U N I V E R S I TÀ D EG L I S T U D I - A Z I E N DA U S L - CHIETI www.unich.it/cliped/ Department of Women and Children’s Health (Head: Prof. Francesco Chiarelli) Malattie Esantematiche Terapia Occupazionale Dr Cosimo Giannini Clinica Pediatrica, Università di Chieti, Italia Malattie Esantematiche: Definizione • Alcune forme infettive, tipiche ma non esclusive dell’età infantile, possono manifestarsi con la comparsa di tipiche lesioni cutanee. Malattie Esantematiche Gli esantemi sono eruzioni cutanee che compaiono nel corso di varie malattie infettive, stati tossici, stati allergici, reazioni immuno-mediate Malattie Esantematiche di maggiore interesse Morbillo (Paramixovirus, genere Morbillivirus) Scarlattina (Streptococcus pyogenes-gruppo) Rosolia (Togavirus, genere Rubivirus) Scarlattinetta Quinta Malattia (Parvovirus B19) Sesta Malattia (Human Herpesvirus 6) Varicella (Herpesviridae, VZV) Mononucleosi o simil-mononucleosiformi Rickettsiosi (Rickettsia conorii, …) Altre forme virali (Echovirus, cocxakie, HIV) Forme batteriche (salmonellosi…) Malattia di Kawasaki Malattie Esantematiche: elementi diagnostici rilevanti • Lesione elementare: macula, papula, vescicola Tipo di lesione: macula, papula, placca, noduli, pomfo, vescicola, bolla, pustola; porpora non palpabile (petecchie-ecchimosi), porpora palpabile • Distribuzione e comparsa delle lesioni elementari • Evoluzione nel tempo • Altre manifestazioni (desquamazione, macchie di Koplik, Enantema) • Periodo di invasione (prodromico): intervallo di tempo tra l’inizio della febbre e l’inizio dell’esantema Morbillo: Eziologia Malattia infettiva acuta altamente contagiosa e diffusiva caratterizzata da febbre, infiammazione catarrale delle congiuntive, mucosa orale e prime vie aeree e da un esantema maculo papulare diffuso, tipico Agente causale è un Paramixovirus, genere morbillivirus, particella virale sferica, diametro 120-250 nm, RNA lineare, involucro glico-lipo-proteico L’uomo è l’unico ospite Trasmissione per via respiratoria Morbillo: Forme cliniche Fase Incubazione: 10-14 giorni Fase prodromico: 3-5 giorni sintomatologia lieve Febbre, malessere, rinite, bronchite, congiuntiviti mucositi, poi macchie di Köplik Fase esantematico : Rash maculo-papuloso, elementi 6 mm Inizia nella regione retro-auricolare Diffusione cranio-caudale, confluenza al volto Pianta dei piedi e il palmo delle mani Durata 5-7 giorni Remissione con desquamazione furfuracea Morbillo: Profilassi Scarlattina: definizione Malattia infettiva acuta legata ad un infezione da streptococco beta emolitico produttore della tossina eritrogenica. Incubazione: 2-3 giorni. Fase prodromica: faringo-tonsillite (angina) con febbre elevata, cefalea, dolori addominali, vomito. La febbre (se non si usa adatta terapia antibiotica) dura 3-6 giorni. In caso di adatta terapia antibiotica la febbre scompare dopo 12-24-36 ore. Scarlattina Esantema: puntiforme con papule piccole (elementi piccoli 0,5-1-2 mm, rosso vivo, aspetto vellutato per la tendenza a confluire senza lasciare zone di cute indenne), inizia alla radice degli arti e nuca e poi diffonde a tutta la cute in modo uniforme. Coesiste enantema: lingua inizialmente bianca patinosa con margini rossi, caduta della patina biancastrarossa a fragola. Linfoadenomegalia laterocervicale dolente. Dopo una settimana segue una desquamazione furfuracea soprattutto alle mani e ai piedi. Rosolia rosolia acquisita: Malattia infettiva acuta contagiosa causata da un Togavirus e caratterizzata da un quadro tossinfettivo di modesta intensità e da un esantema discreto (composto da parti distinte)→ evoluzione benigna rosolia congenita: Contratta durante la gravidanza, può determinare morte del feto o comparsa di gravi malformazioni Malattia endemica, ubiquitaria Picchi epidemici ogni 5-10 anni Incidenza stagionale: inverno, primavera Prevale nei bambini (età scolare), ma colpisce anche adulti Lascia immunità permanente Rosolia: clinica Trasmissione mediante secrezione respiratorie (da – 5-7 a + 5-7 giorni dall’esordio del rash) Contagio: diretto da una settimana prima della comparsa dell’esantema fino a 1-2 settimane dopo la remissione Inizia con malessere e febbre (<38°C) e ingrossamento delle ghiandole linfatiche del collo e della nuca. Dopo circa 2 giorni: macchioline rosa o rosse dal viso per poi procedere lungo il tronco Rosolia congenita: clinica Rosolia in gravidanza può avere effetti devastanti sul feto aborto, parto prematuro, malformazioni congenite • Lesioni oculari: cataratta, microftalmia, retinopatia, glaucoma congenito Cardiopatia: pervietà dotto di Botallo, tetralogia di Fallot, difetto interventricolare, comunicazione interatriale, stenosi polmonare, Ipoevolutismo, ritardo mentale, microcefalia, Idrocefalo e sordità Rosolia: profilassi Parotite Malattia infettiva acuta causata da un virus appartenente alla famiglia Paramyxoviridae La parotite si trasmette per via aerea 6Inizia con ingrossamento delle ghiandole salivari accompagnato da febbre piuttosto alta. Il periodo di contagiosità va da 6-7 giorni prima a 9 giorni dopo la comparsa della tumefazione delle ghiandole salivari Parotite: complicanze Possibili complicanze: disturbi del sistema nervoso, orchite (maschi adolescenti), oofrite (femmine > 12 aa) Complicanze della parotite Frequenza nei casi meningite asettica benigna 1 ogni 20 pancreatite 1 ogni 25 sordità 1 su 30.000 encefalite 1 su 50.000 orchite 4 ogni 10 nei maschi aduti morte 2 su milione Vaccino antiparotite Vaccino Trivalente Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR) La vaccinazione con MPR permette di evitare il 99 % dei casi di morbillo, il 100 % dei casi di rosolia e oltre il 95 % dei casi di parotite e quindi riduce anche sensibilmente il rischio di gravi complicanze. Vaccino Trivalente Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR) CONTROINDICAZIONI E PRECAUZIONI Malattie acute moderate o gravi (febbre >38°C) Reazioni allergiche gravi a precedenti vaccinazioni o a componenti del vaccino Immunosoppressione o immunodeficienze congenite acquisite Terapia con corticosteroidi Vaccino Trivalente Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR) FALSE CONTROINDICAZIONI terapia antibiotica in corso convalescenza dopo una malattia reazioni locali o febbre dopo precedente vaccinazione gravidanza di una convivente sindrome di Down convulsioni in anamnesi Calendario vaccinale Calendario nazionale delle vaccinazioni offerte attivamente a tutta la popolazione Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014