Capitolo 7 La L mobilità bili à internazionale dei fattori preparato da Thomas Bishop & Rosario Crinò e adattato da Giovanni Anania 1 aa 2011 2011--12 Struttura della presentazione • Mobilità internazionale del lavoro • Prestiti internazionali • Investimenti Diretti Esteri (IDE) e imprese multinazionali 7-2 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Movimenti dei fattori produttivi • I movimenti dei fattori produttivi p comprendono Migrazioni Mi i i Trasferimenti di capitali p finanziari attraverso prestiti internazionali Transazioni T i i d delle ll iimprese multinazionali, lti i li che comportano l’acquisizione della proprietà i tà di iimprese estere t 7-3 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Movimenti dei fattori produttivi (cont.) • Come i movimenti di beni e servizi ((commercio), ) anche i movimenti dei fattori produttivi rappresentano un tema politicamente sensibile e sono spesso p p ostacolati Restrizioni all’immigrazione all immigrazione Restrizioni ai flussi finanziari verso l’eatero di capitale (meno comuni oggi che in passato in Europa e Stati Uniti) R t i i i alle Restrizioni ll attività tti ità d delle ll iimprese multinazionali lti i li 7-4 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Mobilità internazionale del lavoro • Per mostrare gli effetti delle migrazioni (mobilità del lavoro), consideriamo un modello semplice con un solo bene • Questo vuol dire che non può esserci commercio internazionale • Supponiamo che esistano solo 2 fattori produttivi: terra (immobile) e lavoro (mobile) • A parità di terra, ciascun lavoratore diventa meno produttivo (o efficiente) all’aumentare all aumentare dei lavoratori impiegati su quella terra • Il prodotto marginale del lavoro diminuisce Ipotizziamo che H ed F dispongano della stessa tecnologia ma che H abbia un’abbondanza tecnologia, n’abbondan a relati relativa a di lavoro ed F un’abbondanza relativa di terra 7-5 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Mobilità internazionale del lavoro (cont.) 7-6 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Mobilità internazionale del lavoro (cont.) 7-7 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Mobilità internazionale del lavoro (cont.) • A causa dell’ipotesi di rendimenti marginali decrescenti, la produttività del lavoro, mantenendo fisso l’impiego l impiego di terra terra, dipende dalla quantità di lavoro impiegata Il prodotto marginale del lavoro diminuisce al crescere del numero di lavoratori occupati • A causa dell’ipotesi dell ipotesi di concorrenza perfetta perfetta, il salario reale è uguale al prodotto marginale del lavoro • L’area sottesa alla curva del prodotto marginale i l d dell llavoro è uguale l all prodotto, d tt che h è a sua volta uguale alla somma dei salari e delle rendite dei proprietari terrieri terrieri, in virtù dell’ipotesi di concorrenza perfetta 7-8 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Mobilità internazionale del lavoro (cont.) • Se il paese H è relativamente abbondante di lavoro, il paese F è relativamente abbondante di terra e la tecnologia nei due paesi è la stessa Il prodotto marginale dei lavoratori di H è inferiore e pertanto essi guadagnano meno dei lavoratori esteri c’è c è un incentivo per i lavoratori di H a spostarsi nel paese estero 7-9 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Mobilità internazionale del lavoro (cont.) • I lavoratori di H avranno un incentivo a migrare i nell paese F fintanto fi t t che h i salari l i reali dei due paesi sono diversi L’emigrazione dal paese H aumenta il salario reale dei lavoratori che rimangono in quel paese L’immigrazione L’i i i aumenta t l’offerta l’ ff t di llavoro e riduce i salari reali nel paese F 7-10 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Mobilità internazionale del lavoro (cont.) 7-11 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Mobilità internazionale del lavoro (cont.) • La migrazione dal paese H al paese F, inoltre, fa aumentare la p produzione mondiale La produzione estera aumenta di un ammontare pari a ABL1L2 , l’area compresa fra OL1 e OL2 sotto tt la l curva MPL* La produzione in H si riduce di un ammontare pari a ACL1L2 , ll’area area compresa fra OL2 e OL1 sotto la curva MPL Il valore della produzione mondiale è massimizzato quando il prodotto marginale del lavoro nei due paesi è uguale 7-12 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Mobilità internazionale del lavoro (cont.) • Il modello di Heckscher-Ohlin prevede che il commercio di beni sia un’alternativa alla mobilità bilità iinternazionale t i l dei d i ffattori tt i I servizi dei fattori di produzione sono “incorporati” neii b beni, i e pertanto t t il valore l d deii b benii riflette ifl tt il valore o produttività dei fattori utilizzati per produrli • Tuttavia, nella realtà, à nonostante le differenze ff nei salari reali tra paesi, il pieno pareggiamento dei prezzi dei fattori non si verifica neanche in presenza di mobilità internazionale del lavoro lavoro, per ragioni simili a quelle ricordate per il modello di HeckscherOhlin 7-13 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Mobilità internazionale del lavoro (cont.) 1. Il modello ipotizza che i paesi producano lo stesso bene, ma in realtà i paesi possono produrre beni diversi, cosicché i prodotti marginali del lavoro nella produzione di un dato bene non sono direttamente comparabili 2. Il modello ipotizza che i paesi abbiano la stessa tecnologia, g ma differenze nelle tecnologie possono influenzare la produttività dei fattori e i salari/rendite che questi ti ricevono i 7-14 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Mobilità internazionale del lavoro (cont.) 3. Barriere alla immigrazione e alla emigrazione i i e costi ti di ttrasporto t possono impedire il pieno pareggiamento dei prezzi d i ffattori dei tt i Anche gli ostacoli al movimento degli altri fattori di produzione (es. terra e capitale) sono importanti nel funzionamento del mondo reale 7-15 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Le migrazioni negli USA e in Europa • Secondo le Nazioni Unite nel 2005 gli i immigrati i ti nell mondo d erano 191 milioni ili i (3% della popolazione mondiale). • Gli Stati Uniti erano la prima nazione (38 4 milioni), (38,4 milioni) seguiti dalla Russia (12 (12,1 1 milioni) e dalla Germania (10.1 milioni). • Lo stock di immigrati in Europa era di 45 milioni 7-16 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Le migrazioni in Europa Durante il ‘900 900, prima del 1914 le migrazioni europee p erano verso le Americhe e l’Oceania. Dopo la II guerra mondiale le migrazioni avvengono dal Sud verso il Centro e Nord Europa. Successivamente Successivamente, anche i paesi del Sud Europa iniziano a di diventare t destinazione d ti i di flussi migratori da paesi dell’Europa p p dell’est e da aree extra europee Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. 7-17 Immigrazione e l’economia statunitense Immigrants as a Percentage of the U.S. Population. 7-18 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Immigrazione e l’economia statunitense • Durante la generazione passata, l’immigrazione negli Stati Uniti è fortemente cresciuta, i t specialmente i l t quella ll d deii llavoratori t i con i più bassi e i più alti livelli di istruzione Il maggiore aumento dell’immigrazione è avvenuto tra i lavoratori con i più bassi livelli di istruzione, aumentando ll’offerta offerta relativa di lavoratori poco istruiti Ciò ha probabilmente favorito l’aumento l aumento delle disuguaglianze salariali tra lavoratori poco istruiti e lavoratori molto istruiti 7-19 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Immigrazione e l’economia statunitense (cont ) (cont.) 7-20 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Immigrazione e l’economia statunitense (cont ) (cont.) • Ma l’immigrazione non può, da sola, spiegare completamente l’aumento della disuguaglianza nella distribuzione del reddito negli Stati Uniti • La quota dei lavoratori negli Stati Uniti senza diploma si è infatti ridotta, mentre quella dei lavoratori laureati è aumentata aumentata, tra il 1980 e il 1990 I lavoratori più istruiti sono diventati relativamente più abbondanti • Pertanto, perchè il salario dei lavoratori più istruiti è cresciuto rispetto a quello dei lavoratori meno istruiti? Probabilmente a causa del progresso tecnologico, tecnologico che ha aumentato il valore dell’istruzione per le imprese 7-21 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Prestiti internazionali • La mobilità internazionale dei capitali generalmente rappresenta la mobilità di capitali finanziari tra paesi (di solito non si spostano i macchinari…) Il capitale finanziario è una fonte di finanziamento utilizzato per accumulare capitale fisico (es. fabbriche e attrezzature) • La mobilità internazionale dei capitali può essere interpretata come una forma di commercio i intertemporale: i l Scambio di consumo presente contro consumo f t futuro t debitore tra d bit e creditore dit 7-22 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Prestiti internazionali (cont.) • Per ogni economia, esiste un trade-off (costo opportunità)) tra consumare oggi gg e risparmiare per il futuro: le risorse possono essere o consumate o risparmiate Risparmiare e investire di più oggi generalmente significa ridurre i livelli di consumo corrente ed aumentare i livelli di consumo futuri • Rappresentiamo questa idea utilizzando una sorta t di ffrontiera ti delle d ll possibilità ibilità di consumo, la frontiera intertemporale delle possibilità di produzione 7-23 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Prestiti internazionali (cont.) 7-24 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Prestiti internazionali (cont.) 7-25 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Prestiti internazionali (cont.) 7-26 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Prestiti internazionali (cont.) 7-27 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Prestiti internazionali (cont.) 7-28 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Prestiti internazionali • Alcuni paesi avranno un vantaggio comparato nel consumo corrente • Altri avranno un vantaggio comparato nel consumo futuro • Un vantaggio comparato nel consumo corrente Significa minore costo opportunità del consumo co e te corrente Implica una FPP intertemporale distorta a favore del consumo corrente 7-29 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Prestiti internazionali (cont.) • S Supponiamo i che h il paese H abbia bbi un vantaggio comparato nel consumo corrente, mentre t il paese F ha h un vantaggio t i comparato t nel consumo futuro • In assenza di prestiti internazionali, il prezzo relativo del consumo corrente dovrebbe essere inferiore nel paese domestico • M Ma quall è il prezzo relativo l ti d dell consumo corrente? 7-30 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Prestiti internazionali (cont,) • Il prezzo per prendere a prestito 1 unità di produzione/reddito da consumare oggi è uguale all’ammontare di produzione/reddito che dovrà essere restituita in futuro: capitale + interessi = 1+r, dove r è il tasso di interesse Il p prezzo del consumo corrente in termini di consumo futuro è 1/(1+r) • Il costo opportunità del consumo di 1 unità di produzione/reddito oggi è l’ammontare di produzione/reddito che si sarebbe potuto guadagnare nel periodo successivo risparmiando quell’unità oggi: capitale + interessi = 1+r, dove r è il tasso di interesse 7-31 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Prestiti internazionali (cont.) • Se è possibile effettuare prestiti internazionali, il p paese H “importerà” p consumo corrente (cioè, prenderà a prestito) Inizialmente, il p prezzo relativo del consumo corrente, 1/(1+r), è inferiore nel paese H cioé Il tasso di interesse r è maggiore nel paese H Un maggiore gg tasso di interesse implica p un maggiore rendimento degli investimenti: gli investimenti sono altamente produttivi/redditizi nel paese H e p p pertanto q questo p prenderà a p prestito dall’estero 7-32 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Investimenti Diretti Esteri • Gli Investimenti Diretti Esteri rappresentano investimenti mediante cui un un’impresa impresa di un paese acquisisce il controllo o la proprietà di un’impresa estera • Se un’impresa acquista almeno il 10% del capitale sociale di un’impresa estera, si dirà che l d le due iimprese costituiscono tit i una multinazionale lti i l Si ipotizza che la proprietà di almeno il 10% del capitale sociale sia sufficiente a consentire un controllo diretto sulle attività dell’impresa Inoltre, i prestiti internazionali hanno a volte luogo tra Inoltre casa madre e affiliate della stessa impresa multinazionale 7-33 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Teoria delle imprese multinazionali • Perché nascono le imprese multinazionali e perchè esse realizzano investimenti diretti esteri? • Riformuliamo Rif li queste t d domande d iin modo d d da renderle compatibili con due fattori che spiegano gli IDE: 1. Localizzazione: perché un bene viene prodotto in due paesi paesi, piuttosto che in un solo paese e poi esportato nell’altro? 2 2. Internalizzazione: perché la produzione in paesi diversi viene svolta da una sola impresa, invece che da imprese distinte? 7-34 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Teoria delle imprese multinazionali (cont.) • Il perché la produzione avvenga in paesi diversi è spesso spiegato da presenza di input necessari alla produzione: • L’estrazione mineraria viene svolta nei paesi in cui sono presenti i minerali • Le produzioni intensive in lavoro vengono svolte nei paesi in cui sono disponibili ampi bacini di manodopera Costi di trasporto e altre barriere commerciali, che possono influenzare la localizzazione della produzione Questi fattori influenzano anche la struttura d l commercio del i 7-35 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Teoria delle imprese multinazionali (cont.) • L’internalizzazione L’i t li i sii spiega i iin quanto t è più iù conveniente condurre le transazioni e la produzione all’interno all interno di una singola organizzazione, piuttosto che in organizzazioni separate. Le spiegazioni i l d includono: 1. Trasferimenti di tecnologia: trasferimenti di conoscenza o altre forme di tecnologia possono risultare più semplici all’interno della stessa impresa che attraverso transazioni di mercato tra organizzazioni distinte Brevetti e diritti di proprietà possono essere deboli o inesistenti L conoscenza non può La ò essere iimpacchettata h tt t e venduta Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. 7-36 Teoria delle imprese multinazionali (cont.) 2. Integrazione verticale: implica l’integrazione di fasi differenti del processo produttivo d tti L’integrazione verticale richiede l’integrazione di un’impresa un impresa che produce un bene con un’altra un altra impresa che utilizza lo stesso bene come input nel suo processo produttivo Ciò può risultare più efficiente che mantenere la produzione separata in imprese distinte Ad esempio, integrare un’impresa agricola con una che produce farina in un’unica organizzazione g p può risultare p più efficiente che mantenere distinte le due entità 7-37 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Investimenti Diretti Esteri negli Stati Uniti 7-38 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Imprese multinazionali nel mondo 7-39 Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. Adattato da Giovanni Anania.. Imprese multinazionali nel mondo Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. 7-40 Imprese multinazionali nel mondo Copyright © 2007 Paravia Bruno Mondadori Editori. All rights reserved. 7-41