dicembre 2010
Periodico dell’A.S.A.C.Veneto
31033 Castelfranco Veneto - via Vittorio Veneto, 10
Sped. abb. postale art.2 comma20/c L 662/96
Filiale di Venezia
N° 98
“… il segreto del canto
risiede tra la vibrazione
della voce di chi canta
e il battito del cuore
di chi ascolta”.
Kahlil Gibran
in questo numero
N° 98 dicembre 2010
Periodico dell’A.S.A.C.Veneto
Iscritto al Tribunale di Venezia
il 13/8/1985 al n. 833 R.S.
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Redazione
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Collaborazioni
Commissione Artistica
Segreteria Regionale
Consulte Provinciali
dell’A.S.A.C.Veneto
Progetto grafico e Realizzazione
Alessandro Cherubini
Stampa
Grafiche Stella - Legnago (Vr)
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Auguri del Presidente
Editoriale: Chorus
6° Festival della Coralità Veneta
Asac: campagna iscrizioni 2011
RUBRICHE
Musica Insieme: istruzioni per l’uso
Concorsi
I nostri compositori
Corsi e laboratori
Notizie corali
L’ASAC nelle province
L’angolo della biblioteca
Recensioni
Le schede dei cori
Vetrina
INSERTO
Partitura: Marco Crestani
Presidente Alessandro Raschi
GLI AUGURI DEL PRESIDENTE
2011: un nuovo anno
di impegno corale
Tanto è stato fatto e tanto resta da fare
G. Segantini, L’angelo della vita, 1894
Milano, Galleria d’Arte Moderna
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N° 98 dicembre 2010
Anche il 2010 è stato intenso, con tanti progetti e
manifestazioni realizzate e da realizzare. A fine anno
ci si trova sempre nel pieno dell’attività corale ma è
anche un buon momento per fare delle valutazioni
di metà percorso. Tra le attività più recenti abbiamo
alle spalle un bellissimo corso residenziale per
direttori e un Festival di ottima qualità e siamo
pronti ora alle prossime sfide. Tante le attività poste
in essere, certamente mai a sufficienza, ma compiute
con serietà e passione, con grande attenzione alle
reali esigenze della coralità e al merito. Le numerose
attestazioni di gradimento del lavoro svolto giunte
da più parti, sono l’importante e unico compenso
per i tanti che si sono impegnati nell’organizzazione
e realizzazione delle iniziative, che ringrazio ancora
per la dedizione e professionalità dimostrate. Il più
vivo apprezzamento ai tanti cori e direttori che
hanno attivamente collaborato e partecipato alle
attività con grande entusiasmo e passione.
La nostra ASAC al primo punto degli scopi
statutari, indica la principale finalità associativa:
“sviluppare l’attività corale”. Una breve, brevissima
frase che contiene un mare di possibilità. Credo
sia importante e coerente con il ruolo che ho
assunto mettere continuamente alla prova i propri
convincimenti e la linea di lavoro assunta per
verificarne la rispondenza a questo importante
assunto: sviluppare l’attività corale. Quindi spesso
mi domando e domando alle tante persone che
ho occasione di incontrare nei contesti più diversi,
musicisti e non, quali siano i maggiori problemi da
risolvere e quali le soluzioni possibili, le iniziative
da intraprendere per porvi rimedio. Il confronto
con quanto già si è fatto o progettato e il mosaico
composto dai tanti tasselli delle esperienze
personali e di altri, evidenzia in modo chiaro questi
aspetti, più difficile e forse inutile, trovare univoche
soluzioni. Mancanza di ricambio generazionale, di
finanziamenti, di pubblico, di spazi per i concerti e
per le sedi dei cori, di interesse dei media, qualità
artistica non sempre all’altezza delle aspettative,
sono alcuni dei problemi che risultano più evidenti,
almeno per quanti si pongono degli interrogativi.
Sempre più mi convinco che una prima e, a
prima vista, facile soluzione sia la pura e semplice
consapevolezza. Consapevolezza delle proprie
capacità artistiche e dei propri limiti, delle proprie
finalità e obiettivi e consapevolezza dei mezzi
disponibili per raggiungerli, anche tramite le ampie
possibilità messe a disposizione dalla rete associativa
che in tanti anni, tutti assieme abbiamo creato.
Ci si renderebbe conto della necessità di aprirsi,
di confrontarsi, di apprendere sempre. Vedremmo
forse un maggior numero di noi presenti ai
concerti degli altri cori, intervenendo non solo per
i rapporti interpersonali ma anche selezionando,
con curiosità, sulla base della qualità e non sul
pregiudizio. Avremmo molti più partecipanti ai corsi
di aggiornamento per direttori, maggiori richieste
di intervento di consulenti esperti nei cori, più
presenza ai concorsi e festival, visti come momento
di sano confronto e ricerca. Ci sarebbe una
maggiore apertura e ricerca verso nuovi repertori e
autori, scoprendo anche che i giovani non sono solo
interessati alla musica rock e pop ma che richiedono
di appassionarsi e divertirsi in ciò che fanno e che
quando trovano la giusta proposta sanno impegnarsi
con grande dedizione e spirito di sacrificio.
Forse anche alle assemblee e agli incontri organizzati
dall’Associazione vedremmo una maggiore
partecipazione e non intendo come semplice
presenza, ma come condivisione e comunicazione,
disponibilità a collaborare a rendere più grande il
nostro mondo corale. Ci si renderebbe conto della
forza che abbiamo nel nostro messaggio culturale e
sociale e come farlo meglio comprendere agli altri.
è difficile, molto difficile, ma la speranza di riuscire
a contribuire a renderlo possibile è sufficiente a
dare la spinta a proseguire, ancora con entusiasmo
e voglia di altri traguardi. Entusiasmo che non deve
mai venir meno, anzi che deve contagiare chi ci
ascolta e si aspetta da noi musica ed emozioni.
Un augurio a tutti voi di buone feste e di un 2011
di soddisfazioni e successi e…consapevolezza di un
futuro sempre migliore.
Alessandro Raschi - Presidente ASAC
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N° 98 dicembre 2010
EDITORIALE
Chorus, araba fenice
di una tv senza cori
Tentiamo qualche riflessione aspettando il programma di
Rai Uno con Milly Carlucci
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Se, in un settimanale nazional-popolare come Oggi
compare un servizio che in qualche modo richiama
l’attenzione sulla coralità, è chiaro che da parte nostra
scatta subito la curiosità.
è quanto ci è accaduto l’ottobre scorso leggendo
un’intervista di Dea Verna a Milly Carlucci nella quale
si preannunciava la prossima fatica televisiva della
nota conduttrice con a fianco Francesca Testasecca
Miss Italia 2010. Il programma in questione, ispirato al
telefilm di culto Glee, sarebbe dovuto essere un talent
show dal titolo provvisorio Chorus in onda su Rai Uno
il 4 e l’11 dicembre.
Ci avevano incuriosito le affermazioni di Milly Carlucci:
«Porteremo alla luce un fenomeno molto diffuso in
Italia: faremo gareggiare i gruppi che cantano e ballano.
Siamo andati a pescarli in tutta Italia: sono medici,
studenti, casalinghe, professionisti. Ci sono perfino
un gondoliere e un soffiatore di vetro di Murano».
Sarà una specie di Corrida? Niente affatto: «Sono tutti
bravissimi» e ancora: «Ospiteremo tutti i generi: dal
rock al melodico italiano, dal pop al gospel. Non li
chiamo cori, perché sennò viene subito da pensare ai
cori alpini o a quelli di chiesa».
La nostra curiosità è stata velata da quest’ultima
sottolineatura, impietosamente riduttiva e ingenerosa
senza motivo nei confronti dei cori, non solo quelli
alpini e di chiesa: forse non sono degni - tutti i cori di
qualsiasi genere - di affrontare una ribalta televisiva
nazionale giacché, pure essi, sono un fenomeno molto
diffuso in Italia?
Sorvoliamo e tentiamo di ottenere maggiori
spiegazioni chiedendo lumi alla Ballandi Entertainment,
nota società di produzione di tanti programmi
televisivi di successo, ma, al momento di andare in
macchina con questo numero della nostra rivista,
alcuna risposta ci è pervenuta.
Avvicinandosi le date previste di messa in onda di
Chorus abbiamo consultato i palinsesti ufficiali di
Rai Uno disponibili nei siti dedicati e pubblicati sui
settimanali specializzati: nessuna traccia! Per sabato 4
dicembre, però, Rai Uno proponeva la replica della
nona puntata (su 12) di Don Matteo 7 e c’è da supporre
che le altre tre puntate sarebbero dovute andare in
onda nei tre sabati successivi. D’altro canto Canale 5,
per i sabati 4 e 11 dicembre, contrapponeva le ultime
due puntate di Io canto con Gerry Scotti, penoso
talent show per ragazzini canterini dai 5 ai 15 anni,
perciò sarebbe stato uno scontro mediaticamente
poco intelligente da affrontare…
Che fine ha fatto Chorus? Vedrà la luce dopo le feste
natalizie? Può darsi, ma sicuramente prima della
ripresa a marzo di Ballando sotto le stelle, programma
sul quale la bionda conduttrice punta ancora molto
visto l’incredibile audience delle passate edizioni.
Ma, a parte i problemi di programmazione, Chorus
sarà un’occasione buona per far capire agli italiani
quello che è veramente un fenomeno molto diffuso
in Italia? Oppure sarà l’ennesimo programma che
cavalca l’onda televisiva del momento dove, nel
declino inesorabile (ma auspicabile…!) dei vari reality
show (Isola dei famosi, Grande Fratello, ecc.), ora dilaga
invece la formula del talent show, autentico tritacarne
(vedi X Factor, Amici, ecc.) di presunte abilità canore,
nonché fabbrica inutile di disperanti illusioni per tanti
giovani che così sperano di imboccare la scorciatoia
del successo nel campo dello spettacolo?
N° 98 dicembre 2010
è difficile giudicare ciò che è stato solo annunciato e
ancora non s’è visto all’opera, anche perché si corre il
rischio di essere smentiti dai fatti. Certo è, però, che
la nostra curiosità iniziale è stata messa a dura prova
non solo dalle affermazioni discutibili di Milly Carlucci
sul mondo corale, ma anche dal fatto che, sulla base
dei pochi elementi di giudizio a nostra disposizione,
viene il sospetto che ancora una volta la tv snobbi
alquanto lo stesso mondo corale. Forse perché lo
ignora. E speriamo nella più assoluta buona fede.
Noi sappiamo, invece, che la coralità italiana è
fenomeno di aggregazione sociale importante nei
numeri e nella qualità. Ma non fa notizia, non fa
audience, non ha i caratteri di quello spontaneismo
che oggi va per la maggiore in tv e di fronte al quale
la stessa Corrida appare specchio credibile del Paese
del Bel Canto (sic!). Sul dilettantismo professionale e
sulla più genuina e responsabile amatorialità sembra
prevalere, checché se ne dica, la logica dei dilettanti
allo sbaraglio.
E allora diciamolo apertamente: la coralità amatoriale
italiana, generalmente di qualità riconosciuta anche
tra le austere mura conservatoriali, non ha sàntoli…
in Paradiso! Casomai li ha a Montecitorio dove da
qualche anno si tiene il concerto natalizio, con cori
provenienti da varie regioni italiane, in condizioni non
di certo ottimali e in un episodio comunque fine a se
stesso. Ma questa è un’altra storia…
Nonostante tutto ciò, noi attendiamo Chorus con
curiosità, anche se vacillante, nella speranza che alla fin
fine si riveli un programma migliore di come è stato
sin qui rappresentato. A qualsiasi imputato, infatti, va
concessa sempre la facoltà di smentire l’accusa con la
prova dei fatti. Davvero, ci saranno?
Dino Bridda
MUSICA INSIEME: ISTRUZIONI PER L’USO
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5) Allegare un recapito anche telefonico per eventuali comunicazioni
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rivolgersi al n. 333 7975923
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N° 98 dicembre 2010
Anticipiamo questa pagina riservata ai Concorsi per dare spazio all’evento corale di maggiore
importanza regionale del 2010
6° FESTIVAL della Coralità Veneta
A Vicenza il Concerto di Gala, il 24 ottobre.
Conferito il Premio alla memoria a Marco Crestani.
6
Il 6° Festival della Coralità Veneta, promosso e organizzato da
Regione delVeneto,A.S.A.C. e Comune diVicenza, con il Patrocinio
della Provincia di Vicenza e del Comune di Bassano del Grappa,
ha compreso tre concerti realizzati in importanti località venete
per la categoria non competitiva: il 9 ottobre a Montagnana, il
16 Ottobre a Bassano e il 23 Ottobre a Motta di Livenza. Ad
ogni serata erano presenti le commissioni d’ascolto per dare ai
cori valutazioni sulla loro esibizione. Il Comitato Artistico, che ha
valutato l’ammissione dei cori alla manifestazione e i rispettivi
progetti presentati, era composto dai Maestri Silvia Azzolin,
Alessandro Kirschner e Giorgio Susana.
La parte competitiva della manifestazione si è svolta nella giornata
conclusiva della manifestazione, domenica 24 ottobre 2010 a
Vicenza.
In Giuria alcuni tra i più importanti musicisti del mondo corale
nazionale e internazionale - Aldo Cicconofri (Marche), Piero
Caraba (Roma), Lorenzo Donati (Toscana), Stojan Kuret (Trieste)
- e del Veneto: Giorgio Mazzucato membro della Commissione
artistica ASAC e Matteo Valbusa, consulente artistico ASAC e
vincitore del Gran Premio del 5° Festival.
Sin dalle prime ore del mattino si sono tenute le audizioni della
sezione riguardante le composizioni, elaborazioni o arrangiamenti
su temi di ispirazione popolare, vocal pop-jazz, gospel e spirituals
al Conservatorio di Vicenza. Nove i cori in concorso, tre dei quali
sono stati selezionati dalla Giria nella fascia d’eccellenza: Il coro
Monte Cimon di Miane (Tv) diretto da Paolo Vian, il coro IMT
Vocal Projet di Thiene (Vi) diretto da Lorenzo Fattambrini e
l’Amazing Gospel Choir di Este (Pd) diretto da Marica Fasolato. Il
“Coro Agordo” (Bl) diretto da Roberta Conedera ha conquistato
la seconda fascia, quella di Distinzione, mentre i cori Città di Thiene
anch’esso diretto dal m° Fattambrini e il coro Monte Coppolo di
Lamon (BL), diretto da Giancarlo Brocchetto, hanno raggiunto la
fascia di Merito.
Nel pomeriggio sono proseguite le esibizioni dei cori nella Chiesa
di Santa Maria in Foro (dei Servi) con la sezione dedicata alle
composizioni d’autore sacre e/o profane. Tutti gli cori presenti
hanno conquistato una delle prime due fasce, a testimonianza
dell’elevato livello artistico di tutti i cori in concorso, sottolineato
da tutti i membri della qualificata giuria per entrambe le sezioni.
Tre i cori che hanno raggiunto l’Eccellenza: Coro “Gioventù
in cantata” di Marostica (Vi) diretto da Cinzia Zanon, il coro
“Piccola harmonia” di Marghera (Ve) diretto da Nicola Ardolino
e i “Cantori di Santomio” di Malo (Vi) diretti da Nicola Sella. La
fascia di Distinzione è stata raggiunta dai cori “Antonio de Vecchi”
di Cinto Caomaggiore (Ve) diretto dal Luciano Bertuzzo e dal
“Coro Polifonico S.Biagio” di Montorso Vicentino diretto dal
Francesco Grigolo. Inoltre in fascia di Distinzione tre gruppi vocalistrumentali: “Il diletto moderno” di Venegazzù di Volpago (Tv)
diretto da Tarcisio dal Zotto, l’ “Ensemble Harmonia” di Marghera
diretto da Michele Peguri e “L’ottava giusta” di Thiene (Vi) diretto
dall’eclettico m° Fattambrini.
La manifestazione si è conclusa alle 21 di domenica 24 ottobre
nella Sala Palladio del Centro Congressi della Fiera di Vicenza con
la premiazione dei cori partecipanti, l’assegnazione delle fasce di
merito e il concerto di Gala dei cori finalisti per l’aggiudicazione del
Gran premio della Coralità veneta. Per la prima volta l’ASAC ha
attribuito un riconoscimento del mondo corale veneto a una figura
di spicco del panorama corale regionale, per la prestigiosa attività
e il contribuito al mondo della coralità italiana e internazionale.
Il premio è stato conferito alla memoria del Maestro Marco
Crestani, per la sua prolifica attività di compositore riconosciuto
a livello europeo e di didatta amato, stimato e apprezzato da
tutta la coralità italiana e in particolare da quella veneta, membro
tenace e instancabile propositore della commissione artistica
dell’ASAC fin dalla sua fondazione. Il Coro “Gioventù in cantata”
di Marostica (Vi), diretto da Cinzia Zanon, ha vinto il premio per
il miglior progetto “per aver messo in relazione poesia e musica
per l’infanzia, in stretta sinergia con il territorio, dando voce a poeti
e compositori contemporanei su tematiche non sempre facili e
all’interno di un progetto pluriennale di grande pregio”. Allo stesso
coro è stato attribuito il premio per la miglior interpretazione di
un brano della sezione A dedicata alle composizioni d’autore sacre
e/o profane, con il brano “Guerra” di Gianmartino Durighello. Il
premio per la miglior interpretazione di un brano della sezione B
riguardante le composizioni, elaborazioni o arrangiamenti su temi
di ispirazione popolare, vocal pop-jazz, gospel e spirituals è stato
assegnato al coro “Monte Cimon” di Miane (Tv), diretto da Paolo
Vian, con il brano “La storia de Sior Intento” di R. Padoin. Il m° Vian
ha ottenuto anche il premio per il direttore che ha dimostrato
particolari doti tecnico interpretative. Al ”IMT Vocal Projet” di
Thiene (Vi) diretto da Lorenzo Fattambrini è stato attribuito il
premio speciale della Giuria per la scelta dell’arrangiamento
corale ritenuto più interessante con il brano “Luce” arrangiato
dallo stesso direttore. Il coro “Piccola harmonia” di Marghera (Ve)
diretto da Nicola Ardolino si è aggiudicato il premio per la scelta
della composizione d’autore ritenuta più interessante con il “Salve
Regina” di G. Aichinger e l”Ensemble Harmonia” di Marghera,
diretto da Michele Peguri, ha ottenuto il premio speciale per la
migliore esecuzione di un programma storico comprendente
brani dal XVI, XVII, XXIX, XX e XXI secolo) con il programma
“Brahms OP17 VIER GESANGE”.
Infine la Giuria ha attribuito il Gran Premio del 6° Festival della
Coralità Veneta al coro “Monte Cimon” di Miane (Tv) diretto da
Paolo Vian.
Un’edizione curata con grande cura dai volontari della Consulta
ASAC di Vicenza, garantendo un’organizzazione perfetta
nonostante le inclemenze meteorologiche .
La coralità veneta si dimostra ancora una volta all’altezza della sua
tradizione, dimostrando dinamismo, professionalità e impegno,
vista la grande varietà dei repertori presentati e la qualità esecutiva
proposta, suggellata dai giudizi di una giuria di primo piano che ha
dimostrato grande equilibrio e competenza.
Un ulteriore stimolo per l’ASAC nell’impegno quotidiano
alla crescita e alla diffusione della pratica corale, ancora non
adeguatamente riconosciuta in Italia per l’importanza del suo
ruolo culturale, sociale e didattico. N° 98 dicembre 2010
La manifestazione-vetrina della nostra coralità nelle parole di alcuni partecipanti
“Intorno al FESTIVAL”
i Cori raccontano...
In questa occasione la redazione di Musica Insieme ha deciso di raccontare il VI Festival
della Coralità Veneta polifonicamente.A tutti i cori partecipanti è stata richiesta una breve
testimonianza. Ne è scaturito un collage vivo che documenta – in maniera certamente
più efficace di qualsiasi resoconto freddo e paludato – un evento che ha visto la
partecipazione in forme e modalità diverse di decine di formazioni corali della nostra regione, descrivendo senza
filtri fatti, luoghi ed emozioni e che fornisce all’ASAC, che ne ha curato l’organizzazione, preziosi spunti di riflessione.
Sette i cori che ci hanno risposto, uno di essi addirittura con quattro testi che riportano i diversi punti di vista: di
una mamma accompagnatrice, di una corista, della pianista e della direttrice.
Ecco i loro contributi ai quali la redazione non aggiunge e non toglie nulla per non privare di freschezza e di
immediatezza la narrazione. [p.m.]
Coro Gioventù In Cantata – Marostica
La giornata del Festival della Coralità Veneta vista da una
mamma accompagnatrice
Come accompagnatrice del gruppo, ho avuto modo di cogliere
quanto questo evento abbia rappresentato una vera opportunità,
una fortuna, oserei dire, per tutti coloro che vi hanno preso parte,
giovani e meno giovani, cantori e spettatori. Tutti, nessuno escluso,
hanno portato a casa molto più di un premio o di un riconoscimento perché il comune denominatore della giornata sono state
le grandi emozioni che la musica corale sa dare, soprattutto quando viene vissuta come bellezza da condividere con gli altri e dove
ognuno impara che il suo personale contributo è indispensabile, ma
acquista senso soltanto in un contesto di insieme, di coro, appunto.
Posso dire da genitore che eventi come il Festival della Coralità Veneta nutrono i nostri giovani con il gusto di valori significativi come
il piacere di “fare insieme agli altri”, concorrere ed al contempo
applaudire, riscoprendo che un raggiungimento ottenuto con la
fatica e l’impegno di tanti origina una gioia festosa, molto più intensa
di ciò che siamo soliti chiamare successo.
Di queste cose abbiamo tutti un grande bisogno, perciò ringrazio
a nome mio e delle mie figlie quanti, come l’ASAC, credono e
promuovono iniziative culturali e sociali come questa.
Simonetta Ulma
...vista da una corista
La tempistica stretta delle prove e dell’esibizione ha richiesto a noi
cantori una particolare efficienza e concentrazione. La consapevolezza di avere pochi minuti per trasmettere mesi di lavoro è stata
stimolo per dare il massimo nel momento della performance, dal
punto di vista musicale, coreografico ed emotivo.
Motivi di disagio sono invece stati i frequenti cambi di sede e la
pioggia (per cui nulla può l’organizzazione); all’appuntamento serale
abbiamo infatti avvertito un certo affaticamento.
Da subito abbiamo notato una consistente eterogeneità tra i cori
partecipanti a questa edizione, riguardo le età e le tipologie stesse
delle formazioni corali; i cantori di Gioventù In Cantata si sono resi
immediatamente conto di quanto innovativa sarebbe stata la presentazione dei brani Guerra ed I ragazzi che si amano, rispetto ad
altri programmi dei cori della categoria.
La decisione poi di unire le categorie 2A e 2B per la scelta del
vincitore ci ha lasciati perplessi, così come anche i numerosi riconoscimenti assegnati a quasi ogni coro per poter apprezzare formalmente le peculiarità di ciascuno.
Coro Monte Cimon
In ogni caso è stata una giornata piacevole e gratificante dove
abbiamo avuto l’opportunità di essere ascoltati e giudicati da una
prestigiosa giuria e l’opportunità di godere di tanta bella musica,
soprattutto nel gradevole Gala finale.
Marta Frigo (19 anni)
Riflessione personale della pianista accompagnatrice
È con piacere che accolgo l’invito ad esprimere una riflessione
personale, in particolar modo, sulla giornata del 24 ottobre scorso.
Sono musicista, pianista educata ad un lavoro strumentale che ha
sempre come obiettivo ‘cantare’ con le 10 dita la musica propria
di questo strumento, che spesso è appunto polifonica. Sin dall’inizio degli studi musicali ho collaborato con i cori e sono contenta
di poterlo fare tuttora, pertanto, ho vissuto intensamente l’occasione del 24 ottobre riconoscendo ancora una volta quale felice
e ricco mondo sia quello della coralità.
Sono molte le meraviglie che mi sono portata a casa: l’efficace organizzazione dell’ASAC, la creatività e le idee dei progetti corali, la
sorpresa nel riconoscere le molteplici facce scelte per raccontare
i temi tanto cari a noi veneti, la grande sensibilità nell’affrontare una
nuova visione del nostro territorio nonché la stima nei confronti
dei nostri compositori/arrangiatori.
Ma il vero piacere che mi affascina sempre quando posso ascoltare la musica è la magia del suono! Che meravigliosa occasione per
sentire colori/sfumature/timbri/effetti del mondo sonoro/corale! E
che meraviglia questo alternarsi in luoghi e spazi da parte di molte persone/coristi che si presentano con una educazione/cura/
rispetto/civiltà/eleganza veramente rare e perciò molto apprezzabili. (Soprattutto in una società così disturbata, quella di oggi!)
Un’unica osservazione; cercare (ma mi rendo conto delle oggettive
difficoltà tecniche) luoghi che permettano il vero sentire, perché
dopo tanto lavoro di tutti, ci possa essere un ascolto fedele delle caratteristiche proprie del suono!! Complimenti a tutti e buon lavoro!
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Marisa Dalla Vecchia
Gioventù In cantata
Alcune considerazioni dal
punto di vista del direttore
Devo riconoscere che presentarmi con questo programma al concorso, con gran parte dei giurati
che non aveva mai assistito ad una
nostra esibizione, è stato un po’
rischioso, del resto era anche l’occasione per noi per misurarci e far
N° 98 dicembre 2010
conoscere la nostra coralità che da
sempre si caratterizza per la continua ricerca di aggiungere espressività alle proprie performance
anche attraverso l’utilizzo di forme
artistiche diverse che le arricchiscano e le completino. Il premio di
categoria per la “migliore interpretazione” parla da solo… La giuria
Amazing Gospel Choir
ha capito e apprezzato alla grande!
Vorrei sottolineare il fatto che tutto ciò è stato possibile grazie ad
un qualificato lavoro di squadra: c’è il supporto di Genny Ronzani,
Alberto Cenci e Giulia Malvezzi che stanno favorendo la crescita
del gruppo sotto l’aspetto coreografico, la presenza costante di
Manuela Matteazzi che segue vocalmente i ragazzi, il contributo
prezioso dei musicisti che accompagnano il coro e che ha visto per
questa occasione Michela Battocchio al clarinetto, Marisa Dalla Vecchia al pianoforte ed Enrico Cenci
alle percussioni.
Grande è stata anche la soddisfazione per il premio al Miglior
Progetto.
Il progetto, magistralmente redatto da Katia Spoldi e che sentiamo
molto nostro, nasce dalla produzione musicale promossa dalla città
di Marostica in collaborazione con
Coro A. De Vecchi
ASAC, e scaturita grazie alla felice intuizione di Mariangela Cuman,
dieci anni fa, di dare un seguito musicale al premio letterario nazio8
nale Arpalice Cuman Pertile, istituendo Poesia in canto. È da qui che
sono state scelte le poesie Guerra e I ragazzi che si amano, rispettivamente di Cecilia Barbato e Laura Primon, musicate da Gianmartino Durighello e Sebastian Korn.
I due brani trattano il tema della
guerra e dell’amore attraverso modalità espressive e corali fortemente caratterizzate, che ne sottolineano le differenze ma che, in realtà,
sono complementari e lanciano un
unico forte messaggio di speranza
per il raggiungimento della pace e
dell’amore tra i popoli.
Rondinella
Cinzia Zanon, direttore
Amazing Gospel Choir – Este (PD)
Vocincanto
La prima volta
Domenica 24 ottobre, il nostro coro ha partecipato per la prima
volta al Festival della Coralità Veneta. Se già esibirsi di fronte ad un
pubblico dà sempre una grande emozione, cantare davanti ad una
prestigiosa giuria cercando di dare il meglio, dopo tanto studio e
preparazione (che non bastano mai!), provoca un picco di adrenalina secondo forse a nessun’altra esperienza.
Il nostro coro aveva preparato in poco tempo anche un altro
nuovo brano, che tanto ci piace,
ma piuttosto esigente dal punto
di vista tecnico, vocale e interpretativo. All’ultima prova poi si era
decisa una diversa disposizione del
coro, a favore di una maggiore fusione del suono e amalgama delle
parti. Quindi i coristi sono arrivati
più che trepidanti, caricati di nuova
responsabilità, senza contare poi che alcune voci nuove di zecca
erano alla loro prima esperienza di questo tipo.
Cantare sul palco del conservatorio è stato davvero bellissimo;
abbiamo trovato un’acustica che non ci aspettavamo e che – per
certi versi – ci dava anche un po’ di conforto. Il fatto poi che oltre
alla giuria ci fossero maestri di altri cori amici, ci ha fatto tanto
piacere; eravamo ansiosi di sentire le loro impressioni, i commenti,
se i brani erano piaciuti, se eravamo stati all’altezza della situazione.
Infine l’incontro con altri cori, lo scambio di impressioni ed esperienze con altri maestri, la condivisione degli stessi problemi, sono
stati davvero interessanti e confortanti. Si è quasi avuto il tempo di
instaurare nuove amicizie, di ritrovare vecchi amici o maestri di un
tempo; e questo incontrarsi e conoscersi in questa realtà corale è
stato il più bel risultato di questa giornata.
Marica Fasolato, direttore
Coro Antonio De Vecchi – Cinto Caomaggiore (VE)
In un mondo che sa solo urlare...
In un mondo che sa solo urlare il VI Festival della Coralità Veneta ha rappresentato per noi la ricerca dell’armonia e dei
sussurri. Alla nostra seconda partecipazione abbiamo voluto
esprimere al meglio, attraverso le composizioni del lituano Miskinis, la nostra passione e dedizione per il canto corale in un
continuo percorso di ricerca espressiva e vocale che possa
dare soddisfazione a chi ci ascolta.
Abbiamo dato il massimo per comunicare che il canto è gioia,
è passione, è meraviglia, è emozione e come diceva Ella Fitzgerald «la cosa migliore di cantare è cantare ancora di più».
L’esserci confrontati con grandi cori e con una giuria di altissimo
profilo ci lusinga e ci gratifica aver trascorso una giornata immersi nella diversità musicale, tra persone che condividono la stessa
passione, in una esperienza che offre mille opportunità di crescita
e di condivisione corale.
Mirko Dellavalle, presidente
Coro femminile Rondinella – Padova
Volevamo metterci in gioco...
Volevamo metterci in gioco, incontrare nuove realtà corali, e soprattutto, fare amicizia. Il VI Festival Coralità Veneta ci ha offerto
questa opportunità!
Da quando abbiamo saputo di essere state ammesse, il nostro lavoro si è fatto più attento, l’approfondimento del repertorio è divenuto più capillare, con una continua ricerca interpretativa sui brani
da presentare alla Commissione giudicatrice e ciò ha portato ad un
miglioramento del nostro impegno personale e della preparazione.
La formula ci è apparsa positiva, perchè la grande finestra aperta sul
panorama corale del Veneto ha permesso ai Cori di confrontarsi
e di instaurare rapporti di collaborazione e utili scambi di opinioni.
Lunga vita all’ A.S.A.C. che ne è promotrice e auguri per il VII Festival della Coralità Veneta!
Dina Checchetto Morello, direttore
Coro Vocincanto – Feltre (BL)
Dalla registrazione al concerto: cronaca di un coro
Una bella notizia ti rallegra la giornata: la vuoi condividere subito
perché è impaziente ed ha bisogno di tanto spazio.
Era stata una bella notizia quella che Lorenzo ci aveva dato. Nella
chiesa di Foen – dove abbiamo realizzato la registrazione per il
provino – c’è una particolare grazia, in quel luogo sacro le voci si
erano ben fuse alla ricerca di un’armonia e di un respiro unico, ma
nella registrazione c’erano troppi errori tecnici.
N° 98 dicembre 2010
Poi era arrivata la conferma, il nostro canto era stato considerato
e apprezzato.
23 Ottobre, Motta di Livenza: tra i nomi degli ottimi cori, la Corale
Polifonica di Vicenza numerosa e maestosa, molti professionisti, difficile reggere un minimo confronto.
Motta di Livenza: è la prima nostra vera trasferta, un viaggio insieme
in corriera: ce la dobbiamo fare, almeno per il maestro, per tutto il
tempo che ci dedica e per il suo incredibile intuito musicale di cui ci
ha fatto dono. Arriviamo alla spicciolata all’appuntamento, il coro è
bello nel suo colore uniforme, il coro è come un corpo unico dove
le singole parti sono mondi diversi, ed a me piace molto l’idea di
avere un respiro e un obiettivo comune. Arriviamo presto, canteremo come primo coro nel santuario della Madonna dei Miracoli,
segretamente spero che la Vergine faccia anche per noi un piccolo
miracolo.
Giriamo per la piazza e c’infiliamo in un bar. Non si dovrebbe riempire lo stomaco prima del canto, il diaframma può avere qualche
difficoltà ad andare su è giù, ma noi non ci perdiamo in queste
regole tecniche: così patatine fritte, toast, tè e gelato ci aiutano a far
scorrere le ore d’attesa.
Primo coro. Proviamo qualche pezzo, riscaldiamo la voce, cerchiamo di capire Sandra che a tutti i costi vuole un’entrata dignitosa
e ordinata. Il coro è nervoso, lo sento... La prossima volta voglio
insegnare gli esercizi di respirazione e concentrazione che faccio
alla lezione di Thai Chi. Forse può aiutare.
Un canto è davvero bello… «Benedite il Signore in ogni tempo...»
Le voci s’intrecciano ad esprimere la chiara volontà dell’orante, i
soprani sono sicuri, ma qualcosa non funziona, le singole sezioni comunicano poco con le altre; arriviamo alla fine, ma l’emozione profonda di un’anima totalmente dedicata a lodare Dio non traspare.
Ultimo brano: è finita ed ho la certezza che se potessimo cantare
di nuovo la voce sarebbe più lieve, più melodiosa, più compatta, più
in ritmo, più...
Torniamo ai nostri banchi. Osservo la chiesa: c’è
poca gente. E penso che i cori cantino tra loro e per loro: è davvero
un peccato. Molte persone potevano godere del bel canto e portarsi dentro l’anima un po’ di bellezza. Di questi tempi ne abbiamo
davvero bisogno!
C’è stato uno sforzo organizzativo importante, ma la comunicazione si è persa. Di occasioni come questa dovremmo dare notizia
nei bollettini parrocchiali, durante le Messe, nei quotidiani locali, con
il passa parola, far nascere la curiosità e convincere le persone a
spegnere la televisione, ad uscire dalle proprie case ed a mettersi in
silenzio per farsi inondare dalla musica, e scoprire così che dentro
nasce qualcosa, un’emozione...
Grazie al mio coro, grazie al nostro maestro!
Valeria Caddia, corista
Coro Agordo - Agordo (BL)
Un’occasione di confronto
Sintetizzare in poche righe le impressioni sul VI Festival della Coralità
Veneta è una bella impresa. Premetto che sia per me che per il
mio Coro si è trattato della prima partecipazione ad un concorso,
quindi si è vissuCoro Agordo
to tutto sul filo
dell’emozione
sia dal lato tecnico (era la prima volta che chi
ascoltava doveva quantificare
con un numero,
e non con applausi, l’esecuzione)
sia dal lato pratico (disposizione
sul palco, orari da rispettare ecc.).
Detto ciò posso senz’altro affermare che è stata un’esperienza
bella e soprattutto molto proficua. Bella, perché ci ha permesso di conoscere altre formazioni
canore, altri tipi di repertorio,
altri modi di vivere la coralità;
Polifonico Amurianum
proficua, perché, per arrivare
preparati al momento X, abbiamo dovuto mettere in discussione
tutto il nostro essere coro: dal mio modo di dirigere, alla vocalità
dei singoli coristi, fino al repertorio. Ammetto che non è stato
facile ma, come si sa, solo criticando il proprio lavoro si può trovarne le pecche e quindi correggerle. Molto valido allo scopo
è stato il colloquio avuto dopo le esibizioni con i componenti
della commissione giudicatrice:
avere a disposizione opinioni
di così alto livello è veramente
utile perché si possono ottenere indicazioni preziose su come
impostare il lavoro a venire.
Concludo sottolineando l’ottima organizzazione dell’A.S.A.C.,
logistica inappuntabile e gentilissimi accompagnatori (a propoCoristi per Caso
sito grazie Chiara!). L’unico piccolo appunto, visto il diluvio del
pomeriggio, è il non aver contattato il Padre Eterno per chiedere
9
una situazione meteo più umana.
Roberta Conedera, direttore
Coro Monte Coppolo – Lamon
(BL)
Un’esperienza per crescere
Domenica 24 Ottobre abbiamo partecipato al Festival della
Coralità Veneta (categoria B) e
proprio come tale l’abbiamo vissuto: come un’autentica atmosfera di festa del cantare in coro.
Coro Monte Coppolo
Non abbiamo avvertito quella
tensione propria di tanti concorsi, ma uno spirito diverso, sereno, un’atmosfera di coinvolgente e stimolante amicizia, in cui ogni
coro cercava di dare il meglio di sé. Siamo tornati da Vicenza col
vivo desiderio di migliorare, ma anche felici di aver dato un nostro
piccolo positivo contributo alla conoscenza del canto popolare.
Vorremmo offrire un suggerimento all’organizzazione, peraltro
impeccabile: considerando il molto tempo di cui dispongono i
cori a fatica ultimata, perché non fornire a ciascuno di essi una
guida (magari un corista di un coro locale) che li porti a visitare
la città sede dell’evento?
Abbiamo inoltre, una perplessità: siamo certi che una pur qualifiIMT Vocal Project
cata giuria sia in grado di valutare con pari competenza espressioni musicali tanto diversificate:
composizioni d’ispirazione popolare, vocal pop – jazz, gospel,
spiritual, cori di voci bianche,
polifonia...?
Giancarlo Brocchetto, direttore
N° 98 dicembre 2010
N° 98 dicembre 2010
CONCORSI
49° Concorso Internazionale di canto corale (12-19 Luglio)
“Seghizzi” - Gorizia, 2010
Un evento culturale di grande rilevanza per tutto il mondo corale
10
Nella simpatica
foto sotto:
Alessandro
Kirschner (al
centro), vincitore
del prestigioso
Trofeo “Seghizzi”
di composizione,
festeggia con il
Pilgrim Mission
Choir, premiato
interprete
del suo
apprezzatissimo
“Gloria”
Il Concorso ‘Seghizzi’ di Gorizia è sempre
un avvenimento culturale non solo per la
città e la provincia ma per tutto il mondo
della coralità e della musica in genere per
la quantità e la qualità di eventi musicali distribuiti sul territorio nella settimana precedente il concorso vero e proprio che
non riguardano solo l’attività corale ma
anche quella strumentale – quindi musicale nel senso più ampio – , conferenze e
incontri con musicisti e compositori.
Per quanto riguarda specificatamente la
competizione, a prescindere dalla quantità
di premi consegnati (fino al 6° classificato per categoria più i premi speciali – vedi
elenchi) e al di là dalla condivisione o
meno con le scelte della giuria, la qualità
delle formazioni presenti a questo 49°
Concorso internazionale è stata decisamente alta. Difficile, è il caso di ammetterlo, è
stato il lavoro della giuria per la generale
eccellente qualità delle esecuzioni. È doveroso specificare che le diciotto formazioni
partecipanti sono state il risultato di due
selezioni preventive a partire da ben centodieci domande; si può dire senza tema di
smentita che qui a Gorizia si sente cantare tutto il mondo: dei diciotto cori cinque
erano italiani (il Vox Cordis si presentava
anche con due formazioni ‘interne’) mentre i rimanenti provenivano veramente da
tutto il mondo (ed è sorprendente quanta cura i cori esteri mettano oltre che nel
canto anche nell’abbigliamento).
Quest’anno le categorie erano strutturate (in ordine di esecuzione nelle diverse
giornate nel quale era articolato il concorso) in Musica leggera e Jazz (cat. IIb),
Elaborazioni corali di canti di tradizione orale e canti tradizionali (cat. IIa), Composizioni polifoniche scritte fra il 1400 e il 1650
(cat. Ia), Composizioni polifoniche scritte tra
il 1650 e il 1800 (cat. Ib), Composizioni
polifoniche scritte tra il 1900 ed oggi (cat.
1d), Composizioni polifoniche del sec. XIX
(cat. Ic) e Musica contemporanea (cat. III).
Le composizioni della cat. III erano quelle vincitrici del 7° Concorso internazionale
di Composizione ‘Seghizzi’ 2009 con lavori
di Ivo Antognini (Ave Maria e My Song),
Alessandro Cortello (Lux Aeterna) e Alessandro Kirschner (Gloria).
L’altissima qualità delle formazioni corali si
è potuta riscontrare non solo nella ricerca
di una perfezione tecnica nelle dinamiche,
nell’intonazione, nella levigatura delle voci
e – per contro – nella pulizia del disegno
musicale, oltre che in quella che si definisce ‘espressività’, ma anche nelle bellissime
scelte repertoriali che hanno sondato
tutto il panorama compositivo corale gli
ultimi seicento anni di storia della musica.
Vero è che nel repertorio del sec. XIX si
è registrato forse un’eccessiva (anche se
sempre gradita) presenza di Mendelssohn, tuttavia anche in questo caso si sono
potute ascoltare autentiche gemme musicali come The snow di Edward Elgar per
coro femminile, due violini e
pianoforte (amorevolmente
eseguito dall’ungherese Magnificat Youth Choir), o il nostalgico Abenlied di Joseph Gabriel
Rheinberger (Koloszvàri Bbte
Kamarakórusa – Romania) o
ancora l’emotivamente tesissimo Christus factus est di Anton Bruckner (Chamber Choir
of Wroclaw Medical University
– Polonia) o il relativamente
poco frequentato Pater Noster
di Giuseppe Verdi (nitidamente eseguito dal Pilgrim Mission
Choir – Corea del Sud).
Ma delle piacevolissime sorprese sono state offerte anche
dalle elaborazioni di canti tradizionali e di
tradizione orale dove i compositori che
hanno arrangiato i brani tradizionali hanno osato e questo non può essere che
bene. Non si sono – se non incidentalmente – sentite elaborazioni ‘tradizionali’,
per intenderci simili a quelle a cui si sono
abituati – se non assuefatti – gli orecchi del
nostro consueto pubblico dei concerti di
canti popolari; si sono ascoltate autentiche
elaborazioni, se non ri-scritture, dei brani
originali che sono stati reinventati dando
loro nuova vitalità. È ben vero che questi
concorsi sono un po’ come le sfilate di alta
moda dove gli stilisti osano – nella moda
talvolta fino al gesto sconnesso – e che
poi le ‘grandi idee’ vanno riportate al vivere
quotidiano; tuttavia le idee che si sono potute cogliere qui sarebbero assolutamente
benefiche anche per i nostri ‘modesti’ cori.
Nessuno chiede, ovviamente, che si arrivi ad autentiche ‘rappresentazioni musicali’, cioè con cantori danzanti o quasi
recitanti in scena – il tutto senza alcun
pregiudizio per la qualità musicale ma costituendo un autentico divertimento per
l’occhio e l’orecchio – come nel caso del
De La Salle University Chorale delle Filippine; tuttavia il pensare a un repertorio
svecchiato dai consueti moduli e affrontato senza pregiudiziali di sorta aiuterebbe a non trasformare i nostri concerti di
canti popolari nel frequente lacrimatoio
sui bei tempi andati fatto con mezzi musicali ormai triti ed affaticati.
Il repertorio leggero e jazz, che ultimamente ha avuto un’autentica esplosione in
termini di gruppi che vi si dedicano oltre
che di trascrizioni, ha dimostrato, come
nel repertorio popolare – di cui in fin
dei conti fa parte – come estremamente varie e immaginose se non addirittura
evocative possano essere le trascrizioni di
brani magari altrimenti molto noti.
Interessantissime pure le scelte per i brani
composti fra 1400 e 1650 dove si sono
potuti ascoltare accanto ad autori più
conosciuti (si pensi al Il est bel et bon di
Passerau o al La, la, la, je ne l’ose dire di
Certon o ancora al notissimo Amor Vittorioso di Gastaldi eseguiti con agilità dall’italiano The Blossomed Voice) altri meno noti
anche se assai interessanti come Johann
Hermann Schein (Freue dich des Weibes
deiner Jugend splendidamente eseguito
dal lettone Maska Youth Choir).
Una menzione particolare deve essere
fatta per la sezione della musica contemporanea che ha visto come brano particolarmente gradito dai cori e dal pubblico il bellissimo Gloria di Kirschner che
coniuga intelligibilità di scrittura a vivacità
ritmica e a una indubbia espressività libera
da schemi tradizionali ed eccellentemente eseguito dal Pilgrim Mission Choir della
Corea del Sud (da segnalare anche l’esecuzione del Maska Youth Choir forse un
poco più ‘ruvida’ ma molto emozionante
sul piano affettivo).
Alla serata finale (18 luglio) con premiazione alla quale, fra gli altri, erano
presenti oltre al presidente dell’Associazione Corale ‘Seghizzi’ Italo Montiglio,
anche Sante Fornasier presidente della
FENIARCO, Francesco Luisi in rappresentanza del Concorso Polifonico di Arezzo e Franco Colussi presidente dell’Associazione Cori del Friuli Venezia Giulia, si
sono potuti ascoltare anche gli altri cori
vincitori come il canadese Belle Canto,
dalla vocalità pulitissima, o il giapponese
Seisen High School Choir, dalle inattese
qualità dinamiche, formato da giovanissime ragazze.
Alberto Opalio
Premi speciali al 49° Concorso Internazionale di
canto corale “Seghizzi” di Gorizia
Premio del pubblico per la categoria II a
Rassegna di elaborazioni corali di canti di
tradizione orale e canti tradizionali:
Magnificat Youth Choir - Ungheria.
Premio del pubblico per la categoria II b
Rassegna di elaborazioni corali di musica
leggera e jazz:
De la Salle University Chorale - Filippine
Trofeo di composizione “C.A.Seghizzi”
al compositore: Alessandro Kirschner
Premio nuovi talenti:
Janis Ozols
Premio per la miglior esecuzione di un
brano polifonico di un compositore della
Corte Estense - Targa offerta dal Comune
di Ferrara:
The Blossomed Voice - Italia
Premio Nazionale Seghizzi “Una vita per
la direzione corale” al musicista:
Maestro Franco Monego
Premio Voci Pari:
Seisen High School Choir - Giappone
Premio Fe.N.I.A.R.Co.
al complesso italiano
con il maggior punteggio:
The Blossomed Voice - Italia
Premio Domenico Cieri per il programma di maggior interesse artistico:
Belle Canto - Canada
Premio Rachele Basuino per la miglior
esecuzione di un brano tra le composizioni polifoniche di ispirazione religiosa per
il brano Pater Noster di Giuseppe Verdi:
Pilgrim Mission Choir - Sud Corea
Premio Usci del Friuli Venezia Giulia
\\attribuito dalla commissione artistica al
migliore direttore di coro:
Valeria Szebelledi
(Magnificat Youth Choir - Ungheria)
Premio speciale gruppi cameristici
al gruppo cameristico meglio classificato
nella I categoria:
The Blossomed Voice - Italia
Premio Cecilia Seghizzi per il miglior
repertorio
contemporaneo,
in particolare italiano ed europeo:
Pilgrim Mission Choir - Sud Corea
11
In alto: il coro vincitore del Grand Prix, il “Pilgrim Mission Choir”;
sotto: un momento delle premiazioni; al centro: un’esibizione,
all’auditorium.
Premi di categoria al 49° Concorso Internazionale
di canto corale “Seghizzi” di Gorizia, e Grand Prix
Categoria I a/b
1° - The Blossomed Voice - Italia
2° - Maska Youth Choir - Lettonia
3° - De la Salle University Chorale - Filippine
4° - Genova Vocal ensemble - Italia
5° - Pilgrim Mission Choir - Sud Corea
6° - Gruppo Madrigalistico Vox Cordis - Italia
Categoria 2 a/b
1° - Seisen High School Choir - Giappone
2° - Belle Canto - Canada
3° - Maska Youth Choir - Lettonia
4° - Pilgrim Mission Choir - Sud Corea
5° - De la Salle University Chorale - Filippine
6° - Magnificat Youth Choir - Ungheria
Categoria I c
1° - Pilgrim Mission Choir - Sud Corea
2° - Belle Canto - Canada
3° - Magnificat Youth Choir - Ungheria
4° - Chamber Choir of Wroclaw Medical
University - Polonia
5° - Insieme Vocale Vox Cordis - Italia
6° - Genova Vocal ensemble - Italia
Categoria 3
1° - Pilgrim Mission Choir (A. Kirschner,
Gloria)
2° - Chamber Choir of Wroclaw Medical
University (Antognini, My Song)
3° - Seisen High School Choir (A. Cortello,
Lix Aeterna)
Categoria I d
1° - Seisen High School Choir - Giappone
2° - Magnificat Youth Choir - Ungheria
3° - Pilgrim Mission Choir - Sud Corea
4° - Belle Canto - Canada
5° - Chamber Choir of Wroclaw Medical
University - Polonia
6° - Coro Voci bianche del Conservatorio Rostov sul Don - Russia
Grand Prix
1° - Pilgrim Mission Choir - Sud Corea
2° - Seisen High School Choir - Giappone
3° - Magnificat Youth Choir - Ungheria
4° - Belle Canto - Canada
5° - Maska Youth Choir - Lettonia
6° - De la Salle University Chorale - Filippine
N° 98 dicembre 2010
6° Concorso Nazionale Corale Voci Bianche di Malcesine
Dieci anni per “Il Garda in Coro”
In 10 anni di vita dell’omonima Associazione, il concorso “Il Garda in
Coro” si è attestato fama internazionale nella coralità per Voci Bianche
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REGOLAMENTO
Art. 1 - “Il Garda in Coro”, 6º Concorso
Nazionale Corale Voci Bianche avrà luogo a
Malcesine sul Garda - Verona dal giorno 19 al
giorno 22 Maggio 2011.
PARTECIPAZIONE
Art. 2 - Il concorso prevede la partecipazione
di cori di bambini di ambo i sessi, nati dopo il
1º gennaio 1996, suddivisi nelle seguenti due
categorie:
Cat. A - repertorio profano
Cat. B - repertorio sacro
È ammesso l’accompagnamento di strumenti
musicali, fatta eccezione per apparecchiature
elettroniche e di basi preregistrate. Sarà messo a disposizione un pianoforte da accompagnamento.
Art. 3 - Il numero di esecutori di ciascun
complesso corale, escluso il direttore ed
eventuali strumentisti accompagnatori, non
deve essere inferiore a 18. Il rispetto di tale
limite potrà essere eventualmente verificato
prima dell’inizio dell’esecuzione.
Art. 4 - Ciascun complesso corale potrà iscriversi ad una o ad entrambe le categorie.
PROGRAMMI
Art. 5 - I cori iscritti alla Cat. A dovranno presentare un programma di almeno quattro
brani di contenuto profano (popolare, spiritual, polifonia classica...), di cui almeno uno a
cappella e di cui almeno una elaborazione di
un canto popolare di derivazione della regione di origine del coro. La durata complessiva
dell’esecuzione (pause comprese) non dovrà
superare i 20 minuti.
Art. 6 - I cori iscritti alla Cat. B dovranno presentare un programma di almeno quattro
brani di contenuto sacro di cui almeno uno
a cappella. La durata complessiva dell’esecuzione (pause comprese) non dovrà superare
i 20 minuti.
AMMISSIONE
Art. 7 - La Commissione Artistica ammetterà
i cori ad una o ad entrambe le categorie in
base ai seguenti criteri:
a) valutazione del programma (qualità dei brani
e loro conformità
al regolamento);
b) valutazione del curriculum del coro e del direttore.
La Commissione Artistica si riserva la possibilità di chiedere la sostituzione delle composizioni non ritenute idonee. Qualora la Commissione ritenesse alcuni dei brani presentati
non conformi al presente regolamento, i cori
interessati saranno avvertiti con ampio anticipo. L’ammissione sarà comunicata tramite
posta elettronica entro il 10 marzo 2011.
CLASSIFICHE
Art. 8 - La Commissione Giudicatrice, costituita da personalità di maggiore rilievo nel
mondo della coralità italiana, formulerà un
giudizio tenendo conto di qualità tecnica ed
interpretazione. I direttori potranno avere un
incontro con la Commissione Giudicatrice
dopo la proclamazione dei vincitori. I giudizi
sono inappellabili.
Art. 9 - La Commissione Giudicatrice indicherà i cori ammessi al concerto di premiazione finale che si terrà Domenica 22 maggio
2011 a Malcesine sul Garda. I cori premiati
sono tenuti a partecipare al concerto di premiazione finale, pena la mancata assegnazione del premio stesso.
CALENDARIO
Art. 10 - Date e sedi delle prove con l’orario
di esecuzione dei cori partecipanti, saranno
comunicati tramite posta elettronica entro il
10 marzo 2011. Il programma delle giornate
di concorso sarà il seguente:
Giovedì 19.05 Concerto Inaugurale - h. 20.30
Venerdì 20.05 Esibizioni di Concorso - Categoria B
Concerti speciali dei cori - h. 20.30;
Sabato 21.05 Esibizioni di Concorso - Categoria A
Sfilata dei cori e Proclamazione dei vincitori
- h. 20.00;
Domenica 22.05 Concerto Finale dei cori
vincitori - h. 15.00
Nella serata di Venerdì 20.5, a partire dalle
h. 20.30 verranno organizzati a Malcesine
e paesi limitrofi, i Concerti Speciali dei cori
partecipanti al concorso, rassegne corali non
competitive. La partecipazione è facoltativa
ed i cori potranno proporre liberamente da
2 a 5 brani di loro repertorio. L’organizzazione metterà a disposizione un pianoforte
digitale da accompagnamento.
PREMI
Art. 11 - Ai complessi premiati verrà corrisposto un premio nella seguente misura per
ciascuna categoria:
a) DUEMILA EURO (€ 2.000) al coro primo classificato;
b) MILLECINQUECENTO (€ 1.500) al
coro secondo classificato;
c) MILLE (€ 1.000) al coro terzo classificato.
In caso di ex-aequo il premio è divisibile.
Art. 12 - Al coro primo classificato di ciascuna categoria verrà assegnato il Trofeo “ Il Garda in Coro” realizzato dall’artista malcesinese
Valery Prova e il diploma ufficiale di classifica,
ai cori 2° e 3° classificato verrà consegnato
il diploma ufficiale di classifica. A tutti i cori
partecipanti verrà rilasciato il diploma ufficiale
di partecipazione. I cori primi classificati delle
due categorie saranno automaticamente ammessi a partecipare alla 3° Edizione del Concorso Internazionale Corale Voci Bianche “Il
Garda in Coro”, in programma dal 17 al 21
aprile 2012: l’Associazione “Il Garda in Coro”
si accollerà le spese di iscrizione.
Art. 13 - Verranno inoltre assegnati:
a) Gran Premio “Il Garda in Coro - Città di
Malcesine” di € 2.000,00 offerto dall’Associazione il Garda in Coro per il coro che ha
totalizzato il punteggio più alto del concorso.
Il coro parteciperà di diritto al concerto inaugurale della 7ª edizione nazionale “Il Garda
in Coro 2013”. La somma relativa a questo
premio sarà consegnata all’atto della effettiva partecipazione del complesso vincitore al
Concerto Inaugurale della 7ª edizione nazionale “Il Garda in Coro 2013”.
b) Premio Speciale Fe.N.I.A.R.Co di € 500,00
assegnato alla migliore esecuzione di un brano
a scelta tratto dalla collana “Giro Giro Canto”
(volumi 1, 2 e 3) edita dalla FeNIARCo;
c) Premio Speciale A.S.A.C - Veneto del valore di € 500,00, assegnato al coro proveniente dalla regione Veneto migliore classificato
con punteggio non inferiore a 80/100;
d) Premio Speciale Federazione Cori del
Trentino assegnato al coro proveniente dalla
provincia di Trento migliore classificato;
e) Premio Speciale “Ospitalità” di € 500,00
offerto dall’Associazione Albergatori di Malcesine al coro proveniente dalla località più
lontana da Malcesine;
f) Premio Speciale “Dal lago al cielo” offerto
dal Consorzio Funivia Malcesine Monte Baldo per i cori con il miglior repertorio proposto in ciascuna delle due categorie, che
parteciperanno ad una gita-concerto presso
l’Auditorium in Loc. Trattospino sul Monte
Baldo la mattina di domenica 22 maggio;
g) Premio Speciale “Chorus” offerto dalle Edizioni Musicali Europee, al migliore direttore;
h) Premio Speciale “Edizioni Musicali Europee” offerto dalle Edizioni Musicali Europee
al giovane direttore emergente;
N° 98 dicembre 2010
i) Premio Speciale “Miglior Coro della Scuola
dell’Obbligo” offerto dall’Associazione Il Garda in Coro;
l) Premio Speciale “Particolari movimenti scenici e coreografie” offerto dall’Associazione Il
Garda in Coro;
m) Premio Speciale “Simpatia” offerto
dall’Associazione Genitori Malcesine per il
coro con età media più bassa.
ISCRIZIONE
Art. 14 - L’iscrizione al Concorso a ciascuna
categoria comporta il versamento della tassa
di € 75,00 (non rimborsabile) a mezzo:
• vaglia postale (indicando la causale e il
nome del coro)
• bonifico bancario (indicando la causale ed il
nome del coro) c/o Credito Valtellinese
IBAN IT 21 J 05216 35320 000000002000
• Carta di credito - Paypal
Le domande di iscrizione dovranno essere
indirizzate a: IL GARDA IN CORO - Presidenza - Via Navene Vecchia, 121/2 · 37018
Malcesine (VR) - ed essere inviate entro il 10
febbraio 2011 (farà fede il timbro postale di
invio).
È richiesta la seguente documentazione:
a) domanda di iscrizione ad una o ad entrambe le categorie, utilizzando la scheda in
formato elettronico allegata al presente regolamento compilata in tutte le sue parti ed
in modo chiaramente leggibile;
b) breve curriculum del coro e del direttore
in formato cartaceo ed elettronico;
c) elenco nominativo dei componenti del coro
e del direttore con rispettiva data di nascita, in
formato elettronico; tale documento dovrà
essere sottoscritto, sotto la propria personale
responsabilità, dal responsabile del coro.
Copia del documento di identità dei componenti del coro. I cantori dovranno presentarsi
muniti di un documento di riconoscimento;
d) n. 8 copie delle partiture dei brani, chiaramente leggibili, in formato A4;
e) fotografia del coro in formato digitale da
1 a 3 Mb;
f) copia della ricevuta del versamento di €
75,00 per ogni singola scheda di iscrizione.
RIMBORSI
Art. 15 - Ai primi dieci complessi iscritti (e
successivamente ammessi) provenienti da
località distanti più di 150 Km. da Malcesine
sarà riconosciuto un rimborso spese viaggio
di € 300,00. La distanza fra la località di provenienza e Malcesine sarà calcolata per la via
più breve, ad insindacabile giudizio dell’Ente
organizzatore. Ai complessi corali sarà riconosciuto un solo rimborso spese viaggio, anche se partecipanti a più competizioni.
COMUNICAZIONE
Art. 16 - Il canale di comunicazione ufficiale fra l’organizzazione “Il Garda in Coro” e il
coro, una volta ammesso, sarà la posta elettronica. Tutte le informazioni inerenti il programma delle giornate di concorso e i comunicati stampa saranno pubblicati e disponibili
sul sito ufficiale www.ilgardaincoro.it
ALLOGGIO
Art. 17 - Attraverso l’iscrizione, il complesso
(compresi eventuali accompagnatori) usufruirà automaticamente del servizio di prenotazione per il soggiorno e il pernottamento nei
giorni del concorso, che sarà curato esclusivamente dal Comitato Organizzatore.
Sono previste 4 possibilità di alloggio per le
giornate del concorso secondo le caratteristiche indicate nella scheda di iscrizione allegata.
Nella scheda di iscrizione, dovrà essere indicata la scelta preferita per il tipo di sistemazione.
Attraverso l’Agenzia, su richiesta del coro, sarà
possibile prenotare ulteriori servizi convenzionati (pasti, pullmann, gite, ecc.). Gli ulteriori
costi saranno definiti attraverso l’agenzia.
Art. 18 - Ai primi 6 cori iscritti l’Associazione
organizzerà in modo completamente gratuito per i ragazzi una gita, con deposito cauzionale di € 50,00, che verrà rimborsato al
momento dell’effettuazione della gita. In caso
di rinuncia la cauzione non sarà rimborsata.
Art. 19 - Il Comitato Organizzatore declina
ogni responsabilità in caso di danni a cose e
persone che avvengano durante le giornate
del concorso.
L’Associazione “Il Garda in Coro” si riserva
ogni diritto di registrazione (audio e video)
ai fini radiofonici, televisivi, discografici, fotografici e di diffusione in Italia e all’estero delle
musiche eseguite durante le competizioni e i
concerti, senza alcun compenso ai complessi.
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N° 98 dicembre 2010
N° 98 dicembre 2010
I NOSTRI COMPOSITORI
Con una novità nella ricorrenza della scomparsa di Efrem Casagrande
45° Concorso Nazionale Corale
Trofei “Città di Vittorio Veneto”
Ecco, in sintesi, il regolamento
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Il 45° Concorso nazionale di canto
corale per l’assegnazione dei Trofei
«Città di Vittorio Veneto» avrà luogo
a Vittorio Veneto nei giorni 28 e 29
maggio 2011, con il coordinamento
artistico di Stefano Da Ros e la
partecipazione della Regione Veneto,
della Provincia di Treviso e del Comune
di Vittorio Veneto.
I cori potranno partecipare per le
seguenti categorie:
Categoria A Progetto-programma:
musiche originali d’autore
Categoria B Progetto-programma
canto popolare
Categoria C Progetto-programma
riservato a cori maschili (categoria
attivata nella ricorrenza del 20°
anniversario della scomparsa del m°
Efrem
Casagrande
-1924-1991-,
fondatore del concorso).
Categoria D Progetto-programma
riservato a cori giovanili (cantori nati
dopo il 31.12.1987)
Ciascun complesso corale potrà iscriversi
a più competizioni, purché presenti
programmi diversi e rispetti le modalità
previste per ciascuna di esse.
Il Concorso è riservato a complessi corali
che operano nello spirito amatoriale.
Il numero dei coristi di ciascun
complesso corale deve essere non
inferiore a 12 e non superiore a 40
(esclusi gli eventuali strumentisti).
Le domande di iscrizione dovranno
essere inviate esclusivamente con
lettera raccomandata alla Segreteria
del «45° Concorso Nazionale Corale»
– Comune di Vittorio Veneto – Piazza
del Popolo, 14 – 31029 Vittorio Veneto
(TV) entro il 15 marzo 2011 (farà
fede il timbro postale) e comunque
dovranno pervenire alla Segreteria
entro il 22 marzo 2011. Non sono
ammesse iscrizioni via fax o e-mail.
L’iscrizione al concorso comporta il
versamento della tassa di Euro 55,00
(non rimborsabile) sul c/c postale n°
12208310 – Bancoposta: codice IBAN
IT 32 J076 0112 0000 0001 2208 310
intestato a: Comune di Vittorio Veneto
- Tesoreria Comunale – Piazza del
Popolo, 14 – 31029 Vittorio Veneto
(TV) indicando la causale.
Con la domanda di iscrizione saranno
richiesti: un breve curriculum del coro
e del direttore, una relazione illustrativa
del progetto-programma; la sintesi del
progetto-programma; 8 copie delle
partiture dei brani, ; una registrazione
di buona qualità, su CD, di almeno tre
brani eseguiti dal coro, di cui almeno
due tra quelli indicati nel programma
presentato; l’elenco nominativo dei
componenti il coro e rispettiva data di
nascita (solo per la categoria D); e la
ricevuta del versamento di Euro 55,00
per ogni singola iscrizione.
Il Comitato artistico, composto da
Stefano Da Ros, Francesco Luisi, Mario
Mora, Alvaro Vatri (rappresentante
FENIARCO) e Mauro Zuccante,
ammetterà i cori alle competizioni
in base alla valutazione del progettoprogramma;
all’ascolto
della
documentazione sonora e all’esame
del curriculum del coro e del direttore.
Date e sedi delle prove, nonché
l’orario e il programma d’esecuzione
approvato dal Comitato artistico
saranno comunicati con lettera entro
il 31 marzo 2011.
La Commissione giudicatrice formulerà
un giudizio tenendo conto dei seguenti
parametri: intonazione, qualità vocale,
musicalità e interpretazione.
I risultati ufficiali saranno resi noti al
termine delle audizioni di ciascuna
categoria. Successivamente i direttori,
compatibilmente con i tempi della
manifestazione,
potranno
avere
un colloquio con la Commissione
giudicatrice per una valutazione più
approfondita della prova offerta.
Per ciascuna categoria del Concorso
sono previsti i seguenti premi (al lordo
delle ritenute di legge):
- primo premio: Euro 1.500,00
- secondo premio: Euro 1.000,00
- terzo premio: Euro 500,00
Il coro vincitore del primo premio nella
categoria A del Concorso Nazionale,
inoltre, potrà accedere di diritto al
Concorso Polifonico Internazionale
“Guido d’Arezzo”, edizione 2012.
Ai complessi vincitori del secondo
e del terzo premio, se ammessi al
concerto finale, sarà riconosciuto
un premio di Euro 300,00. Questo
sarà liquidato con le stesse modalità
sopraindicate.
I complessi premiati ammessi al
concerto finale (domenica 29 maggio
2011 – ore 17) avranno diritto ai premi
in denaro e al rimborso previsto solo
a condizione della loro partecipazione
al concerto stesso.
I cori vincitori del primo premio
nelle quattro categorie del Concorso
riceveranno il Trofeo «Città di Vittorio
Veneto» e il diploma di classifica; al
direttore del coro sarà consegnata
una targa offerta dall’A.S.A.C.
Come per le precedenti edizioni è
inoltre prevista la competizione per
l’assegnazione del Gran Premio Efrem
Casagrande e degli altri premi offerti
dalle varie associazioni concorrenti
alla realizzazione della manifestazione
(FE.N.I.A.R.CO., A.S.A.C., Sezione
A.N.A. e Coro A.N.A. di Vittorio
Veneto).
Maggiori dettagli si potranno ottenere
consultando il regolamento sul sito del
Comune di Vittorio Veneto
www.comune.vittorio-veneto.tv.it
Segreteria organizzativa: Ufficio
Cultura del Comune di Vittorio Veneto
Piazza del Popolo n. 14
31029 VITTORIO VENETO (TV)
tel. 0438-569310 – fax 0438-53966
[email protected]
Questa rubrica, solitamente dedicata ai nostri compositori ed a partiture, per lo più inedite, da essi fornite, con Note d’Autore
e suggerimenti per l’esecuzione, su questo numero, in occasione della recente scomparsa del m° Marco Crestani, vuole
ospitare il riconoscente tributo dell’ASAC ad uno degli Autori che maggiormente hanno caratterizzato la storia della coralità
veneta e non solo, attraverso il sentito ricordo di un altro protagonista della nostra Associazione e della nostra musica corale,
il m° Gastone Zotto.
Un ricordo
ed un addio
a Marco Crestani
autentico
Compositore
e vero Amico
L’ASAC con la dipartita di Marco Crestani ha perso
una delle proprie colonne portanti. Già grande amico e
collega nel Conservatorio di Verona di Efrem Casagrande
ideatore e fondatore dell’ASAC, il compianto Marco
è entrato in scena fin dall’inizio dell’Associazione.
Provenienti dalla zona veronese, con lui fin dall’inizio
hanno messo cuore e mano nell’ASAC personaggi
straordinari, come Carlo Bologna e Terenzio Zardini,
cui vogliamo rivolgere anche da queste righe il nostro
amichevole e mai sopito rimpianto. Già uno solo di questi
tre personaggi della coralità veneta sarebbe bastato per
qualificare un tessuto associativo come quello dell’ASAC.
Il rilievo ci viene buono per evidenziare come il primo
germe dell’ASAC sia maturato proprio nel cenacolo
altamente culturale del Conservatorio di Verona, allora
diretto dal grande M° Lazlo Spezzaferri e presso il quale,
allora, tutti prestavano servizio. Efrem Casagrande era,
infatti, titolare di Lettura della Partitura, Marco Crestani
di Cultura Musicale Generale, Terenzio Zardini di Musica
Corale e Direzione di Coro e Carlo Bologna era di casa
come Critico musicale dell’Arena. Solo da un’aggregazione
così straordinaria di competenze e di amicizie poteva
trovare ideazione e nascita quella sorta di vulcano
benefico per la Coralità, definita poi con il nome di
ASAC. E Marco qui c’era, apportandovi una presenza di
straordinaria pregnanza umana e professionale.
Come compositore, Marco ha portato nell’ASAC e
quindi anche più ampiamente nella coralità amatoriale
veneta e italiana un eccezionale arricchimento qualitativo.
Ha ripreso, allargato e soprattutto perfezionato
l’orientamento compositivo, che anche altri musicisti
a lui coevi stavano imboccando. Infatti, già sul campo
egli ha trovato, ad esempio, la meravigliosa e solo
apparentemente semplice maniera di far coro popolare
di Bepi De Marzi, la esuberante e spesso geniale maniera
di cantare il popolare di Paolo Bon, la fresca e gradevole
maniera di far coro popolare di montagna di Gianni
Malatesta, ma egli non ha accettato di camminare sul
già detto e sul già fatto prima di lui o accanto a lui; per
questo ha cercato subito
di imboccare nuove
strade per lo scrivere
corale popolare. Egli ne
aveva ben le capacità
tecniche in quanto era
uscito, come Zardini,
dalla grande Scuola
di Composizione di
Gabriele Bianchi e
quella di Organo di
Sandro Dalla Libera
l’uno e l’altro docenti
dell’allora prestigioso
Conservatorio di Venezia.
Con le sue
armonizzazioni, con
le sue elaborazioni
e soprattutto con le sue composizioni corali Marco
propone varietà e arricchimento armonico, accresciuto
interesse melodico assegnato alle singole voci, interessanti,
anche se volutamente semplici ed eseguibili, combinazioni
tematico-imitative. E così con il suo scrivere musicale,
con il suo contributo compositivo il volto del tradizionale
cantare popolare amatoriale prende subito un aspetto
nuovo e classicheggiante, fa capire a tutti come sia fasulla
la distinzione tra musica classica e musica popolare,
perché l’una e l’altra devono essere prima di tutto
musica. Già tanti e tanti anni fa J. S. Bach, componendo i
suoi immortali monumenti musicali, mai si è mai posto
come problema il fatto che i numerosissimi Corali,
a lui precedenti e da lui adottati come materiale di
composizione, fossero da annoverare o meno nella
musica popolare o in quella colta. Su quest’ordine di idee,
anche Marco ci ha regalato sempre e soltanto della bella
musica, talora un po’ impegnativa sia nella comprensione,
come nell’esecuzione, ma sempre stilisticamente valida,
formalmente interessante e uditivamente gradevole.
Per uno che sa ben comporre l’amatorialità mai deve
significare e veicolare un pressapochismo dilettantistico.
Marco, alla fine, ha arricchito straordinariamente il
nostro repertorio corale, particolarmente quello Veneto,
quello dell’ASAC, quello di casa nostra. Né mancano
in lui preziose riprese di materiale popolare derivato
dall’esterno del veneto, come quello meraviglioso della
Sardegna, mondo a lui particolarmente caro per motivi
professionali (fu insegnante presso il Consevatorio di
Sassari e Cagliari) e familiari (dalla Sardegna proviene
Francesca, sua moglie, cui rivolgiamo anche da queste
righe il nostro affettuoso ricordo e l’espressione del
nostro più sincero cordoglio).
15
16
Fin dai primi tempi egli è stato chiamato a far parte della
Commissione Artistica dell’ASAC ed anche lo scrivente
durante i suoi mandati di Presidenza dell’ASAC, per il
vero, con una certa caparbietà, volle mantenerlo nei
gangli vitali di questa Commissione fino all’ultimo, nella
consapevolezza che veri e grandi artisti della musica,
come Marco Crestani, costantemente vanno apprezzati,
mantenuti in forze, vanno coinvolti operativamente e
gelosamente mantenuti, anche se e quando risultassero
difficoltati per malattia o per anzianità. Personaggi
dell’arte, come Marco, non si ritrovano facilmente e non si
costruiscono in breve tempo. La loro lucida intelligenza e
la loro solida competenza professionale sempre portano
copiosi frutti musicali all’Associazione anche con poco,
con molto poco. A volte, per questo, basta un solo cenno,
un semplice orientamento, un fuggevole parere, una
veloce indicazione valutativa, …..
Con vera soddisfazione nella serata conclusiva del Festival
della Coralità Veneta abbiamo assistito a Vicenza presso
l’Auditorium della Fiera alla più che meritata assegnazione
post mortem del PREMIO ASAC 2010 a Marco Crestani.
Per quanto post mortem, si è trattato di una valorizzazione
finora inedita all’interno dell’ASAC, di un prestigioso titolo
onorifico del tutto meritato da parte del grande amico
appena scomparso. Marco passa così nella storia come
UN GRANDE DELL’ASAC, come un artista emblematico
per questa nostra Associazione, come una figura d’uomo
e di artista da non dimenticare mai nell’ambito della
coralità.
Il comune amico Giancarlo Pagni su Diapason n. 9 del
2010 (Notiziario della coralità toscana) ha salutato Marco
con questo titolo che pienamente condividiamo: Abbiamo
perduto un grande poeta del canto popolare.
Nel giorno del suo funerale, fu encomiabilmente presente
con il suo bel cantare prevalentemente gregoriano il
Coro di Santomio di Malo, proprio quello stesso Coro,
che è nato a suo tempo dal cuore di un altro grande
della nostra coralità veneta: Piergiorgio Righele. In quella
circostanza, proprio di fronte al suo feretro, anche a
nome di tutta l’ASAC (risultando il Presidente Raschi
impossibilitato a presenziare), mi son permesso di
affermare con tutta convinzione e di promettergli con
tutta solennità che noi dell’ASAC che lo manterremo
sempre nel cuore, che continueremo a cantare le sue
musiche, che le sue musiche resteranno sicuramente
belle, a lungo, molto a lungo apprezzate ed eseguite da
parte delle nostre Corali anche dopo la sua dipartita,
che noi d’ora in poi lo crediamo davvero felice per
sempre tra quei cori angelici, che giustamente - con
paradisiaca finezza - vorranno lassù intonare le tante belle
composizioni corali che ci ha donato in vita.
Ciao, Marco, grazie per quello che sei stato per noi e per
le belle musiche che ci hai lasciato.
Gastone Zotto
Presidente emerito dell’ASAC
Marco Crestani (1926-2010) si era diplomato in Composizione, Pianoforte, Organo e Composizione Organistica,
Musica Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia. Ha insegnato nei Conservatori di Verona, Castelfranco Veneto, Cagliari e Sassari
ed è stato un apprezzato organista e concertista d’organo. La sua attività di ricercatore musicale non è inferiore
a quella di compositore. Autore di circa 300 opere corali
ed elaborazioni di canti di ispirazione popolare tratti dalla
tradizione veneta, toscana, sarda e di altre regioni italiane,
ha partecipato a vari concorsi nazionali e internazionali ed
è stato, a sua volta, membro di giuria in numerose competizioni corali italiane ed internazionali. Molte sue composizioni sono state pubblicate presso diverse case editrici
o registrate in ambito discografico. Tra i primi esponenti
dell’ASAC, per molti anni ne è stato membro della Commissione Artistica.
Si è spento a Marostica nel mese di giugno.
Non avendo avuto occasione di farlo pubblicamente fino
ad oggi, rivolgiamo ai famigliari, ai parenti ed a quanti l’hanno conosciuto, il nostro pensiero di cordoglio, nella certezza che egli continuerà a vivere nelle sue opere.
La Redazione di Musica Insieme
La Partitura
In occasione di questa pubblicazione, abbiamo chiesto al
m° Giovanni Acciai, che di Crestani nutriva grande stima e
ammirazione, di inviarci una partitura, a suo avviso, degna di
particolare memoria. Ecco la sua risposta.
“Carissimo Piervito,
ecco il brano di Marco Crestani, Sei bella, sei splendida, che,
dopo lunga indagine e prolungata riflessione ho scelto affinché
possa essere pubblicato sul prossimo numero di Musica insieme.
Come potrai tu stesso renderti conto, il brano è una delle
elaborazioni più belle e meglio riuscite di Crestani.
Un caro saluto.
Giovanni”
M. CRESTANI, Sei bella, sei splendida, in «La Cartellina», rivista
bimestrale di didattica e musica corale, fondata da Roberto
Goitre e diretta da Giovanni Acciai, n. 37 (maggio 1985), pp.
55-62.
Si ringraziano le Edizioni Suvini Zerboni di Milano, per la gentile
concessione alla pubblicazione.
a cura di Piervito Malusà per Misica Insieme n° 98 - Dicembre 2010 - ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC - da «La Cartellina», rivista bimestrale di didattica e musica corale, fondata da Roberto Goitre e diretta da Giovanni Acciai, n. 37 (maggio 1985), pp. 55-62.
N° 98 dicembre 2010
a cura di Piervito Malusà per Misica Insieme n° 98 - Dicembre 2010 - ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC - da «La Cartellina», rivista bimestrale di didattica e musica corale, fondata da Roberto Goitre e diretta da Giovanni Acciai, n. 37 (maggio 1985), pp. 55-62.
a cura di Piervito Malusà per Misica Insieme n° 98 - Dicembre 2010 - ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC - da «La Cartellina», rivista bimestrale di didattica e musica corale, fondata da Roberto Goitre e diretta da Giovanni Acciai, n. 37 (maggio 1985), pp. 55-62.
a cura di Piervito Malusà per Misica Insieme n° 98 - Dicembre 2010 - ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC - da «La Cartellina», rivista bimestrale di didattica e musica corale, fondata da Roberto Goitre e diretta da Giovanni Acciai, n. 37 (maggio 1985), pp. 55-62.
a cura di Piervito Malusà per Misica Insieme n° 98 - Dicembre 2010 - ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC - da «La Cartellina», rivista bimestrale di didattica e musica corale, fondata da Roberto Goitre e diretta da Giovanni Acciai, n. 37 (maggio 1985), pp. 55-62.
a cura di Piervito Malusà per Misica Insieme n° 98 - Dicembre 2010 - ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC - da «La Cartellina», rivista bimestrale di didattica e musica corale, fondata da Roberto Goitre e diretta da Giovanni Acciai, n. 37 (maggio 1985), pp. 55-62.
a cura di Piervito Malusà per Misica Insieme n° 98 - Dicembre 2010 - ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC - da «La Cartellina», rivista bimestrale di didattica e musica corale, fondata da Roberto Goitre e diretta da Giovanni Acciai, n. 37 (maggio 1985), pp. 55-62.
a cura di Piervito Malusà per Misica Insieme n° 98 - Dicembre 2010 - ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC - da «La Cartellina», rivista bimestrale di didattica e musica corale, fondata da Roberto Goitre e diretta da Giovanni Acciai, n. 37 (maggio 1985), pp. 55-62.
Si ringraziano le Edizioni Suvini Zerboni di Milano, per la gentile concessione alla pubblicazione.
N° 98 dicembre 2010
L’iscrizione dei cori all’ASAC è indispensabile alla sopravvivenza della Coralità veneta
ASAC: Campagna Iscrizioni 2011
Con gli auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo, il presidente Alessandro Raschi ha recentemente
inviato a tutti i cori la scheda di iscrizione all’Associazione, precisando che...
“La quota associativa, invariata per oltre 10 anni, subisce un lieve incremento anche a causa dei quintuplicati costi
di spedizione della nostra rivista, ed è
quindi fissata per il prossimo anno a €
150,00. La data ultima prevista per il
versamento è il 31 gennaio 2011.
L’importo complessivo dovrà essere
versato tramite un bollettino postale al
c/c n. 12067302, indicando come causale: iscrizione ASAC 2011 del “nome
del coro”. L’iscrizione sarà considerata
valida se, unitamente alla copia del versamento della quota sarà inviata anche
la scheda di iscrizione 2011 all’ASAC
(in originale o a mezzo fax o e-mail).
Per iscrizioni successive, effettuabili comunque per tutto l’arco dell’anno, non
sarà possibile abbonarsi alle riviste musicali a prezzo convenzionato e ricevere
la tessera di iscrizione, utile ad esempio per esigere gli sconti SIAE, che da
quest’anno verrà inviata con la lettera
di convocazione dell’assemblea generale, fissata per il 27 marzo 2011.
L’iscrizione all’ASAC inserisce il coro
nel circuito corale regionale e nazionale usufruendo, quando le iniziative
non sono riservate agli iscritti e sono
previste delle tariffe, di quote agevolate.
I cori iscritti sono partecipi e integrati nello sviluppo della coralità italiana,
seguiti dall’ASAC nell’affrontare le tematiche fiscali e organizzative che ogni
anno si pongono alla nostra attenzione (modello EAS, circolari ministeriali,
normative SIAE e Enpals). L’iscrizione
offre il diritto a partecipare alle iniziative promosse dall’Associazione (corsi,
convegni, laboratori, riunioni, rassegne
provinciali e regionali, nazionali e internazionali ecc.), all’istituzione dei Corsi di
Orientamento Musicale presso le sedi
dei cori richiedenti, all’accesso alla vantaggiosa convenzione assicurativa, le cui
condizioni sono riportate sul foglio allegato, ed all’utilizzo del nostro archivio
musicale dotato di oltre 14.000 partiture schedate e catalogate, a ricevere
pubblicazioni, CD e DVD realizzati a livello regionale e nazionale, ad accedere
ai contributi previsti dall’ASAC e dalla
FENIARCO per le varie attività e inizia-
tive. L’iscrizione all’ASAC dà diritto allo
sconto del 10% sulle tariffe SIAE, la possibilità di effettuare abbonamenti SIAE
e comprende l’iscrizione del coro alla
Federazione Nazionale Italiana delle
Associazioni Regionali Corali (FENIARCO) dando accesso a tutti i cori iscritti
alle
iniziative organizzate a
livello nazionale, diritto a
tutte le agevolazioni previste e
a ricevere la rivista
nazionale ‘Choraliter’.
L’ASAC e la FENIARCO sono attive nei relativi ambiti di
competenza, regionale e nazionale, per
promuovere, sostenere e salvaguardare
gli interessi e le prerogative della coralità amatoriale nei confronti di enti e
istituzioni (SIAE, ENPALS, Agenzia delle
Entrate, ecc).
Compresa nell’iscrizione è prevista la
possibilità data dal sito della federazione nazionale FENIARCO, ove tutti
i cori iscritti possono inserire gratuitamente la propria scheda, aggiornabile
autonomamente e collegata in tempo
reale con i siti regionale e nazionale. I
cori iscritti potranno segnalare le proprie manifestazioni per l’inserimento
nel sito regionale o inviare articoli, notizie, CD o DVD per la pubblicazione
e recensione nelle rubriche della rivista
“Musica Insieme”. Ciascun coro iscritto
avrà in omaggio 15 abbonamenti annui
al periodico dell’ASAC “Musica Insieme”, che verrà inviato direttamente agli
indirizzi richiesti conformemente alle
istruzioni che saranno comunicate a fine febbraio.
Al fine di sostenere
e far crescere la rivista
auspichiamo che altri
abbonamenti saranno
stipulati per tutti i coristi da ogni coro:
sarà sufficiente aggiungere alla
quota di
iscrizione il
costo degli
abbonam e n t i
previsti
b a rrando
l a
casella
corrispondente. Gli indirizzi
verranno richiesti in seguito unitamente a quelli dei 15
abbonamenti omaggio. è possibile richiedere ulteriori abbonamenti alla rivista nazionale Choraliter aggiungendo la
quota relativa nel bollettino dell’iscrizione e sottoscrivere l’abbonamento alla
rivista musicale “La Cartellina” a prezzo
ridotto versando in aggiunta alla quota
di iscrizione la somma relativa. Se non
diversamente indicato gli abbonamenti
saranno intestati al direttore; altrimenti
indicare l’indirizzo/i di eventuali ulteriori
abbonamenti.”
N.B. La nuova scheda di iscrizione
può essere scaricata da internet
www.asac-cori.it
17
N° 98 dicembre 2010
N° 98 dicembre 2010
CORSI E LABORATORI
Corso residenziale di Mel
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Le riflessioni dei corsisti
La prima volta che ho avuto un contatto, anche se indiretto, con Marco
Berrini è stata ascoltando un concerto su Radio3: che emozione sentire un
coro fraseggiare in maniera così naturale, con naturalezza ed eleganza. Poi,
del tutto casualmente, ho assistito ad
un concer to a Roma in cui Marco era
invitato come direttore ospite e per
la prima volta ho visto il suo gesto.
Morbido e deciso allo stesso tempo,
elegante e chiarissimo. Mi sono detto:
questo è davvero un grande maestro,
qualcuno da cui si può imparare.
Come poter quindi resistere ad un
corso di direzione che vedeva come
docenti Marco Berrini ed il caro maestro ed amico Giorgio Mazzucato? Impossibile, anche perché nella cornice
c’era anche l’incantevole cittadina di
Mel, la efficientissima organizzazione
e gestione dell’Asac e - last but not
least- tre cori laboratorio di tutto
rispetto: Iris Ensemble, il Corocastel
Conegliano ed il Coro Città di Piazzola sul Brenta.
Le attese non sono state certo deluse:
i nostri docenti non si sono certo risparmiati ed i risultati non si sono fatti
attendere. Fin da subito è stato possibile
mettersi alla prova con i cori laboratorio, sempre molto disponibili e ricettivi
di fronte alle richieste dei direttori.
Il reper torio proposto ha cer tamente
trovato consenso in tutti i par tecipanti ed i tre cori (femminile, maschile,
misto) ci hanno permesso di spaziare
tra i più svariati ambiti storici e stilistici. Si par tiva dal rinascimento (Ne
timeas Maria di Palestrina) per poi
passare al barocco veneziano di Lotti
(Ad Dominum cum tribularer), arrivando poi ai grandi autori del Romanticismo tedesco e francese (Christus
factus est di Bruckner, Veni Domine
e Laudate pueri di Mendelssohn, Ave
Maria di Biebl, Messe basse e mottetti
di Fauré).
For tunatamente ampio spazio è stato
riservato al reper torio contemporaneo (Lauridsen, Kocsar, Kirschner,
Bettinelli) senza tuttavia tralasciare il
popolare e perfino lo spiritual.
La disponibilità dei cori ha permesso
uno studio attento ed approfondito,
rinnovando la sorpresa di sentire un
brano cambiare tra le mani dei differenti direttori (che dire dell’Agnus
Dei dalle Messe basse di Fauré provato e studiato da quasi una decina di
direttori differenti?!?)
Ma proprio perché non si può dirigere un coro senza lavorare sulla propria voce, il corso ha trovato il suo
naturale completamento grazie all’intervento di Giorgio Mazzucato nella
Il corso si è concluso con uno splendido concer to presso la Chiesa monumentale di Lentiai: alla soddisfazione
dei numerosissimi presenti si è aggiunta la gratificazione dei cori e dei
direttori che hanno potuto dar prova
di quanto avevano studiato e perfezionato nel corso.
Grazie Marco, grazie Giorgio e a tutti
i nostri direttori un invito ed un arrivederci alla prossima edizione!
Alessandro Kirschner
“VEDERE
OLTRE LA PARTITURA”
Era da qualche anno che non partecipavo a corsi di perfezionamento
per direttori di coro e francamente
ne sentivo la mancanza. Noi direttori
siamo come il fluido frigorigeno dei
condizionatori … ogni tanto abbiamo
bisogno di essere ricaricati e stimolati per cercare e trovare nuove idee o
semplicemente per consolidare e confermare quelle che già conosciamo.
Ecco allora che il corso arriva “a pen-
nello” e ti stimola a metterti in discussione, a mettere le tue mani “nude”
a disposizione del docente che ha il
compito di togliere l’imbarazzo e l’insicurezza di essere davanti a chi magari
ne sa più di te e insegnare a te stesso a
diventare strumento di comunicazione
e di espressione adottando chiarezza e
decisione nei vari movimenti e gesti.
I maestri Giorgio Mazzucato e Marco
Berrini … due ottimi docenti con un
carico di esperienza, professionalità
ed anche umanità. Chi ama la musica
sa trasmettere le proprie conoscenze con umiltà e passione, non è mai
stanco di correggere, consigliare, indirizzare e perché no, anche lasciare
liberi di agire se tale azione arriva a
raggiungere il risultato voluto. Maestri e Uomini che , insieme al nostro
presidente Alessandro Raschi, hanno
saputo e voluto passare qualche ora
con noi corsisti non solo a lezione ma
anche in una birreria davanti ad un bel
boccale di bionda spumeggiante.
è stato un corso intenso sia nelle ore
che nel lavoro di analisi e concer tazione. Si respirava l’interesse di voler
sapere e la voglia di confrontarsi con
i colleghi direttori. Chi un po’ più timido e riservato, chi più scherzoso
ed esuberante ma alla fine un gruppo
che ha dimostrato stima reciproca con
la volontà e l’obiettivo di mettersi in
gioco ad un “giudizio” costruttivo dei
docenti e dei colleghi stessi.
Un reper torio non sempre facile, forse non proprio da corso propedeutico, ma che ha dato possibilità a chi
insegnava di inserire nozioni storiche,
stilistiche, compositive ed interpretative insegnando ai direttori corsisti di
andare ben oltre la par titura sapendo
vedere, leggere e interpretare ciò che
è scritto. Da G. Croce, C. Monteverdi e A. Scarlatti a F. Menedelsshon, G.
Faurè per passare da L. Bernstein a R.
Dionisi e G. Vacchi toccando quindi
epoche e generi diversi.
è stato dato ampio spazio alla vocalità,
alla lettura del do mobile, all’analisi e
forse un po’ meno alla direzione vera
e propria. D’altronde dirigere non significa solamente “muovere” braccia e
mani ma bisogna anche sapere quali
finalità si vogliono raggiungere con il
proprio gesto.
Non sono mancate le barzellette ed i
momenti goliardici e qui mi sento un
po’ in colpa perché non ho mai perso
l’occasione di fare ‘baccano’ (naturalmente non a lezione!). Ho avuto delle ottime spalle tra le quali segnalo e
saluto Paolo, Raffaello, Vanni, Francesca,
Ornella e naturalmente tutta l’allegra
compagnia!! I corsi servono anche per
fare amicizia e per capire che viviamo in
un mondo corale che viene condiviso e
vissuto da molti nel Veneto e non solo.
In conclusione: sono ritornato ricaricato e motivato e forse un po’ pensieroso rendendomi conto che, per
fare bene, bisogna dedicare tempo ed
energie non solo a prove ma anche e
soprattutto prima, nel lavoro personale di preparazione ed analisi del brano.
Pur troppo la quotidianità non sempre
è così generosa nel dar ti il tempo necessario. Bisogna quindi individuare i
punti più impor tanti e svilupparli con
conoscenza e determinazione. Il resto
poi arriva.
Marco Dalla Valle
Gruppo Corale Harmonia Nova - Molvena (Vi)
Da Lonigo a Lichtenberg... e ritorno
Il gruppo dei
diplomati “Rohmert”
acquista un nuovo elemento
Una sorpresa alla settima edizione del Seminario
di funzionalità vocale di Villa San Fermo
L’edizione 2010-11 (da ottobre a marzo) del Seminario di
funzionalità vocale organizzato dalla Consulta ASAC di Verona presso Villa San Fermo
di Lonigo (Vi) ha visto il ritorno di una corsista dopo circa
due anni di assenza. La cosa in
sé non fa certo notizia, ma il
ritorno di Laura Rossi, corista
del Damavoci Gospel Singers
di Legnago diretto da Paola Mattiazzi,
ha un sapore particolare: nei due anni
di “assenza” dal corso, infatti, Laura si è
recata a Lichtenberg e si è diplomata
con Gisela Rohmert. Un risultato lusinghiero per lo staff dei docenti di Villa
San Fermo, tutti già diplomati a Lichtenberg, che hanno visto una loro allieva
diventare... “collega”: il Corso di Lonigo
si è confermato, pertanto, un trampolino di lancio di tutto rispetto per chi
vuole avventurarsi nel “cammino verso
il suono”, come Gisela Rohmert definisce il percorso di ricerca dell’uso
funzionale della voce.
Annualmente il corso prevede l’intervento diretto, a Lonigo, di un
docente dell’Istituto di Lichtenberg,
che si unisce al qualificato gruppo
dei docenti, permanenti o a rotazione, impegnati a Villa San Fermo.
Anche quest’anno sarà così. Per gli
oltre 35 allievi del corso l’esperien-
19
za continua, dunque, e si approfondisce ogni anno di più.
La conduzione del lavoro sul repertorio (a cura del m° Borin), tra l’altro, quest’anno consente ai corsisti
di sperimentare, a turno, la direzione
di un gruppo vocale attraverso una
gestualità e una metodologia ispirate al percorso funzionale: un’esperienza di grande efficacia ar tistica
e foriera di effetti vocali d’insieme
altamente suggestivi...
Chi ha iniziato a prendersi cura della propria voce con le modalità proposte da questo metodo, non può
tornare indietro.
Nella foto, la neo-diplomata Laura Rossi,
al centro, con i docenti: da sinistra, Luciana
Del Col, Luciano Borin e Pierluigi Molinaro
(docenti permanenti) e, alle loro spalle, Gabriella Greco e Morena D’Este (docenti a
rotazione), nel Chiostro di Villa San Fermo.
info: [email protected]
Aggiornamento per direttori e allievi direttori di coro
doppia veste di direttore e vocalista.
Ogni corsista ha infatti potuto fare almeno mezz’ora individuale di vocalità,
occasione quanto mai rara e preziosa
vista la preparazione e l’esperienza
del docente.
Mi piace tuttavia tuttavia ricordare un
episodio avvenuto durante il corso
che spero sia stato - non solo per me
- oggetto di ripensamento. Un pomeriggio, sulla scia dell’entusiasmo che si
respirava, i direttori si sono sostituiti
al coro laboratorio per lo studio di un
brano. Ebbene: alla terza, quar ta lettura il brano era ancora alquanto zoppicante e stentava a prendere il volo.
La “lavata di capo” ricevuta dal nostro
maestro Berrini è stata quanto mai
esemplare: un for te richiamo verso la
responsabilità che ogni direttore deve
avere nella conoscenza minuziosa di
tutte le par ti vocali e non solo dei
problemi legati alla gestualità. “Come
potete pretendere da altri quello che
nemmeno voi siete in grado di fare?”.
La domanda, caduta nel vuoto, è stata
motivo di riflessione per tutto il lavoro personale che un direttore deve
fare prima di mettersi di fronte al
coro, qualunque esso sia.
N° 98 dicembre 2010
N° 98 dicembre 2010
NOTIZIE CORALI
Feltre
XII Rassegna Corale
di Musica Sacra
20
La XII Rassegna corale di Musica Sacra tenutasi nel Duomo di Feltre (BL)
sabato 6 novembre alla presenza del
presidente Alessandro Raschi, ha visto la par tecipazione di tre formazioni corali bellunesi associate all’ASAC:
il Gruppo ‘Solo Voci’ di Feltre diretto
da Pio Sagrillo, la Schola Cantorum di
Santa Giustina diretta da Fabrizio Da
Ros e ‘Vocincanto’ ancora di Feltre diretto da Lorenzo Luciani. È stato un
concer to snello, vario ed interessante
per aver proposto tre formazioni corali molto differenti fra loro per organico e reper torio. In verità il Gruppo
‘Solo Voci’, coro di voci maschili che
quest’anno festeggia i propri 15 anni
d’attività, si è limitato a dare il benvenuto alle altre due formazioni corali
con un programma volutamente non
‘da protagonista’ tra i cui brani faceva comunque spicco l’energico Tollite
hostias dall’Oratorio de Noël di Camille Saint-Saëns. La Schola Cantorum
di S. Giustina ha invece presentato
un programma stilisticamente abbastanza omogeneo prediligendo brani
composti tra ’700 e ‘800: del bellunese Antonio Miari (1778-1854) autore
di molta musica sacra dal carattere
piuttosto operistico ma comunque in
linea con i gusti del periodo (soprano solista Sara Cecchin), di Michael
Haydn (1737-1806), fratello minore
del più famoso Franz Joseph ma assai
interessante, di cui il coro bellunese
ha presentato un mesto ma molto espressivo Tenebrae factae sunt e
il Cum Sancto Spiritu dal Gloria della
Messa concertata di Antonio Lotti.
Uniche due eccezioni ‘temporali’ nel
programma della formazione di Da
Ros, il caleidoscopico Adoramus Te
di Claudio Monteverdi (1567-1643)
e il Requiem di Giacomo Puccini
(1858-1924) per coro, violoncello
e organo (quest’ultimo suonato da
Deniel Perer). Quest’ultimo pezzo è
stata una piacevolissima sorpresa e
sicuramente uno fra i brani più interessanti della serata. Cer to, sotto la
confezione molto elegante e abile
possiamo riscontrare forse una cer ta
esteriorità nell’atteggiamento di Puccini, un atteggiamento non realmente
par tecipato o par tecipato in modo
‘teatrale’. Ma non vi si riscontrano
gesti plateali o ‘volgarmente’ teatrali;
tutto si muove con mestizia e misura anche nell’aver affidato al violoncello (suonato dallo stesso Fabrizio
Da Ros) non un discorso verboso
ma quel tocco intimista un po’ decadente tipico del musicista lucchese.
Tutto dedicato al Novecento è stato il programma del coro femminile ‘Vocincanto’ di Feltre con brani di
Licinio Refice (1885-1954), Lorenzo
Perosi (1872-1956) nonché di compositori bellunesi viventi: Manolo Da
Rold (*1976) autore di un Angelorum
Gloria ritmicamente molto vivace e
dalle soluzioni ‘moderne’ ma sempre
finalizzate alla resa testuale, Lorenzo
Luciani (*1949) autore di un Benedicam Dominum dalle belle sonorità,
Alber to Opalio (*1969) che ha presentato un vivace Laetabitur justus
e Gianmar tino Durighello (*1961)
con una bellissima ed emotivamente par tecipata Salve, Regina. Questi
ultimi tre brani sono stati diretti da
Marisa Ricchiuto, Isa Carlin e Ginluca
Dai Pra, allievi della Classe di Direzione di coro della Scuola di Didattica
della musica del Conser vatorio di Vicenza – sezione decentrata di Feltre
che hanno preparato i brani presso
la sede del coro ‘Vocincanto’ sotto la
guida del m° Pietro Malusà, docente
presso lo stesso Conser vatorio ‘Pedrollo’ di Vicenza. Concer to vario e
piacevole, si diceva ma che ha anche
evidenziato come la sede del Duomo di Feltre, per quanto prestigiosa
e adatta al reper torio sia poco pratica dal punto di vista strettamente
musicale, con la sua acustica troppo
generosa che rischia di non mettere
in piena luce tutto il lavoro di studio
che i cori svolgono regolarmente nel
preparare il loro reper torio. Lavoro
che non è solo ricercare la perfezione tecnica ma strumento per comprendere la musica nelle sue relazioni
con il testo. Musica quindi che non
è – e non deve essere! – solo piacere
per le orecchie o fattore ‘aridamente’
culturale ma momento di nutrimento
per lo spirito (o l’anima) oltre che di
meditazione sull’‘essere uomo’ e sul
suo rappor to col trascendente.
Alberto Opalio
Coro Piave ANA - Feltre
Trasferta in Uruguay
Dal 15 al 24 ottobre 2010, il coro
Piave A.N.A di Feltre [foto a pag.21,
in alto], ha effettuato una trasfer ta in
Uruguay su invito della regione Veneto e del comune di Feltre, il quale ha
stipulato un patto di amicizia con la
città di Colonia Del Sacramento.
Durante questo periodo il coro ha visitato la città di Montevideo ed altre
località del paese incontrando le comunità degli immigrati italiani e i loro
discendenti, ha par tecipato a cerimonie religiose e civili accompagnandole
con canti di musica sacra, della montagna, della tradizione popolare veneta e del reper torio degli Alpini.
Il coro ha iniziato il tour a Montevideo accompagnando con i propri
canti la santa Messa nella missione
cattolica della città e par tecipando
al pranzo di benvenuto offer to dal
C.A.V.U ( comitato delle associazioni
venete in Uruguay ) durante il quale
si è esibito in vecchie canzoni della
nostra terra cantandole assieme agli
immigrati italiani.
Accompagnando poi la delegazione della città di Feltre si è recato a Colonia
Del Sacramento in occasione della firma
del patto di amicizia con la nostra città, eseguendo dopo la cerimonia alcuni
brani e l’inno d’Italia.
Ritornato a Montevideo, ha visitato
l’ospedale italiano ed è stato ospite della scuola italiana (nata nel 1886), soffermandosi in quest’ultima per eseguire un
breve concerto seguito ed apprezzato
dagli studenti e dal corpo docente della
scuola, la quale ha poi offerto il pranzo. Nel pomeriggio ha visitato il museo
dell’emigrazione, eseguendo alcuni brani alla presenza del Console italiano a
Montevideo.
Ha effettuato un tour nelle località di
Punta Del Este e di Piriapolis dove,
dopo una semplice cerimonia è stato
deposto un omaggio floreale al monumento della Madonna degli Alpini.
Durante il soggiorno, il coro si è trasferito per due giorni in Argentina, a
Buenos Aires, e accompagnato da una
guida turistica, ha avuto l’occasione di
visitare la città, anche in questo luogo
non sono mancate le occasione per
cantare alcune canzoni del proprio
reper torio.
Per il nostro coro, questo viaggio è stata
una esperienza veramente indimenticabile. Dei giorni trascorsi in Uruguay conserveremo per sempre il ricordo delle
persone che abbiamo incontrato, della
loro ospitalità e della gentilezza con la
quale ci hanno accolto, ma quello che
più ci ha colpiti è stato l’attaccamento e
l’amore che questi immigrati conservano per l’Italia e che hanno trasmesso ai
loro figli, rimarrà sempre nei nostri cuori la commozione che abbiamo provato
nel vedere quando ascoltavano, talvolta
con le lacrime agli occhi, le canzoni che
parlavano della loro terra d’origine.
Giuseppe D’Incau
Presidente del Coro Piave A.N.A.
Fumane (Vr)
Un concerto lungo
quarant’anni
per gli Amici della Musica
Quarant’anni e non sentirli. Soprattutto se questo ambizioso e significativo
traguardo lo si raggiunge cantando
con passione, impegno ed entusiasmo.
è questo il caso del coro Amici della
Musica di Fumane, in Valpolicella [foto
a destra], che festeggia quest’anno i
suoi otto lustri di attività concer tisti-
ca. Alla fine degli anni Sessanta un
gruppo di appassionati diede vita
alla Società Amici della Musica;
inizialmente lo scopo era quello
divulgativo attraverso l’organizzazione di concer ti, conferenze
e guide all’ascolto ma ben presto tutto questo cominciò a non
bastare più. Una sera del 1970,
mentre i soci erano riuniti per
pianificare l’attività, si levò una
voce: “Vogliamo cantare!”. Fu un
plebiscito. Venne così fondato il
coro omonimo la cui guida venne affidata al maestro Rinaldo
Tedeschi che dopo due anni passò
la direzione al giovane Giorgio Croci.
Con il maestro reggiano, oggi noto direttore d’orchestra, il coro si affermò
al concorso nazionale di Vittorio Veneto classificandosi al secondo posto
nel 1973 per trionfare due anni più
tardi conquistando il primo premio
assoluto che gli valse un’apparizione
televisiva sul secondo canale della Rai.
Grazie a questi brillanti successi gli
Amici della Musica hanno iniziato un’intensa attività concertistica, spesso affiancati dall’Orchestra da Camera “G.
Torelli” con la quale hanno eseguito
importanti capolavori della letteratura
vocale sacra del Settecento italiano in
luoghi importanti del nord Italia quali le cattedrali di Feltre e di Sondrio.
Nell’arco di un ventennio il coro si è
prodotto in numerosi concerti e rassegne in Italia ed Europa: si ricordano le
trasferte a Passau e Monaco (Baviera)
e a Strasburgo oltre alle partecipazioni
liturgiche nelle basiliche di San Pietro a
Roma e San Francesco ad Assisi.
Dal 1° gennaio 2002 il direttore musicale degli Amici della Musica è il maestro Gian Paolo Dal Dosso con il quale
il coro conosce un rinnovato entusiasmo che si concretizza con i successi
internazionali ai festival di Aix en
Provence (Francia) e di Ile Rousse
(Corsica) e con gli applauditissimi
concerti a Appenheim e Mainz
(Germania).
I festeggiamenti per i quarant’anni di attività comprendono vari
concerti e una trasferta in Istria e
Slovenia: il prossimo anno il coro
è inoltre atteso a Budapest, Praga
e a Vienna ed in Spagna mentre si
moltiplicano gli inviti a numerose
rassegne corali in tutta Italia.
Este (Padova)
Lègger cantando
a “Usate Rarità”
Il testo didattico del m° Gasone Zotto
presentato presso un centro culturale
polivalente in una serata di arte e musica
Si è svolta ad Este (PD), presso la bottega di collezionismo “Usate Rarità” di Moira
Facciolo, una serata di presentazione della
nuova pubblicazione del m° Gastone Zotto, “Lègger cantando”, già recensita su Musica Insieme.
Su invito dell’Associazione culturale estense “L’Artificio” e del suo presidente il prof.
Roberto Bevilacqua, Zotto ha spiegato al
folto pubblico le linee guida di questo rivoluzionario piccolo trattato in sei volumi
attraverso il quale si porta il bimbo, già dai
3 anni, ad aver la capacità di leggere la musica cantando.
Nelle splendide seicentesche ex scuderie
del Palazzo Fracanzani, sede di “Usate Rarità” in via Zanchi 6 ai piedi del campanile
del Duomo di Este, “L’Artificio” ha avuto
il grande onore di organizzare ed ospitare
l’evento, che si è rivelato di grande interesse culturale. Le dimostrazioni e il dialogo
con i presenti proposti dal m° Zotto e dal
prof. Bevilacqua hanno permesso di entrare in contatto con uno stile innovativo
di proporre la lettura musicale, il canto, il
solfeggio, la teoria.
La collaborazione tra il m° Zotto e il presidente de “L’Artificio” Bevilacqua è consolidata: entrambi [nella foto, al termine della
serata] sono nella presidenza del concorso internazionale di composizione per la
didattica di Vicenza.
A far da cornice alla presentazione c’era la
raccolta di Fischietti e Ocarine, i cuchi, di
Lino Durlo ceramista estense di 86 anni
già vincitore della Iª Biennale internazionale
Città di Matera e che “Usate Rarità” propongono come mostra itinerante in sedi
culturali pubbliche e private.
Ass. Cult. “L’Artificio”
21
N° 98 dicembre 2010
Due Cori per De Andrè
Tournée europea
La Buona Novella
Philippine
Madrigal Singers
L’opera composta quarant’anni
fa da Fabrizio De Andrè (1940 –
1999) messa in scena dai
CANTORI DI MAROSTICA e dal
“GRUPPO CORALE HARMONIA
NOVA” di Molvena (Vicenza)
22
* Il Concerto
è stato più
volte rappresentato in diverse località
del Veneto
nel corso del
2010, in occasione del 40°
anniversario
del Coro I
Cantori di Marostica
I Cantori di Marostica diretti da Albano Ber ton ed il Gruppo Corale Harmonia Nova diretto da Mirco Dalla
Valle hanno unito voci e strumenti
nella realizzazione della Buona Novella di Fabrizio De Andrè.
Il progetto ha voluto riscoprire,
dopo10 anni dalla scomparsa di Fabrizio De Andrè, l’opera che ha reso
definitivamente celebre il grande cantautore genovese.
La Buona Novella è stata composta
nel 1970 e ha destato subito grande interesse, in quanto trovava corrispondenza in quella sensibilità e
cultura innovative e alternative, che
avrebbero contribuito a cambiare la
società e soprattutto le tendenze e i
gusti dei giovani.
De Andrè ha raccolto quei messaggi, li ha filtrati attraverso la sua straordinaria sensibilità e il suo talento
musicale, ricavandone dei capolavori
riconosciuti da tutti ed apprezzati sia
per il valore poetico dei testi sia per
i motivi musicali, che continuano a
emozionare e a interessare un pubblico vastissimo.
La realizzazione del progetto si è articolata in varie fasi, tutte di grande
impor tanza per coloro che vi si sono
applicati:
• Proposta di collaborazione fra i due
Cori. Condivisione delle esperienze
• Arrangiamento delle par ti corali, ricavate da una par titura originale
piuttosto scarna ed essenziale. Studio
separato delle par ti, previo accordo
fra i due Direttori sui metodi e sugli
obiettivi da raggiungere
• Arrangiamento delle par ti strumentali e studio separato per gli strumentisti
• Elaborazione di testi originali, da
par te della scrittrice Laura Primon,
atti a introdurre e commentare brevemente le varie par ti dell’opera
• Prove d’assieme: cura delle par ti solistiche, dell’impasto corale, delle di-
namiche – agogiche, dell’equilibrio fra
strumenti, solisti e coro
• Prove generali
• Concer to *
L’esito è stato molto positivo, sia per
l’impasto vocale dei due gruppi, che
fin dall’inizio hanno ben collaborato e si sono adoperati per facilitare
l’apprendimento e la resa espressiva
delle par ti musicali, sia per l’equilibrio
raggiunto tra massa corale e strumenti, con evidenziazione di par ticolari timbriche e coloriture in alcuni
passaggi caratterizzanti l’opera stessa.
Anche la scelta di più voci soliste, che
si alternano nell’interpretazione degli
episodi, si è rivelata calibrata per la
sottolineatura dei diversi caratteri e
timbriche.
I brani lirici recitati hanno costituito
dei trait-d’union fra gli episodi successivi e oppor tuni momenti di riflessione; contribuendo a mantenere un
clima di giusta e silenziosa attesa tra
un episodio e l’altro.
Anche le immagini proiettate hanno
conferito all’insieme un’idea di sceneggiatura oppor tunamente studiata
per far risaltare la cifra espressiva della rappresentazione.
L’opera deandreiana “La Buona Novella”, così com’è stata pensata e realizzata nel progetto, rimane sostanzialmente fedele all’interpretazione
del suo Autore e cerca di rispettarne
lo spirito “neofita”, cioè di colui che si
accosta per la prima volta alla materia
narrata col suono e col canto.
Alcune scelte stilistiche, timbriche
e dei colori musicali hanno tuttavia
cercato di valorizzare la presenza del
coro, nonché le doti e i caratteri individuali degli interpreti, in par ticolare
dei solisti.
I “Madrigal Singers” dell’Università
delle Filippine sono molto conosciuti
dai cori italiani e stranieri ed in particolare da quelli del Veneto, ai quali
sono legati da un rappor to un po’
speciale: per oltre dieci anni, infatti,
ne è stata componente anche Candy Patricia Cauilan (ora direttrice di
coro in Veneto e funzionaria presso
la segreteria dell’ASAC). Il rinomato
coro filippino, quest’anno è stato invitato in Italia dalla Fondazione Guido
d’Arezzo per ritirare il “Premio Guidoneum”, un ambìto riconoscimento alla carriera per i grandi successi
ottenuti nei Gran Premi Europei di
Canto Corale.
In tale occasione, tra il 17 settembre
e il 7 ottobre i Madrigal Singers hanno effettuato una tournée concer tistica in varie regioni italiane: oltre ad
Arezzo, Roma e Modena, si sono esibiti in Sardegna, Abruzzo e, con otto
concer ti, tra il 19 e il 26 settembre, in
varie località del Veneto, proseguendo
poi la propria tournée in altri Paesi
d’Europa.
Nella foto: la locandina del Concerto tenuto a San
Donà di Piave il 24 settembre.
N° 98 dicembre 2010
Raddoppia a Selvazzano
Estate in Coro
Successo per l’esibizione di tre
cori nel segno di Telethon
Anche per quest’anno si è tenuta a
Selvazzano Dentro la rassegna di canto corale Estate in Coro, giunta alla sua
seconda edizione.
Lo spettacolo realizzato presso l’auditorium San Michele, è stato organizzato
dal Coro Voice in Progress di Selvazzano
con il patrocinio e la collaborazione del
comune stesso.
Ha aperto la serata proprio il coro V.i.p.
(coro misto, foto sopra) diretto da Matteo
Morgan offrendo esordendo con brani
popolari proseguendo poi con brani più
contemporanei quali “Killing me Softly” e
“Dancing Queen” e concludendo con un
avvincente “Ev’ry Time I Feel the Spirit.
Interessante la seconda proposta, tutta
maschile, che ha visto come protagonista
il Coro Alpino Clu (Comunione e liberazione Universitaria) diretto da Michele
Citton formazione di recente costituzione, con giovani universitari provenienti da
varie parti d’Italia ma di base a Padova: è
stato davvero emozionante vedere che i
brani della tradizione siano cantati da coristi ventenni e una speranza perché questo
stupendo repertorio continui a vivere.
Ultimo coro ma stavolta tutto in rosa anche nei colori della divisa Il “Coro Le Note
del Fiume” di taglio di Po’ diretto da Marinella Smiderle che
con i suoi 22 anni di
attività ha allietato e
divertito il pubblico
con una carrellata di
brani appartenenti agli
anni 30 per poi concludere con un frizzante “I got rhythm”
dello
straordinario
George Gershwin.
La serata brillantemente condotta dal presentatore Mario Klein ha dato vita alla fine
della manifestazione ad un momento di
solidarietà nel segno di Telethon devolvendo i fondi per la ricerca scientifica per la
lotta alle malattie genetiche rare: l’importo raccolto è stato reso pubblico nel sito
www.voiceinprogress.it
Matteo Morgan
Castello degli Ezzelini
Note in Blu
Grande successo per “Note in Blu” [foto
sotto], gruppo corale e strumentale di
Pove del Grappa, nel concerto del 26
giugno 2010 al Castello degli Ezzelini di
Bassano del Grappa (Vi).
L’occasione per esibirsi è stata data dalla ditta bassanese di forniture industriali
A.G.M. che ha organizzato un concerto
gratuito da offrire alla città per festeggiare i suoi 35 anni di attività.
Gli spettatori, numerosi tanto da far chiudere gli ingressi senza che tutti riuscissero
ad entrare, hanno applaudito con entusiasmo e hanno mostrato di apprezzare davvero molto il repertorio della serata che
spaziava disinvoltamente dal rock al gospel
passando attraverso il soul e il pop, con una
puntata nei Carmina Burana di Carl Orff.
Lodovico Bernardi ha diretto sapientemente i 23 coristi e i sei musicisti della
band e ha coordinato gli ospiti della serata (l’arpista Maria Concetta De Giorgio
e il flautista Enrico Casaro in “Scarborough fair” di Simon e Garfunkel, l’oboista
Riccardo Follador in “Gabriel’s oboe” di
Morricone e il cornamusista Enzo Sangiovanni in “Amazing grace”) riuscendo a far
esprimere a Note in Blu tutta la bellezza
e la delicata forza dei brani proposti, offrendo così una serata di ottimo livello
ed allo stesso tempo allegra e divertente.
Luca Cortese
Ricordo di Livio Bolzonella
Si è spento a
Padova, il 18
giugno scorso,
dopo lunga
malattia, Livio
Bolzonella,
Fondatore e
Direttore, per moltissimi anni, del Coro del
CAI (Club Alpino Italiano) di Padova.
Il Coro del CAI ha iniziato la sua attività
nel 1944, quando ancora imperversava la
Seconda Grande Guerra: il primo concerto
è stato tenuto nel 1945. Componenti del
primo nucleo furono tre fratelli Bolzonella,
Livio, Cesare e Giorgio, assieme ad altri
giovani, iscritti al CAI (che allora si chiamava
‘Centro Alpinistico Italiano’), appassionati
della montagna e dei suoi canti, giovani che
prendevano confidenza con le arrampicate,
esercitandosi nella Palestra naturale di
Rocca Pendice (Colli Euganei).
Livio Bolzonella e i giovani del Coro del CAI,
come altri e più di altri, hanno preso per
modello il Coro della SAT di Trento, che già
cantava da qualche decennio. Come il Coro
della SAT lo è stato in ambito nazionale, così
si può dire che il Coro del CAI lo è stato
per Padova: un pioniere nel proporre i canti
popolari in veste corale.
Le prime prove venivano effettuate in casa
Bolzonella, in quanto il CAI non aveva locali
adeguati ad ospitare un Coro. Resta una
testimonianza fotografica (foto), in cui si
vedono questi giovani attorno ad un tavolo,
diretti da Livio Bolzonella: di fronte a lui,
un giovanissimo Gianni Malatesta, che ha
militato nel Coro del CAI fino al 1958, anno
in cui diede vita al Coro Tre Pini.
Livio Bolzonella ha diretto il Coro fino al
1996: festeggiato il 50° anniversario, ha
ceduto la direzione al figlio Alberto, che
tuttora lo dirige.
Nell’aprile 2010, il Coro del CAI
ha festeggiato i 65 anni di attività,
nell’Auditorium del Conservatorio Pollini
di Padova: Livio Bolzonella, sia pure malato
e stanco, ha voluto esserci, unito ai suoi
coristi. Gli stessi coristi che, vincendo la
commozione, hanno dato l’ultimo saluto al
loro Amico-Maestro alle esequie svoltesi
nella Chiesa di San Daniele in Padova. Sul
sagrato, prima del definitivo distacco, hanno
intonato ‘La Montanara’, un canto che è
stato (ed è) come una bandiera.
Luigi Zampieri
23
N° 98 dicembre 2010
Legnago (Verona)
Settimana di S.Cecilia
24
Si è svolta a Legnago, tra il 21 e il 28 novembre, la 6ª Edizione della “Settimana
dell’offerta musicale” in onore di S. Cecilia: un intenso e qualificato programma di
iniziative musicali che ha visto impegnati
gruppi strumentali, solisti e gruppi corali,
che si sono esibiti in diversi spazi, dall’auditorium del Piccolo Salieri al Santuario della
Madonna della Salute, al suggestivo ambiente del Centro Ambientale Archeologico al Teatro “Dante Alighieri” di S. Pietro.
Presso il Centro Ambientale Archeologico
si è esibito l’Ensemble Vocale Polipulchravox (polifonia sacra e profana a cappella)
diretto da Thomas Gelain, mentre il Teatro
“Dante” ha ospitato il Coro del Liceo, “Johannes Cotta Corus & Band” diretto da
Paola Mattiazzi, per un concerto Gospel
dal titolo particolarmente significativo e
dinamico: “Cantando con i piedi per terra”.
La conclusione, domenica 28 novembre, è
stata affidata ad un concerto di campane a
cura dell’ “Associazione Suonatori di Campane Sistema Veronese” con l’esecuzione
dell’Inno alla Gioia di L.Van Beethoven.
8 Dicembre
Rassegna Mariana
Pieno successo della Rassegna Mariana tenutasi a Casette di Legnago l’8 Dicembre
2010. La serata ha avuto lo scopo di festeggiare il primo anniversario della dedicazione della chiesa parrocchiale di S. Antonio
di Padova della cittadina di Legnago nel
quartiere di Casette.
La “Schola Cantorum S. Antonio” di Casette [foto in alto] ha aperto la serata
con un trittico mariano che è andato dal
gregoriano di O. Jaeggi al contemporaneo di M. Frisina con il suo “Magnificat”
che ha visto il soprano Antonella Bronzato, un gruppo di orchestrali, l’organista Thomas Gelain e il direttore Daniele
Ganzarolli, impegnati in un grande pezzo pieno di impatto emotivo.
Di seguito il coro “Le Voci del Carega” ha
ribadito i temi mariani con precisione e pulizia ben diretti da Cristian Bugnola. Il loro
repertorio si è dilatato dalle montagne del
Veneto alla terra di Sicilia; anche qui passando dal gregoriano (richiamo piuttosto
frequente nelle parole del Pontefice Benetetto XVI in questi ultimi anni).
È stata la volta, quindi del gruppo polifonico “PolipulchraVox”. I 10 coristi si
sono esibiti in raffinate interpretazioni
delle preghiere Mariane secondo la polifonia. Il loro volo è stato nel “tempo”
cioè dal ‘500 a fine ottocento. Preziose
trame polifoniche hanno dato il loro
contributo ad una serata decisamente
piacevole, varia e interessante.
Ha concluso la serata il “Coro Scaligero”
di Cologna Veneta diretto da Michele
De Taddei. Il repertorio popolare, che
ha visto principalmente la figura di Bepi
De Marzi come narratore musicale delle
“Storie” di Maria, ha scaldato il cuore dei
presenti locali che molto amano e conoscono il compositore veneto.
Ad impreziosire l’alternanza dei brani
musicali è risultata determinante e assai
preziosa la presentazione artistico – letteraria con diapositive tematiche scelte
dal diacono locale Gilberto e da testi
inerenti al contenuto delle “cante”. Ciò
grazie all’abile e molto opportuno commento narrativo, preparato dal parroco
don Paolo, snocciolato con arte a cura
delle lettrici dell’Associazione ABC di
Legnago Renata e Annalisa.
Alla fine un piacevole scambio di omaggi: uno sbalzo su rame della “Madonna
della tenerezza” incisa dall’artista locale
Lucia Danieli, un gagliardetto e un CD,
un mazzo di fiori, hanno lasciato ai cori
presenti e ai loro maestri un indelebile
ricordo di una bella, (bella!) serata all’insegna della buona musica, dell’amicizia
e di un proficuo scambio di tradizioni
e repertori. Non è mancato un buon
piatto di risotto alla veneta preparato
amorevolmente da Luigino e dai suoi
preziosi collaboratori. Questa è una
testimonianza che non è più il tempo
di accontentarsi di una semplice carrellata di canti , magari accompagnati da
lunghe e a volte noiose presentazioni.
È “moderno” che si doni, all’ascoltatore,
una pietanza più ricca e completa mettendo in campo più opportunità raccolte sul territorio, facendole collaborare
tra loro. Un grazie anche ai sacerdoti
che hanno collaborato con piena con-
sapevolezza e buona iniziativa all’evento che si stava
preparando presso la loro
parrocchia.
Malgrado le inesistenti risorse dei Comuni e la difficoltà
anche dell’ASAC ad essere
più “presente” economicamente, ci auguriamo che
quanto è accaduto questa
sera si possa ripetere presto e bene in
qualche altro paesino, o centro cittadino, della nostra varia e bella provincia
veronese.
12 Dicembre
Buon Natale
in riva all’Adige
Siamo già in stampa mentre si svolge
il Concerto di Santa Lucia, domenica
12 dicembre alle ore15, organizzato
dall’Associazione “La Verbena dell’Adige” in collaborazione con l’ASAC, sulle
rive dell’Adige a Legnago. Protagonista il Coro della Scuola Media Dante
Alighieri di Cologna Veneta, diretto da
Anna Chiara Scapini. Il Concerto si svolge all’aperto; i novanta ragazzi del coro
indossano, non la tradizionale divisa, ma
giacche a vento e... rossi berretti di Babbo Natale. Vuole essere un augurio di
Buon Natale, ma anche un segno di speranza per le popolazioni colpite dall’alluvione di novembre. Saranno infatti
raccolte offerte destinate agli aiuti alle
zone colpite e, con la musica ed il canto
si vuole così, come gli antichi, tributare
rispetto al grande fiume che attraversa
il nostro territorio.
N° 98 dicembre 2010
Scuole
SERENISSIMO NATALE 2010
L’Ufficio Scolastico Regionale per il
Veneto presenta, per il secondo anno
consecutivo, il ciclo di concer ti “Serenissimo Natale”, frutto di un ambizioso progetto didattico promosso e
coordinato dal Gruppo Regionale per
le Attività Musicali dell’USR (referente
Stefano Da Ros). I concer ti coinvolgono complessivamente 20 istituzioni
scolastiche nel Veneto e circa 2000
studenti di scuola primaria e secondaria di primo grado e si svolgono in
6 località diverse (5 in Veneto e una
in Lombardia), dal 10 al 22 dicembre,
con la presenza di un’orchestra di
professionisti che accompagna il grande coro, formato, a seconda delle sedi,
da 200 a 400 coristi ogni volta diversi. Un’esperienza che, proprio per la
sua valenza emotiva e par tecipativa,
difficilmente gli alunni dimenticheranno. La gioia che si prova a far musica
insieme e il brivido di esibirsi in un
vero concer to motiva lo studente, favorendo in lui la consapevolezza dei
risultati raggiunti e la disponibilità ad
impegnarsi per il conseguimento di
ulteriori traguardi. Il tutto nel clima
sereno e gioioso del Natale, cantando
questi sentimenti davanti a familiari e
docenti, in un contesto che va oltre il
semplice saggio scolastico. Attraverso
la piattaforma www.musicbus.it realizzata dal Gruppo Regionale Veneto
per le Attività Musicali, gli alunni hanno potuto studiare i canti nelle loro
aule, in scuole diverse, anche lontane
tra loro. S’incontrano un’unica volta due ore prima del concer to per
formare tutti insieme un maxi coro
ed effettuare la prova con l’orchestra. Oltre a mettere a disposizione
la piattaforma, dalla quale si possono
scaricare le par titure e le basi d’accompagnamento dei canti, il G.R.A.M.
ha favorito la formazione dei docenti
(anche a distanza) e il coordinamento
dei vari gruppi di lavoro sparsi in tutta
la regione.
Prestigiose affermazioni dei nostri compositori
Oltre al premio al compositore Alessandro Kirschner,
vincitore, a Gorizia nel mese di luglio, del prestigioso Trofeo
internazionale “Seghizzi” per il suo apprezzatissimo “Gloria”, del quale abbiamo già riportato notizia a pag. 10 di questa rivista, segnaliamo altri due importanti riconoscimenti a
“nostri” compositori in ambito nazionale ed internazionale.
Il Primo Premio al Concorso Internazionale di Composizione per giovani compositori “Dolci parole e
care” indetto dalla Corale Universitaria di Torino è
andato, infatti, al m° Giorgio Susana per il brano
“Luci serene e chiare” per coro misto (nel link qui
riportato in rosso, il sito della Corale Universitaria di
Torino con i risultati nella pagina News:
http://www.coraleuniversitariatorino.it/news.html).
Infine, è recentemente giunto a tutte le Associazioni Corali
il messaggio di felicitazioni del presidente FeNIARCo Sante Fornasier per la premiazione di cui è stato protagonista
in Spagna il m° Giovanni Bonato,
messaggio che riportiamo:
“é con grande piacere che Vi comunico
l’assegnazione, avvenuta lo scorso 30
settembre, del XXVII ‘Premio Reina
Sofia’ (di Spagna) per la Composizione
Musicale al maestro Giovanni Bonato
(membro della Commissione Artistica
di Feniarco), per la sua opera “Dar Gaist is heute kemmet”. Bonato ha ricevuto il premio del prestigioso concorso
internazionale a Madrid, direttamente
dalle mani della regina, Doña Sofia, al
termine della prima al Teatro Monumental de Madrid con l’Orquesta Sinfonica della rete iberica RTVE, diretta
da Adrian Leaper.
Seguendo il link potrete vedere le immagini dell’omaggio della
Spagna al nostro compositore:
http://www.rtve.es/mediateca/videos/20101113/
conciertos-2---13-11-10/929982.shtml.
Ci congratuliamo vivamente con il m° Bonato per questo importante riconoscimento che conferma le sue peculiari doti
di compositore e fa onore alla coralità e alla musica italiana.
Cordiali saluti, Sante Fornasier”.
Anche la Redazione di Musica Insieme, a nome di tutta
l’ASAC, si unisce a quanti hanno potuto esprimere personalmente le proprie congratulazioni ai tre compositori per
i meritati successi.
Nella foto: l’articolo pubblicato su “Il Giornale di Vicenza” di martedì
19 ottobre 2010, relativo all’assegnazione del premio Reina Sofia a
Giovanni Bonato (firma: Anna Lirusso)
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N° 98 dicembre 2010
N° 98 dicembre 2010
L’ASAC NELLE PROVINCE
BREVI
Non potendo soddisfare tutte le richieste,
concludiamo la rubrica “Notizie Corali” riportando una carrellata di alcune delle numerose iniziative di cui è pervenuta notizia in
Redazione negli ultimi mesi.
PADOVA
Il 24 e 25 novembre, presso la Chiesa di
S. Caterina d’Alessandria, a Padova, il Coro
Iris Ensemble, diretto da Marina Malavasi,
e l’Orchesta Bottega Tartiniana, per la direzione del m° Giovanni Battista Rigon
hanno eseguito la Trinitatis Messe K167
di W.A. Mozart. Un’esecuzione di grande
suggestione e spiritualità.
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In questa rubrica pubblichiamo il materiale inviato dalle Consulte provinciali
ASAC. Non sempre i tempi di programmazione nelle varie province coincidono
con i tempi d’uscita della nostra rivista; pertanto, per ulteriori aggiornamenti
rinviamo a quanto pubblicato sul sito www.asac-cori.it.
Belluno
“Un Coro in ogni Scuola”
e Musica Sacra
Tra le iniziative promosse dalla Consulta
provinciale di Belluno
segnaliamo il Progetto “Un Coro in ogni
Scuola”, per l’attivazione di laboratori
BASSANO DEL GRAPPA
L’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta corali rivolti agli alundiretta da Carlos Spierer e il Coro Gioven- ni atti a sviluppare
tù In cantata, diretto da Cinzia Zanon, con le potenzialità creative ed espressive
la regia di Carlo Presotto in collaborazione dei ragazzi, oltre che a valorizzare le
con Titino Carrara e Paola Rossi, presso il competenze dei docenti. Il progetto è
Palabassano di Bassano del Grappa, il 4 e
promosso dall’Amministrazione Pro5 dicembre, hanno messo in scena “Pinocchio” di Pierangelo Valtinoni, fiaba musicale vinciale di Belluno e dall’Ufficio Scolain due atti su libretto di Paolo Madron, li- stico Territoriale, in collaborazione con
beramente tratta dal capolavoro di Collodi. l’A.S.A.C., nelle scuole secondarie di
Già presentata alla Komische Oper di Ber- primo e secondo grado, con la finalilino e alla Staatsoper di Amburgo, l’opera tà di far nascere delle realtà corali di
ha riscosso il plauso del pubblico tedesco Istituto in grado di partecipare a rase della critica, che l’ha definita “un’autentica
segne di livello regionale o nazionale.
ed esemplare opera che diverte ragazzi e
Nell’iniziativa potranno essere coinvolti
adulti...”
insegnanti interni alla scuola (con supAGORDO/FALCADE
porto dell’ASAC) o si potrà ricorrere
Tra le manifestazioni di cui ci è giunta voce a musicisti esterni indicati dalla stessa
quest’anno segnaliamo il concerto “Voce- ASAC. L’organizzazione dei laboratori
versa - Vibrazioni d’estate”, svoltosi in due
serate estive ad Agordo e Falcade (6 e 7 sarà concordata di volta in volta con
agosto). Il gruppo vocale a cappella VO- gli Istituti interessati e saranno coinvolti
CEVERSA costituitosi a Biella nel 2002, si anche i cori presenti sul territorio.
avvale di un organico di sette voci maschili, Nel mese di novembre, inoltre, si sono
il cui repertorio copre un arco temporale svolti due importanti eventi corali di cache parte dall’epoca medioevale e rinasci- rattere religioso: il 6 novembre - presso
mentale per giungere ai giorni nostri, toc- il Duomo di Feltre - la Rassegna di Mucando stili e matrici culturali molto differenti fra loro ma senza dimenticare la musica sica Sacra di cui abbiamo riportato una
popolare che costituisce le comuni radici recensione, curata da Alberto Opalio,
dell’esperienza coristica dei membri del a pag. 20, e la realizzazione della nuogruppo. Nella locandina di presentazione va proposta della Consulta Bellunese
del concerto è riportata la bella frase di di unire in una significativa esperieza
Gibran che abbiamo scelto di inserire nella corale tutti i cori della provincia, il 21
pagina del sommario di questo numero di novembre, presso il Duomo di Belluno,
Musica Insieme.
con una Messa di suffragio per tutti i
coristi e maestri di coro scomparsi.
VERONA
L’11 settembre, al Teatro Romano di Ve- Hanno partecipato rappresentanti di
rona, si è esibito con grande successo il molti cori bellunesi e una decina di cori
Gruppo Ritmico Corale Chorus diretto da al completo. Un momento di preghiera
Carlo Bennati, con il gruppo coreografico
e comunione in ricordo di tanti comuni
Oxigene Dance Company diretto da Vladimir Ibragimov, nell’ambito dello spettaco- amici e colleghi. I cori, con la direzione
lo “Musica & Danza” organizzato dall’Asso- del m° Alberto Da Ros, hanno eseguito alcuni canti d’insieme durante la funciazione Bambini Emopatici Oncologici.
del concerto, intoneranno gli Auguri
Canori in Piazza Brà, alle 23.15, sotto
la grande stella che sovrasta la piazza
durante il periodo natalizio. L’ultimo
appuntamento delle festività sarà la
consueta manifestazione “Cantando
sotto la stella”, a Verona il 5 gennaio.
La programmazione delle rassegne
di fine anno è stata messa a punto
durante l’assemblea della consulta
tenutasi presso il Fortino Radetszkj
il13 settembre. Nella stessa occasio-
ne era stata formalizzata l’iscrizione
di otto nuovi frequentanti alla 7ª
edizione del Corso di formazione
sull’uso funzionale della voce (Metodo Lichtenberger® Institut) di Lonigo [v. pag. 19] ed è stata illustrata
ai cori presenti la scheda per la programmazione delle lezioni-concerto
da tenere presso gli istituti scolastici nel 2010-11, per regolamentare
un’attività che da anni in provincia di
Verona si svolge con successo.
PROSSIMI APPUNTAMENTI
zione [foto sopra], Una esperienza nuova e apprezzata dai coristi e direttori
presenti, che la Consulta vuole riproporre ogni anno in importanti chiese
della provincia di Belluno.
Verona
Lezioni-concerto, Coralità
Sociale e un “caldo”
Natale all’auditoriom della
Gran Guardia
La Consulta provinciale di Verona ha
concluso il 2010 con le consuete rassegne d’autunno e inverno. In particolare ricordiamo la 13ª Giornata Corale
nella Solidarietà “AmarCòr” promossa
il secondo weekend ottobre con l’animazione corale presso le case di riposo
in città e provincia, con la partecipazione di venti cori in altrettanti istituti.
Il 25 settembre, presso il Teatro Locaor di Malcesine, e il10 ottobre, presso
il Teatro Camploy a Verona, si sono
esibiti sette cori veronesi nell’ambito
del 10° Festival della Coralità Veronese ASAC.
La Rassegna Mariana dell’8 dicembre
si è svolta a Casette di Legnago [v. pag.
24] e nello stesso mese è stata avviata
l’organizzazione delle manifestazioni
prenatalizie, a partire dall’animazione
liturgica delle domeniche d’Avvento a Verona e fino al 12° Concerto
“Aspettando il Natale - Verona in
Coro”, come sempre programmato
per il 23 dicembre alla Gran Guardia dove, quest’anno, saranno presenti nove cori, che, a conclusione
Comunichiamo che le province di Belluno e Verona saranno, nel prossimo anno,
rispettive sedi di due importanti appuntamenti assembleari corali: a Verona, il 18
marzo 2011 si svolgerà l’Assemblea Nazionale della FeNIARCo e, il 27 marzo
2011, l’Assemblea Generale ASAC avrà luogo a Belluno, dove, nel pomeriggio
dello stesso giorno, alle ore 15, si terrà un convegno sul progetto InDIRECTION,
l’idea nata come risposta a particolari esigenze dei direttori di coro:
• disporre di strumenti adeguati a governare situazioni di natura nonmusicale all’interno del proprio coro;
• disporre di strumenti di alto perfezionamento per la direzione di coro.
Durante il convegno verranno esposti i risultati della ricerca svolta nel 2010 e
verrà apero il dibattito ed il confronto con i presenti.
Un altro importante evento del 2011, relativamente al quale riportiamo la
seguente nota, si svolgerà in provincia di Vicenza, a Bassano del Grappa.
Meeting per cori giovanili e per cori di voci bianche a Bassano
In questi ultimi anni si è verificata una eccezionale e spontanea proliferazione di
cori di giovanili e di bambini e una crescita dell’interesse verso la coralità anche
in ambito scolastico.
L’ASAC segue con grande attenzione questa evoluzione, convinta che le sorti
della futura coralità sia legata principalmente alla partecipazione dei giovani alle
attività musicali e corali. Siamo altrettanto convinti che l’ASAC, ricca della sua
trentennale esperienza, possa fornire ai gruppi che lo desiderano, compresi i
cori non iscritti a cui viene ampliata la presente proposta, un prezioso supporto
formativo e associativo e un’attività concertistica più articolata, secondo il livello
e le aspirazioni di ciascun coro, anche in un contesto più ampio e gratificante.
In questa ottica l’ASAC, visto il successo e i risultati ottenuti dalla prima edizione
tenutasi nel febbraio 2010, con il patrocinio del Comune di Bassano del Grappa,
organizza il Meeting per cori giovanili e per cori di voci bianche che si
terrà dal pomeriggio di venerdì 18 febbraio a domenica 20 febbraio 2011 presso
l’Istituto Scalabrini, in via Scalabrini a Bassano del Grappa. Il meeting è coordinato
da Cinzia Zanon, membro della Commissione Artistica dell’ASAC e coordinatrice
della Commissione ASAC per la Coralità giovanile e infantile.
Il meeting prevede quindi due diversi corsi riservati uno ai cori di voci bianche
e uno ai cori giovanili; all’interno dei due corsi sono previste diverse ore di
laboratorio corale con i docenti e due momenti concertistici che offrono
l’opportunità ai gruppi presenti di esibirsi con il proprio repertorio e con quanto
realizzato durante il corso.
Il laboratorio per il coro giovanile (potranno aderire i nati prima del 1995)
sarà condotto dal m° Giovanni Mirabile mentre quello per il coro di voci
bianche sarà tenuto dal m° Mario Giorgi (potranno parteciparvi cantori dai 9
ai 15 anni circa), entrambi specialisti di chiara fama.
Gli interessati dovranno dare la loro adesione entro il 7 febbraio 2011.
Informazioni e scheda di adesione sul sito: www.asac-cori.it.
L’ANGOLO DELLA
BIBLIOTECA
La rubrica “L’Angolo della Biblioteca”,
oltre a prefiggersi lo scopo di
informare i lettori sul materiale librario
e nastro-discografico gentilmente
offerto all’ASAC, vuole essere anche
un incoraggiamento per coloro che,
avendone la possibilità, vogliano
collaborare ad incrementare la
dotazione della nostra biblioteca..
LIBRI RICEVUTI
• Federazione Cori del Trentino –
Melodie popolari armonizzate per coro
maschile – pagg. 109
• Dardo Gian Luigi – Nunzio Montanari
– Canti popolari di diverse regioni italiane
e melodie d’autore – Edizioni Musicale
Federazione Cori del Trentino – pagg. 119
• Coro Trentino S.O.S.A.T. – Canti
popolari dell’Alpe – Ed. Euroedit srl –
Trento – pagg. 93.
• De Biasi Mario – Pietre Stones Steine –
Ed. Arsenale – pagg. 165
CD/DVD RICEVUTI
•
CD – Voci bianche Biellese –
Cantincoro - (filastrocche, canti popolari
e canzoni per bambini da ascoltare e da
cantare con la basi musicali)
• CD – Coro Val Canzoi – El me
Casteo ed altri canti trevigiani (il lessico
delle canzoni di questo CD ispirato
ad una autentica veneta treviginaità, è
l’espressione di una archeologia culturale
riferita alla provincia trevigiana.)
• CD - CD – Coro Tre Pini – 50 anni
in coro (celebrazione corale del 50°
anniversario del Coro Tre Pini al Teatro
Verdi di Padova).
• CD – Coro Trentino della SOSAT
- Natale (proposte di brani natalizi
tradizionali)
• CD - Vari complessi corali – Cantano i
monti la nostra terra (diciotto canti affidati
alle voci di altrettanti complessi che, per
fornire il contributo a questa iniziativa, si
sono spogliati delle loro singole identità,
aprendosi a rappresentare l’intero
settore della coralità popolare trentina e
raccontano l’orgoglio, identità di popolo,
tradizione, origini del territorio.)
• CD – Coro Suaves Voces – Emozioni
in canto (cantare e comunicare, scoprire,
immaginare, esprimere sentimenti,
provare e regalare emozioni, liberare
la fantasia, dimenticare, condividere
esperienza, sognare…tutto questo ogni
volta che canta)
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N° 98 dicembre 2010
N° 98 dicembre 2010
RECENSIONI
CANTI DAL
MONDO
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Le voci bianche, Coro della Scuola media “Dante Alighieri” di Cologna Veneta,
diretto da Anna Chiara Scapini
CD - Prod. MiniTeatro Immagina 2009
33 brani - 70’
Confesso di essere, culturalmente e
musicalmente parlando, un inguaribile eurocentrico. Forse la mia idiosincrasia verso la polverizzazione
dei generi musicali, che il fenomeno
della globalizzazione sta por tando
con sé, non è altro che la sensazione di essere investito da fenomeni spesso di superficie, di cui non
è dato approfondire la natura, in
quanto meteore che al loro apparire sono già scomparse e sostituite
da altre. «Un po’ a la ‘olta, eh!», è
solita rispondere mia figlia, quando
la si sollecita a passare velocemente
ad altro. Dai piccoli c’è sempre da
imparare.
Eppure, non nego che la musica,
in quanto linguaggio agevolmente
condiviso dai popoli, abbia iniziato a
veicolare ormai da decenni lo scambio e la contaminazione di generi,
che appar tengono a culture storicamente e geograficamente anche
molto lontane tra loro. I mezzi di
riproduzione sonora hanno anticipato e facilitato l’incontro di civiltà.
Incontro che oggi sta segnando un
epocale cambiamento della nostra
società, attraverso il concreto evento della migrazione dei popoli.
Chi opera in ambito educativo
fa i conti quotidianamente con
una realtà multietnica crescente.
L’aggiornamento dell’approccio
didattico, dei materiali e dei repertori musicali su cui lavorare
con gli alunni nelle scuole è diventato un passaggio obbligato
per gli insegnanti. In molti libri di
testo di musica da tempo ormai
si tralasciano i canti del folclore e
del patriottismo italico, a favore
di un più generalizzato pop internazionale. Una scelta neutra e
alquanto remissiva nei confronti
del fenomeno di amalgama culturale, la cui causa è da ricercare ancora una volta nella globalizzazione.
Una mortificazione delle differenze.
Sì le differenze, terreno da cui è
prudente tenersi alla larga, in quanto
garbuglio arduo da districare.
Il percorso intrapreso, invece, da
Anna Chiara Scapini, con gli alunni
della scuola dove lavora, va nella
direzione contraria, cioè là dove
le differenze vengono considerate
oppor tunità di arricchimento. Ne
è testimonianza il CD realizzato da
Le voci bianche, realtà corale scolastica afferente alla Scuola media
“Dante Alighieri” di Cologna Veneta, uscito nel 2009 sotto la produzione di Miniteatro Immagina.
La grafica del prodotto, curata da
Alessandro Cherubini, rimanda immediatamente al contenuto del
disco. Saltano all’occhio i colori dei
continenti, il verde, il giallo, il rosso,
il blu e soprattutto il nero, come a
dire tanta Africa.
Una collana di ben 33 canti, inanellati attraverso il diretto appor to
creativo ed esecutivo dei ragazzi del
coro, molti dei quali «appar tenenti
- come si legge nella brochure di
presentazione - a culture e religioni
diverse, provenienti dal Ghana, Senegal, Burkina Faso, Costa d’Avorio,
Serbia, Albania, Romania, Marocco,
Moldavia, India, Bielorussia».
La variegata origine geografica dei
materiali vocali si combina con la
ricca policromia degli strumenti
etnici utilizzati per gli arrangiamenti. Una feconda tavolozza da
cui emergono di volta in volta le
combinazioni ritenute timbricamente più adatte ad accompagnare
un singolo brano. Gli arrangiamenti,
di per sé poco mediati e a volte di
sapore estemporaneo (formule di
ostinato, pedali armonici, accumulazioni, semplici e misurati inser ti
polifonici, canoni, interventi di voci
soliste, declamati ritmici), acquistano comunque qualità nella relazione tra impasto sonoro e contenuto
espressivo del canto.
Tra le altre, meritano di essere segnalate alcune realizzazioni. Ojos
Azules, un canto peruviano rivestito dall’inconfondibile sound andino; la suggestiva Ninna nanna
rumena Lui, lui; il delicato canto di
questua francese C’est le mai, dalle
caratteristiche asimmetrie ritmiche;
l’energia tutta fisica del canto afrocubano Quenda Congo / La Guinea.
Nella complessiva ottica interculturale di questo progetto, concordo pienamente con la scelta di
Anna Chiara Scapini di non tralasciare la tradizione veneta. Si contano
4 canti popolari veneti (El ciodo, Mi
gh’avea ‘na galina, La mosca mora,
Cori cori Bepi), ma soprattutto ho
trovato interessanti il missaggio di
una filastrocca serba e una veneta
(Pliva patka / Piove piovesina) e una
canzone infantile araba, in cui la versione in lingua marocchina si fonde
con quella in lingua veneta (Nashido
al atfal). Chissà cosa direbbe a tal
proposito Luigi Meneghello, autore
di erudite e geniali traduzioni in vicentino - o meglio, traspor ti o trapianti, come egli era solito chiamare
questi lavori.
In conclusione, il CD Canti dal
mondo si presenta come l’esito di
una variopinta esperienza musicale,
arricchita da spunti di altra natura,
che investono più in generale la dimensione culturale e quella della
convivenza civile. Un progetto che
collima con le missioni primarie
della scuola, luogo basilare per la
formazione e l’incontro delle future
generazioni.
Mauro Zuccante
Lauda
Anima Mea
Musiche
di Renato Dionisi e
Celestino Eccher
Celestino Eccher: Messa ‘S. Cecilia’
a due voci bianche e organo; Specie
Tua Mottetto a 4 voci virili e organo,
Improperium per coro misto e organo;
Renato Dionisi: Missa Brevis per coro
misto a cappella, Lauda anima mea
per coro misto a cappella, Segni, suoni,
silenzi… per arpa sola, Justorum animae
per coro misto a cappella, ‘Offertorio’
dalla Messa di ‘Requiem’ per coro misto
a cappella, Antifone per coro misto e
arpa, ‘Arabeschi’ per organo, Salmo 50
per coro misto e organo, Huic ergo
parce Deus per coro misto a cappella.
Coro Filarmonico Trentino, dir. Sandro
Filippi – Marta Garcia Gomez, arpa –
Simone Vebber, organo – Isabella Pisoni,
Dania Tosi, soprani – Doris Sanin,
contralto – Babio Bonatti, tenore –
Sebastiano Caserotti, baritono
Registrazione: 6-7 giugno 2010, Chiesa
di S. Maria Assunta di Malè (TN) e Sala
Filarmonica di Trento
SMC Records A1009 – Ivrea 2010 –
www.smcrecords.it
DDD – 57’
Altre info:
www.corofilarmonicotrentino.net
Due ricorrenze giustificano – nel
caso in cui un’iniziativa culturale ne
avesse bisogno – l’impresa d’aver
registrato opere di questi due
compositori del nordest d’Italia:
il quarantesimo della morte di
Celestino Eccher (1892-1970)
e il centenario della nascita (o il
decennale della morte, a scelta) di
Renato Dionisi (1910-2000). Due
compositori che sono accomunati
non tanto dall’origine geografica
(l’uno trentino della Val di Non,
l’altro nato a Rovigno – Istria –
da genitori trentini), ma dal fatto
di essere legati da un rapporto di
insegnante-allievo e dall’aver indirizzato
molta della propria creatività nella
musica sacra. Stilisticamente però la loro
produzione è nettamente differente;
questo, naturalmente, è dettato da
cause anagrafiche ma anche culturali;
vent’anni li separano, ma vent’anni che a
livello musicale hanno fatto la differenza
e la storia della musica e attorno ai quali
tutt’oggi si dividono – fortunatamente
in maniera non più veemente – fautori
e detrattori. Per intenderci, Celestino
Eccher, apparteneva alla generazione
dei nostri Ildebrando Pizzetti e
Victor De Sabata, Renato Dionisi a
quella di Goffredo Petrassi e Luigi
Dallapiccola. Inoltre Eccher – anzi, per
la precisione, Monsignor Celestino
Eccher – componeva partendo da
una visione strettamente «liturgica»
della musica sacra; Dionisi, invece,
lavorava come un compositore che
frequentava il repertorio cameristico,
corale sacro e popolare, per l’infanzia
e, occasionalmente, anche quello
orchestrale. Dunque due maniere di
rapportarsi al testo liturgico molto
differenti. Più ‘tradizionale’, legata al
gusto della «riforma ceciliana» per il
forte riferimento ai moduli dei grandi
maestri cinquecenteschi fatti rivivere
attraverso un melodizzare con caute
aperture modaleggianti quella di
Eccher. Più libera nell’accogliere i nuovi
linguaggi novecenteschi quella di Dionisi
che non si preoccupava di utilizzare
la tecnica dodecafonica: lo faceva
molto liberamente e sempre tenendo
presente come guida ideale il canto
gregoriano e la scuola polifonica romana
visti come modelli e punti di riferimento.
Sicuramente ad un primo ascolto molte
delle composizioni del musicista istriano
potranno sembrare meno gradevoli
o comunque più difficili di quelle di
Eccher. Ma, come tutte le opere d’arte,
necessitano di più ascolti.Allora potremo
finalmente comprendere il linguaggio di
Dionisi: non mancano certo durezze e
spigolosità come nelle Antifone (1997)
o addirittura brani enigmatici come gli
strumentali Segni, suoni, silenzi… (1993)
per arpa sola o gli Arabeschi (1977) per
organo ma potremo scoprire pagine di
autentica bellezza pur nella ‘modernità’
del linguaggio come Huic ergo parce
Deus (1974) e Justorum animae (1989)
per coro misto a cappella; brani questi
ultimi che grazie alla naturale fluidità
della linea melodica congiunta a un
disegno contrappuntistico di eccezionale
pulizia e sicurezza, restituiscono una
lettura molto spirituale e al tempo
umanamente e intimamente vissuta del
testo sacro. Il Coro Filarmonico Trentino
se affronta con eccellente pastosità le
partiture di Eccher, risulta essere messo
alla prova – prova felicemente superata
– dalle composizioni di Dionisi, spesso
irte di difficoltà ma, come si diceva
sopra, non per questo meno belle ad
un ascolto più attento e la lettura che
ne dà Sandro Filippi restituisce tutta la
loro umanità: non la serena certezza
di un Eccher, ma la interrogativa e
finanche tormentata ricerca del senso
e delle implicazioni dello stesso testo
sacro che si aggirano nelle composizioni
di Dionisi; composizioni del tutto
scevre da un facile effettismo e da uno
scontato sentimentalismo ma dalle quali
la humanitas, intesa nel senso profondo
e completo del termine, affiora
continuamente.
Il CD, realizzato in collaborazione
con il Dipartimento di Filosofia, Storia e
Beni culturali dell’Università di Trento e
della Civica scuola Musicale ‘Riccardo
Zandonai’ di Rovereto, è corredato da
un interessante libretto con scritti, oltre
che di Sandro Filippi, anche dello stesso
Dionisi che permettono agevolmente di
inquadrare le figure dei compositori e la
loro produzione.
Alberto Opalio
29
N° 98 dicembre 2010
LE SCHEDE DEI CORI
Al fine di dare spazio a tutti i cori dell’ASAC, in questa rubrica pubblichiamo i dati identificativi ed i recapiti dei cori iscritti. Per ulteriori
informazioni relative alle attività ed al curriculum del coro si rimanda al sito www.asac-cori.it.
Si invita ogni coro iscritto a fornire alla segreteria regionale una scheda completa da inserire nel sito, inviando una foto ed il curriculum
all’indirizzo di posta elettronica [email protected].
Questo spazio, da alcuni numeri riservato alla rubrica “VETRINA”, per la pubblicazione di iniziative editoriali e
discografiche curate dalle singole Associazioni Corali iscritte all’Asac, in questo numero è dedicato alle tragiche calamità
che hanno sconvolto la nostra regione all’inizio di novembre 2010.
Vogliamo, con questo, sensibilizzare tutti i lettori all’iniziativa della nostra Associazione a favore delle zone principalmente
colpite dalle alluvioni autunnali, nel segno della speranza in una rapida ripresa.
Riportiamo, sotto, la lettera inviata dal presidente Alessandro Raschi a tutte le Associazioni Corali del Veneto, il 15 novembre 2010.
CORISTI PER CASO di Sovramonte – BL
Tipo corale: voci bianche - Repertorio: polifonico, popolare
Direttore: Sheila Rech - Responsabile organizzativo: Sheila Rech
Indirizzo coro: Via Campagna 332 – 32030 SOVRAMONTE - BL
Cell: 347 7841869 - e-mail: [email protected]
Coro MONTECIMON di Miane - TV
Tipo corale: maschile - Repertorio: popolare
Direttore: Paolo Vian - Responsabile organizzativo: Francesco Selvestre
Indirizzo coro: Via Matteotti 4 – 31050 MIANE – TVl
Cell: 320 9728469 - e-mail: [email protected]
IRIS ENSEMBLE di Padova – PD
Tipo corale: femminile - Repertorio: polifonico
Direttore: Marina Malavasi - Responsabile organizzativo: Marzio Corsi
Indirizzo coro: Via Vicenza 29 – 35138 PADOVA
Tel: 049 851342 - e-mail: [email protected]
Coro giovanile CITTà di adria di Adria – RO
Tipo corale: giovanile - Repertorio: polifonico, popolare
Direttore: Antonella Pavan - Responsabile organizzativo: Serenella Ferro
Indirizzo coro: Via Risorgimento 46 – 45011 ADRIA - RO
Cell: 348 5446535 - e-mail: [email protected]
Coro polifonico SAN BIAGIO di Montorso Vicentino - VI
Tipo corale: misto - Repertorio: polifonico popolare
Direttore: Francesco Grigolo - Responsabile organizzativo: Mario Zerbato
Indirizzo coro: Via Tovi 4 – 36050 MONTORSO VICENTINO - VI
Tel: 0444 484320 Cell: 368 7209077 - e-mail: [email protected]
Coro maschile LA STéLE di Roveré Veronese - VR
Tipo corale: maschile - Repertorio: polifonico, popolare
Direttore: Matteo Valbusa - Responsabile organizzativo: Luigi Pazzocco
Indirizzo coro: Via Maso di Sotto, 8 – 37028 Roveré Veronese - VR
Cell: 345 3603512 - e-mail: [email protected]
Carissimi Amici
I primi giorni del mese di novembre hanno visto abbattersi sul Veneto una
grave calamità che ha causato la perdita di vite umane e ingenti danni per
le famiglie e imprese.
Credo che la coralità veneta possa e debba impegnarsi per portare il
proprio contributo alle nostre genti, un segno tangibile dei sentimenti di
solidarietà che ci caratterizzano e dell’unitarietà di intenti che ci distingue.
Vi invito quindi a sensibilizzare i vostri sostenitori e pubblico per raccogliere
un contributo di solidarietà e aiuto durante i concerti che andrete a
realizzare da qui al periodo natalizio, tradizionalmente particolarmente
intenso per il mondo corale.
Le sottoscrizioni andranno versate sul
conto corrente postale ASAC
12067302
con la motivazione :
AIUTI ALLUVIONE IN VENETO
I fondi raccolti saranno destinati alle aree colpite, in collaborazione con la
Regione del Veneto, ponendo la massima attenzione a che vengano ad
essere destinati a chi veramente necessita di sostegno. Sarà una ulteriore
espressione tangibile della nostra presenza e sensibilità.
Unire gli sforzi darà maggior efficacia e peso al nostro intervento.
I cori che collaboreranno, spero moltissimi, saranno elencati sulla rivista
“Musica insieme”e pubblicamente ringraziati nei luoghi opportuni e in
Assemblea Generale.
Ringraziandovi ancora per il vostro impegno sia in questa occasione che nel
lavoro quotidiano vi porgo i più cordiali saluti.
Castelfranco V.to, 15 novembre 2010
Il Presidente ASAC Veneto
Alessandro Raschi
Tra i Comuni principalmente colpiti dalle alluvioni
di novembre, è la Città di Soave (Verona), dove
tutto era pronto per l’avvio del secondo “SOAVE
FESTIVAL GOSPEL... e non solo”, organizzato dalla
Consulta ASAC di Verona in collaborazione con
l’Amministrazione Comunale e la Pro Loco.
A causa degli eventi qui ricordati, la manifestazione è
stata annullata.
La nostra Associazione è particolarmente vicina ai
cittadini di Soave e a tutta la popolazione colpita in
Veneto.
A tutti vadano i nostri Auguri di un migliore 2011!
PROSSIMI EVENTI DEL 2011
ASSEMBLEA GENERALE
A.S.A.C. Veneto
Convegno sul Progetto InDirection
è prevista la presentazione dei risultati del progetto e del volume realizzato da FeNIARCo
con la partecipazione di Simone Scerri e Fabiana Gatti, ricercatori del Centro Studi e Ricerche
di Psicologia della Comunicazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
che hanno curato il progetto InDirection per la FeNIARCo
BELLUNO
27 marzo 2011
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Meeting dei Cori Giovanili e Voci Bianche
BASSANO DEL GRAPPA
Docenti:
Giovanni Mirabile e Mario Giorgi
18 - 20 febbraio 2011
INFORMAZIONI ALL’INTERNO