In ogni momento della vita

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In ogni momento
della vita
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
La vita è piena di sorprese. Alcune positive, altre meno. Per questo è necessario
poter contare su una banca che sia un partner affidabile e ci aiuti ad affrontare
ogni momento della vita.
Nel bilancio di quest’anno sono presenti fotografie ispirate alla vita reale, che ritraggono
alcuni fra gli aspetti più piacevoli che la vita può riservare, accanto a situazioni meno
gradite. Le immagini presentano quindi un susseguirsi di contrasti, mentre la copertina
dipinge un caleidoscopio di momenti di vita quotidiana.
Così è la vita: dagli aspetti più entusiasmanti a quelli ordinari, dagli eventi
programmati a quelli imprevisti, la vita ci mette continuamente alla prova con i suoi
tanti cambiamenti.
E UniCredit è presente in ogni momento della vita.
Il nostro compito, che va oltre la semplice offerta di prodotti e la gestione di operazioni
finanziarie, è quello di capire a fondo le esigenze di tutti i nostri clienti, dai singoli
individui alle famiglie, fino alle imprese. Il nostro obiettivo è quello di fornire soluzioni
per le situazioni quotidiane che si trovano ad affrontare, offrendo risposte concrete
adatte ad ogni cliente, giorno dopo giorno.
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
In ogni momento della vita
Indice
Introduzione
Cariche sociali e Società di revisione
Lettera del Presidente
Profilo del Gruppo UniCredit
5
7
8
10
Strategia e risultati
Lettera dell’Amministratore Delegato
Principali risultati del 2010
Nota alla Relazione e al Bilancio
17
18
20
21
Relazione sull’andamento della gestione
Principali dati del Gruppo
Schemi di Bilancio riclassificati
Evoluzione trimestrale
Confronto quarto trimestre 2010/2009
Risultati per settori di attività
Dati storici del Gruppo
L’azione UniCredit
Risultati del Gruppo
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Altre informazioni
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo
ed evoluzione prevedibile della gestione
25
26
28
30
32
33
34
35
36
49
94
101
Corporate Governance
La struttura di Governance
Executive Management Committee
Group Management Team
103
104
114
116
Bilancio consolidato
Schemi di bilancio consolidato
Nota integrativa consolidata
Allegati
119
121
131
437
Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’art. 81-ter
del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999
e successive modifiche e integrazioni
499
Relazione della Società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16
del D.Lgs. del 27 gennaio 2010, n. 39
503
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
3
In ogni momento della vita
Introduzione
Cariche sociali e Società di revisione
Lettera del Presidente
Profilo del Gruppo UniCredit
Profilo
Focus
Modello di Business
La nostra Mission
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
7
8
10
10
12
14
15
5
In ogni momento della vita
Cariche sociali e Società di revisione
Consiglio di Amministrazione
Dieter Rampl
Luigi Castelletti
Farhat Omar Bengdara
Vincenzo Calandra Buonaura
Fabrizio Palenzona
Federico Ghizzoni 1
Presidente
Vice Presidente Vicario
Vice Presidenti
Amministratore Delegato
Giovanni Belluzzi
Manfred Bischoff
Enrico Tommaso Cucchiani
Donato Fontanesi
Francesco Giacomin
Piero Gnudi
Friedrich Kadrnoska
Marianna Li Calzi
Salvatore Ligresti
Luigi Maramotti
Antonio Maria Marocco
Carlo Pesenti
Lucrezia Reichlin
Hans-Jürgen Schinzler
Theodor Waigel
Anthony Wyand
Franz Zwickl
Consiglieri
Lorenzo Lampiano
Segretario
Collegio Sindacale
Maurizio Lauri
Cesare Bisoni
Vincenzo Nicastro
Michele Rutigliano
Marco Ventoruzzo
Massimo Livatino
Paolo Domenico Sfameni
Roberto Nicastro
Marina Natale
KPMG S.p.A.
Presidente
Sindaci Effettivi
Sindaci Supplenti
Direttore Generale
Dirigente preposto alla redazione
dei documenti contabili societari
Società di revisione
1. Nominato Amministratore Delegato dal Consiglio di Amministrazione del 30 settembre 2010 in
sostituzione del Signor Alessandro Profumo, dimessosi in data 21 settembre 2010.
UniCredit S.p.A.
Sede Sociale: Via Alessandro Specchi 16 - 00186 Roma
Direzione Generale: Piazza Cordusio - 20123 Milano
Capitale Sociale € 9.649.245.346,50 interamente versato
Banca iscritta all’Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredit
Albo dei Gruppi Bancari: cod. 02008.1
Cod. ABI 02008.1
Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma, Codice Fiscale e P. IVA n° 00348170101
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
7
Introduzione
Lettera del Presidente
“
Nel 2011 continueremo a investire
per migliorare la relazione con i
clienti, rafforzando ed ampliando la
nostra rete locale, in modo da esser
loro ancora più vicini. Investiremo
sulle persone e sui prodotti per
essere certi di poter rispondere
sempre meglio alle esigenze dei
clienti e continueremo con la nostra
tradizione di innovazione.
”
Cari Azionisti,
nel corso del 2010 si è progressivamente consolidato un
recupero di fiducia verso l’economia, i mercati finanziari e
l’intero sistema bancario.
La maggior parte delle economie dei paesi industrializzati è
uscita dalla fase recessiva mostrando segni di una ripresa
stabile, seppur non ancora eccezionale. Le imprese hanno
concentrato i propri sforzi riducendo il debito e rivedendo la
struttura dei costi, con l’intento di essere più competitive in un
contesto economico globale. Dopo aver affrontato con successo
una delle peggiori crisi finanziarie della storia recente, la Banca
Centrale Europea è ora pronta a riconsiderare un rialzo dei tassi
di interesse, mentre le Autorità di Vigilanza hanno varato norme
e controlli più rigorosi, atti a garantire la stabilità del sistema
finanziario. Sono state approvate nuove regole sull’adeguatezza
patrimoniale, che saranno introdotte gradualmente per conferire
alle banche e ai mercati una maggiore solidità nell’eventualità
di crisi future.
8
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
In presenza di tali tendenze, UniCredit potrà beneficiare di
un modello di business strettamente connesso ai territori in
cui opera e ben diversificato, sia in termini di mercato sia di
presenza geografica.
Nel corso del 2010 abbiamo effettuato dei cambiamenti ai
vertici e nella struttura di governo per garantire continuità alla
nostra strategia di crescita di lungo periodo. La nuova struttura
di direzione risulta ora più snella e più vicina ai clienti, per
permetterci di sfruttare appieno i punti di forza della nostra
rete commerciale. Le deleghe ai centri di decisione sono state
ampliate per rispondere con maggior celerità alle richieste dei
clienti, mentre è stato introdotto un meccanismo più stringente
al fine di correlare la parte variabile della retribuzione alla
performance, nel pieno rispetto delle nuove normative emanate
dalle Autorità e dei valori del nostro Gruppo.
La nostra vocazione è servire i clienti in modo corretto,
efficiente e trasparente. La “customer satisfaction” è condizione
indispensabile per una crescita sostenibile della nostra attività;
quanto più riusciremo in tale intento, tanto più si rafforzerà la
nostra reputazione, consentendoci di attrarre e far crescere
talenti, creare maggiori opportunità di carriera e generare forti
ritorni per i nostri investitori.
Nel 2011 continueremo a investire per migliorare la relazione
con i clienti, rafforzando ed ampliando la nostra rete locale, in
modo da esser loro ancora più vicini. Investiremo sulle persone
e sui prodotti per essere certi di poter rispondere sempre
meglio alle esigenze dei clienti e continueremo con la nostra
tradizione di innovazione. Tutto questo rappresenta l’essenza
di ciò che noi intendiamo per “Real-Life Banking”: proporre
costantemente soluzioni tangibili, coerenti con le sfide e le
opportunità che scandiscono la vita quotidiana dei nostri clienti.
Abbiamo costruito uno dei principali gruppi finanziari europei
con una rete di oltre 9.600 filiali in 22 paesi diversi. In ciascuno
di questi paesi abbiamo l’ambizione di essere l’interlocutore
preferito dalle famiglie e dalle imprese, non solo in virtù
della nostra dimensione o forza finanziaria, ma in quanto in
grado di fornire loro i servizi e i prodotti di cui hanno bisogno.
Porre il cliente al centro delle nostre attività è in UniCredit
una tradizione consolidata, che continueremo a perseguire,
nell’intento costante di fornire un servizio migliore e stabilendo
una relazione più diretta.
Il 2011 si preannuncia un anno carico di sfide. Non possiamo
prevedere il futuro ma abbiamo il dovere di essere preparati
ad affrontare qualsiasi incertezza, sia in campo economico
sia in campo normativo. UniCredit ha dimostrato di possedere
una struttura dotata di una profonda capacità di adattamento
e di trasformazione, che le consente, ove necessario, di
ricollocare rapidamente le proprie risorse. Oggi siamo più che
mai preparati ad affrontare queste sfide e a cogliere tutte le
opportunità di mercato che dovessero presentarsi: siamo vigili e
siamo pronti.
Il nostro settore è stato trasformato dalla recente crisi e i
conseguenti sviluppi normativi modificheranno il nostro modo di
operare in futuro. UniCredit accoglie positivamente l’introduzione
del nuovo quadro normativo (Basilea 3), che contribuirà alla
creazione di un sistema bancario internazionale più solido
ed affidabile. Vediamo con favore una graduale ma certa
armonizzazione della regolamentazione finanziaria in Europa e
a livello mondiale. La razionalizzazione della normativa bancaria
in tutto il continente produrrà infatti un sistema più efficiente
e sicuro, a beneficio di tutti i clienti europei e, infine, favorirà
gli scambi transfrontalieri e la crescita. UniCredit apprezza
l’impegno dell’Unione Europea su questo fronte e continuerà
a promuovere miglioramenti in tal senso, ogni qualvolta se ne
presenterà l’occasione.
Desidero anche esprimere il mio sentito ringraziamento al
management e ai nostri dipendenti: il loro dedito impegno e
l’ottimo lavoro svolto hanno reso UniCredit uno dei principali
istituti finanziari a livello europeo.
Siamo fiduciosi che il 2011 sarà un anno migliore del
precedente.
Dieter Rampl
Presidente
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
9
Profilo
UniCredit opera in 22 Paesi europei con oltre
162.000 dipendenti e oltre 9.600 filiali.
NOI SIAMO QUI
AUSTRIA
UniCredit si caratterizza per una forte identità
europea, un’estesa presenza internazionale e
un’ampia base di clientela.
AZERBAIGIAN
BOSNIA-ERZEGOVINA
BULGARIA
CROAZIA
La posizione strategica, sia nell’Europa
occidentale sia in quella centrale e orientale
(CEE), consente al Gruppo di avere una delle
più elevate quote di mercato nell’area.
ESTONIA
GERMANIA
ITALIA
KAZAKISTAN
KIRGHIZISTAN
LETTONIA
LITUANIA
POLONIA
REPUBBLICA CECA
(i valori monetari sono espressi in milioni di €)
26.347
10.864
1.323
MAR
RGINE DI INTEERMEDIAZION
NE
RISU
ULTATO
O DI GES
STIONEE
UTILLE NETTTO
ROMANIA
RUSSIA
SERBIA
SLOVACCHIA
SLOVENIA
TURCHIA
UCRAINA
UNGHERIA
64.224
8,58%
9,46%
PATR
RIMON
NIO NETTTO
COR
RE TIER
R 1 RATTIO
TIER
R 1 RATTIO
FILIIALI PER PAEESE2
ITALIA
DIPENDENTI1
2
FILIALI
oltre 162.000
oltre 9.600
TOTTALE ATTIVO
929.488
1. Dati al 31 dicembre 2010. FTE = “Full Time Equivalent”: personale conteggiato per le ore
effettivamente lavorate e/o pagate dall’azienda presso cui presta servizio. Nei dati indicati
le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono
incluse al 100%.
2. Dati al 31 dicembre 2010. I dati includono le società consolidate proporzionalmente, tra
cui il Gruppo Koç Financial Services.
GERMANIA
AUSTRIA
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
838
318
POLONIA
1.016
TURCHIA
915
ALTRI
TOTALE
10
4.510
2.020
9.617
RICA
AVI PER
R AREEE GEOG
GRAFIICHE (%
%)
7
DIPEENDEENTI PER PAES
SE1 (%
%)
25,1
18
Italia
43
9
Austria
CEE
23
33,2
Germania
Polonia
Italia
Germania
Austria
10,1
Polonia
12,4
13,0
6,2
Turchia
Altri
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
11
Focus
AUSTRIA, GERMANIA E ITALIA
UniCredit ha una posizione strategica in Austria, Germania e
Italia - tre paesi che rappresentano oltre un terzo del Prodotto
Interno Lordo di tutte le economie dell’Unione Europea e
insieme costituiscono una delle regioni transnazionali più
ricche del continente.
In ciascuno di questi paesi il PIL pro capite è più alto
rispetto alla media dell’Unione Europea (UE). In particolare,
tra le quattro più grandi economie della UE, la Germania si
posiziona al primo posto in termini di PIL pro capite prima di
Francia, Gran Bretagna e Italia.
Inoltre si stima che l’economia, tra il 2011 e il 2015, crescerà
in termini reali, dell’1,6 percento in Austria, dell’1,8 percento
in Germania e dell’1,1 percento in Italia, superando i tassi di
crescita registrati negli ultimi cinque anni.
Un’altra previsione positiva è riferita alla domanda interna, che
si afferma sempre più come importante motore di sviluppo
economico dell’area. Il risultato potrebbe essere un modello
di crescita più sostenibile e non più esclusivamente sostenuto
dall’esportazione.
UniCredit dispone di uno tra i maggiori network in ognuno dei
tre paesi dell’Europa occidentale in cui opera, offrendo accesso
a 318 filiali in Austria, 838 in Germania e 4.510 in Italia.
Ciascuno di questi tre paesi è inoltre strettamente collegato alle
economie in crescita dell’Europa centrale e orientale.
In Austria, Germania e Italia lo scorso anno è stato
caratterizzato dalla ripresa della crescita economica dopo il
rallentamento senza precedenti osservato nel 2009.
Infatti l’esplosione della crisi del debito sovrano della Grecia,
che ha avuto importanti ripercussioni in Irlanda, Spagna e
Portogallo, non ha avuto una significativa incidenza sulle
prospettive di crescita di Austria, Germania e Italia poiché,
in termini strutturali, questi tre paesi - negli anni che hanno
preceduto la crisi del debito sovrano - hanno beneficiato di un
modello di crescita più equilibrato rispetto ai paesi periferici,
con un livello di indebitamento molto basso nel settore privato
e una gestione più cauta delle finanze pubbliche.
PIL PRO
O CAPITEE1
AUSTRIA
GERMANIA
ITALIA
QUO
OTE DI MERC
CATO
O2 (%
%)
144,0
129,8
AUSTRIA
GERMANIA
108,6
ITALIA
15,6
3,0
13,9
1. PIL pro capite nominale al 31 dicembre 2010 (EU27=100). Il PIL pro capite nominale di EU27 non è definitivo (ultimo aggiornamento 10 marzo 2011).
2. Quote di Mercato per Totale Crediti verso Clientela al 31 dicembre 2010.
Fonte: Eurostat, UniCredit Research.
12
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
L’EUROPA CENTRALE E ORIENTALE
UniCredit è leader di mercato in Europa centrale e orientale, dove
è presente con una vasta rete di circa 3.900 filiali.
In questa regione UniCredit ha una presenza diretta in ben
19 paesi, in 12* dei quali si classifica tra le prime cinque banche.
Attualmente l’Europa centrale e orientale rappresenta il
17,7 percento dei ricavi del Gruppo.
UniCredit vanta una lunga storia in questa regione dinamica, dove
si concentra circa la metà dei suoi dipendenti. Il Gruppo pertanto
si trova in una posizione ottimale per beneficiare del processo di
convergenza economica che genera standard di vita più elevati e un
contesto più favorevole alle attività imprenditoriali in questi paesi.
Il posizionamento di mercato nella regione assicura alle sue
banche locali vantaggi competitivi sostanziali, tra i quali la
condivisione delle best practice, notevoli economie di scala,
l’accesso ai mercati internazionali e un brand riconosciuto sul
mercato. Inoltre, un portafoglio diversificato in tutta l’area consente
una crescita modulare e una maggiore penetrazione del mercato
per le fabbriche di prodotto globali del Gruppo.
Dopo un difficile 2009, nel 2010 le economie della regione hanno
mostrato segni convincenti di ripresa, favorite dal rafforzamento
della domanda estera e, in alcuni casi, anche dalla ripresa della
domanda interna. La Polonia vanta le migliori performance tra i
paesi membri dell’Unione Europea (UE). Unico paese della UE a
non essere colpito dalla recessione nel 2009, lo scorso anno ha
registrato una crescita del PIL intorno al 4 percento.
QUOTTE DI MEERCA
ATO3 (%)
Nel complesso, la Turchia si è guadagnata il quinto posto tra i
paesi emergenti di tutto il mondo ed è risultata l’economia europea
in più rapida crescita nel 2010, con un incremento del PIL reale di
oltre il 7 percento.
La Russia è stata favorita dal rincaro del petrolio e da un solido
bilancio pubblico, che ha consentito al governo di sostenere la
domanda interna e di aumentare gli investimenti all’estero nell’ultima
parte dell’anno. Solo la Romania e la Croazia sono rimaste in fase
di recessione nel 2010. Ciò nonostante, le loro difficoltà sono state
controbilanciate dalle riforme e dal consolidamento fiscale.
8,2
8,8
11,7
15,3
3. Quote di Mercato per Totale Attivo al 31 dicembre 2010.
Le Quote di Mercato per Azerbaigian e Kirghizistan non sono disponibili.
* al 30 settembre 2010.
4. Pro-forma (Ukrsotsbank + UniCredit Bank Ukraine).
20,5
25,1
Lettonia
1,6
Lituania*
1,7
Estonia
2,0
Russia
5,3
Ucraina4
5,3
Ungheria
6,0
Romania
6,0
Slovenia
6,4
Repubblica Ceca
6,6
7,7
1,5
Serbia
Slovacchia
Kazakistan
Turchia
Polonia*
Bulgaria
Bosnia
Erzegovina
Croazia
Fonte: UniCredit Research, UniCredit CEE Strategic Analysis.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
13
Modello di Business
UN MODELLO INCENTRATO
O SU QUAT
QUATTRO PILASTRI:
LASTRI:
Centralità
del cliente
Approccio
multi-locale
Linee di
prodotti globali
Linee di
servizi globali
È l’obiettivo delle Divisioni
“Families & Small-Medium
sized Enterprises”, “Corporate
& Investment Banking”, “Private
Banking” e “Central and
Eastern Europe” che, grazie a
servizi altamente specializzati,
offrono soluzioni semplici e
chiare a tutti i segmenti di
clientela al fine di servire al
meglio i clienti e massimizzarne
il grado di soddisfazione nel
lungo periodo.
Consente alle banche locali
del Gruppo UniCredit di
gestire la rete distributiva
ed essere vicine ai clienti,
avvalendosi di Linee di
prodotti globali (quali
ad esempio Leasing e
Factoring), di Linee di
servizi globali e dei colleghi
che operano nei diversi
mercati nei quali il Gruppo è
presente, valorizzandone le
competenze distintive.
Responsabili, nell’ambito
del Gruppo, dello sviluppo
centralizzato di prodotti e
servizi ai clienti, generano
valore aggiunto per tutte le
aree geografiche avvalendosi
anche delle competenze
delle fabbriche di prodotto
del Gruppo tra le quali, ad
esempio, Fineco Bank.
Forniscono alle funzioni
commerciali e alle
fabbriche di prodotto servizi
specializzati tra i quali, ad
esempio, i servizi informatici,
le attività di back-office, la
gestione amministrativa del
personale, il recupero crediti,
la gestione degli acquisti e
del patrimonio immobiliare.
Struttura organizzativa
La struttura organizzativa del Gruppo riflette il modello di business divisionale rispettando al contempo la dimensione geografica.
Per rispondere alle esigenze dei clienti, UniCredit si articola in Divisioni di business specializzate:
• le Divisioni “Families & Small-Medium sized Enterprises”, “Corporate & Investment Banking” e “Private Banking” concentrano sotto
un’unica responsabilità - relativamente al loro segmento di clientela - le attività di marketing, di definizione del modello di servizio e
dello sviluppo dei prodotti e coordinano alcuni business specifici sotto il profilo manageriale e funzionale;
• la Divisione “CEE” coordina le attività svolte nei 19 paesi dell’area Central and Eastern Europe nei quali il Gruppo è presente,
perseguendo una visione unitaria di business nell’area.
Coerentemente con l’approccio multi-locale, la responsabilità dei singoli paesi è affidata a ruoli di leadership (quali ad esempio
il Country Chairman nei 4 mercati Austria, Germania, Italia e Polonia e il Country CEO nei 6 paesi divisionalizzati della CEE) che
coniugano la visione strategica di business del Gruppo con quella del paese.
Infine le diverse funzioni di supporto e controllo, definite come Competence Line (Planning, Finance & Administration, Risk
Management, Legal & Compliance, Internal Audit, Human Resources, Organization, Identity & Communications), assicurano l’indirizzo,
il coordinamento ed il controllo delle attività del Gruppo e dei rischi correlati.
14
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
La nostra Mission
Noi persone di UniCredit ci impegniamo
a generare valore per i nostri clienti.
Siamo una banca leader in Europa e
questo significa per noi contribuire allo
sviluppo delle comunità in cui viviamo
e voler essere uno dei migliori posti di
lavoro.
Aspiriamo all’eccellenza e vogliamo che la
relazione con noi sia facile.
Realizzare questi impegni ci permetterà
di creare valore sostenibile per i nostri
azionisti.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
15
In ogni momento della vita
Strategia e risultati
Lettera dell’Amministratore Delegato
Principali risultati del 2010
Nota alla Relazione e al Bilancio
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
18
20
21
17
Strategia e risultati
Lettera dell’Amministratore Delegato
“
Guardando al futuro, sono
fiducioso che nel 2011
assisteremo ad un ulteriore
miglioramento del contesto
economico, che vedrà UniCredit
ricoprire un ruolo centrale.
”
Cari Azionisti,
il 2010 è stato un anno di grande rinnovamento per UniCredit.
Abbiamo deciso di rivedere profondamente la struttura
organizzativa del Gruppo con l’obiettivo di servire in maniera
più efficiente i nostri clienti e di rafforzare ulteriormente
il posizionamento della banca in uno scenario di ripresa
economica globale.
Sono particolarmente soddisfatto dell’implementazione del
nuovo modello organizzativo lanciato con il progetto ”Insieme
per i clienti”: una nuova e più efficace segmentazione della
clientela consentirà a molte delle imprese clienti di avvalersi
dell’ampia rete di filiali del Gruppo e, cosa ancora più
importante, ci avvicinerà ulteriormente a tutta la clientela,
perché ci permetterà di fornire nuovi prodotti adatti ad ogni
tipo di esigenza e tempi di risposta più rapidi. Questi sono solo
alcuni dei vantaggi di ciò che chiamiamo “Real-Life Banking”.
Con “Insieme per i clienti” abbiamo esteso all’Italia il modello di
leadership basato sul Country Chairman, già sperimentato con
successo dal Gruppo in Germania, Austria e Polonia. Il Country
Chairman è una figura di sintesi tra il Gruppo e i territori in cui
siamo operativi. È inoltre responsabile dei risultati economici
del Paese e più in generale dell’andamento di tutte le attività
di business all’interno dello stesso. Il modello prevede anche
il supporto di un team di manager esperti, ognuno dedicato
ad una diversa area del Paese, che forniranno un ulteriore
contributo allo sviluppo delle nostre strategie all’interno dei
territori.
18
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
In Italia la fusione di sette banche controllate ha reso la nostra
struttura organizzativa più snella, avvicinandola ulteriormente
alle comunità in cui operiamo: un rafforzamento del nostro
approccio multi-locale che tuttavia lascia inalterato il nostro
orientamento Europeo.
In generale, “Insieme per i clienti” ci consentirà di adattarci al
meglio ad uno scenario macroeconomico in rapida evoluzione
e al tempo stesso di continuare a offrire soluzioni concrete ai
nostri clienti, anche in una fase economica delicata come quella
attuale.
Infatti, anche nel corso del 2010, abbiamo dato vita a iniziative
create ad hoc per supportare famiglie e imprese in difficoltà,
integrando il nostro portafoglio standard di finanziamenti con
nuovi prodotti disegnati appositamente per accompagnarle oltre
la crisi. Alcune di queste iniziative sono state avviate nei Paesi
dell’Europa centrale e orientale, dove alle famiglie maggiormente
in difficoltà è stata data la possibilità di rinegoziare i propri
finanziamenti e di usufruire di polizze assicurative a tutela dei
mutui e dei prestiti al consumo già sottoscritti.
Il miglioramento dello scenario avrà un effetto diretto sui nostri
ricavi e sui nostri profitti. La riduzione generalizzata del costo
del rischio, la diversificazione geografica del Gruppo e la forte
crescita attesa in alcuni dei Paesi in cui UniCredit è presente
saranno fattori decisivi per raggiungere i risultati positivi che ci
attendiamo per il prossimo anno.
Per sfruttare appieno queste opportunità UniCredit sta
investendo negli aspetti del business che genereranno maggior
valore. Il Gruppo sta infatti potenziando i propri sistemi IT, al
fine di migliorare le proprie performance ed ottenere risparmi di
costo. Verranno inoltre aperte nuove filiali nell’Europa centrale
e orientale, dove il Gruppo intende far leva sul suo forte
radicamento territoriale.
Nel 2011 intensificheremo il nostro impegno per garantire a
tutti i nostri clienti soluzioni sempre più adatte alle sfide con
cui quotidianamente si confrontano. Il talento e la dedizione
delle nostre persone, nonché il sostegno dei nostri azionisti,
ci permetteranno di affrontare queste sfide con rinnovato
entusiasmo.
Siamo orgogliosi del sostegno che siamo riusciti a garantire alle
comunità in cui operiamo durante la crisi, a maggior ragione
perché al tempo stesso abbiamo aumentato la consistenza e la
qualità del nostro capitale, cercando di allinearci sin da ora alle
prime indicazioni che stanno emergendo da Basilea 3.
I risultati raggiunti nel 2010 hanno contribuito a rendere più
solida la nostra reputazione, un cardine del nostro business.
La soddisfazione della clientela è fondamentale per il buon
nome della Banca, ed è per questo che continuiamo a dedicare
attenzione al nostro brand e alle relazioni con la clientela e con
le comunità locali. UniCredit monitora la propria reputazione
attraverso programmi specifici che coinvolgono direttamente gli
stakeholder per comprendere al meglio le loro aspettative.
Federico Ghizzoni
Amministratore Delegato
Guardando al futuro, sono fiducioso che nel 2011 assisteremo
ad un ulteriore miglioramento del contesto economico, che
vedrà UniCredit ricoprire un ruolo centrale. Nei prossimi anni
la crescita economica Europea sarà trainata soprattutto dalle
esportazioni e, proprio per questo motivo, il supporto del
sistema bancario sarà fondamentale. In quest’ambito, i nostri
clienti potranno beneficiare dell’ampia rete internazionale
del Gruppo e di un’offerta di prodotti specifici per le imprese
esportatrici.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
19
Strategia e risultati
Principali risultati del 2010
ESERCIZIO
2010:
Utile netto di pertinenza del Gruppo a 1.323 milioni (1.702 milioni
nel 2009), con il 2010 che riflette alcuni elementi non operativi non
ricorrenti (rettifiche di valore su avviamento, oneri di integrazione,
iscrizione di imposte differite);
Margine di intermediazione a 26.347 milioni, -5,9% a/a a cambi
e perimetro costanti, con risultato di negoziazione in flessione del
42,9% a/a a cambi e perimetro costanti;
Buon andamento delle commissioni nette (+8,4% a/a a cambi
e perimetro costanti), dei costi operativi (-0,1% a/a a cambi e
perimetro costanti) e delle rettifiche nette su crediti (-18,2% a/a
a cambi e perimetro costanti);
Confermata la solida struttura dello stato patrimoniale, l’elevato
livello di liquidità (internal liquidity ratio a 0,98) e il buon livello dei
ratio patrimoniali (Core Tier 1 a 8,58% e Tier 1 a 9,46%);
Dividendo cash 2010 di 0,03 euro per azione.
QUARTO
TRIMESTRE
2010:
Utile netto di pertinenza del Gruppo a 321 milioni, +9,0% trim/trim
al netto di -43 milioni legate a componenti non operative non
ricorrenti;
Margine di intermediazione a 6.554 milioni, in crescita da 6.494
milioni del 3 trim 10, soprattutto per la buona dinamica di interessi
netti (+2,5% trim/trim) e commissioni nette (+8,1% trim/trim);
Costi operativi a 3.755 milioni, in flessione trim/trim del 4,0%;
Accantonamenti su crediti a 1.751 milioni, con costo del rischio
a 126 pb.
20 0
2010
20
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Nota alla Relazione e al Bilancio
Aspetti generali
Il Bilancio consolidato del Gruppo UniCredit al 31 dicembre 2010
è redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS, secondo
quanto disposto dalle istruzioni della Banca d’Italia contenute nella
circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 (1° aggiornamento del 18
novembre 2009). Queste istruzioni stabiliscono in modo vincolante gli
schemi di bilancio e le relative modalità di compilazione, nonché la
Nota integrativa.
Il Bilancio consolidato è costituito dagli schemi dello Stato
patrimoniale, del Conto economico, dal Prospetto della redditività
complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal
Rendiconto finanziario, dalla Nota integrativa e dagli Allegati ed è
inoltre corredato da una Relazione sull’andamento della gestione,
sui risultati economici conseguiti e sulla situazione finanziaria del
Gruppo.
Inoltre, il presente fascicolo risulta completato con:
• l’Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’art. 81-ter del
Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive
modifiche e integrazioni;
• la Relazione della Società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16
del D.Lgs. del 27 gennaio 2010, n. 39.
Sul sito web di UniCredit sono inoltre disponibili i comunicati stampa
relativi ai fatti di rilievo del periodo e la presentazione effettuata al
mercato sui risultati del periodo.
Ai sensi dell’art. 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24
febbraio 1998 n. 58, la “Relazione sul governo societario e gli assetti
proprietari” è disponibile nella sezione “Governance” del sito internet
di UniCredit (http://www.unicreditgroup.eu/it/Governance/corporate_
governance_report.htm).
Come ricordato anche nelle Avvertenze alla Relazione sulla gestione,
l’eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione sulla
gestione, nonché fra quest’ultima e il Bilancio consolidato, dipende
esclusivamente dagli arrotondamenti.
Principi generali di redazione
della Relazione sulla gestione
La Relazione sull’andamento della gestione - avuta come sempre
presente l’esigenza di garantire sul piano formale e nel contenuto
la dovuta chiarezza e la veritiera e corretta rappresentazione comprende l’informativa fornita secondo i criteri delle relazioni
trimestrali dei periodi precedenti con schemi riclassificati sintetici
di stato patrimoniale e conto economico predisposti secondo i
criteri utilizzati in precedenza - il cui raccordo puntuale con quelli
obbligatori di bilancio è riportato in allegato al Bilancio in aderenza
con quanto richiesto dalla Consob con comunicazione n. 6064293
del 28 luglio 2006 - e nelle altre rendicontazioni periodiche
infrannuali.
La Relazione è corredata da alcune tabelle (Principali dati del
Gruppo, Schemi di bilancio riclassificati, Evoluzione trimestrale,
Confronto quarto trimestre 2010/2009, Risultati per settore di
attività, Dati storici del Gruppo, L’azione UniCredit) nonché da un
commento sui “Risultati del Gruppo” e sul “Contributo di settori di
attività ai risultati del Gruppo”.
Criteri di riclassificazione degli schemi
sintetici di stato patrimoniale e
conto economico
Le principali riclassificazioni - i cui importi sono riportati in modo
analitico negli schemi di raccordo in allegato al presente fascicolo hanno riguardato:
Stato patrimoniale
• l’aggregazione nella voce “Investimenti finanziari” delle voci
di bilancio “Attività finanziarie valutate al fair value”, “Attività
finanziarie disponibili per la vendita”, “Attività finanziarie detenute
fino alla scadenza” e “Partecipazioni”;
• il raggruppamento in unica voce denominata “Coperture”, sia
nell’attivo che nel passivo di bilancio delle voci “Derivati di
copertura” e “Adeguamento di valore delle attività finanziarie
oggetto di copertura generica”;
• l’aggregazione in unica voce “Raccolta da clientela e titoli”
dell’ammontare di “Debiti verso clientela” e “Titoli in circolazione”;
• l’inclusione delle voci di bilancio “Trattamento di fine rapporto del
personale” e “Riserve tecniche” nella voce “Altre passività”.
Conto economico
• i dividendi e altri proventi comprendono gli utili (perdite) delle
partecipazioni valutate al patrimonio netto ed escludono i dividendi
su azioni detenute per negoziazione, classificati insieme al risultato
dell’attività di negoziazione, di copertura e delle attività e passività
valutate al fair value;
• il saldo altri proventi/oneri comprende il risultato della gestione
assicurativa e gli altri oneri/proventi di gestione con l’esclusione
dei recuperi di spesa classificati a voce propria;
• le spese per il personale, le altre spese amministrative, le
rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali e gli
accantonamenti per rischi ed oneri sono presentati al netto degli
oneri di integrazione relativi alle operazioni di riorganizzazione
conseguenti all’integrazione dei Gruppi HVB e Capitalia e
all’operazione “Insieme per i clienti”, evidenziati a voce propria.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
21
Strategia e risultati
Nota alla Relazione e al Bilancio (SEGUE)
Dalle rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali sono esclusi
gli impairment e le riprese di valore relativi a immobili detenuti per
investimento, classificati nei profitti netti da investimenti;
• i profitti netti da investimenti comprendono gli utili/perdite e le
rettifiche/riprese di valore sulle attività finanziarie disponibili per
la vendita e sulle attività finanziarie detenute fino a scadenza, il
risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali
e immateriali, oltre agli utili/perdite delle partecipazioni e da
cessione di investimenti.
Attività non correnti e gruppi di attività
in via di dismissione
Le principali attività riclassificate in base al principio contabile
IFRS 5 tra le attività non correnti e i gruppi di attività in via di
dismissione, nella situazione patrimoniale al 31 dicembre 2010 sono
principalmente quelle relative alla partecipazione in Banca Agricola
Commerciale della Repubblica San Marino SpA.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla Nota Integrativa - Parte B)
Informazioni sullo Stato patrimoniale consolidato - Attivo Sezione 15.
Modifiche apportate per consentire
un confronto omogeneo
Al fine di poter effettuare un confronto significativo tra i periodi,
nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha
comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici
nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati
nel 2009 - relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli
emessi da UniCredit SpA, da “commissioni attive” a “interessi
passivi”.
Si segnala inoltre che, a partire dal settembre 2009, il conto
economico riclassificato è stato allineato ai dati contabili
lasciando il risultato dell’attività di private equity nei “Profitti netti
da investimenti” anziché nel “Risultato di negoziazione, copertura
e fair value”, modificando conseguentemente i dati riclassificati
trimestrali del primo e secondo trimestre 2009 pubblicati sino alla
relazione finanziaria semestrale del 2009.
Area di consolidamento
Nel corso dell’esercizio 2010 sono intervenute le seguenti variazioni
all’interno dell’area di consolidamento:
• le società consolidate integralmente sono passate da 679
nel 2009 a 735 del 2010 con un incremento di 56;
• le società consolidate proporzionalmente sono passate da 17
del 2009 a 19 del 2010.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla Nota Integrativa - Parte A Politiche contabili - Sezione 3 Area e metodi di consolidamento e
Parte B - Informazioni sullo Stato patrimoniale consolidato - Attivo Sezione 10 Le partecipazioni (voce 100).
22
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Risultati per settore di attività
I risultati per settori di attività vengono presentati e commentati sulla
base della seguente articolazione, correntemente utilizzata nella
reportistica direzionale per il controllo dei risultati del Gruppo: Retail,
Corporate & Investment Banking, Private Banking, Asset Management
e Central & Eastern Europe (dal secondo trimestre 2010 i risultati
della Polonia sono rappresentati all’interno delle rispettive Aree di
business di riferimento e i conti economici dei periodi precedenti
sono stati ricostruiti per tener conto di tali variazioni di perimetro).
I risultati di conto economico vengono forniti per le macrovoci dello
schema riclassificato fino all’utile dell’operatività corrente, tranne per
CEE, per cui si fornisce anche il risultato dopo le imposte.
Si segnala che a partire dal 1° trimestre 2011 i risultati per settori
di attività saranno espressi secondo il nuovo modello organizzativo.
In tale occasione i conti economici dell’esercizio 2010 saranno
ricostruiti per tenere conto di tali variazioni ed essere adeguatamente
comparabili con i valori del 2011.
In ogni momento della vita
Relazione sull’andamento della gestione
Principali dati del Gruppo
Schemi di Bilancio riclassificati
Stato patrimoniale consolidato
Conto economico consolidato
Evoluzione trimestrale
Stato patrimoniale consolidato
Conto economico consolidato
Confronto quarto trimestre 2010/2009
Conto economico riclassificato
Risultati per settori di attività
Dati storici del Gruppo
L’azione UniCredit
Risultati del Gruppo
Scenario macroeconomico, contesto bancario
e mercati finanziari
Scenario internazionale
Contesto bancario e mercati finanziari
Principali risultati e performance del periodo
Capital and Value Management
Principi di creazione di valore e allocazione del capitale
Ratio patrimoniali
Il patrimonio
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Retail
Corporate & Investment Banking (CIB)
Private Banking
Asset Management
Central Eastern Europe (CEE)
Global Banking Services
Altre informazioni
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari
Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo
ed altre operazioni societarie
Attestazioni e altre comunicazioni
Rafforzamento patrimoniale
Modifiche della struttura complessiva
di governance e organizzativa
Il progetto “Insieme per i clienti” (ONE4C)
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo
ed evoluzione prevedibile della gestione
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo
Evoluzione prevedibile della gestione
26
28
28
29
30
30
31
32
32
33
34
35
36
36
36
37
39
47
47
48
48
49
50
60
67
72
76
86
94
94
94
98
99
99
100
101
101
101
Avvertenze
Nelle tavole sono utilizzati i seguenti segni convenzionali:
• linea (-) quando il fenomeno non esiste;
• due punti (..) o “n.s.” quando i dati non raggiungono la cifra rappresentativa dell’ordine
minimo considerato o risultano comunque non significativi;
• “n.d.” quando il dato non è disponibile.
Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in milioni di euro.
L’eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione sulla gestione, nonché
fra quest’ultima e il Bilancio consolidato, dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
25
Relazione sull’andamento della gestione
Principali dati del Gruppo
(milioni di €)
Dati economici
ESERCIZIO
Margine d'intermediazione
di cui: - margine di interesse
- commissioni nette
Costi operativi
Risultato di gestione
Utile lordo dell'operatività corrente
Utile netto di pertinenza del Gruppo
2010
2009
VARIAZIONE
26.347
16.401
8.455
(15.483)
10.864
2.517
1.323
27.572
17.741
7.655
(15.324)
12.248
3.300
1.702
- 4,4%
- 7,6%
+ 10,5%
+ 1,0%
- 11,3%
- 23,7%
- 22,2%
Nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati nel 2009 - relativi alle
risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da UniCredit SpA, da “commissioni nette” a “margine di interesse”.
(milioni di €)
Dati patrimoniali
CONSISTENZE AL
Totale attivo
Attività finanziarie di negoziazione
Crediti verso Clientela
di cui: - crediti deteriorati
Passività finanziarie di negoziazione
Raccolta da clientela e titoli
di cui: - clientela
- titoli
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo
31.12.2010
31.12.2009
VARIAZIONE
929.488
122.551
555.653
37.429
114.099
583.239
402.248
180.990
64.224
928.760
133.894
564.986
31.049
114.045
596.396
381.623
214.773
59.689
+ 0,1%
- 8,5%
- 1,7%
+ 20,5%
+ 0,0%
- 2,2%
+ 5,4%
- 15,7%
+ 7,6%
31.12.2010
31.12.2009
VARIAZIONE
162.009
152.183
9.617
4.510
5.107
165.062
155.000
9.799
4.696
5.103
- 3.053
- 2.817
- 182
- 186
4
I dati sono riferiti agli schemi di stato patrimonale e conto economico riclassificati.
Dati di struttura
DATI AL
Numero dipendenti1
Numero dipendenti (pro-quota le società consolidate proporzionalmente)
Numero sportelli2
di cui: - Italia
- Estero
1. “Full time equivalent”(FTE): personale conteggiato per le ore effettivamente lavorate e/o pagate dall’azienda presso cui presta servizio. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo
Koç Financial Services, sono incluse al 100%.
2. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono considerate al 100%.
26
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Indici di redditività
ESERCIZIO
EPS1 (€)
ROE2
Cost/income ratio
EVA3 (milioni di €)
2010
2009
VARIAZIONE
0,06
2,7%
58,8%
(2.092)
0,10
4,0%
55,6%
(1.992)
- 0,04
- 1,3
+ 3,2
- 100
1. Ai fini del calcolo dell’EPS, l’utile netto dell’esercizio 2010, pari a 1.323 milioni, si è modificato in 1.167 milioni a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni
proprie stipulato nell’ambito dell’operazione Cashes.
L’utile netto dell’esercizio 2009, pari a 1.702 milioni, si è modificato in 1.571 milioni a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito
dell’operazione Cashes.
2. Il patrimonio utilizzato per il rapporto è quello medio del periodo (esclusi dividendi da distribuire e riserve di valutazione su attività disponibili per la vendita e su cash-flow hedge), al netto dell’avviamento iscritto
nell’attivo in seguito alle acquisizioni di HVB e Capitalia, effettuate con scambio di azioni e contabilizzate secondo le regole dell’IFRS 3.
3. EVA: Economic Value Added, calcolato come differenza tra NOPAT (risultato netto operativo dopo le tasse) e il costo del capitale. I dati 2009 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere
conto delle variazioni intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo.
Indici di rischiosità
DATI AL
Crediti in sofferenza netti / crediti verso clientela
Crediti deteriorati netti / crediti verso clientela
31.12.2010
31.12.2009
VARIAZIONE
2,94%
6,74%
2,25%
5,50%
+ 0,69
+ 1,24
DATI AL
31.12.2010
POST AUMENTO
DI CAPITALE
ANTE AUMENTO
DI CAPITALE
57.655
454.850
8,58%
12,68%
58.257
452.388
8,47%
12,88%
54.372
452.388
7,62%
12,02%
DEBITO
A BREVE
DEBITO
A MEDIO LUNGO
OUTLOOK
F-1
P-1
A-1
A
Aa3
A
STABILE
STABILE
STABILE
Patrimonio e coefficienti di vigilanza
DATI AL 31.12.20091
Patrimonio di vigilanza (milioni di euro)
Totale attività ponderate per il rischio (milioni di euro)
Core Tier 1 Ratio2
Patrimonio totale Vigilanza/Totale attività ponderate
1. I dati 2009 Post Aumento di Capitale considerano l’effetto dell’aumento di capitale annunciato il 29 settembre 2009 e concluso il 24 febbraio 2010.
2. Incluse le azioni soggette ad usufrutto con Mediobanca e che rappresentano il sottostante ai Cashes.
Ratings
Fitch Ratings
Moody's Investors Service
Standard & Poor's
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
27
Relazione sull’andamento della gestione
Schemi di Bilancio riclassificati
(milioni di €)
Stato patrimoniale consolidato
CONSISTENZE AL
ATTIVO
Cassa e disponibilità liquide
Attività finanziarie di negoziazione
31.12.2010
VARIAZIONE
31.12.2009
ASSOLUTA
%
6.414
11.987
- 5.573
- 46,5%
122.551
133.894
- 11.343
- 8,5%
Crediti verso banche
70.215
78.269
- 8.054
- 10,3%
Crediti verso clientela
555.653
564.986
- 9.333
- 1,7%
Investimenti finanziari
96.148
64.273
+ 31.875
+ 49,6%
Coperture
13.616
13.786
- 170
- 1,2%
Attività materiali
12.611
12.089
+ 522
+ 4,3%
Avviamenti
20.428
20.491
- 63
- 0,3%
5.164
5.332
- 168
- 3,1%
12.961
12.577
+ 384
+ 3,1%
776
622
+ 154
+ 24,8%
12.949
10.454
+ 2.495
+ 23,9%
929.488
928.760
+ 728
+ 0,1%
Altre attività immateriali
Attività fiscali
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Altre attività
Totale dell'attivo
(milioni di €)
CONSISTENZE AL
VARIAZIONE
31.12.2010
31.12.2009
ASSOLUTA
%
Debiti verso banche
111.735
106.800
+ 4.935
+ 4,6%
Raccolta da clientela e titoli
583.239
596.396
- 13.157
- 2,2%
Passività finanziarie di negoziazione
114.099
114.045
+ 54
+ 0,0%
1.268
1.613
- 345
- 21,4%
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
Passività finanziarie valutate al fair value
Coperture
12.479
12.679
- 200
- 1,6%
Fondi per rischi ed oneri
8.088
7.983
+ 105
+ 1,3%
Passività fiscali
5.837
6.451
- 614
- 9,5%
Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
Altre passività
Patrimonio di pertinenza di terzi
1.395
312
+ 1.083
+ 347,0%
23.645
19.590
+ 4.055
+ 20,7%
3.479
3.202
+ 277
+ 8,7%
Patrimonio di pertinenza del Gruppo:
64.224
59.689
+ 4.535
+ 7,6%
- capitale e riserve
63.237
57.671
+ 5.566
+ 9,7%
- riserve di valutazione attività disponibili
per la vendita e di Cash-flow hedge
(336)
316
- 652
n.s.
- utile netto
1.323
1.702
- 379
- 22,2%
929.488
928.760
+ 728
+ 0,1%
Totale del passivo e del patrimonio netto
28
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
(milioni di €)
Conto economico consolidato
ESERCIZIO
VARIAZIONE
2010
2009
ASSOLUTA
%
NORMALIZZATA1
15.993
17.429
- 1.436
- 8,2%
- 9,3%
407
312
+ 95
+ 30,6%
+ 30,1%
16.401
17.741
- 1.340
- 7,6%
- 8,6%
Commissioni nette
8.455
7.655
+ 800
+ 10,5%
+ 8,4%
Risultato negoziazione, copertura e fair value
1.053
1.803
- 750
- 41,6%
- 42,9%
438
373
+ 65
+ 17,5%
+ 11,4%
9.946
9.831
+ 115
+ 1,2%
- 1,0%
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
26.347
27.572
- 1.225
- 4,4%
- 5,9%
Spese per il personale
(9.205)
(9.098)
- 107
+ 1,2%
+ 0,3%
Altre spese amministrative
(5.479)
(5.408)
- 71
+ 1,3%
+ 0,1%
484
463
+ 21
+ 4,5%
+ 4,3%
(1.283)
(1.281)
-2
+ 0,1%
- 1,6%
(15.483)
(15.324)
- 159
+ 1,0%
- 0,1%
10.864
12.248
- 1.384
- 11,3%
- 13,2%
Rettifiche di valore su avviamenti
(362)
-
- 362
n.s.
n.s.
Accantonamenti per rischi ed oneri
(766)
(609)
- 157
+ 25,7%
+ 25,1%
Oneri di integrazione
(282)
(258)
- 24
+ 9,1%
+ 9,0%
(6.892)
(8.313)
+ 1.421
- 17,1%
- 18,2%
(47)
232
- 279
n.s.
n.s.
UTILE LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE
2.517
3.300
- 783
- 23,7%
- 24,7%
Imposte sul reddito del periodo
(640)
(1.009)
+ 369
- 36,5%
- 34,7%
UTILE (PERDITA) DI PERIODO
1.876
2.291
- 415
- 18,1%
- 20,3%
Utile di pertinenza di terzi
(321)
(332)
+ 11
- 3,2%
- 9,1%
UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA
1.555
1.959
- 404
- 20,6%
- 22,2%
Effetti economici della "Purchase Price Allocation" 2
(232)
(257)
+ 25
- 9,9%
- 9,9%
UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO
1.323
1.702
- 379
- 22,2%
- 24,1%
Interessi netti
Dividendi e altri proventi su partecipazioni
Margine d'interesse
Saldo altri proventi/oneri
Proventi di intermediazione e diversi
Recuperi di spesa
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali
Costi operativi
RISULTATO DI GESTIONE
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni
Profitti netti da investimenti
Note:
1. Variazioni a cambi e perimetri costanti.
2. Prevalentemente attribuibile all’operazione di fusione Capitalia.
Nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati nel 2009 - relativi alle
risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da UniCredit SpA, da “commissioni nette” a “interessi netti”.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
29
Relazione sull’andamento della gestione
Evoluzione trimestrale
(milioni di €)
Stato patrimoniale consolidato
CONSISTENZE AL
ATTIVO
Cassa e disponibilità liquide
Attività finanziarie di negoziazione
31.12.2010
30.09.2010
CONSISTENZE AL
30.06.2010
31.03.2010
31.12.2009
30.09.2009
30.06.2009
31.03.2009
6.414
4.935
7.225
5.796
11.987
6.442
6.514
5.674
122.551
156.983
152.100
138.495
133.894
145.519
157.122
197.344
Crediti verso banche
70.215
77.977
80.295
91.862
78.269
97.288
93.088
81.317
Crediti verso clientela
555.653
558.836
558.770
563.894
564.986
565.457
585.087
600.672
Investimenti finanziari
96.148
89.286
76.679
70.906
64.273
67.397
63.425
63.011
Coperture
13.616
18.679
17.520
15.557
13.786
14.442
12.980
13.634
Attività materiali
12.611
12.155
12.148
12.161
12.089
11.805
12.198
12.014
Avviamenti
20.428
20.570
20.808
20.815
20.491
20.381
20.412
20.494
5.164
5.082
5.213
5.288
5.332
5.259
5.351
5.414
12.961
12.615
12.375
12.949
12.577
12.323
12.034
12.798
776
823
853
640
622
590
2.932
2.880
Altre attività immateriali
Attività fiscali
Attività non correnti e gruppi
di attività in via di dismissione
Altre attività
Totale dell'attivo
12.949
10.863
10.658
10.505
10.454
10.806
11.569
13.043
929.488
968.804
954.644
948.867
928.760
957.709
982.712
1.028.294
(milioni di €)
CONSISTENZE AL
CONSISTENZE AL
31.12.2010
30.09.2010
30.06.2010
31.03.2010
31.12.2009
30.09.2009
30.06.2009
31.03.2009
Debiti verso banche
111.735
106.059
115.363
112.828
106.800
124.112
142.891
163.524
Raccolta da clientela e titoli
583.239
588.570
577.346
592.539
596.396
590.103
590.684
577.062
Passività finanziarie di negoziazione
114.099
149.382
139.487
122.753
114.045
128.669
135.340
169.584
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
Passività finanziarie valutate al fair value
Coperture
1.268
1.351
1.423
1.601
1.613
1.647
1.633
1.688
12.479
17.105
16.505
14.248
12.679
13.268
10.875
12.560
Fondi per rischi ed oneri
8.088
7.858
7.957
8.010
7.983
8.175
8.142
7.773
Passività fiscali
5.837
6.533
6.229
7.174
6.451
6.587
6.213
8.846
Passività associate a gruppi di attività in
via di dismissione
1.395
1.017
403
262
312
298
2.544
2.534
23.645
23.004
22.178
20.712
19.590
22.442
23.513
24.318
3.479
3.438
3.326
3.452
3.202
3.108
2.984
3.147
Altre passività
Patrimonio di pertinenza di terzi
Patrimonio di pertinenza del Gruppo:
64.224
64.487
64.428
65.288
59.689
59.300
57.893
57.258
- capitale e riserve
63.237
63.274
63.664
64.135
57.671
57.564
57.469
57.506
- riserve di valutazione attività disponibili
per la vendita e di Cash-flow hedge
(336)
210
95
633
316
405
(513)
(695)
- utile netto
1.323
1.003
669
520
1.702
1.331
937
447
929.488
968.804
954.644
948.867
928.760
957.709
982.712
1.028.294
Totale del passivo
e del patrimonio netto
30
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
(milioni di €)
Conto economico consolidato
2010
2009
4° TRIM
3° TRIM
2° TRIM
1° TRIM
4° TRIM
3° TRIM
2° TRIM
1° TRIM
4.062
3.964
4.016
3.951
4.054
3.947
4.758
4.670
144
69
135
60
91
63
104
54
4.206
4.033
4.150
4.011
4.145
4.010
4.862
4.724
2.155
1.993
2.171
2.136
2.077
1.911
1.841
1.826
Risultato negoziazione,
copertura e fair value
53
381
58
560
152
715
1.029
(93)
Saldo altri proventi/oneri
139
86
114
99
69
95
104
105
Proventi di intermediazione
e diversi
2.348
2.461
2.343
2.795
2.298
2.721
2.974
1.838
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
6.554
6.494
6.493
6.806
6.443
6.731
7.836
6.562
Spese per il personale
(2.196)
(2.356)
(2.331)
(2.322)
(2.277)
(2.276)
(2.249)
(2.296)
Altre spese amministrative
(1.407)
(1.330)
(1.401)
(1.341)
(1.321)
(1.337)
(1.426)
(1.324)
164
111
108
101
145
107
112
99
(316)
(336)
(314)
(317)
(350)
(325)
(305)
(301)
(3.755)
(3.911)
(3.939)
(3.878)
(3.803)
(3.831)
(3.868)
(3.822)
RISULTATO DI GESTIONE
2.799
2.583
2.554
2.928
2.640
2.900
3.968
2.740
Rettifiche di valore su avviamenti
(199)
-
(162)
-
-
-
-
-
Accantonamenti per rischi ed oneri
(472)
(32)
(106)
(156)
(232)
(154)
(155)
(68)
Oneri di integrazione
(254)
(16)
(6)
(6)
63
(12)
(242)
(67)
(1.751)
(1.634)
(1.716)
(1.791)
(2.068)
(2.164)
(2.431)
(1.650)
(157)
2
39
68
217
181
(133)
(33)
UTILE LORDO DELL'OPERATIVITÀ
CORRENTE
(34)
903
604
1.044
620
751
1.007
922
Imposte sul reddito del periodo
495
(390)
(342)
(403)
(124)
(188)
(363)
(334)
UTILE (PERDITA) DI PERIODO
460
513
262
641
496
563
644
588
Utile di pertinenza di terzi
(80)
(122)
(56)
(63)
(63)
(103)
(90)
(76)
UTILE NETTO DI PERTINENZA
DEL GRUPPO ANTE PPA
380
391
206
578
433
460
554
512
Effetti economici della
“Purchase Price Allocation”1
(59)
(57)
(58)
(58)
(62)
(66)
(64)
(65)
UTILE NETTO DI PERTINENZA
DEL GRUPPO
321
334
148
520
371
394
490
447
Interessi netti
Dividendi e altri proventi su
partecipazioni
Margine d'interesse
Commissioni nette
Recuperi di spesa
Rettifiche di valore su immobilizzazioni
materiali e immateriali
Costi operativi
Rettifiche nette su crediti e su
accantonamenti per garanzie e impegni
Profitti netti da investimenti
Note:
1. Prevalentemente attribuibile all’operazione di fusione Capitalia.
Come già evidenziato nel Bilancio 2009 si segnala che i risultati trimestrali pubblicati del primo e secondo trimestre 2009 sono stati riclassificati trasferendo i risultati economici derivanti da investimenti in fondi di
private equity da “Risultato di negoziazione, copertura e fair value” a “Profitti netti da investimenti”.
Nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati trimestrali - pubblicati nel 2009 relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da UniCredit SpA, da “commissioni nette” a “interessi netti”.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
31
Relazione sull’andamento della gestione
Confronto quarto trimestre 2010/2009
(milioni di €)
Conto economico riclassificato
4° TRIMESTRE
VARIAZIONE
2010
2009
ASSOLUTA
%
NORMALIZZATA1
4.062
4.054
+8
+ 0,2%
- 1,1%
144
91
+ 53
+ 58,3%
+ 56,4%
4.206
4.145
+ 61
+ 1,5%
+ 0,1%
2.155
2.077
+ 78
+ 3,8%
+ 1,7%
53
152
- 99
- 65,0%
- 65,2%
139
69
+ 70
+ 101,6%
+ 91,7%
2.348
2.298
+ 50
+ 2,2%
- 0,3%
6.554
6.443
+ 111
+ 1,7%
- 0,0%
Spese per il personale
(2.196)
(2.277)
+ 81
- 3,6%
- 4,6%
Altre spese amministrative
(1.407)
(1.321)
- 86
+ 6,5%
+ 5,2%
164
145
+ 19
+ 13,0%
+ 12,7%
(316)
(350)
+ 34
- 9,6%
- 11,4%
(3.755)
(3.803)
+ 48
- 1,3%
- 2,5%
RISULTATO DI GESTIONE
2.799
2.640
+ 159
+ 6,0%
+ 3,4%
Rettifiche di valore su avviamenti
(199)
-
- 199
n.s.
n.s.
Accantonamenti per rischi ed oneri
(472)
(232)
- 240
+ 103,6%
+ 103,1%
Oneri di integrazione
(254)
63
- 317
n.s.
n.s.
(1.751)
(2.068)
+ 317
- 15,3%
- 17,2%
(157)
217
- 374
n.s.
n.s.
UTILE LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE
(34)
620
- 654
n.s.
n.s.
Imposte sul reddito del periodo
495
(124)
+ 619
n.s.
n.s.
UTILE (PERDITA) DI PERIODO
460
496
- 36
- 7,2%
+ 5,9%
Utile di pertinenza di terzi
(80)
(63)
- 17
+ 27,7%
+ 20,6%
UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA
380
433
- 53
- 12,3%
+ 3,7%
Effetti economici della "Purchase Price Allocation" 2
(59)
(62)
+3
- 4,7%
- 5,9%
UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO
321
371
- 50
- 13,5%
+ 5,4%
Interessi netti
Dividendi e altri proventi su partecipazioni
Margine d'interesse
Commissioni nette
Risultato negoziazione, copertura e fair value
Saldo altri proventi/oneri
Proventi di intermediazione e diversi
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
Recuperi di spesa
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali
Costi operativi
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni
Profitti netti da investimenti
Note:
1. Variazione a cambi e perimetro costanti.
2. Prevalentemente attribuibile all’operazione di fusione Capitalia.
Nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati del quarto trimestre - pubblicati nel
2009 - e relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da UniCredit SpA, da “commissioni nette” a “interessi netti”.
32
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Risultati per settori di attività
(milioni di €)
Dati di sintesi per settori di attività
CAPOGRUPPO
E ALTRE SOCIETÀ
(INCLUSO
ELISIONI
E RETTIFICHE)
TOTALE
CONSOLIDATO
DI GRUPPO
RETAIL
CORPORATE
& INVESTMENT
BANKING
(CIB)
Dati economici
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
Esercizio 2010
Esercizio 2009
10.023
10.842
10.270
10.840
804
849
834
737
4.652
4.612
(236)
(308)
26.347
27.572
COSTI OPERATIVI
Esercizio 2010
Esercizio 2009
(7.443)
(7.701)
(3.556)
(3.530)
(557)
(563)
(488)
(455)
(2.140)
(1.952)
(1.299)
(1.124)
(15.483)
(15.324)
RISULTATO DI GESTIONE
Esercizio 2010
Esercizio 2009
2.580
3.141
6.714
7.310
247
286
346
282
2.512
2.661
(1.535)
(1.432)
10.864
12.248
UTILE LORDO OPERATIVITÀ CORRENTE
Esercizio 2010
Esercizio 2009
619
1.198
2.715
2.083
234
255
329
291
1.063
911
(2.443)
(1.438)
2.517
3.300
Dati Patrimoniali
CREDITI VERSO CLIENTELA
al 31 dicembre 2010
al 31 dicembre 2009
171.348
175.250
289.363
295.620
6.745
7.084
-
64.764
58.084
23.434
28.948
555.653
564.986
RACCOLTA DIRETTA CLIENTELA E TITOLI
al 31 dicembre 2010
al 31 dicembre 2009
188.232
245.570
154.505
150.079
21.769
28.214
-
56.902
50.572
161.830
121.961
583.239
596.396
77.932
75.014
254.963
267.754
4.825
4.537
1.898
1.770
78.366
69.680
36.866
33.633
454.850
452.388
(232)
228
(249)
(259)
124
143
217
185
(15)
50
(1.937)
(2.339)
(2.092)
(1.992)
Cost/income ratio
Esercizio 2010
Esercizio 2009
74,3%
71,0%
34,6%
32,6%
69,3%
66,3%
58,5%
61,7%
46,0%
42,3%
n.s.
n.s.
58,8%
55,6%
Numero Dipendenti1
al 31 dicembre 2010
al 31 dicembre 2009
62.216
63.821
16.473
16.975
3.074
3.064
1.889
1.960
51.617
52.390
26.740
26.852
162.009
165.062
RWA TOTALI
al 31 dicembre 2010
al 31 dicembre 2009
EVA
Esercizio 2010
Esercizio 2009
PRIVATE
BANKING
ASSET
MANAGEMENT
CENTRAL
EASTERN
EUROPE
(CEE)
Note:
I dati 2009 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo EVA.
1. “Full time equivalent”. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
33
Relazione sull’andamento della gestione
Dati storici del Gruppo
UniCredit (già Unicredito Italiano S.p.A.) e l’omonimo gruppo di
società alla stessa facente capo nascono dalla integrazione, realizzata
nell’ottobre 1998, tra l’allora Credito Italiano S.p.A., fondato nel
1870 con il nome di Banca di Genova, e Unicredito S.p.A., holding
quest’ultima che deteneva le partecipazioni di controllo in Banca
CRT, CRV e Cassamarca. Fin dalla sua creazione, il Gruppo ha
continuato ad espandersi in Italia e nei Paesi dell’Europa dell’Est, sia
tramite acquisizioni, sia attraverso la crescita organica, consolidando
il proprio ruolo anche in settori di rilevante significatività al di fuori
dell’Europa, quali il settore dell’asset management negli Stati Uniti
d’America.
Tale espansione è stata caratterizzata, in modo particolare:
• dall’integrazione con il gruppo HVB, realizzata attraverso un’offerta
pubblica di scambio promossa da UniCredit in data 26 agosto 2005
per assumere il controllo di HVB e delle società facenti capo alla
stessa. A seguito di tale offerta, perfezionata nel corso del 2005,
UniCredit ha infatti acquisito una quota pari al 93,93% del capitale
sociale di HVB;
• dall’integrazione con il gruppo Capitalia, realizzata mediante fusione
per incorporazione di Capitalia in UniCredit, divenuta efficace a far
data dal 1° ottobre 2007.
Nel corso del 2010 UniCredit ha dato esecuzione al progetto “Insieme
per i clienti”, fusione per incorporazione in UniCredit di UniCredit Banca,
UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia, UniCredit Corporate Banking,
UniCredit Private Banking, UniCredit Family Financing Bank nonché di
UniCredit Bancassurance Management & Administration con efficacia dal
1° novembre 2010. Per ulteriori informazioni si rimanda al paragrafo
Il progetto “Insieme per i clienti” (ONE4C), sez. Altre Informazioni.
Dati storici del Gruppo 2000 - 2010
IAS/IFRS
2010
Conto Economico (milioni di €)
Margine di intermediazione
Margine di interesse
Proventi di intermediazione e diversi
Costi operativi
Risultato di gestione
Utile lordo dell'operatività corrente
Utile (perdita) del periodo
Utile netto di pertinenza del Gruppo
Stato patrimoniale (milioni di €)
Totale attivo
Crediti verso clientela
di cui: sofferenze
Raccolta da clientela e titoli
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo
Indici di redditività (%)
ROE
Risultato di gestione/totale attivo
Cost/income ratio
2008
26.347
16.401
9.946
(15.483)
10.864
2.517
1.876
1.323
27.572
17.616
9.956
(15.324)
12.248
3.300
2.291
1.702
26.866
19.385
7.481
(16.692)
10.174
5.458
4.831
4.012
929.488
555.653
16.344
583.239
64.224
928.760 1.045.612 1.021.758 823.284 787.284 260.909
564.986 612.480 574.206 441.320 425.277 139.723
12.692
10.464
9.932
6.812
6.861 2.621
596.396 591.290 630.533 495.255 462.226 155.079
59.689
54.999
57.724 38.468 35.199 14.373
2,7
1,17
58,8
3,8
1,32
55,6
9,5
0,97
62,1
2007
DL 87/92
2009
2006
25.893 23.464
14.843 12.860
11.050 10.604
(14.081) (13.258)
11.812 10.206
9.355
8.210
6.678
6.128
5.961
5.448
15,6
1,16
54,4
16,7
1,24
56,5
2005
2004
2004
2003
2002
2001
2000
11.024 10.203
5.645 5.156
5.379 5.047
(6.045) (5.701)
4.979 4.502
4.068 3.238
2.731 2.239
2.470 2.069
10.375
5.200
5.175
(5.941)
4.434
2.988
2.300
2.131
10.465
5.088
5.377
(5.703)
4.762
3.257
2.090
1.961
10.099
5.127
4.972
(5.483)
4.616
2.924
1.962
1.801
9.989
5.049
4.940
(5.263)
4.726
3.212
1.954
1.454
9.318
4.747
4.571
(4.752)
4.566
3.185
1.858
1.395
15,6
0,63
54,8
15,7
1,73
55,9
265.855 238.256 213.349 208.388 202.656
144.438 126.709 113.824 117.622 115.157
2.621
2.373
2.104
1.822
2.005
156.923 135.274 126.745 127.320 118.006
14.036 13.013 12.261
9.535
8.644
17,9
1,67
57,3
17,7
2,00
54,5
17,2
2,16
54,3
18,0
2,27
52,7
19,2
2,25
51,0
Totale attivo
(miliardi €)
1.200
800
787
823
2005
2006
1.022
1.046
2007
IAS/IFRS
2008
929
929
2009
2010
600
400
200
203
208
213
238
266
261
2000
2001
2002
DL 87/92
2003
2004
2004
0
34
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
L’azione UniCredit
Informazioni sul titolo azionario
Prezzo ufficiale azione ordinaria (€)
- massimo
- minimo
- medio
- fine periodo
Numero azioni (milioni)
- in circolazione a fine periodo1
- con diritto godimento del dividendo
di cui: azioni di risparmio
- medio 1
Dividendo
- complessivo (milioni di €)
- unitario per azione ordinaria
- unitario per azione di risparmio
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2,336
1,512
1,931
1,570
2,769
0,634
1,902
2,358
5,697
1,539
3,768
1,728
7,646
5,131
6,541
5,659
6,727
5,564
6,161
6,654
5,864
4,082
4,596
5,819
4,421
3,805
4,083
4,225
4,425
3,144
3,959
4,303
5,255
3,173
4,273
3,808
5,865
3,202
4,830
4,494
16.779,3 13.368,1 13.278,4 10.351,3 10.303,6
18.329,5 13.372,7 13.195,3 10.357,9 10.342,3
24,2
21,7
21,7
21,7
21,7
16.637,8 13.204,6 11.071,6 10.345,2 6.730,3
6.249,7
6.338,0
21,7
6.303,6
6.316,3
6.316,3
21,7
-
6.296,1
6.296,1
21,7
-
5.046,4
5.131,1
21,7
-
1.282
0,205
0,220
1.080
0,171
0,186
995
0,158
0,173
724
0,141
0,156
19.297,6
18.330,5
24,2
19.101,8
550
0,030
0,045
550
0,030
0,045
(*)
(*)
(*)
3.431
0,260
0,275
2.486
0,240
0,255
2.276
0,220
0,235
1. Il numero di azioni è al netto delle azioni proprie.
(*) Il dividendo relativo all’esercizio 2008 è stato assegnato per cassa nella misura di 0,025 euro per ogni azione di risparmio (per complessivi 0,5 milioni) e mediante attribuzione di nuove azioni con un aumento di
capitale gratuito.
Indici di borsa
IAS/IFRS
Patrimonio netto (milioni di €)
Utile netto (milioni di €)
Patrimonio netto per azione (€)
Price/ Book value
Earnings per share (€)
Payout ratio (%)
Dividendo azione ordinaria/
prezzo medio (%)
DL 87/92
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2004
2003
2002
2001
64.224
1.323
3,33
0,47
0,06
41,6
59.689
1.702
3,56
0,66
0,10
32,3
54.999
4.012
4,11
0,42
0,30
(*)
57.690
5.901
4,34
1,30
0,53
58,1
38.468
5.448
3,72
1,79
0,53
45,6
35.199
2.470
3,42
1,70
0,37
92,1
14.373
2.069
2,30
1,84
0,33
14.036
2.131
2,21
1,91
0,34
60,2
13.013
1.961
2,06
2,09
0,31
55,1
12.261
1.801
1,95
1,96
0,29
55,2
9.535
1.454
1,89
2,38
0,28
49,8
1,55
1,58
(*)
3,97
3,90
4,79
5,02
4,32
3,70
2,92
(*) Il dividendo relativo all’esercizio 2008 è stato assegnato per cassa nella misura di 0,025 euro per ogni azione di risparmio (per complessivi 0,5 milioni) e mediante attribuzione di nuove azioni con un aumento di
capitale gratuito.
Il dato relativo all’EPS del 2008, pubblicato in occasione della relazione consolidata al 31 dicembre 2008, pari a 0,30 euro, si è modificato in 0,26 euro per l’incremento del numero di azioni rivenienti dall’aumento
di capitale gratuito (IAS 33 § 28). A seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione Cashes, ai fini del calcolo dell’EPS l’utile
netto di esercizio del 2009 pari a 1.702 milioni si è modificato in 1.571 milioni, l’utile netto del 2010, pari a 1.323 milioni, si è modificato in 1.167 milioni.
Utile per azione
(€)
0,60
0,53
0,53
0,50
0,40
0,30
0,28
0,29
0,31
0,34
0,33
0,37
0,30
0,20
0,10
0,10
0,06
0,00
2001
2002
2003
DL 87/92
2004
2004
2005
2006
2007
IAS/IFRS
2008
2009
2010
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
35
Relazione sull’andamento della gestione
Risultati del Gruppo
Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari
Scenario internazionale
USA/Eurozona
Il 2010 si è contraddistinto per una ripresa dell’economia
globale, principalmente ascrivibile al sostenuto ritmo di crescita
delle economie emergenti, soprattutto Cina e India, che hanno
beneficiato di una solida domanda privata, politiche monetarie
ancora accomodanti e una dinamica forte dei flussi di capitale.
Nelle maggiori economie sviluppate (USA, area euro, UK,
Giappone) il ritmo di crescita è stato più moderato, registrando
tuttavia un’accelerazione superiore alle attese negli Stati Uniti
e in Giappone, grazie a misure fiscali di stimolo (specialmente
in Giappone). In generale, nei paesi avanzati il miglioramento
dell’economia è stato supportato da un rafforzamento graduale
della domanda domestica e, in particolare, dei consumi, mentre
sul fronte degli investimenti le imprese si sono dimostrate riluttanti
a investire. Negli Stati Uniti, i consumi sono aumentati del 4,4%
annualizzato, un tasso che non si registrava da quattro anni e
mezzo. In Giappone sono cresciuti a un tasso simile a quello
degli Stati Uniti. Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti ha
registrato un’espansione pari a 2,9% (rispetto al -2,6% nell’anno
precedente), mentre la crescita in Giappone e in area euro si è
attestata a 4,3% e 1,7% rispettivamente.
Nell’area euro, in un contesto contraddistinto da condizioni
finanziarie favorevoli, i principali motori della crescita sono state
le esportazioni unitamente alla ricostruzione delle scorte, come
era ragionevole aspettarsi in questa fase di ripresa ciclica. Alcuni
numeri a titolo di riferimento: le esportazioni sono cresciute
all’incirca del 10% nel 2010, a fronte di una contrazione pari al
13% nel 2009, mentre il processo di ricostruzione delle scorte ha
contribuito alla crescita annua per più di un punto percentuale.
Le prospettive per una ripresa più convincente della domanda
interna finale (che ha segnato un incremento dello 0,3% nel 2010
rispetto ad una contrazione del 2,6% nel 2009) sono buone. Sul
fronte degli investimenti, la capacità di autofinanziamento delle
imprese non finanziarie si è rafforzata sensibilmente rispetto ai
livelli prima della crisi. Questo rafforzamento riflette principalmente
una ripresa dei profitti operativi, a seguito di un aumento ciclico
della produttività. Le imprese sono pertanto ben posizionate
finanziariamente ad affrontare eventuali shock esogeni e ad
espandere gli investimenti qualora gli ordinativi comincino ad
esercitare pressioni significative sui margini di capacità produttiva
utilizzata, la quale seppure in aumento, si attesta ancora su
bassi livelli. Per quanto concerne le prospettive di crescita dei
consumi privati, le recenti indicazioni sul fronte del mercato del
lavoro - l’occupazione ha registrato una flessione di circa 0,4%
su base annuale nel 2010 - sono incoraggianti. L’incremento della
propensione ad espandere la forza lavoro, registrata attraverso i
sondaggi presso le imprese nell’ultima metà del 2010, segnala un
quadro relativamente positivo circa le prospettive occupazionali a
breve termine.
36
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Le indagini di fiducia delle imprese del settore manifatturiero
indicano che la ripresa del settore si sta consolidando con un effetto
positivo sulla capacità delle imprese di influire sul prezzo di vendita e
di espandere la forza lavoro. La maggiore capacità delle imprese di
influire sul prezzo di vendita riflette una crescente, sebbene ancora
moderata, utilizzazione della capacità produttiva in un contesto in cui
i prezzi delle materie prime, in particolare il petrolio, sono aumentati
significativamente a partire dalla scorsa estate. Al contrario, gli
indicatori di fiducia nel settore dei servizi continuano a registrare
un ritardo rispetto al manifatturiero, in apparente discontinuità con
l’andamento registrato nei cicli di ripresa passati, in cui il motore di
crescita è stato pur sempre rappresentato dalle esportazioni.
La dinamica di crescita dell’area euro nel suo complesso cela ampie
differenze a livello di singolo paese. Sulla base di queste ultime, si
tende a descrivere l’eurozona come un’area economica attualmente
caratterizzata da due diverse velocità, in cui i cosiddetti paesi
“periferici”, includendo sia quelli concentrati a sud dell’area (Grecia,
Spagna) che l’Irlanda, hanno registrato crescita negativa nel 2010 a
causa degli effetti negativi associati alla “crisi del debito” e/o della
necessità di inasprire la politica fiscale per ridurre le tensioni di
mercato.
Sul fronte della dinamica dei prezzi, l’inflazione dell’area euro,
misurata dall’indice armonizzato dei prezzi al consumo, è stata pari
a 1,6%. Nel corso dell’anno il tendenziale ha registrato un trend
crescente, attestandosi a dicembre al 2,2%. Questa tendenza
è principalmente ascrivibile all’accelerazione dei prezzi dei beni
energetici e degli alimentari, che si è manifestata come risposta ad
un aumento del prezzo delle materie prime. Aumenti delle imposte
indirette e dei prezzi regolamentati introdotti in alcuni paesi dell’area
nella seconda parte dell’anno hanno pure contribuito a incrementare
il tendenziale. Calcolata al netto delle componenti più volatili alimentari ed energia - l’inflazione è rimasta tendenzialmente stabile,
attestandosi a 1,1% a dicembre.
Per quanto riguarda la politica monetaria, la Banca Centrale Europea
(BCE) ha mantenuto il tasso refi all’1,0% durante tutto il corso dell’anno.
Questa azione è stata accompagnata dalla decisione di condurre
operazioni di rifinanziamento mediante aste a tasso fisso con pieno
accomodamento della domanda e acquistare titoli pubblici a sostegno di
segmenti di mercato colpiti dalla crisi del debito sovrano. Lo stock totale
di titoli pubblici acquistati ammontava a 73,5 miliardi a fine dicembre.
Negli USA, la Federal Reserve ha mantenuto il tasso sui Fed funds
al minimo storico, in un intervallo compreso tra lo 0 e lo 0,25%.
Verso la fine dell’anno la banca centrale ha annunciato un nuovo
programma (definito “programma di allentamento quantitativo II”) che
prevede l’acquisto di titoli pubblici a lungo termine per 600 miliardi
di dollari entro la prima metà del 2011 e il reinvestimento in titoli di
stato dei proventi dei rimborsi dei titoli delle agenzie governative e
dei titoli con sottostanti mutui immobiliari (MBS).
Contesto bancario e mercati finanziari
Nel 2010 la dinamica dei prestiti al settore privato per l’eurozona
nel suo complesso ha imboccato un punto di svolta con tassi di
crescita che sono tornati in territorio positivo già nei primi mesi e
una ripresa che si è gradatamente consolidata nel corso dell’anno.
La svolta nel ciclo del credito è stata guidata dai prestiti alle famiglie
(prevalentemente quelli per l’acquisto di abitazioni) che hanno
proseguito sul sentiero di crescita già imboccato alla fine del 2009, con
una progressiva accelerazione della dinamica che pur tuttavia è rimasta
più debole rispetto agli standard storici. La dinamica dei finanziamenti
alle imprese ha visto un miglioramento nel corso dell’anno, ma il punto
di svolta del ciclo, che è stato raggiunto con un ritardo di circa un anno
rispetto ai prestiti alle famiglie, ha segnato un graduale rallentamento
del passo di contrazione piuttosto che un ritorno ad una crescita
positiva (che si è manifestata solo a gennaio 2011).
Il ritardo nel ciclo dei prestiti alle imprese, rispetto a quello delle
famiglie, non sorprende in quanto in linea con i passati cicli del
credito in cui i prestiti alle famiglie si sono mossi sempre più in
sincronia con il ciclo economico, mentre i prestiti alle imprese hanno
solitamente intrapreso la ripresa con un po’ di ritardo. Indubbiamente
sulla dinamica dei finanziamenti alle imprese ha continuato a pesare
la debolezza della domanda per investimenti fissi (che tuttavia,
stando all’evidenza della Lending Survey della BCE per l’ultimo
trimestre del 2010, ha smesso di contrarsi) e la situazione finanziaria
delle imprese (che, seppur in miglioramento, resta gravata da un
elevato livello di indebitamento).
Per l’eurozona nel suo complesso, i prestiti al settore privato hanno
chiuso il 2010 con una crescita dell’1,9% ben al di sopra del
minimo ciclico di -0,8% a/a registrato in ottobre 2009, ma in netto
rallentamento rispetto ai livelli pre-Lehman (8,8% a/a ad agosto
2008). I prestiti alle famiglie si sono attestati al 2,9% in dicembre
(dal punto di minimo di -0,3% a/a a settembre 2009) mentre i
finanziamenti alle imprese restavano ancora marginalmente negativi
(-0,2% a/a), anche se l’emergere di flussi mensili positivi su tre
degli ultimi cinque mesi dell’anno è stato sicuramente un dato
incoraggiante.
Per i paesi di riferimento del Gruppo, il 2010 è stato caratterizzato
da tassi di crescita positivi per i prestiti al settore privato sia in
Italia che in Austria, e da una stabilizzazione solo verso fine anno
in Germania, dopo un 2010 che ha fatto registrare per la maggior
parte dei mesi tassi di crescita negativi. Più in dettaglio, in Italia i
prestiti bancari al settore privato hanno evidenziato una crescita
del 4,3% a/a a dicembre 2010, in accelerazione rispetto all’1,7%
a fine 2009, grazie ad un’ulteriore accelerazione dei prestiti alle
famiglie, in aumento del 7,6% a/a a dicembre 2010 (dal 5,9%
nel dicembre 2009), mentre i prestiti alle imprese sono tornati a
crescere dell’1,6% a/a in dicembre 2010 dal -2,3% della fine del
2009.
In Austria, gli impieghi al settore privato hanno evidenziato
un’espansione del 2,4% a/a a novembre 2010 (in netto
miglioramento da una contrazione dell’1,1% alla fine del 2009),
in seguito ad una accelerazione tanto dei prestiti alle famiglie
(+ 4,8% a/a dallo 0,5% a/a a fine 2009) quanto dei finanziamenti
alle imprese che sono tornati a crescere (+1,6% a/a in novembre
2010 dal -1,8% alla fine del 2009).
In Germania, secondo le statistiche mensili rilasciate dalla BCE,
la dinamica del credito al settore privato si è stabilizzata alla fine
del 2010, dopo aver fatto registrare tassi di crescita negativi per
quasi tutto l’anno. La dinamica dei prestiti alle famiglie ha visto un
progressivo rallentamento, attestandosi in dicembre allo 0,3% a/a
rispetto allo 0,9% di fine 2009. Nel corso dell’anno si è assistito ad
una buona tenuta del credito al consumo (+3,7% a/a in dicembre
rispetto al +3,3% a fine 2009) e ad una marginale accelerazione dei
prestiti per l’acquisto di abitazioni (dallo 0,3% a/a a fine 2009 allo
0,6% lo scorso dicembre). L’andamento dei prestiti alle società non
finanziarie si è finalmente stabilizzato alla fine dell’anno dopo aver
segnato tassi di crescita sensibilmente negativi per la maggior parte
del 2010.
Sul fronte della raccolta bancaria, il 2010 si è contraddistinto per una
dinamica differente per i nostri tre paesi di riferimento.
In Germania, la dinamica dei depositi clientela nella seconda
parte dell’anno ha visto un progressivo miglioramento, con il
tasso di crescita che è passato dall’1,7% di fine 2009 al 3,7%
di novembre 2010 (ultimo dato disponibile). La tendenza al
miglioramento è da imputarsi prevalentemente ad una sensibile
moderazione del passo di contrazione dei time deposit (dal
-13,6% a/a fine 2009 al -2,6% di novembre 2010), mentre i
depositi in conto corrente, in prevalenza delle famiglie, hanno
visto un rallentamento del proprio tasso di crescita dal 23,3% a/a
a fine 2009 all’8,9% di novembre 2010.
In Austria, la dinamica dei depositi totali nel corso del 2010 è
stata abbastanza simile a quella dell’anno precedente con una
crescita dell’1,7% a/a in novembre non molto distante da quella
registrata alla fine del 2009. Nel dettaglio la dinamica non è stata
molto dissimile da quella della Germania, con i depositi in conto
corrente che hanno rallentato sensibilmente (al 4,5% a/a a fine
2010 dal 16,6% a fine 2009) mentre i depositi diversi si sono
stabilizzati dopo essersi contratti nel 2009 e per buona parte del
2010.
In Italia, la dinamica dei depositi clientela residente, ad esclusione dei
pronti contro termine, è rimasta sostanzialmente piatta, marcando un
forte rallentamento rispetto ad una crescita del 12% messa a segno
a fine 2009. Inoltre, dopo una dinamica ancora positiva nel corso
del 2009, nello scorso anno si è assistito ad una contrazione delle
obbligazioni bancarie (-1,7% in dicembre, rispetto a +11,2% alla
fine del 2009).
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
37
Relazione sull’andamento della gestione
Risultati del Gruppo (SEGUE)
Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari (SEGUE)
Il 2010 è stato un anno di relativa stabilità per i tassi bancari,
naturale conseguenza della politica di tassi fermi da parte della BCE.
In Italia i tassi di interesse sui depositi sono rimasti sostanzialmente
stabili, mentre i tassi sui prestiti sono leggermente scesi con
un conseguente, limitato, restringimento della forbice bancaria
(differenza tra tasso prestiti e tasso depositi), che si è attestata in
media d’anno al 3,0% rispetto al 3,3% in media nel 2009. In Austria
lo spread bancario è rimasto sostanzialmente stabile in media d’anno
(1,98% nel 2010 rispetto a 1,93% nel 2009). Anche quest’anno, in
controtendenza, in Germania lo spread bancario ha continuato ad
ampliarsi, dal 3,3% in media nel 2009 al 3,6% nel 2010, per effetto
di una discesa più rapida dei tassi sui depositi rispetto ai tassi sui
prestiti.
Dopo un 2009 in forte recupero in tutti i paesi di riferimento, il 2010
ha visto una continuazione del trend positivo tanto in Austria, dove
la borsa ha messo a segno un altro +16,4% a/a dopo il 42,5%
del 2009, che in Germania, dove la borsa ha chiuso con un rialzo
di 16,1% (dopo il 24% dell’anno precedente). In controtendenza
la borsa italiana, che si è contratta del 13,23% dopo una discreta
performance messa a segno nel 2009.
Paesi CEE
Il 2010 è stato un anno positivo per i paesi CEE. Le economie più
solide della regione hanno registrato un ritorno alla crescita superiore
alle attese. In particolare si è distinta la Turchia: ha messo a segno
una crescita superiore al 7%, è riuscita a ridurre il debito pubblico
e ha visto nuovamente ingenti afflussi di capitale. La Polonia si è
classificata per un’incollatura al secondo posto con una crescita
superiore al 3%. Anche la Repubblica Ceca si è piazzata nuovamente
tra i paesi che hanno sovraperformato grazie all’ottima ripresa della
domanda esterna, soprattutto con la Germania.
Anche all’interno della Comunità degli Stati indipendenti e nel
Kazakistan si è verificata una ripresa dell’attività economica grazie
all’aumento dei prezzi delle commodity e alle posizioni fiscali
espansive. Nella prima metà dell’anno, i flussi di capitale privato
straniero hanno continuato a diminuire, ma nel quarto trimestre sono
stati osservati alcuni segnali di inversione di tendenza.
L’attività economica si è stabilizzata in molte tra le economie più
deboli: Ungheria, Paesi Baltici, Serbia. Tra i fanalini di coda figurano
invece Romania e Bulgaria. Tale fenomeno è ascrivibile in parte al
fatto che si tratta di paesi colpiti più tardi di altri dalla recessione e
38
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
in parte al fatto che l’aumento dell’IVA di cinque punti percentuali in
Romania ha depresso nuovamente i consumi. In molti casi, l’impegno
continuo nei confronti del consolidamento fiscale, a volte sotto la
supervisione del FMI, ha contribuito a ridurre il debito pubblico,
mentre le partite correnti hanno registrato un surplus oppure una
riduzione del disavanzo a livelli più sostenibili. L’Ungheria e la Croazia
rappresentano un’eccezione, perché il loro impegno nei confronti del
consolidamento fiscale non ha subito un’inversione di tendenza né è
rimasto deludente.
Il nostro scenario di base del 2011 per i Paesi CEE rimane positivo.
Prevediamo una crescita del PIL del 3,8% rispetto al 3,6% del 2010
e un incremento per ogni paese del nostro gruppo per la prima volta
in quattro anni. Il 2011 è iniziato con fenomeni di mancata crescita
molto più contenuti rispetto al 2010 e in alcuni paesi l’attività
economica potrebbe nuovamente essere superiore al potenziale.
Per alcune delle economie più deboli della regione è finalmente in
vista una crescita del PIL per l’intero anno, sebbene l’entità della
ripresa rimanga tuttora un’incognita. Il tema centrale del nostro
scenario di fondo è un contesto globale favorevole. La Germania
sta attraversando una fase positiva e prevediamo una crescita del
PIL per il 2011 del 2,5%, con una flessione rispetto al 3,6% del
2010, ma comunque superiore alla media del 2000-2007 (1,6%).
Anche la domanda dell’Asia rimane robusta. Aumenti discreti della
domanda globale dovrebbero a loro volta sostenere le quotazioni
delle commodity ai livelli attuali, se non leggermente superiori, con
ricadute positive per le economie dei paesi CIS.
Poiché temiamo che i problemi dei paesi periferici dell’area
dell’euro verranno affrontati in modo risolutivo solo quando i mercati
spingeranno la zona euro in questa direzione, siamo preoccupati
riguardo a eventuali notizie negative, che tuttavia non dovrebbero
ostacolare la ripresa dei paesi CEE. In termini commerciali, nel 2009
solo il 3,3% delle esportazioni CEE è stato destinato alle economie
periferiche, mentre il 15,1% ha imboccato la strada della Germania.
L’anno scorso, i paesi periferici europei e la Germania hanno
assorbito rispettivamente il 4,1% e il 24,1% di tutte le esportazioni
dei nuovi paesi europei. Dalla prospettiva dei flussi di capitale, le
pressioni sono relativamente contenute in questa regione perché gli
afflussi di capitale sono dominati da economie di maggiori dimensioni
come quella tedesca, austriaca, francese, ecc.. Il canale definitivo
di contagio potrebbe essere rappresentato dal rallentamento
del processo di espansione dell’Unione Europea e di adesione
all’ERM II/UME. A questo riguardo non ci sono dubbi che l’UE sarà
probabilmente molto più selettiva nel vaglio delle candidature.
Principali risultati e performance del periodo
Il tema dominante del 2010 è stato la crisi del debito sovrano
nell’Eurozona, con la conseguente forte volatilità’ sui mercati.
A maggio è stato annunciato il maxi piano di salvataggio di Unione
Europea e Fondo Monetario Internazionale per far fronte alla situazione
di emergenza scaturita dalla crisi del debito greco. Nei mesi seguenti
gli investitori hanno continuato a valutare attentamente le dinamiche
relative all’andamento del debito pubblico. A novembre anche la
situazione in Irlanda è divenuta insostenibile a causa dell’elevato profilo
di debito delle banche e il paese ha attivato un piano di aiuti finanziari.
In relazione all’andamento delle variabili di finanza pubblica, il 2010 è
stato caratterizzato da un deterioramento dei rating dei paesi periferici
dell’ Eurozona. In tale contesto di mercato, l’Italia è stata percepita
come il paese con i fondamentali più solidi all’interno del gruppo
“periferia”; nonostante ciò lo spread decennale Italia/Germania è salito
da 80pb ad inizio 2010 a 150pb a fino anno.
Il contesto di forte volatilità di mercato non ha ostacolato
eccessivamente la ripresa: la crescita, a livello aggregato dell’Eurozona,
è stata pari all’1,7%, in netto miglioramento rispetto al 2009.
Al di là della crescita media, la dispersione a livello di singolo paese è
stata molto elevata: la Germania è cresciuta del 3,6%, l’Italia dell’1%,
Spagna, Grecia ed Irlanda sono rimaste in recessione.
La Banca Centrale Europea ha mantenuto in essere le misure di
liquidità straordinarie e ha tenuto il tasso di riferimento stabile all’1%.
Il tasso interbancario giornaliero (EONIA) è stato in media lo 0,44% e
l’Euribor a 3 mesi, sebbene su un trend crescente, è stato in media
pari allo 0,80%, 20 centesimi inferiore al tasso BCE.
In questo contesto, caratterizzato da Paesi con ripresa dell’attività
economica più sostenuta da un lato ed altri con una crescita modesta,
il Gruppo UniCredit ha registrato performances diversificate in funzione
dell’area geografica di riferimento, generando risultati migliori laddove
maggiori sono state le opportunità di crescita.
Nel suo complesso, nel 2010 il Gruppo UniCredit evidenzia un Utile
netto pari a 1,3 miliardi, in calo di 379 milioni rispetto al 2009
(-22,3%).
A tale risultato si è giunti per effetto di un Risultato di gestione pari
a 10,8 miliardi, in contrazione di 1,4 miliardi (pari all’11,3%), dovuto
a Ricavi in diminuzione di 1,2 miliardi (-4,4%) e Costi operativi
lievemente in crescita (+1%, pari a 159 milioni), completamente
compensato da una riduzione delle Rettifiche nette su crediti di
pari importo.
Se infatti si considera il Risultato di gestione al netto delle Rettifiche
sui crediti, il Gruppo evidenzia un risultato di 3,9 miliardi, in lieve
crescita rispetto al 2009 (+0,9%). A ciò contribuiscono il CIB con
551 milioni (+19,7% rispetto all’anno precedente), in virtù di una
riduzione della voce rettifiche per 1,1 miliardi (-25,4%) e la CEE con
110 milioni (+11,6% rispetto all’anno precedente), con una riduzione
della voce Rettifiche nette su crediti per 259 milioni (-15%).
Nel 2010 si sono poi verificati alcuni effetti una-tantum di rilievo
che hanno impattato il conto economico al di sotto della linea del
Risultato di gestione. Tra questi si segnalano in particolare gli
impatti economici derivanti dal progetto “Insieme per i clienti”, la
parziale svalutazione dell’avviamento relativo alla partecipata ATF in
Kazakistan, e alcune poste di rilievo relative alla fiscalità e a progetti
di project finance in Germania.
L’Utile lordo dell’operatività corrente registra una diminuzione del
18,1%, per effetto di maggiori Accantonamenti per rischi ed oneri
(+157 milioni) ed Oneri di integrazione (+23 milioni) rispetto al
2009.
Come detto in precedenza l’Utile netto di pertinenza del Gruppo nel
2010 è stato pari a 1,3 miliardi, in calo del 22,3% rispetto al 2009.
L’Utile per azione è pari a 6 centesimi (contro 10 centesimi di
dicembre 2009), il ROE1 si è attestato al 2,7% contro il 4% del
2009.
Risultati di sintesi del Gruppo
(miliardi di €)
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2010
12,25
10,86
3,30
Risultato
di gestione
2,52
Utile lordo
dell'operatività corrente
1,70 1,32
Utile netto di pertinenza
del Gruppo
1. Il patrimonio utilizzato per il rapporto è quello medio del periodo (esclusi dividendi da distribuire e riserve di valutazione su attività disponibili per la vendita e su cash-flow hedge), al netto
dell’avviamento iscritto nell’attivo in seguito alle acquisizioni di HVB e Capitalia, effettuate con scambio di azioni e contabilizzate secondo le regole dell’IFRS3.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
39
Relazione sull’andamento della gestione
Risultati del Gruppo (SEGUE)
Principali risultati e performance del periodo (SEGUE)
La formazione del risultato di gestione
• Private Banking, nel 2010, ha segnato ricavi in riduzione del 5,2%,
penalizzata, al pari della Divisione Retail, da una minore redditività
dei depositi non sufficientemente compensata da una crescita nella
componente commissionale;
• CEE registra invece ricavi in leggera crescita (+0,9% con una
solida progressione trimestrale e ben bilanciati nelle componenti
Margine d’interesse e Margine da servizi). Da segnalare in
particolare le buone performance in Russia (+15,6%, pari a
92 milioni) e in Romania (+10% pari a 29 milioni);
• infine Asset Management ha beneficiato della ripresa dei mercati
finanziari registrando una crescita dei ricavi del 13,2% rispetto al
2009 (pari a 97 milioni) principalmente riconducibili a maggiori
commissioni nette.
Nel 2010 i Ricavi del Gruppo sono stati pari a 26,3 miliardi, in calo
del 4,4% rispetto al 2009. Il contributo delle singole aree di business
riflette le specificità di business e di clientela che le caratterizzano:
• Retail ha registrato una diminuzione del 7,6% rispetto al 2009,
in particolare a causa della discesa dei tassi di mercato (che si
è arrestata solo dalla seconda metà dell’anno) che ha ridotto gli
spread sui depositi;
• Corporate ed Investment Banking ha visto i suoi ricavi scendere del
5,3% rispetto ad un anno fa per il minore contributo delle attività di
Markets, dopo un 2009 estremamente positivo, in parte compensato
dalle attività di Corporate Lending che, seppur in presenza di una
riduzione dei volumi di prestiti alla clientela, hanno beneficiato di un
maggior contributo della componente commissionale;
(milioni di €)
Formazione del risultato di gestione
EVOLUZIONE TRIMESTRALE
ESERCIZIO
2010
Margine d’interesse
Proventi di intermediazione
e diversi
Margine di intermediazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Cost/income (%)
VARIAZIONE
2009 ASSOLUTA
16.401
17.741
9.946
26.347
(15.483)
10.864
9.831
27.572
(15.324)
12.248
58,8%
55,6%
2010
%
4° TRIM
3° TRIM
-7,6%
4.206
4.033
115
1,2%
- 1.225 -4,4%
- 159
1,0%
- 1.384 -11,3%
2.348
6.554
(3.755)
2.799
57,3%
- 1.340
2009
2° TRIM 1° TRIM
4° TRIM
3° TRIM
2° TRIM
1° TRIM
4.011
4.145
4.010
4.862
4.724
2.461
6.494
(3.911)
2.583
2.343 2.795
6.493 6.806
(3.939) (3.878)
2.554 2.928
2.298
6.443
(3.803)
2.640
2.721
6.731
(3.831)
2.900
2.974
7.836
(3.868)
3.968
1.838
6.562
(3.822)
2.740
60,2%
60,7%
59,0%
56,9%
49,4%
58,2%
4.150
57,0%
La formazione del risultato di gestione
(miliardi €)
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2010
27,57
17,74
26,35
16,40
9,83
12,25
9,95
10,86
Costi operativi
Margine d'interesse
Proventi di intermediazione
e diversi
Risultato di gestione
Margine di intermediazione
-15,32 -15,48
Sul versante dei Costi operativi, il 2010 registra una lieve crescita
di 159 milioni rispetto al 2009, pari all’1% (con riduzione di 2 milioni
a cambi e perimetri costanti). Tale dato è il risultato di una riduzione
della base costi in Italia, Germania e Austria cui si contrappone una
crescita nei Paesi della CEE.
40
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
L’effetto combinato delle dinamiche di costi e i ricavi determina un
cost/income ratio in crescita di 3,2 punti percentuali (58,8% nel
2010 rispetto al 55,6% del 2009).
La formazione del risultato di gestione per settore di attività
Il contributo delle singole aree di business alla formazione del risultato di gestione del Gruppo è riportato nella seguente tabella.
(milioni di €)
Formazione del risultato di gestione per settore di attività
Retail
Corporate & Investment Banking (CIB)
Private Banking
Asset Management
Central Eastern Europe (CEE)
Capogruppo e altre società
Totale Gruppo
MARGINE
D’INTERESSE
PROVENTI
INTERMEDIAZIONE
MARGINE
INTERMEDIAZIONE
COSTI
OPERATIVI
2010
2009
VARIAZ. %
5.918
7.193
239
10
3.259
(219)
16.401
4.105
3.078
565
824
1.393
(18)
9.946
10.023
10.270
804
834
4.652
(236)
26.347
(7.443)
(3.556)
(557)
(488)
(2.140)
(1.299)
(15.483)
2.580
6.714
247
346
2.512
(1.535)
10.864
3.141
7.310
286
282
2.661
(1.432)
12.248
- 17,9%
- 8,1%
- 13,5%
22,6%
- 5,6%
7,2%
- 11,3%
Il margine di interesse
I ricavi da Interessi netti nel 2010 hanno raggiunto i 16 miliardi,
1,4 miliardi in meno rispetto ai 17,4 miliardi del 2009 pari a
-8,2%, a perimetri e cambi costanti -9,4%, principalmente per
la minore redditività dei depositi in tutte le aree geografiche.
Confermando la bontà della presenza del Gruppo nell’Europa
Centro-Orientale, la CEE evidenzia una crescita pari a 265 milioni
(+8,9% rispetto al 2009) riuscendo a beneficiare della dinamicità
dei mercati di riferimento. Retail e Private Banking hanno invece
sofferto nel corso dell’anno della riduzione degli spread sui
depositi, generata dalla continua discesa dei tassi di mercato
avvenuta nel corso del primo semestre 2010 (Euribor a 1 mese
medio pari a 0,57% nel 2010 rispetto allo 0,93% del 2009).
Questo trend si è invertito nella seconda parte dell’anno, in linea
al trend generale dei tassi (a dicembre l’Euribor 1 mese è stato
mediamente pari allo 0,81%). Sul risultato complessivo ha inciso
inoltre il maggiore costo del funding, incrementatosi in primo luogo
per la crisi del debito sovrano che ha interessato in particolare i
paesi periferici, inclusa l’Italia.
I Dividendi e altri proventi su partecipazioni evidenziano invece
una crescita di 95 milioni (+30,6%). Gran parte della crescita
deriva dai dividendi ricevuti a fronte degli investimenti in Fondi
di Private Equity che hanno beneficiato della ripresa del ciclo
economico.
I Crediti netti verso la clientela, al 31 dicembre 2010 pari a 555
miliardi, sono diminuiti dell’1,7% rispetto al dicembre 2009. Il calo
ha riguardato in particolare la clientela Corporate & Investment
Banking e Retail, per effetto della minore domanda di credito, in
particolare per il finanziamento degli investimenti. All’opposto la CEE
ha registrato importanti tassi di crescita (+8,8% a cambi e perimetri
costanti), trainata in particolare dall’espansione degli impieghi in
Turchia e Russia.
La Raccolta da clientela e titoli, sempre al 31 dicembre
2010, risulta pari a 583 miliardi, rispetto ai 596 miliardi di
fine dicembre 2009. Tale dinamica è frutto da un lato di una
significativa crescita nei depositi da clientela (+20 miliardi),
trainata in particolare da CIB e CEE, dall’altra da un calo di
33 miliardi nella raccolta da titoli, che risentono del minore
collocamento di certificati di depositi e commercial paper presso
la clientela istituzionale, dovuto alle tensioni prodottesi a seguito
della crisi del debito sovrano.
(milioni di €)
Margine di interesse
ESERCIZIO
Interessi attivi e proventi
assimilati
Interessi passivi e oneri
assimilati
Interessi netti
Dividendi e altri proventi su
partecipazioni
Margine di interesse
RISULTATO DI GESTIONE
Margine di interesse (miliardi di €)
VARIAZIONE
2010
2009
ASSOLUTA
%
28.808
34.912
- 6.105
- 17,5%
(12.815)
15.993
(17.483)
17.429
4.669
- 1.436
- 26,7%
- 8,2%
407
16.401
312
17.741
95
- 1.340
30,6%
- 7,6%
Evoluzione trimestrale
4,72
I Trim
2009
4,86
II Trim
2009
4,01
4,14
4,01
4,15
4,03
4,21
III Trim
2009
IV Trim
2009
I Trim
2010
II Trim
2010
III Trim
2010
IV Trim
2010
Nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha comportato la fusione per incorporazione
delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati nel 2009 relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da UniCredit SpA, da “commissioni nette”
a “margine di interesse”.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
41
Relazione sull’andamento della gestione
Risultati del Gruppo (SEGUE)
Principali risultati e performance del periodo (SEGUE)
I proventi di intermediazione e diversi
Il complesso dei Proventi da intermediazione e diversi, pari a 9,9 miliardi al 31 dicembre 2010, registra una crescita del 1,2% (-0,6% a
cambi e perimetri costanti) rispetto al 2009.
(milioni di €)
Proventi di intermediazione e diversi
ESERCIZIO
Commissioni attive
Commissioni passive
Commissioni nette
Risultato di negoziazione,
copertura e fair value
Altri proventi di gestione
Altri oneri di gestione
Altri proventi netti
Proventi di
intermediazione e diversi
Proventi di intermediazione e diversi (miliardi di €)
VARIAZIONE
2010
2009
ASSOLUTA
%
10.210
(1.754)
8.455
9.424
(1.768)
7.656
786
14
800
8,3%
- 0,8%
10,4%
1.053
1.266
(828)
438
1.803
1.430
(1.057)
373
- 750
- 164
229
65
- 41,6%
- 11,4%
- 21,6%
17,5%
9.946
9.831
115
1,2%
A tale risultato si giunge attraverso una significativa ricomposizione
del mix: riduzione del Risultato di negoziazione, copertura
e fair value per 750 milioni rispetto all’anno precedente più
che compensata da una crescita di 800 milioni (+10,4%) nelle
Commissioni nette. Questa diversa composizione guida anche
le differenti performance divisionali: Retail e Private Banking che
beneficiano della crescita delle commissioni grazie soprattutto
ai prodotti di investimento e di banca assicurazione; CIB più
che compensa la debolezza del risultato di negoziazione con un
2,97
2,80
2,72
2,30
2,34
2,46
2,35
II Trim
2010
III Trim
2010
IV Trim
2010
1,84
I Trim
2009
II Trim
2009
III Trim
2009
IV Trim
2009
I Trim
2010
incremento nelle commissioni (trainate dai servizi di finanziamento);
CEE che all’opposto non riesce a recuperare sui servizi il minore
apporto del risultato di Trading (particolarmente sostenuto nel 2009
grazie alla volatilità di tassi e cambi nei diversi Paesi della CEE).
La crescita delle Commissioni nette deriva principalmente dai
Servizi di gestione e amministrazione del risparmio
(+12% rispetto al 2009), e in particolare dalle commissioni sugli
Organismi Collettivi di Investimento (+21,6%), in linea con la
crescita delle masse gestite.
(milioni di €)
Commissioni nette
ESERCIZIO
Servizi di gestione e
amministrazione del risparmio
gestioni patrimoniali
organismi collettivi
investimento risparmio
collocamento di prodotti
assicurativi
altre attività area titoli
Conti correnti, finanziamenti
e crediti di firma
Servizi di incasso e
pagamento
Negoziazione di valute ed
operazioni di servizio con
l'estero
Altri servizi
Totale
Evoluzione trimestrale
Composizione commissioni nette (%)
VARIAZIONE
2010
2009
ASSOLUTA
%
3.304
290
2.949
291
+ 355
-1
+ 12,0%
- 0,3%
1.597
1.313
+ 284
+ 21,6%
570
847
515
830
+ 55
+ 17
+ 10,7%
+ 2,0%
2.901
2.525
+ 376
+ 14,9%
1.364
1.396
- 32
- 2,3%
483
403
8.455
457
329
7.656
+ 26
+ 74
+ 799
+ 5,7%
+ 22,5%
+ 10,4%
5,7
4,8 3,4
18,9
16,1
6,7
10
34,3
Gestioni patrimoniali
Organismi collettivi
investimento risparmio
Collocamento di
prodotti assicurativi
Altre attività area titoli
Conti correnti, finanziamenti
e crediti di firma
Servizi di incasso e
pagamento
Negoziazione di valute ed
operazioni di servizio con l'estero
Altri servizi
Nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati nel
2009 - relativi alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da UniCredit SpA, da “commissioni nette” a “margine di interesse”.
Sono state classificate: alle sottovoci “gestioni patrimoniali” e “organismi collettivi investimento risparmio” alcune voci precedentemente rilevate a “altre attività area titoli”; e alla sottovoce “conti
correnti, finanziamenti e crediti di firma” alcune voci precedentemente rilevate a “servizi di incasso e pagamento”. In tal senso sono state riesposte le risultanze relative all’esercizio 2009.
42
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
I costi operativi
I Costi operativi a fine 2010 ammontano a 15,5 miliardi, in crescita dell’1% rispetto all’anno precedente ma del tutto invariati a cambi e
perimetri costanti.
(milioni di €)
Costi operativi
ESERCIZIO
Spese per il personale
Altre spese amministrative
Recuperi di spesa
Rettifiche di valore su
immobilizzazioni immateriali
e materiali
Costi operativi
Costi operativi (miliardi di €)
VARIAZIONE
2010
2009
ASSOLUTA
%
(9.205)
(5.479)
484
(9.098)
(5.408)
463
- 107
- 71
21
1,2%
1,3%
4,5%
(1.283)
(15.483)
(1.281)
(15.324)
-2
- 159
0,1%
1,0%
Le Spese per il personale sono pari a 9,2 miliardi, con una
crescita pari all’1,2% rispetto al 2009 (limitata allo 0,3% a cambi
e perimetri costanti). Nello specifico la componente fissa cresce
in misura contenuta, riuscendo a compensare la dinamica degli
aumenti retributivi legati agli accordi contrattuali con la riduzione
degli organici. Si ricorda che, inoltre, nel corso dell’esercizio si è
proceduto alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con
alcuni Top Manager del Gruppo il cui costo è stato interamente
spesato nell’esercizio.
I Trim
2009
II Trim
2009
III Trim
2009
3,80
3,88
3,94
3,91
3,75
IV Trim
2009
I Trim
2010
II Trim
2010
III Trim
2010
IV Trim
2010
esito delle attività di integrazione e degli esodi concordati con il
personale dell’ex Gruppo Capitalia;
• CEE (-772 unità) principalmente con riduzioni in Kazakistan
(-524 unità) e Ucraina (-420 unità);
• GBS (-204 unità), in particolare nelle attività di Back Office;
• Asset Management (-71 unità) a seguito dell’azione di
ristrutturazione avviata nel 2009.
Il Personale (in termini di full time equivalent2) al 31 dicembre 2010
si attesta a 162.009 unità, con una riduzione di 3.053 FTE da inizio
d’anno, nonostante nel corso del 2010 siano entrate nel perimetro
di consolidamento alcune nuove società che hanno apportato
complessivamente 1.176 FTEs.
Le diminuzioni di personale si sono concentrate soprattutto in:
• Retail (-1.605 unità) e CIB (-502 unità) principalmente come
Le Altre spese amministrative ammontano a 5,5 miliardi, in
crescita dell’1,3% rispetto al 2009.
Su tale dato hanno inciso da un lato i maggiori costi per affitti
a seguito della dismissione, nel corso del 2009, di parte del
patrimonio immobiliare di funzionamento, dall’altro l’introduzione di
un’imposta patrimoniale in Ungheria. Al netto di questi due effetti i
costi sarebbero in leggero calo, con le spese di funzionamento, in
particolare per servizi IT, che hanno finanziato la crescita nelle spese
di marketing (+17,4%) e relative alla gestione del credito (+32,7%).
(milioni di €)
Altre spese amministrative
ESERCIZIO
Imposte indirette e tasse
Costi e spese diversi
spese pubblicità marketing
e comunicazione
spese relative al rischio
creditizio
spese indirette relative
al personale
spese relative
all’information
comunication tecnology
consulenze e servizi
professionali
spese relative agli
immobili
altre spese di
funzionamento
Altre spese amministrative
Evoluzione trimestrale
3,87
3,83
3,82
Composizione costi e spese diversi (%)
VARIAZIONE
2010
2009
ASSOLUTA
%
(485)
(4.993)
(453)
(4.956)
- 32
- 38
7,2%
0,8%
(397)
(338)
- 59
17,4%
(279)
(210)
- 69
32,7%
(356)
(327)
- 29
9,0%
7,9
5,6
20,6
7,1
23,2
27,7
7,8
(1.159)
(1.257)
99
-7,8%
(390)
(374)
- 17
4,5%
(1.384)
(1.330)
- 55
4,1%
(1.028)
(5.479)
(1.119)
(5.408)
92
- 70
-8,2%
1,3%
Spese pubblicità marketing e
comunicazione
Spese relative al rischio
creditizio
Spese indirette relative al personale
Spese relative all'information
comunication tecnology
Consulenze e servizi
Spese relative agli immobili
Altre spese di funzionamento
2. FTE: Personale a libro paga diminuito dei distaccati verso altre società, dei lungo assenti e aumentato dei distaccati provenienti da altre società; tutte le categorie sono conteggiate per la quota di presenza (quota
per cui la società sostiene un costo).
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
43
Relazione sull’andamento della gestione
Risultati del Gruppo (SEGUE)
Principali risultati e performance del periodo (SEGUE)
I Recuperi di spesa, il cui ammontare alla fine di dicembre è pari
a 484 milioni, crescono di 21 milioni rispetto al 2009, mentre le
Rettifiche su immobilizzazioni materiali e immateriali sono in
pratica invariate a 1,3 miliardi.
La formazione dell’utile netto di pertinenza del Gruppo
A fini espositivi, nella tavola successiva vengono riclassificati i passaggi che conducono dal Risultato di gestione all’utile netto con il
confronto dell’anno precedente:
(milioni di €)
Formazione dell’utile netto di pertinenza del Gruppo
EVOLUZIONE TRIMESTRALE
ESERCIZIO
Risultato di gestione
Rettifiche di valore su
avviamenti
Accantonamenti per rischi
ed oneri
Oneri di integrazione
Rettifiche nette su crediti e su
accantonamenti per garanzie
e impegni
Profitti netti da investimenti
Utile lordo dell’operatività
corrente
Imposte sul reddito del periodo
Utile (perdita) di periodo
Utile di pertinenza di terzi
Utile netto di pertinenza
del Gruppo ante PPA
Effetti economici della
“Purchase Price Allocation”
Utile netto di pertinenza
del Gruppo
VARIAZIONE
2010
2009
10.864
12.248
(362)
-
- 362
(766)
(282)
(609)
(258)
- 157
- 24
(6.892)
(47)
ASSOLUTA
2010
2009
%
4° TRIM
3° TRIM
2° TRIM
1° TRIM
4° TRIM
3° TRIM
2° TRIM
1° TRIM
- 1.384 -11,3%
2.799
2.583
2.554
2.928
2.640
2.900
3.968
2.740
n.s.
(199)
-
(162)
-
-
-
-
-
25,7%
9,1%
(472)
( 254)
(32)
(16)
(106)
(6)
(156)
(6)
(232)
63
(154)
(12)
(155)
(242)
(68)
(67)
(8.313)
232
1.421 -17,1%
- 279
n.s.
(1.751)
(157)
(1.634)
2
(1.716)
39
(1.791)
68
(2.068)
217
(2.164)
181
(2.431)
(133)
(1.650)
(33)
2.517
(640)
1.876
(321)
3.300
(1.009)
2.291
(332)
- 783 -23,7%
369 -36,5%
- 415 -18,1%
11 -3,2%
(34)
495
460
(80)
903
(390)
513
(122)
604
(342)
262
(56)
1.044
(403)
641
(63)
620
(124)
496
(63)
751
(188)
563
(103)
1.007
(363)
644
(90)
922
(334)
588
(76)
1.555
1.959
- 404 -20,6%
380
391
206
578
433
460
554
512
(232)
(257)
-9,9%
(59)
(57)
(58)
(58)
(62)
(66)
(64)
(65)
1.323
1.702
- 379 -22,2%
321
334
148
520
371
394
490
447
25
Le rettifiche di valore dell’avviamento
La formazione dell'utile netto di pertinenza del Gruppo
(miliardi di €)
ESERCIZIO 2009
ESERCIZIO 2010
12,25
Nel corso del 2010 è stato necessario apportare Rettifiche di valore
sugli avviamenti per un totale di 362 milioni, di cui 359 relativi alla
controllata ATF Bank (Kazakistan).
10,86
Gli accantonamenti per rischi ed oneri
3,30
2,52
La voce relativa agli Accantonamenti per rischi ed oneri ammonta
nel 2010 a 766 milioni, in crescita di 157 milioni rispetto al 2009.
Tale ammontare include 425 milioni di accantonamento a fronte di
un’attività di project finance in Germania.
2,29 1,88
1,70 1,32
Gli oneri di integrazione
Risultato
di gestione
44
Utile lordo
dell'operatività
corrente
Utile netto
(perdita)
del periodo
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Utile netto
di pertinenza
del Gruppo
Gli Oneri di integrazione del periodo ammontano a
282 milioni, rispetto ai 258 milioni del 2009. Tali oneri si riferiscono
principalmente ai costi per il piano di incentivazione all’uscita volontaria
di 3.400 persone in Italia nel periodo 2011-2013 in relazione al
progetto di riorganizzazione denominato “Insieme per i clienti”.
Le rettifiche nette su crediti e su
accantonamenti per garanzie e impegni
Sebbene la ripresa economica sia risultata meno forte delle
aspettative, uno dei segnali più chiari di positiva evoluzione del
business viene dall’andamento della qualità del credito, con minori
accantonamenti per rischi creditizi. In particolare, nel 2010 si è
proceduto ad effettuare Rettifiche su crediti ed accantonamenti
per garanzie e impegni per 6,8 miliardi, rispetto agli 8,3 miliardi
del 2009.
Il costo del rischio, misurato in rapporto al volume medio degli
impieghi, risulta pari a 123 punti base, in calo di 19 punti base
rispetto allo scorso esercizio. In particolare questo miglioramento è
ascrivibile alle Divisioni CIB e CEE, mentre la Divisione Retail risulta
sostanzialmente stabile.
I dati sulla Qualità dell’attivo mostrano un valore di bilancio dei
crediti deteriorati pari a 37,4 miliardi, in aumento di 6,3 miliardi
rispetto al 31 dicembre 2009, con un’incidenza del 6,74%
sul totale dei crediti verso la clientela (rispetto al 5,50% del
dicembre 2009).
(milioni di €)
Crediti verso clientela - qualità del credito
Situazione al 31.12.2010
Valore nominale
incidenza sul totale crediti
Rettifiche di valore
in rapporto al nominale
Valore di bilancio
incidenza sul totale crediti
Situazione al 31.12.2009
Valore nominale
incidenza sul totale crediti
Rettifiche di valore
in rapporto al nominale
Valore di bilancio
incidenza sul totale crediti
SOFFERENZE
INCAGLI
RISTRUTTURATI
CREDITI
SCADUTI
38.743
6,58%
22.399
57,8%
16.344
2,94%
19.671
3,34%
5.945
30,2%
13.726
2,47%
5.176
0,88%
1.147
22,2%
4.029
0,73%
3.766
0,64%
437
11,6%
3.329
0,60%
67.356
11,44%
29.928
44,4%
37.428
6,74%
521.316
88,56%
3.091
0,6%
518.225
93,26%
588.672
32.836
5,52%
20.144
61,3%
12.692
2,25%
16.430
2,76%
4.883
29,7%
11.547
2,04%
4.436
0,75%
1.130
25,5%
3.306
0,59%
3.932
0,66%
428
10,9%
3.504
0,62%
57.634
9,69%
26.585
46,1%
31.049
5,50%
537.032
90,31%
3.095
0,6%
533.937
94,50%
594.666
All’aumento dei Crediti deteriorati, hanno contribuito i crediti in
sofferenza cresciuti di 3,6 miliardi, gli incagli per 2,1 miliardi, i crediti
ristrutturati per meno di 1 miliardo; in calo quelli scaduti per
175 milioni.
I profitti netti da investimenti
I Profitti netti da investimenti per il 2010 risultano negativi per
47 milioni rispetto al risultato positivo di 232 milioni nel 2009.
TOTALE
DETERIORATI
CREDITI
PERFORMING
TOTALE
CREDITI
33.019
555.653
29.680
564.986
L’utile lordo dell’operatività corrente
Dal Risultato di gestione dell’anno pari a 10,8 miliardi,
considerando gli Accantonamenti per rischi ed oneri
(-766 milioni), le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti
per garanzie, impegni (-6,8 miliardi), i Profitti netti da
investimenti (-47 milioni) e i Costi di integrazione (-282 milioni),
si giunge ad un Utile lordo ante imposte pari a 2,5 miliardi
(3,3 miliardi nell’esercizio precedente).
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
45
Relazione sull’andamento della gestione
Risultati del Gruppo (SEGUE)
Principali risultati e performance del periodo (SEGUE)
La formazione dell’utile lordo dell’operatività corrente per settori di attività
Nella tabella qui sotto, si espone la formazione dell’utile lordo dell’operatività corrente per settore di attività a partire dal risultato di
gestione, con rimando ai rispettivi capitoli per un’analisi delle singole voci.
(milioni di €)
Utile lordo dell’operatività corrente per settori di attività
RISULTATO DI
GESTIONE
Retail
Corporate & Investment
Banking (CIB)
Private Banking
Asset Management
Central Eastern Europe (CEE)
Capogruppo e altre società
Totale Gruppo
RETTIFICHE ACCANTONAMENTI
RETTIFICHE NETTE
DI VALORE SU
PER RISCHI E
ONERI DI
SU CREDITI E
AVVIAMENTI
ONERI INTEGRAZIONE ACCANTONAMENTI
PROFITTI
NETTI DA
INVESTIMENTI
UTILE LORDO
DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE
2010
2009
2.580
-
(59)
(135)
(1.778)
10
619
1.198
6.714
247
346
2.512
(1.535)
10.864
(362)
(362)
(614)
(3)
(7)
(36)
(45)
(766)
(27)
(29)
(9)
(4)
(79)
(282)
(3.377)
(7)
(1.454)
(276)
(6.892)
17
26
(1)
46
(146)
(47)
2.715
234
329
1.063
(2.443)
2.517
2.083
255
291
911
(1.438)
3.300
Le imposte sul reddito del periodo
L’utile (perdita) del periodo
Le Imposte sul reddito del 2010 ammontano a 640 milioni. Il tax
rate che ne risulta è pari al 25,4% rispetto al 30,6% del 2009. Su tale
risultato hanno inciso alcuni componenti straordinarie, in particolare:
• iscrizione di 360 milioni di Attività Fiscali Anticipate,in Italia, in
relazione alle quote di ammortamento dell’avviamento affrancato
nel 2008, deducibili ai fini IRAP;
• svalutazione per 186 milioni di Attività Fiscali Anticipate per perdite
pregresse della Holding dell’ex Gruppo Capitalia che si ritiene di
non poter utilizzare;
• iscrizione di 455 milioni di Attività Fiscali Anticipate in Germania
relative a perdite pregresse che, in base al nuovo piano
quinquennale, si ritiene di poter utilizzare a riduzione delle imposte
dovute negli esercizi futuri.
L’Utile di periodo è pari a 1,8 miliardi: sottraendo la quota
di pertinenza di Terzi (321 milioni) e gli effetti economici
della Purchase Price Allocation derivante prevalentemente
dall’acquisizione del Gruppo Capitalia (232 milioni), si ottiene un Utile
netto di pertinenza del Gruppo pari a 1,3 miliardi.
Raccordo Capogruppo - Consolidato
Il Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo, incluso l’utile di
periodo, si attesta al 31 dicembre 2010 a 64,3 miliardi, a fronte dei
59,7 miliardi rilevati al 31 dicembre 2009.
Nella tabella che segue si riporta il raccordo fra il patrimonio netto
e l’Utile netto della Capogruppo ed i corrispondenti dati a livello
consolidato.
(milioni di €)
Raccordo Capogruppo - Consolidato
Saldi al 31 dicembre 2010 della Capogruppo
Eccedenze rispetto ai valori di carico:
- società consolidate
- società valutate con il metodo del patrimonio netto
Storno dividendi incassati nel periodo dalla Capogruppo
Altre rettifiche di consolidamento
Saldi al 31 dicembre 2010 di pertinenza del Gruppo
Patrimonio e utili di pertinenza di terzi
Saldi al 31 dicembre 2010 compreso terzi
46
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
PATRIMONIO NETTO
DI CUI: UTILE NETTO
57.771
7.145
7.012
133
(1)
(691)
64.224
3.479
67.703
783
3.320
3.108
212
(2.752)
(28)
1.323
321
1.644
Capital and Value Management
Principi di creazione di valore e
allocazione del capitale
Al fine di creare valore per gli azionisti, le linee guida strategiche
del Gruppo sono volte ad ottimizzare la composizione del proprio
portafoglio di attività. Tale obiettivo è perseguito attraverso il processo
di allocazione del capitale alle differenti linee di business in rapporto
agli specifici profili di rischio e alla capacità di generare extra reddito,
misurato come EVA, il principale indicatore di performance correlato
al TSR (Total Shareholder Return). Lo sviluppo dell’operatività del
Gruppo in ottica di creazione di valore richiede un processo di
allocazione e gestione del capitale disciplinato nelle diverse fasi del
processo di pianificazione e controllo, in cui si articolano:
• la formulazione della proposta di propensione al rischio e degli
obiettivi di patrimonializzazione;
• l’analisi dei rischi associati ai driver del valore e conseguente
allocazione del capitale alle linee di attività ed alle Business Unit;
• l’assegnazione degli obiettivi di performance aggiustate per il
rischio;
• l’analisi dell’impatto sul valore del Gruppo e della creazione di
valore per gli azionisti;
• l’elaborazione e proposta del piano finanziario e della dividend
policy.
Il processo di allocazione del capitale è basato su una logica di
“doppio binario”, considerando sia il capitale economico, misurato
attraverso la completa valutazione dei rischi tramite modelli di
risk management, e sia il capitale regolamentare, quantificato
applicando gli obiettivi interni di capitalizzazione ai requisiti di capitale
regolamentari.
(milioni di €)
EVA per settori di attività
ESERCIZIO
Retail
Corporate Investment Banking (CIB)
Private Banking
Asset Management
Central Eastern Europe (CEE)
Altre componenti1
Totale Gruppo
2010
(232)
(249)
124
217
(15)
(1.937)
(2.092)
2009
228
(259)
143
185
50
(2.339)
(1.992)
Note:
I dati 2009 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni
intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo.
1. Global Banking Services, Corporate Centre, elisioni e rettifiche di consolidamento non attribuite ai
singoli settori di attività.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
47
Relazione sull’andamento della gestione
Risultati del Gruppo (SEGUE)
Capital and Value Management (SEGUE)
Ratio patrimoniali
Il Gruppo gestisce dinamicamente il capitale monitorando i ratio
patrimoniali di vigilanza, anticipando gli opportuni interventi necessari
all’ottenimento degli obiettivi e ottimizzando la composizione
dell’attivo e del patrimonio. La pianificazione ed il monitoraggio si
riferiscono da un lato al patrimonio netto ed alla composizione del
patrimonio di vigilanza (Core Tier 1, Tier 1, Lower e Upper Tier 2 e
Tier 3 Capital) e dall’altro ai Risk Weighted Asset (RWA).
I Risk Weighted Assets per i portafogli gestiti tramite il modello
Advanced, non dipendono solo dal valore nominale degli asset ma
anche dai corrispondenti parametri creditizi. Oltre alle dinamiche
dei volumi, è quindi cruciale il monitoraggio e la previsione
dell’evoluzione della qualità creditizia del portafoglio in funzione dello
scenario macroeconomico (il cosiddetto effetto pro-ciclicità).
Il Core Tier 1 Ratio (Basilea 2) a dicembre 2010 è pari a 8,58%.
Il Tier 1 Ratio e il Total Capital Ratio sono rispettivamente pari a
9,46% e 12,68%.
(milioni di €)
Ratio patrimoniali
DATI AL 31.12.2009
POST
AUMENTO DI
CAPITALE
ANTE
AUMENTO DI
CAPITALE
57.655
43.037
39.006
58.257
42.919
38.288
54.372
39.034
34.435
454.850
12,68%
9,46%
8,58%
452.388
12,88%
9,49%
8,47%
452.388
12,02%
8,63%
7,62%
DATI AL
31.12.2010
Patrimonio di vigilanza1
Patrimonio di base
Core Tier 1 Capital
Totale attività ponderate
per il rischio
Total Capital Ratio
Tier 1 Ratio
Core Tier 1 Ratio2
Note:
I dati 2009 Post Aumento di Capitale considerano l’effetto dell’aumento di capitale annunciato il
29 settembre 2009 e concluso il 24 febbraio 2010.
1. Si ricorda che la Banca d’Italia con provvedimento del 18 maggio 2010 ha emanato nuove
disposizioni di vigilanza sul trattamento delle riserve da rivalutazione relative ai titoli di debito detenuti
nel portafoglio “attività finanziarie disponibili per la vendita” ai fini del calcolo del patrimonio di
vigilanza (filtri prudenziali). In particolare, in alternativa all’integrale deduzione della minusvalenza
netta dal Tier 1 e all’inclusione al 50% della plusvalenza netta nel Tier 2 secondo l’approccio
asimmetrico previgente, è stata riconosciuta la possibilità di neutralizzare completamente le
plusvalenze e le minusvalenze rilevate nelle citate riserve successivamente al 31 dicembre 2009,
limitatamente ai soli titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti
all’Unione Europea. Il Gruppo, comunicando la propria scelta alla Banca d’Italia in data 28 giugno
2010, si è avvalso della citata facoltà, che è stata quindi applicata a partire dal calcolo del patrimonio
di vigilanza riferito al 30 giugno 2010.
2. Incluse le azioni soggette ad usufrutto con Mediobanca e che rappresentano il sottostante ai Cashes.
La recente crisi finanziaria ed economica, iniziata nel 2007, ha
innescato intensi dibattiti circa la necessità di rivedere, in senso
più restrittivo, le regole di misurazione del capitale e dei coefficienti
patrimoniali imposti da Basilea 2. Allo scopo di incrementare la
solidità del settore bancario, il Comitato di Basilea per la Vigilanza
Bancaria ha pubblicato in data 16 dicembre 2010 il pacchetto
della riforma (Basilea 3). La riforma modifica le regole in materia
di adeguatezza patrimoniale e introduce limiti in tema di liquidità,
48
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
raccolta a medio-lungo termine e leverage. Il Comitato di Basilea
ha definito una graduale introduzione delle nuove regole, con
la completa implementazione entro gennaio 2019 e l’entrata in
vigore delle regole a partire da gennaio 2013. La progressiva
implementazione ridurrà l’impatto sull’economia reale di requisiti più
stringenti.
Il patrimonio
Il Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo, incluso l’Utile di
periodo (1.323 milioni), si attesta al 31 dicembre 2010 a 64.224
milioni a fronte dei 59.689 milioni rilevati al 31 dicembre 2009.
Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto del Gruppo fra i
due esercizi è riportato nella nota integrativa, Parte B) dello stato
patrimoniale - Sezione 15 dove sono riportati ulteriori dettagli.
Nella seguente tabella sono evidenziati le principali variazioni
intervenute nel 2010.
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo
Patrimonio netto al 31 dicembre 2009
Aumento di capitale (al netto dei costi capitalizzati)
Canoni di usufrutto di periodo relativi all’operazione c.d. Cashes
Dividendi distribuiti
Differenze di cambio
Variazioni delle riserve di valutazioni “Attività disponibili
per la vendita” e “Copertura dei flussi Finanziari”
Altre variazioni
Utile del periodo
Patrimonio netto al 31 dicembre 2010
(milioni di €)
59.689
3.915
(156)
(550)
600
(652)
55
1.323
64.224
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Si riportano di seguito i risultati del 2010 per settori di attività, che verranno commentati nei capitoli successivi.
Rispetto al 2009, come già detto, la Polonia è considerata all’interno delle rispettive aree di business di riferimento. I conti economici dei
periodi precedenti sono stati ricostruiti per tener conto di tali variazioni di perimetro.
(milioni di €)
Dati di sintesi per settore di attività
CAPOGRUPPO
E ALTRE SOCIETÀ
(INCLUSO
ELISIONI
E RETTIFICHE)
TOTALE
CONSOLIDATO
DI GRUPPO
RETAIL
CORPORATE
& INVESTMENT
BANKING
(CIB)
Dati economici
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
Esercizio 2010
Esercizio 2009
10.023
10.842
10.270
10.840
804
849
834
737
4.652
4.612
(236)
(308)
26.347
27.572
COSTI OPERATIVI
Esercizio 2010
Esercizio 2009
(7.443)
(7.701)
(3.556)
(3.530)
(557)
(563)
(488)
(455)
(2.140)
(1.952)
(1.299)
(1.124)
(15.483)
(15.324)
RISULTATO DI GESTIONE
Esercizio 2010
Esercizio 2009
2.580
3.141
6.714
7.310
247
286
346
282
2.512
2.661
(1.535)
(1.432)
10.864
12.248
UTILE LORDO OPERATIVITÀ CORRENTE
Esercizio 2010
Esercizio 2009
619
1.198
2.715
2.083
234
255
329
291
1.063
911
(2.443)
(1.438)
2.517
3.300
EVA
Esercizio 2010
Esercizio 2009
(232)
228
(249)
(259)
124
143
217
185
(15)
50
(1.937)
(2.339)
(2.092)
(1.992)
Cost/income ratio
Esercizio 2010
Esercizio 2009
74,3%
71,0%
34,6%
32,6%
69,3%
66,3%
58,5%
61,7%
46,0%
42,3%
n.s.
n.s.
58,8%
55,6%
Numero Dipendenti1
al 31 dicembre 2010
al 31 dicembre 2009
62.216
63.821
16.473
16.975
3.074
3.064
1.889
1.960
51.617
52.390
26.740
26.852
162.009
165.062
PRIVATE
BANKING
ASSET
MANAGEMENT
CENTRAL
EASTERN
EUROPE
(CEE)
Note:
I dati 2009 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo EVA.
1. “Full time equivalent”. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
49
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Retail
IN BREVE
Raccolta da Clientela
(milioni di €)
Austria
22.550
Margine di intermediazione (milioni di €)
10.023
Polonia
112.728
2.
Crediti su Depositi v/clientela
Germania
G
e
331.773
+97,3%
Italia
118.383
383
Dipendenti
62.216
Introduzione
La Strategic Business Area Retail1 di UniCredit Group ha l’obiettivo primario di consentire ai singoli individui, alle famiglie e alle
piccole imprese di soddisfare le loro esigenze finanziarie offrendo loro una gamma completa di prodotti e servizi affidabili e di
elevata qualità ad un prezzo concorrenziale.
Il perimetro della SBA Retail, fino al 31 ottobre includeva, le seguenti business line:
• le tre banche Retail italiane, UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma e Banco di Sicilia;
• il Retail Network di UniCredit Bank AG in Germania e di UniCredit Bank Austria in Austria;
• il Retail Network di Bank Pekao in Polonia;
• UniCredit Family Financing Bank2;
• FinecoBank in Italia, DAB Bank in Germania e DAT Bank in Austria3.
Nel 2010 la SBA Retail è stata impegnata in una serie di attività finalizzate alla realizzazione del progetto “Insieme per i clienti”,
che mira a migliorare la relazione con i clienti unificando l’offerta commerciale e i modelli di servizio, a ridurre i tempi di risposta
grazie alla revisione del modello di deleghe creditizie e a ridurre i costi attraverso la riorganizzazione della rete distributiva italiana.
Tale progetto, a partire da novembre, ha portato alla creazione di una banca unica attraverso la fusione di diverse aziende del
Gruppo. UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia e UniCredit Family Financing Bank sono state oggetto di fusione
per incorporazione nella Capogruppo.
La SBA Retail si avvale anche del supporto di una struttura di marketing cross country, che definisce le strategie di marketing per
i diversi segmenti di clientela e per i diversi canali e si propone di offrire ai propri clienti i migliori prodotti e servizi grazie ad un
approccio globale e alla condivisione di esperienze tra i vari paesi. I principali punti di forza del Gruppo nel Retail banking sono
l’esperienza del proprio personale, la centralità della soddisfazione del cliente e la presenza internazionale.
1. Nell’introduzione sono elencate le principali business line che compongono il perimetro della “Strategic Business Area Retail”, chiamata anche SBA Retail, oltre ad una breve descrizione della sua
mission e dei suoi principali punti di forza.
2. Società specializzata nel business del credito al consumo e dei mutui residenziali, che supporta le banche Retail con soluzioni in grado di rispondere alle molteplici esigenze di finanziamento delle
famiglie.
3. Banche del Gruppo che offrono i servizi bancari e d’investimento delle banche tradizionali, differenziandosi per la specializzazione nel business del trading online e per una spiccata vocazione
all’innovazione tecnologica.
50
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Performance finanziaria
Nel 2010 la SBA Retail ha registrato un margine d’intermediazione
di 10.023 milioni, con un calo rispetto all’anno precedente
(-7,6%) riconducibile esclusivamente alla contrazione del margine
d’interesse.
Il margine d’interesse, infatti, ha registrato una performance negativa,
a causa del trend sfavorevole dei tassi che ha portato l’Euribor ai minimi
storici (l’Euribor a un mese nel 2010 ha registrato una diminuzione
media di 35 punti base rispetto al 2009). Questo fenomeno di
progressiva riduzione dei tassi di mercato, cominciato negli ultimi mesi
del 2008, ha condizionato negativamente la redditività della SBA Retail.
Inoltre le misure riguardanti l’abolizione della commissione di massimo
scoperto in Italia a partire dal secondo semestre 2009 hanno contribuito
alla contrazione del margine d’interesse sugli impieghi.
Sul versante commissioni, invece, la SBA Retail ha registrato
una crescita nel 2010 rispetto all’anno precedente, riconducibile
alle commissioni legate alla vendita di prodotti d’investimento e di
bancassicurazione (soprattutto ramo danni legate all’incremento
delle nuove erogazioni di mutui), che hanno confermato un elevato
livello di produttività nonostante l’impatto sulla rete distributiva
delle attività legate al progetto “Insieme per i clienti”.
(milioni di €)
Conto economico
ESERCIZIO
RETAIL
Margine di intermediazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Rettifiche nette su crediti
Utile lordo operatività corrente
2010
2009
VARIAZIONE
%
10.023
(7.443)
2.580
(1.778)
619
10.842
(7.701)
3.141
(1.767)
1.198
- 7,6%
- 3,3%
- 17,9%
+ 0,6%
- 48,4%
3° TRIM
VARIAZIONE
% SU
3° TRIM ‘10
2009
4° TRIM
2.415
(1.865)
551
(368)
173
+ 4,9%
- 4,2%
+ 35,7%
+ 17,9%
- 14,0%
2.542
(1.879)
664
(339)
305
2010
4° TRIM
2.533
(1.786)
747
(435)
149
(milioni di €)
Stato patrimoniale
CONSISTENZE AL
RETAIL
Crediti verso clientela
Raccolta da clientela (incluso titoli)
Totale RWA
RWA per rischio di credito
VARIAZIONE SU DIC ‘09
31.12.2010
30.09.2010
31.12.2009
ASSOLUTA
%
171.348
188.232
77.932
61.958
173.411
239.105
79.051
65.227
175.250
245.570
75.014
60.168
- 3.903
- 57.338
2.918
1.789
- 2,2%
- 23,3%
+ 3,9%
+ 3,0%
(milioni di €)
Totale prestiti e depositi per paese
CREDITI VERSO CLIENTELA
RETAIL
Italia
Germania
Austria
Polonia
Totale
31.12.2010
31.12.2009
VARIAZIONE
%
111.081
31.788
19.954
8.524
171.348
114.547
34.091
19.191
7.422
175.250
- 3,0%
- 6,8%
+ 4,0%
+ 14,8%
- 2,2%
DEBITI VERSO CLIENTELA E TITOLI
31.12.2010
31.12.2009
VARIAZIONE
%
123.625
30.021
21.545
13.041
188.232
181.179
30.234
22.126
12.031
245.570
- 31,8%
- 0,7%
- 2,6%
+ 8,4%
- 23,3%
Principali indicatori
ESERCIZIO
RETAIL
EVA (milioni di €)
Capitale assorbito (milioni di €)
RARORAC
Margine Intermediazione/RWA (media)
Cost/income
Costo del rischio
VARIAZIONE
2010
2009
ASSOLUTA
%
(232)
5.507
-4,21%
13,06%
74,3%
1,02%
228
5.310
4,30%
13,74%
71,0%
0,98%
- 460
196
n.s.
- 68pb
323pb
4pb
- 201,5%
+ 3,7%
Personale
DATI AL
RETAIL
Dipendenti (numero "Full Time Equivalent")
VARIAZIONE SU DIC ‘09
31.12.2010
30.09.2010
31.12.2009
ASSOLUTA
%
62.216
62.045
63.821
-1.605
- 2,5%
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
51
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Retail (SEGUE)
Un importante contributo all’incremento delle commissioni è arrivato
dalla commissione per la messa a disposizione fondi che, da luglio
2009, come previsto dal cosiddetto “decreto anticrisi”, ha sostituito il
precedente metodo di calcolo comunemente definito “commissione di
massimo scoperto”, che nel primo semestre 2009 era contabilizzato
nel margine d’interesse. Le commissioni sono state parzialmente
controbilanciate dalla valutazione al fair value dei derivati di copertura
delle cartolarizzazioni, legata al più elevato livello di estinzioni
anticipate sul portafoglio dei mutui a tasso fisso rispetto a quello
sottostante i derivati.
Nel 2010 i costi operativi si sono attestati a 7.443 milioni, con una
diminuzione del 3,3% rispetto al 2009. Tale variazione è l’effetto
combinato della dinamica delle spese del personale e delle altre spese
amministrative che hanno beneficiato delle azioni avviate già da tempo
volte ad una riduzione strutturale dei costi. Le spese per il personale
sono diminuite soprattutto sulla componente fissa per effetto del
rilevante ridimensionamento dell’organico iniziato nel 2009. Il numero
di FTE4 della SBA Retail al 31 dicembre 2010 è diminuito di 1.605
unità (-2,5%), rispetto a fine 2009, concentrate in Italia. Al netto dei
627 FTE della società UniCredit Direct Services Gmbh5 conferiti alla
SBA Retail il calo effettivo sarebbe stato di 2.232. Le azioni volte al
contenimento strutturale dei costi hanno comportato una riduzione
delle altre spese amministrative, soprattutto in Italia, in particolare
sulle spese d’information & communication technology, su spese di
rappresentanza e di viaggio e sulle altre spese di funzionamento.
Le dinamiche evidenziate dal margine d’intermediazione e dai costi
operativi hanno determinato una flessione del 17,9% del risultato
di gestione nel 2010 che si è attestato a 2.580 milioni contro i
3.141 milioni del 2009. Nonostante gli sforzi volti al contenimento
dei costi, il cost/income ratio (rapporto tra costi operativi e
margine d’intermediazione), a dicembre 2010, ha fatto registrare un
peggioramento (74,3% rispetto al 71,0% del 2009) per effetto della
peggiore dinamica dei ricavi.
Le rettifiche nette su crediti della SBA Retail nel 2010
corrispondono complessivamente a 1.778 milioni in linea rispetto
all’anno precedente (+0,6%). Tali rettifiche, hanno generato un
costo del rischio annualizzato di 102 punti base, in aumento di 4
punti rispetto all’anno precedente. Tale incremento, in Italia è stato
condizionato dalla contrazione dei volumi di crediti alla clientela,
dall’impatto sul time value della dinamica dei tassi concentrato
nell’ultimo trimestre e dai costi derivanti dall’operazione
straordinaria “Insieme per i clienti”. Austria e Germania proseguono
il miglioramento del costo del rischio per effetto delle azioni messe
in atto. La Polonia, che rappresenta il 5% sul totale della divisione,
mostra una crescita più elevata anche per il diverso mix di prodotti
(alta concentrazione del credito al consumo).
La SBA Retail nel 2010 ha raggiunto un utile lordo
4. FTE - Full Time Equivalents.
5. Call center del Gruppo UniCredit a supporto del settore di attività retail in Germania.
52
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
dell’operatività corrente pari a 619 milioni in calo rispetto ai
1.198 milioni del 2009 (-48,4%).
Nel quarto trimestre 2010, il margine d’intermediazione ha registrato
un aumento rispetto al terzo trimestre grazie all’effetto combinato
della crescita del margine d’interesse (l’Euribor a un mese nel quarto
trimestre ha registrato un incremento medio di 20 punti base rispetto
al terzo trimestre) e delle commissioni legate alla ripresa delle attività
di gestione e intermediazione del risparmio e della nuova produzione
di mutui e crediti al consumo dopo la stagionalità del terzo trimestre.
I costi hanno confermato il trend di riduzione strutturale. L’effetto
combinato della dinamica dei ricavi e dei costi ha portato ad un
incremento del risultato di gestione superiore al 35%. Tale risultato è
stato parzialmente controbilanciato dalle rettifiche su crediti attuate
nel quarto trimestre per 435 milioni (+17,9%). L’aumento è dovuto
all’impatto della dinamica dei tassi d’interesse sul time value e alla
già citata operazione “Insieme per i clienti”. L’utile lordo, nel quarto
trimestre 2010, si è attestato a 149 milioni, in calo (-14%) rispetto
al trimestre precedente, a causa dei costi d’integrazione accantonati
in Italia per finanziare il piano esodi concordato con le associazioni
sindacali a valere nei prossimi anni. Al netto di tale accantonamento,
infatti, la SBA Retail avrebbe chiuso con un utile lordo di 274 milioni, in
deciso aumento rispetto al trimestre precedente.
La SBA Retail, a fine dicembre 2010, ha totalizzato 171,3 miliardi
di crediti verso la clientela, con una contrazione di 3,9 miliardi
rispetto a dicembre 2009 (-2,2%). Tale riduzione, concentrata in
Italia e Germania, è stata solo parzialmente compensata dal trend in
controtendenza in Austria e in Polonia.
Lo stock della raccolta da clientela della SBA Retail, rappresentata
dai depositi e dai titoli in circolazione, a fine dicembre 2010
ammonta a 188,2 miliardi, con un calo di 57 miliardi rispetto a
dicembre 2009 (-23,3%) ascrivibile alla cancellazione, seguita
all’operazione “Insieme per i clienti”, dei titoli emessi nei confronti
della Holding. La raccolta diretta da clientela, di 176 miliardi,
ha registrato, invece, un calo di 5,9 miliardi rispetto a dicembre
2009. Al netto della dinamica riguardante le obbligazioni utilizzate
per finanziare lo stock dei mutui e dei prestiti personali derivanti
dalle banche commerciali, il decremento effettivo dei depositi da
clientela è stato di 3,6 miliardi. Tale diminuzione è da ascrivere alla
contrazione dei depositi a termine da clientela in Italia, parzialmente
controbilanciata dalla crescita registrata in Polonia.
La SBA Retail ha registrato a fine dicembre un valore di 77,9 miliardi
di RWA, con un incremento pari a 2,9 miliardi rispetto al valore
di fine dicembre 2009 (+3,9%), ascrivibile all’Austria provocato
dall’esposizione di parte del portafoglio crediti alle oscillazioni del
mercato dei cambi. Al netto della dinamica dell’Austria gli RWA
avrebbero registrato una riduzione beneficiando della contrazione dei
volumi dei crediti in Italia.
Linee di business per attività, area geografica, società
Sintesi dei progetti 2010
Attività Finanziarie della Clientela1
Totale Prestiti alla Clientela
(dicembre 2010, miliardi di €)
(dicembre 2010, miliardi di €)
2632
111
Altro
Raccolta Diretta
Risparmio Gestito
Risparmio
Amministrato
Parte del totale
97
13
SB M/L termine
14
SB breve termine
Credito al consumo
15
9
80
77
85
30
21
25
Mutui a famiglie
consumatrici
39
22
9
16
60
13
32
1,4
11
0,8
20
3
0,5
2
13
2
18
8
0,3
1,3
3
7
ITALIA
GERMANIA
AUSTRIA
POLONIA
67%
19%
10%
4%
Parte del totale
5
ITALIA
GERMANIA
AUSTRIA
POLONIA
65%
19%
11%
5%
0,8
0,5
0,6
1. Dati comprensivi degli asset di Fineco Bank in Italia, DAB Group in Germania.
2. Dati della nuova rete commerciale, netto Enti.
I due grafici mostrano il contributo dei quattro paesi alla composizione
delle attività finanziarie e degli impieghi della SBA Retail suddivisi
per tipologia di prodotto. A fine dicembre 2010, al totale di attività
finanziarie della clientela di 395 miliardi, l’Italia contribuisce per il
67%, la Germania per il 19%, l’Austria per il 10% e la Polonia per il
4%. In Italia e Germania si registra una penetrazione della raccolta
indiretta superiore al 60%, mentre negli altri paesi, caratterizzati
da percentuali più elevate di depositi di risparmio, il suo peso è
rispettivamente del 43% in Austria e del 21% in Polonia.
satisfaction. Il TRI*M index a dicembre 2010 ha registrato un valore
di 61 con un miglioramento di 3 punti rispetto a dicembre 2009,
proseguendo il trend di crescita che ha caratterizzato il 2009.
È stato inoltre registrato un calo dei reclami Q488 e dei reclami scritti
con una riduzione del volume degli esborsi, rispettivamente del 22%
e del 36% rispetto allo stesso periodo del 2009.
Retail Network Italia
Al fine di razionalizzare le attività di banca multicanale e di
semplificare l’operatività della clientela per incrementarne la
fidelizzazione e ampliare l’offerta commerciale, sono state offerte
diverse nuove soluzioni. È stata completata l’integrazione tra
Canali Diretti (es. Contact Center, Banca Via Internet, Sito Pubblico
UniCredit, ATM) e sistemi di CRM per dare maggiore efficacia
all’azione di vendita e soddisfare al meglio le esigenze della
clientela. È stata, inoltre, creata una nuova piattaforma mobile
banking con la quale i clienti possono operare attraverso i principali
apparecchi (iPhone, BlackBerry e Smartphone). Sono state realizzate
nuove soluzioni Internet Banking tra cui la firma elettronica per
sottoscrivere on-line alcuni prodotti e servizi, il pagamento on-line dei
contributi INPS e il lancio di una sezione dedicata alle donazioni per
le esigenze del mondo No profit.
In ambito customer satisfaction sono proseguite le attività già
esistenti (TRI*M6 Index, Mystery Shopping7, Gestione dei Reclami,
Qualità Operativa) volte a rafforzare i risultati in termini di customer
Nel segmento Mass Market è stato attuato un piano di revisione
della gamma dei conti Genius, per rinnovare e razionalizzare le
Al totale di prestiti alla clientela di circa 171 miliardi, l’Italia
contribuisce per il 65%, la Germania per il 19%, l’Austria per il 11%
e la Polonia per il restante 5%. Anche il mix è differente nei quattro
paesi. I mutui ipotecari per l’acquisto della casa rappresentano
ovunque il prodotto prevalente con una penetrazione media del 56%.
Nel credito al consumo l’Italia contribuisce per il 69% ai
13,6 miliardi di finanziamenti totali. Infine, l’Italia contribuisce
all’89% dei prestiti a breve termine alle piccole imprese.
6. L’Indice TRI*M misura il livello di fidelizzazione della clientela attraverso una sommatoria ponderata di valutazioni che gli intervistati danno della Società in base a 4 principali indici di fidelizzazione,
due dei quali sono legati al grado di soddisfazione (soddisfazione complessiva e raccomandabilità) mentre gli altri due misurano la fedeltà (probabilità di acquisti ripetuti e vantaggio sulla
concorrenza).
7. Il Mystery Shopping è un’attività volta esaminare la qualità del modello di servizio delle agenzie fin dal primo contatto del potenziale cliente per verificare la capacità di conquistare i non clienti .
L’attività è svolta da un consulente esterno che indossa i panni di un potenziale cliente interessato a conoscere i servizi e prodotti del Gruppo per valutare l’opportunità di aprire un nuovo rapporto.
Il Mystery Shopper concentra la sua attenzione sulle aree di accoglienza, consulenza e orientamento al cliente.
8. “Q” sta per qualità operativa e “48” per impegno formale a risolvere in 48 ore errori, ritardi o malfunzionamenti sollevati verbalmente dai clienti.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
53
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Retail (SEGUE)
caratteristiche ed i contenuti dei conti correnti dedicati ai clienti
privati, con l’obiettivo di migliorare la copertura dei loro bisogni,
semplificando i servizi offerti e valorizzando i canali diretti.
Il rinnovo della gamma è stato supportato da una comunicazione
focalizzata sul brand Genius, storicamente associato alla gamma
di conti correnti UniCredit, con un approccio innovativo che
mirava a mettere in evidenza la capacità di rispondere allo stile
di vita e ai bisogni dei diversi target di clientela. È stata lanciata
la nuova “Genius Card Nectar”, la prima carta prepagata in
Italia che partecipa al programma fedeltà Nectar, che consente
di accumulare punti per gli acquisiti effettuati in più di 5.000
punti vendita retail. Il lancio del prodotto è stato abbinato ad
una campagna di comunicazione dedicata, attraverso la stampa
periodica e una selezione di siti internet, volta a valorizzare la
partnership tra UniCredit e Nectar.
Il segmento Personal Banking per consolidare la relazione con
i clienti ha introdotto il servizio di consulenza “Pioneer Idee di
Investimento” che mira a proporre ai clienti fondi segnalati da
Pioneer al fine di ampliare la diversificazione del portafoglio e
cogliere le opportunità offerte dal trend di mercato. Al fine di trovare
un giusto equilibrio tra la qualità del servizio di consulenza e la
necessità di ottimizzare il cost-to-serve è stato rivisto l’approccio
alla clientela Retail, attraverso una ridefinizione delle soglie di
segmentazione. In particolare la clientela Personal Banking è stata
divisa in due fasce affidate a due tipologie di consulenti. I consulenti
Personal Banking, che hanno l’obiettivo di gestire i bisogni finanziari
dei propri clienti cercando di aumentarne lo share of wallet e di
sviluppare l’acquisizione di nuova clientela tramite i referral, e i
consulenti smart affluent, che devono curare la crescita e lo sviluppo
dei clienti con elevato potenziale al fine di traghettarli al Personal
Banking.
Per quanto riguarda i risultati commerciali, nel 2010 la rete
ha conseguito 24 miliardi di vendite di prodotti d’investimento,
grazie al forte contributo del collocamento di obbligazioni e dei
prodotti di bancassicurazione, con un passo giornaliero di vendita
che si mantiene in linea con i valori elevati registrati nel 2009,
nonostante l’impatto sulla rete del progetto “Insieme per i clienti”.
La raccolta netta gestita ha registrato un risultato positivo di 1,3
miliardi (4,4% dello stock), sostenuta soprattutto dal collocamento
di UniGarantito, prodotto assicurativo a capitale garantito con
circa 3 miliardi di polizze vendute. Il flusso netto delle attività
finanziarie della clientela ha registrato un leggero calo (-0,5%
dello stock), per effetto di una forte riduzione della raccolta a
termine compensata dal buon andamento della raccolta a vista,
dei bond di Gruppo e della raccolta netta gestita. Sono proseguite,
inoltre, le attività finalizzate al cross-selling che hanno consentito
di confermare il BIS Index9 sui clienti privati e di registrare un
miglioramento sui clienti imprese.
Per il segmento Small Business nel 2010 è stato completato
il progetto “Big in Business”, ideato per contribuire al
miglioramento della qualità del servizio offerto ai clienti piccole
imprese. Il progetto mirava ad individuare le problematiche
operative più diffuse per trovare soluzioni ad hoc, a sviluppare
la condivisione delle esperienze professionali di successo e a
diffondere le logiche dei modelli di servizio. Per il sottosegmento
Business Easy (dedicato alle microimprese e lavoratori autonomi)
è stato sviluppato un canale remoto dedicato ed uno strumento
finalizzato a supportare i consulenti nelle attività di cross selling.
È stata lanciata l’iniziativa “Valore Professioni” che mira a
sostenere il mondo delle libere professioni con un plafond di 500
milioni e un’intera gamma di prodotti dedicati. È stata realizzata
una linea di credito dedicata a finanziare i sistemi fotovoltaici per
supportare lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile.
Sul piano istituzionale Retail Network Italy ha confermato la sua
attenzione al segmento piccole imprese attraverso l’organizzazione
di eventi dedicati. La settima edizione del “Rapporto UniCredit
sulle Piccole Imprese”, presentata a Roma a dicembre 2010, oltre
a rinnovare l’indagine sul clima di fiducia delle piccole imprese,
è stato dedicato all’analisi delle caratteristiche delle imprese
internazionalizzate.
È continuata l’attività di sostegno a favore delle piccole imprese
attraverso l’erogazione di circa 10 miliardi di nuovi finanziamenti,
pari ad oltre 173.000 pratiche, con un tasso d’accettazione delle
domande di finanziamento del 78%. In particolare, nell’ambito del
progetto “Impresa Italia10”, nel 2010, sono stati erogati più di
1 miliardo di nuovi finanziamenti (compresi nuovi accordati e rinnovi
con aumento a breve termine) per 14.744 pratiche, che portano
a 2 miliardi erogati dall’avvio del progetto. Inoltre nell’ambito
dell’iniziativa “SOS Impresa Italia11” dalla data del lancio sono state
supportate circa 30 mila piccole imprese nella regolarizzazione della
loro posizione creditizia, di cui 20 mila imprese con 2,5 miliardi di
nuovi finanziamenti.
Retail Network Germania
Il segmento Mass Market ha continuato a focalizzarsi sulla
crescita del business dei finanziamenti, supportandola con
diverse iniziative commerciali focalizzate su un pricing molto
attraente in un contesto caratterizzato da un’elevata concorrenza
9. BIS sta per Indice Bisogni Soddisfatti. L’indice BIS è un indicatore che misura il numero di bisogni soddisfatti dei clienti attraverso i prodotti venduti.
10. Progetto lanciato ad inizio 2008 che ha previsto lo stanziamento di un plafond aggiuntivo a sostegno delle imprese, veicolato sul territorio attraverso associazioni di categoria e Confidi, per
garantire afflusso di risorse in un momento di crisi di liquidità dei mercati.
11. Iniziativa partita da un accordo firmato nel settembre 2009 con le associazioni d’artigiani e commercianti, con l’obiettivo di salvare dalla crisi le imprese strutturalmente sane che stavano vivendo
un periodo di difficoltà, attraverso strumenti finanziari innovativi (ad esempio, l’estensione dei piani di rimborso o la sospensione temporanea delle rate, ecc.).
54
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
sul prezzo. In particolare gli sforzi della rete commerciale sono
stati rifocalizzati sui mutui registrando una notevole crescita in
termini di nuova produzione. È stato rilanciato il canale online
per la vendita di crediti al consumo con l’introduzione di un
attraente pricing basato sul reddito. Le attività di cross-selling si
sono focalizzate sul processo di consulenza basato sui bisogni
lungo le diverse fasi del ciclo di vita dei clienti. I “Wüstenrot”,
prodotti di risparmio legati ai mutui residenziali, hanno registrato
una crescita significativa delle vendite. Tutti gli sforzi commerciali
sono stati supportati da diverse iniziative di comunicazione su
POS, mailing e spot radio focalizzate sull’elevata qualità della
consulenza di UniCredit Bank AG per la quale ha vinto diversi
premi nel 2010.
Il segmento Personal Banking ha continuato a focalizzare le
attività di vendita principalmente su soluzioni gestite attraverso il
suo prodotto guida “HVB VermögensDepot privat”. Tale prodotto
innovativo mira a soddisfare i bisogni dei clienti combinando
il know how della banca nell’asset allocation insieme ad un
frequente controllo personalizzato della performance. I fondi
a capitale garantito, realizzati in collaborazione con Pioneer,
hanno ampliato la gamma prodotti. La revisione del modello del
business di bancassurance grazie ai notevoli investimenti volti alla
qualificazione professionale dei consulenti è riuscito a migliorare
il processo di vendita di UniCredit Bank AG nell’offerta dei prodotti
assicurativi con conseguente crescita dei ricavi superiore al 20%.
È proseguita l’attività volta ad una maggiore efficienza nella
segmentazione della clientela. I clienti che mostravano di avere i
requisiti di elevato standing sono stati offerti alla divisione Private
Banking al fine di soddisfare al meglio i loro bisogni. Dopo un 2009
condizionato dalle conseguenze della crisi finanziaria nel 2010 è
cresciuta la richiesta di consulenza finanziaria spinta dal timore
in merito all’incertezza della ripresa economica e ai rischi legati
all’inflazione e al debito sovrano di alcuni paesi europei. Per andare
incontro a tale richiesta sono stati organizzati 300 eventi locali su
tematiche finanziarie che hanno riscontrato un’ampia adesione da
parte del pubblico.
Il segmento Small Business ha aiutato i propri clienti a
beneficiare della ripresa economica fornendo loro finanziamenti
per la liquidità e per gli investimenti. UniCredit Bank AG
ha continuato a focalizzarsi sul business dei prodotti di
finanziamento attraverso l’iniziativa “HVB InvestKredit” che
offriva un attraente rendimento del 4,99% per i finanziamenti
finalizzati ad investimenti a medio lungo termine. È proseguita la
campagna di qualificazione dei consulenti per gestire al meglio i
finanziamenti garantiti dallo stato “Sonderkredite” a beneficio
dei propri clienti con conseguente incremento dei volumi di
nuova produzione. UniCredit Bank AG ha continuato a puntare
su “Konto4Business”, il conto modulare a valore aggiunto che
fornisce interessanti servizi in collaborazione con Deutsche Post
e Creditreform che ha permesso di aumentare l’acquisizione dei
clienti. UniCredit Bank AG ha continuato a puntare su “Business
Dialog” strumento di consulenza sugli investimenti utilizzato per
la sfera privata degli imprenditori facendo leva sul supporto degli
specialisti d’investimenti della SBA Retail.
Retail Network Austria
Nel segmento Mass Market, UniCredit Bank Austria ha ampliato
la gamma d’offerta delle carte di credito e ha rivisto i costi e le
ricariche delle carte esistenti. Ha lanciato inoltre una nuova Carta
Platinum e diverse carte Gold che hanno riscontrato il gradimento
da parte di 27 mila clienti. È stata lanciata l’iniziativa commerciale
“Herbstschwerpunkt” attraverso la quale i consulenti hanno
contattato i clienti che nel corso dell’anno hanno manifestato
interesse nei confronti dei prodotti UniCredit Bank Austria. È stata
infine completata l’attività di revisione dei portafogli dei consulenti,
con più di 43.000 clienti Mass Market trasferiti sotto la responsabilità
di consulenti dedicati, migliorando ulteriormente la qualità dei
portafogli.
Nel segmento Personal Banking, UniCredit Bank Austria ha
continuato a mirare all’obiettivo di diventare la prima banca
di riferimento per i clienti affluent in Austria. Il 2010 è stato
contraddistinto dal programma di formazione esteso a tutti i
consulenti affluent “Solutions4Affluents” che mira a diffondere
un metodo di consulenza basato sui bisogni dei clienti al
fine di aumentare la customer satisfaction e di promuovere
la segnalazione di nuovi clienti. Sono state lanciate diverse
campagne CRM dedicate ai clienti affluent e report commerciali
volti a monitorare che ciascun cliente affluent venga contattato
almeno una volta l’anno per un check-up meeting dedicato. Tali
iniziative hanno consentito di incontrare il 70% dei clienti affluent
nel 2010 per un check up finalizzato ad analizzare la situazione
dei clienti affluent e verificare l’opportunità di modificare la
diversificazione del suo portafoglio. In collaborazione con
Frankfurt School of Finance and Management, UniCredit Bank
Austria ha offerto la possibilità ai propri consulenti affluent di
qualificarsi come “certified securities advisor” al fine di garantire
il know-how dei consulenti nei prodotti e nei mercati. Inoltre nel
2010 c’è stato un programma speciale di formazione dedicata al
business bancassurance. Nel 2010 il 62% dei consulenti affluent
ha ottenuto la certificazione come securities specialist (esame
di certificazione delle competenze in materia di gestione del
risparmio).
UniCredit Bank Austria ha basato la sua gamma d’offerta su una
linea di prodotti scelta con particolare attenzione alla protezione del
capitale dei clienti dagli impatti della crisi dei mercati finanziari. Ha
introdotto tre nuovi fondi Pioneer che hanno registrato più di 400
milioni di volumi di vendita. Il fondo aperto “Real Invest Austria”,
che investe in proprietà immobiliari austriache, ha continuato ad
essere ben accolto dai clienti registrando 300 milioni di vendite nette.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
55
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Retail (SEGUE)
Per andare incontro al desiderio di maggiori guadagni da parte dei
clienti UniCredit Bank Austria ha emesso diversi bond (strutturati,
corporate, e propri) con caratteristiche di semplicità e trasparenza. Sul
versante dei prodotti di bancassicurazione a premio unico nel 2010
UniCredit Bank Austria ha focalizzato la propria offerta su prodotti a
capitale garantito in risposta al bisogno d’investimenti sicuri da parte
dei clienti che hanno registrato 9.000 nuovi contratti nel 2010. Sul
versante dei prodotti assicurativi a premio ricorrente UniCredit Bank
Austria ha offerto alcuni prodotti tradizionali e pensionistici che hanno
registrato 33.000 contratti.
Il segmento Small Business in UniCredit Bank Austria si è
focalizzato sul miglioramento delle capacità di consulenza e del livello
di servizio per aumentare la soddisfazione dei clienti. Il risultato di tali
sforzi è dimostrato dall’incremento del TRI*M Index dell’11%.
Il programma di formazione “Solutions4SmallBusiness” dedicato
ai consulenti Small Business ha contribuito ad aumentare la
qualità del servizio ai clienti e la reputazione dal Gruppo. Il calo
dei volumi di finanziamenti registrato nel 2009 è stato interrotto
negli ultimi mesi del 2010 grazie soprattutto ai finanziamenti
garantiti. Le attività di gestione del risparmio dedicate alla sfera
privata degli imprenditori hanno portato ad un incremento del 10%
delle attività finanziarie. Le statistiche ufficiali relative ai fallimenti
mostrano, nel 2010, un calo dell’8% in Austria, che potrebbe
comportare una riduzione del costo del rischio. UniCredit Bank
Austria assiste le piccole imprese anche in situazioni di difficoltà.
UniCredit Bank Austria ha organizzato dodici iniziative “Small
Business-Info-Days” in tutte le regioni dell’Austria. Tali eventi
sono stati organizzati anche grazie al supporto delle agenzie di
promozione nazionale e regionale, delle camere di commercio e
delle associazioni di garanzia.
Retail Network Polonia
Nel segmento Mass Market, Bank Pekao ha continuato con successo
ad incrementare le vendite di conti correnti beneficiando della gamma
“Eurokonto” (crescita netta di 130.000 conti). Circa il 50% dei
nuovi conti è stato sottoscritto dai clienti del segmento giovani (con
età inferiore a 30 anni), al quale sono state dedicate diverse attività
commerciali. Il 2010 è stato anche caratterizzato dallo sviluppo
delle carte di credito (i.e. sono state lanciate le carte con tecnologia
PayPass) e dalla promozione dei pagamenti cashless. Le iniziative
commerciali volte a promuovere l’utilizzo delle carte hanno portato un
incremento dell’14% delle transazioni sui terminali POS.
Bank Pekao ha lanciato e implementato il modello di servizio per il
segmento Personal Banking. Il nuovo modello di servizio è basato
sull’analisi individuale della situazione finanziaria dei clienti attraverso
l’utilizzo di strumenti professionali innovativi come “Investment
Navigator”, che aiuta i clienti a scegliere i prodotti d’investimento
ottimali ed a monitorare l’evoluzione degli stessi. La maggior parte
dei consulenti ha partecipato ad un programma di formazione molto
impegnativo che continuerà anche nella prima metà del 2011.
Bank Pekao ha registrato un incremento significativo nell’attività di
finanziamento ai clienti privati focalizzando l’attività commerciale
sui mutui e sui finanziamenti per cassa. Le vendite di mutui sono
aumentate del 62% rispetto al 2009 raddoppiando la quota di mercato
in tale business dall’8,4% di dicembre 2009 al 18,2% di dicembre
2010. Le vendite dei finanziamenti per cassa nel 2010 sono cresciute
del 12,7% mentre lo stock è cresciuto del 6,3%. Nell’area dei
prodotti d’investimento Bank Pekao ha registrato 1,18 miliardi di fondi
mantenendo la leadership in Polonia con il 17% di quota di mercato.
Per il segmento Small Business è stato un anno di cambiamenti.
Per incrementare la qualità del servizio ai clienti sono stati aperti 63
centri specializzati, dove consulenti dedicati sono pronti a realizzare i
progetti più avanzati dei clienti. È stato lanciato un ampio programma
di formazione dedicato allo sviluppo manageriale e alle competenze
dei consulenti Small Business al quale hanno partecipato 500
persone. Il segmento Small Business ha registrato un’inversione del
trend dei finanziamenti nel 2010. Nel 2010 le nuove erogazioni di
finanziamenti sono state di 750 milioni con una crescita del 74%
rispetto al 2009, con un incremento dello stock del 12%.
Bank Pekao ha continuato a registrare una crescita nel numero di
clienti Internet banking grazie ai prodotti guida: “Pekao24” per
i clienti privati, che ha raggiunto 1,71 milioni di clienti (+23%),
supportato dal lancio della nuova versione della piattaforma Internet
banking, e “Pekao24Firma” per i clienti Small Business, che ha
raggiunto 155.560 clienti. Bank Pekao ha continuato ad investire
nei canali alternativi con il lancio del servizio “Pekao24 mobile
banking”, che offre ai clienti che hanno aderito al servizio Internet
Banking, la possibilità di eseguire un’ampia gamma operazioni
tramite telefono cellulare.
Family Financing
In termini d’innovazione di prodotto, è stato rilanciato il
prodotto mutui attraverso un riposizionamento commerciale e
un’importante campagna di comunicazione. In particolare è stata
arricchita la gamma mutui con due nuovi prodotti: il “Mutuo
Opzione Sicura” e il “Mutuo Salva Rata”.
Il primo prodotto abbina la convenienza del tasso variabile
alla protezione garantita attraverso la possibilità di passare ad
un tasso fisso o di allungare la durata. Inoltre garantisce una
maggiore sicurezza nel tempo grazie al servizio di consulenza
post vendita “Tagliando”12. Tale prodotto è stato supportato da
12. Tale servizio consiste in una comunicazione ufficiale inviata al cliente annualmente (“tagliando ordinario”), per consentirgli di verificare costantemente la convenienza del mutuo e la sostenibilità
della propria rata, o al verificarsi di particolari eventi che possano mettere in discussione la sostenibilità della rata (“tagliando straordinario”).
56
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
un’intensa campagna pubblicitaria sui principali media (on air,
televisione, radio e internet) focalizzata sulla sostenibilità delle
rate e sulla distintività del servizio di consulenza. Il Mutuo Salva
Rata invece consente al cliente di godere dei vantaggi di un
tasso variabile con la certezza di una rata che non salirà mai
oltre un importo definito alla sottoscrizione. In ambito crediti
personali è stato lanciato il “Prestito Dynamic”, prodotto
innovativo con caratteristiche d’elevata flessibilità (es. salto
rata o cambio rata). Sul versante delle carte di credito è stata
ulteriormente sviluppata l’offerta commerciale sul canale non
banking, mediante una gamma diversificata di carte cobranded
in diversi segmenti commerciali: Loyalty, Insurance e Automotive.
È stata rivista la gestione dei prodotti di cessioni del quinto
con l’obiettivo di recepire le recenti novità normative in materia
di trasparenza e di necessità di restituire ai clienti, in caso
d’estinzione anticipata, i premi assicurativi anticipati.
Sono state lanciate varie iniziative commerciali dedicate ai diversi
canali. Sul canale banking è stata lanciata l’iniziativa di customer
care “Mutuo Sicuro”, che offre ai titolari di mutuo a tasso variabile
la possibilità di passare al tasso fisso senza oneri aggiuntivi, e
l’iniziativa “Mutuo Light”, finalizzata a proporre un mutuo a tasso
variabile ai clienti richiedenti la surroga di un mutuo a tasso fisso.
Tali azioni hanno contribuito ad una contrazione delle rinegoziazioni
e delle surroghe passive e ad un aumento delle surroghe attive.
Sono stati realizzati nuovi materiali di comunicazione per le
agenzie finalizzati ad aumentare la visibilità dell’offerta di prodotti
di finanziamento ed evidenziare la presenza di un punto dedicato
ai finanziamenti nelle agenzie, favorendone la riconoscibilità e le
possibilità di contatto da parte dei clienti. Nel canale non-banking
è stata rafforzata la rete di agenti e promotori finanziari al fine di
completare la copertura geografica della rete. È stato lanciato il
“Selected Dealer Program”, un percorso privilegiato di servizio per i
top dealer automotive, per aumentarne la fidelizzazione e creare un
canale acquisitivo cross per il Gruppo. Sul canale diretto sono state
effettuate diverse attività di cross-selling con l’obiettivo di acquisire
nuovi clienti. È stato realizzato un nuovo sito internet per migliorare
il livello di servizio ed incrementare la capacità di attrarre nuova
clientela.
La nuova produzione di mutui ha registrato 5,4 miliardi di volumi
evidenziando una marcata crescita del business (+95%), favorita
dalla ripresa del mercato in seguito all’aumento delle transazioni
immobiliari. La quota di mercato è stimata in crescita al 9,6% dal
5,8% del 2009. Sul versante dei prodotti di credito al consumo in
Italia, nel 2010, sono stati generati nuovi flussi per 5,1 miliardi,
in leggera flessione (-2%) rispetto al 2009, anche se inferiore a
quella di mercato. Tali risultati sono principalmente riconducibili
al contributo dei prestiti personali (2,3 miliardi) e delle carte di
credito (2 miliardi). In un mercato del credito al consumo che ha
registrato una contrazione delle nuove erogazioni a causa della
perdurante stagnazione dei consumi privati è stato registrato un
incremento della quota di mercato in Italia al 9,7% a fine 2010
dal 9,5% del 2009.
Sul perimetro estero è proseguita l’attività di sviluppo e
consolidamento delle iniziative internazionali. In particolare in
Germania è proseguito lo sviluppo del portafoglio carte di credito e
l’attività di distribuzione di prestiti personali tramite le filiali UniCredit
Bank AG. In Bulgaria e Romania le società controllate hanno riportato
una significativa crescita nel segmento dei finanziamenti finalizzati e
dei prestiti personali.
Asset Gathering
Fineco Bank ha migliorato i servizi esistenti in ambito trading,
banking ed investing, con particolare attenzione all’ottimizzazione
della performance della piattaforma tecnologica. Ha consolidato la
propria leadership nel trading on line attraverso una strategia di
potenziamento e completamento dell’offerta di prodotti e servizi
dedicati ai diversi segmenti di clientela. Il numero di clienti che
utilizzano la piattaforma Fineco per operare sui mercati si è
consolidato nel corso dell’anno con una maggiore diversificazione
di prodotto rispetto al passato. In tema di ordini eseguiti si è
registrata una diversificazione dell’operatività e una maturazione
della clientela verso l’adozione di prodotti più complessi e non
necessariamente quotati sul mercato domestico (crescita di
clienti e operatività sui mercati dei Futures, del Forex e delle
obbligazioni). È stato lanciato il servizio Fineco Advice volto a
migliorare il rapporto tra la rete dei promotori finanziari e i clienti,
nell’ottica di eliminare il potenziale conflitto d’interessi nella
scelta dei prodotti e nelle allocazioni di portafoglio. Le attività di
advertising hanno avuto l’obiettivo di massimizzare l’acquisizione
su tutti i canali attraverso un mix equilibrato di azioni dirette,
passaparola e brand awareness.
Nel 2010 il nuovo concetto di comunicazione “Stai davanti” è
diventato centrale in tutte le campagne di comunicazione della
banca, sia come oggetto principale del messaggio nelle operazioni
di brand e istituzionali, sia come payoff del logo in tutte le altre
attività. Grazie all’elevatissimo livello di soddisfazione della
clientela13 l’acquisizione tramite passaparola ha continuato ad
essere il mezzo più efficace per l’apertura dei conti, assicurando
anche un costo d’acquisizione ridotto e un’elevata qualità media
dei rapporti aperti.
Nel corso del 2010, Fineco ha realizzato una raccolta netta
di 1.364 milioni e masse pari a 35 miliardi (+5,9% rispetto
13. Tasso di soddisfazione dei clienti 95%, rilevato ad aprile 2010 da TNS Infratest.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
57
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Retail (SEGUE)
dicembre 2009). Riguardo al trading on line Fineco si posiziona
al primo posto nella classifica degli intermediari per operatività in
conto terzi sui principali mercati (segmento azioni, THA, futures
e mini futures su indice). Si posiziona al primo posto anche nella
classifica per volumi totali di negoziazione (segmento azioni e
TAH) e per numero di transazioni (segmento azioni e futures
su indice)14. Fineco Bank si conferma leader di mercato come
broker in Italia con 24,7 milioni di transazioni (Azioni, Derivati,
Obbligazioni e Forex) e primo broker europeo per numero
d’eseguiti e ampiezza di gamma dei prodotti offerti in un unico
conto. Grazie alla rete dei promotori finanziari Fineco si posiziona
al terzo posto nella classifica Assoreti in termini di stock e al
quarto posto in termini di raccolta netta15.
DAB Group, che opera con DAB Bank in Germania e DAT Bank
in Austria, ha esteso la propria attività di trading e di consulenza
consolidando la propria leadership come broker. Il proseguimento
del progetto “DAB One” ha rinforzato la fama di DAB come
migliore banca per gli investitori, traders e gestori. I clienti
hanno ora a disposizione una gamma di prodotti maggiore e più
personalizzata e possono avvalersi di nuovi strumenti user-friendly
grazie ai quali riescono ad ottenere informazioni dettagliate su
indici e azioni. DAB ha potenziato il proprio sito web ampliando
l’offerta di ETF e derivati, ha introdotto il trading in valuta estera
avvalendosi della piattaforma Fineco, ha presentato un pacchetto
personalizzato di servizi banking tra cui la “DAB Trader Card” e
il servizio applicativo per IPhone.
Nelle campagne pubblicitarie DAB Bank si è presentata nel 2010
come “The First and the Best” e ciò è confermato dai numerosi
premi e riconoscimenti ottenuti per le proprie performance16.
Per quanto riguarda DAT Bank la mission consiste nell’offrire una
piattaforma trading di qualità alle migliori condizioni possibili.
Nel corso dell’anno DAT ha ampliato la gamma dei prodotti in
ambito trading mettendo a disposizione dei clienti dei piani di
risparmio collegati ad investimenti in fondi, certficates ed azioni.
È stata inoltre implementata una piattaforma dedicata al servizio
Forex grazie al quale i clienti possono operare in modo semplice
e veloce sulle divise. I dati di fine periodo confermano una
crescita degli stock del +15,2% rispetto alla fine dell’esercizio
precedente portando le masse a 26,8 miliardi. La raccolta netta
complessiva ammonta a 1.917 milioni. DAB Bank ha raggiunto
3,8 milioni di transazioni e DAT Bank 1,2 milioni di transazioni.
Outlook 2011
Le previsioni macroeconomiche prevedono un miglioramento dei
risultati delle banche seppure in un contesto ancora difficile. Istituti
di previsione esterni17 stimano che il graduale miglioramento del
ciclo economico e l’allargamento della forbice bancaria dovrebbero
condurre ad un lieve ampliamento del margine d’interesse.
Il recupero del comparto dei servizi guidato dalla ripresa
dell’intermediazione finanziaria sarà parzialmente compensato
dall’erosione dei margini dei servizi di tenuta conto. L’evoluzione
moderata del margine d’intermediazione imporrà ancora una forte
attenzione sui costi operativi. Sono ipotizzabili recuperi d’efficienza
soprattutto grazie alla ristrutturazione delle strutture distributive
senza rinunciare agli investimenti necessari a migliorare i processi
organizzativi e le strutture tecnologiche. Il combinato effetto della
dinamica dei ricavi e dei costi dovrebbe garantire una buona
crescita del risultato di gestione. Infine il superamento della fase
critica del ciclo economico e finanziario dovrebbe consentire
una riduzione delle rettifiche creditizie con conseguenze positive
sull’utile lordo.
In questo contesto la SBA Retail sui Retail Network punta ad
aumentare la redditività degli asset gestiti attraverso il repricing dei
servizi e un maggiore cross selling. Inoltre si propone di aumentare
le masse gestite grazie ad una maggiore capacità di acquisizione
e di retention della clientela e ad un incremento della produttività
commerciale, sia in termini di nuova produzione di finanziamenti
(mantenendo una forte disciplina nella valutazione del merito
creditizio dei clienti) che di vendita di prodotti d’investimento (con
forte attenzione al mantenimento delle quote di mercato nella
raccolta diretta per continuare a dare un importante contributo al
funding di Gruppo). Continuerà la forte attenzione al contenimento
dei costi del personale attraverso un’ulteriore riduzione degli FTE
grazie all’efficientamento delle rete, al ridimensionamento delle
strutture centrali e alla semplificazione dei processi. Le altre spese
amministrative saranno moderate senza rinunciare agli investimenti
in IT e ai progetti di supporto al business. Tra i principali progetti è
previsto il rilancio del segmento Medium Enterprises, la ristrutturazione
della rete distributiva, investimenti a favore dello sviluppo dei canali
evoluti e dell’internazionalizzazione del business del credito al consumo
e dell’asset gathering. Infine, la SBA Retail si propone di ridurre il costo
del rischio, grazie ai benefici delle azioni già intraprese sui segmenti
privati e small business e dei nuovi progetti riguardanti il segmento
Medium Enterprises, dirette a mitigare le rettifiche creditizie e a
migliorare la qualità del portafoglio crediti.
14. Fonte: Assosim - “Rapporto periodico sui dati di negoziazione degli associati ASSOSIM sui dati di negoziazione degli associati ASSOSIM sui volumi negoziati sui mercati gestiti da Borsa Italiana
SPA e da Eurotlx Sim SPA - Anno 2010”.
15. Fonte: Assoreti - “Rapporto periodico Assoreti - dicembre 2010”.
16. Nel 2010 questi premi includono il titolo di “Best Direct Bank for Active Traders” elargito dalla rivista specializzata per investitori Euro am Sonntag, il premio “Best Certificate and ETF Broker” nel
Brokerwahl survey e inoltre “Best Vendor of ETF-Linked Savings Plans” conferito da EXtra-Magazin.
17. ABI: “Rapporto di previsione” - dicembre 2010.
58
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
L’Asset Gathering punterà a potenziare la leadership in Italia
diventando il “Best place to invest”, aumentando la capacità
d’acquisizione di nuovi clienti, supportata da investimenti in
comunicazione e iniziative di marketing dedicate e aumentando,
attraverso il cross selling, le attività gestite dei clienti ad alto
potenziale. In Italia la sfida principale è rappresentata dal
processo di globalizzazione dell’attività di trading da parte dei
clienti più evoluti che hanno l’esigenza di investire fuori confine.
Inoltre si propone di sfruttare le potenziali sinergie nell’attività di
trading estendendo il modello di servizio di Fineco a DAB, DAT
e ai Retail Network sfruttando al massimo le sinergie derivanti
dall’appartenenza ad un Gruppo con una presenza internazionale.
Le strategie del 2011 saranno focalizzate su investimenti in
pubblicità e marketing, qualità e innovazione tecnologica dei
servizi offerti, efficientamento della struttura commerciale ed
allargamento della base distributiva grazie al bacino d’utenza
offerto dal Gruppo.
La SBA Retail punta ad una crescita nel business del consumer
finance aumentando la penetrazione dei prestiti personali sui
clienti esistenti sul Retail Network, grazie ad iniziative dedicate
e incrementando il livello di cross selling della clientela non
banking mediante iniziative di CRM. Nel business dei mutui
punta a riconquistare la propria naturale quota di mercato sulle
nuove erogazioni preservandone la redditività e difendendo la
clientela esistente. Si propone di conquistare nuove opportunità
di business aumentando la capacità d’acquisizione di nuova
clientela sfruttando la piattaforma non banking già presente
in molti paesi europei. Continuerà una forte attenzione al
contenimento dei costi operativi beneficiando della piattaforma
esistente e sfruttando le economie di scala generate dalla forte
crescita. Si assisterà, infine, ad un miglioramento della qualità del
portafoglio crediti grazie alle azioni di ristrutturazione realizzate e
ad una forte disciplina nella valutazione delle nuove erogazioni.
Infine è previsto il rilancio del leasing e del factoring che sono
entrati nel perimetro di responsabilità della SBA Retail.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
59
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Corporate & Investment Banking (CIB)
IN BREVE
Crediti verso clientela* (milioni
(
di €))
Margine di intermediazione (milioni di €)
Italia
1140.215
40.
PPolonia
Po
olo
112.022
2
Germania
maniaa
98.641
41
* Al lordo Prestiti Infragruppo
nfragruppo fra paesi pari a 6.829
29 milioni
milio
mi
lioni
lilio
ni di €.
ni
€.
AAustria
Au
ustria
445.314
5.
10.270
Risultato di Gestione (milioni di €)
6.714
Dipendenti
16.473
Introduzione
Il Corporate & Investment Banking (CIB) si rivolge alla clientela corporate con fatturato superiore a 3 milioni e alla clientela
istituzionale del Gruppo UniCredit.
Il modello organizzativo divisionale adottato prevede una chiara distinzione delle funzioni di coverage e distribuzione territoriale
(Network) da quelle dedicate alla specializzazione accentrata di prodotti e servizi dedicati (Product Line).
Inoltre grazie all’estesa presenza internazionale, in particolare nei paesi dell’Europa centro-orientale, nonché all’ampio catalogo di
prodotti e servizi offerti la divisione CIB riveste un ruolo chiave tra i principali player europei nel Corporate & Investment Banking.
La divisione CIB ha proseguito nel corso del 2010 la propria strategia tesa a:
• incrementare ulteriormente le quote di mercato sia per i prodotti e servizi plain vanilla che per quelli a maggiore valore aggiunto;
• ottimizzare l’allocazione del capitale, massimizzando in maniera sostenibile la redditività aggiustata per il rischio;
• cogliere le opportunità di crescita nell’Europa centro-orientale e nei mercati a più alto potenziale.
A novembre 2010 è diventato pienamente operativo il progetto “Insieme per i clienti” che per l’area CIB prevede una maggiore
focalizzazione sulla clientela corporate con fatturato maggiore di 50 milioni. Tale scelta commerciale consente di innalzare
ulteriormente la qualità del servizio offerto e la focalizzazione sulla clientela facendo leva sulle competenze distintive di prodotto
esistenti all’interno di CIB.
Performance finanziaria
In un contesto economico e di mercato ancora incerto, l’area
Corporate & Investment Banking chiude il 2010 con un utile lordo
dell’operatività corrente pari a 2.715 milioni, risultato in netto
miglioramento rispetto al 2009 (+30,3%).
Il margine di intermediazione pari a 10.270 milioni risulta in calo
del 5,3% rispetto all’anno precedente. Il calo è sostanzialmente
imputabile al margine finanziario penalizzato da minori interessi
60
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
relativi agli attivi di trading e dalla riduzione dei volumi di impiego
alla clientela. Ciò nonostante, la diversificazione delle attività
di CIB ha consentito un maggiore contributo della componente
commissionale (+22,1% a/a) e una stabilizzazione dell’attività di
negoziazione (+1% a/a).
L’andamento trimestrale, al contrario, evidenzia una ripresa del margine
di intermediazione (+2% t/t) dove il margine finanziario risulta in
miglioramento compensando dunque la minore redditività dell’attività di
negoziazione che ha risentito della volatilità dei mercati finanziari.
I costi operativi si attestano a 3.556 milioni a dicembre 2010, in
crescita di 0,7% rispetto a dicembre 2009, tuttavia si registra una
riduzione del 6% rispetto al precedente trimestre.
Tale calo è maggiormente imputabile al differimento su tre anni
degli accantonamenti della componente retributiva variabile.
Le spese per il personale mostrano una riduzione del 2,1% a/a
in linea con le dinamiche degli organici oltre che dal differimento
della componente variabile. Le altre spese amministrative
risultano invece in crescita sia rispetto al 2009 (+2,8% a/a) che
al trimestre precedente (+2,5%).
(milioni di €)
Conto economico
CORPORATE & INVESTMENT BANKING
2010
2009
VARIAZIONE
%
4° TRIM
3° TRIM
VARIAZIONE
% SU
3° TRIM ‘10
Margine di intermediazione
di cui ricavi:
da attività di negoziazione
da attività non di negoziazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Rettifiche nette su crediti
Utile lordo operatività corrente
10.270
10.840
- 5,3%
2.544
2.493
+ 2,0%
2.396
841
9.429
(3.556)
6.714
(3.377)
2.715
833
10.007
(3.530)
7.310
(4.523)
2.083
+ 1,0%
- 5,8%
+ 0,7%
- 8,1%
- 25,4%
+ 30,3%
52
2.492
(844)
1.700
(729)
322
265
2.228
(898)
1.595
(854)
748
- 80,5%
+ 11,9%
- 6,0%
+ 6,6%
- 14,6%
- 57,0%
73
2.323
(877)
1.520
(1.184)
251
ESERCIZIO
2010
2009
4° TRIM
Note: i dati relativi alla raccolta da clientela riflettono gli effetti di cambio di perimetro rispetto ai periodi precedenti: per il raffronto a/a, la raccolta da clientela a dicembre 2010 include 19 miliardi di Titoli non
presenti nei dati del 2009 (cambio perimetro, inclusione filiali estere) mentre nel raffronto t/t il calo dei volumi riflette la cancellazione di posizioni in essere al 30.09.2010 (26 miliardi di obbligazioni infragruppo) a
seguito delll’incorporazione delle società nella Capogruppo (“Insieme per i clienti”).
(milioni di €)
Stato patrimoniale
CONSISTENZE AL
CORPORATE & INVESTMENT BANKING
Crediti verso clientela
Raccolta da clientela (incluso titoli)
Totale RWA
RWA per rischio di credito
VARIAZIONE SU DIC ‘09
31.12.2010
30.09.2010
31.12.2009
ASSOLUTA
%
289.363
154.505
254.963
233.617
286.784
183.246
259.874
240.364
295.620
150.079
267.754
248.292
- 6.257
4.425
- 12.791
- 14.675
- 2,1%
+ 2,9%
- 4,8%
- 5,9%
(milioni di €)
Totale prestiti e depositi per paese
CREDITI VERSO CLIENTELA
CORPORATE & INVESTMENT BANKING
Italia
Germania
Austria
Polonia
Prestiti e Depositi infragruppo
tra Paesi
Totale
31.12.2010
31.12.2009
VARIAZIONE
%
140.215
98.641
45.314
12.022
142.607
104.109
44.458
11.558
(6.828)
289.363
(7.114)
295.620
DEBITI VERSO CLIENTELA E TITOLI
31.12.2010
31.12.2009
VARIAZIONE
%
- 1,7%
- 5,3%
+ 1,9%
+ 4,0%
48.337
71.396
24.025
11.204
48.919
64.799
26.197
10.725
- 1,2%
+ 10,2%
- 8,3%
+ 4,5%
- 4,0%
- 2,1%
(458)
154.505
(561)
150.079
- 18,4%
+ 2,9%
Principali indicatori
ESERCIZIO
CORPORATE & INVESTMENT BANKING
EVA (milioni di €)
Capitale assorbito (milioni di €)
RARORAC
Margine Intermediazione/RWA (media)
Cost/income
Costo del rischio
VARIAZIONE
2010
2009
ASSOLUTA
%
(249)
18.716
- 1,33%
3,88%
34,6%
1,16%
(259)
19.348
-1,34%
3,82%
32,6%
1,41%
10
- 632
1pb
6pb
206pb
- 25pb
- 3,9%
- 3,3%
Personale
DATI AL
CORPORATE & INVESTMENT BANKING
Dipendenti (numero "Full Time Equivalent") 100%
Dipendenti (numero "Full Time Equivalent") proporzionale
VARIAZIONE SU DIC '09
31.12.2010
30.09.2010
31.12.2009
ASSOLUTA
%
16.473
16.453
16.405
16.385
16.975
16.957
- 502
- 504
- 3,0%
- 3,0%
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
61
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Corporate & Investment Banking (CIB) (SEGUE)
Il migliorato contesto economico in Austria, Germania e Polonia,
accompagnato anche da politiche di riposizionamento del portafoglio,
ha determinato un netto miglioramento delle rettifiche nette su
crediti e accantonamenti rispetto al 2009 (-25,4%) e al trimestre
precedente (-14,6%).
Il risultato di gestione registra un calo pari a 8,1% a/a, tuttavia
rispetto al trimestre precedente si registra un miglioramento pari a
6,6% guidato dalla dinamica dei costi.
L’utile lordo dell’operatività corrente risulta pari a 2.715 milioni a
dicembre 2010 in crescita di 631 milioni rispetto all’anno precedente.
Il miglioramento è in gran parte attribuibile alla riduzione delle rettifiche
nette su crediti e accantonamenti oltre che al positivo contributo
dei profitti da investimenti. Tali risultati hanno tuttavia risentito nel
trimestre di riferimento di un accantonamento straordinario per rischi
e oneri che ha determinato una riduzione pari a 57% dell’utile lordo
dell’operatività corrente rispetto al trimestre precedente.
I crediti verso la clientela registrano volumi in diminuzione del
2,1% rispetto al 2009 ma in crescita del 0,9% t/t.
La raccolta da clientela (incluso titoli) risulta invece in aumento del
2,9% rispetto a dicembre del 2009 (in diminuzione non considerando
il cambio di perimetro per l’inclusione delle filiali estere) ma in
flessione del 15,7% rispetto al trimestre precedente che aveva in
essere 26 miliardi di obbligazioni infragruppo, annullatesi a seguito
della fusione delle società con il progetto “Insieme per i clienti”.
I risk weighted assets sono in netto calo rispetto ai livelli del 2009
(-4,8% a/a), guidati principalmente dalla diminuzione del volume
di attivi per rischio di credito, e anche nel confronto col trimestre
precedente (-1,9% t/t).
EVA risulta in lieve miglioramento rispetto all’anno precedente poiché
la riduzione del costo del rischio e il minor capitale assorbito più
che compensano la riduzione del margine finanziario; significativo
contributo è dato anche dall’incrementato margine commissionale.
RARORAC rimane in linea con i livelli registrati a dicembre 2009.
Il cost/income si attesta al 34,6% a fine 2010, in aumento rispetto
al 2009 (+206pb), tuttavia mostra segni di miglioramento rispetto al
trimestre precedente (-286pb t/t) anche per le dinamiche citate nei
precedenti paragrafi.
Il costo del rischio si attesta a dicembre pari a 1,16%, in riduzione
di 25pb rispetto all’anno precedente e di 16pb t/t grazie al continuo
miglioramento delle rettifiche nette su crediti e accantonamenti in
particolare in Germania.
L’andamento degli FTE (Full Time Equivalent) risulta in netto calo
rispetto a dicembre 2009 (-3%).
62
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Linee di business per attività,
area geografica, società
Sintesi dei progetti 2010
Il modello organizzativo di CIB è basato su una struttura a matrice
contraddistinta da una differenziazione tra le competenze di carattere
commerciale, rappresentate dalle reti distributive presenti nei mercati
di riferimento (Network Italia, Network Germania, Network Austria,
Network Polonia), e quelle di prodotto accentrate nelle cosiddette
Product Line.
Le Product Line di CIB, responsabili dell’intera gamma dei prodotti e
servizi offerti, sono:
• Financing & Advisory (F&A): è la Product Line responsabile delle
attività relative al credito e ai servizi di consulenza alle imprese
e alla clientela istituzionale. La gamma di offerta si estende dai
prodotti plain vanilla ai prodotti piú sofisticati quali Corporate
Finance & Advisory, le Sindacazioni, Leveraged Buy-Out Finance,
Project & Commodity Finance, Real Estate Finance, Shipping
Finance e Principal Investments;
• Markets: centro di competenza per i prodotti e attività connesse ai
mercati Rates, FX, Equity, Capital Markets e Credit;
• Global Transaction Banking (GTB): è la Product Line relativa ai
prodotti di Cash Management, eBanking, Supply Chain Finance,
Trade Finance, Structured Trade & Export Finance oltre che Global
Securities Services;
• Leasing: è la Product Line responsabile del coordinamento di
tutte le attività di strutturazione, pricing e vendita dei prodotti di
leasing all’interno del Gruppo. È dotata di un proprio Network
distributivo operante in stretta cooperazione con i Network
bancari.
La copertura integrale del portafoglio di attività e servizi di CIB
da parte delle quattro sopra menzionate Product Line permette
di attribuire, per finalità gestionali, a ciascuna di esse la propria
quota parte degli effetti economici e finanziari delle attività poste
in essere da CIB. Ciò consente di perseguire il soddisfacimento
delle esigenze della clientela e, al contempo, facilitare un efficace
governo del valore generato dalle singole componenti di prodotto e
servizio offerto.
Risultati e iniziative per area geografica
Network Italia
Nel corso del 2010 è proseguito il consolidamento delle attività
volte a presidiare il territorio attraverso le cinque macro aree
geografiche (“Mercati”) e si sono sviluppate le iniziative sui due
canali commerciali Small & Medium Enterprise (SME) e Corporate &
Investment Banking (CIB).
In coerenza con gli obiettivi strategici, sono state avviate con
successo politiche commerciali e creditizie focalizzate sulla clientela
con i migliori profili di rischio. Il successo di tali iniziative si è
manifestato in un progressivo aumento della redditività, grazie anche
alle attività di cross-selling, e al contestuale miglioramento della
qualità dell’attivo.
Nel 2010 il Network Italia nel suo complesso chiude l’anno con
un risultato in linea con il 2009, determinato principalmente dalla
crescita della componente commissionale compensata dal calo del
margine di interesse. I risultati dell’ultimo trimestre confermano
l’aumento della componente commissionale e un recupero del
margine di interesse.
La crescita dei margini commissionali si evidenzia anche a livello di
Product Line con buoni risultati nelle aree F&A, Markets e GTB con,
in particolare, un sostanziale recupero delle commissioni per servizi
transazionali.
La flessione invece della componente finanziaria deriva da un
contesto di mercato contraddistinto da bassi tassi di interesse, e
contrazione dei volumi di impiego con particolare riferimento alla
componente di breve termine.
Positivi segnali si registrano infine nell’andamento dei volumi a medio
lungo termine, che dalla seconda metà dell’anno evidenziano una
ripresa sia a livello di sistema che internamente.
Network Germania
Nel corso del 2010 la performance commerciale del business
in Germania registra un incremento del margine commissionale,
trainato principalmente dai risultati della Product Line F&A, a
testimonianza della costante focalizzazione su prodotti a più elevato
valore aggiunto.
In crescita anche la componente finanziaria, risultato determinato
dall’incremento dei margini che hanno più che compensato la
progressiva riduzione dei volumi degli impieghi. Si segnala inoltre
una maggiore tenuta della performance nella componente dei
finanziamenti a breve termine rispetto al mercato di riferimento. In
progressiva crescita anche i depositi, sia su base annua che su base
trimestrale.
Tra i principali deal chiusi nel 2010 si segnalano: l’acquisizione di
Deutsche Telekabel da parte Chequers Capital (in cui UniCredit ha
svolto il ruolo di Sole MLA, Bookrunner e M&A); Porsche AG (MLA
e Bookrunner - term loan bridge facility), Trianel Borkum West
II (parco eolico offshore in project financing - Sole Bookrunner
e MLA); MAN AG (Coordinating Bookrunner e MLA - syndicated
revolving credit facility), METRO AG (Coordinating Bookrunner e
MLA - syndicated revolving credit facility), RWE AG (Coordinating
Bookrunner e MLA - syndicated revolving credit facility), Demag
Cranes AG (Sole Coordinating Bookrunner e MLA - syndicated
revolving credit facility).
Network Austria
Il CIB Network Austria chiude il 2010 in lieve flessione rispetto
all’esercizio precedente per effetto della diminuzione del margine
di interesse in parte bilanciata dal positivo andamento della
componente commissionale.
Buona la performance della area F&A, sia per quanto riguarda le
commissioni che i margini finanziari a testimonianza dell’efficacia
delle politiche di repricing adottate e finalizzate a garantire la tenuta
di tale componente.
Positiva anche la performance della Product Line GTB che migliora
rispetto all’anno precedente, favorita dai buoni risultati della
componente commissionale. In flessione invece il risultato dell’area
Markets che evidenzia un minor livello sia di commissioni che di
margine di interesse.
Network Polonia
Il Network Polonia ha confermato nel corso del 2010 il proprio
successo nel perseguimento dell’obiettivo strategico volto
all’ottimizzazione della qualità del credito e contestuale riduzione sia
del costo del rischio che dell’assorbimento di capitale.
Dal lato dei ricavi, un’attenta politica di pricing ha determinato una
decisa crescita del margine di interesse sia su base annua che
trimestrale.
La ripresa economica del Paese, unitamente alle iniziative
commerciali avviate nel 2010 hanno consentito di registrare risultati
molto positivi anche in termini di volumi sia con riferimento ai
finanziamenti che ai depositi.
Financing & Advisory
F&A chiude l’anno confermando il proprio posizionamento
tra le principali Financing House europee grazie a una forte
specializzazione che garantisce l’eccellenza nel servizio al cliente e
una elevata redditività degli impieghi.
Le buone performance registrate dalla Product Line F&A confermano
il successo delle strategie commerciali intraprese volte a ottimizzare
la redditività attraverso il pieno sfruttamento della piattaforma di
cross-selling.
In un contesto di mercato ancora debole, i risultati registrano una
buona crescita caratterizzata da un notevole incremento dei margini
commissionali su base annua. I margini finanziari registrano una
flessione rispetto all’anno precedente, ma una ripresa su base
trimestrale.
A conferma dell’efficacia delle strategie commerciali intraprese, anche
la componente di rischio di credito registra un miglioramento con una
contrazione delle perdite su crediti e un minor assorbimento patrimoniale.
Nel corso del 2010 UniCredit si conferma tra i migliori Financial
Advisor delle operazioni di Merger & Aquisition, aumentando il
proprio ranking rispetto all’anno precedente nei Paesi di riferimento,
così come si conferma tra i primi bookrunner europei per i prestiti
sindacati.
UniCredit è stata premiata come “Financial Advisor of the Year in
Central & Eastern Europe” agli European M&A Awards 2010. È stata
inoltre nominata all’Euromoney Awards for Excellence come “Best at
Project Finance in Central & Eastern Europe”. In Germania il team
Financial Sponsor Solutions è stato riconosciuto “Debt Provider of the
Year” da Deutsche Unquote.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
63
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Corporate & Investment Banking (CIB) (SEGUE)
Markets
All’interno del Gruppo, Markets rappresenta il centro di
competenza per tutte le attività connesse ai mercati finanziari,
nonché il canale di accesso preferenziale ai mercati stessi per
UniCredit.
Nel corso del 2010, i mercati finanziari internazionali hanno
registrato un significativo peggioramento rispetto all’anno
precedente. Mentre nel 2009 si erano verificate condizioni di
mercato eccezionalmente favorevoli all’attivita di Investment
Banking, l’anno appena concluso è stato caratterizzato da
persistenti timori sulla solvibilità di alcuni paesi dell’area Euro
e sulle prospettive di crescita economica a livello globale, con
impatto diretto in particolare sui mercati dei tassi e del credito. I
volumi di attività sui mercati primari del capitale sono aumentati
rispetto ai livelli del 2009 nei paesi di riferimento del Gruppo,
mentre le emissioni di debito sono leggermente diminuite in
relazione allo stesso periodo e alle medesime aree geografiche di
riferimento.
Al pari di molti altri competitor, la performance di Markets nel 2010
ha risentito delle poco favorevoli condizioni di mercato, con ricavi in
diminuzione del 23% rispetto al 2009. Su base trimestrale, i ricavi si
sono ridotti del 11% rispetto ai tre mesi precedenti e del 5% rispetto
allo stesso periodo del 2009.
Parallelamente il profilo di rischio ha registrato un miglioramento
nel corso dell’anno, con una progressiva riduzione del VaR, che
nell’ultimo trimestre del 2010 ha raggiunto i minimi annuali. Rispetto
a dicembre 2009, i risk weighted assets di fine anno sono diminuiti
del 1,8%, con una forte riduzione registrata proprio nell’ultimo
trimestre del 2010 (-7,6% t/t).
In termini di linee di business, Fixed Income & Currencies ha
registrato un decremento dei ricavi del 26% rispetto al 2009,
come conseguenza del ridotto contributo del business legato
ai mercati del credito e delle attività FX. Alla luce della crisi sui
mercati sovrani e gli eccezionali risultati del settore nel 2009,
la performance annuale delle attività in tassi ha registrato
una riduzione dei ricavi del 10% a/a. Secondo Deutsches Risk
Magazine, nel 2010 UniCredit si colloca al primo posto in
Germania nella graduatoria relativa ai prodotti strutturati, al terzo
posto nei CDS tedeschi single-name e al quarto posto in quelli
internazionali.
Rispetto all’anno precedente, Equities ha registrato una riduzione dei
ricavi del 12%. Dopo un primo trimestre particolarmente positivo,
i due trimestri centrali dell’anno hanno registrato una significativa
flessione rispetto al medesimo periodo del 2009, mentre l’ultimo
trimestre si è chiuso sui medesimi livelli del 2009.
Anche nel corso del 2010, il Gruppo è riuscito a mantenere
la sua posizione di leadership in Equity Derivatives e prodotti
strutturati in Germania, come affermato dalla rivista specializzata
Deutsche Risk.
64
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Per la business line Capital Markets, l’anno si è chiuso con
una flessione dei ricavi del 21% su base annuale, con un
andamento trimestrale simile a quello di Equities. Nei propri paesi
di riferimento, il Gruppo è riuscito a rafforzare ulteriormente la
propria leadership nei mercati primari del debito, mentre la quota
di mercato nell’Equity Capital Markets si è leggermente ridotta
su base annuale. Tra i riconoscimenti più significativi assegnati
a Markets nel corso del 2010, vi sono: “Best Equity House in
Central & Eastern Europe (Euroweek)”, “Euro Bond of the Year”
(International Financing Review), #1 Bookrunner of Municipal, City,
State, Province Issues in EUR (Thomson Financial), #2 Bookrunner
EUR Covered Bonds (Euroweek).
Global Transaction Banking (GTB)
La Product Line GTB vanta tra i propri punti di forza una capillare
conoscenza dei mercati domestici congiuntamente a una ampia
esperienza internazionale maturata nel transaction banking.
GTB offre alla propria clientela un set completo di prodotti e servizi
nell’ambito dei pagamenti, Electronic-banking, Trade Finance,
Supply Chain Financing, finanziamenti alle esportazioni e servizi di
banca depositaria in Europa centro-orientale. Il catalogo dei prodotti
offerti è arricchito dalle attività concernenti la gestione dei depositi
a vista e di tenuta conto, nonchè soluzioni integrate B2B e B2C
trasversali ai vari segmenti di clientela. Per la clientela del segmento
Financial Institutions GTB fornisce, inoltre, un’ampia gamma di
servizi di pagamento e compensazione con particolare riferimento al
commercio estero.
I prodotti GTB contribuiscono, per loro natura, al miglioramento della
composizione dei ricavi e sostenibilità della redditività, contenendo
nel contempo i livelli di assorbimento di capitale; grazie a tale
caratteristica rivestono un ruolo centrale nella strategia commerciale
di CIB.
Nel corso dell’anno si evidenzia un calo nei margini di
intermediazione rispetto all’anno precedente, mentre nell’ultimo
trimestre si registra un deciso recupero.
Si denota inoltre l’andamento positivo dei volumi dei depositi sia su
base annua che trimestrale.
Al fine di sostenere i prodotti GTB e per coglierne le ampie
potenzialità, è proseguito nel corso dell’anno il piano di investimenti
volto a rafforzare le strutture di specialisti di prodotto e al continuo
aggiornamento e sviluppo delle piattaforme tecnologiche dedicate.
La ripresa dei tassi di interesse, registratasi negli ultimi mesi del
2010, ha consentito un incremento della redditività. In particolare, si
segnala un netto miglioramento dei risultati per l’area di Structured
Trade and Export Finance.
Sono proseguite le azioni commerciali mirate all’utilizzo selettivo
delle potenzialità di cross-selling e up-selling, all’impiego e
upgrading dei servizi e delle piattaforme, all’ampliamento della
base di raccolta e all’espansione del business verso i mercati
emergenti.
Tra i vari riconoscimenti conseguiti nell’anno, UniCredit Group
con la product line GTB è stata nominata: “Best Trade Finance
Provider in Italy”, “Best Overall Bank for Cash Management in CEE”,
“BestLiquidity Management Bank in CEE” e “Best Trade & Supply
Chain Bank in Europe”.
Tra le operazioni concluse dal team di Structured Trade & Export
Finance si segnala un rilevante finanziamento di export credit
“ECA-backed” per un progetto di un’azienda metallurgica in
Russia riconosciuto come “Deal of the Year” dal Trade Finance
Magazine.
La Commissione Europea ha inoltre affidato a GTB il ruolo di
principale gestore dei pagamenti SEPA nell’area dell’Europa
Centrale e dell’Est. Numerose sono state altresì le strutture di
cash pooling sviluppate in Europa a favore della clientela corporate
e i riconoscimenti per i servizi di Cash Management and Trade
Finance.
Leasing
Dopo il difficile contesto di mercato nel 2009 il settore Leasing ha
registrato nel secondo semestre dell’anno i primi segni di ripresa sia
in Italia che sui mercati Internazionali.
In termini di volumi di nuovo business, UniCredit Leasing ha fatto
registrare un incremento sul 2009 del 32,5% in Italia e del 14%
sui mercati internazionali confermando il proprio ruolo di leader del
settore.
In particolare si evidenzia l’intenso sviluppo nel settore delle energie
rinnovabili in Italia, Austria, Germania e Repubblica Ceca (circa
850 milioni di finanziamenti erogati nel 2010) e la crescita della
produzione di nuovo business originato dalle banche del Gruppo
(+77% in Italia e +49,5% sui mercati internazionali rispetto al 2009)
che testimonia l’efficacia della strategia multicanale implementata
nel corso del 2010.
Outlook 2011
di queste categorie e all’interno della medesima area geografica.
L’esempio più evidente è proprio in Europa con il PIL tedesco, guidato
dalle esportazioni, in netta ripresa.
La crescita globale ha riguadagnato un certo ritmo negli ultimi mesi
del 2010, pur in presenza di fattori di rischio e elementi di squilibrio
che mantengono elevata l’incertezza.
I fattori di rischio riguardano le tensioni geo-politiche che hanno
interessato la regione del Nord Africa e il Medio Oriente e di cui è
complesso valutare esiti e impatti in particolare sul costo delle fonti
di energia.
Un elemento di squilibrio è inoltre individuabile nella politica
economica espansiva la cui attesa progressiva riduzione potrebbe
indebolire il ritmo di crescita.
Il riequilibrio del debito pubblico diventa complesso se non si
accompagna a una crescita economica robusta.
La sostenuta dinamica nei paesi emergenti determina il riproporsi di
tensioni sui prezzi delle materie prime che pesano sull’inflazione e
quindi sia sui margini delle imprese dei paesi importatori, sia sulla
capacità di acquisto dei consumatori. Al netto del permanere di
questi elementi problematici, si nota un progressivo irrobustimento
del sistema economico nel complesso. La politica monetaria
delle banche centrali è rimasta espansiva e la BCE continuerà a
mantenere in funzione gli strumenti straordinari di accesso alla
liquidità, anche se, in risposta all’aumento dell’inflazione legato ai
prezzi delle commodities, è probabile un graduale rialzo dei tassi di
interesse di riferimento nel corso dell’anno.
Nel contempo, a conferma di prospettive più rosee, il credito alle
imprese nell’area dell’Euro si è stabilizzato.
In Italia il volume di prestiti alle società non finanziarie ha toccato il
punto di minimo ad aprile 2010 e poi è tornato a risalire segnando a
dicembre 2010 una variazione su base annua del +2,2%. Dinamiche
simili si registrano anche in Germania e Austria.
È ragionevole attendersi un incremento della domanda di credito da parte
delle imprese con il progressivo ripartire delle attività di investimento.
Anche dal lato della rischiosità si percepiscono segnali di
miglioramento con un rallentamento dei flussi di nuove
sofferenze.
Il 2011 si delinea come un anno di generale, seppur modesta e
incerta ripresa economica.
La crescita del PIL per le economie avanzate indica un moderato
ma stabile recupero con persistenti deboli prospettive del mercato
del lavoro. Il ritmo di crescita sarà invece più dinamico nei paesi
emergenti.
In questo quadro generale, il settore del Corporate e Investment
Banking ha registrato nel corso del 2010 un miglioramento delle
proprie performance, evidenziando una normalizzazione dei ricavi,
che ci si attende proseguirà anche nel 2011, e una progressiva
diminuzione delle svalutazioni sui crediti.
Si evidenzia dunque un differenziale di ritmo nella ripresa (a due
velocità, secondo le parole del Fondo Monetario Internazionale) tra
paesi emergenti da un lato e paesi sviluppati dall’altro.
In aggiunta, differenze sostanziali si registrano anche all’interno
Il nuovo modello organizzativo “Insieme per i clienti” entrato in
piena operatività a novembre 2010, si sviluppa in coerenza con
il quadro evolutivo delineato e nell’ottica di consolidare il ruolo di
primaria banca europea.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
65
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Corporate & Investment Banking (CIB) (SEGUE)
Il presidio territoriale attraverso i Network dei mercati principali
in cui UniCredit è presente, l’elevata competenza di prodotto e
servizio offerto dalle Product Line e l’attenta focalizzazione sulla
clientela garantiscono il conseguimento di uno standard di offerta
eccellente.
In un contesto creditizio difficile, F&A conferma avere un ruolo
centrale, con l’impegno di proseguire le strategie già intraprese
con successo nel corso del 2010 dirette a sfruttare al meglio le
attività di cross-selling nonchè a presidiare e monitorare, in stretta
collaborazione con la funzione creditizia, l’assunzione e gestione
del rischio di credito.
Nel 2011 la Product Line GTB proseguirà nello sviluppo del
business transazionale evolvendo l’attuale modello di servizio per
la clientela Corporate anche verso il segmento delle Piccole-Medie
Imprese. Resterà, inoltre, un primario obbiettivo l’ottimizzazione
della piattaforma tecnologica già implementata e lo sfruttamento
del network geografico del Gruppo con particolare riferimento alle
zone ad alto potenziale di crescita identificate nell’area asiatica e
in quella americana. Per tali regioni, la crescita del business sarà
supportata da specifiche iniziative commerciali e di partnership
locale.
Così come avvenuto per il 2010, anche per il 2011 l’attività
di Investment Banking sarà condizionata dall’incertezza della
crescita economica nei paesi avanzati e dai possibili sviluppi
della crisi del debito sovrano nell’area Euro e dalle tensioni
geo-politiche nella zona nord africana. Questi eventi avranno
un’influenza diretta sulla volatilità dei mercati finanziari e di
conseguenza sulla domanda della clientela e sulle condizioni
di trading. Congiuntamente, l’avvicinarsi della data di
implementazione della nuova regolamentazione (Basilea 2.5
e Basilea 3) determinerà un progressivo cambiamento nella
composizione dei ricavi dei differenti player. La performance
relativa dei vari segmenti di prodotto, infatti, dipenderà dal
differente assorbimento di capitale che verrà introdotto dalla
66
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
nuova regolamentazione; allo stesso tempo, in alcune aree di
business, solo gli operatori capaci di attrarre e gestire elevati
volumi di transazioni potranno garantire rendimenti sul capitale
soddisfacenti. In tale contesto, si ritiene che Markets possa
continuare a generare solidi risultati per il Gruppo anche nel
2011, grazie alla professionalità delle proprie risorse e alla sua
estesa base di clientela, ai significativi investimenti in piattaforme
IT nuove e più efficienti, al vantaggio competitivo in settori di
business a basso assorbimento di capitale.
Per il 2011 UniCredit Leasing, che nel nuovo assetto organizzativo
di “Insieme per i clienti” non sarà più compresa nel perimetro
CIB, intende consolidare la propria leadership sia in Italia che sui
mercati internazionali attraverso azioni tese a:
• miglioramento della qualità del servizio offerto al Cliente
mantenendo un costante focus sull’execution;
• sviluppo del canale Vendor mediante accordi commerciali con
fornitori selezionati di livello internazionale su specifici settori
industriali;
• rafforzamento dell’offerta International Leasing per sostenere le
iniziative di espansione sui mercati esteri delle imprese;
• costante cooperazione con le banche del Gruppo in termini di
generazione di business e, ove possibile, in termini di sinergie
lato costi;
• offerta di soluzioni ad alto valore su prodotti complessi con un
approccio di finanza strutturata.
Prosegue anche nel 2011 la strategia di diversificazione del
funding, nello specifico il ricorso a enti sovranazionali.
In particolare, tra le iniziative da finalizzarsi nel primo trimestre del
2011, si segnala una nuova linea di 400 milioni a supporto delle
PMI, già accordata dalla European Investment Bank (EIB).
Nuove iniziative EIB sono previste anche per le controllate estere,
in particolare in Germania, Austria, Latvia, Repubblica Ceca e
Polonia.
Private Banking
IN BREVE
Attività finanziarie ordinarie v/clientela (%)
Attività
in gestione
estione
35,7
5,7
Totale attività finanziarie v/clientela (miliardi di €)
139,7
Altre attività
00,1
,1
Utile lordo operatività corrente (milioni di €)
234
Depositi
D
ep
((incl.
inc PCT)
119,9
9
Cost/Income
Attività
tà in
Amministrazione
zione
69,3%
44,3
,3
Introduzione
L’attività della Divisione Private Banking si rivolge principalmente alla clientela privata con disponibilità finanziarie medio-alte,
fornendo servizi di consulenza e soluzioni per la gestione del patrimonio con un approccio a 360 gradi. La Divisione opera tramite
una rete di circa 1.200 private bankers dislocati in oltre 250 filiali sul territorio nei quattro principali paesi (Italia, Germania, Austria
e Polonia), cui si affianca una presenza selettiva in alcune piazze europee (Lussemburgo e San Marino).
Performance finanziaria
di riferimento, con una maggiore turbolenza, nel corso dell’anno,
nelle piazze europee dell’area mediterranea.
Nell’esercizio 2010, gli indici di borsa hanno registrato una
flessione in Italia (FTSE MIB -13,2% rispetto a dicembre 2009) e
una crescita in Germania (DAX +16,1%) e in Austria (ATX +16%);
evidenziando andamenti dei mercati finanziari divergenti nei paesi
Al 31 dicembre 2010 il totale delle attività finanziarie gestite
e amministrate dalla Divisione è pari a 139,7 miliardi, in lieve
riduzione (-0,7%) rispetto al 31 dicembre 20091.
(miliardi di €)
Attività finanziarie totali
CONSISTENZE AL
PRIVATE BANKING
Attività Totali
Attività Ordinarie
Attività in gestione
Attività in amministrazione
Depositi (incl. PCT)
Altre attività
VARIAZIONE SU DIC 09
31.12.2010
30.09.2010
31.12.2009
ASSOLUTA
%
139,7
107,9
38,5
47,8
21,5
0,1
140,4
108,6
38,3
48,4
21,8
0,1
140,7
109,2
34,5
48,8
25,8
0,1
- 1,0
- 1,3
4,0
- 1,0
- 4,3
-
- 0,7%
- 1,1%
11,7%
- 2,0%
- 16,8%
53,4%
1. Il Totale delle attività finanziarie è stato proformato rispetto ai dati pubblicati nelle precedenti relazioni a seguito della cessione di UniCredit Suisse Bank nel mese di ottobre 2010 e per il
trasferimento di clientela con la Divisione Family & SME in Austria e in Germania.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
67
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Private Banking (SEGUE)
(milioni di €)
Conto economico
PRIVATE BANKING
2010
2009
VARIAZIONE
%
4° TRIM
3° TRIM
VARIAZIONE
% SU
3° TRIM ‘10
Margine di intermediazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Utile lordo operatività corrente
804
(557)
247
234
849
(563)
286
255
- 5,2%
- 1,0%
- 13,5%
- 8,0%
204
(139)
65
63
184
(137)
47
43
+ 10,6%
+ 1,1%
+ 38,2%
+ 46,9%
ESERCIZIO
2010
2009
4° TRIM
207
(148)
59
40
Principali indicatori
ESERCIZIO
EVA (milioni di €)
Capitale assorbito (milioni di €)
RARORAC
ROA, pb (*)
Cost/income
Costi operativi/Totale attività finanziarie (**)
VARIAZIONE
2010
2009
ASSOLUTA
%
124
362
34,20%
74pb
69,3%
51pb
143
324
44,24%
81pb
66,3%
54pb
- 20
38
n.s.
- 7pb
293pb
- 3pb
- 13,7%
+ 11,6%
PRIVATE BANKING
(*) Margine di intermediazione/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie.
(**) Costi operativi/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie.
Personale
DATI AL
PRIVATE BANKING
Dipendenti (numero “Full Time Equivalent”)
VARIAZIONE SU DIC ‘09
31.12.2010
30.09.2010
31.12.2009
ASSOLUTA
%
3.074
3.027
3.064
10
+ 0,3%
Al netto delle componenti straordinarie2, le attività finanziarie al
31 dicembre 2010, di poco inferiori a 108 miliardi, presentano un
calo di 1,3 miliardi (-1,1%) rispetto al dato di fine 20091.
L’andamento ha risentito principalmente di una raccolta netta3
negativa nel periodo di 2,4 miliardi, largamente determinata da
4,1 miliardi di deflussi sui depositi, a cui si contrappongono,
a parziale compensazione, i soddisfacenti risultati commerciali
ottenuti sul fronte della raccolta netta gestita, con flussi netti
positivi nell’anno per 2,6 miliardi (di cui 2 miliardi in Italia);
l’effetto performance è, invece, positivo per oltre 1 miliardo.
In un contesto di forte concorrenzialità sui depositi, la Divisione,
focalizzandosi sulla relazione con il cliente attraverso una visione
integrata della gestione degli investimenti e del rischio correlato, ha
saputo realizzare un deciso rafforzamento delle proprie attività nel
risparmio gestito (masse ordinarie +11,7% a/a), concretizzando gli
obiettivi prefissati di riallocazione della liquidità in circolazione.
Di conseguenza la composizione delle attività finanziarie3 al
31 dicembre 2010 mostra una decisa riallocazione a favore
della raccolta gestita, che si attesta al 35,7% del totale delle
masse (dal 31,6% al 31 dicembre 20091) a fronte di una
ridotta incidenza dei depositi (pronti contro termine inclusi) che
scendono al 19,9% (dal 23,7% di fine 20091); in lieve calo da
inizio anno il peso della raccolta amministrata (44,3% rispetto al
44,7% del 31 dicembre 20091).
Dal punto di vista della performance reddituale, il risultato di
gestione della Divisione Private Banking al 31 dicembre 2010
è pari a 247 milioni, in calo del 13,5% rispetto all’esercizio
precedente, nel quale le condizioni di mercato, specie in termini
di tassi di interesse, erano sensibilmente differenti.
I ricavi, pari a 804 milioni, risultano in calo del 5,2% a/a; nel
dettaglio:
• il margine di interesse registra una significativa flessione (-26,6%
a/a), sia per una riduzione dei volumi (i depositi da clientela al 31
dicembre 2010 erano pari a 21,6 miliardi contro i 27,8 miliardi del
31 dicembre 2009), sia per una contrazione degli spread, entrambi
conseguenze di una decisa riduzione dei tassi di mercato e della
pressione concorrenziale sulle condizioni alla clientela;
• crescita, invece, per i proventi da intermediazione e diversi
(+8,1% a/a), trainati da un incremento delle commissioni nette
dell’8,4% a/a; tale risultato è attribuibile all’eccellente dinamica
dei prodotti del risparmio gestito, sia in termini di commissioni
upfront che in termini di quelle ricorrenti, nonchè alle maggiori
commissioni per servizi fiduciari a seguito del provvedimento sul
rimpatrio di capitali in Italia conseguite nella prima parte dell’anno.
I costi operativi ammontano a 557 milioni, in contenimento
rispetto all’esercizio 2009 (-1% a/a). L’incremento delle spese
per il personale (+1,7% a/a), essenzialmente a causa di una
2. Si intendono straordinarie quelle operazioni che, a causa della loro natura, grande dimensione e bassa o nulla redditività, non sono riconducibili all’attività tipica (principalmente masse di clientela
istituzionale e partecipazioni azionarie di clienti imprenditori).
3. Escluse le operazioni straordinarie.
68
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
maggiore incidenza della componente variabile (il primo semestre
2009 aveva anche beneficiato di rilasci di accantonamenti relativi
al bonus 2008) e alla first time consolidation di Schoellerinvest
KAG in Austria, è più che compensato da una contrazione delle
altre spese amministrative (-4,1% a/a).
L’utile lordo dell’operatività corrente pari a 234 milioni
(-8% a/a), comprende l’impatto dell’operazione di spin-off e
successiva vendita a terzi in data 31 dicembre 2010 di una
parte delle attività in Lussemburgo, con la contabilizzazione
di una plusvalenza da cessione di 27,3 milioni e di oneri di
ristrutturazione del business complessivamente per 22,4 milioni;
a questo si aggiunge l’effetto (5,6 milioni), sempre in termini di
oneri di ristrutturazione, generato dal piano esodi incentivati del
Gruppo in Italia.
La flessione dei ricavi ha inciso sul cost/income ratio che al
31 dicembre 2010 si attesta al 69,3%, in rialzo rispetto al 66,3%
dell’anno precedente.
Linee di business per attività,
area geografica, società
Sintesi dei progetti 2010
La Divisione Private Banking si articola in 5 linee di attività: PB
Italia (inclusa anche San Marino), PB Germania, PB Austria, PB
Polonia e PB International, alla quale è ora attribuita la sola unità
operante in Lussemburgo, a seguito della cessione di UniCredit
Suisse Bank avvenuta nel mese di ottobre 2010.
Si evidenziano di seguito i principali dati per ciascuna di esse.
Contributo per Paese al 31 dicembre 20104 (%)
2,4
5,7
17,4
2,2
4,2
2,8
8,7
18,7
14,6
30,2
26,8
44,3
Margine
di intermediazione
37,2
Polonia
International
Austria
Germania
Italia
48,1
36,7
Costi
operativi
Risultato
di gestione
4. Esclusi i costi delle strutture di govenance della Holding.
Le attività finanziarie totali del Private Banking Italia si attestano
a 77,2 miliardi. Quelle ordinarie, pari a 60,2 miliardi al 31
dicembre 2010, risultano in flessione rispetto al dato di inizio
anno (-1,9%).
Il segno negativo della raccolta netta ordinaria dell’anno, pari
a -0,3 miliardi, è interamente attribuibile al risultato della
Banca Agricola Commerciale di San Marino, quale effetto del
prolungamento del provvedimento sullo “scudo fiscale” e del
perdurare della crisi della piazza finanziaria. La Rete italiana
ha registrato, invece, una raccolta netta ordinaria lievemente
positiva (+0,1 miliardi), ma con una decisa ricomposizione dei
portafogli della clientela verso la raccolta gestita (+2 miliardi), a
fronte di un calo nella raccolta diretta (-1,8 miliardi) e in quella
amministrata (-0,1 miliardi).
Ritornando al Private Banking Italia nel suo complesso, il
risultato di gestione dell’esercizio 2010 è pari a 97 milioni, in
calo del 20,5% rispetto all’anno precedente. Tale flessione è da
attribuirsi principalmente alla dinamica dei ricavi (-7,3% a/a),
dove l’ottimo andamento delle commissioni nette (+15,5% a/a)
ha solo parzialmente compensato il significativo calo del margine
di interesse, quasi dimezzatosi a causa dello scenario dei tassi di
interesse e dei minori volumi di depositi.
Il cost/income sale quindi al 72,7% dal 68,2% del 2009.
Il Private Banking Germania chiude al 31 dicembre 2010 con
30,7 miliardi di attività finanziarie totali, di cui 27,5 miliardi di
componente ordinaria; quest’ultima in flessione dell’1,8% rispetto
al 31 dicembre 2009. La raccolta netta ordinaria è negativa nel
periodo per 1,7 miliardi, con deflussi significativi sui depositi
(-1,5 miliardi) e in misura minore sull’amministrato (-0,4 miliardi)
a fronte di una raccolta positiva nel comparto del risparmio
gestito per 0,2 miliardi.
Dal lato reddituale, il risultato di gestione si attesta a 99 milioni,
con un andamento in riduzione del 10,2% a/a, determinato
principalmente dal trend negativo del margine di interesse
(-12,3% a/a), ma in parte anche dal lieve calo delle commissioni
nette (-1,6% a/a); questi effetti solo in parte sono compensati dai
risparmi operati sui costi operativi (-4,6% a/a), in particolare delle
altre spese amministrative (-10,9% a/a). Il cost income sale dal
58% del 2009 al 59,4% del 31 dicembre 2010.
Nel Private Banking Austria il totale delle attività finanziarie al
31 dicembre 2010 si attesta a 16,9 miliardi; la componente
ordinaria, pari a 14,7 miliardi, cresce del 4,5% sul dato di inizio
anno. La raccolta netta ordinaria del periodo è lievemente positiva
(48 milioni), trainata dalla componente gestita (+0,2 miliardi).
Il risultato di gestione si attesta a 39 milioni, sostanzialmente
in linea con l’esercizio precedente (+0,4% a/a), grazie al buon
andamento delle commissioni nette (+8,7% a/a) che hanno
compensato la contrazione del margine di interesse (-21,7% a/a)
e i maggiori costi (+3,3% a/a). Questi ultimi sono principalmente
legati alle maggiori risorse di Rete resisi necessarie a seguito del
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
69
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Private Banking (SEGUE)
trasferimento di clientela dalla Divisione Family & SME (avvenuta
tra la fine del 2009 e i primi mesi del 2010), alla first time
consolidation di Schoellerinvest KAG, nonchè ai maggiori costi
variabili del personale, conseguenza della buona performance
commerciale. Il cost income si attesta al 72,3% rispetto al 71,7%
del 31 dicembre 2009.
Il 2010 è stato caratterizzato da una profonda revisione della
strategia nel Private Banking International. Si è proceduto infatti:
• alla cessione della controllata UniCredit Suisse Bank nel
corso del mese di ottobre 2010, realizzando una plusvalenza
complessiva a livello consolidato di 4 milioni5;
• allo spin-off e successiva vendita a DZ Privatbank SA in data
31 dicembre 2010 di una parte delle attività in Lussemburgo,
costituite da circa 9.000 clienti, le cui masse sono di poco
superiori al 20% delle attività finanziarie, e relativi dipendenti.
UniCredit Luxembourg concentrerà quindi le sue attività di
Private Banking nel Wealth Management per i segmenti “High
Net Worth” e “Ultra High Net Worth”, nonché sulla fornitura di
servizi specializzati per il Gruppo UniCredit in settori quali l’asset
management per le attività assicurative relative al ramo vita.
I risultati economico-finanziari della Divisione e del Private
Banking International dell’esercizio 2010 non includono quindi
UniCredit Suisse Bank (i periodi precedenti sono stati proformati
coerentemente), mentre gli effetti operativi della cessione delle
attività in Lussemburgo si manifesteranno a partire dal 1 gennaio
2011. Per quest’ultima operazione impattano sul conto economico
2010 della Divisione, invece, la plusvalenza da cessione,
pari a 27,3 milioni, e gli oneri di ristrutturazione del business
complessivamente per 22,4 milioni. A livello consolidato l’impatto
della cessione, a conto economico, è pari a 5 milioni, al netto del
rilascio della Customer Relationships relativa al ramo ceduto.
Al 31 dicembre 2010 le attività finanziarie complessive
ammontano a 12,9 miliardi, di cui 3,5 miliardi ordinarie. Queste
ultime registrano un trend decrescente (-7,3% da inizio anno)
generato da una raccolta netta ordinaria negativa per 0,3 miliardi,
sia sul fronte della componente amministrata (-0,2 miliardi) che
dei depositi (-0,2 miliardi), positivo invece il flusso della raccolta
gestita nel corso dell’anno (+0,2 miliardi).
Il risultato di gestione al 31 dicembre 2010 è pari a 23 milioni,
in crescita del 3,1% a/a, grazie alla forte riduzione dei costi
(-12,9% a/a), derivante principalmente dalla precedente
riorganizzazione delle attività realizzata nel 2009; flessione per
i ricavi (-5,5% a/a), per effetto di un calo nella componente
commissionale (-3,5% a/a), ma anche per la presenza di proventi
non ricorrenti nel quarto trimestre 2009. Il cost income si attesta
al 49,7%, in netto calo rispetto al 53,9% del 31 dicembre 2009.
5. Contabilizzata nel Corporate center di Gruppo.
6. Variazione % espressa a cambi costanti.
70
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
In Polonia le attività finanziarie a fine dicembre ammontano a
2,2 miliardi, in lieve flessione del 2,5%6 rispetto al 31 dicembre
2009. La raccolta netta del 2010 è stata complessivamente
negativa per 0,1 miliardi, per effetto di deflussi sui depositi pari
a 0,2 miliardi, solo parzialmente compensati da una raccolta
positiva sulla componente gestita. In temini reddituali il risultato
di gestione del periodo, pari a 7 milioni, è in aumento dell’11,9%
a/a6, per effetto di una riduzione dei costi operativi (-8,1% a/a6)
che eccede i minori ricavi (-1,3% a/a6), dove l’eccellente trend
delle commissioni nette (+19,9% a/a6) non è stato sufficiente a
bilanciare il calo del margine di interesse (-12,5% a/a6). Il cost/
income si attesta al 61,5%, in deciso miglioramento rispetto al
66% dell’esercizio precedente.
La principale attività progettuale che ha coinvolto la Divisione nel
corso del 2010 è stata la riallocazione, in coordinamento con
il progetto di Gruppo denominato “Insieme per i clienti”, della
clientela con patrimoni oltre i 500mila Euro da altre Divisioni
verso la Divisione Private Banking e viceversa per i clienti sotto
tale soglia.
La realizzazione è avvenuta con tempistiche diverse a seconda
dei Paesi:
• in Austria, si è finalizzato nel primo semestre il processo
iniziato nel quarto trimestre 2009;
• in Polonia, il trasferimento è avvenuto nel corso del primo
semestre;
• in Germania il processo è iniziato a giugno e terminato nel
terzo trimestre;
• in Italia, l’operazione è avvenuta il 1 novembre in coincidenza
con la fusione delle società, ma i riflessi sul segment reporting
saranno visibili solo a partire dal 2011.
Gli effetti sulla Divisione sono stati complessivamente di un
incremento netto di circa 49.000 clienti per oltre 30 miliardi di
attività finanziarie.
In parallelo è proseguita l’implementazione del modello europeo
di servizio alla clientela, attraverso il perfezionamento del
servizio di consulenza a 360 gradi, facente leva su di un’unica
intelligenza di mercato accentrata (Global Investment Service)
e l’ampliamento della gamma di prodotti su scala europea. Tra
questi ultimi ricordiamo: il lancio del servizio di consulenza attiva
su amministrato “MyGlobe” in Italia e l’introduzione in Austria e
in Germania delle gestioni di portafoglio “Structured Advisory”,
ovvero a delega parziale.
Outlook 2011
Le attese per il 2011 sono di un ritorno alla crescita della
Divisione, sia da un punto di vista commerciale che reddituale.
Tre le principali iniziative in programma.
La prima è la piena operatività del modello europeo di servizio
alla clientela, la cui complessa progettualità ha richiesto buona
parte del 2010 per la messa in opera. I principali benefici attesi
sono:
• una maggiore focalizzazione sul comparto del risparmio gestito
e sui servizi di advisory;
• un miglioramento degli indici di customer satifaction;
• un conseguente incremento della “share of wallet” dell’attuale
clientela e quindi delle masse.
Tali benefici sono in particolar modo concretizzabili nei confronti
della clientela trasferita dalla Divisione Family & SME nel corso
del 2010, la quale potrà usufruire di un livello di servizio più
personalizzato e maggiormente adeguato alle proprie esigenze,
nonché di un’offerta di prodotti più ampia e sofisticata.
L’obiettivo è di attivare un circolo virtuoso tra l’individuazione e
il soddisfacimento dei bisogni della clientela, il miglioramento
del grado di soddisfazione della stessa e l’incremento della loro
profittabilità per il Gruppo.
Il secondo progetto è dedicato alla realizzazione di sinergie crossdivisionali con le Divisioni CIB e Family & SME e ha l’obiettivo di
sviluppare il segmento imprenditori e più in genere di mettere a
punto un efficace sistema di segnalazione di nuova clientela o di
clienti esistenti le cui caratteristiche sono coerenti con l’offerta
Private.
La terza iniziativa, infine, prevede lo sviluppo dell’offerta dei
servizi per i clienti delle banche dell’Europa Orientale, facendo
leva sui centri di elevata competenza della Divisione operanti in
Austria e Lussemburgo.
Anche grazie al contributo dei citati progetti e sotto l’auspicio
di condizioni di mercato favorevoli, le aspettative della Divisione
sono di un ritorno alla crescita reddituale, da un lato confermando
l’andamento positivo delle commissioni già avviato nel 2010,
dall’altro, considerate le attese di una risalita dei tassi di mercato,
invertendo il trend finora negativo del margine di interesse.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
71
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Asset Management
IN BREVE
Totale attività in Gestione (miliardi di €)
Risultato di Gestione (milioni di €)
USA
36,7
,7
Italia
997,1
7
346
Cost/Income
+58,5%
International
al
11,44
CEEE
6,88
Germaniaa
23,5
EVA (milioni di €)
Austria
11,2
217
Introduzione
L’Asset Management è nota per il suo marchio Pioneer Investments, la società del Gruppo UniCredit operante in tutto il mondo nel
settore dell’asset management e specializzata nella gestione degli investimenti della clientela.
La Business Line, partner di numerosi istituti finanziari internazionali di primo piano, propone agli investitori una gamma completa
di soluzioni finanziarie innovative, comprendente fondi comuni d’investimento, hedge funds, gestioni patrimoniali, portafogli per
investitori istituzionali e prodotti strutturati.
Alla fine del 2010 il patrimonio gestito da Pioneer Investments risulta in crescita di 10,8 miliardi rispetto all’inizio dell’anno grazie
alla performance favorevole del mercato (8,3 miliardi) ed al positivo impatto derivante dalla rivalutazione del dollaro sull’euro
(+2,5 miliardi).
Con l’intento di massimizzare la qualità del servizio e fornire alla propria clientela (Retail, Private e Istituzionale) un’elevata gamma
di prodotti di risparmio gestito attraverso i propri canali distributivi, la Capogruppo UniCredit ha dato avvio nel corso dell’esercizio
ad un progetto di revisione delle strategie alternative per l’ulteriore sviluppo e crescita del Gruppo Pioneer.
Attraverso tale iniziativa UniCredit intende identificare la migliore opzione strategica che consenta a Pioneer di ottimizzarne il valore
sia a vantaggio dei clienti che degli azionisti, nonché migliorarne l’efficienza e incrementarne le dimensioni.
72
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Performance finanziaria
Nel 2010 l’Asset Management ha registrato un risultato di
gestione pari a 346 milioni.
Rispetto al 2009 si rileva una crescita di 64 milioni (+22,6%)
principalmente imputabile all’incremento delle commissioni nette
(101 milioni) ed alla diminuzione delle altre spese amministrative
(9 milioni), in parte erosi da un incremento dei costi del personale
(48 milioni) legato a migliori performance rispetto all’esercizio
precedente e ad elementi di natura non ricorrente.
Il margine di intermediazione è risultato pari a 834 milioni,
in aumento del 13,2% rispetto all’anno precedente grazie
all’incremento delle masse medie gestite, che sono risultate in
crescita di 22 miliardi (+14%) e al miglioramento della redditività
(+3 pb).
I costi operativi hanno fatto registrare nel 2010 un incremento
pari a 33 milioni.
È da rilevare tuttavia che il totale costi del 2009 è risultato
notevolmente ridotto dal riversamento degli accantonamenti dei
bonus del 2008 pari a 24,5 milioni. Escludendo tale componente
(presente anche nel 2010 per un importo di 5,4 milioni)
l’incremento si attesta a 14 milioni ed è principalmente dovuto ad
un aumento della remunerazione variabile legato al miglioramento
delle performance realizzate nel corso dell’anno.
Le altre spese amministrative sono in diminuzione (9 milioni)
principalmente grazie alle minori spese legali connesse alla vicenda
Madoff ed allo storno di accantonamenti relativi ad anni precedenti.
Passando al confronto dei dati su base trimestrale, emerge nel
quarto trimestre 2010 un risultato di gestione pari a 88 milioni
sostanzialmente in linea rispetto al trimestre precedente.
Nel quarto trimestre, l’utile lordo dell’operatività corrente è pari
ad 82 milioni, in aumento di 2 milioni (pari al 2,8%) rispetto al
terzo trimestre dell’anno in corso.
Tale incremento è dovuto essenzialmente ai costi di
ristrutturazione (10 milioni) contabilizzati nel terzo trimestre, in
parte compensati dagli accantonamenti a fondo rischi relativi al
quarto trimestre (6 milioni).
Al netto delle componenti straordinarie, l’utile lordo
dell’operatività corrente risulta nei due trimestri in esame
sostanzialmente in linea.
La performance della Business Line si è riflessa negli indicatori
di valore: l’EVA è salito a 217 milioni nel 2010 da 185 milioni nel
2009 (+17,4% a/a); il cost income ratio si è attestato nel 2010 al
58,5% mostrando un buon miglioramento rispetto al corrispondente
valore dello scorso anno (61,7%) grazie all’incremento dei ricavi.
A fine dicembre 2010 l’Asset Management conta 1.889
dipendenti “Full Time Equivalent”, con una riduzione pari a
71 unità se comparata a fine dicembre 2009 per effetto dei
progetti di riorganizzazione messi in atto nel corrente esercizio.
(milioni di €)
Conto economico
ASSET MANAGEMENT
2010
2009
VARIAZIONE
%
4° TRIM
3° TRIM
VARIAZIONE
% SU
3° TRIM ‘10
Margine di intermediazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Utile lordo operatività corrente
834
(488)
346
329
737
(455)
282
291
+ 13,2%
+ 7,3%
+ 22,6%
+ 13,2%
220
(132)
88
82
203
(114)
88
80
+ 8,8%
+ 15,6%
- 0,0%
+ 2,8%
ESERCIZIO
2010
2009
4° TRIM
210
(103)
107
109
Principali indicatori
ESERCIZIO
ASSET MANAGEMENT
EVA (milioni di €)
Capitale assorbito (milioni di €)
RARORAC
ROA, pb (*)
Cost/income
Costi operativi/Totale attività finanziarie, pb (**)
VARIAZIONE
2010
2009
ASSOLUTA
%
217
288
75,23%
44pb
58,5%
25pb
185
344
53,76%
41pb
61,7%
27pb
32
- 55
n.s.
2pb
- 320pb
- 2pb
+ 17,4%
- 16,1%
(*) Margine di intermediazione/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie.
(**) Costi operativi/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie.
Personale
DATI AL
ASSET MANAGEMENT
Dipendenti (numero “Full Time Equivalent”)
VARIAZIONE SU DIC ‘09
31.12.2010
30.09.2010
31.12.2009
ASSOLUTA
%
1.889
1.898
1.960
- 71
- 3,6%
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
73
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Asset Management (SEGUE)
Linee di business per attività,
area geografica, società
Italia
Sintesi dei progetti 2010
Il patrimonio gestito a fine 2010 si attesta a 187 miliardi, in
aumento del 6,2% dall’inizio dell’anno principalmente grazie
all’effetto mercato (+4,7%) ed all’effetto cambio (+1,4%) legato
all’apprezzamento del dollaro.
La raccolta netta è risultata complessivamente nulla in quanto
i risultati positivi ottenuti nel primo semestre sono stati azzerati
dagli elevati volumi di redemptions registrati nella seconda metà
dell’anno.
AuM per area Distributiva (%)
0,3
3,6 6,0
12,6
Austria
Italia
USA
International
Germania
India e Russia
CEE
5,9
19,6
52,0
Il patrimonio della business unit si attesta a 97,1 miliardi, in
aumento del 2,3% dall’inizio dell’anno, grazie ad una componente
mercato positiva pari a 3,1 miliardi (+3,3%) parzialmente
compensata da flussi netti negativi pari a -1 miliardo (-1,1%)
principalmente nel canale Institutional.
La quota di mercato di Pioneer Investments è diminuita, passando
dal 14,88% del terzo trimestre 2010 al 14,58% del quarto
trimestre 2010.
Germania
Il patrimonio, pari a 23,5 miliardi, è in aumento del 2,9% dall’inizio
dell’anno, principalmente per l’effetto positivo del mercato (+5%)
in parte compensato dall’andamento negativo della raccolta netta
(-2,1%) prevalentemente nel canale Institutional.
In aggiunta ai sopra citati assets under management la business
unit comprende assets under administration per 0,5 miliardi,
sostanzialmente invariati dall’inizio dell’anno.
International
Nel 2010 la business unit ha registrato una raccolta netta positiva
per complessivi 1,0 miliardi da attribuirsi prevalentemente alla
crescita delle aree North Asia (909 milioni), Cile (522 milioni),
Francia (294 milioni) e Spagna (27 milioni).
Il patrimonio, pari a 11 miliardi, risulta così superiore del 28,1%
rispetto al valore di inizio anno, grazie anche all’effetto positivo
del mercato (+16,2%).
USA
La business unit, al netto di Vanderbilt, ha registrato una raccolta
netta positiva per 1.209 milioni con un patrimonio pari a 32,4
miliardi (43,3 miliardi di dollari), in aumento del 12,9% rispetto
alla fine dell’esercizio precedente.
Includendo Vanderbilt, il patrimonio finale ammonta a 36,7
miliardi (49 miliardi di dollari), in aumento del 13,8% dall’inizio
dell’anno principalmente grazie all’effetto cambio (+7,8%).
CEE
La business unit ha chiuso il periodo con una raccolta netta
positiva pari a 543 milioni, per la maggior parte concentrata in
Polonia (+427 milioni), dove Pioneer Pekao ha confermato la sua
leadership tra le società di Asset Management con una quota di
mercato del 15,55% ed in Repubblica Ceca (+55milioni).
Grazie anche all’effetto positivo del mercato (+10,5%), il
(miliardi di €)
Attività finanziarie totali
CONSISTENZE AL
ASSET MANAGEMENT
Totale attività finanziarie
Totale attività in gestione
- Italia
- USA
- International
- India e Russia
- Germania
- CEE
- Austria
Totale attività in amministrazione
31.12.2010
31.12.2009
ASSOLUTA
%
CONSISTENZE
AL 30.09.2010
193,0
186,7
97,1
36,7
11,0
0,5
23,5
6,8
11,2
6,3
182,0
175,8
95,0
32,2
8,5
0,4
22,8
5,6
11,2
6,2
11,0
10,8
2,1
4,5
2,4
0,1
0,7
1,1
0,0
0,1
+ 6,0%
+ 6,2%
+ 2,2%
+ 13,8%
+ 28,1%
+ 14,9%
+ 2,9%
+ 20,2%
+ 0,1%
+ 1,8%
191,4
185,0
99,2
33,8
10,4
0,5
22,9
6,6
11,6
6,5
Svizzera riclassificata da Germania a International dal 31 dicembre 2009.
74
VARIAZIONE SU DIC ‘09
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
VARIAZIONE SU SET ‘10
ASSOLUTA
%
1,5
1,7
- 2,0
2,9
0,6
- 0,1
0,5
0,1
- 0,3
- 0,2
+ 0,8%
+ 0,9%
- 2,1%
+ 8,6%
+ 5,5%
- 11,4%
+ 2,4%
+ 2,1%
- 3,0%
- 3,1%
patrimonio gestito, pari a 6,8 miliardi, risulta in aumento del
20,2% dall’inizio dell’anno.
Austria
Il patrimonio finale complessivo, pari a 11,2 miliardi è stabile rispetto
all’inizio dell’anno poichè l’impatto positivo del mercato (+4,4%) è
stato compensato totalmente dalla raccolta netta negativa.
In aggiunta ai sopra citati assets under management la business
unit comprende assets under administration per 5,8 miliardi.
India
Il patrimonio finale complessivo, pari a 421 milioni, risulta in
aumento del 4,2% rispetto al valore di inizio anno principalmente
grazie all’effetto positivo del mercato.
Russia
Il patrimonio finale complessivo, che ammonta a 56
milioni, risulta in aumento rispetto all’inizio dell’anno grazie
principalmente all’effetto mercato.
Alternative Investments
Nonostante l’effetto positivo del mercato (+3,6%), il patrimonio
complessivo in Fondi Alternative, pari a 2,2 miliardi, risulta in
diminuzione del 12,9%.
La business unit Alternative Investments, infatti, evidenzia nell’anno
una raccolta netta negativa pari a 418 milioni legata ai Fondi
Hedge e Momentum.
I dati di raccolta e di AuM sono già compresi in quelli delle altre
business unit.
Outlook 2011
Nel 2011 l’attenzione sarà concentrata sul progetto di revisione
strategica avviato dalla capogruppo UniCredit per lo sviluppo e la
crescita del Gruppo Pioneer. Verrà quindi identificata la migliore
opzione strategica tesa a migliorare l’efficienza di Pioneer ed
ad ottimizzarne il valore, a vantaggio sia dei clienti che degli
azionisti.
Inoltre, al fine di garantire la sostenibilità delle attività in un
contesto di mercato post-crisi, verranno sviluppate alcune
iniziative, con impatto sul business anche nei prossimi anni:
Razionalizzazione della gamma dei prodotti, con un
particolare focus sui prodotti absolute return ed attraverso
l’adozione di un modello attivo di consulenza basato sulla
combinazione di prodotti assemblati per una migliore
soddisfazione delle esigenze d’investimento dei clienti nell’attuale
contesto di mercato.
Definizione di criteri ed obiettivi di qualità relativi alla
performance degli investimenti che riflettano le aspettative
dei clienti riguardo ai rischi ed ai rendimenti, differenziando
la valutazione della performance in base alle preferenze e al
segmento di prodotto.
Semplificazione del modello di business per la Clientela
Istituzionale attraverso l’introduzione di Fondi speciali ad essa
dedicati.
Revisione del sistema dei controlli per i Fondi
Lussemburghesi anche in considerazione dell’impatto della
Direttiva UCITS IV.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
75
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Central Eastern Europe (CEE)
IN BREVE
Margine di intermediazione (milioni di €)
Risultato di Gestione (milioni di €)
Altri Paesi
1.565
Turchia
1.127
Romania
319
Repubblica
Ceca
371
Russia
679
Croazia
591
2.512
Cost/Income
+46,0%
Dipendenti
51.617
Introduzione
Dopo la profonda recessione del 2009, l’Europa centrale ed orientale ha iniziato una fase di ripresa, ma con notevoli differenze tra
i diversi paesi e segmenti del mercato. La ripresa è stata trainata dal settore industriale che ha potuto beneficiare del rimbalzo
delle esportazioni. I progressi maggiori sono stati compiuti dai paesi più aperti al commercio mondiale e con più stretti legami
con la Germania. La Turchia ha dimostrato grande dinamicità grazie soprattutto alla domanda interna, e anche l’Europa centrale in
generale ha ripreso slancio. Nell’Europa sud-orientale la crescita economica è rimasta debole, mentre la ripresa è stata sostenuta
nei paesi baltici, in particolar modo nel secondo semestre del 2010. Nella seconda metà del 2010 si è assistito alla stabilizzazione
delle dinamiche riguardanti i crediti problematici e si può ritenere che il livello massimo di crediti deteriorati possa essere
raggiunto tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011. In termini di redditività bancaria del Sistema, il 2010 si è dimostrato non meno
difficile del 2009 e il vantaggio ottenuto grazie al miglioramento della qualità del credito è stato annullato dalla minor capacità di
generare ricavi. In un contesto di riforma del modello di business, la convergenza economica e il diverso grado di penetrazione
finanziaria si confermano gli elementi propulsivi del potenziale di crescita del settore bancario nell’Europa centro-orientale, dove
UniCredit si conferma in buona posizione per partecipare alla futura ripresa dell’area.
Ancora una volta UniCredit, presente in 19 paesi della regione, si è confermato leader di mercato nell’Europa centro-orientale
con risultati in crescita rispetto allo scorso anno. Nel 2010, le banche presenti nell’area hanno fornito un importante contributo ai
risultati del Gruppo, grazie all’eccellente posizionamento di mercato, sia con i clienti corporate che privati, all’ottimizzazione dei
costi ed alla rigorosa gestione del rischio.
76
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Performance finanziaria
rispetto all’anno precedente (+8,7% ai tassi correnti) grazie
principalmente all’aumento dei volumi di impiego e raccolta
nonché ai maggiori margini degli impieghi nella maggior parte
dei paesi. A tassi di cambio costanti le commissioni attive nette
sono aumentate del 5% (+11,5% ai tassi correnti) rispetto al
2009 portandosi a 1.185 milioni €, cosí incrementando il loro
contributo al margine di intermediazione totale dal 23% del 2009
al 25% del 2010. Mentre l’andamento dei servizi commerciali
(tra cui le carte di credito, le commissioni valutarie e quelle
su pagamenti e finanziamenti) è stato positivo praticamente in
tutti i paesi, le commissioni da risparmio gestito e amministrato
rimangono su livelli inferiori poiché i volumi non hanno
ancora raggiunto i livelli precedenti. Nel 2010 il risultato di
negoziazione è diminuito a 145 milioni di €, attestandosi a meno
Nel 2010, l’utile netto della Divisione Europa centro-orientale
(857 milioni di €) ha offerto nuovamente un contributo di rilievo
all’utile consolidato del Gruppo. L’incremento rispetto al 2009 è
stato pari al 15,4%, e solo in minima parte dovuto all’apprezzamento
registrato nel 2010 dalle valute locali in cui vengono redatti i
bilanci delle banche della regione. Al netto delle differenze di tasso
di cambio, l’utile netto ha registrato un incremento del 12,9%
determinato anche dalla consistente diminuzione delle rettifiche nette
su crediti.
Gli interessi netti sono stati pari a 3.259 milioni di €,
registrando un incremento del 4,2% a tassi costanti
(milioni di €)
Conto economico
ESERCIZIO
Margine di intermediazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Rettifiche nette su crediti
Utile lordo operatività corrente
Utile (perdita) del periodo
VARIAZIONE %
2010
VARIAZIONE % SU 3° TRIM ‘10
2010
2009
EFFETTIVA
NORMALIZZATA1
4° TRIM
3° TRIM
EFFETTIVA
NORMALIZZATA1
2009
4° TRIM
4.652
(2.140)
2.512
(1.454)
1.063
857
4.612
(1.952)
2.661
(1.714)
911
742
+ 0,9%
+ 9,7%
- 5,6%
- 15,1%
+ 16,6%
+ 15,4%
- 3,9%
+ 5,7%
- 10,9%
- 20,3%
+ 13,8%
+ 12,9%
1.218
(564)
654
(444)
209
173
1.216
(537)
679
(319)
366
289
+ 0,1%
+ 5,1%
- 3,8%
+ 39,5%
- 42,8%
- 40,3%
+ 1,9%
+ 6,7%
- 2,0%
+ 39,5%
- 42,8%
- 40,5%
1.114
(509)
605
(497)
86
66
CENTRAL EASTERN EUROPE
1. A cambi costanti.
(milioni di €)
Stato patrimoniale
CONSISTENZE AL
CENTRAL EASTERN EUROPE
Totale crediti
di cui clientela
Raccolta da clientela (incluso titoli)
Totale RWA
RWA per rischio di credito
VARIAZIONE SU DIC ‘09
31.12.2010
30.09.2010
31.12.2009
ASSOLUTA
%
76.419
64.764
56.902
78.366
68.195
72.826
62.471
53.227
75.320
66.688
70.117
58.084
50.572
69.680
61.122
6.302
6.680
6.330
8.686
7.073
+ 9,0%
+ 11,5%
+ 12,5%
+ 12,5%
+ 11,6%
2010
2009
ASSOLUTA
%
(15)
6.991
- 0,22%
6,26%
46,0%
2,35%
19,4%
50
6.648
0,76%
6,42%
42,3%
2,87%
18,5%
-66
344
- 98pb
- 16pb
369pb
- 52pb
89pb
- 130,6%
+ 5,2%
Principali indicatori
ESERCIZIO
CENTRAL EASTERN EUROPE
EVA (milioni di €)
Capitale assorbito (milioni di €)
RARORAC
Margine Intermediazione/RWA (media)
Cost/income
Costo del rischio
Tax rate
VARIAZIONE
Personale
DATI AL
CENTRAL EASTERN EUROPE
Dipendenti (numero "Full Time Equivalent")
gruppo KFS 100%
Dipendenti (numero "Full Time Equivalent")
gruppo KFS proporzionale
VARIAZIONE SU DIC ‘09
31.12.2010
30.09.2010
31.12.2009
ASSOLUTA
%
51.617
51.641
52.390
- 772
- 1,5%
41.812
41.846
42.629
- 817
- 1,9%
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
77
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE)
di un terzo di quello ottenuto in un anno straordinario come il
2009 che aveva beneficiato di un’accentuata volatilità dei mercati
valutari e dei tassi d’interesse. Il terzo trimestre del 2010 tuttavia
ha evidenziato un brillante recupero legato in particolar modo
al mark-to-market degli strumenti derivati e alle negoziazioni in
valuta estera. Questa tendenza è proseguita nell’ultimo trimestre
del 2010, sebbene sia stata più modesta.
In tutto il 2010 la minor crescita dei ricavi, strettamente correlata
all’andamento del mercato, è stata efficacemente compensata dalla
politica di controllo dei costi. I costi operativi hanno registrato
un lieve aumento (+5,7% a tassi costanti) attestandosi a 2.140
milioni di €, questo malgrado l’introduzione di una pesante imposta
sugli istituti bancari in Ungheria calcolata sull’attivo patrimoniale e
contabilizzata tra i costi operativi. Pertanto il cost/income ratio si è
confermato a un apprezzabile 46%.
Le rettifiche nette su crediti rispetto all’esercizio precedente sono
diminuite a tassi costanti del 20,3% portandosi a 1.454 milioni €
(-15% a tassi correnti), determinando un calo del costo del rischio
(calcolato in percentuale sul volume medio dei crediti verso clientela)
al 2,35% rispetto al 2,87% del 2009. A tale risultato ha anche
contribuito l’eccellente andamento dell’attività di recupero: le riprese
di valore su crediti sono infatti aumentate del 64% (a 927 milioni
di €) rispetto all’anno precedente grazie ad una maggiore efficienza
nella gestione del portafoglio del Gruppo e alla ripresa economica in
molti paesi.
Linee di business per attività,
area geografica, società
Sintesi dei progetti 2010
Gli obiettivi delle principali iniziative intraprese nel settore del
Corporate Banking nell’Europa centro-orientale sono stati il
rafforzamento della centralità del cliente, lo sfruttamento delle
sinergie del Gruppo e la creazione di nuove opportunità di crossselling.
L’implementazione in tutto il Gruppo di una strategia mirata
alla centralità del cliente ha modificato profondamente l’assetto
organizzativo del Corporate & Investment Banking nell’Europa
Centro Orientale. La completa integrazione dell’Investment
Banking nell’ambito del Corporate Banking ha creato uno stretto
legame tra le banche operanti nella regione e i centri Corporate
& Investment di Monaco, Londra e Vienna. Questo ha consentito
di proporre le migliori soluzioni possibili, indipendentemente dalla
loro complessità, ed ha semplificato il rapporto con la clientela.
Quest’impostazione volta a privilegiare gli aspetti commerciali,
78
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
ha agevolato inoltre la predisposizione di soluzioni su misura e
la capacità di generare eccellenza e valore aggiunto per i clienti,
che possono beneficiare di un accesso più semplice ai prodotti
del Gruppo. Sempre nell’intento di rafforzare la strategia della
centralità del cliente, agevolare la creazione di sinergie e per
cogliere le opportunità del cross-selling, nel 2010 il Corporate
Banking ha lanciato nell’Europa centro-orientale specifiche
campagne commerciali attraverso diverse linee di prodotti
finalizzate a intensificare la collaborazione e l’integrazione della
rete di vendita.
Per trarre il massimo vantaggio dalla sua presenza internazionale,
il Gruppo UniCredit ha promosso il ruolo degli International
Desks, un ufficio creato con il compito specifico di assistere la
clientela aziendale internazionale che deve espletare i numerosi
e complessi adempimenti richiesti dagli investimenti nell’Europa
centro-orientale. Gli International Desks sono al servizio della
clientela aziendale internazionale per tutte le sue esigenze, dai
primi semplici approfondimenti su come condurre gli affari in
un determinato paese all’organizzazione di incontri su particolari
argomenti con esperti e partner commerciali locali. In tale quadro,
UniCredit Group organizza periodicamente tra le aziende delle
manifestazioni itineranti (ad esempio le iniziative denominate “East
Gate” in Italia) per far conoscere le opportunità d’investimento
nell’Europa centro-orientale.
Soddisfazione della clientela: da oltre 4.500 interviste con clienti
sia del Gruppo UniCredit che della concorrenza risulta che nella
maggior parte dei paesi in cui opera, il Corporate Banking ha
ottenuto un grado di soddisfazione della clientela maggiore di
quello dei concorrenti. In base ai risultati dell’indagine (condotta
in più riprese) le banche dei diversi paesi hanno elaborato
e modificato i loro piani operativi per perseguire il continuo
miglioramento del grado di soddisfazione della clientela.
Particolare attenzione è stata rivolta all’ottimizzazione delle
procedure di concessione dei finanziamenti, ad aumentare la
trasparenza delle offerte finanziarie e al lancio di nuove soluzioni
web per il Gruppo. Tutte queste iniziative sono state supportate
dal progetto principale denominato “Realizzare l’eccellenza
nell’Europa centro-orientale”.
La collaborazione con i clienti che affrontano periodi di turbolenza
economica è stata rafforzata dalla proposta di soluzioni su misura.
Per quanto riguarda la gestione dei reclami, sono state adottate
inoltre iniziative volte ad ottimizzare gli strumenti e le procedure
esistenti.
Nel 2010 gli obiettivi prioritari del Retail Banking nell’Europa
centro-orientale sono stati l’incremento dell’efficienza e della
produttività della rete commerciale ed il passaggio a canali
di distribuzione diretta, in modo da aumentare al massimo
l’accessibilità alla banca e facilitare la clientela nella fruizione dei
servizi fondamentali.
La strategia basata sulla centralità del cliente è stata potenziata
con il lancio del nuovo posizionamento del marchio UniCredit.
Sono state intraprese alcune iniziative per individuare le principali
aree di interesse per i clienti dei servizi bancari transnazionali e
per proporre loro soluzioni in grado di esaudirne le esigenze. Le
banche della regione hanno dimostrato la volontà di impegnarsi per
ottimizzare le procedure di concessione dei crediti rendendo più
fruibili i prodotti di finanziamento e accelerandone la concessione
nel rispetto delle rigide limitazioni normative.
Nell’intento di fornire servizi di eccellenza alla clientela e di rendere
più gratificante il loro rapporto con le banche, queste ultime hanno
implementato particolari modelli operativi nel campo dei servizi
bancari personalizzati e per le piccole aziende. La qualità del
servizio è stata un elemento essenziale per fidelizzare la clientela
ed indurla a promuovere i prodotti e i servizi ricevuti nei confronti di
altri potenziali clienti.
Nel corso del 2010 è stata intensificata la misurazione della
soddisfazione della clientela e degli utenti interni, da cui si è
cercato di ottenere dei feedback immediati. Alcune banche della
regione hanno introdotto un apposito Programma di gestione della
reputazione, che sarà potenziato nel corso del 2011.
Una delle principali iniziative adottate dalla Divisione Global
Banking Services nell’Europa centro-orientale nel 2010 è
stata la gestione del programma di potenziamento dei processi
relativi alla gestione del rischio di credito in alcuni paesi della
regione. Il programma è rivolto all’efficientamento delle procedure
relative al monitoraggio del credito e ai relativi sistemi informatici,
nell’intento - sempre nell’ottica della centralità del cliente di abbreviare il tempo necessario a prendere le decisioni
(“Time-To-Decision” o TTD) e il tempo necessario prima che il
cliente possa disporre del finanziamento (“Time-To-Cash” o TTC).
Il progetto ha preso in esame una serie di processi da applicare
ai clienti corporate e privati. Inoltre l’area del controllo del rischio
è stata ulteriormente potenziata da due progetti informatici
finalizzati all’implementazione di nuove applicazioni di supporto
alle procedure d’incasso e alla prevenzione dell’uso fraudolento
del software.
Un’iniziativa cruciale per migliorare i servizi alla clientela è stata
l’introduzione della banca online multicanale. A tal fine, nel 2010
sono stati lanciati una serie di progetti di potenziamento dei
servizi tra cui il cosiddetto “M-Banking”, che nel 2011 introdurrà
nuovi standard qualitativi del “Mobile Banking” nella maggior
parte dei paesi della regione in cui il Gruppo opera. Nel 2011 in
alcuni paesi saranno installati gli sportelli bancomat di seconda
generazione e sarà adottato un nuovo sistema di gestione dei
rapporti con la clientela (Customer Relationship Management
o CRM), in paesi come Bulgaria, Romania, Serbia e BosniaHerzegovina.
Per soddisfare le esigenze della clientela e supportare la
crescita delle aziende russe è stato introdotto con successo il
sistema di informatizzazione bancaria denominato “FlexCube”.
L’installazione dello stesso sistema è già iniziata anche in Ucraina,
dove si concluderà nel corso del 2011. Per rendere permanenti
i miglioramenti dell’efficienza nella regione il programma ritiene
prioritario introdurre nuove misure nelle aree di back-office e dei
servizi immobiliari.
Il motto coniato dalle HR nell’Europa centro-orientale,
“Esperienza locale ed eccellenza internazionale”, sottolinea
l’importanza del legame tra le iniziative nazionali e internazionali ed
il valore aggiunto ottenibile dal coinvolgimento di tutti i soggetti. In
tutte le attività la collaborazione e il contributo dei soggetti coivolti
sono cruciali, perché permettono al Gruppo di beneficiare degli
importanti contributi di una comunità ampiamente variegata.
Anche nel 2010 la crescita professionale dei dipendenti è rimasta
tra i principali obiettivi delle HR, come dimostrano i seguenti
risultati conseguiti:
• il programma di formazione personalizzata (la cosiddetta
Mentoring Initiative) dei dirigenti nei paesi della regione è
proseguito con grande successo, come dimostra chiaramente il
numero crescente dei partecipanti;
• per quanto riguarda la formazione, apposite unità operative
hanno iniziato con successo a tenere corsi di formazione
direttamente negli uffici e hanno implementato altre iniziative
finalizzate al proficuo apprendimento e alla crescita professionale
dei dipendenti;
• un numero considerevole di lezioni riguardanti le capacità di gestione
e la competenza sociale è stato offerto direttamente in loco.
Nel 2010 sono state introdotte novità organizzative nelle HR
della regione, che così si sono completamente adeguate al
cosiddetto “modello di distribuzione” o “delivery model” alla
base della struttura organizzativa delle HR di UniCredit. Questo
modello colloca il cliente interno al centro dell’attenzione. Alcuni
Business Partner appositamente incaricati, con il supporto e la
collaborazione del team dell’Expertise Centre, si occupano delle
diverse divisioni e delle funzioni di supporto e di servizio attinenti
alle problematiche HR.
Turchia
Nel 2010, in un contesto macroeconomico favorevole, nonostante
l’intensa concorrenza e la contrazione dei margini, il settore bancario
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
79
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE)
turco ha registrato un consistente incremento dei volumi, un costante
miglioramento della qualità del credito e l’aumento delle redditività,
grazie ai quali Koç Financial Services Group (KFS), ossia la società
finanziaria che controlla l’81,8% di Yapı Kredi Bank, ha registrato
brillanti risultati sotto il profilo sia dell’attività commerciale che della
redditività, privilegiando oltre a quest’ultimo fattore anche l’efficienza
commerciale e la soddisfazione della clientela.
Nel 2010 l’utile netto consolidato di KFS è stato pari a 1.818
milioni di lire turche (TL), con un incremento del 40% su base
annua.
Il rendimento del capitale proprio (Return on Equity) è aumentato
al 25% rispetto al 20% nel 2009. Il coefficiente di adeguatezza
patrimoniale di Yapı Kredi Bank secondo i criteri contabili locali si
è attestato al 16,10% (15,4% a livello consolidato). Yapı Kredi è
la quarta banca privata per totale attivo, è leader di mercato nelle
carte di credito, nel leasing e nel factoring ed è senz’altro ai primi
posti nell’intermediazione, nei fondi comuni, nelle assicurazioni e
nelle pensioni private.
Nel 2010 KFS ha incassato ricavi pari a 5.528 milioni di TL in
seguito al notevole incremento delle commissioni ottenuto grazie
a volumi commerciali superiori alla media del settore, alla ricerca
di nuove fonti di commissioni e all’introduzione di prodotti e
servizi innovativi; ciò ha consentito di compensare il calo del
margine d’interesse. Il costante controllo dei costi e le iniziative
di efficientamento hanno permesso di ottenere eccellenti risultati
in termini di costi, il cui aumento di circa il 6% è stato inferiore
all’inflazione, nonostante si siano mantenuti costanti gli investimenti
finalizzati alla crescita. Il cost/income ratio è stato pari al 42%.
Relativamente agli impieghi, KFS ha registrato una crescita di
oltre il 30% rispetto al 2009 grazie alla performance di Yapı
Kredi, mantenutasi sopra la media del settore per tutto l’anno.
L’espansione delle erogazioni è attribuibile principalmente al credito
al consumo, alle PMI nonché ai finanziamenti commerciali a medio
termine in valuta locale e ai project financing in valuta estera. Nelle
carte di credito la Banca ha mantenuto il primo posto nel settore
con una quota di mercato del 19,3%.
Per quanto riguarda la raccolta, nel 2010 la crescita dei depositi di
KFS è stata superiore alla media (quasi +30%) grazie al brillante
andamento di Yapı Kredi, particolarmente nei depositi in valuta
locale. Grazie all’attenzione rivolta alle esigenze dei clienti e alla
buona gestione dei flussi finanziari rivenienti dai rapporti con essi,
particolarmente con le PMI e le imprese mid-corporate, Yapı Kredi
ha mantenuto elevata la propria capacità di raccolta da clientela con
una quota di mercato complessiva del 17% secondo i criteri contabili
locali. Yapı Kredi vanta il secondo posto nel settore del risparmio gestito
grazie al +17% nei volumi e ad una quota di mercato del 18,4%.
Nel 2010 Yapı Kredi ha ottenuto due linee di credito consorziali,
una da 1 mld di USD ad aprile e una seconda da 1,25 mld di USD
80
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
a settembre, a condizioni più favorevoli rispetto all’anno precedente
sia in termini di importo che di tasso. Inoltre la banca ha ottenuto
un prestito a lungo termine quinquennale di 750 milioni di USD,
diversificando così ulteriormente gli strumenti di raccolta.
Per quanto riguarda la qualità del credito, approfittando del
miglioramento delle condizioni macroeconomiche, Yapı Kredi ha
mostrato notevoli miglioramenti grazie alla diminuzione dei crediti
in sofferenza, ai consistenti incassi, alla vendita di portafogli di
crediti in sofferenza, all’efficientamento degli strumenti di credito
e a programmi di ristrutturazione. Il coefficiente di sofferenza dei
prestiti di Yapı Kredi è così diminuito al 3,4% secondo i criteri
contabili locali.
Nel 2010 Yapı Kredi ha evidenziato un notevole miglioramento
degli indicatori commerciali fondamentali, tra cui gli impieghi per
dipendente (+39% rispetto al 2009) e i depositi per dipendente
(+28% rispetto al 2009). Il rafforzamento dell’efficienza
commerciale è stato agevolato dal potenziamento dei sistemi
informatici per ridurre i tempi di risposta ai clienti, dal lancio
di prodotti e servizi innovativi, dalle strategie per acquisire
nuovi clienti e aumentare la penetrazione nel mercato nonché
dalle costanti iniziative di cross-selling nei confronti dei clienti
unicamente utilizzatori di carte di credito.
Nel 2010 è proseguito il piano di espansione delle filiali della
Banca con un aumento di circa 30 agenzie (39 di nuova apertura).
Alla fine del 2010 la rete di filiali di Yapı Kredi in Turchia era al
quarto posto per numero (868) e per quota di mercato (9,2%),
mentre quella degli sportelli bancomat era al quinto posto (2.530
unità); inoltre la banca online e il call center hanno ottenuto
riconoscimenti ufficiali. La Banca continua a investire in canali
operativi alternativi per aumentare la soddisfazione della clientela
e ridurre i costi. Nel 2010 il 79% di tutte le operazioni bancarie
complessive è stato eseguito tramite questi canali.
Russia
ZAO UniCredit Bank è una banca universale che propone un’ampia
gamma di prodotti alla clientela corporate, retail e private. L’istituto,
che si conferma come principale banca straniera e si colloca tra
le 10 maggiori banche della Russia per totale attivo, a novembre
2010 ha incrementato la propria quota di mercato all’1.91%
dall’1,79% di dicembre 2009. Grazie alla crescita del 19% su
base annua del totale attivo (superiore a quella del mercato) e
alla maggiore redditività rispetto all’anno precedente (nel 2010
il rendimento del capitale proprio (ROE) è stato del 16% rispetto
al 12% del 2009), ZAO UniCredit Bank non solo ha confermato
la propria solidità finanziaria, ma grazie al consistente livello di
capitalizzazione e all’indice di adeguatezza patrimoniale del 16%
secondo la regolamentazione locale (molto al di sopra del 10%
previsto dalla Banca nazionale russa) è ampiamente in regola con
la normativa in materia di liquidità.
Il costante aumento della clientela è supportato dalle 106 filiali
presenti in tutte le aree del paese e dall’Ufficio di rappresentanza
nella capitale bielorussa di Minsk. Alla fine dell’anno i clienti privati
erano 865.000 e le imprese 22.600 (comprese le PMI).
attenzione al rischio di credito e al mantenimento delle relazioni
con i clienti più importanti, gli obiettivi della Banca restano lo
sviluppo del portafoglio crediti e l’ulteriore diversificazione della
clientela.
La marcata crescita registrata nel 2010 dalle attività tipiche della
banca si è concretizzata in un utile netto di 10 mld di rubli, ossia
oltre il 50% in più rispetto all’anno precedente. L’incremento è
attribuibile principalmente dalla diminuzione degli accantonamenti a
copertura dei nuovi crediti erogati.
Per quanto riguarda la clientela retail, l’obiettivo principale è
approfittare della crescita di questo segmento che potrà essere
generata dalla sostenuta ripresa economica e dall’espansione dei
consumi. È proseguita l’ottimizzazione della rete delle filiali e delle
modalità di vendita, con un’attenzione particolare al rinnovamento
delle strutture commerciali. L’ulteriore espansione nel segmento
della clientela affluent è stata supportata dal potenziamento del
modello dei servizi e dall’ampliamento della gamma dei prodotti.
Inoltre sono state intraprese iniziative commerciali per conquistare
un numero maggiore di clienti tra le PMI. È stata registrata
una crescita consistente dei mutui ipotecari e dei prestiti per
l’acquisto di automobili e di altri beni di consumo, che sono le
tipologie maggiormente collegate all’andamento dei consumi e
dell’economia in generale. Nel 2010 gli impieghi alla clientela retail
sono aumentati complessivamente del 7,4%, mentre i depositi
sono aumentati del 12%.
I ricavi sono aumentati del 6% su base annua grazie
all’ottimizzazione della struttura della raccolta, ottenuta mediante
la sottoscrizione di strumenti piú convenienti e al repricing di quelli
esistenti, che ha offerto un significativo contributo alla crescita di
oltre il 40% del margine d’interesse rispetto all’anno precedente.
La crescita di quasi il 5% delle commissioni è attribuibile alle
commissioni sui prestiti e al notevole incremento di quelle legate
alle operazioni di trading ed alle transazioni di pagamento.
Le politiche di contenimento dei costi si sono dimostrate molto
efficaci, limitando a circa l’8% l’aumento complessivo dei costi
e permettendo di ottenere un eccellente cost/income ratio del
34%. Le rettifiche nette su crediti sono rimaste notevolmente al di
sotto di quelle dell’anno precedente, grazie anche all’aumento dei
crediti erogati inferiore al previsto e alla loro migliore qualità. La
percentuale di crediti in sofferenza nel portafoglio totale è diminuita
rispetto al 2009.
Nel secondo semestre il totale attivo della Banca è notevolmente
aumentato, attestandosi a RUB 575 mld con un incremento annuo
del 19%. Dopo i consistenti quanto imprevisti rimborsi del primo
trimestre 2010 per effetto nella notevole liquidità presente nel
mercato, la banca ha puntato sull’accelerazione della crescita
commerciale ottenendo un incremento del 13% del portafoglio
crediti rispetto al 2009. Il portafoglio titoli è aumentato del 29%,
principalmente grazie all’acquisto di obbligazioni emesse dalla
Banca centrale russa.
Grazie alla continua spinta alla crescita della raccolta che ha
portato ad un aumento dei depositi del 17% su base annua, la
Banca ha raggiunto un livello di provvista tale da consentirle di
chiudere il 2010 con un rapporto netto tra prestiti e depositi pari al
117%.
Il Corporate Banking si conferma il pilastro della banca per quanto
riguarda sia i ricavi che i volumi. Per l’intero 2010, in tutto il
sistema bancario i finanziamenti alle aziende sono rimasti scarsi a
causa della debole propensione agli investimenti, che ha tenuto su
livelli modesti la domanda complessiva di prestiti. Nonostante ciò,
dall’inizio dell’anno ZAO UniCredit Bank è riuscita ad aumentare
di circa il 12% il portafoglio crediti totale. Oltre alla puntigliosa
Croazia
Nel 2010, nonostante la recessione e il notevole aumento dei
crediti deteriorati e rettifiche su crediti, Zagrebačka Banka (ZABA)
ha ottenuto brillanti risultati che si confermano i migliori del settore
bancario croato e del mercato nazionale nel suo complesso.
Nel 2010 la Banca ha continuato a prestare valido supporto alla
clientela tale da consentirle di superare la difficile congiuntura
economica, intensificando le attività di consulenza e rafforzando
la presenza a livello locale. ZABA ha così aumentato il livello di
soddisfazione della clientela grazie all’introduzione di innovazioni più
aderenti alle mutate esigenze ed ai nuovi stili di vita della clientela.
Il Gruppo ZABA ha ottenuto un risultato di gestione di 312 milioni
di euro, superiore del 6% a quello dello stesso periodo del 2009,
un risultato dovuto principalmente all’incremento di oltre il 3% dei
ricavi totali. Questa brillante performance è primariamente il frutto
dell’incremento, superiore alla media, degli impieghi alla clientela
corporate e del settore pubblico, ma anche del minore costo della
provvista, che hanno permesso di ridurre i tassi d’interesse dei prestiti.
Il 2010 è stato caratterizzato dal progressivo miglioramento dei
processi e dall’ottimizzazione dei costi, che ha consentito di ottenere
un cost/income ratio del 47,1% rispetto al 48,5% del 2009.
A maggio 2010, Zagrebačka Banka ha lanciato (prima tra
le banche croate e una delle pochissime in tutto il mondo)
un’applicazione di mobile banking per l’iPhone.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
81
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE)
A settembre 2010 la Banca ha dato il via al programma di
fidelizzazione “Multiplus”, consistente in un’alleanza strategica con
la principale azienda croata di distribuzione e telecomunicazioni.
Alla fine del 2010 avevano aderito al programma oltre 500.000
utenti, tra clienti e non clienti.
Alla fine del primo trimestre dell’anno precedente le erogazione
crediti al segmento delle piccole imprese aveva già mostrato i primi
segnali di ripresa. Il finanziamento delle attività in questo settore è
stato reso possibile dalle linee di credito concesse da MIGA e da
EBRD, che hanno consentito di lanciare nuovi progetti.
Rispetto alla fine del 2009 i crediti complessivamente erogati a
persone fisiche e piccole imprese sono aumentati del 4,1% salendo
a 33,4 mld di kuna croate (HRK), mentre i depositi complessivi di
questi segmenti di clienti sono aumentati del 6,7% attestandosi
a 42,2 mld di HRK principalmente grazie al +7,2% dei depositi
vincolati. Per quanto riguarda i depositi delle persone fisiche, nel
2010 la quota di mercato di ZABA è stata pari al 25,1%, mentre
la quota di mercato degli impieghi alle persone fisiche è stata del
24,6%.
Nonostante la recessione che nel 2010 ha continuato a penalizzare
il quadro economico generale in Croazia, Zagrebačka Banka ha
registrato una crescita equilibrata nel Corporate Banking. Dai
volumi di impiego, di raccolta e dalla numerosità dei servizi bancari
prestati risulta che Zagrebačka Banka ha ottenuto risultati stabili
consolidando la sua posizione di leader nel settore del Corporate
Banking.
I finanziamenti complessivi erogati alla clientela corporate sono
aumentati da 30,1 mld di HRK alla fine del 2009 a 35,2 mld di
HRK alla fine del 2010. Alla fine dell’anno i depositi della clientela
corporate ammontavano a 15 mld di HRK, leggermente al di sopra
del dato del 2009 a riprova di una crescita equilibrata nel settore
pubblico come in quello privato.
Alla fine di dicembre 2010 la quota di mercato degli impieghi è
ulteriormente salita al 25,3%, a dimostrazione dell’intensa attività
commerciale svolta durante l’anno dalla Banca e della sua notevole
stabilità. Inoltre alla fine del 2010, nonostante l’avverso contesto
macroeconomico, anche la quota di mercato della raccolta è
risultata in crescita. Un’indagine indipendente ha mostrato come la
clientela corporate di Zagrebačka Banka sia quella con il maggiore
livello di soddisfazione nei rapporti con il proprio istituto.
Nel 2010 la divisione Financing and Advisory di Zaba ha
ulteriormente rafforzato la sua posizione di leader nel settore
dell’Investment Banking. Questo successo è stato riconosciuto da
Euromoney, che per due anni consecutivi ha conferito a Zagrebačka
Banka il titolo di “Migliore Investment Bank croata”, e dal Financial
82
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Times/Merger Market, che ha nominato UniCredit “Migliore Banca
dell’Europa centro-orientale nel settore Fusioni e acquisizioni”.
Tra le operazioni coordinate dall’istituto sul mercato finanziario
ricordiamo l’emissione obbligazionaria della Repubblica di Croazia
con scadenza nel 2017 destinata al mercato interno e le due
emissioni con scadenza nel 2020, in cui la Banca è stata capofila e
sottoscrittrice.
In ambito di Finanza aziendale, Zagrebačka Banka è stata
consulente esclusivo nell’acquisizione di Droga Kolinska da parte di
Atlantic Grupa. Inoltre la Banca è stata uno dei consulenti di CVC
Capital Partners nell’acquisizione della quota residua di Zagrebačka
Pivovara dagli azionisti di minoranza (la maggiore operazione di
questo tipo portata a termine nel 2010 nella Borsa di Zagabria).
La Banca ha organizzato numerose operazioni di finanza strutturata,
alcune delle quali di grande rilievo e che hanno confermato la sua
posizione di leader del settore nell’intera Europa sud-orientale.
Altri paesi
Nella Repubblica Ceca UniCredit Bank ha chiuso l’anno
brillantemente registrando un utile netto di 3.002 milioni di corone
ceche (CZK), con un incremento dell’8,4% rispetto al 2009.
I ricavi del quarto trimestre, superiori del 3% a quelli del trimestre
precedente, segnalano una costante tendenza all’aumento grazie
alla concretizzazione di alcune opportunità commerciali molto
redditizie, principalmente nel segmento corporate.
Nel quarto trimestre 2010 la Banca ha aperto dieci nuove filiali e
due punti vendita in franchising e ha lanciato un nuovo programma
di credito al consumo con l’obiettivo di rafforzare la sua presenza
nel segmento della clientela retail, che nei prossimi anni sarà uno
dei pilastri della strategia della Banca. Queste iniziative hanno
comportato l’innalzamento del livello dei costi per la banca (+8,6%
su base trimestrale), che tuttavia rimane sotto stretto controllo.
Nel quarto trimestre 2010 le rettifiche su crediti sono aumentate,
pur mantenendosi al 21,2% su base annua. Il coefficiente del costo
del rischio si è attestato ad un eccellente livello di 102 pb.
In Slovacchia i ricavi totali di UniCredit Bank sono ulteriormente
aumentati sull’onda della consistente crescita su base annua degli
impieghi e di un leggero aumento dei tassi d’interesse. Il totale
attivo della Banca ha raggiunto 4,2 mld di € (circa +33% su base
annua), mantenendo il coefficiente di adeguatezza del capitale a un
eccellente 13%. I consistenti incrementi su base annua delle quote
di mercato sia della raccolta (+1%) che degli impieghi (+0,5%)
consentono di guardare agli scenari futuri con notevole ottimismo.
Nella prima metà del 2010 il contesto macroeconomico ha inciso
negativamente sulla performance, ma nella seconda metà sono
notevolmente aumentati l’attività commerciale della Banca e i suoi
ricavi, che alla fine dell’anno hanno quasi eguagliato i livelli del
2009. La Banca è riuscita a migliorare l’efficacia della gestione
dei costi comprimendoli su livelli inferiori all’anno precedente.
Nell’ambito della gestione del rischio, l’Istituto ha continuato a
praticare politiche molto prudenti per quanto riguarda il rischio di
credito, di mercato ed operativo.
Nonostante la debole performance del settore bancario in seguito
all’introduzione della tassa speciale sulle banche, nel 2010 in
Ungheria UniCredit Bank ha evidenziato un’eccellente performance
grazie all’incremento dell’utile netto di oltre il 21% rispetto all’anno
precedente ottenuto grazie al margine d’interesse e a minori
rettifiche su crediti; ciò ha compensato la crescita del 27% su base
annua registrata dai costi a causa della tassa speciale sugli istituti
bancari. UniCredit Hungary è riuscita a incrementare l’efficienza
confermando la redditività della Divisione Corporate and Investment
Banking e promuovendo i prodotti innovativi, le campagne e la
soddisfazione della clientela retail. Nel 2010 la banca è così
riuscita a confermare il cost/income ratio sotto il 50%, una
percentuale inferiore a quella del settore. Con una quota di mercato
dei prodotti bancari fondamentali di circa il 6%, nel 2010 UniCredit
Bank Hungary ha contribuito per oltre un quarto all’utile netto del
settore bancario del Paese.
In Slovenia nell’anno in esame l’economia è tornata a una
modesta crescita del PIL. Contemporaneamente UniCredit Bank
Slovenia ha registrato ricavi notevolmente più alti (+17%), pari a
74 milioni di euro. Uno dei fattori principali dell’aumento dei ricavi
è stato il margine d’interesse, che ha beneficiato dell’incasso
di dividendi e dell’incremento dei margini. Il risultato negativo
delle negoziazioni è stato parzialmente compensato dall’aumento
delle commissioni. Nonostante il notevole incremento del costo
del rischio a causa di accantonamenti sia specifici che generici,
l’utile netto del periodo ammonta a 13 milioni di euro, superando
nettamente di circa 4 milioni di euro quello dell’anno precedente.
In Bosnia-Erzegovina UniCredit è rappresentata da due banche:
UniCredit d.d. Mostar e UniCredit a.d. Banja Luka. Il contesto
economico è rimasto difficile in cui la domanda interna si è
mantenuta debole, sebbene siano emersi i primi segnali di ripresa
evidenziati dall’aumento delle esportazioni. UniCredit ha conquistato
il primo posto in termini di totale attivo e si è confermata come
il gruppo bancario più redditizio del Paese, principalmente grazie
all’istituto operante nella Federazione di Bosnia-Erzegovina. Il
Gruppo, che opera tramite 137 filiali (93 di UniCredit Banca
Mostar e 44 di UniCredit a.d. Banja Luka) presenti in tutte le aree
del Paese, serve oltre 1,2 milioni di clienti. Nel 2010 l’utile netto
è aumentato di circa il 6%, toccando quota 17 milioni di euro
nonostante l’aumento delle rettifiche su crediti rese necessarie dal
difficile contesto di mercato. Dal punto di vista operativo l’aumento
del 4% su base annua dei ricavi complessivi e il -3% annuo
delle spese totali hanno dato origine a un significativo +22% del
risultato di gestione rispetto all’anno precedente. La soddisfazione
della clientela è rimasta alta, come dimostra incontestabilmente
l’eccellente indice di soddisfazione che con i suoi 95 punti può
essere considerato un termine di riferimento per l’intero mercato.
Pertanto sia nel segmento retail che in quello corporate i due
istituti hanno confermato le rispettive posizioni di preminenza per
quanto riguarda sia l’innovazione dei prodotti che gli standard di
qualità e di servizio.
Nel 2010 il PIL della Serbia è tornato ad una modesta crescita.
Nello stesso tempo è proseguita la notevole crescita dei servizi
alla clientela di UniCredit Bank Serbia, che è ora quarta per
dimensione tra le banche del Paese. Alla fine del 2010 il suo
totale attivo era pari a 167 mld di dinari serbi (RSD) grazie
al +23% registrato su base annua. Ancora più importante è
l’ulteriore aumento della soddisfazione della clientela, che si
è concretizzato in una brillante crescita dei ricavi (+21% su
base annua). I ricavi per dipendente sono aumentati di uno
straordinario 18%, a riconoscimento dello splendido lavoro del
personale di UniCredit Bank Serbia. La costante attenzione al
controllo dei costi ha fatto scendere il cost-income ratio sotto il
40%; inoltre la Banca è riuscita a mantenere il costo del rischio a
livelli notevolmente inferiori rispetto alla media di mercato.
Nel 2010 l’utile netto ha raggiunto i 3,5 mld di RSD, che in valore
assoluto rappresenta il record storico della Banca.
In Romania, nonostante l’avverso contesto economico
caratterizzato da stagnazione degli investimenti e deboli consumi
delle famiglie, nel 2010 UniCredit Tiriac Bank (UCT) ha ottenuto
un risultato di gestione lordo di 762,50 milioni di leu romeni
(RON), in aumento del 18% su base annua, mentre i ricavi hanno
registrato un +9% annuo. I costi operativi sono diminuiti di quasi
l’1% rispetto all’anno precedente, incrementando ulteriormente
l’efficienza fino a ottenere un cost/income ratio del 43,3%.
Gli impieghi sono aumentati di circa l’11% su base annua, molto
più del mercato. Nel 2010 il costo del rischio è salito a 562 milioni
di RON e il coefficiente dei crediti in sofferenza ha raggiunto il
9,9%. Nello stesso anno l’utile netto è stato pari a 175 milioni di
RON (il 47% in meno rispetto all’anno precedente) a causa del
succitato aumento delle rettifiche su crediti. Alla fine del periodo
UCT ha mantenuto un eccellente indice di adeguatezza patrimoniale
del 12,05%, corrispondente agli obblighi di legge.
Nonostante la perdurante recessione, i ricavi del Corporate
Banking e del Private Banking congiuntamente considerati, sono
aumentati del 9,8% su base annua e l’incremento del portafoglio
crediti ha superato quello del mercato. La raccolta e gli impieghi
hanno registrato rispettivamente un +2% e un +17% su base
annua. I punti forti del business corporate sono stati la gestione
del rischio, la crescita degli impieghi, le transazioni di pagamento,
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
83
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE)
le operazioni di trading e i programmi di assistenza alla clientela.
Per diverse linee di prodotti i ricavi da raccolta e impieghi nel
segmento retail sono aumentati, su base annua, in maniera piú
elevata rispetto al resto del mercato. Nei confronti della clientela
mass-market l’attività della banca si è concentrata sui prodotti
standard (come i prestiti personali e il credito al consumo),
mentre per la clientela affluent l’obiettivo è stato il miglioramento
della qualità del servizio e lo sviluppo di servizi specializzati e di
linee di prodotto dedicate.
Nonostante l’accanita concorrenza in un contesto economico
fragile, in Bulgaria UniCredit Bulbank si è confermata il maggiore
istituto bancario, le cui strategie sono attentamente prese ad
esempio dai principali concorrenti. La banca, il cui totale attivo è
pari a 11,3 mld di leva bulgari (BGN), è in testa alle classifiche
dei principali indicatori di performance e detiene il 15% dell’attivo
dell’intero sistema bancario. Gli impieghi lordi e gli anticipi alla
clientela sono aumentati del 4,3% su base annua raggiungendo
quota 8,1 mld di BGN. Gli impieghi alla clientela retail sono
aumentati più di quelli alla clientela corporate per effetto della
ripresa dei mutui ipotecari. I depositi della clientela, aumentati
dell’1,90% su base annua fino a 6,5 mld di BGN, rappresentano
il 14% di tutti i depositi del sistema bancario. Il patrimonio netto è
aumentato del 9,4% su base annua, grazie anche all’aumento del
10% del capitale azionario nel quarto trimestre del 2010. L’indice
di adeguatezza patrimoniale (18%) è aumentato dell’1,7% su base
annua.
Nel quarto trimestre del 2010 le scarse opportunità commerciali
e la minore propensione al consumo sono state evidenti e
hanno penalizzato anche la redditività dell’intero esercizio. La
percentuale dei crediti deteriorati, pur salendo al 10%, si è
mantenuta inferiore alla media del mercato (11,8%). Il margine
d’intermediazione è stato pari a 595 milioni di BGN, registrando
un incremento di circa il 5% su base annua grazie anche al
margine d’interesse e alla stabilità del magine da commissioni.
L’ottimizzazione delle attività operative e il contenimento dei costi
hanno contribuito alla maggiore efficienza operativa, ma non
hanno completamente compensato l’aumento delle svalutazioni
su crediti, cosicché su base annua l’utile netto è diminuito
del 20% attestandosi a 162 milioni di BGN. Ciò nonostante,
l’incontestabile posizione di leader di mercato di UniCredit
Bulbank è stata confermata dalla produzione di un quarto degli
utili dell’intero sistema bancario.
Nel 2010 in Ucraina è iniziata la ripresa economica e dopo la
pesantissima contrazione del 2009 (-15%) il PIL ha registrato
una crescita che è stata pari al 4,2%. Questo chiaro segnale di
miglioramento, la riconquistata stabilità politica e la mancanza
di brusche oscillazioni della moneta locale (grivnia ucraina UAH)
hanno influenzato positivamente il settore bancario nazionale.
84
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Il settore degli impieghi, anche se ancora fragile, è stato trainato
dai finanziamenti alle aziende. Ukrsotsbank, pur vedendo diminuire
il portafoglio totale netto dei crediti, ha stipulato numerosi contratti
con aziende e ha ripreso ad erogare alla clientela retail prestiti per
l’acquisto di beni di consumo e in particolar modo di automobili.
Contestualmente alla ripresa economica, nella seconda metà del 2010
anche le commissioni sono cresciute, permettendo a Ukrsotsbank di
aumentare a circa il 16% la percentuale di contribuzione del margine
da commissioni rispetto ai ricavi totali e di ridurre così il divario nei
confronti del mercato in questo indicatore chiave.
Nonostante la qualità degli impieghi rimanga un elemento cruciale
per tutto il sistema bancario del Paese, si può ritenere che nel
2010 l’ammontare dei crediti deteriorati ha raggiunto i massimi
livelli. Ukrsotsbank ha aumentato di circa 6 punti percentuali il
tasso di copertura complessiva e ridotto al 5% il costo del rischio
rispetto al 6,5% del 2009. Si prevede la prosecuzione anche nel
2011 di questa positiva evoluzione del profilo di rischio di credito
della Banca e si punta a rafforzare la redditività di Ukrsotsbank
con una marcata accelerazione delle attività commerciali in tutti i
segmenti della clientela, mantenendo nel contempo un’efficienza
operativa di alto livello.
Nel 2010 in Kazakistan l’economia si è brillantemente ripresa
mettendo a segno una crescita del PIL del 7% su base annua,
in cui le esportazioni hanno svolto un ruolo di rilievo. I principali
prodotti da esportazione, come il petrolio e i metalli, hanno
beneficiato insieme ai consumi e al commercio della ripresa della
domanda mondiale. Gli investimenti tuttavia rimangono deboli.
La controllata di UniCredit, ATF Bank (ATF), ha incrementato
il portafoglio crediti del 3% su base annua (al netto delle
cancellazioni), registrando il massimo aumento nella seconda
metà del 2010. ATF ha continuato a scorporare le sue attività non
strategiche, compresa la vendita di un fondo pensionistico nel
primo trimestre del 2010, concentrando invece l’operatività sulle
attività tipiche della banca commerciale.
Anche se la qualità del portafoglio crediti resta modesta, nel
corso dell’ultima parte del 2010 il deterioramento della qualità
del credito si è stabilizzato. ATF vanta tuttora uno dei coefficienti
di copertura più elevati rispetto ai concorrenti e questo le
consente di reindirizzare gli sforzi verso la creazione di nuove
opportunità commerciali invece di dedicarsi esclusivamente
alla gestione degli insoluti. Inoltre la banca ha potuto ridurre
notevolmente il costo della provvista grazie all’abbondante
liquidità presente nel mercato e al miglioramento del profilo
di solvibilità del Paese. Anche le commissioni generate
dall’operatività bancaria (+11% su base annua) hanno registrato
un incremento considerevole. Inoltre la Banca ha continuato
a concentrarsi su un rigido controllo dei costi, ottimizzando
ulteriormente la rete delle filiali e accentrando i processi bancari.
Nel 2010 AS UniCredit Bank, attiva in tutti e tre i paesi baltici
(Estonia, Lettonia e Lituania), ha dovuto far fronte al contesto
economico ancora avverso e alla flessione dei volumi nel mercato
degli impieghi. I ricavi complessivi hanno raggiunto i 9,2 milioni
di lats lettoni (LVL) grazie al positivo andamento del margine
d’interesse. L’efficiente gestione dei costi ha permesso di ridurre i
costi operativi di quasi l’1% rispetto al 2009.
Nel quarto trimestre 2010 il perdurante deterioramento delle
garanzie sui mutui ipotecari ha costretto la banca ad aumentare
notevolmente le rettifiche nette su crediti. Dopo due iniezioni
di capitale di complessivi 30,5 milioni di LVL, effettuate per
dare ulteriore impulso alle attività commerciali nei paesi baltici,
AS UniCredit Bank mantiene un solido indice di adeguatezza
patrimoniale pari al 10,4%. La banca ha migliorato il rapporto tra
impieghi e depositi (165%), principalmente grazie all’aumento dei
depositi della clientela, e ha ottenuto finanziamenti dall’European
Investment Bank e dalla Nordic Investment Bank.
Outlook 2011
Nell’Europa centro-orientale si prevede la prosecuzione della
ripresa economica con una crescita del PIL nel corso dell’anno.
Nel 2011 si potrà osservare una ripresa delle attività bancarie,
nonché una maggiore attenzione all’efficienza nella gestione
dei costi e al presidio dei rischi. UniCredit intende proseguire la
crescita organica nella regione aprendo nuove filiali e sviluppando
ulteriormente i canali di vendita alternativi. Inoltre il Gruppo
continuerà a portare nei paesi dell’Europa centro-orientale le
migliori pratiche già vigenti altrove e trarre la massima utilità dalle
cosiddette Group Product Factories. Il margine d’intermediazione
e la redditività beneficeranno di una serie di iniziative finalizzate
all’incremento dei ricavi, tra cui principalmente il monitoraggio
della soddisfazione della clientela e i miglioramenti operativi
per aumentare i margini per cliente. Infine il Gruppo UniCredit
continuerà a privilegiare l’attenzione ai costi e alla gestione della
qualità del credito al fine di perseguire l’efficientamento dei costi
operativi e la riduzione delle perdite.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
85
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Global Banking Services
IN BREVE
Costi diretti (milioni di €)
ICT
Other
82
1.600
Totale Costi Diretti GBS (milioni di €)
Sec
3.800
51
Proc
28
% spese del personale su costi diretti
31%
Org
BO
219
506
WO
139
RE
1.173
Personale
16.938
Introduzione
La missione di GBS è ottimizzare costi e processi interni, garantendo l’eccellenza operativa e supportando la crescita sostenibile
delle business line, con un focus particolare su:
• efficienza: ottimizzazione del modello di governance e rigore nel controllo dei costi;
• specializzazione: centralizzazione dei servizi delle Global Service Factories e degli Shared Service Centers del Gruppo;
• centralità del Cliente: definizione di linee guida per misurare, monitorare e migliorare la soddisfazione del Cliente, interno ed
esterno;
• qualità dei servizi: definizione di indicatori chiave della performance e Service Level Agreement (SLA) in accordo con i clienti
interni, al fine di migliorare la qualità dei servizi e promuovere le best practices.
Le principali aree di responsabilità sono ICT, Operations & Workout, Organization, Real Estate, Procurement, Security, Technical
Training, Management Consultancy, Identity & Communications.
Nel novembre 2010 è stata introdotta la figura di Chief Operating Officer (COO) di Gruppo, sotto la cui guida vengono mantenute le
responsabilità già presenti all’interno della SBA GBS con l’aggiunta dell’area HR Management.
(milioni di €)
Performance finanziaria
Nel corso del 2010 GBS ha continuato ad operare sia
per razionalizzare i costi sia per garantire una continuità
nell’efficienza.
Costi Diretti
FTE numero
86
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
2010
2009
VALORE
ASSOLUTO
3.800,00
3.831,60
- 31.6
2010
2009
VALORE
ASSOLUTO
%
16.938
17.141
- 204
- 1,2%
%
- 0,8%
I costi diretti della SBA evidenziano una riduzione di 32 milioni
(-0,8%) rispetto al 2009. A cambi e perimetri omogenei, il calo
dei costi diretti si attesta a circa il -4%, confermando la solida
performance dell’area e la capacità costante di porre in essere
azioni volte al contenimento dei costi e alla creazione di produttività
per il Gruppo nel rispetto della qualità dei servizi erogati e della
soddisfazione dei clienti interni ed esterni.
L’area ha continuato l’accentramento delle attività da tutte le
Business Line, arrivando a gestire direttamente il 24% del totale costi
diretti di Gruppo.
Il trend degli organici, a perimetri omogenei, decresce di
-168 risorse (-1%).
Il saldo finale è determinato dalle sinergie derivanti dalla cessione
di alcune società, dai piani di riorganizzazione in Italia e Germania,
nonchè dall’insourcing di nuove attività in ICT, Real Estate, Security e
Organization.
ICT
I costi diretti dell’ICT mostrano un decremento rispetto al 2009 pari
25,5 millioni (-1,6%). Normalizzando i perimetri 2009 con l’impatto
delle attività acquisite nel corso del 2010, tale risparmio di costi
diretti ammonta al -3,4%.
Il 2010 è stato caratterizzato dalla continuazione del processo di
integrazione di processi e sistemi già avviato nel 2009 con la fusione
delle società informatiche del Gruppo in UGIS. Questo ha consentito
la razionalizzazione dei costi IT ed il consolidamento del ruolo
centrale di UGIS nella gestione delle tematiche ICT del Gruppo.
e ristrutturazione delle posizioni problematiche, ha implicato il
trasferimento dei restanti asset alle divisioni di business competenti.
In Italia, la gestione accentrata degli NPLs di Gruppo ha consentito di
migliorare il processo di recupero, con un conseguente impatto
in termini di efficienza; i crediti problematici recuperati, oltre
1,7 miliardi, superano il dato 2009 del 14%.
Group Organization & Logistics
Real Estate rappresenta circa l’80% dei costi di Group
Organization & Logistics; nel corso del 2010 c’è stata una
diminuzione dei costi diretti rispetto all’anno precedente pari
al 4%; tale dinamica è principalmente ascrivibile alle molteplici
iniziative di efficientamento poste in essere, quali, ad esempio,
la razionalizzazione dei costi delle utilities, la rinegoziazione
dei contratti di locazione passiva, la sistematizzazione
e razionalizzazione dei servizi di facility management e
l’ottimizzazione degli spazi occupati da Società del Gruppo,
iniziativa che ha permesso il rilascio nel corso del 2010 di circa
180.000 mq; le operazioni di dismissione immobiliare hanno
comportato plusvalenze per il Gruppo pari a 81 milioni.
Linee di business per attività,
area geografica, società
Sintesi dei progetti 2010
Group ICT
Global Operations Services
Nel 2010 il Global Operations Services ha riportato una riduzione di
costi pari a 18,8 milioni (-3,6%) rispetto all’anno precedente.
Considerando nel 2009 anche le attività acquisite in corso del 2010,
la riduzione dei costi diretti si attesta al -3,2%.
La continuazione del processo di razionalizzazione e armonizzazione
delle strutture di Back Office, insieme all’automazione e
all’ottimizzazione dei processi, hanno contribuito ad accrescere
l’efficienza rispetto al 2009, massimizzando il valore aggiunto per il
Cliente e per il Gruppo UniCredit.
Nel 2010 Group ICT ha diretto specifici Programmi d’Innovazione
mirati a riprogettare le piattaforme ICT (lancio del “Next Generation
Commercial Banking Information System”) e a sviluppare progetti di
business sulle nuove tecnologie (ICT Innovation Program).
La struttura organizzativa è stata rafforzata con l’obiettivo di
migliorare il coordinamento di strategie e linee guida ICT. Ha inoltre
supportato il Programma “Il Milione” in Russia, migliorando ill sistema
informatico centrale della attività Retail e il flusso di comunicazioni
verso la Banca Centrale Russa.
Group Operations and ICT Factories
Workout
Nel corso del 2010 nel Workout è entrato in pieno regime il processo
di gestione accentrata del portafoglio delle sofferenze in Italia e in
Germania, iniziato nel corso del 2009 con il trasferimento di tali
attività all’interno del perimetro GBS. Complessivamente il processo
di accentramento e gestione ha comportato la riduzione dei costi
diretti nel 2010 del 12,2%.
In Germania nell’area GBS è stata completata la razionalizzazione
delle strutture dedicate al Workout, dove la conseguente riduzione
La Business Unit rappresenta il presidio della Capogruppo per il
coordinamento strategico e manageriale delle società/strutture
del Gruppo dedicate allo svolgimento dei servizi di Operational
Services (UniCredit Business Partner S.C.p.a.), recupero crediti,
servizi assicurativi, servizi amministrativi centralizzati per HR e
Contabilità, nonché della gestione dei servizi di Card Processing e
del coordinamento e governo delle fabbriche del Gruppo dedicate
allo svolgimento dei servizi ICT (in particolare UniCredit Global
Information Services S.c.p.a.).
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
87
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Global Banking Services (SEGUE)
I principali obiettivi sono stati quelli di assicurare una visione
strategica unitaria esercitando un ruolo di indirizzo, supporto e
controllo orientato alla massimizzazione dell’efficacia e dell’efficienza
delle Global Factories attraverso una graduale razionalizzazione
delle stesse. Sono state inoltre incentivate le azioni necessarie
a promuovere la collaborazione sinergica tra IT e Operations
implementando ed estendendo l’utilizzo delle piattaforme
informatiche e delle procedure standard di Gruppo.
UniCredit Global Information Services (UGIS)
Nel corso del 2010 UGIS, oltre alle consuete attività di erogazione
dei servizi informatici, di progetto e sviluppo dei sistemi informativi
e di ricerca costante della qualità del servizio erogato in un’ottica
di soddisfazione del Cliente e di contenimento dei costi, ha fornito
particolare supporto all’evoluzione di Gruppo con la migrazione della
piattaforma di commercial banking, EuroSIG di UniCredit Bank AG in
Germania ed il completamento del progetto “Insieme per i clienti” in Italia.
In particolare la migrazione della banca tedesca sulla piattaforma
software di gruppo per il commercial banking, già utilizzata in Italia
e in Repubblica Ceca, ha visto la stretta cooperazione tra il team
internazionale di UGIS ed il team di UniCredit Bank AG che, tra l’altro, ha
portato ad un significativo affinamento delle funzionalità sia in termini di
possibilità per il business che in termini di controllo e gestione dei rischi.
L’operazione ha visto coinvolte oltre 900 filiali della banca tedesca e
16.500 persone. Dal punto di vista ICT sono stati effettuati oltre 55.000
test sul sistema e complessivamente la migrazione è stata simulata per
ben 15 volte durante il cosiddetto Co.We (Conversion Weekend).
La Global ICT Company ha continuato anche il percorso di integrazione
ICT, portando a termine l’insourcing dei rami IT (asset e risorse) di
UniCredit MedioCredito Centrale e di UniCredit Bank Ungheria. Si
è inoltre conclusa la fase preliminare del programma che mira a
trasformare l’azienda sia sotto l’aspetto tecnologico (EuroSIG 2.0) sia
dal punto di vista organizzativo (UGIS 2.0), per meglio supportare la
crescita del business e l’innovazione tecnologica.
Il programma EuroMIB è finalizzato a standardizzare e razionalizzare il
panorama applicativo e infrastrutturale di competenza. In particolare, nel
corso dell’esercizio è stata portata a termine l’implementazione della
nuova piattaforma in Italia, ora in grado di supportare tutte le operazioni.
Dal punto di vista infrastrutturale sono proseguiti il percorso di
razionalizzazione dei Data Center e di ammodernamento delle
strutture; attenzione particolare è stata destinata all’e-collaboration e
alla comunicazione multimediale (Telepresence, OCS, Webcasting).
Nel corso dell’anno hanno avuto luogo le prime implementazioni
del sistema FlexCube nelle Banche del Gruppo nell’Europa Centro
Orientale.
88
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Quercia Software
Quercia Software opera nel settore della Monetica, in particolare
nell’ambito del Card Management, delle soluzioni di pagamento
tramite terminale POS, e del Remote Banking.
La Società offre servizi e soluzioni di Business attraverso
tecnologie software innovative, specializzate e integrate con
applicazioni di Contact Center. Tale offerta è rivolta principalmente
alle Banche del Gruppo UniCredit, ma vede altresì una importante
presenza di Banche e Imprese esterne fra i propri Clienti.
A fine anno 2010, Quercia Software è presente nel mercato
del Corporate Banking Interbancario, dove offre servizi a circa
30 Banche e oltre 110.000 aziende italiane, e in quello delle
soluzioni di pagamento, attraverso la gestione di circa 160.000
terminali POS e il monitoraggio di circa 10.000 ATM.
Partecipa inoltre a IQC Team, il progetto collaborativo avviato
con altri partner finanziari nel settore, per erogare servizi di
pagamento a valore aggiunto tra la PA, il sistema bancario,
le aziende ed i privati cittadini. La piattaforma ha gestito nel
corso del 2010 circa un milione di transazioni con i primi due
clienti attivati, Equitalia Giustizia ed il DIPE (Dipartimento per il
Coordinamento della Politica Economica).
Inoltre, nel corso del 2010, UniCredit ha identificato in Quercia
Software il soggetto nel quale aggregare le attività della
Monetica, con l’obiettivo di razionalizzare e internalizzare tali
attività e creare una Global Card Payment Company. Quercia
Software ha assunto nel Gruppo, soprattutto nel 2010, un ruolo di
maggior peso nell’ambito della gestione dei processi relativi alle
carte di pagamento e dei terminali ATM e POS, in una misura tale
da essere identificata quale miglior veicolo all’interno del quale
accentrare tutta la filiera produttiva. Tale decisione, assunta nel
corso dell’esercizio, avrà effetto operativo a partire dal 2011.
Global Operations Services
Quest’area assicura il coordinamento delle fabbriche del Gruppo
dedicate ai servizi di Operations, favorendo la centralizzazione e
la costante evoluzione dei processi attraverso la ricerca di modelli
innovativi orientati alla massimizzazione dell’efficacia e efficienza,
il contenimento dei costi e l’incremento della qualità.
Nell’ambito del Global Operations Services sono operativi i
seguenti departments: “Shared Service Centers”, responsabili
di gestire i servizi di supporto centralizzati (HR Shared Service
Center e Contabilità) nonché definire le linee guida e le politiche
relative alla centralizzazione dei servizi di supporto; “Card
Payment Solutions” responsabile di supportare e verificare
l’operatività delle Fabbriche / Strutture coinvolte nel Card
Processing definendo le strategie e le policy relative a tali servizi.
È presente anche l’unità di “Global Insurance Management” a cui
è affidata la definizione delle strategie assicurative di Gruppo, le
autonomie e le responsabilità locali e i corretti livelli di copertura
dei rischi.
Nel 2010 Card Payment Solutions ha consolidato l’obiettivo
finalizzato alla creazione della Global Card Company di Gruppo e
ha supportato la crescita del business delle carte di pagamento
di UniCredit, consentendo l’aumento dei volumi di vendita e
favorendo l’evoluzione della piattaforma tecnologica e dei servizi
del Gruppo.
UniCredit Business Partner (UCBP)
Nell’anno 2010, in coerenza con gli indirizzi strategici predefiniti,
UniCredit Business Partner ha proseguito il percorso di
armonizzazione e sviluppo del proprio modello operativo con la
riorganizzazione dei processi e delle attività e la condivisione
delle best practice tra Paesi.
A supporto della strategia adottata, l’Azienda nel corso
dell’esercizio si è focalizzata sui propri strumenti di misurazione
interna e di miglioramento delle performance. In particolare è
stata ulteriormente sviluppata la Balanced Scorecard che, insieme
al Sistema Gestionale Integrato, ha favorito il monitoraggio delle
attività e l’effettivo raggiungimento degli obiettivi strategici e
operativi.
Per quanto riguarda la riorganizzazione delle attività in Italia e
Germania è da segnalare, in particolare, che è stato completato
il trasferimento di alcune attività dalla Germania alla Polonia,
mentre tale processo proseguirà dall’Austria verso la Romania.
Da un punto di vista societario con decorrenza 1° gennaio
2010 è avvenuta l’integrazione in UCBP del ramo d’azienda
“Supporto operativo” di UniCredit Mediocredito Centrale S.p.A.
(atto di cessione del 23 dicembre 2009), operazione completata
successivamente dall’integrazione con decorrenza 1° aprile 2010
del ramo d’azienda “Back Office”.
Superando il perimetro operativo di riferimento, è proseguito
il Progetto MOSAIC, mirato alla creazione di un network delle
Operations in cui UniCredit Business Partner dovrà svolgere un
ruolo di coordinamento per disegnare un percorso di sviluppo
coerente delle diverse Unità di Back Office di Gruppo.
Workout Services
Il Workout Services assicura il coordinamento globale delle
società e delle strutture del Gruppo dedicate al recupero crediti
favorendo la centralizzazione e la costante evoluzione dei processi
attraverso la massimizzazione dell’efficacia ed efficienza, nel
rispetto sia delle soglie di convenienza che del contenimento dei
tempi e dei costi di recupero nonché delle potenziali perdite.
UniCredit Credit Management Bank (UCCMB)
Alla fine dell’esercizio, UCCMB incrementa il portafoglio gestito
rispetto al 2009 per numero di posizioni gestite, attestandosi
a poco meno di 1 milione (+1%) per un valore lordo di oltre
47 miliardi (+13%). Nel 2010 UCCMB contrasta la negativa
congiuntura di mercato raggiungendo importanti obiettivi, tra cui
si segnalano:
• incassi realizzati per oltre 1,7 miliardi, valore che supera del
14% il dato del 2009 e del 6% quello stimato per l’anno in
corso; tale risultato è stato ottenuto grazie ad una maggior
efficienza nella gestione del portafoglio (+39% di pratiche
medie per gestore rispetto al 2009);
• risultati ottenuti dalla Branch di Monaco che ha prodotto
quest’anno più di 1 milione di incassi;
• incremento delle azioni di riammissione in bonis dei mutui non
performing con un +32% di pratiche rispetto al 2009, con un
conseguente beneficio in termini di minori rettifiche di valore
per le mandanti del Gruppo pari a circa 50 milioni;
• proficua gestione delle passività potenziali derivanti da azioni
revocatorie tanto che sono state chiuse quest’anno quasi 200
posizioni con una corrispondente passività potenziale di circa
800 milioni.
Nell’ambito dei processi operativi, il 2010 ha visto la conclusione
di un’attività strategica quale la predisposizione dei Business Plan
analitici sulle posizioni del portafoglio Aspra Finance con una
copertura complessiva superiore all’80% del credito lordo.
Nei confronti dei mandati esterni al Gruppo UCCMB ha proseguito
nello sviluppo degli accordi con i tribunali sul territorio nazionale
con l’obiettivo di massimizzare e velocizzare il recupero dei crediti
delle procedure concorsuali, grazie anche ad una serie di servizi
utili ai curatori e ai commissari per la liquidazione dell’attivo
concorsuale. A tal proposito va citato il contributo dato da UCCMB
per la prima sperimentazione in Italia dei pagamenti on-line
con la Giustizia finalizzati allo snellimento degli iter burocratici
connessi alle attività giudiziali.
Group Organization & Logistics
L’attività di Group Organization è stata principalmente concentrata
su tre direttrici:
• Il supporto al riassetto complessivo del perimetro italiano del
Gruppo;
• Il Re-engineering sistematico dei processi (di business e di
supporto) ponendo particolare attenzione nella realizzazione
di obiettivi di efficacia e qualità, anche attraverso la
predisposizione di opportuni indicatori di performance
a supporto di un monitoraggio costante (in ottica di
“miglioramento continuo”). In particolare, è stata avviata
l’attività di revisione dei processi di controllo del rischio e sono
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
89
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Global Banking Services (SEGUE)
stati lanciati dei progetti (e.g., ICS- Internal Control System) per
creare un framework omogeneo per i controlli interni;
• Il perseguimento di una strategia organica di contenimento
delle spese di Gruppo.
Il Global Sourcing Department, ha focalizzato la propria
azione sulla revisione e ottimizzazione dei processi di acquisto
tramite il Progetto di Procurement Process Turnaround (PPT)
che si è concentrato particolarmente (i) sull’implementazione
del processo di gestione degli ordini (ii) sullo sviluppo di una
piattaforma web-based per il monitoraggio dei costi d’acquisto,
(iii) sull’ampliamento delle categorie gestite dal Procurement,
(iv) sulla definizione/revisione di un nuovo processo di Demand
Management e (v) sulla riorganizzazione della struttura di Global
Sourcing Department. Nel corso dell’anno è stato progettato un
sistema globale di Vendor management ed implementazione di
uno strumento semantico di analisi della spesa nei vari paesi e si
è proceduto alla Standardizzazione ed estensione alle principali
geografie dei processi/categorie chiave.
L’insieme di tutte queste attività ha consentito all’unità di
raggiungere gli obiettivi di sinergie di oltre 100 milioni a livello
globale e i target di adozione di aste online (“e-auction adoption”
- utilizzo di procedure telematiche per gli approvvigionamenti)
pari a oltre il 50% del totale dello spending gestito in tutte le
nazioni.
i-Faber
Le principali attività di i-Faber hanno riguardato il
perfezionamento dell’operazione di acquisizione (che ha
consentito il rafforzamento della presenza sul mercato
domestico dell’e-procurement) della società Itradeplace S.p.A.
(successivamente incorporata), la revisione e razionalizzazione
dei processi che ha consentito l’ottenimento della certificazione
di qualità secondo lo standard UNI EN ISO 9001:2008, la
realizzazione della nuova piattaforma di e–procurement dedicata
a Consip, che verrà utilizzata per gli acquisti centralizzati di
tutta la PA centrale. Nel corso dell’anno è stata avviata l’attività
negoziale della Provincia Autonoma di Bolzano sulla piattaforma
ad essa dedicata.
I ricavi sono cresciuti fino a 18 milioni, +8% rispetto al 2009
grazie soprattutto al mercato non captive che ha superato il
50 % del valore dei ricavi complessivi dell’azienda. In particolare
l’ambito che ha riportato una crescita più significativa è costituito
dall’offerta dei servizi alla Pubblica Amministrazione, di rilievo
anche gli incrementi nella prestazione di servizi ai paesi CEE e
l’attività di consulenza in ambito di razionalizzazione dei costi
delle aziende clienti.
90
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Group Real Estate
Nell’anno si è assistito ad una significativa ottimizzazione di
spazio e costi attraverso il lancio e l’implementazione di progetti
di accentramento delle sedi centrali nelle principali capitali
CEE (Mosca, Sofia, Zagreb e Bucharest). Nei paesi CEE è stata
effettuata l’ottimizzazione dei Facility Services con oltre il 10% di
guadagno d’efficienza (manutenzione, pulizie e utilities).
La vendita di beni RE non strumentali ha permesso di realizzare
complessivamente 250 milioni. La pianificazione strategica del
portfolio Real Estate si è concentrata sulla gestione finanziaria e
di rischio.
UniCredit Real Estate (URE)
La strategia 2010 si è basata su quattro pilastri principali:
la gestione ottimale del patrimonio immobiliare di Gruppo, il
continuo miglioramento della macchina operativa deputata alla
fornitura dei servizi immobiliari, l’efficiente utilizzo degli spazi e la
costante attenzione all’innovazione nei luoghi di lavoro, anche per
quanto attiene alla sostenibilità ambientale.
Ne sono derivati risultati significativi per la Società e per il
Gruppo, fra i più importanti una riduzione dei costi di competenza
pari a oltre 50 milioni di euro, corrispondente a oltre il -6%
rispetto al 2009.
Per quanto riguarda l’attività di valorizzazione e razionalizzazione
del patrimonio immobiliare, già avviata nell’esercizio precedente,
nel corso del 2010 URE ha avviato un significativo piano di
valorizzazione degli immobili di Roma, concentrandosi su 8
prestigiosi palazzi del centro storico.
Nel mese di dicembre è stata formalizzata la vendita del primo
degli asset coinvolti: Palazzo Cipolla, con un cash-in di circa 80
milioni. Per gli altri sette immobili è stata avviata una procedura
competitiva di dismissione, denominata “Progetto 7RE”.
Inoltre, si è provveduto alla razionalizzazione, tramite cessione di
quote, delle partecipazioni detenute da URE nei Fondi Immobiliare
costituiti nel precedente biennio. Le plusvalenze rivenienti
dalle operazioni immobiliari già concluse su tutto il territorio e
dalla cessione di quote di partecipazione nei Fondi Immobiliari
superano i 72 milioni.
Nell’ambito delle iniziative di contenimento dei costi, il progetto
“Kill the Rent–Ammazza il canone”, avviato nel 2008, ha
raggiunto nel 2010 un grande traguardo: oltre 5,8 milioni di
risparmi ottenuti in seguito alla rinegoziazione di circa 970
contratti di affitto su tutto il territorio nazionale.
Le iniziative di razionalizzazione degli spazi strumentali del
Gruppo in Italia (Progetto Exodus), già avviate negli esercizi
precedenti, hanno visto nel 2010 il rilascio di circa 30.000 metri
quadri per un risparmio annuo di circa 7 milioni. Il traguardo
raggiunto dal 2008, anno di inizio del progetto, a oggi, è
particolarmente rilevante: oltre 190.000 metri quadri rilasciati
e circa 25 milioni di risparmi. Gli spazi rilasciati nel corso del
2010 salgono a 100.000 metri quadri qualora si consideri anche
il contributo del progetto Network Optimisation, mirato alla
razionalizzazione degli spazi di rete.
La creazione a Milano del nuovo Headquarter per il Gruppo - in
cui verranno concentrate le funzioni di Direzione Generale - è il
progetto più significativo del complesso piano di consolidamento
delle sedi direzionali in Italia e in tutto il Gruppo. Nel mese di
giugno 2010, dopo una complessa trattativa, è stato firmato
il contratto per il nuovo quartiere generale di UniCredit nella
zona Porta Nuova-Garibaldi di Milano. Si tratta di oltre 80.000
metri quadri di spazi pensati secondo le più innovative modalità
costruttive, in uno degli snodi logistici più importanti d’Italia e, in
futuro, d’Europa.
Alcuni numeri significativi dell’operatività dell’anno: oltre 600
interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione di
palazzi e dipendenze; oltre 1.600 interventi per miglioramenti
tecnologici della rete; oltre 11.000 interventi per attività diverse
(safety, sicurezza, ecc.); oltre 145.000 interventi di manutenzione
riparativa.
Group Identity & Communications
I principali progetti gestiti da Group Identity & Communications
sono stati l’armonizzazione dell’architettura di brand ed i
messaggi di comunicazione delle otto società (compresa la
capogruppo UniCredit) che sono state oggetto del progetto
di integrazione ‘Insieme per i clienti’; il coordinamento della
sponsorizzazione UEFA Champions League con lo scopo di
sostenere il masterbrand UniCredit e gli obiettivi commerciali
dei singoli paesi e divisioni; la diffusione del posizionamento
di Gruppo ‘Real Life Banking’ attraverso le iniziative di brand
engagement nei 22 paesi e l’ideazione del nuovo concept creativo
per la comunicazione pubblicitaria di Gruppo; la misurazione e
monitoraggio della reputazione della banca sui diversi gruppi
di stakeholders. Nel 2010 il programma ha coinvolto per la
seconda volta l’Italia, la Germania, l’Austria e la Polonia ed è
stato allargato alla Croazia, Bulgaria, Ungheria, coinvolgendo
complessivamente 30.000 stakeholders.
Security
L’anno è stato dedicato all’integrazione organizzativa/operativa,
attraverso l’implementazione, nei diversi paesi, del modello
di sicurezza integrata già adottato in Italia (che consiste nel
raggruppare sotto un’unica responsabilità su base territoriale,
le attività fondamentali di Security: Business Continuity&Crisis
Management; Physical Security; Information Security; Antifraud;
Business Intelligence e Risk Analysis, adattando l’estensione del
modello alle specificità locali).
Questo modello garantisce un approccio univoco di Gruppo
per la protezione del Patrimonio, dei Colleghi, dei Clienti e dei
Canali Distributivi in maniera efficiente ed efficace, ottenendo
nel contempo forti sinergie di costo/servizio con la generazione
di economie di scala, contribuendo alla diffusione delle singole
best practices, e quindi delle eccellenze individuate all’interno del
Gruppo, che vengono messe a fattor comune a livello Globale.
Lifelong Learning Center
Tre gli ambiti su cui ci si è focalizzati: Efficienza, Efficacia ed
Innovazione del processo formativo.
Per quanto riguarda l’efficienza, i processi di Gruppo dell’ambito
formativo risultano supportati da una Vendors’ list comune e
la creazione della Trainers’ Community di Gruppo. Nell’anno di
riferimento, in Italia, il processo di efficientamento ha consentito
di finanziare circa il 55% dei costi della formazione tramite i fondi
erogati da Enti Pubblici nazionali.
Per migliorare l’efficacia, è stato avviato il rilascio progressivo dei
moduli formativi cross border, quali “Induction” per i nuovi assunti
e Core Curriculum nell’ambito del programma Risk Academy.
In Italia circa l’11% della popolazione ha beneficiato di corsi di
lingua per un totale di oltre 230.000 ore.
A Palermo ha avuto luogo la prima innovativa edizione di
Export Business School, il progetto di sviluppo dell’export e di
internazionalizzazione delle piccole-medie imprese articolato
in sei giornate di formazione con la partecipazione di oltre 60
aziende e 200 dipendenti.
UniCredit Management Consultancy (UMC)
UMC ha assorbito la domanda crescente di servizi di consulenza
richiesta dal Gruppo (+10% di giorni uomo), contribuendo al
calo dei costi di consulenza esterni (-13% in giorni uomo) e
aumentando la propria quota sul mercato interno dal 47% al
56% (in giorni uomo). Ha fornito il proprio supporto in complessi
programmi di trasformazione strutturale (“Insieme per i clienti”,
Integrazione CAIB, Estensione del modello divisionale in Russia,
Bulgaria e Croazia), progetti di Business Strategy, Sales &
Marketing (Corporate CRM, F&A Implementation, SME Strategy
and segment set up), interventi su Organizzazione, Processi
e Operations (Processo del Credito, Cost Reduction) ed altre
attività di rilevanza strategica per il Gruppo quali controlli Interni,
Operational Risk e Reportistica di Risk Management.
Global Innovation Program
Il Progetto di Innovazione Globale, che ha visto l’impegno della
divisione CEE e delle banche locali, ha dato vita a 10 progetti,
3 dei quali sono iniziati nel 2010 (CRM Retail, CRM Corporate,
M-banking). Gli altri 7 sono in procinto di essere analizzati e
prenderanno avvio nel 2011, in seguito all’approvazione finale dei
business case (principalmente sono progetti a livello CEE).
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
91
Relazione sull’andamento della gestione
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo (SEGUE)
Global Banking Services (SEGUE)
Nel corso dell’anno sono state identificate e gestite Best Practice
interne: Zaba per m-banking (8 paesi) e CRM Retail (6 paesi),
Slovacchia per CRM Corporate (8 paesi). I tre progetti entreranno
nella fase di implementazione nel Q1 del 2011.
Outlook 2011
A fine 2010, nell’Area di responsabilità del COO, è stato avviato il
progetto All4Quality con l’obiettivo di semplificare la governance e
l’economicità di gestione dei servizi erogati da GBS, aumentare la
trasparenza in termini di servizi offerti, prestazioni erogate e costi
sostenuti, migliorare il servizio in termini di innovazione, qualità
e risk management attraverso la costituzione di unità operative
integrate che operano con approccio end-to-end e massimizzano
le economie di scopo, migliorare la gestione del capitale
umano potenziando le opportunità di crescita professionale e
adeguamento di ruolo all’interno di entità operative multiservizio/
multicompetenza.
Dopo oltre un decennio in cui le integrazioni hanno giocato una
parte rilevante, nel 2011 ICT punterà sulla qualità per supportare
ulteriormente le esigenze di crescita del business di Gruppo,
come leva principale per l’aumento dei ricavi, anche grazie ad un
incremento significativo negli investimenti IT per l’anno in corso.
Naturalmente nel corso del 2011 sono previste, anche
l’implementazione della piattaforma applicativa per il commercial
banking EuroSIG in UniCredit Bank Austria AG e, per EuroMIB, le
migrazioni delle ulteriori sedi Global Market and Treasury (Monaco
e Londra); continueranno le attività connesse al miglioramento
degli applicativi di Group Governance, quali ad esempio il ridisegno
complessivo del processo di gestione delle informazioni rilevanti di
Gruppo (CRO / CFO) e non mancheranno nuove implementazioni
del sistema informativo FlexCube in Europa Centro Orientale.
Quercia Software opererà avendo al proprio interno la totalità
dei processi a servizio del business delle carte di pagamento e
di gestione dei terminali POS e ATM. Ciò per effetto del processo
di accentramento, in ottica end - to - end, avviato nel corso del
2010 ed efficace dal 2011.
È previsto un forte sviluppo della strategia delle Global
Operations con l’obiettivo di raggiungere ulteriori sinergie
cross-country, identificare nuove opportunità di miglioramento
e automazione dei processi; continuerà inoltre la strategia di
sviluppo a livello internazionale degli Shared Services Center.
In area Workout, per quanto concerne l’evoluzione del 2011, si
segnala la fusione per incorporazione in UCCMB della società
Aspra Finance. Tale operazione comporta un significativo
cambiamento strutturale nel bilancio di UCCMB che fino al 2010
92
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
gestiva in mandato i crediti di questa società. Grazie a questa
fusione il Gruppo potrà beneficiare di alcune sinergie di processo
che saranno semplificate e che si tradurranno in un conseguente
risparmio significativo di costi.
L’attività di Group Organization & Logistics sarà strutturata intorno
a specifici obiettivi. Il primo sarà promuovere la semplificazione
attraverso una più efficiente governance; questo si realizzerà
tramite l’implementazione del nuovo modello organizzativo di
Gruppo. Ulteriori target saranno continuare l’ottimizzazione e
l’omogeneizzazione dei processi con particolare attenzione ai
processi di presidio del rischio e massimizzare la soddisfazione del
Cliente esterno nonché offrire un’efficace supporto ai clienti interni
per le attività di “cost budgeting” e “cost management”.
Il piano delle attività per il Global Sourcing risulta incentrato
oltre che sulla realizzazione dei futuri obiettivi, in corso di
finalizzazione, su un continuo rafforzamento del presidio dei
costi, sul presidio sia della catena del valore del procurement
che delle attività di order management in Italia, Germania,
Austria, Polonia; implementazione di un sistema di demand
management globale; ridefinizione della struttura organizzativa
degli approvvigionamenti; estensione del perimetro di acquisto
su nuove categorie merceologiche e implementazione di un albo
fornitori per tutte le nazioni.
Per i-Faber, si prevede la valutazione di ulteriori opportunità
di crescita nonché una ancora maggiore focalizzazione sullo
sviluppo del mercato esterno ai Soci di riferimento. I maggiori
sviluppi sono ancora previsti sul mercato non captive, e sul
mercato captive limitatamente ai paesi esteri.
È attesa una crescita dei ricavi nell’ordine del 10%, con una
componente non-captive ancora in crescita e superiore al 55%.
L’EBIT è atteso intorno ai 4 milioni.
Saranno inoltre oggetto di sviluppo tutte le possibilità di ulteriore
sinergia con il Gruppo, siano esse proprie del processo di
approvvigionamento piuttosto che complementari ad esso.
Group Real Estate si focalizzerà sul design e
sull’implementazione del nuovo concetto di UniCredit workplace
valorizzando stili lavorativi innovativi che portino anche ad ulteriori
efficienze di spazio.
Per quanto riguarda UniCredit Real Estate, si continuerà il percorso
di efficienza avviato negli anni passati con un ulteriore miglioramento
della base costi gestita. Proseguiranno, infatti, i progetti di
ottimizzazione degli spazi, sia nell’ambito della razionalizzazione delle
filiali commerciali (progetto Next) secondo l’approccio “Hub & Spoke”,
sia nell’ambito delle strutture di Head Office; il progetto di punta sarà
la creazione a Milano del nuovo Headquarter per il Gruppo nella zona
Porta Nuova-Garibaldi che sarà operativo a fine 2012.
Nell’ambito delle iniziative di contenimento dei costi, il progetto
“Kill the Rent-Ammazza il canone”, avviato nel 2008, prevede
per il 2011 un impatto di ca 1 milione in termine di riduzione
degli affitti per il Gruppo. Massima attenzione verrà posta anche
sulla razionalizzazione e riduzione dei costi di manutenzioni
straordinarie di ca 8 milioni.
Group Identity & Communications si focalizzerà sul supporto
alla strategia di Masterbrand al fine di rafforzare il riconoscimento
del brand e dell’immagine di UniCredit come primario gruppo
bancario a livello europeo. Si concentrerà inoltre sulla diffusione
della conoscenza, comprensione e messa in pratica della
nostra promessa di marca - Real Life Banking - quale punto di
riferimento per la definizione del modello di relazione e di offerta
alla clientela, nonché al supporto alla creazione di un unico
programma di ascolto a livello di Gruppo con lo scopo di misurare
il raggiungimento degli obiettivi strategici.
HR Management si focalizzerà sul contenimento costi e
miglioramento dei tempi di risposta e qualità del servizio reso,
attraverso snellimento di alcuni snodi del modello organizzativo,
vicinanza e conferimento deleghe ai territori. Linee guida,
struttura e logiche delle politiche di remunerazione di Gruppo
verranno semplificate mentre verrà garantita la finalizzazione ed
integrazione dei sistemi di carriera e di sviluppo di Gruppo (EDP,
Performance Management System, Global Job Model).
Concluso il processo di integrazione a livello global per la parte
Security, il 2011 sarà l’anno dedicato al consolidamento - e
miglioramento - dei traguardi raggiunti affinché i risultati ottenuti
siano sostenibili nel tempo. In particolare si investirà nell’area
“antifrode” attraverso l’implementazione di nuove tecnologie e
metodologie al fine di garantire la protezione dei canali in un
contesto in continua, rapidissima evoluzione.
L’implementazione di una nuova piattaforma dedicata alla
formazione per Lifelong Learning Center, assicurerà una maggiore
efficienza gestionale delle attività di training. Lifelong Learning
Center assicurerà l’erogazione dei nuovi piani di Educazione
Finanziaria e di Export Business School a livello nazionale ed
internazionale.
La società di consulenza interna UMC continuerà a garantire
supporto al Gruppo e a svolgere la sua funzione di Talent Center.
Focalizzerà l’attività di supporto principalmente su progetti di
sviluppo del Business in aree geografiche considerate strategiche,
su programmi di trasformazione strutturale del Gruppo e su
progetti di riorganizzazione interna e di efficientamento.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
93
Relazione sull’andamento della gestione
Altre informazioni
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari
Ai sensi dell’art 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo
24 febbraio 1998 n. 58, la “Relazione sul governo societario e
gli assetti proprietari” è disponibile nella sezione “Governance”
del sito internet di UniCredit (http://www.unicreditgroup.eu/it/
Governance/corporate_governance_report.htm).
Nel prosieguo del presente documento è riportato altresì un
capitolo illustrativo dedicato alla struttura di governo societario
(“Corporate Governance”).
Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie
Nel corso dell’esercizio 2010 il Gruppo ha avviato alcuni ulteriori
progetti di razionalizzazione delle attività di talune controllate in
coerenza con il modello di business e con l’obiettivo di perseguire
maggiori sinergie e riduzioni di costi.
Inoltre, in data 19 ottobre 2010 è stato stipulato l’atto di fusione per
incorporazione nella Capogruppo di UniCredit Banca, UniCredit Banca
di Roma, Banco di Sicilia, UniCredit Corporate Banking, UniCredit
Private Banking e UniCredit Family Financing Bank oltrechè di
UniCredit Bancassurance Management & Administration nell’ambito
del c.d. progetto “ONE4C”.
Per maggiori informazioni su questo progetto si rimanda al capitolo
successivo.
Il Gruppo ha anche intrapreso alcune nuove iniziative per consolidare
e rafforzare la propria leadership in alcuni settori di business ed alla
fine del 2010 sono state approvate le linee guida del progetto di
riorganizzazione, a livello di Gruppo, delle strutture e delle società
strumentali riconducibili all’area Global Banking Services allo scopo
di creare una macchina operativa globale, multifunzionale e capace
di rispondere con maggiore tempestività alle richieste dei clienti.
Riorganizzazione delle attività della
controllata UniCredit Mediocredito
Centrale S.p.A. (“MCC”)
Nell’esercizio 2010 si è dato corso al processo di riorganizzazione
delle attività di MCC focalizzando il business della società nel
settore pubblico ed in particolare nella promozione e nella gestione
di agevolazioni pubbliche nazionali e regionali alle imprese,
a sostegno dello sviluppo economico e nel credito agevolato;
conseguentemente si è proceduto a razionalizzare le attività
riallocando quelle non più “core” all’interno del Gruppo in coerenza
con il modello divisionale di business e trasferendo le attività IT e
back-office alle società del Gruppo che svolgono i servizi comuni.
In quest’ottica sono quindi state perfezionate:
• la cessione del Ramo d’Azienda “Supporto Operativo” di MCC a
94
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
favore di UniCredit Business Partner, che ha acquisito efficacia a
partire dal 1° gennaio 2010;
• la cessione del Ramo d’Azienda “IT” e del Ramo d’Azienda “Back
Office” di MCC a favore rispettivamente di UniCredit Global
Information Services e UniCredit Business Partner, che ha acquisito
efficacia a partire dal 1° aprile 2010.
In data 1° settembre 2010 è stata inoltre perfezionata l’operazione di
scissione parziale del Ramo d’Azienda “Corporate” di MCC a favore
di UniCredit Corporate Banking, banca del Gruppo specializzata nel
settore corporate, principalmente composto dalle attività di Project
Finance, di Finanza Strutturata Corporate, di Credito Industriale e di
Structured Trade & Export Finance (con riferimento a quest’ultimo, ad
esclusione dello stock creditizio in essere).
Nel mese di dicembre 2010, nell’ambito del progetto promosso dal
Ministero dell’Economia e delle Finanze, UniCredit e Poste Italiane
S.p.A. (“Poste”) hanno sottoscritto l’accordo finalizzato alla cessione
del 100% di MCC a Poste. MCC diventerà, post cessione, il veicolo
per la creazione della Banca del Mezzogiorno.
L’operazione è soggetta ad approvazione da parte delle competenti
autorità regolamentari e, subordinatamente al verificarsi di alcune
condizioni, si ritiene possa essere realizzata entro il primo semestre
2011. In ogni caso, resterà di pertinenza di UniCredit il risultato
di periodo relativo all’esercizio 2010 nonché quello relativo
all’esercizio 2011 fino alla data di effettivo trasferimento delle
azioni di MCC.
Razionalizzazione delle attività italiane
di gestione dei fondi chiusi
di investimento mobiliari del Gruppo
Nei primi mesi del corrente esercizio, con l’obiettivo di
semplificare la struttura del Gruppo e di conseguire benefici sotto
il profilo economico ed operativo, si è dato corso al processo di
integrazione societaria di S+R Investimenti e Gestioni SGR in
Sofipa SGR, le due società italiane del Gruppo che gestiscono
fondi di private equity.
L’operazione comporterà risparmi in termini di costi attraverso
l’azzeramento di spese comuni, la focalizzazione in un unico veicolo
dell’attività di promozione e gestione di fondi di private equity del
Gruppo in Italia, nonché migliori possibilità di accedere come unica
entità al mercato di riferimento per la raccolta di nuovi fondi.
La fusione ha avuto efficacia il 12 luglio scorso.
Razionalizzazione dell’attività dei crediti
non performing di Gruppo
Al fine di razionalizzare l’attività dei crediti non performing di Gruppo
(“NPLs”), ridurre i relativi costi amministrativi e ottimizzare sotto il profilo
economico/finanziario il servizio di gestione dei crediti anomali di Gruppo,
nello scorso mese di luglio è stato avviato il progetto di integrazione
delle attività di Aspra Finance S.p.A. (“ASPRA”) - veicolo societario nel
quale vennero accentrati i NPLs di Capitalia e successivamente anche
le sofferenze delle altre Legal Entities ex UniCredit - in UniCredit Credit
Management Bank S.p.A. (“UCCMB”) - la banca del Gruppo che opera
nel settore della gestione dei crediti anomali e gestisce, sulla base di
specifico contratto di outsourcing, anche i NPLs detenuti da ASPRA entrambe detenute al 100% dalla Capogruppo.
La razionalizzazione della gestione dei NPLs è stata realizzata
mediante la fusione per incorporazione di ASPRA in UCCMB
che è divenuta la banca del Gruppo per la gestione accentrata
dei crediti anomali. Tale accentramento consentirà, oltre alla
semplificazione degli assetti societari, di uniformare le politiche
gestionali ed operative dei crediti anomali con conseguente
ottimizzazione delle attività di presidio del costo di rischio
attraverso la razionalizzazione di alcune delle correlate attività
amministrative, quali ad esempio la possibilità di una gestione
centralizzata delle spese legali.
Per realizzare tale obiettivo, nel mese di agosto 2010 il Consiglio di
Amministrazione della Capogruppo ha deliberato l’avvio del progetto che
prevede la creazione di una Global Card Payment Company - individuata
in Quercia Software S.p.A., società controllata - che avrà il ruolo di unico
polo di servizi a supporto del business Monetica dell’intero Gruppo e sarà
responsabile dell’erogazione dei servizi, mentre le banche continueranno
a mantenere il ruolo di emittenti (Issuer).
La fase esecutiva del progetto si è conclusa con l’acquisizione
da parte di Quercia Software dei rami d’azienda “Card Payment
Solutions” di UniCredit S.p.A., “Global Operations Line Cards”
e “Country Operations Line Cards” Italia di UniCredit Business
Partner S.C.p.A. e “Monetica” di UniCredit Global Information
Services S.C.p.A., con efficacia civilistica e fiscale a partire dal
1° gennaio 2011. Si è inoltre provveduto alla trasformazione di
Quercia Software in società consortile per azioni a far data dal
2 gennaio 2011, in quanto modello maggiormente adeguato al
nuovo scopo sociale, che coniuga le finalità consortili di erogare in
via privilegiata attività a favore dei propri consorziati con la forma
organizzativa propria delle società di capitali, sulla base di criteri di
economicità ed efficienza.
Razionalizzazione delle strutture e
delle società strumentali di
Global Banking Services di Gruppo
Progetto per la realizzazione
di una Global Card Payment Company
A fine 2010 è stato approvato l’avvio del progetto di riorganizzazione
delle strutture e delle società strumentali di Global Banking Services
di Gruppo.
Tale processo nasce dall’esigenza di rispondere con maggiore
tempestività, uniformità e coerenza alle richieste dei clienti interni ed
esterni e si prefigge di:
• semplificare la governance e l’economicità di gestione attraverso
la razionalizzazione delle attività e delle strutture responsabili del
complesso dei servizi erogati, riducendo il numero delle legal entities,
massimizzando le economie di scala e semplificando la modalità di
richiesta e di fruizione dei servizi da parte dei clienti interni;
• aumentare la trasparenza in termini di servizi offerti, prestazioni
erogate e costi sostenuti;
• migliorare il servizio in termini di innovazione, qualità e risk
management attraverso la costituzione di unità operative integrate
che operano con approccio end-to-end e massimizzano le
economie di scopo.
Al fine di razionalizzare e internalizzare le attività a supporto del
business della cosiddetta Monetica (nel cui perimetro rientrano i
processi relativi all’issuing di carte di credito e di debito, all’acquiring
di POS e ATM, alla gestione dei pagamenti elettronici a servizio
del mondo Corporate e Pubblica Amministrazione e alla biglietteria
elettronica), fin dal 2008 è stato avviato un processo volto a migliorare
e coordinare l’efficacia di tali attività a supporto del predetto business.
La realizzazione organizzativa e operativa sarà sviluppata attraverso una
graduale e progressiva riorganizzazione delle strutture e delle società
strumentali; in tale ambito sono previste due fasi del progetto:
• la prima (che si dovrebbe concludere entro il 2011) dedicata al
consolidamento delle strutture e delle società operative in Italia,
nonché alla razionalizzazione ed all’allineamento delle attività ICT,
Operations, Real Estate in Germania e Austria;
Nello scorso mese di settembre la Banca d’Italia ha autorizzato la
fusione per incorporazione di Aspra in UCCMB e l’operazione ha
acquisito efficacia a partire dal 1° gennaio 2011.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
95
Relazione sull’andamento della gestione
Altre informazioni (SEGUE)
Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie (SEGUE)
• la seconda (da realizzarsi presumibilmente entro il primo semestre
2012) dedicata al definitivo consolidamento di ulteriori servizi in
strutture austriache e tedesche.
Riorganizzazione di IRFIS Mediocredito della Sicilia S.p.A.
Nell’ottobre 2010 Banco di Sicilia (dal 1° novembre incorporato
in UniCredit nell’ambito del c.d. progetto ONE4C), la Capogruppo
UniCredit e la Regione Siciliana hanno sottoscritto una lettera
di intenti per la riorganizzazione delle attività e della compagine
azionaria di IRFIS, società controllata da Banco di Sicilia
(76,26% circa) e partecipata per il residuo dalla Regione Siciliana
(21,00% circa) e da altri azionisti minori (2,74% circa).
Tale progetto di riorganizzazione prevede, al termine del processo, il
passaggio del controllo di IRFIS alla Regione Siciliana, attraverso un
percorso articolato che porterà:
• alla trasformazione di IRFIS in società finanziaria specializzata in
attività di credito agevolato ed erogazione di fondi regionali e la
sua conseguente iscrizione nell’elenco degli intermediari finanziari
ex art. 106 T.U.B. e, ove del caso, nell’elenco degli intermediari
speciali tenuto dalla Banca d’Italia con conseguente riduzione
dell’attuale capitale sociale e delle riserve;
• alla definizione e alla successiva cessione del ramo d’azienda
relativo al business bancario da IRFIS a UniCredit;
• all’acquisizione da parte della Regione Siciliana della quota di
controllo detenuta da UniCredit (già Banco di Sicilia) in IRFIS.
Al termine del progetto di riorganizzazione, subordinato al rilascio
dell’autorizzazione da parte di Banca d’Italia, IRFIS continuerà la
propria attività nel comparto delle agevolazioni e nella gestione di fondi
regionali.
Altre operazioni che hanno interessato
società controllate/partecipate
UniCredit Bank Austria AG
Aumento di capitale di UniCredit Bank Austria AG
Nel marzo 2010, la controllata UniCredit Bank Austria AG (detenuta
al 99,995% dalla Capogruppo) ha perfezionato un aumento di
capitale di 2 miliardi al fine di rispondere alle aspettative delle
autorità di vigilanza locali e delle agenzie di rating, nonché per
allinearsi ai principali concorrenti austriaci in termini di coefficienti
patrimoniali e posizionarsi in modo favorevole per cogliere le
opportunità derivanti dalla futura crescita economica in Austria
e nella Central Eastern Europe. A seguito della sottoscrizione da
parte della Capogruppo oltre che della quota di spettanza anche
dell’inoptato, l’interessenza partecipativa in UniCredit Bank Austria
AG è salita al 99,996%.
96
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Riorganizzazione delle attività Markets and
Investment Banking di UniCredit Bank Austria AG e
UniCredit Bank AG
Nei primi nove mesi del 2010 si è completato il progetto di
riorganizzazione delle attività markets e investment banking
di UniCredit Bank Austria AG, in linea con il nuovo modello
organizzativo e di business del Gruppo (accentramento crossborder della produzione / prossimità ai clienti locali), nonché
in coerenza con le nuove linee guida fornite dalle autorità
regolamentari locali e internazionali, e che ha previsto, in ultima
istanza, il trasferimento a UniCredit Bank AG di UniCredit CAIB AG
(“CAIB”, in precedenza UniCredit CA IB Beteiligungs AG), attraverso
le seguenti fasi:
• il trasferimento a UniCredit Bank Austria AG (o società
direttamente controllate da quest’ultima) delle società controllate
da CAIB, e lo scorporo di alcune attività selezionate (attività
austriache corporate customer oriented) a UniCredit Bank Austria
AG (operazioni perfezionatesi nel corso del primo trimestre
2010);
• la successiva cessione a UniCredit Bank AG di CAIB e della sua
controllata, UniCredit CAIB Securities UK, società di brokeraggio
operante nel Regno Unito (avvenuta il 1° giugno 2010);
• infine, la fusione di CAIB in UniCredit Bank AG, avvenuta con
efficacia legale 1° luglio 2010.
A partire dal 1 luglio 2010, UniCredit Bank AG è operativa in
Austria attraverso una filiale a Vienna di nuova apertura (ex CAIB).
In data 5 agosto, con efficacia 1° settembre 2010, è stato stipulato
l’atto per la cessione del ramo d’azienda “Corporate Product
Specialists” di UniCredit Bank AG - che comprende le attività di
Corporate Treasury Sales, Corporate Finance Advisory e Senior
Bankers svolte tramite la propria filiale di Milano - a favore di
UniCredit Corporate Banking (dal 1° novembre incorporata in
UniCredit nell’ambito del c.d. progetto ONE4C).
Fondo Italiano di Investimento SGR S.p.A.
Nel marzo 2010 UniCredit ha partecipato alla costituzione della
società Fondo Italiano di Investimento SGR S.p.A.. L’operazione si
colloca nell’ambito del progetto sviluppato da Ministero dell’Economia
e delle Finanze, Cassa Depositi e Prestiti, UniCredit, Intesa SanPaolo,
Monte dei Paschi di Siena, ABI e Confindustria per la creazione di un
fondo italiano di investimento per le piccole e medie imprese.
Tale società è stata costituita con un capitale sociale iniziale di
3,5 milioni, incrementatosi a 4 milioni per consentire l’ingresso
nell’azionariato dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, e
la quota di partecipazione a detto capitale sottoscritta da UniCredit
corrisponde al 12,50%.
Il Fondo Italiano di Investimento ha ottenuto a fine agosto da Banca
d’Italia l’approvazione del regolamento e l’autorizzazione ad operare.
In novembre ha chiuso la sua raccolta a 1,2 miliardi, di cui 1 miliardo
sottoscritto in quote uguali dai 4 soci promotori (Intesa, CDP, MPS e
UniCredit) e 200 milioni da alcune Banche Popolari. Il Fondo ha quindi
iniziato a esaminare alcune opportunità di investimento in PMI e ha già
chiuso la sua prima operazione di investimento in dicembre 2010.
Progetto “Piastra Logistica del
Friuli Venezia Giulia”
Nel marzo 2010 UniCredit Corporate Banking (dal 1° novembre
incorporata in UniCredit nell’ambito del c.d. progetto ONE4C) ha
costituito una società, denominata UniCredit Logistics Srl, allo scopo di
condurre studi e ricerche per poi promuovere progetti infrastrutturali tra
cui lo sviluppo di una piattaforma logistica nell’Alto Adriatico.
In particolare il progetto - che verrà finanziato principalmente
mediante lo strumento del project finance e ricorso a finanziamenti
pubblici e la cui realizzazione avverrà in più fasi - sarà realizzato
in collaborazione con partner industriali (operatori internazionali di
shipping) e finanziari e prevede:
• la realizzazione di un nuovo terminal nell’area di Monfalcone e il
potenziamento del terminal container di Trieste;
• il miglioramento/potenziamento delle opere ferroviarie e stradali di
collegamento ai terminal;
• l’ingresso in UniCredit Logistics di soggetti privati ed istituzionali
interessati all’iniziativa.
Trieste Terminal Passeggeri
al finanziamento di progetti energetici con basso impatto ambientale,
la Capogruppo ha deciso di partecipare, con il WWF e alcuni partner
industriali, alla creazione di una joint-venture per l’esecuzione di
attività di Energy Service Company (ESCO).
Tale joint-venture svolgerebbe attività di consulenza, progettazione
e realizzazione di interventi in materia di efficienza energetica
e fonti di energia rinnovabile “carbon management”, con
possibilità di offerta di soluzioni finanziarie al servizio dei relativi
progetti. L’investimento in equity nella fase di start-up sarà
complessivamente di circa 1 milione, di cui 0,3 milioni sottoscritti
da UniCredit.
Il progetto prevede che nel primo anno le attività della joint-venture
siano concentrate su alcune aree geografiche, per poi estendersi
progressivamente a tutto il territorio nazionale.
Si prevede che il progetto potrà essere reso operativo entro il primo
semestre del 2011.
Investimento in “Desertec Project”
UniCredit, unitamente ad altri partner (tra i quali Enel Green Power,
Siemens, E.ON Energie, Munich Re, RED Eléctrica, Cevital, Deutsche
Bank), ha aderito, quale primo istituto finanziario italiano, ad un
progetto (Desertec Project) che prevede lo sviluppo di programmi per
lo sfruttamento dell’energia solare ed eolica nelle aree desertiche del
nord Africa e del Medio Oriente, attraverso la realizzazione di impianti
fotovoltaici, impianti eolici ed impianti a concentrazione solare di
grande potenza.
In agosto UniCredit Corporate Banking (dal 1° novembre incorporata
in UniCredit nell’ambito del c.d. progetto ONE4C) si è fatto promotore
di costituire, unitamente a Costa Crociere, Reguardia, Giuliana
Bunkeraggi e Assicurazioni Generali, un raggruppamento temporaneo
di imprese che ha presentato una offerta per aggiudicarsi il 60% di
Trieste Terminal Passeggeri (TTP), società che gestisce il terminal
passeggeri del porto di Trieste interamente controllata dalla locale
Autorità Portuale. In dicembre, a seguito dell’aggiudicazione della
gara, è stata costituita la newco, che acquisirà la quota del TTP
posta in vendita dall’Autorità Portuale, denominata Trieste Adriatic
Maritime Initiatives Srl con un capitale sociale di 1 milione così
ripartito: UniCredit 31%, Costa Crociere 29%, Giuliana Bunkeraggi
15%, Reguardia 15% e Assicurazioni Generali 10%. Sulla base degli
accordi sottoscritti UniCredit deterrà il controllo della neocostituita
società per i primi cinque anni.
Nell’ambito del progetto UniCredit ha acquisito nello scorso mese
di dicembre una partecipazione del 5,56% in una società di diritto
tedesco (Desertec Industrial Initiative Gmbh) che dovrà effettuare gli
studi di fattibilità e predisporre i business plan dei progetti.
Ci si attende che l’adesione a tale iniziativa possa consentire
a UniCredit di beneficiare delle opportunità di investimento/
finanziamento rivenienti dalla fase di realizzazione deI progetti che
partirà nel 2013.
Iniziative nei settori della “sostenibilità ambientale”
e del “social business”
Realizzazione di una joint-venture con WWF ed altri
Partner industriali per la costituzione di una ESCO
(Energy Service Company)
Assicurazioni Generali S.p.A.
Nell’ambito delle attività volte a favorire le iniziative di sostenibilità
ambientale, e anche al fine di cogliere opportunità di business legate
Operazioni per lo smobilizzo di
partecipazioni e rami aziendali
In Italia
Nel marzo 2010, la controllata UniCredit Bank Ireland plc ha ceduto
l’intera interessenza detenuta in Assicurazioni Generali (2,84%),
attraverso una procedura di accelerated bookbuilding offer rivolta
esclusivamente ad investitori istituzionali, per un controvalore
complessivo di circa 796 milioni, con una minusvalenza pari a circa
72 milioni a livello consolidato.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
97
Relazione sull’andamento della gestione
Altre informazioni (SEGUE)
Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie (SEGUE)
La cessione di tale quota rientra nell’ambito degli impegni presi da
UniCredit nei confronti dell’Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato ai sensi del provvedimento di autorizzazione alla fusione
per incorporazione di Capitalia S.p.A. in UniCredit (Provvedimento n.
17283 del 18 settembre 2007 e successive proroghe rilasciate in
data 3 dicembre 2008 e 12 novembre 2009).
UniCredit MedioCredito Centrale S.p.A.
Si veda precedente paragrafo “Riorganizzazione delle attività della
controllata UniCredit Mediocredito Centrale S.p.A. (“MCC”)”.
dell’operazione, UniCredit Luxembourg ha mantenuto le proprie
attività in settori come il Corporate Banking, l’Investment Banking
e la Tesoreria, concentrando le proprie attività di Private Banking
nel Wealth Management per i segmenti “High Net Worth” e “Ultra
High Net Worth”, nonché sulla fornitura di servizi specializzati
per il Gruppo UniCredit in settori quali l’asset management per le
attività assicurative relative al ramo vita. La plusvalenza derivante
dalla cessione del ramo, realizzata a livello consolidato, è pari a
5 milioni.
UniCredit Suisse Bank
All’estero
Open Accumulative Pension Fund Otan JSC
In data 15 marzo 2010 la controllata JSC ATF Bank ha ceduto
l’intera quota (89%) detenuta in JSC Open Accumulative Pension
Fund Otan (Kazakistan), realizzando una plusvalenza complessiva a
livello consolidato di circa 5 milioni.
UniCredit Luxembourg
Nel mese di settembre 2010, UniCredit Luxembourg SA ha
raggiunto un accordo con DZ Privatbank SA per lo spin-off di
parte delle proprie attività di Private Banking. L’operazione,
che ha riguardato il trasferimento di circa 9.000 clienti, è
stata finalizzata con efficacia dal 1 gennaio 2011. A seguito
Nel mese di luglio 2010, UniCredit Private Banking
(dal 1° novembre incorporata in UniCredit nell’ambito del c.d.
progetto ONE4C) ha sottoscritto un accordo per la cessione della
partecipazione in UniCredit Suisse Bank SA al management della
società stessa supportato dalla Banca dello Stato del Cantone
Ticino. L’operazione è stata perfezionata in data 14 ottobre
2010 a seguito dell’autorizzazione ricevuta da parte della FINMA
(autorità di vigilanza federale sui mercati finanziari della Svizzera),
realizzando una plusvalenza complessiva a livello consolidato
di 4 milioni.
Visa Inc.
Nel corso del primo semestre 2010 diverse controllate del Gruppo
hanno ceduto azioni Visa Inc. realizzando una plusvalenza complessiva
a livello consolidato di circa 16 milioni.
Attestazioni e altre comunicazioni
Con riferimento al comma 12 dell’art. 2.6.2 - “Obblighi Informativi”,
Titolo 2.6 - “Obblighi degli emittenti” del “Regolamento dei Mercati
Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana SpA”, datato 8 novembre
2010, si attesta l’esistenza delle condizioni di cui all’articolo 36 del
regolamento Consob n. 16191/2007, lettere a), b) e c).
98
Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Con riferimento al comma 8 dell’art. 5 – “Informazioni al pubblico
sulle operazioni con parti correlate” del Regolamento Consob
recante le disposizioni in materia di operazioni con parti correlate
(adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e
successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno
2010) si rimanda alla Nota integrativa consolidata – Parte H –
Operazioni con parti correlate.
Rafforzamento patrimoniale
Il 7 gennaio 2010 il Consiglio di Amministrazione di UniCredit
ha approvato i termini e le condizioni definitivi dell’operazione di
aumento di capitale deliberata dall’Assemblea straordinaria dei
soci del 16 novembre 2009. A seguito dell’offerta in opzione delle
azioni ordinarie di nuova emissione (dall’11 gennaio 2010 al 29
gennaio 2010 in Italia e Germania e dal 14 gennaio 2010 al 29
gennaio 2010 in Polonia) sono state sottoscritte n. 2.472.338.679
nuove azioni ordinarie UniCredit, pari al 98,23% delle azioni oggetto
dell’offerta (e non sono pervenute revoche delle sottoscrizioni con
riferimento all’offerta al pubblico in Polonia e Germania). I diritti
non esercitati nel periodo di opzione (n. 297.005.168 validi per la
sottoscrizione di 44.550.771 azioni ordinarie UniCredit) sono stati
tutti collocati sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito
da Borsa Italiana S.p.A., ai sensi dell’art. 2441, terzo comma,
codice civile, per il tramite di UniCredit Bank AG, Milan Branch, nelle
sedute dall’8 al 12 febbraio 2010. In data 24 febbraio 2010 si è
quindi perfezionato l’aumento di capitale deliberato dalla ricordata
Assemblea del 16 novembre 2009, in seguito al quale il numero di
azioni ordinarie emesse è stato di 2.516.889.453.
In data 16 marzo, in forza della delega conferita dall’Assemblea
straordinaria del 12 maggio 2006, il Consiglio di Amministrazione
di UniCredit SpA ha deliberato un aumento di capitale di nominali
euro 476.721 mediante l’emissione di n. 953.442 azioni ordinarie
da assegnare a Personale Direttivo del Gruppo che ricopre posizioni
di particolare rilevanza, ai fini del conseguimento degli obiettivi
complessivi di Gruppo. La delibera di aumento di capitale è stata
iscritta nel Registro delle Imprese il 31 marzo 2010. L’aumento di
capitale deliberato il 16 marzo non ha dato origine ad alcun tipo di
rafforzamento patrimoniale.
Modifiche della struttura complessiva di governance e organizzativa
Nell’ambito della struttura complessiva di governance del Gruppo, tra
le modifiche rilevanti apportate nel 2010 si ricorda che:
• Nel mese di agosto il Consiglio di Amministrazione ha
aumentato da tre a quattro il numero dei Vice Direttori Generali
di UniCredit nominando un nuovo Vice Direttore Generale
(VDG) con la responsabilità del CEE Divisionalization Program.
Nel successivo mese di settembre, a seguito delle dimissioni
rassegnate dall’Amministratore Delegato, il Consiglio ha
cooptato detto VDG nominandolo quale nuovo Amministratore
Delegato.
• Il Consiglio ha poi approvato nei mesi di ottobre e dicembre una
nuova struttura di management di UniCredit con l’istituzione
dei ruoli e la nomina del Direttore Generale (DG) e del Chief
Operating Officer, la soppressione del ruolo dei Deputy CEO
nonché delle Strategic Business Area (SBA) ad essi facenti capo,
non più coerenti con la nuova struttura. È stata inoltre attribuita la
responsabilità diretta del Country Chairman Germany e del Country
Chairman Austria all’Amministratore Delegato. Contestualmente
alla soppressione delle SBA sono state costituite la Divisione CIB,
a riporto dell’AD, nonché le Divisioni F&SME, PB e CEE a riporto
del DG. Tale nuova struttura di governance è stata una tappa
fondamentale nell’evoluzione di UniCredit quale primaria banca
universale europea.
• Nel mese di settembre il Consiglio ha approvato:
- l’articolazione del Comitato per il Controllo Interno & Rischi - in
tale circostanza ridenominato Comitato per i Controlli Interni &
Rischi - in 3 Sotto-Comitati denominati (i) Sotto-Comitato per
i Controlli Interni, (ii) Sotto-Comitato per i Rischi e (iii) SottoComitato Operazioni con Parti Correlate;
- l’incremento da 7 a 9 del numero di componenti del Comitato per
i Controlli Interni & Rischi.
• Inoltre il Consiglio ha deciso di incrementare il numero dei membri
dell’Organismo di Vigilanza da cinque a sette.
Per maggiori informazioni si rimanda al capitolo “Corporate
Governance”.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010
99
Relazione sull’andamento della gestione
Altre informazioni (SEGUE)
Il progetto “Insieme per i clienti” (ONE4C)
Al fine di rispondere alle mutate aspettative dei clienti ed alle richieste
di vicinanza al territorio emerse nell’ambito del nuovo contesto bancario
internazionale, nel corso del 2010 UniCredit ha dato esecuzione al
progetto ONE4C (“Insieme per i clienti”).
e salvaguardando i marchi delle principali banche (UniCredit Banca,
UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia). Inoltre, tale progetto
assicura un’organizzazione più efficace, anche mediante l’attribuzione
di ulteriori deleghe decisionali alla rete.
In particolare il Consiglio di Amministrazione di UniCredit, in data
13 aprile 2010 ha approvato il progetto di fusione per incorporazione
in UniCredit di UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma, Banco
di Sicilia, UniCredit Corporate Banking, UniCredit Private Banking,
UniCredit Family Financing Bank nonché di UniCredit Bancassurance
Management & Administration e, in data 3 agosto 2010, ha deliberato
la fusione ai sensi dell’art. 2505, comma 2, del codice civile e
dell’art. 23 dello statuto sociale. In data 19 ottobre 2010 è stato infine
stipulato l’atto di fusione relativo al suddetto progetto con efficacia dal
1° novembre 2010.
Analogamente a quanto già avviene in Austria, Germania e Polonia, il
suddetto Consiglio di aprile ha inoltre approvato l’introduzione di un
Country Chairman anche per l’Italia individuato in Gabriele Piccini (in
precedenza Amministratore Delegato di UniCredit Banca e Responsabile
del coordinamento del network retail italiano), che rappresenta il punto di
sintesi del business del Gruppo sul mercato italiano.
Il progetto “Insieme per i clienti” che conferma l’attuale modello
divisionale del Gruppo si focalizza in Italia, Germania e Austria su
quattro segmenti specializzati di business:
• Famiglie, dedicato ai clienti privati con patrimoni fino a 500.000
euro;
• PMI, per le aziende con fatturato annuo fino ai 50 milioni di euro;
• Corporate Banking, per le imprese con fatturato annuo superiore ai
50 milioni di euro;
• Private Banking, per i clienti con patrimoni superiori a 500.000 euro.
A seguito di detta integrazione societaria, UniCredit, oltre ad assolvere
al proprio ruolo di Capogruppo, svolge oggi anche direttamente
l’attività bancaria e commerciale verso la clientela, in particolare, in
Italia, principalmente attraverso il coordinamento/la gestione diretta dei
tre network italiani: Families&Small Medium Enterprises (“F&SME”),
Corporate and Investment Banking (“CIB”) e Private Banking (“PB”).
Il progetto “Insieme per i clienti” si propone di aumentare ulteriormente
la soddisfazione dei clienti, attraverso la specializzazione delle
competenze e tempi di risposta sempre più rapidi. Tutto ciò
costituisce una semplificazione della struttura societaria del Gruppo,
accrescendo così la vicinanza ai territori e alle comunità in cui opera
100 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
In Italia sono state istituite sette Aree Territoriali, i cui Responsabili
hanno il compito di agire quale punto di riferimento per i rapporti con i
principali interlocutori delle istituzioni locali, nell’ambito di un Comitato
della Rete Italiana (Italian Network Committee) presieduto dal Country
Chairman a cui partecipano, oltre ai responsabili delle Aree Territoriali,
anche i tre responsabili dei network (F&SME, CIB e PB) in Italia ed il
responsabile di Identity and Communications Italy.
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo
ed evoluzione prevedibile della gestione
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo
In relazione alla situazione nel nord Africa, ed in particolare in Libia, si segnala
che, alla luce delle decisioni prese dall’Unione Europea in data 11 marzo
2011, UniCredit ha annunciato che - con riferimento agli azionisti libici l’esercizio dei diritti relativi alle azioni possedute sarà congelato in conformità
a tali decisioni.
la banca al primario gruppo assicurativo, è quello di consentire a Premafin
di procedere all’operazione di rafforzamento patrimoniale della propria
controllata e alla banca di acquisire una stabile partecipazione di minoranza
qualificata con la possibilità di beneficiare di una valorizzazione del proprio
investimento nel medio lungo periodo.
In data 22 marzo 2011, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato
l’emissione delle performance share promesse nell’ambito del Piano 2007 di
Incentivazione a Lungo Termine del Gruppo UniCredit, in seguito alla verifica
del raggiungimento degli obiettivi di performance definiti nel Piano. A tal fine, il
Consiglio ha deliberato un aumento di capitale gratuito di nominali € 454.385
corrispondenti a n. 908.770 azioni ordinarie.
L’accordo prevede inoltre la proposta di apportare alcune modifiche al
contratto di finanziamento sottoscritto tra Premafin, UniCredit e le altre banche
finanziatrici in data 22 dicembre 2004, come successivamente integrato e
modificato da ultimo in data 22 dicembre 2010, che richiedono, per il relativo
perfezionamento, l’approvazione da parte delle banche finanziatrici.
In data 22 marzo 2011, UniCredit S.p.A. e Premafin Finanziaria S.p.A.
- Holding di Partecipazioni hanno raggiunto un accordo funzionale
all’esecuzione, da parte di Fondiaria-SAI, della già annunciata operazione di
ricapitalizzazione del gruppo ad essa facente capo.
Obiettivo dell’accordo, anche alla luce del rapporto che storicamente lega
L’accordo è condizionato alla conferma, entro il 30 giugno 2011, da
parte di Consob di assenza di obblighi di OPA su Fondiaria-SAI a fronte
dell’esecuzione del medesimo e all’ottenimento, sempre entro la medesima
data, dei necessari waiver ai sensi del contratto di finanziamento.
Si rende noto che l’amministratore Sig. Salvatore Ligresti ha rassegnato le
proprie dimissioni con decorrenza 22 marzo 2011.
Evoluzione prevedibile della gestione
Il 2010 si è concluso confermando i segnali di crescita evidenziati già nel
3° trimestre, sebbene la situazione economica sia ancora instabile e i
mercati finanziari siano affetti da marcata volatilità. L’anno appena trascorso
è stato segnato dalla crisi del debito sovrano nell’ Eurozona, con gli investitori
costantemente attenti alle dinamiche del debito pubblico. A seguire, il 2011 si
è aperto all’insegna dell’instabilità dei paesi del Medio Oriente e dell’Africa del
Nord (tra i principali produttori di petrolio, gas naturale e altre materie prime),
che presto farà sentire i suoi effetti sui mercati mondiali.
La Banca Centrale Europea ha mantenuto in essere le misure di liquidità
straordinarie e ha tenuto il tasso di riferimento stabile all’1%, ma è già in
vista (leggasi Aprile 2011) un aumento dei tassi per arginare subito le nuove
pressioni inflazionistiche.
Il cambiamento in atto degli scenari macroeconomici e finanziari induce a
prevedere una crescita dei ricavi dei sistemi bancari in Europa nel 2011.
Le entrate da margine di interesse, infatti, dovrebbero beneficiare della risalita
dei tassi.
Inoltre, il positivo scenario atteso per i paesi della CEE (con crescita del PIL
in tutti i paesi in cui opera il Gruppo per la prima volta dopo 4 anni) potrà
valorizzare ulteriormente la scelta di diversificazione nelle aree geografiche in
cui UniCredit si è posizionata, con significativo miglioramento della redditività.
Il Gruppo manterrà costante lo sforzo di contenimento dei costi operativi,
con attuazione di diversi progetti per migliorare l’efficienza dei processi ed
il miglior utilizzo delle risorse disponibili, nell’ottica di garantire sempre la
massima attenzione al cliente.
Avvalendosi di una solida struttura di bilancio e avviati gli importanti progetti
di trasformazione per avvicinare ancora di più la Banca al territorio (tra tutti il
Progetto “Insieme per i clienti”), il Gruppo è preparato ad affrontare il 2011
con tutte le risorse umane e tecniche a sua disposizione per sfruttare le
opportunità nei diversi mercati in cui opera.
Milano, 22 marzo 2011
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Il Presidente
DIETER RAMPL
L’Amministratore Delegato
FEDERICO GHIZZONI
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 101
In ogni momento della vita
Corporate Governance
La struttura di Governance
Premessa
Assemblea
Consiglio di Amministrazione
Comitati del Consiglio di Amministrazione
Collegio Sindacale
Maggiori Azionisti
Diritto di intervento in Assemblea
Executive Management Committee
Group Management Team
104
104
105
105
105
112
113
113
114
116
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 103
Corporate Governance
La struttura di Governance
Premessa
Il quadro complessivo della “corporate governance” di UniCredit, inteso come il sistema delle regole e delle procedure cui gli
organi sociali fanno riferimento per ispirare la propria linea di condotta e adempiere alle diverse responsabilità nei confronti dei
propri stakeholder, è stato definito tenendo presenti le norme vigenti e le raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina
emanato da Borsa Italiana S.p.A. nel marzo 2006 (il “Codice”). Il Codice ha fra i suoi obiettivi quello di incrementare la chiarezza e la
concretezza di alcune figure e ruoli - come quelli degli amministratori indipendenti e dei comitati interni al consiglio - che negli anni
si sono arricchiti di contenuti attraverso l’esperienza applicativa. Peraltro, UniCredit - in quanto Banca - è soggetta alle previsioni
dettate dalla Banca d’Italia e, con particolare riferimento alla corporate governance, alla specifica normativa delle “Disposizioni di
Vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle banche” pubblicate nel 2008.
Sin dal 2001 UniCredit redige annualmente e presenta ai propri azionisti la “Relazione sul governo societario” mediante la
predisposizione di apposita relazione (basata sul principio del comply or explain) destinata ai propri soci, agli investitori anche
istituzionali nonché a Borsa Italiana con la quale fornisce idonea informativa sul proprio sistema di Corporate Governance.
Nell’ambito della continua evoluzione della normativa (comunitaria e nazionale) nonché, in generale, della best practice internazionale,
Borsa Italiana ha deciso di procedere ad un aggiornamento dei principi di corporate governance che nel marzo 2006 ha portato
all’emanazione di una nuova versione del Codice di Autodisciplina, a cui UniCredit ha aderito con delibera del Consiglio del 19
dicembre 2006.
Alla luce delle previsioni contenute nel Codice e sulla base del format di “Relazione sul governo societario” fornito dalla Borsa Italiana,
è stata redatta la Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari, ai sensi dell’articolo 123-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998,
n. 58, (il “TUF”) e degli articoli 89-bis e 144-decies del Regolamento Emittenti Consob.
La “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” approvata dal Consiglio di Amministrazione (nella seduta del 22 febbraio
2011) viene pubblicata contemporaneamente alla Relazione sulla Gestione sul sito web dell’Emittente (http://www.unicreditgroup.eu/
it/Governance/corporate_governance_report.htm).
UniCredit è una società emittente titoli quotati su mercati regolamentati di Milano, Francoforte e Varsavia e assolve, pertanto, agli
obblighi normativi e regolamentari connessi alla quotazione in tali mercati.
Le informazioni riportate si riferiscono, salvo non sia diversamente specificato, all’esercizio 1° gennaio 2010/31 dicembre 2010.
UniCredit adotta, sin dalla sua costituzione, il sistema di
amministrazione cosiddetto tradizionale.
Caratteristica essenziale di tale sistema è la separazione tra
compiti di gestione della società, di controllo sull’amministrazione
e di controllo contabile. Al Consiglio di Amministrazione spetta in
via esclusiva la supervisione strategica e la gestione dell’impresa,
al Collegio Sindacale il controllo sull’amministrazione mentre la
revisione legale dei conti è affidata, dall’assemblea su proposta
motivata del Collegio Sindacale, ad una società di revisione legale,
in applicazione delle vigenti disposizioni normative in materia.
Le ragioni della scelta di questo modello di governance risiedono
nella considerazione che lo stesso abbia dimostrato nel tempo di
104 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
essere idoneo ad assicurare l’efficienza della gestione e l’efficacia
dei controlli, e quindi le necessarie condizioni che consentono alla
Capogruppo di assicurare una sana e prudente gestione di un
gruppo bancario complesso e globale quale è il Gruppo UniCredit.
Il sistema tradizionale consente, attraverso la previsione di alcune
competenze inderogabili in capo all’Assemblea, un opportuno
confronto tra il management e gli azionisti relativamente ad
elementi fondamentali di governance quali ad esempio la nomina
e la revoca degli amministratori ovvero l’approvazione del bilancio,
la distribuzione degli utili, le politiche di remunerazione del
management, ecc..
Assemblea
Indipendenza dei Consiglieri
L’assemblea ordinaria è convocata almeno una volta all’anno
nei termini di legge, per deliberare sugli oggetti attribuiti dalla
normativa vigente e dallo Statuto sociale alla sua competenza.
L’assemblea straordinaria è convocata ogni qualvolta occorra
deliberare su alcuna delle materie ad essa riservate dalla
normativa vigente.
L’indipendenza degli Amministratori è periodicamente valutata con riferimento ai Criteri Applicativi previsti dal Codice ed all’art.
148 del TUF - dal Consiglio di Amministrazione, tenendo conto
delle informazioni fornite dai singoli interessati o comunque a
disposizione dell’emittente. L’esito delle valutazioni del Consiglio
è comunicato al mercato.
L’ordine del giorno dell’assemblea è stabilito a termini di legge e
di Statuto da chi eserciti il potere di convocazione.
La durata del loro mandato è fissata in 3 esercizi, salvo più
breve termine stabilito all’atto della nomina, e scade alla data
dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo
all’ultimo esercizio della loro carica.
In data 22 marzo 2011 il Consiglio di Amministrazione della
Società - anche sulla base delle informazioni fornite dagli
interessati - ha verificato la sussistenza o meno della qualifica di
“amministratore indipendente” in capo ai propri membri1. L’esito
di tale verifica, comunicato al mercato, è stato il seguente:
• Amministratori indipendenti ai sensi dell’art. 3 del Codice i
signori Castelletti, Bengdara, Calandra Buonaura, Belluzzi,
Bischoff, Fontanesi, Gnudi, Kadrnoska, Li Calzi, Maramotti,
Marocco, Pesenti, Reichlin, Schinzler, Waigel, Wyand e Zwickl;
• Amministratori non indipendenti ai sensi dell’art. 3 del Codice
i signori Rampl (Presidente), Palenzona, Ghizzoni (CEO),
Cucchiani e Giacomin;
• Amministratori indipendenti ai sensi dell’art. 148 del TUF i
signori Rampl (Presidente), Castelletti, Bengdara, Calandra
Buonaura, Palenzona, Belluzzi, Bischoff, Fontanesi, Giacomin,
Gnudi, Kadrnoska, Li Calzi, Maramotti, Marocco, Pesenti,
Reichlin, Schinzler, Waigel, Wyand e Zwickl;
• Amministratori non indipendenti ai sensi dell’art. 148 del TUF i
signori Ghizzoni (CEO) e Cucchiani.
Il mandato del Consiglio di Amministrazione attualmente in
carica, nominato dall’Assemblea del 29 aprile 2009, scadrà alla
data dell’Assemblea chiamata ad approvare il bilancio relativo
all’esercizio 2011.
Il Collegio Sindacale ha verificato positivamente in data 28 marzo
2011 la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di
accertamento adottati dal Consiglio per valutare l’indipendenza
dei propri membri.
L’assemblea ordinaria dei soci ha adottato un Regolamento volto
a disciplinare l’ordinato e funzionale svolgimento delle riunioni
assembleari. Il testo del Regolamento Assembleare è disponibile
sul sito web di UniCredit nella Sezione Governance/Assemblea.
Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit può essere composto da un
minimo di 9 ad un massimo di 24 Membri. Alla data del 22 febbraio
2011 il numero di Consiglieri è di 23 (22 dal 22 marzo 2011).
L’elezione degli Amministratori avviene mediante il meccanismo
del voto di lista, secondo le modalità stabilite dall’articolo 20
dello Statuto sociale.
Il Consiglio di Amministrazione ha adottato un proprio
Regolamento che ne disciplina poteri, competenze e modalità
di funzionamento. In tale Regolamento sono altresì riportate le
determinazioni che il Consiglio di Amministrazione ha assunto
in materia di requisiti che gli Amministratori di UniCredit devono
possedere, in aggiunta a quelli previsti dalle vigenti disposizioni
normative e regolamentari, per assicurare il buon funzionamento
dell’Organo Amministrativo e in merito al numero degli incarichi
di amministrazione, direzione e controllo che possono essere
ricoperti dagli Amministratori di UniCredit in società esterne al
Gruppo, nonché il procedimento da seguire in caso di nomina e
superamento di tali limiti.
Comitati del Consiglio di
Amministrazione
Per favorire un efficiente sistema di informazione e consultazione
che permetta al Consiglio di Amministrazione di svolgere al
meglio le proprie funzioni, nell’ambito di quest’ultimo sono
costituiti quattro comitati consiliari, a struttura ristretta - in
linea con le prescrizioni contenute nel Codice - diversificati per
settore di competenza ed aventi finalità consultive e propositive:
Comitato Permanente Strategico, Comitato per i Controlli Interni
& Rischi, Comitato Corporate Governance, HR and Nomination e
Comitato Remunerazione. Tali Comitati possono operare secondo
le modalità ritenute opportune, anche articolandosi in SottoComitati.
1. La verifica dell’indipendenza effettuata dal Consiglio di Amministrazione in data 22 marzo 2011 non ha incluso il Consigliere Ligresti in quanto dimissionario a tale data.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 105
Corporate Governance
La struttura di Governance (SEGUE)
Comitato Permanente Strategico
Il Comitato Permanente Strategico è composto da 10 membri,
la maggioranza dei quali non esecutivi. Sono membri di diritto il
Presidente del Consiglio di Amministrazione e l’Amministratore
Delegato. Gli altri membri devono essere scelti secondo le migliori
competenze e disponibilità ad espletare l’incarico. Il Presidente
del Comitato è il Presidente del Consiglio. La frequenza delle
riunioni del Comitato Permanente Strategico è, generalmente,
mensile ovvero ogni volta che sia necessario discutere argomenti
rientranti nella sua sfera di competenza. La convocazione
delle riunioni del Comitato avviene normalmente ad opera
del Presidente salvo che ne facciano richiesta almeno 2 suoi
membri o 2 Sindaci. In tale ultimo caso, tutti i Sindaci possono
partecipare.
Nel corso del 2010 si sono tenute 14 riunioni del Comitato
Permanente Strategico.
Competenze
Il Comitato opera con funzioni consultive e propositive. In
particolare il Comitato Permanente Strategico fornisce pareri al
Consiglio - in ordine alle proposte formulate dall’Amministratore
Delegato al Consiglio medesimo - riguardanti:
a) la predisposizione del Piano Triennale di Gruppo;
b) la determinazione del Budget di Gruppo annuale;
c) la determinazione della Capital Allocation annuale di Gruppo;
d) l’individuazione della strategia annuale di Gruppo riguardante
le operazioni su partecipazioni (M&A/riorganizzazioni);
e) l’approvazione di operazioni su partecipazioni oltre determinati
limiti di valore (300 milioni per le operazioni in paesi ad
alto rischio e 500 milioni per le operazioni in paesi a basso
rischio);
f) operazioni straordinarie sul capitale del Gruppo e politica dei
dividendi, sia della Capogruppo che delle Società del Gruppo,
qualora questa non sia già ricompresa negli indirizzi generali
della Capital Allocation annuale di cui al punto c);
g) altre operazioni/iniziative di rilevante contenuto strategico per
il Gruppo quali, ad esempio: valutazioni d’ingresso in nuovi
mercati, sia geografici che di business, joint-ventures di alto
profilo con Gruppi industriali e/o finanziari.
Comitato per i Controlli Interni & Rischi
Il Comitato per i Controlli Interni & Rischi, dal 30 settembre
2010, è composto da 9 membri (in precedenza erano 7),
tutti indipendenti ai sensi dell’art. 148, comma 3, del TUF.
La maggioranza dei membri (8 su 9) possiede i requisiti
di indipendenza previsti dal Codice. Sono membri di diritto
il Presidente ed il Vice Presidente Vicario del Consiglio di
106 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Amministrazione. Almeno 1 componente del Comitato deve essere
scelto fra quelli designati in liste di minoranza - se presentate
- al fine di assicurare una maggiore trasparenza, responsabilità
e partecipazione delle diverse componenti della compagine
societaria. I membri del Comitato sono scelti secondo le migliori
competenze e disponibilità ad espletare l’incarico e alcuni in
particolare, hanno maturato esperienze in materia contabile,
fiscale, finanziaria e di rischi. Tra i membri diversi da quelli che
partecipano di diritto è eletto il Presidente del Comitato per i
Controlli Interni & Rischi.
Il Comitato, che opera con funzioni consultive e propositive,
svolge i propri compiti in seduta plenaria ovvero a composizione
ristretta nell’ambito di: (i) Sotto-Comitato per i Controlli Interni, (ii)
Sotto-Comitato per i Rischi e (iii) Sotto-Comitato Operazioni con
Parti Correlate.
Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A., nella seduta
del 30 settembre 2010, ha deliberato la costituzione del SottoComitato Operazioni con Parti Correlate, nell’ambito del Comitato
per i Controlli Interni & Rischi, chiamato ad esprimersi sulle
procedure e sulle operazioni con parti correlate così come
disciplinate dal Regolamento emanato da CONSOB, con delibera
n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivi aggiornamenti. Il
Comitato per i Controlli Interni & Rischi del 9 novembre 2010 ha
poi nominato anche i membri dei Sotto-Comitati per i Controlli
Interni e per i Rischi.
Il Sotto-Comitato per i Controlli Interni e il Sotto-Comitato per i
Rischi sono composti ciascuno da 6 membri e sono presieduti
dal Presidente del Comitato per i Controlli Interni & Rischi, che è
membro di diritto di ciascuno dei due Sotto-Comitati unitamente
al Presidente e al Vice Presidente Vicario del Consiglio di
Amministrazione. Il Sotto-Comitato Operazioni con Parti Correlate,
invece, è composto da 3 membri aventi i requisiti di indipendenza
previsti dal Codice di Autodisciplina della Borsa Italiana, tra i quali
viene designato un Presidente.
La composizione attuale dei Sotto-Comitati è la seguente:
• Sotto-Comitato per i Controlli Interni: Sig. Anthony Wyand
(Presidente), Sig. Dieter Rampl, Sig. Luigi Castelletti,
Sig. Giovanni Belluzzi, Sig. Luigi Maramotti e Sig.ra Marianna
Li Calzi;
• Sotto-Comitato per i Rischi: Sig. Anthony Wyand (Presidente),
Sig. Dieter Rampl, Sig. Luigi Castelletti, Sig. Francesco
Giacomin, Sig.ra Lucrezia Reichlin e Sig. Franz Zwickl;
• Sotto-Comitato Operazioni con Parti Correlate: Sig. Luigi
Castelletti (Presidente), Sig. Giovanni Belluzzi e Sig.ra Marianna
Li Calzi.
Le riunioni del Comitato per i Controlli Interni & Rischi sono
convocate di norma una volta al mese: in seduta plenaria almeno
due volte all’anno e in composizione ristretta nell’ambito dei 2
Sotto-Comitati per i Controlli Interni e per i Rischi, di norma, a
mesi alterni. In ogni caso le riunioni sono indette ogni volta che
sia necessario per discutere argomenti rientranti nelle rispettive
sfere di competenza.
La convocazione delle riunioni del Comitato in seduta plenaria
ovvero in composizione ristretta nell’ambito dei 2 Sotto-Comitati
per i Controlli Interni e per i Rischi avviene normalmente ad
opera del Presidente del Comitato per i Controlli Interni & Rischi,
salvo che ne facciano richiesta almeno 2 suoi membri o 2
Sindaci. In tale ultimo caso possono partecipare tutti i Sindaci.
La convocazione delle riunioni del Sotto-Comitato Operazioni
con Parti Correlate avviene ad opera del suo Presidente, ogni
qualvolta sia necessario.
Ai lavori del Comitato per i Controlli Interni & Rischi in seduta
plenaria ovvero in composizione ristretta nell’ambito dei 2
Sotto-Comitati per i Controlli Interni e per i Rischi, partecipa il
Presidente del Collegio Sindacale o altro Sindaco designato dal
Presidente del Collegio Sindacale medesimo. Possono essere
altresì invitati a partecipare gli altri Sindaci, nonché esponenti
della Società di Revisione.
Alle riunioni del Comitato in seduta plenaria ovvero in composizione
ristretta nell’ambito dei 2 Sotto-Comitati per i Controlli Interni
e per i Rischi, partecipano, in qualità di invitati permanenti,
l’Amministratore Delegato, il Direttore Generale, i Responsabili della
Direzione Internal Audit e della Direzione Legal & Compliance, il
Group Chief Risk Officer e il Chief Financial Officer.
Nel corso del 2010 il Comitato per i Controlli Interni & Rischi
ha tenuto 11 riunioni, mentre nella nuova configurazione
organizzativa ha tenuto 2 riunioni in seduta plenaria. Inoltre, si è
riunito, per una prima riunione il Sotto-Comitato Operazioni con
Parti Correlate, con la partecipazione di tutti i suoi membri.
Competenze
Le attribuzioni del Comitato per i Controlli Interni & Rischi si
estendono, in ogni caso, a tutte le materie di competenza del
Consiglio di Amministrazione in materia di rischi e controlli.
1. Ruolo del Comitato in seduta plenaria
Il Comitato per i Controlli Interni & Rischi, in seduta plenaria:
a) assiste il Consiglio nella definizione delle linee di indirizzo
del sistema di controllo interno, nonché nella verifica
almeno semestrale dell’adeguatezza, dell’efficacia e
dell’effettivo funzionamento del sistema di controllo interno
medesimo, assicurando che i principali rischi aziendali siano
correttamente identificati nonché misurati, gestiti e monitorati
in modo adeguato;
b) esamina il bilancio semestrale, nonché il bilancio annuale
(individuale e consolidato), sulla base delle relazioni del
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili
e societari, anche in merito al corretto utilizzo dei principi
contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del
bilancio consolidato;
c) esamina le linee guida per la redazione del budget annuale
predisposte dalla competente funzione;
d) assiste il Consiglio nella determinazione dei criteri di
compatibilità dei rischi aziendali con una sana e corretta
gestione della Società (risk appetite);
e) assiste il Consiglio nella formalizzazione delle politiche per
il governo dei rischi, nel loro riesame periodico al fine di
assicurarne l’efficacia nel tempo;
f) effettua l’analisi delle relazioni periodiche predisposte
dalle funzioni di controllo ai sensi di obblighi normativi o
regolamentari;
g) valuta il lavoro svolto dalla società di revisione ovvero dalle
società di revisione del Gruppo ed i risultati esposti nella/e
relazione/i e nella/e eventuale/i lettera/e di suggerimenti;
h) effettua l’analisi delle relazioni sulle attività dei Comitati
Manageriali di coordinamento Controlli;
i) instaura collegamenti funzionali con gli analoghi Comitati
costituiti all’interno del Gruppo.
Il Comitato per i Controlli Interni & Rischi riferisce al Consiglio di
Amministrazione, successivamente ad ogni riunione, sull’attività
svolta e almeno semestralmente, in occasione dell’approvazione
del bilancio e della relazione semestrale, sull’adeguatezza del
sistema dei controlli interni.
2.1 Ruolo del Sotto-Comitato per i Controlli Interni
Il Sotto-Comitato per i Controlli Interni presidia le tematiche
relative ai controlli, in particolare:
j) vigila affinché la funzione di Compliance applichi le politiche
di gestione del rischio di non conformità definite dal Consiglio
e la funzione di Internal Audit attui gli indirizzi del Consiglio in
materia di svolgimento dei controlli di terzo livello;
k) valuta gli eventuali rilievi che emergessero dai rapporti delle
funzioni di Internal Audit e di Compliance, ovvero dai Collegi
Sindacali delle Società del Gruppo o da indagini e/o esami di
terzi;
l) analizza le linee guida di Gruppo per le attività di Audit, valuta
l’adeguatezza del piano annuale dei controlli preparato dal
Responsabile della funzione di Internal Audit e può richiedere
l’effettuazione di specifici interventi di audit;
m) analizza le linee guida di Gruppo rientranti nelle materie di
competenza della funzione di Compliance e ne monitora il
loro recepimento e la loro implementazione;
n) effettua l’analisi delle relazioni periodiche predisposte dalle
funzioni di controllo (Internal Audit e Compliance) non ai sensi
di obblighi normativi o regolamentari;
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 107
Corporate Governance
La struttura di Governance (SEGUE)
o) esamina l’adeguatezza, sotto il profilo quali/quantitativo,
delle strutture organizzative delle funzioni di Compliance e
di Internal Audit, sollecitando relativamente alle proposte
riguardanti la funzione di Internal Audit la formulazione, a
cura del preposto alla funzione, di eventuali proposte per
l’adeguamento della stessa che dovranno essere corredate da
un parere non vincolante dell’Amministratore Delegato;
p) si esprime sulla proposta avanzata dal Presidente del
Consiglio di Amministrazione in merito alla nomina o alla
sostituzione dei preposti alla funzione di Internal Audit e
di Compliance, nonché in merito alla parte variabile della
remunerazione degli stessi;
q) esamina le situazioni trimestrali.
2.2 Ruolo del Sotto-Comitato per i Rischi
Il Sotto-Comitato per i Rischi presidia le tematiche relative ai
rischi; in particolare:
r) esamina l’assessment in tema di rischi a livello di Gruppo;
s) assiste il Consiglio nella vigilanza sul concreto funzionamento
dei processi di gestione e controllo dei rischi (credito,
mercato, liquidità e operativo) nel rispetto delle previsioni
normative e regolamentari vigenti. Con particolare riguardo
al rischio creditizio supporta il Consiglio di Amministrazione
nel monitoraggio del rischio di concentrazione per settore e
singoli nominativi;
t) effettua l’analisi delle relazioni periodiche predisposte
dalla funzione di Risk Management non ai sensi di obblighi
normativi o regolamentari.
2.3 Ruolo del Sotto-Comitato Operazioni con Parti
Correlate
Il Sotto-Comitato presidia le tematiche relative alle operazioni
con parti correlate nei limiti del ruolo attribuito dalle vigenti
disposizioni normative e regolamentari; in particolare:
- formula pareri sulle procedure, e relative modifiche, per
l’individuazione e la gestione delle operazioni con parti correlate
poste in essere da UniCredit e dalle Società del Gruppo;
- formula pareri motivati nel caso di operazioni con parti correlate
poste in essere da UniCredit e dalle Società del Gruppo
sull’interesse della società al compimento delle operazioni
nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle
relative condizioni;
- nel caso di operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza
è coinvolto - se ritenuto, per il tramite di 1 o più componenti
delegati - nella fase delle trattative e nella fase istruttoria
attraverso la ricezione di un flusso informativo completo
e tempestivo e con la facoltà di richiedere informazioni e
di formulare osservazioni agli organi delegati e ai soggetti
incaricati della conduzione delle trattative o dell’istruttoria.
108 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Con riferimento ad ogni singola operazione, i componenti del
Sotto-Comitato devono essere non correlati alla controparte né
alle relative parti correlate.
Nel caso in cui un componente del Sotto-Comitato sia controparte
dell’operazione (oppure sia correlato alla controparte) deve
darne tempestiva comunicazione al Presidente del Consiglio di
Amministrazione ed al Presidente del Sotto-Comitato, astenendosi
dal partecipare agli ulteriori lavori del Sotto-Comitato con
riguardo all’operazione cui si riferisce la correlazione. In questo
caso, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, sentito il
Presidente del Sotto-Comitato, provvederà immediatamente alla
sostituzione indicando, dopo averlo contattato, un altro membro
del Comitato per i Controlli Interni & Rischi avente i requisiti di
indipendenza di cui al Codice di Autodisciplina emanato dalla
Borsa Italiana, in modo da ripristinare nel Sotto-Comitato la
presenza di 3 Amministratori non correlati oltre che in possesso
dei requisiti di indipendenza. Nel caso il sostituto in questione
non fosse rinvenibile nell’ambito del Comitato per i Controlli
Interni & Rischi, il Presidente del Consiglio di Amministrazione
potrà individuarlo, sentito il Presidente del Sotto-Comitato, tra
gli altri componenti indipendenti e non correlati presenti nel
Consiglio di Amministrazione.
I sostituti dovranno ricevere tutte le informazioni a disposizione
degli altri membri del Sotto-Comitato in tempo utile per la
riunione nel corso della quale il Sotto-Comitato dovrà esprimere il
proprio parere sull’operazione.
Le decisioni prese nell’ambito del Sotto-Comitato Operazioni con
Parti Correlate sono ascrivibili esclusivamente ai suoi membri.
Comitato Corporate Governance, HR and
Nomination
Il Comitato Corporate Governance, HR and Nomination è
composto da 7 membri, la maggioranza dei quali non esecutivi
e indipendenti. Sono membri di diritto il Presidente del Consiglio
di Amministrazione e l’Amministratore Delegato. Gli altri
membri devono essere scelti secondo le migliori competenze e
disponibilità ad espletare l’incarico. Il Presidente del Comitato è il
Presidente del Consiglio. La frequenza delle riunioni del Comitato
è, generalmente, mensile ovvero ogni volta che sia necessario
discutere argomenti rientranti nella sua sfera di competenza. La
convocazione delle riunioni del Comitato avviene ad opera del
Presidente.
Nel corso del 2010 si sono tenute complessivamente 16 riunioni
del Comitato Corporate Governance, HR and Nomination.
Competenze
Comitato Remunerazione
Il Comitato ha funzioni propositive e consultive. In particolare,
il Comitato Corporate Governance, HR and Nomination fornisce
pareri al Consiglio - in ordine alle proposte formulate dal
Presidente/dall’Amministratore Delegato al Consiglio medesimo riguardanti:
a. la definizione del sistema di governo societario di UniCredit,
della struttura societaria e dei modelli/linee guida di
governance del Gruppo;
b. la definizione di policy per la nomina degli amministratori di
UniCredit nonché di policy per la valutazione del Consiglio;
c. la nomina dell’Amministratore Delegato, del Direttore Generale,
dei Vice Direttori Generali e degli altri membri del Management
Committee (Senior Executive Vice President), dei componenti
la Direzione Generale e dei Responsabili di Direzione in diretto
riporto all’Amministratore Delegato;
d. la definizione delle policy aventi ad oggetto la nomina ed
il piano di successione dell’Amministratore Delegato, del
Direttore Generale, dei Vice Direttori Generali, dei membri del
Management Committee (Senior Executive Vice President),
del Group Management Team (Executive Vice President) e del
Leadership Team (Senior Vice President);
e. la definizione di policy per la nomina degli esponenti aziendali
(membri dei Consigli di Amministrazione, dei Collegi Sindacali e
dei Supervisory Board delle Società del Gruppo);
f. la designazione degli esponenti aziendali (membri dei Consigli
di Amministrazione, dei Collegi Sindacali e dei Supervisory
Board) nelle Società Principali (Pioneer Global Asset
Management, UniCredit Leasing, UniCredit Bank (in precedenza
denominata “HVB”), UniCredit Bank Austia, FinecoBank, Koc
Financial Hizmetler AS, Bank Pekao, UniCredit Business Partner
e UniCredit Global Information Services);
g. l’individuazione di candidati alla carica di amministratore
di UniCredit in caso di cooptazione e quella di candidati
alla carica di amministratore indipendente da sottoporre
all’assemblea di UniCredit, tenendo conto di eventuali
segnalazioni pervenute dagli azionisti;
h. le nomine di membri dei Comitati Consiliari di UniCredit, su
proposta del Presidente.
Il Comitato Remunerazione è composto da 7 membri non
esecutivi, la maggioranza dei quali indipendenti. Sono membri
di diritto il Presidente ed il Vice Presidente Vicario del Consiglio
di Amministrazione. Gli altri membri devono essere scelti
secondo le migliori competenze e disponibilità ad espletare
l’incarico. Il Presidente del Comitato è il Presidente del Consiglio.
La frequenza delle riunioni del Comitato è, generalmente,
quadrimestrale ovvero ogni volta che sia necessario discutere
argomenti rientranti nella sua sfera di competenza.
La convocazione delle riunioni del Comitato avviene ad opera del
Presidente.
Il Comitato Corporate Governance, HR and Nomination ha altresì
il compito di esprimere un parere in merito alla compatibilità con
la carica di amministratore di UniCredit della sua assunzione
di un incarico di amministrazione, direzione o controllo in una
società bancaria, assicurativa o finanziaria, nonché in caso di
superamento del limite al numero massimo di incarichi individuati
dal Consiglio di Amministrazione stesso.
Nel corso del 2010 il Comitato Remunerazione si è riunito 5 volte.
Competenze
Il Comitato ha funzioni propositive e consultive. In particolare, il
Comitato Remunerazione fornisce pareri al Consiglio - in ordine
alle proposte formulate dall’Amministratore Delegato al Consiglio
medesimo - riguardanti:
a. la remunerazione degli amministratori di UniCredit aventi
specifici incarichi, con particolare riguardo alla remunerazione
dell’Amministratore Delegato;
b. la remunerazione del Direttore Generale di UniCredit, nel caso
in cui questi sia anche Amministratore Delegato;
c. la struttura retributiva dell’Amministratore Delegato, del
Direttore Generale e dei Vice Direttori Generali;
d. la policy di remunerazione dei membri del Management
Committee (Senior Executive Vice President), del Group
Management Team (Executive Vice President), del Leadership
Team (Senior Vice President) e dei Responsabili di Direzione in
diretto riporto all’Amministratore Delegato;
e. l’approvazione dei piani di incentivazione di Gruppo basati su
strumenti finanziari;
f. la policy di remunerazione degli esponenti aziendali (membri
dei Consigli di Amministrazione, dei Collegi Sindacali e dei
Supervisory Board delle Società del Gruppo).
Nei casi previsti alle lettere A) e B) le proposte sulle quali il
Comitato sarà chiamato ad esprimersi verranno formulate dal
Presidente.
I membri del Comitato per i quali quest’ultimo sia chiamato
ad esprimersi sulla remunerazione spettante in forza dei loro
specifici incarichi non parteciperanno alle riunioni riguardanti la
determinazione della proposta riguardante detta remunerazione.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 109
Corporate Governance
La struttura di Governance (SEGUE)
Status e attività dei Consiglieri
Consiglio di Amministrazione
LISTA
CARICA
COMPONENTI
IN CARICA DAL
IN CARICA FINO A
Rampl Dieter
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Castelletti Luigi
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Bengdara Farhat Omar
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Calandra Buonaura Vincenzo 29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Palenzona Fabrizio
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Approvazione del bilancio 2010
Ghizzoni Federico
30 settembre 2010(2)
Belluzzi Giovanni
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Bischoff Manfred
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Cucchiani Enrico Tommaso
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Fontanesi Donato
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Giacomin Francesco
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Gnudi Piero
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Kadrnoska Friedrich
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Li Calzi Marianna
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Ligresti Salvatore
29 aprile 2009
22 marzo 2011 (4)
Maramotti Luigi
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Marocco Antonio Maria
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Pesenti Carlo
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Reichlin Lucrezia
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Schinzler Hans Jürgen
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Waigel Theodor
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Wyand Anthony
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Zwickl Franz
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Amministratori cessati durante l’Esercizio di riferimento
Amministratore Delegato Profumo Alessandro
29 aprile 2009
21 settembre 2010 (5)
Indicare quorum richiesto per la presentazione delle liste in occasione dell’ultima nomina: 0,5%
N. riunioni svolte durante l’Esercizio di riferimento
CDA: 17
CCI&R: 11
LM
Presidente
Vice Presidente Vicario
Vice Presidente
Vice Presidente
Vice Presidente
Amministratore Delegato
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Lm
ESEC.
X
X
X
X
X
-X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
CR: 5
X
CGHRN: 16
CPS: 14
NOTE:
*
In questa colonna viene indicata con una “X” l’indipendenza dell’Amministratore.
** In questa colonna viene indicata la percentuale di partecipazione degli Amministratori alle riunioni rispettivamente del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati (n. presenze / n. di riunioni svolte durante
l’effettivo periodo di carica del soggetto interessato nel corso dell’Esercizio).
*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie,
assicurative o di rilevanti dimensioni. Alla Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari è allegato l’elenco di tali società con riferimento a ciascun Consigliere, precisando se la società
in cui è ricoperto l’incarico fa parte o meno del gruppo che fa capo o di cui è parte l’Emittente.
**** In questa colonna è indicata l’appartenenza del componente del Consiglio di Amministrazione al Comitato, con l’indicazione della carica ricoperta (P = Presidente; M = Membro).
(1)
(2)
(3)
(4)
(5)
(6)
(7)
(8)
carica ricoperta per l’intero Esercizio.
cooptato e nominato Amministratore Delegato in data 30 settembre 2010 in sostituzione del Sig. Alessandro Profumo dimissionario dal 21 settembre 2010.
carica ricoperta dal 30 settembre 2010.
dimissionario dal 22 marzo 2011.
dimissionario dal 21 settembre 2010.
carica ricoperta fino al 21 settembre 2010.
numero di posizioni variato nel corso dell’esercizio 2010.
numero di posizioni variato nel corso dell’esercizio 2010 e successivamente alla chiusura dell’esercizio.
- Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit nella seduta del 30 settembre 2010 ha approvato la riorganizzazione del Comitato per il Controllo Interno & Rischi, ridenominato Comitato per i Controlli Interni & Rischi,
attraverso la costituzione di 3 Sotto-Comitati denominati ”Controlli Interni”, “Rischi” e “Operazioni con Parti Correlate”, ha incrementato il numero dei componenti del Comitato stesso da 7 a 9 e ha nominato i membri
del Sotto-Comitato Operazioni con Parti Correlate. Successivamente il Comitato per i Controlli Interni & Rischi del 9 novembre 2010 ha nominato i membri dei Sotto-Comitati per i Controlli Interni e per i Rischi.
LEGENDA:
LM Componente del Consiglio di Amministrazione eletto dalla lista che ha ottenuto la maggioranza relativa di voti assembleari.
Lm Componente del Consiglio di Amministrazione eletto dalla lista votata dalla minoranza.
110 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
COMITATO CONTROLLI
INTERNI & RISCHI
NON
ESEC.
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
INDIPENDENZA DA*
COMITATO
REMUN.
COMITATO
CGHRN
COMITATO PERM.
STRATEGICO
CODICE
TUF
%**
NUMERO ALTRI
INCARICHI ***
****
**
****
**
****
**
****
**
X
X
X
X
X
X
X
X
M (1)
M (1)
----M (1)
---M (3)
--M (1)
-M (3)
--M (1)
--P (1)
M (1)
P (1)
M (1)
------M (1)
--M (1)
M (1)
----M (1)
-M (1)
----
100%
80%
P (1)
M (1)
-M (1)
M (1)
M (3)
----M (1)
----M (1)
--------
100%
93,75%
P (1)
M (1)
M (1)
M (1)
M (1)
M (3)
-M (1)
-------M (1)
---M (1)
-M (1)
--
100%
85,71%
42,86%
100%
100%
100%
X
X
3 (7)
6 (7)
1
1
12
7 (8)
8
5 (7)
12 (7)
1
-3 (7)
8
-4
7
2 (7)
6
-2
2
3
6
90,91%
90,91%
X
X
100%
94,12%
58,82%
100%
100%
100%
100%
76,47%
70,59%
88,24%
100%
100%
88,24%
100%
58,82%
94,12%
88,24%
82,35%
70,59%
76,47%
35,29%
88,24%
94,12%
90,91%
1
--
M (6)
100%
M (6)
100%
X
X
X
X
-X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-X
X
X
X
X
X
X
X
100%
100%
90,91%
100%
90,91%
90,91%
81,82%
--
20%
40%
100%
100%
80%
100%
100%
100%
100%
81,25%
71,43%
85,71%
71,43%
85,71%
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 111
Corporate Governance
La struttura di Governance (SEGUE)
Collegio Sindacale
L’Assemblea Ordinaria nomina 5 Sindaci Effettivi e due Supplenti.
I Sindaci Effettivi ed i Supplenti sono rieleggibili.
La nomina dei componenti effettivi e supplenti del Collegio
Sindacale avviene sulla base di liste ai sensi dello Statuto della
Società ed in conformità alle vigenti disposizioni normative. Il
Presidente del Collegio Sindacale è nominato dall’Assemblea tra i
Sindaci Effettivi eletti dalla lista presentata dai soci di minoranza
che ha ottenuto il maggior numero di voti.
La durata del loro mandato è fissata in 3 esercizi e scadono alla
data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio
relativo al terzo esercizio della carica.
I Sindaci devono essere in possesso dei requisiti di onorabilità,
professionalità e indipendenza previsti dalla legge e possono
assumere incarichi di amministrazione e controllo presso altre
società nei limiti stabiliti dalle disposizioni, anche regolamentari,
vigenti.
Il Collegio Sindacale nominato dall’Assemblea dei Soci del
22 aprile 2010 ed in carica sino all’Assemblea chiamata ad
approvare il bilancio relativo all’esercizio 2012 è composto dai
Signori Maurizio Lauri (Presidente), Cesare Bisoni, Vincenzo
Nicastro, Michele Rutigliano e Marco Ventoruzzo (Sindaci Effettivi).
Sono Sindaci Supplenti i Signori Paolo Domenico Sfameni e
Massimo Livatino.
Collegio Sindacale
LISTA
CARICA
COMPONENTI
IN CARICA DAL
IN CARICA FINO A
Presidente
Sindaco Effettivo
Sindaco Effettivo
Sindaco Effettivo
Sindaco Effettivo
Lauri Maurizio
Bisoni Cesare
Nicastro Vincenzo
Rutigliano Michele
Ventoruzzo Marco
Sfameni Paolo
Domenico
Livatino Massimo
22 aprile 2010
22 aprile 2010
22 aprile 2010
22 aprile 2010
22 aprile 2010
Approvazione del bilancio 2012
Approvazione del bilancio 2012
Approvazione del bilancio 2012
Approvazione del bilancio 2012
Approvazione del bilancio 2012
Sindaco Supplente
Sindaco Supplente
22 aprile 2010
Approvazione del bilancio 2012
22 aprile 2010
Approvazione del bilancio 2012
Sindaci cessati durante l’Esercizio di riferimento
Presidente
Loli Giorgio
10 maggio 2007
22 aprile 2010
Sindaco Effettivo
Francardo Gian Luigi
10 maggio 2007
22 aprile 2010
Sindaco Effettivo
Mayr Siegfried
10 maggio 2007
22 aprile 2010
Sindaco Effettivo
Milanese Aldo
10 maggio 2007
22 aprile 2010
Sindaco Supplente
Verrascina Giuseppe
10 maggio 2007
22 aprile 2010
Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste in occasione dell’ultima nomina: 0,5%
Numero riunioni svolte durante l’Esercizio di riferimento: 31
LM
Lm
X
X
X
X
X
X
X
X
---
X
X
X
X
X
X
X
X
X
INDIPENDENZA
DA CODICE*
X
X
X
X
--
ALTRI
INCARICHI
%**
***
100%
100%
93,55%
95,24%
90,48%
26
5
4
9
1
90%
80%
90%
80%
16
4
-14
NOTE:
*
In questa colonna viene indicata con una “X” l’indipendenza del Sindaco.
**
In questa colonna viene indicata la percentuale di partecipazione dei Sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale (n. presenze / n. di riunioni svolte durante l’effettivo periodo di carica del soggetto interessato
nel corso dell’Esercizio).
*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell’art. 148-bis del TUF.
LEGENDA:
LM Componente del Collegio Sindacale eletto dalla lista votata dalla maggioranza.
Lm Componente del Collegio Sindacale eletto dalla lista votata da una minoranza.
112 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Maggiori Azionisti
Sulla base delle risultanze del libro soci, i maggiori azionisti (titolari di quote di possesso superiori al 2%) di UniCredit al 31 dicembre 2010
sono i seguenti:
DICHIARANTE
AZIONISTA DIRETTO
Mediobanca S.p.A. 1
International Petroleum Investment Company
Central Bank of Libya
Mediobanca S.p.A.
Aabar Luxembourg S.A.R.L.
Fondazione Cassa di Risparmio Verona, Vicenza, Belluno
e Ancona
BlackRock Investment Management (UK) Limited
Fondazione Cassa di Risparmio di Torino
Carimonte Holding S.p.A.
Libyan Investment Authority
Allianz SE
Norges Bank
Central Bank of Libya
Lybian Foreign Bank
Fondazione Cassa di Risparmio Verona, Vicenza, Belluno
e Ancona
BlackRock Investment Management (UK) Limited
Fondazione Cassa di Risparmio di Torino
Carimonte Holding S.p.A.
Libyan Investment Authority
Allianz S.p.A.
Allianz Finance IV Luxembourg SARL
Allianz VIE
RB Vita S.p.A.
Allianz IART
Darta Saving Life Assurance Limited
Antoniana Veneta Popolare Vita S.p.A.
Allianz Belgium SA
Allianz Life Luxembourg SA
Arcalis SA
Generation VIE SA
Norges Bank
QUOTA % SU
CAPITALE ORDINARIO
QUOTA %
SU CAPITALE VOTANTE
5,143%
4,991%
4,988%
4,460%
0,528%
5,143%
4,991%
4,988%
4,460%
0,528%
4,639%
4,024%
3,319%
3,042%
2,594%
2,053%
1,206%
0,729%
0,046%
0,029%
0,016%
0,010%
0,009%
0,003%
0,002%
0,002%
0,001%
2,000%
4,639%
4,024%
3,319%
3,042%
2,594%
2,053%
1,206%
0,729%
0,046%
0,029%
0,016%
0,010%
0,009%
0,003%
0,002%
0,002%
0,001%
2,000%
1. di cui 967.564.061 azioni con vincolo di usufrutto a favore UniCredit S.p.A.; 5,020% di possesso. Il diritto di voto su tali azioni è sospeso.
CAPITALE SOCIALE (ALLA DATA DEL 31 DICEMBRE 2010)
Totale azioni
Azioni ordinarie
Azioni di risparmio
AZIONI
EURO
19.297.581.923
19.273.342.940
24.238.983
9.648.790.961,50
9.636.671.470,00
12.119.491,50
Diritto di intervento in Assemblea
Possono partecipare all’Assemblea coloro ai quali spetta il diritto al
voto, anche mediante rappresentante, e per i quali sia pervenuta la
comunicazione alla Società da parte dell’intermediario che tiene i
relativi conti, nei termini previsti dalla normativa vigente.
Coloro che hanno diritto di partecipare all’Assemblea possono farsi
rappresentare da terzi, nel rispetto di quanto previsto dallo Statuto e
dalla normativa vigente.
I diritti degli azionisti sono chiaramente indicati dalla legge italiana e
dallo Statuto Sociale.
UniCredit ha sempre incoraggiato i propri azionisti all’esercizio
dei diritti partecipativi e di voto agli stessi spettanti nelle
Assemblee: anche a tal fine ha adottato da tempo un Regolamento
Assembleare volto a disciplinare il regolare svolgimento delle
sedute assembleari.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 113
Corporate Governance
Executive Management Committee
FEDERICO GHIZZONI
ROBERTO NICASTRO
Chief Executive Officer
General Manager
PAOLO CORNETTA
NADINE FARUQUE
Group Head of HR
General Counsel & Group Compliance Officer
114 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
PAOLO FIORENTINO
JEAN-PIERRE MUSTIER
Deputy General Manager - COO
Deputy General Manager - Head of CIB Division
KARL GUHA
MARINA NATALE
Chief Risk Officer
Chief Financial Officer
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 115
Corporate Governance
Group Management Team
Elenco degli altri membri del Group Management Team*
SENIOR EXECUTIVE
VICE PRESIDENT
EXECUTIVE
VICE PRESIDENT
Willibald Cernko
Country Chairman Austria
FAMILIES & SMALL
AND MEDIUM SIZED ENTERPRISES
Peter Buschbeck
Head of F&SME Division UniCredit Bank AG
Ranieri de Marchis
Head of Internal Audit
Alessandro Decio
Head of F&SME Division
Frederik Geertman
Head of F&SME Italy Network
Alicja Kornasiewicz
Country Chairman Poland
Maria Antonella Massari
Head of Group Stakeholder & Service
Intelligence
Vittorio Ogliengo
Head of Global Financing & Advisory
Gianni Franco Papa
Head of CEE Division
Alessandro Cataldo
Head of SME Network Management
Giovanni Chelo
Head of Family Network Management
Raffaele Cicala
Head of Consumer Finance
Giovanni Forestiero
Head of Network F&SME Piemonte Liguria Valle
d’Aosta
Alessandro Foti
Head of Asset Gathering
Rainer Hauser
Head of F&SME Division UniCredit Bank Austria
Gabriele Piccini
Country Chairman Italy
Carlo Marini
Head of International Market UniCredit Leasing
Theodor Weimer
Country Chairman Germany
Massimiliano Moi
Chief Executive Officer - UniCredit Leasing
Andreas Woelfer
Head of Private Banking Division and Head of
Private Banking UniCredit Bank AG
Grzegorz Piwowar
Head of Retail Poland
Roger Yates
Head of Asset Management
Franco Ravaglia
General Manager Finecobank
Niccolò Ubertalli
Deputy Head of Consumer Finance
COUNTRY ITALY
Roberto Bertola
Head of Territory Sicilia
Monica Cellerino
Head of Territory Lombardia
Felice Delle Femine
Head of Territory Sud
Alessandro La Porta
Head of Territorial Relations
Luca Lorenzi
Head of Territory Centro Nord
Antonio Muto
Head of Territory Centro
Vladimiro Rambaldi
Head of Territory Nord Ovest
Claudio Aldo Rigo
Head of Territory Nord Est
PRIVATE BANKING
Juergen Danzmayr
Head of Private Banking Division Austria
116 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Giuseppe Di Sisto
Head of Top Clients
Steffen Marquardt
Head of Private Banking Division UniCredit
Bank AG
Dario Prunotto
Head of Private Banking Italy Network
Robert Zadrazil
Chief Executive Officer Schoellerbank AG
CORPORATE & INVESTMENT BANKING
Helmut Bernkopf
Head of CIB Austria Network
Marco Bolgiani
Head of Global Transaction Banking (GTB)
Bernhard Brinker
Head of Financial Institutions Groups (FIG)
Jurgen Dennert
Chief Executive Officer - UniCredit Mediocredito
Centrale
Lutz Diederichs
Head of CIB Germany Network
Mike Hammond
Co-Head of Markets
Andrzej Kopyrski
Head of CIB Poland Network
Thiam J Lim
Co-Head of Markets
Piergiorgio Peluso
Head of CIB Italy Network
Edoardo Spezzotti
Head of CIB Americas and Asia Pacific Region Network
ASSET MANAGEMENT
Daniel Kingsbury
Chief Executive Officer Pioneer Investment
Management USA
Werner Kretschmer
Chief Executive Officer Pioneer Investment
Austria
Giordano Lombardo
Global Chief Investment Officer Pioneer Global
Asset Management
Sandro Pierri
CEO of Pioneer Investment Management
and CEO of Pioneer Alternative Investment
Management
CENTRAL EASTERN EUROPE
Mikhail Alekseev
Chief Executive Officer - Russia
Jozef Barta
Chief Executive Officer - Slovakia
Graziano Cameli
General Manager - Ukraine
Andrea Casini
Chief Operative Officer - Bulgaria
Marco Iannaccone
Chief Financial Officer Bank Pekao
Romeo Collina
Chief Executive Officer - Kazakhstan
Oreste Massolini
Head of F&SME Planning, Finance and
Administration
Pasquale Giamboi
Head of F&SME Division Bulgaria
Levon Hampartzoumian
Chief Executive Officer - Bulgaria
Paolo Iannone
Chief Operating Officer - Czech Republic
Franjo Lukovic
Chief Executive Officer - Croatia
Erik Banks
Group Risk Management
Mihaly Patai
Chief Executive Officer - Hungary
Diego Biondo
Chief Risk Officer Bank Pekao
Klaus Priverschek
Chief Executive Officer - Serbia
Massimiliano Fossati
Chief Risk Officer of UniCredit Bank Austria &
CEE Risks Officer
Carlo Vivaldi
Deputy Chief Executive Officer - Turkey
Tomica Pustisek
Head of CEE Retail UniCredit Bank Austria
Luigi Lovaglio
General Manager - Bank Pekao
COMPETENCE LINES
AUDIT
Giuseppe Aquaro
Head of Internal Audit UniCredit Bank Austria
Karl Limmer
Head of Audit Management UniCredit Bank AG
CFO
Mirko Davide Georg Bianchi
Head of Group Finance
Patrizio Braccioni
Head of Tax Affairs
Simone Mario Concetti
Head of Group Investor Relations
Joachim Dobrikat
Head of Accounting, Tax & Shareholdings
UniCredit Bank AG
LEGAL & COMPLIANCE
Mark Bailham
Head of Global Compliance
Guglielmo Zadra
Head of Planning, Strategy and Capital
Management
CRO
Giovanni Albanese
Head of F&SME Risks
Borys Tymonkin
Chief Executive Officer - Ukraine
Pier Vaisitti
Head of HR Division Bank Pekao
Arcangelo Michele Vassallo
Head of Accounting
Jiri Kunert
Chief Executive Officer - Czech Republic
Rasvan Radu
Chief Executive Officer - Romania
Doris Tomanek
Head of HR Austria & CEE UniCredit Bank
Austria
Andreas Frueh
Head of Legal & Compliance UniCredit Bank AG
Carlo Kostka
Global Head of Legal
Secondino Natale
Head of Group Corporate Bodies Office
HEAD OFFICE FUNCTIONS
Laura Stefania Penna
Head of Management Consultancy
Giuseppe Scognamiglio
Head of Public Affairs
GBS
Tiziana Bernardi
Head of Lifelong Learning Center
Maurizio Maria Francescatti
Head of Group Risk Management Operating
Office
Giovanni Buson
Head of Organization Italy
Juergen Kullnigg
Head of Credit Operations Italy
Paolo Cederle
Head of Group Operations and ICT Factories
Dante Pasqualini
Head of Corporate Credit Operations
John Spillane
Head of CIB & PB Risks
Dino Crivellari
Chief Executive Officer - UniCredit Credit
Management Bank
Andrea Varese
Head of Special Credit Portfolio Management
and Chief Risk Officer of UniCredit Bank AG
Lissimahos Hatzidimoulas
Chief Executive Officer - UniCredit Business
Partner
GROUP IDENTITY & COMMUNICATIONS
Maurizio Beretta
Head of Group Identity & Communications
Heinz Laber
Head of Human Resources Management / GBS
Rodolfo Ortolani
Head of Identity & Communications Italy
Giandomenico Miceli
Head of Processes & CL Support
Monica Poggio
Head of Corporate Culture
Massimo Milanta
Head of Group ICT & Chief Executive Officer
UniCredit Global Information Services
HUMAN RESOURCES
Marco Berini
Head of HR GBS
Alberto Naef
General Manager UniCredit Credit Management
Bank
Michael Hinssen
Head of HR CIB
Massimo Schiattarella
CEO Special Projects UniCredit Global
Information Services
Luigi Luciani
Head of Executive Development and
Compensation
Paolo Tripodi
Head of Group Organization and Logistics
Francesco Giordano
Head of CFO Finance Division UniCredit Bank
Austria
Oliver Maassen
Head of HR Germany UniCredit Bank AG
Andreas Wagner
Head of CIB Orga Department UniCredit Bank AG
Peter Hofbauer
Chief Financial Officer UniCredit Bank AG
Anna Simioni
Head of Corporate Learning
Marian Wazynski
Head of Logistics & Procurement Bank Pekao
* dati al 14 marzo 2011
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 117
In ogni momento della vita
Bilancio consolidato
Schemi di Bilancio consolidato
Stato patrimoniale consolidato
Conto economico consolidato
Prospetto della redditività consolidata complessiva
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato
Rendiconto finanziario consolidato
121
122
124
125
126
128
Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato
Parte D - Redditività consolidata complessiva
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche
di copertura
Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese
o rami d’azienda
Parte H - Operazioni con parti correlate
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri
strumenti patrimoniali
Parte L - Informativa di settore
131
133
189
241
263
267
409
Allegati
437
417
421
425
431
Avvertenze
Nelle tavole sono utilizzati i seguenti segni convenzionali:
• linea (-) quando il fenomeno non esiste;
• due punti (..) o “n.s.” quando i dati non raggiungono la cifra rappresentativa dell’ordine
minimo considerato o risultano comunque non significativi;
• “n.d.” quando il dato non è disponibile.
• Segno “X”: quando la voce non è da valorizzare (conformemente alle istruzioni
della Banca d’Italia).
Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di euro.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 119
Schemi di bilancio consolidato
Stato patrimoniale consolidato
Conto economico consolidato
Prospetto della redditività consolidata complessiva
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato
Rendiconto finanziario consolidato
122
124
125
126
128
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 121
Bilancio consolidato I Schemi di bilancio consolidato
Stato patrimoniale consolidato
(migliaia di €)
Stato patrimoniale consolidato
CONSISTENZE AL
VOCI DELL’ATTIVO
10.
20.
30.
40.
50.
60.
70.
80.
90.
100.
110.
120.
130.
Cassa e disponibilità liquide
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie valutate al fair value
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
Derivati di copertura
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
Partecipazioni
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori
Attività materiali
Attività Immateriali
di cui: - avviamento
140. Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
160. Altre attività
Totale dell’attivo
122 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
31.12.2010
31.12.2009
6.414.097
122.551.402
27.077.856
55.103.190
10.003.718
70.215.452
555.653.360
11.368.199
2.248.056
3.963.087
352
12.611.297
25.592.159
20.428.073
12.961.052
1.674.735
11.286.317
776.014
12.948.264
929.487.555
11.986.797
133.894.101
15.019.685
34.723.955
10.662.472
78.269.437
564.986.015
11.662.110
2.123.451
3.866.437
195
12.089.351
25.822.597
20.490.534
12.577.082
2.415.786
10.161.296
622.297
10.453.689
928.759.671
Segue: Stato patrimoniale consolidato
(migliaia di €)
CONSISTENZE AL
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
10.
20.
30.
40.
50.
60.
70.
80.
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
Titoli in circolazione
Passività finanziarie di negoziazione
Passività finanziarie valutate al fair value
Derivati di copertura
Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
Passività fiscali
a) correnti
b) differite
90. Passività associate ad attività in via di dismissione
100. Altre passività
110. Trattamento di fine rapporto del personale
120. Fondi per rischi e oneri
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
130. Riserve tecniche
140. Riserve da valutazione
170. Riserve
180. Sovrapprezzi di emissione
190. Capitale
200. Azioni proprie (-)
210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-)
220. Utile (Perdita) di periodo (+/-)
Totale del passivo e del patrimonio netto
31.12.2010
31.12.2009
111.735.094
402.248.191
180.990.328
114.099.136
1.267.889
9.680.850
2.798.376
5.836.890
1.464.819
4.372.071
1.394.769
22.224.352
1.201.833
8.087.978
4.515.173
3.572.805
218.644
(1.252.787)
15.186.462
39.322.433
9.648.791
(4.197)
3.479.180
1.323.343
929.487.555
106.800.152
381.623.290
214.772.877
114.045.215
1.612.475
9.918.947
2.759.960
6.451.072
1.987.780
4.463.292
311.315
18.110.367
1.317.523
7.982.431
4.590.628
3.391.803
162.135
(1.249.514)
14.271.165
36.581.540
8.389.870
(5.714)
3.202.240
1.702.325
928.759.671
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 123
Bilancio consolidato I Schemi di bilancio consolidato
Conto economico consolidato
(migliaia di €)
Conto economico consolidato
ESERCIZIO
VOCI
10.
20.
30.
40.
50.
60.
70.
80.
90.
100.
110.
120.
130.
140.
150.
160.
170.
180.
190.
200.
210.
220.
230.
240.
250.
260.
270.
280.
290.
300.
310.
320.
330.
340.
Interessi attivi e proventi assimilati
Interessi passivi e oneri assimilati
Margine di interesse
Commissioni attive
Commissioni passive
Commissioni nette
Dividendi e proventi simili
Risultato netto dell’attività di negoziazione
Risultato netto dell’attività di copertura
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
Margine di intermediazione
Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre operazioni finanziarie
Risultato netto della gestione finanziaria
Premi netti
Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa
Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa
Spese amministrative:
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali
Altri oneri/proventi di gestione
Costi operativi
Utili (Perdite) delle partecipazioni
Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali
Rettifiche di valore dell’avviamento
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
Imposte sul reddito di periodo dell’operatività corrente
Utile (Perdita) dell’operatività corrente al netto delle imposte
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte
Utile (Perdita) d’esercizio
Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza dei terzi
Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza della capogruppo
Utile per azione (euro)
Utile per azione diluito (euro)
2010
2009
28.641.891
(12.885.464)
15.756.427
10.209.704
(1.754.234)
8.455.470
718.314
343.169
52.139
311.636
7.340
120.238
(590)
184.648
(28.733)
25.608.422
(7.006.651)
(6.708.268)
(141.779)
(2)
(156.602)
18.601.771
118.176
(94.904)
18.625.043
(14.971.556)
(9.477.728)
(5.493.828)
(764.887)
(996.668)
(674.998)
952.019
(16.456.090)
209.083
152
(361.500)
158.001
2.174.689
(530.120)
1.644.569
1.644.569
(321.226)
1.323.343
34.745.987
(17.587.735)
17.158.252
9.423.742
(1.767.925)
7.655.817
573.644
1.282.864
23.761
411.490
81.483
194.845
6.325
128.837
(31.391)
27.074.437
(8.933.716)
(8.152.152)
(629.592)
(6.497)
(145.475)
18.140.721
87.352
(80.025)
18.148.048
(14.760.930)
(9.344.481)
(5.416.449)
(606.817)
(866.912)
(651.104)
841.143
(16.044.620)
84.005
(38.491)
773.985
2.922.927
(888.307)
2.034.620
2.034.620
(332.295)
1.702.325
0,064
0,064
0,099
0,099
Note:
Per maggiori informazioni sull’“utile per azione” e sull’“utile per azione diluito” si rimanda alla Nota integrativa, Parte C - Informazioni sul conto economico, Sezione 24.
Nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati nel 2009 - relativi alle
risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da UniCredit S.p.A., da “commissioni attive” a “interessi passivi”.
124 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Prospetto della redditività consolidata complessiva
(migliaia di €)
Prospetto della redditività consolidata complessiva
ESERCIZIO
VOCI
10. Utile (Perdita) di periodo
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
20. Attività finanziarie disponibili per la vendita
30. Attività materiali
40. Attività immateriali
50. Copertura di investimenti esteri
60. Copertura dei flussi finanziari
70. Differenze di cambio
80. Attività non correnti in via di dismissione
90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
120. Redditività complessiva (10+110)
130. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
140. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo
2010
2009
1.644.569
2.034.620
(565.189)
(56.278)
716.219
(6.075)
31.411
120.088
1.764.657
(445.295)
1.319.362
787.168
154.386
(471.662)
(4.186)
465.706
2.500.326
(341.464)
2.158.862
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 125
Bilancio consolidato I Schemi di bilancio consolidato
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato
I prospetti delle variazioni del patrimonio netto consolidato includono la quota di pertinenza sia del gruppo sia di terzi:
(migliaia di €)
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2010
VARIAZIONI DELL’ESERCIZIO
6.893 2.740.893
41.091.961
39.322.433
1.769.528
11.268.580
3.842.792
(1.358.079)
(6.019)
11.268.580
3.842.792
(1.358.079)
(6.019)
12.570.882
3.612.656
(1.237.158)
(4.218)
11.692.547
3.493.915
(1.252.787)
(4.197)
878.335
118.741
15.629
(21)
1.644.569
1.644.569
1.323.343
321.226
64.224.045
3.479.180
2.034.620
1.304.787
2.034.620 (1.304.787)
(2.008)
(146.421)
833
1.801
EMISSIONE NUOVE AZIONI
(477)
(84.418)
703
120.088
(729.833)
62.891.912
- 62.891.912
- (729.833) (139.133) 3.914.919
-
-
-
-
703
1.764.657
67.703.225
59.689.672
- 59.689.672
-
(561.768)
-
-
-
-
703
1.319.362
64.224.045
-
-
(168.065)
-
-
-
-
-
445.295
3.479.180
3.202.240
3.202.240
(138.843) 3.914.919
(290)
-
1. Rappresenta gli effetti sulle Stock Option, sulle Performance Share e sulle Discount and Matching Share connesse ai piani ESOP.
126 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
PATRIMONIO NETTO DI TERZI
AL 31.12.2010
PATRIMONIO NETTO DEL GRUPPO
AL 31.12.2010
38.344.175
STOCK OPTIONS1
38.344.175
DERIVATI SU PROPRIE AZIONI
375.742
-
ACQUISTO AZIONI PROPRIE
9.636.671
12.120
VARIAZIONI DI RISERVE
10.012.413
12.120
RISERVE
(231) 1.258.921
ESISTENZE AL 1.1.2010
8.753.723
12.120
MODIFICA SALDI APERTURA
PATRIMONIO NETTO TOTALE
AL 31.12.2010
REDDITIVITÀ COMPLESSIVA ESERCIZIO 2010
VARIAZIONE STRUMENTI DI CAPITALE
DISTRIBUZIONE STRAORDINARIA DIVIDENDI
OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO
8.753.723
12.120
ESISTENZE AL 31.12.2009
Capitale:
a) azioni ordinarie
b) altre azioni
Sovrapprezzi
di emissione
Riserve:
a) di utili
b) altre
Riserve da valutazione
Azioni proprie
Utile (Perdita)
di esercizio
Patrimonio
netto totale
Patrimonio
netto del Gruppo
Patrimonio
netto di terzi
DIVIDENDI E ALTRE DESTINAZIONI
ALLOCAZIONE
RISULTATO ESERCIZIO
PRECEDENTE
(migliaia di €)
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2009
7.171.634
10.853
(122.227)
1.704.316
1.267
35.912.277
35.912.277
(79.360)
2.511.258
8.504.233
3.984.183
(1.865.765)
(6.325)
8.504.233
3.984.183
(1.865.765)
(6.325)
4.529.302
4.435.051
4.529.302 (4.435.051)
- 58.240.392
-
54.998.734
- 54.998.734
-
(7.067)
-
-
(87.184)
3.241.658
REDDITIVITÀ COMPLESSIVA ESERCIZIO 2009
8.753.723
12.120
8.377.750
12.120
375.973
-
38.344.175 36.581.540
1.762.635
11.268.580 10.547.114
3.842.792 3.724.051
465.706 (1.358.079) (1.249.514)
(6.019)
(5.714)
721.466
118.741
(108.565)
(305)
2.034.620
(94.251) (610.535)
2.034.620
1.702.325
332.295
3.202.240
2.798.998
-
-
-
- 56.982
2.500.326 62.891.912 59.689.672
(316.837)
2.798.998
-
-
-
- 56.982
2.158.862 59.689.672
(293.698)
-
-
-
-
-
-
341.464
PATRIMONIO NETTO DI TERZI
AL 31.12.2009
STOCK OPTIONS1
DERIVATI SU PROPRIE AZIONI
56.982
(94.251)
58.240.392
3.241.658
VARIAZIONE STRUMENTI DI CAPITALE
(451.234) (1.219.470)
(198.373)
41.980
306
PATRIMONIO NETTO DEL GRUPPO
AL 31.12.2009
7.171.634
10.853
DISTRIBUZIONE STRAORDINARIA DIVIDENDI
EMISSIONE NUOVE AZIONI
VARIAZIONI DI RISERVE
ACQUISTO AZIONI PROPRIE
OPERAZIONI SUL PATRIMONIO NETTO
DIVIDENDI E ALTRE DESTINAZIONI
RISERVE
ESISTENZE AL 1.1.2009
VARIAZIONI DELL’ESERCIZIO
PATRIMONIO NETTO TOTALE
AL 31.12.2009
Capitale:
a) azioni ordinarie
b) altre azioni
Sovrapprezzi
di emissione
Riserve:
a) di utili
b) altre
Riserve da valutazione
Azioni proprie
Utile (Perdita)
di esercizio
Patrimonio
netto totale
Patrimonio
netto del Gruppo
Patrimonio
netto di terzi
MODIFICA SALDI APERTURA
ESISTENZE AL 31.12.2008
ALLOCAZIONE
RISULTATO ESERCIZIO
PRECEDENTE
3.202.240
1. Rappresenta gli effetti sulle Stock Option, sulle Performance Share e sulle Restricted Share.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 127
Bilancio consolidato I Schemi di bilancio consolidato
Rendiconto finanziario consolidato
(migliaia di €)
Rendiconto finanziario consolidato (metodo indiretto)
A. ATTIVITÀ OPERATIVA
1. Gestione
- risultato d’esercizio (+/-)
- plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione
e su attività/passività valutate al fair value (+/-)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-)
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
- accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-)
- premi netti non incassati (-)
- altri proventi e oneri assicurativi non incassati (+/-)
- imposte e tasse non liquidate (+)
- altri aggiustamenti (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche
- crediti verso clientela
- altre attività
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti verso banche
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di società controllate e di rami d’azienda
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di società controllate e di rami d’azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA /ASSORBITA NELL’ESERCIZIO
128 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
11.380.983
1.323.343
12.120.629
1.702.325
1.281.334
(52.139)
5.636.506
1.671.514
1.340.323
11.068
(4.789)
(61.737)
235.560
(11.725.602)
10.324.001
(12.178.504)
(20.909.019)
8.091.693
5.999.159
(3.052.932)
(7.921.106)
4.410.623
19.635.434
(33.331.247)
27.223
(344.437)
1.681.298
(8.265.725)
(177.584)
(23.761)
7.821.457
1.556.507
466.522
3.176
(10.817)
481.821
300.983
111.477.328
72.254.689
1.019.387
(5.684.399)
1.517.802
39.705.891
2.663.958
(127.494.318)
(72.318.209)
(4.547.126)
10.921.841
(51.323.180)
(46.669)
(10.180.975)
(3.896.361)
8.389.102
81.464
118.640
7.760.890
288.211
12.800
127.097
(8.830.998)
(188.918)
(6.754.691)
(1.401.103)
(486.286)
(441.896)
12.280.943
70.904
89.678
10.571.734
1.138.777
15.725
394.125
(6.642.338)
(164.218)
(4.396.484)
(1.634.432)
(447.204)
5.638.605
3.914.919
(875.959)
3.038.960
(5.668.661)
2.798.998
(94.251)
2.704.747
4.446.991
Segue: Rendiconto finanziario consolidato (metodo indiretto)
(migliaia di €)
Riconciliazione
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio
Liquidità totale generata/assorbita nell'esercizio
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
11.986.797
(5.668.661)
95.961
6.414.097
7.652.446
4.446.991
(112.640)
11.986.797
LEGENDA:
(+) generata;
(-) assorbita.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 129
Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
133
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato
189
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato
241
Parte D - Redditività consolidata complessiva
263
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche
di copertura
267
Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato
409
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese
o rami d’azienda
417
Parte H - Operazioni con parti correlate
421
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri
strumenti patrimoniali
425
Parte L - Informativa di settore
431
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 131
Parte A - Politiche contabili
A.1 - Parte generale
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi
contabili internazionali
Sezione 2 - Principi generali di redazione
Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento
Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento
del bilancio
Sezione 5 - Altri aspetti
134
164
164
A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio
165
A.3 - Informativa sul fair value
A.3.1 Trasferimenti tra portafogli
A.3.2 Gerarchia del fair value
A.3.3 Informativa sul c.d. “day one profit/loss”
183
183
185
187
134
134
135
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 133
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili
A.1 - Parte generale
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Il presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 è redatto in conformità ai principi contabili emanati dall’International Accounting Standards Board
(IASB), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell’Unione Europea
n. 1606/2002 recepito in Italia dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, fino al 31 dicembre 2010 (si veda anche Sezione 5 - Altri aspetti).
Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell’art. 154-ter del Testo Unico della Finanza
(TUF, D. Lgs. 24/2/1998 n. 58).
La Banca d’Italia, di cui il citato decreto ha confermato i poteri già previsti dal D. Lgs. n. 87/92, con riferimento ai bilanci delle banche e delle società
finanziarie soggette a vigilanza, ha stabilito con la circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 (1° aggiornamento 18 novembre 2009) gli schemi di bilancio
e della nota integrativa utilizzati per la redazione del presente Bilancio consolidato.
Sezione 2 - Principi generali di redazione
La redazione del Bilancio consolidato è avvenuta, come detto sopra, in base ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea.
A livello interpretativo e di supporto nell’applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea:
• Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements emanato dallo IASB nel 2001;
• Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall’IFRIC (International Financial
Reporting Interpretations Committee) a complemento dei principi contabili emanati;
• i documenti interpretativi sull’applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e dall’Associazione Bancaria
Italiana (ABI).
Il Bilancio consolidato è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle
variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario (elaborato applicando il metodo “indiretto”), dalla Nota integrativa e dagli Allegati ed è
corredato della Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione.
Inoltre, come ricordato nelle “Altre informazioni” della Relazione sulla gestione, la “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” è
disponibile nella sezione “Governance” del sito internet di UniCredit (http://www.unicreditgroup.eu/it/Governance/corporate_governance_report.htm in
lingua italiana e http://www.unicreditgroup.eu/en/Governance/corporate_governance_report.htm in lingua inglese).
I documenti, ove non diversamente specificato, sono redatti in migliaia di euro.
Nella redazione del presente bilancio si è ritenuto appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale. Si ritiene infatti che, allo stato
attuale, non sussistano incertezze circa la capacità dell’impresa di proseguire la propria attività in conformità a quanto previsto dal principio contabile
internazionale IAS 1. I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e
significatività dell’informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Tali criteri non hanno subito modifiche rispetto
all’esercizio precedente.
Rischi ed incertezze legati all’utilizzo di stime
In conformità agli IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano l’applicazione dei principi contabili e gli
importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri
fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente
desumibile da altre fonti.
In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle più rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio
consolidato al 31 dicembre 2010, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritti. Detti processi sono basati
in larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti e sono stati effettuati in
un’ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.
I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2010. Il processo valutativo è risultato particolarmente complesso in considerazione
del persistente contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato, da un lato, dalla volatilità dei parametri finanziari determinanti ai fini della
valutazione e, dall’altro, dal deterioramento della qualità del credito.
I parametri e le informazioni utilizzati per la verifica dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da detti fattori che potrebbero
registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, talchè non si possono escludere conseguenti effetti sui futuri valori di bilancio.
134 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene
effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel
periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito:
• nella determinazione del fair value relativo alle posizioni illiquide;
• nei crediti;
• nel trattamento di fine rapporto e in altri benefici dovuti ai dipendenti;
• nei fondi per rischi e oneri;
• nella valutazione dell’avviamento e delle altre attività immateriali;
la cui quantificazione è prevalentemente legata sia alla evoluzione del contesto socio-economico nazionale e internazionale, sia all’andamento dei
mercati finanziari, che provocano conseguenti riflessi sull’andamento dei tassi, sulla fluttuazione dei prezzi, sulle basi attuariali e, più in generale, sul
merito creditizio delle controparti.
Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento
Di seguito si espongono i criteri e i principi di consolidamento adottati nella predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2010.
Bilanci oggetto di consolidamento
Per la formazione del bilancio consolidato sono stati utilizzati:
• il progetto di bilancio al 31 dicembre 2010 della Capogruppo UniCredit S.p.A.. Al riguardo si ricorda che in data 1° novembre 2010 è divenuta
efficace la fusione per incorporazione nella Capogruppo delle sei banche controllate UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Banca di Roma S.p.A.,
Banco di Sicilia S.p.A., UniCredit Corporate Banking S.p.A., UniCredit Private Banking S.p.A., UniCredit Family Financing Bank S.p.A. e della
società UniCredit Bancassurance Management & Administration S.c.r.l. a compimento del progetto “Insieme per i clienti” (ONE4C). Per una più
ampia informativa al riguardo si rimanda alla Relazione sulla gestione. Sempre in data 1° novembre 2010 è divenuta altresì efficace la fusione per
incorporazione di UniCredit Partecipazioni S.r.l. in UniCredit S.p.A.. Tali operazioni di fusione, aventi efficacia contabile e fiscale retroattiva dal
1° gennaio 2010, hanno comportato la fusione nella Capogruppo sia dei saldi patrimoniali che dei saldi economici al 31 ottobre 2010;
• i progetti di bilancio al 31 dicembre 2010 delle altre Società consolidate integralmente, con le eccezioni evidenziate al punto successivo,
opportunamente riclassificati ed adeguati per tener conto delle esigenze di consolidamento e, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili
internazionali IAS/IFRS. Nel caso tali progetti non fossero stati ancora approvati alla data di formazione, sono state utilizzate le risultanze del quarto
trimestre approvate dai competenti organi con successiva verifica di corrispondenza con i correlati bilanci successivamente approvati;
• per il subgruppo Leasing, facente capo a UniCredit Leasing S.p.A.:
- il progetto di bilancio di UniCredit Leasing S.p.A.;
- il subconsolidato della componente austriaca, comprendente UniCredit Leasing (Austria) GMBH e le sue controllate;
- il subconsolidato della componente CEE, comprendente tutte le controllate dirette e indirette della capogruppo UniCredit Leasing S.p.A. operanti
nella regione.
La conversione degli importi espressi in valuta estera avviene per lo stato patrimoniale al cambio di fine periodo; per il conto economico è invece
utilizzato il cambio medio, ritenuto una valida approssimazione del cambio in essere alla data dell’operazione.
I prospetti di bilancio e le note esplicative delle principali Società consolidate integralmente, predisposti secondo gli IAS/IFRS ai fini del bilancio
consolidato, sono soggetti a revisione contabile da parte di primarie Società di revisione.
Società controllate
Sono controllate quelle società nelle quali:
• si possiede, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, più della metà dei diritti di voto di un’impresa a meno che, in casi
eccezionali, possa essere chiaramente dimostrato che tale possesso non costituisce controllo;
• si possiede la metà, o una quota minore, dei voti esercitabili in assemblea e si ha:
- il controllo di più della metà dei diritti di voto in virtù di un accordo con altri investitori;
- il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell’entità in virtù di una clausola statutaria o di un contratto;
- il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario, e
la gestione dell’impresa compete a quel consiglio o organo;
- il potere di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute del consiglio di amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario,
e la gestione dell’impresa compete a quel consiglio o organo.
L’esistenza e l’effetto di diritti di voto potenziali che siano effettivamente esercitabili o convertibili sono presi in considerazione all’atto di valutare se
una società ha il potere o meno di governare le politiche finanziarie e gestionali di un’altra impresa.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 135
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Tra le controllate sono comprese anche eventuali società a destinazione specifica (“special purpose entities”) che debbano essere incluse in virtù di
quanto previsto dal SIC 12.
Quest’ultimo, infatti, richiede di consolidare le special purpose entities per le quali, in concreto, la società mantiene la maggioranza dei rischi e benefici
derivanti dalle attività poste in essere oppure quelle su cui la società esercita il controllo. L’esistenza di una partecipazione nel capitale di queste
società a destinazione specifica non è rilevante a tale riguardo.
Pertanto il consolidamento delle società a destinazione specifica, in applicazione del SIC12, produce gli stessi effetti del consolidamento integrale.
La quota di pertinenza di terzi nelle società a destinazione specifica, consolidate in applicazione del SIC12, è riconosciuta come risultato di pertinenza
di terzi.
Il valore contabile delle interessenze partecipative in società consolidate integralmente o proporzionalmente, detenute dalla Capogruppo o dalle altre
società del Gruppo, è eliminato - a fronte dell’assunzione delle attività e passività delle partecipate - in contropartita della corrispondente frazione di
patrimonio netto di pertinenza del Gruppo.
I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell’area
di consolidamento sono elisi integralmente o proporzionalmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.
I costi e i ricavi di una controllata sono inclusi nel consolidato a partire dalla data di acquisizione del controllo. I costi e i ricavi di una
controllata ceduta sono inclusi nel conto economico consolidato fino alla data della cessione, vale a dire fino al momento in cui si cessa di
avere il controllo della partecipata. La differenza tra il corrispettivo di cessione della controllata e il valore contabile delle sue attività nette alla
stessa data, è rilevata nel conto economico alla voce 270 “Utili (Perdite) da cessione di investimenti” per le società oggetto di consolidamento
integrale e proporzionale.
La quota di pertinenza di terzi è presentata nello stato patrimoniale alla voce 210. “Patrimonio di pertinenza di terzi”, separatamente dalle passività e
dal patrimonio netto di pertinenza del Gruppo. Anche nel conto economico la quota di pertinenza di terzi è presentata separatamente alla voce
330. “Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi”.
Per le società che sono incluse per la prima volta nell’area di consolidamento, il fair value del costo sostenuto per ottenere il controllo di tale
partecipazione, inclusivo degli oneri accessori, è misurato alla data di acquisizione.
Società collegate
Una società collegata è un’impresa nella quale la partecipante esercita un’influenza notevole e che non è né una controllata né una joint-venture.
L’influenza notevole si presume quando la partecipante detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un’altra società.
Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. La partecipazione nelle società collegate include
l’avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagato per l’acquisizione. La partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate
è rilevata in conto economico alla voce 240. “Utili (Perdite) delle partecipazioni”. L’eventuale distribuzione di dividendi viene portata a riduzione del
valore di iscrizione della partecipazione.
Se la quota di interessenza nelle perdite di una collegata eguaglia o supera il valore di iscrizione della partecipata, non sono rilevate ulteriori perdite, a
meno che non siano state contratte specifiche obbligazioni a favore della collegata o siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa.
I profitti non realizzati sulle transazioni fra il Gruppo e le sue collegate sono eliminati nella stessa percentuale della partecipazione del Gruppo agli utili
delle collegate stesse. Anche le perdite non realizzate sono eliminate, a meno che le transazioni effettuate diano evidenza di una perdita di valore delle
attività negoziate.
Le riserve da valutazione delle società collegate, registrate in contropartita delle variazioni di valore dei fenomeni a tal fine rilevanti (si veda precedente
Sezione 2 - Principi generali di redazione), sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.
Joint ventures
Sono considerate società controllate congiuntamente (cd. joint venture) quelle partecipate nelle quali è contrattualmente stabilita la condivisione del
controllo con altri partecipanti; il controllo congiunto esiste solamente quando per le decisioni finanziarie e gestionali strategiche relative alla società è
richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Le partecipazioni in società controllate congiuntamente sono rilevate secondo il metodo del consolidamento proporzionale.
Nella tabella seguente sono elencate le società incluse nell’area di consolidamento.
136 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
DENOMINAZIONE
SEDE
A.IMPRESE
A.1 SOCIETÀ CONSOLIDATE INTEGRALMENTE
1 UNICREDIT SPA
2 A&T-PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO.
POTSDAMER PLATZ BERLIN KG
3 AB IMMOBILIENVERWALTUNGS-GMBH
4
ROMA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH MONACO DI
& CO. OBERBAUM CITY KG
BAVIERA
ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH MONACO DI
& CO. PARKKOLONNADEN KG
BAVIERA
ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH MONACO DI
& CO. STUTTGART KRONPRINZSTRASSE KG
BAVIERA
ACTIVE ASSET MANAGEMENT GMBH
GRUNWALD
AGROB IMMOBILIEN AG
ISMANING
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
1
1
66,67
100,00
9 AI BETEILIGUNG GMBH
10 ALINT 458 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
11 ALLEGRO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
12 ALLIB LEASING S.R.O.
13 ALLIB NEKRETNINE D.O.O. ZA POSLOVANJE
NEKRETNINAMA
14 ALLIB ROM S.R.L.
15 ALMS LEASING GMBH.
16 ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD.
17 ALTUS ALPHA PLC.
18 ALV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
19 ANI LEASING IFN S.A.
VIENNA
BAD HOMBURG
1
1
SIRIUS IMMOBILIEN- UND
PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
A&T-PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO.
POTSDAMER PLATZ BERLIN KG
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO
KG
WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO
KG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT LEASING S.P.A.
VIENNA
PRAGA
ZAGABRIA
1
1
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
99,80
100,00
100,00
BUCAREST
VIENNA
GEORGE TOWN
DUBLINO
VIENNA
BUCAREST
1
1
1
4
1
1
20 ANTARES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
100,00
100,00
100,00
..
99,80
10,01
89,99
99,80
21 ARABELLA FINANCE LTD.
22 ARANY PENZUGYI LIZING ZRT.
23 ARGENTAURUS IMMOBILIEN-VERMIETUNGS- UND
VERWALTUNGS GMBH
24 ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS GESELLSCHAFT
M.B.H.
25 ARRONDA IMMOBILIENVERWALTUNGS GMBH
DUBLINO
BUDAPEST
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
4
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT.
HVB PROJEKT GMBH
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
RIGA
MILANO
ROTTERDAM
ALMATY CITY
ALMATY CITY
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
5
6
7
8
26
27
28
29
30
31
32
ARTIST MARKETING ENTERTAINMENT GMBH
AS UNICREDIT BANK
ASPRA FINANCE SPA
ATF CAPITAL B.V.
ATF FINANCE JSC
ATF INKASSATSIYA LTD
ATLANTERRA IMMOBILIENVERWALTUNGS GMBH
33 AUFBAU DRESDEN GMBH
34 AUSTRIA LEASING GMBH
35 AUTOGYOR INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
BUDAPEST
1
CAPOGRUPPO
GRUNDSTUCKSAKTIENGESELLSCHAFT AM
POTSDAMER PLATZ (HAUS VATERLAND)
HVB IMMOBILIEN AG
DISPONIBILITÀ
VOTI %
QUOTA %
EFFETTIVI (2)
1
1
1
1
1
100,00
98,11
100,00
98,11
100,00
98,11
100,00
52,72
75,02
100,00
100,00
(3)
100,00
100,00
..
100,00
100,00
(3)
99,80
100,00
1
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
HVB PROJEKT GMBH
100,00
1
1
1
1
1
1
1
MY BETEILIGUNGS GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT SPA
JSC ATF BANK
JSC ATF BANK
JSC ATF BANK
HVB PROJEKT GMBH
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
90,00
1
HVB PROJEKT GMBH
100,00
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
1
100,00
0,40
99,40
99,60
100,00
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 137
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
DENOMINAZIONE
SEDE
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
36 AWT HANDELS GESELLSCHAFT M.B.H.
37 AWT INTERNATIONAL TRADE GMBH
38 B.I. INTERNATIONAL LIMITED
VIENNA
VIENNA
GEORGE TOWN
1
1
1
39 BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH
40 BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH & CO BETA VERMIETUNGS
OG
41 BA BETRIEBSOBJEKTE PRAHA SPOL.S.R.O.
42 BA CA LEASING (DEUTSCHLAND) GMBH
43 BA CA SECUND LEASING GMBH
44 BA CREDITANSTALT BULUS EOOD
45 BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
46 BA GVG-HOLDING GMBH
47 BA IMMO GEWINNSCHEIN FONDS
48 BA PRIVATE EQUITY GMBH
49 BA- ALPINE HOLDINGS, INC.
50 BA-CA ANDANTE LEASING GMBH
51 BA-CA CONSTRUCTION LEASING OOO
VIENNA
VIENNA
1
1
1
1
1
1
1
1
4
1
1
1
1
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
AWT INTERNATIONAL TRADE GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
TRINITRADE VERMOGENSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH
100,00
100,00
100,00
100,00
94,90
99,80
100,00
100,00
100,00
..
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
99,90
52
53
54
55
BA-CA FINANCE (CAYMAN) II LIMITED
BA-CA FINANCE (CAYMAN) LIMITED
BA-CA INFRASTRUCTURE FINANCE ADVISORY GMBH
BA-CA LEASING DREI GARAGEN GMBH
PRAGA
BAD HOMBURG
VIENNA
SOFIA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
WILMINGTON
VIENNA
SAN
PIETROBURGO
GEORGE TOWN
GEORGE TOWN
VIENNA
VIENNA
56
57
58
59
60
61
62
63
64
BA-CA LEASING MAR IMMOBILIEN LEASING GMBH
BA-CA LEASING MODERATO D.O.O.
BA-CA LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
BA-CA MARKETS & INVESTMENT BETEILIGUNG GMBH
BA-CA PRESTO LEASING GMBH
BA-CA WIEN MITTE HOLDING GMBH
BA-CREDITANSTALT LEASING ANGLA SP. Z O.O.
BA/CA-LEASING BETEILIGUNGEN GMBH
BA/CA-LEASING FINANZIERUNG GMBH
VIENNA
LUBIANA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
VARSAVIA
VIENNA
VIENNA
1
1
1
1
1
1
1
1
1
65 BAC FIDUCIARIA SPA
DOGANA
1
66 BACA CENA IMMOBILIEN LEASING GMBH
67 BACA CHEOPS LEASING GMBH
VIENNA
VIENNA
1
1
68
69
70
71
72
73
VIENNA
VIENNA
PRAGA
VIENNA
PRAGA
VIENNA
1
1
1
1
1
1
74 BACA MINOS LEASING GMBH
75 BACA NEKRETNINE DOO
76 BACA ROMUS IFN S.A.
VIENNA
BANJA LUKA
BUCAREST
1
1
1
77 BACA-LEASING AQUILA INGATLANHASNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
78 BACA-LEASING GEMINI INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
79 BACA-LEASING NERO INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
BUDAPEST
1
BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
RSB ANLAGENVERMIETUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD.
ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD.
ZETA FUNF HANDELS GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT LEASING S.P.A.
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
BANCA AGRICOLA COMMERCIALE DELLA R.S.M.
S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BACA HYDRA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
BACA KOMMUNALLEASING GMBH
BACA LEASING ALFA S.R.O.
BACA LEASING CARMEN GMBH
BACA LEASING GAMA S.R.O.
BACA LEASING UND BETEILGUNGSMANAGEMENT GMBH
138 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
1
1
1
1
100,00
100,00
100,00
99,80
99,80
100,00
100,00
100,00
99,80
100,00
100,00
99,80
100,00
100,00
(3)
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
99,80
99,80
100,00
100,00
99,80
100,00
100,00
99,80
100,00
98,80
1,00
99,80
100,00
10,01
89,99
100,00
100,00
100,00
99,00
100,00
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
DENOMINAZIONE
80 BACA-LEASING OMIKRON INGATLANHASZNOSTO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
81 BACA-LEASING URSUS INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
82 BACAL ALPHA DOO ZA POSLOVANJE NEKRETNINAMA
83 BACAL BETA NEKRETNINE D.O.O. ZA POSLOVANJE
NEKRETNINAMA
84 BAL CARINA IMMOBILIEN LEASING GMBH
85 BAL DEMETER IMMOBILIEN LEASING GMBH
SEDE
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
ZAGABRIA
ZAGABRIA
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
100,00
VIENNA
VIENNA
1
1
99,80
99,80
100,00
100,00
VIENNA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
1
1
1
1
99,80
99,80
99,80
99,80
100,00
100,00
100,00
100,00
90 BAL OSIRIS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
91 BAL PAN IMMOBILIEN LEASING GMBH
92 BAL SOBEK IMMOBILIEN LEASING GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
VIENNA
1
1
99,80
99,80
100,00
100,00
93 BALEA SOFT GMBH & CO. KG
94 BALEA SOFT VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH
95 BANCA AGRICOLA COMMERCIALE DELLA R.S.M. S.P.A.
AMBURGO
AMBURGO
BORGO
MAGGIORE
DUBLINO
VIENNA
1
1
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING GMBH
UNICREDIT SPA
4
1
VIENNA
VIENNA
BUDAPEST
1
1
1
VIENNA
VIENNA
1
1
VIENNA
1
VIENNA
1
PLANETHOME AG
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
VIENNA
VIENNA
VIENNA
1
1
1
BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH
100,00
94,95
100,00
VIENNA
VARSAVIA
BREMA
MUMBAI
VIENNA
1
1
1
1
1
DELAWARE
LUCK
DUBLINO
VIENNA
4
1
1
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT SPA
UNICREDIT BANK AG
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
UNICREDIT BANK AG
OPEN JOINT STOCK COMPANY UNICREDIT BANK
UNICREDIT SPA
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
59,24
100,00
51,00
1,00
99,00
..
100,00
100,00
100,00
MONACO DI
BAVIERA
1
UNICREDIT BANK AG
BIL LEASING-FONDS VERWALTUNGS-GMBH
100,00
0,00
86
87
88
89
BAL HESTIA IMMOBILIEN LEASING GMBH
BAL HORUS IMMOBILIEN LEASING GMBH
BAL HYPNOS IMMOBILIEN LEASING GMBH
BAL LETO IMMOBILIEN LEASING GMBH
96 BANDON LEASING LTD.
97 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING
IMMOBILIENANLAGEN GMBH
98 BANK AUSTRIA FINANZSERVICE GMBH
99 BANK AUSTRIA GLOBAL INFORMATION SERVICES GMBH
100 BANK AUSTRIA HUNGARIA BETA LEASING KORLATOLT
FELELOSSEGU TSRSASAG
101 BANK AUSTRIA IMMOBILIENSERVICE GMBH
102 BANK AUSTRIA LEASING ARGO IMMOBILIEN LEASING
GMBH
103 BANK AUSTRIA LEASING HERA IMMOBILIEN LEASING
GMBH
104 BANK AUSTRIA LEASING IKARUS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
105 BANK AUSTRIA LEASING MEDEA IMMOBILIEN LEASING
GMBH
106 BANK AUSTRIA REAL INVEST CLIENT INVESTMENT GMBH
107 BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH
108 BANK AUSTRIA REAL INVEST IMMOBILIENKAPITALANLAGE GMBH
109 BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG
110 BANK PEKAO SA
111 BANKHAUS NEELMEYER AG
112 BARODA PIONEER ASSET MANAGEMENT COMPANY LTD
113 BAULANDENTWICKLUNG GDST 1682/8 GMBH & CO OEG
114
115
116
117
BAVARIA UNIVERSAL FUNDING CORPORATION
BDK CONSULTING
BDR ROMA PRIMA IRELAND LTD
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK
AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
118 BIL LEASING-FONDS GMBH & CO VELUM KG
UNICREDIT BANK AG
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
100,00
85,35
..
99,80
(3)
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
99,80
100,00
99,80
100,00
99,80
100,00
99,80
100,00
(3)
33,33
33,33
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 139
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
DENOMINAZIONE
SEDE
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
119 BIL LEASING-FONDS VERWALTUNGS-GMBH
1
WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH
100,00
120
1
WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH
100,00
4
1
1
1
..
100,00
100,00
90,91
9,09
100,00
100,00
99,80
100,00
100,00
99,80
100,00
100,00
100,00
100,00
121
122
123
124
MONACO DI
BAVIERA
BIL V & V VERMIETUNGS GMBH
MONACO DI
BAVIERA
BLACK FOREST FUNDING LLC
DELAWARE
BLUE CAPITAL EQUITY GMBH
AMBURGO
BLUE CAPITAL EQUITY MANAGEMENT GMBH
AMBURGO
BLUE CAPITAL EUROPA IMMOBILIEN GMBH & CO. ACHTE AMBURGO
OBJEKTE GROBRITANNIEN KG
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
125 BLUE CAPITAL FONDS GMBH
126 BLUE CAPITAL USA IMMOBILIEN VERWALTUNGS GMBH
127 BORDER LEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFTM.B.H.
128 BREAKEVEN SRL
129 BREWO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT
M.B.H.
130 BULBANK AUTO LEASING EOOD
131 BULBANK LEASING EAD
132 BV GRUNDSTUCKSENTWICKLUNGS-GMBH
133 CA-LEASING ALPHA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
134 CA-LEASING BETA 2 INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
135 CA-LEASING DELTA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
136 CA-LEASING EPSILON INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
137 CA-LEASING EURO, S.R.O.
138 CA-LEASING KAPPA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
139 CA-LEASING LAMBDA INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
140 CA-LEASING OMEGA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
141 CA-LEASING OVUS S.R.O.
142 CA-LEASING PRAHA S.R.O.
143 CA-LEASING SENIOREN PARK GMBH
144 CA-LEASING TERRA POSLOVANJE Z NEPREMICNINAMI
D.O.O.
145 CA-LEASING YPSILON INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
146 CA-LEASING ZETA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
147 CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT
148 CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
149 CAC REAL ESTATE, S.R.O.
150 CAC-IMMO SRO
151 CAFU VERMOGENSVERWALTUNG GMBH & CO. OG
152 CAL-PAPIER INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
153 CALG 307 MOBILIEN LEASING GMBH
154 CALG 443 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
AMBURGO
AMBURGO
VIENNA
1
1
1
VERONA
VIENNA
1
1
SOFIA
SOFIA
MONACO DI
BAVIERA
BUDAPEST
1
1
1
UNICREDIT BANK AG
WEALTHCAP INITIATOREN GMBH
BLUE CAPITAL EQUITY GMBH
BLUE CAPITAL FONDS GMBH
WEALTHCAP INVESTORENBETREUUNG GMBH
WEALTHCAP INITIATOREN GMBH
BLUE CAPITAL FONDS GMBH
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
BULBANK LEASING EAD
UNICREDIT LEASING AD
HVB IMMOBILIEN AG
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
PRAGA
BUDAPEST
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
PRAGA
PRAGA
VIENNA
1
1
1
100,00
100,00
99,80
LUBIANA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
VIENNA
VIENNA
PRAGA
CESKE
BUDEJOVICE
VIENNA
BUDAPEST
1
1
1
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
100,00
100,00
100,00
1
1
SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
100,00
VIENNA
1
VIENNA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
140 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
(3)
100,00
98,80
99,00
1,00
98,80
99,00
1,00
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
DENOMINAZIONE
SEDE
155
156
157
158
CALG 451 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
CALG ALPHA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
CALG ANLAGEN LEASING GMBH & CO
GRUNDSTUCKVERMIETUNG UND -VERWALTUNG KG
159 CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
160 CALG GAMMA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
161 CALG GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
VIENNA
VIENNA
VIENNA
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
1
1
1
1
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
99,80
99,80
99,80
99,90
100,00
100,00
100,00
100,00
1
1
1
VIENNA
VIENNA
1
1
99,80
99,80
74,80
25,00
99,80
99,80
100,00
100,00
75,00
162 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
163 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1050 WIEN,
SIEBENBRUNNENGASSE 10-21 OG
164 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1120 WIEN,
SCHONBRUNNER SCHLOSS-STRASSE 38-42 OG
165 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT
ACHT OG
166 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT
FUNF OG
167 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT
VIER OG
168 CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT
ZEHN OG
169 CALG MINAL GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
170 CAMERON GRANVILLE 2 ASSET MANAGEMENT INC
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
100,00
100,00
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
100,00
VIENNA
TAGUIG
1
1
99,80
100,00
100,00
171 CAMERON GRANVILLE 3 ASSET MANAGEMENT INC.
TAGUIG
1
172 CAMERON GRANVILLE ASSET MANAGEMENT
(SPV-AMC), INC
173 CARD COMPLETE SERVICE BANK AG
174 CARDS & SYSTEMS EDV-DIENSTLEISTUNGS GMBH
TAGUIG
1
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
CAMERON GRANVILLE ASSET MANAGEMENT
(SPV-AMC) , INC
CAMERON GRANVILLE ASSET MANAGEMENT
(SPV-AMC) , INC
HVB ASIA LIMITED
VIENNA
VIENNA
1
1
175 CBD INTERNATIONAL SP.ZO.O.
VARSAVIA
1
50,10
5,00
1,00
52,00
100,00
176 CDM CENTRALNY DOM MAKLERSKI PEKAO SA
177 CEAKSCH VERWALTUNGS GMBH
VARSAVIA
VIENNA
1
1
178
179
180
181
CENTAR KAPTOL DOO
CENTRAL EUROPEAN CONFECTIONERY HOLDINGS B.V.
CENTRUM KART SA
CENTRUM BANKOWOSCI BEZPOSREDNIEJ SPOLKA Z
OGRANICZONA ODPOWIEDZIALNOSC
182 CHARADE LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
ZAGABRIA
AMSTERDAM
VARSAVIA
CRACOVIA
1
1
1
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
CARD COMPLETE SERVICE BANK AG
DINERS CLUB CEE HOLDING AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNIVERSALE INTERNATIONAL
PROJEKTMANAGEMENT GMBH
BANK PEKAO SA
BA-CA MARKETS & INVESTMENT BETEILIGUNG
GMBH
ZAGREBACKA BANKA DD
UNICREDIT BANK AG
BANK PEKAO SA
BANK PEKAO SA
VIENNA
1
183 CHEFREN LEASING GMBH
184 CHRISTOPH REISEGGER GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
VIENNA
1
1
185 CIVITAS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
186 CJSC BANK SIBIR
187 CLOSED JOINT-STOCK COMPANY UNICREDIT
SECURITIES
VIENNA
OMSK CITY
MOSCA
1
1
1
188 CO.RI.T. S.P.A. IN LIQUIDAZIONE
189 COFIRI S.P.A. IN LIQUIDAZIONE
190 COMMUNA - LEASING
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
ROMA
ROMA
VIENNA
1
1
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
LASSALLESTRASSE BAU-,
PLANUNGS-, ERRICHTUNGS- UND
VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
JSC ATF BANK
AI BETEILIGUNG GMBH
UNICREDIT SECURITIES INTERNATIONAL LIMITED
ASPRA FINANCE SPA
ASPRA FINANCE SPA
REAL-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
74,80
75,00
25,00
100,00
100,00
99,80
100,00
99,50
0,50
60,00
100,00
99,80
100,00
100,00
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 141
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DENOMINAZIONE
SEDE
191 CONTRA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
192 CORDUSIO SOCIETÀ FIDUCIARIA PER AZIONI
193 CRIVELLI SRL
MILANO
MILANO
1
1
194 DAB BANK AG
1
195 DBC SP. ZOO
MONACO DI
BAVIERA
VARSAVIA
196 DEBO LEASING IFN S.A.
BUCAREST
1
197 DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS
GMBH & CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT ALPHA
MANAGEMENT KG
198 DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS
GMBH & CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT BETA
MANAGEMENT KG
199 DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS
GMBH & CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT GAMMA
MANAGEMENT KG
200 DINERS CLUB CEE HOLDING AG
201 DINERS CLUB POLSKA SP.Z.O.O.
202 DINERS CLUB SLOVAKIA S.R.O.
203 DIRANA LIEGENSCHAFTSVERWERTUNGSGESELLSCHAFT
MBH
204 DIREKTANLAGE.AT AG
205 DLV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
206 DOMUS CLEAN REINIGUNGS GMBH
207 DOMUS FACILITY MANAGEMENT GMBH
208 DRITTE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGES.M.B.H.
209 DUODEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
210 EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG
211 ELEKTRA PURCHASE No. 1 LTD
212 ELEKTRA PURCHASE No. 18 LTD
213 ENDERLEIN & CO. GMBH
214 ENTASI SRL
215 EPSSILON LIEGENSCHAFTSDEVELOPMENT GMBH
216 ERSTE UNIPRO IMMOBILIEN-PROJEKTIERUNGSGESELL
SCHAFTM.B.H.
217 EUROFINANCE 2000 SRL
218 EUROLEASE AMUN IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
219 EUROLEASE ANUBIS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
220 EUROLEASE ISIS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
221 EUROLEASE MARDUK IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
222 EUROLEASE RA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
223 EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
224 EUROPA FACILITY MANAGEMENT LTD.
MONACO DI
BAVIERA
225 EUROPA FUND MANAGEMENT (EUROPA BEFEKTETESI
ALAPKEZELO RT)
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
JAUSERN-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT SPA
UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE
PER AZIONI
UNICREDIT BANK AG
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
74,80
75,00
25,00
100,00
100,00
77,48
100,00
1
UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
HVB PROJEKT GMBH
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB PROJEKT GMBH
100,00
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB PROJEKT GMBH
100,00
VIENNA
VARSAVIA
BRATISLAVA
VIENNA
1
1
1
1
99,80
100,00
100,00
100,00
SALISBURGO
VIENNA
VIENNA
VIENNA
BERLINO
1
1
1
1
1
VIENNA
VIENNA
ST. HELIER
DUBLINO
BIELEFELD
ROMA
VIENNA
BERLINO
1
1
4
4
1
1
1
1
ROMA
VIENNA
1
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
DINERS CLUB CEE HOLDING AG
DINERS CLUB CEE HOLDING AG
UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT
M.B.H.
DAB BANK AG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNIVERSALE INTERNATIONAL
PROJEKTMANAGEMENT GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
PLANETHOME AG
UNICREDIT SPA
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
UNIVERSALE INTERNATIONAL
PROJEKTMANAGEMENT GMBH
UNICREDIT SPA
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
VIENNA
1
VIENNA
10,01
89,99
100,00
100,00
99,80
100,00
100,00
100,00
99,80
98,00
..
..
100,00
100,00
99,80
100,00
100,00
100,00
(3)
(3)
100,00
100,00
99,80
100,00
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
BUDAPEST
1
BUDAPEST
1
142 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
PIONEER INVESTMENT FUND MANAGEMENT
LIMITED
PIONEER INVESTMENT FUND MANAGEMENT
LIMITED
100,00
100,00
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
DENOMINAZIONE
SEDE
226 EUROPE REAL-ESTATE INVESTMENT FUND
227 EUROPEAN-OFFICE-FONDS
HUNGARY
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
MILANO
BRESCIA
MONACO DI
BAVIERA
MILANO
BUDAPEST
4
4
UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT.
UNICREDIT BANK AG
1
1
1
1
1
1
CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
100,00
99,80
100,00
100,00
100,00
100,00
1
1
UNICREDIT SPA
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
100,00
BUDAPEST
VIENNA
1
1
238 FOLIA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
239 FONDO SIGMA
240 FOOD & MORE GMBH
ROMA
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
4
1
UNICREDIT LEASING KFT
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT SPA
UNICREDIT BANK AG
242 G.N.E. GLOBAL GRUNDSTUCKSVERWERTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
243 GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
244 GBS GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
245 GEBAUDELEASING
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
VIENNA
1
VIENNA
246
247
248
249
250
228
229
230
231
232
233
EUROVENTURES-AUSTRIA-CA-MANAGEMENT GESMBH
EXPANDA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
FACTORBANK AKTIENGESELLSCHAFT
FAMILY CREDIT NETWORK SPA
FINECO LEASING S.P.A.
FINECO VERWALTUNG AG
234 FINECOBANK SPA
235 FMC LEASING INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
236 FMZ SAVARIA SZOLGALTATO KFT
237 FMZ SIGMA PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
241 FUGATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
GELDILUX-TS-2005 S.A.
GELDILUX-TS-2007 S.A.
GELDILUX-TS-2008 S.A.
GELDILUX-TS-2010 S.A.
GEMEINDELEASING GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
1
..
..
(3)
(3)
100,00
75,00
99,80
100,00
99,80
100,00
..
100,00
(3)
100,00
99,80
100,00
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
100,00
1
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
99,00
100,00
VIENNA
1
98,80
99,00
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
VIENNA
4
4
4
4
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LUXEMBOURG S.A.
UNICREDIT LUXEMBOURG S.A.
UNICREDIT LUXEMBOURG S.A.
UNICREDIT LUXEMBOURG S.A.
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH
251 GEMMA VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO.
VERMIETUNGS KG
252 GIMMO IMMOBILIEN-VERMIETUNGS- UND
VERWALTUNGS GMBH
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
4
253 GOLF- UND COUNTRY CLUB SEDDINER SEE IMMOBILIEN
GMBH
254 GRAND CENTRAL FUNDING CORPOTATION
255 GRAND CENTRAL RE LIMITED
256 GRUNDSTUCKSAKTIENGESELLSCHAFT AM POTSDAMER
PLATZ (HAUS VATERLAND)
BERLINO
1
NEW YORK
HAMILTON
MONACO DI
BAVIERA
4
1
1
257 GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT SIMON BESCHRANKT
HAFTENDE KOMMANDITGESELLSCHAF
258 GRUNDSTUCKSVERWALTUNG LINZ-MITTE GMBH
259 GRUWA GRUNDBAU UND WASSERBAU GMBH
260 GUS CONSULTING GMBH
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
BERLINO
VIENNA
1
1
1
1
1
TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG
GMBH & CO. ENTWICKLUNGS- UND
FINANZIERUNGSVERMITTLUNGS-KG
HVB PROJEKT GMBH
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG
GMBH & CO. ENTWICKLUNGS- UND
FINANZIERUNGSVERMITTLUNGS-KG
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO
KG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
1,00
..
..
..
..
37,30
37,50
25,00
6,05
(3)
(3)
(3)
(3)
37,50
(3)
100,00
94,00
..
92,50
98,24
(3)
100,00
99,80
100,00
100,00
100,00
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 143
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DENOMINAZIONE
SEDE
261 GYOR BEVASARLOKOZPONT INGATLANBERUHAZO ES
UZEMELTETO KORLATOLT FELELOSSEGU TAESASAG
BUDAPEST
1
262 H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR SACHWERTE
GMBH
MONACO DI
BAVIERA
1
MONACO DI
BAVIERA
264 H.F.S. LEASINGFONDS DEUTSCHLAND 7 GMBH & CO. KG MONACO DI
BAVIERA
1
265 H.F.S. LEASINGFONDS DEUTSCHLAND 1 GMBH & CO. KG MONACO DI
(IMMOBILIENLEASING)
BAVIERA
266 HERKU LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
4
1
267 HOKA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H.
1
263 H.F.S. IMMOBILIENFONDS GMBH
4
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH
UNICREDIT-LEASING MIDAS
INGATLANHASZNOSITO KARLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
UNICREDIT BANK AG
WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH
H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR
SACHWERTE GMBH
HVB PROJEKT GMBH
WEALTHCAP REAL ESTATE MANAGEMENT GMBH
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
5,00
95,00
10,00
90,00
100,00
0,02
0,08
(3)
WEALTHCAP REAL ESTATE MANAGEMENT GMBH
0,08
(3)
74,80
75,00
25,00
25,00
74,80
75,00
100,00
74,80
75,00
25,00
100,00
268 HOLDING SP. Z.O.O. (IN LIQUIDAZIONE)
269 HONEU LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VARSAVIA
VIENNA
1
1
270 HUMAN RESOURCES SERVICE AND DEVELOPMENT
GMBH
271 HVB - LEASING PLUTO KFT
272 HVB ALTERNATIVE ADVISORS LLC
273 HVB ASIA LIMITED
274 HVB ASSET LEASING LIMITED
275 HVB ASSET MANAGEMENT HOLDING GMBH
VIENNA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
BANK PEKAO SA
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
1
1
1
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
HVB LONDON INVESTMENTS (CAM) LIMITED
HVB VERWA 4 GMBH
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
1
1
1
1
1
1
1
1
HVB LEASING OOD
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
1
1
4
1
4
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
100,00
100,00
..
100,00
..
100,00
100,00
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
293 HVB GLOBAL ASSETS COMPANY (GP), LLC
294 HVB GLOBAL ASSETS COMPANY L.P.
BUDAPEST
WILMINGTON
SINGAPORE
LONDRA
MONACO DI
BAVIERA
SOFIA
HONG KONG
WILMINGTON
WILMINGTON
WILMINGTON
WILMINGTON
WILMINGTON
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
SOFIA
LONDRA
WILMINGTON
WILMINGTON
WILMINGTON
WILMINGTON
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
NEW YORK
NEW YORK
1
1
295 HVB HONG KONG LIMITED
HONG KONG
1
UNICREDIT BANK AG
HVB GLOBAL ASSETS COMPANY (GP), LLC
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
100,00
0,01
4,99
100,00
276
277
278
279
280
281
282
283
HVB AUTO LEASING EOOD
HVB CAPITAL ASIA LIMITED
HVB CAPITAL LLC
HVB CAPITAL LLC II
HVB CAPITAL LLC III
HVB CAPITAL LLC VI
HVB CAPITAL LLC VIII
HVB CAPITAL PARTNERS AG
284 HVB EXPORT LEASING GMBH
285
286
287
288
289
290
291
HVB FIERO LEASING EOOD
HVB FINANCE LONDON LIMITED
HVB FUNDING TRUST
HVB FUNDING TRUST II
HVB FUNDING TRUST III
HVB FUNDING TRUST VIII
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE BETEILIGUNGS
GMBH
292 HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG
VIENNA
144 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
(3)
(3)
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
DENOMINAZIONE
SEDE
296 HVB IMMOBILIEN AG
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
ISOLE CAYMAN
PRAGA
BUDAPEST
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
1
1
1
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
100,00
100,00
SOFIA
1
BRATISLAVA
LONDRA
LONDRA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
1
1
1
1
UNICREDIT BULBANK AD
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
10,00
90,00
100,00
100,00
100,00
100,00
NEW YORK
MONACO DI
BAVIERA
SOFIA
MONACO DI
BAVIERA
1
1
HVB IMMOBILIEN AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT U.S. FINANCE LLC
UNICREDIT BANK AG
94,00
6,00
100,00
100,00
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
HVB IMMOBILIEN AG
UNICREDIT BANK AG
100,00
94,00
6,00
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
BUDAPEST
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
1
HVB VERWA 4 GMBH
100,00
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
BUDAPEST
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
100,00
BUDAPEST
BUDAPEST
BUDAPEST
BUDAPEST
BUDAPEST
1
1
1
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
BUDAPEST
BUDAPEST
1
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
100,00
100,00
BUDAPEST
MONACO DI
BAVIERA
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
HVBFF INTERNATIONALE LEASING GMBH
100,00
100,00
297 HVB INTERNATIONAL ASSET LEASING GMBH
298 HVB INVESTMENTS (UK) LIMITED
299 HVB LEASING CZECH REPUBLIC S.R.O.
300 HVB LEASING MAX INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
301 HVB LEASING OOD
302
303
304
305
HVB LEASING SLOVAKIA S.R.O.
HVB LONDON INVESTMENTS (AVON) LIMITED
HVB LONDON INVESTMENTS (CAM) LIMITED
HVB PRINCIPAL EQUITY GMBH
306 HVB PROJEKT GMBH
307 HVB REALTY CAPITAL INC.
308 HVB SECUR GMBH
309 HVB SUPER LEASING EOOD
310 HVB TECTA GMBH
311 HVB VERWA 1 GMBH
312 HVB VERWA 4 GMBH
313 HVB VERWA 4.4 GMBH
314 HVB-LEASING AIDA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
315 HVB-LEASING ATLANTIS INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
316 HVB-LEASING DANTE INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
317 HVB-LEASING FIDELIO INGATLANHASNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
318 HVB-LEASING FORTE INGATLANHASNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
319 HVB-LEASING GARO KFT
320 HVB-LEASING HAMLET INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
321 HVB-LEASING JUPITER KFT
322 HVB-LEASING LAMOND INGATLANHASZNOSITO KFT.
323 HVB-LEASING MAESTOSO INGATLANHASZNOSITO KFT.
324 HVB-LEASING NANO KFT
325 HVB-LEASING OTHELLO INGATLANHASNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
326 HVB-LEASING ROCCA INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
327 HVB-LEASING RUBIN KFT.
328 HVB-LEASING SMARAGD KFT.
329 HVB-LEASING SPORT INGATLANHASZNOSITO KOLATPOT
FEOEOASSEGU TARSASAG
330 HVB-LEASING ZAFIR KFT.
331 HVBFF INTERNATIONAL GREECE GMBH
1
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 145
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
DENOMINAZIONE
SEDE
332 HVBFF INTERNATIONALE LEASING GMBH
MONACO DI
BAVIERA
1
HVBFF OBJEKT BETEILIGUNGS GMBH
WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH
10,00
90,00
333 HVBFF OBJEKT BETEILIGUNGS GMBH
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
1
WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH
100,00
1
WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH
100,00
1
100,00
336 HYPO-BANK VERWALTUNGSZENTRUM GMBH
MONACO DI
BAVIERA
1
337 HYPO-BANK VERWALTUNGSZENTRUM GMBH & CO. KG
OBJEKT ARABELLASTRASSE
338 HYPOVEREINS IMMOBILIEN EOOD
339 HYPOVEREINSFINANCE N.V.
340 I-FABER SPA
341 IMMOBILIEN RATING GMBH
MONACO DI
BAVIERA
SOFIA
AMSTERDAM
MILANO
VIENNA
1
342 IMMOBILIENFONDS UNIVERSALE 4 GBR
BERLINO
1
PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO.
OBJEKT KG
PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO.
OBJEKT KG
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO
KG
UNICREDIT BULBANK AD
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT SPA
BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
ERSTE UNIPRO IMMOBILIEN-PROJEKTIERUNGSGE
SELLSCHAFTM.B.H.
ZWEITE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
DRITTE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGES.M.B.H.
ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT BANK AG
HVB IMMOBILIEN AG
UNICREDIT BANK AG
PROJEKT-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH
ISTRATURIST UMAG, HOTELIJERSTVO TURIZAM I
TURISTICKA AGENCIJA DD
ZAGREBACKA BANKA DD
93,85
6,15
100,00
BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
TREUCONSULT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
100,00
99,03
99,71
99,80
99,80
99,72
100,00
100,00
UNICREDIT BANK AG
VERBA VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH
100,00
0,00
99,90
0,10
334 HVBFF PRODUKTIONSHALLE GMBH
IN LIQUIDATION
335 HVZ GMBH & CO. OBJEKT KG
1
1
1
1
343 IMMOBILIENFONDS UNIVERSALE WITTENBERGE GBR
BERLINO
1
344 IMMOBILIENLEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
345
346
347
348
349
350
351
INPROX CHOMUTOV, S.R.O.
INPROX KARLOVY VARY, S.R.O.
INPROX KLADNO, S.R.O.
INPROX POPRAD, SPOL. S.R.O.
INPROX SR I., SPOL. S R.O.
INTERKONZUM DOO SARAJEVO
INTERNATIONALES IMMOBILIEN-INSTITUT GMBH
PRAGA
PRAGA
PRAGA
BRATISLAVA
BRATISLAVA
SARAJEVO
MONACO DI
BAVIERA
352 INTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG MONACO DI
MBH
BAVIERA
1
1
1
1
1
1
1
353 INTRO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
354
355
356
357
ROMA
PALERMO
BRANDENBURGO
UMAG
1
1
1
1
UMAG
1
VIENNA
VIENNA
LEONDING
1
1
1
ALMATY CITY
VIENNA
VIENNA
1
1
1
LONDRA
1
IPSE 2000 S.P.A. (IN LIQUIDAZIONE)
IRFIS - MEDIOCREDITO DELLA SICILIA S.P.A.
ISB UNIVERSALE BAU GMBH
ISTRA D.M.C. DOO
358 ISTRATURIST UMAG, HOTELIJERSTVO TURIZAM I
TURISTICKA AGENCIJA DD
359 IVONA BETEILIGUNGSVERWALTUNG GMBH
360 JAUSERN-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
361 JOHA GEBAUDE-ERRICHTUNGS-UND
VERMIETUNGSGESELLSCHAFT MBH
362 JSC ATF BANK
363 KADMOS IMMOBILIEN LEASING GMBH
364 KAISERWASSER ERRICHTUNGS- UND
BETRIEBSGESELLSCHAFT MBH
365 KINABALU FINANCIAL PRODUCTS LLP
146 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
1
100,00
100,00
100,00
100,00
65,32
61,00
19,00
19,00
99,25
0,25
95,00
74,80
75,00
25,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
94,00
50,00
76,26
100,00
100,00
71,80
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
DENOMINAZIONE
SEDE
366
367
368
369
KINABALU FINANCIAL SOLUTIONS LTD
KLEA ZS-IMMOBILIENVERMIETUNG G.M.B.H.
KLEA ZS-LIEGENSCHAFTSVERMIETUNG G.M.B.H.
KSG KARTEN-VERRECHNUNGS- UND
SERVICEGESELLSCHAFT M.B.H.
370 KUNSTHAUS LEASING GMBH
LONDRA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
1
1
1
1
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
CARD COMPLETE SERVICE BANK AG
VIENNA
1
371 KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT
M.B.H.
372 LAGERMAX LEASING GMBH
373 LAGEV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
374 LARGO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
95,00
99,80
VIENNA
VIENNA
VIENNA
1
1
1
375 LASSALLESTRASSE BAU-, PLANUNGS-, ERRICHTUNGSUND VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
376 LEASFINANZ BANK GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
VAPE COMMUNA LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
99,80
99,80
1,00
98,80
99,00
VIENNA
1
100,00
377 LEASFINANZ GMBH
378 LEGATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
VIENNA
1
1
379 LELEV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
380 LF BETEILIGUNGEN GMBH
VIENNA
1
381 LIFE MANAGEMENT ERSTE GMBH
MONACO DI
BAVIERA
GRUNWALD
MOSCA
VIENNA
VIENNA
1
BACA LEASING UND BETEILGUNGSMANAGEMENT
GMBH
LF BETEILIGUNGEN GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
BACA LEASING UND BETEILGUNGSMANAGEMENT
GMBH
WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH
100,00
100,00
99,80
74,80
100,00
75,00
386 LIVA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
25,00
99,80
100,00
387
388
389
390
391
392
393
LLC AI LINE
LLC UKROTSBUD
LOCALMIND SPA
LOCAT CROATIA DOO
LOWES LIMITED
LTD SI&C AMC UKRSOTS REAL ESTATE
M. A. V. 7., BANK AUSTRIA LEASING BAUTRAGER GMBH
& CO.OHG.
394 M.A.I.L. BETEILIGUNGSMANAGEMENT GESELLSCHAFT
M.B. H. & CO. MCL THETA K
395 M.A.I.L. FINANZBERATUNG GESELLSCHAFT M.B.H.
MOSCA
KIEV
MILANO
ZAGABRIA
NICOSIA
KIEV
VIENNA
1
1
1
1
1
1
1
WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH
ZAO UNICREDIT BANK
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT SECURITIES INTERNATIONAL LIMITED
PUBLIC JOINT STOCK COMPANY UKRSOTSBANK
UNICREDIT SPA
UNICREDIT LEASING S.P.A.
AI BETEILIGUNG GMBH
PUBLIC JOINT STOCK COMPANY UKRSOTSBANK
UNICREDIT MOBILIEN LEASING GMBH
99,90
99,00
95,76
100,00
100,00
100,00
98,04
100,00
VIENNA
1
M.A.I.L. FINANZBERATUNG GESELLSCHAFT M.B.H.
100,00
VIENNA
1
396 MARKETING ZAGREBACKE BANKE DOO
397 MARTIANEZ COMERCIAL, SOCIEDAD ANONIMA
ZAGABRIA
PUERTO DE LA
CRUZ
VIENNA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
1
1
BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH
TELEDATA CONSULTING UND
SYSTEMMANAGEMENT GESELLSCHAFT M.B.H.
ZAGREBACKA BANKA DD
UNICREDIT PEGASUS LEASING GMBH
100,00
99,96
1
1
1
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
MC MARKETING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
100,00
99,80
382
383
384
385
398
399
400
401
LIFE MANAGEMENT ZWEITE GMBH
LIMITED LIABILITY COMPANY B.A. REAL ESTATE
LINO HOTEL-LEASING GMBH
LIPARK LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
MBC IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
MC MARKETING GMBH
MC RETAIL GMBH
MENUETT GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
1
1
1
1
100,00
99,80
99,80
100,00
100,00
100,00
5,00
100,00
100,00
100,00
99,00
100,00
100,00
74,80
75,00
25,00
99,80
100,00
100,00
100,00
99,95
0,05
100,00
100,00
100,00
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 147
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
DENOMINAZIONE
SEDE
402 MERKURHOF GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MIT
BESCHRANKTER HAFTUNG
403 MEZZANIN FINANZIERUNGS AG
404 MIK BETA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
405 MIK INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU
TARSASAG
406 MM OMEGA PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
AMBURGO
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
VIENNA
BUDAPEST
1
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT LEASING S.P.A.
56,67
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
VIENNA
1
99,80
407 MOBILITY CONCEPT GMBH
408 MOC VERWALTUNGS GMBH & CO. IMMOBILIEN KG
OBERHACHING
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
1
4
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING GMBH
HVB PROJEKT GMBH
74,80
1
411 MY BETEILIGUNGS GMBH
412 NAGE LOKALVERMIETUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
VIENNA
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH
413 NATA IMMOBILIEN-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
414 NF OBJEKT FFM GMBH
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
409 MOGRA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
410 MOVIE MARKET BETEILIGUNGS GMBH
1
1
6,00
100,00
1
HVB IMMOBILIEN AG
100,00
1
HVB IMMOBILIEN AG
100,00
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
95,00
LONDRA
MONACO DI
BAVIERA
LUSSEMBURGO
VIENNA
1
4
HVB CAPITAL PARTNERS AG
OCEAN BREEZE FINANCE S.A.
85,00
..
4
1
..
99,80
VIENNA
1
MOSCA
1
1
1
426 OTHMARSCHEN PARK HAMBURG GMBH & CO.
CENTERPARK KG
LUCK
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
ZAO UNICREDIT BANK
BANK PEKAO SA
HVB PROJEKT GMBH
427 OTHMARSCHEN PARK HAMBURG GMBH & CO.
GEWERBEPARK KG
MONACO DI
BAVIERA
1
428 PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH & CO OG
429 PARZHOF-ERRICHTUNGS- UND
VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
VIENNA
1
1
430 PAZONYI’98 INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
431 PEKAO BANK HIPOTECZNY S.A.
432 PEKAO FAKTORING SP. ZOO
BUDAPEST
VARSAVIA
LUBLIN
416 NF OBJEKTE BERLIN GMBH
417 NO. HYPO LEASING ASTRICTA
GRUNDSTUCKVERMIETUNGS GESELLSCHAFT M.B.H.
418 NXP CO-INVESTMENT PARTNERS VIII L.P.
419 OCEAN BREEZE ENERGY GMBH & CO. KG
420 OCEAN BREEZE FINANCE S.A. - COMPARTMENT 1
421 OCT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H
422 OLG HANDELS- UND
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
423 OOO UNICREDIT LEASING
424 OPEN JOINT STOCK COMPANY UNICREDIT BANK
425 ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH
148 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
1
(3)
75,00
25,00
100,00
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
HVB IMMOBILIEN AG
415 NF OBJEKT MUNCHEN GMBH
1
1
60,00
23,00
100,00
100,00
99,80
100,00
51,50
(3)
(3)
100,00
100,00
60,00
40,00
100,00
100,00
1
HVB PROJEKT GMBH
T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V.
T & P VASTGOED STUTTGART B.V.
HVB PROJEKT GMBH
T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V.
T & P VASTGOED STUTTGART B.V.
SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
10,00
30,00
60,00
10,00
30,00
60,00
100,00
99,60
0,20
100,00
1
1
BANK PEKAO SA
BANK PEKAO SA
100,00
100,00
99,80
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DENOMINAZIONE
SEDE
433 PEKAO FINANCIAL SERVICES SP. ZOO
434 PEKAO FUNDUSZ KAPITALOWY SP. ZOO
435 PEKAO LEASING HOLDING S.A.
VARSAVIA
VARSAVIA
VARSAVIA
1
1
1
436 PEKAO LEASING SP ZO.O.
VARSAVIA
1
437 PEKAO PIONEER P.T.E. SA
VARSAVIA
1
438 PEKAO TELECENTRUM SP. ZOO
439 PELOPS LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
CRACOVIA
VIENNA
1
1
440 PENSIONSKASSE DER HYPO VEREINSBANK VVAG
MONACO DI
BAVIERA
BUDAPEST
VIENNA
HAMILTON
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
100,00
100,00
80,10
19,90
36,49
63,51
65,00
35,00
100,00
99,80
4
BANK PEKAO SA
BANK PEKAO SA
BANK PEKAO SA
UNICREDIT LEASING S.P.A.
BANK PEKAO SA
PEKAO LEASING HOLDING S.A.
BANK PEKAO SA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
BANK PEKAO SA
EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT BANK AG
..
(3)
1
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
100,00
99,80
100,00
100,00
DUBLINO
MILANO
1
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
100,00
100,00
RAMAT GAN.
DOVER
PRAGA
BUCAREST
1
1
1
1
LUSSEMBURGO
BOSTON
MILANO
HAMILTON
SYDNEY
1
1
1
1
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
UNICREDIT TIRIAC BANK S.A.
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT INC
UNICREDIT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
100,00
100,00
100,00
97,43
2,57
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
HONG KONG
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
100,00
TAIPEI
DUBLINO
WILMINGTON
PRAGA
BUDAPEST
WILMINGTON
DUBLINO
MOSCA
1
1
1
1
1
1
1
1
464 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SHAREHOLDER
SERVICES INC.
465 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI GESTIONE
DEL RISPARMIO PER AZ
466 PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC.
467 PIONEER INVESTMENTS AG
468 PIONEER INVESTMENTS AUSTRIA GMBH
469 PIONEER INVESTMENTS KAPITALANLAGEGESELLSCHAFT
MBH
470 PIONEER PEKAO INVESTMENT FUND COMPANY SA
(POLISH NAME: PIONEER PEKAO TFI SA)
471 PIONEER PEKAO INVESTMENT MANAGEMENT SA
BOSTON
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC.
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC.
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER ASSET MANAGEMENT AS
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC.
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
1,00
99,00
100,00
MILANO
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
100,00
WILMINGTON
BERNA
VIENNA
MONACO DI
BAVIERA
VARSAVIA
1
1
1
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
100,00
100,00
100,00
100,00
1
PIONEER PEKAO INVESTMENT MANAGEMENT SA
100,00
VARSAVIA
1
472 PLANETHOME AG
473 PLANETHOME GMBH
UNTERFOHRING
MANNHEIM
1
1
BANK PEKAO SA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
UNICREDIT BANK AG
PLANETHOME AG
49,00
51,00
100,00
100,00
441 PESTSZENTIMREI SZAKORVOSI RENDELO KFT.
442 PIANA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
443 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT
(BERMUDA) LIMITED
444 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT LTD
445 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT
SGR PA
446 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS (ISRAEL) LTD
447 PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS (NEW YORK) LTD
448 PIONEER ASSET MANAGEMENT AS
449 PIONEER ASSET MANAGEMENT S.A.I. S.A.
450
451
452
453
454
455
456
457
458
459
460
461
462
463
PIONEER ASSET MANAGEMENT SA
PIONEER FUNDS DISTRIBUTOR INC
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
PIONEER GLOBAL FUNDS DISTRIBUTOR LTD
PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (AUSTRALIA) PTY
LIMITED
PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (HK) LIMITED
IN LIQUIDAZIONE
PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (TAIWAN) LTD.
PIONEER GLOBAL INVESTMENTS LIMITED
PIONEER INSTITUTIONAL ASSET MANAGEMENT INC
PIONEER INVESTMENT COMPANY AS
PIONEER INVESTMENT FUND MANAGEMENT LIMITED
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT INC
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT LIMITED
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT LLC
100,00
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 149
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
DENOMINAZIONE
SEDE
474 PMG BAUPROJEKTMANAGEMENT GESELLSCHAFT
M.B.H. & CO FINANZIERUNGS OEG
VIENNA
1
475 POMINVEST DD
476 PORTIA GRUNDSTUCKS-VERWALTUNGSGESELLSCHAFT
MBH & CO. OBJEKT KG
477 PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT
MIT BESCHRANKTER HAFTUNG
478 POSATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SPLIT
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
1
1
479 PRELUDE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
480 PRIM Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
481 PRIVATE JOINT STOCK COMPANY FERROTRADE
INTERNATIONAL
482 PROJEKT-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
KIEV
1
1
VIENNA
1
483 PRVA STAMBENA STEDIONICA DD ZAGREB
484 PUBLIC JOINT STOCK COMPANY UKRSOTSBANK
ZAGABRIA
KIEV
1
1
485
486
487
488
VIENNA
VIENNA
VERONA
VERONA
1
1
1
1
489 QUINT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H
490 RAMSES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
& CO OG
491 RANA-LIEGENSCHAFTSVERWERTUNG GMBH
492 REAL ESTATE MANAGEMENT POLAND SP. Z O.O.
493 REAL INVEST IMMOBILIEN GMBH
494 REAL-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
495 REAL-RENT LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
496 REDSTONE MORTGAGES LTD.
497 REGEV REALITATENVERWERTUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
498 RHOTERRA GESELLSCHAFT FUR
IMMOBILIENVERWALTUNG MBH
VIENNA
VIENNA
1
1
VIENNA
VARSAVIA
VIENNA
VIENNA
1
1
1
1
VIENNA
LONDRA
VIENNA
1
4
1
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB IMMOBILIEN AG
UNICREDIT BANK AG
93,85
6,15
499 RIGEL IMMOBILIEN GMBH
500 RONCASA IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH
VIENNA
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
1
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
HVB PROJEKT GMBH
99,80
90,00
1
100,00
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
DUBLINO
MONACO DI
BAVIERA
4
WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT BANK AG
..
(3)
99,80
..
100,00
100,00
506 SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH & MONACO DI
CO. OHG SAARLAND
BAVIERA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
UNICREDIT BANK AG
PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO.
OBJEKT KG
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO
KG
QUADEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
QUART Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
QUERCIA FUNDING SRL
QUERCIA SOFTWARE SPA
501 RONDO LEASING GMBH
502 ROSENKAVALIER 2008 GMBH
503 RSB ANLAGENVERMIETUNG GESELLSCHAFT M.B.H.
504 SALOME FUNDING PLC
505 SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH
150 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
1
1
1
4
1
RANA-LIEGENSCHAFTSVERWERTUNG GMBH
UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT
M.B.H.
ZAGREBACKA BANKA DD
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO
KG
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO
KG
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
ZAGREBACKA BANKA DD
PRIVATE JOINT STOCK COMPANY FERROTRADE
INTERNATIONAL
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
UNICREDIT SPA
UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES
SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT SPA
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
M.A.I.L. FINANZBERATUNG GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,90
0,10
88,66
100,00
88,95
100,00
74,80
75,00
25,00
98,80
99,00
1,00
99,80
100,00
100,00
74,80
75,00
25,00
100,00
69,15
69,16
26,19
99,80
99,80
65,00
99,50
0,50
99,80
99,30
99,90
100,00
100,00
99,80
99,80
..
99,80
100,00
26,20
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
(3)
100,00
(3)
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
DENOMINAZIONE
SEDE
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
507 SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH & MONACO DI
CO. OHG VERWALTUNGSZENTRUM
BAVIERA
1
508
509
510
511
512
ROMA
BUDAPEST
VIENNA
SALISBURGO
VIENNA
1
1
1
1
1
513 SEDEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
514 SEXT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H
515 SHS LEASING GMBH
VIENNA
VIENNA
1
1
516 SIA UNICREDIT INSURANCE BROKER
517 SIA UNICREDIT LEASING
RIGA
RIGA
1
1
518 SIGMA LEASING GMBH
VIENNA
1
519 SIRIUS IMMOBILIEN GMBH
520 SIRIUS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS
GMBH
VIENNA
MONACO DI
BAVIERA
1
1
521 SOCIETÀ DI GESTIONI ESATTORIALI IN SICILIA SO.G.E.SI.
S.P.A. IN LIQ.
522 SOCIETÀ ITALIANA GESTIONE ED INCASSO CREDITI S.P.A.
IN LIQUIDAZIONE
523 SOFIGERE SOCIETE PAR ACTIONS SIMPLIFIEE
524 SOFIMMOCENTRALE S.A.
525 SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO (SGR)
S.P.A.
526 SOLARIS VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO.
VERMIETUNGS KG
527 SOLOS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS
GMBH & CO. SIRIUS BETEILIGUNGS KG
528 SONATA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H.
PALERMO
1
PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO.
OBJEKT KG
TIVOLI GRUNDSTUCKS-AKTIENGESELLSCHAFT
ASPRA FINANCE SPA
UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
SIA UNICREDIT LEASING
AS UNICREDIT BANK
UNICREDIT LEASING S.P.A.
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
HVB PROJEKT GMBH
SOLOS IMMOBILIEN- UND
PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. SIRIUS
BETEILIGUNGS KG
ASPRA FINANCE SPA
ROMA
1
ASPRA FINANCE SPA
100,00
PARIGI
BRUSSEL
ROMA
1
4
1
UNICREDIT SPA
EUROPEAN-OFFICE-FOND
UNICREDIT SPA
100,00
..
100,00
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
1
ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH
1
HVB PROJEKT GMBH
1
VIENNA
1
BERLINO
SCHWERIN
VIENNA
1
1
1
ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
DAB BANK AG
UNICREDIT BANK AG
PROJEKT-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT LEASING GMBH
PUBLIC JOINT STOCK COMPANY UKRSOTSBANK
HVB PROJEKT GMBH
HVB PROJEKT GMBH
TREUCONSULT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT BANK AG
SANITÀ - S.R.L. IN LIQUIDAZIONE
SAS-REAL KFT.
SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT
SCHOELLERBANK INVEST AG
SECA-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
529 SPECTRUM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
530 SRQ FINANZPARTNER AG
531 STATUS VERMOGENSVERWALTUNG GMBH
532 STEWE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT
M.B.H.
533
534
535
536
537
538
STRUCTURED INVEST SOCIETE ANONYME
STRUCTURED LEASE GMBH
SVIF UKRSOTSBUD
T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V.
T & P VASTGOED STUTTGART B.V.
TELEDATA CONSULTING UND SYSTEMMANAGEMENT
GESELLSCHAFT M.B.H.
539 TENDER OPTION BONDS
LUSSEMBURGO
AMBURGO
KIEV
AMSTERDAM
AMSTERDAM
VIENNA
1
1
4
1
1
1
NEW YORK
4
97,78
2,22
99,60
100,00
100,00
100,00
74,80
25,00
99,80
100,00
99,80
98,80
100,00
99,00
1,00
100,00
5,01
94,99
99,40
0,40
99,80
5,00
95,00
99,60
75,00
80,00
(3)
94,90
100,00
1,00
98,80
100,00
99,00
82,22
100,00
24,00
75,80
100,00
100,00
..
100,00
87,50
100,00
..
76,00
(3)
(3)
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 151
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DENOMINAZIONE
SEDE
540 TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG GMBH & CO.
ENTWICKLUNGS- UND FINANZIERUNGSVERMITTLUNGSKG
541 TERRONDA DEVELOPMENT B.V.
542 TERZ Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB TECTA GMBH
AMSTERDAM
VIENNA
1
1
543 THE TRANS VALUE TRUST COMPANY LTD
544 TIVOLI GRUNDSTUCKS-AKTIENGESELLSCHAFT
TOKYO
MONACO DI
BAVIERA
4
1
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
75,00
545 TREDEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. VIENNA
1
546 TREUCONSULT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
547 TREVI FINANCE N. 2 S.P.A.
1
1
1
UNICREDIT SPA
60,00
1
UNICREDIT SPA
60,00
550 TRICASA GRUNDBESITZ GESELLSCHAFT MBH & CO. 1.
VERMIETUNGS KG
551 TRICASA GRUNDBESITZGESELLSCHAFT DES
BURGERLICHEN RECHTS NR. 1
552 TRINITRADE VERMOGENSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG
553 UCL NEKRETNINE D.O.O.
VIENNA
CONEGLIANO
(TREVISO)
CONEGLIANO
(TREVISO)
CONEGLIANO
(TREVISO)
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
SARAJEVO
HVB PROJEKT GMBH
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT BANK AG
PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO.
OBJEKT KG
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH
UNICREDIT SPA
1
ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH
100,00
1
ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH
100,00
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
1
554 UCTAM BALTICS SIA
555 UCTAM RU LIMITED LIABILITY COMPANY
RIGA
MOSCA
1
1
556 UCTAM UPRAVLJANJE DOO
557 UFFICIUM IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
LUBIANA
VIENNA
1
1
558 UIB UNIVERSALE BAU HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H.
559 UNI IT SRL
BRANDENBURGO
TRENTO
1
1
560 UNICOM IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
561 UNICREDIT (CHINA) ADVISORY LIMITED
562 UNICREDIT AUDIT SOCIETÀ CONSORTILE PER AZIONI
VIENNA
PECHINO
MILANO
1
1
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH
UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH
ZAO UNICREDIT BANK
UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH
KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
ISB UNIVERSALE BAU GMBH
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ
CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AG
ASPRA FINANCE SPA
FAMILY CREDIT NETWORK SPA
FINECOBANK SPA
IRFIS - MEDIOCREDITO DELLA SICILIA S.P.A.
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT
MANAGEMENT SGR PA
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI
GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ
SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
(SGR) S.P.A.
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ
CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT FACTORING SPA
UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES
SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A.
UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE
PER AZIONI
UNICREDIT SPA
548 TREVI FINANCE N. 3 S.R.L.
549 TREVI FINANCE S.P.A.
152 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
100,00
99,80
100,00
..
99,67
(3)
99,80
100,00
100,00
60,00
30,00
70,00
100,00
100,00
..
100,00
5,00
95,00
100,00
51,00
99,80
100,00
0,01
0,02
0,01
0,01
0,01
0,01
0,02
0,01
0,01
0,01
0,01
0,01
99,86
100,00
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
DENOMINAZIONE
SEDE
563
564
565
566
VIENNA
SOFIA
BANJA LUKA
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
PRAGA
MOSTAR
1
1
1
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING AD
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT SPA
100,00
100,00
90,93
100,00
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
99,99
100,00
24,4
3,27
65,59
100,00
100,00
97,14
100,00
99,03
99,99
100,00
577 UNICREDIT BPC MORTGAGE S.R.L.
578 UNICREDIT BROKER DOO SARAJEVO ZA BROKERSKE
POSLOVE U OSIGURANJU
579 UNICREDIT BROKER S.R.O.
BUDAPEST
DUBLINO
BISHKEK
BELGRADO
BRATISLAVA
LUBIANA
MONACO DI
BAVIERA
VERONA
SARAJEVO
UNICREDIT SPA
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT SPA
ZAGREBACKA BANKA DD
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT SPA
JSC ATF BANK
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AG
60,00
100,00
BRATISLAVA
1
580 UNICREDIT BULBANK AD
SOFIA
1
581 UNICREDIT BUSINESS PARTNER GMBH
VIENNA
1
582 UNICREDIT BUSINESS PARTNER S.R.O.
PRAGA
1
583 UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ CONSORTILE
PER AZIONI
COLOGNO
MONZESE
1
UNICREDIT SPA
UNICREDIT GLOBAL LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
UNICREDIT GLOBAL LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT SPA
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ
CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ
CONSORTILE PER AZIONI
FINECOBANK SPA
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT
MANAGEMENT SGR PA
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI
GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ
SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
(SGR) S.P.A.
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT FACTORING SPA
UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A.
UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE
PER AZIONI
UNICREDIT SPA
UNIMANAGEMENT SRL
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT CAIB SLOVAKIA, A.S.
BA-CA MARKETS & INVESTMENT BETEILIGUNG
GMBH
UNICREDIT TIRIAC BANK S.A.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT AURORA LEASING GMBH
UNICREDIT AUTO LEASING E.O.O.D.
UNICREDIT BANK AD BANJA LUKA
UNICREDIT BANK AG
567 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
568 UNICREDIT BANK CZECH REPUBLIC A.S.
569 UNICREDIT BANK DD
570
571
572
573
574
575
576
UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT.
UNICREDIT BANK IRELAND PLC
UNICREDIT BANK OJSC
UNICREDIT BANK SERBIA JSC
UNICREDIT BANK SLOVAKIA AS
UNICREDIT BANKA SLOVENIJA D.D.
UNICREDIT BETEILIGUNGS GMBH
1
1
584 UNICREDIT CA IB ROMANIA SRL
BUCAREST
1
585 UNICREDIT CA IB SECURITIES ROMANIA S.A.
BUCAREST
1
586
587
588
589
590
591
PRAGA
BUDAPEST
VARSAVIA
LONDRA
BELGRADO
BRATISLAVA
1
1
1
1
1
1
UNICREDIT CAIB CZECH REPUBLIC AS
UNICREDIT CAIB HUNGARY LTD
UNICREDIT CAIB POLAND S.A.
UNICREDIT CAIB SECURITIES UK LTD.
UNICREDIT CAIB SERBIA LTD BELGRADE
UNICREDIT CAIB SLOVAKIA, A.S.
24,29
3,28
65,69
19,68
80,32
92,86
..
100,00
100,00
..
..
..
..
18,11
28,81
..
..
..
53,07
..
99,98
0,02
80,02
19,98
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 153
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DENOMINAZIONE
SEDE
592 UNICREDIT CAIB SLOVENIJA DOO
593 UNICREDIT CAPITAL MARKETS LLC
594 UNICREDIT CONSUMER FINANCING AD
LUBIANA
NEW YORK
SOFIA
1
1
1
595 UNICREDIT CONSUMER FINANCING IFN S.A.
BUCAREST
1
596
597
598
599
UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA
UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT IMMOBILIARE S.P.A.
UNICREDIT DELAWARE INC
UNICREDIT DIRECT SERVICES GMBH
1
1
1
1
600
601
602
603
604
605
UNICREDIT FACTORING PENZUGYI SZOLGALTATO ZRT
UNICREDIT FACTORING EAD
UNICREDIT FACTORING SPA
UNICREDIT FLEET MANAGEMENT S.R.O.
UNICREDIT FLEET MANAGEMENT S.R.O.
UNICREDIT FUGGETLEN BIZTOSITASKOZVETITO KFT
VERONA
VERONA
DOVER
MONACO DI
BAVIERA
BUDAPEST
SOFIA
MILANO
PRAGA
BRATISLAVA
BUDAPEST
VIENNA
1
MILANO
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT U.S. FINANCE LLC
UNICREDIT BULBANK AD
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT TIRIAC BANK S.A.
UNICREDIT SPA
UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT BANK AG
100,00
100,00
49,90
50,10
53,94
46,06
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
25,20
74,80
99,80
608 UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH
VIENNA
1
609 UNICREDIT GLOBAL LEASING PARTICIPATION
MANAGEMENT GMBH
610 UNICREDIT GLOBAL LEASING VERSICHERUNGSSERVICE
GMBH
611 UNICREDIT INGATLANLIZING ZRT
612 UNICREDIT INSURANCE BROKER EOOD
613 UNICREDIT INSURANCE BROKER SRL
614 UNICREDIT INTERNATIONAL BANK (LUXEMBOURG) SA
615 UNICREDIT JELZALOGBANK ZRT.
616 UNICREDIT KFZ LEASING GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT.
UNICREDIT BULBANK AD
UNICREDIT SPA
UNICREDIT LEASING CZ, A.S.
UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S.
UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT.
UNICREDIT LEASING KFT
EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
ASPRA FINANCE SPA
FAMILY CREDIT NETWORK SPA
FINECOBANK SPA
IRFIS - MEDIOCREDITO DELLA SICILIA S.P.A.
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT
MANAGEMENT SGR PA
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI
GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ
SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
(SGR) S.P.A.
UNICREDIT AUDIT SOCIETÀ CONSORTILE PER
AZIONI
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ
CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT FACTORING SPA
UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A.
UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE
PER AZIONI
UNICREDIT SPA
UNIMANAGEMENT SRL
UNICREDIT GLOBAL LEASING PARTICIPATION
MANAGEMENT GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
SOFIA
BUCAREST
LUSSEMBURGO
BUDAPEST
VIENNA
1
1
1
1
1
1
100,00
100,00
99,80
100,00
100,00
100,00
617 UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING AD
BA-CA LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
UNICREDIT SPA
UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT.
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
606 UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG
GMBH
607 UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES SOCIETA
CONSORTILE PER AZIONI
154 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
1
1
1
1
1
1
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
100,00
..
..
..
..
..
..
..
..
24,72
10,02
..
..
..
..
65,26
..
100,00
100,00
99,98
100,00
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DENOMINAZIONE
SEDE
618 UNICREDIT LEASING AD
SOFIA
1
619 UNICREDIT LEASING AVIATION GMBH
620 UNICREDIT LEASING BAUTRAGER GMBH
621 UNICREDIT LEASING CORPORATION IFN S.A.
AMBURGO
VIENNA
BUCAREST
1
1
1
622
623
624
625
626
ZAGABRIA
PRAGA
SARAJEVO
AMBURGO
BUCAREST
1
1
1
1
1
627 UNICREDIT LEASING FUHRPARKMANAGEMENT GMBH
628 UNICREDIT LEASING GMBH
629 UNICREDIT LEASING HUNGARY ZRT
VIENNA
AMBURGO
BUDAPEST
1
1
1
630 UNICREDIT LEASING IMMOTRUCK ZRT.
BUDAPEST
1
631
632
633
634
635
BUDAPEST
BUDAPEST
BUDAPEST
BRATISLAVA
BUCAREST
1
1
1
1
1
636 UNICREDIT LEASING S.P.A.
BOLOGNA
1
637 UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S.
BRATISLAVA
1
638
639
640
641
UNICREDIT LEASING SRBIJA D.O.O. BEOGRAD
UNICREDIT LEASING TOB
UNICREDIT LEASING URANUS KFT
UNICREDIT LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
& CO KG
642 UNICREDIT LEASING, LEASING, D.O.O.
BELGRADO
KIEV
BUDAPEST
VIENNA
1
1
1
1
LUBIANA
1
643 UNICREDIT LONDON INVESTMENTS LIMITED
644 UNICREDIT LUNA LEASING GMBH
645 UNICREDIT LUXEMBOURG FINANCE SA
LONDRA
VIENNA
LUSSEMBURGO
1
1
1
646
647
648
649
LUSSEMBURGO
ROMA
ROMA
VIENNA
1
1
1
1
650 UNICREDIT PARTNER D.O.O
ZAGABRIA
1
651 UNICREDIT PARTNER D.O.O BEOGRAD
652 UNICREDIT PARTNER LLC
BELGRADO
KIEV
1
1
UNICREDIT LEASING CROATIA D.O.O. ZA LEASING
UNICREDIT LEASING CZ, A.S.
UNICREDIT LEASING D.O.O.
UNICREDIT LEASING FINANCE GMBH
UNICREDIT LEASING FLEET MANAGEMENT S.R.L.
UNICREDIT LEASING KFT
UNICREDIT LEASING LUNA KFT
UNICREDIT LEASING MARS KFT
UNICREDIT LEASING REAL ESTATE S.R.O.
UNICREDIT LEASING ROMANIA S.A.
UNICREDIT LUXEMBOURG S.A.
UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A.
UNICREDIT MERCHANT S.P.A.
UNICREDIT MOBILIEN LEASING GMBH
HVB LEASING OOD
UNICREDIT BULBANK AD
UNICREDIT GLOBAL LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT TIRIAC BANK S.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING GMBH
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AG
BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT TIRIAC BANK S.A.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT SPA
UNICREDIT BANK SLOVAKIA AS
UNICREDIT LEASING CZ, A.S.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANKA SLOVENIJA D.D.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT INTERNATIONAL BANK (LUXEMBOURG)
SA
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT GLOBAL LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
UNICREDIT LEASING CROATIA D.O.O. ZA LEASING
BA-CA LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
UNICREDIT GLOBAL LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
40,22
24,37
10,05
25,36
100,00
99,80
80,00
20,00
100,00
100,00
100,00
100,00
10,00
90,00
100,00
100,00
3,57
100,00
96,43
29,17
70,83
100,00
80,00
80,00
100,00
100,00
..
31,01
68,99
19,90
8,80
71,30
100,00
100,00
80,00
100,00
3,63
96,37
100,00
99,80
100,00
100,00
100,00
100,00
99,80
100,00
100,00
20,00
80,00
100,00
100,00
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 155
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DENOMINAZIONE
SEDE
653 UNICREDIT PEGASUS LEASING GMBH
VIENNA
1
654 UNICREDIT POIJIST’OVACI MAKLERSKA SPOL. S R.O.
655 UNICREDIT POLARIS LEASING GMBH
656 UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETÀ CONSORTILE
PER AZIONI
PRAGA
VIENNA
GENOVA
1
1
1
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
661 UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH
662 UNICREDIT U.S. FINANCE LLC
663 UNICREDIT ZAVAROVALNO ZASTOPINSKA DRUZBA DOO
VIENNA
WILMINGTON
LUBIANA
1
1
1
664 UNICREDIT ZEGA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
665 UNICREDIT-LEASING HOMONNA INGATLNHASZNOSITO
KFT
666 UNICREDIT-LEASING HOSPES KFT
667 UNICREDIT-LEASING MIDAS INGATLANHASZNOSITO
KARLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
668 UNICREDIT-LEASING NEPTUNUS KFT
669 UNICREDIT-LEASING ORION INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
670 UNICREDIT-LEASING SATURNUS KFT
671 UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST III
672 UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST IV
673 UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC III
674 UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC IV
675 UNIMANAGEMENT SRL
BUDAPEST
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING CZ, A.S.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
ASPRA FINANCE SPA
FAMILY CREDIT NETWORK SPA
FINECOBANK SPA
UNICREDIT BANK AG
IRFIS - MEDIOCREDITO DELLA SICILIA S.P.A.
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI
GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ
SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
(SGR) S.P.A.
UNICREDIT AUDIT SOCIETÀ CONSORTILE PER
AZIONI
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETÀ
CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT FACTORING SPA
UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES
SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A.
UNICREDIT SPA
UNIMANAGEMENT SRL
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
AI BETEILIGUNG GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS
GESELLSCHAFT M.B.H.
BANK AUSTRIA-CEE BETEILIGUNGS GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING ROMANIA S.A.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT GLOBAL LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
BUDAPEST
BUDAPEST
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
100,00
BUDAPEST
BUDAPEST
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
96,35
100,00
BUDAPEST
NEWARK
NEWARK
DELAWARE
DELAWARE
TORINO
1
1
1
1
1
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC III
UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC IV
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
657 UNICREDIT RENT D.O.O. BEOGRAD
658 UNICREDIT SECURITIES INTERNATIONAL LIMITED
659 UNICREDIT TECHRENT LEASING GMBH
BELGRADO
NICOSIA
VIENNA
1
1
1
660 UNICREDIT TIRIAC BANK S.A.
BUCAREST
1
156 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
74,80
25,00
100,00
99,80
..
..
..
..
..
..
75,00
100,00
..
..
..
..
..
..
100,00
..
100,00
100,00
99,00
1,00
0,01
0,01
0,01
50,56
0,01
..
100,00
100,00
100,00
99,80
100,00
100,00
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
DENOMINAZIONE
SEDE
676 UNIVERSALE BUCHHOLZ GBR
BERLINO
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
677 UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT M.B.H.
678 UNIVERSALE INTERNATIONAL POLAND SP.ZO.O.
VIENNA
VARSAVIA
1
1
679 UNIVERSALE INTERNATIONAL PROJEKTMANAGEMENT
GMBH
680 UNIVERSALE INTERNATIONAL PROJEKTSZERVEZESI KFT.
BERLINO
1
BUDAPEST
1
681 UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH
682 UNIVERSALE INTERNATIONAL SPOL S.R.O., PRAG
VIENNA
PRAGA
1
1
683 UPI POSLOVNI SISTEM DOO
SARAJEVO
1
684 US PROPERTY INVESTMENTS INC.
685 V.M.G. VERMIETUNGSGESELLSCHAFT MBH
1
1
686 VANDERBILT CAPITAL ADVISORS LLC
DALLAS
MONACO DI
BAVIERA
WILMINGTON
687 VAPE COMMUNA LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
688 VERBA VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH
MONACO DI
BAVIERA
AMBURGO
MONACO DI
BAVIERA
AMBURGO
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
1
DRITTE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGES.M.B.H.
UNIVERSALE INTERNATIONAL
PROJEKTMANAGEMENT GMBH
UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH
UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH
UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITATEN GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT BANK DD
ZANE BH DOO
UNICREDIT BANK AG
H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR
SACHWERTE GMBH
PIONEER INSTITUTIONAL ASSET MANAGEMENT
INC
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AG
1
1
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT BANK AG
100,00
100,00
1
1
WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH
H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR
SACHWERTE GMBH
WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH
100,00
100,00
UNICREDIT BANK AG
WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH
H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR
SACHWERTE GMBH
BLUE CAPITAL FONDS GMBH
WED WIENER ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT
FUR DEN DONAURAUM AKTIENGESELLSCHAFT
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
WED HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
6,00
94,00
100,00
689 VERWALTUNGSGESELLSCHAFT KATHARINENHOF MBH
690 WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH
691 WEALTHCAP INITIATOREN GMBH
692 WEALTHCAP INVESTORENBETREUUNG GMBH
693 WEALTHCAP PEIA KOMPLEMENTAR GMBH
694 WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH
695 WEALTHCAP REAL ESTATE MANAGEMENT GMBH
1
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
1
1
1
MONACO DI
BAVIERA
AMBURGO
VIENNA
1
698 WED HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H.
699 WED WIENER ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT FUR DEN
DONAURAUM AKTIENGESELLSCHAFT
VIENNA
VIENNA
4
1
700 WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT
M.B.H.
701 XELION DORADCY FINANSOWI SP. ZOO
VIENNA
1
VARSAVIA
1
702 Z LEASING ALFA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
703 Z LEASING ARKTUR IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
704 Z LEASING AURIGA IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
696 WEALTHCAP STIFTUNGSTREUHAND GMBH
697 WED DONAU- CITY GMBH
1
1
33,33
66,17
100,00
99,57
0,43
100,00
99,69
0,31
100,00
100,00
48,80
20,63
100,00
100,00
100,00
74,80
75,00
25,00
100,00
100,00
100,00
100,00
(3)
48,06
38,00
62,00
99,80
100,00
1
BANK PEKAO SA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
50,00
50,00
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
99,80
100,00
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 157
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
DENOMINAZIONE
SEDE
705 Z LEASING CORVUS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
706 Z LEASING DORADO IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
707 Z LEASING DRACO IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
708 Z LEASING GAMA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
709 Z LEASING GEMINI IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
710 Z LEASING HEBE IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
VIENNA
1
VIENNA
1
VIENNA
1
VIENNA
1
VIENNA
1
VIENNA
1
711 Z LEASING HERCULES IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
712 Z LEASING IPSILON IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
713 Z LEASING ITA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
714 Z LEASING JANUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
715 Z LEASING KALLISTO IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
716 Z LEASING KAPA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
717 Z LEASING LYRA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
718 Z LEASING NEREIDE IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
719 Z LEASING OMEGA IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
720 Z LEASING PERSEUS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
721 Z LEASING POLLUX IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
722 Z LEASING SCORPIUS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
723 Z LEASING TAURUS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
724 Z LEASING VENUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
725 Z LEASING VOLANS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
726 ZAGREB NEKRETNINE DOO
727 ZAGREBACKA BANKA DD
728 ZANE BH DOO
729 ZAO IMB-LEASING
730 ZAO LOCAT LEASING RUSSIA
731 ZAO UNICREDIT BANK
732 ZAPADNI TRGOVACKI CENTAR D.O.O.
VIENNA
1
VIENNA
1
VIENNA
1
VIENNA
1
VIENNA
1
VIENNA
1
VIENNA
1
VIENNA
733 ZB INVEST DOO
734 ZETA FUNF HANDELS GMBH
735 ZWEITE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
CALG GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
99,80
100,00
99,80
100,00
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
99,80
100,00
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
GEBAUDELEASING
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
99,80
100,00
99,80
100,00
99,80
100,00
99,80
100,00
99,80
100,00
99,80
100,00
99,80
100,00
99,80
100,00
1
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
ZAGABRIA
ZAGABRIA
SARAJEVO
MOSCA
MOSCA
MOSCA
RIJEKA
1
1
1
1
1
1
1
ZAGABRIA
VIENNA
BERLINO
1
1
1
ZAGREBACKA BANKA DD
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
ZAGREB NEKRETNINE DOO
ZAO UNICREDIT BANK
OOO UNICREDIT LEASING
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNIVERSALE INTERNATIONAL GESELLSCHAFT
M.B.H.
ZAGREBACKA BANKA DD
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNIVERSALE INTERNATIONAL
PROJEKTMANAGEMENT GMBH
158 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
99,80
100,00
84,21
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
Segue: Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente) e in modo congiunto (consolidate proporzionalmente)
DENOMINAZIONE
SEDE
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO (1) IMPRESA PARTECIPANTE
A.2 CONSOLIDATE PROPORZIONALMENTE
1 INFORMATIONS-TECHNOLOGIE AUSTRIA GMBH
2 KOC FINANSAL HIZMETLER AS
3 ORBIT ASSET MANAGEMENT LIMITED
VIENNA
ISTANBUL
HAMILTON
7
7
7
4 RCI FINANCIAL SERVICES S.R.O.
5 STICHTING CUSTODY SERVICES KBN
6 UNICREDIT MENKUL DEGERLER AS
PRAGA
AMSTERDAM
ISTANBUL
7
7
7
7 YAPI KREDI B TIPI YATIRIM ORTAKLIGI AS
ISTANBUL
7
8 YAPI KREDI BANK AZERBAIJAN CLOSED JOINT STOCK
COMPANY
BAKU
7
9 YAPI KREDI BANK NEDERLAND N.V.
AMSTERDAM
7
10 YAPI KREDI EMEKLILIK AS
ISTANBUL
7
11 YAPI KREDI FAKTORING AS
ISTANBUL
7
12 YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
ISTANBUL
7
13 YAPI KREDI HOLDING BV
14 YAPI KREDI MOSCOW
AMSTERDAM
MOSCA
7
7
15 YAPI KREDI PORTFOY YONETIMI AS
BARBAROS
7
16 YAPI KREDI SIGORTA AS
ISTANBUL
7
17 YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS
ISTANBUL
7
18 YAPI VE KREDI BANKASI AS
19 YAPI KREDI DIVERSIFIED PAYMENT RIGHTS FINANCE
COMPANY
ISTANBUL
ISTANBUL
7
7
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT
MANAGEMENT (BERMUDA) LIMITED
UNICREDIT LEASING CZ, A.S.
YAPI KREDI BANK NEDERLAND N.V.
KOC FINANSAL HIZMETLER AS
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI HOLDING BV
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI FAKTORING AS
YAPI KREDI SIGORTA AS
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI FAKTORING AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI FAKTORING AS
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
YAPI VE KREDI BANKASI AS
KOC FINANSAL HIZMETLER AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI (2)
QUOTA %
50,00
50,00
50,00
50,00
40,90
50,00
..
18,39
4,54
0,04
0,04
40,82
13,40
27,50
0,01
38,40
0,01
..
..
40,88
..
40,43
40,90
0,06
40,83
35,71
5,17
3,25
4,90
30,27
..
40,89
40,90
40,90
Note alla tabella dell’area di consolidamento integrale e proporzionale:
(1) Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria;
2 = influenza dominante nell’assemblea ordinaria;
3 = accordi con altri soci;
4 = altre forme di controllo;
5 = direzione unitaria ex art.26 comma 1, del “decreto legislativo 87/92”;
6 = direzione unitaria ex art.26 comma 2, del “decreto legislativo 87/92”;
7 = controllo congiunto;
8 = imprese collegate.
(2) Disponibilità voti nell’assemblea ordinaria. I diritti di voto sono riportati solo laddove diversi dalla % di partecipazione al capitale.
(3) Società consolidate integralmente ai sensi del SIC 12.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 159
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Variazioni nell’area di consolidamento
Le società consolidate integralmente, compresa la Capogruppo, sono passate da 679 a fine dicembre 2009 a 735 di fine dicembre 2010 con un
aumento di 56 società, mentre le società consolidate proporzionalmente, che a fine dicembre 2009 assommavano a 17 risultano 19 a fine dicembre
2010 con un incremento di due società (Yapi Kredi Diversified Payment Rights Finance Company e RCI Financial Services S.R.O.).
Nella tabella che segue sono indicate le variazioni intervenute nelle partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente).
Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente): variazioni annue
NUMERO DI SOCIETÀ
A. Rimanenze iniziali
B. Variazioni in aumento
B.1 Costituzioni
B.2 Variazione del metodo di consolidamento
B.3 Entità oggetto di primo consolidamento nel 2010
C. Variazioni in diminuzione
C.1 Cessioni
C.2 Variazione del metodo di consolidamento
C.3 Fusioni in altre società del Gruppo
D. Rimanenze finali
679
98
1
75
22
42
20
5
17
735
Il dettaglio delle variazioni intervenute in aumento e in diminuzione nei dodici mesi a livello di singola società risulta come segue:
Variazioni in aumento
Costituzione di nuove società
DENOMINAZIONE
UNICREDIT PARTECIPAZIONI SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA
SEDE
MILANO
UniCredit Partecipazioni Srl, costituita nel febbraio 2010, è stata fusa per incorporazione in UniCredit SpA in data 1° novembre 2010. Si vedano
Variazioni in diminuzione, tabella “Fusioni in altre società del Gruppo”.
160 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Variazione del metodo di consolidamento
DENOMINAZIONE
SEDE
AB IMMOBILIENVERWALTUNGS-GMBH
ACTIVE ASSET MANAGEMENT GMBH
ATF FINANCE JSC
MONACO DI
BAVIERA
GRUNWALD
ALMATY CITY
ATF INKASSATSIYA LTD
BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH
BA GVG-HOLDING GMBH
ALMATY CITY
VIENNA
VIENNA
DENOMINAZIONE
SEDE
BA PRIVATE EQUITY GMBH
VIENNA
HYPO-BANK VERWALTUNGSZENTRUM GMBH
IMMOBILIEN RATING GMBH
IVONA BETEILIGUNGSVERWALTUNG GMBH
KAISERWASSER ERRICHTUNGS- UND
BETRIEBSGESELLSCHAFT MBH
KLEA ZS-IMMOBILIENVERMIETUNG G.M.B.H.
KLEA ZS-LIEGENSCHAFTSVERMIETUNG G.M.B.H.
KSG KARTEN-VERRECHNUNGS- UND
SERVICEGESELLSCHAFT M.B.H.
BANK AUSTRIA FINANZSERVICE GMBH
BANK AUSTRIA IMMOBILIENSERVICE GMBH
BANK AUSTRIA REAL INVEST CLIENT INVESTMENT GMBH
BANK AUSTRIA REAL INVEST IMMOBILIEN-KAPITALANLAGE
GMBH
VIENNA
VIENNA
VIENNA
LIFE MANAGEMENT ERSTE GMBH
LIFE MANAGEMENT ZWEITE GMBH
LLC AI LINE
BIL LEASING-FONDS GMBH & CO VELUM KG
BIL LEASING-FONDS VERWALTUNGS-GMBH
BIL V & V VERMIETUNGS GMBH
BV GRUNDSTUCKSENTWICKLUNGS-GMBH
VIENNA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
CAFU VERMOGENSVERWALTUNG GMBH & CO. OG
VIENNA
CARDS & SYSTEMS EDV-DIENSTLEISTUNGS GMBH
CENTRUM BANKOWOSCI BEZPOSREDNIEJ SPOLKA Z
OGRANICZONA ODPOWIEDZIALNOSC
CO.RI.T. S.P.A. IN LIQUIDAZIONE
COFIRI S.P.A. IN LIQUIDAZIONE
DINERS CLUB SLOVAKIA S.R.O.
VIENNA
FOOD & MORE GMBH
GRAND CENTRAL RE LIMITED
GUS CONSULTING GMBH
HUMAN RESOURCES SERVICE AND DEVELOPMENT GMBH
HVB EXPORT LEASING GMBH
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE BETEILIGUNGS GMBH
HVB GLOBAL ASSETS COMPANY (GP), LLC
HVB INTERNATIONAL ASSET LEASING GMBH
HVB LONDON INVESTMENTS (AVON) LIMITED
HVB LONDON INVESTMENTS (CAM) LIMITED
HVB PRINCIPAL EQUITY GMBH
HVB REALTY CAPITAL INC.
HVB SECUR GMBH
HVB VERWA 1 GMBH
HVBFF INTERNATIONALE LEASING GMBH
HVBFF OBJEKT BETEILIGUNGS GMBH
HVBFF PRODUKTIONSHALLE GMBH I.L.
CRACOVIA
ROMA
ROMA
BRATISLAVA
MONACO DI
BAVIERA
HAMILTON
VIENNA
VIENNA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
NEW YORK
MONACO DI
BAVIERA
LONDRA
LONDRA
MONACO DI
BAVIERA
NEW YORK
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
LTD SI&C AMC UKRSOTS REAL ESTATE
M.A.I.L. BETEILIGUNGSMANAGEMENT GESELLSCHAFT M.B.
H. & CO. MCL THETA K
M.A.I.L. FINANZBERATUNG GESELLSCHAFT M.B.H.
MOVIE MARKET BETEILIGUNGS GMBH
PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT MIT
BESCHRANKTER HAFTUNG
RHOTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG
MBH
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
VIENNA
MONACO DI
BAVIERA
GRUNWALD
MOSCA
KIEV
VIENNA
VIENNA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
ROMA
BUDAPEST
SALISBURGO
SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH
SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH & CO.
OHG SAARLAND
SANITÀ - S.R.L. IN LIQUIDAZIONE
SAS-REAL KFT.
SCHOELLERBANK INVEST AG
SOCIETÀ DI GESTIONI ESATTORIALI IN SICILIA SO.G.E.SI.
S.P.A. IN LIQUIDAZIONE
PALERMO
SOCIETÀ ITALIANA GESTIONE ED INCASSO CREDITI S.P.A.
IN LIQUIDAZIONE
ROMA
STATUS VERMOGENSVERWALTUNG GMBH
SCHWERIN
LUSSEMBURGO
STRUCTURED INVEST SOCIETE ANONYME
TERRONDA DEVELOPMENT B.V.
TRINITRADE VERMOGENSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT
MIT BESCHRANKTER HAFTUNG
UCTAM RU LIMITED LIABILITY COMPANY
UNICREDIT (CHINA) ADVISORY LIMITED
UNICREDIT BETEILIGUNGS GMBH
UNICREDIT CA IB SECURITIES ROMANIA S.A.
UNICREDIT DIRECT SERVICES GMBH
US PROPERTY INVESTMENTS INC.
VERBA VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH
VERWALTUNGSGESELLSCHAFT KATHARINENHOF MBH
AMSTERDAM
MONACO DI
BAVIERA
MOSCA
PECHINO
MONACO DI
BAVIERA
BUCAREST
MONACO DI
BAVIERA
DALLAS
MONACO DI
BAVIERA
WEALTHCAP PEIA KOMPLEMENTAR GMBH
AMBURGO
MONACO DI
BAVIERA
WEALTHCAP STIFTUNGSTREUHAND GMBH
AMBURGO
Le variazioni del metodo di consolidamento intervenute nell’esercizio 2010, riguardano prevalentemente trasferimenti dalla voce 100. Partecipazioni
controllate al costo (ventisette società controllate dal sub-gruppo Bank Austria, quarantadue dal sub-gruppo UniCredit Bank AG e sei da altre società) a
Partecipazioni controllate consolidate integralmente.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 161
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Entità oggetto di primo consolidamento nel 2010
DENOMINAZIONE
B.I. INTERNATIONAL LIMITED
BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH & CO BETA VERMIETUNGS OG
SEDE
GEORGE TOWN
VIENNA
DENOMINAZIONE
GELDILUX-TS-2010 S.A.
HVB ASSET LEASING LIMITED
BA BETRIEBSOBJEKTE PRAHA SPOL.S.R.O.
PRAGA
HVBFF INTERNATIONAL GREECE GMBH
BA IMMO GEWINNSCHEIN FONDS
VIENNA
NF OBJEKT FFM GMBH
BANDON LEASING LTD.
CBD INTERNATIONAL SP.ZO.O.
CENTRAL EUROPEAN CONFECTIONERY HOLDINGS B.V.
CRIVELLI SRL
ELEKTRA PURCHASE No. 1 LTD
ELEKTRA PURCHASE No. 18 LTD.
EUROPE REAL-ESTATE INVESTMENT FUND
DUBLINO
VARSAVIA
AMSTERDAM
MILANO
ST. HELIER
DUBLINO
HUNGARY
NF OBJEKT MUNCHEN GMBH
NF OBJEKTE BERLIN GMBH
REAL INVEST IMMOBILIEN GMBH
THE TRANS VALUE TRUST COMPANY LTD.
UCTAM BALTICS SIA
UCTAM UPRAVLJANJE DOO
ZAPADNI TRGOVACKI CENTAR D.O.O.
SEDE
LUSSEMBURGO
LONDRA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
TOKYO
RIGA
LJUBLJANA
RIJEKA
Si tratta di società precedentemente considerate non significative. L’impatto sull’attivo consolidato del Gruppo è stato pari a 0,10%.
Variazioni in diminuzione
Cessioni
DENOMINAZIONE
BA-CA LEASING POLO, LEASING D.O.O.
BA-CREDITANSTALT LEASING DELTA SP. Z O.O.
BACA BARBUS LEASING DOO
BACA-LEASING HERKULES INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASA
CA IB SECURITIES (UKRAINE) AT
DLB LEASING, S.R.O.
DOMUS BISTRO GMBH
FINANSE PLC.
GELDILUX-TS-2009 S.A.
GLAMAS BETEILIGUNGSVERWALTUNGS GMBH & CO ALPHA
KEG
SEDE
LUBIANA
VARSAVIA
LUBIANA
BUDAPEST
KIEV
PRAGA
VIENNA
LONDRA
LUSSEMBURGO
VIENNA
DENOMINAZIONE
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H. & CO. KG.
OPEN ACCUMULATIVE PENSIOON FUND OTAN JSC
PIONEER CZECH FINANCIAL COMPANY SRO IN LIQUIDAZIONE
UNICREDIT (SUISSE) BANK SA
UNICREDIT CAIB UK LTD. IN LIQUIDATION
UNICREDIT IRELAND FINANCIAL SERVICES LTD
(IN LIQUIDAZIONE)
UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST I
UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST II
UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC I
SEDE
BREGENZ
ALMATY CITY
PRAGA
LUGANO
LONDRA
DUBLINO
NEWARK
NEWARK
DOVER
UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC II
DOVER
Trattasi di cessioni realizzate e liquidazioni di società divenute inattive.
Variazione del metodo di consolidamento
DENOMINAZIONE
BOX 2004 S.P.A.
FIDES IMMOBILIEN TREUHAND GESELLSCHAFT M.B.H.
GROSSKUGEL IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS
GMBH
SEDE
ROMA
VIENNA
MONACO DI
BAVIERA
DENOMINAZIONE
KHR PROJEKTENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO.
OBJEKT BORNITZSTRASSE I KG
OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH & CO. OBJEKT OSTRAGEHEGE
KG
SEDE
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
Le variazioni del metodo di consolidamento intervenute nell’esercizio 2010 hanno riguardato trasferimenti alla voce 100. Partecipazioni al costo.
162 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Fusioni in altre società del Gruppo
DENOMINAZIONE SOCIETÀ FUSA
OLG INDUSTRIEGUTER LEASING GMBH & CO. KG.
RWF REAL - WERT GRUNDSTUCKSVERMIETUNGSGESELLSC
HAFTM.B.H. & CO. OBJEKT
BANCO DI SICILIA SPA
UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA
UNICREDIT BANCA SPA
UNICREDIT BANCASSURANCE MANAGEMENT &
ADMINISTRATION SOCIETÀ CONSORTILE A RESPONSABILITÀ
LIMITATA
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
UNICREDIT PARTECIPAZIONI SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ
LIMITATA
BETEILIGUNGS-UND HANDELSGESELLSCHAFT IN HAMBURG
MIT BESCHRANKTER HAFTUNG
CA IB INVEST D.O.O
FINECO CREDIT S.P.A.
S+R INVESTIMENTI E GESTIONI (S.G.R.) SPA
UNICREDIT CAIB AG
UNICREDIT REAL ESTATE ADVISORY SRL
ZABA TURIZAM DOO
SEDE
SOCIETÀ INCORPORANTE
SEDE
VIENNA
>>>
VIENNA
PALERMO
ROMA
BOLOGNA
>>>
>>>
>>>
>>>
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
VIENNA
MILANO
VERONA
MILANO
TORINO
>>>
>>>
>>>
>>>
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
UNICREDIT SPA
ROMA
ROMA
ROMA
ROMA
MILANO
>>>
UNICREDIT SPA
AMBURGO
ZAGABRIA
MILANO
MILANO
>>>
>>>
>>>
>>>
UNICREDIT BANK AG
ZABA TURIZAM DOO
FAMILY CREDIT NETWORK SPA
SOFIPA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO (SGR) S.P.A.
VIENNA
VERONA
ZAGABRIA
>>>
>>>
>>>
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT IMMOBILIARE S.P.A.
MARKETING ZAGREBACKE BANKE DOO
ROMA
MONACO DI
BAVIERA
ZAGABRIA
MILANO
ROMA
MONACO DI
BAVIERA
VERONA
ZAGABRIA
VIENNA
ROMA
ROMA
ROMA
Si indica infine l’elenco delle società che nel corso dell’esercizio hanno modificato la denominazione sociale.
Società integrali che hanno modificato la denominazione sociale nel corso del 2010
DENOMINAZIONE
AWT INTERNATIONAL TRADE GMBH (ex AWT INTERNATIONAL
TRADE AG)
HOLDING SP. Z.O.O. (IN LIQUIDAZIONE)
(ex HOLDING SP. Z.O.O.)
IPSE 2000 S.P.A. (IN LIQUIDAZIONE)
(ex IPSE 2000 S.P.A.)
PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (HK) LIMITED
IN LIQUIDAZIONE
(ex PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (HK) LIMITED)
PUBLIC JOINT STOCK COMPANY UKRSOTSBANK (ex JOINT
STOCK COMMERCIAL BANK FOR SOCIAL DEVELOPMENT
UKRSOTSBANK)
RAMSES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
& CO OG (ex EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H. & CO OEG)
RIGEL IMMOBILIEN GMBH (ex Z LEASING RIGEL IMMOBILIEN
LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.)
SIRIUS IMMOBILIEN GMBH (ex Z LEASING SIRIUS
IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.)
SEDE
VIENNA
VARSAVIA
ROMA
DENOMINAZIONE
SEDE
TRICASA GRUNDBESITZ GESELLSCHAFT MBH & CO. 1.
VERMIETUNGS KG (ex HYPO-REAL HAUS- UND GRUNDBESITZ
GESELLSCHAFT MBH & CO. 1. VERMIETUNGS KG)
TRICASA GRUNDBESITZGESELLSCHAFT DES
BURGERLICHEN RECHTS NR. 1 (ex HYPO-REAL HAUS- UND
GRUNDBESITZGESELLSCHAFT DES BURGERLICHEN RECHTS
NR. 1)
UNICREDIT AURORA LEASING GMBH (ex TIME TRUCKS
LASTWAGEN- UND AUFLIEGER VERMIETUNGS- UND
LEASINGGES.M.B.H.)
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
HONG KONG
UNICREDIT BANK OJSC (ex ATF BANK KYRGYZSTAN OJSC)
BISHKEK
KIEV
UNICREDIT CAPITAL MARKETS LLC (ex UNICREDIT CAPITAL
MARKETS INC.)
NEW YORK
VIENNA
UNICREDIT LEASING ROMANIA S.A. (ex UNICREDIT LEASING
ROMANIA IFN S.A.)
BUCAREST
VIENNA
UNICREDIT U.S. FINANCE LLC (ex HVB U.S. FINANCE INC.)
WILMINGTON
VIENNA
Società proporzionali che hanno modificato la denominazione sociale nel corso del 2010
DENOMINAZIONE
YAPI KREDI B TIPI YATIRIM ORTAKLIGI AS
(ex YAPI KREDI YATIRIM ORTAKLIGI AS)
YAPI KREDI BANK AZERBAIJAN CLOSED JOINT STOCK
COMPANY (ex YAPI KREDI AZERBAIJAN)
YAPI KREDI BANK NEDERLAND N.V.
(ex YAPI KREDI BANK NEDERLAND NV)
SEDE
ISTANBUL
BAKU
AMSTERDAM
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 163
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Dopo la data di chiusura dell’esercizio non si sono verificati eventi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel Bilancio consolidato al
31 dicembre 2010. Si rinvia alla Relazione sulla gestione per una descrizione dei fatti di rilievo più significativi avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio.
Sezione 5 - Altri aspetti
Nel corso del 2010 sono entrati in vigore i seguenti principi e interpretazioni contabili:
• miglioramenti agli International Financial Reporting Standards (Reg. CE 70/2009) (per le sole modifiche ad IFRS 1 ed IFRS 5);
• IAS 27: Bilancio Consolidato e separato (Reg. CE 494/2009);
• IFRS 1: Prima adozione degli International Financial Reporting Standard (Reg. CE 1136/2009);
• modifiche all’IFRS 1: Esenzioni aggiuntive per le entità che adottano gli IFRS per la prima volta (Reg. CE 550/2010);
• IFRS 3: Aggregazioni aziendali (Reg. CE 495/2009);
• IFRIC 12: Accordi per servizi in concessione (Reg. CE 254/2009);
• IFRIC 15: Accordi per la costruzione di immobili (Reg. CE 636/2009);
• IFRIC 16: Copertura di un investimento netto in una gestione estera (Reg. CE 460/2009);
• IFRIC 17: Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da disponibilità liquide (Reg. CE 1142/2009);
• IFRIC 18: Cessioni di attività da parte della clientela (Reg. CE 1164/2009);
• modifica allo IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione - Elementi qualificabili per la copertura (Reg. CE 839/2009);
• miglioramenti agli IFRS (Reg. CE 243/2010);
• modifiche all’IFRS 2: Pagamenti basati su azioni (Reg. CE 244/2010) con cui sono recepiti nell’ambito del principio i chiarimenti sulle operazioni
con pagamento basato su azioni regolate per cassa all’interno di un gruppo di cui al documento IAS emanato nel giugno 2009 con la contestuale
soppressione dell’IFRIC 8 e IFRIC 11.
Si segnala che il nuovo principio IFRS 3: Aggregazioni aziendali introduce l’opzione di misurare le interessenze di minoranza al fair value determinando,
conseguentemente, la rilevazione dell’intero goodwill dell’impresa acquisita.
Il principio, inoltre:
• prevede che, in caso di acquisizione del controllo attraverso l’acquisto in fasi successive di interessenze nell’impresa, le stesse debbano essere
valutate al fair value alla data di acquisizione del controllo, con iscrizione delle differenze valutative a conto economico;
• precisa che i costi di transazione sostenuti nell’ambito di operazioni di aggregazione aziendale debbano essere iscritti a conto economico;
• fornisce maggiori precisazioni in tema di valutazione, alla data di acquisizione, delle attività e passività acquisite;
• introduce l’obbligo di valutare al fair value gli eventuali importi che l’acquirente deve corrispondere al cessionario nel caso in cui si verifichino
predeterminate circostanze successivamente alla data di acquisizione.
Coerentemente con il processo di revisione di IFRS 3, lo IASB ha proceduto a modificare anche lo IAS 27 precisando, fra l’altro, che:
• gli acquisti di partecipazioni di minoranza o la cessione di parte delle azioni possedute che non determinano la perdita di controllo dell’impresa
collegata debbano essere contabilizzate a patrimonio netto;
• in caso di perdita di controllo in un’impresa controllata, il cedente debba valutare l’eventuale interessenza rimanente al fair value con iscrizione delle
differenze a conto economico.
Tali modifiche, così come quelle richieste dagli altri principi ed interpretazioni citate, non hanno determinato alcun effetto sulle attuali consistenze
patrimoniali ed economiche del Bilancio consolidato.
Le menzionate modifiche ai principi IFRS 3 e IAS 27 troveranno applicazione in caso di future operazioni della specie.
La Commissione Europea ha inoltre recepito i seguenti principi contabili aventi data di entrata in vigore successiva al 31 dicembre 2010, per il quale il
Gruppo non si è avvalso della facoltà di applicazione anticipata:
• modifiche allo IAS 32: Strumenti finanziari - Esposizione in bilancio - Classificazione delle emissioni di diritti (Reg. CE 1293/2009);
• modifiche all’IFRS1: Esenzione limitata dall’informativa comparativa prevista dall’IFRS 7 per i neo-utilizzatori e conseguenti modifiche all’IFRS 7
“Strumenti finanziari: informazioni integrative” (Reg. CE 574/2010);
• revisione dello IAS 24 - Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate (Reg. CE 632/2010);
• modifiche all’IFRIC 14 - Pagamenti anticipati relativi ad una previsione di contribuzione minima (Reg. CE 633/2010);
• IFRIC 19: Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale (Reg. CE 662/2010).
Al 31 dicembre 2010, infine, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi:
• IFRS 9: Strumenti finanziari (novembre 2009);
• miglioramenti agli IFRS (maggio 2010);
• modifiche all’IFRS 7 - Strumenti finanziari - disclosure (ottobre 2010).
L’applicazione di tali principi da parte del Gruppo è, tuttavia, subordinata alla loro omologazione da parte della Commissione Europea.
164 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Si comunica, infine, che la Banca d’Italia con provvedimento del 18 maggio 2010 ha emanato nuove disposizioni sul trattamento, ai fini del calcolo del
patrimonio di vigilanza (filtri prudenziali), delle riserve da rivalutazione relative a titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti
all’Unione Europea e detenuti nel portafoglio “attività finanziarie disponibili per la vendita”. Per la descrizione delle tipologie di trattamento ammesse e
della scelta operata dal Gruppo si rimanda alla parte A.2 - capitolo 2 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”.
Il Bilancio consolidato ed il Bilancio dell’impresa Capogruppo sono sottoposti a revisione contabile da parte della società KPMG S.p.A. in esecuzione
della delibera assembleare del 10 maggio 2007 e ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39.
Si segnala, infine, che il Gruppo UniCredit ha predisposto e reso pubbliche nei termini di legge e con le modalità prescritte dalla Consob, la Relazione
finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2010, sottoposta a revisione contabile limitata ed i resoconti intermedi di gestione consolidati al 31
marzo ed al 30 settembre 2010.
Il Bilancio di esercizio dell’impresa Capogruppo e consolidato sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione del 22 marzo 2011, che ha
autorizzato la diffusione pubblica dei dati essenziali.
I depositi dell’intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.
A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio
1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Un’attività finanziaria è classificata come posseduta per negoziazione se:
• è acquisita principalmente al fine di essere venduta a breve;
• fa parte di un portafoglio di strumenti finanziari che è gestito congiuntamente e per il quale esiste una strategia volta al conseguimento di profitti nel
breve periodo;
• è un contratto derivato (fatta eccezione per i contratti derivati che costituiscono garanzie finanziarie, si veda cap. 18, e per quelli designati come
strumenti di copertura, si veda cap. 6).
Al pari degli altri strumenti finanziari, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte alla data di regolamento al loro
fair value, che corrisponde al corrispettivo pagato, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto
economico ancorché direttamente attribuibili a tali attività finanziarie. Gli strumenti derivati di negoziazione sono rilevati per data di contrattazione.
Anche successivamente, tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell’applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel
conto economico. Sono invece valutati al costo gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo il cui fair value
non può essere determinato in modo attendibile, nonché i derivati ad essi correlati che sono regolati con la consegna dei titoli azionari.
Se per le attività di negoziazione eventualmente mantenute al costo vi è qualche obiettiva evidenza che abbiano subito una riduzione di valore
(impairment), tali attività sono ridotte per l’importo della perdita - rilevata in conto economico - determinata come differenza tra il valore contabile delle
stesse e il valore attuale dei futuri flussi finanziari attesi. Qualora tali perdite vengano meno, non è consentito il ripristino del valore originario.
Gli utili e le perdite realizzati sulla cessione o sul rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value del portafoglio
di negoziazione sono iscritti in conto economico nella voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione”, fatta eccezione per i derivati finanziari
connessi alla “fair value option” il cui risultato economico, realizzato o valutativo, è iscritto nella voce 110. “Risultato netto delle attività e passività
finanziarie valutate al fair value” (si veda cap. 5). Se il fair value di un’attività finanziaria diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti
derivati o gli “scoperti tecnici” in titoli, tale attività viene contabilizzata alla voce 40. “Passività finanziarie di negoziazione”.
Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto con le tre seguenti caratteristiche:
• il suo valore cambia in relazione alla variazione di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del
tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito (rating) o di indici di credito o di altra variabile prestabilita
(generalmente denominata “sottostante”);
• non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quello richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si
aspetterebbe una simile oscillazione a cambiamenti di fattori di mercato;
• è regolato a data futura.
Un derivato incorporato è una componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non-derivato, con l’effetto che
alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante. Un derivato associato
a uno strumento finanziario, ma contrattualmente trasferibile indipendentemente da quello strumento, o avente controparte diversa da quella dello
strumento, non è considerato un derivato incorporato, ma uno strumento finanziario separato.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 165
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Un derivato incorporato è separato dal contratto primario e contabilizzato come un derivato, se:
• le caratteristiche economiche e i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati a quelle del contratto che lo ospita;
• uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato; e
• lo strumento ibrido non è valutato al fair value con effetto rilevato in conto economico.
Qualora sussista l’obbligo di scindere un derivato incorporato dal suo contratto primario, ma non si sia in grado di valutare distintamente il derivato
incorporato all’acquisizione o a una data di valutazione successiva, l’intero contratto combinato è trattato come un’attività o una passività finanziaria
valutata al fair value.
Nei casi in cui i derivati incorporati siano separati, i contratti primari vengono contabilizzati secondo la categoria di appartenenza.
2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita
Si tratta di attività finanziarie non derivate che non sono classificate come crediti, attività finanziarie detenute sino alla scadenza, attività valutate al
fair value. Tali attività sono detenute per un periodo di tempo non definito e rispondono all’eventuale necessità di ottenere liquidità o di far fronte a
cambiamenti nei tassi di interesse, nei tassi di cambio o nei prezzi.
Possono essere classificati come investimenti finanziari disponibili per la vendita i titoli del mercato monetario, gli altri strumenti di debito ed i titoli azionari; sono
inclusi i possessi azionari che configurano partecipazioni di minoranza, non qualificabili quali partecipazioni di controllo, controllo congiunto o collegamento.
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al costo
dell’operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Tali attività sono successivamente valutate al fair value, registrando, come detto, a conto economico gli interessi secondo il criterio del costo
ammortizzato. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nella voce 140. “Riserve da valutazione” del patrimonio netto
- ad eccezione delle perdite per riduzione durevole di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito)
che sono esposti rispettivamente alla voce 130. b) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la
vendita” ed alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione” - fino a quando l’attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e
le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100. b) “Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la
vendita”.
Le variazioni di fair value rilevate nella voce 140. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva.
Con riferimento alle riserve da valutazione relative a titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all’Unione Europea si ricorda
che con provvedimento del 18 maggio 2010 la Banca d’Italia ha riconosciuto, ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza (filtri prudenziali), la possibilità di
neutralizzare completamente le plusvalenze e le minusvalenze rilevate nelle citate riserve successivamente al 31 dicembre 2009 (approccio “simmetrico”).
Di tale facoltà il Gruppo si è avvalso a partire dal calcolo del patrimonio di vigilanza del giugno 2010 in sostituzione dell’approccio “asimmetrico”
precedentemente applicato.
Gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo e il cui fair value non può essere determinato in modo
attendibile sono valutati al costo.
Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione durevole di valore (impairment), la perdita cumulata, che è stata
rilevata direttamente nella voce 140. del patrimonio netto “Riserve da valutazione”, viene trasferita a conto economico alla voce 130. b) “Rettifiche/
Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”.
Per gli strumenti di debito costituisce evidenza di perdita durevole di valore, l’esistenza di circostanze indicative di difficoltà finanziarie tali da
pregiudicare l’incasso del capitale o degli interessi.
Per gli strumenti di capitale l’esistenza di perdite durevoli di valore è valutata considerando, oltre ad eventuali difficoltà nel servizio del debito da parte
dell’emittente, ulteriori indicatori quali il declino del fair value al di sotto del costo e variazioni avverse nell’ambiente in cui l’impresa opera.
Nei casi in cui la riduzione del fair value al di sotto del costo sia superiore al 50% o perduri per oltre 18 mesi, la perdita di valore è ritenuta durevole.
Qualora, invece, il declino del fair value dello strumento al di sotto del costo sia inferiore o uguale al 50% ma superiore al 20% oppure perduri da non
più di 18 mesi ma da non meno di 9, il Gruppo procede ad analizzare ulteriori indicatori reddituali e di mercato.
Qualora i risultati della detta analisi siano tali da mettere in dubbio la possibilità di recuperare l’ammontare originariamente investito, si procede alla
rilevazione di una perdita durevole di valore.
L’importo trasferito a conto economico è quindi pari alla differenza tra il valore di carico (costo di acquisizione al netto delle eventuali perdite per
riduzione di valore già precedentemente rilevate nel conto economico) e il fair value corrente.
166 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Nel caso di strumenti oggetto di valutazione al costo, l’importo della perdita è determinato come differenza tra il valore contabile degli stessi e il valore
attuale dei futuri flussi finanziari stimati, attualizzato in base al tasso di rendimento corrente di mercato per attività finanziarie similari.
Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito aumenta e l’incremento può essere oggettivamente correlato ad un evento che
si è verificato in un periodo successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita viene ripresa,
rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di conto economico. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile
superiore a quello che risulterebbe dall’applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata.
Le perdite per riduzione di valore di titoli azionari, rilevate a conto economico, non sono successivamente ripristinate con effetto a conto economico ma
a patrimonio netto, anche qualora non sussistano più le motivazioni che hanno condotto ad appostare la svalutazione.
3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Gli investimenti posseduti sino alla scadenza sono rappresentati da strumenti finanziari non derivati, con pagamenti fissi o determinabili e scadenza
fissa, che si ha oggettiva intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza.
Qualora nel corso dell’esercizio venisse venduto o riclassificato, prima della scadenza, un importo non irrilevante di tali investimenti, le rimanenti attività
finanziarie detenute fino a scadenza verrebbero riclassificate come disponibili per la vendita e l’uso del portafoglio in questione sarebbe precluso per i
successivi due esercizi, a meno che le vendite o riclassificazioni:
• siano così prossime alla scadenza o alla data dell’opzione dell’attività finanziaria, che le oscillazioni del tasso di interesse di mercato non avrebbero
un effetto significativo sul fair value dell’attività stessa;
• si siano verificate dopo l’incasso sostanzialmente di tutto il capitale originario dell’attività finanziaria attraverso pagamenti ordinari programmati o
anticipati; o
• siano attribuibili a un evento isolato non controllabile, che non sia ricorrente e non si possa pertanto ragionevolmente prevedere.
Dopo l’iniziale rilevazione al fair value, che di norma corrisponde al corrispettivo pagato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono
direttamente attribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività finanziaria (ancorché non ancora regolati), tali attività sono valutate al costo
ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono rilevati nel conto economico alla voce 100. c) “Utili (perdite) da
cessione o riacquisto” quando tali attività sono eliminate.
Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione di valore, l’importo della perdita è misurato come differenza tra il
valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, attualizzato in base al tasso di interesse effettivo originario dell’attività
finanziaria. Il valore contabile dell’attività viene conseguentemente ridotto e l’importo della perdita è rilevato a conto economico alla voce 130. c)
“Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza”.
Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e la diminuzione può essere oggettivamente collegata a un
evento che si è verificato dopo la sua rilevazione (quale un miglioramento nella solvibilità del debitore), la perdita per riduzione di valore precedentemente
rilevata viene eliminata. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall’applicazione del costo
ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. L’importo del ripristino è rilevato alla medesima voce di conto economico.
4 - Crediti
I crediti sono costituiti da attività finanziarie non derivate verso clientela e verso banche, con pagamenti fissi o determinabili e che non sono quotate in
un mercato attivo. I crediti sono iscritti alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con la data di erogazione alla controparte.
Tali voci comprendono anche titoli di debito aventi le medesime caratteristiche od oggetto di riclassificazione di portafoglio secondo le regole previste
dallo IAS 39 (si veda successiva parte A.3.1 - Trasferimenti tra portafogli) e i valori netti riferiti alle operazioni di leasing finanziario di beni “in
costruendo” e di beni in attesa di locazione finanziaria, i cui contratti abbiano le caratteristiche di “contratti con trasferimento dei rischi”.
Dopo l’iniziale rilevazione al fair value, che di norma corrisponde al corrispettivo pagato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono
direttamente attribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività finanziaria (ancorché non ancora regolati), i crediti sono valutati al costo
ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo, eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal
processo di valutazione.
Gli utili (o le perdite) su crediti, ove non coperti, sono rilevati nel conto economico:
• quando l’attività finanziaria in questione è eliminata, alla voce 100. a) “Utili (perdite) da cessione di crediti”;
ovvero:
• quando l’attività finanziaria ha subito una riduzione di valore, alla voce 130. a) “Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti”.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 167
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Gli interessi sui crediti erogati sono classificati alla voce 10. “Interessi attivi e proventi assimilati” e sono iscritti in base al principio della competenza
temporale.
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell’eventuale incasso.
Un credito è considerato deteriorato quando si ritiene che, probabilmente, non si sarà in grado di recuperarne l’intero ammontare, sulla base delle
condizioni contrattuali originarie, o un valore equivalente.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari netti attesi per capitale ed
interessi; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati,
delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare.
L’importo della perdita, infatti, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, incagli e ristrutturate, secondo le categorie più avanti
specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario
dell’attività finanziaria.
Sia nel primo esercizio di passaggio all’applicazione degli IAS/IFRS (2005) sia successivamente, nei casi in cui il tasso di interesse originario di
un’attività finanziaria oggetto di attualizzazione non sia reperibile, oppure il suo reperimento sarebbe eccessivamente oneroso, si è applicato il tasso
medio rilevato sulle posizioni aventi caratteristiche simili ma non deteriorate nell’anno in cui si è verificato il deterioramento originario dell’attività
considerata. Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi seguenti.
I tempi di recupero, inoltre, sono stimati sulla base delle scadenze eventualmente concordate con i debitori ovvero di business plan o di previsioni
ragionevoli, basati sull’esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto della forma tecnica, della
localizzazione geografica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti.
I crediti sono sottoposti ad una ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino
oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Tali crediti problematici sono rivisti ed analizzati periodicamente, almeno una volta all’anno.
Ogni cambiamento successivo nell’importo o nelle scadenze dei flussi di cassa attesi, che produca una variazione negativa rispetto alle stime iniziali,
determina la rilevazione di una rettifica di valore alla voce di conto economico 130. a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti”.
In Nota integrativa le rettifiche di valore su esposizioni deteriorate sono classificate come specifiche nella citata voce di conto economico anche quando
la metodologia di calcolo è di tipo forfetario/statistico, secondo quanto più avanti precisato.
Qualora la qualità del credito deteriorato risulti migliorata ed esista una ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale e degli interessi,
concordemente ai termini contrattuali originari, viene appostata alla medesima voce di conto economico una ripresa di valore, nel limite massimo del
costo ammortizzato che si sarebbe avuto in assenza di precedenti svalutazioni.
L’eliminazione integrale di un credito è effettuata quando lo stesso è considerato irrecuperabile o è stralciato nella sua interezza. Le cancellazioni sono
imputate direttamente alla voce 130. a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti” di conto economico e sono rilevate in riduzione
della quota capitale del credito. Recuperi di parte o di interi importi precedentemente svalutati sono iscritti alla medesima voce.
Le rinegoziazioni di crediti finanziari che prevedano la loro cancellazione in cambio di azioni attraverso operazioni di debt/equity swap comportano,
nell’intervallo temporale precedente all’esecuzione dello scambio, la valutazione dei crediti in oggetto in funzione degli accordi di conversione stipulati
alla data di redazione del bilancio.
Per le modalità di determinazione del fair value delle azioni rivenienti da tali operazioni si veda la successiva Parte A.3. Le eventuali differenze negative
tra il valore dei crediti e quello delle azioni così determinato è rilevato a conto economico tra le rettifiche di valore.
Le esposizioni deteriorate sono suddivise nelle seguenti categorie:
• sofferenze - individuano l’area dei crediti formalmente deteriorati, costituiti dall’esposizione verso clienti che versano in uno stato di insolvenza
anche non accertato giudizialmente o in situazioni equiparabili. La valutazione avviene generalmente su base analitica ovvero, in caso di importi non
significativi singolarmente, su base forfetaria per tipologie di esposizioni omogenee;
• incagli - definiscono quell’area creditizia in cui ricadono i rapporti verso soggetti che si trovano in temporanea difficoltà, che si prevede possa
essere rimossa in un congruo periodo di tempo. Tra gli incagli sono incluse inoltre le esposizioni, non classificate in sofferenza e concesse a soggetti
diversi dalle amministrazioni pubbliche, per le quali risultino soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:
- siano scadute e non pagate in via continuativa da oltre 270 giorni (ovvero da oltre 150 o 180 giorni per le esposizioni di credito al consumo
rispettivamente di durata originaria inferiore o pari e superiore a 36 mesi);
- l’importo complessivo delle esposizioni di cui al punto precedente e delle altre quote scadute da meno di 270 giorni verso il medesimo debitore,
sia almeno pari al 10% dell’intera esposizione verso tale debitore.
168 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Gli incagli sono valutati analiticamente quando particolari elementi lo consiglino ovvero applicando analiticamente percentuali determinate in modo
forfetario su basi storico/statistiche nei restanti casi;
• esposizioni ristrutturate - rappresentano le esposizioni nei confronti di controparti con le quali sono stati conclusi accordi che prevedono la
concessione di una moratoria al pagamento del debito e la contemporanea rinegoziazione delle condizioni a tassi inferiori a quelli di mercato, la
conversione di parte dei prestiti in azioni e/o eventuali sacrifici in linea capitale; sono valutati analiticamente, ricomprendendo nelle svalutazioni
l’onere attualizzato riveniente dall’eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario;
• esposizioni scadute - rappresentano l’intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nelle precedenti categorie, che
alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni. Per i crediti al dettaglio, quelli verso enti del settore pubblico e
quelli verso imprese, in caso di soggetti residenti o aventi sede in Italia, si considerano deteriorate le esposizioni scadute o sconfinanti da oltre 180
anziché 90 giorni. L’esposizione complessiva viene rilevata qualora, alla data di riferimento:
- la quota scaduta e/o sconfinante,
oppure:
- la media delle quote scadute e/o sconfinanti, rilevate su base giornaliera nell’ultimo trimestre precedente,
sia pari o superiore al 5% dell’esposizione stessa.
Le esposizioni scadute sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche, applicando laddove disponibile la rischiosità rilevata
dall’appropriato fattore di rischio utilizzato ai fini di Basilea 2 (“perdita in caso di inadempienza” - Loss Given Default).
La valutazione collettiva riguarda portafogli di attività per i quali, seppur non siano stati riscontrati singolarmente elementi oggettivi di perdita, è
attribuibile una perdita latente misurabile anche tenendo conto dei fattori di rischio utilizzati ai fini dei requisiti di Basilea 2.
In particolare, a ciascuna attività con caratteristiche simili in termini di rischio di credito, commisurato alla tipologia di finanziamento, ossia alla forma
tecnica, al settore di attività economica, alla localizzazione geografica, alla tipologia di garanzia o ad altri fattori rilevanti, è associata una “probabilità di
inadempienza” (Probability of Default) ed una “perdita in caso di inadempienza” (Loss Given Default), omogenee per classi.
La metodologia adottata integra le disposizioni di Basilea 2 con quelle dei principi contabili internazionali. Questi ultimi, infatti, escludono le perdite
su crediti attese ma non ancora verificate, ma considerano quelle già sostenute benché non ancora manifeste alla data di valutazione, sulla base di
esperienze storiche di perdite per attività con caratteristiche di rischio di credito simili a quelle considerate.
Il parametro che esprime, per le diverse categorie di esposizioni omogenee, il ritardo medio che intercorre tra il deterioramento delle condizioni
finanziarie di un debitore e la sua classificazione tra le esposizioni deteriorate è l’“intervallo di conferma della perdita” (Loss Confirmation Period).
La valutazione collettiva viene quindi determinata come prodotto tra i fattori di rischio utilizzati ai fini dei requisiti di Basilea 2 (che hanno orizzonte
temporale di un anno) ed i citati intervalli di conferma della perdita, espressi in frazione di anno e diversificati per classi di attività in funzione delle
caratteristiche e del livello di sviluppo dei processi creditizi.
Qualora non si abbiano a disposizione i suddetti indicatori, si utilizzano valori stimati e forfetari desunti da serie storiche interne e da studi di settore.
I crediti non garantiti verso residenti in Paesi che presentano difficoltà nel servizio del debito, nei casi in cui tale componente di rischio (c.d. “transfer
risk”) non sia già considerata nel sistema di rating applicato, sono, di norma, valutati forfetariamente, al fine di attribuire, sulla base di parametri
condivisi, la relativa perdita latente.
La svalutazione per perdite su crediti è iscritta come una riduzione del valore contabile del credito, mentre il rischio a fronte delle voci fuori bilancio,
come gli impegni a erogare crediti, viene registrato a conto economico alla voce 130. d) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di
altre operazioni finanziarie” con contropartita alla voce 120. b) “Fondo per rischi ed oneri” del passivo (ad eccezione delle svalutazioni dovute al
deterioramento delle garanzie rilasciate e dei derivati creditizi ad esse assimilati secondo lo IAS 39, che hanno come contropartita la voce 100. “Altre
passività”).
Nella voce crediti sono altresì rilevati, secondo la pertinente composizione merceologica, i finanziamenti oggetto di operazioni di cartolarizzazione
(successive al 1° gennaio 2002) per le quali non sussistono i requisiti richiesti dallo IAS 39 per la cancellazione dal bilancio (si veda cap. 18 - Altre
informazioni - Derecognition).
I corrispondenti importi ricevuti per la cessione dei crediti oggetto di cartolarizzazione, al netto dell’ammontare dei titoli emessi eventualmente
mantenuti in portafoglio (rischio trattenuto), sono iscritti nelle voci 10. “Debiti verso banche” e 20. “Debiti verso clientela” del passivo.
Sia le attività sia le passività sono valutate al costo ammortizzato ed i relativi interessi sono registrati a conto economico.
In caso di perdite per riduzione di valore su titoli rivenienti da cartolarizzazioni proprie mantenuti in portafoglio, l’importo di tali perdite è registrato alla
voce di conto economico 130. a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per il deterioramento di crediti”.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 169
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
5 - Attività finanziarie valutate al fair value
Qualsiasi attività finanziaria può essere designata come valutata al fair value al momento della rilevazione iniziale, ad eccezione:
• degli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale per i quali non siano rilevabili prezzi in mercati attivi ed il cui fair value non sia determinabile
in modo attendibile;
• degli strumenti derivati.
Rientrano nella categoria in oggetto le attività finanziarie che non appartengono al portafoglio di negoziazione ma il cui profilo di rischio risulti:
• connesso a posizioni di debito che sono fatte oggetto di misurazione al fair value (si veda capitolo 15 “Passività finanziarie valutate al fair value”);
• gestito a mezzo di contratti derivati che non permettono il riconoscimento di relazioni di copertura.
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (si veda cap. 1), con registrazione
però dei profitti e delle perdite, realizzati e non, alla voce 110. “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.
6 - Operazioni di copertura
Nel portafoglio “derivati di copertura” sono allocati gli strumenti derivati posti in essere allo scopo di ridurre i rischi di mercato (tasso, cambio, prezzo)
ai quali sono esposte le posizioni oggetto di protezione. Essi si possono qualificare come:
• strumenti di copertura del fair value di una attività o di una passività rilevata o di una parte identificata di tale attività o passività;
• strumenti di copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi finanziari, attribuibile ad un particolare rischio associato ad una attività o passività
rilevata o ad una operazione prevista, che potrebbero influire sul conto economico;
• strumenti di copertura di un investimento netto in una società estera, le cui attività sono situate o sono gestite in un Paese o in una valuta differente
dall’euro.
I contratti derivati di copertura sono rilevati alla “data di contrattazione” in base al loro valore corrente.
Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e
l’elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne
l’efficacia prospettica e retrospettiva. Di conseguenza, occorre verificare, sia all’inizio dell’operazione che lungo la sua durata, che la copertura
mediante l’utilizzo dello strumento derivato sia altamente efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa attesi dell’elemento
coperto.
Generalmente, una copertura viene considerata altamente efficace se all’inizio della copertura e nei periodi successivi questa è prevista essere
altamente efficace e se i suoi risultati effettivi siano ricompresi all’interno di un definito intervallo (80% - 125%). La copertura è valutata sulla base di
un criterio di continuità; deve quindi prospetticamente rimanere altamente efficace per tutti i periodi di riferimento per cui la copertura è designata.
La valutazione dell’efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (reporting date).
Se le verifiche non confermano l’efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il
contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.
La relazione di copertura, inoltre, cessa quando il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato; l’elemento coperto è venduto, scade o è
rimborsato; non è più altamente probabile che l’operazione futura coperta venga posta in essere.
Gli strumenti di copertura sono designati come tali laddove sia identificabile una controparte ultima esterna al gruppo.
I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare:
• nel caso di copertura del fair value, la variazione del fair value dello strumento di copertura è rilevata a conto economico alla voce 90. “Risultato
netto dell’attività di copertura”. Le variazioni nel fair value dell’elemento coperto, che sono attribuibili al rischio coperto con lo strumento derivato,
sono iscritte alla medesima voce di conto economico in contropartita del cambiamento del valore di carico dell’elemento coperto. Se la relazione di
copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita dell’elemento coperto, quest’ultimo torna ad essere misurato secondo il criterio di valutazione
previsto dal principio contabile relativo alla categoria di appartenenza. Nel caso di strumenti fruttiferi di interessi, la differenza fra il valore di carico
dell’elemento coperto nel momento in cui cessa la copertura e quello che sarebbe stato il suo valore di carico se la copertura non fosse mai
esistita, è rilevata a conto economico nelle voci interessi attivi o passivi, lungo la vita residua della copertura originaria. La differenza di Fair Value
del derivato di copertura rispetto all’ultima data di misurazione dell’efficacia è rilevata immediatamente a conto economico alla voce 90. “Risultato
netto dell’attività di copertura”. Nel caso in cui l’elemento coperto venga venduto o rimborsato, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata
immediatamente alla voce 100. “Utili (perdite) da cessione o riacquisto” di conto economico;
• nel caso di copertura di flussi finanziari, gli strumenti derivati di copertura sono valutati al valore corrente, la variazione del fair value dello
strumento di copertura considerata efficace è imputata alla voce 140. del patrimonio netto “Riserve da valutazione”. La parte inefficace è invece
imputata a conto economico alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”; se la copertura dei flussi finanziari non è più considerata
efficace, oppure la relazione di copertura è terminata, l’ammontare complessivo dei profitti o delle perdite su quello strumento di copertura, già
170 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
rilevato tra le “Riserve da valutazione”, vi rimane fino al momento in cui la transazione ha luogo o si ritiene che non vi sarà più la possibilità che la
transazione si verifichi; in quest’ultima circostanza i profitti o perdite sono trasferiti dal patrimonio netto alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di
negoziazione” di conto economico. Le variazioni di fair value rilevate nella voce 140. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto della
redditività complessiva.
• nel caso di copertura dell’investimento netto in una società estera, le coperture di investimenti in società estere le cui attività sono situate o
sono gestite in un Paese o in una valuta differente dall’Euro, sono rilevate in maniera simile alle coperture di flussi finanziari:
- la parte efficace della variazione di valore dello strumento di copertura è iscritta direttamente alla voce 140. “Riserve da valutazione” ed esposta
nel Prospetto delle variazioni del patrimonio netto;
- la parte inefficace dello strumento di copertura è iscritta invece alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura” di conto economico.
L’utile o la perdita sullo strumento di copertura relativo alla parte efficace della copertura è classificato nel patrimonio netto ed è rilevato nel conto
economico nel momento in cui l‘investimento netto nella società viene ceduto.
Le variazioni di fair value rilevate nella voce 140. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva;
• nel caso di operazioni di copertura generica, lo IAS 39 consente che oggetto di copertura di fair value dal rischio di tasso di interesse sia non solo
una singola attività o passività finanziaria ma anche un importo monetario, contenuto in una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di loro
porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possa essere utilizzato per ridurre le oscillazioni di fair value delle poste coperte al modificarsi
dei tassi di interesse di mercato. Non possono essere oggetto di copertura generica (macrohedging) importi netti rivenienti dallo sbilancio di attività
e passività. Analogamente alle coperture di fair value, una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all’inizio che durante
la sua vita, i cambiamenti del fair value dell’importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati di copertura,
e se i risultati effettivi siano all’interno di un intervallo compreso fra l’ 80% ed il 125%. Il saldo, positivo o negativo, delle variazioni di valore,
rispettivamente, delle attività e delle passività oggetto di copertura generica è rilevato nelle voci 90. dell’attivo o 70. del passivo, in contropartita della
voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura” di conto economico.
L’inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value
dell’importo monetario coperto. La quota di inefficacia della copertura è comunque ricompresa nella voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”
di conto economico.
Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita degli elementi coperti, la rivalutazione/svalutazione iscritta nelle presenti voci è
rilevata a conto economico tra gli interessi attivi o passivi, lungo la vita residua delle attività o passività finanziarie coperte.
Nel caso in cui queste ultime vengano vendute o rimborsate, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. “Utili
(perdite) da cessioni o riacquisto” di conto economico.
7 - Partecipazioni
I criteri di iscrizione e valutazione delle partecipazioni regolate dagli IAS 27 Bilancio consolidato e separato, IAS 28 Partecipazioni in collegate e IAS 31
Partecipazioni in joint venture sono dettagliati nella Sezione 3. Area e metodi di consolidamento della Parte A.1.
Le restanti partecipazioni - diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate alle voci 150. “Attività non
correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e 90. “Passività associate ad attività in via di dismissione” (si veda cap. 10) - sono classificate quali
attività finanziarie disponibili per la vendita e attività finanziarie valutate al fair value e trattate in maniera corrispondente (si vedano cap. 2 e 5).
8 - Attività materiali
La voce include:
• terreni;
• fabbricati;
• mobili ed arredi;
• impianti e macchinari;
• altre macchine e attrezzature;
ed è suddivisa nelle seguenti categorie:
• attività ad uso funzionale;
• attività detenute a scopo di investimento.
Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi
amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. In questa categoria rientrano convenzionalmente anche i beni in attesa di
essere locati nonché i beni in corso di costruzione destinati ad essere concessi in locazione finanziaria, unicamente per quei modelli di operatività di
leasing finanziario che prevedono la “ritenzione dei rischi” in capo alla Società locatrice, fino al momento della presa in consegna del bene da parte del
locatario e della decorrenza dei canoni di locazione finanziaria (si veda anche cap. 4 per operatività della specie con “trasferimento dei rischi”).
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 171
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
In questa voce sono rilevati anche i beni utilizzati dal Gruppo in qualità di locatario nell’ambito di contratti di leasing finanziario, ovvero quelli concessi
dal Gruppo quale locatore nell’ambito di contratti di leasing operativo (affitto).
Nelle attività materiali confluiscono inoltre le migliorie su beni di terzi qualora le stesse costituiscano spese incrementative relative ad attività
identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell’attività
stessa.
Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all’utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.
Qualora le migliorie e spese incrementative siano relative ad attività materiali identificabili ma non separabili, le stesse sono invece incluse nella voce
160. “Altre attività”.
Le attività detenute a scopo d’investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute
(in proprietà o in leasing finanziario) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla “messa in funzione” del bene (costi di
transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno
benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato.
Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nell’esercizio nel quale
sono sostenute, alla voce:
180. b) “Altre spese amministrative”, se riferite ad attività ad uso funzionale;
ovvero:
220. “Altri oneri/proventi di gestione”, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per
deterioramento.
Fanno eccezione gli investimenti immobiliari connessi a passività che riconoscono un rendimento collegato al fair value degli investimenti stessi.
Per queste ultime attività materiali è utilizzato il modello del fair value ai sensi dello IAS 40 paragrafo 32A.
Le immobilizzazioni a vita utile limitata vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
• fabbricati
• mobili
• impianti elettronici
• altre
• migliorie apportate su beni di terzi
non superiore a 50 anni;
non superiore a 25 anni;
non superiore a 15 anni;
non superiore a 10 anni;
non superiore a 25 anni.
Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata o quelle il cui valore residuo è pari o maggiore al valore contabile
dell’attività.
I terreni e i fabbricati sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in
quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata. I fabbricati, invece, hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono ammortizzati.
La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle
condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per
l’esercizio corrente e per quelli successivi viene rettificata.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile
dell’attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore
attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 200. “Rettifiche/Riprese
di valore nette su attività materiali” di conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un’attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che
sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività negli anni precedenti.
172 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Un’attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all’atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri
dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce
270. “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”.
9 - Attività immateriali
Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dal Gruppo e dalle
quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi e brevetti.
In questa voce sono comprese anche le attività immateriali utilizzate dal Gruppo quale locatario nell’ambito di contratti di leasing finanziario ovvero
quelle concesse dal Gruppo quale locatore nell’ambito di contratti di leasing operativo (affitto).
Le attività immateriali diverse dall’avviamento sono iscritte in bilancio al costo d’acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per
predisporre l’attività all’utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore.
Le immobilizzazioni immateriali aventi durata limitata sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita utile.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
• software
• altre attività immateriali
non superiore a 10 anni;
non superiore a 20 anni.
Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi durata illimitata.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile
dell’attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore
attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 210. “Rettifiche/Riprese
di valore nette su attività immateriali” di conto economico.
Per le attività immateriali aventi durata illimitata, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il
valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce 210. “Rettifiche/
Riprese di valore nette su attività immateriali” di conto economico una perdita pari alla differenza tra i due valori.
Qualora venga ripristinato il valore di un’attività immateriale, diversa dall’avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il
valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività negli anni precedenti.
Un’attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all’atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo
utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 270.
“Utili (Perdite) da cessione di investimenti”.
Avviamento
L’avviamento è rappresentato dall’eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto, alla data di acquisto, degli attivi e dei
passivi patrimoniali acquisiti.
L’avviamento sulle acquisizioni di società controllate e joint ventures (consolidate proporzionalmente) è contabilizzato fra le attività immateriali, quello
sulle acquisizioni di società collegate è contabilizzato fra le partecipazioni in collegate.
L’avviamento è rilevato in bilancio al costo, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è assoggettato ad ammortamento.
L’avviamento è annualmente sottoposto ad impairment test, in analogia al trattamento riservato alle attività immateriali aventi vita utile indefinita. A tal
fine esso è allocato ai segmenti di attività operative del Gruppo, identificate con le unità generatrici di flussi finanziari (Cash Generating Units - CGU).
La CGU rappresenta il livello minimo al quale l’avviamento è monitorato a livello di Gruppo ed è coerente con il modello di business adottato dallo stesso.
Le rettifiche di valore dell’avviamento sono registrate nel conto economico alla voce 260. “Rettifiche di valore dell’avviamento”. Sull’avviamento non
sono ammesse riprese di valore.
Per ulteriori informazioni sulle attività immateriali, l’avviamento, le CGU ed i relativi test di impairment si veda anche la sezione 13.3 Attività immateriali
- Altre informazioni della successiva Parte B.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 173
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
10 - Attività non correnti in via di dismissione
Attività non correnti o gruppi di attività/passività direttamente collegate, che costituiscono un insieme di unità generatrici di flussi finanziari, la cui
vendita è altamente probabile, sono iscritte rispettivamente alle voci 150. “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e 90. “Passività
associate ad attività in via di dismissione” al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di vendita.
Il saldo positivo o negativo dei proventi e degli oneri (dividendi, interessi, ecc.) nonché delle valutazioni, come sopra determinate, di tali attività/
passività, al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce 310. “Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto
delle imposte” di conto economico.
Le riserve da valutazione relative ad Attività non correnti in via di dismissione, registrate in contropartita delle variazioni di valore a tal fine rilevanti
(si veda A1 Parte generale - Sezione 2 Principi generali di redazione), sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.
11 - Fiscalità corrente e differita
Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono contabilizzate come costo ed hanno la stessa competenza
economica dei profitti che le hanno originate.
Per tutte le differenze temporanee deducibili è rilevata un’attività fiscale anticipata (voce 140.b)) se si ritiene probabile che in futuro si realizzerà un
reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata tale attività. L’attività fiscale differita non viene rilevata qualora derivi dalla contabilizzazione
iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che:
• non rappresenta un’aggregazione aziendale; e
• al momento dell’operazione non influenza né l’utile contabile né il reddito imponibile (perdita fiscale).
Per tutte le differenze temporanee imponibili, è rilevata una passività fiscale differita (voce 80.b)) tranne nei casi in cui la differenza derivi:
• dalla rilevazione iniziale dell’avviamento; o
• dalla rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che:
- non sia un’aggregazione aziendale; e
- al momento dell’operazione, non influisca né sull’utile contabile né sul reddito imponibile (perdita fiscale).
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà
realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base della normativa fiscale in vigore o comunque di fatto in vigore al momento della
loro rilevazione.
Si rileva una passività fiscale differita per tutte le differenze temporanee imponibili derivanti da investimenti in società controllate o collegate e da
partecipazioni in joint venture. Tuttavia non è rilevata alcuna passività fiscale differita qualora risultino soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:
• la controllante, l’investitore o il partecipante alla joint venture siano in grado di controllare i tempi dell’annullamento delle differenze temporanee; ed
• è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si annullerà.
L’attività fiscale differita per tutte le differenze temporanee deducibili derivanti da investimenti finanziari in società controllate, filiali e società collegate,
e da partecipazioni in joint venture viene rilevata solo nella misura in cui è probabile che:
• la differenza temporanea si annullerà nel prevedibile futuro; e
• sarà disponibile un reddito imponibile a fronte del quale possa essere utilizzata la differenza temporanea.
Le imposte differite attive e passive sono compensate quando dovute alla stessa autorità fiscale ed è riconosciuto dalla legge il diritto alla
compensazione.
Le imposte correnti e differite sono rilevate a conto economico alla voce 290. “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”, ad eccezione
di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell’esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto,
quali, ad esempio, quelle relative a profitti o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita e quelle relative a variazioni del fair value di
strumenti finanziari derivati di copertura dei flussi di cassa, le cui variazioni di valore sono rilevate direttamente nelle riserve da valutazione al netto
delle tasse.
12 - Fondi per rischi e oneri
Quiescenza e obblighi simili
I fondi di quiescenza - accantonamenti relativi a benefici ai dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro - sono classificati
come piani a contribuzione definita o come piani a benefici definiti, a seconda della natura del piano.
174 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
In particolare:
• un piano a benefici definiti garantisce una serie di benefici che dipendono da fattori quali l’età, gli anni di servizio e le esigenze di compensazione.
In questo caso il rischio attuariale e il rischio d’investimento ricadono in sostanza sull’impresa;
• un piano a contribuzione definita è invece un piano in base al quale l’impresa versa dei contributi fissi. Il beneficio è dato dall’ammontare
accumulato rappresentato dai contributi stessi e dal rendimento sui contributi. L’erogante non ha alcun rischio legato a questo tipo di beneficio, in
quanto non ha l’obbligazione legale o implicita di pagare ulteriori contributi, qualora il fondo non detenga attività sufficienti per pagare i benefici a
tutti i dipendenti. Di conseguenza il rischio attuariale e il rischio d’investimento ricadono in sostanza sul dipendente.
Nel caso in cui tali fondi siano del primo tipo, ossia a benefici definiti, la determinazione dei valori attuali richiesti viene effettuata da un attuario esterno
al Gruppo, con l’utilizzo del “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito”.
Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore
attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l’anzianità complessiva raggiunta al
momento dell’erogazione del beneficio.
Più precisamente, l’importo contabilizzato come passività alla voce 120 Fondi per rischi e oneri - a) quiescenza e obblighi simili è pari al valore attuale
dell’obbligazione alla data di riferimento del bilancio, più/meno eventuali utili/perdite attuariali non rilevati in bilancio in base al cosiddetto “metodo
del corridoio”, che consente la non iscrizione degli stessi quando non eccedono il 10% del valore attuale dell’obbligazione ed il 10% del fair value di
qualsiasi attività a servizio del piano, meno gli eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro già prestate ma non ancora rilevate, meno il
fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano e che serviranno a estinguere direttamente le obbligazioni.
Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni (finanziate o non finanziate) connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro varia a
seconda del Paese di allocazione della passività e viene determinato in base ai rendimenti di mercato alla data di riferimento del bilancio di obbligazioni
di aziende primarie con durata media in linea con quella della passività stessa.
Altri fondi
I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
• l’impresa ha un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
• è probabile che sarà necessario l’esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione; e
• può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.
Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.
Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni.
Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
In particolare, laddove l’effetto del differimento temporale nel sostenimento dell’onere sia rilevante, l’ammontare dell’accantonamento è determinato
come il valore attuale del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l’obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione, al
lordo delle imposte, tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro ed i rischi specifici connessi alla passività.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame,
il sostenimento dell’onere diviene improbabile, l’accantonamento viene stornato.
Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L’accantonamento dell’esercizio, registrato alla voce
190. “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri” del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al
netto delle eventuali riattribuzioni.
Negli “altri fondi” sono comprese anche le obbligazioni concernenti i benefici spettanti agli agenti ed in particolare l’indennità suppletiva di clientela,
l’indennità meritocratica, l’indennità contrattuale ed il patto di non concorrenza, che sono stati valutati come piani a prestazione definita e quindi
le relative obbligazioni sono state calcolate utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda sopra al par. “quiescenza e obblighi
simili”).
13 - Debiti e titoli in circolazione
Nelle voci Debiti verso banche, Debiti verso clientela e Titoli in circolazione sono allocati gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e
da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi.
Tali passività finanziarie sono registrate secondo il principio della data di regolamento ed inizialmente iscritte al fair value, che normalmente
corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria. Dopo l’iniziale rilevazione, tali
strumenti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 175
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
Gli strumenti di debito composti, collegati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici, sono considerati strumenti strutturati.
Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati.
Il derivato incorporato è iscritto al suo fair value e successivamente fatto oggetto di valutazione. Le variazioni di fair value sono iscritte a conto
economico alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione”.
Al contratto primario viene attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l’importo complessivo incassato ed il fair value del derivato incorporato.
Gli strumenti convertibili in azioni proprie comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una passività finanziaria e di una componente del
patrimonio netto iscritta alla voce 160. “Strumenti di capitale”, qualora il regolamento del contratto preveda la consegna fisica.
In particolare, alla componente di patrimonio netto è attribuito il valore residuo risultante dopo aver dedotto dal valore complessivo dello strumento il
valore determinato distintamente per una passività finanziaria senza clausola di conversione avente gli stessi flussi finanziari.
La passività finanziaria viene iscritta e successivamente misurata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo.
I titoli in circolazione sono iscritti al netto degli ammontari riacquistati; la differenza tra il valore contabile della passività e l’ammontare pagato per
acquistarla viene registrato in conto economico alla voce 100. d) “Utili (perdite) da riacquisto di passività finanziarie”. Il successivo ricollocamento da
parte dell’emittente è considerato come una nuova emissione senza generare alcun effetto economico.
Si precisa che le esposizioni debitorie del Gruppo non prevedono covenants (si veda glossario negli allegati) che comportino la decadenza o la modifica
dei benefici del termine, né sussistono operazioni che abbiano comportato la trasformazione delle stesse in strumenti di patrimonio (per i quali possa
essere applicabile IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale, emanato dallo IASB, ma non ancora recepito da
parte dell’Unione Europea).
14 - Passività finanziarie di negoziazione
Le passività finanziarie detenute per finalità di negoziazione comprendono:
• contratti derivati che non sono rilevati come strumenti di copertura;
• obbligazioni a consegnare attività finanziarie in caso di operazioni allo scoperto;
• passività finanziarie emesse con l’intento di riacquistarle a breve termine;
• passività finanziarie che fanno parte di un portafoglio di strumenti finanziari considerato unitariamente e per il quale sussiste evidenza della gestione
in un’ottica di negoziazione.
Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell’operazione,
ad eccezione dei contratti derivati da regolare con la consegna di uno strumento non quotato rappresentativo di capitale il cui fair value non può essere
valutato attendibilmente, e che pertanto è valutato al costo.
15 - Passività finanziarie valutate al fair value
Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, al momento della rilevazione iniziale, come passività
finanziarie valutate al fair value, purchè:
• tale designazione elimini o riduca notevolmente una mancanza di uniformità che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o
passività e dei relativi utili e perdite;
ovvero:
• un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una
strategia di investimento documentata internamente agli Organi Amministrativi della Società.
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle “Passività finanziarie di negoziazione”, con registrazione però dei profitti e delle
perdite, realizzati e non, alla voce 110. “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.
16 - Operazioni in valuta
Le operazioni in valute estere sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell’operazione.
Le attività e passività monetarie sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura del periodo.
Le differenze di cambio derivanti dalla liquidazione delle transazioni a tassi differenti da quello della data di transazione e le differenze di cambio
176 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
non realizzate su attività e passività monetarie in valuta non ancora concluse, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, sono
rilevate alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione” di conto economico.
Le differenze di cambio derivanti da un elemento monetario, che è parte dell’investimento netto dell’impresa in un’entità estera le cui attività sono
situate o sono gestite in un Paese o in una valuta differente dall’Euro, sono inizialmente classificate nel patrimonio netto dell’impresa e rilevate nel
conto economico al momento della dismissione dell’investimento netto.
Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il cambio storico, mentre quelle valutate al fair value sono
convertite utilizzando il cambio di fine periodo; in questo caso le differenze di cambio sono rilevate:
• in conto economico se l’attività o la passività è classificata nel portafoglio di negoziazione;
• nelle riserve da valutazione se l’attività è classificata come disponibile per la vendita.
Le operazioni di copertura di un investimento netto in valuta in un’entità estera sono rilevate contabilmente in modo similare alle operazioni di
copertura di flussi finanziari:
• la parte dell’utile o della perdita dello strumento di copertura che costituisce una copertura efficace è rilevata immediatamente nelle riserve da
valutazione;
• la parte inefficace è invece iscritta nel conto economico alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”.
Le attività e le passività delle entità estere consolidate integralmente sono convertite al tasso di cambio alla data di riferimento della situazione
contabile, mentre le voci del conto economico sono convertite al cambio medio del periodo. Le differenze che scaturiscono dall’uso dei tassi di
chiusura e della media ponderata dei tassi di cambio e dalla rivalutazione del saldo netto iniziale delle attività di una società estera al tasso di chiusura
sono classificate direttamente nelle riserve da valutazione.
L’eventuale avviamento derivante dall’acquisizione di un’entità estera le cui attività sono gestite in una valuta differente dall’Euro e qualsiasi
conseguente rettifica al fair value dei valori contabili di attività e passività, sono contabilizzati come attività e passività di tale entità estera e convertite
al cambio alla data di chiusura del bilancio.
In caso di cessione di un’entità estera il valore complessivo delle differenze di cambio relative a tale società, classificate nell’ambito del patrimonio
netto, è rilevato come provento/onere nell’esercizio nel quale la plusvalenza o la minusvalenza di cessione è rilevata.
Tutte le differenze di cambio rilevate tra le riserve da valutazione nel patrimonio netto sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva.
17 - Attività e passività assicurative
L’IFRS 4 definisce contratti assicurativi quei contratti in base ai quali una parte (l’assicuratore) accetta un rischio assicurativo significativo da un terzo
(l’assicurato), concordando di risarcire quest’ultimo nel caso in cui subisca danni conseguenti a uno specifico evento futuro incerto.
In sintesi, il trattamento contabile di tali prodotti prevede l’iscrizione:
• alla voce 160. “Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa” di conto economico dei premi lordi, comprensivi di tutti gli importi maturati
durante l’esercizio a seguito della stipula dei contratti di assicurazione, al netto degli annullamenti. Analogamente anche i premi ceduti nell’esercizio
ai riassicuratori sono iscritti nella medesima voce;
• alla voce 130. “Riserve tecniche” del passivo degli impegni verso gli assicurati, calcolati analiticamente per ciascun contratto con il metodo
prospettivo, sulla base delle ipotesi demografiche/finanziarie correntemente utilizzate dal mercato;
• alla voce 110. “Riserve tecniche a carico dei riassicuratori” dell’attivo degli impegni a carico dei riassicuratori.
18 - Altre informazioni
Aggregazioni aziendali
Un’aggregazione aziendale consiste nell’unione di imprese o attività aziendali distinte in un unico soggetto tenuto alla redazione del bilancio.
Un’aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo (acquirente) e controllata (acquisita). Un’aggregazione aziendale
può anche prevedere l’acquisto dell’attivo netto di un’altra impresa, incluso l’eventuale avviamento, oppure l’acquisto del capitale dell’altra impresa
(fusioni e conferimenti).
In base a quanto disposto dall’IFRS 3, le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto che prevede le seguenti fasi:
• identificazione dell’acquirente;
• determinazione del costo dell’aggregazione aziendale;
e:
• allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell’aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 177
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
In particolare, il costo di una aggregazione aziendale è determinato come la somma complessiva dei fair value, alla data dello scambio, delle attività
cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti rappresentativi di capitale emessi, in cambio del controllo dell’acquisito, cui è aggiunto
qualunque costo direttamente attribuibile all’aggregazione aziendale.
La data di acquisizione è la data in cui si ottiene effettivamente il controllo sull’acquisito. Quando l’acquisizione viene realizzata con un’unica
operazione di scambio, la data dello scambio coincide con quella di acquisizione.
Qualora l’aggregazione aziendale sia realizzata tramite più operazioni di scambio:
• il costo dell’aggregazione è il costo complessivo delle singole operazioni; e
• la data dello scambio è la data di ciascuna operazione di scambio (cioè la data in cui ciascun investimento è iscritto nel bilancio della società
acquirente), mentre la data di acquisizione è quella in cui si ottiene il controllo sull’acquisito.
Il costo di un’aggregazione aziendale viene allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisito ai relativi fair
value alla data di acquisizione.
Le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisito sono rilevate separatamente alla data di acquisizione solo se, a tale data, esse
soddisfano i criteri seguenti:
• nel caso di un’attività diversa da un’attività immateriale, è probabile che gli eventuali futuri benefici economici connessi affluiscano all’acquirente ed
è possibile valutarne il fair value attendibilmente;
• nel caso di una passività diversa da una passività potenziale, è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà richiesto l’impiego di risorse atte a
produrre benefici economici ed è possibile valutarne il fair value attendibilmente;
• nel caso di un’attività immateriale o di una passività potenziale, il relativo fair value può essere valutato attendibilmente.
La differenza positiva tra il costo dell’aggregazione aziendale e l’interessenza dell’acquirente al fair value netto delle attività, passività e passività
potenziali identificabili, deve essere contabilizzata come avviamento.
Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale è valutato al relativo costo, ed è sottoposto con cadenza almeno
annuale ad impairment test.
In caso di differenza negativa viene effettuata una nuova misurazione. Tale differenza negativa, se confermata, è rilevata immediatamente come ricavo
a conto economico.
Derecognition
È la cancellazione dallo stato patrimoniale di un’attività o passività finanziaria rilevata precedentemente.
Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie è necessario, secondo IAS 39, verificare
se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla
cancellazione sono applicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti:
• la parte comprende soltanto i flussi di cassa relativi ad un’attività finanziaria (o ad un gruppo di attività) che sono identificati specificamente (ad
esempio la sola quota interessi di pertinenza dell’attività);
• la parte comprende i flussi di cassa secondo una ben individuata quota percentuale del loro totale (ad esempio il 90% di tutti i flussi di cassa
derivanti dall’attività);
• la parte comprende una ben individuata quota di flussi di cassa specificamente identificati (ad esempio il 90% dei flussi di cassa della sola quota
interessi di pertinenza dell’attività).
In assenza dei citati requisiti, le norme sull’eliminazione devono trovare applicazione all’attività finanziaria (o gruppo di attività finanziarie) nella sua
interezza.
Le condizioni per l’integrale cancellazione di un’attività finanziaria sono l’estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il
trasferimento ad una controparte esterna al Gruppo dei diritti all’incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività.
I diritti all’incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell’attività, ma venga
assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through):
• non sussiste l’obbligo da parte del Gruppo a corrispondere importi non incassati dall’attività originaria;
• è vietata la vendita o la costituzione in garanzia dell’attività originaria, salvo quando questa è a garanzia della obbligazione a corrispondere flussi
finanziari;
• il Gruppo è obbligato a trasferire senza alcun ritardo tutti i flussi finanziari che incassa e non ha diritto ad investirli, ad eccezione di investimenti in
disponibilità liquide durante il breve periodo tra la data di incasso e quella di versamento, a condizione che vengano riconosciuti anche gli interessi
maturati nel periodo.
178 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Inoltre, l’eliminazione di un’attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati
effettivamente trasferiti (true sale). In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell’attività (o
gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività.
Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l’attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre
rilevare anche una passività corrispondente all’importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati
sull’attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività.
Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un’attività finanziaria sono le
operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli.
Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione il Gruppo non procede alla cancellazione delle attività finanziarie in caso di acquisto dell’equity tranche
o di fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che determinino il mantenimento in capo al Gruppo del rischio di credito associato al portafoglio
cartolarizzato.
Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attività oggetto delle transazioni non vengono cancellate dal bilancio poiché i termini
delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i rischi e benefici ad esse associati.
Azioni proprie
La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest’ultimo per il
controvalore degli acquisti ed in aumento per il controvalore delle vendite.
Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie ed il relativo costo di riacquisto, al netto delle
eventuali tasse, è rilevata anch’essa direttamente in contropartita al patrimonio netto.
Leasing finanziario
Sono contratti di leasing finanziario quelli che trasferiscono al locatario sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Non
necessariamente al termine del contratto la titolarità del bene è trasferita al locatario.
La realtà sostanziale e finanziaria di tali contratti è che il locatario acquisisce i benefici economici derivanti dall’uso del bene locato per la maggior
parte della sua vita economica, a fronte dell’impegno di pagare al locatore un corrispettivo che approssima il fair value del bene ed i relativi costi
finanziari. L’iscrizione, nel bilancio del locatore, avviene pertanto nel seguente modo:
• all’attivo, il valore del credito erogato, al netto della quota capitale delle rate di leasing scadute e pagate da parte del locatario;
• al conto economico, gli interessi attivi.
Per quanto concerne la contabilizzazione in capo al locatario si rimanda ai cap. 8 - Attività materiali e 9 - Attività immateriali.
Factoring
I crediti acquisiti nell’ambito dell’attività di factoring sono iscritti e mantenuti in bilancio limitatamente agli importi erogati al cedente a titolo di anticipo
del corrispettivo per il portafoglio ceduto pro-solvendo. I crediti acquistati pro soluto sono iscritti come tali previo accertamento della inesistenza di
clausole contrattuali che facciano venire meno l’effettivo sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici.
Operazioni di pronti contro termine
I titoli ricevuti nell’ambito di un’operazione che contrattualmente ne preveda l’obbligo di successiva vendita ed i titoli consegnati nell’ambito di una
operazione che contrattualmente ne preveda l’obbligo di riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titolo
acquistato con accordo di rivendita, l’importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o banche, ovvero come attività finanziaria detenuta
per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, ovvero fra le
passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a
termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi.
Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista
contrattualmente.
Trattamento di fine rapporto del personale
Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una “prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti”,
pertanto la sua iscrizione in Bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e
l’attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno al Gruppo utilizzando il “Metodo della
Proiezione Unitaria del Credito” (si veda cap. 12 - Fondi per rischi ed oneri - quiescenza e obblighi simili). Tale metodo distribuisce il costo del beneficio
uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future
riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l’anzianità complessiva raggiunta al momento dell’erogazione del beneficio.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 179
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al
31.12.2006 (o sino alla data di scelta del dipendente - compresa tra l’01.01.2007 e il 30.6.2007 - nel caso di destinazione del proprio trattamento di
fine rapporto alla Previdenza Complementare) rimangono in azienda e continuano ad essere considerate come una “prestazione successiva al rapporto
di lavoro a benefici definiti” e sono pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono
conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri.
Le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 (data di applicazione del Dlgs n. 252) (o dalla data compresa tra l’1.1.2007 e il 30.06.2007)
destinate, a scelta del dipendente, a forme di previdenza complementare o lasciate in azienda, e dalla stessa (in caso di società con più di 50
dipendenti) versate al fondo di Tesoreria dell’INPS, sono state invece considerate come un piano a ‘contribuzione definita’.
I costi relativi al trattamento di fine rapporto maturato nell’anno sono iscritti a conto economico alla voce 180.a) “Spese amministrative: spese
per il personale” ed includono gli interessi maturati nell’anno (interest cost) sull’obbligazione già in essere alla data della riforma. Le quote
maturate nell’anno e versate alla Previdenza Complementare o al Fondo Tesoreria dell’INPS sono rilevate nell’ambito della voce “Indennità di
fine rapporto”.
Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività ed il valore attuale dell’obbligazione a fine periodo, sono
iscritti in base al metodo del “corridoio”, ossia solo quando eccedono il 10% del valore attuale dell’obbligazione stessa a fine periodo. L’eventuale
eccedenza viene riconosciuta a conto economico con ammortamento sulla rimanente vita lavorativa media prevista dei dipendenti che partecipano al
piano, a decorrere dall’esercizio successivo.
Pagamenti basati su azioni
Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro, basati su azioni rappresentative del capitale, che consistono
nell’assegnazione di:
• diritti a sottoscrivere aumenti di capitale a pagamento (stock option propriamente dette);
• diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi (cosiddette performance share);
• azioni sottoposte a clausole di indisponibilità (cosiddette restricted share).
In considerazione della difficoltà di valutare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute come contropartita degli strumenti rappresentativi del
capitale della Capogruppo, viene fatto riferimento al fair value di questi ultimi, misurato alla data della loro assegnazione.
Il fair value dei pagamenti regolati con l’emissione di azioni è rilevato come costo a conto economico alla voce 180.a) “Spese amministrative: spese
per il personale” in contropartita della voce 170. “Riserve” del passivo, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la
prestazione.
Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni e regolati per cassa, le prestazioni ottenute e le passività assunte sono misurate al fair value di
queste ultime, iscritte alla voce 100. “Altre passività”. Fino a quando la passività non viene estinta, il fair value è ricalcolato a ciascuna data di chiusura
di bilancio fino alla data di regolamento, rilevando alla voce 180. “Spese amministrative” tutte le variazioni di fair value.
Altri benefici ai dipendenti a lungo termine
I benefici per i dipendenti a lungo termine - quali ad esempio quelli derivanti da premi di anzianità, erogati al raggiungimento di una predefinita
anzianità di servizio - sono iscritti alla voce 100. “Altre passività” in base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata
anche in questo caso da un attuario esterno al Gruppo utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda cap. 12. Fondi per rischi
ed oneri - quiescenza e obblighi simili). Per questa tipologia di benefici si precisa che gli utili/perdite attuariali sono rilevati immediatamente a conto
economico, senza utilizzare il “metodo del corridoio”.
Garanzie rilasciate e derivati su crediti ad esse assimilati
Il valore di prima iscrizione della garanzie rilasciate è pari al loro fair value, che normalmente corrisponde all’importo ricevuto al momento
dell’emissione della garanzia.
Le garanzie rilasciate ed i derivati su crediti ad esse assimilati ai sensi dello IAS 39 (ovvero contratti nei quali è previsto che l’emittente effettui dei
pagamenti prestabiliti al fine di risarcire l’assicurato di una perdita effettiva subita per inadempienza di un determinato debitore al pagamento dovuto
alla scadenza prevista di uno strumento di debito), sono rilevati alla voce 100. “Altre passività”.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le garanzie rilasciate sono valutate al maggiore tra l’importo rilevato inizialmente, al netto dell’eventuale quota
ammortizzata, e la stima dell’ ammontare richiesto per adempiere a tali obbligazioni.
Gli effetti della valutazione, correlati all’eventuale deterioramento del sottostante, sono iscritti alla medesima voce patrimoniale in contropartita della
voce 130.d “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie” di conto economico.
180 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
CONTO ECONOMICO
Interessi attivi e passivi
Gli interessi attivi e passivi ed i proventi ed oneri assimilati sono relativi alle disponibilità liquide, agli strumenti finanziari detenuti per la negoziazione,
valutati al fair value o disponibili per la vendita aventi natura monetaria, alle attività finanziarie detenute fino alla scadenza, ai crediti, ai debiti e ai titoli
in circolazione.
Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel conto economico per tutti gli strumenti valutati secondo il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il
metodo del tasso di interesse effettivo.
Gli interessi comprendono anche il saldo netto, positivo o negativo, dei differenziali e dei margini relativi a contratti derivati finanziari:
• di copertura di attività e passività che generano interessi;
• classificati nel portafoglio di negoziazione ma gestionalmente collegati ad attività/passività valutate al fair value (fair value option);
• connessi gestionalmente con attività/passività classificate nel portafoglio di negoziazione e che prevedono la liquidazione di differenziali o di margini
su più scadenze.
Commissioni
Le commissioni sono iscritte in base al criterio della competenza.
In particolare, le commissioni di negoziazione derivanti dall’operatività in titoli sono rilevate al momento della prestazione del servizio. Le commissioni di
gestione del portafoglio, di consulenza e di gestione sui fondi comuni di investimento sono riconosciute in base alla durata del servizio.
Sono escluse le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate tra gli
interessi.
Dividendi
I dividendi sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.
DEFINIZIONI RILEVANTI A FINI IAS/IFRS
Si illustrano, qui di seguito, i principali concetti introdotti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltre a quelli già trattati nei capitoli precedenti.
Costo ammortizzato
Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei
rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi differenza
tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).
Il criterio dell’interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un’attività o passività finanziaria. Il tasso di
interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile
netto dell’attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di
tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.
Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l’erogazione o l’acquisto
di un’attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle
condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell’operazione.
I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti
di commercio), consulenti, mediatori, e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di
trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.
Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie
Ad ogni data di riferimento del bilancio si procede a determinare se vi è qualche obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività
finanziarie ha subito una riduzione di valore.
Un’attività o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore e le perdite per riduzione di valore sono contabilizzate se, e soltanto se, vi
è l’obiettiva evidenza di una riduzione di valore in seguito a uno o più eventi che si sono verificati dopo la rilevazione iniziale dell’attività e tale evento di
perdita ha un impatto sui futuri flussi finanziari dell’attività che può essere stimato attendibilmente.
La riduzione di valore può anche essere causata non da un singolo evento separato ma dall’effetto combinato di diversi eventi.
Le perdite attese come risultato di eventi futuri, indipendentemente dalla loro probabilità di verificarsi, non sono rilevate.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 181
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
L’obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore include dati rilevabili che giungono
all’attenzione in merito ai seguenti eventi:
• significative difficoltà finanziarie dell’emittente o del debitore;
• violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale;
• concessione al beneficiario di un’agevolazione che la banca ha preso in considerazione prevalentemente per ragioni economiche o legali relative alla
difficoltà finanziaria dello stesso e che altrimenti non avrebbe concesso;
• ragionevole probabilità che il beneficiario dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;
• scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie. Tuttavia, la scomparsa di un mercato attivo dovuta al fatto
che gli strumenti finanziari della società non sono più pubblicamente negoziati non è evidenza di una riduzione di valore;
• dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie sin dal
momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non può essere ancora identificata con le singole attività finanziarie nel
gruppo, ivi inclusi:
- cambiamenti sfavorevoli nello stato dei pagamenti dei beneficiari nel gruppo; oppure
- condizioni economiche locali o nazionali che sono correlate alle inadempienze relative alle attività all’interno del gruppo.
L’obiettiva evidenza di riduzione di valore per un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale include informazioni circa importanti
cambiamenti con un effetto avverso che si sono verificati nell’ambiente tecnologico, di mercato, economico o legale in cui l’emittente opera, e indica
che il costo dell’investimento può non essere recuperato. Una diminuzione significativa o prolungata di fair value di un investimento in uno strumento
rappresentativo di capitale al di sotto del suo costo è inoltre un’evidenza obiettiva di riduzione di valore.
Se sussistono evidenze obiettive che si è incorsi in una perdita per riduzione di valore su crediti o su attività finanziarie detenute sino alla scadenza
(iscritti al costo ammortizzato), l’importo della perdita viene misurato come la differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei
futuri flussi finanziari stimati (escludendo perdite di credito future che non si sono ancora manifestate) attualizzati al tasso di interesse effettivo
originale dell’attività finanziaria. L’importo della perdita viene rilevato alla voce 130. di conto economico tra le “Rettifiche/Riprese di valore nette per
deterioramento” ed il valore contabile dell’attività viene ridotto.
Se le condizioni di un finanziamento, credito o attività finanziaria detenuta sino alla scadenza sono rinegoziate o diversamente modificate a causa
delle difficoltà finanziarie del debitore, una riduzione di valore è misurata utilizzando il tasso originario di interesse effettivo prima della modifica delle
condizioni. I flussi finanziari relativi ai crediti a breve termine non sono attualizzati se l’effetto dell’attualizzazione è irrilevante. Se un credito o un’attività
finanziaria detenuta sino alla scadenza ha un tasso di interesse variabile, il tasso di attualizzazione per valutare eventuali perdite per riduzione di valore
è il tasso corrente di interesse effettivo alla data determinato secondo contratto.
Il calcolo del valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati di un’attività finanziaria con pegno riflette i flussi finanziari che possono risultare dal
pignoramento meno i costi per l’ottenimento e la vendita del pegno.
Una diminuzione di fair value dell’attività finanziaria al di sotto del suo costo o costo ammortizzato non è tuttavia necessariamente indicazione di
riduzione di valore (per esempio, una diminuzione di fair value di un investimento in uno strumento di debito che risulti da un aumento nel tasso di
interesse privo di rischio).
L’evidenza obiettiva della riduzione di valore viene dapprima valutata individualmente, se però viene determinato che non esiste alcuna evidenza
obiettiva di riduzione di valore individuale, allora tale attività viene inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche similari di rischio di
credito e valutata collettivamente.
Gli approcci fondati su una formula o su metodi statistici possono essere utilizzati per determinare le perdite per riduzione di valore di un gruppo
di attività finanziarie. Eventuali modelli utilizzati incorporano l’effetto del valore temporale del denaro, considerano i flussi finanziari per tutta la vita
residua di un’attività (non soltanto l’anno successivo) e non danno origine a una perdita per riduzione di valore al momento della rilevazione iniziale di
un’attività finanziaria. Essi tengono altresì conto dell’esistenza di perdite già sostenute ma non ancora manifeste nel gruppo di attività finanziarie alla
data di valutazione, sulla base di esperienze storiche di perdite per attività con caratteristiche di rischio di credito simili a quelle del gruppo considerato.
Il processo per la stima della riduzione di valore considera tutte le esposizioni di credito, non soltanto quelle di bassa qualità di credito, che riflettono
un serio deterioramento delle posizioni.
Riprese di valore
Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e la diminuzione può essere oggettivamente collegata a un
evento che si è verificato dopo che la riduzione di valore è stata rilevata (quale un miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore), la perdita per
riduzione di valore rilevata precedentemente è stornata. L’importo dello storno viene rilevato nel conto economico alla voce 130. “Rettifiche/Riprese di
valore nette per deterioramento”, salvo quanto precisato per i titoli azionari classificati tra le attività finanziarie disponibili per la vendita (si veda cap. 2).
Il ripristino di valore non determina, alla data in cui il valore originario dell’attività finanziaria è ripristinato, un valore contabile superiore al costo
ammortizzato che si sarebbe avuto alla stessa data nel caso in cui la perdita per riduzione di valore non fosse stata rilevata.
182 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
A.3 - Informativa sul fair value
La presente sezione comprende la disclosure sugli strumenti finanziari oggetto di riclassificazione da un portafoglio ad un altro, secondo le regole
previste dallo IAS 39, e l’informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 7.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti
consapevoli e indipendenti.
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all’importo esigibile a richiesta,
attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato più vantaggioso al quale
il Gruppo ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino,
operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di
mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento
finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di
mercato per le parti che lo compongono.
Qualora le quotazioni di mercato non risultino disponibili, il Gruppo ricorre a modelli valutativi (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente
accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull’attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della
volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena e costante consistenza.
Dette metodologie utilizzano input basati sui prezzi formatisi in transazioni recenti nello strumento oggetto di valutazione e/o prezzi/quotazioni di
strumenti aventi caratteristiche analoghe in termini di profilo di rischio.
Questi prezzi/quotazioni risultano, infatti, rilevanti al fine di determinare i parametri significativi, in termini di rischio credito, rischio liquidità e rischio
prezzo, dello strumento oggetto di valutazione.
Il riferimento a tali parametri “di mercato” consente di limitare la discrezionalità nella valutazione, garantendo al contempo la verificabilità del risultante
fair value.
Qualora, per uno o più fattori di rischio, non risulti possibile riferirsi a dati di mercato i modelli valutativi impiegati utilizzano come input stime basate su
dati storici.
A ulteriore garanzia dell’oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, il Gruppo pone in essere:
• processi di verifica indipendente del prezzo (Independent Price Verification o IPV);
• rettifiche di valore di vigilanza (Fair Value Adjustment o FVA).
I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi delle posizioni di negoziazione siano mensilmente verificati da unità di Risk
Management indipendenti dalle unità che assumono l’esposizione al rischio.
Tale verifica prevede la comparazione e l’adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti.
Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider,
attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione.
Detta valutazione include: l’eventuale “eseguibilità” della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti
finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall’infoprovider per ottenere il dato.
Il processo di verifica indipendente del prezzo è integrato dal calcolo di ulteriori rettifiche di valore di vigilanza (Fair Value Adjustment), riconosciute
anche a fini contabili per tenere conto dei rischi connessi sia alla scarsa liquidità delle posizioni sia ai modelli valutativi utilizzati.
A.3.1 Trasferimenti tra portafogli
Le modifiche allo IAS 39 ed all’IFRS 7 “Riclassificazione delle attività finanziarie” approvate dallo IASB nel 2008 permettono, successivamente
all’iscrizione iniziale, la riclassificazione di determinate attività finanziarie fuori dai portafogli “detenute per la negoziazione” e “disponibili per la
vendita”.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 183
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
In particolare, possono essere riclassificate:
• quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita che avrebbero soddisfatto la definizione prevista dai
principi contabili internazionali per il portafoglio crediti (se tali attività non fossero state classificate rispettivamente come detenute per la
negoziazione o disponibili per la vendita alla rilevazione iniziale) se l’entità ha l’intenzione e la capacità di possederle nel prevedibile futuro o
fino a scadenza;
• “solo in rare circostanze” quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione che al momento della loro iscrizione non soddisfacevano la
definizione di crediti.
Nella tabella seguente sono riportati, suddivisi in base alle tipologie di strumenti finanziari ed ai portafogli interessati, il valore di bilancio ed il fair
value al 31 dicembre 2010 delle attività oggetto di riclassificazione nel secondo semestre 2008 e nel primo semestre 2009. Sono inoltre riportate le
componenti reddituali relative a tali attività, distinguendo fra quelle che si sarebbero registrate se il trasferimento non fosse stato effettuato e quelle
effettivamente registrate, nel conto economico o nel patrimonio netto.
Tali componenti reddituali, al lordo delle imposte, sono ulteriormente distinte tra quelle “valutative”, comprensive di eventuali rettifiche di valore, e le
“altre”, comprensive degli interessi e degli utili/perdite da cessione generati dalle attività trasferite.
L’effetto netto che si sarebbe quindi rilevato a conto economico nel 2010 se non si fosse proceduto alle riclassificazioni sarebbe stato positivo per
998.230 migliaia di euro, mentre quello effettivamente rilevato è stato positivo per 591.306 migliaia di euro.
(migliaia di €)
A.3.1.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessiva
TIPOLOGIA
STRUMENTO
FINANZIARIO
(1)
PORTAFOGLIO
DI PROVENIENZA
(2)
PORTAFOGLIO
DI DESTINAZIONE
(3)
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
A. Titoli di debito
VALORE
CONTABILE AL
31.12.2010
(4)
COMPONENTI REDDITUALI
IN ASSENZA DEL
TRASFERIMENTO
(ANTE IMPOSTE)
FAIR VALUE
AL
31.12.2010
(5)
VALUTATIVE
(6)
13.284.262 12.415.173
ALTRE
(7)
VALUTATIVE
(8)
ALTRE
(9)
329.182
586.635
(26.941)
559.177
18.497
18.497
660
1.249
660
1.400
203.648
207.355
6.342
12.037
-
11.506
Crediti verso banche
4.675.721
4.694.807
285
176.678
(3.100)
202.940
Crediti verso clientela
7.933.976
7.056.361
315.451
369.811
(24.501)
318.396
Crediti verso banche
73.172
73.152
1
9.551
-
9.374
Crediti verso clientela
379.248
-
365.001
-
6.443
-
17.309
-
-
15.561
-
625.426
633.879
21.680
60.733
-
59.070
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Crediti verso banche
278.822
279.287
15.899
28.609
-
26.596
Crediti verso clientela
346.604
354.592
5.781
32.124
-
32.474
Crediti verso banche
-
-
-
-
-
-
Crediti verso clientela
-
-
-
-
-
-
13.909.688 13.049.052
350.862
647.368
(26.941)
618.247
B. Titoli di capitale
Attività finanziarie detenute Attività finanziarie
per la negoziazione
disponibili per la vendita
C. Finanziamenti
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
COMPONENTI
REDDITUALI REGISTRATE
NELL’ESERCIZIO
(ANTE IMPOSTE)
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
D. Quote di O.I.C.R.
Attività finanziarie detenute Attività finanziarie
per la negoziazione
disponibili per la vendita
Totale
Si precisa che i titoli di debito riclassificati nel portafoglio crediti verso clientela comprendono prodotti strutturati di credito (diversi dai contratti derivati
e dagli strumenti finanziari contenenti derivati incorporati) per un valore di bilancio a fine esercizio di 6.104.173 migliaia di euro.
184 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Si rende noto che nel corso dell’esercizio 2010 non si è proceduto ad alcuna ulteriore riclassificazione e pertanto la tavola A.3.1.2 “Attività finanziarie
riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima del trasferimento” nonché l’informativa di cui al punto A.3.1.4 “Tasso di interesse effettivo e
flussi finanziari attesi dalle attività riclassificate” non sono fornite.
A.3.1.3. Trasferimento di attività finanziarie detenute per la negoziazione
Nel corso del secondo semestre 2008 e del primo semestre 2009 in applicazione della previsione dell’art. 2 del citato Reg. CE 1004/2008 secondo il
quale “l’attuale crisi finanziaria è considerata come una di tali circostanze rare che possono giustificare l’uso di questa possibilità [di riclassificazione]
da parte delle società”, il Gruppo ha proceduto a riclassificare attività finanziarie detenute per la negoziazione costituite da prodotti strutturati di credito
(non derivati) ed altri titoli di debito emessi da Stati, enti pubblici, imprese ed istituzioni finanziarie ed Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bonds e
Pfandbriefe), diverse dai contratti derivati e dagli strumenti finanziari contenenti derivati incorporati.
A.3.2 Gerarchia del fair value
Il principio IFRS 7 prevede la classificazione degli strumenti oggetto di valutazione al fair value in funzione del grado di osservabilità degli input utilizzati
per il pricing.
Sono previsti, in particolare, tre livelli:
• Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi;
• Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili sul mercato;
• Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input
non osservabili sul mercato.
Le tabelle seguenti riportano pertanto la ripartizione dei portafogli di attività e passività finanziarie valutati al fair value in base ai menzionati livelli e le
variazioni annue intervenute rispettivamente nelle attività e passività della specie classificate di livello 3.
(migliaia di €)
A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value
ATTIVITÀ/PASSIVITÀ FINANZIARIE
MISURATE AL FAIR VALUE
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. Derivati di copertura
Totale
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Passività finanziarie valutate al fair value
3. Derivati di copertura
Totale
CONSISTENZE AL 31.12.2010
CONSISTENZE AL 31.12.2009
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
32.622.072
16.281.851
34.542.540
416
83.446.879
12.980.446
1.091
12.981.537
86.116.427
9.484.236
15.252.294
11.367.544
122.220.501
97.446.943
1.216.810
9.679.759
108.343.512
3.812.903
1.311.769
5.308.356
239
10.433.267
3.671.747
51.079
3.722.826
40.685.267
8.883.431
20.598.846
196.252
70.363.796
14.813.614
49.661
14.863.275
90.037.265
5.594.560
9.065.775
11.464.852
116.162.452
96.632.056
1.560.578
9.859.787
108.052.421
3.171.569
541.694
5.059.334
1.006
8.773.603
2.599.545
51.897
9.499
2.660.941
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 185
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte A - Politiche contabili (SEGUE)
(migliaia di €)
A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value (livello 3)
MOVIMENTI DEL 2010
ATTIVITÀ FINANZIARIE
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1 Acquisti
2.2 Profitti imputati a
2.2.1 Conto Economico
- di cui Plusvalenze
2.2.2 Patrimonio netto
2.3 Trasferimenti da altri livelli
2.4 Altre variazioni in aumento
3. Diminuzioni
3.1 Vendite
3.2 Rimborsi
3.3 Perdite imputate a:
3.3.1 Conto Economico
- di cui Minusvalenze
3.3.2 Patrimonio netto
3.4 Trasferimenti ad altri livelli
3.5 Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali
DETENUTE PER LA
NEGOZIAZIONE
VALUTATE AL
FAIR VALUE
DISPONIBILI PER
LA VENDITA
DI COPERTURA
3.171.569
10.761.125
7.877.912
885.422
885.422
859.107
X
1.979.542
18.249
10.119.791
6.623.716
403.957
831.599
831.599
822.294
X
2.065.614
194.905
3.812.903
541.694
1.381.652
15.000
41.434
41.434
X
1.103.447
221.771
611.577
12.033
132.520
11.259
11.259
X
455.104
661
1.311.769
5.059.334
2.178.950
1.303.420
122.269
50.194
39.365
72.075
448.084
305.177
1.929.928
1.262.737
119.193
163.024
68.740
37.683
94.284
286.213
98.761
5.308.356
1.006
602
602
602
602
1.369
1.032
337
239
(migliaia di €)
A.3.2.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value (livello 3)
MOVIMENTI DEL 2010
PASSIVITÀ FINANZIARIE
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1 Emissioni
2.2 Perdite imputate a:
2.2.1 Conto Economico
- di cui Minusvalenze
2.2.2 Patrimonio netto
2.3 Trasferimenti da altri livelli
2.4 Altre variazioni in aumento
3. Diminuzioni
3.1 Rimborsi
3.2 Riacquisti
3.3 Profitti imputati a:
3.3.1 Conto Economico
- di cui Plusvalenze
3.3.2 Patrimonio netto
3.4 Trasferimenti ad altri livelli
3.5 Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali
186 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
DETENUTE PER
LA NEGOZIAZIONE
VALUTATE AL
FAIR VALUE
DI COPERTURA
2.599.545
5.343.796
1.320.021
915.797
915.797
724.957
X
1.997.541
1.110.437
4.271.594
351.922
251.457
968.542
968.542
968.542
X
2.620.765
78.908
3.671.747
51.897
989
X
989
1.807
X
1.807
51.079
9.499
9.499
9.499
-
I parametri non osservabili sui mercati utilizzati per la valutazione degli strumenti allocati al Livello 3 (già oggetto di aggiustamenti di FV ad apprezzare i
limiti delle stime) si riferiscono a:
(i) la determinazione del livello di merito creditizio del debitore o degli underlying portfolios ove riferiti ad esposizioni di tipo ABS;
(ii) le assunzioni (distribuzione dei flussi finanziari, sommatoria delle parti) contenute nei modelli utilizzati a misurare gli investimenti Equity ed OICR;
(iii) i parametri di volatilità, di correlazione ed agli spread creditizi utilizzati a misurare alcune tipologie di structured derivatives.
La sensitivity ad una variazione dei suddetti fattori di rischio si riferisce/collega principalmente ai parametri utilizzati a stimare il merito creditizio degli
strumenti.
A.3.3 Informativa sul c.d. “day one profit/loss”
Il valore di iscrizione in bilancio degli strumenti finanziari è pari al loro fair value alla medesima data.
Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli al fair value rilevato a conto economico, il fair value alla data di iscrizione è normalmente assunto
pari all’importo incassato o corrisposto.
Nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione (si vedano cap. 1 e 14 della precedente Parte A.2) e degli strumenti valutati al fair value (si vedano
cap. 5 e 15 della precedente Parte A.2), l’eventuale differenza rispetto all’importo incassato o corrisposto è iscritta a conto economico nelle voci di
pertinenza.
L’utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi precedentemente descritti di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e le rettifiche di valore a
fronte del rischio modello assicurano che l’ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall’utilizzo di parametri valutativi non osservabili.
In particolare, la quantificazione delle rettifiche di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto
che si riferisce all’utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico bensì a rettifica del valore di stato patrimoniale di tali
strumenti.
L’iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente,
del venir meno delle menzionate rettifiche.
Si segnala che il saldo delle rettifiche di valore a fronte del rischio modello si è modificato da 144.674 migliaia di euro al 31 dicembre 2009 a
148.146 migliaia di euro al 31 dicembre 2010.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 187
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato
Attivo
Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10
Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Voce 20
Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30
Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita
Voce 40
Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Voce 50
Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60
Sezione 7 - Crediti verso la clientela - Voce 70
Sezione 8 - Derivati di copertura - Voce 80
Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie
oggetto di copertura generica - Voce 90
Sezione 10 - Le partecipazioni - Voce 100
Sezione 11 - Riserve tecniche a carico dei riassicuratori
Voce 110
Sezione 12 - Attività materiali - Voce 120
Sezione 13 - Attività immateriali - Voce 130
Sezione 14 - Le attività fiscali e le passività fiscali Voce 140 dell’attivo e voce 80 del passivo
Sezione 15 - Attività non correnti e gruppi di attività in via
di dismissione e passività associate - Voce 150
dell’Attivo e voce 90 del Passivo
Sezione 16 - Altre attività - Voce 160
190
190
Passivo
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
223
223
224
225
226
227
228
1
2
3
4
5
6
7
-
Sezione 8 Sezione 9 Sezione 10 Sezione 11 Sezione 12
Sezione 13
Sezione 14
Sezione 15
-
Sezione 16 -
Debiti verso banche - Voce 10
Debiti verso clientela - Voce 20
Titoli in circolazione - Voce 30
Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40
Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50
Derivati di copertura - Voce 60
Adeguamento di valore delle passività finanziarie
oggetto di copertura generica - Voce 70
Passività fiscali - Voce 80
Passività associate ed attività in via di dismissione
Voce 90
Altre passività - Voce 100
Trattamento di fine rapporto del personale
Voce 110
Fondi per rischi e oneri - Voce 120
Riserve tecniche - Voce 130
Azioni rimborsabili - Voce 150
Patrimonio del gruppo - Voci 140, 170, 180,
190, 200 e 220
Patrimonio di pertinenza di terzi - Voce 210
Altre informazioni
190
192
194
195
196
198
200
201
202
206
207
209
218
221
222
229
229
229
230
231
231
234
234
234
237
238
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 189
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato
Attivo
Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10
Al 31 dicembre 2010 la voce Cassa e disponibilità liquide ammonta a 6.414 milioni, in forte diminuzione (-5.573 milioni, -46%) rispetto a fine 2009
(11.987 milioni). Il decremento è attribuibile alla sottovoce “b) Depositi liberi presso Banche Centrali” che passa da un ammontare di 7.979 milioni di
fine 2009 ad un ammontare pari a 2.477 milioni al 31 dicembre 2010 (-5.502 milioni, -69%).
(migliaia di €)
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
CONSISTENZE AL
a) Cassa
b) Depositi liberi presso Banche Centrali
Totale
31.12.2010
31.12.2009
3.937.129
2.476.968
6.414.097
4.007.990
7.978.807
11.986.797
Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20
Al 31 dicembre 2010 le Attività finanziarie detenute per la negoziazione ammontano a 122.551 milioni, presentando una contrazione di 11.343
milioni (-8%) rispetto al dato del 2009 (133.894 milioni).
Tale contrazione è da imputarsi principalmente alle attività per cassa che passano da 58.808 milioni del 2009 a 47.792 milioni del 2010, registrando
una diminuzione di 11.016 milioni (-19%).
Nell’ambito delle attività per cassa la flessione è data:
• dalla diminuzione dei titoli di debito (-9.815 milioni, -24%) che passano da 40.176 milioni nel 2009 a 30.361 milioni nel 2010;
• dalla diminuzione dei titoli di capitale (-222 milioni, -3%) che passano da 6.655 milioni nel 2009 a 6.433 milioni nel 2010;
• dalle diminuzione delle quote di O.I.C.R (-110 milioni, -4%) che passano da 2.577 milioni nel 2009 a 2.467 milioni nel 2010;
• dalla diminuzione dei finanziamenti (-869 milioni, -9%) che passano da 9.399 nel 2009 a 8.530 nel 2010.
Gli strumenti derivati segnano una lieve diminuzione (-326 milioni) passando da 75.086 milioni di fine 2009 a 74.760 milioni di fine 2010. In dettaglio
le variazioni sono riferite a:
• banche per -5.118 milioni (-10%);
• clientela per +4.792 milioni (+22%).
190 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
(migliaia di €)
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
CONSISTENZE AL 31.12.2010
VOCI/VALORI
A) Attività per cassa
1. Titoli di debito
1.1 titoli strutturati
1.2 altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
4.1 pronti contro termine attivi
4.2 altri
Totale (A)
B) Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
1.1 di negoziazione
1.2 connessi con la fair value option
1.3 altri
2. Derivati creditizi
2.1 di negoziazione
2.2 connessi con la fair value option
2.3 altri
Totale (B)
Totale (A+B)
Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3
CONSISTENZE AL 31.12.2009
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
21.203.099
142.234
21.060.865
6.387.998
2.464.343
272
272
30.055.712
7.948.732
1.313.130
6.635.602
18.118
516
8.530.157
8.350.058
180.099
16.497.523
1.209.241
652.408
556.833
26.892
2.150
1.238.283
27.690.423
124.338
27.566.085
6.498.170
2.291.463
523
523
36.480.579
11.615.324
685.853
10.929.471
128.047
88.204
9.397.425
9.324.465
72.960
21.229.000
870.533
51
870.482
28.732
197.467
1.478
1.478
1.098.210
2.430.380
2.428.461
1.919
135.980
135.980
2.566.360
32.622.072
67.268.098
66.186.923
177.685
903.490
2.350.806
2.342.783
8.023
69.618.904
86.116.427
1.113.202
1.042.271
6.213
64.718
1.461.418
1.434.501
26.917
2.574.620
3.812.903
3.898.930
3.895.869
3.061
305.758
305.758
4.204.688
40.685.267
65.535.644
65.286.122
230.331
19.191
3.272.621
3.259.994
12.623
4
68.808.265
90.037.265
1.122.336
1.105.661
4.228
12.447
951.023
949.151
1.872
2.073.359
3.171.569
122.551.402
133.894.101
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla Parte A - Politiche contabili A.3 Informativa sul fair value.
(migliaia di €)
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale A
B. Strumenti derivati
a) Banche
- fair value
b) Clientela
- fair value
Totale B
Totale (A+B)
31.12.2010
31.12.2009
30.361.072
9.735.482
10.110.814
6.543.135
3.971.641
6.433.008
654.240
5.778.768
157.618
123.780
5.495.818
1.552
2.467.009
8.530.429
81.706
1.683.381
6.765.342
47.791.518
40.176.280
14.574.223
9.543.944
10.800.723
5.257.390
6.654.949
1.159.197
5.495.752
259.527
177.072
5.043.217
15.936
2.577.134
9.399.426
60.964
5.711.690
3.626.772
58.807.789
48.348.250
48.348.250
26.411.634
26.411.634
74.759.884
122.551.402
53.466.292
53.466.292
21.620.020
21.620.020
75.086.312
133.894.101
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 191
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
(migliaia di €)
2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
TITOLI DI DEBITO TITOLI DI CAPITALE
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Variazioni positive di fair value
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Trasferimenti ad altri portafogli
C.5 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
40.176.280
511.766.135
508.016.615
1.397.827
2.351.693
521.581.343
502.200.296
13.698.289
1.403.131
4.279.627
30.361.072
6.654.949
148.703.161
145.025.800
706.168
2.971.193
148.925.102
145.279.089
985
1.187.475
2.457.553
6.433.008
QUOTE DI O.I.C.R
FINANZIAMENTI
TOTALE
2.577.134
52.244.953
51.833.777
123.572
287.604
52.355.078
51.961.412
7.528
45.380
340.758
2.467.009
9.399.426
502.513.323
502.273.336
2.389
237.598
503.382.320
5.217.571
497.926.298
2.209
236.242
8.530.429
58.807.789
1.215.227.572
1.207.149.528
2.229.956
5.848.088
1.226.243.843
704.658.368
511.633.100
2.638.195
7.314.180
47.791.518
Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30
Al 31 dicembre 2010 le Attività finanziarie valutate al fair value ammontano a 27.078 milioni, in aumento (+12.058 milioni, +80%) rispetto ai
15.020 milioni di fine 2009.
L’incremento è da ascrivere ai titoli di debito (+12.431 milioni, +104%) cui si contrappone una marginale flessione (-457 milioni, -18%) dei
finanziamenti.
La classificazione di investimenti al portafoglio in esame è operata al fine di ridurre i disallineamenti contabili connessi all’utilizzo di strumenti misurati
(con spostamenti di fair value) a conto economico al fine di gestirne il profilo di rischio.
(migliaia di €)
3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
CONSISTENZE AL 31.12.2010
VOCI/VALORI
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
4.1 Strutturati
4.2 Altri
Totale
Costo
CONSISTENZE AL 31.12.2009
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
16.206.713
2.515
16.204.198
14.616
60.522
16.281.851
15.958.635
7.422.752
16.399
7.406.353
11
2.061.473
2.029
2.059.444
9.484.236
9.822.740
706.935
86.306
620.629
35.829
554.005
15.000
15.000
1.311.769
1.241.968
8.394.984
22.066
8.372.918
18.068
470.379
8.883.431
8.990.950
3.067.522
3.067.522
14.494
2.512.544
37.502
2.475.042
5.594.560
5.230.127
442.530
319
442.211
33.726
44.118
21.320
21.320
541.694
761.268
Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3
27.077.856
15.019.685
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla Parte A - Politiche contabili A.3 Informativa sul fair value.
192 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
(migliaia di €)
3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
31.12.2010
31.12.2009
24.336.400
13.386.829
366.096
9.390.047
1.193.428
50.456
14.915
35.541
18
35.430
93
614.527
2.076.473
1.692.821
9.089
221.045
153.518
27.077.856
11.905.036
6.066.169
550.055
4.496.549
792.263
51.794
18.373
33.421
17
11
33.321
72
528.991
2.533.864
2.039.791
18.381
276.813
198.879
15.019.685
(migliaia di €)
3.3 Attività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
TITOLI DI DEBITO TITOLI DI CAPITALE
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Variazioni positive di fair value
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
11.905.036
20.425.418
19.327.676
261.444
836.298
7.994.054
6.043.976
1.143.926
224.990
581.162
24.336.400
51.794
22.150
19.525
2.585
40
23.488
17.918
3.054
1.000
1.516
50.456
QUOTE DI O.I.C.R
FINANZIAMENTI
TOTALE
528.991
728.069
493.499
25.492
209.078
642.533
418.140
192.623
6.542
25.228
614.527
2.533.864
168.483
3
43.017
125.463
625.874
457.308
20.845
147.721
2.076.473
15.019.685
21.344.120
19.840.703
332.538
1.170.879
9.285.949
6.480.034
1.796.911
253.377
755.627
27.077.856
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 193
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40
Al 31 dicembre 2010 le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono pari a 55.103 milioni, in aumento del 59% (+20.379 milioni) sul dato
del 31 dicembre 2009 (34.724 milioni). In particolare la sottovoce “1. Titoli di debito,” che concorre alla formazione del totale della voce 40 per il 93%
(86% nel 2009), è aumentata di 21.430 milioni, passando da 29.772 milioni di esistenze iniziali a 51.202 milioni di rimanenze finali.
(migliaia di €)
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
CONSISTENZE AL 31.12.2010
VOCI/VALORI
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
2.1 Valutati al fair value
2.2 Valutati al costo
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale
CONSISTENZE AL 31.12.2009
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
33.774.791
58.797
33.715.994
570.631
570.631
197.118
34.542.540
14.784.264
354.271
14.429.993
121.516
121.516
258.479
88.035
15.252.294
2.643.018
904.881
1.738.137
1.648.356
747.030
901.326
1.016.982
5.308.356
18.869.126
48.655
18.820.471
1.404.392
1.404.392
325.328
20.598.846
8.394.258
3.427
8.390.831
207.508
207.508
368.814
95.195
9.065.775
2.508.679
419.407
2.089.272
1.609.292
732.731
876.561
941.363
5.059.334
Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3
55.103.190
34.723.955
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla Parte A - Politiche contabili A.3 Informativa sul fair value.
(migliaia di €)
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
31.12.2010
31.12.2009
51.202.073
38.785.166
501.485
6.972.006
4.943.416
2.340.503
655.100
1.685.403
51.850
560.735
1.070.444
2.374
1.472.579
88.035
59.977
28.058
55.103.190
29.772.063
21.499.145
420.785
4.404.493
3.447.640
3.221.192
612.035
2.609.157
889.173
544.992
1.167.814
7.178
1.635.505
95.195
60.253
34.942
34.723.955
I titoli di capitale emessi da soggetti classificati a sofferenza o ad incaglio sono di importo non significativo.
(migliaia di €)
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita: oggetto di copertura specifica
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di prezzo
c) rischio di cambio
d) rischio di credito
e) più rischi
2. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di tasso di cambio
c) altro
Totale
194 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
31.12.2010
31.12.2009
23.850.434
23.843.888
6.546
23.850.434
8.230.831
8.230.824
7
484.249
146.019
338.230
8.715.080
(migliaia di €)
4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
TITOLI DI DEBITO TITOLI DI CAPITALE
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Variazioni positive di fair value
B.3 Riprese di valore
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
B.4 Trasferimenti da altri portafogli
- Attività finanziarie detenute per la negoziazione
- Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
B.5 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Svalutazioni da deterioramento
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
C.5 Trasferimenti ad altri portafogli
C.6 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
29.772.063
140.130.046
137.899.532
654.176
3.739
3.739
41.492
41.492
1.531.107
118.700.036
5.681.525
111.066.449
1.309.171
12.817
12.817
630.074
51.202.073
3.221.192
454.273
205.138
103.777
X
X
145.358
1.334.962
1.069.929
3.202
78.064
72.287
72.287
111.480
2.340.503
QUOTE DI O.I.C.R
FINANZIAMENTI
TOTALE
1.635.505
757.876
488.358
14.874
966
924
42
X
253.678
920.802
575.595
11.775
5.161
60.511
60.511
267.760
1.472.579
95.195
4
4
7.164
5.334
1.741
89
88.035
34.723.955
141.342.199
138.593.028
772.827
4.705
4.663
42
41.492
41.492
1.930.147
120.962.964
7.327.049
111.086.760
1.394.137
145.615
145.615
1.009.403
55.103.190
Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50
Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono passate da 10.662 milioni del 2009 a 10.004 milioni del 2010, con una diminuzione di
658 milioni (-6%).
(migliaia di €)
5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica
CONSISTENZE AL 31.12.2010
1. Titoli di debito
- strutturati
- altri
2. Finanziamenti
CONSISTENZE AL 31.12.2009
FAIR VALUE
VALORE DI
BILANCIO
LIVELLO 1
LIVELLO 2
10.003.718
42.579
9.961.139
-
7.630.833
7.630.833
-
1.689.632
138
1.689.494
-
Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3
FAIR VALUE
LIVELLO 3
VALORE DI
BILANCIO
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
755.378
755.378
-
10.662.472
10.662.472
-
7.462.241
7.462.241
-
2.972.934
2.972.934
-
369.236
369.236
-
10.075.843
10.804.411
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla Parte A - Politiche contabili A.3 Informativa sul fair value.
(migliaia di €)
5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
Totale fair value
31.12.2010
31.12.2009
10.003.718
8.040.201
180.805
895.276
887.436
10.003.718
10.075.843
10.662.472
8.233.735
198.167
1.374.349
856.221
10.662.472
10.804.411
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 195
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica
Non vi sono attività detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica.
(migliaia di €)
5.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Riprese di valore
B.3 Trasferimenti da altri portafogli
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rimborsi
C.3 Rettifiche di valore
C.4 Trasferimenti ad altri portafogli
C.5 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
TITOLI DI DEBITO
FINANZIAMENTI
TOTALE
10.662.472
7.467.718
6.754.691
17
713.010
8.126.472
81.160
7.679.730
31.379
41.492
292.711
10.003.718
-
10.662.472
7.467.718
6.754.691
17
713.010
8.126.472
81.160
7.679.730
31.379
41.492
292.711
10.003.718
Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60
Al 31 dicembre 2010 i Crediti verso banche ammontano a 70.215 milioni, presentando una contrazione di 8.054 milioni (-10%) rispetto al dato del
2009 (78.269 milioni).
La riduzione della voce crediti verso banche è imputabile:
• ad una variazione negativa dei crediti verso banche centrali per 1.352 milioni (-9%);
• ad una variazione negativa dei crediti verso banche di 6.702 milioni (-11%).
Al 31 dicembre 2010 la posizione interbancaria netta risulta pari a -41.520 milioni, a fine anno 2009 l’interbancario netto ammontava a -28.531 milioni.
(milioni di €)
Crediti e debiti verso banche
CONSISTENZE AL
Crediti verso banche
Debiti verso banche
Differenza (saldo passivo)
196 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
VARIAZIONE
31.12.2010
31.12.2009
ASSOLUTA
%
70.215
(111.735)
(41.520)
78.269
(106.800)
(28.531)
(8.054)
(4.935)
(12.989)
-10,3%
4,6%
45,5%
(migliaia di €)
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
A. Crediti verso Banche Centrali
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria
3. Pronti contro termine attivi
4. Altri
B. Crediti verso banche
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
3. Altri finanziamenti
3.1 Pronti contro termine
3.2 Leasing finanziario
3.3 Altri
4. Titoli di debito
4.1 Titoli strutturati
4.2 Altri titoli di debito
Totale valore di bilancio
Totale fair value
Totale attività deteriorate
31.12.2010
31.12.2009
13.559.497
980.444
10.638.611
627.952
1.312.490
56.655.955
17.883.245
4.471.049
27.841.283
19.585.436
7.336
8.248.511
6.460.378
72.835
6.387.543
70.215.452
70.376.462
14.911.464
297.318
13.033.177
464.208
1.116.761
63.357.973
16.754.153
9.927.313
24.180.803
14.989.550
2.524
9.188.729
12.495.704
12.495.704
78.269.437
78.385.338
490.585
443.817
(migliaia di €)
6.2 Crediti verso banche: oggetto di copertura specifica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) rischio di credito
d) più rischi
2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) tasso di interesse
b) tasso di cambio
c) altro
Totale
31.12.2010
31.12.2009
396.908
396.908
22.460
22.272
188
419.368
757
757
70.914
61.829
9.085
71.671
(migliaia di €)
6.3 Leasing finanziario
CONSISTENZE AL 31.12.2010
INFORMAZIONI DA PARTE DEL LOCATORE
Crediti per locazione finanziaria:
Fino a 12 mesi
Da 1 a 5 anni
Oltre 5 anni
Valore totale dell’investimento lordo/netto
di cui: Valori residui non garantiti spettanti al locatore
Meno: utili finanziari differiti
Valore attuale dei crediti per pagamenti minimi dovuti (investimento netto nel leasing)
CONSISTENZE AL 31.12.2009
PAGAMENTI
MINIMI
VALORE ATTUALE
DEI PAGAMENTI
MINIMI
PAGAMENTI
MINIMI
VALORE ATTUALE
DEI PAGAMENTI
MINIMI
1.850
6.188
3.951
11.989
848
(4.653)
7.336
1.689
3.512
2.135
7.336
844
X
7.336
1.553
5.452
402
7.407
830
(4.883)
2.524
1.157
1.103
264
2.524
825
X
2.524
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 197
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
Sezione 7 - Crediti verso la clientela - Voce 70
Al 31 dicembre 2010 i Crediti verso la clientela ammontano a 555.653 milioni, presentando una contrazione di 9.333 milioni (-2%) rispetto
all’esercizio precedente (564.986 milioni).
Tale contrazione riviene principalmente dai finanziamenti che ammontano a fine 2010 a 540.121 milioni rispetto ai 549.815 milioni di fine 2009
(-9.694 milioni pari a -2%).
(milioni di €)
Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
CONSISTENZE AL 31.12.2010
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Titoli di debito:
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri emittenti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
2. Finanziamenti verso:
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
Totale
CONSISTENZE AL 31.12.2009
VARIAZIONE
BONIS
DETERIORATE
TOTALE
BONIS
DETERIORATE
TOTALE
BONIS
DETERIORATE
TOTALE
15.183
3.698
472
11.013
7.028
2.838
453
694
503.041
10.282
15.985
476.774
282.372
28.683
1.221
164.498
518.224
349
349
147
75
127
37.080
10
132
36.938
27.503
874
23
8.538
37.429
15.532
3.698
472
11.362
7.175
2.913
453
821
540.121
10.292
16.117
513.712
309.875
29.557
1.244
173.036
555.653
14.968
1.881
207
12.880
1.182
11.256
195
247
518.969
10.529
14.387
494.053
289.504
39.860
1.942
162.747
533.937
202
202
7
191
4
30.847
11
111
30.725
22.639
935
36
7.115
31.049
15.170
1.881
207
13.082
1.189
11.447
195
251
549.816
10.540
14.498
524.778
312.143
40.795
1.978
169.862
564.986
215
1.817
265
(1.867)
5.846
(8.418)
258
447
(15.928)
(247)
1.598
(17.279)
(7.132)
(11.177)
(721)
1.751
(15.713)
147
147
140
(116)
123
6.233
(1)
21
6.213
4.864
(61)
(13)
1.423
6.380
362
1.817
265
(1.720)
5.986
(8.534)
258
570
(9.695)
(248)
1.619
(11.066)
(2.268)
(11.238)
(734)
3.174
(9.333)
(migliaia di €)
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
CONSISTENZE AL
31.12.2010
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Conti correnti
2. Pronti contro termine attivi
3. Mutui
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto
5. Leasing finanziario
6. Factoring
7. Altre operazioni
8. Titoli di debito
8.1 Titoli strutturati
8.2 Altri titoli di debito
Totale valore di bilancio
Totale fair value
Totale valore di bilancio Bonis e Deteriorate
31.12.2009
BONIS
DETERIORATE
BONIS
DETERIORATE
52.489.229
9.564.031
180.418.816
19.679.720
29.922.535
9.454.702
201.512.151
15.183.037
4.416.755
10.766.282
518.224.221
529.542.185
7.326.698
13.734.424
549.739
3.280.457
314.024
11.874.897
348.900
146.830
202.070
37.429.139
37.390.446
52.337.846
15.949.212
193.943.047
18.826.947
30.807.378
8.587.291
198.516.726
14.968.410
3.946.322
11.022.088
533.936.857
545.159.619
6.494.393
13.330
10.876.194
438.051
2.906.489
190.343
9.928.502
201.856
3.682
198.174
31.049.158
31.049.158
555.653.360
564.986.015
La sottovoce “7. Altre operazioni” comprende tra le voci significative:
• 33.558 milioni per operazioni in pool;
• 14.914 milioni per finanziamenti a clientela per anticipi all’import/export;
• 14.535 milioni per finanziamenti a clientela ordinaria per anticipi;
• 14.082 milioni per operazioni di danaro caldo;
• 60.586 milioni per altre sovvenzioni non in conto corrente.
Le sottovoci “7. Altre operazioni” e “8.2 Altri titoli di debito” comprendono rispettivamente 525 milioni e 431 milioni di attività derivanti dalle operazioni di cartolarizzazione “Trevi Finance”, “Trevi Finance 2” e “Trevi
Finance 3”, per le quali le attività sottostanti non sono state riprese in carico in quanto si tratta di operazioni precedenti al 1° gennaio 2002.
I titoli di cui alla sottovoce “8.2 Altri titoli di debito” sono inoltre parzialmente assistiti da garanzia costituita da un titolo di Stato italiano per 180 milioni.
Le attività sottostanti a tali cartolarizzazioni sono costituite da crediti in sofferenza, il cui valore di bilancio al 31 dicembre 2010 è pari a 870 milioni a fronte di un ammontare nominale di 4.165 milioni.
198 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
(migliaia di €)
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
CONSISTENZE AL 31.12.2010
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Titoli di debito:
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri emittenti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
2. Finanziamenti verso:
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
Totale
BONIS
15.183.036
3.697.985
472.006
11.013.045
7.028.413
2.837.751
453.423
693.458
503.041.185
10.282.138
15.984.708
476.774.339
282.371.856
28.682.891
1.220.969
164.498.623
518.224.221
Totale Bonis e Deteriorate
CONSISTENZE AL 31.12.2009
DETERIORATE
348.900
64
348.836
146.852
74.600
127.384
37.080.239
9.604
132.551
36.938.084
27.502.805
873.756
23.282
8.538.241
37.429.139
BONIS
DETERIORATE
14.968.410
1.880.475
207.463
12.880.472
1.181.531
11.256.383
195.493
247.065
518.968.447
10.528.424
14.387.283
494.052.740
289.503.426
39.860.374
1.942.022
162.746.918
533.936.857
201.856
201.856
7.100
191.074
3.682
30.847.302
11.446
110.954
30.724.902
22.638.692
934.760
36.198
7.115.252
31.049.158
555.653.360
564.986.015
Per ulteriori informazioni si rinvia alla Relazione sulla gestione e all’apposito capitolo “La qualità del credito” contenuto nella Parte E - Informazioni sui
rischi e sulle relative politiche di copertura.
(migliaia di €)
7.3 Crediti verso clientela: oggetto di copertura specifica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
31.12.2010
31.12.2009
1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) rischio di credito
d) più rischi
2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di tasso di cambio
c) altro
Totale
1.185.682
1.176.442
9.240
73.136
43.756
29.380
1.258.818
1.205.063
440.684
1.897
762.482
332.642
41.091
291.551
1.537.705
Il Gruppo ha in essere coperture generiche dei flussi finanziari di crediti per complessivi 17.521 milioni di nominale.
7.4 Leasing finanziario
(migliaia di €)
CONSISTENZE AL 31.12.2010
INFORMAZIONI DA PARTE DEL LOCATORE
Crediti per locazione finanziaria:
Fino a 12 mesi
Da 1 a 5 anni
Oltre 5 anni
Valore totale dell’investimento lordo/netto
di cui: Valori residui non garantiti spettanti al locatore
Meno: utili finanziari differiti
Valore attuale dei crediti per pagamenti minimi dovuti (investimento netto nel leasing)
CONSISTENZE AL 31.12.2009
PAGAMENTI
MINIMI
VALORE ATTUALE
DEI PAGAMENTI
MINIMI
PAGAMENTI
MINIMI
VALORE ATTUALE
DEI PAGAMENTI
MINIMI
7.837.529
15.840.747
15.252.636
38.930.912
4.567.271
(5.727.920)
33.202.992
6.778.964
13.360.554
13.063.474
33.202.992
4.628.378
X
33.202.992
10.319.850
15.934.366
13.447.859
39.702.075
4.525.806
(5.988.208)
33.713.867
9.163.609
13.304.145
11.246.113
33.713.867
4.505.075
X
33.713.867
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 199
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
Sezione 8 - Derivati di copertura - Voce 80
(migliaia di €)
8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli
CONSISTENZE AL 31.12.2010
CONSISTENZE AL 31.12.2009
FAIR VALUE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
416
416
416
11.364.521
7.622.913
3.741.608
3.023
3.023
11.367.544
A. Derivati finanziari
1) Fair value
2) Flussi finanziari
3) Investimenti esteri
B. Derivati creditizi
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale
Totale Livello1, Livello 2 e Livello 3
FAIR VALUE
VALORE
NOZIONALE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
- 120.575.418
- 72.513.626
- 48.061.792
239
470.238
239
470.238
239 121.045.656
196.252
196.252
196.252
11.464.730
7.642.763
3.821.967
122
122
11.464.852
LIVELLO 3
LIVELLO 3
VALORE
NOZIONALE
1.006 118.237.667
1.006 29.991.412
- 88.246.255
202.000
202.000
1.006 118.439.667
11.368.199
11.662.110
(migliaia di €)
8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura (valore di bilancio)
CONSISTENZE AL 31.12.2010
FAIR VALUE
FLUSSI FINANZIARI
SPECIFICA
OPERAZIONI/TIPO DI COPERTURA
1. Attività finanziarie disponibili
perla vendita
2. Crediti
3. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
4. Portafoglio
5. Altre operazioni
Totale attività
1. Passività finanziarie
2. Portafoglio
Totale passività
1. Transazioni attese
2. Portafoglio di attività e
passivitàfinanziarie
RISCHIO DI
TASSO
RISCHIO DI
CAMBIO
RISCHIO DI
CREDITO
RISCHIO DI
PREZZO
PIÙ
RISCHI
GENERICA
SPECIFICA
GENERICA
INVESTIM.
ESTERI
9.345
654
-
3.023
X
-
X
X
-
X
X
X
X
X
X
9.999
346.379
346.379
X
X
58.405
58.405
X
X
3.023
X
X
X
X
X
X
117.687
117.687
X
X
167.592
X
167.592
X
6.923.506
6.923.506
X
X
-
X
1.561.207
X
1.561.207
X
2.180.401
2.180.401
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
X
-
-
200 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica Voce 90
(migliaia di €)
9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti
CONSISTENZE AL
ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ COPERTE / VALORI
31.12.2010
31.12.2009
1. Adeguamento positivo
1.1 di specifici portafogli:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
1.2 complessivo
2. Adeguamento negativo
2.1 di specifici portafogli:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
2.2 complessivo
Totale
2.286.876
353.739
353.739
1.933.137
38.820
23.325
23.325
15.495
2.248.056
2.146.258
267.349
267.349
1.878.909
22.807
2.263
2.263
20.544
2.123.451
(migliaia di €)
9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse
CONSISTENZE AL
1. Crediti
2. Attività disponibili per la vendita
3. Portafoglio
Totale
31.12.2010
31.12.2009
3.025.955
31.869.620
34.895.575
35.736.760
29.467.630
65.204.390
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 201
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
Sezione 10 - Le partecipazioni - Voce 100
Le partecipazioni, che a fine 2009 ammontavano a 3.866 milioni, a fine 2010 presentano un saldo pari a 3.963 milioni, con un incremento di 97 milioni.
10.1 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto (valutate al patrimonio netto) e in società sottoposte ad influenza
notevole: informazioni sui rapporti partecipativi
TIPO DI
RAPPORTO
DENOMINAZIONE
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI(2)
QUOTA %
SEDE
IMPRESA PARTECIPANTE
VIENNA
ZAGABRIA
8
8
DINERS CLUB CEE HOLDING AG
ZAGREBACKA BANKA DD
33,33
49,00
ZAGABRIA
TRAUN
MILANO
INNSBRUCK
8
8
8
8
49,00
49,00
49,00
37,53
9,85
30,67
28,01
8,02
11,83
53,19
38,80
49,00
33,33
30,00
50,00
50,00
25,00
39,79
50,00
32,00
20,00
50,00
49,00
40,00
3
4
5
6
IMPRESE VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO
AIRPLUS AIR TRAVEL CARD VERTRIEBSGESELLSCHAFT M.B.H.
ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJE
DOBROVOLJNIM
ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJIE OBVEZNIM
ANGER MACHINING GMBH
AVIVA S.P.A.
BANK FUR TIROL UND VORARLBERG AKTIENGESELLSCHAFT
7
8
BANQUE DE COMMERCE ET DE PLACEMENTS SA
GINEVRA
BKS BANK AG (EHEM.BANK FUR KARNTEN UND STEIERMARK AG) KLAGENFURT
1
2
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
(1)
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
VIENNA
DELAWARE
MILANO
ROMA
NAPOLI
NICOSIA
MILANO
MILANO
ROMA
ROMA
MILANO
VIENNA
ROMA
KLAGENFURT
MILANO
GERASDORF
8
1
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
8
ZAGREBACKA BANKA DD
EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG
UNICREDIT S.P.A.
CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
YAPI VE KREDI BANKASI AS
CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
BANK PEKAO SA
UNICREDIT S.P.A.
UNICREDIT S.P.A.
QUERCIA SOFTWARE S.P.A.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT S.P.A.
UNICREDIT S.P.A.
FONDO SIGMA(5)
UNICREDIT S.P.A.
UNICREDIT S.P.A.
EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG
UNICREDIT S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
UNICREDIT S.P.A.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
8
8
8
BANK PEKAO SA
UNICREDIT S.P.A.
EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG
34,44
8,66
49,00
28
29
30
31
VARSAVIA
MILANO
MONACO DI
BAVIERA
ZAGABRIA
VIENNA
ROMA
WILMINGTON
8
8
8
8
75,00
25,00
41,01
49,00
25,00
32 OBERBANK AG
LINZ
8
VIENNA
VIENNA
8
8
35 OSTERREICHISCHE HOTEL- UND TOURISMUSBANK
GESELLSCHAFT M.B.H.
36 PAPCEL AS
37 PAYLIFE BANK GMBH
VIENNA
8
29,15
4,19
18,51
24,75
8,26
16,14
50,00
32,54
1,65
33 OESTERREICHISCHE CLEARINGBANK AG
34 OESTERREICHISCHE KONTROLLBANK AKTIENGESELLSCHAFT
MARKETING ZAGREBACKE BANKE DOO
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT S.P.A.
PIONEER INSTITUTIONAL ASSET
MANAGEMENT INC
CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT
SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
LITOVEL
VIENNA
8
8
33,74
4,50
34,00
CA IMMOBILIEN ANLAGEN AKTIENGESELLSCHAFT
CENTRAL POLAND FUND LLC
CNP UNICREDIT VITA S.P.A.
COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A.
CONSORZIO SE.TEL. SERVIZI TELEMATICI IN LIQUIDAZIONE
CREDANTI HOLDINGS LIMITED
CREDITRAS ASSICURAZIONI S.P.A.
CREDITRAS VITA S.P.A.
DA VINCI S.R.L.
EUROPROGETTI & FINANZA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE
FIDIA SGR S.P.A.
FORSTINGER HANDEL UND SERVICE GMBH
G.B.S. - GENERAL BROKER SERVICE S.P.A.
HYPO-BA LEASING SUD GMBH
INCONTRA ASSICURAZIONI S.P.A.
IPG-INDUSTRIEPARK GYOR PROJEKTIERUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
25 KRAJOWA IZBA ROZLICZENIOWA SA
26 MEDIOBANCA BANCA DI CREDITO FINANZIARIO S.P.A.
27 MOLL HOLDING GESELLSCHAFT MBH
MULTIPLUS CARD DOO ZA PROMIDZBU I USLUGE
NOTARTREUHANDBANK AG
NUOVA TEATRO ELISEO S.P.A.
OAK RIDGE INVESTMENT LLC
38 PIRELLI PEKAO REAL ESTATE SP. Z O.O.
202 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
VARSAVIA
8
8
8
EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG
CAFU VERMOGENSVERWALTUNG GMBH &
CO. OG
EUROVENTURES-AUSTRIA-CAMANAGEMENT GESMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
BANK PEKAO SA
5,78
13,59
25,00
41,70
4,93
29,64
7,46
(4)
(3)
(3)
(3)
(3)
Segue: 10.1 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto (valutate al patrimonio netto) e in società sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi
TIPO DI
RAPPORTO
SEDE
(1)
39 RCG HOLDINGS LLC
40 SIA - SSB S.P.A.
41 SOCIETÀ GESTIONE PER IL REALIZZO S.P.A. IN LIQUIDAZIONE
NEW YORK
MILANO
ROMA
8
8
8
42 SVILUPPO GLOBALE GEIE
43 TORRE SGR S.P.A.
ROMA
ROMA
8
8
44 WIEN MITTE IMMOBILIEN GMBH
45 YAPI KREDI KORAY GAYRIMENKUL YATIRIM ORTAKLIGI AS
VIENNA
ISTANBUL
8
8
DENOMINAZIONE
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
IMPRESA PARTECIPANTE
BA- ALPINE HOLDINGS, INC.
UNICREDIT S.P.A.
IRFIS - MEDIOCREDITO DELLA SICILIA S.P.A.
UNICREDIT S.P.A.
UNICREDIT S.P.A.
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC.
DI GESTIONE DEL RIS.P.A.RMIO PER AZ
BA-CA WIEN MITTE HOLDING GMBH
YAPI VE KREDI BANKASI AS
DISPONIBILITÀ
VOTI %
EFFETTIVI(2)
QUOTA %
22,87
24,07
0,05
26,38
25,00
37,50
0,00
50,00
30,45
(3)
Note alla tabella 10.1 - Partecipazioni in società controllate in modo congiunto (valutate al patrimonio netto) e in società sottoposte ad influenza notevole:
(1) Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell’assemblea ordinaria;
2 = influenza dominante nell’assemblea ordinaria;
3 = accordi con altri soci;
4 = altre forme di controllo;
5 = direzione unitaria ex art.26 comma 1, del “decreto legislativo 87/92”;
6 = direzione unitaria ex art.26 comma 2, del “decreto legislativo 87/92”;
7 = controllo congiunto;
8 = imprese collegate.
(2) Disponibilità voti nell’assemblea ordinaria. I diritti di voto sono riportati solo laddove diversi dalla % di partecipazione al capitale.
(3) Per CreditRas Assicurazioni e CreditRas Vita esistono patti parasociali che attribuiscono il “controllo” all’altro socio (Ras). Negli altri casi non c’è condivisione, stabilita contrattualmente, del controllo sulla
partecipata (per le decisioni finanziarie e gestionali strategiche relative all’attività, non è richiesto il consenso unanime dei soci). Non si verificano pertanto le condizioni stabilite dallo IAS 31 par. 3 per la
definizione di esistenza del controllo congiunto.
(4) Società controllate. Si rinvia alla tavola 10.2 per informazioni contabili.
(5) Società consolidata ai sensi del SIC.12.
L’illustrazione dei criteri e dei principi riguardanti l’area e i metodi di consolidamento è contenuta nella Sezione 3 - Parte A - Politiche contabili, alla quale si rimanda.
Nella tabella che segue sono indicate le variazioni intervenute nelle società collegate (consolidate al patrimonio netto).
Partecipazioni in società controllate in modo congiunto (valutate al patrimonio netto) e in società sottoposte ad influenza notevole:
variazioni annue
NUMERO DI SOCIETÀ
A. Rimanenze iniziali
B. Variazioni in aumento
B.1 Costituzioni
B.2 Variazione del metodo di consolidamento
B.3 Entità oggetto di primo consolidamento nel 2010
C. Variazioni in diminuzione
C.1 Cessioni
C.2 Variazione del metodo di consolidamento
C.3 Fusioni in altre società del Gruppo
D. Rimanenze finali
42
10
6
4
7
2
5
45
Variazioni in aumento:
Variazione del metodo di consolidamento
DENOMINAZIONE
CREDANTI HOLDINGS LIMITED
HYPO-BA LEASING SUD GMBH
IPG-INDUSTRIEPARK GYOR PROJEKTIERUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
METIS S.P.A.
SIA - SSB S.P.A.
WIEN MITTE IMMOBILIEN GMBH
SEDE
NICOSIA
KLAGENFURT
GERASDORF
MILANO
MILANO
VIENNA
Entità oggetto di primo consolidamento nel 2010
DENOMINAZIONE
ANGER MACHINING GMBH
FORSTINGER HANDEL UND SERVICE GMBH
MULTIPLUS CARD DOO ZA PROMIDZBU I USLUGE
PAPCEL AS
SEDE
TRAUN
VIENNA
ZAGABRIA
LITOVEL
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 203
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
Variazioni in diminuzione:
Cessioni
DENOMINAZIONE
SEDE
MALGARA FINANZIARIA
UNICREDIT (SUISSE) TRUST SA
TREVISO
LUGANO
Variazione del metodo di consolidamento
DENOMINAZIONE
SEDE
METIS S.P.A. (*)
S.S.I.S. - SOCIETÀ SERVIZI INFORMATICI SAMMARINESE S.P.A. (*)
SE.TE.SI. SERVIZI TELEMATICI SICILIANI S.P.A.
UNICREDIT (U.K.) TRUST SERVICES LTD
UNICREDIT AUDIT (IRELAND) LTD
MILANO
BORGO MAGGIORE
PALERMO
LONDRA
DUBLINO
(*) Società trasferite a Voce 150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione.
Società che hanno modificato la denominazione sociale nel corso del 2010
DENOMINAZIONE
SEDE
INCONTRA ASSICURAZIONI S.P.A. (ex CAPITALIA ASSICURAZIONI S.P.A.)
RCG HOLDINGS LLC (ex RAMIUS LLC)
MILANO
NEW YORK
10.2 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto e in società sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili
DENOMINAZIONE
A. IMPRESE VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO
A.2 Sottoposte a influenza notevole
AIRPLUS AIR TRAVEL CARD VERTRIEBSGESELLSCHAFT M.B.H.
ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJE DOBROVOLJNIM
ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJIE OBVEZNIM
ANGER MACHINING GMBH
AVIVA S.P.A.
BANK FUR TIROL UND VORARLBERG AKTIENGESELLSCHAFT
BANQUE DE COMMERCE ET DE PLACEMENTS SA
BKS BANK AG (EHEM.BANK FUR KARNTEN UND STEIERMARK AG)
CA IMMOBILIEN ANLAGEN AKTIENGESELLSCHAFT
CNP UNICREDIT VITA S.P.A.
COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A.
CONSORZIO SE.TEL. SERVIZI TELEMATICI IN LIQUIDAZIONE
CREDANTI HOLDINGS LIMITED
CREDITRAS ASSICURAZIONI S.P.A.
CREDITRAS VITA S.P.A.
DA VINCI S.R.L.
EUROPROGETTI & FINANZA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE
FIDIA SGR S.P.A.
FORSTINGER HANDEL UND SERVICE GMBH
G.B.S. - GENERAL BROKER SERVICE S.P.A.
HYPO-BA LEASING SUD GMBH
INCONTRA ASSICURAZIONI S.P.A.
IPG-INDUSTRIEPARK GYOR PROJEKTIERUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
KRAJOWA IZBA ROZLICZENIOWA SA
MEDIOBANCA BANCA DI CREDITO FINANZIARIO S.P.A.
MOLL HOLDING GESELLSCHAFT MBH
MULTIPLUS CARD DOO ZA PROMIDZBU I USLUGE
NOTARTREUHANDBANK AG
NUOVA TEATRO ELISEO S.P.A.
OAK RIDGE INVESTMENT LLC
OBERBANK AG
204 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
TOTALE
ATTIVO
RICAVI
TOTALI
104.695
22.984
3.379
14.000
10.487.100
8.865.100
1.675.897
6.358.300
4.169.624
14.281.977
107
51.326
283.423
19.053.858
167.305
7.052
7.158
39.158
27.219
2.992
125.394
3.298
28.010
75.422.824
9.626
2.052
1.076.223
7.119
3.953
17.002.818
24.284
15.391
2.700
14.000
1.466.100
193.400
62.110
186.422
74.014
2.425.911
10
1.209
36.799
410.492
19.079
783
479
130.559
10.675
22
24.613
181
28.382
634.024
21
460
14.096
6.218
9.937
418.631
UTILE PATRIMONIO
(PERDITA)
NETTO
1.520
9.631
393
546
(32)
51.828
12.892
45.963
(65.204)
27.908
2
1.053
12.162
47.650
(9.364)
(312)
(1.585)
(1.229)
106
(7)
1.531
121
6.151
463.124
(215)
(1.190)
6.325
(27)
1.427
94.592
11.378
21.618
1.910
1.797
699.412
684.737
117.008
618.693
1.388.393
606.329
16
50.910
37.028
565.710
(1.680)
4.756
2.686
1.618
2.594
13.672
2.530
22.938
6.847.531
7.175
(497)
20.394
806
1.504
1.165.090
VALORE DI
BILANCIO
CONSOLIDATO
3.793
10.595
939
4.767
345.065
345.716
14.673
228.555
164.262
296.098
6
15.273
18.515
282.854
2.379
2.628
323
1.297
6.699
1.012
7.906
996.412
3.516
339
5.099
331
13.777
440.729
FAIR
VALUE (2)
NOTE
(3)
(3)
(3)
(1) (3)
(1) (3)
228.909
(1) (3)
215.681
123.793
(1) (3)
(3)
(1) (3)
(3)
(3)
(3)
(3)
(3)
498.338
(1) (3)
(3)
(1) (3)
(3)
(1) (3)
426.191
(1) (3)
Segue: 10.2 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto e in società sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili.
DENOMINAZIONE
TOTALE
ATTIVO
RICAVI
TOTALI
OESTERREICHISCHE CLEARINGBANK AG
955.316
2.603
OESTERREICHISCHE KONTROLLBANK AKTIENGESELLSCHAFT
35.000.000
156.000
OSTERREICHISCHE HOTEL- UND TOURISMUSBANK GESELLSCHAFT M.B.H.
985.000
5.560
PAPCEL AS
37.472
2.183
PAYLIFE BANK GMBH
385.354.000 66.327.000
PIRELLI PEKAO REAL ESTATE SP. Z O.O.
12.225
5.473
RCG HOLDINGS LLC
1.035.573
123.767
SIA - SSB S.P.A.
265.808
SOCIETÀ GESTIONE PER IL REALIZZO S.P.A. IN LIQUIDAZIONE
58.636
12.486
SVILUPPO GLOBALE GEIE
8.537
2.950
TORRE SGR S.P.A.
42.997
10.401
WIEN MITTE IMMOBILIEN GMBH
216.974
3.059
YAPI KREDI KORAY GAYRIMENKUL YATIRIM ORTAKLIGI AS
46.332
1.822
A.3 Controllate
CENTRAL POLAND FUND LLC
789
7
B.CONSOLIDATE PROPORZIONALMENTE
B.2 Sottoposte a controllo congiunto
INFORMATIONS-TECHNOLOGIE AUSTRIA GMBH
4.546
5
KOC FINANSAL HIZMETLER AS
2.122.411
4.674
ORBIT ASSET MANAGEMENT LIMITED
398
2.261
RCI FINANMCIAL SRVICES S.R.O.
139.578
23.122
STICHTING CUSTODY SERVICES KBN
125
UNICREDIT MENKUL DEGERLER AS
11.184
6.656
YAPI KREDI B TIPI YATIRIM ORTAKLIGI AS
38.639
4.402
YAPI KREDI BANK AZERBAIJAN CLOSED JOINT STOCK COMPANY
192.488
18.028
YAPI KREDI BANK NEDERLAND N.V.
1.739.474
99.953
YAPI KREDI EMEKLILIK AS
361.708
39.572
YAPI KREDI FAKTORING AS
942.884
61.762
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
1.061.892
113.199
YAPI KREDI HOLDING BV
45.470
94
YAPI KREDI MOSCOW
142.541
16.187
YAPI KREDI PORTFOY YONETIMI AS
47.787
41.414
YAPI KREDI SIGORTA AS
433.466
46.230
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS
378.668
83.220
YAPI VE KREDI BANKASI AS
40.829.108 4.280.679
YAPI KREDI DIVERSIFIED PAYMENT RIGHTS FINANCE COMPANY
730.486
11.637
TOTALE PARTECIPAZIONI VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO
UTILE PATRIMONIO
(PERDITA)
NETTO
VALORE DI
BILANCIO
CONSOLIDATO
979
72.949
2.460
1.384
2.210
305
(18.623)
8.619
124
987
(2.647)
(3.872)
180.309
558.724
26.870
18.994
117.936
9.219
164.613
129.515
27.184
420
36.842
92.762
35.509
33.377
288.355
13.434
6.410
28.149
2.301
37.647
31.174
7.183
105
21.746
46.381
4.416
(27)
745
214
(18)
999
5.987
(654)
2.797
7.095
36.298
11.705
12.219
46.304
1.065
529
26.676
26.189
38.797
1.020.570
-
3.972
2.095.692
35
46.963
125
8.688
38.029
47.387
212.079
64.347
50.654
356.561
45.439
42.549
43.768
158.664
124.462
5.270.947
3
3.734.450
FAIR
VALUE (2)
NOTE
(3)
(1) (3)
(3)
(3)
(3)
(3)
(1) (3)
(3)
(3)
11.477
(3)
VALORE DI BILANCIO CONSOLIDATO
N. 45 PARTECIPAZIONI VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO
ALTRE PARTECIPAZIONI MINORI VALUTATE AL COSTO:
n. 183 Controllate e Collegate - Gruppo UniCredit Bank AG
n. 110 Controllate e Collegate - Gruppo UniCredit Bank Austria AG
n. 30 Controllate e Collegate - altre società
TOTALE DI BILANCIO
3.734.450
228.637
24.164
67.171
137.302
3.963.087
Note alla tabella 10.2 - Partecipazioni in società controllate in modo congiunto e in società sottoposte ad influenza notevole:
(1) Comprende “differenze positive di patrimonio netto”.
(2) Si rileva che in base alle disposizioni dei principi contabili internazionali, gli investimenti in collegate che presentano un fair value inferiore al valore di Bilancio consolidato sono sottoposti ad impairment test
attraverso il calcolo di un valore recuperabile inteso come maggiore fra fair value al netto dei costi di vendita e valore d’uso, e la rilevazione di una rettifica di valore qualora il menzionato valore recuperabile sia
inferiore al valore di bilancio.
Al 31 dicembre 2010 il valore recuperabile determinato per queste partecipazioni è superiore al valore contabile. Non si è, pertanto, proceduto alla rilevazione di alcuna rettifica di valore.
(3) I dati sono stati desunti dai progetti di bilancio 2010, approvati dai competenti Organi sociali. In mancanza sono rilevati dall’ultimo bilancio o situazione patrimoniale approvati.
Per le società che non hanno un progetto di bilancio 2010 approvato, i ricavi e l’utile/perdita non sono indicati. Si veda in proposito quanto già esposto nella Parte A - Politiche contabili - Sez.3 Area e metodi di
consolidamento.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 205
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
(migliaia di €)
10.3 Partecipazioni: variazioni annue
MOVIMENTI DEL
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Riprese di valore
B.3 Rivalutazioni
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore
C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
E. Rivalutazioni totali
F. Rettifiche totali
2010
2009
3.866.437
623.026
188.918
53
434.055
526.376
81.464
6.968
437.944
3.963.087
46.733
4.003.082
538.985
184.356
85
354.544
675.630
71.313
44.421
559.896
3.866.437
51.262
10.4, 10.5 e 10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole
Al 31 dicembre 2010, si segnala:
• l’impegno a corrispondere alla controllata Sicilia Convention Bureau S.r.l. un apporto patrimoniale di 0,3 milioni per coprire le perdite che
scaturiranno in fase di start up dell’iniziativa;
• l’impegno relativo alla costituzione di una società controllata in Brasile a supporto dell’attività dell’Ufficio di Rappresentanza UniCredit di San Paolo,
nell’ambito del progetto di ristrutturazione della rete estera del Gruppo. La nuova società avrà una dotazione patrimoniale di circa 0,2 milioni.
Sezione 11 - Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - Voce 110
(migliaia di €)
11.1 Riserve tecniche a carico dei riassicuratori: composizione
CONSISTENZE AL
31.12.2010
31.12.2009
A. Ramo danni
A.1 riserve premi
A.2 riserve sinistri
A.3 altre riserve
B. Ramo vita
B.1 riserve matematiche
B.2 riserve per somme da pagare
B.3 altre riserve
C. Riserve tecniche allorché il rischio dell’investimento è sopportato dagli assicurati
C.1 riserve relative a contratti le cui prestazioni sono connesse con fondi di investimento e indici di mercato
C.2 riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione
352
266
86
-
195
194
1
-
D. Totale riserve tecniche a carico dei riassicuratori
352
195
(migliaia di €)
11.2 Variazione della voce 110 “Riserve tecniche a carico dei riassicuratori”
MOVIMENTI DEL 2010
RAMO DANNI
Riserve tecniche
cedute all’inizio
dell’esercizio
a) Incrementi
b) Diminuzioni
Riserve tecniche
cedute alla fine
dell’esercizio
RISERVE TECNICHE ALLORCHÉ IL RISCHIO
DELL’INVESTIMENTO È SOPPORTATO DAGLI
ASSICURATORI
RAMO VITA
RELATIVE A CONTRATTI LE CUI
PRESTAZIONI SONO CONNESSE A DERIVANTI DALLA
FONDI DI INVESTIMENTO E INDICI
GESTIONE DEI
DI MERCATO FONDI PENSIONE
RISERVE
PREMI
RISERVE
SINISTRI
ALTRE
RISERVE
RISERVA
MATEMATICA
RISERVA PER
SOMME DA
PAGARE
-
-
-
-
194
72
-
1
85
-
-
-
-
-
-
-
266
86
-
-
206 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
ALTRE
RISERVE
Sezione 12 - Attività materiali - Voce 120
Le Attività materiali, che comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli impianti tecnici e le attrezzature di qualsiasi
tipo ammontano a 12.519 milioni a fine 2010, contro 12.089 milioni di fine 2009, e segnano una variazione positiva di 430 milioni.
(migliaia di €)
12.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo
CONSISTENZE AL
ATTIVITÀ/VALORI
A. Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
1.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
Totale A
B. Attività detenute a scopo di investimento
2.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
2.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
Totale B
Totale (A+B)
31.12.2010
31.12.2009
9.119.457
1.675.500
3.810.395
247.700
733.943
2.651.919
61.826
2.801
46.661
163
372
11.829
9.181.283
8.706.651
1.724.221
3.784.225
265.821
792.233
2.140.151
62.892
2.801
48.613
155
1.978
9.345
8.769.543
3.337.316
1.165.123
2.172.193
3.337.316
12.518.599
3.319.731
1.075.952
2.243.779
77
77
3.319.808
12.089.351
La variazione delle altre attività ad uso funzionale è dovuta principalmente ad immobilizzazioni in corso di costruzione presso società del Gruppo UniCredit Bank AG.
(migliaia di €)
12.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al fair value o rivalutate
CONSISTENZE AL
ATTIVITÀ/VALORI
A Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
1.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
Totale A
B. Attività detenute a scopo di investimento
2.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
2.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
Totale B
Totale (A+B)
31.12.2010
31.12.2009
-
-
92.698
20.491
72.207
92.698
92.698
-
Ai sensi dello IAS 40.32A il Gruppo utilizza il modello della rideterminazione del valore (fair value) per la valutazione degli investimenti immobiliari connessi a passività che riconoscono un rendimento collegato al
fair value degli investimenti stessi.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 207
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
(migliaia di €)
12.3 Attività materiali detenute a uso funzionale: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
A. Esistenze iniziali lorde
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a
scopo di investimento
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a scopo di
investimento
b) attività in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 Rimanenze finali lorde
E. Valutazione al costo (*)
TERRENI
FABBRICATI
MOBILI
IMPIANTI
ELETTRONICI
ALTRE
TOTALE
1.727.022
1.727.022
81.934
17.570
3.422
6.462.924
(2.630.086)
3.832.838
456.206
136.225
29.998
2.359
44.036
1.397.302
(1.131.326)
265.976
44.867
38.903
48
24
1.434
3.153.325
(2.359.114)
794.211
275.119
219.889
5.501
191
8.061
3.619.468
(1.469.972)
2.149.496
900.388
730.997
1.201
9.832
9.174
16.360.041
(7.590.498)
8.769.543
1.758.514
1.143.584
36.748
12.406
66.127
24.501
36.441
130.655
58.797
-
34.597
208.991
431.988
57.075
200.221
4.458
62.980
4.325
54.354
41.477
335.015
29.262
285.908
149.184
386.136
86.462
218.670
59.098
440.551
1.346.774
235.921
759.153
583
583
668
70.429
3.120
3.120
6.105
127.420
132
132
454
914
3.339
3.339
429
-
2.140
2.140
2.111
478
9.314
9.314
9.767
199.241
67.191
3.238
178
1.678.301
1.678.301
-
108.521
18.899
38.047
3.857.056
(2.929.751)
6.786.807
-
914
2.801
247.863
(1.128.909)
1.376.772
-
16.077
734.315
(2.625.449)
3.359.764
-
478
76.275
2.663.748
(1.539.582)
4.203.330
-
175.712
23.529
133.378
9.181.283
(8.223.691)
17.404.974
-
* Il Gruppo non utilizza il modello della rideterminazione del valore (fair value) per la valutazione delle attività materiali detenute a uso funzionale.
208 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
(migliaia di €)
12.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Variazioni positive di fair value
B.4 Riprese di valore
B.5 Differenze di cambio positive
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento
C.5 Differenze di cambio negative
C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività:
a) immobili ad uso funzionale
b) attività non correnti in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
E. Valutazione al fair value
TERRENI
FABBRICATI
1.075.952
174.398
31.223
3.343
669
67.191
71.972
64.736
13.840
7.643
882
40.735
24.501
16.234
1.636
1.185.614
1.357.378
2.243.856
410.674
189.453
95
152
1.109
4.286
108.521
107.058
410.130
38.450
67.198
170.218
3.552
36.431
34.597
1.834
94.281
2.244.400
2.531.901
(migliaia di €)
12.5 Impegni per l’acquisto di attività materiali
CONSISTENZE AL
A. Impegni contrattuali
31.12.2010
31.12.2009
6.199
15.570
Gli impegni contrattuali in essere si riferiscono all’acquisto di immobili, impianti e macchinari.
Sezione 13 - Attività immateriali - Voce 130
Le Attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica. Possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale,
esse comprendono l’avviamento e, tra le altre attività immateriali, marchi, core deposits, customer relationship e software.
L’avviamento è rappresentato dall’eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto, alla data di acquisto, di attività e passività
costituenti aziende o rami di aziende.
I valori al 31 dicembre 2010 di questa voce risultano pari a 25.592 milioni rispetto a 25.823 milioni del 2009 (-231 milioni), ridottesi sostanzialmente
per l’effetto degli ammortamenti relativi alle attività immateriali a durata definita, alla rettifica sul valore dell’avviamento (-362 milioni) in parte
compensata dall’effetto cambio netto, che ha impattato positivamente per 288 milioni.
(migliaia di €)
13.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
ATTIVITÀ/VALORI
A.1 Avviamento
A.1.1 di pertinenza del Gruppo
A.1.2 di pertinenza dei terzi
A.2 Altre attività immateriali
A.2.1 Attività valutate al costo:
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
A.2.2 Attività valutate al fair value:
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
Totale
Totale durata definita e indefinita
CONSISTENZE AL 31.12.2010
CONSISTENZE AL 31.12.2009
DURATA DEFINITA DURATA INDEFINITA
DURATA DEFINITA DURATA INDEFINITA
X
X
X
4.093.063
4.093.063
489.821
3.603.242
4.093.063
20.428.073
20.428.073
1.071.023
1.071.023
1.071.023
21.499.096
25.592.159
X
X
X
4.267.113
4.267.113
363.765
3.903.348
4.267.113
20.490.534
20.490.534
1.064.950
1.064.950
1.064.950
21.555.484
25.822.597
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 209
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
(migliaia di €)
13.2 Attività immateriali: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI
GENERATE INTERNAMENTE
A DURATA
INDEFINITA
A DURATA
DEFINITA
A DURATA
INDEFINITA
X
X
785.192
(421.427)
363.765
243.070
19.505
213.771
359
9.435
117.014
6.437
93.353
92.762
591
591
-
-
6.776.327
(2.872.979)
3.903.348
332.904
246.116
1.111
36.041
49.636
633.010
6.363
582.756
565.288
17.468
17.468
-
1.064.950
1.064.950
6.073
6.069
4
-
31.190.481
(5.367.884)
25.822.597
897.885
272.515
213.771
1.111
347.152
63.336
1.128.323
12.800
1.037.609
658.050
379.559
379.559
-
16.799
20.428.073
(2.499.040)
22.927.113
-
52
301
16.871
489.821
(418.056)
907.877
-
-
22.824
6.953
14.114
3.603.242
(3.549.908)
7.153.150
-
1.071.023
1.071.023
-
22.876
24.053
30.985
25.592.159
(6.467.004)
32.059.163
-
AVVIAMENTO
A. Esistenze iniziali lorde
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Incrementi di attività immateriali interne
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value
- a patrimonio netto
- a conto economico
B.5 Differenze di cambio positive
B.6 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore
- ammortamenti
- svalutazioni
+ patrimonio netto
+ conto economico
C.3 Variazioni negative di fair value
- a patrimonio netto
- a conto economico
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via
di dismissione
C.5 Differenze di cambio negative
C.6 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
D.1 Rettifiche di valore totali nette
E. Rimanenze finali lorde
F. Valutazione al costo
ALTRE
A DURATA
DEFINITA
22.564.012
(2.073.478)
20.490.534
315.838
6.894
X
X
X
X
304.683
4.261
378.299
361.500
X
361.500
X
361.500
TOTALE
Il Gruppo non utilizza il modello della rideterminazione del valore (fair value) per la valutazione delle attività immateriali.
Le Altre attività immateriali: altre a durata indefinita rappresentano il valore dei Marchi. Tra le Altre attività immateriali: altre a durata definita sono comprese Customer Relationship e Core Deposits per 2.740 milioni,
software per 610 milioni, licenze/brevetti e diritti simili per 94 milioni.
13.3 Altre informazioni
Informazioni sulle attività immateriali rilevate in sede di operazioni di aggregazione aziendale
L’applicazione del principio contabile IFRS 3 nella contabilizzazione delle operazioni di aggregazione aziendale ha comportato la rilevazione di importi
per attività immateriali e avviamento. Nella seguente tabella è riportata la movimentazione dei valori iscritti alle varie attività immateriali identificate
avvenuta nel corso dell’esercizio, inclusi gli effetti valutativi descritti di seguito.
(milioni di €)
ATTIVITÀ IMMATERIALI (ESCLUSO SOFTWARE)
TOTALE
2009
Marchi
Core Deposits e Customer Relationship
Avviamento
TOTALE
1.065
2.901
20.491
24.457
AMMORTAMENTO
IMPAIRMENT
ALTRE
VARIAZIONI (*)
TOTALE
2010
(362)
(362)
6
108
299
413
1.071
2.740
20.428
24.239
(269)
(269)
(*) principalmente dovute ad effetto cambio.
I marchi e l’avviamento sono attività immateriali considerate a vita indefinita. Si ritiene, infatti, che contribuiranno per un periodo indefinito alla
formazione dei flussi reddituali.
210 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Le altre attività immateriali rilevate sono a vita utile definita, valorizzate originariamente attraverso l’attualizzazione dei flussi finanziari lungo un
periodo che esprime la durata residua dei rapporti in essere alla data dell’operazione di aggregazione aziendale dalla quale derivano. Le attività
immateriali a vita definita sono oggetto di ammortamento in base alla relativa vita utile.
Si indicano di seguito le tipologie di attività immateriali rilevate per effetto delle operazioni di aggregazione aziendale e le metodologie utilizzate per la
determinazione del relativo fair value alla data di acquisizione.
Marchi
La determinazione del fair value dei marchi è avvenuta utilizzando il metodo del relief from royalty che stima il valore degli stessi sulla base del
corrispettivo derivante dalla loro cessione in uso a terzi. Le royalty sono calcolate applicando il tasso di royalty ai flussi reddituali (margine di
intermediazione rettificato delle voci non associate ai marchi stessi).
In sintesi il metodo si articola in tre fasi:
• determinazione del tasso di royalty (dedotto per via comparativa da casi omogenei o determinato in modo analitico);
• applicazione del tasso di royalty ai flussi di reddito;
• determinazione del valore attuale delle royalty al netto delle imposte, calcolato mediante l’applicazione di un tasso di sconto che tenga conto della
rischiosità del contesto in cui si trova il marchio oggetto di valutazione.
Core Deposits
Il valore di tale attività immateriale deriva dal fatto che parte delle consistenze di depositi a breve termine di una banca (conti correnti e depositi a
risparmio) e di scoperti di conto corrente rimane depositata sui conti stessi per orizzonti temporali significativi.
La vita economica della relazione risulta più lunga della durata contrattuale. Lo spread tra il costo effettivo della raccolta per mezzo dei Core Deposits
e il costo della raccolta ai tassi di mercato interbancario (c.d. mark-down) rappresenta la componente più significativa di valore legata a questa attività
immateriale. I piani reddituali utilizzati per la determinazione del fair value dei Core Deposits considerano anche una componente commissionale che
contribuisce al reddito totale riferibile a tali relazioni.
La determinazione del fair value di tale attività si è basata sull’attualizzazione dei flussi rappresentativi dei margini reddituali generati dai depositi per
un periodo che esprime la durata residua dei rapporti in essere alla data di acquisizione. Trattandosi di attività a vita definita, il relativo valore viene
ammortizzato in quote costanti in relazione al periodo riferibile ai benefici economici attesi dalla stessa .
La vita media residua utile dei Core Deposits è pari a 21 anni.
Customer Relationships
Asset Under Management (AUM)
Il valore di tale attività immateriale deriva principalmente dalla capacità della società di ottenere un rendimento dal collocamento alla propria clientela
di prodotti riconducibili al risparmio gestito.
I flussi di reddito utilizzati in sede di prima iscrizione per la valutazione di tale attività sono:
• per le banche collocatrici, le commissioni retrocesse dalle fabbriche prodotto;
• per le fabbriche prodotto, le commissioni percepite dalla clientela al netto delle commissioni passive retrocesse prevalentemente alle banche
collocatrici.
Tali commissioni sono state ritenute ricorrenti perché legate al risparmio gestito detenuto dalla clientela.
La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 19 anni.
Asset Under Custody (AUC)
Il valore di tale attività immateriale deriva principalmente dalla capacità della società di ottenere un rendimento dalla raccolta amministrata alla
clientela.
I flussi di reddito utilizzati in sede di prima iscrizione per la valutazione di tale attività sono rappresentati dalle commissioni percepite per l’attività
connessa alla raccolta amministrata. Tali commissioni sono state classificate come ricorrenti in quanto generate dalla normale attività dei clienti sul
proprio portafoglio.
La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 10 anni.
Life Insurance
Il valore di tale attività immateriale deriva principalmente dalla capacità della società di ottenere un rendimento dal collocamento alla propria clientela
di prodotti riconducibili al business “bancassurance”.
I flussi di reddito utilizzati in sede di prima iscrizione per la valutazione dell’attività sono rappresentati dalle commissioni percepite per l’attività
connessa al business bancassurance. Tali commissioni sono state considerate ricorrenti in quanto assimilabili, dal punto di vista dell’investitore, ai
prodotti di risparmio gestito/amministrato.
La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 26 anni.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 211
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
Products
L’attività immateriale in oggetto è stata identificata in relazione alla redditività generata dall’attività di negoziazione effettuata per conto delle SGR
del Gruppo. I flussi di reddito utilizzati in sede di prima iscrizione per la valutazione sono rappresentati dalle commissioni percepite per l’attività
d’intermediazione per conto delle SGR stesse. Sono state considerate come ricorrenti in quanto generate dalla normale operatività dei fondi in cui sono
investiti i risparmi della clientela.
Inoltre, in alcuni casi, il valore dell’attività è riconducibile alle commissioni percepite per l’attività di erogazione degli incentivi regionali.
La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 5 anni.
Altre
Tale attività immateriale comprende tutte le altre tipologie delle c.d. customer relationships identificate, tra cui, a titolo esemplificativo, quelle derivanti
dalla capacità della società di ottenere commissioni dal collocamento delle obbligazioni di terzi e dell’attività connessa alle aste sui titoli.
La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 15 anni.
Il Gruppo non possiede attività immateriali acquisite tramite contributo pubblico e attività immateriali date in garanzia a fronte di passività.
L’impairment test delle attività immateriali rilevate in sede di operazioni di aggregazione aziendale
Ai sensi dello IAS 36, tutte le attività immateriali a vita utile indefinita, ivi incluso l’avviamento, devono essere sottoposti almeno annualmente ad
impairment test per verificarne la recuperabilità del valore. Per le attività immateriali a vita utile definita occorre determinare l’eventuale perdita di
valore ogni volta che si rilevino indicatori di perdita.
Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il valore d’uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri generabili dall’attività oggetto di
valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita.
Il valore recuperabile delle attività immateriali oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che non sussistano
entrambe le seguenti condizioni:
• il valore d’uso dell’attività non è stimato essere prossimo al fair value al netto dei costi di vendita;
• l’attività non genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività.
Qualora si verifichino tali condizioni l’impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) come richiesto dal menzionato principio
contabile.
Si precisa che l’impairment test condotto dal Gruppo UniCredit attraverso la determinazione del valore in uso delle Cash Generating Units (CGU)
secondo quanto descritto nel seguito, comprende sia le attività immateriali a vita utile indefinita (avviamenti e marchi) sia le attività immateriali a vita
utile definita (core deposits e customer relationship) ove ricorrano gli indicatori di perdita previsti dal principio.
Si ritiene infatti che core deposits e customer relationship non possano essere oggetto di impairment test autonomo poiché dette attività non generano
flussi finanziari indipendenti da quelli delle altre attività.
Ai fini della determinazione del valore d’uso delle attività immateriali soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai
flussi di cassa relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test.
Ai fini del test di impairment il valore d’uso delle c.d. Cash Generating Units (CGU) alle quali sono assegnati tali attività immateriali deve essere
calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nelle CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato
l’avviamento e/o l’attività immateriale in sede di applicazione dell’IFRS 3.
La definizione delle Cash Generating Units (CGU)
La stima del valore d’uso ai fini della verifica dell’eventuale impairment di attività immateriali, compresi gli avviamenti, che non generano flussi
finanziari se non con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome
nell’ambito gestionale (dal punto di vista di flussi finanziari indipendenti generati e da quello di pianificazione e rendicontazione interna): tali unità
operative sono appunto definite Cash Generating Units (CGU).
Coerentemente con quanto disposto dall’IFRS 3 e dallo IAS 36, ai fini dell’impairment test, l’avviamento è stato allocato alle seguenti Divisioni operative
del Gruppo, identificate come unità generatrici di flussi finanziari (CGU):
• Retail, che ricomprende il perimetro della clientela Mass Market, Affluent, Small Business, e SME indipendentemente dalla loro ubicazione
geografica;
• Corporate & Investment Banking (ex Corporate e Markets & Investment Banking): che ricomprende
- il perimetro delle imprese con fatturato annuo minimo di 3 milioni;
- le attività del Gruppo sui mercati finanziari e nell’Investment Banking (eg.: trading, distribuzione, derivati strutturati, attività di finanziamento e
sindacazione, merger and acquisition, gestione di portafogli di private equity, investimenti diretti nel capitale di aziende quotate e non, etc.);
• Private Banking che ricomprende il perimetro della clientela privata con disponibilità finanziarie medio-alte a cui fornisce servizi di advisory e
gestione del patrimonio. Si avvale sia di canali tradizionali tipici del segmento di clientela (private bankers), sia di modelli distributivi innovativi (reti di
promotori finanziari e servizi di banking e trading online);
212 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
• Asset Management, specializzata nella salvaguardia e nell’incremento del valore degli investimenti della clientela attraverso una serie di soluzioni
finanziarie innovative (fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali, portafogli per investitori istituzionali,, etc.);
• Central Eastern Europe (CEE), comprende le attività del Gruppo nei paesi dell’Europa Centro Orientale (esclusa la Polonia), ivi incluse le attività in
Kazakhstan e Ucraina che sono soggette a valutazione specifica;
• Capogruppo e altre società.
La CGU rappresenta il livello più basso al quale l’avviamento è monitorato a livello di Gruppo. Le CGU identificate corrispondono alle unità organizzative
di business attraverso le quali il Gruppo sviluppa la propria attività e per le quali fornisce l’informativa di settore. Nell’ambito della CGU Central Eastern
Europe (CEE) ulteriori verifiche sono state effettuate con riferimento al singolo paese in cui il Gruppo opera. La metodologia di allocazione adottata ha
tenuto in considerazione le sinergie ed i risultati attesi delle suddette unità organizzative.
L’allocazione del avviamento alle diverse CGU ha previsto due fasi distinte:
• la prima individua l’avviamento come differenza tra il fair value dell’acquisto contabilizzato nel bilancio individuale dell’acquirente e il patrimonio netto
al fair value, risultante dopo l’applicazione del purchase price method alle attività, passività, e passività potenziali di bilancio valutate al fair value
dell’entità acquistata (al netto della quota di terzi). Tale fase considera anche tutti quei fair value derivanti da trasferimenti di società o rami all’interno
del Gruppo che si verificano fino a quando il purchase price agreement è provvisorio;
• la seconda alloca l’avviamento residuale alle varie CGU ponderandolo per i relativi fair value.
L’intero avviamento identificato è stato allocato alle varie CGU.
Il valore contabile delle CGU
Il valore contabile delle CGU è determinato in maniera coerente con il criterio con cui è determinato il valore recuperabile delle stesse. Il valore
recuperabile delle CGU comprende i flussi derivanti dalle relative attività e passività finanziarie, di conseguenza il valore contabile deve parimenti
includere le attività e le passività finanziarie generatrici di tali flussi.
Il valore contabile di ciascuna CGU è determinato in base al suo contributo al patrimonio netto consolidato, inclusa la parte di pertinenza dei terzi. Nello
specifico, il valore di carico della CGU CEE è determinato mediante la sommatoria dei singoli valori contabili di ogni società nel Bilancio consolidato
(corrispondenti al loro patrimonio netto contabile) tenendo conto di eventuali attività immateriali rilevate al momento dell’acquisizione (al netto di
ammortamenti e impairment successivi) e delle scritture di consolidamento.
Poiché risulterebbe eccessivamente complesso determinare il valore di carico delle altre CGU sulla base dei valori contabili, si è reso necessario
utilizzare fattori gestionali - determinati dall’unità operativa Capital Management della Direzione Pianificazione Finanza e Amministrazione - per
effettuarne la corretta suddivisione. In ogni caso, le attività immateriali sono attribuite alle CGU in coerenza con le informazioni contabili disponibili.
Di seguito sono riportati i valori contabili delle CGU al 31 dicembre 2010, determinati come sopra indicato, nonché le quote di avviamento e delle altre
attività immateriali allocate ad ognuna di esse; i valori si riferiscono alla situazione post test di impairment.
(milioni di €)
CASH GENERATING UNIT (CGU)
Retail
Private Banking
Asset Management
Corporate & Investment Banking (CIB)
Central Eastern Europe (CEE)
di cui: - Ucraina
- Kazakistan(**)
Capogruppo e altre società
Totale
VALORE
AL 31.12.2010
DI CUI AVVIAMENTO
(QUOTA GRUPPO)
DI CUI ALTRE ATTIVITÀ
IMMATERIALI (*)
12.623
672
1.920
26.571
16.318
1.036
764
7.774
65.878
6.666
286
1.773
7.554
4.103
497
481
47
20.428
200
48
292
225
21
39
1.921
2.686
Le discrepanze presenti in questa tabella e la mancata quadratura tra i dati in essa riportati e il resto della Nota integrativa dipendono esclusivamente dagli arrotondamenti.
(*) Gli importi determinati si intendono al netto delle imposte.
(**) L’importo relativo al valore al 31.12.2010 della CGU Kazakistan include la svalutazione effettuata post impairment test del 2010 pari a € 359 milioni.
I risultati della CGU Poland’s Markets a partire dal secondo trimestre 2010 sono riportati nelle specifiche business unit in base alla rilevanza/natura del
business, più specificamente Corporate & Investment Banking (CIB), Retail e Private Banking.
In concomitanza dell’introduzione del nuovo reporting, sono stati altresì allocati a dette CGU i valori di carico e i valori d’uso della CGU Poland’s
Markets e, proporzionalmente, il relativo avviamento. Parimenti la porzione di capitale eccedente quello assorbito dai segmenti di business è stata
allocata al Corporate Center.
In ogni caso, in via prudenziale, il valore d’uso dei segmenti riallocati è stato calcolato utilizzando i parametri già utilizzati per la CGU Poland’s Markets.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 213
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
La stima dei flussi finanziari per la determinazione del valore d’uso delle CGU
Come detto, in base a quanto disposto dallo IAS 36, l’impairment test delle attività immateriali a vita indefinita deve essere eseguito con cadenza
almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore. I principi contabili
di riferimento richiedono che l’impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile di ogni CGU con il valore recuperabile della stessa. Laddove
quest’ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile della CGU è il
maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d’uso.
Il valore recuperabile delle CGU del Gruppo è rappresentato dal valore d’uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri generati da ogni CGU al
quale detto avviamento è stato allocato. Tali flussi finanziari sono stati stimati sulla base di:
• scenari macroeconomici aggiornati;
• il budget 2011 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 20 gennaio 2011;
• proiezioni finanziarie per il periodo 2012-2015 approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 22 marzo 2011.
Le proiezioni degli utili futuri sono state estese fino al 2020, con lo scopo di ottenere una valutazione delle capacità reddituali del Gruppo e della
capacità di creazione di valore nel tempo, che prescinde dall’attuale congiuntura macroeconomica. Tali proiezioni sono state sviluppate tramite
estrapolazione per tutte le CGU e per i singoli paesi della CEE.
Il flusso di cassa atteso per il 2020 rappresenta la base per il calcolo del valore finale (Terminal Value) che rappresenta la capacità delle CGU di
generare flussi finanziari futuri oltre tale anno. In base alla metodologia adottata, il Terminal Value è calcolato come valore di una rendita perpetua
stimata sulla base di un flusso normalizzato economicamente sostenibile e coerente con il tasso di crescita di lungo termine (c.d. “g”) costante o
decrescente come richiesto dai principi contabili IAS/IFRS.
Il valore d’uso è determinato attualizzando i flussi finanziari ad un tasso che considera gli attuali tassi di mercato e i rischi specifici dell’attività.
Per ciascuna CGU, in considerazione del differente livello di rischio dei rispettivi ambiti operativi, sono stati utilizzati dei premi a rischio differenziati e
specifici per la singola entità o settore operativo. I tassi di attualizzazione comprendono una componente relativa al rischio Paese.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la procedura di valutazione (impairment test) basata sulle stime dei flussi finanziari e sulle ulteriori ipotesi
elaborate dal Management.
Nelle tabelle seguenti si riportano le previsioni sui principali indicatori macroeconomici, relativi ai mercati nei quali opera il Gruppo, utilizzati per la
verifica della congruità della stima dei flussi finanziari futuri.
Paesi dell’area Central Eastern Europe (CEE)
TASSO INTERBANCARIO
CAGR 2010-2015
Bosnia-Erzegovina
Bulgaria
Croazia
Repubblica Ceca
Estonia
Ungheria
Kazakistan
Lettonia
Lituania
Polonia
Romania
Russia
Serbia
Slovacchia
Slovenia
Turchia
Ucraina
214 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
TASSO DI CAMBIO (VS EUR)
PIL REALE
INFLAZIONE
2012
2015
2012
2015
3,0%
3,3%
1,9%
3,1%
3,7%
3,4%
6,2%
3,8%
3,4%
3,7%
3,9%
3,7%
3,5%
3,1%
2,6%
5,3%
4,7%
2,5%
3,5%
2,8%
2,1%
2,6%
2,8%
7,1%
2,3%
2,3%
3,1%
3,2%
6,2%
5,8%
1,9%
2,6%
6,1%
9,7%
1,6
0,5
3,0
3,2
n.s.
5,1
7,0
2,8
3,4
5,0
4,7
6,5
9,5
n.s.
n.s.
9,1
8,3
1,6
3,5
3,9
3,6
n.s.
4,6
7,5
3,6
3,6
4,7
4,2
5,0
6,7
n.s.
n.s.
8,6
7,0
2,0
2,0
7,3
24,0
n.s.
270,0
176,9
0,7
3,5
3,8
4,1
40,1
112,0
n.s.
n.s.
2,0
9,0
2,0
2,0
7,4
24,0
n.s.
255,0
151,2
0,7
3,5
3,6
3,8
37,3
110,0
n.s.
n.s.
1,9
8,8
Paesi Eurozona e USA
PIL REALE (variazione % a/a)
USA
Eurozona
Austria
Germania
Italia
TASSO DI INFLAZIONE (variazione % a/a)
USA (IPC)
Eurozona (IPCA)
Austria (IPC)
Germania (IPC)
Italia (IPC)
INDICATORI FINANZIARI
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2,6
1,6
1,9
3,2
1,0
1,9
1,3
1,6
1,9
1,1
2,3
1,8
1,8
1,6
1,4
2,5
2,0
1,9
1,7
1,6
2,5
1,9
1,8
1,6
1,3
2,5
1,3
1,7
1,7
0,9
2010
2011
2012
2013
2014
2015
1,7
1,5
1,8
1,2
1,5
1,8
1,7
2,0
1,5
1,9
2,5
2,0
1,9
1,8
2,1
2,6
2,1
1,9
1,7
2,2
2,3
2,0
1,9
1,9
2,1
2,3
1,8
1,9
1,8
1,9
2010
2011
2012
2013
2014
2015
Tassi di interesse a breve termine (%)
USA - depositi (fine periodo)
BCE - tasso sulle operazioni di rifinanziamento
(fine periodo)
Euribor 3 mesi (fine periodo)
0,25
0,25
2,25
4,00
4,25
4,25
1,00
1,00
1,25
1,55
2,25
2,55
3,50
3,80
4,00
4,10
3,50
3,55
Rendimento Titoli di Stato a 10 anni (%)
Eurozona (fine periodo)
2,25
3,08
3,50
4,00
4,30
3,80
EUR-USD (fine periodo)
EUR-USD (media)
1,43
1,34
1,46
1,42
1,37
1,37
1,32
1,34
1,30
1,29
1,26
1,28
Il calcolo del valore d’uso ai fini dell’impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali
flussi di cassa sono determinati sottraendo dall’utile netto (al lordo dei terzi) il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività
ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che il Gruppo intende raggiungere nel lungo
periodo.
Il modello Discounted Cash Flow utilizzato è basato su tre stadi:
• primo periodo dal 2011 al 2015 in cui sono stati considerati:
- 2011: i dati di Budget di Gruppo approvati dal Consiglio di Amministrazione;
- 2012-2015: le proiezioni finanziarie interne approvate dal Consiglio di Amministrazione;
• periodo intermedio dal 2016 al 2020, per il quale le proiezioni dei flussi finanziari vengono estrapolate applicando a partire dall’ultimo periodo di
previsione esplicita (2015) tassi di crescita decrescenti fino a quelli di “Terminal Value”, applicando un limite massimo alla redditività pari al rapporto
tra Net Profit ed RWA registrato nel 2015;
• “Terminal Value” determinato con tassi di crescita nominali del 2%. Il tasso di crescita nominale del PIL di Eurozona dal 1996 al 2010 è stato pari al
3,3% (1,7% di crescita reale e circa il 1,6% di inflazione). La scelta del 2% nominale, corrispondente quindi a circa lo 0% reale, è dettata da ragioni
prudenziali.
Per JSC ATF Bank, tenuto conto del proseguimento della situazione di crisi specifica del Paese e da una conseguente riduzione strutturale dei margini
di redditività attesi confermata anche dall’analisi di back test con evidenza degli scostamenti tra i piani passati e dati di consuntivo, le proiezioni
relative ai dati di conto economico per tutto il periodo 2011-2020 sono state riviste prudenzialmente applicando un fattore di correzione sull’utile pari a
circa il -30% rispetto allo scenario base (budget 2011 e proiezioni finanziarie al 2015).
Infine, per tener conto del perdurare di un’alta volatilità sui mercati finanziari e dell’incertezza normativa derivante dall’introduzione di Basilea 2.5/3,
sono stati considerati opportuni fattori di correzione prudenziale della CGU CIB.
I beni destinati ad attività ausiliarie e comuni (corporate asset) sono stati allocati alle CGU cui fanno riferimento, ove applicabile. Per la porzione di tali
beni non allocabile, la recuperabilità del valore è stata verificata a livello complessivo di Gruppo.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 215
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
Ribadito che la sostenibilità delle proiezioni dei flussi di cassa utilizzati nell’impairment test è stata valutata alla luce dello scenario macroeconomico
aggiornato alla data di approvazione del test di impairment, si riportano di seguito le assunzioni rispetto alle principali determinanti della redditività,
adottate per le diverse CGU:
• Retail: Le assunzioni relative alla proiezione dei flussi di cassa per la CGU Retail riflettono il contesto macroeconomico e le prospettive di sviluppo
dei principali Paesi nei quali il Gruppo opera in tale segmento e, segnatamente, l’Italia, la Germania, l’Austria e la Polonia. Si è pertanto tenuto
conto del miglioramento nei tassi di crescita dei volumi di prestiti e depositi previsto per i prossimi anni e della risalita dei tassi di interesse (come
evidenziato dalle tabelle precedenti), che soprattutto attraverso la componente del mark-down, ci si aspetta possa migliorare notevolmente i margini
del Gruppo;
• Corporate & Investment Banking: Le previsioni elaborate per CIB, al pari della Divisione Retail, tengono conto del miglioramento del quadro
economico. L’aumento del tasso di crescita dei prestiti e la progressiva riduzione della rischiosità del portafoglio crediti sono state riflesse nelle
previsioni dei flussi di cassa elaborate per la business line Corporate. Per la business line le previsioni risentono della stima di riduzione dei volumi
del trading portfolio e del conseguente minore ammontare di ricavi. Tale fenomeno è stato parzialmente contrastato facendo leva sulla riduzione dei
costi del personale;
• Private Banking: Nelle assunzioni prese a riferimento per Private Banking si è tenuto conto in particolare dell’aumento dei tassi di interesse e di
specifiche iniziative di business;
• Asset Management: Nelle assunzioni prese a riferimento per Asset Management incidono la moderata crescita dei volumi prevista per i prossimi
anni e la relativa stabilità dei margini;
• Central Eastern Europe (CEE): Nelle assunzioni utilizzate si è tenuto conto della ripresa della crescita economica nella CEE previsto a partire
dal 2011, a fronte della quale si attende una riduzione, seppur moderata, della rischiosità del portafoglio crediti. Si prevede che il radicato
posizionamento commerciale del Gruppo continuerà ad alimentare la crescita dei ricavi nell’area CEE.
- Per quanto riguarda JSC ATF Bank gli utili e le attività di rischio ponderate utilizzati sono determinati tenendo conto del consistente recupero
previsto nel tasso di crescita degli impieghi in Kazakhistan (come evidenziato dalle tabelle precedenti), del potenziale di redditività ancora
inespresso dalla banca e del beneficio, in termini di costo del rischio, derivante dall’operazione (guarantee transaction scherme) che ha trasferito a
BA AG una parte consistente del rischio sul portafoglio crediti.
- Per Ukrsotsbank le assunzioni adottate per valutare la sostenibilità dei flussi di cassa futuri adottati nel test di impairment tengono conto della
moderata ripresa dei volumi, della normalizzazione del costo del rischio e della riduzione delle spese operative rispetto al 2010. Inoltre la difficoltà
dei principali concorrenti (alcune delle grandi banche in difficoltà sono state nazionalizzate mentre alcune piccole banche sono in liquidazione) ha
creato notevoli opportunità di aumentare la quota di mercato.
I tassi di attualizzazione dei flussi
Qui di seguito sono riepilogati i principali assunti di base adottati dal management nel calcolo del valore recuperabile delle CGU:
CGU
Retail
CIB
Private Banking
Asset Management
Central Eastern Europe (CEE)1
di cui: - JSC Ukrsotsbank (USB)
- JFC ATF Bank (ATF)
Poland Market2
TASSO DI ATTUALIZZAZIONE
INIZIALE AL NETTO DELLE
IMPOSTE (KE)
TASSO DI ATTUALIZZAZIONE
FINALE AL NETTO DELLE
IMPOSTE (KE)
TASSO DI CRESCITA
NOMINALE PER IL CALCOLO
DEL TERMINAL VALUE
9,45%
10,70%
9,65%
9,94%
16,70%
26,00%
15,53%
12,96%
10,55%
10,55%
10,55%
10,55%
11,99%
12,50%
12,50%
11,00%
2,00%
2,00%
2,00%
2,00%
2,00%
2,00%
2,00%
2,00%
1. Il tasso di attualizzazione relativo alla CGU Central Eastern Europe è la media aritmetica ponderata dei tassi di attualizzazione utilizzati per i singoli paesi appartenenti al singolo settore di attività.
2. Anche se già a partire da giugno 2010 la Polonia è stata segmentata (in CIB, Retail e Private Banking) e non rappresenta più una CGU separata, i singoli segmenti vengono ancora valutati in valuta locale e
considerando i parametri relativi al paese di appartenenza.
Come si evince dalla tabella sopra riportata, i flussi finanziari futuri sono stati attualizzati utilizzando una stima prudenziale del tasso di attualizzazione,
incorporando nel costo del capitale proprio (Ke) i vari fattori di rischio connessi al settore di attività. Il tasso di sconto utilizzato è un tasso nominale al
netto delle imposte.
In particolare, il costo del capitale iniziale per il Gruppo e quello differenziato per i settori sono la somma di:
• tasso privo di rischio (risk-free rate): tasso swap di Eurozona a 5 anni medio degli ultimi 6 anni. L’orizzonte temporale di 6 anni è stato scelto per
tener conto della lunghezza media del ciclo economico in Eurozona;
• premio a rischio sul debito: Credit Default Swap medio degli ultimi 6 anni pagato da UniCredit;
• premio a rischio sul capitale proprio: determinato con l’option based model e basato sulla volatilità delle azioni UniCredit negli ultimi 6 anni. Per i
settori di attività è stata utilizzata la volatilità media degli ultimi 6 anni di banche operanti prevalentemente nello stesso settore, tenendo conto anche
del beneficio di diversificazione. Quest’ultimo è altresì determinato considerando la matrice varianze-covarianze delle quotazioni dei gruppi di banche
utilizzati per la determinazione del premio a rischio.
216 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Il costo del capitale iniziale, differenziato per i Paesi della CEE, è dato dalla somma di:
• tasso privo di rischio (risk-free rate): tasso swap in valuta locale a 5 anni medio degli ultimi 6 anni. Ove assente si è considerato il tasso
interbancario più liquido e rappresentativo;
• premio a rischio sul Paese: Credit Default Swap medio pagato dal Paese negli ultimi 6 anni (o su un periodo più breve in assenza di una serie storica
sufficientemente lunga);
• premio a rischio sul capitale proprio: determinato con l’option based model e basato sulla volatilità delle azioni UniCredit negli ultimi 6 anni.
Il costo del capitale utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa converge ad un determinato valore definito per ciascuna CGU. Questo valore
è determinato come media del costo del capitale di un campione di banche europee calcolato con la stessa metodologia applicata per il costo del
capitale iniziale del Gruppo, estendendo la scadenza del risk-free rate e del CDS da 5 a 10 anni. Il costo del capitale di terminal value utilizzato è
differenziato a seconda che la CGU sia presente in un Paese dell’Europa dell’Ovest, in un Paese dell’Europa dell’Est che entrerà nell’area Euro entro il
2018 o in un altro Paese.
Il valore d’uso complessivo del Gruppo utilizzato nell’impairment test è superiore rispetto all’attuale capitalizzazione di mercato. Questa situazione è
comune alla maggior parte delle banche Europee: il multiplo price-to-book value delle banche dell’indice Stoxx 600 Banks è circa il 46% più basso
rispetto alla media storica. Nel caso di UniCredit la differenza è spiegata principalmente dalle prospettive di breve termine implicite nel prezzo attuale
di mercato, che resta condizionato dalle attese di redditività moderata per il 2011 e dalla persistente incertezza sulle prospettive di crescita del PIL
dell’economia globale.
Diversamente il valore d’uso complessivo include le prospettive reddituali di medio-lungo termine ritenute ragionevoli da parte degli amministratori.
Poiché la valutazione è resa particolarmente complessa dall’attuale contesto macroeconomico e di mercato che il settore finanziario sta attraversando
e dalla conseguente difficoltà nella formulazione di previsioni circa la redditività futura di lungo periodo, sono state effettuate alcune analisi di
“sensitività” ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell’ambito della procedura di impairment test.
Nella tabella sotto riportata sono riepilogati gli scostamenti percentuali degli assunti di base adottati per le diverse CGU, necessari a rendere il valore
recuperabile della CGU stessa pari al suo valore di bilancio:
CGU
Retail
CIB
Asset Management
Private Banking1
Central Eastern Europe
(Kazakistan e Ucraina esclusi)
Ucraina
INCREMENTO IN P.P. DEL
TASSO DI ATTUALIZZAZIONE
AL NETTO DELLE IMPOSTE
(KE)
INCREMENTO IN P. P. DEL
CORE TIER 1 RATIO TARGET
DECREMENTO IN P.P.
DEL TASSO DI CRESCITA
NOMINALE PER IL CALCOLO
DEL TERMINAL VALUE
DECREMENTO IN P.P.
DEGLI UTILI ANNUALI
3,2%
0,9%
5,1%
15,5%
8,0%
1,8%
69,7%
47,1%
-10,4%
-2,9%
-13,7%
n. s.
-28,3%
-8,8%
-38,1%
-67,0%
1,3%
0,6%
3,2%
2,9%
-4,3%
-1,4%
-12,4%
-6,5%
1. In considerazione dell’elevata redditività del settore, i risultati derivanti dall’analisi di sensitività non sono significativi.
In tabella non sono riportati i dati riferiti al Kazakistan in quanto, post impairment, il valore recuperabile è pari al valore di bilancio.
È opportuno segnalare che l’allineamento del valore d’uso di una CGU al suo valore di bilancio, ove non comporti una necessità di effettuare una
svalutazione dell’avviamento della specifica CGU, potrebbe comunque determinare la svalutazione dell’avviamento a livello di Gruppo. Questo avviene
quando la somma delle differenze tra il valore d’uso ed il valore di bilancio di ciascuna CGU non è sufficiente a compensare il valore negativo dei beni
destinati ad attività ausiliarie e comuni, non direttamente allocabili alle singole CGU.
Il valore d’uso complessivo risulta superiore al livello contabile complessivo.
A completamento dell’analisi di sensitività la tabella sottostante indica la variazione del valore d’uso complessivo del Gruppo alla variazione di un punto
percentuale dei principali parametri utilizzati nel modello DCF.
Variazione valore d’uso di Gruppo
INCREMENTO DELL’1% DEL
TASSO DI ATTUALIZZAZIONE
AL NETTO DELLE IMPOSTE
(KE)
-12,4%
INCREMENTO DELL’1% DEL
CORE TIER 1 RATIO TARGET
DECREMENTO DELL’1%
DEL TASSO DI CRESCITA
NOMINALE PER IL CALCOLO
DEL TERMINAL VALUE
DECREMENTO DELL’1%
DEGLI UTILI ANNUALI
-5,8%
-4,8%
-1,2%
Si sottolinea peraltro che i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità dell’avviamento (in particolare i flussi di cassa previsti
per le varie CGU, nonché i tassi di attualizzazione utilizzati) sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato, che potrebbe
registrare mutamenti ad oggi non prevedibili. L’effetto di questi mutamenti sulla stima dei flussi di cassa delle diverse CGU e sulle principali assunzioni
adottate, potrebbe pertanto condurre nei bilanci dei prossimi esercizi a risultati diversi da quelli riportati nel presente Bilancio consolidato.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 217
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
I risultati dell’impairment test
L’impairment test ha confermato il valore di iscrizione dell’avviamento nel Bilancio al 31 Dicembre 2010 per il Gruppo e per tutte le CGU tranne che
per il Kazakistan, dove il perdurare della crisi economica e di un’alta volatilità nel mercato locale hanno portato ad una prudenziale revisione dei piani
strategici (confermata da analisi di back-test ed al solo fine dell’esercizio di goodwill impairment) evidenziando la necessità di effettuare un rettifica di
valore pari a -359 milioni.
Nel corso dell’esercizio è stato inoltre classificato un ramo d’azienda Private fra le attività non correnti in via di dismissione e associate passività.
Poiché il valore di dismissione (pari al fair value al netto dei costi per la vendita) è risultato inferiore al valore contabile si è proceduto a rilevare una
rettifica di valore di 3 milioni integralmente attribuibile ad avviamento.
Sezione 14 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 140 dell’attivo e voce 80 del passivo
Al 31 dicembre 2010 le Attività fiscali ammontano a 12.961 milioni (12.577 milioni a fine 2009) e si riferiscono a:
• attività correnti per 1.675 milioni (2.416 milioni a fine 2009);
• attività anticipate per 11.286 milioni (10.161 milioni a fine 2009).
Al 31 dicembre 2010 le Passività fiscali ammontano a 5.837 milioni (6.451 milioni a fine 2009) e si riferiscono a:
• passività correnti per 1.465 milioni (1.988 milioni a fine 2009);
• passività differite per 4.372 milioni (4.463 milioni a fine 2009).
(migliaia di €)
14.1 Attività per imposte anticipate: composizione
CONSISTENZE AL
Attività fiscali anticipate relative a:
Attività/passività detenute per la negoziazione
Altri strumenti finanziari
Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali
Accantonamenti
Altre attività / passività
Crediti verso banche e clientela
Perdite fiscali riportabili in futuro
Altre
Totale
31.12.2010
31.12.2009
436.195
1.109.201
2.859.072
983.688
333.945
3.090.193
1.280.681
1.193.342
11.286.317
408.285
817.361
2.562.507
1.141.119
258.940
2.589.782
1.247.364
1.135.938
10.161.296
(migliaia di €)
14.2 Passività per imposte differite: composizione
CONSISTENZE AL
31.12.2010
Passività fiscali differite relative a:
Crediti verso banche e clientela
Attività / passività detenute per la negoziazione
Altri strumenti finanziari
Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali
Altre attività / passività
Debiti verso banche e clientela
Altre
Totale
218 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
842.063
142.224
1.027.048
1.600.025
140.574
77.639
542.498
4.372.071
31.12.2009
1.015.239
131.699
847.183
1.654.744
173.095
89.130
552.202
4.463.292
(migliaia di €)
14.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
MOVIMENTI DEL
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2010
2009
9.658.632
2.258.137
2.130.793
365.959
491.278
1.273.556
475
126.869
1.344.536
1.281.552
955.583
228.629
97.340
7.861
55.123
10.572.233
9.924.965
1.767.985
1.384.017
21.889
9.890
45.913
1.306.325
238
383.730
2.034.318
1.689.963
1.517.405
12.139
160.419
1.773
342.582
9.658.632
(migliaia di €)
14.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita al conto economico)
MOVIMENTI DEL
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2010
2009
3.982.701
389.886
328.109
3.913
324.196
61.777
488.054
458.616
318.569
140.047
2.948
26.490
3.884.533
4.799.658
452.736
197.217
1.663
195.554
508
255.011
1.269.693
1.226.354
991.934
184
234.236
1.086
42.253
3.982.701
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 219
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
(migliaia di €)
14.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
MOVIMENTI DEL
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2010
2009
502.664
321.194
263.835
6
263.829
42.229
15.130
109.774
71.649
70.608
61
980
76
38.049
714.084
538.999
215.070
87.687
4.952
82.735
127.383
251.405
201.749
125.984
75.765
382
49.274
502.664
(migliaia di €)
14.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
MOVIMENTI DEL
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2010
2009
480.591
114.180
95.899
2.866
93.033
406
17.875
107.233
85.830
79.214
1.890
4.726
63
21.340
487.538
602.236
210.701
195.373
90
195.283
15.328
332.346
133.760
110.408
23.352
247
198.339
480.591
14.7 Altre informazioni
In conformità con lo IAS 12, non sono state rilevate attività fiscali anticipate per perdite fiscali portate a nuovo laddove non risultano probabili futuri
redditi imponibili a fronte dei quali utilizzare tali perdite. A livello di Gruppo, le perdite fiscali non ancora utilizzate, per le quali non sono state rilevate
attività fiscali anticipate, ammontano a 6.266 milioni, di cui:
• 1.487 milioni relativi alle filiali estere di UniCredit S.p.A.;
• 4.194 milioni relativi a società del sub-gruppo UniCredit Bank AG;
• 585 milioni relativi a società del sub-gruppo UniCredit Bank Austria AG.
In particolare, la quota riferibile alle perdite pregresse delle filiali estere di UniCredit S.p.A., si riferisce alle perdite che potranno essere fiscalmente
recuperate esclusivamente sui futuri redditi imponibili prodotti dalle filiali stesse nel paese di localizzazione.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato, Sezione 20 - Le imposte sul reddito di esercizio
dell’operatività corrente - Voce 290.
220 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Sezione 15 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività
associate - Voce 150 dell’Attivo e voce 90 del Passivo
Sono iscritte in queste voci le attività non correnti o gruppi di attività e passività direttamente collegate, che costituiscono un insieme di attività
generatrici di flussi finanziari, la cui vendita è altamente probabile. Esse sono valutate al minore fra il valore contabile e fair value al netto dei costi di
vendita.
Nella situazione patrimoniale al 31 dicembre 2010 i dati si riferiscono principalmente alla partecipazione in Banca Agricola Commerciale della
Repubblica di San Marino S.p.A. ed al ramo Private Banking di UniCredit Luxemburg SA, composto principalmente da raccolta clientela.
Nella situazione patrimoniale al 31 dicembre 2009 i dati si riferivano principalmente alla partecipazione in IRFIS Mediocredito della Sicilia S.p.A..
(migliaia di €)
15.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività
CONSISTENZE AL
A. Singole attività
A.1 Attività finanziarie
A.2 Partecipazioni
A.3 Attività materiali
A.4 Attività immateriali
A.5 Altre attività non correnti
Totale A
B. Gruppi di attività (unità operative dismesse)
B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione
B.2 Attività finanziarie valutate al fair value
B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita
B.4 Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
B.5 Crediti verso banche
B.6 Crediti verso clientela
B.7 Partecipazioni
B.8 Attività materiali
B.9 Attività immateriali
B.10 Altre attività
Totale B
Totale A+B
C. Passività associate a singole attività in via di dismissione
C.1 Debiti
C.2 Titoli
C.3 Altre passività
Totale C
D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
D.1 Debiti verso banche
D.2 Debiti verso clientela
D.3 Titoli in circolazione
D.4 Passività finanziarie di negoziazione
D.5 Passività finanziarie valutate al fair value
D.6 Fondi
D.7 Altre passività
Totale D
Totale C+D
31.12.2010
31.12.2009
175.207
1.825
43.419
1.376
554.187
776.014
533.465
182
67.400
71
21.179
622.297
776.014
622.297
1.081.069
289.060
24.640
1.394.769
270.926
40.389
311.315
1.394.769
311.315
15.2 Altre informazioni
Non vi sono informazioni da segnalare.
15.3 Informazioni sulle partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non valutate al patrimonio netto
Nel corso dell’esercizio sono state classificate tra le attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione le partecipazioni nelle società collegate
Metis S.p.A. e S.S.I.S. S.p.A.. Tali società continuano ad essere oggetto di valutazione secondo il metodo del patrimonio netto poiché il fair value, al
netto dei costi di dismissione delle stesse, risulta superiore al loro valore di bilancio.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 221
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo (SEGUE)
Sezione 16 - Altre attività - Voce 160
Al 31 dicembre 2010 la voce Altre attività ammonta a 12.948 milioni, in aumento di 2.494 milioni (+24%) rispetto al 2009 (10.454 milioni).
L’aumento è ascrivibile principalmente:
• alle partite definitive ma non imputabili ad altre voci che passano da 2.203 milioni di fine 2009 a 3.728 milioni di fine 2010 (+1.525 milioni,
+69%);
• alle partite in corso di lavorazione che passano da 830 milioni di fine 2009 a 2.177 milioni di fine 2010 (+1.347 milioni, +162%).
(migliaia di €)
16.1 Altre attività: composizione
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
Margine di variazione presso organismi di compensazione a fronte di operazioni su contratti derivati (infruttiferi)
Oro, argento e metalli preziosi
Ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie
Cassa e altri valori in carico al cassiere:
- assegni di c/c tratti su terzi in corso di negoziazione
- assegni di c/c in carico alle banche del gruppo ricevuti dalla stanza di compensazione in corso di addebito
- vaglia, assegni circolari e titoli equiparati
- cedole, titoli esigibili a vista, valori bollati e valori diversi
Interessi e competenze da addebitare a:
- clienti
- banche
Partite viaggianti tra filiali non attribuite ai conti di pertinenza
Partite in corso di lavorazione
Partite definitive ma non imputabili ad altre voci:
- titoli e cedole da regolare
- altre operazioni
Rettifiche per partite illiquide di portafoglio
Partite fiscali diverse da quelle imputate a voce 140
Altre partite
Totale
222 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
31.12.2010
31.12.2009
56.148
73.482
648.182
583.643
557.826
3.362
22.409
46
221.898
191.652
30.246
1.040.440
2.177.066
3.727.921
217.096
3.510.825
75.296
2.011.303
2.332.885
12.948.264
100.001
58.014
349.830
663.930
612.629
20.047
30.777
477
301.795
293.266
8.529
165.266
829.976
2.203.120
41.410
2.161.710
148.276
2.580.460
3.053.021
10.453.689
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato
Passivo
Sezione 1 - Debiti verso banche - Voce 10
I Debiti verso banche presentano una dinamica in crescita, dai 106.800 milioni di fine dicembre 2009 ai 111.735 milioni del 31 dicembre 2010.
La crescita della voce debiti verso banche, pari a +4.935 milioni, riviene da:
• una diminuzione dei debiti verso banche centrali di -6.821 milioni;
• un aumento dei debiti verso banche di +11.756 milioni, di cui +9.225 milioni relativi a finanziamenti.
(migliaia di €)
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche
2.1 Conti correnti e depositi liberi
2.2 Depositi vincolati
2.3 Finanziamenti
2.3.1 pronti contro termine passivi
2.3.2 altri
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
2.5 Altri debiti
Totale
Fair value
31.12.2010
31.12.2009
12.864.051
98.871.043
16.509.612
31.827.948
43.847.885
19.946.043
23.901.842
6.685.598
111.735.094
109.799.074
19.684.972
87.115.180
18.300.255
27.610.170
34.623.268
11.881.982
22.741.286
6.581.487
106.800.152
106.989.042
La sottovoce 2.3 Finanziamenti comprende anche i debiti relativi alle operazioni di pronti contro termine di raccolta conclusi a fronte di titoli di proprietà emessi da società del Gruppo, questi ultimi elisi dall’attivo a
livello consolidato.
(migliaia di €)
1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati
CONSISTENZE AL
Debiti verso banche: debiti subordinati
31.12.2010
31.12.2009
142.549
231.317
1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati
Non vi sono debiti strutturati verso banche.
(migliaia di €)
1.4 Debiti verso banche oggetto di copertura specifica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Debiti oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) più rischi
2. Debiti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) altro
Totale
31.12.2010
31.12.2009
55.148
55.148
55.148
155.261
155.261
206.649
179.296
27.353
361.910
1.5 Debiti per leasing finanziario
Non vi sono debiti per locazione finanziaria verso banche.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 223
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE)
Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20
I Debiti verso la clientela ammontano a 402.248 milioni (381.623 milioni nel 2009) e presentano un aumento di +20.625 milioni, pari a +5%.
(migliaia di €)
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
3. Finanziamenti
3.1 pronti contro termine passivi
3.2 altri
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
5. Altri debiti
Totale
Fair Value
31.12.2010
31.12.2009
225.086.111
109.201.857
48.260.429
40.487.023
7.773.406
565.458
19.134.336
402.248.191
399.831.509
217.353.447
111.557.776
29.726.942
20.471.063
9.255.879
528.773
22.456.352
381.623.290
381.390.731
Fra i “Finanziamenti” sono compresi anche i debiti relativi alle operazioni di pronti contro termine di raccolta conclusi a fronte di titoli di proprietà emessi da società del Gruppo, questi ultimi elisi dall’attivo a livello
consolidato.
(migliaia di €)
2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati
CONSISTENZE AL
Debiti verso clientela: debiti subordinati
31.12.2010
31.12.2009
491.668
561.781
(migliaia di €)
2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati
CONSISTENZE AL
Debiti verso clientela: debiti strutturati
31.12.2010
VALORE CONTABILE
31.12.2009
VALORE CONTABILE
22.963
36.141
(migliaia di €)
2.4 Debiti verso clientela: oggetto di copertura specifica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
31.12.2010
31.12.2009
1. Debiti oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) più rischi
2. Debiti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) altro
Totale
1.034.647
1.034.647
1.457
1.457
1.036.104
871.730
771.684
100.046
871.730
(migliaia di €)
2.5 Debiti per leasing finanziario
CONSISTENZE AL 31.12.2010
PAGAMENTI
MINIMI
Debiti per locazione finanziaria:
Fino a 12 mesi
Da 1 a 5 anni
Oltre 5 anni
Valore totale dei pagamenti minimi lordi/netti
Effetto tempo
Valore attuale dei debiti per pagamenti minimi dovuti per il leasing
224 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
6.460
9.927
16.387
(1.554)
14.833
VALORE ATTUALE DEI
PAGAMENTI MINIMI
6.079
8.754
14.833
X
14.833
Sezione 3 - Titoli in circolazione - Voce 30
Al 31 dicembre 2010 la consistenza dei Titoli in circolazione, pari a 180.990 milioni, diminuisce di 33.783 milioni (-16%) rispetto al livello di fine
anno precedente.
(migliaia di €)
3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
CONSISTENZE AL 31.12.2010
CONSISTENZE AL 31.12.2009
FAIR VALUE
VALORE DI
BILANCIO
LIVELLO 1
LIVELLO 2
145.516.953
7.412.138
138.104.815
35.473.375
790.725
34.682.650
180.990.328
58.114.192
58.114.192
5.145.007
22.828
5.122.179
63.259.199
84.541.101
7.329.002
77.212.099
8.308.038
761.469
7.546.569
92.849.139
TIPOLOGIA TITOLI/VALORI
A. Titoli
1. Obbligazioni
1.1 strutturate
1.2 altre
2. Altri titoli
2.1 strutturati
2.2 altri
Totale
Totale Livello 1,
Livello 2 e Livello 3
FAIR VALUE
LIVELLO 3
VALORE DI
BILANCIO
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
1.054.333
172.154
882.179
24.365.586
24.365.586
25.419.919
161.669.590
11.986.643
149.682.947
53.103.287
973.448
52.129.839
214.772.877
56.198.308
228.284
55.970.024
10.567.343
27.399
10.539.944
66.765.651
96.278.273
11.909.932
84.368.341
16.493.328
936.993
15.556.335
112.771.601
3.060.676
142.327
2.918.349
33.914.799
11.764
33.903.035
36.975.475
181.528.257
216.512.727
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla Parte A - Politiche contabili –
A.3 - Informativa sul fair value.
Le sottovoci 1.1 Obbligazioni strutturate e 2.1. Altri titoli strutturati ammontano complessivamente a 8.203 milioni e rappresentano il 5% del totale. Esse si riferiscono a strumenti di tipo equity linked ed interest-rate linked.
Di questi strumenti UniCredit S.p.A. è il principale e quasi unico contributore.
Lo sbilancio del fair value dei derivati, incorporati in titoli strutturati e fatti oggetto di scorporo, risulta esposto a Voce 20 dell’Attivo e a Voce 40 del Passivo tra le valutazioni dei derivati di trading-altri e presenta un
saldo negativo per 294 milioni.
(migliaia di €)
3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati
CONSISTENZE AL
Titoli in circolazione: titoli subordinati
31.12.2010
31.12.2009
23.965.224
27.145.805
(migliaia di €)
3.3 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli oggetto di copertura specifica
CONSISTENZE AL
TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORI
31.12.2010
31.12.2009
1. Titoli oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) più rischi
2. Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio cambio
c) altro
Totale
874.484
874.484
3.178.063
3.178.063
4.052.547
1.360.783
1.360.783
4.756.433
4.756.433
6.117.216
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 225
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE)
Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40
Le Passività finanziarie di negoziazione, che al 31 dicembre 2010 ammontano a 114.099 milioni, si mantengono stabili rispetto alla fine 2009
(114.045 milioni).
(migliaia di €)
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
CONSISTENZE AL 31.12.2010
TIPOLOGIA OPERAZIONI /
COMPONENTI DEL GRUPPO
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli di debito
3.1 Obbligazioni
3.1.1 Strutturate
3.1.2 Altre
obbligazioni
3.2 Altri titoli
3.2.1 Strutturati
3.2.2 Altri
Totale A
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
1.1 Di negoziazione
1.2 Connessi con la
fair value option
1.3 Altri
2. Derivati creditizi
2.1 Di negoziazione
2.2 Connessi con la
fair value option
2.3 Altri
Totale B
Totale A+B
FAIR VALUE
VALORE
NOMINALE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
331.922
14.885.476
11.476.485
7.901.584
6.454.775
1.362.465
7.236.975
86.685
86.685
-
1.446.809
3.574.901
3.574.901
26.693.883
CONSISTENZE AL 31.12.2009
FAIR VALUE
FAIR
VALUE*
VALORE
NOMINALE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
FAIR
VALUE*
375.709
14.978.982
11.056.788
7.500.979
6.437.326
161 1.738.001
862 22.214.794
300.776 11.416.153
281.684 7.841.252
17.449
X
304.897
16.523.400
14.680.888
10.379.246
853.071
413.127
5.095.740
3.016.297
3.016.297
-
314.145
16.672.064
10.897.173
7.104.819
866.464
498
835
703.797
197.766
25
723.981
21.691.117
14.617.388
10.315.746
X
86.685
8.686.125
1.063.653
3.555.809
3.555.809
26.411.479
264.235
X
19.092 3.574.901
19.092
X
X
301.799 35.368.948
9.526.175
4.301.642
4.301.521
121
31.509.185
3.016.297
8.525.164
6.238.355
3.792.354
3.792.354
27.883.382
197.741
506.031
506.031
705.130
X
4.301.642
X
X
37.032.486
X
X
4.107.180
4.105.795
68.432.717
66.891.861
1.859.551
1.706.886
X
X
X
X
5.983.794
5.981.940
65.383.989
64.561.723
630.753
221.712
X
X
X
X
X
X
1.385
187.141
187.141
387.797
1.153.059
2.602.747
2.589.772
3.077
149.588
1.510.397
1.482.708
X
X
X
X
X
X
X
X
24
1.830
304.656
304.656
352.008
470.258
3.364.685
3.345.481
409.041
1.263.662
1.263.629
X
X
X
X
X
X
26.693.883
4.294.321
12.980.446
12.975
71.035.464
97.446.943
X
27.689
X
3.369.948
3.671.747 35.368.948
X
X
31.509.185
6.288.450
14.813.614
18.868
336
68.748.674
96.632.056
33
1.894.415
2.599.545
X
X
37.032.486
Totale Livello 1,
Livello 2 e Livello 3
LIVELLO 3
114.099.136
114.045.215
Fair value*: calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione.
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla Parte A - Politiche contabili A.3 Informativa sul fair value.
Le sottovoci “Debiti verso banche” e “Debiti verso clientela” comprendono scoperti tecnici per un ammontare pari a 8.724 milioni nel 2010 e 5.665 milioni nel 2009 a cui non viene attribuito un valore nozionale.
(migliaia di €)
4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate
CONSISTENZE AL
Passività finanziarie di negoziazione: passività subordinate
31.12.2010
31.12.2009
649.441
429.749
(migliaia di €)
4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati
CONSISTENZE AL
Passività finanziarie di negoziazione: debiti strutturati
226 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
31.12.2010
VALORE CONTABILE
31.12.2009
VALORE CONTABILE
14.676
14.946
(migliaia di €)
4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici”) di negoziazione: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Emissioni
B.2 Vendite
B.3 Variazioni positive di fair value
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Acquisti
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
DEBITI VERSO
BANCHE
DEBITI VERSO
CLIENTELA
TITOLI IN
CIRCOLAZIONE
TOTALE
305.242
28.825.273
291
28.809.855
15.127
28.797.719
13
28.782.598
15.108
332.796
16.526.432
1.752.013.011
1.751.919.352
2
93.657
1.753.641.189
2.472.745
1.751.090.933
44
77.467
14.898.254
14.617.264
32.108.131
28.904.029
1.900.992
1.303.110
35.281.148
30.796.149
1.286.683
1.382.143
1.816.173
11.444.247
31.448.938
1.812.946.415
291
1.809.633.236
1.900.994
1.411.894
1.817.720.056
33.268.907
1.781.160.214
1.382.187
1.908.748
26.675.297
Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50
Al 31 dicembre 2010 la consistenza delle Passività finanziarie valutate al fair value è di 1.268 milioni, in riduzione di 344 milioni rispetto
all’esercizio precedente a seguito del rimborso delle posizioni in scadenza.
(migliaia di €)
5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
CONSISTENZE AL 31.12.2010
FAIR VALUE
TIPOLOGIA OPERAZIONI /
COMPONENTI DEL GRUPPO
VALORE
NOMINALE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
1. Debiti verso banche
1.1 Strutturati
1.2 Altri
2. Debiti verso clientela
2.1 Strutturati
2.2 Altri
3. Titoli di debito
3.1 Strutturati
3.2 Altri
Totale
1.351.520
1.301.520
50.000
1.351.520
-
1.216.810
1.216.810
1.216.810
Totale Livello 1,
Livello 2 e Livello 3
CONSISTENZE AL 31.12.2009
FAIR VALUE
FAIR
VALUE*
VALORE
NOMINALE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
FAIR
VALUE*
X
X
X
X
51.079 1.329.704
51.079
X
X
51.079 1.329.704
1.694.690
1.694.690
1.694.690
-
1.560.578
1.560.578
1.560.578
149
149
51.748
51.748
51.897
149
X
X
X
X
1.642.325
X
X
1.642.474
LIVELLO 3
1.267.889
1.612.475
Fair value*: calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione.
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda per ulteriori informazioni alla Parte A - Politiche contabili –
A.3 Informativa sul fair value.
5.2 Dettaglio della voce 50 “Passività finanziarie valutate al fair value”: passività subordinate
Non vi sono passività subordinate.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 227
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE)
(migliaia di €)
5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
DEBITI VERSO
BANCHE
DEBITI VERSO
CLIENTELA
TITOLI IN
CIRCOLAZIONE
TOTALE
149
149
149
-
-
1.612.326
100.243
72.830
23.158
4.255
444.680
1.847
353.930
49.374
39.529
1.267.889
1.612.475
100.243
72.830
23.158
4.255
444.829
1.847
353.930
49.374
39.678
1.267.889
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Emissioni
B.2 Vendite
B.3 Variazioni positive di fair value
B4. Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Acquisti
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
Sezione 6 - Derivati di copertura - Voce 60
(migliaia di €)
6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli
CONSISTENZE AL 31.12.2010
CONSISTENZE AL 31.12.2009
FAIR VALUE
A. Derivati finanziari
1) Fair value
2) Flussi finanziari
3) Investimenti esteri
B. Derivati creditizi
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale
FAIR VALUE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
VALORE
NOZIONALE
LIVELLO 1
LIVELLO 2
LIVELLO 3
VALORE
NOZIONALE
1.091
1.091
1.091
9.664.018
3.651.023
6.012.995
15.741
15.741
9.679.759
-
99.146.382
42.351.187
56.795.195
1.115.000
1.115.000
100.261.382
49.661
49.661
49.661
9.859.787
3.781.491
6.078.296
9.859.787
9.499
9.499
9.499
96.041.403
27.309.028
68.732.375
530.000
530.000
96.571.403
Totale Livello 1,
Livello 2 e Livello 3
9.680.850
9.918.947
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda alla Parte A - Politiche contabili per ulteriori chiarimenti.
(migliaia di €)
6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologie di copertura
CONSISTENZE AL 31.12.2010
FAIR VALUE
FLUSSI FINANZIARI
SPECIFICA
OPERAZIONI/
TIPO DI COPERTURA
1. Attività finanziarie
disponibili per la vendita
2. Crediti
3. Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
4. Portafoglio
5. Altre operazioni
Totale attività
1. Passività finanziarie
2. Portafoglio
Totale passività
1. Transazioni attese
2. Portafoglio di attività e
passività finanziarie
RISCHIO
DI TASSO
RISCHIO
DI CAMBIO
RISCHIO
DI CREDITO
RISCHIO
DI PREZZO
PIÙ
RISCHI
GENERICA
SPECIFICA
GENERICA
INVESTIMENTI
ESTERI
383.250
10.355
-
15.741
783
X
-
X
X
-
X
X
X
X
X
X
393.605
195.881
195.881
X
X
X
X
15.741
X
X
X
783
X
X
X
14.495
14.495
X
X
336.525
X
336.525
X
2.710.825
2.710.825
X
X
2.315
X
3.126.138
X
3.126.138
X
2.884.542
2.884.542
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
X
-
-
228 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Sezione 7 - Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura
generica - Voce 70
(migliaia di €)
7.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperte
CONSISTENZE AL
ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ COPERTE/VALORI
31.12.2010
31.12.2009
1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie
2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie
Totale
3.379.524
(581.148)
2.798.376
4.505.885
(1.745.925)
2.759.960
(migliaia di €)
7.2 Passività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse: composizione
CONSISTENZE AL
PASSIVITÀ COPERTE
1. Debiti
2. Titoli in circolazione
3. Portafoglio
Totale
31.12.2010
31.12.2009
313.667
379.210
108.504.463
109.197.340
11.460.334
5.809.604
62.297.973
79.567.911
Sezione 8 - Passività fiscali - Voce 80
Si veda la sezione 14 dell’attivo.
Sezione 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 90
Si veda la sezione 15 dell’attivo.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 229
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE)
Sezione 10 - Altre passività - Voce 100
Al 31 dicembre 2010 le Altre passività ammontano a 22.224 milioni, in aumento di 4.114 milioni (+23%) rispetto a fine 2009 (18.110 milioni).
Tale variazione è da ascrivere principalmente:
• alle partite in corso di lavorazione per +2.299 milioni;
• alle partite definitive ma non imputabili ad altre voci per +847 milioni;
• alle partite viaggianti tra filiali non attribuite ai conti di pertinenza per +628 milioni;
• alle somme a disposizione da riconoscere a terzi per +570 milioni.
(migliaia di €)
10.1 Altre passività: composizione
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
Debiti per le garanzie finanziarie rilasciate
Deterioramento delle garanzie finanziarie rilasciate, dei derivati creditizi, degli impegni
irrevocabili a erogare fondi
Debiti per gli impegni irrevocabili a erogare fondi
Ratei passivi diversi da quelli da capitalizzare sulle pertinenti passività finanziarie
Accordi di pagamento basati sul valore dei propri strumenti di capitale classificati
come debiti secondo l'IFRS 2
Altri debiti relativi al personale dipendente
Altri debiti relativi ad altro personale
Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci
Interessi e competenze da accreditare a:
- clienti
- banche
Partite viaggianti tra filiali non attribuite ai conti di pertinenza
Somme a disposizione da riconoscere a terzi
Partite in corso di lavorazione
Partite relative ad operazioni in titoli
Partite definitive ma non imputabili ad altre voci:
- debiti verso fornitori
- accantonamenti per ritenuta fiscale su dietimi, cedole o dividendi
- altre partite
Debiti per partite diverse dal servizio di riscossione tributi
Rettifiche per partite illiquide di portafoglio
Partite fiscali diverse da quelle imputate a voce 80
Altre partite
Totale
230 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
31.12.2010
31.12.2009
17.178
18.141
1.178.162
1.710
1.230.007
1.023.979
6.703
948.002
3.309
2.641.101
13.733
2.447
355.860
291.765
64.095
794.224
2.130.161
3.945.861
26.524
3.962.818
1.195.782
2.656
2.764.380
2.088
43.397
1.271.223
4.604.549
22.224.352
8.617
2.992.099
11.240
2.948
340.366
303.150
37.216
165.753
1.559.587
1.646.570
164.116
3.116.130
1.324.065
3.218
1.788.847
11.756
719.591
1.165.246
4.209.523
18.110.367
Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110
Il Fondo trattamento di fine rapporto del personale è da intendersi come una “prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti”,
pertanto la sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e
l’attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno al Gruppo utilizzando il “Metodo della
Proiezione Unitaria del Credito” (si veda Parte A, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio).
(migliaia di €)
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
MOVIMENTI DEL
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio
B.2 Altre variazioni in aumento
C. Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni in diminuzione
D. Rimanenze finali
2010
2009
1.317.523
102.938
68.865
34.073
218.628
172.228
46.400
1.201.833
1.415.023
133.806
75.813
57.993
231.306
174.786
56.520
1.317.523
Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120
Al 31 dicembre 2010 il Fondo rischi ed oneri si attesta a 8.088 milioni, in aumento di 106 milioni rispetto al dato di fine 2009 (7.982 milioni).
La sottovoce “1. Fondi di quiescenza aziendale”, che accoglie prevalentemente fondi a prestazione definita, illustrati alla successiva tavola 12.3, si
attesta a 4.515 milioni rispetto ai 4.591 milioni di fine 2009.
La sottovoce “2. Altri fondi per rischi ed oneri”, il cui ammontare al 31 dicembre 2010 risulta pari a 3.573 (3.392 milioni a fine 2009), è composta da:
• stanziamenti per controversie legali: la sottovoce somma stanziamenti per controversie legali, cause passive e revocatorie fallimentari (maggiori
informazioni relative alle cause passive sono riportate nella Parte E - Sezione 4 - Rischi operativi - punto B - Rischi derivati da pendenze legali);
• stanziamenti per oneri per il personale, sostanzialmente oneri vari attinenti al personale;
• stanziamenti altri: accolgono gli stanziamenti per rischi ed oneri non riconducibili alle voci di cui sopra, il contenuto di questa sottovoce è illustrato
alla successiva tavola 12.4.
(migliaia di €)
12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
CONSISTENZE AL
VOCI/COMPONENTI
31.12.2010
31.12.2009
1. Fondi di quiescenza aziendali
2. Altri fondi per rischi ed oneri
2.1 Controversie legali
2.2 Oneri per il personale
2.3 Altri
Totale
4.515.173
3.572.805
1.386.916
77.399
2.108.490
8.087.978
4.590.628
3.391.803
1.350.196
90.463
1.951.144
7.982.431
(migliaia di €)
12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
VOCI/COMPONENTI
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo
B.3 Variazioni dovute a modifiche tasso di sconto
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Utilizzo dell'esercizio
C.2 Variazioni dovute a modifiche tasso di sconto
C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali (*)
FONDI DI QUIESCENZA
ALTRI FONDI
4.590.628
449.001
115.647
229.075
104.279
524.456
346.699
177.757
4.515.173
3.391.803
995.931
843.837
12.767
4.608
134.719
814.929
538.417
3.316
273.196
3.572.805
(*) di cui Fondi di quiescenza a benefici definiti per 4.472.296 migliaia di euro.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 231
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE)
12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti
1. ILLUSTRAZIONE DEI FONDI
Esistono all’interno del Gruppo diversi piani a benefici definiti, ovvero piani per i quali la prestazione è legata al salario ed all’anzianità del dipendente sia in Italia che
all’estero. I piani in Austria, Germania e Italia rappresentano in totale oltre il 90% delle obbligazioni pensionistiche del Gruppo.
La maggior parte dei piani del Gruppo non è finanziata. Le eccezioni più significative riguardano il “contractual trust arrangement” o CTA (ovvero un fondo esterno
gestito da fiduciari indipendenti), il HVB Trust Pensionfonds AG, e il Pensionkasse der Hypovereinsbank WaG, tutti e tre stabiliti da UniCredit Bank AG (per i piani a
benefici definiti in Germania) e da UCI S.p.A. per i piani a benefici definiti nel Regno Unito.
La maggior parte dei piani a benefici definiti del Gruppo sono chiusi ai neo-assunti, ad esempio in Austria, Germania e Italia dove la maggioranza dei neo-assunti
aderisce a piani a contribuzione definita (o piani considerati tali). I contributi per i piani a contribuzione definita rappresentano una spesa a conto economico.
Le obbligazioni dei piani a benefici definiti sono determinate con il “metodo dell’unità di credito proiettata”. Per i piani finanziati le attività patrimoniali sono determinate
al fair value alla data di redazione dello stato patrimoniale. Lo stato patrimoniale è composto dal deficit o surplus (la differenza tra le obbligazioni e le attività
patrimoniali) al netto degli utili e perdite attuariali non riconosciuti. Inoltre nel conto economico vengono riconosciuti gli utili e le perdite attuariali solo se in eccesso del
“corridoio” (10%).
Le ipotesi attuariali usate per determinare le obbligazioni variano da paese a paese e da piano a piano in linea con lo IAS 19. Il tasso di attualizzazione in ogni paese è
determinato facendo riferimento ai rendimenti di mercato alla data di bilancio di titoli obbligazionari di aziende primarie di valuta e durata media in linea con quella della passività.
(migliaia di €)
2. VARIAZIONI NELL'ESERCIZIO DEI FONDI
31.12.2010
31.12.2009
Obbligazione netta iniziale a benefici definiti
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate
Oneri finanziari
(Utili) Perdite attuariali rilevati nell'esercizio
(Utili) Perdite relativi alla riduzione o estinzione del piano
Benefici erogati
Altre variazioni in aumento
Altre variazioni in diminuzione
Obbligazione netta finale a benefici definiti
4.513.206
90.830
7.915
221.160
22.358
1.662
(339.984)
100.422
(145.273)
4.472.296
4.475.084
84.783
242.590
2.067
6.131
(454.379)
444.097
(287.167)
4.513.206
3. VARIAZIONI NELL'ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO DEL PIANO E ALTRE INFORMAZIONI
31.12.2010
31.12.2009
Valore corrente iniziale delle attività a servizio dei piani
Rendimento atteso
Utili (Perdite) attuariali
Contributi del datore di lavoro
Benefici erogati
Altre variazioni in aumento
Altre variazioni in diminuzione
Valore corrente finale delle attività a servizio dei piani
3.211.230
165.955
32.723
50.210
(133.782)
3.047
(5.253)
3.324.130
3.060.039
160.283
3.771
117.106
(128.899)
(1.070)
3.211.230
PRINCIPALI CATEGORIE DI ATTIVITÀ A SERVIZIO DEI PIANI
31.12.2010
31.12.2009
1. Azioni
2. Obbligazioni
3. Immobili
4. Altre attività
Totale
372.129
2.463.483
116.714
371.804
3.324.130
92.835
2.206.272
117.957
794.166
3.211.230
(migliaia di €)
(migliaia di €)
(migliaia di €)
4. RICONCILIAZIONE TRA VALORE ATTUALE DEI FONDI, VALORE ATTUALE DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO DEL PIANO E LE ATTIVITÀ
E PASSIVITÀ ISCRITTE IN BILANCIO
Valori iscritti nello stato patrimoniale
Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti finanziate
Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti non finanziate
Valore attuale delle attività a servizio del piano
Totale
Utili (perdite) attuariali non rilevate
Impatto del limite del paragrafo 58 (IAS 19) sull'eccedenza del valore attuale delle attività a servizio dei piani
Passività netta in bilancio1
31.12.2010
31.12.2009
3.143.432
4.672.458
(3.324.130)
4.491.760
(284.802)
53.631
4.260.589
3.049.712
4.575.131
(3.211.230)
4.413.613
(183.382)
73.271
4.303.502
1. La passività netta indicata per il 2010 ricomprende 211.707 migliaia di eccedenze di attività al servizio dei piani rilevate nella voce dell’attivo “altre attività” (209.704 migliaia nel 2009).
232 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
RENDIMENTO DELLE ATTIVITÀ A SERVIZIO DEL PIANO
Rendimento attuariale delle attività a servizio del piano
Utili (perdite) attuariali sulle attività a servizio del piano
2010
2009
165.955
32.723
160.283
3.771
Le tabelle precedenti descrivono le passività previdenziali del Gruppo relative ai Fondi di quiescenza aziendali. In base all’interpretazione dello IAS 19
anche il Fondo TFR previsto dalla normativa italiana, qualificandosi come piano a benefici definiti, è fatto oggetto di valutazione attuariale. Riportiamo
qui di seguito una tabella riepilogativa del valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti del Gruppo e delle principali ipotesi attuariali adottate.
5. DESCRIZIONE DELLE PRINCIPALI IPOTESI ATTUARIALI
Tasso di attualizzazione
Rendimento atteso dalle attività a servizio dei piani
Tasso atteso di incremento delle retribuzioni 2
Incrementi futuri relativi a trattamenti pensionistici
Tasso di inflazione atteso
31.12.2010
31.12.2009
4,89%
5,00%
2,87%
2,08%
1,91%
5,12%
5,25%
3,03%
2,15%
1,97%
2. Valido ai fini dei “Fondi di quiescenza”
(migliaia di €)
6. INFORMAZIONI COMPARATIVE
Totale obbligazioni a benefici definiti
Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti
Valore attuale delle attività a servizio dei piani
Valore attuale del (surplus)/deficit dei piani
Utili (Perdite) attuariali non rilevate
Impatto del limite del paragrafo 58 (IAS 19) sull'eccedenza del valore attuale delle attività a servizio dei piani
Passività netta in bilancio
31.12.2010
31.12.2009
9.060.334
(3.324.130)
5.736.204
(327.413)
53.631
5.462.422
8.972.250
(3.211.230)
5.761.020
(213.266)
73.271
5.621.025
(migliaia di €)
12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi
CONSISTENZE AL
2.3 Altri fondi per rischi e oneri - altri
- Rischi/oneri connessi al patrimonio immobiliare
- Oneri per piani di ristrutturazione aziendale
- Vertenze stragiudiziali e spese legali
- Indennità di agenti della rete
- Vertenze correlate a strumenti finanziari e contratti derivati
- Vertenze fiscali
- Oneri per passività assunte su cessioni di partecipazioni
- Altri
Totale
31.12.2010
31.12.2009
368.158
109.349
43.946
122.484
273.098
172.794
83.913
934.748
2.108.490
462.960
149.009
126.435
112.619
243.334
106.594
98.953
651.240
1.951.144
Le risultanze relative all’esercizio 2009 della sottovoce “Altri fondi per rischi ed oneri - altri” sono state riesposte in conformità al maggior dettaglio
delle restanti sottovoci nel 2010.
La medesima sottovoce nell’esercizio 2010 comprende 451 milioni di oneri derivanti da impegni contrattuali.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 233
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE)
Sezione 13 - Riserve tecniche - Voce 130
(migliaia di €)
13.1 Riserve tecniche: composizione
LAVORO DIRETTO
LAVORO INDIRETTO
TOTALE
CONSISTENZE AL
31.12.2009
TOTALE
88.436
58.432
29.899
105
129.095
124.311
2.319
2.465
1.113
246
867
-
89.549
58.678
30.766
105
129.095
124.311
2.319
2.465
63.653
45.142
15.064
3.447
98.482
95.578
1.662
1.242
-
-
-
-
217.531
1.113
218.644
162.135
CONSISTENZE AL 31.12.2010
A. Ramo danni
A.1 Riserve premi
A.2 Riserve sinistri
A.3 Altre riserve
B. Ramo vita
B.1 Riserve matematiche
B.2 Riserve per somme da pagare
B.3 Altre riserve
C. Riserve tecniche allorché il rischio di investimento
è sopportato dagli assicurati
C.1 Riserve relative a contratti le cui prestazioni sono connesse
con fondi di investimento e indici di mercato
C.2 Riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione
D. Totale riserve tecniche
(migliaia di €)
13.2 Riserve tecniche: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
RAMO DANNI
Riserve tecniche all'inizio dell'esercizio
a) variazioni in aumento
b) variazioni in diminuzione
Riserve tecniche alla fine dell'esercizio
RAMO VITA
RISERVE
PREMI
RISERVE
SINISTRI
ALTRE
RISERVE
RISERVE
MATEMATICHE
RISERVE PER
SOMME DA
PAGARE
ALTRE
RISERVE
45.142
13.643
107
58.678
15.064
15.733
31
30.766
3.447
142
3.484
105
95.578
30.037
1.304
124.311
1.662
657
2.319
1.242
1.223
2.465
Sezione 14 - Azioni rimborsabili - Voce 150
Non sono presenti azioni rimborsabili.
Sezione 15 - Patrimonio del gruppo - Voci 140, 170, 180, 190, 200 e 220
Il Patrimonio del gruppo, incluso l’utile di periodo (1.323 milioni) si è attestato al 31 dicembre 2010 a 64.224 milioni a fronte dei 59.689 milioni
rilevati alla fine dell’anno precedente.
La tabella che segue riporta la composizione del patrimonio e le variazioni rispetto all’esercizio precedente:
(migliaia di €)
Patrimonio del gruppo: composizione
CONSISTENZE AL
1. Capitale
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve
4. Azioni proprie
a. Capogruppo
b. Controllate
5. Riserve di valutazione
6. Strumenti di capitale
7. Utile (Perdita)
Totale
234 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
VARIAZIONI
31.12.2010
31.12.2009
ASSOLUTA
%
9.648.791
39.322.433
15.186.462
(4.197)
(2.440)
(1.757)
(1.252.787)
1.323.343
64.224.045
8.389.870
36.581.540
14.271.165
(5.714)
(2.440)
(3.274)
(1.249.514)
1.702.325
59.689.672
1.258.921
2.740.893
915.297
1.517
1.517
(3.273)
(378.982)
4.534.373
15,0%
7,5%
6,4%
-26,5%
-46,3%
0,3%
-22,3%
7,6%
La variazione in aumento del patrimonio del gruppo per 4.534 milioni è il risultato di:
• un incremento del capitale, integralmente sottoscritto, in esecuzione della delibera dell’Assemblea del 16 novembre 2009;
• un incremento del sovrapprezzo di emissione dovuto a esecuzione dell’aumento di capitale sociale deliberato dall’Assemblea
del 16 novembre 2009 integralmente sottoscritto;
• un incremento delle riserve per:
- la destinazione a riserva dell’utile dell’esercizio 2009 (1.702 milioni), al netto dei dividendi distribuiti (550 milioni);
- l’incremento della riserva connessa a stock options;
- l’utilizzo di riserva per costi capitalizzati in esecuzione dell’aumento di capitale deliberata dall’Assemblea del 16 novembre 2009;
- altre variazioni (comprensive delle variazioni su azioni proprie);
• una variazione delle riserve da valutazione per:
- incremento delle differenze cambio;
- incremento di valore della riserva da valutazione delle società valutate al patrimonio netto;
- riduzione di valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita;
- riduzione della copertura per rischi finanziari (60 milioni) e riduzione di valore delle attività in via di dismissione (5 milioni);
• riduzione dell’utile del periodo rispetto a quello del 2009
1.259 milioni
2.740 milioni
1.152 milioni
0,7 milioni
(84) milioni
(151,7) milioni
600 milioni
54 milioni
(592) milioni
(65) milioni
(379) milioni
(migliaia di €)
15.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione
31.12.2010
A. Capitale
A.1 azioni ordinarie
A.2 azioni di risparmio
Totale A
B. Azioni proprie
31.12.2009
AZIONI
EMESSE
AZIONI SOTTOSCRITTE
E NON ANCORA
LIBERATE
AZIONI
EMESSE
AZIONI SOTTOSCRITTE
E NON ANCORA
LIBERATE
9.636.671
12.120
9.648.791
(4.197)
-
8.377.750
12.120
8.389.870
(5.714)
-
La sottovoce B. Azioni proprie comprende quelle di UniCredit S.p.A. per -2.440 mila euro, e quelle delle società controllate, acquistate dalle medesime società, per -1.757 mila euro.
Nel corso dell’esercizio il Capitale - che al 31 dicembre 2009 era rappresentato da n. 16.755.500.045 azioni ordinarie e da n. 24.238.983 azioni di
risparmio, del valore nominale unitario di € 0,50 per entrambe le categorie - si è modificato, per i motivi illustrati nella Relazione sull’andamento della
gestione nel capitolo Altre informazioni - Rafforzamento patrimoniale, in seguito all’emissione di complessive n. 2.517.842.895 azioni ordinarie, di cui
n. 2.516.889.453 mediante aumento di capitale a pagamento e n. 953.442 da assegnare a titolo gratuito al Personale Direttivo.
Il Capitale è quindi passato da 8.389.870 mila euro di fine 2009 a 9.648.791 mila euro di fine 2010, con un aumento di 1.258.921 mila euro - di
cui 1.258.445 mila euro a pagamento e 476 mila euro a titolo gratuito - ed è rappresentato da n. 19.273.342.940 azioni ordinarie da nominali 0,50
cadauna e da n. 24.238.983 azioni di risparmio da nominali 0,50 cadauna.
La sottoscrizione dell’aumento di capitale a pagamento deliberato dall’Assemblea Straordinaria dei Soci del 16 novembre 2009 ha altresì comportato
l’iscrizione, nell’ambito del Patrimonio della Capogruppo, di 2.740.416 mila euro a titolo di sovrapprezzo azioni.
A fine 2010 il numero delle azioni proprie in rimanenza risulta pari a 476.000.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 235
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE)
15.2 Capitale - numero azioni della capogruppo: variazioni annue
MOVIMENTI DEL 2010
VOCI/TIPOLOGIE
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
A.1 Azioni proprie (-)
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Nuove emissioni
- a pagamento
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
- altre
- a titolo gratuito
- a favore dei dipendenti
- a favore degli amministratori
- altre
B.2 Vendita azioni proprie
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Annullamento
C.2 Acquisto di azioni proprie
C.3 Operazioni di cessione di imprese
C.4 Altre variazioni
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali
D.1 Azioni proprie (+)
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio
- interamente liberate1
- non interamente liberate
ORDINARIE
ALTRE (DI RISPARMIO)
16.755.500.045
16.755.500.045
(476.000)
16.755.024.045
2.517.842.895
2.517.842.895
2.516.889.453
2.516.889.453
953.442
953.442
19.272.866.940
476.000
19.273.342.940
19.273.342.940
-
24.238.983
24.238.983
24.238.983
24.238.983
24.238.983
24.238.983
-
1. Nelle azioni ordinarie sono comprese n. 967.564.061 azioni con vincolo di usufrutto a favore di UniCredit S.p.A.; il diritto di voto su tali azioni è sospeso.
15.3 Capitale: altre informazioni
Valore nominale per azione
Azioni riservate per emissione sotto opzione
Numero contratti in essere per la vendita di azioni
31.12.2010
31.12.2009
0,50
-
0,50
(migliaia di €)
15.4 Riserve di utili: altre informazioni
CONSISTENZE AL
Riserva Legale
Riserve Statutarie
Riserve Altre
Totale
236 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
31.12.2010
31.12.2009
1.439.180
1.144.946
12.602.336
15.186.462
1.434.080
1.679.802
11.157.283
14.271.165
15.5 Altre informazioni
Riserve da valutazione: composizione
(migliaia di €)
CONSISTENZE AL
ATTIVITÀ/VALORI
31.12.2010
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
2. Attività materiali
3. Attività immateriali
4. Copertura di investimenti esteri
5. Copertura dei flussi finanziari
6. Differenze di cambio
7. Attività non correnti in via di dismissione
8. Leggi speciali di rivalutazione
9. Riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
Totale
(730.175)
393.795
(1.229.230)
(5.185)
277.020
40.988
(1.252.787)
31.12.2009
(138.235)
454.086
(1.829.698)
277.020
(12.687)
(1.249.514)
Sezione 16 - Patrimonio di pertinenza di terzi - Voce 210
Il Patrimonio di pertinenza di terzi che a fine 2009 ammontava a 3.202 milioni risulta ora di 3.479 milioni.
La tabella che segue evidenzia la composizione del patrimonio di terzi al 31 dicembre 2010.
(migliaia di €)
Patrimonio di pertinenza di terzi: composizione
CONSISTENZE AL
VOCI/VALORI
1) Capitale
2) Sovrapprezzi di emissione
3) Riserve
4) Azioni proprie
5) Riserve da valutazione
6) Strumenti di capitale
7) Utile (Perdita) dell'esercizio di pertinenza di terzi
Totale
31.12.2010
375.742
1.769.528
997.076
(21)
15.629
321.226
3.479.180
31.12.2009
375.973
1.762.635
840.207
(305)
(108.565)
332.295
3.202.240
16.1 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue
Non vi sono strumenti di capitale.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 237
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo (SEGUE)
Altre informazioni
(migliaia di €)
1. Garanzie rilasciate e impegni
CONSISTENZE AL
OPERAZIONI
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria
a) banche
b) clientela
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale
a) banche
b) clientela
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi
a) banche:
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
b) clientela:
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi
6) Altri impegni
Totale
31.12.2010
31.12.2009
15.403.372
2.057.327
13.346.045
45.842.333
6.802.382
39.039.951
88.641.222
4.269.719
615.171
3.654.548
84.371.503
10.871.267
73.500.236
871.963
32.536
28.315.814
179.107.240
18.242.538
2.317.009
15.925.529
45.133.905
6.697.344
38.436.561
93.435.153
3.072.901
1.154.933
1.917.968
90.362.252
19.516.816
70.845.436
5.419.746
249.344
23.704.094
186.184.780
(migliaia di €)
2. Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni
CONSISTENZE AL
PORTAFOGLI
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
5. Crediti verso banche
6. Crediti verso clientela
7. Attività materiali
31.12.2010
31.12.2009
43.774.430
23.827.886
19.690.502
4.619.708
2.052.549
35.757.035
-
68.216.409
185.414
4.976.205
1.873.057
1.643.827
20.742.624
(migliaia di €)
3. Informazioni sul leasing operativo
CONSISTENZE AL
Informazioni da parte del locatario
Leasing operativi
Canoni leasing futuri non cancellabili:
- fino a dodici mesi
- da uno a cinque anni
- oltre i cinque anni
Totale
Canoni minimi futuri non cancellabili da ricevere per subleasing
Pagamenti totali
Informazioni da parte del locatore
Leasing operativi
Canoni minimi futuri non cancellabili ( da ricevere):
- fino a dodici mesi
- da uno a cinque anni
- oltre i cinque anni
Totale
238 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
31.12.2010
31.12.2009
97.714
181.652
29.629
308.995
88.969
196.165
44.123
329.257
3.307
4.382
11.296
11.299
4
22.599
1.628
4.854
1.326
7.808
4. Composizione degli investimenti a fronte delle polizze unit-linked e index-linked
Non vi è operatività relativa a polizze unit-linked e index-linked.
(migliaia di €)
5. Gestione e intermediazione per conto terzi
TIPOLOGIA SERVIZI
31.12.2010
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
a) acquisti
1. regolati
2. non regolati
b) vendite
1. regolate
2. non regolate
2. Gestioni di portafogli
a) individuali
b) collettive
3. Custodia e amministrazione di titoli
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni patrimoniali)
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento
2. altri titoli
b) altri titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli)
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento
2. altri titoli
c) titoli di terzi depositati presso terzi
d) titoli di proprietà depositati presso terzi
4. Altre operazioni
929.012.235
466.374.985
465.252.345
1.122.640
462.637.250
461.567.238
1.070.012
219.766.778
71.258.520
148.508.258
560.250.733
5.787.992
11.947
5.776.045
257.669.386
37.840.384
219.829.002
193.145.759
103.647.596
18.823.347
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 239
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
Sezione
1 - Gli interessi - Voce 10 e 20
2 - Le commissioni - Voci 40 e 50
3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70
4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80
5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90
6 - Utili (perdite) da cessione / riacquisto - Voce 100
7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value - Voce 110
8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per
deterioramento - Voce 130
9 - Premi netti - Voce 150
10 - Saldo altri proventi e oneri della gestione
assicurativa - Voce 160
11 - Le spese amministrative - Voce 180
12 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi
ed oneri - Voce 190
13 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività
materiali - Voce 200
14 - Rettifiche/riprese di Valore nette su attività
immateriali - Voce 210
15 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 220
16 - Utili (perdite) delle partecipazioni - Voce 240
17 - Risultato netto della valutazione al fair value delle
attività materiali e immateriali - Voce 250
18 - Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 260
19 - Utili (perdite) da cessione di investimenti - Voce 270
20 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività
corrente - Voce 290
21 - Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione
al netto delle imposte - Voce 310
22 - Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi - Voce 330
23 - Altre informazioni
24 - Utile per azione
242
244
245
245
246
246
247
248
249
250
251
254
254
255
255
256
257
257
257
258
260
260
260
260
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 241
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato
Sezione 1 - Gli interessi - Voce 10 e 20
Gli Interessi attivi e proventi assimilati del 2010 ammontano a 28.642 milioni e segnano una diminuzione di 6,1 miliardi (-18%) rispetto a quelli
dell’anno precedente (34.746 milioni). In dettaglio, gli “interessi attivi su attività finanziarie in valuta”, che nel 2010 rappresentano il 27% del totale
della voce 10 (26% nel 2009), si riducono di 1.376 milioni (-15%) passando dai 9.198 milioni di fine 2009 ai 7.822 di fine 2010.
Nella tavola sottostante, le colonne “Titoli di debito” e “Finanziamenti” comprendono anche interessi su attività deteriorate, diversi da quelli rilevati nella
voce “Riprese di valore”, rispettivamente per 10 milioni e 1.108 milioni.
(migliaia di €)
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
ESERCIZIO 2010
VOCI/FORME TECNICHE
TITOLI DI DEBITO
FINANZIAMENTI
ALTRE
OPERAZIONI
937.506
224.076
1.480.805
404.879
231.000
680.932
X
X
3.959.198
56.328
93.143
1.553
934.045
20.839.588
X
X
21.924.657
130.945
2.319.908
307.183
2.758.036
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
5. Crediti verso banche
6. Crediti verso clientela
7. Derivati di copertura
8. Altre attività
Totale
TOTALE
ESERCIZIO
2009
TOTALE
1.124.779
317.219
1.482.358
404.879
1.165.045
21.520.520
2.319.908
307.183
28.641.891
1.859.217
357.488
1.072.872
670.008
1.632.028
26.818.250
1.923.819
412.305
34.745.987
(migliaia di €)
1.2 e 1.5 Interessi attivi/passivi e proventi/oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
VOCI
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura
C. Saldo
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
10.910.593
(8.590.685)
2.319.908
13.503.051
(11.579.232)
1.923.819
La tabella 1.2 “Interessi attivi e proventi assimilati”, per confronto, comprende le informazioni relative alla tabella 1.5 “Interessi passivi e oneri assimilati”.
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
(migliaia di €)
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
VOCI
a) Attività in valuta
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
7.821.968
9.198.315
(migliaia di €)
1.3.2 Interessi attivi su leasing finanziario
VOCI
a) Operazioni di leasing finanziario: canoni potenziali di locazione rilevati come proventi nell’esercizio
242 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
552.043
745.619
Gli Interessi passivi e oneri assimilati del 2010 ammontano a 12.885 milioni e segnano una diminuzione di 4.703 milioni (-27%) rispetto a
quelli dell’anno precedente (17.588 milioni). In dettaglio, gli “interessi passivi su passività finanziarie in valuta”, che nel 2010 rappresentano il
24% del totale della voce 20 (27% nel 2009), si riducono di 1.613 milioni (-34%) passando dai 4.736 milioni di fine 2009 ai 3.123 milioni di
fine 2010.
(migliaia di €)
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
ESERCIZIO 2010
VOCI/FORME TECNICHE
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche
3. Debiti verso clientela
4. Titoli in circolazione
5. Passività finanziarie di negoziazione
6. Passività finanziarie valutate al fair value
7. Altre passività e fondi
8. Derivati di copertura
Totale
DEBITI
TITOLI
ALTRE
OPERAZIONI
TOTALE
ESERCIZIO 2009
TOTALE
(103.461)
(1.291.864)
(4.006.224)
X
(79.581)
X
X
(5.481.130)
X
X
X
(6.058.945)
(219.035)
(25.877)
X
X
(6.303.857)
(535.166)
(565.311)
(1.100.477)
(103.461)
(1.291.864)
(4.006.224)
(6.058.945)
(833.782)
(25.877)
(565.311)
(12.885.464)
(400.268)
(1.815.749)
(5.792.384)
(7.568.422)
(1.359.599)
(31.261)
(620.052)
(17.587.735)
Nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati nel 2009 - relativi
alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da UniCredit S.p.A., da “commissioni attive” a “interessi passivi” (interessi passivi e oneri assimilati - 4. Titoli in circolazione).
1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Le informazioni sui differenziali relativi alle operazioni di copertura sono compresi, per confronto, nella tabella 1.2.
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
(migliaia di €)
1.6.1 Interessi passivi su passività finanziarie in valuta
VOCI
a) Passività in valuta
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(3.123.247)
(4.735.622)
(migliaia di €)
1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario
VOCI
a) Operazioni di leasing finanziario: canoni potenziali di locazione rilevati come oneri nell’esercizio
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(79.645)
(80.309)
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti, sia livello di risultato di Gruppo che per settori di attività.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 243
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE)
Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50
Nell’esercizio 2010 le Commissioni attive ammontano a 10.210 milioni, registrando un incremento dell’8% rispetto al 2009, attribuibile
principalmente alla sottovoce c) servizi di gestione, intermediazione consulenza (+408 milioni, +10% rispetto all’esercizio precedente) nel cui ambito si
sono registrate le seguenti principali variazioni:
• gestione di portafogli
+ 194 milioni rispetto al 2009 (+13%);
• collocamento di titoli
+ 144 milioni rispetto al 2009 (+36%).
(migliaia di €)
2.1 Commissioni attive: composizione
TIPOLOGIA SERVIZI/VALORI
a) garanzie rilasciate
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
3.1. individuali
3.2. collettive
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini
8. attività di consulenza
8.1 in materia di investimenti
8.2 in materia di struttura finanziaria
9. distribuzione di servizi di terzi
9.1. gestioni di portafogli
9.1.1. individuali
9.1.2. collettive
9.2. prodotti assicurativi
9.3. altri prodotti
d) servizi di incasso e pagamento
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
f) servizi per operazioni di factoring
g) esercizio di esattorie e ricevitorie
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione
i) tenuta e gestione dei conti correnti
j) altri servizi
Totale
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
605.225
4.689
4.520.876
418.324
437.459
1.680.232
294.770
1.385.462
224.442
58.433
547.968
132.298
109.936
44.507
65.429
911.784
232.029
6.734
225.295
612.040
67.715
1.775.412
59.643
97.086
1.625.643
1.521.130
10.209.704
554.687
2.067
4.112.940
495.616
393.044
1.486.255
323.776
1.162.479
265.580
44.894
403.809
161.953
81.376
34.888
46.488
780.413
155.027
12.409
142.618
546.565
78.821
1.780.372
46.124
90.075
1.501.009
1.336.468
9.423.742
Nell’ambito della recente operazione di aggregazione, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati nel 2009 - relativi
alle risultanze dell’attività di collocamento titoli emessi da UniCredit S.p.A., da “commissioni attive” (commissioni attive - 6. Collocamento di titoli) a “interessi passivi”.
Nell’ambito della voce “c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza” sottovoce “9. distribuzione di servizi di terzi” sono state classificate alcune voci di commissioni precedentemente rilevate alla
sottovoce “6. collocamento di titoli”. In tal senso sono state riesposte le risultanze dell’esercizio 2009.
Nell’ambito della voce “i) tenuta e gestione dei conti correnti” sono state classificate alcune voci di commissioni precedentemente rilevate alla voce “d) servizi di incasso e pagamento” . In tal senso sono state
riesposte le risultanze dell’esercizio 2009.
La voce j) altri servizi accoglie prevalentemente:
• commissioni per finanziamenti concessi per 846 milioni nel 2010, 715 milioni nel 2009 (+18%);
• commissioni per operazioni e servizi con l’estero per 112 milioni nel 2010, 130 milioni nel 2009 (-14%);
• commissioni per servizi vari resi alla clientela (es. tesoreria, merchant banking, ecc.) per 190 milioni nel 2010, 207 milioni nel 2009 (-8%);
• commissioni per il servizio bancomat e carte di credito, non rientranti nella voce servizi di incasso e pagamento, per 88 milioni nel 2010, 57 milioni
nel 2009 (+54%).
244 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Le Commissioni passive, che nel 2010 ammontano a 1.754 milioni, sono sostanzialmente in linea con il precedente esercizio (1.768 milioni), pur
registrando una diversa composizione a livello di singola voce.
(migliaia di €)
2.2 Commissioni passive: composizione
TIPOLOGIA SERVIZI/VALORI
a) garanzie ricevute
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione e intermediazione:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli:
3.1 proprie
3.2 delegate da terzi
4. custodia e amministrazione di titoli
5. collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
d) servizi di incasso e pagamento
e) altri servizi
Totale
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(168.432)
(77.388)
(782.114)
(91.873)
(15.167)
(177.294)
(130.160)
(47.134)
(167.277)
(73.523)
(256.980)
(469.727)
(256.573)
(1.754.234)
(185.939)
(116.809)
(763.641)
(105.145)
(17.883)
(134.173)
(100.361)
(33.812)
(208.148)
(76.700)
(221.592)
(429.459)
(272.077)
(1.767.925)
Nell’ambito della voce “c) servizi di gestione e intermediazione - 3. gestioni di portafogli” sono state classificate alcune voci di commissioni precedentemente rilevate alla voce “c) servizi di gestione e
intermediazione: 5. collocamento di strumenti finanziari”. In tal senso sono state riesposte le risultanze dell’esercizio 2009.
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti, sia livello di risultato di Gruppo che per settori di attività.
Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70
I Dividendi sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione e sono risultati, nel 2010, pari a 582 milioni;
comprendendo i Proventi da quote di OICR il dato risulta pari 718 milioni, contro 574 milioni dell’anno precedente.
(migliaia di €)
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
ESERCIZIO 2010
VOCI/PROVENTI
A. Attività finanziarie detenuteper la negoziazione
B. Attività finanziarie disponibiliper la vendita
C. Attività finanziarie valutateal fair value
D. Partecipazioni
Totale
Totale Dividendi e proventi da quote di O.I.C.R.
ESERCIZIO 2009
DIVIDENDI
PROVENTI DA QUOTE
DI O.I.C.R.
DIVIDENDI
PROVENTI DA QUOTE
DI O.I.C.R.
482.552
71.878
43
27.470
581.943
19.329
116.267
775
X
136.371
369.352
112.824
242
31.136
513.554
29.360
20.826
9.904
X
60.090
718.314
573.644
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti.
Sezione 4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80
Nel 2010 il Risultato dell’attività di negoziazione, composto dai risultati da cessione e valutazione di attività e passività finanziarie di negoziazione,
dagli utili/perdite di trading su strumenti derivati e differenze di cambio è stato pari a 343 milioni in diminuzione rispetto all’anno precedente che
presentava un utile di 1.283 milioni.
La tabella che segue riporta la composizione sintetica del risultato netto dell’attività di negoziazione registrato nei due esercizi a confronto e le
variazioni intervenute.
(milioni di €)
Risultato netto dell’attività di negoziazione
OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI
Attività finanziarie di negoziazione
Passivittà finanziarie di negoziazione
Attività e passività: differenze di cambio
Strumenti derivati
Totale
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
VARIAZIONE
858
(533)
635
(617)
343
3.401
(2.972)
(1.088)
1.942
1.283
(2.543)
2.439
1.723
(2.559)
(940)
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 245
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE)
(migliaia di €)
4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione
ESERCIZIO 2010
OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI
1. Attività finanziarie di negoziazione
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R
1.4 Finanziamenti
1.5 Altre
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti
2.3 Altre
3. Altre attività e passività finanziarie:
differenze di cambio
4. Strumenti derivati
4.1 Derivati finanziari:
- su titoli di debito e tassi di interesse
- su titoli di capitale e indici azionari
- su valute e oro
- altri
4.2 Derivati su crediti
Totale
PLUSVALENZE
UTILI DA
NEGOZIAZIONE
MINUSVALENZE
PERDITE DA
NEGOZIAZIONE
RISULTATO
NETTO
1.767.264
585.210
767.286
132.422
349
281.997
1.643.135
1.425.890
217.245
4.851.298
1.178.622
2.150.860
186.229
8.003
1.327.584
1.539.837
1.206.075
333.762
(1.825.833)
(713.838)
(1.048.155)
(44.612)
(2.208)
(17.020)
(2.291.095)
(1.902.977)
(388.118)
(3.935.065)
(808.189)
(1.828.301)
(47.179)
(4.393)
(1.247.003)
(1.424.432)
(769.877)
(654.555)
857.664
241.805
41.690
226.860
1.751
345.558
(532.555)
(40.889)
(491.666)
X
77.305.189
76.699.537
73.907.245
2.640.067
X
152.225
605.652
80.715.588
X
35.544.792
35.094.253
31.412.963
1.744.968
X
1.936.322
450.539
41.935.927
X
(77.725.346)
(77.164.036)
(73.958.184)
(3.144.066)
X
(61.786)
(561.310)
(81.842.274)
X
(35.110.085)
(34.693.797)
(31.847.390)
(927.160)
X
(1.919.247)
(416.288)
(40.469.582)
635.498
(617.438)
(696.031)
(485.366)
313.809
(631.988)
107.514
78.593
343.169
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori informazioni, sia a livello di risultato di Gruppo che per settori di attività.
Sezione 5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90
Nel 2010 il Risultato netto dell’attività di copertura (che si compone di proventi per 1.692 milioni e di oneri per 1.640 milioni) si attesta a
52 milioni (24 milioni nel 2009).
(migliaia di €)
5.1 Risultato netto dell’attività di copertura: composizione
COMPONENTI REDDITUALI/VALORI
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
A.5 Attività e passività in valuta
Totale proventi dell’attività di copertura
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
B.5 Attività e passività in valuta
Totale oneri dell’attività di copertura
C. Risultato netto dell’attività di copertura
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
973.865
258.562
438.671
19.316
1.839
1.692.253
2.728.175
585.703
1.685.332
1.403
1.749
5.002.362
(806.629)
(177.121)
(635.808)
(20.308)
(248)
(1.640.114)
52.139
(2.140.029)
(194.372)
(2.641.380)
(1.839)
(981)
(4.978.601)
23.761
Sezione 6 - Utili (perdite) da cessione / riacquisto - Voce 100
Il risultato netto derivante da utili/perdite da cessione/riacquisto di attività/passività finanziarie dell’esercizio 2010 si è attestato a 312 milioni
(411 milioni nel 2009).
Nel 2010 gli utili relativi alla sottovoce “3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - 3.1 Titoli di debito” comprendono Titoli di Stato polacchi
(28,5 milioni).
246 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Gli utili dell’esercizio 2010 relativi alla sottovoce “3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - 3.2 Titoli di capitale” ammontano a 112 milioni e
includono utili su cessioni principalmente imputabili a:
• Heidelberg Cement per 28 milioni;
• Schemaventotto SpA per 18 milioni;
• Visa Inc. per 16 milioni;
• Russian Alcohol per 13 milioni;
• CJSC Micex Settlement House per 4 milioni;
• Hanseatische Verlags-Beteiligungs Aktiengesellschaft per 4 milioni.
Le perdite da cessione di titoli di capitale sono principalmente ascrivibili ad Assicurazioni Generali SpA (-72 milioni).
Nell’esercizio 2009 nella sottovoce “3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - 3.2 Titoli di capitale” (280 milioni) erano registrati utili da cessione
di titoli di capitale inclusi fra le attività finanziarie disponibili per la vendita per 121 milioni.
A tale importo concorrevano principalmente gli utili di Banco Sabadell (30 milioni), Mastercard (22 milioni), SI Holding (15 milioni), Bph Bank
(10 milioni), Visa Inc. (10 milioni) e Finaosta (10 milioni).
Tra gli utili da cessione di altri titoli di capitale si rilevava Heidelberg Cement (45 milioni).
Al 31 dicembre 2010 gli utili alla sottovoce “3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - 3.3 Quote di O.I.C.R.” comprendono Fondi Pioneer per 27 milioni.
(migliaia di €)
6.1 Utile (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione
ESERCIZIO 2010
VOCI/COMPONENTI REDDITUALI
Attività finanziarie
1.Crediti verso banche
2. Crediti verso clientela
3. Attività finanziarie disponibiliper la vendita
3.1 Titoli di debito
3.2 Titoli di capitale
3.3 Quote di O.I.C.R
3.4 Finanziamenti
4. Attività finanziarie detenutesino alla scadenza
Totale attività
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli in circolazione
Totale passività
UTILI
ESERCIZIO 2009
PERDITE RISULTATO NETTO
UTILI
PERDITE
RISULTATO NETTO
34.156
65.103
240.146
91.740
111.685
36.718
3
1.541
340.946
(2.890)
(89.029)
(119.908)
(40.434)
(73.786)
(5.687)
(1)
(2.131)
(213.958)
31.266
(23.926)
120.238
51.306
37.899
31.031
2
(590)
126.988
73.836
95.109
386.111
84.608
280.427
21.076
11.511
566.567
(46.197)
(41.265)
(191.266)
(87.013)
(77.689)
(26.545)
(19)
(5.186)
(283.914)
27.639
53.844
194.845
(2.405)
202.738
(5.469)
(19)
6.325
282.653
25.067
178.704
203.771
(13)
(19.110)
(19.123)
(13)
25.067
159.594
184.648
16.028
187.310
203.338
(19)
(74.482)
(74.501)
16.009
112.828
128.837
Totale attività/passività finanziarie
311.636
411.490
Sezione 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value - Voce 110
Il Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value è composto dal contributo valutativo delle attività e passività finanziarie
iscritte alla voce di bilancio e da quello dei derivati creditizi e finanziari economicamente connessi alle stesse e già esposti fra le attività/passività
finanziarie di negoziazione (sottovoci: “1. Derivati Finanziari - 1.1 Connessi con la fair value option” e “2. Derivati Creditizi - 2.1 Connessi con la fair
value option”).
A fine 2010 risulta una perdita di 29 milioni (perdita di 31 milioni nel 2009).
La tabella seguente riporta la composizione sintetica del risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value dei due esercizi e le
variazioni intervenute.
(milioni di €)
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI
Attività finanziarie
Passività finanziarie
Differenze di cambio
Derivati creditizi e finanziari
Totale
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
VARIAZIONI
140
18
(187)
(29)
31
(189)
127
(31)
109
207
(314)
2
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 247
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE)
(migliaia di €)
7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione
ESERCIZIO 2010
OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI
PLUSVALENZE
UTILI DA
REALIZZO
MINUSVALENZE
PERDITE DA
REALIZZO
RISULTATO
NETTO
308.689
232.860
2.110
30.432
43.287
42.973
42.973
X
36.548
388.210
101.864
79.837
191
21.835
1
1.959
1.959
X
93.843
197.666
(244.825)
(222.120)
(117)
(6.366)
(16.222)
(22.027)
(22.027)
X
(276.006)
(542.858)
(25.445)
(16.129)
(2)
(252)
(9.062)
(4.583)
(4.583)
X
(41.723)
(71.751)
140.283
74.448
2.182
45.649
18.004
18.322
18.322
(187.338)
(28.733)
1. Attività finanziarie
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
2. Passività finanziarie
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti verso banche
2.3 Debiti verso clientela
3. Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio
4. Derivati creditizi e finanziari
Totale
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori informazioni, sia livello di risultato di Gruppo che per settori di attività.
Sezione 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130
In un contesto di generale, seppur incerta, ripresa economica, nel 2010 sono stati effettuati accantonamenti per rischi creditizi per 6.708 milioni,
in calo (-1.444 milioni, -18%) rispetto all’esercizio precedente (8.152 milioni).
(migliaia di €)
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
ESERCIZIO 2010
RETTIFICHE DI VALORE
SPECIFICHE
OPERAZIONI/COMPONENTI
REDDITUALI
A. Crediti verso banche
- Finanziamenti
- Titoli di debito
B. Crediti verso clientela
- Finanziamenti
- Titoli di debito
C. Totale
ESERCIZIO
2009
RIPRESE DI VALORE
SPECIFICHE
DI PORTAFOGLIO
ALTRE
DI
PORTAFOGLIO
DA
INTERESSI
ALTRE
RIPRESE
DA
INTERESSI
ALTRE
RIPRESE
TOTALE
TOTALE
(103.753)
(23.811)
(100.653)
(23.811)
(3.100)
(1.407.419) (8.443.167)
(1.407.419) (8.435.186)
(7.981)
(1.511.172) (8.466.978)
(26.110)
(26.086)
(24)
(1.239.811)
(1.239.731)
80
(1.265.921)
447.275
447.275
447.275
25.894
25.894
3.068.422
3.060.235
8.187
3.094.316
-
17.102
17.102
977.110
971.803
5.307
994.212
(110.678)
(107.554)
(3.124)
(6.597.590)
(6.603.023)
5.433
(6.708.268)
(69.387)
(60.682)
(8.705)
(8.082.765)
(7.980.933)
(101.832)
(8.152.152)
CANCELLAZIONI
Le colonne riportanti le riprese di valore da interessi mostrano gli eventuali incrementi nel presunto valore di recupero delle posizioni deteriorate derivanti dalla maturazione di interessi nell’esercizio sulla base
del tasso di interesse effettivo originario utilizzato per calcolare le rettifiche di valore.
Nel 2010 le rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita ammontano, relativamente ai titoli di capitale, a
-83 milioni, rivenienti principalmente da: Risanamento S.p.A. (-18 milioni), Comital S.p.A. (-7 milioni), Cowen Group Inc. (-6 milioni), Gabetti Property
Solutions S.p.A. (-4 milioni), Neumayer Tekfor Verwaltungs GMBH (-4 milioni) e Gemina S.p.A. (-4 milioni).
Nel 2009 le rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita ammontavano, relativamente ai titoli di capitale,
a -338 milioni; concorrevano principalmente: Deutsche Schiffsbank AG (-71 milioni), Banco di Sabadell (-52 milioni) Surgo Group S.p.A. (-11 milioni),
BPH Bank (-10 milioni) e Investimenti Infrastrutture S.p.A. (-6 milioni).
Nel 2010 le rettifiche di valore su quote di OICR sono per la quasi totalità relative a Fondi di Private Equity, così come nel 2009.
(migliaia di €)
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
ESERCIZIO 2010
RETTIFICHE DI VALORE
SPECIFICHE
OPERAZIONI/COMPONENTI REDDITUALI
A. Titoli di debito
B. Titoli di capitale
C. Quote O.I.C.R.
D. Finanziamenti a banche
E. Finanziamenti a clientela
F. Totale
248 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
ESERCIZIO
2009
RIPRESE DI VALORE
SPECIFICHE
CANCELLAZIONI
ALTRE
(13.089)
(13.428)
(3.239)
(29.756)
(8.091)
(69.163)
(51.901)
(129.155)
DA INTERESSI ALTRE RIPRESE
7.406
X
X
7.406
8.802
X
924
9.726
TOTALE
TOTALE
(4.972)
(82.591)
(54.216)
(141.779)
(62.377)
(338.481)
(228.734)
(629.592)
(migliaia di €)
8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione
ESERCIZIO 2010
RETTIFICHE DI VALORE
SPECIFICHE
OPERAZIONI/COMPONENTI
REDDITUALI
SPECIFICHE
CANCELLAZIONI
ALTRE
DI
PORTAFOGLIO
-
(102)
(102)
-
A. Titoli di debito
B. Finanziamenti a banche
C. Finanziamenti a clientela
D. Totale
ESERCIZIO
2009
RIPRESE DI VALORE
DI PORTAFOGLIO
DA
INTERESSI
ALTRE
RIPRESE
DA
INTERESSI
ALTRE
RIPRESE
TOTALE
TOTALE
-
100
100
-
-
(102)
100
(2)
(6.497)
(6.497)
Le colonne “Riprese di valore: da interessi” riportano gli eventuali incrementi nel presunto valore di recupero derivanti dalla maturazione di interessi nell’esercizio sulla base del tasso di interesse effettivo
originario utilizzato per calcolare le rettifiche di valore.
(migliaia di €)
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione
ESERCIZIO 2010
RETTIFICHE DI VALORE
SPECIFICHE
OPERAZIONI/COMPONENTI
REDDITUALI
SPECIFICHE
CANCELLAZIONI
ALTRE
DI
PORTAFOGLIO
(38)
(38)
(151.910)
(12.166)
(1.390)
(165.466)
(113.824)
(2.737)
(116.561)
A. Garanzie rilasciate
B. Derivati su crediti
C. Impegni ad erogare fondi
D. Altre operazioni
E. Totale
ESERCIZIO
2009
RIPRESE DI VALORE
DI PORTAFOGLIO
DA
INTERESSI
ALTRE
RIPRESE
DA
INTERESSI
ALTRE
RIPRESE
TOTALE
TOTALE
-
81.709
11.449
36
93.194
-
28.410
3.859
32.269
(155.615)
405
(1.392)
(156.602)
(139.416)
877
(6.936)
(145.475)
Le colonne “Riprese di valore: da interessi” riportano gli eventuali incrementi nel presunto valore di recupero derivanti dalla maturazione di interessi nell’esercizio sulla base del tasso di interesse effettivo
originario utilizzato per calcolare le rettifiche di valore.
Sezione 9 - Premi netti - Voce 150
Nell’esercizio 2010 i Premi netti derivanti dall’attività assicurativa, che raggruppa le voci di ricavo delle compagnie vita e danni, si attestano a
118 milioni contro gli 87 milioni dell’esercizio precedente, registrando una variazione positiva di 31 milioni (+36% rispetto al 2009).
(migliaia di €)
9.1 Premi netti: composizione
ESERCIZIO
2009
ESERCIZIO 2010
PREMI DERIVANTI DALL’ATTIVITÀ ASSICURATIVA
A. Ramo vita
A.1 Premi lordi contabilizzati (+)
A.2 Premi ceduti in riassicurazione (-)
A.3 Totale
B. Ramo danni
B.1 Premi lordi contabilizzati (+)
B.2 Premi ceduti in riassicurazione (-)
B.3 Variazione dell’importo lordo della riserva premi (+/-)
B.4 Variazione della riserva premi a carico dei riassicuratori (-/+)
B.5 Totale
C. Totale premi netti
LAVORO
DIRETTO
LAVORO
INDIRETTO
TOTALE
TOTALE
11.871
(2.508)
9.363
X
-
11.871
(2.508)
9.363
16.393
(1.028)
15.365
145.501
(26.085)
(11.476)
154
108.094
117.457
465
X
254
719
719
145.966
(26.085)
(11.222)
154
108.813
118.176
100.333
(25.170)
(1.082)
(2.094)
71.987
87.352
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 249
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE)
Sezione 10 - Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa - Voce 160
Nel 2010 la voce Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa, composta prevalentemente da sinistri (-104 milioni), evidenzia una
perdita di 95 milioni rispetto ad una perdita di 80 milioni dell’esercizio precedente.
(migliaia di €)
10.1 Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa: composizione
VOCI
1. Variazione netta delle riserve tecniche
2. Sinistri di competenza pagati nell’esercizio
3. Altri proventi e oneri della gestione assicurativa
Totale
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
2.824
(104.404)
6.676
(94.904)
6.552
(93.166)
6.589
(80.025)
(migliaia di €)
10.2 Composizione della sottovoce “Variazione netta delle riserve tecniche”
VARIAZIONE NETTA DELLE RISERVE TECNICHE
1. Ramo vita
A. Riserve matematiche
A.1 Importo lordo annuo
A.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
B. Altre riserve tecniche
B.1 Importo lordo annuo
B.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
C. Riserve tecniche allorchè il rischio di investimento è sopportato dagli assicurati
C.1 Importo lordo annuo
C.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
Totale “riserve ramo vita”
2. Ramo danni
Variazioni delle altre riserve tecniche del ramo danni diverse dalle riserve sinistri
al netto delle cessioni in riassicurazione
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
2.824
2.824
2.824
6.552
6.552
6.552
-
(migliaia di €)
10.3 Composizione della sottovoce “Sinistri di competenza dell’esercizio”
ONERI PER SINISTRI
Ramo vita: oneri relativi ai sinistri, al netto delle cessioni in riassicurazione
A. Importi pagati
A.1 Importo lordo annuo
A.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
B. Variazione della riserva per somme da pagare
B.1 Importo lordo annuo
B.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
Totale sinistri ramo vita
Ramo danni: oneri relativi ai sinistri al netto dei recuperi e delle cessioni in riassicurazione
C. Importi pagati
C.1 Importo lordo annuo
C.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
D. Variazione dei recuperi al netto delle quote a carico dei riassicuratori
E. Variazioni della riserva sinistri
E.1 Importo lordo annuo
E.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
Totale sinistri ramo danni
Totale sinistri di competenza dell’esercizio
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(20.109)
(20.364)
255
(255)
(531)
276
(20.364)
(23.454)
(23.933)
479
(260)
(453)
193
(23.714)
(79.584)
(87.800)
8.216
(4.456)
(8.437)
3.981
(84.040)
(104.404)
(67.388)
(79.068)
11.680
(2.064)
(2.931)
867
(69.452)
(93.166)
(migliaia di €)
10.4 Composizione della sottovoce “Altri proventi ed oneri della gestione assicurativa”
ESERCIZIO 2010
10.4.1 Ramo vita
10.4.2 Ramo danni
Totale
250 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
ALTRI PROVENTI
ALTRI ONERI
TOTALE
8.076
2.937
11.013
(1.944)
(2.393)
(4.337)
6.132
544
6.676
Risultato netto della gestione assicurativa
Il risultato netto della gestione assicurativa, derivante da due società del sub-gruppo Koç (Yapi Kredi Sigorta AS e Yapi Kredi Emeklilik AS), è composto
dalle voci “150 - Premi netti” e “160 - Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa” e si è attestato a 23 milioni rispetto ai 7 milioni del 2009.
(migliaia di €)
Risultato netto della gestione assicurativa
COMPONENTI REDDITUALI/VALORI
Voce 150 - Premi netti
Voce 160 - Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa
Totale
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
118.176
(94.904)
23.272
87.352
(80.025)
7.327
Sezione 11 - Le spese amministrative - Voce 180
Nell’esercizio 2010 le Spese amministrative ammontano a 14.972 milioni, in leggero aumento (+1,4%) rispetto al 2009 (14.761 milioni).
In particolare:
• le “spese amministrative per il personale” ammontano a 9.478 milioni, in aumento di 134 milioni rispetto all’anno precedente, esse comprendono:
- oneri per incentivi all’esodo connessi agli accordi siglati nell’ambito dell’operazione “Insieme per i clienti” (ONE4C) per 196 milioni;
- oneri relativi ad operazioni di ristrutturazione rivenienti dalle integrazioni con i gruppi HVB e Capitalia per complessivi 68 milioni (247 milioni nel 2009).
Nel conto economico riclassificato detti oneri sono inclusi nella voce “oneri di integrazione”:
• le “altre spese amministrative” che comprendono, anche in questo caso, oneri legati all’operazione di fusione “Insieme per i clienti” (ONE4C) per
14 milioni, inclusi nella voce “oneri di integrazione” del conto economico riclassificato, ammontano a 5.494 milioni, in aumento di 78 milioni rispetto
al 2009. L’aumento è da ascrivere alle seguenti voci:
- imposte indirette e tasse
+32 milioni rispetto al 2009 (+7%);
- spese di pubblicità, marketing e comunicazione
+63 milioni rispetto al 2009 (+19%);
- spese relative al rischio creditizio
+69 milioni rispetto al 2009 (+33%);
- spese indirette relative al personale
+29 milioni rispetto al 2009 (+9%);
- spese per consulenze e servizi professionali
+21 milioni rispetto al 2009 (+6%);
- spese relative agli immobili
+54 milioni rispetto al 2009 (+4%).
Diminuiscono le spese relative all’Information Communication Technology (-100 milioni rispetto al 2009, pari a -8%) e le altre spese di
funzionamento (-91 milioni rispetto al 2009, pari a -8%).
La sottovoce “e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale” contiene oneri per past service cost, connessi agli effetti degli accordi
siglati nell’ambito dell’operazione “Insieme per i clienti” (ONE4C), pari a 6 milioni.
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti, sia a livello di risultato di Gruppo che per settori di attività.
(migliaia di €)
11.1 Spese amministrative per il personale: composizione
TIPOLOGIA DI SPESA/SETTORI
1) Personale dipendente
a) salari e stipendi
b) oneri sociali
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
f) accantonamento al fondo di trattamento di quiescienza e obblighi simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
i) altri benefici a favore dei dipendenti
l) recuperi compensi personale distaccato
2) Altro personale in attività
3) Amministratori e Sindaci
4) Personale collocato a riposo
Totale
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(9.309.909)
(6.431.758)
(1.397.809)
(237.907)
(66.790)
(72.121)
(344.722)
(797)
(343.925)
(203.951)
(191.934)
(12.017)
(642)
(583.162)
28.953
(141.635)
(26.184)
(9.477.728)
(9.167.014)
(6.298.905)
(1.348.705)
(193.644)
(63.451)
(76.315)
(336.572)
(1.001)
(335.571)
(207.813)
(181.604)
(26.209)
(58.672)
(620.407)
37.470
(148.496)
(28.971)
(9.344.481)
Per i dettagli delle spese relative alla sottovoce “f) accantonamento al fondo di trattamento di quiescenza e obblighi simili - a benefici definiti” si rimanda alla tabella 11.3.
Per i dettagli delle spese relative alla sottovoce “i) altri benefici a favore dei dipendenti” si rimanda alla tabella 11.4.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 251
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE)
11.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
Personale dipendente:
a) Dirigenti
b) Quadri direttivi
c) Restante personale dipendente
Altro personale
Totale
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
166.191
2.314
40.075
123.802
2.775
168.966
171.723
2.276
40.696
128.751
2.928
174.651
Numero dei dipendenti per categoria a fine anno
DATI AL
Personale dipendente:
a) Dirigenti
b) Quadri direttivi
c) Restante personale dipendente
Altro personale
Totale
31.12.2010
31.12.2009
164.945
2.369
39.965
122.611
2.969
167.914
167.437
2.259
40.185
124.993
2.580
170.017
(migliaia di €)
11.3 Fondi quiescenza aziendali a benefici definiti: totale costi
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti
Oneri finanziari
Rendimento atteso delle attività a servizio del piano
Utili (perdite) attuariali
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate
Utili (perdite) da riduzioni o estinzioni
Totale
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(90.830)
(348.417)
127.257
(22.358)
(1.662)
(7.915)
(343.925)
(84.783)
(402.873)
160.283
(2.067)
(6.131)
(335.571)
(migliaia di €)
11.4 Altri benefici a favore dei dipendenti
- Premi di anzianità
- Incentivi all’esodo
- Altri
Totale
252 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(38.718)
(298.003)
(246.441)
(583.162)
(68.881)
(327.868)
(223.658)
(620.407)
(migliaia di €)
11.5 Spese amministrative altre: composizione
TIPOLOGIA DI SPESA/SETTORI
1) Imposte indirette e tasse
1a. liquidate
1b. non liquidate
2) Costi e spese diversi
a) spese pubblicità marketing e comunicazione
spese di pubblicità - comunicazioni su mass media
spese di pubblicità - comunicazione del punto vendita & direct marketing
spese di pubblicità - promozionali
spese di pubblicità - ricerche di mercato
spese di pubblicità - sponsorizzazioni
spese di rappresentanza
convention e comunicazione interna
b) spese relative al rischio creditizio
spese legali per recupero crediti
informazioni commerciali e visure
service per recupero crediti
c) spese indirette relative al personale
service area personale
formazione e selezione del personale
spese di viaggio e noleggio automezzi
fitti passivi per locazioni immobili ad uso del personale
spese per promotori finanziari
d) spese relative all’Information Communication Technology
noleggio macchine e software (Information Communication Technology)
forniture oggetti vari per Ufficio (Information Communication Technology)
stampati e cancelleria (Information Communication Technology)
spese telefoniche, swift e trasmissione dati
service (Information Communication Technology)
infoprovider finanziari
manutenzione e riparazione apparecchiature (Information CommunicationTechnology)
e) spese per consulenze e servizi professionali
consulenze tecniche
altri servizi professionali
consulenze strategico direzionali
spese legali e notarili
f) spese relative agli immobili
sorveglianza locali
service area immobiliare
pulizia locali
manutenzione mobili, macchine, impianti
manutenzione locali
fitti passivi per locazione immobili
utenze
g) altre spese di funzionamento
assicurazioni
noleggi macchine da ufficio
spese postali
stampati e cancelleria
service amministrativi
service logistici
trasporto valori e documenti
forniture oggetti vari per ufficio
beneficenza
diritti, quote e contributi ad associazioni di categoria e Fondi di tutela
altre spese amministrative
Totale (1+2)
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(485.332)
(483.167)
(2.165)
(5.008.496)
(400.955)
(137.138)
(36.742)
(44.857)
(22.223)
(97.892)
(46.823)
(15.280)
(279.168)
(185.703)
(39.778)
(53.687)
(356.051)
(5.875)
(64.049)
(226.380)
(42.375)
(17.372)
(1.158.815)
(241.058)
(4.977)
(14.877)
(179.669)
(432.447)
(138.787)
(147.000)
(400.294)
(121.408)
(88.059)
(55.824)
(135.003)
(1.384.480)
(85.064)
(24.645)
(86.952)
(52.869)
(147.672)
(771.774)
(215.504)
(1.028.733)
(88.637)
(4.728)
(144.085)
(55.413)
(263.385)
(31.893)
(65.808)
(16.731)
(23.918)
(120.372)
(213.763)
(5.493.828)
(452.945)
(436.646)
(16.299)
(4.963.504)
(337.997)
(112.482)
(34.165)
(44.334)
(18.244)
(74.134)
(43.837)
(10.801)
(210.453)
(120.849)
(40.959)
(48.645)
(326.729)
(4.657)
(50.106)
(210.982)
(43.045)
(17.939)
(1.259.471)
(228.938)
(5.729)
(13.591)
(225.462)
(475.908)
(138.463)
(171.380)
(378.648)
(87.505)
(91.826)
(61.386)
(137.931)
(1.329.877)
(93.381)
(19.011)
(93.252)
(58.364)
(116.954)
(728.936)
(219.979)
(1.120.329)
(94.543)
(6.285)
(167.549)
(61.330)
(310.917)
(38.085)
(70.220)
(19.554)
(17.480)
(137.219)
(197.147)
(5.416.449)
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 253
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE)
Ai sensi dell’art. 2427, primo comma del Codice Civile, sono indicati di seguito i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2010 versati alla Società di
revisione KPMG S.p.A. da UniCredit S.p.A. e dalle Società Italiane del Gruppo UniCredit:
• revisione legale dei conti annuali (inclusi i lavori di revisione contabile limitata del Bilancio consolidato semestrale abbreviato) per 10.095 mila;
• altri servizi di verifica per 1.667 mila;
• servizi di consulenza fiscale per 0 (zero);
• altri servizi diversi dalla revisione contabile per 132 mila.
Tali importi sono al netto di IVA e spese e non includono i corrispettivi di revisione relativi ai Rendiconti dei Fondi di Investimento.
Sezione 12 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - Voce 190
Nel 2010, gli Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri, pari a -765 milioni (-607 milioni nel 2009), sono riferibili a revocatorie, cause
risarcitorie, contenziosi legali e di altra natura, e sono aggiornati in base all’evolversi delle vertenze in atto e alla valutazione circa i loro previsti esiti.
In particolare gli accantonamenti effettuati nel 2010 (-1.317 milioni) aumentano del 44% rispetto a quelli registrati nel precedente esercizio
(-917 milioni), mentre le riattribuzioni, che a fine 2009 risultavano pari a 310 milioni, a fine 2010 ammontano a 553 milioni.
(migliaia di €)
12.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
ESERCIZIO
2009
ESERCIZIO 2010
ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI
ACCANTONAMENTI
RIATTRIBUZIONI
DI ECCEDENZE
TOTALE
TOTALE
(423.196)
(284)
(894.001)
(1.317.481)
152.921
399.673
552.594
(270.275)
(284)
(494.328)
(764.887)
(203.397)
1.332
(404.752)
(606.817)
1. Altri fondi
1.1 controversie legali
1.2 oneri per il personale
1.3 altri
Totale
Gli accantonamenti netti della sottovoce “1. Altri fondi - 1.3 altri” sono principalmente riferibili a:
- oneri derivanti da impegni contrattuali per 451 milioni, di cui 425 milioni relativi ad un unico progetto in Germania;
- vertenze stragiudiziali e spese legali per 23 milioni;
- vertenze correlate a strumenti finanziari/derivati per 20 milioni.
Sezione 13 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 200
Le Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali contabilizzate nel 2010 sono risultate pari a -997 milioni a fronte di -867 milioni rilevati
nel precedente esercizio.
(migliaia di €)
13.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
ESERCIZIO 2010
ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà
- ad uso funzionale
- per investimento
A.2 Acquisite in leasing finanziario
- ad uso funzionale
- per investimento
Totale
254 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
RETTIFICHE DI
VALORE PER
AMMORTAMENTO DETERIORAMENTO
(821.234)
(754.036)
(67.198)
(5.117)
(5.117)
(826.351)
(187.175)
(9.314)
(177.861)
(187.175)
RIPRESE DI
VALORE
RISULTATO
NETTO
16.858
12.406
4.452
16.858
(991.551)
(750.944)
(240.607)
(5.117)
(5.117)
(996.668)
Sezione 14 - Rettifiche/riprese di Valore nette su attività immateriali - Voce 210
Le rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali contabilizzate nel 2010 sono risultate pari a -675 milioni a fronte di -651 milioni rilevati
nel precedente esercizio.
(migliaia di €)
14.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
ESERCIZIO 2010
ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà
- generate internamente dall’azienda
- altre
A.2 Acquisite in leasing finanziario
Totale
RETTIFICHE DI
VALORE PER
AMMORTAMENTO DETERIORAMENTO
(657.811)
(92.762)
(565.049)
(239)
(658.050)
(18.059)
(591)
(17.468)
(18.059)
RIPRESE DI
VALORE
RISULTATO
NETTO
1.111
1.111
1.111
(674.759)
(93.353)
(581.406)
(239)
(674.998)
Sezione 15 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 220
Gli altri proventi/oneri di gestione rappresentano una voce residuale nella quale confluiscono proventi e oneri di varia natura non attribuibili alle altre
voci di conto economico.
(migliaia di €)
Altri oneri/proventi di gestione: composizione
COMPONENTI REDDITUALI/VALORI
Totale altri oneri di gestione
Totale altri proventi di gestione
Altri oneri/proventi di gestione
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(571.865)
1.523.884
952.019
(644.789)
1.485.932
841.143
(migliaia di €)
15.1 Altri oneri di gestione: composizione
TIPOLOGIA DI SPESA/VALORI
Spese per leasing operativo
Ritenute fiscali indeducibili altri oneri tributari
Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi
Altri oneri su attività di leasing finanziario
Altre
Totale altri oneri di gestione
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(319)
(6.078)
(64.744)
(112.806)
(387.918)
(571.865)
(1.014)
(2.933)
(62.925)
(94.869)
(483.048)
(644.789)
Nella sottovoce “Altre” sono compresi:
• oneri per transazioni/indennizzi vari per 89 milioni, 102 milioni nel 2009;
• oneri accessori all’attività di leasing per 63 milioni, 63 milioni nel 2009;
• oneri derivanti da attività non bancaria per 44 milioni, 22 milioni nel 2009;
• oneri vari relativi al patrimonio immobiliare per 24 milioni, 11 milioni nel 2009;
• esborsi vari riferibili ad esercizi precedenti per 20 milioni, 29 milioni nel 2009;
• oneri accessori connessi a rapporti con la clientela per 10 milioni, 11 milioni nel 2009.
(migliaia di €)
15.2 Altri proventi di gestione: composizione
TIPOLOGIA DI RICAVO/VALORI
A) Recupero di spese
B) Altri Proventi
Ricavi da servizi amministrativi
Ricavi per canoni da investimenti immobiliari (al netto dei costi operativi)
Ricavi leasing operativo
Rimborsi vari su oneri sostenuti in esercizi precedenti
Altri proventi su attività di leasing finanziario
Altre
Totale altri proventi di gestione (A+B)
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
483.728
1.040.156
111.071
159.833
149.247
37.621
161.748
420.636
1.523.884
463.034
1.022.898
152.048
148.469
162.541
43.011
158.465
358.364
1.485.932
Nella sottovoce “Altre” sono compresi:
• proventi accessori attinenti all’attività di leasing per 75 milioni, 70 milioni nel 2009;
• proventi derivanti da attività non bancaria per 62 milioni, 61 milioni nel 2009;
• proventi vari relativi al patrimonio immobiliare per 58 milioni, 23 milioni nel 2009;
• rimborsi per indennizzi e risarcimenti vari per 56 milioni, 48 milioni nel 2009.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 255
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE)
Sezione 16 - Utili (perdite) delle partecipazioni - Voce 240
Nel 2010 gli Utili (perdite) delle partecipazioni si attestano a +209 milioni (+84 milioni nel 2009), interamente rivenienti da imprese sottoposte a
influenza notevole.
Tale risultato è dato da A. Proventi per +235 milioni e B. Oneri per -26 milioni. In particolare:
– per la sottovoce A. Proventi si segnalano:
• rivalutazioni per +209 milioni, relative ad utili delle società valutate al Patrimonio Netto: Mediobanca (40 milioni), Oesterreichische KontrollBank
(36 milioni), Oberbank AG (32 milioni), Bank fuer Tirol und Vorarlberg (25 milioni), CreditRas Vita (24 milioni), BKS Bank AG (17 milioni),
CNP UniCredit Vita (11 milioni);
• utili da cessione per 26 milioni, riguardanti principalmente SGSS (16 milioni), HVB Singapore (7 milioni) e Romcard SA (1 milione);
– per la voce B. Oneri si segnalano:
• svalutazioni per -18 milioni, principalmente attribuibili alle perdite delle società valutate al Patrimonio Netto: Ca Immobilien Anlagen (-8 milioni),
RCG Holdings LLC (-4 milioni), Da Vinci (-2 milioni);
• rettifiche di valore per deterioramento per -7 milioni, riguardanti principalmente EuroTlx Sim S.p.A. (-1 milione) e MFT Multifunktionale
Trainingsgerate (-1 milione).
(migliaia di €)
16.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione
COMPONENTI REDDITUALI/SETTORI
1) Imprese a controllo congiunto
A. Proventi
1. Rivalutazioni
2. Utili da cessione
3. Riprese di valore
4. Altri proventi
B. Oneri
1. Svalutazioni
2. Rettifiche di valore per deterioramento
3. Perdite da cessione
4. Altri oneri
Risultato netto
2) Imprese sottoposte a influenza notevole
A. Proventi
1. Rivalutazioni
2. Utili da cessione
3. Riprese di valore
4. Altre proventi
B. Oneri
1.Svalutazioni
2. Rettifiche di valore per deterioramento
3. Perdite da cessione
4. Altri oneri
Risultato netto
Totale
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
-
-
234.762
208.818
25.891
53
(25.679)
(18.294)
(6.968)
(417)
209.083
209.083
217.935
206.406
11.446
83
(133.930)
(69.999)
(57.438)
(6.493)
84.005
84.005
Nel 2009 risultavano:
A. Proventi (da imprese sottoposte a influenza notevole):
• per rivalutazioni pari a 206 milioni, principalmente rivenienti da: Osterreichische KontrollBank (42 milioni), Aviva (37 milioni), Bank Fuer Tirol und Voralberg (24 milioni), Oberbank (23 milioni), CreditRas Vita
(20 milioni), BKS Bank (12 milioni), CNP UniCredit Vita (10 milioni);
• per utili da cessione pari a 11 milioni, principalmente riguardanti Schwabische Bank AG (6 milioni), Centrale dei Bilanci (2 milioni), Caricese (1 milione);
B. Oneri (da imprese sottoposte a influenza notevole):
• per svalutazioni pari a 70 milioni. A tal importo concorrono principalmente Ca Immobilien Anlagen (39 milioni), Ramiuscap (17 milioni) e Da Vinci (6 milioni);
• per rettifiche di valore da deterioramento pari a 57 milioni, principalmente riguardanti Kinabalu Financial Products (26 milioni), Vereinsbank Victoria Bauspar (12 milioni), Malgara (6 milioni), Ramius HVB (6
milioni), UniCredit Advisory Limited (3 milioni);
• per perdite da cessione pari a 6 milioni e relative a Ramius HVB.
256 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Sezione 17 - Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e
immateriali - Voce 250
Il Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immateriali nel 2010 ammonta a 152 mila. Nel 2009 la voce
ammontava a -38 milioni, determinati dalla valutazione di investimenti immobiliari riclassificati da attività materiali valutate al fair value ad attività
materiali ad uso investimento valutate al costo.
17.1 Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) delle attività materiali e immateriali: composizione
(migliaia di €)
ESERCIZIO 2010
DIFFERENZE DI CAMBIO
ATTIVITÀ/COMPONENTI REDDITUALI
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà:
- Ad uso funzionale
- Detenute a scopo di investimento
A.2 Acquisite in leasing finanziario:
- Ad uso funzionale
- Detenute a scopo di investimento
B. Attività immateriali
B.1 Di proprietà:
B.1.1 Generate internamente dall’azienda
B.1.2 Altre
B.2 Acquisite in leasing finanziario
Totale
RIVALUTAZIONI
SVALUTAZIONI
POSITIVE
NEGATIVE
RISULTATO
NETTO
152
152
152
152
-
-
-
152
152
152
152
Sezione 18 - Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 260
Le rettifiche di valore sull’avviamento del 2010, pari a -362 milioni, si riferiscono principalmente a JSC ATF Bank per 359 milioni.
Si rinvia a quanto illustrato nella Parte A - Politiche contabili per la descrizione delle modalità di determinazione delle perdite di valore dell’avviamento.
Si rimanda a quanto esposto nella Parte B - Stato patrimoniale per la descrizione delle modalità di effettuazione degli impairment test sugli avviamenti.
(migliaia di €)
18.1 Rettifiche di valore dell’avviamento: composizione
COMPONENTI REDDITUALI
Rettifiche di valore dell’avviamento
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(361.500)
-
Sezione 19 - Utili (perdite) da cessione di investimenti - Voce 270
Al 31 dicembre 2010 la voce utili (perdite) da cessione di investimenti si attesta a +158 milioni (+774 milioni nel 2009) ed è composta da:
A. Immobili
Utili netti per complessivi +125 milioni (+723 milioni nel 2009). In tale voce figurano i risultati delle operazioni di razionalizzazione del patrimonio
immobiliare di Gruppo messe in atto da UniCredit Real Estate (per un totale di +72 milioni), sub-gruppo Leasing (per +35 milioni) e sub-gruppo KOC
(per +11 milioni).
In particolare, gli utili da cessione di immobili di UniCredit Real Estate rivengono dalla cessione della quota di partecipazione nei fondi immobiliari
Omicron Plus e Core Nord Ovest, che ha generato una plusvalenza di 65 milioni.
B. Altre attività
Utili netti per complessivi +33 milioni (+51 milioni nel 2009). In tale voce figurano:
• utili da cessione di partecipazioni per +11 milioni, relativi principalmente a Open Accumulative Pension Fund Otan Jsc (+5 milioni) e
UniCredit Suisse Bank SA (+4 milioni);
• utili da cessione derivanti da smobilizzo di attività di Private Banking di UniCredit Bank Austria AG (+9 milioni) e di UniCredit Luxembourg SA
(+5 milioni).
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 257
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE)
(migliaia di €)
19.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione
COMPONENTI REDDITUALI/SETTORI
A. Immobili
- Utili da cessione
- Perdite da cessione
B. Altre attività
- Utili da cessione
- Perdite da cessione
Risultato netto
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
128.703
(3.222)
725.254
(1.878)
40.672
(8.152)
158.001
71.920
(21.311)
773.985
Nel 2009 gli utili da cessione di investimenti relativi alla voce:
• A. Immobili, derivavano principalmente da UniCredit Real Estate (+692 milioni);
• B. Altre attività, derivavano da:
- utili da cessione di partecipazioni per +18 milioni, principalmente riferibili a Hyperion Immobilienvermietungsgesellschaft m.b.h. (+9 milioni) e Bodehewitt ag & co. Kg (+3 milioni);
- utili da cessione per smobilizzo di attivi, principalmente riferibili a Dab Bank ag (+17 milioni) e Pioneer Investment Management S.G.R. (+18 milioni).
Sezione 20 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 290
L’applicazione delle imposte sul reddito ha carattere esclusivamente nazionale in quanto non esiste un’imposta o una tipologia di imposta applicabile
al di fuori dei regimi fiscali di ciascun singolo Paese né tanto meno un’imposta applicabile su redditi consolidati transnazionali. Laddove si faccia
riferimento a redditi consolidati, il riferimento è sempre e comunque a consolidati su scala puramente nazionale.
Nell’ambito dei principali Paesi in cui opera il Gruppo UniCredit, esistono consolidati fiscali nazionali in Italia, in Germania, in Austria, nel Regno Unito,
mentre tipologie similari non esistono in Irlanda, in Polonia, in Bulgaria, in Turchia e in altri Paesi della CEE.
Anche la regolamentazione dei consolidati fiscali di ciascun Paese differisce l’una dall’altra, talora in misura sensibile. Pur tuttavia, il principale e
comune beneficio del consolidato nazionale è il diritto di compensare algebricamente i redditi e le perdite delle società appartenenti al medesimo
gruppo.
Si fa altresì presente che non sempre i requisiti per fare parte di un consolidato fiscale nazionale coincidono con i requisiti necessari a far parte di un
Gruppo bancario o di un Gruppo ai fini del consolidamento contabile in base ai principi contabili internazionali IFRS.
Ogni singolo Paese è dotato di un sistema fiscale autonomo, nel quale sia la determinazione della base imponibile sia la determinazione delle aliquote
d’imposta applicabili differiscono tra loro. Soprattutto in materia di imposte sul reddito, tra sistemi fiscali nazionali esistono ad oggi differenze assai
profonde, anche nell’ ambito della stessa Unione Europea.
In tema di aliquote fiscali, il reddito delle società viene tassato con l’aliquota del 10% in Bulgaria, del 19% per il primo semestre e ad aliquota
progressiva (10%-19%) per il secondo semestre in Ungheria, 16% in Romania, del 25% in Austria, del 31,4% in Germania (considerando sia le
imposte federali che le imposte locali), del 27,5% in Italia, cui si deve però aggiungere l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive ( IRAP ) la cui
aliquota nominale, il 3,9% (più l’eventuale addizionale regionale), si applica su di una base imponibile assai più estesa, del 19% in Polonia, del 20% in
Turchia, del 28% nel Regno Unito.
Da questo quadro deriva la sostanziale impossibilità di confrontare la posizione fiscale consolidata con la posizione delle singole società che
compongono il Gruppo.
Inoltre, alla elisione tipica dei fenomeni infragruppo nel consolidato contabile, non fa in alcuna misura riscontro la tassazione dei redditi, che è limitata
a ciascuna singola società.
Nell’esercizio 2010, come per il 2009, in nessuno dei Paesi in cui opera il Gruppo si sono avute variazioni sensibili di aliquote fiscali.
Per quanto riguarda l’Italia, con l’operazione denominata “ONE4C”, le società UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Banca di Roma S.p.A., Banco di Sicilia
S.p.A., UniCredit Corporate Banking S.p.A., UniCredit Private Banking S.p.A, UniCredit Family Financing Bank S.p.A. ed UniCredit Bancassurance
Management & Administration, sono state incorporate, in data 1 novembre 2010 con effetti fiscali e contabili dal 1 gennaio 2010, in UniCredit S.p.A..
Come conseguenza di questa operazione la Capogruppo dall’esercizio 2010 ha iniziato a consuntivare base imponibile IRAP che si prevede stabilmente
positiva per importi rilevanti. Questo ha reso possibile iniziare a dedurre anche ai fini IRAP la quota di ammortamento dell’avviamento affrancato nel
2008 in base all’art. 15, comma 10 e 11 del D.L. 29 novembre 2008 n. 185. Si è pertanto provveduto all’iscrizione di fiscalità differita attiva per
360 milioni (con effetto positivo a conto economico), determinata applicando un’aliquota del 4,4% sul residuo da apportare in detrazione. L’aliquota
IRAP del 4,4% è inferiore all’aliquota effettiva dell’imposta che ha gravato sulla società negli ultimi due anni (4,77% e 4,80%) ed è stata adottata per
ragioni di prudenza tenendo conto del termine estremamente lungo dell’ammortamento dell’avviamento e della potenziale mobilità delle addizionali
regionali IRAP che determinano di fatto l’impatto economico effettivo della stessa.
258 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Nel contempo, considerata la generale congiuntura economica non favorevole, si è ritenuto prudenzialmente di procedere ad effettuare una
cancellazione di una quota pari a 186 milioni della fiscalità differita attiva iscritta nel 2007 a fronte della perdita fiscale della incorporata Capitalia S.p.A.,
con conseguente impatto negativo a livello di conto economico.
In relazione alla Germania, sulla base del più recente piano quinquennale, sono state iscritte attività fiscali differite per 467 milioni (con effetto positivo
a conto economico) a fronte di perdite fiscali pregresse di cui 455 milioni riferibili a UniCredit Bank AG.
Nel 2010 le Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente sono pari a -530 milioni, in diminuzione rispetto ai -888 milioni dell’anno
precedente.
(migliaia di €)
20.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione
COMPONENTI REDDITUALI/SETTORI
1. Imposte correnti (-)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+)
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-)
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
6. Imposte di competenza dell’esercizio (-)
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
(1.512.176)
851
5.895
841.855
133.455
(530.120)
(1.837.643)
218.597
8.505
(307.481)
1.029.715
(888.307)
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
2.174.689
27,5%
(598.039)
907.972
73.012
(716.284)
(283.373)
(342.216)
58.843
(195.454)
42.086
5.895
36.191
(237.540)
(3.462)
(56)
(234.022)
370.033
(47.874)
636.235
(47.232)
(133.701)
(37.395)
(126.148)
38.161
(530.120)
2.922.927
27,5%
(803.805)
286.601
629.929
(397.992)
(589.164)
(408.891)
(180.273)
253.995
90.545
8.324
82.221
163.450
2.080
26.971
134.399
(243.265)
(30.199)
68.824
(39.577)
(230.895)
(11.418)
2.307
(85.740)
58.827
(888.307)
(migliaia di €)
20.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte (voce 280)
Tasso teorico applicabile
Imposte teoriche calcolate
1. Aliquote fiscali differenti
2. Ricavi non tassabili - differenze permanenti
3. Costi fiscalmente non deducibili - differenze permanenti
4. Normativa fiscale differente/IRAP
a) IRAP (società italiane)
b) altre imposte (società estere)
5. Anni precedenti e cambiamenti di aliquota
a) effetto sulle imposte correnti
- perdite portate a nuovo/crediti di imposta inutilizzati
- altri effetti di periodi precedenti
b) effetto sulle imposte differite
- cambiamenti del tax rate
- imposizione di nuove tasse (+) revoca di precedenti (-)
- true-ups/ variazione delle imposte differite calcolate
6. Rettifiche nella valutazione e non iscrizione della fiscalità anticipata/differita
a) svalutazione di attività per imposte anticipate
b) iscrizione di attività per imposte anticipate
c) mancata iscrizione di attività per imposte anticipate
d) mancata iscrizione della fiscalità anticipata/differita secondo lo IAS 12.39 e 12.44
e) altre
7. Ammortamento dell’avviamento
8. Redditi non tassabili rivenienti da società straniere
9. Altre differenze
Imposte sul reddito registrate in conto economico
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 259
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte C - Informazioni sul conto economico consolidato (SEGUE)
Sezione 21 - Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle
imposte - Voce 310
Non risultano utili/perdite da gruppi di attività in via di dismissione.
Sezione 22 - Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza dei terzi - Voce 330
L’Utile dell’esercizio di pertinenza dei terzi del 2010 ammonta a 321 milioni: +327 milioni da società o gruppi in utile; -2 milioni da società o
gruppi in perdita; -4 milioni da rettifiche di consolidamento.
Tra i maggiori apporti si segnala il contributo di pertinenza dei soci di minoranza del gruppo Bank Pekao S.A. e del gruppo UniCredit Bank Austria AG.
Nell’esercizio 2009 l’utile di terzi era pari a 332 milioni: +342 milioni da società o gruppi in utile; -3 milioni da società o gruppi in perdita; -7 milioni
da rettifiche di consolidamento.
(migliaia di €)
22.1 e 22.2 Dettaglio della voce 330 “Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi”
Utili (Perdite) delle società
Sub-Gruppo Bank Pekao S.A.
Sub-Gruppo UniCredit Bank Austria AG
Sub-Gruppo UniCredit Bank AG
Sub-Gruppo UniCredit Leasing S.p.A.
Banca Agr. Comm. Rep. S. Marino S.p.A.
Xelion Doradcy Finansowi SP.ZOO
IRFIS - Mediocredito della Sicilia S.p.A.
i-FABER S.p.A.
Altre
Altre rettifiche di consolidamento
Totale
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
325.289
251.102
50.124
22.385
(1.301)
329
85
(450)
932
2.083
(4.063)
321.226
339.154
222.720
50.328
61.884
(321)
2.876
(403)
(2.152)
1.301
2.921
(6.859)
332.295
ESERCIZIO 2010
ESERCIZIO 2009
1.166.999
18.134.197.143
6.524.615
18.140.721.758
0,064
0,064
1.571.247
15.810.771.546
8.579.747
15.819.351.293
0,099
0,099
Sezione 23 - Altre informazioni
Non vi sono informazioni da dettagliare nella presente sezione.
Sezione 24 - Utile per azione
Utile per azione
Utile netto di pertinenza del Gruppo (migliaia di euro)1
Numero medio azioni in circolazione2
Numero medio azioni potenzialmente diluitive
Numero medio azioni diluite
Utile per azione €
Utile per azione diluito €
1. L’utile netto dell’esercizio 2010 pari a 1.323.343 si riduce di 156.344 a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione
Cashes.
2. Al netto del numero medio delle azioni proprie e delle 967.564.061 azioni detenute a titolo di usufrutto, ed incrementato del numero di azioni rivenienti dall’aumento di capitale gratuito ai sensi dell’art. 2442 cod. civ.
deliberato dall’Assemblea Straordinaria tenutasi il 29 aprile 2009. Il numero medio di azioni in circolazione deve essere incrementato del numero di azioni rivenienti dall’aumento di capitale gratuito come se esso fosse
avvenuto all’inizio del primo periodo oggetto di presentazione (IAS 33, § 28).
260 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Parte D - Redditività consolidata complessiva
Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva
264
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 263
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte D - Redditività consolidata complessiva
Viene di seguito esposto il prospetto della redditività complessiva, previsto dallo IAS 1.
Tale prospetto espone le voci di ricavo e di costo non rilevate nell’utile (perdita) di periodo in conformità ai principi contabili internazionali. A tal fine
sono considerate:
• le variazioni di valore registrate nel periodo in contropartita delle riserve da valutazione (al netto delle imposte) e relative a:
- attività finanziarie disponibili per la vendita;
- attività materiali;
- attività immateriali;
- coperture di investimenti esteri;
- coperture dei flussi finanziari;
- differenze di cambio;
- utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti ai dipendenti.
• le rettifiche da riclassificazione, cioè gli importi riclassificati nell’utile (perdita) dell’esercizio corrente che sono già stati rilevati nel prospetto della
redditività complessiva del medesimo esercizio o di esercizi precedenti.
Le variazioni di valore sopra elencate nei casi in cui si riferiscano ad attività non correnti in via di dismissione ed a partecipazioni valutate a patrimonio
netto sono evidenziate separatamente.
(migliaia di €)
Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva
ESERCIZIO 2010
VOCI
10. Utile (Perdita) di periodo
Altre componenti reddituali
20. Attività finanziarie disponibili per la vendita:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
30. Attività materiali
40. Attività immateriali
50. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
60. Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
70. Differenze di cambio:
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
80. Attività non correnti in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
110. Totale altre componenti reddituali
120. Redditività complessiva (10+110)
130. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
140. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo
264 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
IMPORTO
LORDO
IMPOSTA SUL
REDDITO
IMPORTO
NETTO
X
X
1.644.569
(799.638)
(774.400)
(6.252)
49.077
(55.329)
(18.986)
(95.531)
63.590
(134.182)
(24.939)
716.219
716.219
(6.075)
(6.075)
39.116
36.553
2.563
(145.909)
(145.909)
125.331
(20.578)
234.449
219.880
6.573
(8.730)
15.303
7.996
39.253
(24.761)
41.796
22.218
(7.705)
(7.705)
265.997
265.997
(1.262)
264.735
(565.189)
(554.520)
321
40.347
(40.026)
(10.990)
(56.278)
38.829
(92.386)
(2.721)
716.219
716.219
(6.075)
(6.075)
31.411
28.848
2.563
120.088
1.764.657
(445.295)
1.319.362
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Sezione 1 - Rischio di credito
Sezione 2 - Rischi di mercato
Sezione 3 - Rischio di liquidità
Sezione 4 - Rischi operativi
Sezione 5 - Altri rischi
269
357
380
388
405
Nota:
Come previsto dalla normativa (Circ. BI n. 263 del 27 dicembre 2006,
Titolo IV e successive modificazioni), si segnala che l’informativa al
pubblico (III Pilastro di Basilea 2) è stata pubblicata sul sito internet del
gruppo UniCredit www.unicreditgroup.eu.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 267
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Nella presente parte le informazioni sono fornite facendo riferimento unicamente al gruppo bancario.
In considerazione della non significativa attività svolta dalle imprese assicurative e dalle Altre imprese, rispetto al Gruppo Bancario, non sono presentate
specifiche sezioni di commento ai relativi rischi e politiche di copertura.
Gestione dei rischi nel Gruppo UniCredit
Il Gruppo UniCredit controlla e gestisce i propri rischi attraverso metodologie e processi rigorosi, in grado di dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi
del ciclo economico. Il presidio ed il controllo dei rischi di Gruppo sono assicurati dalla funzione Risk Management della Capogruppo (Group CRO), cui
sono attribuiti i compiti di:
• ottimizzare la qualità dell’attivo del Gruppo, minimizzando il costo dei rischi, coerentemente con gli obiettivi di rischio / redditività assegnati alle Aree
di business;
• determinare, di concerto con la funzione CFO, la propensione al rischio del Gruppo e valutare l’adeguatezza patrimoniale dello stesso e la loro
estensione a livello di Aree di business / Entità, in conformità ai requisiti di “Basilea 2”, Secondo Pilastro;
• definire, in conformità agli standard di “Basilea 2” ed ai requisiti di Banca d’Italia, norme, metodologie, linee guida, politiche e strategie concernenti
la gestione dei rischi di Gruppo, e, in cooperazione con l’Organization department, i relativi processi e la loro implementazione;
• porre in essere un sistema di controllo del rischio creditizio e di concentrazione sia a livello di singole controparti / gruppi economici, sia per “cluster”
rilevanti (quali settori economici / aree geografiche), monitorando e fornendo reportistica sui limiti preventivamente definiti;
• definire e fornire alle Aree di business ed alle Entità i criteri per la valutazione, la gestione, la misurazione, il monitoraggio e la reportistica dei
predetti rischi e garantire la coerenza dei sistemi e delle procedure di controllo sia a livello di Gruppo che di singola Entità;
• supportare le Aree di business nel conseguimento dei loro obiettivi, contribuendo allo sviluppo dei prodotti e dei business;
• verificare, mediante il processo di convalida (in fase iniziale e nel continuo) l’adeguatezza dei sistemi di misurazione del rischio adottati nell’ambito
del Gruppo, orientando le scelte metodologiche verso standard qualitativi sempre più elevati e convergenti, appurando la coerenza delle rispettive
modalità di utilizzo nell’ambito dei processi;
• porre in essere un adeguato sistema di analisi preventiva del rischio, in grado di quantificare l’impatto sulle strutture economico-finanziarie del
Gruppo derivante dal rapido deterioramento del ciclo economico o da altri fattori di shock (c.d. Stress Test). Tale analisi è svolta con riferimento alle
singole tipologie di rischio, così come alla loro integrazione e raffronto con il capitale disponibile;
• creare e diffondere una cultura del rischio estesa a tutto il Gruppo.
Durante la maggior parte del 2010, le performance operative delle imprese hanno registrato una ripresa significativa. Tuttavia, lo stimolo monetario
creato dalle banche centrali, il cosiddetto allentamento quantitativo, non ha avuto gli stessi effetti in tutti i paesi. In particolare, i Paesi europei con un
indebitamento eccessivo sono ancora oggetto di forti pressioni affinché adottino determinate misure correttive e una disciplina fiscale che, in ultima
analisi, potrebbero rallentare la ripresa economica nei rispettivi mercati nazionali. Di conseguenza, è stato possibile notare tendenze economiche
estremamente divergenti con alcuni paesi come la Germania che presentano una forte ripresa della produttività industriale, mentre altri che hanno
visto solo moderati aumenti. La qualità del credito delle imprese più grandi, in particolare quelle operanti all’interno dei settori ciclici, ha beneficiato
della crescita della domanda internazionale. Anche se il trend è nettamente positivo, esso ha influenzato solo parzialmente il valore del costo del rischio
dato che quest’ultimo tipicamente riflette con un certo ritardo l’effetto degli indicatori economici.
Alla luce dell’ancora sfidante contesto macroeconomico, una solida ed efficace gestione dei rischi riveste la massima priorità nel Gruppo.
Il modello di governance, implementato dalla funzione Risk Management della Capogruppo (Group CRO), consente di:
• rafforzare la capacità di indirizzo, il coordinamento e le attività di controllo di alcuni rischi aggregati (cosiddetti “Portfolio Risks”), tramite centri di responsabilità
dedicati (“Portfolio Risk Managers”), integralmente focalizzati su tali rischi e specializzati nella loro gestione, in ottica di Gruppo e interdivisionale;
• aumentare l’aderenza al modello di business di Gruppo, assicurando una chiara specializzazione e concentrazione - in un’ottica meramente
transazionale - di specifici centri di responsabilità sui rischi originati dalle funzioni di Gruppo deputate allo loro assunzione, mantenendo allo stesso
tempo tali “centri di responsabilità” (“Transactional Risk Managers”) totalmente indipendenti dalle suddette funzioni (ossia Business Units, funzioni di
Tesoreria, Asset Management, Paesi CEE).
I Comitati responsabili in materia di rischi si articolano su tre distinti livelli:
• il “Group Risk Committee”, responsabile per le decisioni strategiche sui rischi a livello di Gruppo;
• i “Group Portfolio Risk Committees”, cui è assegnato il compito di indirizzare, controllare e gestire i rischi di portafoglio;
• i “Group Transactional Committees”, dedicati alla valutazione delle singole controparti / transazioni aventi impatto sul profilo di rischio complessivo.
In conformità al piano di roll-out per l’adozione dell’approccio “Advanced Internal Rating Based” (A-IRB), comunicato alla Banca d’Italia nel settembre
2008, il Gruppo, data la sua complessità, sta gradualmente estendendo tale approccio alle Entità che ne sono ancora prive.
In tema di compliance al Secondo Pilastro del nuovo Accordo sul Capitale (“Basilea 2”), nel corso del 2010 è stato consolidato il processo di
valutazione dell’adeguatezza patrimoniale che prevede un framework generale ed un insieme di linee guida specifiche, finalizzate a definire un
approccio comune a livello di Gruppo in materia di pianificazione del capitale, definizione della propensione al rischio e misurazione, gestione, controllo
e governo dei rischi.
268 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Sono stati inoltre introdotti elementi di sintesi della misurazione dei rischi al fine di meglio supportare processi quali la pianificazione del capitale e
dell’adeguatezza patrimoniale. Il profilo di rischio del Gruppo è rappresentato dal capitale interno, calcolato dall’aggregazione dei rischi , pari alla
somma dei rischi al netto dei benefici di diversificazione, più un ammontare prudenziale (“cushion”) che considera il rischio di modello e la variabilità
del ciclo economico. L’adeguatezza del capitale viene valutata sia sulla base di metriche di Primo Pilastro sia in ottica di Secondo Pilastro grazie alla
capacità di assunzione del rischio (Risk Taking Capacity), pari al rapporto tra le risorse finanziarie disponibili (Available Financial Resources, AFR) ed il
Capitale Interno. Un robusto processo di adeguatezza del capitale comporta, inoltre, una valida gestione dei rischi fondata sul coinvolgimento dell’Alta
Direzione, tramite l’individuazione degli Organi decisionali competenti, la corretta attribuzione dei ruoli e delle responsabilità e la revisione del processo
nella sua globalità.
Per quanto riguarda l’utilizzo del modello AMA (Advanced Measurement Approach) per il calcolo del capitale a fronte dei rischi operativi, tale metodo,
definito centralmente dalla Capogruppo, nel 2010 è stato esteso a ulteriori società del Gruppo in base a specifico piano di implementazione.
Nel 4° trimestre del 2010 è stata realizzata una revisione della parametrizzazione del modello di portafoglio crediti con nuovi cluster che descrivono le
esposizioni dei Paesi CEE, l’aggiornamento degli attuali macro-modelli, il nuovo trattamento del rischio sovrano e che tengono pienamente conto delle
operazioni di cartolarizzazione, sia quelle direttamente originate dalla Banca che quelle presenti nei portafogli investimenti. Inoltre, è stata effettuata
una revisione del quadro di correlazione globale che ha tenuto in considerazione gli eventi che seguirono la crisi finanziaria e che è stata combinata
con una descrizione più granulare di dipendenza dei Paesi dalle variabili macroeconomiche e con una selezione più efficiente dei fattori macro in tutto
il Gruppo. Una nuova architettura IT per il Credit VaR è in produzione, facendo leva sulla piattaforma di Gruppo per il rischio di credito.
Ulteriori migliorie all’attuale impianto, come ad esempio quelle concernenti l’introduzione di una metodologia per la valutazione della propensione al
rischio riferita al “rischio Paese” (Country risk), sono parimenti in corso di attuazione o verranno pianificate nel corso del 2011.
Nel 2010 la policy “country risk cross-border credit business” è stata approvata. La policy ha l’obiettivo di creare un quadro efficace e completo per
la valutazione del rischio, la valutazione e gestione delle attività di credito che implicano un rischio Paese con focus sul controllo del rischio Paese
embedded nell’attività cross-borders a livello di Gruppo. In particolare, si concentra sui seguenti argomenti:
• definizione del rischio Paese, delle sue componenti principali (rischio Sovrano, rischio di Trasferimento e Convertibilità) e delle sue caratteristiche
(rischio nazionale vs rischio cross-border, rischio in moneta locale vs rischio in divisa estera);
• principali strumenti messi in atto per gestire, indirizzare e controllare il rischio Paese con un focus sui limiti del rischio cross-border;
• le regole principali per la valutazione del rischio Paese e l’assegnazione dei rating;
• la struttura del Cross-Border Country Limit, i contenuti principali per la proposta e l’approvazione dell’Organo competente;
• la gestione dei Cross-Border Country Limits inclusi l’approvazione (struttura dei plafond); le regole di riallocazione verso: i) categorie sub plafond, ii)
membri del Gruppo economico e iii) Legal Entities; regolamentazione degli eccessi/scoperti e delle transazioni individuali all’interno di limiti esistenti
già approvati;
• le principali regole per il rinnovo, con la possibilità di attuare una forma semplificata di rinnovo in casi limitati;
• le principali regole per il corretto monitoraggio e la reportistica del rischio Paese così da individuare e correggere prontamente i sintomi di possibile
deterioration della qualità del credito del Paese documentando questi cambiamenti aggiornando il rating del Paese stesso.
La completa implementazione della policy è in corso e pianificata nel corso del 2011.
Sezione 1 - Rischio di credito
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
All’interno del ridisegno del modello di gestione del rischio della Capogruppo, un ulteriore passo avanti è stato compiuto con l’introduzione del
“Global Credit Portfolio Management (GPM)”. Facendo leva sulle competenze di questi gestori del portafoglio crediti, essi esercitano un ruolo guida
nell’importante processo strategico di definizione e implementazione di industry credit risk strategies, che comprende lo sviluppo di portafogli di
crediti in linea con i target strategici di business e le ambizioni di rischio. Inoltre, GPM è responsabile per il monitoraggio frequente e regolare del
portafoglio di credito al fine di garantire un approccio lungimirante agli sviluppi del settore, fornendo un’identificazione precoce dei problemi del settore
e dei potenziali clienti e sostenendo le opportunità di guadagno per massimizzare il ritorno del rischio. In aggiunta, dal punto di vista di ogni singola
transazione, l’impatto di ogni nuova operazione sul portafoglio crediti è accuratamente valutata e considerata nel processo decisionale.
Di conseguenza, è stata raggiunta una gestione propositiva e una definizione attiva del portafoglio crediti del Gruppo, in stretta collaborazione con
l’attività di origination dei prestiti.
Al fine di fornire un miglior servizio alla clientela rappresentata da grandi imprese multinazionali, di accrescere la creazione di valore, di definire
un’efficace e coerente propensione al rischio a livello di Gruppo nei confronti della clientela e/o gruppi economici, che sono in relazione con più Entità,
minimizzando il costo del rischio ed implementando un efficiente processo creditizio, il Gruppo UniCredit ha ridisegnato in maniera globale l’approccio
di servizio verso i sopra citati segmenti di clientela (dal punto di vista sia commerciale sia creditizio). Tale nuovo modello (il “GAM”, “Global Account
Management”) prevede un coordinamento globale della strategia commerciale e la definizione di una propensione al rischio di credito complessiva
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 269
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
a livello di Gruppo nei confronti delle controparti gestite, mediante l’identificazione di un gestore e di un risk manager dedicati, come unici punti di
riferimento, rispettivamente per il coordinamento della strategia commerciale e creditizia globale relativa al gruppo economico del cliente, nonché per
la valutazione della posizione creditizia complessiva ed il monitoraggio del profilo di rischio della stessa.
Il Gruppo continua ad investire in maniera decisa nell’estensione dei principi di Basilea 2 all’intero perimetro. Durante il 2010 il Gruppo ha ottenuto
l’autorizzazione AIRB per le seguenti Legal Entities: UniCredit BulBank (Bulgaria), UniCredit Ireland e, per cinque sistemi di rating aggiuntivi, UniCredit
Bank Czech Republic.
A metà 2010 il Gruppo ha implementato con successo i sistemi di rating IRB per le società multinazionali e per le banche. Lo scopo principale delle
revisioni era quello di superare quelle debolezze precedentemente identificate nei modelli di rating.
Con riferimento alle misure funzionali per la conformità con i requisiti di Basilea 2, è stata portata avanti una valutazione delle attività relative al
controllo di ammissibilità dei credit risk mitigants mediante l’adattamento dei processi e delle policies. In particolare, per le Legal Entities italiane, sono
stati implementati i processi specifici per rispondere ai requisiti normativi per le garanzie consortili.
Come secondo le istruzioni delle Autorità di Supervisione, le attività di Credit Risk stress testing sono state effettuate sulla base di uno scenario di
stress comune a livello internazionale, con un focus special sui Paesi CEE. In particolare, gli stess tests sono stati simulati tenendo conto delle richieste
di Banca d’Italia e dell’ECOFIN (coordinati con la Committee of European Banking Supervisors - CEBS). Gli impatti della simulazione sono stati valutati
sia ad un livello di conto economico, considerando gli effetti sulle provisions e sul periodo di conto economico, sia ad un livello di stato patrimoniale
dove sono stati considerati gli effetti sui requisiti minimi di capitale (Pillar I) e sul capitale economico.
Durante il primo trimestre del 2010, in conformità con il framework del secondo pilastro, è stato effettuato un aggiornamento sul rischio di
concentrazione per le singole operazione e per i limiti settoriali.
Relativamente alle attività di restructuring e di recupero dei crediti è stato costituito un nuovo Comitato - dedicato alla valutazione delle controparti
“under restructuring” o “a recupero” - mentre il “Group Transactional Credit Committee” si focalizza sulla concessione del credito.
Con specifico riferimento alla Retail Strategic Business Area ed alla luce dell’attuale situazione congiunturale, sono stati avviati interventi di
rafforzamento e di ottimizzazione dei processi e degli applicativi informatici, nell’ambito delle attività di monitoraggio e di recupero dei crediti, con focus
particolare sulla rimodulazione degli impianti creditizi e sulla “friendly collection”.
Nell’intento di continuare ad assicurare un adeguato supporto all’economia, per il mercato italiano sono state avviate due iniziative “ad hoc”, “SOS
Impresa Italia” ed “Insieme 2009”, unitamente a quelle coordinate all’Associazione Bancaria Italiana, a sostegno rispettivamente delle piccole e medie
imprese e delle famiglie.
Nel framework delle “General Group Credit Policy”, l’impianto normativo è stato integrato con disposizioni inerenti specifiche aree tematiche, tra cui
le operazioni di Project Finance e di Acquisition Leveraged Finance, le operazioni di Debt / Equity Swap nonché la gestione dei limiti per rischio di
sottoscrizione relativamente al portafoglio oggetto di sindacazione.
Per quanto concerne la credit risk mitigation, sono state emanate due specifiche policy riguardanti la gestione del collaterale nelle operazioni derivate OTC, di
pronti contro termine e di prestito di titoli ed il processo di approvazione e le attività concernenti le operazioni strutturate di mitigazione del rischio di credito.
Le attività di monitoraggio e reportistica sul portafoglio di rischio di credito di Gruppo sono state ulteriormente rafforzate, estendendo l’informativa
consolidata ad ulteriori tipologie rilevanti di rischio.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1 Aspetti organizzativi
La struttura della funzione Risk Management ha lo scopo di assicurare il giusto bilanciamento tra “tipologia di rischio” e “specializzazione per area
di risk origination” (es. “F & SME”, “CIB & PB”, Treasury, ecc.) tramite l’adozione di un approccio a matrice. I portafogli di Gruppo saranno suddivisi
in base alla tipologia di rischio (“rischi di credito e cross-border”, “rischi di mercato” e “rischi operativi e reputazionali”) e si interfacceranno con le
funzioni specializzate per area di risk origination, cosiddetti “Transactional Risk Managers” o “SBA Risk Functions” .
Con riferimento al rischio di credito tale modello a matrice prevede due differenti centri di responsabilità. Da un lato il “Credit Risks Portfolio
Management” department, a cui è attribuita la supervisione e la gestione del profilo complessivo di rischio creditizio e cross-border a livello di Gruppo
ed altresì incaricato di definire le relative strategie, metodologie e limiti di rischio. Dall’altro lato, i “Transactional Risk Managers” che costituiscono i
centri di responsabilità per i rischi di credito originati dalle relative aree di risk origination .
Accanto ai “Portfolio Risk Managers” ed ai “Transactional Risk Managers”, la struttura di “Risk Management” comprende:
• il “Risk Management Control” department, responsabile, tra le altre cose:
- della gestione delle attività in ambito “Basilea 2” (inclusi la misurazione del capitale interno in conformità al Secondo Pilastro, la definizione del risk
appetite ed il coordinamento nel contesto dell’“Internal Capital Adequacy Assessment Process” (“ICAAP”));
- della convalida interna dei sistemi per la misurazione dei rischi;
270 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
- dell’assegnazione del rating ad alcune tipologie di Controparti rilevanti (Top Banking, Top Corporate), del presidio del processo di rating override;
• il “GRM Operating Office” department, cui compete, tra le altre cose, la produzione dei report sui rischi consolidati;
• lo “Special Credit” department, responsabile di coordinare, indirizzare, supportare e - con riferimento a pratiche di importo rilevante - gestire, attività
di “restructuring” e di recupero dei crediti.
Al fine di garantire l’adeguato svolgimento delle attività di risk management precedentemente svolta dalle banche commerciali che sono state
incorporate in seguito al Progetto “ONE4C”, la struttura organizzativa è stata parzialmente rivista ampliando l’ambito di responsabilità di alcune funzioni
ovvero costituendo nuove strutture.
Con particolare riferimento allo svolgimento dell’attività creditizia sono state costituite:
• la struttura “Credit Operations Italy” - a diretto riporto del “Group CRO” ed organizzata per “filiere” creditizie (i.e. “F & SME”, “CIB”, “PB”) cui è stata
attribuita la responsabilità per:
- la gestione delle attività di erogazione del credito per la Clientela di UniCredit S.p.A., attraverso la valutazione del merito creditizio delle Controparti,
la delibera nell’ambito dei poteri deliberativi delegati, delle pratiche di affidamento, o l’inoltro della relative proposte agli Organi deliberativi
competenti;
- il presidio delle fasi di post-delibera creditizia, assicurando l’adeguato monitoraggio andamentale delle posizioni in essere;
• la struttura “Individuals Credit Operations”, nell’ambito della funzione “F & SME SBA Risk” Transactional Risk Manager, cui è stata attribuita la
responsabilità per le medesime attività di competenza del “Credit Operations Italy” limitatamente ai prodotti creditizi di competenza della Business
Unit “Household Financing”.
Al fine di rafforzare la capacità di indirizzo autonomo, il coordinamento ed il controllo dei rischi di Gruppo, di migliorarne l’efficienza e la flessibilità nel
processo decisionale e di agevolare l’interazione tra le differenti funzioni coinvolte, sono stati costituiti appositi Comitati responsabili in materia di rischi:
• il “Group Risk Committee”, responsabile per le decisioni strategiche sui rischi a livello di Gruppo;
• il “Group Credit Committee”, responsabile per la valutazione e la delibera per proposte creditizie concernenti qualsivoglia posizione, ivi incluse
quelle a “restructuring” e “workout”, strategie rilevanti e azioni correttive da assumere (inclusa la classificazione dello stato laddove applicabile) per
le posizioni “watchlist”, limiti specifici per operazioni connesse al mercato dei capitali di debito sul Trading Book, limiti all’esposizione per singolo
emittente sul Trading Book;
• il “Group Credit and Cross-Border Risk Committee”, responsabile del controllo e del monitoraggio dei rischi di credito e di quelli cross-border,
dell’approvazione di strategie, politiche, metodologie e limiti relativi a detti rischi, nonché della reportistica periodica;
• il “Group Transactional Credit Committee”, responsabile per la valutazione e la delibera, nell’ambito dei poteri delegati, per: proposte creditizie, ad
esclusione di posizioni in restructuring e workout; richieste di rating override, strategie ed azioni correttive rilevanti da intraprendere per posizioni
in watchlist, limiti specifici per operazioni connesse al mercato dei capitali di debito, limiti all’esposizione per singolo emittente sul portafoglio di
negoziazione;
• l’”Italian Transactional Credit Committee”, responsabile per la valutazione e la delibera, nell’ambito dei poteri delegati, delle proposte creditizie
sottoposte dalle Business Unit “CIB Italy Network”, “PB Italy Network” e “F&SME Italy Network”;
• il “Group Special Credit Committee”, responsabile della valutazione di operazioni concernenti pratiche classificate come restructuring o recupero dei
crediti, nonché del monitoraggio dell’andamento complessivo di tale portafoglio.
2.2 Fattori che generano il rischio di credito
Nello svolgimento della propria attività creditizia il Gruppo è esposto al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie
dell’obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere cancellati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all’attività
tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma in cui il fido si estrinseca (di tesoreria o di firma, garantito e non, ecc.).
Le principali cause d’inadempienza sono riconducibili al venir meno dell’autonoma capacità del prenditore di assicurare il servizio e il rimborso del
debito (per mancanza di liquidità, insolvenza, ecc.), come pure anche al manifestarsi di circostanze indipendenti dalle condizioni economico / finanziarie
del debitore, quali il “rischio Paese” ovvero, infine, all’effetto di rischi operativi. Anche altre attività bancarie, al di fuori di quelle tradizionali di prestito e
deposito, possono esporre il Gruppo ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di credito “non tradizionale” può, per esempio, derivare da:
• sottoscrizione di contratti in “derivati”;
• compravendite di titoli, “futures”, valute o merci;
• detenzione di titoli di terzi.
Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti da Entità del Gruppo, potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi
politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti relativi ad un elevato numero di transazioni ovvero
ad una o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull’attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati
operativi del Gruppo.
Il Gruppo controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte ed il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e
regole, volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e la best practice di Gruppo ed
in grado di dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi del ciclo economico.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 271
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
Con particolare riferimento al perdurare dell’attuale situazione congiunturale, il Gruppo, pur mantenendo le logiche ed i processi in essere, ha
accentuato il presidio ed il controllo sul rischio di credito attraverso il costante e rigoroso rispetto delle regole di concessione ed il rafforzamento delle
procedure di monitoraggio. Sono state, inoltre, rafforzate le pertinenti strutture ordinarie e ne sono state create di nuove, dedicate a specifiche aree
aventi particolare vulnerabilità, al fine di coglierne tempestivamente eventuali segnali di criticità.
2.2.1. Il rischio Paese
Viene definito “rischio Paese” il rischio di esposizione a perdite determinate da eventi, aventi luogo in un determinato Paese, che possono essere
sotto controllo da parte dell’Organo governativo ma non da parte di imprese o soggetti privati. Ciò può implicare il fatto che il rimborso della creditoria
nell’ambito di un determinato Paese possa essere definitivamente pregiudicato dall’adozione di interventi da parte del governo locale (come in
presenza di rischio di trasferimento, di rischio di espropriazione, di rischio legale, fiscale, di sicurezza e di consegna) o a causa del deterioramento
del contesto economico e/o politico del Paese stesso (improvvisa recessione, crisi valutaria e/o del sistema bancario, calamità, guerra, guerra civile,
fermento sociale).
La gestione del “rischio Paese” si concretizza attraverso la determinazione di appositi “massimali operativi di rischio”, per operazioni sia commerciali
sia finanziarie, assumibili dalle differenti Entità del Gruppo nei confronti di tutte le controparti (Sovereign, enti pubblici, Banche, Istituzioni Finanziarie,
clienti corporate, small business, privati, project finance, ecc.) residenti o collegate al Paese, per operazioni “cross-border” (dal punto di vista dell’Entità
che concede il prestito) in valuta sia locale sia estera (dal punto di vista del prenditore).
I processi di gestione del “rischio Paese” presentano un elevato grado di accentramento in Capogruppo, sia per quanto riguarda gli aspetti
metodologici, sia per quanto riguarda il processo decisionale, al fine di garantire un approccio di valutazione e monitoraggio omogenei, in particolare
l’attribuzione del rating - PD (probabilità di default) e LGD (tasso di perdita in caso di default) - ed il presidio sul rischio di concentrazione.
I plafond per il rischio cross-border sono calcolati secondo un processo top-down/bottom-up che tiene in considerazione il rischio del Paese (rating), le
dimensioni dello stesso misurate secondo le quote negli scambi internazionali di merci e servizi così come le quote nei flussi internazionali di capitali,
la domanda di esportazione dei clienti delle banche e le opportunità di business.
2.3 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
2.3.1 Attività di reporting e di monitoring
L’obiettivo fondamentale delle attività di reportistica e monitoraggio del portafoglio creditizio, effettuate dalla funzione CRO di Capogruppo, è quello di
analizzare le principali componenti del rischio di credito quali i valori di EAD (Esposizione al Default), EL (Expected Loss), migrazioni, costo del rischio,
ecc., al fine di adottare tempestivamente tutte le possibili contromisure a livello di portafoglio complessivo, parziale o di singole controparti.
La funzione CRO di Capogruppo è responsabile della reportistica attinente al rischio di credito a livello di portafoglio consolidato e di singola
controparte, sia su base periodica sia sulla base di richieste ad hoc (da parte dell’Alta Direzione di UniCredit o da parte di controparti esterne quali
Autorità di Vigilanza o agenzie di rating), con l’obiettivo di analizzare le principali componenti di tale rischio e la loro evoluzione temporale, onde poter
cogliere tempestivamente eventuali sintomi di deterioramento e, quindi, intraprendere opportune iniziative correttive. L’andamento del portafoglio di
rischio di credito viene analizzato con riferimento ai principali driver - quali la crescita e gli indicatori dei parametri di rischio -, ai diversi segmenti di
clientela, alle realtà locali, ai settori industriali, nonché all’andamento del portafoglio in default ed alla relativa copertura.
Le attività di portfolio reporting a livello di Gruppo sono portate avanti in stretta collaborazione con i DRO (Divisional Risk Officer) e i Credit Risk Portfolio
Managers che, all’interno del loro rispettivo perimetro, implementano le loro specifiche attività di reporting.
Dall’inizio del secondo semestre del 2010 le attività di reporting vengono effettuate da due funzioni dedicate del CRO, l’Unità di Group Risk Reporting e il team
di Group Credit Portfolio Reporting. L’Unità di Group Risk Reporting è responsabile della reportistica a livello di Gruppo, effettuata facendo leva e utilizzando i dati
e le informazioni fornite dalle altre strutture competenti del Group Risk Management- Il team di Credit Risk Portfolio Reporting si assicura, in collaborazione con
le altre funzioni competenti del “Group Risk Management Operating Office”, della reportistica riguardante il rischio di credito del Gruppo con il dettaglio delle
aree geografiche e delle Business Units, producendo direttamente i dati relativi alla Strategic Business Area “CIB&PB” e raccogliendo/aggregando i dati relativi
alla Strategic Business Area “Family & SME” e ai Paesi CEE forniti dal “Family & SME” departmente e dal “CEE Risk Officer”.
Nel 2010 le attività di reporting sono state ulteriormente sviluppate grazie al graduale miglioramento nella qualità dei dati e dei processi a supporto dei
report consolidati (ad esempio lo sviluppo di un report sull’Enterprise Risk Management, l’ERM). La funzione di Group Risk Reporting, a livello centrale,
utilizza anche il “Credit Tableau de Boards”, uno strumento trimestrale che contiene informazioni dettagliate sui trend nei rischi delle Strategic Business
Areas per supportare la produzione dei già menzionati report.
L’attività di monitoraggio finalizzata ad individuare e reagire prontamente ad un possibile deterioramento della qualità del credito della controparte, è
stata ulteriormente rafforzata. La tempestività nel catturare i segnali di deterioramento delle esposizioni permette la gestione anticipata del default,
ovvero quando vi sono ancora margini per il conseguimento del rimborso della posizione di debito. Strutture dedicate, appartenenti alla funzione
CRO di Capogruppo, sono responsabili della reportistica attinente al rischio di credito a livello di portafoglio consolidato e di singola controparte, con
l’obiettivo di analizzare le principali componenti di tale rischio e la loro evoluzione temporale, onde poter cogliere tempestivamente eventuali sintomi di
deterioramento e, quindi, intraprendere opportune azioni correttive.
272 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
2.3.2. Governance and policies
I rapporti tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo che esercitano attività creditizia, sono disciplinati da specifiche disposizioni di governance che
assicurano alla Capogruppo stessa il ruolo di direzione, supporto e controllo, in particolare nelle seguenti aree di attività: politiche creditizie, strategie
creditizie, sviluppo dei modelli, validazione dei sistemi di rating, rischio di concentrazione creditizia, rilascio di prodotti creditizi, monitoraggio e
reportistica del rischio creditizio di portafoglio.
In particolare, le Entità del Gruppo sono tenute a richiedere alla funzione Risk Management della Capogruppo apposito parere anteriormente alla
concessione / riesame di linee di credito nei confronti di singole controparti / gruppi economici, qualora le medesime linee eccedano predeterminate
soglie d importo, anche in riferimento all’obbligo di osservanza dei limiti di concentrazione dei rischi creditizi, da porre in relazione al patrimonio di
Vigilanza.
In conformità al ruolo attribuito dalla governance aziendale alla Capogruppo, e specificamente alla funzione Risk Management, le “General Group
Credit Policies”, disposizioni generali relative allo svolgimento dell’attività creditizia a livello di Gruppo, dettano le regole ed i principi volti ad indirizzare,
disciplinare ed omogeneizzare la valutazione e la gestione del rischio di credito, in linea con i principi, i requisiti regolamentari e la best practice di
Gruppo.
Tali disposizioni generali sono integrate da policy dedicate che disciplinano specifiche tematiche (area di business, segmento di attività, tipologia di
controparte / transazione, ecc.). Si riportano di seguito alcuni esempi.
Per quanto concerne la clientela Banche, Istituzioni Finanziarie e Sovereign, la relativa credit policy di Gruppo è stata rivista nel febbraio 2010 al
fine di strutturare in maniera organica ed efficace i principi di valutazione del rischio e di gestione dell’attività creditizia con tali controparti, con
specifico approfondimento sul sistema di gestione rigorosa dei limiti a livello di Gruppo. Inoltre è stata emanata una policy specifica per la gestione
delle situazioni di crisi nei confronti delle controparti di cui trattasi (Banche e Istituzioni Finanziarie) e, al fine di garantire un omogeneo approccio di
valutazione e monitoraggio e di definire un set di regole e principi per la gestione dei limiti Paese a livello di Gruppo, è stata rivista la relativa policy di
Gruppo.
Per quanto concerne la credit risk mitigation, a completamento delle esistenti linee guida di carattere generale, sono state emanate due specifiche
policy: i) “Gestione del collaterale nelle operazioni derivate OTC, pronti contro termine e prestito di titoli”, avente lo scopo di definire un framework
efficiente ed esaustivo nell’ambito della gestione delle garanzie per salvaguardare la banca dall’assumere rischi evitabili; ii) “Processo di approvazione
ed attività concernenti operazioni strutturate di mitigazione del rischio di credito”, volta a rafforzare le regole per la valutazione del trasferimento del
rischio economico ed assicurare la mitigazione del rischio del portafoglio sottostante.
Sono state inoltre emanate policy di Gruppo volte a disciplinare operatività specifiche quali Project Finance, Acquisition and Leveraged Finance nonché
per la valutazione, il monitoraggio e la gestione dei limiti di rischio di sottoscrizione per il portafoglio oggetto di sindacazione, unitamente alle già
esistenti policy riguardanti il “Commercial Real Estate Financing” e lo “Structured Trade and Export Finance (STEF)”.
Infine la normativa di Gruppo concernente la classificazione e la gestione delle posizioni rischiose, il processo di recupero dei crediti nonché la gestione
degli accantonamenti generici con l’applicazione della metodologia “IBNR” (Incurred But Not Reported Losses), è stata integrata con quella specifica in
materia di operazioni di Debt / Equity Swap.
In concomitanza con l’attuazione del progetto ONE4C, è stata avviata un’attività di revisione organica della normativa creditizia in vigore nelle banche
rientranti in tale perimetro, al fine di dotare la nuova banca di un coerente ed aggiornato impianto normativo.
2.3.3 Metodologie della gestione e misurazione
Generalmente il rischio di credito rappresenta il rischio di incorrere in una perdita di valore, riferita ad un’esposizione creditizia, derivante da un’inattesa
variazione del merito di credito della controparte.
Ai fini della misurazione, il rischio di credito è definito come il rischio di incorrere in perdite derivanti dalla possibilità che una controparte, beneficiaria
di un finanziamento (es. prestito rateale), ovvero l’emittente di un’obbligazione finanziaria (obbligazione, titolo, ecc.), non sia in grado di adempiere i
relativi impegni (rimborso a tempo debito degli interessi e/o del capitale o di ogni altro ammontare dovuto (rischio di default)). In senso più ampio, il
rischio di credito può essere definito anche come la perdita potenziale riveniente dal default del prenditore / emittente o da un decremento del valore
di mercato di un’obbligazione finanziaria a causa del deterioramento della sua qualità creditizia (rischio di migrazione). Quest’ultimo comprende non
solo il rischio di default ma anche il rischio di migrazioni del rating o il rischio di variazione del differenziale di tasso legato al merito creditizio. Allo
stato attuale, per la misurazione del rischio di credito, il Gruppo si focalizza solo sul rischio di default; l’approccio riferito al mercato verrà applicato alla
misurazione del rischio di credito solamente in futuro.
La misurazione del rischio di credito viene effettuata sia a livello di singola controparte, sia a livello dell’intero portafoglio. Gli strumenti ed i processi
a supporto dell’attività creditizia nei confronti di singoli prenditori, tanto nella fase di erogazione quanto in quella di monitoraggio, comprendono
il processo di assegnazione del rating, differenziato in base alle peculiari caratteristiche dei differenti segmenti di clientela, al fine di assicurare il
massimo livello di efficacia.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 273
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
La valutazione del merito creditizio di una controparte, in sede di esame della proposta di affidamento, scaturisce dal processo di analisi dei dati
finanziari e di quelli qualitativi (posizionamento competitivo dell’azienda, struttura societaria ed organizzativa, ecc.), caratteristiche geo-settoriali,
comportamentali a livello di Entità e di sistema bancario (ad es. Centrale dei rischi), al fine di pervenire all’assegnazione di un rating, da intendersi
quale definizione della “probabilità di default” (PD) della controparte medesima, con un orizzonte temporale di un anno.
Il monitoraggio sistematico (su base mensile) è incentrato sulla cosiddetta “gestione andamentale” che, sulla base di tutte le informazioni disponibili, di
fonte interna ed esterna, esprime un punteggio (“scoring”) che rappresenta una valutazione sintetica di rischiosità di ciascun cliente monitorato. Tale
punteggio è ottenuto tramite una funzione statistica che sintetizza le informazioni a disposizione tramite un insieme di variabili rivelatesi significative
nell’individuare, nel lasso temporale dei dodici mesi, l’evento del “default”.
Il tutto è statisticamente sintetizzato in un rating interno, che tiene conto di elementi di valutazione quantitativi e qualitativi nonché, ove disponibili, delle
informazioni comportamentali desunte dagli “scoring” gestionali sopra descritti. Laddove possibile, il rating interno, e quindi il grado di rischiosità assegnata alla controparte / transazione, entra nel calcolo dei livelli deliberativi;
vale a dire che, a parità di importi da erogare, le deleghe di poteri conferite per l’esercizio dell’attività creditizia ai competenti Organi si riducono
progressivamente in funzione dell’accentuarsi della rischiosità del cliente.
Il modello organizzativo adottato prevede l’esistenza di una funzione dedicata, indipendente dalle funzioni commerciali e di erogazione, cui è assegnata
la responsabilità di gestire l’attuazione di un processo cosiddetto di override, cioè dell’eventuale correzione del giudizio automatico espresso dal
modello. Il merito di credito di ciascuna controparte viene rivisto almeno su base annuale, tenendo in considerazione le nuove informazioni. Ogni controparte è
valutata nell’ambito anche dell’eventuale gruppo di appartenenza, considerando di regola il teorico rischio massimo dell’intero gruppo economico.
Oltre alle metodologie riassunte nei sistemi di rating, la funzione Risk Management utilizza modelli di portafoglio in grado di misurare il rischio di
credito a livello aggregato e, nel contempo, di identificare il contributo di singole porzioni di portafoglio o singole controparti alla posizione di rischio
complessiva.
I parametri di misurazione del rischio di credito a livello di portafoglio sono fondamentalmente tre, calcolati e valutati su un orizzonte temporale di
dodici mesi e su basi non attualizzate:
• Expected Loss (EL);
• Credit Value at Risk (Credit VaR); ed
• Expected Shortfall (ES).
Al fine di individuare il Credit VaR a livello di portafoglio, viene specificata la distribuzione delle perdite a livello dello stesso; questa è costituita dalle
probabilità di ottenere differenti valori della perdita riferita al portafoglio su un determinato orizzonte temporale (“discrete loss case”). La specifica di
tale distribuzione viene determinata combinando le probabilità di default (PD), le perdite al momento del default (LGD) e le esposizioni al default (EAD)
dei singoli obbligati, considerando le correlazioni tra i default.
La perdita attesa (EL) costituisce il valore della perdita attesa media a livello di portafoglio aggregato, dovuto al potenziale manifestarsi
dell’inadempienza degli obbligati. La perdita attesa a livello di portafoglio è data dalla somma delle perdite attese dei singoli obbligati, che possono
essere determinate attraverso il prodotto di PD x LGD x EAD, ed è indipendente dalle correlazioni tra i default a livello di portafoglio. La perdita attesa è
di norma computata come componente di costo nella determinazione del margine.
Il Value at Risk rappresenta l’ammontare massimo raggiunto il quale, data un certa probabilità, la perdita attesa potrebbe essere superata (=VaR con
un livello di confidenza che UniCredit ha fissato al 99.97%). Tale valore, chiamato anche Capitale Economico, è un input per la determinazione del
capitale a copertura delle perdite potenziali.
Il VaR è ampiamente utilizzato quale misura del rischio di portafoglio, seppur abbia alcune limitazioni intrinseche. In particolare, lo stesso non
fornisce alcuna informazione concernente le perdite potenziali nel caso in cui i limiti di VaR siano superati. Tale indicazione è invece fornita dall’
“Expected Shortfall” (ES) che rappresenta il valore atteso delle perdite che eccedono la soglia di VaR. Il Credit VaR di portafoglio e l’ES dipendono
significativamente dalla correlazione tra i default e possono essere ridotti attraverso un’adeguata diversificazione del portafoglio.
I modelli di portafoglio creditizio forniscono misure di capitale economico riallocato sulle singole controparti componenti i portafogli esaminati e sono
alla base delle misure di performance rettificate per il rischio.
Le misure di capitale economico (Credit VaR) sono, inoltre, un input fondamentale per la predisposizione ed applicazione delle strategie creditizie, per
l’analisi dei limiti creditizi e di concentrazione dei rischi. Il motore di calcolo del capitale economico viene altresì utilizzato per analisi di stress testing
sul portafoglio creditizio, partendo da variabili macroeconomiche che influenzano i diversi segmenti di clientela per Paese, dimensione, ecc.
Tutti i sopra citati parametri di rischio sono soggetti ad un regolare processo di monitoraggio e validazione, con riferimento a ciascun sistema di rating,
in tutte le sue componenti: modelli, processi, sistemi IT e data quality. Annualmente, viene sottoposta al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo
una relazione che sintetizza gli esiti delle attività di validazione svolte dalla Funzione CRO, con particolare focus sul raffronto tra i differenti sistemi di
rating relativi al medesimo segmento.
274 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
La finalità è quella di attestare la conformità dei sistemi, unitamente a porre in evidenza aree di possibile miglioramento, così come eventuali
disallineamenti nelle metodologie che possano comportare rischi di non perfetta comparabilità nelle misure prodotte.
Anche il modello interno di Credit VaR è oggetto di valutazione nell’ambito della validazione del Secondo Pilastro.
2.3.4 Strategie creditizie
In linea con le disposizioni del Secondo Pilastro, le strategie creditizie sull’intero portafoglio crediti di Gruppo rappresentano uno degli strumenti di
gestione avanzata del rischio di credito. In conformità sia con il processo di budget sia con il framework del Risk Appetite (Secondo Pilastro), le stesse
hanno l’obiettivo di fornire una declinazione concreta degli obiettivi di propensione al rischio per Strategic Business Area e per Entità, considerando la
vulnerabilità attesa del portafoglio creditizio di Gruppo in presenza di avverse congiunture economiche, così come il rischio di concentrazione settoriale.
L’obiettivo delle strategie creditizie è triplice:
• definire la composizione di portafoglio che minimizza l’impatto complessivo del rischio di credito, partendo dal framework del Risk Appetite, in linea
con i criteri di Gruppo in tema di allocazione del capitale e di creazione di valore;
• assicurare supporto alle competenti funzioni / Divisioni della Capogruppo ed alle Entità del Gruppo, qualora queste ultime adottino iniziative finalizzate
al raggiungimento di una composizione ottimale del portafoglio, attraverso pianificazioni strategiche ed iniziative di business;
• fornire un insieme delle linee guida e supporto necessari allo svolgimento del processo di budget commerciale e creditizio, coerente con la visione
strategica di Gruppo.
La predisposizione delle strategie creditizie avviene sintetizzando le analisi di rischio effettuate top-down, con la visione di portafoglio delle funzioni di
business, attraverso uno stretto coordinamento tra strutture centralizzate e divisionali della funzione Risk Management e con gli specialisti nell’analisi
settoriale e di prodotto a livello di Capogruppo.
La definizione delle strategie creditizie avviene utilizzando tutte le misurazioni disponibili riferite al rischio di credito. In particolare, le evidenze del
modello “Credit VaR” garantiscono una corretta e prudenziale gestione del rischio di portafoglio, attraverso l’applicazione di metodologie e strumenti
avanzati. Parallelamente, talune informazioni qualitative, che tengono in considerazione differenti caratteristiche a livello territoriale e divisionale,
vengono inglobate e trasformate in variabili di input nei modelli di ottimizzazione del portafoglio creditizio.
Più in generale, nell’ambito delle strategie creditizie, le analisi di vulnerabilità e quelle a supporto della Capital Adequacy sono svolte tramite degli
stress test riferiti al rischio di credito (Primo e Secondo Pilastro). Per quanto attiene specificamente la gestione dei rischi di portafoglio, particolare
rilevanza è posta al rischio di concentrazione creditizio, considerata l’importanza dello stesso sul totale delle attività creditizie.
Tale rischio di concentrazione, coerentemente con la definizione fornita dalla normativa “Basilea 2”, si configura come una singola esposizione o un
gruppo di esposizioni tra di loro correlate, potenzialmente in grado di produrre perdite tali da minacciare la solidità del Gruppo o la sua capacità di
proseguire nello svolgimento della normale operatività.
Al fine di individuare, gestire, misurare e monitorare il rischio di concentrazione, le funzioni preposte in Capogruppo presidiano la definizione ed il
monitoraggio di specifici limiti creditizi, volti al controllo di due differenti tipologie di rischio di concentrazione:
• esposizioni creditizie di importo rilevante in capo ad una singola controparte o ad un insieme di controparti economicamente correlate (c.d. bulk risk
for Multinationals, Financial Institutions and Banks);
• esposizioni creditizie verso controparti appartenenti al medesimo settore di attività economica (sectorial risk).
Le simulazioni di stress test costituiscono parte integrante della definizione delle strategie creditizie. Con l’utilizzo degli stress test è possibile effettuare
una nuova stima di alcuni parametri di rischio tra cui probabilità di default (PD), Perdita Attesa (EL), capitale economico e RWA, nell’ipotesi di scenari
macroeconomici e finanziari estremamente avversi ma plausibili. I parametri sottoposti a stress test sono utilizzati non solo per fini regolamentari
(relativamente al Primo e Secondo Pilastro), ma anche quali indicatori gestionali di vulnerabilità del portafoglio di ogni singola Entità, linea di business,
area / settore, gruppo economico o altro raggruppamento rilevante, nella condizione di una fase negativa del ciclo economico.
In conformità alle disposizioni regolamentari, gli stress test sono effettuati con cadenza regolare su scenari di stress aggiornati e comunicati sia all’Alta
Direzione sia all’Organo di Vigilanza. In aggiunta alle attività ordinarie, simulazioni ad hoc sono effettuate a fronte di specifiche richieste da parte
dell’Organo di Vigilanza.
2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
In conformità alla “International Convergence of Capital Measurement and Capital Standards” (c.d normativa di “Basilea 2”), il Gruppo è fortemente
impegnato a soddisfare tutti i requisiti necessari alla corretta applicazione delle tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) in relazione ai differenti
approcci adottati - Standardizzato o IRB Avanzato (A-IRB).
A tale scopo, sono stati portati a compimento specifici progetti e sono state intraprese specifiche azioni volte sia all’implementazione della
normativa interna di Gruppo, sia allo sviluppo dei processi e dei Sistemi Informativi. Tenuto conto della dislocazione territoriale del Gruppo in
diversi Paesi (europei e non), le implementazioni sono state eseguite nel rispetto degli ordinamenti locali e dei requisiti di Vigilanza dei Paesi di
appartenenza delle singole Entità.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 275
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
Con specifico riferimento alle tecniche di mitigazione del rischio, sono in vigore linee guida generali di Gruppo emesse dalla Holding al fine di definire
regole e principi comuni per l’indirizzo, il governo e la gestione standardizzata delle tecniche di mitigazione del rischio in linea con le best practice e in
conformità con i requisiti regolamentari previsti dal Nuovo Accordo sul Capitale (Basilea2).
A seguito delle linee guida generali sulle tecniche di mitigazione del rischio, le singole Entità hanno emesso linee guida interne, specificando processi,
strategie e procedure per la gestione delle garanzie in conformità con i principi di Gruppo. Le linee guida interne definiscono inoltre le regole per
l’eligibilità, la valutazione e la gestione delle garanzie e assicurano la validità, l’opponibilità giuridica, la tempestività di realizzo delle garanzie in
conformità con il sistema giuridico locale di ciascun Paese.
Le Entità italiane hanno implementato le linee guida di Gruppo attraverso la “Local Special Credit Policy- La mitigazione del rischio di credito- linee
guida per le Entità Italiane” mirata a definire un approccio formale sulle tecniche di mitigazione del rischio fornendo anche indicazioni di gestione e
operative con particolare riferimento alla nuova normativa per la vigilanza prudenziale delle banche (Circolare nr. 263 emanata dalla Banca d’Italia il 27
dicembre 2006).
Nel corso della seconda metà del 2010, nell’ambito del progetto ONE4C, è stata realizzata dalle Entità comprese nel perimetro una complessiva
revisione della normativa interna sul credito e sulle garanzie e i collateral, al fine di dotare la nuova banca di un framework di regole aggiornato e
coerente.
Le singole Entità hanno realizzato attività di assessment sulla gestione delle garanzie e verifiche sulla compliance delle tecniche di mitigazione del
rischio in particolare nell’ambito dei processi di applicazione dei sistemi di rating interni, per verificare la presenza di una documentazione adeguata e
di linee guida e procedure formalizzate per l’utilizzo delle tecniche di mitigazione del rischio ai fini del calcolo del capitale regolamentare in coerenza i
requisiti richiesti sulla gestione delle garanzie definiti nell’ambito delle linee guida di Gruppo.
In particolare, sono state disciplinate le regole generali per l’ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie reali e personali.
Sono state altresì dettagliate norme specifiche per determinate categorie di garanzie reali.
Le garanzie reali e personali possono essere acquisite solo come supporto sussidiario del fido e non devono essere intese come elementi sostitutivi
dell’autonoma capacità di rimborso del debitore principale. Per tale ragione, oltre alla più ampia analisi del merito creditizio e dell’autonoma capacità
di rimborso del debitore principale, esse sono oggetto di specifica valutazione ed analisi per il ruolo di fonte sussidiaria di rimborso dell’esposizione
debitoria.
Nella valutazione delle tecniche di CRM, il Gruppo attribuisce particolare rilevanza sia al requisito della “certezza giuridica” di tutte le garanzie reali e
personali, sia alla loro congruità.
Le Entità devono porre in essere tutte le azioni necessarie al fine di:
• assicurare il rispetto dei requisiti contrattuali e legali, in modo tale che i contratti di garanzia siano giuridicamente opponibili secondo quanto previsto
dal corpus giuridico ad essi applicabile;
• condurre adeguati controlli di natura legale che avallino l’effettiva opponibilità delle garanzie in tutte le giurisdizioni rilevanti e nei confronti di tutte le
parti coinvolte.
Le principali tipologie di garanzie utilizzate a supporto del credito dalle Entità del Gruppo sono principalmente le immobiliari, sia residenziali che
commerciali, le garanzie finanziarie (inclusi i depositi in contante, le obbligazioni, azioni e quote di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari
(OICVM)). Altri tipi di garanzie reali (pegno su merci o su crediti e polizze vita) sono meno comuni.
UniCredit Group si avvale di accordi di compensazione. In generale questi sono considerati ammissibili se giuridicamente efficaci e opponibili in tutte
le giurisdizioni pertinenti, anche in caso di insolvenza o fallimento della controparte. Le Entità possono utilizzare gli accordi di compensazione solo
se sono in grado in qualsiasi momento, di determinare la posizione netta di compensazione (attività e passività con la stessa controparte soggetta al
netting), il monitoraggio e il controllo dei debiti, crediti e il valore netto.
Le garanzie personali possono essere utilizzate come elementi complementari e accessori alla concessione di prestiti, per i quali l’elemento di
mitigazione del rischio è costituito dalla garanzia supplementare per il rimborso. Prima di acquisire una garanzia personale, il fornitore di protezione
(o del venditore di protezione in caso di credit default swap) deve essere valutato al fine di misurare la sua solvibilità e profilo di rischio. L’effetto di
copertura delle garanzie personali/derivati di credito ai fini della protezione del credito dipende essenzialmente dalla solvibilità del fornitore e l’importo
garantito deve essere ragionevolmente proporzionato alla capacità economica del fornitore di protezione.
Le Entità hanno sviluppato un sistema di gestione volto ad assicurare un chiaro ed efficace processo di valutazione, monitoraggio e gestione di tutte le
tipologie di garanzie finalizzate a mitigare il rischio di credito. Esse sono tenute a stabilire controlli al fine di assicurare che le garanzie reali e personali
acquisite mantengano la loro efficacia per l’intera durata dell’esposizione garantita. Dette garanzie risultano idonee nel caso in cui siano congrue
rispetto alle esposizioni correlate e, per le garanzie personali, qualora non risultino rischi rilevanti in capo al fornitore di protezione.
276 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Il sistema di controllo delle tecniche di mitigazione del rischio di credito è incluso nell’ambito del processo di approvazione del credito e nel processo
di monitoraggio del rischio di credito. Controlli e relative responsabilità sono debitamente formalizzate e documentate in norme interne e procedure
operative. Le procedure di credito nelle aree di origination e di monitoraggio supportano ampiamente il processo di gestione delle garanzie per i
controlli di qualità dei dati e la valutazione delle garanzie e per fornire un appropriato collegamento delle garanzie alle categorie di stima della LGD e
ai fini CRM. Inoltre sono stati implementati processi per controllare tutte le informazioni utili per quanto riguarda l’identificazione e la valutazione delle
garanzie ed il corretto inserimento nei sistemi.
Il Gruppo ha sviluppato un sistema di gestione delle garanzie reali volto ad assicurare che il processo di valutazione, monitoraggio e gestione di tutte
le tipologie di garanzie risulti chiaro ed efficace. I requisiti di ammissibilità, sia generali sia specifici, dovranno essere soddisfatti nel momento in cui la
garanzia viene acquisita e ne dovrà essere assicurato il mantenimento fino alla scadenza. Coerentemente, le garanzie reali devono essere valutate con
accuratezza e regolarmente e devono essere applicati opportuni scarti prudenziali in fase di acquisizione delle medesime, al fine di evitare che in caso
di escussione si verifichino perdite inattese.
La valutazione è basata sul valore corrente di mercato o sul prezzo al quale il bene sottostante può essere ragionevolmente venduto (c.d. “valore
equo”); il valore di mercato degli strumenti finanziari assunti in pegno viene opportunamente rettificato, con applicazione di adeguati scarti, in funzione
sia della volatilità del mercato stesso sia di quello delle valute, in conformità a quanto disposto dai requisiti regolamentari di “Basilea 2”. In caso
di disallineamento di valuta tra la garanzia e l’esposizione correlata, viene applicato un ulteriore scarto prudenziale. Possibili disallineamenti tra la
scadenza dell’esposizione e quella della garanzia a supporto vengono altresì considerati nella determinazione del valore della garanzia, rettificata
mediante l’applicazione del relativo scarto.
I modelli attualmente in uso nel Gruppo sono prevalentemente basati su scarti prudenziali predeterminati. Un sistema di scarti stimati internamente
tramite la metodologia Value at Risk (VaR), già in uso in alcune Entità, è in corso di adozione in tutto il Gruppo per la valutazione del rischio relativo alle
garanzie reali finanziarie. L’approccio metodologico prevede che il valore a copertura debba essere determinato per ciascun strumento finanziario sulla
base del relativo “market value” (il cosiddetto “mark- to-market”), rettificato di uno scarto che deve considerare la rischiosità intrinseca da rapportare a
fattori diversi (quali il prezzo, il periodo di possesso ed il rischio di liquidità).
Le principali Entità sono inoltre state dotate di uno strumento informatico per l’adeguamento automatico al valore di mercato degli strumenti finanziari
acquisiti in pegno, garantendo in questo modo un monitoraggio costante della garanzia.
Per quanto riguarda la valutazione delle garanzie immobiliari, specifici processi e procedure, assicurano che la valutazione dell’immobile da parte di un
perito indipendente venga effettuata ad un valore non superiore a quello di mercato. Per le Entità operanti in Austria, Germania e Italia, sono in essere
sistemi di monitoraggio e rivalutazione degli immobili, gestiti tramite sistemi automatici basati su metodi statistici che utilizzano database interni o
forniti da infoprovider esterni.
2.5 Attività finanziarie deteriorate
Nell’ambito del Gruppo, l’attività da intraprendere per il portafoglio “non performing”, si fonda sui seguenti passaggi fondamentali:
• tempestività di azione. Basata su un solido ed efficace processo di monitoraggio e di reportistica, la tempestiva segnalazione di un possibile
deterioramento della qualità del credito permette al Gruppo di porre in atto le necessarie misure restrittive in anticipo rispetto al conclamarsi del
“default”;
• corretta valutazione delle posizioni deteriorate, al fine di definire le modalità di intervento e di classificazione nell’ambito delle classi di “default”;
• inizio di azioni mirate di recupero in funzione della tipologia ed importo dell’esposizione, nonché della specificità del cliente;
• adeguati accantonamenti iscritti in conto economico, coerenti con la rischiosità della controparte e con la tipologia dell’esposizione. Tale attività è in
linea con i principi IAS 39 e con le regole “Basilea 2”;
• accurata e sistematica attività di reportistica, al fine di monitorare nel tempo il rischio di portafoglio a livello aggregato.
La classificazione, da parte di ciascuna Entità, nelle diverse classi di “default”, deve aver luogo nel rispetto delle disposizioni legali e di quelle
regolamentari emanate dalle locali Autorità di Vigilanza.
In relazione a ciò, ed alla circostanza che la Capogruppo, in tale ruolo, è tenuta al rispetto delle istruzioni emanate dall’Autorità di Vigilanza italiana,
con riferimento alle Entità estere del Gruppo, sono adottati opportuni accorgimenti finalizzati a raccordare ed allineare tra loro risultanze riconducibili a
classi di “default”, altrimenti non del tutto omogenee tra loro.
Dal 2008, la società Aspra Finance, partecipata al 100% da UniCredit, ha iniziato la progressiva acquisizione della titolarità del portafoglio “non
performing” del Gruppo, a partire da quello detenuto dalle Entità ex Capitalia, per poi ricomprendere gradualmente l’intero portafoglio.
Inoltre ed al fine di rafforzare la capacità di governo e controllo indipendente dei processi di gestione del rischio di credito, è stata costituita in
Capogruppo una funzione dedicata alla gestione dell’attività di “Restructuring” e recupero dei crediti, a diretto riporto del Group CRO.
In linea generale, l’obiettivo principale della gestione del portafoglio “non performing” è quello di recuperare interamente, o per l’importo massimo
possibile, l’esposizione, ovvero individuare la miglior strategia che consenta di massimizzare il Valore Netto Attualizzato (NPV) degli importi recuperati
ovvero, infine, minimizzare il tasso di perdita in caso di default (LGD).
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 277
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
Tale attività è gestita sia internamente da personale particolarmente qualificato, sia esternamente attraverso il conferimento di apposito mandato a
società specializzate - nel Gruppo è attiva UniCredit Credit Management Bank, società specializzata nel recupero dei crediti che opera come servicer
per gran parte delle Entità Italiane del Gruppo - ovvero tramite la cessione del portafoglio “non performing” ad operatori esterni specializzati.
La metodologia si fonda sulla stima del NPV degli importi recuperati risultante dall’applicazione di strategie di recupero alternative, ipotizzando per
ogni strategia i recuperi, i relativi costi e le probabilità di insuccesso della strategia stessa. Tali risultati vengono confrontati con il valore medio di LGD
dell’Entità, per posizioni che abbiano le medesime caratteristiche. Qualora non siano disponibili serie di dati, il confronto si basa su stime.
Ai fini della determinazione degli accantonamenti, con cadenza generalmente trimestrale, le strutture specializzate valutano con approccio analitico le
previsioni di perdita del portafoglio “non performing” secondo i principi contabili di Gruppo, che sono coerenti con le regole IAS 39 e “Basilea 2”.
Ove l’approccio analitico non sia possibile, nel caso ad esempio di posizioni numerose e di piccolo importo, le Entità possono effettuare
accantonamenti forfetari, raggruppando tali posizioni in aggregati con grado di rischio e caratteristiche di esposizione similari. La percentuale degli
accantonamenti forfetari sono basate su serie storiche di dati.
Relativamente ai poteri in materia di classificazione delle posizioni a “default” e di formulazione delle previsioni di perdita, le Entità prevedono più livelli
deliberativi, opportunamente calibrati in funzione dell’importo dell’esposizione e dell’accantonamento. In relazione agli impatti che tali decisioni hanno
in termini reddituali e fiscali, i processi deliberativi contemplano il coinvolgimento sia della funzione CRO di Capogruppo, che dell’Alta Direzione delle
Entità.
La capacità commerciale e la solidità del Gruppo in termini finanziari, di profittabilità e di capitale dipendono inter alia dal merito creditizio dei propri
prenditori. Il Gruppo si è dotato di procedure, norme e principi al fine di indirizzare, amministrare e standardizzare la valutazione e la gestione del
rischio di credito in linea con la best practice di mercato.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
A. Qualità del credito
A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale
Dall’informativa fornita nella parte A.1 sono esclusi i titoli di capitale e le quote di O.I.C.R..
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
GRUPPO BANCARIO
PORTAFOGLI / QUALITÀ
1. Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili
per la vendita
3. Attività finanziarie detenute sino
alla scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate
al fair value
7. Attività finanziarie in corso
di dismissione
8. Derivati di copertura
Totale 31.12.2010
Totale 31.12.2009
SOFFERENZE
INCAGLI
ESPOSIZIONI
RISTRUTTURATE
20.663
70.377
12.677
39.005
13.433
23
4.174
140.449
15.898.553
16.370
13.726.829
9.536
4.028.723
2.029
-
-
16.104.873
12.816.988
13.827.009
11.695.661
4.050.959
3.568.166
(migliaia di €)
ALTRE IMPRESE
ESPOSIZIONI
SCADUTE
ALTRE
ATTIVITÀ
DETERIORATE
ALTRE
TOTALE
52.685 113.487.340
-
7.643
113.651.385
16.898
50.359.711
-
861.038
51.290.108
9.924.170
324.230 69.576.341
3.321.594 514.060.460
453.449
75.374
148.526
4.163.752
10.003.718
70.215.452
555.653.360
26.082.569
-
328.275
26.412.873
175.207
- 11.367.961
3.715.407 795.033.759
3.555.894 797.454.016
453.449
188.884
238
5.584.846
5.802.066
175.207
11.368.199
838.770.302
835.081.675
-
Nella presente tavola i dettagli riferiti al gruppo bancario sono al netto di tutti i rapporti infragruppo, inclusi quelli intrattenuti con le altre società incluse nel consolidamento di bilancio.
I dati di cui al punto 5 sono raccordabili con la tavola “Crediti verso clientela - Qualità del credito” della Relazione sulla gestione.
I dati di cui al punto 7 sono raccordabili con il totale delle attività finanziarie della tavola 15.1 “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” della Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Consolidato - Attivo.
278 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
ATTIVITÀ DETERIORATE
PORTAFOGLI / QUALITÀ
A. Gruppo bancario
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7. Attività finanziarie in corso di dismissione
8. Derivati di copertura
Totale A
B. Altre imprese incluse nel consolidamento
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7. Attività finanziarie in corso di dismissione
8. Derivati di copertura
Totale B
Totale 31.12.2010
Totale 31.12.2009
IN BONIS
(migliaia di €)
ESPOSIZIONE
NETTA
TOTALE
(ESPOSIZIONE
NETTA)
X
50.360.666
9.924.204
69.616.454
517.143.088
X
175.207
X
647.219.619
X 113.487.340
955 50.359.711
34
9.924.170
40.113 69.576.341
3.082.628 514.060.460
X 26.082.569
175.207
X 11.367.961
3.123.730 795.033.759
113.643.742
50.429.070
9.928.344
70.066.926
551.036.159
26.084.598
175.207
11.367.961
832.732.007
X
861.038
75.374
148.526
4.172.473
X
X
5.257.411
652.477.030
655.814.708
X
7.643
861.038
75.374
148.526
8.721
4.163.752
X
328.275
X
238
8.721
5.584.846
3.132.451 800.618.605
3.135.707 803.256.082
7.643
861.038
75.374
148.526
4.617.201
328.275
238
6.038.295
838.770.302
835.081.675
ESPOSIZIONE
LORDA
RETTIFICHE
SPECIFICHE
ESPOSIZIONE
NETTA
ESPOSIZIONE
LORDA
200.309
89.208
39.319
730.728
66.880.093
17.524
67.957.181
43.907
19.849
35.145
240.143
29.904.394
15.495
30.258.933
156.402
69.359
4.174
490.585
36.975.699
2.029
37.698.248
476.331
476.331
68.433.512
58.877.057
22.882
22.882
30.281.815
27.051.464
453.449
453.449
38.151.697
31.825.593
RETTIFICHE DI
PORTAFOGLIO
Nella presente tavola i dettagli riferiti al gruppo bancario sono al netto di tutti i rapporti infragruppo, inclusi quelli intrattenuti con le altre società incluse nel consolidamento di bilancio.
Come richiesto da Banca d’Italia con lettera del 22 febbraio 2011 al titolo “Bilancio e segnalazioni di vigilanza”, nella tabella sottostante è riportato il
dettaglio delle esposizioni oggetto di rinegoziazione, che prevedono la temporanea sospensione del pagamento delle rate (per quota capitale e/o per
quota interessi), nell’ambito di Accordi collettivi stipulati da Associazioni/Federazioni Bancarie o in applicazione di previsioni legislative nei Paesi in cui il
Gruppo è presente.
Al 31 dicembre 2010 non vi sono posizioni della specie nei portafogli di attività finanziarie diversi dai crediti verso clientela.
(migliaia di €)
Accordi collettivi
PORTAFOGLIO/QUALITÀ
GRUPPO BANCARIO ED
ALTRE IMPRESE
INCLUSE NEL
CONSOLIDAMENTO
5. Crediti verso clientela
- Esposizioni oggetto
di rinegoziazione
nell’ambito di
accordi collettivi
- Altre esposizioni
ALTRE ATTIVITÀ
ALTRE ESPOSIZIONI
ESPOSIZIONE RETTIFICHE DI
LORDA PORTAFOGLIO
ESPOSIZIONI SCADUTE DA OLTRE 3 MESI FINO
A 6 MESI
ESPOSIZIONI SCADUTE FINO A 3 MESI
ESPOSIZIONE
NETTA
ESPOSIZIONE RETTIFICHE DI
LORDA PORTAFOGLIO
ESPOSIZIONE
NETTA
ESPOSIZIONE RETTIFICHE DI
LORDA PORTAFOGLIO
ESPOSIZIONE
NETTA
TOTALE
(ESPOSIZIONE
NETTA)
31.12.2010
503.256.090
2.752.622 500.503.468
16.305.446
253.642
16.051.804
1.754.025
85.085
1.668.940
518.224.212
2.666.635
500.589.455
20.527
2.646.108
2.732.095 497.857.360
480.690
15.824.756
7.828
245.814
472.862
15.578.942
39.132
1.714.893
1.750
83.335
37.382
1.631.558
3.156.352
515.067.860
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 279
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
(migliaia di €)
A.1.3 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
CONSISTENZE AL 31.12.2010
TIPOLOGIE ESPOSIZIONI/VALORI
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Altre attività
Totale A
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate
b) Altre
Totale B
Totale (A+B)
ESPOSIZIONE
LORDA
RETTIFICHE DI VALORE
SPECIFICHE
RETTIFICHE DI VALORE
DI PORTAFOGLIO
ESPOSIZIONE
NETTA
362.897
26.039
23.457
325.112
99.824.051
100.561.556
216.553
9.669
13.921
882
X
241.025
X
X
X
X
41.068
41.068
146.344
16.370
9.536
324.230
99.782.983
100.279.463
70.099
93.589.783
93.659.882
194.221.438
9.222
X
9.222
250.247
X
6.709
6.709
47.777
60.877
93.583.074
93.643.951
193.923.414
La tavola include anche le esposizioni per cassa verso banche classificate nei portafogli di attività finanziarie diverse dai crediti.
A.1.4 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
(migliaia di €)
MOVIMENTI DEL 2010
CAUSALI/CATEGORIE
A. Esposizione lorda iniziale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 ingressi da esposizioni in bonis
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione
C.1 uscite verso esposizioni in bonis
C.2 cancellazioni
C.3 incassi
C.4 realizzi per cessioni
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.6 altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
SOFFERENZE
INCAGLI
ESPOSIZIONI
RISTRUTTURATE
ESPOSIZIONI
SCADUTE
427.961
464.731
136.711
253.148
74.872
529.795
206.297
239.889
2.409
13.533
67.667
362.897
-
43.321
279
28.895
9.669
13.533
5.693
46.177
6.302
5
3.712
2.946
7.021
26.191
26.039
-
274.954
17.680
10.000
2.396
5.284
269.177
19.700
945
248.532
23.457
-
325.112
9
325.103
325.112
-
A.1.5 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive
(migliaia di €)
MOVIMENTI DEL 2010
CAUSALI/CATEGORIE
A. Rettifiche complessive iniziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 rettifiche di valore
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione
C.1 riprese di valore da valutazione
C.2 riprese di valore da incasso
C.3 cancellazioni
C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.5 altre variazioni in diminuzione
D. Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
280 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
SOFFERENZE
INCAGLI
ESPOSIZIONI
RISTRUTTURATE
ESPOSIZIONI
SCADUTE
252.265
199.009
126.203
14.798
58.008
234.721
20.379
206.297
4.778
3.267
216.553
-
12.269
9.508
147
4.778
4.583
12.108
4
4.321
5
699
7.079
9.669
-
33.799
14.866
1.214
13.652
34.744
945
19.700
14.099
13.921
-
882
882
882
-
A.1.6 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
(migliaia di €)
CONSISTENZE AL 31.12.2010
TIPOLOGIE ESPOSIZIONI/VALORI
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Altre attività
Totale A
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate
b) Altre
Totale B
Totale (A+B)
ESPOSIZIONE
LORDA
RETTIFICHE DI VALORE
SPECIFICHE
RETTIFICHE DI VALORE
DI PORTAFOGLIO
ESPOSIZIONE
NETTA
38.694.984
19.689.997
5.175.587
3.775.576
628.078.489
695.414.633
22.440.341
5.949.735
1.146.841
437.084
X
29.974.001
X
X
X
X
3.082.662
3.082.662
16.254.643
13.740.262
4.028.746
3.338.492
624.995.827
662.357.970
2.514.223
202.953.504
205.467.727
900.882.360
498.382
X
498.382
30.472.383
X
708.331
708.331
3.790.993
2.015.841
202.245.173
204.261.014
866.618.984
I dati del Gruppo Bancario sono indicati al lordo dei rapporti intrattenuti con le altre società incluse nel consolidamento di Bilancio.
La tavola include anche le esposizioni per cassa verso clientela classificate nei portafogli di attività finanziarie diverse dai crediti.
A.1.7 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
(migliaia di €)
MOVIMENTI DEL 2010
CAUSALI/CATEGORIE
SOFFERENZE
INCAGLI
ESPOSIZIONI
RISTRUTTURATE
ESPOSIZIONI
SCADUTE
A. Esposizione lorda iniziale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 ingressi da crediti in bonis
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione
C.1 uscite verso crediti in bonis
C.2 cancellazioni
C.3 incassi
C.4 realizzi per cessioni
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.6 altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
32.932.802
376.108
14.168.739
4.448.519
6.941.771
2.778.449
8.406.557
1.039.001
3.653.276
2.029.598
435.460
483.904
765.318
38.694.984
442.692
16.483.360
905.865
16.890.877
9.614.297
5.114.051
2.162.529
13.684.240
1.675.327
233.052
3.099.784
58.842
8.381.230
236.005
19.689.997
1.315.142
4.436.659
14.696
2.976.839
1.073.959
834.069
1.068.811
2.237.911
345.640
52.145
887.000
39.805
571.244
342.077
5.175.587
20.359
3.936.476
286.169
8.944.443
7.076.553
1.278.623
589.267
9.105.343
3.380.058
1.338
825.179
52.798
4.732.136
113.834
3.775.576
146.342
A.1.8 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
(migliaia di €)
MOVIMENTI DEL 2010
CAUSALI/CATEGORIE
SOFFERENZE
INCAGLI
ESPOSIZIONI
RISTRUTTURATE
ESPOSIZIONI
SCADUTE
A. Rettifiche complessive iniziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 rettifiche di valore
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione
C.1 riprese di valore da valutazione
C.2 riprese di valore da incasso
C.3 cancellazioni
C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.5 altre variazioni in diminuzione
D. Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
20.251.920
102.358
8.741.588
5.939.239
2.342.479
459.870
6.553.167
1.167.236
1.031.219
3.653.276
251.749
449.687
22.440.341
124.320
4.890.736
185.197
4.750.371
3.297.372
666.970
786.029
3.691.372
277.407
489.286
233.052
2.519.365
172.262
5.949.735
305.100
1.130.309
1.904
594.698
419.005
144.094
31.599
578.166
146.987
134.588
52.145
161.980
82.466
1.146.841
295
430.096
33.446
627.447
261.863
174.618
190.966
620.459
41.276
50.905
1.338
395.067
131.873
437.084
17.731
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 281
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni
A.2.1 Gruppo bancario - Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni
(migliaia di €)
CONSISTENZE AL 31.12.2010
CLASSI DI RATING ESTERNI
ESPOSIZIONI
A. Esposizioni per cassa
B. Derivati
B.1 Derivati finanziari
B.2 Derivati creditizi
C. Garanzie rilasciate
D. Impegni a erogare fondi
Totale
CLASSE 1
CLASSE 2
CLASSE 3
CLASSE 4
91.484.726 85.018.128
21.339.972 42.130.921
20.328.785 40.640.936
1.011.187
1.489.985
4.064.236
5.566.446
2.351.324 11.152.667
119.240.258 143.868.162
47.985.953
9.330.360
9.000.504
329.856
7.463.080
6.448.906
71.228.299
75.565.908
6.678.835
6.250.533
428.302
8.782.811
1.945.560
92.973.114
CLASSE 6
SENZA
RATING
TOTALE
24.398.495 43.858.538
2.006.658
856.602
1.877.009
826.469
129.649
30.133
2.143.273 1.726.720
631.765
877.398
29.180.191 47.319.258
394.325.685
34.530.956
33.932.005
598.951
33.359.134
94.517.341
556.733.116
762.637.433
116.874.304
112.856.241
4.018.063
63.105.700
117.924.961
1.060.542.398
CLASSE 5
Le esposizioni deteriorate sono incluse nella classe “6“.
La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” nei confronti di controparti provviste di un rating esterno. Le agenzie di rating forniscono un giudizio sintetico sul merito creditizio di
differenti tipologie di controparti: Paesi, Banche, Enti Pubblici, Compagnie Assicurative e Imprese, generalmente di grandi dimensioni.
La tabella fa riferimento alla classificazione prevista dalla circolare 262/2005 di Banca d’Italia - 1° aggiornamento del 18 novembre 2009 per i rating esterni, che prevede la ripartizione in 6 classi di merito
creditizio.
Le società di rating utilizzate per la redazione della tabella sono: Moody’s, S&Ps e Fitch.
Nel caso in cui, per una stessa controparte, siano disponibili i rating di più Agenzie, viene rilevata la valutazione più prudenziale.
L’area “Investment grade” (da Classe 1 a Classe 3) comprende oltre il 66% dalle controparti dotate di rating esterno, di cui il 52% si concentra nelle prime due fasce (Classe 1 e Classe 2), riferendosi a clientela con
merito di credito elevato.
Le esposizioni prive di rating ammontano al 52% del portafoglio totale, riflettendo il fatto che una considerevole parte del portafoglio è costituita da clientela privata e da piccole e medie imprese, per le quali non è
disponibile un rating esterno.
Di seguito viene riportato il dettaglio delle esposizioni cartolarizzate ma non cancellate a fini di bilancio (ma cancellate a fini prudenziali):
(milioni di €)
NOME CARTOLARIZZAZIONE
ORIGINATOR
Geldilux TS 2007
Success 2005
Totale
UniCredit Bank AG
UniCredit Leasing GmbH
282 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
TIPOLOGIA ATTIVITÀ
CONSISTENZE AL 31.12.2010
SME
Leasing
2.100
97
2.197
(migliaia di €)
A.2.2 Gruppo bancario - Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni
CONSISTENZE AL 31.12.2010
CLASSI DI RATING INTERNI
ESPOSIZIONI
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
ATTIVITÀ
DETERIORATE
SENZA
RATING
A. Esposizioni
per cassa
118.180.008 44.863.480 60.104.837 98.896.716 60.305.226 42.561.226 35.128.833 41.072.646 44.124.795 24.194.435 37.858.623 155.346.608
B. Derivati
43.100.004 15.608.274 9.808.944 4.360.042 6.096.703 8.030.911 2.949.206 2.113.020 2.383.817 1.109.921
324.578 20.988.884
B.1 Derivati
finanziari
41.176.037 15.152.223 9.496.628 4.169.308 5.967.380 7.887.889 2.867.612 2.019.246 2.276.195 1.042.448
324.578 20.476.697
B.2 Derivati su
crediti
1.923.967
456.051
312.316
190.734
129.323
143.022
81.594
93.774
107.622
67.473
512.187
C. Garanzie
rilasciate
6.668.548 5.673.518 7.430.973 9.301.361 4.862.296 3.705.780 1.946.359 4.202.577 3.470.651 1.171.178
975.931 13.696.528
D. Impegni a
erogare fondi 13.915.002 8.614.641 10.910.841 9.845.691 8.161.593 3.715.142 4.366.469 2.820.173 6.592.373 1.826.910
776.209 46.379.917
Totale
181.863.562 74.759.913 88.255.595 122.403.810 79.425.818 58.013.059 44.390.867 50.208.416 56.571.636 28.302.444 39.935.341 236.411.937
CLASSI INTERNE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
TOTALE
762.637.433
116.874.304
112.856.241
4.018.063
63.105.700
117.924.961
1.060.542.398
RANGE DI PD
0 <=
0,0004
<
0,0010
<
0,0022
<
0,0049
<
0,0089
<
0,0133
<
0,0198
<
0,0360
<
0,1192
<
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
PD
<=
<=
<=
<=
<=
<=
<=
<=
<=
0,0004
0,0010
0,0022
0,0049
0,0089
0,0133
0,0198
0,0360
0,1192
La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” nei confronti di controparti provviste di un rating interno.
Per l’assegnazione del rating a ciascuna controparte si ricorre a modelli sviluppati internamente dalle Banche del Gruppo ed utilizzati nei processi di gestione del rischio di credito. I modelli interni, oggetto di
validazione da parte delle Autorità di vigilanza, possono essere di due tipi: group-wide (ad es. per Banche, Multinazionali, Paesi) e locali per segmento (ad es. Retail, Corporate).
Le diverse scale di rating dei modelli sono ricondotte ad un’unica masterscale di Gruppo costituita da 10 classi (sopra riportate) in base alla probabilità di inadempienza sottostante (probability of default - PD).
L’area “Investment grade” (classi 1-4) comprende il 60% delle esposizioni aventi rating interno, mentre le esposizioni riferite a controparti sprovviste di rating ammontano al 22%. Si segnala che la mancata
assegnazione di un rating interno a talune controparti è dovuta alla loro appartenenza a segmenti non ancora coperti dai modelli, ovvero i cui modelli sono ancora in fase di costruzione o validazione.
I rating interni vengono impiegati ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali delle società autorizzate dalla Banca Centrale all’utilizzo dell’approccio basato sui rating interni. Le società del Gruppo attualmente
autorizzate sono: UniCredit S.p.A. che ha incorporato, alla fine del 2010, le principali banche italiane del gruppo (UniCredit Corporate Banking S.p.A., UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Banca di Roma S.p.A., Banco
di Sicilia S.p.A., UniCredit Private Banking S.p.A., UniCredit Family Financing Bank S.p.A.), UniCredit Bank AG, UniCredit Bank Austria AG e, a partire dal 1° gennaio 2011, UniCredit Credit Management Bank S.p.A.
(che ha incorporato in pari data Aspra Finance S.p.A.), UniCredit Bank Ireland p.l.c., UniCredit Bank Luxembourg S.A., UniCredit Banka Slovenija d.d., UniCredit Bulbank AD, UniCredit Bank Czech Republic a.s..
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 283
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia
A.3.1 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso banche garantite
(migliaia di €)
CONSISTENZE AL 31.12.2010
GARANZIE PERSONALI
(2)
DERIVATI SU CREDITI
GARANZIE REALI
(1)
1. Esposizioni creditizie
per cassa garantite:
1.1 totalmente garantite
- di cui deteriorate
1.2 parzialmente
garantite
- di cui deteriorate
2. Esposizioni creditizie
"fuori bilancio"
garantite:
2.1 totalmente
garantite
- di cui deteriorate
2.2 parzialmente
garantite
- di cui deteriorate
ALTRI DERIVATI
ALTRE
GARANZIE
TITOLI
REALI
VALORE
ESPOSIZIONI
NETTE IMMOBILI
CREDITI DI FIRMA
GOVERNI
ALTRI
E BANCHE
ENTI
ALTRI
CLN CENTRALI PUBBLICI BANCHE SOGGETTI
GOVERNI
E BANCHE ALTRI ENTI
CENTRALI PUBBLICI
BANCHE
ALTRI
SOGGETTI
TOTALE
(1)+(2)
4.818.132
2.799
2.516 3.933.290
-
946.720
-
-
-
-
-
-
647.966
2.823
25.662
-
5.734.990
-
211.582
-
11.502.726
2.823
16.112.458
62.644
39.778 8.060.883
-
93.718
-
-
-
-
-
-
1.522.664
23.660
274.758
-
149.250
-
83.844
18.847
10.224.895
42.507
661.935
-
-
357.905
-
48.932
-
-
-
-
-
-
7.274
-
-
210.254
-
107.503
-
731.868
-
6.208.531
1.390
-
291
-
184.685
-
-
-
-
-
-
358
-
-
34.619
1.344
1.731
-
221.684
1.344
La classificazione delle esposizioni fra quelle “totalmente garantite” e fra quelle “parzialmente garantite” è operata comparando l’esposizione lorda con l’importo della garanzia stabilito contrattualmente.
(migliaia di €)
A.3.2 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso clientela garantite
CONSISTENZE AL 31.12.2010
GARANZIE PERSONALI
(2)
DERIVATI SU CREDITI
GARANZIE REALI
(1)
VALORE
ESPOSIZIONI
NETTE
IMMOBILI
ALTRI DERIVATI
CREDITI DI FIRMA
ALTRE
GOVERNI
ALTRI
GOVERNI
GARANZIE
E BANCHE
ENTI
ALTRI E BANCHE ALTRI ENTI
TITOLI
REALI CLN CENTRALI PUBBLICI BANCHE SOGGETTI CENTRALI PUBBLICI
1. Esposizioni creditizie
per cassa garantite:
1.1 totalmente
208.137.960 172.918.807 7.740.236 45.003.174
garantite
- di cui deteriorate 16.823.553 15.893.541 811.956 3.163.682
1.2 parzialmente
garantite
109.962.418 39.637.328 3.338.684 10.029.426
- di cui deteriorate 7.239.754 3.240.787 472.978 1.017.771
2. Esposizioni creditizie
"fuori bilancio"
garantite:
2.1 totalmente
16.172.198 5.427.691 2.999.498 19.876.509
garantite
- di cui deteriorate
295.525
132.966
36.319 182.021
2.2 parzialmente
garantite
21.199.427
930.262 977.455 905.304
- di cui deteriorate
435.265
51.510
8.173
14.223
ALTRI
SOGGETTI
TOTALE
(1)+(2)
- 5.387.629 3.089.711 6.735.814 60.814.487
65.002 11.150 425.555 10.129.255
301.877.614
30.500.141
-
-
1.324 186.432
-
-
-
- 18.599
-
-
-
9.842 248.978
-
-
-
-
- 198.159
-
-
- 7.327.754
47.884
BANCHE
449.326 2.569.920
15.669 310.062
3.223.135
755.309
66.594.172
5.860.460
319.468
15
12.181 3.327.982
33.030
7.999.054
108.330
40.221.203
492.681
251.390
3.194
8.363 3.455.781
2.459
21.903
427.048
34.538
7.153.762
136.000
La classificazione delle esposizioni fra quelle “totalmente garantite” e fra quelle “parzialmente garantite” è operata comparando l’esposizione lorda con l’importo della garanzia stabilito contrattualmente.
284 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie
B.1 Gruppo bancario - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio”
verso clientela (valore di bilancio)
GOVERNI
ESPOSIZIONI/CONTROPARTI
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni
ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
TOTALE A
B. Esposizioni
‘fuori bilancio’
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività
deteriorate
B.4 Altre esposizioni
TOTALE B
TOTALE (A+B) 31.12.2010
TOTALE (A+B) 31.12.2009
ESPOSIZIONE
NETTA
ALTRI ENTI PUBBLICI
RETTIFICHE
RETTIFICHE
VALORE
VALORE DI
SPECIFICHE PORTAFOGLIO
ESPOSIZIONE
NETTA
(migliaia di €)
SOCIETÀ FINANZIARIE
RETTIFICHE
RETTIFICHE
VALORE
VALORE DI
SPECIFICHE PORTAFOGLIO
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
RETTIFICHE
VALORE
VALORE DI
SPECIFICHE PORTAFOGLIO
7.243
392
2.047
415
X
X
24.370
95.693
46.779
57.631
X
X
348.236
220.387
744.646
75.669
X
X
10
36
72.539.256
72.546.937
8
X
2.470
X
X
98.851
98.851
1.666
48.391
26.870.790
27.040.910
962
2.739
X
108.111
X
X
49.009
49.009
63.696
73.024
65.989.447
66.694.790
55.952
12.897
X
889.164
X
X
367.089
367.089
136
-
238
-
X
X
298
18.665
-
X
X
30.345
25.760
8.349
1.378
X
X
6.358.028
6.358.164
78.905.101
62.196.617
X
238
2.708
2.214
X
1.002
1.002
99.853
67.696
5.608
11.508.403
11.532.974
38.573.884
35.537.862
197
X
197
108.308
100.370
X
18.787
863 33.905.277
863 33.980.169
49.872 100.674.959
18.242 105.728.301
12.420
X
22.147
911.311
914.221
X
625.871
625.871
992.960
841.974
Segue: B.1 Gruppo bancario - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)
SOCIETÀ DI ASSICURAZIONE
ESPOSIZIONI/CONTROPARTI
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni
ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
TOTALE A
B. Esposizioni
‘fuori bilancio’
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività
deteriorate
B.4 Altre esposizioni
TOTALE B
TOTALE (A+B) 31.12.2010
TOTALE (A+B) 31.12.2009
ESPOSIZIONE
NETTA
(migliaia di €)
IMPRESE NON FINANZIARIE
RETTIFICHE
RETTIFICHE
VALORE
VALORE DI
SPECIFICHE PORTAFOGLIO
X
X
ESPOSIZIONE
NETTA
ALTRI SOGGETTI
RETTIFICHE
RETTIFICHE
VALORE
VALORE DI
SPECIFICHE PORTAFOGLIO
16.354
2.191
24.915
696
10.619.845
9.877.676
14.593.141
4.206.224
136
742
1.543.726
1.563.149
26
839
X
26.476
X
3.927.123
X
2.593.152
4.737 303.633.962
4.737 330.651.758
1.072.186
271.307
X
20.142.858
1.368
-
53
-
X
X
574.968
746.457
214.136
72.862
1.011
1.919.429
1.921.808
3.484.957
4.478.960
89
X
142
26.618
23.455
X
333
333
5.070
5.159
493.103
125.709.525
127.524.053
458.175.811
455.451.552
169.329
X
456.327
20.599.185
18.012.703
X
X
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
RETTIFICHE
VALORE
VALORE DI
SPECIFICHE PORTAFOGLIO
5.238.595
3.543.923
7.028.813
1.609.100
X
X
X
36.115
X
623.147
1.503.141 154.418.646
1.503.141 163.860.426
17.715
149.294
X
8.804.922
X
X
1.059.835
1.059.835
43.901
7.624
2.600
858
X
X
X
47.810
51.531 22.844.511
51.531 22.943.846
1.554.672 186.804.272
1.844.855 183.899.239
15.873
X
19.331
8.824.253
8.043.804
X
28.731
28.731
1.088.566
926.965
X
X
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 285
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
B.2 Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio”
verso clientela (valore di bilancio)
(migliaia di €)
CONSISTENZE AL 31.12.2010
ITALIA
ESPOSIZIONI/AREE
GEOGRAFICHE
A. Esposizioni per
cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni
ristrutturate
A.4 Esposizioni
scadute
A.5 Altre
esposizioni
TOTALE A
B. Esposizioni
“fuori bilancio”
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività
deteriorate
B.4 Altre
esposizioni
TOTALE B
TOTALE (A+B)
31.12.2010
TOTALE (A+B)
31.12.2009
ALTRI PAESI EUROPEI
AMERICA
RETTIFICHE
ESPOSIZIONE
DI VALORE
NETTA COMPLESSIVE
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
DI VALORE
COMPLESSIVE
9.320.205 13.512.589
9.546.668 4.103.649
6.068.688
3.454.959
7.596.618
1.402.911
152.024
4.643
2.788.372
138.013
1.088.340
924.800
2.666.917
283.245
643.252
276.574.835 1.382.870 312.963.940
300.896.997 19.420.366 324.219.179
ASIA
RETTIFICHE
ESPOSIZIONE
DI VALORE
NETTA COMPLESSIVE
RESTO DEL MONDO
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
DI VALORE
COMPLESSIVE
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
DI VALORE
COMPLESSIVE
146.656
1.092
434.229
684.004
756.795
414.554
279.497
49.988
427.683
27.529
81.218
62.346
29.851
20.947
40.965
735
122.999
8.458
26.612
16.931
4.174
2.934
54
1.517.158
11.564.486
11.966.317
12.212.660
52.927
289.633
5.840.649
7.005.664
79.277
1.275.747
17.650.086
18.023.470
50.430
506.431
131.328
667.114
39.929
33.912
436.044
42.337
191.380
50.855
24.482
56
4.581
1.364
36.753
84.307
5.152
1.675
2
-
445.324
9.692
93.746
85.660
36.372
4.866
10
8
17.966
69.308
634.010 132.985.647
717.543 133.557.774
47.978
375.873
8.060.114
8.121.024
1.464
12.275
2.489.256
2.610.326
2.881
9.716
9.519.214
9.537.182
21.998
91.306
351.331.705 20.137.909 457.776.953
11.940.359
20.333.684
301.908
9.615.990
1.285.463
27.560.652
597.737
355.552.775 18.110.496 443.768.329
10.652.496
21.749.242
281.049
11.376.330
916.448
14.845.855
841.169
49.190.942
50.434.708
286 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
B.3 Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche
(valore di bilancio)
(migliaia di €)
CONSISTENZE AL 31.12.2010
ITALIA
ESPOSIZIONI/AREE
GEOGRAFICHE
A. Esposizioni per
cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni
ristrutturate
A.4 Esposizioni
scadute
A.5 Altre
esposizioni
TOTALE A
B. Esposizioni
"fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività
deteriorate
B.4 Altre
esposizioni
TOTALE B
TOTALE (A+B)
31.12.2010
TOTALE (A+B)
31.12.2009
ALTRI PAESI EUROPEI
RETTIFICHE
ESPOSIZIONE
DI VALORE
NETTA COMPLESSIVE
AMERICA
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
DI VALORE
COMPLESSIVE
ASIA
RETTIFICHE
ESPOSIZIONE
DI VALORE
NETTA COMPLESSIVE
RESTO DEL MONDO
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
DI VALORE
COMPLESSIVE
ESPOSIZIONE
NETTA
RETTIFICHE
DI VALORE
COMPLESSIVE
917
925
77.311
8.662
89.428
1
10.588
2.001
75.707
-
58.271
-
51.198
-
174
4.790
220
8.743
-
-
9.460
12.396
-
-
76
1.525
-
-
80.599
-
240.547
882
-
-
-
-
3.084
-
19.265.756
19.347.272
19.379
20.304
71.515.473
71.851.453
20.308
123.015
3.593.416
3.606.005
583
76.290
1.887.425
1.945.772
724
53.447
3.520.913
3.528.961
74
9.037
-
-
33.505
141
9.081
16
1.064
-
3.840
-
-
-
-
22.452
-
-
-
-
-
-
-
-
-
5.324.575
5.347.027
27
27
80.515.639
80.549.144
5.991
15.213
4.885.950
4.887.030
389
389
1.757.185
1.761.025
262
262
1.099.725
1.099.725
40
40
24.694.299
20.331 152.400.597
138.228
8.493.035
76.679
3.706.797
53.709
4.628.686
9.077
17.119.286
9.798 173.353.353
196.536
11.486.946
79.097
4.306.884
48.242
5.599.516
8.726
B.4 Grandi Rischi (secondo la normativa di vigilanza)
31.12.2010
a) Valore di bilancio (milioni di €)
a.1) Valore ponderato (milioni di €)
b) Numero
77.064
13.670
4
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 287
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività
C.1 Operazioni di cartolarizzazione
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
I principali obiettivi che il Gruppo persegue nell’attività di Originator di operazioni di cartolarizzazione (tradizionali e sintetiche) sono l’ottimizzazione
del portafoglio crediti tramite la liberazione di capitale regolamentare/economico e l’apporto di nuova liquidità, ottenendo al contempo una maggiore
diversificazione delle fonti di funding.
A fronte della situazione di crisi dei mercati dalla seconda metà del 2007, le cartolarizzazioni sono state anche utilizzate al fine di incrementare
la capacità di disporre di attività immediatamente utilizzabili per far fronte al proprio fabbisogno di liquidità (counterbalancing capacity), ritenendo
all’interno del Gruppo i titoli emessi dal veicolo.
Il processo di analisi e realizzazione delle operazioni di cartolarizzazione è svolto centralmente dalla Capogruppo, in stretta collaborazione con le
Legal Entities/Divisioni e con UniCredit Bank AG in qualità di arranger e di investment banking. Tale processo prevede una fase di studio di fattibilità
economica finalizzata a valutare l’impatto delle operazioni proposte, a seconda della loro natura e finalità, sul capitale regolamentare ed economico,
sulle misure di redditività rettificata per il rischio e sul livello di liquidità del Gruppo. Nel caso di esito positivo di questa prima fase, viene avviato lo
studio di fattibilità tecnico-operativa in cui vengono identificati gli asset oggetto di cartolarizzazione e viene definita la struttura dell’operazione. Una
volta verificata la fattibilità tecnica si procede alla realizzazione dell’operazione.
Nel corso del 2010, nel Gruppo è stata effettuata una nuova operazione di cartolarizzazione tradizionale:
presso UniCredit Bank AG - Geldilux - TS - 2010
le cui caratteristiche sono specificate in dettaglio nelle tabelle seguenti, che riportano anche le operazioni ancora in essere effettuate negli esercizi
precedenti.
Inoltre si segnala che nel corso del mese di dicembre sono state rimborsate due operazioni di “auto-cartolarizzazione” realizzate per le citate esigenze
di counterbalancing capacity ed aventi per oggetto crediti rivenienti da canoni di leasing originati da UniCredit Leasing SpA (Locat SV - Serie 1 2008 e
Locat SV - Serie 2 2008). Il richiamo di tali operazioni è stato propedeutico all’emissione di una nuova operazione avvenuta nel febbraio 2011 (Locat
SV - Serie 2011) avente come sottostante gli stessi crediti performing delle due operazioni chiuse a cui è stato aggiunto altro portafoglio sempre
performing di UniCredit Leasing S.p.A..
Infine sulle operazioni di “auto-cartolarizzazione” Cordusio RMBS UCFin - Serie 2009 e Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2008, allo scopo di
rendere le operazioni conformi alla nuova normativa sulla Banca Centrale Europea, è stato ottenuto un secondo rating AAA da parte di Fitch sui titoli
senior.
Queste operazioni non sono riportate nelle tavole quantitative della presente Parte C, come prescritto dalla normativa.
Il Gruppo, prevalentemente attraverso la Divisione Corporate & Investment Banking, opera anche in qualità di Investor, di Sponsor e di Lead manager;
per quest’ultima attività posizionandosi in particolar modo su cartolarizzazioni nelle quali ricopre il ruolo di bookrunner, in quanto le informazioni su
queste transazioni sono più complete e accessibili.
Le citate condizioni dei mercati finanziari a partire dalla seconda metà del 2007 hanno influenzato l’operatività svolta in qualità di Sponsor e di
Investor, richiedendo l’implementazione di un più stringente monitoraggio delle esposizioni.
In particolare, per quanto riguarda l’operatività del Gruppo quale sponsor, si è proceduto all’acquisto delle Asset Backed Commercial Paper emesse dai
conduits. Questa circostanza ha determinato, a partire dall’esercizio 2007, il consolidamento degli stessi veicoli.
Per quanto riguarda, invece, gli investimenti in cartolarizzazioni di terzi (structured credit products) si è proceduto alla centralizzazione in un portafoglio
separato (ring fencing) gestito con la finalità di massimizzare il recupero dei flussi futuri.
Si ritiene, infatti, che, data la buona qualità delle attività sottostanti, la strategia reddituale più opportuna sia quella di mantenere questi strumenti in
portafoglio.
Per tale motivo nella seconda metà del 2008 si è proceduto alla loro riclassificazione contabile dalla categoria “Attività finanziarie detenute per la
negoziazione” alla categoria “Crediti verso clientela” (si veda anche la Parte A.3.1 Trasferimenti tra portafogli).
288 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Coerentemente con le modalità di gestione sopra riportate, il monitoraggio dei rischi e l’ottimizzazione dei risultati economici sull’operatività di
cartolarizzazione è effettuato:
• analizzando gli investor reports mensili o trimestrali prodotti dal Trustee, con particolare attenzione all’evoluzione dell’andamento del collaterale;
• monitorando, per transazioni analoghe, l’andamento del collaterale e l’eventuale emissione di titoli paragonabili;
• seguendo i fondamentali del mercato di credito sottostante;
• mantenendo contatto costante con gli investitori e, nel caso di un collaterale gestito, con i gestori e gli analisti del Collateral Manager.
Inoltre, ad ogni portafoglio viene assegnato, dall’unità Risk Management, un limite VaR che viene poi monitorato tenendo conto delle correlazioni.
Il Gruppo dispone di curve di spread per rating creditizio e per tipologia di prodotto (Asset Backed Securities, Mortgage Backed Securities, ecc.) che
vengono utilizzate per il calcolo del rischio, in maniera del tutto analoga agli altri strumenti in portafoglio. Il metodo adottato, coerente con altre fonti di
rischio di mercato, consente di stimare eventuali effetti di diversificazione e di aggregare il VaR ad altre parti del portafoglio di trading.
Ulteriori analisi sull’operatività in oggetto sono fornite anche nella successiva sezione “Informativa relativa ai prodotti strutturati di credito e derivati con
clientela”.
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Roma S.p.A.)
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI
RISCHI:
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI
SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE:
POLITICHE DI COPERTURA:
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA
CARTOLARIZZAZIONE:
Obiettivo delle operazioni sono stati essenzialmente il finanziamento dei portafogli in sofferenza e la
diversificazione delle fonti di raccolta, il miglioramento della qualità dell’attivo e la valorizzazione del
portafoglio attraverso una gestione focalizzata delle attività di recupero.
Il portafoglio delle cartolarizzazioni è sottoposto a monitoraggio continuo nell’ambito dell’attività di servicing
ed è oggetto di reports trimestrali, con evidenza dello status dei crediti e dell’andamento dei recuperi.
L’informativa relativa al monitoraggio degli incassi del portafoglio avviene attraverso una rendicontazione
all’Alta Direzione ed al CdA.
Stipula da parte dei veicoli di contratti di IRS e di Interest rate cap al fine di coprire il rischio di tasso
inerente alla struttura e dovuto alla differenza tra il rendimento a tasso variabile dei titoli emessi ed il
rendimento previsto dai recuperi rivenienti dal portafoglio acquisito.
I risultati economici connessi con le operazioni in essere a fine dicembre 2010, riflettono sostanzialmente,
per il portafoglio di origine dei crediti in default, l’effetto dei flussi finanziari di incasso.
In particolare gli incassi dell’anno sono stati complessivamente di € 140,954 milioni (€ 46,269 milioni Trevi
Finance, € 47,251 milioni Trevi 2 e € 47,434 milioni Trevi 3).
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 289
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività
cartolarizzate:
Qualità delle attività
cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla
banca:
Linee di Credito rilasciate da
terzi:
Altre forme di Credit
Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti
tramite derivati su crediti o altra
forma:
Ammontare e condizioni del
tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a
fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a
fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a
fine esercizio
TREVI FINANCE
TREVI FINANCE 2
tradizionale
Banca di Roma S.p.A.
tradizionale
Banca di Roma S.p.A. 89%,
Mediocredito di Roma S.p.A. 11%
Trevi Finance N. 2 S.p.A.
UniCredit S.p.A.
Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.a.,
BNP Paribas Group, Banca di Roma S.p.A.
Funding
crediti ordinari - mutui fondiari
Trevi Finance S.p.A.
UniCredit S.p.A.
Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.a.
PARIBAS
Funding
crediti ordinari - mutui fondiari
non performing
credito finalizzato
non performing
credito finalizzato
21.07.1999
2.689.000.000 €
94.000.000 €
Rimborso titoli mezzanine C1 e C2 in circolazione
-
20.04.2000
2.425.000.000 €
98.000.000 €
Rimborso titoli mezzanine in circolazione
-
-
-
-
-
I titoli rivenienti da cartolarizzazione ancora in circolazione al
31.12.2010 sono tutti in portafoglio di UniCredit S.p.A.
Moody’s / Duff & Phelps / Fitch
I titoli rivenienti da cartolarizzazione ancora in circolazione al
31.12.2010 sono tutti in portafoglio di UniCredit S.p.A.
-
-
-
XS0099839887
Senior
A
620.000.000 €
-
XS0099847633
Mezzanine
B
Aaa/A-/AAA
155.000.000 €
-
XS0110624409
Senior
A
650.000.000 €
-
XS0110624151
Senior
B
200.000.000 €
-
XS0099850934
Mezzanine
C1
n.r.
206.500.000 €
-
XS0099856899
Mezzanine
C2
n.r.
210.700.000 €
399.983.504 €
XS0110774808
Mezzanine
C
n.r.
355.000.000 €
731.557.881 €
XS0110770483
Junior
D
n.r.
414.378.178 €
217.499.114 €
IT0003364228
Junior
D
n.r.
343.200.000 €
173.255.572 €
290 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Roma S.p.A.)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività
cartolarizzate:
Qualità delle attività
cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla
banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit
Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti
tramite derivati su crediti o altra
forma:
Ammontare e condizioni del
tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a
fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a
fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a
fine esercizio
TREVI FINANCE 3
ENTASI
tradizionale
Banca di Roma S.p.A. 92,2%,Mediocredito Centrale S.p.A. 5,2%
Leasing Roma S.p.A. 2,6%
Trevi Finance N. 3 Srl
UniCredit S.p.A.
Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.A.
ABN AMRO, MCC S.p.A.
Funding
crediti ordinari - mutui fondiari
tradizionale
Banca di Roma S.p.A.
non performing
credito finalizzato
25.05.2001
2.745.000.000 €
102.000.000 €
Rimborso titoli mezzanine in circolazione
Impegno di ABN AMRO di € 275.000.000 a garanzia
delle linee di credito
€ 355.000.000 a favore società veicolo a supporto liquidità
Entasi Srl
UniCredit S.p.A.
Capitalia S.p.A.
Funding
Collateralised bond obligation
titoli di Trevi Finance 3 classi
credito finalizzato
C1 e C2
28.06.2001
320.000.000 €
Impegno da parte di UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A), in caso
di eventi che diano diritto al rimborso anticipato dei titoili emessi,
al riacquisto delle notes di Trevi Finance 3 a condizioni tali da
permettere il rimborso dei titoli Entasi. Analogo impegno sussiste
in caso di esercizio dell’opzione di rimborso anticipato del titoli
C1 da parte di Trevi Finance 3.
-
-
-
Il valore capitale del titolo di classe D, sottoscritto dalla Banca,
è garantito a scadenza da titoli di Stato italiani zero coupon.
Il controvalore di tali garanzie al 31.12.2010 è pari a €
180.231.487,21. Le classi C1 e C2 sono state sottoscritte per
intero dalla Banca e successivamente sono state oggetto di una
operazione di ristrutturazione finalizzata al loro smobilizzo.
Tali titoli sono stati ceduti a Entasi Srl (per nominali 320 milioni) e
da questa collocati sul mercato ad investitori istituzionali.
Moody’s / S&P / Fitch
Al 31.12.2010 sono presenti nel portafoglio di UniCredit S.p.A.
(ex Capitalia S.p.A.) titoli ENTASI per nominali € 110.087.000.
-
-
XS0130116568
Senior
A
Aaa/AAA/AAA
600.000.000 €
-
XS0130117020
Mezzanine
B
Aa1/AA/AA150.000.000 €
-
XS0130117459
Mezzanine
C1
160.000.000 €
336.778.787 €
XS0130117616
Mezzanine
C2
160.000.000 €
331.374.166 €
Moody’s
ENTASI Series 2001-1
IT0003142996
Senior
Serie 1
A1
160.000.000 €
160.000.000 €
ENTASI Series 2001-2
IT0003143028
Senior
Serie 2
A1
160.000.000 €
160.000.000 €
IT0003355911
Junior
D
n.r.
448.166.000 €
448.166.000 €
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 291
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Roma S.p.A.)
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE
E CONTROLLO DEI RISCHI:
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI
SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE:
POLITICHE DI COPERTURA:
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI
DELLA CARTOLARIZZAZIONE:
Obiettivo delle operazioni sono stati essenzialmente il finanziamento dei portafogli, la diversificazione delle
fonti di raccolta ed il miglioramento della qualità dell’attivo.
Il portafoglio delle cartolarizzazioni è sottoposto a monitoraggio continuo da parte delle Società di servicing
ed è oggetto di reports trimestrali, con evidenza dello status dei titoli e dell’andamento dei rimborsi.
L’informativa prodotta dalle Società di servicing relativa al monitoraggio degli incassi del portafoglio acquisito
viene trasmessa all’Alta Direzione ed al CdA.
Stipula da parte dei veicoli di contratti di IRS al fine di coprire il rischio di tasso inerente alla struttura dei
titoli sottostanti.
I risultati economici sin qui conseguiti sono sostanzialmente in linea con le attese.
L’andamento degli incassi generati dal portafoglio acquisito ha garantito il puntuale e regolare pagamento a
favore dei portatori dei titoli emessi e degli altri soggetti coinvolti nell’operazione.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
292 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
CAESAR FINANCE
tradizionale
Banca di Roma S.p.A
Caesar Finance S.A.
Bank of New York
Donaldson, Lufkin & Jenrette
Funding
Collateralised bond obligation
in bonis
5.11.1999
360.329.000 €
Fitch / Moody’s
XS0103928452
Senior
A
AAA/Aaa
270.000.000 €
-
XS0103929773
Junior
B
n.r.
90.329.000 €
69.841.271 €
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A.)
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE
E CONTROLLO DEI RISCHI:
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI
SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE:
POLITICHE DI COPERTURA:
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA
CARTOLARIZZAZIONE:
Le iniziative si inseriscono nell’ambito delle linee strategiche di Gruppo, che ha, tra i suoi obiettivi, il
finanziamento a tassi competitivi (e per importi significativi) dello sviluppo di portafogli di crediti “performing”
a medio e lungo termine, attraverso un’azione strutturale sugli stessi e con la conseguente liberazione di
risorse finanziarie per nuovi investimenti.
I principali vantaggi derivanti dalle operazioni sono sintetizzabili in:
- miglioramento del matching delle scadenze patrimoniali;
- diversificazione delle fonti di finanziamento;
- allargamento della base degli investitori e conseguente ottimizzazione del costo della raccolta.
UniCredit Spa svolge il ruolo di “Servicer” per tutte le operazioni in oggetto. L’attività di servicing, come
da contratti stipulati con le Società emittenti ( le Società Veicolo - SPV ), consiste nello svolgimento, per
conto delle stesse, dell’attività di amministrazione, incasso e riscossione dei crediti cartolarizzati, nonchè di
gestione delle eventuali procedure di recupero dei crediti deteriorati. In qualità di servicer, UniCredit S.p.A.
ha pertanto il compito di seguire in via continuativa i flussi finanziari derivanti dai crediti cartolarizzati,
monitorandone costantemente l’incasso, anche avvalendosi di società terze facenti parte del Gruppo (in
particolare per l’attività di recupero dei crediti deteriorati, si fa riferimento a UniCredit Credit Management
Bank S.p.a., che opera in qualità di Ausiliario del Servicer disciplinato da apposito contratto).
Il Servicer fornisce alle Società Veicolo (oltre che alle altre controparti definite nei contratti di Servicing)
informazioni sull’attività svolta, attraverso la predisposizione periodica di reports che evidenziano, fra l’altro,
l’attività di riscossione e di realizzo dei redditi ceduti, l’ammontare delle posizioni in “default” e i recuperi
conclusi, le rate arretrate, etc., tutte informazioni suddivise e facenti parte delle specifiche operazioni.
Tali rendicontazioni (di regola trimestrali) sono periodicamente verificati (se contrattualmente previsto) da
una Società di revisione contabile.
La Banca ha costituito un’apposita struttura di coordinamento (Operative Securitization Management)
istituita all’interno di Accounting Department. A tale struttura sono attribuite le attività di coordinamento e
di svolgimento operativo del ruolo di servicer, per espletare le quali opera in stretta collaborazione con le
specifiche e competenti strutture della Banca (Group Risk Management, Legal & Compliance, etc.) e del
Gruppo (UniCredit Global Informations Services SCpA, UniCredit Business Partner SCpa, UniCredit Credit
Management Bank Spa, etc.). Operative Securitization Management fornisce anche un supporto tecnicooperativo alle strutture di rete.
I portafogli oggetto di cartolarizzazione, come previsto contrattualmente, sono immunizzati dal rischio di
tasso di interesse mediante la stipula, da parte delle Società Veicolo, di contratti di “Interest Rate Swap”
(IRS) a copertura del portafoglio a tasso fisso, e di “Basis Swap”, a copertura del portafoglio a tasso
indicizzato, entrambi sottoscritti con l’ Originator UniCredit S.p.A. A questi, sono associati rispettivi contratti
di “back to back” swap conclusi tra UniCredit S.p.A. e UniCredit Bank AG - London Branch, in qualità di
controparte swap.
I risultati economici connessi con le operazioni di cartolarizzazione in essere riflettono, a fine dicembre
2010, sostanzialmente l’evoluzione dei portafogli sottostanti e dei conseguenti flussi finanziari, risentendo,
ovviamente, dell’ ammontare dei “default” e delle estinzioni anticipate (prepayment) intervenuti nel periodo,
peraltro in linea con l’andamento mediamente riscontrato sugli altri asset della specie non oggetto di
cartolarizzazione.
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 293
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Ammontare al netto delle pre-esistenti riprese/
rettifiche di valore:
Ricavi o perdite di cessione realizzate:
Prezzo di cessione del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
294 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
CORDUSIO RMBS SECURITISATION - SERIE 2009
tradizionale
UniCredit Family Financing Bank SpA
Cordusio RMBS - UCFin S.r.l.
UniCredit S.p.A.
Bayerische Hypo und- Vereinsbank, AG London Branch
Funding / Counterbalancing capacity
Portafoglio mutui ipotecari residenziali
in bonis
11.08.2009
3.499.600.824 €
3.499.600.824 €
3.499.600.824 €
UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo, relativamente a questa operazione, due mutui ad esigibiltà
limitata dell’importo di € 122,5 milioni (a fine esercizio 2010 l’importo della quota capitale rimborsato
è pari a 1,87 milioni di euro) e di € 7 milioni di euro.
auto-cartolarizzazione
Moody’s / Fitch (dal 19.01.2011)
IT0004520489
Senior
A
Aaa/AAA
3.279.000.000 €
3.279.000.000 €
IT0004520513
Junior
B
n.r.
220.600.824 €
220.600.824 €
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A.)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
CORDUSIO RMBS SECURITISATION - SERIE 2008
tradizionale
UniCredit Banca per la Casa S.p.A.
Cordusio RMBS Securitisation S.r.l.
UniCredit S.p.A.
Bayerische Hypo und- Vereinsbank, AG London Branch
Funding / Counterbalancing capacity
Portafoglio mutui ipotecari residenziali
in bonis
13.11.2008
23.789.098.370 €
UniCredit S.p.A ha erogato alla società veicolo, relativamente a questa operazione, tre mutui ad esigibiltà
limitata dell’importo di 730 milioni di euro, 150 milioni di euro e 40 milioni di euro.
auto-cartolarizzazione
Moody’s / Fitch (dal 19.01.2011)
IT0004431208
Senior
A
Aaa/AAA
22.250.000.000 €
16.831.740.075 €
IT0004431281
Junior
B
n.r.
1.539.098.370 €
1.539.098.370 €
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 295
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A.)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
296 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
CORDUSIO RMBS UCFIN - SERIE 2006 (EX CORDUSIO RMBS 3 - UBCASA 1)
tradizionale
UniCredit Banca per la Casa S.p.A.
Cordusio RMBS UCFin S.r.l. (ex Cordusio RMBS 3 - UBCasa 1 S.r.l.)
UniCredit S.p.A.
UniCredit Banca Mobiliare S.p.A.
Funding / Counterbalancing capacity
Portafoglio mutui ipotecari residenziali
in bonis
20.11.2006
2.495.969.425 €
UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di
14,976 milioni di euro che a fine esercizio risulta rimborsato in quota capitale per 12 milioni di euro.
Fitch /Moody’s / Standard & Poor’s
IT0004144884
Senior
A1
600.000.000 €
IT0004144900
Mezzanine
B
AA /Aa1 / AA
75.000.000 €
75.000.000 €
IT0004144959
Mezzanine
D
BBB+ /Baa2 /BBB+
48.000.000 €
48.000.000 €
IT0004144892
Senior
A2
AAA/Aaa/AAA
1.735.000.000 €
1.141.495.711 €
IT0004144934
Mezzanine
C
A+ / A1 /A+
25.000.000 €
25.000.000 €
IT0004144967
Junior
E
n.r.
12.969.425 €
12.969.425 €
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A., ex UniCredit Banca S.p.A.)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
CORDUSIO RMBS SECURITISATION SERIE 2007
CORDUSIO RMBS SECURITISATION SERIE 2006 (EX CORDUSIO RMBS 2)
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
tradizionale
UniCredit Banca S.p.A.
Cordusio RMBS Securitisation S.r.l.
UniCredit Banca S.p.A.
Bayerische Hypo und Vereinsbank AG,
London Branch
Funding / Counterbalancing capacity
Mutui ipotecari su immobili residenziali
tradizionale
UniCredit Banca S.p.A.
Cordusio RMBS Securitisation S.r.l.
(ex Cordusio RMBS 2 S.r.l.)
UniCredit Banca S.p.A.
UniCredit Banca Mobiliare S.p.A
UniCredit Banca S.p.A.
Euro Capital Structures Ltd
Funding / Counterbalancing capacity
Mutui ipotecari su immobili residenziali
Funding / Counterbalancing capacity
Mutui ipotecari su immobili residenziali
in bonis
in bonis
in bonis
24.05.2007
3.908.102.838 €
10.07.2006
2.544.388.351 €
6.05.2005
2.990.089.151 €
-
-
-
UniCredit S.p.A. ha erogato alla società
veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata
dell’importo di 6,253 milioni di euro che
a fine esercizio risulta rimborsato in quota
capitale per 6,086 milioni di euro.
Fitch /Moody’s / Standard & Poor’s
UniCredit S.p.A. ha erogato alla società
veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata
dell’importo di 6,361milioni di euro
che a fine esercizio risulta interamente
rimborsato.
Fitch /Moody’s / Standard & Poor’s
UniCredit S.p.A. ha erogato alla società
veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata
dell’importo di 6,127 milioni di euro
che a fine esercizio risulta interamente
rimborsato.
Fitch /Moody’s /Standard & Poor’s
-
-
-
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività
cartolarizzate:
Qualità delle attività
cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del
portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla
banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit
Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti
tramite derivati su crediti o
altra forma:
Ammontare e condizioni del
tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere
a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere
a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere
a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere
a fine esercizio
CORDUSIO RMBS
Tradizionale
UniCredit Banca S.p.A.
Cordusio RMBS S.r.l.
IT0004231210
Senior
A1
703.500.000 €
-
IT0004231236
Senior
A2
AAA/Aaa/AAA
2.227.600.000 €
1.343.240.795 €
IT0004087158
Senior
A1
500.000.000 €
-
IT0004087174
Senior
A2
AAA/Aaa/AAA
1.892.000.000 €
1.080.254.806 €
IT0003844930
Senior
A1
750.000.000 €
-
IT0003844948
Senior
A2
AAA/Aaa/AAA
2.060.000.000 €
864.600.128 €
IT0004231244
Senior
A3
AAA/Aaa/AAA
738.600.000 €
738.600.000 €
IT0004231285
Mezzanine
B
AA/Aa1/AA
71.100.000 €
71.100.000 €
IT0004087182
Mezzanine
B
AA /Aa1 / AA
45.700.000 €
45.700.000 €
IT0004087190
Mezzanine
C
BBB+ / Baa2 / BBB
96.000.000 €
96.000.000 €
IT0003844955
Mezzanine
B
AA+/Aa1/AAA
52.000.000 €
52.000.000 €
IT0003844963
Mezzanine
C
BBB/Baa1/BBB
119.200.000 €
119.200.000 €
IT0004231293
Mezzanine
C
A/A1/A
43.800.000 €
43.800.000 €
IT0004231301
Mezzanine
D
BBB/Baa2/BBB
102.000.000 €
102.000.000 €
IT0004087216
Junior
D
n.r.
10.688.351 €
10.688.351 €
IT0004231319
Mezzanine
E
B/Ba2/BB
19.500.000 €
19.500.000 €
IT0004231327
Junior
F
n.r.
2.002.838 €
2.002.838 €
IT0003844971
Junior
D
n.r.
8.889.150 €
8.889.150 €
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 297
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ORIGINATOR : UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A., ex BIPOP - Carire S.p.A.)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
BIPCA CORDUSIO RMBS
Tradizionale
Bipop - Carire SpA
Capital Mortgage Srl
UniCredit S.p.A.
Bipop - Carire SpA
Funding / Counterbalancing capacity
Mutui ipotecari su immobili residenziali
in bonis
19.12.2007
951.664.009 €
UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 9,514 milioni di
euro che a fine esercizio risulta rimborsato in quota capitale per 1,5 milioni di euro.
I titoli rivenienti dalla cartolarizzazione ancora in circolazione al 31.12.2010 sono tutti in portafoglio
di UniCredit S.p.A.
S & P / Moody’s
298 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
IT0004302730
Senior
A1
AAA / Aaa
666.300.000 €
400.021.600 €
IT0004302755
Mezzanine
B
AA/Aa3
61.800.000 €
61.800.000 €
IT0004302797
Mezzanine
D
BBB/Baa1
18.000.000 €
18.000.000 €
IT0004302912
Junior
F
n.r.
250.000 €
250.000 €
IT0004302748
Senior
A2
AAA / Aaa
185.500.000 €
185.500.000 €
IT0004302763
Mezzanine
C
A/A2
14.300.000 €
14.300.000 €
IT0004302854
Mezzanine
E
BB/Baa2
5.500.000 €
5.500.000 €
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A., ex Banca di Roma S.p.A.)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
CAPITAL MORTGAGE 2007 - 1
Tradizionale
Banca di Roma SpA
Capital Mortgage Srl
UniCredit S.p.A.
UniCredit SpA
Funding / Counterbalancing capacity
Mutui ipotecari su immobili residenziali
in bonis
16.05.2007
2.183.087.875 €
UniCredit S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con funzione di Equity)
di 37,2 milioni di euro.
Tranching basato su un portafoglio all’origine di 2.479,4 milioni di € ridottosi a 2.183,1 milioni di € a seguito
di verifiche successive alla data del closing.
S & P / Moody’s / Fitch
IT0004222532
Senior
A1
AAA/Aaa/AAA
1.736.000.000 €
726.961.110 €
IT0004222557
Mezzanine
B
AA/A3/BB
74.000.000 €
74.000.000 €
IT0004222540
Senior
A2
AAA/Aaa/AAA
644.000.000 €
644.000.000 €
IT0004222565
Mezzanine
C
B/B1/CCC
25.350.000 €
25.350.000 €
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 299
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Family Financing Bank S.p.A., ex FinecoBank S.p.A.)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
F-E MORTGAGES 2005
Tipologia di operazione:
tradizionale
Originator:
FinecoBank SpA
Emittente:
F-E Mortgages Srl
Servicer:
UniCredit S.p.A.
Arranger:
Capitalia S.p.A.
Obiettivi dell’operazione:
Funding / Counterbalancing capacity
Tipologia delle attività
mutui ipotecari residenziali
cartolarizzate:
Qualità delle attività
in bonis
cartolarizzate:
Data del closing:
8.04.2005
Valore nominale del
1.028.683.779 €
portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla
banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla
banca:
Linee di Credito rilasciate da
terzi:
Altre forme di Credit
UniCredit S.p.A. ha erogato alla società
Enhancements:
veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con
funzione di Equity) di 15,43 milioni di Euro.
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
S & P / Moody’s / Fitch
Ammontare del rischi trasferiti
tramite derivati su crediti o
altra forma:
Ammontare e condizioni del
tranching:
- ISIN
IT0003830418
IT0003830426
- Tipologia
Senior
Mezzanine
- Classe
A
B
- Rating
AAA / Aaa /AAA
AA+/A1/A
- Valore nominale emesso
951.600.000 €
41.100.000 €
- Valore nominale in essere
321.447.911 €
41.100.000 €
a fine esercizio
- ISIN
IT0003830434
- Tipologia
Mezzanine
- Classe
C
- Rating
BBB / Baa2 /BBB- Valore nominale emesso
36.000.000 €
- Valore nominale in essere
36.000.000 €
a fine esercizio
F-E MORTGAGES SERIES 1-2003
HELICONUS
tradizionale
FinecoBank SpA
F-E Mortgages Srl
UniCredit S.p.A.
Capitalia S.p.A.
Funding / Counterbalancing capacity
mutui ipotecari residenziali
tradizionale
FinecoBank SpA
Heliconus S.r.l
UniCredit S.p.A.
Capitalia S.p.A.
Funding / Counterbalancing capacity
mutui ipotecari
in bonis
in bonis
28.11.2003
748.630.649 €
8.11.2002
408.790.215 €
UniCredit S.p.A. per 20 milioni di Euro
(congiuntamente ad ABN AMRO).
UniCredit S.p.A. per 10,220 milioni di Euro
(congiuntamente a CDC IXIS).
-
-
S & P / Moody’s / Fitch
S & P / Moody’s / Fitch
-
-
IT0003575039
Senior
A
AAA / Aaa /AAA
682.000.000 €
196.913.280 €
IT0003575070
Mezzanine
B
AA / A1/ A
48.000.000 €
48.000.000 €
IT0003383855
Senior
A
AAA / Aaa /AAA
369.000.000 €
105.988.272 €
IT0003575088
Mezzanine
C
BBB+/Baa2 / BBB11.000.000 €
11.000.000 €
IT0003575096
Junior
D
unrated
7.630.000 €
7.630.000 €
IT0003383939
Junior
C
unrated
8.990.200 €
8.990.200 €
IT0003383871
Mezzanine
B
-- / A2 / A
30.800.000 €
30.800.000 €
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Corporate Banking S.p.A.)
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E
CONTROLLO DEI RISCHI:
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI
SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE:
POLITICHE DI COPERTURA:
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA
CARTOLARIZZAZIONE:
300 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Operazione di cartolarizzazione sintetica effettuata da UniCredit Corporate Banking al fine di ridurre l’attivo
ponderato della Banca e conseguentemente di migliorare i ratios patrimoniali, nonchè di trasferire il rischio
di credito dei crediti oggetto dell’operazione.
Il portafoglio della cartolarizzazione è sottoposto a monitoraggio continuo ed è oggetto di un report
trimestrale da parte dell’Originator, con evidenza dello status dei crediti oggetto dell’operazione.
L’operazione, realizzata con il coordinamento della Capogruppo, è stata autorizzata dal Consiglio di
Amministrazione. L’Alta Direzione riceve aggiornamenti periodici circa l’evoluzione dell’operazione stessa (es.
volume residui, riduzione dei rischi, ecc.).
Sono state coperte quasi tutte le tranche ritenute via Financial Guarantee con una controparte bancaria
OCSE, consentendo un significativo trasferimento del rischio. La struttura dell’operazione è tale da garantire
l’efficacia anche in ambito Basilea 1.
Al 31 dicembre il portafoglio coperto non ha fatto registrare eventi di default. I risultati economici
dell’operazione sono quindi determinati dai costi di copertura sostenuti e dal rateo dei costi fissi di
strutturazione. In considerazione della struttura impostata non sono stati deliberati accantonamenti per
rischio di credito.
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Posizione di riferimento alla data del closing
- Posizione di riferimento a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
CORDUSIO SME 2008-1
Sintetica
UniCredit Corporate Banking SpA
CORDUSIO SME 2008-1
UniCredit S.p.A.
UniCredit Bank AG London Branch
Trasferimento del rischio di credito
Crediti a scadenza verso clientela Small and Medium Enterprises, in prevalenza chirografari
in bonis
23.12.2008
3.000.901.845 €
clausola di reintegro del portafoglio
Standard & Poor’s
15.005.000 € sulla nota di classe E emessa e riacquistata
n.a.
SuperSenior
2.519.255.845 €
1.193.823.984 €
XS0405882308
Senior
A
AA
60.018.000 €
60.018.000 €
XS0405882563
Mezzanine
C
BBB81.925.000 €
81.925.000 €
XS0405882720
Mezzanine
E
B
15.005.000 €
15.005.000 €
XS0405883025
Mezzanine
F2
B8.253.000 €
8.253.000 €
XS0405882480
Mezzanine
B
A
89.127.000 €
89.127.000 €
XS0405882647
Mezzanine
D
BB76.523.000 €
76.523.000 €
XS0405882993
Mezzanine
F1
B6.752.000 €
6.752.000 €
XS0405883298
Junior
G
144.043.000 €
144.043.000 €
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 301
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ORIGINATOR: UniCredit Leasing S.p.A (ex LOCAT S.p.A.)
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
Operazioni effettuate nell’ottica di una maggiore correlazione delle scadeneze tra raccolta ed impieghi, di
diversificazione delle fonti di finanziamento e di miglioramento dei coefficienti prudenziali di vigilanza.
Il portafoglio di ciascuna operazione di cartolarizzazione è sottoposto a monitoraggio continuo e sono
predisposti report mensili e trimestrali previsti dalla documentazione contrattuale dell’operazione, con
evidenze dello status dei crediti e dell’andamento degli incassi.
Locat ha cosituito un’apposita struttura di coordinamento presso la Direzione Amministrazione e
Processi Operativi. È prevista un’informativa peridodica all’Alta Direzione, con evidenza dell’andamento
dell’operazione e degli incassi, oltre allo status dei crediti.
Stipula da parte del Veicolo di contratti di IRS a copertura del portafoglio a tasso fisso e di Basis Swap a
copertura del portafoglio a tasso indicizzato (e rispettivi back to back tra Originator e controparte Swap).
L’andamento degli incassi è in linea con la previsione formulate all’emissione (business plan) tale per cui
il rendimento delle trance equity (comprensivo dell’extra spread) è in linea con i rendimenti attesi per gli
investimenti aventi analogo livello di rischio.
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE
E CONTROLLO DEI RISCHI:
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI
SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE:
POLITICHE DI COPERTURA:
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA
CARTOLARIZZAZIONE:
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati
su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
LOCAT SV - SERIE 2006
LOCAT SV - SERIE 2005
(EX LOCAT SECURITISATION VEHICLE 3)
LOCAT SECURITISATION
VEHICLE 2 S.R.L.
Tradizionale
Locat S.p.A.
Locat SV S.r.l.
Tradizionale
Tradizionale
Locat S.p.A.
Locat S.p.A.
Locat SV S.r.l. (ex Locat Securitisation Locat Securitisation Vehicle 2 S.r.l.
Vehicle 3 S.r.l.)
Locat S.p.A.
Locat S.p.A.
Locat S.p.A.
UniCredit Banca Mobiliare S.p.A.
UniCredit Banca Mobiliare S.p.A.
UniCredit Banca Mobiliare S.p.A.
Liberalizzazione di Capitale
Liberazione di Capitale
Liberazione di Capitale
Regolamentare / Funding
Regolamentare / Funding
Regolamentare / Funding
Crediti pecuniari nascenti da contratti Crediti pecuniari nascenti da contratti Crediti pecuniari nascenti da contratti
di leasing aventi per oggetto il
di leasing aventi per oggetto il
di leasing aventi per oggetto il
godimento di autoveicoli, di beni
godimento di autoveicoli, di beni
godimento di autoveicoli, di beni
strumentali ed immobiliari.
strumentali ed immobiliari.
strumentali ed immobiliari.
in bonis
in bonis
in bonis
14.11.2006
14.10.2005
29.09.2004
1.972.909.866 €
2.000.000.136 €
2.525.254.058 €
Clausola di reintegro del portafoglio
Clausola di reintegro del portafoglio
Clausola di reintegro del portafoglio
Standard & Poor’s / Moody’s
Standard & Poor’s / Moody’s
Standard & Poor’s / Moody’s
IT0004153661
Senior
A1
AAA/Aaa
400.000.000 €
IT0004153687
Mezzanine
B
A-/Baa3
152.000.000 €
152.000.000 €
IT0004153885
Junior
D
n.r.
8.909.866 €
8.909.866 €
302 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
IT0004153679
Senior
A2
AAA/Aa2
1.348.000.000 €
626.105.425 €
IT0004153695
Mezzanine
C
B+/Caa1
64.000.000 €
64.000.000 €
IT0003951107
Senior
A1
AAA/Aaa
451.000.000 €
IT0003951123
Mezzanine
B
A-/Baa1
160.000.000 €
160.000.000 €
IT0003951149
Junior
D
7.000.136 €
7.000.136 €
IT0003951115
IT0003733083
Senior
Senior
A2
A
AAA/Aaa
AAA/Aaa
1.349.000.000 € 2.374.000.000 €
300.270.133 €
304.359.145 €
IT0003951131
Mezzanine
D.P.P.
C
BB+/B2
33.000.000 €
25.254.058 €
33.000.000 €
26.091.248 €
IT0003733091
Mezzanine
B
A/A2
126.000.000 €
126.000.000 €
ORIGINATOR : UniCredit Leasing GmbH
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
SUCCESS 2005
Traditional
Bank Austria Creditanstalt Leasing GmbH
Success 2005 B.V.
UniCredit Leasing GmbH
Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG (UniCredit Markets & Investment Banking)
Capital Relief / Funding
Leasing Assets
Performing
17.10.2005
424.600.000 €
replenishing
Moody´s/Fitch
XS0230700493
Senior
A
Aaa/AAA
390.600.000 €
97.101.466 €
XS023071202
Mezzanine
C
Baa2/BBB
8.500.000 €
8.500.000 €
XS0230701897
Junior
Liquidity Note
n.r.
8.500.000 €
-
XS0230700816
Mezzanine
B
A2/A
8.500.000 €
8.500.000 €
XS0230701467
Mezzanine
D
Ba2/BB
8.500.000 €
8.500.000 €
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 303
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ORIGINATOR: Leasfinanz Gmbh
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
304 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
GALLEON 2008
Traditional
Leasfinanz GmbH
Galleon Capital LLC
Leasfinanz GmbH
State Street Bank And Trust Company
Capital Relief / Funding
Leasing Assets
Performing
5.09.2008
130.000.000 €
Previous Restruttured Operation
Senior
122.200.000 €
60.736.563 €
DPP
3.640.000 €
2.600.000 €
Mezzanine
4.160.000 €
4.160.000 €
ORIGINATOR: Fineco Leasing S.p.A.
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE
E CONTROLLO DEI RISCHI:
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI
SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE:
POLITICHE DI COPERTURA:
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA
CARTOLARIZZAZIONE
Operazioni effettuate nell’ottica di una maggiore correlazione delle scadenze tra raccolta ed impieghi, di
diversificazione delle fonti di finanziamento e di miglioramento dei coefficienti prudenziali di Vigilanza.
Il portafoglio di ciascuna operazione di cartolarizzazione è sottoposto a monitoraggio continuo. Vengono
predisposti reports trimestrali previsti dalla documentazione contrattuale dell’operazione, con evidenze dello
status dei crediti e dell’andamento degli incassi, oltre ad analisi ad hoc sull’approfondimento degli aspetti
rilevanti delle operazioni.
La società ha costituito un’apposita struttura per il monitoraggio delle operazioni (Funzione Tesoreria e
Cartolarizzazioni) che si occupa della redazione della reportistica periodica (trimestrale) e del puntuale
aggiornamento semestrale all’Alta Direzione. Il Consiglio di Amministrazione riceve informativa (semestrale)
come previsto dalla normativa in materia di cartolarizzazioni.
Stipula, da parte del Veicolo, di contratti di IRS a copertura del portafoglio a tasso fisso e di Basis Swap a
copertura del portafoglio a tasso indicizzato (e rispettivi back to back tra Originator e controparte Swap).
I risultati economici connessi con le operazioni di cartolarizzazione in essere a fine esercizio riflettono, in
sostanza, l’andamento di portafogli similari della Banca, sia in termini di default che di estinzioni anticipate
(prepayment).
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Data di emissione
- Scadenza legale
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
F-E RED
Tradizionale
Fineco Leasing S.p.A.
F-E RED S.r.l.
Fineco Leasing S.p.A.
Bayerische Hypo und- Vereinsbank, AG London Branch
Funding
Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per oggetto il godimento di autoveicoli,
di beni strumentali, immobiliari ed imbarcazioni di vario genere.
in bonis
6.03.2009
1.705.231.215 €
Fineco Leasing SpA ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con funzione di equity)
di 161 milioni di euro.
Clausola di reintegro del portafoglio
Fitch / Moody’s (dal 25.02.2011)
-
IT0004470503
Senior
A
AAA / Aaa
1.365.000.000 €
1.321.386.339 €
IT0004470511
Junior
C
n.r.
28.02.11
09.10.40
250.046.741 €
250.046.741 €
IT0004470511
Junior
B
n.r.
340.231.215 €
340.231.215 €
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 305
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ORIGINATOR: Fineco Leasing S.p.A.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
F-E GOLD
F-E GREEN
F-E BLUE
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Tradizionale
Fineco Leasing S.p.A.
F-E Gold S.r.l.
Fineco leasing S.p.A.
Capitalia S.p.A.
Tradizionale
Fineco Leasing S.p.A.
F-E Blue S.r.l.
Fineco Leasing S.p.A.
Morgan Stanley & Co. International Limited
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività
cartolarizzate:
Funding
Crediti derivanti da contratti di leasing
aventi ad oggetto il godimento di immobili
(65,9%), autoveicoli (26,7%) e beni
strumentali (7,4%).
in bonis
Tradizionale
Fineco Leasing S.p.A.
F-E Green S.r.l.
Fineco Leasing S.p.A.
MCC Capitalia Group; Co-arrangers:
ABN Amro e Morgan Stanley
Funding
Crediti derivanti da contratti di leasing
aventi ad oggetto il godimento di immobili
(63,84%), autoveicoli (27,04%) e beni
strumentali (9,12%).
in bonis
31.05.2006
1.019.029.516 €
9.06.2004
1.450.061.353 €
14.06.2002
1.755.353.965 €
-
Garanzia Fondo Europeo per gli Investimenti
su tranche B pari a 108,5 milioni di euro.
-
Qualità delle attività
cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del
portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla
banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla
banca:
Linee di Credito rilasciate da
terzi:
Altre forme di Credit
Fineco Leasing SpA ha erogato alla Società Fineco Leasing SpA ha erogato alla Società
Enhancements:
Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con
funzione di Equity) di 31,6 milioni di euro, funzione di Equity) di 45,7 milioni di euro,
a fine esercizio 2010 l’importo della quota a fine esercizio 2010 l’importo della quota
capitale è pari a 15,3 milioni di euro.
capitale è pari a 11,3 milioni di euro.
Altre Informazioni rilevanti:
Clausola di reintegro del portafoglio
Clausola di reintegro del portafoglio
terminata ad ottobre 2007.
terminata ad ottobre 2005.
Agenzie di Rating:
Moody’s /Fitch
Fitch / Moody’s / S & P
Ammontare del rischi trasferiti
tramite derivati su crediti o
altra forma:
Ammontare e condizioni del
tranching:
- ISIN
IT0004068588
IT0004068612
IT0003675763
IT0003675771
- Tipologia
Senior
Senior
Senior
Senior
- Classe
A1
A2
A
B
- Rating
Aaa / AAA
Aa2 / AAA
AAA / Aaa / AAA
AAA / Aaa / AAA
- Valore nominale emesso
203.800.000 €
749.000.000 €
1.342.000.000 €
108.500.000 €
- Valore nominale in essere
360.514.822 €
94.721.473 €
108.500.000 €
a fine esercizio
- ISIN
IT0004068620
IT0004068638
- Tipologia
Mezzanine
mezzanine
- Classe
B
C
- Rating
Ba1 / BBB
B2 / BB
- Valore nominale emesso
56.000.000 €
10.200.000 €
- Valore nominale in essere
56.000.000 €
10.200.000 €
a fine esercizio
306 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
Funding
Crediti derivanti da contratti di leasing
aventi ad oggetto il godimento di immobili
(75,4%), autoveicoli (12,7%) e beni
strumentali (11,9%).
in bonis
-
Clausola di reintegro del portafoglio
terminata nell’ottobre 2003.
Fitch / Moody’s / S & P
-
IT0003315832
Senior
A
AAA / Aaa / AAA
1.641.255.000 €
-
IT0003315840
Mezzanine
B
AA-/A1/AAA
78.991.000 €
73.112.490 €
IT0003315865
Mezzanine
C
BBB+/Baa2/A
35.107.000 €
35.107.000 €
IT0003315873
Junior
D
unrated
9.428.000 €
9.428.000 €
ORIGINATOR: UniCredit Bank AG
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE
E CONTROLLO DEI RISCHI:
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI
SEGNALAZIONE ALL’ALTA DIREZIONE:
POLITICHE DI COPERTURA:
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA
CARTOLARIZZAZIONE:
I principali obiettivi della Banca consistono nella liberazione di Capitale Regolamentare e, per le operazioni
non sintetiche, nell’apporto di nuova liquidità.
Il portafoglio di ciascuna transazione è monitorato dal Servicing Department su base continuativa e illustrato
sotto forma di report trimestrale (investor report), che forniscono il dettaglio dello status dei crediti.
I membri del Board approvano ogni nuova transazione e le scelte ad esse correlate e vengono informati
sulle performance previste e su quelle consuntivate annualmente. Nel bilancio e nelle situazioni infrannuali,
inoltre, vengono forniti dettagli su tutte le proprie cartolarizzazioni.
Per le operazioni tradizionali, l’emittente stipula contratti di IRS a copertura del rischio tasso di interesse.
I risultati economici sin qui conseguiti sono sostanzialmente in linea con le attesa e l’andamento degli
incassi generati dai portafogli ha garantito il puntuale e regolare pagamento a favore dei portatori dei titoli e
degli altri soggetti coinvolti nelle operazioni.
Nuova operazione 2010
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Ammontare al netto delle pre-esistenti riprese/rettifiche di valore:
Ricavi o perdite di cessione realizzate:
Prezzo di cessione del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Borsa di quotazione
- Data di emissione
- Scadenza legale
- Call option
- Vita media attesa
- Tasso
- Grado di subordinazione
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- Sottoscrittori dei titoli
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Borsa di quotazione
- Data di emissione
- Scadenza legale
- Call option
GELDILUX-TS-2010
Traditional
UniCredit Bank AG
Geldilux-TS-2010 S.A. (Luxembourg)
UniCredit Bank AG
UniCredit Bank AG (Corporate & Investment Banking)
Capital Relief / Funding
EURO Loans
Performing
30.09.2010
606.900.000 €
606.900.000 €
606.900.000 €
replenishing
Moody´s
XS0541574876
XS0541580501
Senior
Mezzanine
A
B
Aaa
Aaa
Luxembourg
Luxembourg
30.09.2010
30.09.2010
8.04.2016
8.04.2016
Time Call, Clean-up Call, Regulatory Call
5,02
5,02
3m EURIBOR + 96 bp
3m EURIBOR + 110 bp
A
500.000.000 €
60.700.000 €
500.000.000 €
60.700.000 €
Institutional Investor
retained by UniCredit Luxembourg S.A.
XS0541578356
XS0541581731
Mezzanine
Mezzanine
Liquidity Note
C
A1
A1
Luxembourg
Luxembourg
30.09.2010
30.09.2010
8.04.2016
8.04.2010
Time Call, Clean-up Call, Regulatory Call
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 307
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
Segue: ORIGINATOR: UniCredit Bank AG.
- Vita media attesa
- Tasso
- Grado di subordinazione
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- Sottoscrittori dei titoli
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Borsa di quotazione
- Data di emissione
- Scadenza legale
- Call option
- Vita media attesa
- Tasso
- Grado di subordinazione
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- Sottoscrittori dei titoli
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Borsa di quotazione
- Data di emissione
- Scadenza legale
- Call option
- Vita media attesa
- Tasso
- Grado di subordinazione
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- Sottoscrittori dei titoli
Distribuzione delle attività cartolarizzate per aree territoriali:
Italia - Nord-ovest
- Nord-Est
- Centro
- Sud e Isole
Altri Paesi europei - Paesi U.E.
- Paesi non U.E.
America
Resto del mondo
TOTALE
Principali settori di attività economica dei debitori ceduti:
Stati
altri enti pubblici
banche
società finanziarie
assicurazioni
imprese non finanziarie
altri soggetti
TOTALE
308 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
5,02
5,02
3m EURIBOR + 110 bp
3m EURIBOR + 130 bp
B
Liqudity Note
6.000.000 €
24.300.000 €
6.000.000 €
24.300.000 €
retained by UniCredit Luxembourg S.A.
retained by UniCredit Luxembourg S.A.
XS0541583430
XS541584677
Mezzanine
Mezzanine
D
E
Baa2
Ba2
Luxembourg
Luxembourg
30.09.2010
30.09.2010
8.04.2016
8.04.2016
Time Call, Clean-up Call, Regulatory Call
5,02
5,02
3m EURIBOR + 150 bp
3m EURIBOR + 250 bp
C
D
4.900.000 €
6.100.000 €
4.900.000 €
6.100.000 €
retained by UniCredit Luxembourg S.A.
retained by UniCredit Luxembourg S.A.
XS0541585724
Junior
F
n.r.
Luxembourg
30.09.2010
8.04.2016
Time Call, Clean-up Call, Regulatory Call
5,02
3m EURIBOR + 450 bp
E
10.900.000 €
10.900.000 €
retained by UniCredit Luxembourg S.A.
606.900.000 €
606.900.000 €
606.900.000 €
606.900.000 €
ORIGINATOR: UniCredit Bank AG
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
ROSENKAVALIER 2008
Traditional
Bayerische Hypo-und Vereinsbank AG
Rosenkavalier 2008 GmbH
UniCredit Bank AG
Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG (UniCredit Markets & Investment Banking)
Liquidity
large Corporate and SME corporate loans and mortgage loans
Performing
12.12.2008
11.946.450.000 € of which already securitised in synthetic transaction:
BUILDING COMFORT 2007
702.837.939,97 €
BUILDING COMFORT 2008
470.610.111,99 €
EUROCONNECT LC 2007-1
170.867.090,74 €
EUROCONNECT SME 2007
404.420.398,84 €
EUROCONNECT SME 2008
227.582.416,38 €
EUROCONNECT LC SFA-1 2008
380.611.493,35 €
EUROCONNECT LC SFA-2
143.253.773,18 €
EUROCONNECT LC SFA-3
2.493.586.302,92 €
PROMISE XXS 2006
379.687.008,03 €
PROVIDE-A 2003-1
141.361.071,11 €
PROVIDE-A 2005-1
544.319.305,95 €
PROVIDE-A 2006-1
452.073.622,37 €
Transaction executed to create ECB collateral
S&P
DE000A0AEDB2
Senior
A
A
9.652.700.000 €
6.588.100.223 €
DE000A0AEDC0
Junior
B
n.r.
2.293.750.000 €
1.966.006.792 €
UniCredit · Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 309
Bilancio consolidato I Nota integrativa consolidata
Parte E - Informazioni sui rischi
e sulle relative politiche di copertura (SEGUE)
ORIGINATOR: UniCredit Bank AG
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- Posizione di riferimento in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- Posizione di riferimento in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- Posizione di riferimento in essere a fine esercizio
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
310 Relazioni e Bilancio Consolidato 2010 · UniCredit
BUILDING COMFORT 2008
Synthetic
Bayerische Hypo-und Vereinsbank AG
Bayerische Hypo-und Vereinsbank AG
UniCredit Bank AG
Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG (UniCredit Markets & Investment Banking)
Capital Relief
Private Mortgage Loans
Performing
30.09.2008
3.497.962.641 €
Synthetic Excess Spread
S & P/ Moody’s
DE000HV5ADN1
Super Senior
A+
AAA/Aaa
100.000 €
58.463 €
1.848.633.598 €
DE000HV5ADQ4
Mezzanine
C+
AA/Aa2
100.000 €
100.000 €
129.450.000 €
DE000HV5ADS0
Mezzanine
E+
BBB / Baa2
100.000 €
100.000 €
21.000.000 €
DE000HV5ADU6
Junior
G
n.r.
19.250.000 €
19.250.000 €
DE000HV5ADP6
Senior
B+
AAA/Aaa
100.000 €
100.000 €
104.950.000 €
DE000HV5ADR2
Mezzanine
D+
A/A2
100.000 €
100.000 €
40.250.000 €
DE000HV5ADT8
Mezzanine
F
BB / Ba2
14.750.000 €
14.750.000 €
21.000.000 €
ORIGINATOR: UniCredit Bank AG
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell’operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching:
- ISIN
- Tipologia
- Classe
- Rating
- Valore nominale emesso
- Valore nominale in essere a fine esercizio
- ISIN
- T
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