dicembre 2010 Periodico dell’A.S.A.C.Veneto 31033 Castelfranco Veneto - via Vittorio Veneto, 10 Sped. abb. postale art.2 comma20/c L 662/96 Filiale di Venezia N° 98 “… il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta e il battito del cuore di chi ascolta”. Kahlil Gibran in questo numero N° 98 dicembre 2010 Periodico dell’A.S.A.C.Veneto Iscritto al Tribunale di Venezia il 13/8/1985 al n. 833 R.S. Sede: Via Vittorio Veneto, 10 31033 Castelfranco Veneto (TV) Tel. 0423 498941 - Fax. 0423 465022 www.asac-cori.it [email protected] Direttore Responsabile Dino Bridda Direttore Editoriale Pier Vito Malusà Redazione Alessandro Cherubini Luca Fiorio Alberto Opalio Segreteria di Redazione Candy Cauilan Collaborazioni Commissione Artistica Segreteria Regionale Consulte Provinciali dell’A.S.A.C.Veneto Progetto grafico e Realizzazione Alessandro Cherubini Stampa Grafiche Stella - Legnago (Vr) 5 10 15 18 19 26 27 28 30 31 Auguri del Presidente Editoriale: Chorus 6° Festival della Coralità Veneta Asac: campagna iscrizioni 2011 RUBRICHE Musica Insieme: istruzioni per l’uso Concorsi I nostri compositori Corsi e laboratori Notizie corali L’ASAC nelle province L’angolo della biblioteca Recensioni Le schede dei cori Vetrina INSERTO Partitura: Marco Crestani Presidente Alessandro Raschi GLI AUGURI DEL PRESIDENTE 2011: un nuovo anno di impegno corale Tanto è stato fatto e tanto resta da fare G. Segantini, L’angelo della vita, 1894 Milano, Galleria d’Arte Moderna 3 4 6 17 N° 98 dicembre 2010 Anche il 2010 è stato intenso, con tanti progetti e manifestazioni realizzate e da realizzare. A fine anno ci si trova sempre nel pieno dell’attività corale ma è anche un buon momento per fare delle valutazioni di metà percorso. Tra le attività più recenti abbiamo alle spalle un bellissimo corso residenziale per direttori e un Festival di ottima qualità e siamo pronti ora alle prossime sfide. Tante le attività poste in essere, certamente mai a sufficienza, ma compiute con serietà e passione, con grande attenzione alle reali esigenze della coralità e al merito. Le numerose attestazioni di gradimento del lavoro svolto giunte da più parti, sono l’importante e unico compenso per i tanti che si sono impegnati nell’organizzazione e realizzazione delle iniziative, che ringrazio ancora per la dedizione e professionalità dimostrate. Il più vivo apprezzamento ai tanti cori e direttori che hanno attivamente collaborato e partecipato alle attività con grande entusiasmo e passione. La nostra ASAC al primo punto degli scopi statutari, indica la principale finalità associativa: “sviluppare l’attività corale”. Una breve, brevissima frase che contiene un mare di possibilità. Credo sia importante e coerente con il ruolo che ho assunto mettere continuamente alla prova i propri convincimenti e la linea di lavoro assunta per verificarne la rispondenza a questo importante assunto: sviluppare l’attività corale. Quindi spesso mi domando e domando alle tante persone che ho occasione di incontrare nei contesti più diversi, musicisti e non, quali siano i maggiori problemi da risolvere e quali le soluzioni possibili, le iniziative da intraprendere per porvi rimedio. Il confronto con quanto già si è fatto o progettato e il mosaico composto dai tanti tasselli delle esperienze personali e di altri, evidenzia in modo chiaro questi aspetti, più difficile e forse inutile, trovare univoche soluzioni. Mancanza di ricambio generazionale, di finanziamenti, di pubblico, di spazi per i concerti e per le sedi dei cori, di interesse dei media, qualità artistica non sempre all’altezza delle aspettative, sono alcuni dei problemi che risultano più evidenti, almeno per quanti si pongono degli interrogativi. Sempre più mi convinco che una prima e, a prima vista, facile soluzione sia la pura e semplice consapevolezza. Consapevolezza delle proprie capacità artistiche e dei propri limiti, delle proprie finalità e obiettivi e consapevolezza dei mezzi disponibili per raggiungerli, anche tramite le ampie possibilità messe a disposizione dalla rete associativa che in tanti anni, tutti assieme abbiamo creato. Ci si renderebbe conto della necessità di aprirsi, di confrontarsi, di apprendere sempre. Vedremmo forse un maggior numero di noi presenti ai concerti degli altri cori, intervenendo non solo per i rapporti interpersonali ma anche selezionando, con curiosità, sulla base della qualità e non sul pregiudizio. Avremmo molti più partecipanti ai corsi di aggiornamento per direttori, maggiori richieste di intervento di consulenti esperti nei cori, più presenza ai concorsi e festival, visti come momento di sano confronto e ricerca. Ci sarebbe una maggiore apertura e ricerca verso nuovi repertori e autori, scoprendo anche che i giovani non sono solo interessati alla musica rock e pop ma che richiedono di appassionarsi e divertirsi in ciò che fanno e che quando trovano la giusta proposta sanno impegnarsi con grande dedizione e spirito di sacrificio. Forse anche alle assemblee e agli incontri organizzati dall’Associazione vedremmo una maggiore partecipazione e non intendo come semplice presenza, ma come condivisione e comunicazione, disponibilità a collaborare a rendere più grande il nostro mondo corale. Ci si renderebbe conto della forza che abbiamo nel nostro messaggio culturale e sociale e come farlo meglio comprendere agli altri. è difficile, molto difficile, ma la speranza di riuscire a contribuire a renderlo possibile è sufficiente a dare la spinta a proseguire, ancora con entusiasmo e voglia di altri traguardi. Entusiasmo che non deve mai venir meno, anzi che deve contagiare chi ci ascolta e si aspetta da noi musica ed emozioni. Un augurio a tutti voi di buone feste e di un 2011 di soddisfazioni e successi e…consapevolezza di un futuro sempre migliore. Alessandro Raschi - Presidente ASAC 3 N° 98 dicembre 2010 EDITORIALE Chorus, araba fenice di una tv senza cori Tentiamo qualche riflessione aspettando il programma di Rai Uno con Milly Carlucci 4 Se, in un settimanale nazional-popolare come Oggi compare un servizio che in qualche modo richiama l’attenzione sulla coralità, è chiaro che da parte nostra scatta subito la curiosità. è quanto ci è accaduto l’ottobre scorso leggendo un’intervista di Dea Verna a Milly Carlucci nella quale si preannunciava la prossima fatica televisiva della nota conduttrice con a fianco Francesca Testasecca Miss Italia 2010. Il programma in questione, ispirato al telefilm di culto Glee, sarebbe dovuto essere un talent show dal titolo provvisorio Chorus in onda su Rai Uno il 4 e l’11 dicembre. Ci avevano incuriosito le affermazioni di Milly Carlucci: «Porteremo alla luce un fenomeno molto diffuso in Italia: faremo gareggiare i gruppi che cantano e ballano. Siamo andati a pescarli in tutta Italia: sono medici, studenti, casalinghe, professionisti. Ci sono perfino un gondoliere e un soffiatore di vetro di Murano». Sarà una specie di Corrida? Niente affatto: «Sono tutti bravissimi» e ancora: «Ospiteremo tutti i generi: dal rock al melodico italiano, dal pop al gospel. Non li chiamo cori, perché sennò viene subito da pensare ai cori alpini o a quelli di chiesa». La nostra curiosità è stata velata da quest’ultima sottolineatura, impietosamente riduttiva e ingenerosa senza motivo nei confronti dei cori, non solo quelli alpini e di chiesa: forse non sono degni - tutti i cori di qualsiasi genere - di affrontare una ribalta televisiva nazionale giacché, pure essi, sono un fenomeno molto diffuso in Italia? Sorvoliamo e tentiamo di ottenere maggiori spiegazioni chiedendo lumi alla Ballandi Entertainment, nota società di produzione di tanti programmi televisivi di successo, ma, al momento di andare in macchina con questo numero della nostra rivista, alcuna risposta ci è pervenuta. Avvicinandosi le date previste di messa in onda di Chorus abbiamo consultato i palinsesti ufficiali di Rai Uno disponibili nei siti dedicati e pubblicati sui settimanali specializzati: nessuna traccia! Per sabato 4 dicembre, però, Rai Uno proponeva la replica della nona puntata (su 12) di Don Matteo 7 e c’è da supporre che le altre tre puntate sarebbero dovute andare in onda nei tre sabati successivi. D’altro canto Canale 5, per i sabati 4 e 11 dicembre, contrapponeva le ultime due puntate di Io canto con Gerry Scotti, penoso talent show per ragazzini canterini dai 5 ai 15 anni, perciò sarebbe stato uno scontro mediaticamente poco intelligente da affrontare… Che fine ha fatto Chorus? Vedrà la luce dopo le feste natalizie? Può darsi, ma sicuramente prima della ripresa a marzo di Ballando sotto le stelle, programma sul quale la bionda conduttrice punta ancora molto visto l’incredibile audience delle passate edizioni. Ma, a parte i problemi di programmazione, Chorus sarà un’occasione buona per far capire agli italiani quello che è veramente un fenomeno molto diffuso in Italia? Oppure sarà l’ennesimo programma che cavalca l’onda televisiva del momento dove, nel declino inesorabile (ma auspicabile…!) dei vari reality show (Isola dei famosi, Grande Fratello, ecc.), ora dilaga invece la formula del talent show, autentico tritacarne (vedi X Factor, Amici, ecc.) di presunte abilità canore, nonché fabbrica inutile di disperanti illusioni per tanti giovani che così sperano di imboccare la scorciatoia del successo nel campo dello spettacolo? N° 98 dicembre 2010 è difficile giudicare ciò che è stato solo annunciato e ancora non s’è visto all’opera, anche perché si corre il rischio di essere smentiti dai fatti. Certo è, però, che la nostra curiosità iniziale è stata messa a dura prova non solo dalle affermazioni discutibili di Milly Carlucci sul mondo corale, ma anche dal fatto che, sulla base dei pochi elementi di giudizio a nostra disposizione, viene il sospetto che ancora una volta la tv snobbi alquanto lo stesso mondo corale. Forse perché lo ignora. E speriamo nella più assoluta buona fede. Noi sappiamo, invece, che la coralità italiana è fenomeno di aggregazione sociale importante nei numeri e nella qualità. Ma non fa notizia, non fa audience, non ha i caratteri di quello spontaneismo che oggi va per la maggiore in tv e di fronte al quale la stessa Corrida appare specchio credibile del Paese del Bel Canto (sic!). Sul dilettantismo professionale e sulla più genuina e responsabile amatorialità sembra prevalere, checché se ne dica, la logica dei dilettanti allo sbaraglio. E allora diciamolo apertamente: la coralità amatoriale italiana, generalmente di qualità riconosciuta anche tra le austere mura conservatoriali, non ha sàntoli… in Paradiso! Casomai li ha a Montecitorio dove da qualche anno si tiene il concerto natalizio, con cori provenienti da varie regioni italiane, in condizioni non di certo ottimali e in un episodio comunque fine a se stesso. Ma questa è un’altra storia… Nonostante tutto ciò, noi attendiamo Chorus con curiosità, anche se vacillante, nella speranza che alla fin fine si riveli un programma migliore di come è stato sin qui rappresentato. A qualsiasi imputato, infatti, va concessa sempre la facoltà di smentire l’accusa con la prova dei fatti. Davvero, ci saranno? Dino Bridda MUSICA INSIEME: ISTRUZIONI PER L’USO Per mantenere la regolarità della pubblicazione, la nostra rivista necessita della collaborazione di tutti, che si può concretizzare seguendo le indicazioni qui riportate, già proposte sugli ultimi numeri. Musica Insieme è l’organo di stampa di tutti i cori del Veneto iscritti all’ASAC. Ha periodicità quadrimestrale. Il materiale ricevuto verrà chiuso in redazione 30 giorni prima di ogni pubblicazione: successivamente potranno essere apportate correzioni o integrazioni solo nei limiti stabiliti dalla redazione stessa. Entro le date sotto indicate dovranno pervenire alla redazione notizie relative a: a) attività delle Consulte provinciali raccolte cronologicamente a partire dalla precedente pubblicazione b) nuove realtà corali c) attività concertistiche, celebrazioni e manifestazioni di ogni singola associazione corale d) eventi formativi e) concorsi f) pubblicazioni e iniziative editoriali o di-scografiche g) suggerimenti e proposte relative al repertorio ed ai nostri compositori h) schede dei cori Tutto il materiale inviato, per quanto possibile, dovrà essere corredato da documentazione fotografica. Per facilitare la scelta e la pubblicazione delle notizie, il materiale di testo dovrà essere inviato come comunicato stampa, in formato word (i programmi in formato pdf o pieghevoli di sala, ecc., sono utili, ma richiedono più tempo per la trascrizione). Indirizzi e termini: Il materiale cartaceo (comprese le foto stampate su qualunque supporto) deve pervenire alla Segreteria dell’ASAC (ASAC Veneto – Via Vittorio Veneto, 10 – 31033 Castelfranco Veneto – TV – tel 0423 498941) dieci giorni prima della data fissata per le spedizioni on line sotto indicate. Lo stesso termine vale per le “Lettere al Direttore” indirizzate on line al m° Piervito Malusà (v. a lato). Per la spedizione on line, il materiale deve pervenire all’indirizzo e-mail della Segreteria, [email protected] entro le date qui sotto indicate: • 15 novembre per il primo quadrimestre dell’anno successivo • 15 aprile per il secondo quadrimestre • 15 settembre per il terzo quadrimestre ATTENZIONE è consigliabile inoltrare contemporaneamente la spedizione ai seguenti indirizzi: [email protected] (Direttore editoriale, m° Piervito Malusà) [email protected] (Direttore responsabile) [email protected] (redazione, gestione spazi pubblicazione, impaginazione e grafica) [email protected] (coordinamento) come accelerare i tempi per il trasferimento delle notizie Il trasferimento delle notizie dalla fonte all’impaginato richiede alcuni passaggi necessari che, se non rispettati correttamente, possono allungare molto i tempi di pubblicazione. Ecco dunque alcune buone regole da tenere presenti quando si desidera pubblicare un articolo: 1) Rispettare i termini per la consegna (vedi a lato) 2) Inviare gli articoli in formato testo (word, page, rft) e non in pdf, dépliant pubblicitari o scansioni da altre pubblicazioni 3) Confezionare i testi in forma di articolo o di comunicato stampa e non: “potreste scrivere due righe su...” 4) Allegare, possibilmente, un’immagine (in jpg, minimo 100K) 5) Allegare un recapito anche telefonico per eventuali comunicazioni Per ogni chiarimento urgente, rivolgersi al n. 333 7975923 5 N° 98 dicembre 2010 Anticipiamo questa pagina riservata ai Concorsi per dare spazio all’evento corale di maggiore importanza regionale del 2010 6° FESTIVAL della Coralità Veneta A Vicenza il Concerto di Gala, il 24 ottobre. Conferito il Premio alla memoria a Marco Crestani. 6 Il 6° Festival della Coralità Veneta, promosso e organizzato da Regione delVeneto,A.S.A.C. e Comune diVicenza, con il Patrocinio della Provincia di Vicenza e del Comune di Bassano del Grappa, ha compreso tre concerti realizzati in importanti località venete per la categoria non competitiva: il 9 ottobre a Montagnana, il 16 Ottobre a Bassano e il 23 Ottobre a Motta di Livenza. Ad ogni serata erano presenti le commissioni d’ascolto per dare ai cori valutazioni sulla loro esibizione. Il Comitato Artistico, che ha valutato l’ammissione dei cori alla manifestazione e i rispettivi progetti presentati, era composto dai Maestri Silvia Azzolin, Alessandro Kirschner e Giorgio Susana. La parte competitiva della manifestazione si è svolta nella giornata conclusiva della manifestazione, domenica 24 ottobre 2010 a Vicenza. In Giuria alcuni tra i più importanti musicisti del mondo corale nazionale e internazionale - Aldo Cicconofri (Marche), Piero Caraba (Roma), Lorenzo Donati (Toscana), Stojan Kuret (Trieste) - e del Veneto: Giorgio Mazzucato membro della Commissione artistica ASAC e Matteo Valbusa, consulente artistico ASAC e vincitore del Gran Premio del 5° Festival. Sin dalle prime ore del mattino si sono tenute le audizioni della sezione riguardante le composizioni, elaborazioni o arrangiamenti su temi di ispirazione popolare, vocal pop-jazz, gospel e spirituals al Conservatorio di Vicenza. Nove i cori in concorso, tre dei quali sono stati selezionati dalla Giria nella fascia d’eccellenza: Il coro Monte Cimon di Miane (Tv) diretto da Paolo Vian, il coro IMT Vocal Projet di Thiene (Vi) diretto da Lorenzo Fattambrini e l’Amazing Gospel Choir di Este (Pd) diretto da Marica Fasolato. Il “Coro Agordo” (Bl) diretto da Roberta Conedera ha conquistato la seconda fascia, quella di Distinzione, mentre i cori Città di Thiene anch’esso diretto dal m° Fattambrini e il coro Monte Coppolo di Lamon (BL), diretto da Giancarlo Brocchetto, hanno raggiunto la fascia di Merito. Nel pomeriggio sono proseguite le esibizioni dei cori nella Chiesa di Santa Maria in Foro (dei Servi) con la sezione dedicata alle composizioni d’autore sacre e/o profane. Tutti gli cori presenti hanno conquistato una delle prime due fasce, a testimonianza dell’elevato livello artistico di tutti i cori in concorso, sottolineato da tutti i membri della qualificata giuria per entrambe le sezioni. Tre i cori che hanno raggiunto l’Eccellenza: Coro “Gioventù in cantata” di Marostica (Vi) diretto da Cinzia Zanon, il coro “Piccola harmonia” di Marghera (Ve) diretto da Nicola Ardolino e i “Cantori di Santomio” di Malo (Vi) diretti da Nicola Sella. La fascia di Distinzione è stata raggiunta dai cori “Antonio de Vecchi” di Cinto Caomaggiore (Ve) diretto dal Luciano Bertuzzo e dal “Coro Polifonico S.Biagio” di Montorso Vicentino diretto dal Francesco Grigolo. Inoltre in fascia di Distinzione tre gruppi vocalistrumentali: “Il diletto moderno” di Venegazzù di Volpago (Tv) diretto da Tarcisio dal Zotto, l’ “Ensemble Harmonia” di Marghera diretto da Michele Peguri e “L’ottava giusta” di Thiene (Vi) diretto dall’eclettico m° Fattambrini. La manifestazione si è conclusa alle 21 di domenica 24 ottobre nella Sala Palladio del Centro Congressi della Fiera di Vicenza con la premiazione dei cori partecipanti, l’assegnazione delle fasce di merito e il concerto di Gala dei cori finalisti per l’aggiudicazione del Gran premio della Coralità veneta. Per la prima volta l’ASAC ha attribuito un riconoscimento del mondo corale veneto a una figura di spicco del panorama corale regionale, per la prestigiosa attività e il contribuito al mondo della coralità italiana e internazionale. Il premio è stato conferito alla memoria del Maestro Marco Crestani, per la sua prolifica attività di compositore riconosciuto a livello europeo e di didatta amato, stimato e apprezzato da tutta la coralità italiana e in particolare da quella veneta, membro tenace e instancabile propositore della commissione artistica dell’ASAC fin dalla sua fondazione. Il Coro “Gioventù in cantata” di Marostica (Vi), diretto da Cinzia Zanon, ha vinto il premio per il miglior progetto “per aver messo in relazione poesia e musica per l’infanzia, in stretta sinergia con il territorio, dando voce a poeti e compositori contemporanei su tematiche non sempre facili e all’interno di un progetto pluriennale di grande pregio”. Allo stesso coro è stato attribuito il premio per la miglior interpretazione di un brano della sezione A dedicata alle composizioni d’autore sacre e/o profane, con il brano “Guerra” di Gianmartino Durighello. Il premio per la miglior interpretazione di un brano della sezione B riguardante le composizioni, elaborazioni o arrangiamenti su temi di ispirazione popolare, vocal pop-jazz, gospel e spirituals è stato assegnato al coro “Monte Cimon” di Miane (Tv), diretto da Paolo Vian, con il brano “La storia de Sior Intento” di R. Padoin. Il m° Vian ha ottenuto anche il premio per il direttore che ha dimostrato particolari doti tecnico interpretative. Al ”IMT Vocal Projet” di Thiene (Vi) diretto da Lorenzo Fattambrini è stato attribuito il premio speciale della Giuria per la scelta dell’arrangiamento corale ritenuto più interessante con il brano “Luce” arrangiato dallo stesso direttore. Il coro “Piccola harmonia” di Marghera (Ve) diretto da Nicola Ardolino si è aggiudicato il premio per la scelta della composizione d’autore ritenuta più interessante con il “Salve Regina” di G. Aichinger e l”Ensemble Harmonia” di Marghera, diretto da Michele Peguri, ha ottenuto il premio speciale per la migliore esecuzione di un programma storico comprendente brani dal XVI, XVII, XXIX, XX e XXI secolo) con il programma “Brahms OP17 VIER GESANGE”. Infine la Giuria ha attribuito il Gran Premio del 6° Festival della Coralità Veneta al coro “Monte Cimon” di Miane (Tv) diretto da Paolo Vian. Un’edizione curata con grande cura dai volontari della Consulta ASAC di Vicenza, garantendo un’organizzazione perfetta nonostante le inclemenze meteorologiche . La coralità veneta si dimostra ancora una volta all’altezza della sua tradizione, dimostrando dinamismo, professionalità e impegno, vista la grande varietà dei repertori presentati e la qualità esecutiva proposta, suggellata dai giudizi di una giuria di primo piano che ha dimostrato grande equilibrio e competenza. Un ulteriore stimolo per l’ASAC nell’impegno quotidiano alla crescita e alla diffusione della pratica corale, ancora non adeguatamente riconosciuta in Italia per l’importanza del suo ruolo culturale, sociale e didattico. N° 98 dicembre 2010 La manifestazione-vetrina della nostra coralità nelle parole di alcuni partecipanti “Intorno al FESTIVAL” i Cori raccontano... In questa occasione la redazione di Musica Insieme ha deciso di raccontare il VI Festival della Coralità Veneta polifonicamente.A tutti i cori partecipanti è stata richiesta una breve testimonianza. Ne è scaturito un collage vivo che documenta – in maniera certamente più efficace di qualsiasi resoconto freddo e paludato – un evento che ha visto la partecipazione in forme e modalità diverse di decine di formazioni corali della nostra regione, descrivendo senza filtri fatti, luoghi ed emozioni e che fornisce all’ASAC, che ne ha curato l’organizzazione, preziosi spunti di riflessione. Sette i cori che ci hanno risposto, uno di essi addirittura con quattro testi che riportano i diversi punti di vista: di una mamma accompagnatrice, di una corista, della pianista e della direttrice. Ecco i loro contributi ai quali la redazione non aggiunge e non toglie nulla per non privare di freschezza e di immediatezza la narrazione. [p.m.] Coro Gioventù In Cantata – Marostica La giornata del Festival della Coralità Veneta vista da una mamma accompagnatrice Come accompagnatrice del gruppo, ho avuto modo di cogliere quanto questo evento abbia rappresentato una vera opportunità, una fortuna, oserei dire, per tutti coloro che vi hanno preso parte, giovani e meno giovani, cantori e spettatori. Tutti, nessuno escluso, hanno portato a casa molto più di un premio o di un riconoscimento perché il comune denominatore della giornata sono state le grandi emozioni che la musica corale sa dare, soprattutto quando viene vissuta come bellezza da condividere con gli altri e dove ognuno impara che il suo personale contributo è indispensabile, ma acquista senso soltanto in un contesto di insieme, di coro, appunto. Posso dire da genitore che eventi come il Festival della Coralità Veneta nutrono i nostri giovani con il gusto di valori significativi come il piacere di “fare insieme agli altri”, concorrere ed al contempo applaudire, riscoprendo che un raggiungimento ottenuto con la fatica e l’impegno di tanti origina una gioia festosa, molto più intensa di ciò che siamo soliti chiamare successo. Di queste cose abbiamo tutti un grande bisogno, perciò ringrazio a nome mio e delle mie figlie quanti, come l’ASAC, credono e promuovono iniziative culturali e sociali come questa. Simonetta Ulma ...vista da una corista La tempistica stretta delle prove e dell’esibizione ha richiesto a noi cantori una particolare efficienza e concentrazione. La consapevolezza di avere pochi minuti per trasmettere mesi di lavoro è stata stimolo per dare il massimo nel momento della performance, dal punto di vista musicale, coreografico ed emotivo. Motivi di disagio sono invece stati i frequenti cambi di sede e la pioggia (per cui nulla può l’organizzazione); all’appuntamento serale abbiamo infatti avvertito un certo affaticamento. Da subito abbiamo notato una consistente eterogeneità tra i cori partecipanti a questa edizione, riguardo le età e le tipologie stesse delle formazioni corali; i cantori di Gioventù In Cantata si sono resi immediatamente conto di quanto innovativa sarebbe stata la presentazione dei brani Guerra ed I ragazzi che si amano, rispetto ad altri programmi dei cori della categoria. La decisione poi di unire le categorie 2A e 2B per la scelta del vincitore ci ha lasciati perplessi, così come anche i numerosi riconoscimenti assegnati a quasi ogni coro per poter apprezzare formalmente le peculiarità di ciascuno. Coro Monte Cimon In ogni caso è stata una giornata piacevole e gratificante dove abbiamo avuto l’opportunità di essere ascoltati e giudicati da una prestigiosa giuria e l’opportunità di godere di tanta bella musica, soprattutto nel gradevole Gala finale. Marta Frigo (19 anni) Riflessione personale della pianista accompagnatrice È con piacere che accolgo l’invito ad esprimere una riflessione personale, in particolar modo, sulla giornata del 24 ottobre scorso. Sono musicista, pianista educata ad un lavoro strumentale che ha sempre come obiettivo ‘cantare’ con le 10 dita la musica propria di questo strumento, che spesso è appunto polifonica. Sin dall’inizio degli studi musicali ho collaborato con i cori e sono contenta di poterlo fare tuttora, pertanto, ho vissuto intensamente l’occasione del 24 ottobre riconoscendo ancora una volta quale felice e ricco mondo sia quello della coralità. Sono molte le meraviglie che mi sono portata a casa: l’efficace organizzazione dell’ASAC, la creatività e le idee dei progetti corali, la sorpresa nel riconoscere le molteplici facce scelte per raccontare i temi tanto cari a noi veneti, la grande sensibilità nell’affrontare una nuova visione del nostro territorio nonché la stima nei confronti dei nostri compositori/arrangiatori. Ma il vero piacere che mi affascina sempre quando posso ascoltare la musica è la magia del suono! Che meravigliosa occasione per sentire colori/sfumature/timbri/effetti del mondo sonoro/corale! E che meraviglia questo alternarsi in luoghi e spazi da parte di molte persone/coristi che si presentano con una educazione/cura/ rispetto/civiltà/eleganza veramente rare e perciò molto apprezzabili. (Soprattutto in una società così disturbata, quella di oggi!) Un’unica osservazione; cercare (ma mi rendo conto delle oggettive difficoltà tecniche) luoghi che permettano il vero sentire, perché dopo tanto lavoro di tutti, ci possa essere un ascolto fedele delle caratteristiche proprie del suono!! Complimenti a tutti e buon lavoro! 7 Marisa Dalla Vecchia Gioventù In cantata Alcune considerazioni dal punto di vista del direttore Devo riconoscere che presentarmi con questo programma al concorso, con gran parte dei giurati che non aveva mai assistito ad una nostra esibizione, è stato un po’ rischioso, del resto era anche l’occasione per noi per misurarci e far N° 98 dicembre 2010 conoscere la nostra coralità che da sempre si caratterizza per la continua ricerca di aggiungere espressività alle proprie performance anche attraverso l’utilizzo di forme artistiche diverse che le arricchiscano e le completino. Il premio di categoria per la “migliore interpretazione” parla da solo… La giuria Amazing Gospel Choir ha capito e apprezzato alla grande! Vorrei sottolineare il fatto che tutto ciò è stato possibile grazie ad un qualificato lavoro di squadra: c’è il supporto di Genny Ronzani, Alberto Cenci e Giulia Malvezzi che stanno favorendo la crescita del gruppo sotto l’aspetto coreografico, la presenza costante di Manuela Matteazzi che segue vocalmente i ragazzi, il contributo prezioso dei musicisti che accompagnano il coro e che ha visto per questa occasione Michela Battocchio al clarinetto, Marisa Dalla Vecchia al pianoforte ed Enrico Cenci alle percussioni. Grande è stata anche la soddisfazione per il premio al Miglior Progetto. Il progetto, magistralmente redatto da Katia Spoldi e che sentiamo molto nostro, nasce dalla produzione musicale promossa dalla città di Marostica in collaborazione con Coro A. De Vecchi ASAC, e scaturita grazie alla felice intuizione di Mariangela Cuman, dieci anni fa, di dare un seguito musicale al premio letterario nazio8 nale Arpalice Cuman Pertile, istituendo Poesia in canto. È da qui che sono state scelte le poesie Guerra e I ragazzi che si amano, rispettivamente di Cecilia Barbato e Laura Primon, musicate da Gianmartino Durighello e Sebastian Korn. I due brani trattano il tema della guerra e dell’amore attraverso modalità espressive e corali fortemente caratterizzate, che ne sottolineano le differenze ma che, in realtà, sono complementari e lanciano un unico forte messaggio di speranza per il raggiungimento della pace e dell’amore tra i popoli. Rondinella Cinzia Zanon, direttore Amazing Gospel Choir – Este (PD) Vocincanto La prima volta Domenica 24 ottobre, il nostro coro ha partecipato per la prima volta al Festival della Coralità Veneta. Se già esibirsi di fronte ad un pubblico dà sempre una grande emozione, cantare davanti ad una prestigiosa giuria cercando di dare il meglio, dopo tanto studio e preparazione (che non bastano mai!), provoca un picco di adrenalina secondo forse a nessun’altra esperienza. Il nostro coro aveva preparato in poco tempo anche un altro nuovo brano, che tanto ci piace, ma piuttosto esigente dal punto di vista tecnico, vocale e interpretativo. All’ultima prova poi si era decisa una diversa disposizione del coro, a favore di una maggiore fusione del suono e amalgama delle parti. Quindi i coristi sono arrivati più che trepidanti, caricati di nuova responsabilità, senza contare poi che alcune voci nuove di zecca erano alla loro prima esperienza di questo tipo. Cantare sul palco del conservatorio è stato davvero bellissimo; abbiamo trovato un’acustica che non ci aspettavamo e che – per certi versi – ci dava anche un po’ di conforto. Il fatto poi che oltre alla giuria ci fossero maestri di altri cori amici, ci ha fatto tanto piacere; eravamo ansiosi di sentire le loro impressioni, i commenti, se i brani erano piaciuti, se eravamo stati all’altezza della situazione. Infine l’incontro con altri cori, lo scambio di impressioni ed esperienze con altri maestri, la condivisione degli stessi problemi, sono stati davvero interessanti e confortanti. Si è quasi avuto il tempo di instaurare nuove amicizie, di ritrovare vecchi amici o maestri di un tempo; e questo incontrarsi e conoscersi in questa realtà corale è stato il più bel risultato di questa giornata. Marica Fasolato, direttore Coro Antonio De Vecchi – Cinto Caomaggiore (VE) In un mondo che sa solo urlare... In un mondo che sa solo urlare il VI Festival della Coralità Veneta ha rappresentato per noi la ricerca dell’armonia e dei sussurri. Alla nostra seconda partecipazione abbiamo voluto esprimere al meglio, attraverso le composizioni del lituano Miskinis, la nostra passione e dedizione per il canto corale in un continuo percorso di ricerca espressiva e vocale che possa dare soddisfazione a chi ci ascolta. Abbiamo dato il massimo per comunicare che il canto è gioia, è passione, è meraviglia, è emozione e come diceva Ella Fitzgerald «la cosa migliore di cantare è cantare ancora di più». L’esserci confrontati con grandi cori e con una giuria di altissimo profilo ci lusinga e ci gratifica aver trascorso una giornata immersi nella diversità musicale, tra persone che condividono la stessa passione, in una esperienza che offre mille opportunità di crescita e di condivisione corale. Mirko Dellavalle, presidente Coro femminile Rondinella – Padova Volevamo metterci in gioco... Volevamo metterci in gioco, incontrare nuove realtà corali, e soprattutto, fare amicizia. Il VI Festival Coralità Veneta ci ha offerto questa opportunità! Da quando abbiamo saputo di essere state ammesse, il nostro lavoro si è fatto più attento, l’approfondimento del repertorio è divenuto più capillare, con una continua ricerca interpretativa sui brani da presentare alla Commissione giudicatrice e ciò ha portato ad un miglioramento del nostro impegno personale e della preparazione. La formula ci è apparsa positiva, perchè la grande finestra aperta sul panorama corale del Veneto ha permesso ai Cori di confrontarsi e di instaurare rapporti di collaborazione e utili scambi di opinioni. Lunga vita all’ A.S.A.C. che ne è promotrice e auguri per il VII Festival della Coralità Veneta! Dina Checchetto Morello, direttore Coro Vocincanto – Feltre (BL) Dalla registrazione al concerto: cronaca di un coro Una bella notizia ti rallegra la giornata: la vuoi condividere subito perché è impaziente ed ha bisogno di tanto spazio. Era stata una bella notizia quella che Lorenzo ci aveva dato. Nella chiesa di Foen – dove abbiamo realizzato la registrazione per il provino – c’è una particolare grazia, in quel luogo sacro le voci si erano ben fuse alla ricerca di un’armonia e di un respiro unico, ma nella registrazione c’erano troppi errori tecnici. N° 98 dicembre 2010 Poi era arrivata la conferma, il nostro canto era stato considerato e apprezzato. 23 Ottobre, Motta di Livenza: tra i nomi degli ottimi cori, la Corale Polifonica di Vicenza numerosa e maestosa, molti professionisti, difficile reggere un minimo confronto. Motta di Livenza: è la prima nostra vera trasferta, un viaggio insieme in corriera: ce la dobbiamo fare, almeno per il maestro, per tutto il tempo che ci dedica e per il suo incredibile intuito musicale di cui ci ha fatto dono. Arriviamo alla spicciolata all’appuntamento, il coro è bello nel suo colore uniforme, il coro è come un corpo unico dove le singole parti sono mondi diversi, ed a me piace molto l’idea di avere un respiro e un obiettivo comune. Arriviamo presto, canteremo come primo coro nel santuario della Madonna dei Miracoli, segretamente spero che la Vergine faccia anche per noi un piccolo miracolo. Giriamo per la piazza e c’infiliamo in un bar. Non si dovrebbe riempire lo stomaco prima del canto, il diaframma può avere qualche difficoltà ad andare su è giù, ma noi non ci perdiamo in queste regole tecniche: così patatine fritte, toast, tè e gelato ci aiutano a far scorrere le ore d’attesa. Primo coro. Proviamo qualche pezzo, riscaldiamo la voce, cerchiamo di capire Sandra che a tutti i costi vuole un’entrata dignitosa e ordinata. Il coro è nervoso, lo sento... La prossima volta voglio insegnare gli esercizi di respirazione e concentrazione che faccio alla lezione di Thai Chi. Forse può aiutare. Un canto è davvero bello… «Benedite il Signore in ogni tempo...» Le voci s’intrecciano ad esprimere la chiara volontà dell’orante, i soprani sono sicuri, ma qualcosa non funziona, le singole sezioni comunicano poco con le altre; arriviamo alla fine, ma l’emozione profonda di un’anima totalmente dedicata a lodare Dio non traspare. Ultimo brano: è finita ed ho la certezza che se potessimo cantare di nuovo la voce sarebbe più lieve, più melodiosa, più compatta, più in ritmo, più... Torniamo ai nostri banchi. Osservo la chiesa: c’è poca gente. E penso che i cori cantino tra loro e per loro: è davvero un peccato. Molte persone potevano godere del bel canto e portarsi dentro l’anima un po’ di bellezza. Di questi tempi ne abbiamo davvero bisogno! C’è stato uno sforzo organizzativo importante, ma la comunicazione si è persa. Di occasioni come questa dovremmo dare notizia nei bollettini parrocchiali, durante le Messe, nei quotidiani locali, con il passa parola, far nascere la curiosità e convincere le persone a spegnere la televisione, ad uscire dalle proprie case ed a mettersi in silenzio per farsi inondare dalla musica, e scoprire così che dentro nasce qualcosa, un’emozione... Grazie al mio coro, grazie al nostro maestro! Valeria Caddia, corista Coro Agordo - Agordo (BL) Un’occasione di confronto Sintetizzare in poche righe le impressioni sul VI Festival della Coralità Veneta è una bella impresa. Premetto che sia per me che per il mio Coro si è trattato della prima partecipazione ad un concorso, quindi si è vissuCoro Agordo to tutto sul filo dell’emozione sia dal lato tecnico (era la prima volta che chi ascoltava doveva quantificare con un numero, e non con applausi, l’esecuzione) sia dal lato pratico (disposizione sul palco, orari da rispettare ecc.). Detto ciò posso senz’altro affermare che è stata un’esperienza bella e soprattutto molto proficua. Bella, perché ci ha permesso di conoscere altre formazioni canore, altri tipi di repertorio, altri modi di vivere la coralità; Polifonico Amurianum proficua, perché, per arrivare preparati al momento X, abbiamo dovuto mettere in discussione tutto il nostro essere coro: dal mio modo di dirigere, alla vocalità dei singoli coristi, fino al repertorio. Ammetto che non è stato facile ma, come si sa, solo criticando il proprio lavoro si può trovarne le pecche e quindi correggerle. Molto valido allo scopo è stato il colloquio avuto dopo le esibizioni con i componenti della commissione giudicatrice: avere a disposizione opinioni di così alto livello è veramente utile perché si possono ottenere indicazioni preziose su come impostare il lavoro a venire. Concludo sottolineando l’ottima organizzazione dell’A.S.A.C., logistica inappuntabile e gentilissimi accompagnatori (a propoCoristi per Caso sito grazie Chiara!). L’unico piccolo appunto, visto il diluvio del pomeriggio, è il non aver contattato il Padre Eterno per chiedere 9 una situazione meteo più umana. Roberta Conedera, direttore Coro Monte Coppolo – Lamon (BL) Un’esperienza per crescere Domenica 24 Ottobre abbiamo partecipato al Festival della Coralità Veneta (categoria B) e proprio come tale l’abbiamo vissuto: come un’autentica atmosfera di festa del cantare in coro. Coro Monte Coppolo Non abbiamo avvertito quella tensione propria di tanti concorsi, ma uno spirito diverso, sereno, un’atmosfera di coinvolgente e stimolante amicizia, in cui ogni coro cercava di dare il meglio di sé. Siamo tornati da Vicenza col vivo desiderio di migliorare, ma anche felici di aver dato un nostro piccolo positivo contributo alla conoscenza del canto popolare. Vorremmo offrire un suggerimento all’organizzazione, peraltro impeccabile: considerando il molto tempo di cui dispongono i cori a fatica ultimata, perché non fornire a ciascuno di essi una guida (magari un corista di un coro locale) che li porti a visitare la città sede dell’evento? Abbiamo inoltre, una perplessità: siamo certi che una pur qualifiIMT Vocal Project cata giuria sia in grado di valutare con pari competenza espressioni musicali tanto diversificate: composizioni d’ispirazione popolare, vocal pop – jazz, gospel, spiritual, cori di voci bianche, polifonia...? Giancarlo Brocchetto, direttore N° 98 dicembre 2010 N° 98 dicembre 2010 CONCORSI 49° Concorso Internazionale di canto corale (12-19 Luglio) “Seghizzi” - Gorizia, 2010 Un evento culturale di grande rilevanza per tutto il mondo corale 10 Nella simpatica foto sotto: Alessandro Kirschner (al centro), vincitore del prestigioso Trofeo “Seghizzi” di composizione, festeggia con il Pilgrim Mission Choir, premiato interprete del suo apprezzatissimo “Gloria” Il Concorso ‘Seghizzi’ di Gorizia è sempre un avvenimento culturale non solo per la città e la provincia ma per tutto il mondo della coralità e della musica in genere per la quantità e la qualità di eventi musicali distribuiti sul territorio nella settimana precedente il concorso vero e proprio che non riguardano solo l’attività corale ma anche quella strumentale – quindi musicale nel senso più ampio – , conferenze e incontri con musicisti e compositori. Per quanto riguarda specificatamente la competizione, a prescindere dalla quantità di premi consegnati (fino al 6° classificato per categoria più i premi speciali – vedi elenchi) e al di là dalla condivisione o meno con le scelte della giuria, la qualità delle formazioni presenti a questo 49° Concorso internazionale è stata decisamente alta. Difficile, è il caso di ammetterlo, è stato il lavoro della giuria per la generale eccellente qualità delle esecuzioni. È doveroso specificare che le diciotto formazioni partecipanti sono state il risultato di due selezioni preventive a partire da ben centodieci domande; si può dire senza tema di smentita che qui a Gorizia si sente cantare tutto il mondo: dei diciotto cori cinque erano italiani (il Vox Cordis si presentava anche con due formazioni ‘interne’) mentre i rimanenti provenivano veramente da tutto il mondo (ed è sorprendente quanta cura i cori esteri mettano oltre che nel canto anche nell’abbigliamento). Quest’anno le categorie erano strutturate (in ordine di esecuzione nelle diverse giornate nel quale era articolato il concorso) in Musica leggera e Jazz (cat. IIb), Elaborazioni corali di canti di tradizione orale e canti tradizionali (cat. IIa), Composizioni polifoniche scritte fra il 1400 e il 1650 (cat. Ia), Composizioni polifoniche scritte tra il 1650 e il 1800 (cat. Ib), Composizioni polifoniche scritte tra il 1900 ed oggi (cat. 1d), Composizioni polifoniche del sec. XIX (cat. Ic) e Musica contemporanea (cat. III). Le composizioni della cat. III erano quelle vincitrici del 7° Concorso internazionale di Composizione ‘Seghizzi’ 2009 con lavori di Ivo Antognini (Ave Maria e My Song), Alessandro Cortello (Lux Aeterna) e Alessandro Kirschner (Gloria). L’altissima qualità delle formazioni corali si è potuta riscontrare non solo nella ricerca di una perfezione tecnica nelle dinamiche, nell’intonazione, nella levigatura delle voci e – per contro – nella pulizia del disegno musicale, oltre che in quella che si definisce ‘espressività’, ma anche nelle bellissime scelte repertoriali che hanno sondato tutto il panorama compositivo corale gli ultimi seicento anni di storia della musica. Vero è che nel repertorio del sec. XIX si è registrato forse un’eccessiva (anche se sempre gradita) presenza di Mendelssohn, tuttavia anche in questo caso si sono potute ascoltare autentiche gemme musicali come The snow di Edward Elgar per coro femminile, due violini e pianoforte (amorevolmente eseguito dall’ungherese Magnificat Youth Choir), o il nostalgico Abenlied di Joseph Gabriel Rheinberger (Koloszvàri Bbte Kamarakórusa – Romania) o ancora l’emotivamente tesissimo Christus factus est di Anton Bruckner (Chamber Choir of Wroclaw Medical University – Polonia) o il relativamente poco frequentato Pater Noster di Giuseppe Verdi (nitidamente eseguito dal Pilgrim Mission Choir – Corea del Sud). Ma delle piacevolissime sorprese sono state offerte anche dalle elaborazioni di canti tradizionali e di tradizione orale dove i compositori che hanno arrangiato i brani tradizionali hanno osato e questo non può essere che bene. Non si sono – se non incidentalmente – sentite elaborazioni ‘tradizionali’, per intenderci simili a quelle a cui si sono abituati – se non assuefatti – gli orecchi del nostro consueto pubblico dei concerti di canti popolari; si sono ascoltate autentiche elaborazioni, se non ri-scritture, dei brani originali che sono stati reinventati dando loro nuova vitalità. È ben vero che questi concorsi sono un po’ come le sfilate di alta moda dove gli stilisti osano – nella moda talvolta fino al gesto sconnesso – e che poi le ‘grandi idee’ vanno riportate al vivere quotidiano; tuttavia le idee che si sono potute cogliere qui sarebbero assolutamente benefiche anche per i nostri ‘modesti’ cori. Nessuno chiede, ovviamente, che si arrivi ad autentiche ‘rappresentazioni musicali’, cioè con cantori danzanti o quasi recitanti in scena – il tutto senza alcun pregiudizio per la qualità musicale ma costituendo un autentico divertimento per l’occhio e l’orecchio – come nel caso del De La Salle University Chorale delle Filippine; tuttavia il pensare a un repertorio svecchiato dai consueti moduli e affrontato senza pregiudiziali di sorta aiuterebbe a non trasformare i nostri concerti di canti popolari nel frequente lacrimatoio sui bei tempi andati fatto con mezzi musicali ormai triti ed affaticati. Il repertorio leggero e jazz, che ultimamente ha avuto un’autentica esplosione in termini di gruppi che vi si dedicano oltre che di trascrizioni, ha dimostrato, come nel repertorio popolare – di cui in fin dei conti fa parte – come estremamente varie e immaginose se non addirittura evocative possano essere le trascrizioni di brani magari altrimenti molto noti. Interessantissime pure le scelte per i brani composti fra 1400 e 1650 dove si sono potuti ascoltare accanto ad autori più conosciuti (si pensi al Il est bel et bon di Passerau o al La, la, la, je ne l’ose dire di Certon o ancora al notissimo Amor Vittorioso di Gastaldi eseguiti con agilità dall’italiano The Blossomed Voice) altri meno noti anche se assai interessanti come Johann Hermann Schein (Freue dich des Weibes deiner Jugend splendidamente eseguito dal lettone Maska Youth Choir). Una menzione particolare deve essere fatta per la sezione della musica contemporanea che ha visto come brano particolarmente gradito dai cori e dal pubblico il bellissimo Gloria di Kirschner che coniuga intelligibilità di scrittura a vivacità ritmica e a una indubbia espressività libera da schemi tradizionali ed eccellentemente eseguito dal Pilgrim Mission Choir della Corea del Sud (da segnalare anche l’esecuzione del Maska Youth Choir forse un poco più ‘ruvida’ ma molto emozionante sul piano affettivo). Alla serata finale (18 luglio) con premiazione alla quale, fra gli altri, erano presenti oltre al presidente dell’Associazione Corale ‘Seghizzi’ Italo Montiglio, anche Sante Fornasier presidente della FENIARCO, Francesco Luisi in rappresentanza del Concorso Polifonico di Arezzo e Franco Colussi presidente dell’Associazione Cori del Friuli Venezia Giulia, si sono potuti ascoltare anche gli altri cori vincitori come il canadese Belle Canto, dalla vocalità pulitissima, o il giapponese Seisen High School Choir, dalle inattese qualità dinamiche, formato da giovanissime ragazze. Alberto Opalio Premi speciali al 49° Concorso Internazionale di canto corale “Seghizzi” di Gorizia Premio del pubblico per la categoria II a Rassegna di elaborazioni corali di canti di tradizione orale e canti tradizionali: Magnificat Youth Choir - Ungheria. Premio del pubblico per la categoria II b Rassegna di elaborazioni corali di musica leggera e jazz: De la Salle University Chorale - Filippine Trofeo di composizione “C.A.Seghizzi” al compositore: Alessandro Kirschner Premio nuovi talenti: Janis Ozols Premio per la miglior esecuzione di un brano polifonico di un compositore della Corte Estense - Targa offerta dal Comune di Ferrara: The Blossomed Voice - Italia Premio Nazionale Seghizzi “Una vita per la direzione corale” al musicista: Maestro Franco Monego Premio Voci Pari: Seisen High School Choir - Giappone Premio Fe.N.I.A.R.Co. al complesso italiano con il maggior punteggio: The Blossomed Voice - Italia Premio Domenico Cieri per il programma di maggior interesse artistico: Belle Canto - Canada Premio Rachele Basuino per la miglior esecuzione di un brano tra le composizioni polifoniche di ispirazione religiosa per il brano Pater Noster di Giuseppe Verdi: Pilgrim Mission Choir - Sud Corea Premio Usci del Friuli Venezia Giulia \\attribuito dalla commissione artistica al migliore direttore di coro: Valeria Szebelledi (Magnificat Youth Choir - Ungheria) Premio speciale gruppi cameristici al gruppo cameristico meglio classificato nella I categoria: The Blossomed Voice - Italia Premio Cecilia Seghizzi per il miglior repertorio contemporaneo, in particolare italiano ed europeo: Pilgrim Mission Choir - Sud Corea 11 In alto: il coro vincitore del Grand Prix, il “Pilgrim Mission Choir”; sotto: un momento delle premiazioni; al centro: un’esibizione, all’auditorium. Premi di categoria al 49° Concorso Internazionale di canto corale “Seghizzi” di Gorizia, e Grand Prix Categoria I a/b 1° - The Blossomed Voice - Italia 2° - Maska Youth Choir - Lettonia 3° - De la Salle University Chorale - Filippine 4° - Genova Vocal ensemble - Italia 5° - Pilgrim Mission Choir - Sud Corea 6° - Gruppo Madrigalistico Vox Cordis - Italia Categoria 2 a/b 1° - Seisen High School Choir - Giappone 2° - Belle Canto - Canada 3° - Maska Youth Choir - Lettonia 4° - Pilgrim Mission Choir - Sud Corea 5° - De la Salle University Chorale - Filippine 6° - Magnificat Youth Choir - Ungheria Categoria I c 1° - Pilgrim Mission Choir - Sud Corea 2° - Belle Canto - Canada 3° - Magnificat Youth Choir - Ungheria 4° - Chamber Choir of Wroclaw Medical University - Polonia 5° - Insieme Vocale Vox Cordis - Italia 6° - Genova Vocal ensemble - Italia Categoria 3 1° - Pilgrim Mission Choir (A. Kirschner, Gloria) 2° - Chamber Choir of Wroclaw Medical University (Antognini, My Song) 3° - Seisen High School Choir (A. Cortello, Lix Aeterna) Categoria I d 1° - Seisen High School Choir - Giappone 2° - Magnificat Youth Choir - Ungheria 3° - Pilgrim Mission Choir - Sud Corea 4° - Belle Canto - Canada 5° - Chamber Choir of Wroclaw Medical University - Polonia 6° - Coro Voci bianche del Conservatorio Rostov sul Don - Russia Grand Prix 1° - Pilgrim Mission Choir - Sud Corea 2° - Seisen High School Choir - Giappone 3° - Magnificat Youth Choir - Ungheria 4° - Belle Canto - Canada 5° - Maska Youth Choir - Lettonia 6° - De la Salle University Chorale - Filippine N° 98 dicembre 2010 6° Concorso Nazionale Corale Voci Bianche di Malcesine Dieci anni per “Il Garda in Coro” In 10 anni di vita dell’omonima Associazione, il concorso “Il Garda in Coro” si è attestato fama internazionale nella coralità per Voci Bianche 12 REGOLAMENTO Art. 1 - “Il Garda in Coro”, 6º Concorso Nazionale Corale Voci Bianche avrà luogo a Malcesine sul Garda - Verona dal giorno 19 al giorno 22 Maggio 2011. PARTECIPAZIONE Art. 2 - Il concorso prevede la partecipazione di cori di bambini di ambo i sessi, nati dopo il 1º gennaio 1996, suddivisi nelle seguenti due categorie: Cat. A - repertorio profano Cat. B - repertorio sacro È ammesso l’accompagnamento di strumenti musicali, fatta eccezione per apparecchiature elettroniche e di basi preregistrate. Sarà messo a disposizione un pianoforte da accompagnamento. Art. 3 - Il numero di esecutori di ciascun complesso corale, escluso il direttore ed eventuali strumentisti accompagnatori, non deve essere inferiore a 18. Il rispetto di tale limite potrà essere eventualmente verificato prima dell’inizio dell’esecuzione. Art. 4 - Ciascun complesso corale potrà iscriversi ad una o ad entrambe le categorie. PROGRAMMI Art. 5 - I cori iscritti alla Cat. A dovranno presentare un programma di almeno quattro brani di contenuto profano (popolare, spiritual, polifonia classica...), di cui almeno uno a cappella e di cui almeno una elaborazione di un canto popolare di derivazione della regione di origine del coro. La durata complessiva dell’esecuzione (pause comprese) non dovrà superare i 20 minuti. Art. 6 - I cori iscritti alla Cat. B dovranno presentare un programma di almeno quattro brani di contenuto sacro di cui almeno uno a cappella. La durata complessiva dell’esecuzione (pause comprese) non dovrà superare i 20 minuti. AMMISSIONE Art. 7 - La Commissione Artistica ammetterà i cori ad una o ad entrambe le categorie in base ai seguenti criteri: a) valutazione del programma (qualità dei brani e loro conformità al regolamento); b) valutazione del curriculum del coro e del direttore. La Commissione Artistica si riserva la possibilità di chiedere la sostituzione delle composizioni non ritenute idonee. Qualora la Commissione ritenesse alcuni dei brani presentati non conformi al presente regolamento, i cori interessati saranno avvertiti con ampio anticipo. L’ammissione sarà comunicata tramite posta elettronica entro il 10 marzo 2011. CLASSIFICHE Art. 8 - La Commissione Giudicatrice, costituita da personalità di maggiore rilievo nel mondo della coralità italiana, formulerà un giudizio tenendo conto di qualità tecnica ed interpretazione. I direttori potranno avere un incontro con la Commissione Giudicatrice dopo la proclamazione dei vincitori. I giudizi sono inappellabili. Art. 9 - La Commissione Giudicatrice indicherà i cori ammessi al concerto di premiazione finale che si terrà Domenica 22 maggio 2011 a Malcesine sul Garda. I cori premiati sono tenuti a partecipare al concerto di premiazione finale, pena la mancata assegnazione del premio stesso. CALENDARIO Art. 10 - Date e sedi delle prove con l’orario di esecuzione dei cori partecipanti, saranno comunicati tramite posta elettronica entro il 10 marzo 2011. Il programma delle giornate di concorso sarà il seguente: Giovedì 19.05 Concerto Inaugurale - h. 20.30 Venerdì 20.05 Esibizioni di Concorso - Categoria B Concerti speciali dei cori - h. 20.30; Sabato 21.05 Esibizioni di Concorso - Categoria A Sfilata dei cori e Proclamazione dei vincitori - h. 20.00; Domenica 22.05 Concerto Finale dei cori vincitori - h. 15.00 Nella serata di Venerdì 20.5, a partire dalle h. 20.30 verranno organizzati a Malcesine e paesi limitrofi, i Concerti Speciali dei cori partecipanti al concorso, rassegne corali non competitive. La partecipazione è facoltativa ed i cori potranno proporre liberamente da 2 a 5 brani di loro repertorio. L’organizzazione metterà a disposizione un pianoforte digitale da accompagnamento. PREMI Art. 11 - Ai complessi premiati verrà corrisposto un premio nella seguente misura per ciascuna categoria: a) DUEMILA EURO (€ 2.000) al coro primo classificato; b) MILLECINQUECENTO (€ 1.500) al coro secondo classificato; c) MILLE (€ 1.000) al coro terzo classificato. In caso di ex-aequo il premio è divisibile. Art. 12 - Al coro primo classificato di ciascuna categoria verrà assegnato il Trofeo “ Il Garda in Coro” realizzato dall’artista malcesinese Valery Prova e il diploma ufficiale di classifica, ai cori 2° e 3° classificato verrà consegnato il diploma ufficiale di classifica. A tutti i cori partecipanti verrà rilasciato il diploma ufficiale di partecipazione. I cori primi classificati delle due categorie saranno automaticamente ammessi a partecipare alla 3° Edizione del Concorso Internazionale Corale Voci Bianche “Il Garda in Coro”, in programma dal 17 al 21 aprile 2012: l’Associazione “Il Garda in Coro” si accollerà le spese di iscrizione. Art. 13 - Verranno inoltre assegnati: a) Gran Premio “Il Garda in Coro - Città di Malcesine” di € 2.000,00 offerto dall’Associazione il Garda in Coro per il coro che ha totalizzato il punteggio più alto del concorso. Il coro parteciperà di diritto al concerto inaugurale della 7ª edizione nazionale “Il Garda in Coro 2013”. La somma relativa a questo premio sarà consegnata all’atto della effettiva partecipazione del complesso vincitore al Concerto Inaugurale della 7ª edizione nazionale “Il Garda in Coro 2013”. b) Premio Speciale Fe.N.I.A.R.Co di € 500,00 assegnato alla migliore esecuzione di un brano a scelta tratto dalla collana “Giro Giro Canto” (volumi 1, 2 e 3) edita dalla FeNIARCo; c) Premio Speciale A.S.A.C - Veneto del valore di € 500,00, assegnato al coro proveniente dalla regione Veneto migliore classificato con punteggio non inferiore a 80/100; d) Premio Speciale Federazione Cori del Trentino assegnato al coro proveniente dalla provincia di Trento migliore classificato; e) Premio Speciale “Ospitalità” di € 500,00 offerto dall’Associazione Albergatori di Malcesine al coro proveniente dalla località più lontana da Malcesine; f) Premio Speciale “Dal lago al cielo” offerto dal Consorzio Funivia Malcesine Monte Baldo per i cori con il miglior repertorio proposto in ciascuna delle due categorie, che parteciperanno ad una gita-concerto presso l’Auditorium in Loc. Trattospino sul Monte Baldo la mattina di domenica 22 maggio; g) Premio Speciale “Chorus” offerto dalle Edizioni Musicali Europee, al migliore direttore; h) Premio Speciale “Edizioni Musicali Europee” offerto dalle Edizioni Musicali Europee al giovane direttore emergente; N° 98 dicembre 2010 i) Premio Speciale “Miglior Coro della Scuola dell’Obbligo” offerto dall’Associazione Il Garda in Coro; l) Premio Speciale “Particolari movimenti scenici e coreografie” offerto dall’Associazione Il Garda in Coro; m) Premio Speciale “Simpatia” offerto dall’Associazione Genitori Malcesine per il coro con età media più bassa. ISCRIZIONE Art. 14 - L’iscrizione al Concorso a ciascuna categoria comporta il versamento della tassa di € 75,00 (non rimborsabile) a mezzo: • vaglia postale (indicando la causale e il nome del coro) • bonifico bancario (indicando la causale ed il nome del coro) c/o Credito Valtellinese IBAN IT 21 J 05216 35320 000000002000 • Carta di credito - Paypal Le domande di iscrizione dovranno essere indirizzate a: IL GARDA IN CORO - Presidenza - Via Navene Vecchia, 121/2 · 37018 Malcesine (VR) - ed essere inviate entro il 10 febbraio 2011 (farà fede il timbro postale di invio). È richiesta la seguente documentazione: a) domanda di iscrizione ad una o ad entrambe le categorie, utilizzando la scheda in formato elettronico allegata al presente regolamento compilata in tutte le sue parti ed in modo chiaramente leggibile; b) breve curriculum del coro e del direttore in formato cartaceo ed elettronico; c) elenco nominativo dei componenti del coro e del direttore con rispettiva data di nascita, in formato elettronico; tale documento dovrà essere sottoscritto, sotto la propria personale responsabilità, dal responsabile del coro. Copia del documento di identità dei componenti del coro. I cantori dovranno presentarsi muniti di un documento di riconoscimento; d) n. 8 copie delle partiture dei brani, chiaramente leggibili, in formato A4; e) fotografia del coro in formato digitale da 1 a 3 Mb; f) copia della ricevuta del versamento di € 75,00 per ogni singola scheda di iscrizione. RIMBORSI Art. 15 - Ai primi dieci complessi iscritti (e successivamente ammessi) provenienti da località distanti più di 150 Km. da Malcesine sarà riconosciuto un rimborso spese viaggio di € 300,00. La distanza fra la località di provenienza e Malcesine sarà calcolata per la via più breve, ad insindacabile giudizio dell’Ente organizzatore. Ai complessi corali sarà riconosciuto un solo rimborso spese viaggio, anche se partecipanti a più competizioni. COMUNICAZIONE Art. 16 - Il canale di comunicazione ufficiale fra l’organizzazione “Il Garda in Coro” e il coro, una volta ammesso, sarà la posta elettronica. Tutte le informazioni inerenti il programma delle giornate di concorso e i comunicati stampa saranno pubblicati e disponibili sul sito ufficiale www.ilgardaincoro.it ALLOGGIO Art. 17 - Attraverso l’iscrizione, il complesso (compresi eventuali accompagnatori) usufruirà automaticamente del servizio di prenotazione per il soggiorno e il pernottamento nei giorni del concorso, che sarà curato esclusivamente dal Comitato Organizzatore. Sono previste 4 possibilità di alloggio per le giornate del concorso secondo le caratteristiche indicate nella scheda di iscrizione allegata. Nella scheda di iscrizione, dovrà essere indicata la scelta preferita per il tipo di sistemazione. Attraverso l’Agenzia, su richiesta del coro, sarà possibile prenotare ulteriori servizi convenzionati (pasti, pullmann, gite, ecc.). Gli ulteriori costi saranno definiti attraverso l’agenzia. Art. 18 - Ai primi 6 cori iscritti l’Associazione organizzerà in modo completamente gratuito per i ragazzi una gita, con deposito cauzionale di € 50,00, che verrà rimborsato al momento dell’effettuazione della gita. In caso di rinuncia la cauzione non sarà rimborsata. Art. 19 - Il Comitato Organizzatore declina ogni responsabilità in caso di danni a cose e persone che avvengano durante le giornate del concorso. L’Associazione “Il Garda in Coro” si riserva ogni diritto di registrazione (audio e video) ai fini radiofonici, televisivi, discografici, fotografici e di diffusione in Italia e all’estero delle musiche eseguite durante le competizioni e i concerti, senza alcun compenso ai complessi. 13 N° 98 dicembre 2010 N° 98 dicembre 2010 I NOSTRI COMPOSITORI Con una novità nella ricorrenza della scomparsa di Efrem Casagrande 45° Concorso Nazionale Corale Trofei “Città di Vittorio Veneto” Ecco, in sintesi, il regolamento 14 Il 45° Concorso nazionale di canto corale per l’assegnazione dei Trofei «Città di Vittorio Veneto» avrà luogo a Vittorio Veneto nei giorni 28 e 29 maggio 2011, con il coordinamento artistico di Stefano Da Ros e la partecipazione della Regione Veneto, della Provincia di Treviso e del Comune di Vittorio Veneto. I cori potranno partecipare per le seguenti categorie: Categoria A Progetto-programma: musiche originali d’autore Categoria B Progetto-programma canto popolare Categoria C Progetto-programma riservato a cori maschili (categoria attivata nella ricorrenza del 20° anniversario della scomparsa del m° Efrem Casagrande -1924-1991-, fondatore del concorso). Categoria D Progetto-programma riservato a cori giovanili (cantori nati dopo il 31.12.1987) Ciascun complesso corale potrà iscriversi a più competizioni, purché presenti programmi diversi e rispetti le modalità previste per ciascuna di esse. Il Concorso è riservato a complessi corali che operano nello spirito amatoriale. Il numero dei coristi di ciascun complesso corale deve essere non inferiore a 12 e non superiore a 40 (esclusi gli eventuali strumentisti). Le domande di iscrizione dovranno essere inviate esclusivamente con lettera raccomandata alla Segreteria del «45° Concorso Nazionale Corale» – Comune di Vittorio Veneto – Piazza del Popolo, 14 – 31029 Vittorio Veneto (TV) entro il 15 marzo 2011 (farà fede il timbro postale) e comunque dovranno pervenire alla Segreteria entro il 22 marzo 2011. Non sono ammesse iscrizioni via fax o e-mail. L’iscrizione al concorso comporta il versamento della tassa di Euro 55,00 (non rimborsabile) sul c/c postale n° 12208310 – Bancoposta: codice IBAN IT 32 J076 0112 0000 0001 2208 310 intestato a: Comune di Vittorio Veneto - Tesoreria Comunale – Piazza del Popolo, 14 – 31029 Vittorio Veneto (TV) indicando la causale. Con la domanda di iscrizione saranno richiesti: un breve curriculum del coro e del direttore, una relazione illustrativa del progetto-programma; la sintesi del progetto-programma; 8 copie delle partiture dei brani, ; una registrazione di buona qualità, su CD, di almeno tre brani eseguiti dal coro, di cui almeno due tra quelli indicati nel programma presentato; l’elenco nominativo dei componenti il coro e rispettiva data di nascita (solo per la categoria D); e la ricevuta del versamento di Euro 55,00 per ogni singola iscrizione. Il Comitato artistico, composto da Stefano Da Ros, Francesco Luisi, Mario Mora, Alvaro Vatri (rappresentante FENIARCO) e Mauro Zuccante, ammetterà i cori alle competizioni in base alla valutazione del progettoprogramma; all’ascolto della documentazione sonora e all’esame del curriculum del coro e del direttore. Date e sedi delle prove, nonché l’orario e il programma d’esecuzione approvato dal Comitato artistico saranno comunicati con lettera entro il 31 marzo 2011. La Commissione giudicatrice formulerà un giudizio tenendo conto dei seguenti parametri: intonazione, qualità vocale, musicalità e interpretazione. I risultati ufficiali saranno resi noti al termine delle audizioni di ciascuna categoria. Successivamente i direttori, compatibilmente con i tempi della manifestazione, potranno avere un colloquio con la Commissione giudicatrice per una valutazione più approfondita della prova offerta. Per ciascuna categoria del Concorso sono previsti i seguenti premi (al lordo delle ritenute di legge): - primo premio: Euro 1.500,00 - secondo premio: Euro 1.000,00 - terzo premio: Euro 500,00 Il coro vincitore del primo premio nella categoria A del Concorso Nazionale, inoltre, potrà accedere di diritto al Concorso Polifonico Internazionale “Guido d’Arezzo”, edizione 2012. Ai complessi vincitori del secondo e del terzo premio, se ammessi al concerto finale, sarà riconosciuto un premio di Euro 300,00. Questo sarà liquidato con le stesse modalità sopraindicate. I complessi premiati ammessi al concerto finale (domenica 29 maggio 2011 – ore 17) avranno diritto ai premi in denaro e al rimborso previsto solo a condizione della loro partecipazione al concerto stesso. I cori vincitori del primo premio nelle quattro categorie del Concorso riceveranno il Trofeo «Città di Vittorio Veneto» e il diploma di classifica; al direttore del coro sarà consegnata una targa offerta dall’A.S.A.C. Come per le precedenti edizioni è inoltre prevista la competizione per l’assegnazione del Gran Premio Efrem Casagrande e degli altri premi offerti dalle varie associazioni concorrenti alla realizzazione della manifestazione (FE.N.I.A.R.CO., A.S.A.C., Sezione A.N.A. e Coro A.N.A. di Vittorio Veneto). Maggiori dettagli si potranno ottenere consultando il regolamento sul sito del Comune di Vittorio Veneto www.comune.vittorio-veneto.tv.it Segreteria organizzativa: Ufficio Cultura del Comune di Vittorio Veneto Piazza del Popolo n. 14 31029 VITTORIO VENETO (TV) tel. 0438-569310 – fax 0438-53966 [email protected] Questa rubrica, solitamente dedicata ai nostri compositori ed a partiture, per lo più inedite, da essi fornite, con Note d’Autore e suggerimenti per l’esecuzione, su questo numero, in occasione della recente scomparsa del m° Marco Crestani, vuole ospitare il riconoscente tributo dell’ASAC ad uno degli Autori che maggiormente hanno caratterizzato la storia della coralità veneta e non solo, attraverso il sentito ricordo di un altro protagonista della nostra Associazione e della nostra musica corale, il m° Gastone Zotto. Un ricordo ed un addio a Marco Crestani autentico Compositore e vero Amico L’ASAC con la dipartita di Marco Crestani ha perso una delle proprie colonne portanti. Già grande amico e collega nel Conservatorio di Verona di Efrem Casagrande ideatore e fondatore dell’ASAC, il compianto Marco è entrato in scena fin dall’inizio dell’Associazione. Provenienti dalla zona veronese, con lui fin dall’inizio hanno messo cuore e mano nell’ASAC personaggi straordinari, come Carlo Bologna e Terenzio Zardini, cui vogliamo rivolgere anche da queste righe il nostro amichevole e mai sopito rimpianto. Già uno solo di questi tre personaggi della coralità veneta sarebbe bastato per qualificare un tessuto associativo come quello dell’ASAC. Il rilievo ci viene buono per evidenziare come il primo germe dell’ASAC sia maturato proprio nel cenacolo altamente culturale del Conservatorio di Verona, allora diretto dal grande M° Lazlo Spezzaferri e presso il quale, allora, tutti prestavano servizio. Efrem Casagrande era, infatti, titolare di Lettura della Partitura, Marco Crestani di Cultura Musicale Generale, Terenzio Zardini di Musica Corale e Direzione di Coro e Carlo Bologna era di casa come Critico musicale dell’Arena. Solo da un’aggregazione così straordinaria di competenze e di amicizie poteva trovare ideazione e nascita quella sorta di vulcano benefico per la Coralità, definita poi con il nome di ASAC. E Marco qui c’era, apportandovi una presenza di straordinaria pregnanza umana e professionale. Come compositore, Marco ha portato nell’ASAC e quindi anche più ampiamente nella coralità amatoriale veneta e italiana un eccezionale arricchimento qualitativo. Ha ripreso, allargato e soprattutto perfezionato l’orientamento compositivo, che anche altri musicisti a lui coevi stavano imboccando. Infatti, già sul campo egli ha trovato, ad esempio, la meravigliosa e solo apparentemente semplice maniera di far coro popolare di Bepi De Marzi, la esuberante e spesso geniale maniera di cantare il popolare di Paolo Bon, la fresca e gradevole maniera di far coro popolare di montagna di Gianni Malatesta, ma egli non ha accettato di camminare sul già detto e sul già fatto prima di lui o accanto a lui; per questo ha cercato subito di imboccare nuove strade per lo scrivere corale popolare. Egli ne aveva ben le capacità tecniche in quanto era uscito, come Zardini, dalla grande Scuola di Composizione di Gabriele Bianchi e quella di Organo di Sandro Dalla Libera l’uno e l’altro docenti dell’allora prestigioso Conservatorio di Venezia. Con le sue armonizzazioni, con le sue elaborazioni e soprattutto con le sue composizioni corali Marco propone varietà e arricchimento armonico, accresciuto interesse melodico assegnato alle singole voci, interessanti, anche se volutamente semplici ed eseguibili, combinazioni tematico-imitative. E così con il suo scrivere musicale, con il suo contributo compositivo il volto del tradizionale cantare popolare amatoriale prende subito un aspetto nuovo e classicheggiante, fa capire a tutti come sia fasulla la distinzione tra musica classica e musica popolare, perché l’una e l’altra devono essere prima di tutto musica. Già tanti e tanti anni fa J. S. Bach, componendo i suoi immortali monumenti musicali, mai si è mai posto come problema il fatto che i numerosissimi Corali, a lui precedenti e da lui adottati come materiale di composizione, fossero da annoverare o meno nella musica popolare o in quella colta. Su quest’ordine di idee, anche Marco ci ha regalato sempre e soltanto della bella musica, talora un po’ impegnativa sia nella comprensione, come nell’esecuzione, ma sempre stilisticamente valida, formalmente interessante e uditivamente gradevole. Per uno che sa ben comporre l’amatorialità mai deve significare e veicolare un pressapochismo dilettantistico. Marco, alla fine, ha arricchito straordinariamente il nostro repertorio corale, particolarmente quello Veneto, quello dell’ASAC, quello di casa nostra. Né mancano in lui preziose riprese di materiale popolare derivato dall’esterno del veneto, come quello meraviglioso della Sardegna, mondo a lui particolarmente caro per motivi professionali (fu insegnante presso il Consevatorio di Sassari e Cagliari) e familiari (dalla Sardegna proviene Francesca, sua moglie, cui rivolgiamo anche da queste righe il nostro affettuoso ricordo e l’espressione del nostro più sincero cordoglio). 15 16 Fin dai primi tempi egli è stato chiamato a far parte della Commissione Artistica dell’ASAC ed anche lo scrivente durante i suoi mandati di Presidenza dell’ASAC, per il vero, con una certa caparbietà, volle mantenerlo nei gangli vitali di questa Commissione fino all’ultimo, nella consapevolezza che veri e grandi artisti della musica, come Marco Crestani, costantemente vanno apprezzati, mantenuti in forze, vanno coinvolti operativamente e gelosamente mantenuti, anche se e quando risultassero difficoltati per malattia o per anzianità. Personaggi dell’arte, come Marco, non si ritrovano facilmente e non si costruiscono in breve tempo. La loro lucida intelligenza e la loro solida competenza professionale sempre portano copiosi frutti musicali all’Associazione anche con poco, con molto poco. A volte, per questo, basta un solo cenno, un semplice orientamento, un fuggevole parere, una veloce indicazione valutativa, ….. Con vera soddisfazione nella serata conclusiva del Festival della Coralità Veneta abbiamo assistito a Vicenza presso l’Auditorium della Fiera alla più che meritata assegnazione post mortem del PREMIO ASAC 2010 a Marco Crestani. Per quanto post mortem, si è trattato di una valorizzazione finora inedita all’interno dell’ASAC, di un prestigioso titolo onorifico del tutto meritato da parte del grande amico appena scomparso. Marco passa così nella storia come UN GRANDE DELL’ASAC, come un artista emblematico per questa nostra Associazione, come una figura d’uomo e di artista da non dimenticare mai nell’ambito della coralità. Il comune amico Giancarlo Pagni su Diapason n. 9 del 2010 (Notiziario della coralità toscana) ha salutato Marco con questo titolo che pienamente condividiamo: Abbiamo perduto un grande poeta del canto popolare. Nel giorno del suo funerale, fu encomiabilmente presente con il suo bel cantare prevalentemente gregoriano il Coro di Santomio di Malo, proprio quello stesso Coro, che è nato a suo tempo dal cuore di un altro grande della nostra coralità veneta: Piergiorgio Righele. In quella circostanza, proprio di fronte al suo feretro, anche a nome di tutta l’ASAC (risultando il Presidente Raschi impossibilitato a presenziare), mi son permesso di affermare con tutta convinzione e di promettergli con tutta solennità che noi dell’ASAC che lo manterremo sempre nel cuore, che continueremo a cantare le sue musiche, che le sue musiche resteranno sicuramente belle, a lungo, molto a lungo apprezzate ed eseguite da parte delle nostre Corali anche dopo la sua dipartita, che noi d’ora in poi lo crediamo davvero felice per sempre tra quei cori angelici, che giustamente - con paradisiaca finezza - vorranno lassù intonare le tante belle composizioni corali che ci ha donato in vita. Ciao, Marco, grazie per quello che sei stato per noi e per le belle musiche che ci hai lasciato. Gastone Zotto Presidente emerito dell’ASAC Marco Crestani (1926-2010) si era diplomato in Composizione, Pianoforte, Organo e Composizione Organistica, Musica Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia. Ha insegnato nei Conservatori di Verona, Castelfranco Veneto, Cagliari e Sassari ed è stato un apprezzato organista e concertista d’organo. La sua attività di ricercatore musicale non è inferiore a quella di compositore. Autore di circa 300 opere corali ed elaborazioni di canti di ispirazione popolare tratti dalla tradizione veneta, toscana, sarda e di altre regioni italiane, ha partecipato a vari concorsi nazionali e internazionali ed è stato, a sua volta, membro di giuria in numerose competizioni corali italiane ed internazionali. Molte sue composizioni sono state pubblicate presso diverse case editrici o registrate in ambito discografico. Tra i primi esponenti dell’ASAC, per molti anni ne è stato membro della Commissione Artistica. Si è spento a Marostica nel mese di giugno. Non avendo avuto occasione di farlo pubblicamente fino ad oggi, rivolgiamo ai famigliari, ai parenti ed a quanti l’hanno conosciuto, il nostro pensiero di cordoglio, nella certezza che egli continuerà a vivere nelle sue opere. La Redazione di Musica Insieme La Partitura In occasione di questa pubblicazione, abbiamo chiesto al m° Giovanni Acciai, che di Crestani nutriva grande stima e ammirazione, di inviarci una partitura, a suo avviso, degna di particolare memoria. Ecco la sua risposta. “Carissimo Piervito, ecco il brano di Marco Crestani, Sei bella, sei splendida, che, dopo lunga indagine e prolungata riflessione ho scelto affinché possa essere pubblicato sul prossimo numero di Musica insieme. Come potrai tu stesso renderti conto, il brano è una delle elaborazioni più belle e meglio riuscite di Crestani. Un caro saluto. Giovanni” M. CRESTANI, Sei bella, sei splendida, in «La Cartellina», rivista bimestrale di didattica e musica corale, fondata da Roberto Goitre e diretta da Giovanni Acciai, n. 37 (maggio 1985), pp. 55-62. Si ringraziano le Edizioni Suvini Zerboni di Milano, per la gentile concessione alla pubblicazione. a cura di Piervito Malusà per Misica Insieme n° 98 - Dicembre 2010 - ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC - da «La Cartellina», rivista bimestrale di didattica e musica corale, fondata da Roberto Goitre e diretta da Giovanni Acciai, n. 37 (maggio 1985), pp. 55-62. N° 98 dicembre 2010 a cura di Piervito Malusà per Misica Insieme n° 98 - Dicembre 2010 - ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC - da «La Cartellina», rivista bimestrale di didattica e musica corale, fondata da Roberto Goitre e diretta da Giovanni Acciai, n. 37 (maggio 1985), pp. 55-62. a cura di Piervito Malusà per Misica Insieme n° 98 - Dicembre 2010 - ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC - da «La Cartellina», rivista bimestrale di didattica e musica corale, fondata da Roberto Goitre e diretta da Giovanni Acciai, n. 37 (maggio 1985), pp. 55-62. a cura di Piervito Malusà per Misica Insieme n° 98 - Dicembre 2010 - ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC - da «La Cartellina», rivista bimestrale di didattica e musica corale, fondata da Roberto Goitre e diretta da Giovanni Acciai, n. 37 (maggio 1985), pp. 55-62. a cura di Piervito Malusà per Misica Insieme n° 98 - Dicembre 2010 - ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC - da «La Cartellina», rivista bimestrale di didattica e musica corale, fondata da Roberto Goitre e diretta da Giovanni Acciai, n. 37 (maggio 1985), pp. 55-62. a cura di Piervito Malusà per Misica Insieme n° 98 - Dicembre 2010 - ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC - da «La Cartellina», rivista bimestrale di didattica e musica corale, fondata da Roberto Goitre e diretta da Giovanni Acciai, n. 37 (maggio 1985), pp. 55-62. a cura di Piervito Malusà per Misica Insieme n° 98 - Dicembre 2010 - ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC - da «La Cartellina», rivista bimestrale di didattica e musica corale, fondata da Roberto Goitre e diretta da Giovanni Acciai, n. 37 (maggio 1985), pp. 55-62. a cura di Piervito Malusà per Misica Insieme n° 98 - Dicembre 2010 - ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC - da «La Cartellina», rivista bimestrale di didattica e musica corale, fondata da Roberto Goitre e diretta da Giovanni Acciai, n. 37 (maggio 1985), pp. 55-62. Si ringraziano le Edizioni Suvini Zerboni di Milano, per la gentile concessione alla pubblicazione. N° 98 dicembre 2010 L’iscrizione dei cori all’ASAC è indispensabile alla sopravvivenza della Coralità veneta ASAC: Campagna Iscrizioni 2011 Con gli auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo, il presidente Alessandro Raschi ha recentemente inviato a tutti i cori la scheda di iscrizione all’Associazione, precisando che... “La quota associativa, invariata per oltre 10 anni, subisce un lieve incremento anche a causa dei quintuplicati costi di spedizione della nostra rivista, ed è quindi fissata per il prossimo anno a € 150,00. La data ultima prevista per il versamento è il 31 gennaio 2011. L’importo complessivo dovrà essere versato tramite un bollettino postale al c/c n. 12067302, indicando come causale: iscrizione ASAC 2011 del “nome del coro”. L’iscrizione sarà considerata valida se, unitamente alla copia del versamento della quota sarà inviata anche la scheda di iscrizione 2011 all’ASAC (in originale o a mezzo fax o e-mail). Per iscrizioni successive, effettuabili comunque per tutto l’arco dell’anno, non sarà possibile abbonarsi alle riviste musicali a prezzo convenzionato e ricevere la tessera di iscrizione, utile ad esempio per esigere gli sconti SIAE, che da quest’anno verrà inviata con la lettera di convocazione dell’assemblea generale, fissata per il 27 marzo 2011. L’iscrizione all’ASAC inserisce il coro nel circuito corale regionale e nazionale usufruendo, quando le iniziative non sono riservate agli iscritti e sono previste delle tariffe, di quote agevolate. I cori iscritti sono partecipi e integrati nello sviluppo della coralità italiana, seguiti dall’ASAC nell’affrontare le tematiche fiscali e organizzative che ogni anno si pongono alla nostra attenzione (modello EAS, circolari ministeriali, normative SIAE e Enpals). L’iscrizione offre il diritto a partecipare alle iniziative promosse dall’Associazione (corsi, convegni, laboratori, riunioni, rassegne provinciali e regionali, nazionali e internazionali ecc.), all’istituzione dei Corsi di Orientamento Musicale presso le sedi dei cori richiedenti, all’accesso alla vantaggiosa convenzione assicurativa, le cui condizioni sono riportate sul foglio allegato, ed all’utilizzo del nostro archivio musicale dotato di oltre 14.000 partiture schedate e catalogate, a ricevere pubblicazioni, CD e DVD realizzati a livello regionale e nazionale, ad accedere ai contributi previsti dall’ASAC e dalla FENIARCO per le varie attività e inizia- tive. L’iscrizione all’ASAC dà diritto allo sconto del 10% sulle tariffe SIAE, la possibilità di effettuare abbonamenti SIAE e comprende l’iscrizione del coro alla Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Regionali Corali (FENIARCO) dando accesso a tutti i cori iscritti alle iniziative organizzate a livello nazionale, diritto a tutte le agevolazioni previste e a ricevere la rivista nazionale ‘Choraliter’. L’ASAC e la FENIARCO sono attive nei relativi ambiti di competenza, regionale e nazionale, per promuovere, sostenere e salvaguardare gli interessi e le prerogative della coralità amatoriale nei confronti di enti e istituzioni (SIAE, ENPALS, Agenzia delle Entrate, ecc). Compresa nell’iscrizione è prevista la possibilità data dal sito della federazione nazionale FENIARCO, ove tutti i cori iscritti possono inserire gratuitamente la propria scheda, aggiornabile autonomamente e collegata in tempo reale con i siti regionale e nazionale. I cori iscritti potranno segnalare le proprie manifestazioni per l’inserimento nel sito regionale o inviare articoli, notizie, CD o DVD per la pubblicazione e recensione nelle rubriche della rivista “Musica Insieme”. Ciascun coro iscritto avrà in omaggio 15 abbonamenti annui al periodico dell’ASAC “Musica Insieme”, che verrà inviato direttamente agli indirizzi richiesti conformemente alle istruzioni che saranno comunicate a fine febbraio. Al fine di sostenere e far crescere la rivista auspichiamo che altri abbonamenti saranno stipulati per tutti i coristi da ogni coro: sarà sufficiente aggiungere alla quota di iscrizione il costo degli abbonam e n t i previsti b a rrando l a casella corrispondente. Gli indirizzi verranno richiesti in seguito unitamente a quelli dei 15 abbonamenti omaggio. è possibile richiedere ulteriori abbonamenti alla rivista nazionale Choraliter aggiungendo la quota relativa nel bollettino dell’iscrizione e sottoscrivere l’abbonamento alla rivista musicale “La Cartellina” a prezzo ridotto versando in aggiunta alla quota di iscrizione la somma relativa. Se non diversamente indicato gli abbonamenti saranno intestati al direttore; altrimenti indicare l’indirizzo/i di eventuali ulteriori abbonamenti.” N.B. La nuova scheda di iscrizione può essere scaricata da internet www.asac-cori.it 17 N° 98 dicembre 2010 N° 98 dicembre 2010 CORSI E LABORATORI Corso residenziale di Mel 18 Le riflessioni dei corsisti La prima volta che ho avuto un contatto, anche se indiretto, con Marco Berrini è stata ascoltando un concerto su Radio3: che emozione sentire un coro fraseggiare in maniera così naturale, con naturalezza ed eleganza. Poi, del tutto casualmente, ho assistito ad un concer to a Roma in cui Marco era invitato come direttore ospite e per la prima volta ho visto il suo gesto. Morbido e deciso allo stesso tempo, elegante e chiarissimo. Mi sono detto: questo è davvero un grande maestro, qualcuno da cui si può imparare. Come poter quindi resistere ad un corso di direzione che vedeva come docenti Marco Berrini ed il caro maestro ed amico Giorgio Mazzucato? Impossibile, anche perché nella cornice c’era anche l’incantevole cittadina di Mel, la efficientissima organizzazione e gestione dell’Asac e - last but not least- tre cori laboratorio di tutto rispetto: Iris Ensemble, il Corocastel Conegliano ed il Coro Città di Piazzola sul Brenta. Le attese non sono state certo deluse: i nostri docenti non si sono certo risparmiati ed i risultati non si sono fatti attendere. Fin da subito è stato possibile mettersi alla prova con i cori laboratorio, sempre molto disponibili e ricettivi di fronte alle richieste dei direttori. Il reper torio proposto ha cer tamente trovato consenso in tutti i par tecipanti ed i tre cori (femminile, maschile, misto) ci hanno permesso di spaziare tra i più svariati ambiti storici e stilistici. Si par tiva dal rinascimento (Ne timeas Maria di Palestrina) per poi passare al barocco veneziano di Lotti (Ad Dominum cum tribularer), arrivando poi ai grandi autori del Romanticismo tedesco e francese (Christus factus est di Bruckner, Veni Domine e Laudate pueri di Mendelssohn, Ave Maria di Biebl, Messe basse e mottetti di Fauré). For tunatamente ampio spazio è stato riservato al reper torio contemporaneo (Lauridsen, Kocsar, Kirschner, Bettinelli) senza tuttavia tralasciare il popolare e perfino lo spiritual. La disponibilità dei cori ha permesso uno studio attento ed approfondito, rinnovando la sorpresa di sentire un brano cambiare tra le mani dei differenti direttori (che dire dell’Agnus Dei dalle Messe basse di Fauré provato e studiato da quasi una decina di direttori differenti?!?) Ma proprio perché non si può dirigere un coro senza lavorare sulla propria voce, il corso ha trovato il suo naturale completamento grazie all’intervento di Giorgio Mazzucato nella Il corso si è concluso con uno splendido concer to presso la Chiesa monumentale di Lentiai: alla soddisfazione dei numerosissimi presenti si è aggiunta la gratificazione dei cori e dei direttori che hanno potuto dar prova di quanto avevano studiato e perfezionato nel corso. Grazie Marco, grazie Giorgio e a tutti i nostri direttori un invito ed un arrivederci alla prossima edizione! Alessandro Kirschner “VEDERE OLTRE LA PARTITURA” Era da qualche anno che non partecipavo a corsi di perfezionamento per direttori di coro e francamente ne sentivo la mancanza. Noi direttori siamo come il fluido frigorigeno dei condizionatori ogni tanto abbiamo bisogno di essere ricaricati e stimolati per cercare e trovare nuove idee o semplicemente per consolidare e confermare quelle che già conosciamo. Ecco allora che il corso arriva “a pen- nello” e ti stimola a metterti in discussione, a mettere le tue mani “nude” a disposizione del docente che ha il compito di togliere l’imbarazzo e l’insicurezza di essere davanti a chi magari ne sa più di te e insegnare a te stesso a diventare strumento di comunicazione e di espressione adottando chiarezza e decisione nei vari movimenti e gesti. I maestri Giorgio Mazzucato e Marco Berrini … due ottimi docenti con un carico di esperienza, professionalità ed anche umanità. Chi ama la musica sa trasmettere le proprie conoscenze con umiltà e passione, non è mai stanco di correggere, consigliare, indirizzare e perché no, anche lasciare liberi di agire se tale azione arriva a raggiungere il risultato voluto. Maestri e Uomini che , insieme al nostro presidente Alessandro Raschi, hanno saputo e voluto passare qualche ora con noi corsisti non solo a lezione ma anche in una birreria davanti ad un bel boccale di bionda spumeggiante. è stato un corso intenso sia nelle ore che nel lavoro di analisi e concer tazione. Si respirava l’interesse di voler sapere e la voglia di confrontarsi con i colleghi direttori. Chi un po’ più timido e riservato, chi più scherzoso ed esuberante ma alla fine un gruppo che ha dimostrato stima reciproca con la volontà e l’obiettivo di mettersi in gioco ad un “giudizio” costruttivo dei docenti e dei colleghi stessi. Un reper torio non sempre facile, forse non proprio da corso propedeutico, ma che ha dato possibilità a chi insegnava di inserire nozioni storiche, stilistiche, compositive ed interpretative insegnando ai direttori corsisti di andare ben oltre la par titura sapendo vedere, leggere e interpretare ciò che è scritto. Da G. Croce, C. Monteverdi e A. Scarlatti a F. Menedelsshon, G. Faurè per passare da L. Bernstein a R. Dionisi e G. Vacchi toccando quindi epoche e generi diversi. è stato dato ampio spazio alla vocalità, alla lettura del do mobile, all’analisi e forse un po’ meno alla direzione vera e propria. D’altronde dirigere non significa solamente “muovere” braccia e mani ma bisogna anche sapere quali finalità si vogliono raggiungere con il proprio gesto. Non sono mancate le barzellette ed i momenti goliardici e qui mi sento un po’ in colpa perché non ho mai perso l’occasione di fare ‘baccano’ (naturalmente non a lezione!). Ho avuto delle ottime spalle tra le quali segnalo e saluto Paolo, Raffaello, Vanni, Francesca, Ornella e naturalmente tutta l’allegra compagnia!! I corsi servono anche per fare amicizia e per capire che viviamo in un mondo corale che viene condiviso e vissuto da molti nel Veneto e non solo. In conclusione: sono ritornato ricaricato e motivato e forse un po’ pensieroso rendendomi conto che, per fare bene, bisogna dedicare tempo ed energie non solo a prove ma anche e soprattutto prima, nel lavoro personale di preparazione ed analisi del brano. Pur troppo la quotidianità non sempre è così generosa nel dar ti il tempo necessario. Bisogna quindi individuare i punti più impor tanti e svilupparli con conoscenza e determinazione. Il resto poi arriva. Marco Dalla Valle Gruppo Corale Harmonia Nova - Molvena (Vi) Da Lonigo a Lichtenberg... e ritorno Il gruppo dei diplomati “Rohmert” acquista un nuovo elemento Una sorpresa alla settima edizione del Seminario di funzionalità vocale di Villa San Fermo L’edizione 2010-11 (da ottobre a marzo) del Seminario di funzionalità vocale organizzato dalla Consulta ASAC di Verona presso Villa San Fermo di Lonigo (Vi) ha visto il ritorno di una corsista dopo circa due anni di assenza. La cosa in sé non fa certo notizia, ma il ritorno di Laura Rossi, corista del Damavoci Gospel Singers di Legnago diretto da Paola Mattiazzi, ha un sapore particolare: nei due anni di “assenza” dal corso, infatti, Laura si è recata a Lichtenberg e si è diplomata con Gisela Rohmert. Un risultato lusinghiero per lo staff dei docenti di Villa San Fermo, tutti già diplomati a Lichtenberg, che hanno visto una loro allieva diventare... “collega”: il Corso di Lonigo si è confermato, pertanto, un trampolino di lancio di tutto rispetto per chi vuole avventurarsi nel “cammino verso il suono”, come Gisela Rohmert definisce il percorso di ricerca dell’uso funzionale della voce. Annualmente il corso prevede l’intervento diretto, a Lonigo, di un docente dell’Istituto di Lichtenberg, che si unisce al qualificato gruppo dei docenti, permanenti o a rotazione, impegnati a Villa San Fermo. Anche quest’anno sarà così. Per gli oltre 35 allievi del corso l’esperien- 19 za continua, dunque, e si approfondisce ogni anno di più. La conduzione del lavoro sul repertorio (a cura del m° Borin), tra l’altro, quest’anno consente ai corsisti di sperimentare, a turno, la direzione di un gruppo vocale attraverso una gestualità e una metodologia ispirate al percorso funzionale: un’esperienza di grande efficacia ar tistica e foriera di effetti vocali d’insieme altamente suggestivi... Chi ha iniziato a prendersi cura della propria voce con le modalità proposte da questo metodo, non può tornare indietro. Nella foto, la neo-diplomata Laura Rossi, al centro, con i docenti: da sinistra, Luciana Del Col, Luciano Borin e Pierluigi Molinaro (docenti permanenti) e, alle loro spalle, Gabriella Greco e Morena D’Este (docenti a rotazione), nel Chiostro di Villa San Fermo. info: [email protected] Aggiornamento per direttori e allievi direttori di coro doppia veste di direttore e vocalista. Ogni corsista ha infatti potuto fare almeno mezz’ora individuale di vocalità, occasione quanto mai rara e preziosa vista la preparazione e l’esperienza del docente. Mi piace tuttavia tuttavia ricordare un episodio avvenuto durante il corso che spero sia stato - non solo per me - oggetto di ripensamento. Un pomeriggio, sulla scia dell’entusiasmo che si respirava, i direttori si sono sostituiti al coro laboratorio per lo studio di un brano. Ebbene: alla terza, quar ta lettura il brano era ancora alquanto zoppicante e stentava a prendere il volo. La “lavata di capo” ricevuta dal nostro maestro Berrini è stata quanto mai esemplare: un for te richiamo verso la responsabilità che ogni direttore deve avere nella conoscenza minuziosa di tutte le par ti vocali e non solo dei problemi legati alla gestualità. “Come potete pretendere da altri quello che nemmeno voi siete in grado di fare?”. La domanda, caduta nel vuoto, è stata motivo di riflessione per tutto il lavoro personale che un direttore deve fare prima di mettersi di fronte al coro, qualunque esso sia. N° 98 dicembre 2010 N° 98 dicembre 2010 NOTIZIE CORALI Feltre XII Rassegna Corale di Musica Sacra 20 La XII Rassegna corale di Musica Sacra tenutasi nel Duomo di Feltre (BL) sabato 6 novembre alla presenza del presidente Alessandro Raschi, ha visto la par tecipazione di tre formazioni corali bellunesi associate all’ASAC: il Gruppo ‘Solo Voci’ di Feltre diretto da Pio Sagrillo, la Schola Cantorum di Santa Giustina diretta da Fabrizio Da Ros e ‘Vocincanto’ ancora di Feltre diretto da Lorenzo Luciani. È stato un concer to snello, vario ed interessante per aver proposto tre formazioni corali molto differenti fra loro per organico e reper torio. In verità il Gruppo ‘Solo Voci’, coro di voci maschili che quest’anno festeggia i propri 15 anni d’attività, si è limitato a dare il benvenuto alle altre due formazioni corali con un programma volutamente non ‘da protagonista’ tra i cui brani faceva comunque spicco l’energico Tollite hostias dall’Oratorio de Noël di Camille Saint-Saëns. La Schola Cantorum di S. Giustina ha invece presentato un programma stilisticamente abbastanza omogeneo prediligendo brani composti tra ’700 e ‘800: del bellunese Antonio Miari (1778-1854) autore di molta musica sacra dal carattere piuttosto operistico ma comunque in linea con i gusti del periodo (soprano solista Sara Cecchin), di Michael Haydn (1737-1806), fratello minore del più famoso Franz Joseph ma assai interessante, di cui il coro bellunese ha presentato un mesto ma molto espressivo Tenebrae factae sunt e il Cum Sancto Spiritu dal Gloria della Messa concertata di Antonio Lotti. Uniche due eccezioni ‘temporali’ nel programma della formazione di Da Ros, il caleidoscopico Adoramus Te di Claudio Monteverdi (1567-1643) e il Requiem di Giacomo Puccini (1858-1924) per coro, violoncello e organo (quest’ultimo suonato da Deniel Perer). Quest’ultimo pezzo è stata una piacevolissima sorpresa e sicuramente uno fra i brani più interessanti della serata. Cer to, sotto la confezione molto elegante e abile possiamo riscontrare forse una cer ta esteriorità nell’atteggiamento di Puccini, un atteggiamento non realmente par tecipato o par tecipato in modo ‘teatrale’. Ma non vi si riscontrano gesti plateali o ‘volgarmente’ teatrali; tutto si muove con mestizia e misura anche nell’aver affidato al violoncello (suonato dallo stesso Fabrizio Da Ros) non un discorso verboso ma quel tocco intimista un po’ decadente tipico del musicista lucchese. Tutto dedicato al Novecento è stato il programma del coro femminile ‘Vocincanto’ di Feltre con brani di Licinio Refice (1885-1954), Lorenzo Perosi (1872-1956) nonché di compositori bellunesi viventi: Manolo Da Rold (*1976) autore di un Angelorum Gloria ritmicamente molto vivace e dalle soluzioni ‘moderne’ ma sempre finalizzate alla resa testuale, Lorenzo Luciani (*1949) autore di un Benedicam Dominum dalle belle sonorità, Alber to Opalio (*1969) che ha presentato un vivace Laetabitur justus e Gianmar tino Durighello (*1961) con una bellissima ed emotivamente par tecipata Salve, Regina. Questi ultimi tre brani sono stati diretti da Marisa Ricchiuto, Isa Carlin e Ginluca Dai Pra, allievi della Classe di Direzione di coro della Scuola di Didattica della musica del Conser vatorio di Vicenza – sezione decentrata di Feltre che hanno preparato i brani presso la sede del coro ‘Vocincanto’ sotto la guida del m° Pietro Malusà, docente presso lo stesso Conser vatorio ‘Pedrollo’ di Vicenza. Concer to vario e piacevole, si diceva ma che ha anche evidenziato come la sede del Duomo di Feltre, per quanto prestigiosa e adatta al reper torio sia poco pratica dal punto di vista strettamente musicale, con la sua acustica troppo generosa che rischia di non mettere in piena luce tutto il lavoro di studio che i cori svolgono regolarmente nel preparare il loro reper torio. Lavoro che non è solo ricercare la perfezione tecnica ma strumento per comprendere la musica nelle sue relazioni con il testo. Musica quindi che non è – e non deve essere! – solo piacere per le orecchie o fattore ‘aridamente’ culturale ma momento di nutrimento per lo spirito (o l’anima) oltre che di meditazione sull’‘essere uomo’ e sul suo rappor to col trascendente. Alberto Opalio Coro Piave ANA - Feltre Trasferta in Uruguay Dal 15 al 24 ottobre 2010, il coro Piave A.N.A di Feltre [foto a pag.21, in alto], ha effettuato una trasfer ta in Uruguay su invito della regione Veneto e del comune di Feltre, il quale ha stipulato un patto di amicizia con la città di Colonia Del Sacramento. Durante questo periodo il coro ha visitato la città di Montevideo ed altre località del paese incontrando le comunità degli immigrati italiani e i loro discendenti, ha par tecipato a cerimonie religiose e civili accompagnandole con canti di musica sacra, della montagna, della tradizione popolare veneta e del reper torio degli Alpini. Il coro ha iniziato il tour a Montevideo accompagnando con i propri canti la santa Messa nella missione cattolica della città e par tecipando al pranzo di benvenuto offer to dal C.A.V.U ( comitato delle associazioni venete in Uruguay ) durante il quale si è esibito in vecchie canzoni della nostra terra cantandole assieme agli immigrati italiani. Accompagnando poi la delegazione della città di Feltre si è recato a Colonia Del Sacramento in occasione della firma del patto di amicizia con la nostra città, eseguendo dopo la cerimonia alcuni brani e l’inno d’Italia. Ritornato a Montevideo, ha visitato l’ospedale italiano ed è stato ospite della scuola italiana (nata nel 1886), soffermandosi in quest’ultima per eseguire un breve concerto seguito ed apprezzato dagli studenti e dal corpo docente della scuola, la quale ha poi offerto il pranzo. Nel pomeriggio ha visitato il museo dell’emigrazione, eseguendo alcuni brani alla presenza del Console italiano a Montevideo. Ha effettuato un tour nelle località di Punta Del Este e di Piriapolis dove, dopo una semplice cerimonia è stato deposto un omaggio floreale al monumento della Madonna degli Alpini. Durante il soggiorno, il coro si è trasferito per due giorni in Argentina, a Buenos Aires, e accompagnato da una guida turistica, ha avuto l’occasione di visitare la città, anche in questo luogo non sono mancate le occasione per cantare alcune canzoni del proprio reper torio. Per il nostro coro, questo viaggio è stata una esperienza veramente indimenticabile. Dei giorni trascorsi in Uruguay conserveremo per sempre il ricordo delle persone che abbiamo incontrato, della loro ospitalità e della gentilezza con la quale ci hanno accolto, ma quello che più ci ha colpiti è stato l’attaccamento e l’amore che questi immigrati conservano per l’Italia e che hanno trasmesso ai loro figli, rimarrà sempre nei nostri cuori la commozione che abbiamo provato nel vedere quando ascoltavano, talvolta con le lacrime agli occhi, le canzoni che parlavano della loro terra d’origine. Giuseppe D’Incau Presidente del Coro Piave A.N.A. Fumane (Vr) Un concerto lungo quarant’anni per gli Amici della Musica Quarant’anni e non sentirli. Soprattutto se questo ambizioso e significativo traguardo lo si raggiunge cantando con passione, impegno ed entusiasmo. è questo il caso del coro Amici della Musica di Fumane, in Valpolicella [foto a destra], che festeggia quest’anno i suoi otto lustri di attività concer tisti- ca. Alla fine degli anni Sessanta un gruppo di appassionati diede vita alla Società Amici della Musica; inizialmente lo scopo era quello divulgativo attraverso l’organizzazione di concer ti, conferenze e guide all’ascolto ma ben presto tutto questo cominciò a non bastare più. Una sera del 1970, mentre i soci erano riuniti per pianificare l’attività, si levò una voce: “Vogliamo cantare!”. Fu un plebiscito. Venne così fondato il coro omonimo la cui guida venne affidata al maestro Rinaldo Tedeschi che dopo due anni passò la direzione al giovane Giorgio Croci. Con il maestro reggiano, oggi noto direttore d’orchestra, il coro si affermò al concorso nazionale di Vittorio Veneto classificandosi al secondo posto nel 1973 per trionfare due anni più tardi conquistando il primo premio assoluto che gli valse un’apparizione televisiva sul secondo canale della Rai. Grazie a questi brillanti successi gli Amici della Musica hanno iniziato un’intensa attività concertistica, spesso affiancati dall’Orchestra da Camera “G. Torelli” con la quale hanno eseguito importanti capolavori della letteratura vocale sacra del Settecento italiano in luoghi importanti del nord Italia quali le cattedrali di Feltre e di Sondrio. Nell’arco di un ventennio il coro si è prodotto in numerosi concerti e rassegne in Italia ed Europa: si ricordano le trasferte a Passau e Monaco (Baviera) e a Strasburgo oltre alle partecipazioni liturgiche nelle basiliche di San Pietro a Roma e San Francesco ad Assisi. Dal 1° gennaio 2002 il direttore musicale degli Amici della Musica è il maestro Gian Paolo Dal Dosso con il quale il coro conosce un rinnovato entusiasmo che si concretizza con i successi internazionali ai festival di Aix en Provence (Francia) e di Ile Rousse (Corsica) e con gli applauditissimi concerti a Appenheim e Mainz (Germania). I festeggiamenti per i quarant’anni di attività comprendono vari concerti e una trasferta in Istria e Slovenia: il prossimo anno il coro è inoltre atteso a Budapest, Praga e a Vienna ed in Spagna mentre si moltiplicano gli inviti a numerose rassegne corali in tutta Italia. Este (Padova) Lègger cantando a “Usate Rarità” Il testo didattico del m° Gasone Zotto presentato presso un centro culturale polivalente in una serata di arte e musica Si è svolta ad Este (PD), presso la bottega di collezionismo “Usate Rarità” di Moira Facciolo, una serata di presentazione della nuova pubblicazione del m° Gastone Zotto, “Lègger cantando”, già recensita su Musica Insieme. Su invito dell’Associazione culturale estense “L’Artificio” e del suo presidente il prof. Roberto Bevilacqua, Zotto ha spiegato al folto pubblico le linee guida di questo rivoluzionario piccolo trattato in sei volumi attraverso il quale si porta il bimbo, già dai 3 anni, ad aver la capacità di leggere la musica cantando. Nelle splendide seicentesche ex scuderie del Palazzo Fracanzani, sede di “Usate Rarità” in via Zanchi 6 ai piedi del campanile del Duomo di Este, “L’Artificio” ha avuto il grande onore di organizzare ed ospitare l’evento, che si è rivelato di grande interesse culturale. Le dimostrazioni e il dialogo con i presenti proposti dal m° Zotto e dal prof. Bevilacqua hanno permesso di entrare in contatto con uno stile innovativo di proporre la lettura musicale, il canto, il solfeggio, la teoria. La collaborazione tra il m° Zotto e il presidente de “L’Artificio” Bevilacqua è consolidata: entrambi [nella foto, al termine della serata] sono nella presidenza del concorso internazionale di composizione per la didattica di Vicenza. A far da cornice alla presentazione c’era la raccolta di Fischietti e Ocarine, i cuchi, di Lino Durlo ceramista estense di 86 anni già vincitore della Iª Biennale internazionale Città di Matera e che “Usate Rarità” propongono come mostra itinerante in sedi culturali pubbliche e private. Ass. Cult. “L’Artificio” 21 N° 98 dicembre 2010 Due Cori per De Andrè Tournée europea La Buona Novella Philippine Madrigal Singers L’opera composta quarant’anni fa da Fabrizio De Andrè (1940 – 1999) messa in scena dai CANTORI DI MAROSTICA e dal “GRUPPO CORALE HARMONIA NOVA” di Molvena (Vicenza) 22 * Il Concerto è stato più volte rappresentato in diverse località del Veneto nel corso del 2010, in occasione del 40° anniversario del Coro I Cantori di Marostica I Cantori di Marostica diretti da Albano Ber ton ed il Gruppo Corale Harmonia Nova diretto da Mirco Dalla Valle hanno unito voci e strumenti nella realizzazione della Buona Novella di Fabrizio De Andrè. Il progetto ha voluto riscoprire, dopo10 anni dalla scomparsa di Fabrizio De Andrè, l’opera che ha reso definitivamente celebre il grande cantautore genovese. La Buona Novella è stata composta nel 1970 e ha destato subito grande interesse, in quanto trovava corrispondenza in quella sensibilità e cultura innovative e alternative, che avrebbero contribuito a cambiare la società e soprattutto le tendenze e i gusti dei giovani. De Andrè ha raccolto quei messaggi, li ha filtrati attraverso la sua straordinaria sensibilità e il suo talento musicale, ricavandone dei capolavori riconosciuti da tutti ed apprezzati sia per il valore poetico dei testi sia per i motivi musicali, che continuano a emozionare e a interessare un pubblico vastissimo. La realizzazione del progetto si è articolata in varie fasi, tutte di grande impor tanza per coloro che vi si sono applicati: • Proposta di collaborazione fra i due Cori. Condivisione delle esperienze • Arrangiamento delle par ti corali, ricavate da una par titura originale piuttosto scarna ed essenziale. Studio separato delle par ti, previo accordo fra i due Direttori sui metodi e sugli obiettivi da raggiungere • Arrangiamento delle par ti strumentali e studio separato per gli strumentisti • Elaborazione di testi originali, da par te della scrittrice Laura Primon, atti a introdurre e commentare brevemente le varie par ti dell’opera • Prove d’assieme: cura delle par ti solistiche, dell’impasto corale, delle di- namiche – agogiche, dell’equilibrio fra strumenti, solisti e coro • Prove generali • Concer to * L’esito è stato molto positivo, sia per l’impasto vocale dei due gruppi, che fin dall’inizio hanno ben collaborato e si sono adoperati per facilitare l’apprendimento e la resa espressiva delle par ti musicali, sia per l’equilibrio raggiunto tra massa corale e strumenti, con evidenziazione di par ticolari timbriche e coloriture in alcuni passaggi caratterizzanti l’opera stessa. Anche la scelta di più voci soliste, che si alternano nell’interpretazione degli episodi, si è rivelata calibrata per la sottolineatura dei diversi caratteri e timbriche. I brani lirici recitati hanno costituito dei trait-d’union fra gli episodi successivi e oppor tuni momenti di riflessione; contribuendo a mantenere un clima di giusta e silenziosa attesa tra un episodio e l’altro. Anche le immagini proiettate hanno conferito all’insieme un’idea di sceneggiatura oppor tunamente studiata per far risaltare la cifra espressiva della rappresentazione. L’opera deandreiana “La Buona Novella”, così com’è stata pensata e realizzata nel progetto, rimane sostanzialmente fedele all’interpretazione del suo Autore e cerca di rispettarne lo spirito “neofita”, cioè di colui che si accosta per la prima volta alla materia narrata col suono e col canto. Alcune scelte stilistiche, timbriche e dei colori musicali hanno tuttavia cercato di valorizzare la presenza del coro, nonché le doti e i caratteri individuali degli interpreti, in par ticolare dei solisti. I “Madrigal Singers” dell’Università delle Filippine sono molto conosciuti dai cori italiani e stranieri ed in particolare da quelli del Veneto, ai quali sono legati da un rappor to un po’ speciale: per oltre dieci anni, infatti, ne è stata componente anche Candy Patricia Cauilan (ora direttrice di coro in Veneto e funzionaria presso la segreteria dell’ASAC). Il rinomato coro filippino, quest’anno è stato invitato in Italia dalla Fondazione Guido d’Arezzo per ritirare il “Premio Guidoneum”, un ambìto riconoscimento alla carriera per i grandi successi ottenuti nei Gran Premi Europei di Canto Corale. In tale occasione, tra il 17 settembre e il 7 ottobre i Madrigal Singers hanno effettuato una tournée concer tistica in varie regioni italiane: oltre ad Arezzo, Roma e Modena, si sono esibiti in Sardegna, Abruzzo e, con otto concer ti, tra il 19 e il 26 settembre, in varie località del Veneto, proseguendo poi la propria tournée in altri Paesi d’Europa. Nella foto: la locandina del Concerto tenuto a San Donà di Piave il 24 settembre. N° 98 dicembre 2010 Raddoppia a Selvazzano Estate in Coro Successo per l’esibizione di tre cori nel segno di Telethon Anche per quest’anno si è tenuta a Selvazzano Dentro la rassegna di canto corale Estate in Coro, giunta alla sua seconda edizione. Lo spettacolo realizzato presso l’auditorium San Michele, è stato organizzato dal Coro Voice in Progress di Selvazzano con il patrocinio e la collaborazione del comune stesso. Ha aperto la serata proprio il coro V.i.p. (coro misto, foto sopra) diretto da Matteo Morgan offrendo esordendo con brani popolari proseguendo poi con brani più contemporanei quali “Killing me Softly” e “Dancing Queen” e concludendo con un avvincente “Ev’ry Time I Feel the Spirit. Interessante la seconda proposta, tutta maschile, che ha visto come protagonista il Coro Alpino Clu (Comunione e liberazione Universitaria) diretto da Michele Citton formazione di recente costituzione, con giovani universitari provenienti da varie parti d’Italia ma di base a Padova: è stato davvero emozionante vedere che i brani della tradizione siano cantati da coristi ventenni e una speranza perché questo stupendo repertorio continui a vivere. Ultimo coro ma stavolta tutto in rosa anche nei colori della divisa Il “Coro Le Note del Fiume” di taglio di Po’ diretto da Marinella Smiderle che con i suoi 22 anni di attività ha allietato e divertito il pubblico con una carrellata di brani appartenenti agli anni 30 per poi concludere con un frizzante “I got rhythm” dello straordinario George Gershwin. La serata brillantemente condotta dal presentatore Mario Klein ha dato vita alla fine della manifestazione ad un momento di solidarietà nel segno di Telethon devolvendo i fondi per la ricerca scientifica per la lotta alle malattie genetiche rare: l’importo raccolto è stato reso pubblico nel sito www.voiceinprogress.it Matteo Morgan Castello degli Ezzelini Note in Blu Grande successo per “Note in Blu” [foto sotto], gruppo corale e strumentale di Pove del Grappa, nel concerto del 26 giugno 2010 al Castello degli Ezzelini di Bassano del Grappa (Vi). L’occasione per esibirsi è stata data dalla ditta bassanese di forniture industriali A.G.M. che ha organizzato un concerto gratuito da offrire alla città per festeggiare i suoi 35 anni di attività. Gli spettatori, numerosi tanto da far chiudere gli ingressi senza che tutti riuscissero ad entrare, hanno applaudito con entusiasmo e hanno mostrato di apprezzare davvero molto il repertorio della serata che spaziava disinvoltamente dal rock al gospel passando attraverso il soul e il pop, con una puntata nei Carmina Burana di Carl Orff. Lodovico Bernardi ha diretto sapientemente i 23 coristi e i sei musicisti della band e ha coordinato gli ospiti della serata (l’arpista Maria Concetta De Giorgio e il flautista Enrico Casaro in “Scarborough fair” di Simon e Garfunkel, l’oboista Riccardo Follador in “Gabriel’s oboe” di Morricone e il cornamusista Enzo Sangiovanni in “Amazing grace”) riuscendo a far esprimere a Note in Blu tutta la bellezza e la delicata forza dei brani proposti, offrendo così una serata di ottimo livello ed allo stesso tempo allegra e divertente. Luca Cortese Ricordo di Livio Bolzonella Si è spento a Padova, il 18 giugno scorso, dopo lunga malattia, Livio Bolzonella, Fondatore e Direttore, per moltissimi anni, del Coro del CAI (Club Alpino Italiano) di Padova. Il Coro del CAI ha iniziato la sua attività nel 1944, quando ancora imperversava la Seconda Grande Guerra: il primo concerto è stato tenuto nel 1945. Componenti del primo nucleo furono tre fratelli Bolzonella, Livio, Cesare e Giorgio, assieme ad altri giovani, iscritti al CAI (che allora si chiamava ‘Centro Alpinistico Italiano’), appassionati della montagna e dei suoi canti, giovani che prendevano confidenza con le arrampicate, esercitandosi nella Palestra naturale di Rocca Pendice (Colli Euganei). Livio Bolzonella e i giovani del Coro del CAI, come altri e più di altri, hanno preso per modello il Coro della SAT di Trento, che già cantava da qualche decennio. Come il Coro della SAT lo è stato in ambito nazionale, così si può dire che il Coro del CAI lo è stato per Padova: un pioniere nel proporre i canti popolari in veste corale. Le prime prove venivano effettuate in casa Bolzonella, in quanto il CAI non aveva locali adeguati ad ospitare un Coro. Resta una testimonianza fotografica (foto), in cui si vedono questi giovani attorno ad un tavolo, diretti da Livio Bolzonella: di fronte a lui, un giovanissimo Gianni Malatesta, che ha militato nel Coro del CAI fino al 1958, anno in cui diede vita al Coro Tre Pini. Livio Bolzonella ha diretto il Coro fino al 1996: festeggiato il 50° anniversario, ha ceduto la direzione al figlio Alberto, che tuttora lo dirige. Nell’aprile 2010, il Coro del CAI ha festeggiato i 65 anni di attività, nell’Auditorium del Conservatorio Pollini di Padova: Livio Bolzonella, sia pure malato e stanco, ha voluto esserci, unito ai suoi coristi. Gli stessi coristi che, vincendo la commozione, hanno dato l’ultimo saluto al loro Amico-Maestro alle esequie svoltesi nella Chiesa di San Daniele in Padova. Sul sagrato, prima del definitivo distacco, hanno intonato ‘La Montanara’, un canto che è stato (ed è) come una bandiera. Luigi Zampieri 23 N° 98 dicembre 2010 Legnago (Verona) Settimana di S.Cecilia 24 Si è svolta a Legnago, tra il 21 e il 28 novembre, la 6ª Edizione della “Settimana dell’offerta musicale” in onore di S. Cecilia: un intenso e qualificato programma di iniziative musicali che ha visto impegnati gruppi strumentali, solisti e gruppi corali, che si sono esibiti in diversi spazi, dall’auditorium del Piccolo Salieri al Santuario della Madonna della Salute, al suggestivo ambiente del Centro Ambientale Archeologico al Teatro “Dante Alighieri” di S. Pietro. Presso il Centro Ambientale Archeologico si è esibito l’Ensemble Vocale Polipulchravox (polifonia sacra e profana a cappella) diretto da Thomas Gelain, mentre il Teatro “Dante” ha ospitato il Coro del Liceo, “Johannes Cotta Corus & Band” diretto da Paola Mattiazzi, per un concerto Gospel dal titolo particolarmente significativo e dinamico: “Cantando con i piedi per terra”. La conclusione, domenica 28 novembre, è stata affidata ad un concerto di campane a cura dell’ “Associazione Suonatori di Campane Sistema Veronese” con l’esecuzione dell’Inno alla Gioia di L.Van Beethoven. 8 Dicembre Rassegna Mariana Pieno successo della Rassegna Mariana tenutasi a Casette di Legnago l’8 Dicembre 2010. La serata ha avuto lo scopo di festeggiare il primo anniversario della dedicazione della chiesa parrocchiale di S. Antonio di Padova della cittadina di Legnago nel quartiere di Casette. La “Schola Cantorum S. Antonio” di Casette [foto in alto] ha aperto la serata con un trittico mariano che è andato dal gregoriano di O. Jaeggi al contemporaneo di M. Frisina con il suo “Magnificat” che ha visto il soprano Antonella Bronzato, un gruppo di orchestrali, l’organista Thomas Gelain e il direttore Daniele Ganzarolli, impegnati in un grande pezzo pieno di impatto emotivo. Di seguito il coro “Le Voci del Carega” ha ribadito i temi mariani con precisione e pulizia ben diretti da Cristian Bugnola. Il loro repertorio si è dilatato dalle montagne del Veneto alla terra di Sicilia; anche qui passando dal gregoriano (richiamo piuttosto frequente nelle parole del Pontefice Benetetto XVI in questi ultimi anni). È stata la volta, quindi del gruppo polifonico “PolipulchraVox”. I 10 coristi si sono esibiti in raffinate interpretazioni delle preghiere Mariane secondo la polifonia. Il loro volo è stato nel “tempo” cioè dal ‘500 a fine ottocento. Preziose trame polifoniche hanno dato il loro contributo ad una serata decisamente piacevole, varia e interessante. Ha concluso la serata il “Coro Scaligero” di Cologna Veneta diretto da Michele De Taddei. Il repertorio popolare, che ha visto principalmente la figura di Bepi De Marzi come narratore musicale delle “Storie” di Maria, ha scaldato il cuore dei presenti locali che molto amano e conoscono il compositore veneto. Ad impreziosire l’alternanza dei brani musicali è risultata determinante e assai preziosa la presentazione artistico – letteraria con diapositive tematiche scelte dal diacono locale Gilberto e da testi inerenti al contenuto delle “cante”. Ciò grazie all’abile e molto opportuno commento narrativo, preparato dal parroco don Paolo, snocciolato con arte a cura delle lettrici dell’Associazione ABC di Legnago Renata e Annalisa. Alla fine un piacevole scambio di omaggi: uno sbalzo su rame della “Madonna della tenerezza” incisa dall’artista locale Lucia Danieli, un gagliardetto e un CD, un mazzo di fiori, hanno lasciato ai cori presenti e ai loro maestri un indelebile ricordo di una bella, (bella!) serata all’insegna della buona musica, dell’amicizia e di un proficuo scambio di tradizioni e repertori. Non è mancato un buon piatto di risotto alla veneta preparato amorevolmente da Luigino e dai suoi preziosi collaboratori. Questa è una testimonianza che non è più il tempo di accontentarsi di una semplice carrellata di canti , magari accompagnati da lunghe e a volte noiose presentazioni. È “moderno” che si doni, all’ascoltatore, una pietanza più ricca e completa mettendo in campo più opportunità raccolte sul territorio, facendole collaborare tra loro. Un grazie anche ai sacerdoti che hanno collaborato con piena con- sapevolezza e buona iniziativa all’evento che si stava preparando presso la loro parrocchia. Malgrado le inesistenti risorse dei Comuni e la difficoltà anche dell’ASAC ad essere più “presente” economicamente, ci auguriamo che quanto è accaduto questa sera si possa ripetere presto e bene in qualche altro paesino, o centro cittadino, della nostra varia e bella provincia veronese. 12 Dicembre Buon Natale in riva all’Adige Siamo già in stampa mentre si svolge il Concerto di Santa Lucia, domenica 12 dicembre alle ore15, organizzato dall’Associazione “La Verbena dell’Adige” in collaborazione con l’ASAC, sulle rive dell’Adige a Legnago. Protagonista il Coro della Scuola Media Dante Alighieri di Cologna Veneta, diretto da Anna Chiara Scapini. Il Concerto si svolge all’aperto; i novanta ragazzi del coro indossano, non la tradizionale divisa, ma giacche a vento e... rossi berretti di Babbo Natale. Vuole essere un augurio di Buon Natale, ma anche un segno di speranza per le popolazioni colpite dall’alluvione di novembre. Saranno infatti raccolte offerte destinate agli aiuti alle zone colpite e, con la musica ed il canto si vuole così, come gli antichi, tributare rispetto al grande fiume che attraversa il nostro territorio. N° 98 dicembre 2010 Scuole SERENISSIMO NATALE 2010 L’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto presenta, per il secondo anno consecutivo, il ciclo di concer ti “Serenissimo Natale”, frutto di un ambizioso progetto didattico promosso e coordinato dal Gruppo Regionale per le Attività Musicali dell’USR (referente Stefano Da Ros). I concer ti coinvolgono complessivamente 20 istituzioni scolastiche nel Veneto e circa 2000 studenti di scuola primaria e secondaria di primo grado e si svolgono in 6 località diverse (5 in Veneto e una in Lombardia), dal 10 al 22 dicembre, con la presenza di un’orchestra di professionisti che accompagna il grande coro, formato, a seconda delle sedi, da 200 a 400 coristi ogni volta diversi. Un’esperienza che, proprio per la sua valenza emotiva e par tecipativa, difficilmente gli alunni dimenticheranno. La gioia che si prova a far musica insieme e il brivido di esibirsi in un vero concer to motiva lo studente, favorendo in lui la consapevolezza dei risultati raggiunti e la disponibilità ad impegnarsi per il conseguimento di ulteriori traguardi. Il tutto nel clima sereno e gioioso del Natale, cantando questi sentimenti davanti a familiari e docenti, in un contesto che va oltre il semplice saggio scolastico. Attraverso la piattaforma www.musicbus.it realizzata dal Gruppo Regionale Veneto per le Attività Musicali, gli alunni hanno potuto studiare i canti nelle loro aule, in scuole diverse, anche lontane tra loro. S’incontrano un’unica volta due ore prima del concer to per formare tutti insieme un maxi coro ed effettuare la prova con l’orchestra. Oltre a mettere a disposizione la piattaforma, dalla quale si possono scaricare le par titure e le basi d’accompagnamento dei canti, il G.R.A.M. ha favorito la formazione dei docenti (anche a distanza) e il coordinamento dei vari gruppi di lavoro sparsi in tutta la regione. Prestigiose affermazioni dei nostri compositori Oltre al premio al compositore Alessandro Kirschner, vincitore, a Gorizia nel mese di luglio, del prestigioso Trofeo internazionale “Seghizzi” per il suo apprezzatissimo “Gloria”, del quale abbiamo già riportato notizia a pag. 10 di questa rivista, segnaliamo altri due importanti riconoscimenti a “nostri” compositori in ambito nazionale ed internazionale. Il Primo Premio al Concorso Internazionale di Composizione per giovani compositori “Dolci parole e care” indetto dalla Corale Universitaria di Torino è andato, infatti, al m° Giorgio Susana per il brano “Luci serene e chiare” per coro misto (nel link qui riportato in rosso, il sito della Corale Universitaria di Torino con i risultati nella pagina News: http://www.coraleuniversitariatorino.it/news.html). Infine, è recentemente giunto a tutte le Associazioni Corali il messaggio di felicitazioni del presidente FeNIARCo Sante Fornasier per la premiazione di cui è stato protagonista in Spagna il m° Giovanni Bonato, messaggio che riportiamo: “é con grande piacere che Vi comunico l’assegnazione, avvenuta lo scorso 30 settembre, del XXVII ‘Premio Reina Sofia’ (di Spagna) per la Composizione Musicale al maestro Giovanni Bonato (membro della Commissione Artistica di Feniarco), per la sua opera “Dar Gaist is heute kemmet”. Bonato ha ricevuto il premio del prestigioso concorso internazionale a Madrid, direttamente dalle mani della regina, Doña Sofia, al termine della prima al Teatro Monumental de Madrid con l’Orquesta Sinfonica della rete iberica RTVE, diretta da Adrian Leaper. Seguendo il link potrete vedere le immagini dell’omaggio della Spagna al nostro compositore: http://www.rtve.es/mediateca/videos/20101113/ conciertos-2---13-11-10/929982.shtml. Ci congratuliamo vivamente con il m° Bonato per questo importante riconoscimento che conferma le sue peculiari doti di compositore e fa onore alla coralità e alla musica italiana. Cordiali saluti, Sante Fornasier”. Anche la Redazione di Musica Insieme, a nome di tutta l’ASAC, si unisce a quanti hanno potuto esprimere personalmente le proprie congratulazioni ai tre compositori per i meritati successi. Nella foto: l’articolo pubblicato su “Il Giornale di Vicenza” di martedì 19 ottobre 2010, relativo all’assegnazione del premio Reina Sofia a Giovanni Bonato (firma: Anna Lirusso) 25 N° 98 dicembre 2010 N° 98 dicembre 2010 L’ASAC NELLE PROVINCE BREVI Non potendo soddisfare tutte le richieste, concludiamo la rubrica “Notizie Corali” riportando una carrellata di alcune delle numerose iniziative di cui è pervenuta notizia in Redazione negli ultimi mesi. PADOVA Il 24 e 25 novembre, presso la Chiesa di S. Caterina d’Alessandria, a Padova, il Coro Iris Ensemble, diretto da Marina Malavasi, e l’Orchesta Bottega Tartiniana, per la direzione del m° Giovanni Battista Rigon hanno eseguito la Trinitatis Messe K167 di W.A. Mozart. Un’esecuzione di grande suggestione e spiritualità. 26 In questa rubrica pubblichiamo il materiale inviato dalle Consulte provinciali ASAC. Non sempre i tempi di programmazione nelle varie province coincidono con i tempi d’uscita della nostra rivista; pertanto, per ulteriori aggiornamenti rinviamo a quanto pubblicato sul sito www.asac-cori.it. Belluno “Un Coro in ogni Scuola” e Musica Sacra Tra le iniziative promosse dalla Consulta provinciale di Belluno segnaliamo il Progetto “Un Coro in ogni Scuola”, per l’attivazione di laboratori BASSANO DEL GRAPPA L’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta corali rivolti agli alundiretta da Carlos Spierer e il Coro Gioven- ni atti a sviluppare tù In cantata, diretto da Cinzia Zanon, con le potenzialità creative ed espressive la regia di Carlo Presotto in collaborazione dei ragazzi, oltre che a valorizzare le con Titino Carrara e Paola Rossi, presso il competenze dei docenti. Il progetto è Palabassano di Bassano del Grappa, il 4 e promosso dall’Amministrazione Pro5 dicembre, hanno messo in scena “Pinocchio” di Pierangelo Valtinoni, fiaba musicale vinciale di Belluno e dall’Ufficio Scolain due atti su libretto di Paolo Madron, li- stico Territoriale, in collaborazione con beramente tratta dal capolavoro di Collodi. l’A.S.A.C., nelle scuole secondarie di Già presentata alla Komische Oper di Ber- primo e secondo grado, con la finalilino e alla Staatsoper di Amburgo, l’opera tà di far nascere delle realtà corali di ha riscosso il plauso del pubblico tedesco Istituto in grado di partecipare a rase della critica, che l’ha definita “un’autentica segne di livello regionale o nazionale. ed esemplare opera che diverte ragazzi e Nell’iniziativa potranno essere coinvolti adulti...” insegnanti interni alla scuola (con supAGORDO/FALCADE porto dell’ASAC) o si potrà ricorrere Tra le manifestazioni di cui ci è giunta voce a musicisti esterni indicati dalla stessa quest’anno segnaliamo il concerto “Voce- ASAC. L’organizzazione dei laboratori versa - Vibrazioni d’estate”, svoltosi in due serate estive ad Agordo e Falcade (6 e 7 sarà concordata di volta in volta con agosto). Il gruppo vocale a cappella VO- gli Istituti interessati e saranno coinvolti CEVERSA costituitosi a Biella nel 2002, si anche i cori presenti sul territorio. avvale di un organico di sette voci maschili, Nel mese di novembre, inoltre, si sono il cui repertorio copre un arco temporale svolti due importanti eventi corali di cache parte dall’epoca medioevale e rinasci- rattere religioso: il 6 novembre - presso mentale per giungere ai giorni nostri, toc- il Duomo di Feltre - la Rassegna di Mucando stili e matrici culturali molto differenti fra loro ma senza dimenticare la musica sica Sacra di cui abbiamo riportato una popolare che costituisce le comuni radici recensione, curata da Alberto Opalio, dell’esperienza coristica dei membri del a pag. 20, e la realizzazione della nuogruppo. Nella locandina di presentazione va proposta della Consulta Bellunese del concerto è riportata la bella frase di di unire in una significativa esperieza Gibran che abbiamo scelto di inserire nella corale tutti i cori della provincia, il 21 pagina del sommario di questo numero di novembre, presso il Duomo di Belluno, Musica Insieme. con una Messa di suffragio per tutti i coristi e maestri di coro scomparsi. VERONA L’11 settembre, al Teatro Romano di Ve- Hanno partecipato rappresentanti di rona, si è esibito con grande successo il molti cori bellunesi e una decina di cori Gruppo Ritmico Corale Chorus diretto da al completo. Un momento di preghiera Carlo Bennati, con il gruppo coreografico e comunione in ricordo di tanti comuni Oxigene Dance Company diretto da Vladimir Ibragimov, nell’ambito dello spettaco- amici e colleghi. I cori, con la direzione lo “Musica & Danza” organizzato dall’Asso- del m° Alberto Da Ros, hanno eseguito alcuni canti d’insieme durante la funciazione Bambini Emopatici Oncologici. del concerto, intoneranno gli Auguri Canori in Piazza Brà, alle 23.15, sotto la grande stella che sovrasta la piazza durante il periodo natalizio. L’ultimo appuntamento delle festività sarà la consueta manifestazione “Cantando sotto la stella”, a Verona il 5 gennaio. La programmazione delle rassegne di fine anno è stata messa a punto durante l’assemblea della consulta tenutasi presso il Fortino Radetszkj il13 settembre. Nella stessa occasio- ne era stata formalizzata l’iscrizione di otto nuovi frequentanti alla 7ª edizione del Corso di formazione sull’uso funzionale della voce (Metodo Lichtenberger® Institut) di Lonigo [v. pag. 19] ed è stata illustrata ai cori presenti la scheda per la programmazione delle lezioni-concerto da tenere presso gli istituti scolastici nel 2010-11, per regolamentare un’attività che da anni in provincia di Verona si svolge con successo. PROSSIMI APPUNTAMENTI zione [foto sopra], Una esperienza nuova e apprezzata dai coristi e direttori presenti, che la Consulta vuole riproporre ogni anno in importanti chiese della provincia di Belluno. Verona Lezioni-concerto, Coralità Sociale e un “caldo” Natale all’auditoriom della Gran Guardia La Consulta provinciale di Verona ha concluso il 2010 con le consuete rassegne d’autunno e inverno. In particolare ricordiamo la 13ª Giornata Corale nella Solidarietà “AmarCòr” promossa il secondo weekend ottobre con l’animazione corale presso le case di riposo in città e provincia, con la partecipazione di venti cori in altrettanti istituti. Il 25 settembre, presso il Teatro Locaor di Malcesine, e il10 ottobre, presso il Teatro Camploy a Verona, si sono esibiti sette cori veronesi nell’ambito del 10° Festival della Coralità Veronese ASAC. La Rassegna Mariana dell’8 dicembre si è svolta a Casette di Legnago [v. pag. 24] e nello stesso mese è stata avviata l’organizzazione delle manifestazioni prenatalizie, a partire dall’animazione liturgica delle domeniche d’Avvento a Verona e fino al 12° Concerto “Aspettando il Natale - Verona in Coro”, come sempre programmato per il 23 dicembre alla Gran Guardia dove, quest’anno, saranno presenti nove cori, che, a conclusione Comunichiamo che le province di Belluno e Verona saranno, nel prossimo anno, rispettive sedi di due importanti appuntamenti assembleari corali: a Verona, il 18 marzo 2011 si svolgerà l’Assemblea Nazionale della FeNIARCo e, il 27 marzo 2011, l’Assemblea Generale ASAC avrà luogo a Belluno, dove, nel pomeriggio dello stesso giorno, alle ore 15, si terrà un convegno sul progetto InDIRECTION, l’idea nata come risposta a particolari esigenze dei direttori di coro: • disporre di strumenti adeguati a governare situazioni di natura nonmusicale all’interno del proprio coro; • disporre di strumenti di alto perfezionamento per la direzione di coro. Durante il convegno verranno esposti i risultati della ricerca svolta nel 2010 e verrà apero il dibattito ed il confronto con i presenti. Un altro importante evento del 2011, relativamente al quale riportiamo la seguente nota, si svolgerà in provincia di Vicenza, a Bassano del Grappa. Meeting per cori giovanili e per cori di voci bianche a Bassano In questi ultimi anni si è verificata una eccezionale e spontanea proliferazione di cori di giovanili e di bambini e una crescita dell’interesse verso la coralità anche in ambito scolastico. L’ASAC segue con grande attenzione questa evoluzione, convinta che le sorti della futura coralità sia legata principalmente alla partecipazione dei giovani alle attività musicali e corali. Siamo altrettanto convinti che l’ASAC, ricca della sua trentennale esperienza, possa fornire ai gruppi che lo desiderano, compresi i cori non iscritti a cui viene ampliata la presente proposta, un prezioso supporto formativo e associativo e un’attività concertistica più articolata, secondo il livello e le aspirazioni di ciascun coro, anche in un contesto più ampio e gratificante. In questa ottica l’ASAC, visto il successo e i risultati ottenuti dalla prima edizione tenutasi nel febbraio 2010, con il patrocinio del Comune di Bassano del Grappa, organizza il Meeting per cori giovanili e per cori di voci bianche che si terrà dal pomeriggio di venerdì 18 febbraio a domenica 20 febbraio 2011 presso l’Istituto Scalabrini, in via Scalabrini a Bassano del Grappa. Il meeting è coordinato da Cinzia Zanon, membro della Commissione Artistica dell’ASAC e coordinatrice della Commissione ASAC per la Coralità giovanile e infantile. Il meeting prevede quindi due diversi corsi riservati uno ai cori di voci bianche e uno ai cori giovanili; all’interno dei due corsi sono previste diverse ore di laboratorio corale con i docenti e due momenti concertistici che offrono l’opportunità ai gruppi presenti di esibirsi con il proprio repertorio e con quanto realizzato durante il corso. Il laboratorio per il coro giovanile (potranno aderire i nati prima del 1995) sarà condotto dal m° Giovanni Mirabile mentre quello per il coro di voci bianche sarà tenuto dal m° Mario Giorgi (potranno parteciparvi cantori dai 9 ai 15 anni circa), entrambi specialisti di chiara fama. Gli interessati dovranno dare la loro adesione entro il 7 febbraio 2011. Informazioni e scheda di adesione sul sito: www.asac-cori.it. L’ANGOLO DELLA BIBLIOTECA La rubrica “L’Angolo della Biblioteca”, oltre a prefiggersi lo scopo di informare i lettori sul materiale librario e nastro-discografico gentilmente offerto all’ASAC, vuole essere anche un incoraggiamento per coloro che, avendone la possibilità, vogliano collaborare ad incrementare la dotazione della nostra biblioteca.. LIBRI RICEVUTI • Federazione Cori del Trentino – Melodie popolari armonizzate per coro maschile – pagg. 109 • Dardo Gian Luigi – Nunzio Montanari – Canti popolari di diverse regioni italiane e melodie d’autore – Edizioni Musicale Federazione Cori del Trentino – pagg. 119 • Coro Trentino S.O.S.A.T. – Canti popolari dell’Alpe – Ed. Euroedit srl – Trento – pagg. 93. • De Biasi Mario – Pietre Stones Steine – Ed. Arsenale – pagg. 165 CD/DVD RICEVUTI • CD – Voci bianche Biellese – Cantincoro - (filastrocche, canti popolari e canzoni per bambini da ascoltare e da cantare con la basi musicali) • CD – Coro Val Canzoi – El me Casteo ed altri canti trevigiani (il lessico delle canzoni di questo CD ispirato ad una autentica veneta treviginaità, è l’espressione di una archeologia culturale riferita alla provincia trevigiana.) • CD - CD – Coro Tre Pini – 50 anni in coro (celebrazione corale del 50° anniversario del Coro Tre Pini al Teatro Verdi di Padova). • CD – Coro Trentino della SOSAT - Natale (proposte di brani natalizi tradizionali) • CD - Vari complessi corali – Cantano i monti la nostra terra (diciotto canti affidati alle voci di altrettanti complessi che, per fornire il contributo a questa iniziativa, si sono spogliati delle loro singole identità, aprendosi a rappresentare l’intero settore della coralità popolare trentina e raccontano l’orgoglio, identità di popolo, tradizione, origini del territorio.) • CD – Coro Suaves Voces – Emozioni in canto (cantare e comunicare, scoprire, immaginare, esprimere sentimenti, provare e regalare emozioni, liberare la fantasia, dimenticare, condividere esperienza, sognare…tutto questo ogni volta che canta) 27 N° 98 dicembre 2010 N° 98 dicembre 2010 RECENSIONI CANTI DAL MONDO 28 Le voci bianche, Coro della Scuola media “Dante Alighieri” di Cologna Veneta, diretto da Anna Chiara Scapini CD - Prod. MiniTeatro Immagina 2009 33 brani - 70’ Confesso di essere, culturalmente e musicalmente parlando, un inguaribile eurocentrico. Forse la mia idiosincrasia verso la polverizzazione dei generi musicali, che il fenomeno della globalizzazione sta por tando con sé, non è altro che la sensazione di essere investito da fenomeni spesso di superficie, di cui non è dato approfondire la natura, in quanto meteore che al loro apparire sono già scomparse e sostituite da altre. «Un po’ a la ‘olta, eh!», è solita rispondere mia figlia, quando la si sollecita a passare velocemente ad altro. Dai piccoli c’è sempre da imparare. Eppure, non nego che la musica, in quanto linguaggio agevolmente condiviso dai popoli, abbia iniziato a veicolare ormai da decenni lo scambio e la contaminazione di generi, che appar tengono a culture storicamente e geograficamente anche molto lontane tra loro. I mezzi di riproduzione sonora hanno anticipato e facilitato l’incontro di civiltà. Incontro che oggi sta segnando un epocale cambiamento della nostra società, attraverso il concreto evento della migrazione dei popoli. Chi opera in ambito educativo fa i conti quotidianamente con una realtà multietnica crescente. L’aggiornamento dell’approccio didattico, dei materiali e dei repertori musicali su cui lavorare con gli alunni nelle scuole è diventato un passaggio obbligato per gli insegnanti. In molti libri di testo di musica da tempo ormai si tralasciano i canti del folclore e del patriottismo italico, a favore di un più generalizzato pop internazionale. Una scelta neutra e alquanto remissiva nei confronti del fenomeno di amalgama culturale, la cui causa è da ricercare ancora una volta nella globalizzazione. Una mortificazione delle differenze. Sì le differenze, terreno da cui è prudente tenersi alla larga, in quanto garbuglio arduo da districare. Il percorso intrapreso, invece, da Anna Chiara Scapini, con gli alunni della scuola dove lavora, va nella direzione contraria, cioè là dove le differenze vengono considerate oppor tunità di arricchimento. Ne è testimonianza il CD realizzato da Le voci bianche, realtà corale scolastica afferente alla Scuola media “Dante Alighieri” di Cologna Veneta, uscito nel 2009 sotto la produzione di Miniteatro Immagina. La grafica del prodotto, curata da Alessandro Cherubini, rimanda immediatamente al contenuto del disco. Saltano all’occhio i colori dei continenti, il verde, il giallo, il rosso, il blu e soprattutto il nero, come a dire tanta Africa. Una collana di ben 33 canti, inanellati attraverso il diretto appor to creativo ed esecutivo dei ragazzi del coro, molti dei quali «appar tenenti - come si legge nella brochure di presentazione - a culture e religioni diverse, provenienti dal Ghana, Senegal, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Serbia, Albania, Romania, Marocco, Moldavia, India, Bielorussia». La variegata origine geografica dei materiali vocali si combina con la ricca policromia degli strumenti etnici utilizzati per gli arrangiamenti. Una feconda tavolozza da cui emergono di volta in volta le combinazioni ritenute timbricamente più adatte ad accompagnare un singolo brano. Gli arrangiamenti, di per sé poco mediati e a volte di sapore estemporaneo (formule di ostinato, pedali armonici, accumulazioni, semplici e misurati inser ti polifonici, canoni, interventi di voci soliste, declamati ritmici), acquistano comunque qualità nella relazione tra impasto sonoro e contenuto espressivo del canto. Tra le altre, meritano di essere segnalate alcune realizzazioni. Ojos Azules, un canto peruviano rivestito dall’inconfondibile sound andino; la suggestiva Ninna nanna rumena Lui, lui; il delicato canto di questua francese C’est le mai, dalle caratteristiche asimmetrie ritmiche; l’energia tutta fisica del canto afrocubano Quenda Congo / La Guinea. Nella complessiva ottica interculturale di questo progetto, concordo pienamente con la scelta di Anna Chiara Scapini di non tralasciare la tradizione veneta. Si contano 4 canti popolari veneti (El ciodo, Mi gh’avea ‘na galina, La mosca mora, Cori cori Bepi), ma soprattutto ho trovato interessanti il missaggio di una filastrocca serba e una veneta (Pliva patka / Piove piovesina) e una canzone infantile araba, in cui la versione in lingua marocchina si fonde con quella in lingua veneta (Nashido al atfal). Chissà cosa direbbe a tal proposito Luigi Meneghello, autore di erudite e geniali traduzioni in vicentino - o meglio, traspor ti o trapianti, come egli era solito chiamare questi lavori. In conclusione, il CD Canti dal mondo si presenta come l’esito di una variopinta esperienza musicale, arricchita da spunti di altra natura, che investono più in generale la dimensione culturale e quella della convivenza civile. Un progetto che collima con le missioni primarie della scuola, luogo basilare per la formazione e l’incontro delle future generazioni. Mauro Zuccante Lauda Anima Mea Musiche di Renato Dionisi e Celestino Eccher Celestino Eccher: Messa ‘S. Cecilia’ a due voci bianche e organo; Specie Tua Mottetto a 4 voci virili e organo, Improperium per coro misto e organo; Renato Dionisi: Missa Brevis per coro misto a cappella, Lauda anima mea per coro misto a cappella, Segni, suoni, silenzi… per arpa sola, Justorum animae per coro misto a cappella, ‘Offertorio’ dalla Messa di ‘Requiem’ per coro misto a cappella, Antifone per coro misto e arpa, ‘Arabeschi’ per organo, Salmo 50 per coro misto e organo, Huic ergo parce Deus per coro misto a cappella. Coro Filarmonico Trentino, dir. Sandro Filippi – Marta Garcia Gomez, arpa – Simone Vebber, organo – Isabella Pisoni, Dania Tosi, soprani – Doris Sanin, contralto – Babio Bonatti, tenore – Sebastiano Caserotti, baritono Registrazione: 6-7 giugno 2010, Chiesa di S. Maria Assunta di Malè (TN) e Sala Filarmonica di Trento SMC Records A1009 – Ivrea 2010 – www.smcrecords.it DDD – 57’ Altre info: www.corofilarmonicotrentino.net Due ricorrenze giustificano – nel caso in cui un’iniziativa culturale ne avesse bisogno – l’impresa d’aver registrato opere di questi due compositori del nordest d’Italia: il quarantesimo della morte di Celestino Eccher (1892-1970) e il centenario della nascita (o il decennale della morte, a scelta) di Renato Dionisi (1910-2000). Due compositori che sono accomunati non tanto dall’origine geografica (l’uno trentino della Val di Non, l’altro nato a Rovigno – Istria – da genitori trentini), ma dal fatto di essere legati da un rapporto di insegnante-allievo e dall’aver indirizzato molta della propria creatività nella musica sacra. Stilisticamente però la loro produzione è nettamente differente; questo, naturalmente, è dettato da cause anagrafiche ma anche culturali; vent’anni li separano, ma vent’anni che a livello musicale hanno fatto la differenza e la storia della musica e attorno ai quali tutt’oggi si dividono – fortunatamente in maniera non più veemente – fautori e detrattori. Per intenderci, Celestino Eccher, apparteneva alla generazione dei nostri Ildebrando Pizzetti e Victor De Sabata, Renato Dionisi a quella di Goffredo Petrassi e Luigi Dallapiccola. Inoltre Eccher – anzi, per la precisione, Monsignor Celestino Eccher – componeva partendo da una visione strettamente «liturgica» della musica sacra; Dionisi, invece, lavorava come un compositore che frequentava il repertorio cameristico, corale sacro e popolare, per l’infanzia e, occasionalmente, anche quello orchestrale. Dunque due maniere di rapportarsi al testo liturgico molto differenti. Più ‘tradizionale’, legata al gusto della «riforma ceciliana» per il forte riferimento ai moduli dei grandi maestri cinquecenteschi fatti rivivere attraverso un melodizzare con caute aperture modaleggianti quella di Eccher. Più libera nell’accogliere i nuovi linguaggi novecenteschi quella di Dionisi che non si preoccupava di utilizzare la tecnica dodecafonica: lo faceva molto liberamente e sempre tenendo presente come guida ideale il canto gregoriano e la scuola polifonica romana visti come modelli e punti di riferimento. Sicuramente ad un primo ascolto molte delle composizioni del musicista istriano potranno sembrare meno gradevoli o comunque più difficili di quelle di Eccher. Ma, come tutte le opere d’arte, necessitano di più ascolti.Allora potremo finalmente comprendere il linguaggio di Dionisi: non mancano certo durezze e spigolosità come nelle Antifone (1997) o addirittura brani enigmatici come gli strumentali Segni, suoni, silenzi… (1993) per arpa sola o gli Arabeschi (1977) per organo ma potremo scoprire pagine di autentica bellezza pur nella ‘modernità’ del linguaggio come Huic ergo parce Deus (1974) e Justorum animae (1989) per coro misto a cappella; brani questi ultimi che grazie alla naturale fluidità della linea melodica congiunta a un disegno contrappuntistico di eccezionale pulizia e sicurezza, restituiscono una lettura molto spirituale e al tempo umanamente e intimamente vissuta del testo sacro. Il Coro Filarmonico Trentino se affronta con eccellente pastosità le partiture di Eccher, risulta essere messo alla prova – prova felicemente superata – dalle composizioni di Dionisi, spesso irte di difficoltà ma, come si diceva sopra, non per questo meno belle ad un ascolto più attento e la lettura che ne dà Sandro Filippi restituisce tutta la loro umanità: non la serena certezza di un Eccher, ma la interrogativa e finanche tormentata ricerca del senso e delle implicazioni dello stesso testo sacro che si aggirano nelle composizioni di Dionisi; composizioni del tutto scevre da un facile effettismo e da uno scontato sentimentalismo ma dalle quali la humanitas, intesa nel senso profondo e completo del termine, affiora continuamente. Il CD, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia, Storia e Beni culturali dell’Università di Trento e della Civica scuola Musicale ‘Riccardo Zandonai’ di Rovereto, è corredato da un interessante libretto con scritti, oltre che di Sandro Filippi, anche dello stesso Dionisi che permettono agevolmente di inquadrare le figure dei compositori e la loro produzione. Alberto Opalio 29 N° 98 dicembre 2010 LE SCHEDE DEI CORI Al fine di dare spazio a tutti i cori dell’ASAC, in questa rubrica pubblichiamo i dati identificativi ed i recapiti dei cori iscritti. Per ulteriori informazioni relative alle attività ed al curriculum del coro si rimanda al sito www.asac-cori.it. Si invita ogni coro iscritto a fornire alla segreteria regionale una scheda completa da inserire nel sito, inviando una foto ed il curriculum all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Questo spazio, da alcuni numeri riservato alla rubrica “VETRINA”, per la pubblicazione di iniziative editoriali e discografiche curate dalle singole Associazioni Corali iscritte all’Asac, in questo numero è dedicato alle tragiche calamità che hanno sconvolto la nostra regione all’inizio di novembre 2010. Vogliamo, con questo, sensibilizzare tutti i lettori all’iniziativa della nostra Associazione a favore delle zone principalmente colpite dalle alluvioni autunnali, nel segno della speranza in una rapida ripresa. Riportiamo, sotto, la lettera inviata dal presidente Alessandro Raschi a tutte le Associazioni Corali del Veneto, il 15 novembre 2010. CORISTI PER CASO di Sovramonte – BL Tipo corale: voci bianche - Repertorio: polifonico, popolare Direttore: Sheila Rech - Responsabile organizzativo: Sheila Rech Indirizzo coro: Via Campagna 332 – 32030 SOVRAMONTE - BL Cell: 347 7841869 - e-mail: [email protected] Coro MONTECIMON di Miane - TV Tipo corale: maschile - Repertorio: popolare Direttore: Paolo Vian - Responsabile organizzativo: Francesco Selvestre Indirizzo coro: Via Matteotti 4 – 31050 MIANE – TVl Cell: 320 9728469 - e-mail: [email protected] IRIS ENSEMBLE di Padova – PD Tipo corale: femminile - Repertorio: polifonico Direttore: Marina Malavasi - Responsabile organizzativo: Marzio Corsi Indirizzo coro: Via Vicenza 29 – 35138 PADOVA Tel: 049 851342 - e-mail: [email protected] Coro giovanile CITTà di adria di Adria – RO Tipo corale: giovanile - Repertorio: polifonico, popolare Direttore: Antonella Pavan - Responsabile organizzativo: Serenella Ferro Indirizzo coro: Via Risorgimento 46 – 45011 ADRIA - RO Cell: 348 5446535 - e-mail: [email protected] Coro polifonico SAN BIAGIO di Montorso Vicentino - VI Tipo corale: misto - Repertorio: polifonico popolare Direttore: Francesco Grigolo - Responsabile organizzativo: Mario Zerbato Indirizzo coro: Via Tovi 4 – 36050 MONTORSO VICENTINO - VI Tel: 0444 484320 Cell: 368 7209077 - e-mail: [email protected] Coro maschile LA STéLE di Roveré Veronese - VR Tipo corale: maschile - Repertorio: polifonico, popolare Direttore: Matteo Valbusa - Responsabile organizzativo: Luigi Pazzocco Indirizzo coro: Via Maso di Sotto, 8 – 37028 Roveré Veronese - VR Cell: 345 3603512 - e-mail: [email protected] Carissimi Amici I primi giorni del mese di novembre hanno visto abbattersi sul Veneto una grave calamità che ha causato la perdita di vite umane e ingenti danni per le famiglie e imprese. Credo che la coralità veneta possa e debba impegnarsi per portare il proprio contributo alle nostre genti, un segno tangibile dei sentimenti di solidarietà che ci caratterizzano e dell’unitarietà di intenti che ci distingue. Vi invito quindi a sensibilizzare i vostri sostenitori e pubblico per raccogliere un contributo di solidarietà e aiuto durante i concerti che andrete a realizzare da qui al periodo natalizio, tradizionalmente particolarmente intenso per il mondo corale. Le sottoscrizioni andranno versate sul conto corrente postale ASAC 12067302 con la motivazione : AIUTI ALLUVIONE IN VENETO I fondi raccolti saranno destinati alle aree colpite, in collaborazione con la Regione del Veneto, ponendo la massima attenzione a che vengano ad essere destinati a chi veramente necessita di sostegno. Sarà una ulteriore espressione tangibile della nostra presenza e sensibilità. Unire gli sforzi darà maggior efficacia e peso al nostro intervento. I cori che collaboreranno, spero moltissimi, saranno elencati sulla rivista “Musica insieme”e pubblicamente ringraziati nei luoghi opportuni e in Assemblea Generale. Ringraziandovi ancora per il vostro impegno sia in questa occasione che nel lavoro quotidiano vi porgo i più cordiali saluti. Castelfranco V.to, 15 novembre 2010 Il Presidente ASAC Veneto Alessandro Raschi Tra i Comuni principalmente colpiti dalle alluvioni di novembre, è la Città di Soave (Verona), dove tutto era pronto per l’avvio del secondo “SOAVE FESTIVAL GOSPEL... e non solo”, organizzato dalla Consulta ASAC di Verona in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e la Pro Loco. A causa degli eventi qui ricordati, la manifestazione è stata annullata. La nostra Associazione è particolarmente vicina ai cittadini di Soave e a tutta la popolazione colpita in Veneto. A tutti vadano i nostri Auguri di un migliore 2011! PROSSIMI EVENTI DEL 2011 ASSEMBLEA GENERALE A.S.A.C. Veneto Convegno sul Progetto InDirection è prevista la presentazione dei risultati del progetto e del volume realizzato da FeNIARCo con la partecipazione di Simone Scerri e Fabiana Gatti, ricercatori del Centro Studi e Ricerche di Psicologia della Comunicazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano che hanno curato il progetto InDirection per la FeNIARCo BELLUNO 27 marzo 2011 • Meeting dei Cori Giovanili e Voci Bianche BASSANO DEL GRAPPA Docenti: Giovanni Mirabile e Mario Giorgi 18 - 20 febbraio 2011 INFORMAZIONI ALL’INTERNO