorde A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finali lorde E. Valutazione al costo (*) TERRENI FABBRICATI MOBILI IMPIANTI ELETTRONICI ALTRE TOTALE 1.727.022 1.727.022 81.934 17.570 3.422 6.462.924 (2.630.086) 3.832.838 456.206 136.225 29.998 2.359 44.036 1.397.302 (1.131.326) 265.976 44.867 38.903 48 24 1.434 3.153.325 (2.359.114) 794.211 275.119 219.889 5.501 191 8.061 3.619.468 (1.469.972) 2.149.496 900.388 730.997 1.201 9.832 9.174 16.360.041 (7.590.498) 8.769.543 1.758.514 1.143.584 36.748 12.406 66.127 24.501 36.441 130.655 58.797 - 34.597 208.991 431.988 57.075 200.221 4.458 62.980 4.325 54.354 41.477 335.015 29.262 285.908 149.184 386.136 86.462 218.670 59.098 440.551 1.346.774 235.921 759.153 583 583 668 70.429 3.120 3.120 6.105 127.420 132 132 454 914 3.339 3.339 429 - 2.140 2.140 2.111 478 9.314 9.314 9.767 199.241 67.191 3.238 178 1.678.301 1.678.301 - 108.521 18.899 38.047 3.857.056 (2.929.751) 6.786.807 - 914 2.801 247.863 (1.128.909) 1.376.772 - 16.077 734.315 (2.625.449) 3.359.764 - 478 76.275 2.663.748 (1.539.582) 4.203.330 - 175.712 23.529 133.378 9.181.283 (8.223.691) 17.404.974 - * Il Gruppo non utilizza il modello della rideterminazione del valore (fair value) per la valutazione delle attività materiali detenute a uso funzionale. 208 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit (migliaia di €) 12.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Variazioni positive di fair value B.4 Riprese di valore B.5 Differenze di cambio positive B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Rettifiche di valore da deterioramento C.5 Differenze di cambio negative C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività: a) immobili ad uso funzionale b) attività non correnti in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali E. Valutazione al fair value TERRENI FABBRICATI 1.075.952 174.398 31.223 3.343 669 67.191 71.972 64.736 13.840 7.643 882 40.735 24.501 16.234 1.636 1.185.614 1.357.378 2.243.856 410.674 189.453 95 152 1.109 4.286 108.521 107.058 410.130 38.450 67.198 170.218 3.552 36.431 34.597 1.834 94.281 2.244.400 2.531.901 (migliaia di €) 12.5 Impegni per l’acquisto di attività materiali CONSISTENZE AL A. Impegni contrattuali 31.12.2010 31.12.2009 6.199 15.570 Gli impegni contrattuali in essere si riferiscono all’acquisto di immobili, impianti e macchinari. Sezione 13 - Attività immateriali - Voce 130 Le Attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica. Possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale, esse comprendono l’avviamento e, tra le altre attività immateriali, marchi, core deposits, customer relationship e software. L’avviamento è rappresentato dall’eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto, alla data di acquisto, di attività e passività costituenti aziende o rami di aziende. I valori al 31 dicembre 2010 di questa voce risultano pari a 25.592 milioni rispetto a 25.823 milioni del 2009 (-231 milioni), ridottesi sostanzialmente per l’effetto degli ammortamenti relativi alle attività immateriali a durata definita, alla rettifica sul valore dell’avviamento (-362 milioni) in parte compensata dall’effetto cambio netto, che ha impattato positivamente per 288 milioni. (migliaia di €) 13.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività ATTIVITÀ/VALORI A.1 Avviamento A.1.1 di pertinenza del Gruppo A.1.2 di pertinenza dei terzi A.2 Altre attività immateriali A.2.1 Attività valutate al costo: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività A.2.2 Attività valutate al fair value: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività Totale Totale durata definita e indefinita CONSISTENZE AL 31.12.2010 CONSISTENZE AL 31.12.2009 DURATA DEFINITA DURATA INDEFINITA DURATA DEFINITA DURATA INDEFINITA X X X 4.093.063 4.093.063 489.821 3.603.242 4.093.063 20.428.073 20.428.073 1.071.023 1.071.023 1.071.023 21.499.096 25.592.159 X X X 4.267.113 4.267.113 363.765 3.903.348 4.267.113 20.490.534 20.490.534 1.064.950 1.064.950 1.064.950 21.555.484 25.822.597 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 209 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) (migliaia di €) 13.2 Attività immateriali: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI GENERATE INTERNAMENTE A DURATA INDEFINITA A DURATA DEFINITA A DURATA INDEFINITA X X 785.192 (421.427) 363.765 243.070 19.505 213.771 359 9.435 117.014 6.437 93.353 92.762 591 591 - - 6.776.327 (2.872.979) 3.903.348 332.904 246.116 1.111 36.041 49.636 633.010 6.363 582.756 565.288 17.468 17.468 - 1.064.950 1.064.950 6.073 6.069 4 - 31.190.481 (5.367.884) 25.822.597 897.885 272.515 213.771 1.111 347.152 63.336 1.128.323 12.800 1.037.609 658.050 379.559 379.559 - 16.799 20.428.073 (2.499.040) 22.927.113 - 52 301 16.871 489.821 (418.056) 907.877 - - 22.824 6.953 14.114 3.603.242 (3.549.908) 7.153.150 - 1.071.023 1.071.023 - 22.876 24.053 30.985 25.592.159 (6.467.004) 32.059.163 - AVVIAMENTO A. Esistenze iniziali lorde A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Incrementi di attività immateriali interne B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value - a patrimonio netto - a conto economico B.5 Differenze di cambio positive B.6 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rettifiche di valore - ammortamenti - svalutazioni + patrimonio netto + conto economico C.3 Variazioni negative di fair value - a patrimonio netto - a conto economico C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione C.5 Differenze di cambio negative C.6 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette D.1 Rettifiche di valore totali nette E. Rimanenze finali lorde F. Valutazione al costo ALTRE A DURATA DEFINITA 22.564.012 (2.073.478) 20.490.534 315.838 6.894 X X X X 304.683 4.261 378.299 361.500 X 361.500 X 361.500 TOTALE Il Gruppo non utilizza il modello della rideterminazione del valore (fair value) per la valutazione delle attività immateriali. Le Altre attività immateriali: altre a durata indefinita rappresentano il valore dei Marchi. Tra le Altre attività immateriali: altre a durata definita sono comprese Customer Relationship e Core Deposits per 2.740 milioni, software per 610 milioni, licenze/brevetti e diritti simili per 94 milioni. 13.3 Altre informazioni Informazioni sulle attività immateriali rilevate in sede di operazioni di aggregazione aziendale L’applicazione del principio contabile IFRS 3 nella contabilizzazione delle operazioni di aggregazione aziendale ha comportato la rilevazione di importi per attività immateriali e avviamento. Nella seguente tabella è riportata la movimentazione dei valori iscritti alle varie attività immateriali identificate avvenuta nel corso dell’esercizio, inclusi gli effetti valutativi descritti di seguito. (milioni di €) ATTIVITÀ IMMATERIALI (ESCLUSO SOFTWARE) TOTALE 2009 Marchi Core Deposits e Customer Relationship Avviamento TOTALE 1.065 2.901 20.491 24.457 AMMORTAMENTO IMPAIRMENT ALTRE VARIAZIONI (*) TOTALE 2010 (362) (362) 6 108 299 413 1.071 2.740 20.428 24.239 (269) (269) (*) principalmente dovute ad effetto cambio. I marchi e l’avviamento sono attività immateriali considerate a vita indefinita. Si ritiene, infatti, che contribuiranno per un periodo indefinito alla formazione dei flussi reddituali. 210 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Le altre attività immateriali rilevate sono a vita utile definita, valorizzate originariamente attraverso l’attualizzazione dei flussi finanziari lungo un periodo che esprime la durata residua dei rapporti in essere alla data dell’operazione di aggregazione aziendale dalla quale derivano. Le attività immateriali a vita definita sono oggetto di ammortamento in base alla relativa vita utile. Si indicano di seguito le tipologie di attività immateriali rilevate per effetto delle operazioni di aggregazione aziendale e le metodologie utilizzate per la determinazione del relativo fair value alla data di acquisizione. Marchi La determinazione del fair value dei marchi è avvenuta utilizzando il metodo del relief from royalty che stima il valore degli stessi sulla base del corrispettivo derivante dalla loro cessione in uso a terzi. Le royalty sono calcolate applicando il tasso di royalty ai flussi reddituali (margine di intermediazione rettificato delle voci non associate ai marchi stessi). In sintesi il metodo si articola in tre fasi: • determinazione del tasso di royalty (dedotto per via comparativa da casi omogenei o determinato in modo analitico); • applicazione del tasso di royalty ai flussi di reddito; • determinazione del valore attuale delle royalty al netto delle imposte, calcolato mediante l’applicazione di un tasso di sconto che tenga conto della rischiosità del contesto in cui si trova il marchio oggetto di valutazione. Core Deposits Il valore di tale attività immateriale deriva dal fatto che parte delle consistenze di depositi a breve termine di una banca (conti correnti e depositi a risparmio) e di scoperti di conto corrente rimane depositata sui conti stessi per orizzonti temporali significativi. La vita economica della relazione risulta più lunga della durata contrattuale. Lo spread tra il costo effettivo della raccolta per mezzo dei Core Deposits e il costo della raccolta ai tassi di mercato interbancario (c.d. mark-down) rappresenta la componente più significativa di valore legata a questa attività immateriale. I piani reddituali utilizzati per la determinazione del fair value dei Core Deposits considerano anche una componente commissionale che contribuisce al reddito totale riferibile a tali relazioni. La determinazione del fair value di tale attività si è basata sull’attualizzazione dei flussi rappresentativi dei margini reddituali generati dai depositi per un periodo che esprime la durata residua dei rapporti in essere alla data di acquisizione. Trattandosi di attività a vita definita, il relativo valore viene ammortizzato in quote costanti in relazione al periodo riferibile ai benefici economici attesi dalla stessa . La vita media residua utile dei Core Deposits è pari a 21 anni. Customer Relationships Asset Under Management (AUM) Il valore di tale attività immateriale deriva principalmente dalla capacità della società di ottenere un rendimento dal collocamento alla propria clientela di prodotti riconducibili al risparmio gestito. I flussi di reddito utilizzati in sede di prima iscrizione per la valutazione di tale attività sono: • per le banche collocatrici, le commissioni retrocesse dalle fabbriche prodotto; • per le fabbriche prodotto, le commissioni percepite dalla clientela al netto delle commissioni passive retrocesse prevalentemente alle banche collocatrici. Tali commissioni sono state ritenute ricorrenti perché legate al risparmio gestito detenuto dalla clientela. La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 19 anni. Asset Under Custody (AUC) Il valore di tale attività immateriale deriva principalmente dalla capacità della società di ottenere un rendimento dalla raccolta amministrata alla clientela. I flussi di reddito utilizzati in sede di prima iscrizione per la valutazione di tale attività sono rappresentati dalle commissioni percepite per l’attività connessa alla raccolta amministrata. Tali commissioni sono state classificate come ricorrenti in quanto generate dalla normale attività dei clienti sul proprio portafoglio. La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 10 anni. Life Insurance Il valore di tale attività immateriale deriva principalmente dalla capacità della società di ottenere un rendimento dal collocamento alla propria clientela di prodotti riconducibili al business “bancassurance”. I flussi di reddito utilizzati in sede di prima iscrizione per la valutazione dell’attività sono rappresentati dalle commissioni percepite per l’attività connessa al business bancassurance. Tali commissioni sono state considerate ricorrenti in quanto assimilabili, dal punto di vista dell’investitore, ai prodotti di risparmio gestito/amministrato. La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 26 anni. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 211 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) Products L’attività immateriale in oggetto è stata identificata in relazione alla redditività generata dall’attività di negoziazione effettuata per conto delle SGR del Gruppo. I flussi di reddito utilizzati in sede di prima iscrizione per la valutazione sono rappresentati dalle commissioni percepite per l’attività d’intermediazione per conto delle SGR stesse. Sono state considerate come ricorrenti in quanto generate dalla normale operatività dei fondi in cui sono investiti i risparmi della clientela. Inoltre, in alcuni casi, il valore dell’attività è riconducibile alle commissioni percepite per l’attività di erogazione degli incentivi regionali. La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 5 anni. Altre Tale attività immateriale comprende tutte le altre tipologie delle c.d. customer relationships identificate, tra cui, a titolo esemplificativo, quelle derivanti dalla capacità della società di ottenere commissioni dal collocamento delle obbligazioni di terzi e dell’attività connessa alle aste sui titoli. La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 15 anni. Il Gruppo non possiede attività immateriali acquisite tramite contributo pubblico e attività immateriali date in garanzia a fronte di passività. L’impairment test delle attività immateriali rilevate in sede di operazioni di aggregazione aziendale Ai sensi dello IAS 36, tutte le attività immateriali a vita utile indefinita, ivi incluso l’avviamento, devono essere sottoposti almeno annualmente ad impairment test per verificarne la recuperabilità del valore. Per le attività immateriali a vita utile definita occorre determinare l’eventuale perdita di valore ogni volta che si rilevino indicatori di perdita. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il valore d’uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri generabili dall’attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita. Il valore recuperabile delle attività immateriali oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che non sussistano entrambe le seguenti condizioni: • il valore d’uso dell’attività non è stimato essere prossimo al fair value al netto dei costi di vendita; • l’attività non genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività. Qualora si verifichino tali condizioni l’impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) come richiesto dal menzionato principio contabile. Si precisa che l’impairment test condotto dal Gruppo UniCredit attraverso la determinazione del valore in uso delle Cash Generating Units (CGU) secondo quanto descritto nel seguito, comprende sia le attività immateriali a vita utile indefinita (avviamenti e marchi) sia le attività immateriali a vita utile definita (core deposits e customer relationship) ove ricorrano gli indicatori di perdita previsti dal principio. Si ritiene infatti che core deposits e customer relationship non possano essere oggetto di impairment test autonomo poiché dette attività non generano flussi finanziari indipendenti da quelli delle altre attività. Ai fini della determinazione del valore d’uso delle attività immateriali soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi di cassa relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test. Ai fini del test di impairment il valore d’uso delle c.d. Cash Generating Units (CGU) alle quali sono assegnati tali attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nelle CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l’avviamento e/o l’attività immateriale in sede di applicazione dell’IFRS 3. La definizione delle Cash Generating Units (CGU) La stima del valore d’uso ai fini della verifica dell’eventuale impairment di attività immateriali, compresi gli avviamenti, che non generano flussi finanziari se non con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell’ambito gestionale (dal punto di vista di flussi finanziari indipendenti generati e da quello di pianificazione e rendicontazione interna): tali unità operative sono appunto definite Cash Generating Units (CGU). Coerentemente con quanto disposto dall’IFRS 3 e dallo IAS 36, ai fini dell’impairment test, l’avviamento è stato allocato alle seguenti Divisioni operative del Gruppo, identificate come unità generatrici di flussi finanziari (CGU): • Retail, che ricomprende il perimetro della clientela Mass Market, Affluent, Small Business, e SME indipendentemente dalla loro ubicazione geografica; • Corporate & Investment Banking (ex Corporate e Markets & Investment Banking): che ricomprende - il perimetro delle imprese con fatturato annuo minimo di 3 milioni; - le attività del Gruppo sui mercati finanziari e nell’Investment Banking (eg.: trading, distribuzione, derivati strutturati, attività di finanziamento e sindacazione, merger and acquisition, gestione di portafogli di private equity, investimenti diretti nel capitale di aziende quotate e non, etc.); • Private Banking che ricomprende il perimetro della clientela privata con disponibilità finanziarie medio-alte a cui fornisce servizi di advisory e gestione del patrimonio. Si avvale sia di canali tradizionali tipici del segmento di clientela (private bankers), sia di modelli distributivi innovativi (reti di promotori finanziari e servizi di banking e trading online); 212 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit • Asset Management, specializzata nella salvaguardia e nell’incremento del valore degli investimenti della clientela attraverso una serie di soluzioni finanziarie innovative (fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali, portafogli per investitori istituzionali,, etc.); • Central Eastern Europe (CEE), comprende le attività del Gruppo nei paesi dell’Europa Centro Orientale (esclusa la Polonia), ivi incluse le attività in Kazakhstan e Ucraina che sono soggette a valutazione specifica; • Capogruppo e altre società. La CGU rappresenta il livello più basso al quale l’avviamento è monitorato a livello di Gruppo. Le CGU identificate corrispondono alle unità organizzative di business attraverso le quali il Gruppo sviluppa la propria attività e per le quali fornisce l’informativa di settore. Nell’ambito della CGU Central Eastern Europe (CEE) ulteriori verifiche sono state effettuate con riferimento al singolo paese in cui il Gruppo opera. La metodologia di allocazione adottata ha tenuto in considerazione le sinergie ed i risultati attesi delle suddette unità organizzative. L’allocazione del avviamento alle diverse CGU ha previsto due fasi distinte: • la prima individua l’avviamento come differenza tra il fair value dell’acquisto contabilizzato nel bilancio individuale dell’acquirente e il patrimonio netto al fair value, risultante dopo l’applicazione del purchase price method alle attività, passività, e passività potenziali di bilancio valutate al fair value dell’entità acquistata (al netto della quota di terzi). Tale fase considera anche tutti quei fair value derivanti da trasferimenti di società o rami all’interno del Gruppo che si verificano fino a quando il purchase price agreement è provvisorio; • la seconda alloca l’avviamento residuale alle varie CGU ponderandolo per i relativi fair value. L’intero avviamento identificato è stato allocato alle varie CGU. Il valore contabile delle CGU Il valore contabile delle CGU è determinato in maniera coerente con il criterio con cui è determinato il valore recuperabile delle stesse. Il valore recuperabile delle CGU comprende i flussi derivanti dalle relative attività e passività finanziarie, di conseguenza il valore contabile deve parimenti includere le attività e le passività finanziarie generatrici di tali flussi. Il valore contabile di ciascuna CGU è determinato in base al suo contributo al patrimonio netto consolidato, inclusa la parte di pertinenza dei terzi. Nello specifico, il valore di carico della CGU CEE è determinato mediante la sommatoria dei singoli valori contabili di ogni società nel Bilancio consolidato (corrispondenti al loro patrimonio netto contabile) tenendo conto di eventuali attività immateriali rilevate al momento dell’acquisizione (al netto di ammortamenti e impairment successivi) e delle scritture di consolidamento. Poiché risulterebbe eccessivamente complesso determinare il valore di carico delle altre CGU sulla base dei valori contabili, si è reso necessario utilizzare fattori gestionali - determinati dall’unità operativa Capital Management della Direzione Pianificazione Finanza e Amministrazione - per effettuarne la corretta suddivisione. In ogni caso, le attività immateriali sono attribuite alle CGU in coerenza con le informazioni contabili disponibili. Di seguito sono riportati i valori contabili delle CGU al 31 dicembre 2010, determinati come sopra indicato, nonché le quote di avviamento e delle altre attività immateriali allocate ad ognuna di esse; i valori si riferiscono alla situazione post test di impairment. (milioni di €) CASH GENERATING UNIT (CGU) Retail Private Banking Asset Management Corporate & Investment Banking (CIB) Central Eastern Europe (CEE) di cui: - Ucraina - Kazakistan(**) Capogruppo e altre società Totale VALORE AL 31.12.2010 DI CUI AVVIAMENTO (QUOTA GRUPPO) DI CUI ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI (*) 12.623 672 1.920 26.571 16.318 1.036 764 7.774 65.878 6.666 286 1.773 7.554 4.103 497 481 47 20.428 200 48 292 225 21 39 1.921 2.686 Le discrepanze presenti in questa tabella e la mancata quadratura tra i dati in essa riportati e il resto della Nota integrativa dipendono esclusivamente dagli arrotondamenti. (*) Gli importi determinati si intendono al netto delle imposte. (**) L’importo relativo al valore al 31.12.2010 della CGU Kazakistan include la svalutazione effettuata post impairment test del 2010 pari a € 359 milioni. I risultati della CGU Poland’s Markets a partire dal secondo trimestre 2010 sono riportati nelle specifiche business unit in base alla rilevanza/natura del business, più specificamente Corporate & Investment Banking (CIB), Retail e Private Banking. In concomitanza dell’introduzione del nuovo reporting, sono stati altresì allocati a dette CGU i valori di carico e i valori d’uso della CGU Poland’s Markets e, proporzionalmente, il relativo avviamento. Parimenti la porzione di capitale eccedente quello assorbito dai segmenti di business è stata allocata al Corporate Center. In ogni caso, in via prudenziale, il valore d’uso dei segmenti riallocati è stato calcolato utilizzando i parametri già utilizzati per la CGU Poland’s Markets. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 213 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) La stima dei flussi finanziari per la determinazione del valore d’uso delle CGU Come detto, in base a quanto disposto dallo IAS 36, l’impairment test delle attività immateriali a vita indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore. I principi contabili di riferimento richiedono che l’impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile di ogni CGU con il valore recuperabile della stessa. Laddove quest’ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile della CGU è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d’uso. Il valore recuperabile delle CGU del Gruppo è rappresentato dal valore d’uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri generati da ogni CGU al quale detto avviamento è stato allocato. Tali flussi finanziari sono stati stimati sulla base di: • scenari macroeconomici aggiornati; • il budget 2011 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 20 gennaio 2011; • proiezioni finanziarie per il periodo 2012-2015 approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 22 marzo 2011. Le proiezioni degli utili futuri sono state estese fino al 2020, con lo scopo di ottenere una valutazione delle capacità reddituali del Gruppo e della capacità di creazione di valore nel tempo, che prescinde dall’attuale congiuntura macroeconomica. Tali proiezioni sono state sviluppate tramite estrapolazione per tutte le CGU e per i singoli paesi della CEE. Il flusso di cassa atteso per il 2020 rappresenta la base per il calcolo del valore finale (Terminal Value) che rappresenta la capacità delle CGU di generare flussi finanziari futuri oltre tale anno. In base alla metodologia adottata, il Terminal Value è calcolato come valore di una rendita perpetua stimata sulla base di un flusso normalizzato economicamente sostenibile e coerente con il tasso di crescita di lungo termine (c.d. “g”) costante o decrescente come richiesto dai principi contabili IAS/IFRS. Il valore d’uso è determinato attualizzando i flussi finanziari ad un tasso che considera gli attuali tassi di mercato e i rischi specifici dell’attività. Per ciascuna CGU, in considerazione del differente livello di rischio dei rispettivi ambiti operativi, sono stati utilizzati dei premi a rischio differenziati e specifici per la singola entità o settore operativo. I tassi di attualizzazione comprendono una componente relativa al rischio Paese. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la procedura di valutazione (impairment test) basata sulle stime dei flussi finanziari e sulle ulteriori ipotesi elaborate dal Management. Nelle tabelle seguenti si riportano le previsioni sui principali indicatori macroeconomici, relativi ai mercati nei quali opera il Gruppo, utilizzati per la verifica della congruità della stima dei flussi finanziari futuri. Paesi dell’area Central Eastern Europe (CEE) TASSO INTERBANCARIO CAGR 2010-2015 Bosnia-Erzegovina Bulgaria Croazia Repubblica Ceca Estonia Ungheria Kazakistan Lettonia Lituania Polonia Romania Russia Serbia Slovacchia Slovenia Turchia Ucraina 214 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit TASSO DI CAMBIO (VS EUR) PIL REALE INFLAZIONE 2012 2015 2012 2015 3,0% 3,3% 1,9% 3,1% 3,7% 3,4% 6,2% 3,8% 3,4% 3,7% 3,9% 3,7% 3,5% 3,1% 2,6% 5,3% 4,7% 2,5% 3,5% 2,8% 2,1% 2,6% 2,8% 7,1% 2,3% 2,3% 3,1% 3,2% 6,2% 5,8% 1,9% 2,6% 6,1% 9,7% 1,6 0,5 3,0 3,2 n.s. 5,1 7,0 2,8 3,4 5,0 4,7 6,5 9,5 n.s. n.s. 9,1 8,3 1,6 3,5 3,9 3,6 n.s. 4,6 7,5 3,6 3,6 4,7 4,2 5,0 6,7 n.s. n.s. 8,6 7,0 2,0 2,0 7,3 24,0 n.s. 270,0 176,9 0,7 3,5 3,8 4,1 40,1 112,0 n.s. n.s. 2,0 9,0 2,0 2,0 7,4 24,0 n.s. 255,0 151,2 0,7 3,5 3,6 3,8 37,3 110,0 n.s. n.s. 1,9 8,8 Paesi Eurozona e USA PIL REALE (variazione % a/a) USA Eurozona Austria Germania Italia TASSO DI INFLAZIONE (variazione % a/a) USA (IPC) Eurozona (IPCA) Austria (IPC) Germania (IPC) Italia (IPC) INDICATORI FINANZIARI 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2,6 1,6 1,9 3,2 1,0 1,9 1,3 1,6 1,9 1,1 2,3 1,8 1,8 1,6 1,4 2,5 2,0 1,9 1,7 1,6 2,5 1,9 1,8 1,6 1,3 2,5 1,3 1,7 1,7 0,9 2010 2011 2012 2013 2014 2015 1,7 1,5 1,8 1,2 1,5 1,8 1,7 2,0 1,5 1,9 2,5 2,0 1,9 1,8 2,1 2,6 2,1 1,9 1,7 2,2 2,3 2,0 1,9 1,9 2,1 2,3 1,8 1,9 1,8 1,9 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Tassi di interesse a breve termine (%) USA - depositi (fine periodo) BCE - tasso sulle operazioni di rifinanziamento (fine periodo) Euribor 3 mesi (fine periodo) 0,25 0,25 2,25 4,00 4,25 4,25 1,00 1,00 1,25 1,55 2,25 2,55 3,50 3,80 4,00 4,10 3,50 3,55 Rendimento Titoli di Stato a 10 anni (%) Eurozona (fine periodo) 2,25 3,08 3,50 4,00 4,30 3,80 EUR-USD (fine periodo) EUR-USD (media) 1,43 1,34 1,46 1,42 1,37 1,37 1,32 1,34 1,30 1,29 1,26 1,28 Il calcolo del valore d’uso ai fini dell’impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall’utile netto (al lordo dei terzi) il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che il Gruppo intende raggiungere nel lungo periodo. Il modello Discounted Cash Flow utilizzato è basato su tre stadi: • primo periodo dal 2011 al 2015 in cui sono stati considerati: - 2011: i dati di Budget di Gruppo approvati dal Consiglio di Amministrazione; - 2012-2015: le proiezioni finanziarie interne approvate dal Consiglio di Amministrazione; • periodo intermedio dal 2016 al 2020, per il quale le proiezioni dei flussi finanziari vengono estrapolate applicando a partire dall’ultimo periodo di previsione esplicita (2015) tassi di crescita decrescenti fino a quelli di “Terminal Value”, applicando un limite massimo alla redditività pari al rapporto tra Net Profit ed RWA registrato nel 2015; • “Terminal Value” determinato con tassi di crescita nominali del 2%. Il tasso di crescita nominale del PIL di Eurozona dal 1996 al 2010 è stato pari al 3,3% (1,7% di crescita reale e circa il 1,6% di inflazione). La scelta del 2% nominale, corrispondente quindi a circa lo 0% reale, è dettata da ragioni prudenziali. Per JSC ATF Bank, tenuto conto del proseguimento della situazione di crisi specifica del Paese e da una conseguente riduzione strutturale dei margini di redditività attesi confermata anche dall’analisi di back test con evidenza degli scostamenti tra i piani passati e dati di consuntivo, le proiezioni relative ai dati di conto economico per tutto il periodo 2011-2020 sono state riviste prudenzialmente applicando un fattore di correzione sull’utile pari a circa il -30% rispetto allo scenario base (budget 2011 e proiezioni finanziarie al 2015). Infine, per tener conto del perdurare di un’alta volatilità sui mercati finanziari e dell’incertezza normativa derivante dall’introduzione di Basilea 2.5/3, sono stati considerati opportuni fattori di correzione prudenziale della CGU CIB. I beni destinati ad attività ausiliarie e comuni (corporate asset) sono stati allocati alle CGU cui fanno riferimento, ove applicabile. Per la porzione di tali beni non allocabile, la recuperabilità del valore è stata verificata a livello complessivo di Gruppo. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 215 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) Ribadito che la sostenibilità delle proiezioni dei flussi di cassa utilizzati nell’impairment test è stata valutata alla luce dello scenario macroeconomico aggiornato alla data di approvazione del test di impairment, si riportano di seguito le assunzioni rispetto alle principali determinanti della redditività, adottate per le diverse CGU: • Retail: Le assunzioni relative alla proiezione dei flussi di cassa per la CGU Retail riflettono il contesto macroeconomico e le prospettive di sviluppo dei principali Paesi nei quali il Gruppo opera in tale segmento e, segnatamente, l’Italia, la Germania, l’Austria e la Polonia. Si è pertanto tenuto conto del miglioramento nei tassi di crescita dei volumi di prestiti e depositi previsto per i prossimi anni e della risalita dei tassi di interesse (come evidenziato dalle tabelle precedenti), che soprattutto attraverso la componente del mark-down, ci si aspetta possa migliorare notevolmente i margini del Gruppo; • Corporate & Investment Banking: Le previsioni elaborate per CIB, al pari della Divisione Retail, tengono conto del miglioramento del quadro economico. L’aumento del tasso di crescita dei prestiti e la progressiva riduzione della rischiosità del portafoglio crediti sono state riflesse nelle previsioni dei flussi di cassa elaborate per la business line Corporate. Per la business line le previsioni risentono della stima di riduzione dei volumi del trading portfolio e del conseguente minore ammontare di ricavi. Tale fenomeno è stato parzialmente contrastato facendo leva sulla riduzione dei costi del personale; • Private Banking: Nelle assunzioni prese a riferimento per Private Banking si è tenuto conto in particolare dell’aumento dei tassi di interesse e di specifiche iniziative di business; • Asset Management: Nelle assunzioni prese a riferimento per Asset Management incidono la moderata crescita dei volumi prevista per i prossimi anni e la relativa stabilità dei margini; • Central Eastern Europe (CEE): Nelle assunzioni utilizzate si è tenuto conto della ripresa della crescita economica nella CEE previsto a partire dal 2011, a fronte della quale si attende una riduzione, seppur moderata, della rischiosità del portafoglio crediti. Si prevede che il radicato posizionamento commerciale del Gruppo continuerà ad alimentare la crescita dei ricavi nell’area CEE. - Per quanto riguarda JSC ATF Bank gli utili e le attività di rischio ponderate utilizzati sono determinati tenendo conto del consistente recupero previsto nel tasso di crescita degli impieghi in Kazakhistan (come evidenziato dalle tabelle precedenti), del potenziale di redditività ancora inespresso dalla banca e del beneficio, in termini di costo del rischio, derivante dall’operazione (guarantee transaction scherme) che ha trasferito a BA AG una parte consistente del rischio sul portafoglio crediti. - Per Ukrsotsbank le assunzioni adottate per valutare la sostenibilità dei flussi di cassa futuri adottati nel test di impairment tengono conto della moderata ripresa dei volumi, della normalizzazione del costo del rischio e della riduzione delle spese operative rispetto al 2010. Inoltre la difficoltà dei principali concorrenti (alcune delle grandi banche in difficoltà sono state nazionalizzate mentre alcune piccole banche sono in liquidazione) ha creato notevoli opportunità di aumentare la quota di mercato. I tassi di attualizzazione dei flussi Qui di seguito sono riepilogati i principali assunti di base adottati dal management nel calcolo del valore recuperabile delle CGU: CGU Retail CIB Private Banking Asset Management Central Eastern Europe (CEE)1 di cui: - JSC Ukrsotsbank (USB) - JFC ATF Bank (ATF) Poland Market2 TASSO DI ATTUALIZZAZIONE INIZIALE AL NETTO DELLE IMPOSTE (KE) TASSO DI ATTUALIZZAZIONE FINALE AL NETTO DELLE IMPOSTE (KE) TASSO DI CRESCITA NOMINALE PER IL CALCOLO DEL TERMINAL VALUE 9,45% 10,70% 9,65% 9,94% 16,70% 26,00% 15,53% 12,96% 10,55% 10,55% 10,55% 10,55% 11,99% 12,50% 12,50% 11,00% 2,00% 2,00% 2,00% 2,00% 2,00% 2,00% 2,00% 2,00% 1. Il tasso di attualizzazione relativo alla CGU Central Eastern Europe è la media aritmetica ponderata dei tassi di attualizzazione utilizzati per i singoli paesi appartenenti al singolo settore di attività. 2. Anche se già a partire da giugno 2010 la Polonia è stata segmentata (in CIB, Retail e Private Banking) e non rappresenta più una CGU separata, i singoli segmenti vengono ancora valutati in valuta locale e considerando i parametri relativi al paese di appartenenza. Come si evince dalla tabella sopra riportata, i flussi finanziari futuri sono stati attualizzati utilizzando una stima prudenziale del tasso di attualizzazione, incorporando nel costo del capitale proprio (Ke) i vari fattori di rischio connessi al settore di attività. Il tasso di sconto utilizzato è un tasso nominale al netto delle imposte. In particolare, il costo del capitale iniziale per il Gruppo e quello differenziato per i settori sono la somma di: • tasso privo di rischio (risk-free rate): tasso swap di Eurozona a 5 anni medio degli ultimi 6 anni. L’orizzonte temporale di 6 anni è stato scelto per tener conto della lunghezza media del ciclo economico in Eurozona; • premio a rischio sul debito: Credit Default Swap medio degli ultimi 6 anni pagato da UniCredit; • premio a rischio sul capitale proprio: determinato con l’option based model e basato sulla volatilità delle azioni UniCredit negli ultimi 6 anni. Per i settori di attività è stata utilizzata la volatilità media degli ultimi 6 anni di banche operanti prevalentemente nello stesso settore, tenendo conto anche del beneficio di diversificazione. Quest’ultimo è altresì determinato considerando la matrice varianze-covarianze delle quotazioni dei gruppi di banche utilizzati per la determinazione del premio a rischio. 216 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Il costo del capitale iniziale, differenziato per i Paesi della CEE, è dato dalla somma di: • tasso privo di rischio (risk-free rate): tasso swap in valuta locale a 5 anni medio degli ultimi 6 anni. Ove assente si è considerato il tasso interbancario più liquido e rappresentativo; • premio a rischio sul Paese: Credit Default Swap medio pagato dal Paese negli ultimi 6 anni (o su un periodo più breve in assenza di una serie storica sufficientemente lunga); • premio a rischio sul capitale proprio: determinato con l’option based model e basato sulla volatilità delle azioni UniCredit negli ultimi 6 anni. Il costo del capitale utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa converge ad un determinato valore definito per ciascuna CGU. Questo valore è determinato come media del costo del capitale di un campione di banche europee calcolato con la stessa metodologia applicata per il costo del capitale iniziale del Gruppo, estendendo la scadenza del risk-free rate e del CDS da 5 a 10 anni. Il costo del capitale di terminal value utilizzato è differenziato a seconda che la CGU sia presente in un Paese dell’Europa dell’Ovest, in un Paese dell’Europa dell’Est che entrerà nell’area Euro entro il 2018 o in un altro Paese. Il valore d’uso complessivo del Gruppo utilizzato nell’impairment test è superiore rispetto all’attuale capitalizzazione di mercato. Questa situazione è comune alla maggior parte delle banche Europee: il multiplo price-to-book value delle banche dell’indice Stoxx 600 Banks è circa il 46% più basso rispetto alla media storica. Nel caso di UniCredit la differenza è spiegata principalmente dalle prospettive di breve termine implicite nel prezzo attuale di mercato, che resta condizionato dalle attese di redditività moderata per il 2011 e dalla persistente incertezza sulle prospettive di crescita del PIL dell’economia globale. Diversamente il valore d’uso complessivo include le prospettive reddituali di medio-lungo termine ritenute ragionevoli da parte degli amministratori. Poiché la valutazione è resa particolarmente complessa dall’attuale contesto macroeconomico e di mercato che il settore finanziario sta attraversando e dalla conseguente difficoltà nella formulazione di previsioni circa la redditività futura di lungo periodo, sono state effettuate alcune analisi di “sensitività” ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell’ambito della procedura di impairment test. Nella tabella sotto riportata sono riepilogati gli scostamenti percentuali degli assunti di base adottati per le diverse CGU, necessari a rendere il valore recuperabile della CGU stessa pari al suo valore di bilancio: CGU Retail CIB Asset Management Private Banking1 Central Eastern Europe (Kazakistan e Ucraina esclusi) Ucraina INCREMENTO IN P.P. DEL TASSO DI ATTUALIZZAZIONE AL NETTO DELLE IMPOSTE (KE) INCREMENTO IN P. P. DEL CORE TIER 1 RATIO TARGET DECREMENTO IN P.P. DEL TASSO DI CRESCITA NOMINALE PER IL CALCOLO DEL TERMINAL VALUE DECREMENTO IN P.P. DEGLI UTILI ANNUALI 3,2% 0,9% 5,1% 15,5% 8,0% 1,8% 69,7% 47,1% -10,4% -2,9% -13,7% n. s. -28,3% -8,8% -38,1% -67,0% 1,3% 0,6% 3,2% 2,9% -4,3% -1,4% -12,4% -6,5% 1. In considerazione dell’elevata redditività del settore, i risultati derivanti dall’analisi di sensitività non sono significativi. In tabella non sono riportati i dati riferiti al Kazakistan in quanto, post impairment, il valore recuperabile è pari al valore di bilancio. È opportuno segnalare che l’allineamento del valore d’uso di una CGU al suo valore di bilancio, ove non comporti una necessità di effettuare una svalutazione dell’avviamento della specifica CGU, potrebbe comunque determinare la svalutazione dell’avviamento a livello di Gruppo. Questo avviene quando la somma delle differenze tra il valore d’uso ed il valore di bilancio di ciascuna CGU non è sufficiente a compensare il valore negativo dei beni destinati ad attività ausiliarie e comuni, non direttamente allocabili alle singole CGU. Il valore d’uso complessivo risulta superiore al livello contabile complessivo. A completamento dell’analisi di sensitività la tabella sottostante indica la variazione del valore d’uso complessivo del Gruppo alla variazione di un punto percentuale dei principali parametri utilizzati nel modello DCF. Variazione valore d’uso di Gruppo INCREMENTO DELL’1% DEL TASSO DI ATTUALIZZAZIONE AL NETTO DELLE IMPOSTE (KE) -12,4% INCREMENTO DELL’1% DEL CORE TIER 1 RATIO TARGET DECREMENTO DELL’1% DEL TASSO DI CRESCITA NOMINALE PER IL CALCOLO DEL TERMINAL VALUE DECREMENTO DELL’1% DEGLI UTILI ANNUALI -5,8% -4,8% -1,2% Si sottolinea peraltro che i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità dell’avviamento (in particolare i flussi di cassa previsti per le varie CGU, nonché i tassi di attualizzazione utilizzati) sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato, che potrebbe registrare mutamenti ad oggi non prevedibili. L’effetto di questi mutamenti sulla stima dei flussi di cassa delle diverse CGU e sulle principali assunzioni adottate, potrebbe pertanto condurre nei bilanci dei prossimi esercizi a risultati diversi da quelli riportati nel presente Bilancio consolidato. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 217 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) I risultati dell’impairment test L’impairment test ha confermato il valore di iscrizione dell’avviamento nel Bilancio al 31 Dicembre 2010 per il Gruppo e per tutte le CGU tranne che per il Kazakistan, dove il perdurare della crisi economica e di un’alta volatilità nel mercato locale hanno portato ad una prudenziale revisione dei piani strategici (confermata da analisi di back-test ed al solo fine dell’esercizio di goodwill impairment) evidenziando la necessità di effettuare un rettifica di valore pari a -359 milioni. Nel corso dell’esercizio è stato inoltre classificato un ramo d’azienda Private fra le attività non correnti in via di dismissione e associate passività. Poiché il valore di dismissione (pari al fair value al netto dei costi per la vendita) è risultato inferiore al valore contabile si è proceduto a rilevare una rettifica di valore di 3 milioni integralmente attribuibile ad avviamento. Sezione 14 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 140 dell’attivo e voce 80 del passivo Al 31 dicembre 2010 le Attività fiscali ammontano a 12.961 milioni (12.577 milioni a fine 2009) e si riferiscono a: • attività correnti per 1.675 milioni (2.416 milioni a fine 2009); • attività anticipate per 11.286 milioni (10.161 milioni a fine 2009). Al 31 dicembre 2010 le Passività fiscali ammontano a 5.837 milioni (6.451 milioni a fine 2009) e si riferiscono a: • passività correnti per 1.465 milioni (1.988 milioni a fine 2009); • passività differite per 4.372 milioni (4.463 milioni a fine 2009). (migliaia di €) 14.1 Attività per imposte anticipate: composizione CONSISTENZE AL Attività fiscali anticipate relative a: Attività/passività detenute per la negoziazione Altri strumenti finanziari Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali Accantonamenti Altre attività / passività Crediti verso banche e clientela Perdite fiscali riportabili in futuro Altre Totale 31.12.2010 31.12.2009 436.195 1.109.201 2.859.072 983.688 333.945 3.090.193 1.280.681 1.193.342 11.286.317 408.285 817.361 2.562.507 1.141.119 258.940 2.589.782 1.247.364 1.135.938 10.161.296 (migliaia di €) 14.2 Passività per imposte differite: composizione CONSISTENZE AL 31.12.2010 Passività fiscali differite relative a: Crediti verso banche e clientela Attività / passività detenute per la negoziazione Altri strumenti finanziari Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali Altre attività / passività Debiti verso banche e clientela Altre Totale 218 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 842.063 142.224 1.027.048 1.600.025 140.574 77.639 542.498 4.372.071 31.12.2009 1.015.239 131.699 847.183 1.654.744 173.095 89.130 552.202 4.463.292 (migliaia di €) 14.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) MOVIMENTI DEL 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) riprese di valore d) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 2010 2009 9.658.632 2.258.137 2.130.793 365.959 491.278 1.273.556 475 126.869 1.344.536 1.281.552 955.583 228.629 97.340 7.861 55.123 10.572.233 9.924.965 1.767.985 1.384.017 21.889 9.890 45.913 1.306.325 238 383.730 2.034.318 1.689.963 1.517.405 12.139 160.419 1.773 342.582 9.658.632 (migliaia di €) 14.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita al conto economico) MOVIMENTI DEL 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 2010 2009 3.982.701 389.886 328.109 3.913 324.196 61.777 488.054 458.616 318.569 140.047 2.948 26.490 3.884.533 4.799.658 452.736 197.217 1.663 195.554 508 255.011 1.269.693 1.226.354 991.934 184 234.236 1.086 42.253 3.982.701 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 219 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) (migliaia di €) 14.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) MOVIMENTI DEL 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) dovute al mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 2010 2009 502.664 321.194 263.835 6 263.829 42.229 15.130 109.774 71.649 70.608 61 980 76 38.049 714.084 538.999 215.070 87.687 4.952 82.735 127.383 251.405 201.749 125.984 75.765 382 49.274 502.664 (migliaia di €) 14.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) MOVIMENTI DEL 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 2010 2009 480.591 114.180 95.899 2.866 93.033 406 17.875 107.233 85.830 79.214 1.890 4.726 63 21.340 487.538 602.236 210.701 195.373 90 195.283 15.328 332.346 133.760 110.408 23.352 247 198.339 480.591 14.7 Altre informazioni In conformità con lo IAS 12, non sono state rilevate attività fiscali anticipate per perdite fiscali portate a nuovo laddove non risultano probabili futuri redditi imponibili a fronte dei quali utilizzare tali perdite. A livello di Gruppo, le perdite fiscali non ancora utilizzate, per le quali non sono state rilevate attività fiscali anticipate, ammontano a 6.266 milioni, di cui: • 1.487 milioni relativi alle filiali estere di UniCredit S.p.A.; • 4.194 milioni relativi a società del sub-gruppo UniCredit Bank AG; • 585 milioni relativi a società del sub-gruppo UniCredit Bank Austria AG. In particolare, la quota riferibile alle perdite pregresse delle filiali estere di UniCredit S.p.A., si riferisce alle perdite che potranno essere fiscalmente recuperate esclusivamente sui futuri redditi imponibili prodotti dalle filiali stesse nel paese di localizzazione. Per ulteriori informazioni si rimanda alla Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato, Sezione 20 - Le imposte sul reddito di esercizio dell’operatività corrente - Voce 290. 220 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Sezione 15 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate - Voce 150 dell’Attivo e voce 90 del Passivo Sono iscritte in queste voci le attività non correnti o gruppi di attività e passività direttamente collegate, che costituiscono un insieme di attività generatrici di flussi finanziari, la cui vendita è altamente probabile. Esse sono valutate al minore fra il valore contabile e fair value al netto dei costi di vendita. Nella situazione patrimoniale al 31 dicembre 2010 i dati si riferiscono principalmente alla partecipazione in Banca Agricola Commerciale della Repubblica di San Marino S.p.A. ed al ramo Private Banking di UniCredit Luxemburg SA, composto principalmente da raccolta clientela. Nella situazione patrimoniale al 31 dicembre 2009 i dati si riferivano principalmente alla partecipazione in IRFIS Mediocredito della Sicilia S.p.A.. (migliaia di €) 15.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività CONSISTENZE AL A. Singole attività A.1 Attività finanziarie A.2 Partecipazioni A.3 Attività materiali A.4 Attività immateriali A.5 Altre attività non correnti Totale A B. Gruppi di attività (unità operative dismesse) B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione B.2 Attività finanziarie valutate al fair value B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita B.4 Attività finanziarie detenute fino alla scadenza B.5 Crediti verso banche B.6 Crediti verso clientela B.7 Partecipazioni B.8 Attività materiali B.9 Attività immateriali B.10 Altre attività Totale B Totale A+B C. Passività associate a singole attività in via di dismissione C.1 Debiti C.2 Titoli C.3 Altre passività Totale C D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione D.1 Debiti verso banche D.2 Debiti verso clientela D.3 Titoli in circolazione D.4 Passività finanziarie di negoziazione D.5 Passività finanziarie valutate al fair value D.6 Fondi D.7 Altre passività Totale D Totale C+D 31.12.2010 31.12.2009 175.207 1.825 43.419 1.376 554.187 776.014 533.465 182 67.400 71 21.179 622.297 776.014 622.297 1.081.069 289.060 24.640 1.394.769 270.926 40.389 311.315 1.394.769 311.315 15.2 Altre informazioni Non vi sono informazioni da segnalare. 15.3 Informazioni sulle partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non valutate al patrimonio netto Nel corso dell’esercizio sono state classificate tra le attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione le partecipazioni nelle società collegate Metis S.p.A. e S.S.I.S. S.p.A.. Tali società continuano ad essere oggetto di valutazione secondo il metodo del patrimonio netto poiché il fair value, al netto dei costi di dismissione delle stesse, risulta superiore al loro valore di bilancio. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 221 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE) Sezione 16 - Altre attività - Voce 160 Al 31 dicembre 2010 la voce Altre attività ammonta a 12.948 milioni, in aumento di 2.494 milioni (+24%) rispetto al 2009 (10.454 milioni). L’aumento è ascrivibile principalmente: • alle partite definitive ma non imputabili ad altre voci che passano da 2.203 milioni di fine 2009 a 3.728 milioni di fine 2010 (+1.525 milioni, +69%); • alle partite in corso di lavorazione che passano da 830 milioni di fine 2009 a 2.177 milioni di fine 2010 (+1.347 milioni, +162%). (migliaia di €) 16.1 Altre attività: composizione CONSISTENZE AL VOCI/VALORI Margine di variazione presso organismi di compensazione a fronte di operazioni su contratti derivati (infruttiferi) Oro, argento e metalli preziosi Ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie Cassa e altri valori in carico al cassiere: - assegni di c/c tratti su terzi in corso di negoziazione - assegni di c/c in carico alle banche del gruppo ricevuti dalla stanza di compensazione in corso di addebito - vaglia, assegni circolari e titoli equiparati - cedole, titoli esigibili a vista, valori bollati e valori diversi Interessi e competenze da addebitare a: - clienti - banche Partite viaggianti tra filiali non attribuite ai conti di pertinenza Partite in corso di lavorazione Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: - titoli e cedole da regolare - altre operazioni Rettifiche per partite illiquide di portafoglio Partite fiscali diverse da quelle imputate a voce 140 Altre partite Totale 222 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 31.12.2010 31.12.2009 56.148 73.482 648.182 583.643 557.826 3.362 22.409 46 221.898 191.652 30.246 1.040.440 2.177.066 3.727.921 217.096 3.510.825 75.296 2.011.303 2.332.885 12.948.264 100.001 58.014 349.830 663.930 612.629 20.047 30.777 477 301.795 293.266 8.529 165.266 829.976 2.203.120 41.410 2.161.710 148.276 2.580.460 3.053.021 10.453.689 Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato Passivo Sezione 1 - Debiti verso banche - Voce 10 I Debiti verso banche presentano una dinamica in crescita, dai 106.800 milioni di fine dicembre 2009 ai 111.735 milioni del 31 dicembre 2010. La crescita della voce debiti verso banche, pari a +4.935 milioni, riviene da: • una diminuzione dei debiti verso banche centrali di -6.821 milioni; • un aumento dei debiti verso banche di +11.756 milioni, di cui +9.225 milioni relativi a finanziamenti. (migliaia di €) 1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche 2.1 Conti correnti e depositi liberi 2.2 Depositi vincolati 2.3 Finanziamenti 2.3.1 pronti contro termine passivi 2.3.2 altri 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 2.5 Altri debiti Totale Fair value 31.12.2010 31.12.2009 12.864.051 98.871.043 16.509.612 31.827.948 43.847.885 19.946.043 23.901.842 6.685.598 111.735.094 109.799.074 19.684.972 87.115.180 18.300.255 27.610.170 34.623.268 11.881.982 22.741.286 6.581.487 106.800.152 106.989.042 La sottovoce 2.3 Finanziamenti comprende anche i debiti relativi alle operazioni di pronti contro termine di raccolta conclusi a fronte di titoli di proprietà emessi da società del Gruppo, questi ultimi elisi dall’attivo a livello consolidato. (migliaia di €) 1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati CONSISTENZE AL Debiti verso banche: debiti subordinati 31.12.2010 31.12.2009 142.549 231.317 1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati Non vi sono debiti strutturati verso banche. (migliaia di €) 1.4 Debiti verso banche oggetto di copertura specifica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Debiti oggetto di copertura specifica del fair value a) rischio di tasso di interesse b) rischio di cambio c) più rischi 2. Debiti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari a) rischio di tasso di interesse b) rischio di cambio c) altro Totale 31.12.2010 31.12.2009 55.148 55.148 55.148 155.261 155.261 206.649 179.296 27.353 361.910 1.5 Debiti per leasing finanziario Non vi sono debiti per locazione finanziaria verso banche. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 223 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE) Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20 I Debiti verso la clientela ammontano a 402.248 milioni (381.623 milioni nel 2009) e presentano un aumento di +20.625 milioni, pari a +5%. (migliaia di €) 2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 1. Conti correnti e depositi liberi 2. Depositi vincolati 3. Finanziamenti 3.1 pronti contro termine passivi 3.2 altri 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 5. Altri debiti Totale Fair Value 31.12.2010 31.12.2009 225.086.111 109.201.857 48.260.429 40.487.023 7.773.406 565.458 19.134.336 402.248.191 399.831.509 217.353.447 111.557.776 29.726.942 20.471.063 9.255.879 528.773 22.456.352 381.623.290 381.390.731 Fra i “Finanziamenti” sono compresi anche i debiti relativi alle operazioni di pronti contro termine di raccolta conclusi a fronte di titoli di proprietà emessi da società del Gruppo, questi ultimi elisi dall’attivo a livello consolidato. (migliaia di €) 2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati CONSISTENZE AL Debiti verso clientela: debiti subordinati 31.12.2010 31.12.2009 491.668 561.781 (migliaia di €) 2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati CONSISTENZE AL Debiti verso clientela: debiti strutturati 31.12.2010 VALORE CONTABILE 31.12.2009 VALORE CONTABILE 22.963 36.141 (migliaia di €) 2.4 Debiti verso clientela: oggetto di copertura specifica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 31.12.2010 31.12.2009 1. Debiti oggetto di copertura specifica del fair value a) rischio di tasso di interesse b) rischio di cambio c) più rischi 2. Debiti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari a) rischio di tasso di interesse b) rischio di cambio c) altro Totale 1.034.647 1.034.647 1.457 1.457 1.036.104 871.730 771.684 100.046 871.730 (migliaia di €) 2.5 Debiti per leasing finanziario CONSISTENZE AL 31.12.2010 PAGAMENTI MINIMI Debiti per locazione finanziaria: Fino a 12 mesi Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni Valore totale dei pagamenti minimi lordi/netti Effetto tempo Valore attuale dei debiti per pagamenti minimi dovuti per il leasing 224 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 6.460 9.927 16.387 (1.554) 14.833 VALORE ATTUALE DEI PAGAMENTI MINIMI 6.079 8.754 14.833 X 14.833 Sezione 3 - Titoli in circolazione - Voce 30 Al 31 dicembre 2010 la consistenza dei Titoli in circolazione, pari a 180.990 milioni, diminuisce di 33.783 milioni (-16%) rispetto al livello di fine anno precedente. (migliaia di €) 3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2010 CONSISTENZE AL 31.12.2009 FAIR VALUE VALORE DI BILANCIO LIVELLO 1 LIVELLO 2 145.516.953 7.412.138 138.104.815 35.473.375 790.725 34.682.650 180.990.328 58.114.192 58.114.192 5.145.007 22.828 5.122.179 63.259.199 84.541.101 7.329.002 77.212.099 8.308.038 761.469 7.546.569 92.849.139 TIPOLOGIA TITOLI/VALORI A. Titoli 1. Obbligazioni 1.1 strutturate 1.2 altre 2. Altri titoli 2.1 strutturati 2.2 altri Totale Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 FAIR VALUE LIVELLO 3 VALORE DI BILANCIO LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 1.054.333 172.154 882.179 24.365.586 24.365.586 25.419.919 161.669.590 11.986.643 149.682.947 53.103.287 973.448 52.129.839 214.772.877 56.198.308 228.284 55.970.024 10.567.343 27.399 10.539.944 66.765.651 96.278.273 11.909.932 84.368.341 16.493.328 936.993 15.556.335 112.771.601 3.060.676 142.327 2.918.349 33.914.799 11.764 33.903.035 36.975.475 181.528.257 216.512.727 Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla Parte A - Politiche contabili – A.3 - Informativa sul fair value. Le sottovoci 1.1 Obbligazioni strutturate e 2.1. Altri titoli strutturati ammontano complessivamente a 8.203 milioni e rappresentano il 5% del totale. Esse si riferiscono a strumenti di tipo equity linked ed interest-rate linked. Di questi strumenti UniCredit S.p.A. è il principale e quasi unico contributore. Lo sbilancio del fair value dei derivati, incorporati in titoli strutturati e fatti oggetto di scorporo, risulta esposto a Voce 20 dell’Attivo e a Voce 40 del Passivo tra le valutazioni dei derivati di trading-altri e presenta un saldo negativo per 294 milioni. (migliaia di €) 3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati CONSISTENZE AL Titoli in circolazione: titoli subordinati 31.12.2010 31.12.2009 23.965.224 27.145.805 (migliaia di €) 3.3 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli oggetto di copertura specifica CONSISTENZE AL TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI 31.12.2010 31.12.2009 1. Titoli oggetto di copertura specifica del fair value a) rischio tasso di interesse b) rischio di cambio c) più rischi 2. Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari a) rischio di tasso di interesse b) rischio cambio c) altro Totale 874.484 874.484 3.178.063 3.178.063 4.052.547 1.360.783 1.360.783 4.756.433 4.756.433 6.117.216 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 225 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE) Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40 Le Passività finanziarie di negoziazione, che al 31 dicembre 2010 ammontano a 114.099 milioni, si mantengono stabili rispetto alla fine 2009 (114.045 milioni). (migliaia di €) 4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2010 TIPOLOGIA OPERAZIONI / COMPONENTI DEL GRUPPO A. Passività per cassa 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 3. Titoli di debito 3.1 Obbligazioni 3.1.1 Strutturate 3.1.2 Altre obbligazioni 3.2 Altri titoli 3.2.1 Strutturati 3.2.2 Altri Totale A B. Strumenti derivati 1. Derivati finanziari 1.1 Di negoziazione 1.2 Connessi con la fair value option 1.3 Altri 2. Derivati creditizi 2.1 Di negoziazione 2.2 Connessi con la fair value option 2.3 Altri Totale B Totale A+B FAIR VALUE VALORE NOMINALE LIVELLO 1 LIVELLO 2 331.922 14.885.476 11.476.485 7.901.584 6.454.775 1.362.465 7.236.975 86.685 86.685 - 1.446.809 3.574.901 3.574.901 26.693.883 CONSISTENZE AL 31.12.2009 FAIR VALUE FAIR VALUE* VALORE NOMINALE LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 FAIR VALUE* 375.709 14.978.982 11.056.788 7.500.979 6.437.326 161 1.738.001 862 22.214.794 300.776 11.416.153 281.684 7.841.252 17.449 X 304.897 16.523.400 14.680.888 10.379.246 853.071 413.127 5.095.740 3.016.297 3.016.297 - 314.145 16.672.064 10.897.173 7.104.819 866.464 498 835 703.797 197.766 25 723.981 21.691.117 14.617.388 10.315.746 X 86.685 8.686.125 1.063.653 3.555.809 3.555.809 26.411.479 264.235 X 19.092 3.574.901 19.092 X X 301.799 35.368.948 9.526.175 4.301.642 4.301.521 121 31.509.185 3.016.297 8.525.164 6.238.355 3.792.354 3.792.354 27.883.382 197.741 506.031 506.031 705.130 X 4.301.642 X X 37.032.486 X X 4.107.180 4.105.795 68.432.717 66.891.861 1.859.551 1.706.886 X X X X 5.983.794 5.981.940 65.383.989 64.561.723 630.753 221.712 X X X X X X 1.385 187.141 187.141 387.797 1.153.059 2.602.747 2.589.772 3.077 149.588 1.510.397 1.482.708 X X X X X X X X 24 1.830 304.656 304.656 352.008 470.258 3.364.685 3.345.481 409.041 1.263.662 1.263.629 X X X X X X 26.693.883 4.294.321 12.980.446 12.975 71.035.464 97.446.943 X 27.689 X 3.369.948 3.671.747 35.368.948 X X 31.509.185 6.288.450 14.813.614 18.868 336 68.748.674 96.632.056 33 1.894.415 2.599.545 X X 37.032.486 Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 LIVELLO 3 114.099.136 114.045.215 Fair value*: calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione. Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla Parte A - Politiche contabili A.3 Informativa sul fair value. Le sottovoci “Debiti verso banche” e “Debiti verso clientela” comprendono scoperti tecnici per un ammontare pari a 8.724 milioni nel 2010 e 5.665 milioni nel 2009 a cui non viene attribuito un valore nozionale. (migliaia di €) 4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate CONSISTENZE AL Passività finanziarie di negoziazione: passività subordinate 31.12.2010 31.12.2009 649.441 429.749 (migliaia di €) 4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati CONSISTENZE AL Passività finanziarie di negoziazione: debiti strutturati 226 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 31.12.2010 VALORE CONTABILE 31.12.2009 VALORE CONTABILE 14.676 14.946 (migliaia di €) 4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici”) di negoziazione: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Emissioni B.2 Vendite B.3 Variazioni positive di fair value B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Acquisti C.2 Rimborsi C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Altre variazioni D. Rimanenze finali DEBITI VERSO BANCHE DEBITI VERSO CLIENTELA TITOLI IN CIRCOLAZIONE TOTALE 305.242 28.825.273 291 28.809.855 15.127 28.797.719 13 28.782.598 15.108 332.796 16.526.432 1.752.013.011 1.751.919.352 2 93.657 1.753.641.189 2.472.745 1.751.090.933 44 77.467 14.898.254 14.617.264 32.108.131 28.904.029 1.900.992 1.303.110 35.281.148 30.796.149 1.286.683 1.382.143 1.816.173 11.444.247 31.448.938 1.812.946.415 291 1.809.633.236 1.900.994 1.411.894 1.817.720.056 33.268.907 1.781.160.214 1.382.187 1.908.748 26.675.297 Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50 Al 31 dicembre 2010 la consistenza delle Passività finanziarie valutate al fair value è di 1.268 milioni, in riduzione di 344 milioni rispetto all’esercizio precedente a seguito del rimborso delle posizioni in scadenza. (migliaia di €) 5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica CONSISTENZE AL 31.12.2010 FAIR VALUE TIPOLOGIA OPERAZIONI / COMPONENTI DEL GRUPPO VALORE NOMINALE LIVELLO 1 LIVELLO 2 1. Debiti verso banche 1.1 Strutturati 1.2 Altri 2. Debiti verso clientela 2.1 Strutturati 2.2 Altri 3. Titoli di debito 3.1 Strutturati 3.2 Altri Totale 1.351.520 1.301.520 50.000 1.351.520 - 1.216.810 1.216.810 1.216.810 Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 CONSISTENZE AL 31.12.2009 FAIR VALUE FAIR VALUE* VALORE NOMINALE LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 FAIR VALUE* X X X X 51.079 1.329.704 51.079 X X 51.079 1.329.704 1.694.690 1.694.690 1.694.690 - 1.560.578 1.560.578 1.560.578 149 149 51.748 51.748 51.897 149 X X X X 1.642.325 X X 1.642.474 LIVELLO 3 1.267.889 1.612.475 Fair value*: calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione. Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla Parte A - Politiche contabili – A.3 Informativa sul fair value. 5.2 Dettaglio della voce 50 “Passività finanziarie valutate al fair value”: passività subordinate Non vi sono passività subordinate. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 227 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE) (migliaia di €) 5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 DEBITI VERSO BANCHE DEBITI VERSO CLIENTELA TITOLI IN CIRCOLAZIONE TOTALE 149 149 149 - - 1.612.326 100.243 72.830 23.158 4.255 444.680 1.847 353.930 49.374 39.529 1.267.889 1.612.475 100.243 72.830 23.158 4.255 444.829 1.847 353.930 49.374 39.678 1.267.889 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Emissioni B.2 Vendite B.3 Variazioni positive di fair value B4. Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Acquisti C.2 Rimborsi C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Altre variazioni D. Rimanenze finali Sezione 6 - Derivati di copertura - Voce 60 (migliaia di €) 6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli CONSISTENZE AL 31.12.2010 CONSISTENZE AL 31.12.2009 FAIR VALUE A. Derivati finanziari 1) Fair value 2) Flussi finanziari 3) Investimenti esteri B. Derivati creditizi 1) Fair value 2) Flussi finanziari Totale FAIR VALUE LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 VALORE NOZIONALE LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 VALORE NOZIONALE 1.091 1.091 1.091 9.664.018 3.651.023 6.012.995 15.741 15.741 9.679.759 - 99.146.382 42.351.187 56.795.195 1.115.000 1.115.000 100.261.382 49.661 49.661 49.661 9.859.787 3.781.491 6.078.296 9.859.787 9.499 9.499 9.499 96.041.403 27.309.028 68.732.375 530.000 530.000 96.571.403 Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3 9.680.850 9.918.947 Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda alla Parte A - Politiche contabili per ulteriori chiarimenti. (migliaia di €) 6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologie di copertura CONSISTENZE AL 31.12.2010 FAIR VALUE FLUSSI FINANZIARI SPECIFICA OPERAZIONI/ TIPO DI COPERTURA 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2. Crediti 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Portafoglio 5. Altre operazioni Totale attività 1. Passività finanziarie 2. Portafoglio Totale passività 1. Transazioni attese 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie RISCHIO DI TASSO RISCHIO DI CAMBIO RISCHIO DI CREDITO RISCHIO DI PREZZO PIÙ RISCHI GENERICA SPECIFICA GENERICA INVESTIMENTI ESTERI 383.250 10.355 - 15.741 783 X - X X - X X X X X X 393.605 195.881 195.881 X X X X 15.741 X X X 783 X X X 14.495 14.495 X X 336.525 X 336.525 X 2.710.825 2.710.825 X X 2.315 X 3.126.138 X 3.126.138 X 2.884.542 2.884.542 X X X X X X X X X X X - X - - 228 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Sezione 7 - Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 70 (migliaia di €) 7.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperte CONSISTENZE AL ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ COPERTE/VALORI 31.12.2010 31.12.2009 1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie 2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie Totale 3.379.524 (581.148) 2.798.376 4.505.885 (1.745.925) 2.759.960 (migliaia di €) 7.2 Passività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse: composizione CONSISTENZE AL PASSIVITÀ COPERTE 1. Debiti 2. Titoli in circolazione 3. Portafoglio Totale 31.12.2010 31.12.2009 313.667 379.210 108.504.463 109.197.340 11.460.334 5.809.604 62.297.973 79.567.911 Sezione 8 - Passività fiscali - Voce 80 Si veda la sezione 14 dell’attivo. Sezione 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 90 Si veda la sezione 15 dell’attivo. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 229 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE) Sezione 10 - Altre passività - Voce 100 Al 31 dicembre 2010 le Altre passività ammontano a 22.224 milioni, in aumento di 4.114 milioni (+23%) rispetto a fine 2009 (18.110 milioni). Tale variazione è da ascrivere principalmente: • alle partite in corso di lavorazione per +2.299 milioni; • alle partite definitive ma non imputabili ad altre voci per +847 milioni; • alle partite viaggianti tra filiali non attribuite ai conti di pertinenza per +628 milioni; • alle somme a disposizione da riconoscere a terzi per +570 milioni. (migliaia di €) 10.1 Altre passività: composizione CONSISTENZE AL VOCI/VALORI Debiti per le garanzie finanziarie rilasciate Deterioramento delle garanzie finanziarie rilasciate, dei derivati creditizi, degli impegni irrevocabili a erogare fondi Debiti per gli impegni irrevocabili a erogare fondi Ratei passivi diversi da quelli da capitalizzare sulle pertinenti passività finanziarie Accordi di pagamento basati sul valore dei propri strumenti di capitale classificati come debiti secondo l'IFRS 2 Altri debiti relativi al personale dipendente Altri debiti relativi ad altro personale Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci Interessi e competenze da accreditare a: - clienti - banche Partite viaggianti tra filiali non attribuite ai conti di pertinenza Somme a disposizione da riconoscere a terzi Partite in corso di lavorazione Partite relative ad operazioni in titoli Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: - debiti verso fornitori - accantonamenti per ritenuta fiscale su dietimi, cedole o dividendi - altre partite Debiti per partite diverse dal servizio di riscossione tributi Rettifiche per partite illiquide di portafoglio Partite fiscali diverse da quelle imputate a voce 80 Altre partite Totale 230 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 31.12.2010 31.12.2009 17.178 18.141 1.178.162 1.710 1.230.007 1.023.979 6.703 948.002 3.309 2.641.101 13.733 2.447 355.860 291.765 64.095 794.224 2.130.161 3.945.861 26.524 3.962.818 1.195.782 2.656 2.764.380 2.088 43.397 1.271.223 4.604.549 22.224.352 8.617 2.992.099 11.240 2.948 340.366 303.150 37.216 165.753 1.559.587 1.646.570 164.116 3.116.130 1.324.065 3.218 1.788.847 11.756 719.591 1.165.246 4.209.523 18.110.367 Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110 Il Fondo trattamento di fine rapporto del personale è da intendersi come una “prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti”, pertanto la sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l’attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno al Gruppo utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda Parte A, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio). (migliaia di €) 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue MOVIMENTI DEL A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Altre variazioni in aumento C. Diminuzioni C.1 Liquidazioni effettuate C.2 Altre variazioni in diminuzione D. Rimanenze finali 2010 2009 1.317.523 102.938 68.865 34.073 218.628 172.228 46.400 1.201.833 1.415.023 133.806 75.813 57.993 231.306 174.786 56.520 1.317.523 Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120 Al 31 dicembre 2010 il Fondo rischi ed oneri si attesta a 8.088 milioni, in aumento di 106 milioni rispetto al dato di fine 2009 (7.982 milioni). La sottovoce “1. Fondi di quiescenza aziendale”, che accoglie prevalentemente fondi a prestazione definita, illustrati alla successiva tavola 12.3, si attesta a 4.515 milioni rispetto ai 4.591 milioni di fine 2009. La sottovoce “2. Altri fondi per rischi ed oneri”, il cui ammontare al 31 dicembre 2010 risulta pari a 3.573 (3.392 milioni a fine 2009), è composta da: • stanziamenti per controversie legali: la sottovoce somma stanziamenti per controversie legali, cause passive e revocatorie fallimentari (maggiori informazioni relative alle cause passive sono riportate nella Parte E - Sezione 4 - Rischi operativi - punto B - Rischi derivati da pendenze legali); • stanziamenti per oneri per il personale, sostanzialmente oneri vari attinenti al personale; • stanziamenti altri: accolgono gli stanziamenti per rischi ed oneri non riconducibili alle voci di cui sopra, il contenuto di questa sottovoce è illustrato alla successiva tavola 12.4. (migliaia di €) 12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione CONSISTENZE AL VOCI/COMPONENTI 31.12.2010 31.12.2009 1. Fondi di quiescenza aziendali 2. Altri fondi per rischi ed oneri 2.1 Controversie legali 2.2 Oneri per il personale 2.3 Altri Totale 4.515.173 3.572.805 1.386.916 77.399 2.108.490 8.087.978 4.590.628 3.391.803 1.350.196 90.463 1.951.144 7.982.431 (migliaia di €) 12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 VOCI/COMPONENTI A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Variazioni dovute al passare del tempo B.3 Variazioni dovute a modifiche tasso di sconto B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Utilizzo dell'esercizio C.2 Variazioni dovute a modifiche tasso di sconto C.3 Altre variazioni D. Rimanenze finali (*) FONDI DI QUIESCENZA ALTRI FONDI 4.590.628 449.001 115.647 229.075 104.279 524.456 346.699 177.757 4.515.173 3.391.803 995.931 843.837 12.767 4.608 134.719 814.929 538.417 3.316 273.196 3.572.805 (*) di cui Fondi di quiescenza a benefici definiti per 4.472.296 migliaia di euro. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 231 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE) 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti 1. ILLUSTRAZIONE DEI FONDI Esistono all’interno del Gruppo diversi piani a benefici definiti, ovvero piani per i quali la prestazione è legata al salario ed all’anzianità del dipendente sia in Italia che all’estero. I piani in Austria, Germania e Italia rappresentano in totale oltre il 90% delle obbligazioni pensionistiche del Gruppo. La maggior parte dei piani del Gruppo non è finanziata. Le eccezioni più significative riguardano il “contractual trust arrangement” o CTA (ovvero un fondo esterno gestito da fiduciari indipendenti), il HVB Trust Pensionfonds AG, e il Pensionkasse der Hypovereinsbank WaG, tutti e tre stabiliti da UniCredit Bank AG (per i piani a benefici definiti in Germania) e da UCI S.p.A. per i piani a benefici definiti nel Regno Unito. La maggior parte dei piani a benefici definiti del Gruppo sono chiusi ai neo-assunti, ad esempio in Austria, Germania e Italia dove la maggioranza dei neo-assunti aderisce a piani a contribuzione definita (o piani considerati tali). I contributi per i piani a contribuzione definita rappresentano una spesa a conto economico. Le obbligazioni dei piani a benefici definiti sono determinate con il “metodo dell’unità di credito proiettata”. Per i piani finanziati le attività patrimoniali sono determinate al fair value alla data di redazione dello stato patrimoniale. Lo stato patrimoniale è composto dal deficit o surplus (la differenza tra le obbligazioni e le attività patrimoniali) al netto degli utili e perdite attuariali non riconosciuti. Inoltre nel conto economico vengono riconosciuti gli utili e le perdite attuariali solo se in eccesso del “corridoio” (10%). Le ipotesi attuariali usate per determinare le obbligazioni variano da paese a paese e da piano a piano in linea con lo IAS 19. Il tasso di attualizzazione in ogni paese è determinato facendo riferimento ai rendimenti di mercato alla data di bilancio di titoli obbligazionari di aziende primarie di valuta e durata media in linea con quella della passività. (migliaia di €) 2. VARIAZIONI NELL'ESERCIZIO DEI FONDI 31.12.2010 31.12.2009 Obbligazione netta iniziale a benefici definiti Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate Oneri finanziari (Utili) Perdite attuariali rilevati nell'esercizio (Utili) Perdite relativi alla riduzione o estinzione del piano Benefici erogati Altre variazioni in aumento Altre variazioni in diminuzione Obbligazione netta finale a benefici definiti 4.513.206 90.830 7.915 221.160 22.358 1.662 (339.984) 100.422 (145.273) 4.472.296 4.475.084 84.783 242.590 2.067 6.131 (454.379) 444.097 (287.167) 4.513.206 3. VARIAZIONI NELL'ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO DEL PIANO E ALTRE INFORMAZIONI 31.12.2010 31.12.2009 Valore corrente iniziale delle attività a servizio dei piani Rendimento atteso Utili (Perdite) attuariali Contributi del datore di lavoro Benefici erogati Altre variazioni in aumento Altre variazioni in diminuzione Valore corrente finale delle attività a servizio dei piani 3.211.230 165.955 32.723 50.210 (133.782) 3.047 (5.253) 3.324.130 3.060.039 160.283 3.771 117.106 (128.899) (1.070) 3.211.230 PRINCIPALI CATEGORIE DI ATTIVITÀ A SERVIZIO DEI PIANI 31.12.2010 31.12.2009 1. Azioni 2. Obbligazioni 3. Immobili 4. Altre attività Totale 372.129 2.463.483 116.714 371.804 3.324.130 92.835 2.206.272 117.957 794.166 3.211.230 (migliaia di €) (migliaia di €) (migliaia di €) 4. RICONCILIAZIONE TRA VALORE ATTUALE DEI FONDI, VALORE ATTUALE DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO DEL PIANO E LE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ ISCRITTE IN BILANCIO Valori iscritti nello stato patrimoniale Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti finanziate Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti non finanziate Valore attuale delle attività a servizio del piano Totale Utili (perdite) attuariali non rilevate Impatto del limite del paragrafo 58 (IAS 19) sull'eccedenza del valore attuale delle attività a servizio dei piani Passività netta in bilancio1 31.12.2010 31.12.2009 3.143.432 4.672.458 (3.324.130) 4.491.760 (284.802) 53.631 4.260.589 3.049.712 4.575.131 (3.211.230) 4.413.613 (183.382) 73.271 4.303.502 1. La passività netta indicata per il 2010 ricomprende 211.707 migliaia di eccedenze di attività al servizio dei piani rilevate nella voce dell’attivo “altre attività” (209.704 migliaia nel 2009). 232 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit RENDIMENTO DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO DEL PIANO Rendimento attuariale delle attività a servizio del piano Utili (perdite) attuariali sulle attività a servizio del piano 2010 2009 165.955 32.723 160.283 3.771 Le tabelle precedenti descrivono le passività previdenziali del Gruppo relative ai Fondi di quiescenza aziendali. In base all’interpretazione dello IAS 19 anche il Fondo TFR previsto dalla normativa italiana, qualificandosi come piano a benefici definiti, è fatto oggetto di valutazione attuariale. Riportiamo qui di seguito una tabella riepilogativa del valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti del Gruppo e delle principali ipotesi attuariali adottate. 5. DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI IPOTESI ATTUARIALI Tasso di attualizzazione Rendimento atteso dalle attività a servizio dei piani Tasso atteso di incremento delle retribuzioni 2 Incrementi futuri relativi a trattamenti pensionistici Tasso di inflazione atteso 31.12.2010 31.12.2009 4,89% 5,00% 2,87% 2,08% 1,91% 5,12% 5,25% 3,03% 2,15% 1,97% 2. Valido ai fini dei “Fondi di quiescenza” (migliaia di €) 6. INFORMAZIONI COMPARATIVE Totale obbligazioni a benefici definiti Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti Valore attuale delle attività a servizio dei piani Valore attuale del (surplus)/deficit dei piani Utili (Perdite) attuariali non rilevate Impatto del limite del paragrafo 58 (IAS 19) sull'eccedenza del valore attuale delle attività a servizio dei piani Passività netta in bilancio 31.12.2010 31.12.2009 9.060.334 (3.324.130) 5.736.204 (327.413) 53.631 5.462.422 8.972.250 (3.211.230) 5.761.020 (213.266) 73.271 5.621.025 (migliaia di €) 12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi CONSISTENZE AL 2.3 Altri fondi per rischi e oneri - altri - Rischi/oneri connessi al patrimonio immobiliare - Oneri per piani di ristrutturazione aziendale - Vertenze stragiudiziali e spese legali - Indennità di agenti della rete - Vertenze correlate a strumenti finanziari e contratti derivati - Vertenze fiscali - Oneri per passività assunte su cessioni di partecipazioni - Altri Totale 31.12.2010 31.12.2009 368.158 109.349 43.946 122.484 273.098 172.794 83.913 934.748 2.108.490 462.960 149.009 126.435 112.619 243.334 106.594 98.953 651.240 1.951.144 Le risultanze relative all’esercizio 2009 della sottovoce “Altri fondi per rischi ed oneri - altri” sono state riesposte in conformità al maggior dettaglio delle restanti sottovoci nel 2010. La medesima sottovoce nell’esercizio 2010 comprende 451 milioni di oneri derivanti da impegni contrattuali. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 233 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE) Sezione 13 - Riserve tecniche - Voce 130 (migliaia di €) 13.1 Riserve tecniche: composizione LAVORO DIRETTO LAVORO INDIRETTO TOTALE CONSISTENZE AL 31.12.2009 TOTALE 88.436 58.432 29.899 105 129.095 124.311 2.319 2.465 1.113 246 867 - 89.549 58.678 30.766 105 129.095 124.311 2.319 2.465 63.653 45.142 15.064 3.447 98.482 95.578 1.662 1.242 - - - - 217.531 1.113 218.644 162.135 CONSISTENZE AL 31.12.2010 A. Ramo danni A.1 Riserve premi A.2 Riserve sinistri A.3 Altre riserve B. Ramo vita B.1 Riserve matematiche B.2 Riserve per somme da pagare B.3 Altre riserve C. Riserve tecniche allorché il rischio di investimento è sopportato dagli assicurati C.1 Riserve relative a contratti le cui prestazioni sono connesse con fondi di investimento e indici di mercato C.2 Riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione D. Totale riserve tecniche (migliaia di €) 13.2 Riserve tecniche: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 RAMO DANNI Riserve tecniche all'inizio dell'esercizio a) variazioni in aumento b) variazioni in diminuzione Riserve tecniche alla fine dell'esercizio RAMO VITA RISERVE PREMI RISERVE SINISTRI ALTRE RISERVE RISERVE MATEMATICHE RISERVE PER SOMME DA PAGARE ALTRE RISERVE 45.142 13.643 107 58.678 15.064 15.733 31 30.766 3.447 142 3.484 105 95.578 30.037 1.304 124.311 1.662 657 2.319 1.242 1.223 2.465 Sezione 14 - Azioni rimborsabili - Voce 150 Non sono presenti azioni rimborsabili. Sezione 15 - Patrimonio del gruppo - Voci 140, 170, 180, 190, 200 e 220 Il Patrimonio del gruppo, incluso l’utile di periodo (1.323 milioni) si è attestato al 31 dicembre 2010 a 64.224 milioni a fronte dei 59.689 milioni rilevati alla fine dell’anno precedente. La tabella che segue riporta la composizione del patrimonio e le variazioni rispetto all’esercizio precedente: (migliaia di €) Patrimonio del gruppo: composizione CONSISTENZE AL 1. Capitale 2. Sovrapprezzi di emissione 3. Riserve 4. Azioni proprie a. Capogruppo b. Controllate 5. Riserve di valutazione 6. Strumenti di capitale 7. Utile (Perdita) Totale 234 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit VARIAZIONI 31.12.2010 31.12.2009 ASSOLUTA % 9.648.791 39.322.433 15.186.462 (4.197) (2.440) (1.757) (1.252.787) 1.323.343 64.224.045 8.389.870 36.581.540 14.271.165 (5.714) (2.440) (3.274) (1.249.514) 1.702.325 59.689.672 1.258.921 2.740.893 915.297 1.517 1.517 (3.273) (378.982) 4.534.373 15,0% 7,5% 6,4% -26,5% -46,3% 0,3% -22,3% 7,6% La variazione in aumento del patrimonio del gruppo per 4.534 milioni è il risultato di: • un incremento del capitale, integralmente sottoscritto, in esecuzione della delibera dell’Assemblea del 16 novembre 2009; • un incremento del sovrapprezzo di emissione dovuto a esecuzione dell’aumento di capitale sociale deliberato dall’Assemblea del 16 novembre 2009 integralmente sottoscritto; • un incremento delle riserve per: - la destinazione a riserva dell’utile dell’esercizio 2009 (1.702 milioni), al netto dei dividendi distribuiti (550 milioni); - l’incremento della riserva connessa a stock options; - l’utilizzo di riserva per costi capitalizzati in esecuzione dell’aumento di capitale deliberata dall’Assemblea del 16 novembre 2009; - altre variazioni (comprensive delle variazioni su azioni proprie); • una variazione delle riserve da valutazione per: - incremento delle differenze cambio; - incremento di valore della riserva da valutazione delle società valutate al patrimonio netto; - riduzione di valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita; - riduzione della copertura per rischi finanziari (60 milioni) e riduzione di valore delle attività in via di dismissione (5 milioni); • riduzione dell’utile del periodo rispetto a quello del 2009 1.259 milioni 2.740 milioni 1.152 milioni 0,7 milioni (84) milioni (151,7) milioni 600 milioni 54 milioni (592) milioni (65) milioni (379) milioni (migliaia di €) 15.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione 31.12.2010 A. Capitale A.1 azioni ordinarie A.2 azioni di risparmio Totale A B. Azioni proprie 31.12.2009 AZIONI EMESSE AZIONI SOTTOSCRITTE E NON ANCORA LIBERATE AZIONI EMESSE AZIONI SOTTOSCRITTE E NON ANCORA LIBERATE 9.636.671 12.120 9.648.791 (4.197) - 8.377.750 12.120 8.389.870 (5.714) - La sottovoce B. Azioni proprie comprende quelle di UniCredit S.p.A. per -2.440 mila euro, e quelle delle società controllate, acquistate dalle medesime società, per -1.757 mila euro. Nel corso dell’esercizio il Capitale - che al 31 dicembre 2009 era rappresentato da n. 16.755.500.045 azioni ordinarie e da n. 24.238.983 azioni di risparmio, del valore nominale unitario di € 0,50 per entrambe le categorie - si è modificato, per i motivi illustrati nella Relazione sull’andamento della gestione nel capitolo Altre informazioni - Rafforzamento patrimoniale, in seguito all’emissione di complessive n. 2.517.842.895 azioni ordinarie, di cui n. 2.516.889.453 mediante aumento di capitale a pagamento e n. 953.442 da assegnare a titolo gratuito al Personale Direttivo. Il Capitale è quindi passato da 8.389.870 mila euro di fine 2009 a 9.648.791 mila euro di fine 2010, con un aumento di 1.258.921 mila euro - di cui 1.258.445 mila euro a pagamento e 476 mila euro a titolo gratuito - ed è rappresentato da n. 19.273.342.940 azioni ordinarie da nominali 0,50 cadauna e da n. 24.238.983 azioni di risparmio da nominali 0,50 cadauna. La sottoscrizione dell’aumento di capitale a pagamento deliberato dall’Assemblea Straordinaria dei Soci del 16 novembre 2009 ha altresì comportato l’iscrizione, nell’ambito del Patrimonio della Capogruppo, di 2.740.416 mila euro a titolo di sovrapprezzo azioni. A fine 2010 il numero delle azioni proprie in rimanenza risulta pari a 476.000. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 235 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE) 15.2 Capitale - numero azioni della capogruppo: variazioni annue MOVIMENTI DEL 2010 VOCI/TIPOLOGIE A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio - interamente liberate - non interamente liberate A.1 Azioni proprie (-) A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Nuove emissioni - a pagamento - operazioni di aggregazioni di imprese - conversione di obbligazioni - esercizio di warrant - altre - a titolo gratuito - a favore dei dipendenti - a favore degli amministratori - altre B.2 Vendita azioni proprie B.3 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Annullamento C.2 Acquisto di azioni proprie C.3 Operazioni di cessione di imprese C.4 Altre variazioni D. Azioni in circolazione: rimanenze finali D.1 Azioni proprie (+) D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio - interamente liberate1 - non interamente liberate ORDINARIE ALTRE (DI RISPARMIO) 16.755.500.045 16.755.500.045 (476.000) 16.755.024.045 2.517.842.895 2.517.842.895 2.516.889.453 2.516.889.453 953.442 953.442 19.272.866.940 476.000 19.273.342.940 19.273.342.940 - 24.238.983 24.238.983 24.238.983 24.238.983 24.238.983 24.238.983 - 1. Nelle azioni ordinarie sono comprese n. 967.564.061 azioni con vincolo di usufrutto a favore di UniCredit S.p.A.; il diritto di voto su tali azioni è sospeso. 15.3 Capitale: altre informazioni Valore nominale per azione Azioni riservate per emissione sotto opzione Numero contratti in essere per la vendita di azioni 31.12.2010 31.12.2009 0,50 - 0,50 (migliaia di €) 15.4 Riserve di utili: altre informazioni CONSISTENZE AL Riserva Legale Riserve Statutarie Riserve Altre Totale 236 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 31.12.2010 31.12.2009 1.439.180 1.144.946 12.602.336 15.186.462 1.434.080 1.679.802 11.157.283 14.271.165 15.5 Altre informazioni Riserve da valutazione: composizione (migliaia di €) CONSISTENZE AL ATTIVITÀ/VALORI 31.12.2010 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2. Attività materiali 3. Attività immateriali 4. Copertura di investimenti esteri 5. Copertura dei flussi finanziari 6. Differenze di cambio 7. Attività non correnti in via di dismissione 8. Leggi speciali di rivalutazione 9. Riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Totale (730.175) 393.795 (1.229.230) (5.185) 277.020 40.988 (1.252.787) 31.12.2009 (138.235) 454.086 (1.829.698) 277.020 (12.687) (1.249.514) Sezione 16 - Patrimonio di pertinenza di terzi - Voce 210 Il Patrimonio di pertinenza di terzi che a fine 2009 ammontava a 3.202 milioni risulta ora di 3.479 milioni. La tabella che segue evidenzia la composizione del patrimonio di terzi al 31 dicembre 2010. (migliaia di €) Patrimonio di pertinenza di terzi: composizione CONSISTENZE AL VOCI/VALORI 1) Capitale 2) Sovrapprezzi di emissione 3) Riserve 4) Azioni proprie 5) Riserve da valutazione 6) Strumenti di capitale 7) Utile (Perdita) dell'esercizio di pertinenza di terzi Totale 31.12.2010 375.742 1.769.528 997.076 (21) 15.629 321.226 3.479.180 31.12.2009 375.973 1.762.635 840.207 (305) (108.565) 332.295 3.202.240 16.1 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue Non vi sono strumenti di capitale. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 237 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE) Altre informazioni (migliaia di €) 1. Garanzie rilasciate e impegni CONSISTENZE AL OPERAZIONI 1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria a) banche b) clientela 2) Garanzie rilasciate di natura commerciale a) banche b) clientela 3) Impegni irrevocabili a erogare fondi a) banche: i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto b) clientela: i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto 4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione 5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 6) Altri impegni Totale 31.12.2010 31.12.2009 15.403.372 2.057.327 13.346.045 45.842.333 6.802.382 39.039.951 88.641.222 4.269.719 615.171 3.654.548 84.371.503 10.871.267 73.500.236 871.963 32.536 28.315.814 179.107.240 18.242.538 2.317.009 15.925.529 45.133.905 6.697.344 38.436.561 93.435.153 3.072.901 1.154.933 1.917.968 90.362.252 19.516.816 70.845.436 5.419.746 249.344 23.704.094 186.184.780 (migliaia di €) 2. Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni CONSISTENZE AL PORTAFOGLI 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 5. Crediti verso banche 6. Crediti verso clientela 7. Attività materiali 31.12.2010 31.12.2009 43.774.430 23.827.886 19.690.502 4.619.708 2.052.549 35.757.035 - 68.216.409 185.414 4.976.205 1.873.057 1.643.827 20.742.624 (migliaia di €) 3. Informazioni sul leasing operativo CONSISTENZE AL Informazioni da parte del locatario Leasing operativi Canoni leasing futuri non cancellabili: - fino a dodici mesi - da uno a cinque anni - oltre i cinque anni Totale Canoni minimi futuri non cancellabili da ricevere per subleasing Pagamenti totali Informazioni da parte del locatore Leasing operativi Canoni minimi futuri non cancellabili ( da ricevere): - fino a dodici mesi - da uno a cinque anni - oltre i cinque anni Totale 238 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 31.12.2010 31.12.2009 97.714 181.652 29.629 308.995 88.969 196.165 44.123 329.257 3.307 4.382 11.296 11.299 4 22.599 1.628 4.854 1.326 7.808 4. Composizione degli investimenti a fronte delle polizze unit-linked e index-linked Non vi è operatività relativa a polizze unit-linked e index-linked. (migliaia di €) 5. Gestione e intermediazione per conto terzi TIPOLOGIA SERVIZI 31.12.2010 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela a) acquisti 1. regolati 2. non regolati b) vendite 1. regolate 2. non regolate 2. Gestioni di portafogli a) individuali b) collettive 3. Custodia e amministrazione di titoli a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni patrimoniali) 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 2. altri titoli b) altri titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli) 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 2. altri titoli c) titoli di terzi depositati presso terzi d) titoli di proprietà depositati presso terzi 4. Altre operazioni 929.012.235 466.374.985 465.252.345 1.122.640 462.637.250 461.567.238 1.070.012 219.766.778 71.258.520 148.508.258 560.250.733 5.787.992 11.947 5.776.045 257.669.386 37.840.384 219.829.002 193.145.759 103.647.596 18.823.347 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 239 Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione Sezione 1 - Gli interessi - Voce 10 e 20 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70 4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80 5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90 6 - Utili (perdite) da cessione / riacquisto - Voce 100 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - Voce 110 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130 9 - Premi netti - Voce 150 10 - Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa - Voce 160 11 - Le spese amministrative - Voce 180 12 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - Voce 190 13 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 200 14 - Rettifiche/riprese di Valore nette su attività immateriali - Voce 210 15 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 220 16 - Utili (perdite) delle partecipazioni - Voce 240 17 - Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - Voce 250 18 - Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 260 19 - Utili (perdite) da cessione di investimenti - Voce 270 20 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 290 21 - Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - Voce 310 22 - Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi - Voce 330 23 - Altre informazioni 24 - Utile per azione 242 244 245 245 246 246 247 248 249 250 251 254 254 255 255 256 257 257 257 258 260 260 260 260 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 241 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato Sezione 1 - Gli interessi - Voce 10 e 20 Gli Interessi attivi e proventi assimilati del 2010 ammontano a 28.642 milioni e segnano una diminuzione di 6,1 miliardi (-18%) rispetto a quelli dell’anno precedente (34.746 milioni). In dettaglio, gli “interessi attivi su attività finanziarie in valuta”, che nel 2010 rappresentano il 27% del totale della voce 10 (26% nel 2009), si riducono di 1.376 milioni (-15%) passando dai 9.198 milioni di fine 2009 ai 7.822 di fine 2010. Nella tavola sottostante, le colonne “Titoli di debito” e “Finanziamenti” comprendono anche interessi su attività deteriorate, diversi da quelli rilevati nella voce “Riprese di valore”, rispettivamente per 10 milioni e 1.108 milioni. (migliaia di €) 1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione ESERCIZIO 2010 VOCI/FORME TECNICHE TITOLI DI DEBITO FINANZIAMENTI ALTRE OPERAZIONI 937.506 224.076 1.480.805 404.879 231.000 680.932 X X 3.959.198 56.328 93.143 1.553 934.045 20.839.588 X X 21.924.657 130.945 2.319.908 307.183 2.758.036 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 5. Crediti verso banche 6. Crediti verso clientela 7. Derivati di copertura 8. Altre attività Totale TOTALE ESERCIZIO 2009 TOTALE 1.124.779 317.219 1.482.358 404.879 1.165.045 21.520.520 2.319.908 307.183 28.641.891 1.859.217 357.488 1.072.872 670.008 1.632.028 26.818.250 1.923.819 412.305 34.745.987 (migliaia di €) 1.2 e 1.5 Interessi attivi/passivi e proventi/oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura VOCI A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura C. Saldo ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 10.910.593 (8.590.685) 2.319.908 13.503.051 (11.579.232) 1.923.819 La tabella 1.2 “Interessi attivi e proventi assimilati”, per confronto, comprende le informazioni relative alla tabella 1.5 “Interessi passivi e oneri assimilati”. 1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni (migliaia di €) 1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta VOCI a) Attività in valuta ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 7.821.968 9.198.315 (migliaia di €) 1.3.2 Interessi attivi su leasing finanziario VOCI a) Operazioni di leasing finanziario: canoni potenziali di locazione rilevati come proventi nell’esercizio 242 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 552.043 745.619 Gli Interessi passivi e oneri assimilati del 2010 ammontano a 12.885 milioni e segnano una diminuzione di 4.703 milioni (-27%) rispetto a quelli dell’anno precedente (17.588 milioni). In dettaglio, gli “interessi passivi su passività finanziarie in valuta”, che nel 2010 rappresentano il 24% del totale della voce 20 (27% nel 2009), si riducono di 1.613 milioni (-34%) passando dai 4.736 milioni di fine 2009 ai 3.123 milioni di fine 2010. (migliaia di €) 1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione ESERCIZIO 2010 VOCI/FORME TECNICHE 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche 3. Debiti verso clientela 4. Titoli in circolazione 5. Passività finanziarie di negoziazione 6. Passività finanziarie valutate al fair value 7. Altre passività e fondi 8. Derivati di copertura Totale DEBITI TITOLI ALTRE OPERAZIONI TOTALE ESERCIZIO 2009 TOTALE (103.461) (1.291.864) (4.006.224) X (79.581) X X (5.481.130) X X X (6.058.945) (219.035) (25.877) X X (6.303.857) (535.166) (565.311) (1.100.477) (103.461) (1.291.864) (4.006.224) (6.058.945) (833.782) (25.877) (565.311) (12.885.464) (400.268) (1.815.749) (5.792.384) (7.568.422) (1.359.599) (31.261) (620.052) (17.587.735) Nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati nel 2009 - relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da UniCredit S.p.A., da “commissioni attive” a “interessi passivi” (interessi passivi e oneri assimilati - 4. Titoli in circolazione). 1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura Le informazioni sui differenziali relativi alle operazioni di copertura sono compresi, per confronto, nella tabella 1.2. 1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni (migliaia di €) 1.6.1 Interessi passivi su passività finanziarie in valuta VOCI a) Passività in valuta ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (3.123.247) (4.735.622) (migliaia di €) 1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario VOCI a) Operazioni di leasing finanziario: canoni potenziali di locazione rilevati come oneri nell’esercizio ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (79.645) (80.309) Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti, sia livello di risultato di Gruppo che per settori di attività. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 243 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE) Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50 Nell’esercizio 2010 le Commissioni attive ammontano a 10.210 milioni, registrando un incremento dell’8% rispetto al 2009, attribuibile principalmente alla sottovoce c) servizi di gestione, intermediazione consulenza (+408 milioni, +10% rispetto all’esercizio precedente) nel cui ambito si sono registrate le seguenti principali variazioni: • gestione di portafogli + 194 milioni rispetto al 2009 (+13%); • collocamento di titoli + 144 milioni rispetto al 2009 (+36%). (migliaia di €) 2.1 Commissioni attive: composizione TIPOLOGIA SERVIZI/VALORI a) garanzie rilasciate b) derivati su crediti c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli 3.1. individuali 3.2. collettive 4. custodia e amministrazione di titoli 5. banca depositaria 6. collocamento di titoli 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 8. attività di consulenza 8.1 in materia di investimenti 8.2 in materia di struttura finanziaria 9. distribuzione di servizi di terzi 9.1. gestioni di portafogli 9.1.1. individuali 9.1.2. collettive 9.2. prodotti assicurativi 9.3. altri prodotti d) servizi di incasso e pagamento e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione f) servizi per operazioni di factoring g) esercizio di esattorie e ricevitorie h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione i) tenuta e gestione dei conti correnti j) altri servizi Totale ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 605.225 4.689 4.520.876 418.324 437.459 1.680.232 294.770 1.385.462 224.442 58.433 547.968 132.298 109.936 44.507 65.429 911.784 232.029 6.734 225.295 612.040 67.715 1.775.412 59.643 97.086 1.625.643 1.521.130 10.209.704 554.687 2.067 4.112.940 495.616 393.044 1.486.255 323.776 1.162.479 265.580 44.894 403.809 161.953 81.376 34.888 46.488 780.413 155.027 12.409 142.618 546.565 78.821 1.780.372 46.124 90.075 1.501.009 1.336.468 9.423.742 Nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati nel 2009 - relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da UniCredit S.p.A., da “commissioni attive” (commissioni attive - 6. Collocamento di titoli) a “interessi passivi”. Nell’ambito della voce “c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza” sottovoce “9. distribuzione di servizi di terzi” sono state classificate alcune voci di commissioni precedentemente rilevate alla sottovoce “6. collocamento di titoli”. In tal senso sono state riesposte le risultanze dell’esercizio 2009. Nell’ambito della voce “i) tenuta e gestione dei conti correnti” sono state classificate alcune voci di commissioni precedentemente rilevate alla voce “d) servizi di incasso e pagamento” . In tal senso sono state riesposte le risultanze dell’esercizio 2009. La voce j) altri servizi accoglie prevalentemente: • commissioni per finanziamenti concessi per 846 milioni nel 2010, 715 milioni nel 2009 (+18%); • commissioni per operazioni e servizi con l’estero per 112 milioni nel 2010, 130 milioni nel 2009 (-14%); • commissioni per servizi vari resi alla clientela (es. tesoreria, merchant banking, ecc.) per 190 milioni nel 2010, 207 milioni nel 2009 (-8%); • commissioni per il servizio bancomat e carte di credito, non rientranti nella voce servizi di incasso e pagamento, per 88 milioni nel 2010, 57 milioni nel 2009 (+54%). 244 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Le Commissioni passive, che nel 2010 ammontano a 1.754 milioni, sono sostanzialmente in linea con il precedente esercizio (1.768 milioni), pur registrando una diversa composizione a livello di singola voce. (migliaia di €) 2.2 Commissioni passive: composizione TIPOLOGIA SERVIZI/VALORI a) garanzie ricevute b) derivati su crediti c) servizi di gestione e intermediazione: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli: 3.1 proprie 3.2 delegate da terzi 4. custodia e amministrazione di titoli 5. collocamento di strumenti finanziari 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento e) altri servizi Totale ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (168.432) (77.388) (782.114) (91.873) (15.167) (177.294) (130.160) (47.134) (167.277) (73.523) (256.980) (469.727) (256.573) (1.754.234) (185.939) (116.809) (763.641) (105.145) (17.883) (134.173) (100.361) (33.812) (208.148) (76.700) (221.592) (429.459) (272.077) (1.767.925) Nell’ambito della voce “c) servizi di gestione e intermediazione - 3. gestioni di portafogli” sono state classificate alcune voci di commissioni precedentemente rilevate alla voce “c) servizi di gestione e intermediazione: 5. collocamento di strumenti finanziari”. In tal senso sono state riesposte le risultanze dell’esercizio 2009. Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti, sia livello di risultato di Gruppo che per settori di attività. Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70 I Dividendi sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione e sono risultati, nel 2010, pari a 582 milioni; comprendendo i Proventi da quote di OICR il dato risulta pari 718 milioni, contro 574 milioni dell’anno precedente. (migliaia di €) 3.1 Dividendi e proventi simili: composizione ESERCIZIO 2010 VOCI/PROVENTI A. Attività finanziarie detenuteper la negoziazione B. Attività finanziarie disponibiliper la vendita C. Attività finanziarie valutateal fair value D. Partecipazioni Totale Totale Dividendi e proventi da quote di O.I.C.R. ESERCIZIO 2009 DIVIDENDI PROVENTI DA QUOTE DI O.I.C.R. DIVIDENDI PROVENTI DA QUOTE DI O.I.C.R. 482.552 71.878 43 27.470 581.943 19.329 116.267 775 X 136.371 369.352 112.824 242 31.136 513.554 29.360 20.826 9.904 X 60.090 718.314 573.644 Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti. Sezione 4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80 Nel 2010 il Risultato dell’attività di negoziazione, composto dai risultati da cessione e valutazione di attività e passività finanziarie di negoziazione, dagli utili/perdite di trading su strumenti derivati e differenze di cambio è stato pari a 343 milioni in diminuzione rispetto all’anno precedente che presentava un utile di 1.283 milioni. La tabella che segue riporta la composizione sintetica del risultato netto dell’attività di negoziazione registrato nei due esercizi a confronto e le variazioni intervenute. (milioni di €) Risultato netto dell’attività di negoziazione OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI Attività finanziarie di negoziazione Passivittà finanziarie di negoziazione Attività e passività: differenze di cambio Strumenti derivati Totale ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 VARIAZIONE 858 (533) 635 (617) 343 3.401 (2.972) (1.088) 1.942 1.283 (2.543) 2.439 1.723 (2.559) (940) UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 245 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE) (migliaia di €) 4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione ESERCIZIO 2010 OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI 1. Attività finanziarie di negoziazione 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R 1.4 Finanziamenti 1.5 Altre 2. Passività finanziarie di negoziazione 2.1 Titoli di debito 2.2 Debiti 2.3 Altre 3. Altre attività e passività finanziarie: differenze di cambio 4. Strumenti derivati 4.1 Derivati finanziari: - su titoli di debito e tassi di interesse - su titoli di capitale e indici azionari - su valute e oro - altri 4.2 Derivati su crediti Totale PLUSVALENZE UTILI DA NEGOZIAZIONE MINUSVALENZE PERDITE DA NEGOZIAZIONE RISULTATO NETTO 1.767.264 585.210 767.286 132.422 349 281.997 1.643.135 1.425.890 217.245 4.851.298 1.178.622 2.150.860 186.229 8.003 1.327.584 1.539.837 1.206.075 333.762 (1.825.833) (713.838) (1.048.155) (44.612) (2.208) (17.020) (2.291.095) (1.902.977) (388.118) (3.935.065) (808.189) (1.828.301) (47.179) (4.393) (1.247.003) (1.424.432) (769.877) (654.555) 857.664 241.805 41.690 226.860 1.751 345.558 (532.555) (40.889) (491.666) X 77.305.189 76.699.537 73.907.245 2.640.067 X 152.225 605.652 80.715.588 X 35.544.792 35.094.253 31.412.963 1.744.968 X 1.936.322 450.539 41.935.927 X (77.725.346) (77.164.036) (73.958.184) (3.144.066) X (61.786) (561.310) (81.842.274) X (35.110.085) (34.693.797) (31.847.390) (927.160) X (1.919.247) (416.288) (40.469.582) 635.498 (617.438) (696.031) (485.366) 313.809 (631.988) 107.514 78.593 343.169 Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori informazioni, sia a livello di risultato di Gruppo che per settori di attività. Sezione 5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90 Nel 2010 il Risultato netto dell’attività di copertura (che si compone di proventi per 1.692 milioni e di oneri per 1.640 milioni) si attesta a 52 milioni (24 milioni nel 2009). (migliaia di €) 5.1 Risultato netto dell’attività di copertura: composizione COMPONENTI REDDITUALI/VALORI A. Proventi relativi a: A.1 Derivati di copertura del fair value A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari A.5 Attività e passività in valuta Totale proventi dell’attività di copertura B. Oneri relativi a: B.1 Derivati di copertura del fair value B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari B.5 Attività e passività in valuta Totale oneri dell’attività di copertura C. Risultato netto dell’attività di copertura ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 973.865 258.562 438.671 19.316 1.839 1.692.253 2.728.175 585.703 1.685.332 1.403 1.749 5.002.362 (806.629) (177.121) (635.808) (20.308) (248) (1.640.114) 52.139 (2.140.029) (194.372) (2.641.380) (1.839) (981) (4.978.601) 23.761 Sezione 6 - Utili (perdite) da cessione / riacquisto - Voce 100 Il risultato netto derivante da utili/perdite da cessione/riacquisto di attività/passività finanziarie dell’esercizio 2010 si è attestato a 312 milioni (411 milioni nel 2009). Nel 2010 gli utili relativi alla sottovoce “3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - 3.1 Titoli di debito” comprendono Titoli di Stato polacchi (28,5 milioni). 246 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Gli utili dell’esercizio 2010 relativi alla sottovoce “3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - 3.2 Titoli di capitale” ammontano a 112 milioni e includono utili su cessioni principalmente imputabili a: • Heidelberg Cement per 28 milioni; • Schemaventotto SpA per 18 milioni; • Visa Inc. per 16 milioni; • Russian Alcohol per 13 milioni; • CJSC Micex Settlement House per 4 milioni; • Hanseatische Verlags-Beteiligungs Aktiengesellschaft per 4 milioni. Le perdite da cessione di titoli di capitale sono principalmente ascrivibili ad Assicurazioni Generali SpA (-72 milioni). Nell’esercizio 2009 nella sottovoce “3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - 3.2 Titoli di capitale” (280 milioni) erano registrati utili da cessione di titoli di capitale inclusi fra le attività finanziarie disponibili per la vendita per 121 milioni. A tale importo concorrevano principalmente gli utili di Banco Sabadell (30 milioni), Mastercard (22 milioni), SI Holding (15 milioni), Bph Bank (10 milioni), Visa Inc. (10 milioni) e Finaosta (10 milioni). Tra gli utili da cessione di altri titoli di capitale si rilevava Heidelberg Cement (45 milioni). Al 31 dicembre 2010 gli utili alla sottovoce “3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - 3.3 Quote di O.I.C.R.” comprendono Fondi Pioneer per 27 milioni. (migliaia di €) 6.1 Utile (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione ESERCIZIO 2010 VOCI/COMPONENTI REDDITUALI Attività finanziarie 1.Crediti verso banche 2. Crediti verso clientela 3. Attività finanziarie disponibiliper la vendita 3.1 Titoli di debito 3.2 Titoli di capitale 3.3 Quote di O.I.C.R 3.4 Finanziamenti 4. Attività finanziarie detenutesino alla scadenza Totale attività Passività finanziarie 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 3. Titoli in circolazione Totale passività UTILI ESERCIZIO 2009 PERDITE RISULTATO NETTO UTILI PERDITE RISULTATO NETTO 34.156 65.103 240.146 91.740 111.685 36.718 3 1.541 340.946 (2.890) (89.029) (119.908) (40.434) (73.786) (5.687) (1) (2.131) (213.958) 31.266 (23.926) 120.238 51.306 37.899 31.031 2 (590) 126.988 73.836 95.109 386.111 84.608 280.427 21.076 11.511 566.567 (46.197) (41.265) (191.266) (87.013) (77.689) (26.545) (19) (5.186) (283.914) 27.639 53.844 194.845 (2.405) 202.738 (5.469) (19) 6.325 282.653 25.067 178.704 203.771 (13) (19.110) (19.123) (13) 25.067 159.594 184.648 16.028 187.310 203.338 (19) (74.482) (74.501) 16.009 112.828 128.837 Totale attività/passività finanziarie 311.636 411.490 Sezione 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - Voce 110 Il Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value è composto dal contributo valutativo delle attività e passività finanziarie iscritte alla voce di bilancio e da quello dei derivati creditizi e finanziari economicamente connessi alle stesse e già esposti fra le attività/passività finanziarie di negoziazione (sottovoci: “1. Derivati Finanziari - 1.1 Connessi con la fair value option” e “2. Derivati Creditizi - 2.1 Connessi con la fair value option”). A fine 2010 risulta una perdita di 29 milioni (perdita di 31 milioni nel 2009). La tabella seguente riporta la composizione sintetica del risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value dei due esercizi e le variazioni intervenute. (milioni di €) Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI Attività finanziarie Passività finanziarie Differenze di cambio Derivati creditizi e finanziari Totale ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 VARIAZIONI 140 18 (187) (29) 31 (189) 127 (31) 109 207 (314) 2 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 247 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE) (migliaia di €) 7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione ESERCIZIO 2010 OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI PLUSVALENZE UTILI DA REALIZZO MINUSVALENZE PERDITE DA REALIZZO RISULTATO NETTO 308.689 232.860 2.110 30.432 43.287 42.973 42.973 X 36.548 388.210 101.864 79.837 191 21.835 1 1.959 1.959 X 93.843 197.666 (244.825) (222.120) (117) (6.366) (16.222) (22.027) (22.027) X (276.006) (542.858) (25.445) (16.129) (2) (252) (9.062) (4.583) (4.583) X (41.723) (71.751) 140.283 74.448 2.182 45.649 18.004 18.322 18.322 (187.338) (28.733) 1. Attività finanziarie 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. 1.4 Finanziamenti 2. Passività finanziarie 2.1 Titoli di debito 2.2 Debiti verso banche 2.3 Debiti verso clientela 3. Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio 4. Derivati creditizi e finanziari Totale Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori informazioni, sia livello di risultato di Gruppo che per settori di attività. Sezione 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130 In un contesto di generale, seppur incerta, ripresa economica, nel 2010 sono stati effettuati accantonamenti per rischi creditizi per 6.708 milioni, in calo (-1.444 milioni, -18%) rispetto all’esercizio precedente (8.152 milioni). (migliaia di €) 8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione ESERCIZIO 2010 RETTIFICHE DI VALORE SPECIFICHE OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI A. Crediti verso banche - Finanziamenti - Titoli di debito B. Crediti verso clientela - Finanziamenti - Titoli di debito C. Totale ESERCIZIO 2009 RIPRESE DI VALORE SPECIFICHE DI PORTAFOGLIO ALTRE DI PORTAFOGLIO DA INTERESSI ALTRE RIPRESE DA INTERESSI ALTRE RIPRESE TOTALE TOTALE (103.753) (23.811) (100.653) (23.811) (3.100) (1.407.419) (8.443.167) (1.407.419) (8.435.186) (7.981) (1.511.172) (8.466.978) (26.110) (26.086) (24) (1.239.811) (1.239.731) 80 (1.265.921) 447.275 447.275 447.275 25.894 25.894 3.068.422 3.060.235 8.187 3.094.316 - 17.102 17.102 977.110 971.803 5.307 994.212 (110.678) (107.554) (3.124) (6.597.590) (6.603.023) 5.433 (6.708.268) (69.387) (60.682) (8.705) (8.082.765) (7.980.933) (101.832) (8.152.152) CANCELLAZIONI Le colonne riportanti le riprese di valore da interessi mostrano gli eventuali incrementi nel presunto valore di recupero delle posizioni deteriorate derivanti dalla maturazione di interessi nell’esercizio sulla base del tasso di interesse effettivo originario utilizzato per calcolare le rettifiche di valore. Nel 2010 le rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita ammontano, relativamente ai titoli di capitale, a -83 milioni, rivenienti principalmente da: Risanamento S.p.A. (-18 milioni), Comital S.p.A. (-7 milioni), Cowen Group Inc. (-6 milioni), Gabetti Property Solutions S.p.A. (-4 milioni), Neumayer Tekfor Verwaltungs GMBH (-4 milioni) e Gemina S.p.A. (-4 milioni). Nel 2009 le rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita ammontavano, relativamente ai titoli di capitale, a -338 milioni; concorrevano principalmente: Deutsche Schiffsbank AG (-71 milioni), Banco di Sabadell (-52 milioni) Surgo Group S.p.A. (-11 milioni), BPH Bank (-10 milioni) e Investimenti Infrastrutture S.p.A. (-6 milioni). Nel 2010 le rettifiche di valore su quote di OICR sono per la quasi totalità relative a Fondi di Private Equity, così come nel 2009. (migliaia di €) 8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione ESERCIZIO 2010 RETTIFICHE DI VALORE SPECIFICHE OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI A. Titoli di debito B. Titoli di capitale C. Quote O.I.C.R. D. Finanziamenti a banche E. Finanziamenti a clientela F. Totale 248 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit ESERCIZIO 2009 RIPRESE DI VALORE SPECIFICHE CANCELLAZIONI ALTRE (13.089) (13.428) (3.239) (29.756) (8.091) (69.163) (51.901) (129.155) DA INTERESSI ALTRE RIPRESE 7.406 X X 7.406 8.802 X 924 9.726 TOTALE TOTALE (4.972) (82.591) (54.216) (141.779) (62.377) (338.481) (228.734) (629.592) (migliaia di €) 8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione ESERCIZIO 2010 RETTIFICHE DI VALORE SPECIFICHE OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI SPECIFICHE CANCELLAZIONI ALTRE DI PORTAFOGLIO - (102) (102) - A. Titoli di debito B. Finanziamenti a banche C. Finanziamenti a clientela D. Totale ESERCIZIO 2009 RIPRESE DI VALORE DI PORTAFOGLIO DA INTERESSI ALTRE RIPRESE DA INTERESSI ALTRE RIPRESE TOTALE TOTALE - 100 100 - - (102) 100 (2) (6.497) (6.497) Le colonne “Riprese di valore: da interessi” riportano gli eventuali incrementi nel presunto valore di recupero derivanti dalla maturazione di interessi nell’esercizio sulla base del tasso di interesse effettivo originario utilizzato per calcolare le rettifiche di valore. (migliaia di €) 8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione ESERCIZIO 2010 RETTIFICHE DI VALORE SPECIFICHE OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI SPECIFICHE CANCELLAZIONI ALTRE DI PORTAFOGLIO (38) (38) (151.910) (12.166) (1.390) (165.466) (113.824) (2.737) (116.561) A. Garanzie rilasciate B. Derivati su crediti C. Impegni ad erogare fondi D. Altre operazioni E. Totale ESERCIZIO 2009 RIPRESE DI VALORE DI PORTAFOGLIO DA INTERESSI ALTRE RIPRESE DA INTERESSI ALTRE RIPRESE TOTALE TOTALE - 81.709 11.449 36 93.194 - 28.410 3.859 32.269 (155.615) 405 (1.392) (156.602) (139.416) 877 (6.936) (145.475) Le colonne “Riprese di valore: da interessi” riportano gli eventuali incrementi nel presunto valore di recupero derivanti dalla maturazione di interessi nell’esercizio sulla base del tasso di interesse effettivo originario utilizzato per calcolare le rettifiche di valore. Sezione 9 - Premi netti - Voce 150 Nell’esercizio 2010 i Premi netti derivanti dall’attività assicurativa, che raggruppa le voci di ricavo delle compagnie vita e danni, si attestano a 118 milioni contro gli 87 milioni dell’esercizio precedente, registrando una variazione positiva di 31 milioni (+36% rispetto al 2009). (migliaia di €) 9.1 Premi netti: composizione ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2010 PREMI DERIVANTI DALL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA A. Ramo vita A.1 Premi lordi contabilizzati (+) A.2 Premi ceduti in riassicurazione (-) A.3 Totale B. Ramo danni B.1 Premi lordi contabilizzati (+) B.2 Premi ceduti in riassicurazione (-) B.3 Variazione dell’importo lordo della riserva premi (+/-) B.4 Variazione della riserva premi a carico dei riassicuratori (-/+) B.5 Totale C. Totale premi netti LAVORO DIRETTO LAVORO INDIRETTO TOTALE TOTALE 11.871 (2.508) 9.363 X - 11.871 (2.508) 9.363 16.393 (1.028) 15.365 145.501 (26.085) (11.476) 154 108.094 117.457 465 X 254 719 719 145.966 (26.085) (11.222) 154 108.813 118.176 100.333 (25.170) (1.082) (2.094) 71.987 87.352 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 249 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE) Sezione 10 - Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa - Voce 160 Nel 2010 la voce Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa, composta prevalentemente da sinistri (-104 milioni), evidenzia una perdita di 95 milioni rispetto ad una perdita di 80 milioni dell’esercizio precedente. (migliaia di €) 10.1 Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa: composizione VOCI 1. Variazione netta delle riserve tecniche 2. Sinistri di competenza pagati nell’esercizio 3. Altri proventi e oneri della gestione assicurativa Totale ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 2.824 (104.404) 6.676 (94.904) 6.552 (93.166) 6.589 (80.025) (migliaia di €) 10.2 Composizione della sottovoce “Variazione netta delle riserve tecniche” VARIAZIONE NETTA DELLE RISERVE TECNICHE 1. Ramo vita A. Riserve matematiche A.1 Importo lordo annuo A.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori B. Altre riserve tecniche B.1 Importo lordo annuo B.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori C. Riserve tecniche allorchè il rischio di investimento è sopportato dagli assicurati C.1 Importo lordo annuo C.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori Totale “riserve ramo vita” 2. Ramo danni Variazioni delle altre riserve tecniche del ramo danni diverse dalle riserve sinistri al netto delle cessioni in riassicurazione ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 2.824 2.824 2.824 6.552 6.552 6.552 - (migliaia di €) 10.3 Composizione della sottovoce “Sinistri di competenza dell’esercizio” ONERI PER SINISTRI Ramo vita: oneri relativi ai sinistri, al netto delle cessioni in riassicurazione A. Importi pagati A.1 Importo lordo annuo A.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori B. Variazione della riserva per somme da pagare B.1 Importo lordo annuo B.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori Totale sinistri ramo vita Ramo danni: oneri relativi ai sinistri al netto dei recuperi e delle cessioni in riassicurazione C. Importi pagati C.1 Importo lordo annuo C.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori D. Variazione dei recuperi al netto delle quote a carico dei riassicuratori E. Variazioni della riserva sinistri E.1 Importo lordo annuo E.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori Totale sinistri ramo danni Totale sinistri di competenza dell’esercizio ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (20.109) (20.364) 255 (255) (531) 276 (20.364) (23.454) (23.933) 479 (260) (453) 193 (23.714) (79.584) (87.800) 8.216 (4.456) (8.437) 3.981 (84.040) (104.404) (67.388) (79.068) 11.680 (2.064) (2.931) 867 (69.452) (93.166) (migliaia di €) 10.4 Composizione della sottovoce “Altri proventi ed oneri della gestione assicurativa” ESERCIZIO 2010 10.4.1 Ramo vita 10.4.2 Ramo danni Totale 250 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit ALTRI PROVENTI ALTRI ONERI TOTALE 8.076 2.937 11.013 (1.944) (2.393) (4.337) 6.132 544 6.676 Risultato netto della gestione assicurativa Il risultato netto della gestione assicurativa, derivante da due società del sub-gruppo Koç (Yapi Kredi Sigorta AS e Yapi Kredi Emeklilik AS), è composto dalle voci “150 - Premi netti” e “160 - Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa” e si è attestato a 23 milioni rispetto ai 7 milioni del 2009. (migliaia di €) Risultato netto della gestione assicurativa COMPONENTI REDDITUALI/VALORI Voce 150 - Premi netti Voce 160 - Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa Totale ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 118.176 (94.904) 23.272 87.352 (80.025) 7.327 Sezione 11 - Le spese amministrative - Voce 180 Nell’esercizio 2010 le Spese amministrative ammontano a 14.972 milioni, in leggero aumento (+1,4%) rispetto al 2009 (14.761 milioni). In particolare: • le “spese amministrative per il personale” ammontano a 9.478 milioni, in aumento di 134 milioni rispetto all’anno precedente, esse comprendono: - oneri per incentivi all’esodo connessi agli accordi siglati nell’ambito dell’operazione “Insieme per i clienti” (ONE4C) per 196 milioni; - oneri relativi ad operazioni di ristrutturazione rivenienti dalle integrazioni con i gruppi HVB e Capitalia per complessivi 68 milioni (247 milioni nel 2009). Nel conto economico riclassificato detti oneri sono inclusi nella voce “oneri di integrazione”: • le “altre spese amministrative” che comprendono, anche in questo caso, oneri legati all’operazione di fusione “Insieme per i clienti” (ONE4C) per 14 milioni, inclusi nella voce “oneri di integrazione” del conto economico riclassificato, ammontano a 5.494 milioni, in aumento di 78 milioni rispetto al 2009. L’aumento è da ascrivere alle seguenti voci: - imposte indirette e tasse +32 milioni rispetto al 2009 (+7%); - spese di pubblicità, marketing e comunicazione +63 milioni rispetto al 2009 (+19%); - spese relative al rischio creditizio +69 milioni rispetto al 2009 (+33%); - spese indirette relative al personale +29 milioni rispetto al 2009 (+9%); - spese per consulenze e servizi professionali +21 milioni rispetto al 2009 (+6%); - spese relative agli immobili +54 milioni rispetto al 2009 (+4%). Diminuiscono le spese relative all’Information Communication Technology (-100 milioni rispetto al 2009, pari a -8%) e le altre spese di funzionamento (-91 milioni rispetto al 2009, pari a -8%). La sottovoce “e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale” contiene oneri per past service cost, connessi agli effetti degli accordi siglati nell’ambito dell’operazione “Insieme per i clienti” (ONE4C), pari a 6 milioni. Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti, sia a livello di risultato di Gruppo che per settori di attività. (migliaia di €) 11.1 Spese amministrative per il personale: composizione TIPOLOGIA DI SPESA/SETTORI 1) Personale dipendente a) salari e stipendi b) oneri sociali c) indennità di fine rapporto d) spese previdenziali e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale f) accantonamento al fondo di trattamento di quiescienza e obblighi simili: - a contribuzione definita - a benefici definiti g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione definita - a benefici definiti h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali i) altri benefici a favore dei dipendenti l) recuperi compensi personale distaccato 2) Altro personale in attività 3) Amministratori e Sindaci 4) Personale collocato a riposo Totale ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (9.309.909) (6.431.758) (1.397.809) (237.907) (66.790) (72.121) (344.722) (797) (343.925) (203.951) (191.934) (12.017) (642) (583.162) 28.953 (141.635) (26.184) (9.477.728) (9.167.014) (6.298.905) (1.348.705) (193.644) (63.451) (76.315) (336.572) (1.001) (335.571) (207.813) (181.604) (26.209) (58.672) (620.407) 37.470 (148.496) (28.971) (9.344.481) Per i dettagli delle spese relative alla sottovoce “f) accantonamento al fondo di trattamento di quiescenza e obblighi simili - a benefici definiti” si rimanda alla tabella 11.3. Per i dettagli delle spese relative alla sottovoce “i) altri benefici a favore dei dipendenti” si rimanda alla tabella 11.4. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 251 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE) 11.2 Numero medio dei dipendenti per categoria Personale dipendente: a) Dirigenti b) Quadri direttivi c) Restante personale dipendente Altro personale Totale ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 166.191 2.314 40.075 123.802 2.775 168.966 171.723 2.276 40.696 128.751 2.928 174.651 Numero dei dipendenti per categoria a fine anno DATI AL Personale dipendente: a) Dirigenti b) Quadri direttivi c) Restante personale dipendente Altro personale Totale 31.12.2010 31.12.2009 164.945 2.369 39.965 122.611 2.969 167.914 167.437 2.259 40.185 124.993 2.580 170.017 (migliaia di €) 11.3 Fondi quiescenza aziendali a benefici definiti: totale costi Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti Oneri finanziari Rendimento atteso delle attività a servizio del piano Utili (perdite) attuariali Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate Utili (perdite) da riduzioni o estinzioni Totale ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (90.830) (348.417) 127.257 (22.358) (1.662) (7.915) (343.925) (84.783) (402.873) 160.283 (2.067) (6.131) (335.571) (migliaia di €) 11.4 Altri benefici a favore dei dipendenti - Premi di anzianità - Incentivi all’esodo - Altri Totale 252 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (38.718) (298.003) (246.441) (583.162) (68.881) (327.868) (223.658) (620.407) (migliaia di €) 11.5 Spese amministrative altre: composizione TIPOLOGIA DI SPESA/SETTORI 1) Imposte indirette e tasse 1a. liquidate 1b. non liquidate 2) Costi e spese diversi a) spese pubblicità marketing e comunicazione spese di pubblicità - comunicazioni su mass media spese di pubblicità - comunicazione del punto vendita & direct marketing spese di pubblicità - promozionali spese di pubblicità - ricerche di mercato spese di pubblicità - sponsorizzazioni spese di rappresentanza convention e comunicazione interna b) spese relative al rischio creditizio spese legali per recupero crediti informazioni commerciali e visure service per recupero crediti c) spese indirette relative al personale service area personale formazione e selezione del personale spese di viaggio e noleggio automezzi fitti passivi per locazioni immobili ad uso del personale spese per promotori finanziari d) spese relative all’Information Communication Technology noleggio macchine e software (Information Communication Technology) forniture oggetti vari per Ufficio (Information Communication Technology) stampati e cancelleria (Information Communication Technology) spese telefoniche, swift e trasmissione dati service (Information Communication Technology) infoprovider finanziari manutenzione e riparazione apparecchiature (Information CommunicationTechnology) e) spese per consulenze e servizi professionali consulenze tecniche altri servizi professionali consulenze strategico direzionali spese legali e notarili f) spese relative agli immobili sorveglianza locali service area immobiliare pulizia locali manutenzione mobili, macchine, impianti manutenzione locali fitti passivi per locazione immobili utenze g) altre spese di funzionamento assicurazioni noleggi macchine da ufficio spese postali stampati e cancelleria service amministrativi service logistici trasporto valori e documenti forniture oggetti vari per ufficio beneficenza diritti, quote e contributi ad associazioni di categoria e Fondi di tutela altre spese amministrative Totale (1+2) ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (485.332) (483.167) (2.165) (5.008.496) (400.955) (137.138) (36.742) (44.857) (22.223) (97.892) (46.823) (15.280) (279.168) (185.703) (39.778) (53.687) (356.051) (5.875) (64.049) (226.380) (42.375) (17.372) (1.158.815) (241.058) (4.977) (14.877) (179.669) (432.447) (138.787) (147.000) (400.294) (121.408) (88.059) (55.824) (135.003) (1.384.480) (85.064) (24.645) (86.952) (52.869) (147.672) (771.774) (215.504) (1.028.733) (88.637) (4.728) (144.085) (55.413) (263.385) (31.893) (65.808) (16.731) (23.918) (120.372) (213.763) (5.493.828) (452.945) (436.646) (16.299) (4.963.504) (337.997) (112.482) (34.165) (44.334) (18.244) (74.134) (43.837) (10.801) (210.453) (120.849) (40.959) (48.645) (326.729) (4.657) (50.106) (210.982) (43.045) (17.939) (1.259.471) (228.938) (5.729) (13.591) (225.462) (475.908) (138.463) (171.380) (378.648) (87.505) (91.826) (61.386) (137.931) (1.329.877) (93.381) (19.011) (93.252) (58.364) (116.954) (728.936) (219.979) (1.120.329) (94.543) (6.285) (167.549) (61.330) (310.917) (38.085) (70.220) (19.554) (17.480) (137.219) (197.147) (5.416.449) UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 253 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE) Ai sensi dell’art. 2427, primo comma del Codice Civile, sono indicati di seguito i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2010 versati alla Società di revisione KPMG S.p.A. da UniCredit S.p.A. e dalle Società Italiane del Gruppo UniCredit: • revisione legale dei conti annuali (inclusi i lavori di revisione contabile limitata del Bilancio consolidato semestrale abbreviato) per 10.095 mila; • altri servizi di verifica per 1.667 mila; • servizi di consulenza fiscale per 0 (zero); • altri servizi diversi dalla revisione contabile per 132 mila. Tali importi sono al netto di IVA e spese e non includono i corrispettivi di revisione relativi ai Rendiconti dei Fondi di Investimento. Sezione 12 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - Voce 190 Nel 2010, gli Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri, pari a -765 milioni (-607 milioni nel 2009), sono riferibili a revocatorie, cause risarcitorie, contenziosi legali e di altra natura, e sono aggiornati in base all’evolversi delle vertenze in atto e alla valutazione circa i loro previsti esiti. In particolare gli accantonamenti effettuati nel 2010 (-1.317 milioni) aumentano del 44% rispetto a quelli registrati nel precedente esercizio (-917 milioni), mentre le riattribuzioni, che a fine 2009 risultavano pari a 310 milioni, a fine 2010 ammontano a 553 milioni. (migliaia di €) 12.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione ESERCIZIO 2009 ESERCIZIO 2010 ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI ACCANTONAMENTI RIATTRIBUZIONI DI ECCEDENZE TOTALE TOTALE (423.196) (284) (894.001) (1.317.481) 152.921 399.673 552.594 (270.275) (284) (494.328) (764.887) (203.397) 1.332 (404.752) (606.817) 1. Altri fondi 1.1 controversie legali 1.2 oneri per il personale 1.3 altri Totale Gli accantonamenti netti della sottovoce “1. Altri fondi - 1.3 altri” sono principalmente riferibili a: - oneri derivanti da impegni contrattuali per 451 milioni, di cui 425 milioni relativi ad un unico progetto in Germania; - vertenze stragiudiziali e spese legali per 23 milioni; - vertenze correlate a strumenti finanziari/derivati per 20 milioni. Sezione 13 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 200 Le Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali contabilizzate nel 2010 sono risultate pari a -997 milioni a fronte di -867 milioni rilevati nel precedente esercizio. (migliaia di €) 13.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione ESERCIZIO 2010 ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI A. Attività materiali A.1 Di proprietà - ad uso funzionale - per investimento A.2 Acquisite in leasing finanziario - ad uso funzionale - per investimento Totale 254 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit RETTIFICHE DI VALORE PER AMMORTAMENTO DETERIORAMENTO (821.234) (754.036) (67.198) (5.117) (5.117) (826.351) (187.175) (9.314) (177.861) (187.175) RIPRESE DI VALORE RISULTATO NETTO 16.858 12.406 4.452 16.858 (991.551) (750.944) (240.607) (5.117) (5.117) (996.668) Sezione 14 - Rettifiche/riprese di Valore nette su attività immateriali - Voce 210 Le rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali contabilizzate nel 2010 sono risultate pari a -675 milioni a fronte di -651 milioni rilevati nel precedente esercizio. (migliaia di €) 14.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione ESERCIZIO 2010 ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI A. Attività immateriali A.1 Di proprietà - generate internamente dall’azienda - altre A.2 Acquisite in leasing finanziario Totale RETTIFICHE DI VALORE PER AMMORTAMENTO DETERIORAMENTO (657.811) (92.762) (565.049) (239) (658.050) (18.059) (591) (17.468) (18.059) RIPRESE DI VALORE RISULTATO NETTO 1.111 1.111 1.111 (674.759) (93.353) (581.406) (239) (674.998) Sezione 15 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 220 Gli altri proventi/oneri di gestione rappresentano una voce residuale nella quale confluiscono proventi e oneri di varia natura non attribuibili alle altre voci di conto economico. (migliaia di €) Altri oneri/proventi di gestione: composizione COMPONENTI REDDITUALI/VALORI Totale altri oneri di gestione Totale altri proventi di gestione Altri oneri/proventi di gestione ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (571.865) 1.523.884 952.019 (644.789) 1.485.932 841.143 (migliaia di €) 15.1 Altri oneri di gestione: composizione TIPOLOGIA DI SPESA/VALORI Spese per leasing operativo Ritenute fiscali indeducibili altri oneri tributari Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi Altri oneri su attività di leasing finanziario Altre Totale altri oneri di gestione ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (319) (6.078) (64.744) (112.806) (387.918) (571.865) (1.014) (2.933) (62.925) (94.869) (483.048) (644.789) Nella sottovoce “Altre” sono compresi: • oneri per transazioni/indennizzi vari per 89 milioni, 102 milioni nel 2009; • oneri accessori all’attività di leasing per 63 milioni, 63 milioni nel 2009; • oneri derivanti da attività non bancaria per 44 milioni, 22 milioni nel 2009; • oneri vari relativi al patrimonio immobiliare per 24 milioni, 11 milioni nel 2009; • esborsi vari riferibili ad esercizi precedenti per 20 milioni, 29 milioni nel 2009; • oneri accessori connessi a rapporti con la clientela per 10 milioni, 11 milioni nel 2009. (migliaia di €) 15.2 Altri proventi di gestione: composizione TIPOLOGIA DI RICAVO/VALORI A) Recupero di spese B) Altri Proventi Ricavi da servizi amministrativi Ricavi per canoni da investimenti immobiliari (al netto dei costi operativi) Ricavi leasing operativo Rimborsi vari su oneri sostenuti in esercizi precedenti Altri proventi su attività di leasing finanziario Altre Totale altri proventi di gestione (A+B) ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 483.728 1.040.156 111.071 159.833 149.247 37.621 161.748 420.636 1.523.884 463.034 1.022.898 152.048 148.469 162.541 43.011 158.465 358.364 1.485.932 Nella sottovoce “Altre” sono compresi: • proventi accessori attinenti all’attività di leasing per 75 milioni, 70 milioni nel 2009; • proventi derivanti da attività non bancaria per 62 milioni, 61 milioni nel 2009; • proventi vari relativi al patrimonio immobiliare per 58 milioni, 23 milioni nel 2009; • rimborsi per indennizzi e risarcimenti vari per 56 milioni, 48 milioni nel 2009. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 255 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE) Sezione 16 - Utili (perdite) delle partecipazioni - Voce 240 Nel 2010 gli Utili (perdite) delle partecipazioni si attestano a +209 milioni (+84 milioni nel 2009), interamente rivenienti da imprese sottoposte a influenza notevole. Tale risultato è dato da A. Proventi per +235 milioni e B. Oneri per -26 milioni. In particolare: – per la sottovoce A. Proventi si segnalano: • rivalutazioni per +209 milioni, relative ad utili delle società valutate al Patrimonio Netto: Mediobanca (40 milioni), Oesterreichische KontrollBank (36 milioni), Oberbank AG (32 milioni), Bank fuer Tirol und Vorarlberg (25 milioni), CreditRas Vita (24 milioni), BKS Bank AG (17 milioni), CNP UniCredit Vita (11 milioni); • utili da cessione per 26 milioni, riguardanti principalmente SGSS (16 milioni), HVB Singapore (7 milioni) e Romcard SA (1 milione); – per la voce B. Oneri si segnalano: • svalutazioni per -18 milioni, principalmente attribuibili alle perdite delle società valutate al Patrimonio Netto: Ca Immobilien Anlagen (-8 milioni), RCG Holdings LLC (-4 milioni), Da Vinci (-2 milioni); • rettifiche di valore per deterioramento per -7 milioni, riguardanti principalmente EuroTlx Sim S.p.A. (-1 milione) e MFT Multifunktionale Trainingsgerate (-1 milione). (migliaia di €) 16.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione COMPONENTI REDDITUALI/SETTORI 1) Imprese a controllo congiunto A. Proventi 1. Rivalutazioni 2. Utili da cessione 3. Riprese di valore 4. Altri proventi B. Oneri 1. Svalutazioni 2. Rettifiche di valore per deterioramento 3. Perdite da cessione 4. Altri oneri Risultato netto 2) Imprese sottoposte a influenza notevole A. Proventi 1. Rivalutazioni 2. Utili da cessione 3. Riprese di valore 4. Altre proventi B. Oneri 1.Svalutazioni 2. Rettifiche di valore per deterioramento 3. Perdite da cessione 4. Altri oneri Risultato netto Totale ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 - - 234.762 208.818 25.891 53 (25.679) (18.294) (6.968) (417) 209.083 209.083 217.935 206.406 11.446 83 (133.930) (69.999) (57.438) (6.493) 84.005 84.005 Nel 2009 risultavano: A. Proventi (da imprese sottoposte a influenza notevole): • per rivalutazioni pari a 206 milioni, principalmente rivenienti da: Osterreichische KontrollBank (42 milioni), Aviva (37 milioni), Bank Fuer Tirol und Voralberg (24 milioni), Oberbank (23 milioni), CreditRas Vita (20 milioni), BKS Bank (12 milioni), CNP UniCredit Vita (10 milioni); • per utili da cessione pari a 11 milioni, principalmente riguardanti Schwabische Bank AG (6 milioni), Centrale dei Bilanci (2 milioni), Caricese (1 milione); B. Oneri (da imprese sottoposte a influenza notevole): • per svalutazioni pari a 70 milioni. A tal importo concorrono principalmente Ca Immobilien Anlagen (39 milioni), Ramiuscap (17 milioni) e Da Vinci (6 milioni); • per rettifiche di valore da deterioramento pari a 57 milioni, principalmente riguardanti Kinabalu Financial Products (26 milioni), Vereinsbank Victoria Bauspar (12 milioni), Malgara (6 milioni), Ramius HVB (6 milioni), UniCredit Advisory Limited (3 milioni); • per perdite da cessione pari a 6 milioni e relative a Ramius HVB. 256 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Sezione 17 - Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - Voce 250 Il Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immateriali nel 2010 ammonta a 152 mila. Nel 2009 la voce ammontava a -38 milioni, determinati dalla valutazione di investimenti immobiliari riclassificati da attività materiali valutate al fair value ad attività materiali ad uso investimento valutate al costo. 17.1 Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) delle attività materiali e immateriali: composizione (migliaia di €) ESERCIZIO 2010 DIFFERENZE DI CAMBIO ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI A. Attività materiali A.1 Di proprietà: - Ad uso funzionale - Detenute a scopo di investimento A.2 Acquisite in leasing finanziario: - Ad uso funzionale - Detenute a scopo di investimento B. Attività immateriali B.1 Di proprietà: B.1.1 Generate internamente dall’azienda B.1.2 Altre B.2 Acquisite in leasing finanziario Totale RIVALUTAZIONI SVALUTAZIONI POSITIVE NEGATIVE RISULTATO NETTO 152 152 152 152 - - - 152 152 152 152 Sezione 18 - Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 260 Le rettifiche di valore sull’avviamento del 2010, pari a -362 milioni, si riferiscono principalmente a JSC ATF Bank per 359 milioni. Si rinvia a quanto illustrato nella Parte A - Politiche contabili per la descrizione delle modalità di determinazione delle perdite di valore dell’avviamento. Si rimanda a quanto esposto nella Parte B - Stato patrimoniale per la descrizione delle modalità di effettuazione degli impairment test sugli avviamenti. (migliaia di €) 18.1 Rettifiche di valore dell’avviamento: composizione COMPONENTI REDDITUALI Rettifiche di valore dell’avviamento ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (361.500) - Sezione 19 - Utili (perdite) da cessione di investimenti - Voce 270 Al 31 dicembre 2010 la voce utili (perdite) da cessione di investimenti si attesta a +158 milioni (+774 milioni nel 2009) ed è composta da: A. Immobili Utili netti per complessivi +125 milioni (+723 milioni nel 2009). In tale voce figurano i risultati delle operazioni di razionalizzazione del patrimonio immobiliare di Gruppo messe in atto da UniCredit Real Estate (per un totale di +72 milioni), sub-gruppo Leasing (per +35 milioni) e sub-gruppo KOC (per +11 milioni). In particolare, gli utili da cessione di immobili di UniCredit Real Estate rivengono dalla cessione della quota di partecipazione nei fondi immobiliari Omicron Plus e Core Nord Ovest, che ha generato una plusvalenza di 65 milioni. B. Altre attività Utili netti per complessivi +33 milioni (+51 milioni nel 2009). In tale voce figurano: • utili da cessione di partecipazioni per +11 milioni, relativi principalmente a Open Accumulative Pension Fund Otan Jsc (+5 milioni) e UniCredit Suisse Bank SA (+4 milioni); • utili da cessione derivanti da smobilizzo di attività di Private Banking di UniCredit Bank Austria AG (+9 milioni) e di UniCredit Luxembourg SA (+5 milioni). UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 257 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE) (migliaia di €) 19.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione COMPONENTI REDDITUALI/SETTORI A. Immobili - Utili da cessione - Perdite da cessione B. Altre attività - Utili da cessione - Perdite da cessione Risultato netto ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 128.703 (3.222) 725.254 (1.878) 40.672 (8.152) 158.001 71.920 (21.311) 773.985 Nel 2009 gli utili da cessione di investimenti relativi alla voce: • A. Immobili, derivavano principalmente da UniCredit Real Estate (+692 milioni); • B. Altre attività, derivavano da: - utili da cessione di partecipazioni per +18 milioni, principalmente riferibili a Hyperion Immobilienvermietungsgesellschaft m.b.h. (+9 milioni) e Bodehewitt ag & co. Kg (+3 milioni); - utili da cessione per smobilizzo di attivi, principalmente riferibili a Dab Bank ag (+17 milioni) e Pioneer Investment Management S.G.R. (+18 milioni). Sezione 20 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 290 L’applicazione delle imposte sul reddito ha carattere esclusivamente nazionale in quanto non esiste un’imposta o una tipologia di imposta applicabile al di fuori dei regimi fiscali di ciascun singolo Paese né tanto meno un’imposta applicabile su redditi consolidati transnazionali. Laddove si faccia riferimento a redditi consolidati, il riferimento è sempre e comunque a consolidati su scala puramente nazionale. Nell’ambito dei principali Paesi in cui opera il Gruppo UniCredit, esistono consolidati fiscali nazionali in Italia, in Germania, in Austria, nel Regno Unito, mentre tipologie similari non esistono in Irlanda, in Polonia, in Bulgaria, in Turchia e in altri Paesi della CEE. Anche la regolamentazione dei consolidati fiscali di ciascun Paese differisce l’una dall’altra, talora in misura sensibile. Pur tuttavia, il principale e comune beneficio del consolidato nazionale è il diritto di compensare algebricamente i redditi e le perdite delle società appartenenti al medesimo gruppo. Si fa altresì presente che non sempre i requisiti per fare parte di un consolidato fiscale nazionale coincidono con i requisiti necessari a far parte di un Gruppo bancario o di un Gruppo ai fini del consolidamento contabile in base ai principi contabili internazionali IFRS. Ogni singolo Paese è dotato di un sistema fiscale autonomo, nel quale sia la determinazione della base imponibile sia la determinazione delle aliquote d’imposta applicabili differiscono tra loro. Soprattutto in materia di imposte sul reddito, tra sistemi fiscali nazionali esistono ad oggi differenze assai profonde, anche nell’ ambito della stessa Unione Europea. In tema di aliquote fiscali, il reddito delle società viene tassato con l’aliquota del 10% in Bulgaria, del 19% per il primo semestre e ad aliquota progressiva (10%-19%) per il secondo semestre in Ungheria, 16% in Romania, del 25% in Austria, del 31,4% in Germania (considerando sia le imposte federali che le imposte locali), del 27,5% in Italia, cui si deve però aggiungere l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive ( IRAP ) la cui aliquota nominale, il 3,9% (più l’eventuale addizionale regionale), si applica su di una base imponibile assai più estesa, del 19% in Polonia, del 20% in Turchia, del 28% nel Regno Unito. Da questo quadro deriva la sostanziale impossibilità di confrontare la posizione fiscale consolidata con la posizione delle singole società che compongono il Gruppo. Inoltre, alla elisione tipica dei fenomeni infragruppo nel consolidato contabile, non fa in alcuna misura riscontro la tassazione dei redditi, che è limitata a ciascuna singola società. Nell’esercizio 2010, come per il 2009, in nessuno dei Paesi in cui opera il Gruppo si sono avute variazioni sensibili di aliquote fiscali. Per quanto riguarda l’Italia, con l’operazione denominata “ONE4C”, le società UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Banca di Roma S.p.A., Banco di Sicilia S.p.A., UniCredit Corporate Banking S.p.A., UniCredit Private Banking S.p.A, UniCredit Family Financing Bank S.p.A. ed UniCredit Bancassurance Management & Administration, sono state incorporate, in data 1 novembre 2010 con effetti fiscali e contabili dal 1 gennaio 2010, in UniCredit S.p.A.. Come conseguenza di questa operazione la Capogruppo dall’esercizio 2010 ha iniziato a consuntivare base imponibile IRAP che si prevede stabilmente positiva per importi rilevanti. Questo ha reso possibile iniziare a dedurre anche ai fini IRAP la quota di ammortamento dell’avviamento affrancato nel 2008 in base all’art. 15, comma 10 e 11 del D.L. 29 novembre 2008 n. 185. Si è pertanto provveduto all’iscrizione di fiscalità differita attiva per 360 milioni (con effetto positivo a conto economico), determinata applicando un’aliquota del 4,4% sul residuo da apportare in detrazione. L’aliquota IRAP del 4,4% è inferiore all’aliquota effettiva dell’imposta che ha gravato sulla società negli ultimi due anni (4,77% e 4,80%) ed è stata adottata per ragioni di prudenza tenendo conto del termine estremamente lungo dell’ammortamento dell’avviamento e della potenziale mobilità delle addizionali regionali IRAP che determinano di fatto l’impatto economico effettivo della stessa. 258 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Nel contempo, considerata la generale congiuntura economica non favorevole, si è ritenuto prudenzialmente di procedere ad effettuare una cancellazione di una quota pari a 186 milioni della fiscalità differita attiva iscritta nel 2007 a fronte della perdita fiscale della incorporata Capitalia S.p.A., con conseguente impatto negativo a livello di conto economico. In relazione alla Germania, sulla base del più recente piano quinquennale, sono state iscritte attività fiscali differite per 467 milioni (con effetto positivo a conto economico) a fronte di perdite fiscali pregresse di cui 455 milioni riferibili a UniCredit Bank AG. Nel 2010 le Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente sono pari a -530 milioni, in diminuzione rispetto ai -888 milioni dell’anno precedente. (migliaia di €) 20.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione COMPONENTI REDDITUALI/SETTORI 1. Imposte correnti (-) 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+) 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 5. Variazione delle imposte differite (+/-) 6. Imposte di competenza dell’esercizio (-) ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 (1.512.176) 851 5.895 841.855 133.455 (530.120) (1.837.643) 218.597 8.505 (307.481) 1.029.715 (888.307) ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 2.174.689 27,5% (598.039) 907.972 73.012 (716.284) (283.373) (342.216) 58.843 (195.454) 42.086 5.895 36.191 (237.540) (3.462) (56) (234.022) 370.033 (47.874) 636.235 (47.232) (133.701) (37.395) (126.148) 38.161 (530.120) 2.922.927 27,5% (803.805) 286.601 629.929 (397.992) (589.164) (408.891) (180.273) 253.995 90.545 8.324 82.221 163.450 2.080 26.971 134.399 (243.265) (30.199) 68.824 (39.577) (230.895) (11.418) 2.307 (85.740) 58.827 (888.307) (migliaia di €) 20.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte (voce 280) Tasso teorico applicabile Imposte teoriche calcolate 1. Aliquote fiscali differenti 2. Ricavi non tassabili - differenze permanenti 3. Costi fiscalmente non deducibili - differenze permanenti 4. Normativa fiscale differente/IRAP a) IRAP (società italiane) b) altre imposte (società estere) 5. Anni precedenti e cambiamenti di aliquota a) effetto sulle imposte correnti - perdite portate a nuovo/crediti di imposta inutilizzati - altri effetti di periodi precedenti b) effetto sulle imposte differite - cambiamenti del tax rate - imposizione di nuove tasse (+) revoca di precedenti (-) - true-ups/ variazione delle imposte differite calcolate 6. Rettifiche nella valutazione e non iscrizione della fiscalità anticipata/differita a) svalutazione di attività per imposte anticipate b) iscrizione di attività per imposte anticipate c) mancata iscrizione di attività per imposte anticipate d) mancata iscrizione della fiscalità anticipata/differita secondo lo IAS 12.39 e 12.44 e) altre 7. Ammortamento dell’avviamento 8. Redditi non tassabili rivenienti da società straniere 9. Altre differenze Imposte sul reddito registrate in conto economico UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 259 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE) Sezione 21 - Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - Voce 310 Non risultano utili/perdite da gruppi di attività in via di dismissione. Sezione 22 - Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza dei terzi - Voce 330 L’Utile dell’esercizio di pertinenza dei terzi del 2010 ammonta a 321 milioni: +327 milioni da società o gruppi in utile; -2 milioni da società o gruppi in perdita; -4 milioni da rettifiche di consolidamento. Tra i maggiori apporti si segnala il contributo di pertinenza dei soci di minoranza del gruppo Bank Pekao S.A. e del gruppo UniCredit Bank Austria AG. Nell’esercizio 2009 l’utile di terzi era pari a 332 milioni: +342 milioni da società o gruppi in utile; -3 milioni da società o gruppi in perdita; -7 milioni da rettifiche di consolidamento. (migliaia di €) 22.1 e 22.2 Dettaglio della voce 330 “Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi” Utili (Perdite) delle società Sub-Gruppo Bank Pekao S.A. Sub-Gruppo UniCredit Bank Austria AG Sub-Gruppo UniCredit Bank AG Sub-Gruppo UniCredit Leasing S.p.A. Banca Agr. Comm. Rep. S. Marino S.p.A. Xelion Doradcy Finansowi SP.ZOO IRFIS - Mediocredito della Sicilia S.p.A. i-FABER S.p.A. Altre Altre rettifiche di consolidamento Totale ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 325.289 251.102 50.124 22.385 (1.301) 329 85 (450) 932 2.083 (4.063) 321.226 339.154 222.720 50.328 61.884 (321) 2.876 (403) (2.152) 1.301 2.921 (6.859) 332.295 ESERCIZIO 2010 ESERCIZIO 2009 1.166.999 18.134.197.143 6.524.615 18.140.721.758 0,064 0,064 1.571.247 15.810.771.546 8.579.747 15.819.351.293 0,099 0,099 Sezione 23 - Altre informazioni Non vi sono informazioni da dettagliare nella presente sezione. Sezione 24 - Utile per azione Utile per azione Utile netto di pertinenza del Gruppo (migliaia di euro)1 Numero medio azioni in circolazione2 Numero medio azioni potenzialmente diluitive Numero medio azioni diluite Utile per azione € Utile per azione diluito € 1. L’utile netto dell’esercizio 2010 pari a 1.323.343 si riduce di 156.344 a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione Cashes. 2. Al netto del numero medio delle azioni proprie e delle 967.564.061 azioni detenute a titolo di usufrutto, ed incrementato del numero di azioni rivenienti dall’aumento di capitale gratuito ai sensi dell’art. 2442 cod. civ. deliberato dall’Assemblea Straordinaria tenutasi il 29 aprile 2009. Il numero medio di azioni in circolazione deve essere incrementato del numero di azioni rivenienti dall’aumento di capitale gratuito come se esso fosse avvenuto all’inizio del primo periodo oggetto di presentazione (IAS 33, § 28). 260 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Parte D - Redditività consolidata complessiva Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva 264 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 263 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte D - Redditività consolidata complessiva Viene di seguito esposto il prospetto della redditività complessiva, previsto dallo IAS 1. Tale prospetto espone le voci di ricavo e di costo non rilevate nell’utile (perdita) di periodo in conformità ai principi contabili internazionali. A tal fine sono considerate: • le variazioni di valore registrate nel periodo in contropartita delle riserve da valutazione (al netto delle imposte) e relative a: - attività finanziarie disponibili per la vendita; - attività materiali; - attività immateriali; - coperture di investimenti esteri; - coperture dei flussi finanziari; - differenze di cambio; - utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti ai dipendenti. • le rettifiche da riclassificazione, cioè gli importi riclassificati nell’utile (perdita) dell’esercizio corrente che sono già stati rilevati nel prospetto della redditività complessiva del medesimo esercizio o di esercizi precedenti. Le variazioni di valore sopra elencate nei casi in cui si riferiscano ad attività non correnti in via di dismissione ed a partecipazioni valutate a patrimonio netto sono evidenziate separatamente. (migliaia di €) Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva ESERCIZIO 2010 VOCI 10. Utile (Perdita) di periodo Altre componenti reddituali 20. Attività finanziarie disponibili per la vendita: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni 30. Attività materiali 40. Attività immateriali 50. Copertura di investimenti esteri: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 60. Copertura dei flussi finanziari: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 70. Differenze di cambio: a) variazioni di valore b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 80. Attività non correnti in via di dismissione: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti 100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni 110. Totale altre componenti reddituali 120. Redditività complessiva (10+110) 130. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 140. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 264 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit IMPORTO LORDO IMPOSTA SUL REDDITO IMPORTO NETTO X X 1.644.569 (799.638) (774.400) (6.252) 49.077 (55.329) (18.986) (95.531) 63.590 (134.182) (24.939) 716.219 716.219 (6.075) (6.075) 39.116 36.553 2.563 (145.909) (145.909) 125.331 (20.578) 234.449 219.880 6.573 (8.730) 15.303 7.996 39.253 (24.761) 41.796 22.218 (7.705) (7.705) 265.997 265.997 (1.262) 264.735 (565.189) (554.520) 321 40.347 (40.026) (10.990) (56.278) 38.829 (92.386) (2.721) 716.219 716.219 (6.075) (6.075) 31.411 28.848 2.563 120.088 1.764.657 (445.295) 1.319.362 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Sezione 1 - Rischio di credito Sezione 2 - Rischi di mercato Sezione 3 - Rischio di liquidità Sezione 4 - Rischi operativi Sezione 5 - Altri rischi 269 357 380 388 405 Nota: Come previsto dalla normativa (Circ. BI n. 263 del 27 dicembre 2006, Titolo IV e successive modificazioni), si segnala che l’informativa al pubblico (III Pilastro di Basilea 2) è stata pubblicata sul sito internet del gruppo UniCredit www.unicreditgroup.eu. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 267 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Nella presente parte le informazioni sono fornite facendo riferimento unicamente al gruppo bancario. In considerazione della non significativa attività svolta dalle imprese assicurative e dalle Altre imprese, rispetto al Gruppo Bancario, non sono presentate specifiche sezioni di commento ai relativi rischi e politiche di copertura. Gestione dei rischi nel Gruppo UniCredit Il Gruppo UniCredit controlla e gestisce i propri rischi attraverso metodologie e processi rigorosi, in grado di dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi del ciclo economico. Il presidio ed il controllo dei rischi di Gruppo sono assicurati dalla funzione Risk Management della Capogruppo (Group CRO), cui sono attribuiti i compiti di: • ottimizzare la qualità dell’attivo del Gruppo, minimizzando il costo dei rischi, coerentemente con gli obiettivi di rischio / redditività assegnati alle Aree di business; • determinare, di concerto con la funzione CFO, la propensione al rischio del Gruppo e valutare l’adeguatezza patrimoniale dello stesso e la loro estensione a livello di Aree di business / Entità, in conformità ai requisiti di “Basilea 2”, Secondo Pilastro; • definire, in conformità agli standard di “Basilea 2” ed ai requisiti di Banca d’Italia, norme, metodologie, linee guida, politiche e strategie concernenti la gestione dei rischi di Gruppo, e, in cooperazione con l’Organization department, i relativi processi e la loro implementazione; • porre in essere un sistema di controllo del rischio creditizio e di concentrazione sia a livello di singole controparti / gruppi economici, sia per “cluster” rilevanti (quali settori economici / aree geografiche), monitorando e fornendo reportistica sui limiti preventivamente definiti; • definire e fornire alle Aree di business ed alle Entità i criteri per la valutazione, la gestione, la misurazione, il monitoraggio e la reportistica dei predetti rischi e garantire la coerenza dei sistemi e delle procedure di controllo sia a livello di Gruppo che di singola Entità; • supportare le Aree di business nel conseguimento dei loro obiettivi, contribuendo allo sviluppo dei prodotti e dei business; • verificare, mediante il processo di convalida (in fase iniziale e nel continuo) l’adeguatezza dei sistemi di misurazione del rischio adottati nell’ambito del Gruppo, orientando le scelte metodologiche verso standard qualitativi sempre più elevati e convergenti, appurando la coerenza delle rispettive modalità di utilizzo nell’ambito dei processi; • porre in essere un adeguato sistema di analisi preventiva del rischio, in grado di quantificare l’impatto sulle strutture economico-finanziarie del Gruppo derivante dal rapido deterioramento del ciclo economico o da altri fattori di shock (c.d. Stress Test). Tale analisi è svolta con riferimento alle singole tipologie di rischio, così come alla loro integrazione e raffronto con il capitale disponibile; • creare e diffondere una cultura del rischio estesa a tutto il Gruppo. Durante la maggior parte del 2010, le performance operative delle imprese hanno registrato una ripresa significativa. Tuttavia, lo stimolo monetario creato dalle banche centrali, il cosiddetto allentamento quantitativo, non ha avuto gli stessi effetti in tutti i paesi. In particolare, i Paesi europei con un indebitamento eccessivo sono ancora oggetto di forti pressioni affinché adottino determinate misure correttive e una disciplina fiscale che, in ultima analisi, potrebbero rallentare la ripresa economica nei rispettivi mercati nazionali. Di conseguenza, è stato possibile notare tendenze economiche estremamente divergenti con alcuni paesi come la Germania che presentano una forte ripresa della produttività industriale, mentre altri che hanno visto solo moderati aumenti. La qualità del credito delle imprese più grandi, in particolare quelle operanti all’interno dei settori ciclici, ha beneficiato della crescita della domanda internazionale. Anche se il trend è nettamente positivo, esso ha influenzato solo parzialmente il valore del costo del rischio dato che quest’ultimo tipicamente riflette con un certo ritardo l’effetto degli indicatori economici. Alla luce dell’ancora sfidante contesto macroeconomico, una solida ed efficace gestione dei rischi riveste la massima priorità nel Gruppo. Il modello di governance, implementato dalla funzione Risk Management della Capogruppo (Group CRO), consente di: • rafforzare la capacità di indirizzo, il coordinamento e le attività di controllo di alcuni rischi aggregati (cosiddetti “Portfolio Risks”), tramite centri di responsabilità dedicati (“Portfolio Risk Managers”), integralmente focalizzati su tali rischi e specializzati nella loro gestione, in ottica di Gruppo e interdivisionale; • aumentare l’aderenza al modello di business di Gruppo, assicurando una chiara specializzazione e concentrazione - in un’ottica meramente transazionale - di specifici centri di responsabilità sui rischi originati dalle funzioni di Gruppo deputate allo loro assunzione, mantenendo allo stesso tempo tali “centri di responsabilità” (“Transactional Risk Managers”) totalmente indipendenti dalle suddette funzioni (ossia Business Units, funzioni di Tesoreria, Asset Management, Paesi CEE). I Comitati responsabili in materia di rischi si articolano su tre distinti livelli: • il “Group Risk Committee”, responsabile per le decisioni strategiche sui rischi a livello di Gruppo; • i “Group Portfolio Risk Committees”, cui è assegnato il compito di indirizzare, controllare e gestire i rischi di portafoglio; • i “Group Transactional Committees”, dedicati alla valutazione delle singole controparti / transazioni aventi impatto sul profilo di rischio complessivo. In conformità al piano di roll-out per l’adozione dell’approccio “Advanced Internal Rating Based” (A-IRB), comunicato alla Banca d’Italia nel settembre 2008, il Gruppo, data la sua complessità, sta gradualmente estendendo tale approccio alle Entità che ne sono ancora prive. In tema di compliance al Secondo Pilastro del nuovo Accordo sul Capitale (“Basilea 2”), nel corso del 2010 è stato consolidato il processo di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale che prevede un framework generale ed un insieme di linee guida specifiche, finalizzate a definire un approccio comune a livello di Gruppo in materia di pianificazione del capitale, definizione della propensione al rischio e misurazione, gestione, controllo e governo dei rischi. 268 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Sono stati inoltre introdotti elementi di sintesi della misurazione dei rischi al fine di meglio supportare processi quali la pianificazione del capitale e dell’adeguatezza patrimoniale. Il profilo di rischio del Gruppo è rappresentato dal capitale interno, calcolato dall’aggregazione dei rischi , pari alla somma dei rischi al netto dei benefici di diversificazione, più un ammontare prudenziale (“cushion”) che considera il rischio di modello e la variabilità del ciclo economico. L’adeguatezza del capitale viene valutata sia sulla base di metriche di Primo Pilastro sia in ottica di Secondo Pilastro grazie alla capacità di assunzione del rischio (Risk Taking Capacity), pari al rapporto tra le risorse finanziarie disponibili (Available Financial Resources, AFR) ed il Capitale Interno. Un robusto processo di adeguatezza del capitale comporta, inoltre, una valida gestione dei rischi fondata sul coinvolgimento dell’Alta Direzione, tramite l’individuazione degli Organi decisionali competenti, la corretta attribuzione dei ruoli e delle responsabilità e la revisione del processo nella sua globalità. Per quanto riguarda l’utilizzo del modello AMA (Advanced Measurement Approach) per il calcolo del capitale a fronte dei rischi operativi, tale metodo, definito centralmente dalla Capogruppo, nel 2010 è stato esteso a ulteriori società del Gruppo in base a specifico piano di implementazione. Nel 4° trimestre del 2010 è stata realizzata una revisione della parametrizzazione del modello di portafoglio crediti con nuovi cluster che descrivono le esposizioni dei Paesi CEE, l’aggiornamento degli attuali macro-modelli, il nuovo trattamento del rischio sovrano e che tengono pienamente conto delle operazioni di cartolarizzazione, sia quelle direttamente originate dalla Banca che quelle presenti nei portafogli investimenti. Inoltre, è stata effettuata una revisione del quadro di correlazione globale che ha tenuto in considerazione gli eventi che seguirono la crisi finanziaria e che è stata combinata con una descrizione più granulare di dipendenza dei Paesi dalle variabili macroeconomiche e con una selezione più efficiente dei fattori macro in tutto il Gruppo. Una nuova architettura IT per il Credit VaR è in produzione, facendo leva sulla piattaforma di Gruppo per il rischio di credito. Ulteriori migliorie all’attuale impianto, come ad esempio quelle concernenti l’introduzione di una metodologia per la valutazione della propensione al rischio riferita al “rischio Paese” (Country risk), sono parimenti in corso di attuazione o verranno pianificate nel corso del 2011. Nel 2010 la policy “country risk cross-border credit business” è stata approvata. La policy ha l’obiettivo di creare un quadro efficace e completo per la valutazione del rischio, la valutazione e gestione delle attività di credito che implicano un rischio Paese con focus sul controllo del rischio Paese embedded nell’attività cross-borders a livello di Gruppo. In particolare, si concentra sui seguenti argomenti: • definizione del rischio Paese, delle sue componenti principali (rischio Sovrano, rischio di Trasferimento e Convertibilità) e delle sue caratteristiche (rischio nazionale vs rischio cross-border, rischio in moneta locale vs rischio in divisa estera); • principali strumenti messi in atto per gestire, indirizzare e controllare il rischio Paese con un focus sui limiti del rischio cross-border; • le regole principali per la valutazione del rischio Paese e l’assegnazione dei rating; • la struttura del Cross-Border Country Limit, i contenuti principali per la proposta e l’approvazione dell’Organo competente; • la gestione dei Cross-Border Country Limits inclusi l’approvazione (struttura dei plafond); le regole di riallocazione verso: i) categorie sub plafond, ii) membri del Gruppo economico e iii) Legal Entities; regolamentazione degli eccessi/scoperti e delle transazioni individuali all’interno di limiti esistenti già approvati; • le principali regole per il rinnovo, con la possibilità di attuare una forma semplificata di rinnovo in casi limitati; • le principali regole per il corretto monitoraggio e la reportistica del rischio Paese così da individuare e correggere prontamente i sintomi di possibile deterioration della qualità del credito del Paese documentando questi cambiamenti aggiornando il rating del Paese stesso. La completa implementazione della policy è in corso e pianificata nel corso del 2011. Sezione 1 - Rischio di credito INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali All’interno del ridisegno del modello di gestione del rischio della Capogruppo, un ulteriore passo avanti è stato compiuto con l’introduzione del “Global Credit Portfolio Management (GPM)”. Facendo leva sulle competenze di questi gestori del portafoglio crediti, essi esercitano un ruolo guida nell’importante processo strategico di definizione e implementazione di industry credit risk strategies, che comprende lo sviluppo di portafogli di crediti in linea con i target strategici di business e le ambizioni di rischio. Inoltre, GPM è responsabile per il monitoraggio frequente e regolare del portafoglio di credito al fine di garantire un approccio lungimirante agli sviluppi del settore, fornendo un’identificazione precoce dei problemi del settore e dei potenziali clienti e sostenendo le opportunità di guadagno per massimizzare il ritorno del rischio. In aggiunta, dal punto di vista di ogni singola transazione, l’impatto di ogni nuova operazione sul portafoglio crediti è accuratamente valutata e considerata nel processo decisionale. Di conseguenza, è stata raggiunta una gestione propositiva e una definizione attiva del portafoglio crediti del Gruppo, in stretta collaborazione con l’attività di origination dei prestiti. Al fine di fornire un miglior servizio alla clientela rappresentata da grandi imprese multinazionali, di accrescere la creazione di valore, di definire un’efficace e coerente propensione al rischio a livello di Gruppo nei confronti della clientela e/o gruppi economici, che sono in relazione con più Entità, minimizzando il costo del rischio ed implementando un efficiente processo creditizio, il Gruppo UniCredit ha ridisegnato in maniera globale l’approccio di servizio verso i sopra citati segmenti di clientela (dal punto di vista sia commerciale sia creditizio). Tale nuovo modello (il “GAM”, “Global Account Management”) prevede un coordinamento globale della strategia commerciale e la definizione di una propensione al rischio di credito complessiva UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 269 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) a livello di Gruppo nei confronti delle controparti gestite, mediante l’identificazione di un gestore e di un risk manager dedicati, come unici punti di riferimento, rispettivamente per il coordinamento della strategia commerciale e creditizia globale relativa al gruppo economico del cliente, nonché per la valutazione della posizione creditizia complessiva ed il monitoraggio del profilo di rischio della stessa. Il Gruppo continua ad investire in maniera decisa nell’estensione dei principi di Basilea 2 all’intero perimetro. Durante il 2010 il Gruppo ha ottenuto l’autorizzazione AIRB per le seguenti Legal Entities: UniCredit BulBank (Bulgaria), UniCredit Ireland e, per cinque sistemi di rating aggiuntivi, UniCredit Bank Czech Republic. A metà 2010 il Gruppo ha implementato con successo i sistemi di rating IRB per le società multinazionali e per le banche. Lo scopo principale delle revisioni era quello di superare quelle debolezze precedentemente identificate nei modelli di rating. Con riferimento alle misure funzionali per la conformità con i requisiti di Basilea 2, è stata portata avanti una valutazione delle attività relative al controllo di ammissibilità dei credit risk mitigants mediante l’adattamento dei processi e delle policies. In particolare, per le Legal Entities italiane, sono stati implementati i processi specifici per rispondere ai requisiti normativi per le garanzie consortili. Come secondo le istruzioni delle Autorità di Supervisione, le attività di Credit Risk stress testing sono state effettuate sulla base di uno scenario di stress comune a livello internazionale, con un focus special sui Paesi CEE. In particolare, gli stess tests sono stati simulati tenendo conto delle richieste di Banca d’Italia e dell’ECOFIN (coordinati con la Committee of European Banking Supervisors - CEBS). Gli impatti della simulazione sono stati valutati sia ad un livello di conto economico, considerando gli effetti sulle provisions e sul periodo di conto economico, sia ad un livello di stato patrimoniale dove sono stati considerati gli effetti sui requisiti minimi di capitale (Pillar I) e sul capitale economico. Durante il primo trimestre del 2010, in conformità con il framework del secondo pilastro, è stato effettuato un aggiornamento sul rischio di concentrazione per le singole operazione e per i limiti settoriali. Relativamente alle attività di restructuring e di recupero dei crediti è stato costituito un nuovo Comitato - dedicato alla valutazione delle controparti “under restructuring” o “a recupero” - mentre il “Group Transactional Credit Committee” si focalizza sulla concessione del credito. Con specifico riferimento alla Retail Strategic Business Area ed alla luce dell’attuale situazione congiunturale, sono stati avviati interventi di rafforzamento e di ottimizzazione dei processi e degli applicativi informatici, nell’ambito delle attività di monitoraggio e di recupero dei crediti, con focus particolare sulla rimodulazione degli impianti creditizi e sulla “friendly collection”. Nell’intento di continuare ad assicurare un adeguato supporto all’economia, per il mercato italiano sono state avviate due iniziative “ad hoc”, “SOS Impresa Italia” ed “Insieme 2009”, unitamente a quelle coordinate all’Associazione Bancaria Italiana, a sostegno rispettivamente delle piccole e medie imprese e delle famiglie. Nel framework delle “General Group Credit Policy”, l’impianto normativo è stato integrato con disposizioni inerenti specifiche aree tematiche, tra cui le operazioni di Project Finance e di Acquisition Leveraged Finance, le operazioni di Debt / Equity Swap nonché la gestione dei limiti per rischio di sottoscrizione relativamente al portafoglio oggetto di sindacazione. Per quanto concerne la credit risk mitigation, sono state emanate due specifiche policy riguardanti la gestione del collaterale nelle operazioni derivate OTC, di pronti contro termine e di prestito di titoli ed il processo di approvazione e le attività concernenti le operazioni strutturate di mitigazione del rischio di credito. Le attività di monitoraggio e reportistica sul portafoglio di rischio di credito di Gruppo sono state ulteriormente rafforzate, estendendo l’informativa consolidata ad ulteriori tipologie rilevanti di rischio. 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi La struttura della funzione Risk Management ha lo scopo di assicurare il giusto bilanciamento tra “tipologia di rischio” e “specializzazione per area di risk origination” (es. “F & SME”, “CIB & PB”, Treasury, ecc.) tramite l’adozione di un approccio a matrice. I portafogli di Gruppo saranno suddivisi in base alla tipologia di rischio (“rischi di credito e cross-border”, “rischi di mercato” e “rischi operativi e reputazionali”) e si interfacceranno con le funzioni specializzate per area di risk origination, cosiddetti “Transactional Risk Managers” o “SBA Risk Functions” . Con riferimento al rischio di credito tale modello a matrice prevede due differenti centri di responsabilità. Da un lato il “Credit Risks Portfolio Management” department, a cui è attribuita la supervisione e la gestione del profilo complessivo di rischio creditizio e cross-border a livello di Gruppo ed altresì incaricato di definire le relative strategie, metodologie e limiti di rischio. Dall’altro lato, i “Transactional Risk Managers” che costituiscono i centri di responsabilità per i rischi di credito originati dalle relative aree di risk origination . Accanto ai “Portfolio Risk Managers” ed ai “Transactional Risk Managers”, la struttura di “Risk Management” comprende: • il “Risk Management Control” department, responsabile, tra le altre cose: - della gestione delle attività in ambito “Basilea 2” (inclusi la misurazione del capitale interno in conformità al Secondo Pilastro, la definizione del risk appetite ed il coordinamento nel contesto dell’“Internal Capital Adequacy Assessment Process” (“ICAAP”)); - della convalida interna dei sistemi per la misurazione dei rischi; 270 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit - dell’assegnazione del rating ad alcune tipologie di Controparti rilevanti (Top Banking, Top Corporate), del presidio del processo di rating override; • il “GRM Operating Office” department, cui compete, tra le altre cose, la produzione dei report sui rischi consolidati; • lo “Special Credit” department, responsabile di coordinare, indirizzare, supportare e - con riferimento a pratiche di importo rilevante - gestire, attività di “restructuring” e di recupero dei crediti. Al fine di garantire l’adeguato svolgimento delle attività di risk management precedentemente svolta dalle banche commerciali che sono state incorporate in seguito al Progetto “ONE4C”, la struttura organizzativa è stata parzialmente rivista ampliando l’ambito di responsabilità di alcune funzioni ovvero costituendo nuove strutture. Con particolare riferimento allo svolgimento dell’attività creditizia sono state costituite: • la struttura “Credit Operations Italy” - a diretto riporto del “Group CRO” ed organizzata per “filiere” creditizie (i.e. “F & SME”, “CIB”, “PB”) cui è stata attribuita la responsabilità per: - la gestione delle attività di erogazione del credito per la Clientela di UniCredit S.p.A., attraverso la valutazione del merito creditizio delle Controparti, la delibera nell’ambito dei poteri deliberativi delegati, delle pratiche di affidamento, o l’inoltro della relative proposte agli Organi deliberativi competenti; - il presidio delle fasi di post-delibera creditizia, assicurando l’adeguato monitoraggio andamentale delle posizioni in essere; • la struttura “Individuals Credit Operations”, nell’ambito della funzione “F & SME SBA Risk” Transactional Risk Manager, cui è stata attribuita la responsabilità per le medesime attività di competenza del “Credit Operations Italy” limitatamente ai prodotti creditizi di competenza della Business Unit “Household Financing”. Al fine di rafforzare la capacità di indirizzo autonomo, il coordinamento ed il controllo dei rischi di Gruppo, di migliorarne l’efficienza e la flessibilità nel processo decisionale e di agevolare l’interazione tra le differenti funzioni coinvolte, sono stati costituiti appositi Comitati responsabili in materia di rischi: • il “Group Risk Committee”, responsabile per le decisioni strategiche sui rischi a livello di Gruppo; • il “Group Credit Committee”, responsabile per la valutazione e la delibera per proposte creditizie concernenti qualsivoglia posizione, ivi incluse quelle a “restructuring” e “workout”, strategie rilevanti e azioni correttive da assumere (inclusa la classificazione dello stato laddove applicabile) per le posizioni “watchlist”, limiti specifici per operazioni connesse al mercato dei capitali di debito sul Trading Book, limiti all’esposizione per singolo emittente sul Trading Book; • il “Group Credit and Cross-Border Risk Committee”, responsabile del controllo e del monitoraggio dei rischi di credito e di quelli cross-border, dell’approvazione di strategie, politiche, metodologie e limiti relativi a detti rischi, nonché della reportistica periodica; • il “Group Transactional Credit Committee”, responsabile per la valutazione e la delibera, nell’ambito dei poteri delegati, per: proposte creditizie, ad esclusione di posizioni in restructuring e workout; richieste di rating override, strategie ed azioni correttive rilevanti da intraprendere per posizioni in watchlist, limiti specifici per operazioni connesse al mercato dei capitali di debito, limiti all’esposizione per singolo emittente sul portafoglio di negoziazione; • l’”Italian Transactional Credit Committee”, responsabile per la valutazione e la delibera, nell’ambito dei poteri delegati, delle proposte creditizie sottoposte dalle Business Unit “CIB Italy Network”, “PB Italy Network” e “F&SME Italy Network”; • il “Group Special Credit Committee”, responsabile della valutazione di operazioni concernenti pratiche classificate come restructuring o recupero dei crediti, nonché del monitoraggio dell’andamento complessivo di tale portafoglio. 2.2 Fattori che generano il rischio di credito Nello svolgimento della propria attività creditizia il Gruppo è esposto al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell’obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere cancellati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all’attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma in cui il fido si estrinseca (di tesoreria o di firma, garantito e non, ecc.). Le principali cause d’inadempienza sono riconducibili al venir meno dell’autonoma capacità del prenditore di assicurare il servizio e il rimborso del debito (per mancanza di liquidità, insolvenza, ecc.), come pure anche al manifestarsi di circostanze indipendenti dalle condizioni economico / finanziarie del debitore, quali il “rischio Paese” ovvero, infine, all’effetto di rischi operativi. Anche altre attività bancarie, al di fuori di quelle tradizionali di prestito e deposito, possono esporre il Gruppo ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di credito “non tradizionale” può, per esempio, derivare da: • sottoscrizione di contratti in “derivati”; • compravendite di titoli, “futures”, valute o merci; • detenzione di titoli di terzi. Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti da Entità del Gruppo, potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti relativi ad un elevato numero di transazioni ovvero ad una o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull’attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati operativi del Gruppo. Il Gruppo controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte ed il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole, volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e la best practice di Gruppo ed in grado di dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi del ciclo economico. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 271 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) Con particolare riferimento al perdurare dell’attuale situazione congiunturale, il Gruppo, pur mantenendo le logiche ed i processi in essere, ha accentuato il presidio ed il controllo sul rischio di credito attraverso il costante e rigoroso rispetto delle regole di concessione ed il rafforzamento delle procedure di monitoraggio. Sono state, inoltre, rafforzate le pertinenti strutture ordinarie e ne sono state create di nuove, dedicate a specifiche aree aventi particolare vulnerabilità, al fine di coglierne tempestivamente eventuali segnali di criticità. 2.2.1. Il rischio Paese Viene definito “rischio Paese” il rischio di esposizione a perdite determinate da eventi, aventi luogo in un determinato Paese, che possono essere sotto controllo da parte dell’Organo governativo ma non da parte di imprese o soggetti privati. Ciò può implicare il fatto che il rimborso della creditoria nell’ambito di un determinato Paese possa essere definitivamente pregiudicato dall’adozione di interventi da parte del governo locale (come in presenza di rischio di trasferimento, di rischio di espropriazione, di rischio legale, fiscale, di sicurezza e di consegna) o a causa del deterioramento del contesto economico e/o politico del Paese stesso (improvvisa recessione, crisi valutaria e/o del sistema bancario, calamità, guerra, guerra civile, fermento sociale). La gestione del “rischio Paese” si concretizza attraverso la determinazione di appositi “massimali operativi di rischio”, per operazioni sia commerciali sia finanziarie, assumibili dalle differenti Entità del Gruppo nei confronti di tutte le controparti (Sovereign, enti pubblici, Banche, Istituzioni Finanziarie, clienti corporate, small business, privati, project finance, ecc.) residenti o collegate al Paese, per operazioni “cross-border” (dal punto di vista dell’Entità che concede il prestito) in valuta sia locale sia estera (dal punto di vista del prenditore). I processi di gestione del “rischio Paese” presentano un elevato grado di accentramento in Capogruppo, sia per quanto riguarda gli aspetti metodologici, sia per quanto riguarda il processo decisionale, al fine di garantire un approccio di valutazione e monitoraggio omogenei, in particolare l’attribuzione del rating - PD (probabilità di default) e LGD (tasso di perdita in caso di default) - ed il presidio sul rischio di concentrazione. I plafond per il rischio cross-border sono calcolati secondo un processo top-down/bottom-up che tiene in considerazione il rischio del Paese (rating), le dimensioni dello stesso misurate secondo le quote negli scambi internazionali di merci e servizi così come le quote nei flussi internazionali di capitali, la domanda di esportazione dei clienti delle banche e le opportunità di business. 2.3 Sistemi di gestione, misurazione e controllo 2.3.1 Attività di reporting e di monitoring L’obiettivo fondamentale delle attività di reportistica e monitoraggio del portafoglio creditizio, effettuate dalla funzione CRO di Capogruppo, è quello di analizzare le principali componenti del rischio di credito quali i valori di EAD (Esposizione al Default), EL (Expected Loss), migrazioni, costo del rischio, ecc., al fine di adottare tempestivamente tutte le possibili contromisure a livello di portafoglio complessivo, parziale o di singole controparti. La funzione CRO di Capogruppo è responsabile della reportistica attinente al rischio di credito a livello di portafoglio consolidato e di singola controparte, sia su base periodica sia sulla base di richieste ad hoc (da parte dell’Alta Direzione di UniCredit o da parte di controparti esterne quali Autorità di Vigilanza o agenzie di rating), con l’obiettivo di analizzare le principali componenti di tale rischio e la loro evoluzione temporale, onde poter cogliere tempestivamente eventuali sintomi di deterioramento e, quindi, intraprendere opportune iniziative correttive. L’andamento del portafoglio di rischio di credito viene analizzato con riferimento ai principali driver - quali la crescita e gli indicatori dei parametri di rischio -, ai diversi segmenti di clientela, alle realtà locali, ai settori industriali, nonché all’andamento del portafoglio in default ed alla relativa copertura. Le attività di portfolio reporting a livello di Gruppo sono portate avanti in stretta collaborazione con i DRO (Divisional Risk Officer) e i Credit Risk Portfolio Managers che, all’interno del loro rispettivo perimetro, implementano le loro specifiche attività di reporting. Dall’inizio del secondo semestre del 2010 le attività di reporting vengono effettuate da due funzioni dedicate del CRO, l’Unità di Group Risk Reporting e il team di Group Credit Portfolio Reporting. L’Unità di Group Risk Reporting è responsabile della reportistica a livello di Gruppo, effettuata facendo leva e utilizzando i dati e le informazioni fornite dalle altre strutture competenti del Group Risk Management- Il team di Credit Risk Portfolio Reporting si assicura, in collaborazione con le altre funzioni competenti del “Group Risk Management Operating Office”, della reportistica riguardante il rischio di credito del Gruppo con il dettaglio delle aree geografiche e delle Business Units, producendo direttamente i dati relativi alla Strategic Business Area “CIB&PB” e raccogliendo/aggregando i dati relativi alla Strategic Business Area “Family & SME” e ai Paesi CEE forniti dal “Family & SME” departmente e dal “CEE Risk Officer”. Nel 2010 le attività di reporting sono state ulteriormente sviluppate grazie al graduale miglioramento nella qualità dei dati e dei processi a supporto dei report consolidati (ad esempio lo sviluppo di un report sull’Enterprise Risk Management, l’ERM). La funzione di Group Risk Reporting, a livello centrale, utilizza anche il “Credit Tableau de Boards”, uno strumento trimestrale che contiene informazioni dettagliate sui trend nei rischi delle Strategic Business Areas per supportare la produzione dei già menzionati report. L’attività di monitoraggio finalizzata ad individuare e reagire prontamente ad un possibile deterioramento della qualità del credito della controparte, è stata ulteriormente rafforzata. La tempestività nel catturare i segnali di deterioramento delle esposizioni permette la gestione anticipata del default, ovvero quando vi sono ancora margini per il conseguimento del rimborso della posizione di debito. Strutture dedicate, appartenenti alla funzione CRO di Capogruppo, sono responsabili della reportistica attinente al rischio di credito a livello di portafoglio consolidato e di singola controparte, con l’obiettivo di analizzare le principali componenti di tale rischio e la loro evoluzione temporale, onde poter cogliere tempestivamente eventuali sintomi di deterioramento e, quindi, intraprendere opportune azioni correttive. 272 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 2.3.2. Governance and policies I rapporti tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo che esercitano attività creditizia, sono disciplinati da specifiche disposizioni di governance che assicurano alla Capogruppo stessa il ruolo di direzione, supporto e controllo, in particolare nelle seguenti aree di attività: politiche creditizie, strategie creditizie, sviluppo dei modelli, validazione dei sistemi di rating, rischio di concentrazione creditizia, rilascio di prodotti creditizi, monitoraggio e reportistica del rischio creditizio di portafoglio. In particolare, le Entità del Gruppo sono tenute a richiedere alla funzione Risk Management della Capogruppo apposito parere anteriormente alla concessione / riesame di linee di credito nei confronti di singole controparti / gruppi economici, qualora le medesime linee eccedano predeterminate soglie d importo, anche in riferimento all’obbligo di osservanza dei limiti di concentrazione dei rischi creditizi, da porre in relazione al patrimonio di Vigilanza. In conformità al ruolo attribuito dalla governance aziendale alla Capogruppo, e specificamente alla funzione Risk Management, le “General Group Credit Policies”, disposizioni generali relative allo svolgimento dell’attività creditizia a livello di Gruppo, dettano le regole ed i principi volti ad indirizzare, disciplinare ed omogeneizzare la valutazione e la gestione del rischio di credito, in linea con i principi, i requisiti regolamentari e la best practice di Gruppo. Tali disposizioni generali sono integrate da policy dedicate che disciplinano specifiche tematiche (area di business, segmento di attività, tipologia di controparte / transazione, ecc.). Si riportano di seguito alcuni esempi. Per quanto concerne la clientela Banche, Istituzioni Finanziarie e Sovereign, la relativa credit policy di Gruppo è stata rivista nel febbraio 2010 al fine di strutturare in maniera organica ed efficace i principi di valutazione del rischio e di gestione dell’attività creditizia con tali controparti, con specifico approfondimento sul sistema di gestione rigorosa dei limiti a livello di Gruppo. Inoltre è stata emanata una policy specifica per la gestione delle situazioni di crisi nei confronti delle controparti di cui trattasi (Banche e Istituzioni Finanziarie) e, al fine di garantire un omogeneo approccio di valutazione e monitoraggio e di definire un set di regole e principi per la gestione dei limiti Paese a livello di Gruppo, è stata rivista la relativa policy di Gruppo. Per quanto concerne la credit risk mitigation, a completamento delle esistenti linee guida di carattere generale, sono state emanate due specifiche policy: i) “Gestione del collaterale nelle operazioni derivate OTC, pronti contro termine e prestito di titoli”, avente lo scopo di definire un framework efficiente ed esaustivo nell’ambito della gestione delle garanzie per salvaguardare la banca dall’assumere rischi evitabili; ii) “Processo di approvazione ed attività concernenti operazioni strutturate di mitigazione del rischio di credito”, volta a rafforzare le regole per la valutazione del trasferimento del rischio economico ed assicurare la mitigazione del rischio del portafoglio sottostante. Sono state inoltre emanate policy di Gruppo volte a disciplinare operatività specifiche quali Project Finance, Acquisition and Leveraged Finance nonché per la valutazione, il monitoraggio e la gestione dei limiti di rischio di sottoscrizione per il portafoglio oggetto di sindacazione, unitamente alle già esistenti policy riguardanti il “Commercial Real Estate Financing” e lo “Structured Trade and Export Finance (STEF)”. Infine la normativa di Gruppo concernente la classificazione e la gestione delle posizioni rischiose, il processo di recupero dei crediti nonché la gestione degli accantonamenti generici con l’applicazione della metodologia “IBNR” (Incurred But Not Reported Losses), è stata integrata con quella specifica in materia di operazioni di Debt / Equity Swap. In concomitanza con l’attuazione del progetto ONE4C, è stata avviata un’attività di revisione organica della normativa creditizia in vigore nelle banche rientranti in tale perimetro, al fine di dotare la nuova banca di un coerente ed aggiornato impianto normativo. 2.3.3 Metodologie della gestione e misurazione Generalmente il rischio di credito rappresenta il rischio di incorrere in una perdita di valore, riferita ad un’esposizione creditizia, derivante da un’inattesa variazione del merito di credito della controparte. Ai fini della misurazione, il rischio di credito è definito come il rischio di incorrere in perdite derivanti dalla possibilità che una controparte, beneficiaria di un finanziamento (es. prestito rateale), ovvero l’emittente di un’obbligazione finanziaria (obbligazione, titolo, ecc.), non sia in grado di adempiere i relativi impegni (rimborso a tempo debito degli interessi e/o del capitale o di ogni altro ammontare dovuto (rischio di default)). In senso più ampio, il rischio di credito può essere definito anche come la perdita potenziale riveniente dal default del prenditore / emittente o da un decremento del valore di mercato di un’obbligazione finanziaria a causa del deterioramento della sua qualità creditizia (rischio di migrazione). Quest’ultimo comprende non solo il rischio di default ma anche il rischio di migrazioni del rating o il rischio di variazione del differenziale di tasso legato al merito creditizio. Allo stato attuale, per la misurazione del rischio di credito, il Gruppo si focalizza solo sul rischio di default; l’approccio riferito al mercato verrà applicato alla misurazione del rischio di credito solamente in futuro. La misurazione del rischio di credito viene effettuata sia a livello di singola controparte, sia a livello dell’intero portafoglio. Gli strumenti ed i processi a supporto dell’attività creditizia nei confronti di singoli prenditori, tanto nella fase di erogazione quanto in quella di monitoraggio, comprendono il processo di assegnazione del rating, differenziato in base alle peculiari caratteristiche dei differenti segmenti di clientela, al fine di assicurare il massimo livello di efficacia. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 273 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) La valutazione del merito creditizio di una controparte, in sede di esame della proposta di affidamento, scaturisce dal processo di analisi dei dati finanziari e di quelli qualitativi (posizionamento competitivo dell’azienda, struttura societaria ed organizzativa, ecc.), caratteristiche geo-settoriali, comportamentali a livello di Entità e di sistema bancario (ad es. Centrale dei rischi), al fine di pervenire all’assegnazione di un rating, da intendersi quale definizione della “probabilità di default” (PD) della controparte medesima, con un orizzonte temporale di un anno. Il monitoraggio sistematico (su base mensile) è incentrato sulla cosiddetta “gestione andamentale” che, sulla base di tutte le informazioni disponibili, di fonte interna ed esterna, esprime un punteggio (“scoring”) che rappresenta una valutazione sintetica di rischiosità di ciascun cliente monitorato. Tale punteggio è ottenuto tramite una funzione statistica che sintetizza le informazioni a disposizione tramite un insieme di variabili rivelatesi significative nell’individuare, nel lasso temporale dei dodici mesi, l’evento del “default”. Il tutto è statisticamente sintetizzato in un rating interno, che tiene conto di elementi di valutazione quantitativi e qualitativi nonché, ove disponibili, delle informazioni comportamentali desunte dagli “scoring” gestionali sopra descritti. Laddove possibile, il rating interno, e quindi il grado di rischiosità assegnata alla controparte / transazione, entra nel calcolo dei livelli deliberativi; vale a dire che, a parità di importi da erogare, le deleghe di poteri conferite per l’esercizio dell’attività creditizia ai competenti Organi si riducono progressivamente in funzione dell’accentuarsi della rischiosità del cliente. Il modello organizzativo adottato prevede l’esistenza di una funzione dedicata, indipendente dalle funzioni commerciali e di erogazione, cui è assegnata la responsabilità di gestire l’attuazione di un processo cosiddetto di override, cioè dell’eventuale correzione del giudizio automatico espresso dal modello. Il merito di credito di ciascuna controparte viene rivisto almeno su base annuale, tenendo in considerazione le nuove informazioni. Ogni controparte è valutata nell’ambito anche dell’eventuale gruppo di appartenenza, considerando di regola il teorico rischio massimo dell’intero gruppo economico. Oltre alle metodologie riassunte nei sistemi di rating, la funzione Risk Management utilizza modelli di portafoglio in grado di misurare il rischio di credito a livello aggregato e, nel contempo, di identificare il contributo di singole porzioni di portafoglio o singole controparti alla posizione di rischio complessiva. I parametri di misurazione del rischio di credito a livello di portafoglio sono fondamentalmente tre, calcolati e valutati su un orizzonte temporale di dodici mesi e su basi non attualizzate: • Expected Loss (EL); • Credit Value at Risk (Credit VaR); ed • Expected Shortfall (ES). Al fine di individuare il Credit VaR a livello di portafoglio, viene specificata la distribuzione delle perdite a livello dello stesso; questa è costituita dalle probabilità di ottenere differenti valori della perdita riferita al portafoglio su un determinato orizzonte temporale (“discrete loss case”). La specifica di tale distribuzione viene determinata combinando le probabilità di default (PD), le perdite al momento del default (LGD) e le esposizioni al default (EAD) dei singoli obbligati, considerando le correlazioni tra i default. La perdita attesa (EL) costituisce il valore della perdita attesa media a livello di portafoglio aggregato, dovuto al potenziale manifestarsi dell’inadempienza degli obbligati. La perdita attesa a livello di portafoglio è data dalla somma delle perdite attese dei singoli obbligati, che possono essere determinate attraverso il prodotto di PD x LGD x EAD, ed è indipendente dalle correlazioni tra i default a livello di portafoglio. La perdita attesa è di norma computata come componente di costo nella determinazione del margine. Il Value at Risk rappresenta l’ammontare massimo raggiunto il quale, data un certa probabilità, la perdita attesa potrebbe essere superata (=VaR con un livello di confidenza che UniCredit ha fissato al 99.97%). Tale valore, chiamato anche Capitale Economico, è un input per la determinazione del capitale a copertura delle perdite potenziali. Il VaR è ampiamente utilizzato quale misura del rischio di portafoglio, seppur abbia alcune limitazioni intrinseche. In particolare, lo stesso non fornisce alcuna informazione concernente le perdite potenziali nel caso in cui i limiti di VaR siano superati. Tale indicazione è invece fornita dall’ “Expected Shortfall” (ES) che rappresenta il valore atteso delle perdite che eccedono la soglia di VaR. Il Credit VaR di portafoglio e l’ES dipendono significativamente dalla correlazione tra i default e possono essere ridotti attraverso un’adeguata diversificazione del portafoglio. I modelli di portafoglio creditizio forniscono misure di capitale economico riallocato sulle singole controparti componenti i portafogli esaminati e sono alla base delle misure di performance rettificate per il rischio. Le misure di capitale economico (Credit VaR) sono, inoltre, un input fondamentale per la predisposizione ed applicazione delle strategie creditizie, per l’analisi dei limiti creditizi e di concentrazione dei rischi. Il motore di calcolo del capitale economico viene altresì utilizzato per analisi di stress testing sul portafoglio creditizio, partendo da variabili macroeconomiche che influenzano i diversi segmenti di clientela per Paese, dimensione, ecc. Tutti i sopra citati parametri di rischio sono soggetti ad un regolare processo di monitoraggio e validazione, con riferimento a ciascun sistema di rating, in tutte le sue componenti: modelli, processi, sistemi IT e data quality. Annualmente, viene sottoposta al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo una relazione che sintetizza gli esiti delle attività di validazione svolte dalla Funzione CRO, con particolare focus sul raffronto tra i differenti sistemi di rating relativi al medesimo segmento. 274 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit La finalità è quella di attestare la conformità dei sistemi, unitamente a porre in evidenza aree di possibile miglioramento, così come eventuali disallineamenti nelle metodologie che possano comportare rischi di non perfetta comparabilità nelle misure prodotte. Anche il modello interno di Credit VaR è oggetto di valutazione nell’ambito della validazione del Secondo Pilastro. 2.3.4 Strategie creditizie In linea con le disposizioni del Secondo Pilastro, le strategie creditizie sull’intero portafoglio crediti di Gruppo rappresentano uno degli strumenti di gestione avanzata del rischio di credito. In conformità sia con il processo di budget sia con il framework del Risk Appetite (Secondo Pilastro), le stesse hanno l’obiettivo di fornire una declinazione concreta degli obiettivi di propensione al rischio per Strategic Business Area e per Entità, considerando la vulnerabilità attesa del portafoglio creditizio di Gruppo in presenza di avverse congiunture economiche, così come il rischio di concentrazione settoriale. L’obiettivo delle strategie creditizie è triplice: • definire la composizione di portafoglio che minimizza l’impatto complessivo del rischio di credito, partendo dal framework del Risk Appetite, in linea con i criteri di Gruppo in tema di allocazione del capitale e di creazione di valore; • assicurare supporto alle competenti funzioni / Divisioni della Capogruppo ed alle Entità del Gruppo, qualora queste ultime adottino iniziative finalizzate al raggiungimento di una composizione ottimale del portafoglio, attraverso pianificazioni strategiche ed iniziative di business; • fornire un insieme delle linee guida e supporto necessari allo svolgimento del processo di budget commerciale e creditizio, coerente con la visione strategica di Gruppo. La predisposizione delle strategie creditizie avviene sintetizzando le analisi di rischio effettuate top-down, con la visione di portafoglio delle funzioni di business, attraverso uno stretto coordinamento tra strutture centralizzate e divisionali della funzione Risk Management e con gli specialisti nell’analisi settoriale e di prodotto a livello di Capogruppo. La definizione delle strategie creditizie avviene utilizzando tutte le misurazioni disponibili riferite al rischio di credito. In particolare, le evidenze del modello “Credit VaR” garantiscono una corretta e prudenziale gestione del rischio di portafoglio, attraverso l’applicazione di metodologie e strumenti avanzati. Parallelamente, talune informazioni qualitative, che tengono in considerazione differenti caratteristiche a livello territoriale e divisionale, vengono inglobate e trasformate in variabili di input nei modelli di ottimizzazione del portafoglio creditizio. Più in generale, nell’ambito delle strategie creditizie, le analisi di vulnerabilità e quelle a supporto della Capital Adequacy sono svolte tramite degli stress test riferiti al rischio di credito (Primo e Secondo Pilastro). Per quanto attiene specificamente la gestione dei rischi di portafoglio, particolare rilevanza è posta al rischio di concentrazione creditizio, considerata l’importanza dello stesso sul totale delle attività creditizie. Tale rischio di concentrazione, coerentemente con la definizione fornita dalla normativa “Basilea 2”, si configura come una singola esposizione o un gruppo di esposizioni tra di loro correlate, potenzialmente in grado di produrre perdite tali da minacciare la solidità del Gruppo o la sua capacità di proseguire nello svolgimento della normale operatività. Al fine di individuare, gestire, misurare e monitorare il rischio di concentrazione, le funzioni preposte in Capogruppo presidiano la definizione ed il monitoraggio di specifici limiti creditizi, volti al controllo di due differenti tipologie di rischio di concentrazione: • esposizioni creditizie di importo rilevante in capo ad una singola controparte o ad un insieme di controparti economicamente correlate (c.d. bulk risk for Multinationals, Financial Institutions and Banks); • esposizioni creditizie verso controparti appartenenti al medesimo settore di attività economica (sectorial risk). Le simulazioni di stress test costituiscono parte integrante della definizione delle strategie creditizie. Con l’utilizzo degli stress test è possibile effettuare una nuova stima di alcuni parametri di rischio tra cui probabilità di default (PD), Perdita Attesa (EL), capitale economico e RWA, nell’ipotesi di scenari macroeconomici e finanziari estremamente avversi ma plausibili. I parametri sottoposti a stress test sono utilizzati non solo per fini regolamentari (relativamente al Primo e Secondo Pilastro), ma anche quali indicatori gestionali di vulnerabilità del portafoglio di ogni singola Entità, linea di business, area / settore, gruppo economico o altro raggruppamento rilevante, nella condizione di una fase negativa del ciclo economico. In conformità alle disposizioni regolamentari, gli stress test sono effettuati con cadenza regolare su scenari di stress aggiornati e comunicati sia all’Alta Direzione sia all’Organo di Vigilanza. In aggiunta alle attività ordinarie, simulazioni ad hoc sono effettuate a fronte di specifiche richieste da parte dell’Organo di Vigilanza. 2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito In conformità alla “International Convergence of Capital Measurement and Capital Standards” (c.d normativa di “Basilea 2”), il Gruppo è fortemente impegnato a soddisfare tutti i requisiti necessari alla corretta applicazione delle tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) in relazione ai differenti approcci adottati - Standardizzato o IRB Avanzato (A-IRB). A tale scopo, sono stati portati a compimento specifici progetti e sono state intraprese specifiche azioni volte sia all’implementazione della normativa interna di Gruppo, sia allo sviluppo dei processi e dei Sistemi Informativi. Tenuto conto della dislocazione territoriale del Gruppo in diversi Paesi (europei e non), le implementazioni sono state eseguite nel rispetto degli ordinamenti locali e dei requisiti di Vigilanza dei Paesi di appartenenza delle singole Entità. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 275 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) Con specifico riferimento alle tecniche di mitigazione del rischio, sono in vigore linee guida generali di Gruppo emesse dalla Holding al fine di definire regole e principi comuni per l’indirizzo, il governo e la gestione standardizzata delle tecniche di mitigazione del rischio in linea con le best practice e in conformità con i requisiti regolamentari previsti dal Nuovo Accordo sul Capitale (Basilea2). A seguito delle linee guida generali sulle tecniche di mitigazione del rischio, le singole Entità hanno emesso linee guida interne, specificando processi, strategie e procedure per la gestione delle garanzie in conformità con i principi di Gruppo. Le linee guida interne definiscono inoltre le regole per l’eligibilità, la valutazione e la gestione delle garanzie e assicurano la validità, l’opponibilità giuridica, la tempestività di realizzo delle garanzie in conformità con il sistema giuridico locale di ciascun Paese. Le Entità italiane hanno implementato le linee guida di Gruppo attraverso la “Local Special Credit Policy- La mitigazione del rischio di credito- linee guida per le Entità Italiane” mirata a definire un approccio formale sulle tecniche di mitigazione del rischio fornendo anche indicazioni di gestione e operative con particolare riferimento alla nuova normativa per la vigilanza prudenziale delle banche (Circolare nr. 263 emanata dalla Banca d’Italia il 27 dicembre 2006). Nel corso della seconda metà del 2010, nell’ambito del progetto ONE4C, è stata realizzata dalle Entità comprese nel perimetro una complessiva revisione della normativa interna sul credito e sulle garanzie e i collateral, al fine di dotare la nuova banca di un framework di regole aggiornato e coerente. Le singole Entità hanno realizzato attività di assessment sulla gestione delle garanzie e verifiche sulla compliance delle tecniche di mitigazione del rischio in particolare nell’ambito dei processi di applicazione dei sistemi di rating interni, per verificare la presenza di una documentazione adeguata e di linee guida e procedure formalizzate per l’utilizzo delle tecniche di mitigazione del rischio ai fini del calcolo del capitale regolamentare in coerenza i requisiti richiesti sulla gestione delle garanzie definiti nell’ambito delle linee guida di Gruppo. In particolare, sono state disciplinate le regole generali per l’ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie reali e personali. Sono state altresì dettagliate norme specifiche per determinate categorie di garanzie reali. Le garanzie reali e personali possono essere acquisite solo come supporto sussidiario del fido e non devono essere intese come elementi sostitutivi dell’autonoma capacità di rimborso del debitore principale. Per tale ragione, oltre alla più ampia analisi del merito creditizio e dell’autonoma capacità di rimborso del debitore principale, esse sono oggetto di specifica valutazione ed analisi per il ruolo di fonte sussidiaria di rimborso dell’esposizione debitoria. Nella valutazione delle tecniche di CRM, il Gruppo attribuisce particolare rilevanza sia al requisito della “certezza giuridica” di tutte le garanzie reali e personali, sia alla loro congruità. Le Entità devono porre in essere tutte le azioni necessarie al fine di: • assicurare il rispetto dei requisiti contrattuali e legali, in modo tale che i contratti di garanzia siano giuridicamente opponibili secondo quanto previsto dal corpus giuridico ad essi applicabile; • condurre adeguati controlli di natura legale che avallino l’effettiva opponibilità delle garanzie in tutte le giurisdizioni rilevanti e nei confronti di tutte le parti coinvolte. Le principali tipologie di garanzie utilizzate a supporto del credito dalle Entità del Gruppo sono principalmente le immobiliari, sia residenziali che commerciali, le garanzie finanziarie (inclusi i depositi in contante, le obbligazioni, azioni e quote di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM)). Altri tipi di garanzie reali (pegno su merci o su crediti e polizze vita) sono meno comuni. UniCredit Group si avvale di accordi di compensazione. In generale questi sono considerati ammissibili se giuridicamente efficaci e opponibili in tutte le giurisdizioni pertinenti, anche in caso di insolvenza o fallimento della controparte. Le Entità possono utilizzare gli accordi di compensazione solo se sono in grado in qualsiasi momento, di determinare la posizione netta di compensazione (attività e passività con la stessa controparte soggetta al netting), il monitoraggio e il controllo dei debiti, crediti e il valore netto. Le garanzie personali possono essere utilizzate come elementi complementari e accessori alla concessione di prestiti, per i quali l’elemento di mitigazione del rischio è costituito dalla garanzia supplementare per il rimborso. Prima di acquisire una garanzia personale, il fornitore di protezione (o del venditore di protezione in caso di credit default swap) deve essere valutato al fine di misurare la sua solvibilità e profilo di rischio. L’effetto di copertura delle garanzie personali/derivati di credito ai fini della protezione del credito dipende essenzialmente dalla solvibilità del fornitore e l’importo garantito deve essere ragionevolmente proporzionato alla capacità economica del fornitore di protezione. Le Entità hanno sviluppato un sistema di gestione volto ad assicurare un chiaro ed efficace processo di valutazione, monitoraggio e gestione di tutte le tipologie di garanzie finalizzate a mitigare il rischio di credito. Esse sono tenute a stabilire controlli al fine di assicurare che le garanzie reali e personali acquisite mantengano la loro efficacia per l’intera durata dell’esposizione garantita. Dette garanzie risultano idonee nel caso in cui siano congrue rispetto alle esposizioni correlate e, per le garanzie personali, qualora non risultino rischi rilevanti in capo al fornitore di protezione. 276 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Il sistema di controllo delle tecniche di mitigazione del rischio di credito è incluso nell’ambito del processo di approvazione del credito e nel processo di monitoraggio del rischio di credito. Controlli e relative responsabilità sono debitamente formalizzate e documentate in norme interne e procedure operative. Le procedure di credito nelle aree di origination e di monitoraggio supportano ampiamente il processo di gestione delle garanzie per i controlli di qualità dei dati e la valutazione delle garanzie e per fornire un appropriato collegamento delle garanzie alle categorie di stima della LGD e ai fini CRM. Inoltre sono stati implementati processi per controllare tutte le informazioni utili per quanto riguarda l’identificazione e la valutazione delle garanzie ed il corretto inserimento nei sistemi. Il Gruppo ha sviluppato un sistema di gestione delle garanzie reali volto ad assicurare che il processo di valutazione, monitoraggio e gestione di tutte le tipologie di garanzie risulti chiaro ed efficace. I requisiti di ammissibilità, sia generali sia specifici, dovranno essere soddisfatti nel momento in cui la garanzia viene acquisita e ne dovrà essere assicurato il mantenimento fino alla scadenza. Coerentemente, le garanzie reali devono essere valutate con accuratezza e regolarmente e devono essere applicati opportuni scarti prudenziali in fase di acquisizione delle medesime, al fine di evitare che in caso di escussione si verifichino perdite inattese. La valutazione è basata sul valore corrente di mercato o sul prezzo al quale il bene sottostante può essere ragionevolmente venduto (c.d. “valore equo”); il valore di mercato degli strumenti finanziari assunti in pegno viene opportunamente rettificato, con applicazione di adeguati scarti, in funzione sia della volatilità del mercato stesso sia di quello delle valute, in conformità a quanto disposto dai requisiti regolamentari di “Basilea 2”. In caso di disallineamento di valuta tra la garanzia e l’esposizione correlata, viene applicato un ulteriore scarto prudenziale. Possibili disallineamenti tra la scadenza dell’esposizione e quella della garanzia a supporto vengono altresì considerati nella determinazione del valore della garanzia, rettificata mediante l’applicazione del relativo scarto. I modelli attualmente in uso nel Gruppo sono prevalentemente basati su scarti prudenziali predeterminati. Un sistema di scarti stimati internamente tramite la metodologia Value at Risk (VaR), già in uso in alcune Entità, è in corso di adozione in tutto il Gruppo per la valutazione del rischio relativo alle garanzie reali finanziarie. L’approccio metodologico prevede che il valore a copertura debba essere determinato per ciascun strumento finanziario sulla base del relativo “market value” (il cosiddetto “mark- to-market”), rettificato di uno scarto che deve considerare la rischiosità intrinseca da rapportare a fattori diversi (quali il prezzo, il periodo di possesso ed il rischio di liquidità). Le principali Entità sono inoltre state dotate di uno strumento informatico per l’adeguamento automatico al valore di mercato degli strumenti finanziari acquisiti in pegno, garantendo in questo modo un monitoraggio costante della garanzia. Per quanto riguarda la valutazione delle garanzie immobiliari, specifici processi e procedure, assicurano che la valutazione dell’immobile da parte di un perito indipendente venga effettuata ad un valore non superiore a quello di mercato. Per le Entità operanti in Austria, Germania e Italia, sono in essere sistemi di monitoraggio e rivalutazione degli immobili, gestiti tramite sistemi automatici basati su metodi statistici che utilizzano database interni o forniti da infoprovider esterni. 2.5 Attività finanziarie deteriorate Nell’ambito del Gruppo, l’attività da intraprendere per il portafoglio “non performing”, si fonda sui seguenti passaggi fondamentali: • tempestività di azione. Basata su un solido ed efficace processo di monitoraggio e di reportistica, la tempestiva segnalazione di un possibile deterioramento della qualità del credito permette al Gruppo di porre in atto le necessarie misure restrittive in anticipo rispetto al conclamarsi del “default”; • corretta valutazione delle posizioni deteriorate, al fine di definire le modalità di intervento e di classificazione nell’ambito delle classi di “default”; • inizio di azioni mirate di recupero in funzione della tipologia ed importo dell’esposizione, nonché della specificità del cliente; • adeguati accantonamenti iscritti in conto economico, coerenti con la rischiosità della controparte e con la tipologia dell’esposizione. Tale attività è in linea con i principi IAS 39 e con le regole “Basilea 2”; • accurata e sistematica attività di reportistica, al fine di monitorare nel tempo il rischio di portafoglio a livello aggregato. La classificazione, da parte di ciascuna Entità, nelle diverse classi di “default”, deve aver luogo nel rispetto delle disposizioni legali e di quelle regolamentari emanate dalle locali Autorità di Vigilanza. In relazione a ciò, ed alla circostanza che la Capogruppo, in tale ruolo, è tenuta al rispetto delle istruzioni emanate dall’Autorità di Vigilanza italiana, con riferimento alle Entità estere del Gruppo, sono adottati opportuni accorgimenti finalizzati a raccordare ed allineare tra loro risultanze riconducibili a classi di “default”, altrimenti non del tutto omogenee tra loro. Dal 2008, la società Aspra Finance, partecipata al 100% da UniCredit, ha iniziato la progressiva acquisizione della titolarità del portafoglio “non performing” del Gruppo, a partire da quello detenuto dalle Entità ex Capitalia, per poi ricomprendere gradualmente l’intero portafoglio. Inoltre ed al fine di rafforzare la capacità di governo e controllo indipendente dei processi di gestione del rischio di credito, è stata costituita in Capogruppo una funzione dedicata alla gestione dell’attività di “Restructuring” e recupero dei crediti, a diretto riporto del Group CRO. In linea generale, l’obiettivo principale della gestione del portafoglio “non performing” è quello di recuperare interamente, o per l’importo massimo possibile, l’esposizione, ovvero individuare la miglior strategia che consenta di massimizzare il Valore Netto Attualizzato (NPV) degli importi recuperati ovvero, infine, minimizzare il tasso di perdita in caso di default (LGD). UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 277 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) Tale attività è gestita sia internamente da personale particolarmente qualificato, sia esternamente attraverso il conferimento di apposito mandato a società specializzate - nel Gruppo è attiva UniCredit Credit Management Bank, società specializzata nel recupero dei crediti che opera come servicer per gran parte delle Entità Italiane del Gruppo - ovvero tramite la cessione del portafoglio “non performing” ad operatori esterni specializzati. La metodologia si fonda sulla stima del NPV degli importi recuperati risultante dall’applicazione di strategie di recupero alternative, ipotizzando per ogni strategia i recuperi, i relativi costi e le probabilità di insuccesso della strategia stessa. Tali risultati vengono confrontati con il valore medio di LGD dell’Entità, per posizioni che abbiano le medesime caratteristiche. Qualora non siano disponibili serie di dati, il confronto si basa su stime. Ai fini della determinazione degli accantonamenti, con cadenza generalmente trimestrale, le strutture specializzate valutano con approccio analitico le previsioni di perdita del portafoglio “non performing” secondo i principi contabili di Gruppo, che sono coerenti con le regole IAS 39 e “Basilea 2”. Ove l’approccio analitico non sia possibile, nel caso ad esempio di posizioni numerose e di piccolo importo, le Entità possono effettuare accantonamenti forfetari, raggruppando tali posizioni in aggregati con grado di rischio e caratteristiche di esposizione similari. La percentuale degli accantonamenti forfetari sono basate su serie storiche di dati. Relativamente ai poteri in materia di classificazione delle posizioni a “default” e di formulazione delle previsioni di perdita, le Entità prevedono più livelli deliberativi, opportunamente calibrati in funzione dell’importo dell’esposizione e dell’accantonamento. In relazione agli impatti che tali decisioni hanno in termini reddituali e fiscali, i processi deliberativi contemplano il coinvolgimento sia della funzione CRO di Capogruppo, che dell’Alta Direzione delle Entità. La capacità commerciale e la solidità del Gruppo in termini finanziari, di profittabilità e di capitale dipendono inter alia dal merito creditizio dei propri prenditori. Il Gruppo si è dotato di procedure, norme e principi al fine di indirizzare, amministrare e standardizzare la valutazione e la gestione del rischio di credito in linea con la best practice di mercato. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA A. Qualità del credito A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale Dall’informativa fornita nella parte A.1 sono esclusi i titoli di capitale e le quote di O.I.C.R.. A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio) GRUPPO BANCARIO PORTAFOGLI / QUALITÀ 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Totale 31.12.2010 Totale 31.12.2009 SOFFERENZE INCAGLI ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE 20.663 70.377 12.677 39.005 13.433 23 4.174 140.449 15.898.553 16.370 13.726.829 9.536 4.028.723 2.029 - - 16.104.873 12.816.988 13.827.009 11.695.661 4.050.959 3.568.166 (migliaia di €) ALTRE IMPRESE ESPOSIZIONI SCADUTE ALTRE ATTIVITÀ DETERIORATE ALTRE TOTALE 52.685 113.487.340 - 7.643 113.651.385 16.898 50.359.711 - 861.038 51.290.108 9.924.170 324.230 69.576.341 3.321.594 514.060.460 453.449 75.374 148.526 4.163.752 10.003.718 70.215.452 555.653.360 26.082.569 - 328.275 26.412.873 175.207 - 11.367.961 3.715.407 795.033.759 3.555.894 797.454.016 453.449 188.884 238 5.584.846 5.802.066 175.207 11.368.199 838.770.302 835.081.675 - Nella presente tavola i dettagli riferiti al gruppo bancario sono al netto di tutti i rapporti infragruppo, inclusi quelli intrattenuti con le altre società incluse nel consolidamento di bilancio. I dati di cui al punto 5 sono raccordabili con la tavola “Crediti verso clientela - Qualità del credito” della Relazione sulla gestione. I dati di cui al punto 7 sono raccordabili con il totale delle attività finanziarie della tavola 15.1 “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” della Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato - Attivo. 278 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti) ATTIVITÀ DETERIORATE PORTAFOGLI / QUALITÀ A. Gruppo bancario 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Totale A B. Altre imprese incluse nel consolidamento 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Totale B Totale 31.12.2010 Totale 31.12.2009 IN BONIS (migliaia di €) ESPOSIZIONE NETTA TOTALE (ESPOSIZIONE NETTA) X 50.360.666 9.924.204 69.616.454 517.143.088 X 175.207 X 647.219.619 X 113.487.340 955 50.359.711 34 9.924.170 40.113 69.576.341 3.082.628 514.060.460 X 26.082.569 175.207 X 11.367.961 3.123.730 795.033.759 113.643.742 50.429.070 9.928.344 70.066.926 551.036.159 26.084.598 175.207 11.367.961 832.732.007 X 861.038 75.374 148.526 4.172.473 X X 5.257.411 652.477.030 655.814.708 X 7.643 861.038 75.374 148.526 8.721 4.163.752 X 328.275 X 238 8.721 5.584.846 3.132.451 800.618.605 3.135.707 803.256.082 7.643 861.038 75.374 148.526 4.617.201 328.275 238 6.038.295 838.770.302 835.081.675 ESPOSIZIONE LORDA RETTIFICHE SPECIFICHE ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA 200.309 89.208 39.319 730.728 66.880.093 17.524 67.957.181 43.907 19.849 35.145 240.143 29.904.394 15.495 30.258.933 156.402 69.359 4.174 490.585 36.975.699 2.029 37.698.248 476.331 476.331 68.433.512 58.877.057 22.882 22.882 30.281.815 27.051.464 453.449 453.449 38.151.697 31.825.593 RETTIFICHE DI PORTAFOGLIO Nella presente tavola i dettagli riferiti al gruppo bancario sono al netto di tutti i rapporti infragruppo, inclusi quelli intrattenuti con le altre società incluse nel consolidamento di bilancio. Come richiesto da Banca d’Italia con lettera del 22 febbraio 2011 al titolo “Bilancio e segnalazioni di vigilanza”, nella tabella sottostante è riportato il dettaglio delle esposizioni oggetto di rinegoziazione, che prevedono la temporanea sospensione del pagamento delle rate (per quota capitale e/o per quota interessi), nell’ambito di Accordi collettivi stipulati da Associazioni/Federazioni Bancarie o in applicazione di previsioni legislative nei Paesi in cui il Gruppo è presente. Al 31 dicembre 2010 non vi sono posizioni della specie nei portafogli di attività finanziarie diversi dai crediti verso clientela. (migliaia di €) Accordi collettivi PORTAFOGLIO/QUALITÀ GRUPPO BANCARIO ED ALTRE IMPRESE INCLUSE NEL CONSOLIDAMENTO 5. Crediti verso clientela - Esposizioni oggetto di rinegoziazione nell’ambito di accordi collettivi - Altre esposizioni ALTRE ATTIVITÀ ALTRE ESPOSIZIONI ESPOSIZIONE RETTIFICHE DI LORDA PORTAFOGLIO ESPOSIZIONI SCADUTE DA OLTRE 3 MESI FINO A 6 MESI ESPOSIZIONI SCADUTE FINO A 3 MESI ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE RETTIFICHE DI LORDA PORTAFOGLIO ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE RETTIFICHE DI LORDA PORTAFOGLIO ESPOSIZIONE NETTA TOTALE (ESPOSIZIONE NETTA) 31.12.2010 503.256.090 2.752.622 500.503.468 16.305.446 253.642 16.051.804 1.754.025 85.085 1.668.940 518.224.212 2.666.635 500.589.455 20.527 2.646.108 2.732.095 497.857.360 480.690 15.824.756 7.828 245.814 472.862 15.578.942 39.132 1.714.893 1.750 83.335 37.382 1.631.558 3.156.352 515.067.860 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 279 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) (migliaia di €) A.1.3 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti CONSISTENZE AL 31.12.2010 TIPOLOGIE ESPOSIZIONI/VALORI A. Esposizioni per cassa a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Altre attività Totale A B. Esposizioni fuori bilancio a) Deteriorate b) Altre Totale B Totale (A+B) ESPOSIZIONE LORDA RETTIFICHE DI VALORE SPECIFICHE RETTIFICHE DI VALORE DI PORTAFOGLIO ESPOSIZIONE NETTA 362.897 26.039 23.457 325.112 99.824.051 100.561.556 216.553 9.669 13.921 882 X 241.025 X X X X 41.068 41.068 146.344 16.370 9.536 324.230 99.782.983 100.279.463 70.099 93.589.783 93.659.882 194.221.438 9.222 X 9.222 250.247 X 6.709 6.709 47.777 60.877 93.583.074 93.643.951 193.923.414 La tavola include anche le esposizioni per cassa verso banche classificate nei portafogli di attività finanziarie diverse dai crediti. A.1.4 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde (migliaia di €) MOVIMENTI DEL 2010 CAUSALI/CATEGORIE A. Esposizione lorda iniziale - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da esposizioni in bonis B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso esposizioni in bonis C.2 cancellazioni C.3 incassi C.4 realizzi per cessioni C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.6 altre variazioni in diminuzione D. Esposizione lorda finale - di cui: esposizioni cedute non cancellate SOFFERENZE INCAGLI ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE ESPOSIZIONI SCADUTE 427.961 464.731 136.711 253.148 74.872 529.795 206.297 239.889 2.409 13.533 67.667 362.897 - 43.321 279 28.895 9.669 13.533 5.693 46.177 6.302 5 3.712 2.946 7.021 26.191 26.039 - 274.954 17.680 10.000 2.396 5.284 269.177 19.700 945 248.532 23.457 - 325.112 9 325.103 325.112 - A.1.5 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive (migliaia di €) MOVIMENTI DEL 2010 CAUSALI/CATEGORIE A. Rettifiche complessive iniziali - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 rettifiche di valore B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 riprese di valore da valutazione C.2 riprese di valore da incasso C.3 cancellazioni C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.5 altre variazioni in diminuzione D. Rettifiche complessive finali - di cui: esposizioni cedute non cancellate 280 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit SOFFERENZE INCAGLI ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE ESPOSIZIONI SCADUTE 252.265 199.009 126.203 14.798 58.008 234.721 20.379 206.297 4.778 3.267 216.553 - 12.269 9.508 147 4.778 4.583 12.108 4 4.321 5 699 7.079 9.669 - 33.799 14.866 1.214 13.652 34.744 945 19.700 14.099 13.921 - 882 882 882 - A.1.6 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti (migliaia di €) CONSISTENZE AL 31.12.2010 TIPOLOGIE ESPOSIZIONI/VALORI A. Esposizioni per cassa a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Altre attività Totale A B. Esposizioni fuori bilancio a) Deteriorate b) Altre Totale B Totale (A+B) ESPOSIZIONE LORDA RETTIFICHE DI VALORE SPECIFICHE RETTIFICHE DI VALORE DI PORTAFOGLIO ESPOSIZIONE NETTA 38.694.984 19.689.997 5.175.587 3.775.576 628.078.489 695.414.633 22.440.341 5.949.735 1.146.841 437.084 X 29.974.001 X X X X 3.082.662 3.082.662 16.254.643 13.740.262 4.028.746 3.338.492 624.995.827 662.357.970 2.514.223 202.953.504 205.467.727 900.882.360 498.382 X 498.382 30.472.383 X 708.331 708.331 3.790.993 2.015.841 202.245.173 204.261.014 866.618.984 I dati del Gruppo Bancario sono indicati al lordo dei rapporti intrattenuti con le altre società incluse nel consolidamento di Bilancio. La tavola include anche le esposizioni per cassa verso clientela classificate nei portafogli di attività finanziarie diverse dai crediti. A.1.7 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde (migliaia di €) MOVIMENTI DEL 2010 CAUSALI/CATEGORIE SOFFERENZE INCAGLI ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE ESPOSIZIONI SCADUTE A. Esposizione lorda iniziale - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da crediti in bonis B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso crediti in bonis C.2 cancellazioni C.3 incassi C.4 realizzi per cessioni C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.6 altre variazioni in diminuzione D. Esposizione lorda finale - di cui: esposizioni cedute non cancellate 32.932.802 376.108 14.168.739 4.448.519 6.941.771 2.778.449 8.406.557 1.039.001 3.653.276 2.029.598 435.460 483.904 765.318 38.694.984 442.692 16.483.360 905.865 16.890.877 9.614.297 5.114.051 2.162.529 13.684.240 1.675.327 233.052 3.099.784 58.842 8.381.230 236.005 19.689.997 1.315.142 4.436.659 14.696 2.976.839 1.073.959 834.069 1.068.811 2.237.911 345.640 52.145 887.000 39.805 571.244 342.077 5.175.587 20.359 3.936.476 286.169 8.944.443 7.076.553 1.278.623 589.267 9.105.343 3.380.058 1.338 825.179 52.798 4.732.136 113.834 3.775.576 146.342 A.1.8 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive (migliaia di €) MOVIMENTI DEL 2010 CAUSALI/CATEGORIE SOFFERENZE INCAGLI ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE ESPOSIZIONI SCADUTE A. Rettifiche complessive iniziali - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 rettifiche di valore B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 riprese di valore da valutazione C.2 riprese di valore da incasso C.3 cancellazioni C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.5 altre variazioni in diminuzione D. Rettifiche complessive finali - di cui: esposizioni cedute non cancellate 20.251.920 102.358 8.741.588 5.939.239 2.342.479 459.870 6.553.167 1.167.236 1.031.219 3.653.276 251.749 449.687 22.440.341 124.320 4.890.736 185.197 4.750.371 3.297.372 666.970 786.029 3.691.372 277.407 489.286 233.052 2.519.365 172.262 5.949.735 305.100 1.130.309 1.904 594.698 419.005 144.094 31.599 578.166 146.987 134.588 52.145 161.980 82.466 1.146.841 295 430.096 33.446 627.447 261.863 174.618 190.966 620.459 41.276 50.905 1.338 395.067 131.873 437.084 17.731 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 281 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni A.2.1 Gruppo bancario - Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni (migliaia di €) CONSISTENZE AL 31.12.2010 CLASSI DI RATING ESTERNI ESPOSIZIONI A. Esposizioni per cassa B. Derivati B.1 Derivati finanziari B.2 Derivati creditizi C. Garanzie rilasciate D. Impegni a erogare fondi Totale CLASSE 1 CLASSE 2 CLASSE 3 CLASSE 4 91.484.726 85.018.128 21.339.972 42.130.921 20.328.785 40.640.936 1.011.187 1.489.985 4.064.236 5.566.446 2.351.324 11.152.667 119.240.258 143.868.162 47.985.953 9.330.360 9.000.504 329.856 7.463.080 6.448.906 71.228.299 75.565.908 6.678.835 6.250.533 428.302 8.782.811 1.945.560 92.973.114 CLASSE 6 SENZA RATING TOTALE 24.398.495 43.858.538 2.006.658 856.602 1.877.009 826.469 129.649 30.133 2.143.273 1.726.720 631.765 877.398 29.180.191 47.319.258 394.325.685 34.530.956 33.932.005 598.951 33.359.134 94.517.341 556.733.116 762.637.433 116.874.304 112.856.241 4.018.063 63.105.700 117.924.961 1.060.542.398 CLASSE 5 Le esposizioni deteriorate sono incluse nella classe “6“. La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” nei confronti di controparti provviste di un rating esterno. Le agenzie di rating forniscono un giudizio sintetico sul merito creditizio di differenti tipologie di controparti: Paesi, Banche, Enti Pubblici, Compagnie Assicurative e Imprese, generalmente di grandi dimensioni. La tabella fa riferimento alla classificazione prevista dalla circolare 262/2005 di Banca d’Italia - 1° aggiornamento del 18 novembre 2009 per i rating esterni, che prevede la ripartizione in 6 classi di merito creditizio. Le società di rating utilizzate per la redazione della tabella sono: Moody’s, S&Ps e Fitch. Nel caso in cui, per una stessa controparte, siano disponibili i rating di più Agenzie, viene rilevata la valutazione più prudenziale. L’area “Investment grade” (da Classe 1 a Classe 3) comprende oltre il 66% dalle controparti dotate di rating esterno, di cui il 52% si concentra nelle prime due fasce (Classe 1 e Classe 2), riferendosi a clientela con merito di credito elevato. Le esposizioni prive di rating ammontano al 52% del portafoglio totale, riflettendo il fatto che una considerevole parte del portafoglio è costituita da clientela privata e da piccole e medie imprese, per le quali non è disponibile un rating esterno. Di seguito viene riportato il dettaglio delle esposizioni cartolarizzate ma non cancellate a fini di bilancio (ma cancellate a fini prudenziali): (milioni di €) NOME CARTOLARIZZAZIONE ORIGINATOR Geldilux TS 2007 Success 2005 Totale UniCredit Bank AG UniCredit Leasing GmbH 282 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit TIPOLOGIA ATTIVITÀ CONSISTENZE AL 31.12.2010 SME Leasing 2.100 97 2.197 (migliaia di €) A.2.2 Gruppo bancario - Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni CONSISTENZE AL 31.12.2010 CLASSI DI RATING INTERNI ESPOSIZIONI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ATTIVITÀ DETERIORATE SENZA RATING A. Esposizioni per cassa 118.180.008 44.863.480 60.104.837 98.896.716 60.305.226 42.561.226 35.128.833 41.072.646 44.124.795 24.194.435 37.858.623 155.346.608 B. Derivati 43.100.004 15.608.274 9.808.944 4.360.042 6.096.703 8.030.911 2.949.206 2.113.020 2.383.817 1.109.921 324.578 20.988.884 B.1 Derivati finanziari 41.176.037 15.152.223 9.496.628 4.169.308 5.967.380 7.887.889 2.867.612 2.019.246 2.276.195 1.042.448 324.578 20.476.697 B.2 Derivati su crediti 1.923.967 456.051 312.316 190.734 129.323 143.022 81.594 93.774 107.622 67.473 512.187 C. Garanzie rilasciate 6.668.548 5.673.518 7.430.973 9.301.361 4.862.296 3.705.780 1.946.359 4.202.577 3.470.651 1.171.178 975.931 13.696.528 D. Impegni a erogare fondi 13.915.002 8.614.641 10.910.841 9.845.691 8.161.593 3.715.142 4.366.469 2.820.173 6.592.373 1.826.910 776.209 46.379.917 Totale 181.863.562 74.759.913 88.255.595 122.403.810 79.425.818 58.013.059 44.390.867 50.208.416 56.571.636 28.302.444 39.935.341 236.411.937 CLASSI INTERNE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 TOTALE 762.637.433 116.874.304 112.856.241 4.018.063 63.105.700 117.924.961 1.060.542.398 RANGE DI PD 0 <= 0,0004 < 0,0010 < 0,0022 < 0,0049 < 0,0089 < 0,0133 < 0,0198 < 0,0360 < 0,1192 < PD PD PD PD PD PD PD PD PD PD <= <= <= <= <= <= <= <= <= 0,0004 0,0010 0,0022 0,0049 0,0089 0,0133 0,0198 0,0360 0,1192 La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” nei confronti di controparti provviste di un rating interno. Per l’assegnazione del rating a ciascuna controparte si ricorre a modelli sviluppati internamente dalle Banche del Gruppo ed utilizzati nei processi di gestione del rischio di credito. I modelli interni, oggetto di validazione da parte delle Autorità di vigilanza, possono essere di due tipi: group-wide (ad es. per Banche, Multinazionali, Paesi) e locali per segmento (ad es. Retail, Corporate). Le diverse scale di rating dei modelli sono ricondotte ad un’unica masterscale di Gruppo costituita da 10 classi (sopra riportate) in base alla probabilità di inadempienza sottostante (probability of default - PD). L’area “Investment grade” (classi 1-4) comprende il 60% delle esposizioni aventi rating interno, mentre le esposizioni riferite a controparti sprovviste di rating ammontano al 22%. Si segnala che la mancata assegnazione di un rating interno a talune controparti è dovuta alla loro appartenenza a segmenti non ancora coperti dai modelli, ovvero i cui modelli sono ancora in fase di costruzione o validazione. I rating interni vengono impiegati ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali delle società autorizzate dalla Banca Centrale all’utilizzo dell’approccio basato sui rating interni. Le società del Gruppo attualmente autorizzate sono: UniCredit S.p.A. che ha incorporato, alla fine del 2010, le principali banche italiane del gruppo (UniCredit Corporate Banking S.p.A., UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Banca di Roma S.p.A., Banco di Sicilia S.p.A., UniCredit Private Banking S.p.A., UniCredit Family Financing Bank S.p.A.), UniCredit Bank AG, UniCredit Bank Austria AG e, a partire dal 1° gennaio 2011, UniCredit Credit Management Bank S.p.A. (che ha incorporato in pari data Aspra Finance S.p.A.), UniCredit Bank Ireland p.l.c., UniCredit Bank Luxembourg S.A., UniCredit Banka Slovenija d.d., UniCredit Bulbank AD, UniCredit Bank Czech Republic a.s.. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 283 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia A.3.1 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso banche garantite (migliaia di €) CONSISTENZE AL 31.12.2010 GARANZIE PERSONALI (2) DERIVATI SU CREDITI GARANZIE REALI (1) 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: 1.1 totalmente garantite - di cui deteriorate 1.2 parzialmente garantite - di cui deteriorate 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: 2.1 totalmente garantite - di cui deteriorate 2.2 parzialmente garantite - di cui deteriorate ALTRI DERIVATI ALTRE GARANZIE TITOLI REALI VALORE ESPOSIZIONI NETTE IMMOBILI CREDITI DI FIRMA GOVERNI ALTRI E BANCHE ENTI ALTRI CLN CENTRALI PUBBLICI BANCHE SOGGETTI GOVERNI E BANCHE ALTRI ENTI CENTRALI PUBBLICI BANCHE ALTRI SOGGETTI TOTALE (1)+(2) 4.818.132 2.799 2.516 3.933.290 - 946.720 - - - - - - 647.966 2.823 25.662 - 5.734.990 - 211.582 - 11.502.726 2.823 16.112.458 62.644 39.778 8.060.883 - 93.718 - - - - - - 1.522.664 23.660 274.758 - 149.250 - 83.844 18.847 10.224.895 42.507 661.935 - - 357.905 - 48.932 - - - - - - 7.274 - - 210.254 - 107.503 - 731.868 - 6.208.531 1.390 - 291 - 184.685 - - - - - - 358 - - 34.619 1.344 1.731 - 221.684 1.344 La classificazione delle esposizioni fra quelle “totalmente garantite” e fra quelle “parzialmente garantite” è operata comparando l’esposizione lorda con l’importo della garanzia stabilito contrattualmente. (migliaia di €) A.3.2 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso clientela garantite CONSISTENZE AL 31.12.2010 GARANZIE PERSONALI (2) DERIVATI SU CREDITI GARANZIE REALI (1) VALORE ESPOSIZIONI NETTE IMMOBILI ALTRI DERIVATI CREDITI DI FIRMA ALTRE GOVERNI ALTRI GOVERNI GARANZIE E BANCHE ENTI ALTRI E BANCHE ALTRI ENTI TITOLI REALI CLN CENTRALI PUBBLICI BANCHE SOGGETTI CENTRALI PUBBLICI 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: 1.1 totalmente 208.137.960 172.918.807 7.740.236 45.003.174 garantite - di cui deteriorate 16.823.553 15.893.541 811.956 3.163.682 1.2 parzialmente garantite 109.962.418 39.637.328 3.338.684 10.029.426 - di cui deteriorate 7.239.754 3.240.787 472.978 1.017.771 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: 2.1 totalmente 16.172.198 5.427.691 2.999.498 19.876.509 garantite - di cui deteriorate 295.525 132.966 36.319 182.021 2.2 parzialmente garantite 21.199.427 930.262 977.455 905.304 - di cui deteriorate 435.265 51.510 8.173 14.223 ALTRI SOGGETTI TOTALE (1)+(2) - 5.387.629 3.089.711 6.735.814 60.814.487 65.002 11.150 425.555 10.129.255 301.877.614 30.500.141 - - 1.324 186.432 - - - - 18.599 - - - 9.842 248.978 - - - - - 198.159 - - - 7.327.754 47.884 BANCHE 449.326 2.569.920 15.669 310.062 3.223.135 755.309 66.594.172 5.860.460 319.468 15 12.181 3.327.982 33.030 7.999.054 108.330 40.221.203 492.681 251.390 3.194 8.363 3.455.781 2.459 21.903 427.048 34.538 7.153.762 136.000 La classificazione delle esposizioni fra quelle “totalmente garantite” e fra quelle “parzialmente garantite” è operata comparando l’esposizione lorda con l’importo della garanzia stabilito contrattualmente. 284 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie B.1 Gruppo bancario - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio) GOVERNI ESPOSIZIONI/CONTROPARTI A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni TOTALE A B. Esposizioni ‘fuori bilancio’ B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni TOTALE B TOTALE (A+B) 31.12.2010 TOTALE (A+B) 31.12.2009 ESPOSIZIONE NETTA ALTRI ENTI PUBBLICI RETTIFICHE RETTIFICHE VALORE VALORE DI SPECIFICHE PORTAFOGLIO ESPOSIZIONE NETTA (migliaia di €) SOCIETÀ FINANZIARIE RETTIFICHE RETTIFICHE VALORE VALORE DI SPECIFICHE PORTAFOGLIO ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE RETTIFICHE VALORE VALORE DI SPECIFICHE PORTAFOGLIO 7.243 392 2.047 415 X X 24.370 95.693 46.779 57.631 X X 348.236 220.387 744.646 75.669 X X 10 36 72.539.256 72.546.937 8 X 2.470 X X 98.851 98.851 1.666 48.391 26.870.790 27.040.910 962 2.739 X 108.111 X X 49.009 49.009 63.696 73.024 65.989.447 66.694.790 55.952 12.897 X 889.164 X X 367.089 367.089 136 - 238 - X X 298 18.665 - X X 30.345 25.760 8.349 1.378 X X 6.358.028 6.358.164 78.905.101 62.196.617 X 238 2.708 2.214 X 1.002 1.002 99.853 67.696 5.608 11.508.403 11.532.974 38.573.884 35.537.862 197 X 197 108.308 100.370 X 18.787 863 33.905.277 863 33.980.169 49.872 100.674.959 18.242 105.728.301 12.420 X 22.147 911.311 914.221 X 625.871 625.871 992.960 841.974 Segue: B.1 Gruppo bancario - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio) SOCIETÀ DI ASSICURAZIONE ESPOSIZIONI/CONTROPARTI A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni TOTALE A B. Esposizioni ‘fuori bilancio’ B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni TOTALE B TOTALE (A+B) 31.12.2010 TOTALE (A+B) 31.12.2009 ESPOSIZIONE NETTA (migliaia di €) IMPRESE NON FINANZIARIE RETTIFICHE RETTIFICHE VALORE VALORE DI SPECIFICHE PORTAFOGLIO X X ESPOSIZIONE NETTA ALTRI SOGGETTI RETTIFICHE RETTIFICHE VALORE VALORE DI SPECIFICHE PORTAFOGLIO 16.354 2.191 24.915 696 10.619.845 9.877.676 14.593.141 4.206.224 136 742 1.543.726 1.563.149 26 839 X 26.476 X 3.927.123 X 2.593.152 4.737 303.633.962 4.737 330.651.758 1.072.186 271.307 X 20.142.858 1.368 - 53 - X X 574.968 746.457 214.136 72.862 1.011 1.919.429 1.921.808 3.484.957 4.478.960 89 X 142 26.618 23.455 X 333 333 5.070 5.159 493.103 125.709.525 127.524.053 458.175.811 455.451.552 169.329 X 456.327 20.599.185 18.012.703 X X ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE RETTIFICHE VALORE VALORE DI SPECIFICHE PORTAFOGLIO 5.238.595 3.543.923 7.028.813 1.609.100 X X X 36.115 X 623.147 1.503.141 154.418.646 1.503.141 163.860.426 17.715 149.294 X 8.804.922 X X 1.059.835 1.059.835 43.901 7.624 2.600 858 X X X 47.810 51.531 22.844.511 51.531 22.943.846 1.554.672 186.804.272 1.844.855 183.899.239 15.873 X 19.331 8.824.253 8.043.804 X 28.731 28.731 1.088.566 926.965 X X UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 285 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) B.2 Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio) (migliaia di €) CONSISTENZE AL 31.12.2010 ITALIA ESPOSIZIONI/AREE GEOGRAFICHE A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni TOTALE A B. Esposizioni “fuori bilancio” B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni TOTALE B TOTALE (A+B) 31.12.2010 TOTALE (A+B) 31.12.2009 ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA RETTIFICHE ESPOSIZIONE DI VALORE NETTA COMPLESSIVE ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE 9.320.205 13.512.589 9.546.668 4.103.649 6.068.688 3.454.959 7.596.618 1.402.911 152.024 4.643 2.788.372 138.013 1.088.340 924.800 2.666.917 283.245 643.252 276.574.835 1.382.870 312.963.940 300.896.997 19.420.366 324.219.179 ASIA RETTIFICHE ESPOSIZIONE DI VALORE NETTA COMPLESSIVE RESTO DEL MONDO ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE 146.656 1.092 434.229 684.004 756.795 414.554 279.497 49.988 427.683 27.529 81.218 62.346 29.851 20.947 40.965 735 122.999 8.458 26.612 16.931 4.174 2.934 54 1.517.158 11.564.486 11.966.317 12.212.660 52.927 289.633 5.840.649 7.005.664 79.277 1.275.747 17.650.086 18.023.470 50.430 506.431 131.328 667.114 39.929 33.912 436.044 42.337 191.380 50.855 24.482 56 4.581 1.364 36.753 84.307 5.152 1.675 2 - 445.324 9.692 93.746 85.660 36.372 4.866 10 8 17.966 69.308 634.010 132.985.647 717.543 133.557.774 47.978 375.873 8.060.114 8.121.024 1.464 12.275 2.489.256 2.610.326 2.881 9.716 9.519.214 9.537.182 21.998 91.306 351.331.705 20.137.909 457.776.953 11.940.359 20.333.684 301.908 9.615.990 1.285.463 27.560.652 597.737 355.552.775 18.110.496 443.768.329 10.652.496 21.749.242 281.049 11.376.330 916.448 14.845.855 841.169 49.190.942 50.434.708 286 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit B.3 Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche (valore di bilancio) (migliaia di €) CONSISTENZE AL 31.12.2010 ITALIA ESPOSIZIONI/AREE GEOGRAFICHE A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni TOTALE A B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni TOTALE B TOTALE (A+B) 31.12.2010 TOTALE (A+B) 31.12.2009 ALTRI PAESI EUROPEI RETTIFICHE ESPOSIZIONE DI VALORE NETTA COMPLESSIVE AMERICA ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE ASIA RETTIFICHE ESPOSIZIONE DI VALORE NETTA COMPLESSIVE RESTO DEL MONDO ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE ESPOSIZIONE NETTA RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE 917 925 77.311 8.662 89.428 1 10.588 2.001 75.707 - 58.271 - 51.198 - 174 4.790 220 8.743 - - 9.460 12.396 - - 76 1.525 - - 80.599 - 240.547 882 - - - - 3.084 - 19.265.756 19.347.272 19.379 20.304 71.515.473 71.851.453 20.308 123.015 3.593.416 3.606.005 583 76.290 1.887.425 1.945.772 724 53.447 3.520.913 3.528.961 74 9.037 - - 33.505 141 9.081 16 1.064 - 3.840 - - - - 22.452 - - - - - - - - - 5.324.575 5.347.027 27 27 80.515.639 80.549.144 5.991 15.213 4.885.950 4.887.030 389 389 1.757.185 1.761.025 262 262 1.099.725 1.099.725 40 40 24.694.299 20.331 152.400.597 138.228 8.493.035 76.679 3.706.797 53.709 4.628.686 9.077 17.119.286 9.798 173.353.353 196.536 11.486.946 79.097 4.306.884 48.242 5.599.516 8.726 B.4 Grandi Rischi (secondo la normativa di vigilanza) 31.12.2010 a) Valore di bilancio (milioni di €) a.1) Valore ponderato (milioni di €) b) Numero 77.064 13.670 4 UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 287 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività C.1 Operazioni di cartolarizzazione INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA I principali obiettivi che il Gruppo persegue nell’attività di Originator di operazioni di cartolarizzazione (tradizionali e sintetiche) sono l’ottimizzazione del portafoglio crediti tramite la liberazione di capitale regolamentare/economico e l’apporto di nuova liquidità, ottenendo al contempo una maggiore diversificazione delle fonti di funding. A fronte della situazione di crisi dei mercati dalla seconda metà del 2007, le cartolarizzazioni sono state anche utilizzate al fine di incrementare la capacità di disporre di attività immediatamente utilizzabili per far fronte al proprio fabbisogno di liquidità (counterbalancing capacity), ritenendo all’interno del Gruppo i titoli emessi dal veicolo. Il processo di analisi e realizzazione delle operazioni di cartolarizzazione è svolto centralmente dalla Capogruppo, in stretta collaborazione con le Legal Entities/Divisioni e con UniCredit Bank AG in qualità di arranger e di investment banking. Tale processo prevede una fase di studio di fattibilità economica finalizzata a valutare l’impatto delle operazioni proposte, a seconda della loro natura e finalità, sul capitale regolamentare ed economico, sulle misure di redditività rettificata per il rischio e sul livello di liquidità del Gruppo. Nel caso di esito positivo di questa prima fase, viene avviato lo studio di fattibilità tecnico-operativa in cui vengono identificati gli asset oggetto di cartolarizzazione e viene definita la struttura dell’operazione. Una volta verificata la fattibilità tecnica si procede alla realizzazione dell’operazione. Nel corso del 2010, nel Gruppo è stata effettuata una nuova operazione di cartolarizzazione tradizionale: presso UniCredit Bank AG - Geldilux - TS - 2010 le cui caratteristiche sono specificate in dettaglio nelle tabelle seguenti, che riportano anche le operazioni ancora in essere effettuate negli esercizi precedenti. Inoltre si segnala che nel corso del mese di dicembre sono state rimborsate due operazioni di “auto-cartolarizzazione” realizzate per le citate esigenze di counterbalancing capacity ed aventi per oggetto crediti rivenienti da canoni di leasing originati da UniCredit Leasing SpA (Locat SV - Serie 1 2008 e Locat SV - Serie 2 2008). Il richiamo di tali operazioni è stato propedeutico all’emissione di una nuova operazione avvenuta nel febbraio 2011 (Locat SV - Serie 2011) avente come sottostante gli stessi crediti performing delle due operazioni chiuse a cui è stato aggiunto altro portafoglio sempre performing di UniCredit Leasing S.p.A.. Infine sulle operazioni di “auto-cartolarizzazione” Cordusio RMBS UCFin - Serie 2009 e Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2008, allo scopo di rendere le operazioni conformi alla nuova normativa sulla Banca Centrale Europea, è stato ottenuto un secondo rating AAA da parte di Fitch sui titoli senior. Queste operazioni non sono riportate nelle tavole quantitative della presente Parte C, come prescritto dalla normativa. Il Gruppo, prevalentemente attraverso la Divisione Corporate & Investment Banking, opera anche in qualità di Investor, di Sponsor e di Lead manager; per quest’ultima attività posizionandosi in particolar modo su cartolarizzazioni nelle quali ricopre il ruolo di bookrunner, in quanto le informazioni su queste transazioni sono più complete e accessibili. Le citate condizioni dei mercati finanziari a partire dalla seconda metà del 2007 hanno influenzato l’operatività svolta in qualità di Sponsor e di Investor, richiedendo l’implementazione di un più stringente monitoraggio delle esposizioni. In particolare, per quanto riguarda l’operatività del Gruppo quale sponsor, si è proceduto all’acquisto delle Asset Backed Commercial Paper emesse dai conduits. Questa circostanza ha determinato, a partire dall’esercizio 2007, il consolidamento degli stessi veicoli. Per quanto riguarda, invece, gli investimenti in cartolarizzazioni di terzi (structured credit products) si è proceduto alla centralizzazione in un portafoglio separato (ring fencing) gestito con la finalità di massimizzare il recupero dei flussi futuri. Si ritiene, infatti, che, data la buona qualità delle attività sottostanti, la strategia reddituale più opportuna sia quella di mantenere questi strumenti in portafoglio. Per tale motivo nella seconda metà del 2008 si è proceduto alla loro riclassificazione contabile dalla categoria “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” alla categoria “Crediti verso clientela” (si veda anche la Parte A.3.1 Trasferimenti tra portafogli). 288 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Coerentemente con le modalità di gestione sopra riportate, il monitoraggio dei rischi e l’ottimizzazione dei risultati economici sull’operatività di cartolarizzazione è effettuato: • analizzando gli investor reports mensili o trimestrali prodotti dal Trustee, con particolare attenzione all’evoluzione dell’andamento del collaterale; • monitorando, per transazioni analoghe, l’andamento del collaterale e l’eventuale emissione di titoli paragonabili; • seguendo i fondamentali del mercato di credito sottostante; • mantenendo contatto costante con gli investitori e, nel caso di un collaterale gestito, con i gestori e gli analisti del Collateral Manager. Inoltre, ad ogni portafoglio viene assegnato, dall’unità Risk Management, un limite VaR che viene poi monitorato tenendo conto delle correlazioni. Il Gruppo dispone di curve di spread per rating creditizio e per tipologia di prodotto (Asset Backed Securities, Mortgage Backed Securities, ecc.) che vengono utilizzate per il calcolo del rischio, in maniera del tutto analoga agli altri strumenti in portafoglio. Il metodo adottato, coerente con altre fonti di rischio di mercato, consente di stimare eventuali effetti di diversificazione e di aggregare il VaR ad altre parti del portafoglio di trading. Ulteriori analisi sull’operatività in oggetto sono fornite anche nella successiva sezione “Informativa relativa ai prodotti strutturati di credito e derivati con clientela”. ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Roma S.p.A.) STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI: SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE: POLITICHE DI COPERTURA: INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA CARTOLARIZZAZIONE: Obiettivo delle operazioni sono stati essenzialmente il finanziamento dei portafogli in sofferenza e la diversificazione delle fonti di raccolta, il miglioramento della qualità dell’attivo e la valorizzazione del portafoglio attraverso una gestione focalizzata delle attività di recupero. Il portafoglio delle cartolarizzazioni è sottoposto a monitoraggio continuo nell’ambito dell’attività di servicing ed è oggetto di reports trimestrali, con evidenza dello status dei crediti e dell’andamento dei recuperi. L’informativa relativa al monitoraggio degli incassi del portafoglio avviene attraverso una rendicontazione all’Alta Direzione ed al CdA. Stipula da parte dei veicoli di contratti di IRS e di Interest rate cap al fine di coprire il rischio di tasso inerente alla struttura e dovuto alla differenza tra il rendimento a tasso variabile dei titoli emessi ed il rendimento previsto dai recuperi rivenienti dal portafoglio acquisito. I risultati economici connessi con le operazioni in essere a fine dicembre 2010, riflettono sostanzialmente, per il portafoglio di origine dei crediti in default, l’effetto dei flussi finanziari di incasso. In particolare gli incassi dell’anno sono stati complessivamente di € 140,954 milioni (€ 46,269 milioni Trevi Finance, € 47,251 milioni Trevi 2 e € 47,434 milioni Trevi 3). UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 289 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) Operazioni anni precedenti NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio TREVI FINANCE TREVI FINANCE 2 tradizionale Banca di Roma S.p.A. tradizionale Banca di Roma S.p.A. 89%, Mediocredito di Roma S.p.A. 11% Trevi Finance N. 2 S.p.A. UniCredit S.p.A. Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.a., BNP Paribas Group, Banca di Roma S.p.A. Funding crediti ordinari - mutui fondiari Trevi Finance S.p.A. UniCredit S.p.A. Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.a. PARIBAS Funding crediti ordinari - mutui fondiari non performing credito finalizzato non performing credito finalizzato 21.07.1999 2.689.000.000 € 94.000.000 € Rimborso titoli mezzanine C1 e C2 in circolazione - 20.04.2000 2.425.000.000 € 98.000.000 € Rimborso titoli mezzanine in circolazione - - - - - I titoli rivenienti da cartolarizzazione ancora in circolazione al 31.12.2010 sono tutti in portafoglio di UniCredit S.p.A. Moody’s / Duff & Phelps / Fitch I titoli rivenienti da cartolarizzazione ancora in circolazione al 31.12.2010 sono tutti in portafoglio di UniCredit S.p.A. - - - XS0099839887 Senior A 620.000.000 € - XS0099847633 Mezzanine B Aaa/A-/AAA 155.000.000 € - XS0110624409 Senior A 650.000.000 € - XS0110624151 Senior B 200.000.000 € - XS0099850934 Mezzanine C1 n.r. 206.500.000 € - XS0099856899 Mezzanine C2 n.r. 210.700.000 € 399.983.504 € XS0110774808 Mezzanine C n.r. 355.000.000 € 731.557.881 € XS0110770483 Junior D n.r. 414.378.178 € 217.499.114 € IT0003364228 Junior D n.r. 343.200.000 € 173.255.572 € 290 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Roma S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio TREVI FINANCE 3 ENTASI tradizionale Banca di Roma S.p.A. 92,2%,Mediocredito Centrale S.p.A. 5,2% Leasing Roma S.p.A. 2,6% Trevi Finance N. 3 Srl UniCredit S.p.A. Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.A. ABN AMRO, MCC S.p.A. Funding crediti ordinari - mutui fondiari tradizionale Banca di Roma S.p.A. non performing credito finalizzato 25.05.2001 2.745.000.000 € 102.000.000 € Rimborso titoli mezzanine in circolazione Impegno di ABN AMRO di € 275.000.000 a garanzia delle linee di credito € 355.000.000 a favore società veicolo a supporto liquidità Entasi Srl UniCredit S.p.A. Capitalia S.p.A. Funding Collateralised bond obligation titoli di Trevi Finance 3 classi credito finalizzato C1 e C2 28.06.2001 320.000.000 € Impegno da parte di UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A), in caso di eventi che diano diritto al rimborso anticipato dei titoili emessi, al riacquisto delle notes di Trevi Finance 3 a condizioni tali da permettere il rimborso dei titoli Entasi. Analogo impegno sussiste in caso di esercizio dell’opzione di rimborso anticipato del titoli C1 da parte di Trevi Finance 3. - - - Il valore capitale del titolo di classe D, sottoscritto dalla Banca, è garantito a scadenza da titoli di Stato italiani zero coupon. Il controvalore di tali garanzie al 31.12.2010 è pari a € 180.231.487,21. Le classi C1 e C2 sono state sottoscritte per intero dalla Banca e successivamente sono state oggetto di una operazione di ristrutturazione finalizzata al loro smobilizzo. Tali titoli sono stati ceduti a Entasi Srl (per nominali 320 milioni) e da questa collocati sul mercato ad investitori istituzionali. Moody’s / S&P / Fitch Al 31.12.2010 sono presenti nel portafoglio di UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A.) titoli ENTASI per nominali € 110.087.000. - - XS0130116568 Senior A Aaa/AAA/AAA 600.000.000 € - XS0130117020 Mezzanine B Aa1/AA/AA150.000.000 € - XS0130117459 Mezzanine C1 160.000.000 € 336.778.787 € XS0130117616 Mezzanine C2 160.000.000 € 331.374.166 € Moody’s ENTASI Series 2001-1 IT0003142996 Senior Serie 1 A1 160.000.000 € 160.000.000 € ENTASI Series 2001-2 IT0003143028 Senior Serie 2 A1 160.000.000 € 160.000.000 € IT0003355911 Junior D n.r. 448.166.000 € 448.166.000 € UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 291 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Roma S.p.A.) STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI: SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE: POLITICHE DI COPERTURA: INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA CARTOLARIZZAZIONE: Obiettivo delle operazioni sono stati essenzialmente il finanziamento dei portafogli, la diversificazione delle fonti di raccolta ed il miglioramento della qualità dell’attivo. Il portafoglio delle cartolarizzazioni è sottoposto a monitoraggio continuo da parte delle Società di servicing ed è oggetto di reports trimestrali, con evidenza dello status dei titoli e dell’andamento dei rimborsi. L’informativa prodotta dalle Società di servicing relativa al monitoraggio degli incassi del portafoglio acquisito viene trasmessa all’Alta Direzione ed al CdA. Stipula da parte dei veicoli di contratti di IRS al fine di coprire il rischio di tasso inerente alla struttura dei titoli sottostanti. I risultati economici sin qui conseguiti sono sostanzialmente in linea con le attese. L’andamento degli incassi generati dal portafoglio acquisito ha garantito il puntuale e regolare pagamento a favore dei portatori dei titoli emessi e degli altri soggetti coinvolti nell’operazione. NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio 292 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit CAESAR FINANCE tradizionale Banca di Roma S.p.A Caesar Finance S.A. Bank of New York Donaldson, Lufkin & Jenrette Funding Collateralised bond obligation in bonis 5.11.1999 360.329.000 € Fitch / Moody’s XS0103928452 Senior A AAA/Aaa 270.000.000 € - XS0103929773 Junior B n.r. 90.329.000 € 69.841.271 € ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A.) STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI: SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE: POLITICHE DI COPERTURA: INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA CARTOLARIZZAZIONE: Le iniziative si inseriscono nell’ambito delle linee strategiche di Gruppo, che ha, tra i suoi obiettivi, il finanziamento a tassi competitivi (e per importi significativi) dello sviluppo di portafogli di crediti “performing” a medio e lungo termine, attraverso un’azione strutturale sugli stessi e con la conseguente liberazione di risorse finanziarie per nuovi investimenti. I principali vantaggi derivanti dalle operazioni sono sintetizzabili in: - miglioramento del matching delle scadenze patrimoniali; - diversificazione delle fonti di finanziamento; - allargamento della base degli investitori e conseguente ottimizzazione del costo della raccolta. UniCredit Spa svolge il ruolo di “Servicer” per tutte le operazioni in oggetto. L’attività di servicing, come da contratti stipulati con le Società emittenti ( le Società Veicolo - SPV ), consiste nello svolgimento, per conto delle stesse, dell’attività di amministrazione, incasso e riscossione dei crediti cartolarizzati, nonchè di gestione delle eventuali procedure di recupero dei crediti deteriorati. In qualità di servicer, UniCredit S.p.A. ha pertanto il compito di seguire in via continuativa i flussi finanziari derivanti dai crediti cartolarizzati, monitorandone costantemente l’incasso, anche avvalendosi di società terze facenti parte del Gruppo (in particolare per l’attività di recupero dei crediti deteriorati, si fa riferimento a UniCredit Credit Management Bank S.p.a., che opera in qualità di Ausiliario del Servicer disciplinato da apposito contratto). Il Servicer fornisce alle Società Veicolo (oltre che alle altre controparti definite nei contratti di Servicing) informazioni sull’attività svolta, attraverso la predisposizione periodica di reports che evidenziano, fra l’altro, l’attività di riscossione e di realizzo dei redditi ceduti, l’ammontare delle posizioni in “default” e i recuperi conclusi, le rate arretrate, etc., tutte informazioni suddivise e facenti parte delle specifiche operazioni. Tali rendicontazioni (di regola trimestrali) sono periodicamente verificati (se contrattualmente previsto) da una Società di revisione contabile. La Banca ha costituito un’apposita struttura di coordinamento (Operative Securitization Management) istituita all’interno di Accounting Department. A tale struttura sono attribuite le attività di coordinamento e di svolgimento operativo del ruolo di servicer, per espletare le quali opera in stretta collaborazione con le specifiche e competenti strutture della Banca (Group Risk Management, Legal & Compliance, etc.) e del Gruppo (UniCredit Global Informations Services SCpA, UniCredit Business Partner SCpa, UniCredit Credit Management Bank Spa, etc.). Operative Securitization Management fornisce anche un supporto tecnicooperativo alle strutture di rete. I portafogli oggetto di cartolarizzazione, come previsto contrattualmente, sono immunizzati dal rischio di tasso di interesse mediante la stipula, da parte delle Società Veicolo, di contratti di “Interest Rate Swap” (IRS) a copertura del portafoglio a tasso fisso, e di “Basis Swap”, a copertura del portafoglio a tasso indicizzato, entrambi sottoscritti con l’ Originator UniCredit S.p.A. A questi, sono associati rispettivi contratti di “back to back” swap conclusi tra UniCredit S.p.A. e UniCredit Bank AG - London Branch, in qualità di controparte swap. I risultati economici connessi con le operazioni di cartolarizzazione in essere riflettono, a fine dicembre 2010, sostanzialmente l’evoluzione dei portafogli sottostanti e dei conseguenti flussi finanziari, risentendo, ovviamente, dell’ ammontare dei “default” e delle estinzioni anticipate (prepayment) intervenuti nel periodo, peraltro in linea con l’andamento mediamente riscontrato sugli altri asset della specie non oggetto di cartolarizzazione. UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 293 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) Operazioni anni precedenti NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Ammontare al netto delle pre-esistenti riprese/ rettifiche di valore: Ricavi o perdite di cessione realizzate: Prezzo di cessione del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio 294 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit CORDUSIO RMBS SECURITISATION - SERIE 2009 tradizionale UniCredit Family Financing Bank SpA Cordusio RMBS - UCFin S.r.l. UniCredit S.p.A. Bayerische Hypo und- Vereinsbank, AG London Branch Funding / Counterbalancing capacity Portafoglio mutui ipotecari residenziali in bonis 11.08.2009 3.499.600.824 € 3.499.600.824 € 3.499.600.824 € UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo, relativamente a questa operazione, due mutui ad esigibiltà limitata dell’importo di € 122,5 milioni (a fine esercizio 2010 l’importo della quota capitale rimborsato è pari a 1,87 milioni di euro) e di € 7 milioni di euro. auto-cartolarizzazione Moody’s / Fitch (dal 19.01.2011) IT0004520489 Senior A Aaa/AAA 3.279.000.000 € 3.279.000.000 € IT0004520513 Junior B n.r. 220.600.824 € 220.600.824 € ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio CORDUSIO RMBS SECURITISATION - SERIE 2008 tradizionale UniCredit Banca per la Casa S.p.A. Cordusio RMBS Securitisation S.r.l. UniCredit S.p.A. Bayerische Hypo und- Vereinsbank, AG London Branch Funding / Counterbalancing capacity Portafoglio mutui ipotecari residenziali in bonis 13.11.2008 23.789.098.370 € UniCredit S.p.A ha erogato alla società veicolo, relativamente a questa operazione, tre mutui ad esigibiltà limitata dell’importo di 730 milioni di euro, 150 milioni di euro e 40 milioni di euro. auto-cartolarizzazione Moody’s / Fitch (dal 19.01.2011) IT0004431208 Senior A Aaa/AAA 22.250.000.000 € 16.831.740.075 € IT0004431281 Junior B n.r. 1.539.098.370 € 1.539.098.370 € UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 295 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio 296 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit CORDUSIO RMBS UCFIN - SERIE 2006 (EX CORDUSIO RMBS 3 - UBCASA 1) tradizionale UniCredit Banca per la Casa S.p.A. Cordusio RMBS UCFin S.r.l. (ex Cordusio RMBS 3 - UBCasa 1 S.r.l.) UniCredit S.p.A. UniCredit Banca Mobiliare S.p.A. Funding / Counterbalancing capacity Portafoglio mutui ipotecari residenziali in bonis 20.11.2006 2.495.969.425 € UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 14,976 milioni di euro che a fine esercizio risulta rimborsato in quota capitale per 12 milioni di euro. Fitch /Moody’s / Standard & Poor’s IT0004144884 Senior A1 600.000.000 € IT0004144900 Mezzanine B AA /Aa1 / AA 75.000.000 € 75.000.000 € IT0004144959 Mezzanine D BBB+ /Baa2 /BBB+ 48.000.000 € 48.000.000 € IT0004144892 Senior A2 AAA/Aaa/AAA 1.735.000.000 € 1.141.495.711 € IT0004144934 Mezzanine C A+ / A1 /A+ 25.000.000 € 25.000.000 € IT0004144967 Junior E n.r. 12.969.425 € 12.969.425 € ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A., ex UniCredit Banca S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: CORDUSIO RMBS SECURITISATION SERIE 2007 CORDUSIO RMBS SECURITISATION SERIE 2006 (EX CORDUSIO RMBS 2) Tipologia di operazione: Originator: Emittente: tradizionale UniCredit Banca S.p.A. Cordusio RMBS Securitisation S.r.l. UniCredit Banca S.p.A. Bayerische Hypo und Vereinsbank AG, London Branch Funding / Counterbalancing capacity Mutui ipotecari su immobili residenziali tradizionale UniCredit Banca S.p.A. Cordusio RMBS Securitisation S.r.l. (ex Cordusio RMBS 2 S.r.l.) UniCredit Banca S.p.A. UniCredit Banca Mobiliare S.p.A UniCredit Banca S.p.A. Euro Capital Structures Ltd Funding / Counterbalancing capacity Mutui ipotecari su immobili residenziali Funding / Counterbalancing capacity Mutui ipotecari su immobili residenziali in bonis in bonis in bonis 24.05.2007 3.908.102.838 € 10.07.2006 2.544.388.351 € 6.05.2005 2.990.089.151 € - - - UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 6,253 milioni di euro che a fine esercizio risulta rimborsato in quota capitale per 6,086 milioni di euro. Fitch /Moody’s / Standard & Poor’s UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 6,361milioni di euro che a fine esercizio risulta interamente rimborsato. Fitch /Moody’s / Standard & Poor’s UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 6,127 milioni di euro che a fine esercizio risulta interamente rimborsato. Fitch /Moody’s /Standard & Poor’s - - - Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio CORDUSIO RMBS Tradizionale UniCredit Banca S.p.A. Cordusio RMBS S.r.l. IT0004231210 Senior A1 703.500.000 € - IT0004231236 Senior A2 AAA/Aaa/AAA 2.227.600.000 € 1.343.240.795 € IT0004087158 Senior A1 500.000.000 € - IT0004087174 Senior A2 AAA/Aaa/AAA 1.892.000.000 € 1.080.254.806 € IT0003844930 Senior A1 750.000.000 € - IT0003844948 Senior A2 AAA/Aaa/AAA 2.060.000.000 € 864.600.128 € IT0004231244 Senior A3 AAA/Aaa/AAA 738.600.000 € 738.600.000 € IT0004231285 Mezzanine B AA/Aa1/AA 71.100.000 € 71.100.000 € IT0004087182 Mezzanine B AA /Aa1 / AA 45.700.000 € 45.700.000 € IT0004087190 Mezzanine C BBB+ / Baa2 / BBB 96.000.000 € 96.000.000 € IT0003844955 Mezzanine B AA+/Aa1/AAA 52.000.000 € 52.000.000 € IT0003844963 Mezzanine C BBB/Baa1/BBB 119.200.000 € 119.200.000 € IT0004231293 Mezzanine C A/A1/A 43.800.000 € 43.800.000 € IT0004231301 Mezzanine D BBB/Baa2/BBB 102.000.000 € 102.000.000 € IT0004087216 Junior D n.r. 10.688.351 € 10.688.351 € IT0004231319 Mezzanine E B/Ba2/BB 19.500.000 € 19.500.000 € IT0004231327 Junior F n.r. 2.002.838 € 2.002.838 € IT0003844971 Junior D n.r. 8.889.150 € 8.889.150 € UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 297 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ORIGINATOR : UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A., ex BIPOP - Carire S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio BIPCA CORDUSIO RMBS Tradizionale Bipop - Carire SpA Capital Mortgage Srl UniCredit S.p.A. Bipop - Carire SpA Funding / Counterbalancing capacity Mutui ipotecari su immobili residenziali in bonis 19.12.2007 951.664.009 € UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 9,514 milioni di euro che a fine esercizio risulta rimborsato in quota capitale per 1,5 milioni di euro. I titoli rivenienti dalla cartolarizzazione ancora in circolazione al 31.12.2010 sono tutti in portafoglio di UniCredit S.p.A. S & P / Moody’s 298 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit IT0004302730 Senior A1 AAA / Aaa 666.300.000 € 400.021.600 € IT0004302755 Mezzanine B AA/Aa3 61.800.000 € 61.800.000 € IT0004302797 Mezzanine D BBB/Baa1 18.000.000 € 18.000.000 € IT0004302912 Junior F n.r. 250.000 € 250.000 € IT0004302748 Senior A2 AAA / Aaa 185.500.000 € 185.500.000 € IT0004302763 Mezzanine C A/A2 14.300.000 € 14.300.000 € IT0004302854 Mezzanine E BB/Baa2 5.500.000 € 5.500.000 € ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A., ex Banca di Roma S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio CAPITAL MORTGAGE 2007 - 1 Tradizionale Banca di Roma SpA Capital Mortgage Srl UniCredit S.p.A. UniCredit SpA Funding / Counterbalancing capacity Mutui ipotecari su immobili residenziali in bonis 16.05.2007 2.183.087.875 € UniCredit S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con funzione di Equity) di 37,2 milioni di euro. Tranching basato su un portafoglio all’origine di 2.479,4 milioni di € ridottosi a 2.183,1 milioni di € a seguito di verifiche successive alla data del closing. S & P / Moody’s / Fitch IT0004222532 Senior A1 AAA/Aaa/AAA 1.736.000.000 € 726.961.110 € IT0004222557 Mezzanine B AA/A3/BB 74.000.000 € 74.000.000 € IT0004222540 Senior A2 AAA/Aaa/AAA 644.000.000 € 644.000.000 € IT0004222565 Mezzanine C B/B1/CCC 25.350.000 € 25.350.000 € UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 299 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A., ex FinecoBank S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: F-E MORTGAGES 2005 Tipologia di operazione: tradizionale Originator: FinecoBank SpA Emittente: F-E Mortgages Srl Servicer: UniCredit S.p.A. Arranger: Capitalia S.p.A. Obiettivi dell’operazione: Funding / Counterbalancing capacity Tipologia delle attività mutui ipotecari residenziali cartolarizzate: Qualità delle attività in bonis cartolarizzate: Data del closing: 8.04.2005 Valore nominale del 1.028.683.779 € portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit UniCredit S.p.A. ha erogato alla società Enhancements: veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con funzione di Equity) di 15,43 milioni di Euro. Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: S & P / Moody’s / Fitch Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN IT0003830418 IT0003830426 - Tipologia Senior Mezzanine - Classe A B - Rating AAA / Aaa /AAA AA+/A1/A - Valore nominale emesso 951.600.000 € 41.100.000 € - Valore nominale in essere 321.447.911 € 41.100.000 € a fine esercizio - ISIN IT0003830434 - Tipologia Mezzanine - Classe C - Rating BBB / Baa2 /BBB- Valore nominale emesso 36.000.000 € - Valore nominale in essere 36.000.000 € a fine esercizio F-E MORTGAGES SERIES 1-2003 HELICONUS tradizionale FinecoBank SpA F-E Mortgages Srl UniCredit S.p.A. Capitalia S.p.A. Funding / Counterbalancing capacity mutui ipotecari residenziali tradizionale FinecoBank SpA Heliconus S.r.l UniCredit S.p.A. Capitalia S.p.A. Funding / Counterbalancing capacity mutui ipotecari in bonis in bonis 28.11.2003 748.630.649 € 8.11.2002 408.790.215 € UniCredit S.p.A. per 20 milioni di Euro (congiuntamente ad ABN AMRO). UniCredit S.p.A. per 10,220 milioni di Euro (congiuntamente a CDC IXIS). - - S & P / Moody’s / Fitch S & P / Moody’s / Fitch - - IT0003575039 Senior A AAA / Aaa /AAA 682.000.000 € 196.913.280 € IT0003575070 Mezzanine B AA / A1/ A 48.000.000 € 48.000.000 € IT0003383855 Senior A AAA / Aaa /AAA 369.000.000 € 105.988.272 € IT0003575088 Mezzanine C BBB+/Baa2 / BBB11.000.000 € 11.000.000 € IT0003575096 Junior D unrated 7.630.000 € 7.630.000 € IT0003383939 Junior C unrated 8.990.200 € 8.990.200 € IT0003383871 Mezzanine B -- / A2 / A 30.800.000 € 30.800.000 € ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Corporate Banking S.p.A.) STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI: SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE: POLITICHE DI COPERTURA: INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA CARTOLARIZZAZIONE: 300 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Operazione di cartolarizzazione sintetica effettuata da UniCredit Corporate Banking al fine di ridurre l’attivo ponderato della Banca e conseguentemente di migliorare i ratios patrimoniali, nonchè di trasferire il rischio di credito dei crediti oggetto dell’operazione. Il portafoglio della cartolarizzazione è sottoposto a monitoraggio continuo ed è oggetto di un report trimestrale da parte dell’Originator, con evidenza dello status dei crediti oggetto dell’operazione. L’operazione, realizzata con il coordinamento della Capogruppo, è stata autorizzata dal Consiglio di Amministrazione. L’Alta Direzione riceve aggiornamenti periodici circa l’evoluzione dell’operazione stessa (es. volume residui, riduzione dei rischi, ecc.). Sono state coperte quasi tutte le tranche ritenute via Financial Guarantee con una controparte bancaria OCSE, consentendo un significativo trasferimento del rischio. La struttura dell’operazione è tale da garantire l’efficacia anche in ambito Basilea 1. Al 31 dicembre il portafoglio coperto non ha fatto registrare eventi di default. I risultati economici dell’operazione sono quindi determinati dai costi di copertura sostenuti e dal rateo dei costi fissi di strutturazione. In considerazione della struttura impostata non sono stati deliberati accantonamenti per rischio di credito. Operazioni anni precedenti NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Posizione di riferimento alla data del closing - Posizione di riferimento a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio CORDUSIO SME 2008-1 Sintetica UniCredit Corporate Banking SpA CORDUSIO SME 2008-1 UniCredit S.p.A. UniCredit Bank AG London Branch Trasferimento del rischio di credito Crediti a scadenza verso clientela Small and Medium Enterprises, in prevalenza chirografari in bonis 23.12.2008 3.000.901.845 € clausola di reintegro del portafoglio Standard & Poor’s 15.005.000 € sulla nota di classe E emessa e riacquistata n.a. SuperSenior 2.519.255.845 € 1.193.823.984 € XS0405882308 Senior A AA 60.018.000 € 60.018.000 € XS0405882563 Mezzanine C BBB81.925.000 € 81.925.000 € XS0405882720 Mezzanine E B 15.005.000 € 15.005.000 € XS0405883025 Mezzanine F2 B8.253.000 € 8.253.000 € XS0405882480 Mezzanine B A 89.127.000 € 89.127.000 € XS0405882647 Mezzanine D BB76.523.000 € 76.523.000 € XS0405882993 Mezzanine F1 B6.752.000 € 6.752.000 € XS0405883298 Junior G 144.043.000 € 144.043.000 € UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 301 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ORIGINATOR: UniCredit Leasing S.p.A (ex LOCAT S.p.A.) STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI: Operazioni effettuate nell’ottica di una maggiore correlazione delle scadeneze tra raccolta ed impieghi, di diversificazione delle fonti di finanziamento e di miglioramento dei coefficienti prudenziali di vigilanza. Il portafoglio di ciascuna operazione di cartolarizzazione è sottoposto a monitoraggio continuo e sono predisposti report mensili e trimestrali previsti dalla documentazione contrattuale dell’operazione, con evidenze dello status dei crediti e dell’andamento degli incassi. Locat ha cosituito un’apposita struttura di coordinamento presso la Direzione Amministrazione e Processi Operativi. È prevista un’informativa peridodica all’Alta Direzione, con evidenza dell’andamento dell’operazione e degli incassi, oltre allo status dei crediti. Stipula da parte del Veicolo di contratti di IRS a copertura del portafoglio a tasso fisso e di Basis Swap a copertura del portafoglio a tasso indicizzato (e rispettivi back to back tra Originator e controparte Swap). L’andamento degli incassi è in linea con la previsione formulate all’emissione (business plan) tale per cui il rendimento delle trance equity (comprensivo dell’extra spread) è in linea con i rendimenti attesi per gli investimenti aventi analogo livello di rischio. SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE: POLITICHE DI COPERTURA: INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA CARTOLARIZZAZIONE: Operazioni anni precedenti NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio LOCAT SV - SERIE 2006 LOCAT SV - SERIE 2005 (EX LOCAT SECURITISATION VEHICLE 3) LOCAT SECURITISATION VEHICLE 2 S.R.L. Tradizionale Locat S.p.A. Locat SV S.r.l. Tradizionale Tradizionale Locat S.p.A. Locat S.p.A. Locat SV S.r.l. (ex Locat Securitisation Locat Securitisation Vehicle 2 S.r.l. Vehicle 3 S.r.l.) Locat S.p.A. Locat S.p.A. Locat S.p.A. UniCredit Banca Mobiliare S.p.A. UniCredit Banca Mobiliare S.p.A. UniCredit Banca Mobiliare S.p.A. Liberalizzazione di Capitale Liberazione di Capitale Liberazione di Capitale Regolamentare / Funding Regolamentare / Funding Regolamentare / Funding Crediti pecuniari nascenti da contratti Crediti pecuniari nascenti da contratti Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per oggetto il di leasing aventi per oggetto il di leasing aventi per oggetto il godimento di autoveicoli, di beni godimento di autoveicoli, di beni godimento di autoveicoli, di beni strumentali ed immobiliari. strumentali ed immobiliari. strumentali ed immobiliari. in bonis in bonis in bonis 14.11.2006 14.10.2005 29.09.2004 1.972.909.866 € 2.000.000.136 € 2.525.254.058 € Clausola di reintegro del portafoglio Clausola di reintegro del portafoglio Clausola di reintegro del portafoglio Standard & Poor’s / Moody’s Standard & Poor’s / Moody’s Standard & Poor’s / Moody’s IT0004153661 Senior A1 AAA/Aaa 400.000.000 € IT0004153687 Mezzanine B A-/Baa3 152.000.000 € 152.000.000 € IT0004153885 Junior D n.r. 8.909.866 € 8.909.866 € 302 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit IT0004153679 Senior A2 AAA/Aa2 1.348.000.000 € 626.105.425 € IT0004153695 Mezzanine C B+/Caa1 64.000.000 € 64.000.000 € IT0003951107 Senior A1 AAA/Aaa 451.000.000 € IT0003951123 Mezzanine B A-/Baa1 160.000.000 € 160.000.000 € IT0003951149 Junior D 7.000.136 € 7.000.136 € IT0003951115 IT0003733083 Senior Senior A2 A AAA/Aaa AAA/Aaa 1.349.000.000 € 2.374.000.000 € 300.270.133 € 304.359.145 € IT0003951131 Mezzanine D.P.P. C BB+/B2 33.000.000 € 25.254.058 € 33.000.000 € 26.091.248 € IT0003733091 Mezzanine B A/A2 126.000.000 € 126.000.000 € ORIGINATOR : UniCredit Leasing GmbH Operazioni anni precedenti NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio SUCCESS 2005 Traditional Bank Austria Creditanstalt Leasing GmbH Success 2005 B.V. UniCredit Leasing GmbH Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG (UniCredit Markets & Investment Banking) Capital Relief / Funding Leasing Assets Performing 17.10.2005 424.600.000 € replenishing Moody´s/Fitch XS0230700493 Senior A Aaa/AAA 390.600.000 € 97.101.466 € XS023071202 Mezzanine C Baa2/BBB 8.500.000 € 8.500.000 € XS0230701897 Junior Liquidity Note n.r. 8.500.000 € - XS0230700816 Mezzanine B A2/A 8.500.000 € 8.500.000 € XS0230701467 Mezzanine D Ba2/BB 8.500.000 € 8.500.000 € UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 303 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ORIGINATOR: Leasfinanz Gmbh Operazioni anni precedenti NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio 304 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit GALLEON 2008 Traditional Leasfinanz GmbH Galleon Capital LLC Leasfinanz GmbH State Street Bank And Trust Company Capital Relief / Funding Leasing Assets Performing 5.09.2008 130.000.000 € Previous Restruttured Operation Senior 122.200.000 € 60.736.563 € DPP 3.640.000 € 2.600.000 € Mezzanine 4.160.000 € 4.160.000 € ORIGINATOR: Fineco Leasing S.p.A. STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI: SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE: POLITICHE DI COPERTURA: INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA CARTOLARIZZAZIONE Operazioni effettuate nell’ottica di una maggiore correlazione delle scadenze tra raccolta ed impieghi, di diversificazione delle fonti di finanziamento e di miglioramento dei coefficienti prudenziali di Vigilanza. Il portafoglio di ciascuna operazione di cartolarizzazione è sottoposto a monitoraggio continuo. Vengono predisposti reports trimestrali previsti dalla documentazione contrattuale dell’operazione, con evidenze dello status dei crediti e dell’andamento degli incassi, oltre ad analisi ad hoc sull’approfondimento degli aspetti rilevanti delle operazioni. La società ha costituito un’apposita struttura per il monitoraggio delle operazioni (Funzione Tesoreria e Cartolarizzazioni) che si occupa della redazione della reportistica periodica (trimestrale) e del puntuale aggiornamento semestrale all’Alta Direzione. Il Consiglio di Amministrazione riceve informativa (semestrale) come previsto dalla normativa in materia di cartolarizzazioni. Stipula, da parte del Veicolo, di contratti di IRS a copertura del portafoglio a tasso fisso e di Basis Swap a copertura del portafoglio a tasso indicizzato (e rispettivi back to back tra Originator e controparte Swap). I risultati economici connessi con le operazioni di cartolarizzazione in essere a fine esercizio riflettono, in sostanza, l’andamento di portafogli similari della Banca, sia in termini di default che di estinzioni anticipate (prepayment). Operazioni anni precedenti NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Data di emissione - Scadenza legale - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio F-E RED Tradizionale Fineco Leasing S.p.A. F-E RED S.r.l. Fineco Leasing S.p.A. Bayerische Hypo und- Vereinsbank, AG London Branch Funding Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per oggetto il godimento di autoveicoli, di beni strumentali, immobiliari ed imbarcazioni di vario genere. in bonis 6.03.2009 1.705.231.215 € Fineco Leasing SpA ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con funzione di equity) di 161 milioni di euro. Clausola di reintegro del portafoglio Fitch / Moody’s (dal 25.02.2011) - IT0004470503 Senior A AAA / Aaa 1.365.000.000 € 1.321.386.339 € IT0004470511 Junior C n.r. 28.02.11 09.10.40 250.046.741 € 250.046.741 € IT0004470511 Junior B n.r. 340.231.215 € 340.231.215 € UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 305 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ORIGINATOR: Fineco Leasing S.p.A. NOME CARTOLARIZZAZIONE: F-E GOLD F-E GREEN F-E BLUE Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Tradizionale Fineco Leasing S.p.A. F-E Gold S.r.l. Fineco leasing S.p.A. Capitalia S.p.A. Tradizionale Fineco Leasing S.p.A. F-E Blue S.r.l. Fineco Leasing S.p.A. Morgan Stanley & Co. International Limited Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Funding Crediti derivanti da contratti di leasing aventi ad oggetto il godimento di immobili (65,9%), autoveicoli (26,7%) e beni strumentali (7,4%). in bonis Tradizionale Fineco Leasing S.p.A. F-E Green S.r.l. Fineco Leasing S.p.A. MCC Capitalia Group; Co-arrangers: ABN Amro e Morgan Stanley Funding Crediti derivanti da contratti di leasing aventi ad oggetto il godimento di immobili (63,84%), autoveicoli (27,04%) e beni strumentali (9,12%). in bonis 31.05.2006 1.019.029.516 € 9.06.2004 1.450.061.353 € 14.06.2002 1.755.353.965 € - Garanzia Fondo Europeo per gli Investimenti su tranche B pari a 108,5 milioni di euro. - Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Fineco Leasing SpA ha erogato alla Società Fineco Leasing SpA ha erogato alla Società Enhancements: Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con funzione di Equity) di 31,6 milioni di euro, funzione di Equity) di 45,7 milioni di euro, a fine esercizio 2010 l’importo della quota a fine esercizio 2010 l’importo della quota capitale è pari a 15,3 milioni di euro. capitale è pari a 11,3 milioni di euro. Altre Informazioni rilevanti: Clausola di reintegro del portafoglio Clausola di reintegro del portafoglio terminata ad ottobre 2007. terminata ad ottobre 2005. Agenzie di Rating: Moody’s /Fitch Fitch / Moody’s / S & P Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN IT0004068588 IT0004068612 IT0003675763 IT0003675771 - Tipologia Senior Senior Senior Senior - Classe A1 A2 A B - Rating Aaa / AAA Aa2 / AAA AAA / Aaa / AAA AAA / Aaa / AAA - Valore nominale emesso 203.800.000 € 749.000.000 € 1.342.000.000 € 108.500.000 € - Valore nominale in essere 360.514.822 € 94.721.473 € 108.500.000 € a fine esercizio - ISIN IT0004068620 IT0004068638 - Tipologia Mezzanine mezzanine - Classe B C - Rating Ba1 / BBB B2 / BB - Valore nominale emesso 56.000.000 € 10.200.000 € - Valore nominale in essere 56.000.000 € 10.200.000 € a fine esercizio 306 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit Funding Crediti derivanti da contratti di leasing aventi ad oggetto il godimento di immobili (75,4%), autoveicoli (12,7%) e beni strumentali (11,9%). in bonis - Clausola di reintegro del portafoglio terminata nell’ottobre 2003. Fitch / Moody’s / S & P - IT0003315832 Senior A AAA / Aaa / AAA 1.641.255.000 € - IT0003315840 Mezzanine B AA-/A1/AAA 78.991.000 € 73.112.490 € IT0003315865 Mezzanine C BBB+/Baa2/A 35.107.000 € 35.107.000 € IT0003315873 Junior D unrated 9.428.000 € 9.428.000 € ORIGINATOR: UniCredit Bank AG STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI: SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE: POLITICHE DI COPERTURA: INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA CARTOLARIZZAZIONE: I principali obiettivi della Banca consistono nella liberazione di Capitale Regolamentare e, per le operazioni non sintetiche, nell’apporto di nuova liquidità. Il portafoglio di ciascuna transazione è monitorato dal Servicing Department su base continuativa e illustrato sotto forma di report trimestrale (investor report), che forniscono il dettaglio dello status dei crediti. I membri del Board approvano ogni nuova transazione e le scelte ad esse correlate e vengono informati sulle performance previste e su quelle consuntivate annualmente. Nel bilancio e nelle situazioni infrannuali, inoltre, vengono forniti dettagli su tutte le proprie cartolarizzazioni. Per le operazioni tradizionali, l’emittente stipula contratti di IRS a copertura del rischio tasso di interesse. I risultati economici sin qui conseguiti sono sostanzialmente in linea con le attesa e l’andamento degli incassi generati dai portafogli ha garantito il puntuale e regolare pagamento a favore dei portatori dei titoli e degli altri soggetti coinvolti nelle operazioni. Nuova operazione 2010 NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Ammontare al netto delle pre-esistenti riprese/rettifiche di valore: Ricavi o perdite di cessione realizzate: Prezzo di cessione del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Borsa di quotazione - Data di emissione - Scadenza legale - Call option - Vita media attesa - Tasso - Grado di subordinazione - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - Sottoscrittori dei titoli - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Borsa di quotazione - Data di emissione - Scadenza legale - Call option GELDILUX-TS-2010 Traditional UniCredit Bank AG Geldilux-TS-2010 S.A. (Luxembourg) UniCredit Bank AG UniCredit Bank AG (Corporate & Investment Banking) Capital Relief / Funding EURO Loans Performing 30.09.2010 606.900.000 € 606.900.000 € 606.900.000 € replenishing Moody´s XS0541574876 XS0541580501 Senior Mezzanine A B Aaa Aaa Luxembourg Luxembourg 30.09.2010 30.09.2010 8.04.2016 8.04.2016 Time Call, Clean-up Call, Regulatory Call 5,02 5,02 3m EURIBOR + 96 bp 3m EURIBOR + 110 bp A 500.000.000 € 60.700.000 € 500.000.000 € 60.700.000 € Institutional Investor retained by UniCredit Luxembourg S.A. XS0541578356 XS0541581731 Mezzanine Mezzanine Liquidity Note C A1 A1 Luxembourg Luxembourg 30.09.2010 30.09.2010 8.04.2016 8.04.2010 Time Call, Clean-up Call, Regulatory Call UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 307 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) Segue: ORIGINATOR: UniCredit Bank AG. - Vita media attesa - Tasso - Grado di subordinazione - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - Sottoscrittori dei titoli - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Borsa di quotazione - Data di emissione - Scadenza legale - Call option - Vita media attesa - Tasso - Grado di subordinazione - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - Sottoscrittori dei titoli - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Borsa di quotazione - Data di emissione - Scadenza legale - Call option - Vita media attesa - Tasso - Grado di subordinazione - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - Sottoscrittori dei titoli Distribuzione delle attività cartolarizzate per aree territoriali: Italia - Nord-ovest - Nord-Est - Centro - Sud e Isole Altri Paesi europei - Paesi U.E. - Paesi non U.E. America Resto del mondo TOTALE Principali settori di attività economica dei debitori ceduti: Stati altri enti pubblici banche società finanziarie assicurazioni imprese non finanziarie altri soggetti TOTALE 308 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit 5,02 5,02 3m EURIBOR + 110 bp 3m EURIBOR + 130 bp B Liqudity Note 6.000.000 € 24.300.000 € 6.000.000 € 24.300.000 € retained by UniCredit Luxembourg S.A. retained by UniCredit Luxembourg S.A. XS0541583430 XS541584677 Mezzanine Mezzanine D E Baa2 Ba2 Luxembourg Luxembourg 30.09.2010 30.09.2010 8.04.2016 8.04.2016 Time Call, Clean-up Call, Regulatory Call 5,02 5,02 3m EURIBOR + 150 bp 3m EURIBOR + 250 bp C D 4.900.000 € 6.100.000 € 4.900.000 € 6.100.000 € retained by UniCredit Luxembourg S.A. retained by UniCredit Luxembourg S.A. XS0541585724 Junior F n.r. Luxembourg 30.09.2010 8.04.2016 Time Call, Clean-up Call, Regulatory Call 5,02 3m EURIBOR + 450 bp E 10.900.000 € 10.900.000 € retained by UniCredit Luxembourg S.A. 606.900.000 € 606.900.000 € 606.900.000 € 606.900.000 € ORIGINATOR: UniCredit Bank AG Operazioni anni precedenti NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio ROSENKAVALIER 2008 Traditional Bayerische Hypo-und Vereinsbank AG Rosenkavalier 2008 GmbH UniCredit Bank AG Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG (UniCredit Markets & Investment Banking) Liquidity large Corporate and SME corporate loans and mortgage loans Performing 12.12.2008 11.946.450.000 € of which already securitised in synthetic transaction: BUILDING COMFORT 2007 702.837.939,97 € BUILDING COMFORT 2008 470.610.111,99 € EUROCONNECT LC 2007-1 170.867.090,74 € EUROCONNECT SME 2007 404.420.398,84 € EUROCONNECT SME 2008 227.582.416,38 € EUROCONNECT LC SFA-1 2008 380.611.493,35 € EUROCONNECT LC SFA-2 143.253.773,18 € EUROCONNECT LC SFA-3 2.493.586.302,92 € PROMISE XXS 2006 379.687.008,03 € PROVIDE-A 2003-1 141.361.071,11 € PROVIDE-A 2005-1 544.319.305,95 € PROVIDE-A 2006-1 452.073.622,37 € Transaction executed to create ECB collateral S&P DE000A0AEDB2 Senior A A 9.652.700.000 € 6.588.100.223 € DE000A0AEDC0 Junior B n.r. 2.293.750.000 € 1.966.006.792 € UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 309 Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura (SEGUE) ORIGINATOR: UniCredit Bank AG NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - Posizione di riferimento in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - Posizione di riferimento in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - Posizione di riferimento in essere a fine esercizio - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio 310 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit BUILDING COMFORT 2008 Synthetic Bayerische Hypo-und Vereinsbank AG Bayerische Hypo-und Vereinsbank AG UniCredit Bank AG Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG (UniCredit Markets & Investment Banking) Capital Relief Private Mortgage Loans Performing 30.09.2008 3.497.962.641 € Synthetic Excess Spread S & P/ Moody’s DE000HV5ADN1 Super Senior A+ AAA/Aaa 100.000 € 58.463 € 1.848.633.598 € DE000HV5ADQ4 Mezzanine C+ AA/Aa2 100.000 € 100.000 € 129.450.000 € DE000HV5ADS0 Mezzanine E+ BBB / Baa2 100.000 € 100.000 € 21.000.000 € DE000HV5ADU6 Junior G n.r. 19.250.000 € 19.250.000 € DE000HV5ADP6 Senior B+ AAA/Aaa 100.000 € 100.000 € 104.950.000 € DE000HV5ADR2 Mezzanine D+ A/A2 100.000 € 100.000 € 40.250.000 € DE000HV5ADT8 Mezzanine F BB / Ba2 14.750.000 € 14.750.000 € 21.000.000 € ORIGINATOR: UniCredit Bank AG NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Servicer: Arranger: Obiettivi dell’operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: Altre Informazioni rilevanti: Agenzie di Rating: Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma: Ammontare e condizioni del tranching: - ISIN - Tipologia - Classe - Rating - Valore nominale emesso - Valore nominale in essere a fine esercizio - ISIN - T