4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 1 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO Appunti Abbiamo visto che: Nel capitalismo industriale prendono forma le classi sociali, da intendere come aggregati relativamente aperti di individui/famiglie con posizione simile nei principali rapporti di potere su cui si fonda la società La diseguale distribuzione delle risorse tra gli individui può essere così analizzata secondo la prospettiva delle classi sociali Ma la società industriale si è profondamente trasformata a partire dalla fine degli anni ’70 del Novecento FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 2 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO 4.1. LE CLASSI SOCIALI NEL PASSAGGIO DAL XX AL XXI SECOLO Per definire le classi sociali si parte dal considerare l’occupazione (e più precisamente la posizione occupazionale) di uno o più membri di una famiglia, perché: 1. Posizione occupazionale = Posizione nella divisione del lavoro = diseguaglianze sociali strutturate 2. La condizione sociale di una persona/famiglia deriva prevalentemente dalla sua condizione di lavoro: per la maggior parte delle persone è il lavoro, più che la rendita (patrimonio/capitale), la principale/unica fonte di sostentamento FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 3 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO 3. Abbiamo visto che il lavoro è fonte di identità/realizzazione/classificazione (gli altri possono valutare la nostra condizione sociale sulla base del tipo di lavoro/noi facciamo lo stesso): base materiale+dimensione espressiva/simbolica FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 4 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO Stabilire le classi sociali è comunque difficile. Gli studiosi propongono diversi criteri di classificazione. La posizione lavorativa è solo un indicatore (forse il principale) della posizione di classe: es. vanno considerati il patrimonio, l’istruzione, il tipo di relazioni sociali; ma vi è un rapporto di reciproca influenza tra questi aspetti e il lavoro Inoltre, uno schema delle classi sociali adeguato per un Paese, può essere inadeguato per un altro Paese: articolazione territoriale delle classi sociali nelle diverse società locali e nazionali. Per descrivere la società italiana del XX secolo si è fatto largo ricorso a uno schema a 4 o a 6 classi sociali FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 5 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO LA CLASSIFICAZIONE DI SYLOS LABINI (IN “SAGGIO SULLE CLASSI SOCIALI”, 1974 ed edizioni successive) Classi = divisione del lavoro = fonte di reddito come criterio di classificazione Borghesia = proprietari di fondi rustici e urbani (rendite), imprenditori e alti dirigenti (profitti e redditi misti), professionisti (redditi misti); Piccola borghesiarelativamente autonoma = lavoratori autonomi (redditi misti); Classe media impiegatizia = impiegati pubblici e privati (stipendi); Classe operaia = braccianti e salariati fissi in agricoltura, operai dell’industria e dell’edilizia e del terziario (salari); + Sottoproletariato = coloro che restano a lungo lontani dalla sfera produttiva, salariati saltuari FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 6 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO Cobalti e Schizzerotto (1994) Borghesia: liberi professionisti, dirigenti ed imprenditori Classe media impiegatizia: impiegati, tecnici e insegnanti Piccola borghesia autonoma urbana: artigiani, commercianti e altri lavoratori autonomi Piccola borghesia autonoma agricola: piccoli imprenditori agricoli, coltivatori diretti Classe operaia urbana: lavoratori manuali e non manuali dequalificati dell’industria e dei servizi Classe operaia agricola: braccianti agricoli Simile allo schema di Sylos Labini, ma i criteri di classificazione sono diversi: la posizione occupazionale (posizione gerarchica e organizzativa) la posizione di mercato (reddito, opportunità di carriera, stabilità, gratificazioni ecc.) FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 7 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO APPROCCIO NEOWEBERIANO Lo schema dei due sociologi italiani è un adattamento dello schema di Goldthorpe ed Erikson (1992), conosciuto anche come schema EGP (Erikson, Goldthorpe, Portocarero) 3 macro categorie, 7 classi, a loro volta suddivisibili Classi di servizio I Classe di servizio superiore (grandi imprenditori, manager, alti dirigenti, grandi professionisti) II Classe di servizio inferiore (piccoli imprenditori e dirigenti, professionisti minori, tecnici di alto livello) FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 8 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO Classi medie III a impiegati a qualificazione medio-alta (amministrazione e commercio) III b impiegati a qualificazione medio-bassa (amministrazione e commercio) IV a Piccola borghesia autonoma con dipendenti nei settori extra-agricoli (lavoratori autonomi e piccoli imprenditori) IV b Piccola borghesia autonoma urbana senza dipendenti nei settori extra-agricoli (lavoratori autonomi e piccoli imprenditori) IV c Piccola borghesia autonoma nel settore agricolo (lavoratori autonomi e piccoli imprenditori) Classi lavoratrici V Capi operai, supervisori di lavoratori manuali e tecnici inferiori VI Operai qualificati VII a Operai non qualificati dei settori extra-agricoli VII b Operai non qualificati del settore agricolo FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 9 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO APPROCCIO NEOMARXIANO. ERIK OLIN WRIGHT Classificazione del 1979 Borghesia/Capitalisti Piccoli imprenditori Piccola borghesia (lavoratori autonomi: es. commercianti, artigiani) Dirigenti/Supervisori Proletariato Lavoratori dipendenti semi-autonomi (a qualificazione media o alta) IN ROSSO LE CLASSI “CONTRADDITTORIE” Controllo/non controllo di: capitale finanziario, autorità sul processo organizzativo, controllo capitale fisico (controllo della propria forza lavoro) FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 10 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO Classificazione del 1985 Capitale vs Lavoro Proprietari dei mezzi diproduzione Borghesia: assume lavoratori ma non lavora in prima + persona Piccoli imprenditori: assume lavoratori e lavora in prima 0 persona Piccola borghesia (lav. autonomi): non assume lavoratori ma lavora in prima persona FIORENZO PARZIALE Non proprietari dei mezzi di produzione (lavoratori dipendenti) Dirigenti ad Dirigenti a Dirigenti a alta media bassa qualificazione qualificazione qualificazione Supervisori ad Supervisori a Supervisori a alta media bassa qualificazione qualificazione qualificazione Lavoratori ad Lavoratori a alta media qualificazione qualificazione Proletariato + 0 Qualificazione: competenze INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 11 + 0 - Potere nelle organizzazioni (dare/ricevere ordini) 4 dimensioni di analisi: 1. Proprietà dei mezzi di produzione; 2.Impiego di altri lavoratori; 3. Posizione di potere nelle organizzazioni; 4. Competenze 12 classi sociali UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO Classificazione del 1997 Wright rielabora ancora il suo schema: 11 classi sociali 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Capitalisti Piccoli capitalisti Lavoratori autonomi Manager ad alta qualificazione Manager a medio-bassa alta qualificazione Supervisori ad alta qualificazione Supervisori a medio-bassa qualificazione Lavoratori "semi-autonomi" ad alta qualificazione Lavoratori "semi-autonomi" a medio-bassa qualificazione Lavoratori esecutivi/Proletariato qualificato Lavoratori esecutivi/Proletariato non qualificato FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 12 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO Continue rielaborazioni degli schemi e dibattito sui criteri di classificazione = COMPLESSITA’ SOCIALE/MUTAMENTO TRASFORMAZIONI DEL LAVORO NEGLI ANNI 60’ e ’70 = AUTOMAZIONE E TESI DELLA PROLETARIZZAZIONE ANCHE DEGLI IMPIEGATI (Braverman, 1974) vs TESI IMBORGHESIMENTO DEGLI OPERAI PER MIGLIORI CONDIZIONI DI LAVORO E DI CONSUMO (Lockwood, 1958) TRASFORMAZIONI DI FINE XX SECOLO = ORGANIZZAZIONE POST-FORDISTA, LEGATA PIU’ AD OBIETTIVI E MENO A ROUTINE, CENTRALITA’ DELLE COMPETENZE RELAZIONALI E COMUNICATIVE, DE-MATERIALIZZAZIONE DEL LAVORO FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 13 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO Separazione parziale tra lavoro e organizzazione, grazie alla de-materializzazione delle attività (si può lavorare a casa, in treno, in un bar): ma ciò vale solo per alcuni lavori e gruppi professionali, e non per altri (consulenti organizzativi vs operai nei fast food; lavori intellettuali vs alcuni lavori che richiedono uno stretto contatto con gli utenti/consumatori) Individualizzazione del lavoro (rapporto lavoratore-cliente, anche nelle attività più esecutive: es. commesso, cameriere) e dei rapporti di lavoro/contratti (mobilità orizzontale e verticale delle carriere sulla base delle “storie personali”) Moltiplicazioni delle culture del lavoro: professionalismo (autorealizzazione nel lavoro/soddisfazione per i contenuti ed autonomia), managerialismo (esaltazione di impresa ed efficienza/orientamento alla carriera in azienda verso posizioni di vertice economico e politico), cultura della qualità del lavoro (ricerca creatività nel FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 14 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO lavoro, ma anche bilanciamento con altri aspetti della vita: famiglia, sfera pubblica: v. La Rosa, 2007), concezione strumentale (lavoro come strumento per reddito: identità + da consumatore) FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 15 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO 4.2. GLI SCHEMI DI CLASSE NELLA SOCIETA’ DEL XXI SECOLO Molto impiegato è lo schema EGP (Erikson-Goldthorpe-Portocarero), in diverse varianti: es. la revisione di Goldthorpe (2000) LA DISTINZIONE TRA RELAZIONE DI SERVIZIO (SERVICE RELATIONSHIP), RELAZIONE DI LAVORO (LABOUR CONTRACT) E RELAZIONE MISTA (SERVICE-LABOUR) I. RELAZIONE DI SERVIZIO (Lavora come dipendente..ma..quanto /dove/come lavora? Per cosa viene pagata? Risultato vs Esecuzione/Tempo FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 16 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO II. RELAZIONE DI LAVORO: ATTIVITA’ CONNESSA STRETTAMENTE AL PROCESSO PRODUTTIVO (O RIPRODUTTIVO) (figure “nuove” e “tradizionali” di working class: salario per prodotto = Tempo/Esecuzione: il lavoro nella sua dimensione materiale FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 17 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO Goldthorpe (2000) ha poi spostato la classe V Capi operai, supervisori di lavoratori manuali e tecnici inferiori (schema EGP) tra le classi medie, mentre la classe III b (impiegati esecutivi) è stata spostata tra le classi operaie NB. come classificare lavoratori non manuali ma che di fatto svolgono lavoro esecutivo? (es. commessi, operatori di sportello, call center, poliziotti, vigili, etc.) FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 18 RELAZIONE MISTA: AUTONOMIA ESECUTIVA = PRESTAZIONE DI UN SERVIZIO (I) MA SECONDO TEMPI E MODI PIU’ STRETTAMENTE CONNESSI ALL’ORGANIZZAZIONE E AL PROCESSO (II) PRODUTTTIVO ( A META’ STRADA TRA IL PRIMO ED IL SECONDO ESEMPIO) UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO Altro schema è quello di Esping-Andersen (1993), che si incentra sulla terziarizzazione e l’economia post-industriale, evidenziando la compresenza di più modelli di organizzazione del lavoro Settore primario (agricoltura) Agricoltori (proprietari) Operai agricoli Gerarchia fordista a) Alti dirigenti a) Medi dirigenti/quadri a)Piccoli imprenditori b) impiegati amministrativi b) addetti alle vendite c) Lavoratori manuali qualificati d) Lavoratori manuali qualificati d) Lavoratori manuali non qualificati Gerarchia Post-Industriale a) Professionisti/Scienziati b) Tecnici superiori (compresi insegnanti scuola) b)Semi-professionisti (es. infermieri, educatori) c) Operai e impiegati qualificati d) Operai e impiegati non qualificati (forte esecutività) FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 19 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO CONCLUSIONI 1975-1995 = crescita del benessere, nonostante capitalismo industriale e welfare keynesiano-fordista (v. anche prossime lezioni) entrino in crisi: si parla di società dei 2/3 (i 2/3 delle famiglie sono ben integrate nella società; espansione classi medie; parte degli operai considerati comunque “ceti medi”: + scolarizzati del passato, salari non bassi, casa di proprietà, protezione sociale) 1995-2015 = la crescita delle diseguaglianze economiche tra le famiglie – fenomeno in realtà già presente nel ventennio precedente – si fa più evidente; maggiore dipendenza delle persone dalle dinamiche del mercato (+ precarietà, - protezione sociale): si può parlare di società di 1/3 (solo 1/3 delle famiglie è davvero integrato)? FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 20 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO “Nuovi” temi: disoccupazione, povertà, polarizzazione-divaricazione sociale tra ricchi e poveri, tra lavoratori qualificati/manager e operai-esecutori Col XXI secolo e l’accentuarsi della crisi economica tali problematiche si acuiscono e si parla di “crisi del ceto medio”, “crisi sociale”, “precarizzazione di vita e lavoro”.. UN IMPORTANTE INTERROGATIVO + TIPI DI LAVORO E + INDIVIDUALIZZAZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO = FINE DELLE CLASSI SOCIALI? NON E’ PROPRIO COSI’, QUELLO CHE SI E’ VERIFICATO E’ SICURAMENTE LA RIDUZIONE SIGNIFICATIVA DELLA RAPPRESENTANZA POLITICA DELLE CLASSI, IN PARTICOLARE DI QUELLA OPERAIA. FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 21 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO CRISI DELLA REGOLAZIONE SOCIALE POST-BELLICA, IN UN CONTESTO DOVE LA VITA DELLE PERSONE, PERO’, DIPENDE SEMPRE PIU’ DALLA CAPACITA’ DI BEN COLLOCARSI NEL MERCATO DEL LAVORO ALTO TASSO DI DISOCCUPAZIONE, SPRECO DI RISORSE UMANE, ALTA SCOLARIZZAZIONE, DISEGUAGLIANZE ELEVATE (NON SOLO SUL VERSANTE STRETTAMENTE ECONOMICO, MA ANCHE A LIVELLO CULTURALE E POLITICO) FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 22 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO TEMI POLITICI: REDISTRIBUZIONE DELL’(IN-)SICUREZZA SOCIALE(TUTTI FLESSIBILI)? REDISTRIBUZIONE DEI VANTAGGI SOCIALI (OCCUPAZIONE PIU’ STABILI PAGATE MENO, OCCUPAZIONI MENO STABILI PAGATE DI PIU’, RETRIBUZIONI MIGLIORI A LAVORI SOCIALMENTE UTILI MA POCO APPREZZATE: ES. NETTURBINO)? RIORGANIZZAZIONE-MESSA IN DISCUSSIONE DELLA DIVISIONE IN CLASSI (LAVORI PIU’ RIPETITIVI SVOLTI MEDIANTE IL VOLONTARIATO DA GIOVANI PRIMA DELL’ENTRATA NEL MERCATO DEL LAVORO, E DA ANZIANI QUANDO SONO IN PENSIONE: ES. PULIZIA STRADE, CURE FAMILIARI, ETC.)? DIPENDENZA DEL REDDITO NON DAL MERCATO DEL LAVORO (SALARIO DI DISOCCUPAZIONE, REDDITO DI CITTADINANZA, ETC.) FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 23 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO TEMA SOCIOLOGICO: DIVISIONE DEL LAVORO DI CLASSE E’ MENO IMPORTANTE OGGI DI DIVISIONE DEL LAVORO DI GENERE/ETNIA/GENERAZIONE? QUESTE DIMENSIONI SONO SEMPRE PIU’ IMPORTANTI, MA STUDI NAZIONALI E INTERNAZIONALI SULLA MOBILITA’ SOCIALE E SULLE DISEGUAGLIANZE DI SALUTE, REDDITO, ISTRUZIONE MOSTRANO LA PERSISTENZA LUNGO TUTTO IL XX SECOLO, E ANCORA (DI PIU’?) OGGI, DELLE DISEGUAGLIANZE DI CLASSE: V. LEZIONI SU SCUOLA E CLASSI SOCIALI FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 24 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO E’ INTERESSANTE CAPIRE OGGI COME LE DISEGUAGLIANZE DI CLASSE SI INTRECCINO CON QUELLE DOVUTE A: GENERE: LE DONNE CONTINUANO AD ESSERE PIU’ SVANTAGGIATE DEGLI UOMINI NEL MONDO DEL LAVORO E IN ALTRI AMBITI DELLA VITA SOCIALE (MA STUDIANO DI PIU’) GENERAZIONE: I GIOVANI VIVONO UNA CONDIZIONE DI LAVORO PEGGIORE DEI LAVORATORI PIU’ ANZIANI E GODONO DI UNA BASSA/ASSENTE PROTEZIONE SOCIALE FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 25 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017 4. LAVORO E CLASSI SOCIALI DAL XX AL XXI SECOLO ETNIA: I MIGRANTI PROVENIENTI DAI PAESI PIU’ POVERI SCONTANO FORTI DISEGUAGLIANZE, CONFIGURANDOSI IN MOLTI CASI COME “NON CITTADINI” PERCHE’ CONFINATI SOCIALMENTE E SPAZIALMENTE AI MARGINI DELLA SOCIETA’: POVERI E TALVOLTA “NUOVI SCHIAVI” FIORENZO PARZIALE INTEGRAZIONE SOCIALE E MERCATO DEL LAVORO 26 UNIVERSITA’ LUMSA-ROMA A.A. 2016-2017