e assolati e si acclimata bene anche a mezz’ombra. Il geranio vero (Geranium) è una pianta rustica, affine al pelargonio, ma è diffuso nella maggior parte delle zone temperate dell’emisfero boreale, sia di pianura che di montagna. Cresce spontaneo nei boschi e nelle campagne ed è facilmente reperibile. Viene utilizzato come pianta perenne per tappezzare i giardini; ama la mezz’ombra, ma cresce bene anche in ombra completa; è perfetto per giardini rocciosi o per coprire vecchi muri. Presi singolarmente, i fiori dei due generi sono abbastanza simili, ma quelli dei pelargoni sono riuniti in gruppi piuttosto serrati, mentre quelli dei gerani rustici sono singoli oppure riuniti in gruppi più aperti ed hanno la forma di una piccola coppa. A differenza di quelle dei pe- Iris Fontanari largoni, le foglie dei gerani rustici sono profondamente incise o lobate ed hanno talvolta colori piuttosto insoliti. Il nome del genere Geranium deriva dal greco ghéranos, la gru. Infatti, i frutti dei gerani rustici, stretti e molto allungati, con un piccolo rigonfiamento alla base, ricordano la testa ed il becco del noto trampoliere. La confusione fra i nomi geranio e pelargonio è molto antica ed è generata da un termine improprio usato molti anni fa e poi diventato comune, a danno del vero geranio, il quale ben meriterebbe la no1 Questa famiglia comprende 11 generi e 850 specie circa di piante, diffuse nelle zone a clima temperato e subtropicale dei due emisferi. Vi appartengono i generi Geranium (400 specie), Pelargonium (250 specie) ed Erodium (90 specie). TERRA TRENTINA Il geranio è la pianta più popolare e diffusa in tutta la nostra regione: quasi ogni famiglia, che risieda in città o in campagna, sui monti o nelle vallate, compera almeno un geranio all’anno per ornare la propria casa. Oltre alla robustezza e alle continue fioriture, questa pianta deve la sua popolarità alla sua adattabilità ed al costo contenuto: proprio per questo possiamo affermare che il geranio è certamente la pianta da balcone più venduta in assoluto. Non ha molte esigenze, come la gente di campagna; vuole vivere all’aperto, fuori dalle mura e dai vincoli della casa, ben esposta al sole. In estate, con la sua fioritura coloratissima, attira la nostra attenzione e pare un invito a godere la vita libera. Il geranio si ambienta facilmente dappertutto; sboccia sia sui davanzali delle finestre e sui terrazzi sia nei giardini, rallegrando con le sue brillanti corolle un arco di tempo compreso tra la primavera e l’inizio dei primi freddi. Il geranio che tutti conosciamo, pur appartenendo alla famiglia delle Geraniacee1, è in realtà un pelargonio (Pelargonium), cioè una pianta perenne originaria delle zone temperate del Sud Africa con portamento cespuglioso e abbondanti fioriture ad ombrello, rifiorenti dalla primavera all’autunno. Il pelargonio viene generalmente coltivato in vaso per ornare balconi, terrazzi e finestre. È una pianta robusta, non molto esigente: sopporta la siccità, il vento e i terreni molto poveri ORTO&DINTORNI IL GERANIO “RE” DEI BALCONI 45 stra attenzione, ma rimane, ahimè, una pianta misconosciuta e quasi dimenticata. IL PELARGONIO E LE SUE VARIETÀ In questo numero prenderemo in considerazione soltanto il pelargonio, ossia il “geranio” che orna i davanzali delle finestre e i balconi per un lungo periodo dell’anno. Questa pianta non presenta particolare difficoltà nella coltura, essendo robusta e non molto esigente: se ben accudita, offre abbondanti e bellissime fioriture. Delle 200 specie di Pelargonium che crescono spontanee in Sud Africa alcune sono state usate come “genitori” dei numerosi ibridi orticoli diffusi oggi in tutto il mondo. Le varietà più coltivate attualmente sono suddivisibili in tre gruppi botanici: Pelargonium x hortorum, Pelargonium x hederaefolium e Pelargonium x domesticum. Il primo gruppo deriva dalla ibridazione di varie specie del gruppo Ciconium, fra cui P. inquinans e P. zonale, che sono considerati i genitori fondamentali. Il pelargonio zonale ha rami con portamento eretto, robusti e legnosi alla base. Le foglie sono cuoriformi, leggermente pelose, verdi, con intensità diversa da varietà a varietà e con una zonatura di colore più scuro lungo tutta la parte mediana della pagina. I fiori, semplici, doppi o semidoppi, hanno 2 petali superiori e 3 inferiori, stretti e cuneati, di colore che va dal bianco al ros- 46 so fuoco, con una gamma vastissima di tonalità di rosa e di rosso, fino ai viola più intensi. Le infiorescenze possono avere da 5 a 70 elementi e sono portate da gambi eretti di varia lunghezza. Questo “geranio” è frequente allo stato spontaneo nelle zone montane costiere della provincia del Capo (Sud Africa), in terreni sassosi. La scelta dei pelargoni zonali, che al giorno d’oggi colorano moltissimi balconi, terrazzi e davanzali, è vastissima e le varietà non si contano: ce n’è sicuramente una adatta ad ogni esigenza e ad ogni gusto. Si possono anzitutto scegliere bellissimi esemplari fra i pelargoni zonali a foglia verde, come la varietà “Otello” dal rosso acceso, la “Pac Glacis” e la “Pelfi Lotus”, color bianco puro, perfette per contrastare qualunque tinta come, ad esempio, “Pac Osna 2”, dalle corolle rosso scarlatto, o “Pelfi Omega dal raffinato color salmone intenso; e fra i pelargoni zonali a foglia scura che comprendono piante molto resistenti alle temperature elevate e poco esigenti in fatto di acqua e di concime. Anche fra questi ultimi sono comprese numerose cultivar, come la splendida “Pelfi Rio” dalle corolle rosa, marchiate al centro da tonalità più scure, la “Gen Faro” color rosso acceso e la “Pac Roseball” dai grandi fiori rosa-lilla. Al secondo gruppo di ibridi (P. x hederaefolium) appartiene il pelargonio peltatum, a portamento pendulo o ricadente, detto comunemente “geranio edera” per via delle foglie, che hanno la forma molto simile a quella dell’edera. Il colore delle foglie, turgide e carnose, è verde lucente; il margine è intero con 5 lobi angolati. I fiori, doppi o semplici grandi, sono raggruppati in numerose infiorescenze di 2-9 elementi con un lungo peduncolo. I rami di questi gerani possono assumere anche il portamento eretto, ma devono essere sostenuti da sostegni lungo i quali vanno legati con rafia man mano che crescono. Così allevati prendono il nome di “parigini”. I “gerani edera” si contraddistinguono per la fioritura precoce e abbondante in primavera e per la rifioritura continua fino ai primi geli. Sono ideali per i balconi, per i vasi sospesi o per le fioriere da porre magari al centro di un prato. Formano, infatti, grosse macchie colorate in cui i rossi, i lilla, i rosa intenso, i bianco-rossi, i bianco-viola si fondono col verde brillante delle foglie, creando contrasti cromatici molto decorativi. Fra i pelargoni di questo grande gruppo sono da segnalare la cultivar “Maya” dalle corolle bianche, bordate di rosso acceso, e la “Maspalomas”, pure bicolore, ma nei toni bianco e viola, entrambe molto decorative; e ancora la “Pac Ville de Dresden”, dai piccoli fiori semplici ricadenti in una grande nuvola bianca, o la bellissima “Meriblu”, dai fiori doppi color porpora scuro. La scelta dei colori e degli accostamenti è, ovviamente, del tutto personale, tuttavia i gerani edera, con la loro fioritura pendula e abbondantissima, si fanno guardare con ammirazione. (Continua)