“Guardare, meravigliarsi, e tornare a guardare”, i versi di Antonio

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“Guardare, meravigliarsi, e tornare a guardare”, i versi di Antonio
Machado, che ricorrono nel libretto dell’opera Ulisse di Luigi Dallapiccola
(1968) e che sono il motto poetico che ispira la stagione di Milano
Classica, diventano guida ideale anche del concerto-spettacolo che il
Conservatorio Verdi mette in scena il 28 marzo 2015 alla Palazzina
Liberty, direttore Marco Pace, ideazione della messinscena Sonia
Grandis, con la partecipazione del danzatore Simone Magnani e dei
giovani artisti del Conservatorio.
L’allestimento si avvale delle suggestioni video elaborate dal corso di
Nuove Tecnologie a cura di Giovanni Cospito.
Le composizioni di Dallapiccola su testi dei Lirici Greci tradotti nel 1940
da Salvatore Quasimodo (docente di Letteratura Italiana del
Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano dal 1941 al 1968) e il
balletto Marsia sembrano cercare una risposta al senso di angoscia e
inquietudine che attanaglia la mente e il cuore dell’Uomo.
Il mito antico e la parola folgorante dei Lirici vengono ripercorsi per
rifondare il proprio mito personale, la ricerca di un senso nello
smarrimento della modernità e nell’orrore dei tempi di guerra: per
Quasimodo e Dallapiccola le atrocità della Seconda Guerra mondiale, per
noi lo strisciante orrore del terrorismo internazionale.
Anche l’esercizio dell’arte può apparire insensato, come ad una prima
lettura del mito di Marsia. Raccolto il flauto a due canne che Atena aveva
gettato perché il soffiarci dentro le deformava le gote, il satiro Marsia
giunge a un tale livello di perizia nel suonare da sfidare Apollo, dio della
musica. Per punire la sua tracotanza, Apollo lega Marsia a un albero e lo
scortica. Ma, come narra Ovidio nelle Metamorfosi, il suo sangue e le sue
lacrime si trasformano in un limpido fiume.
Al musico Marsia sembra essere così affidato il destino di fecondare ed
alimentare nuove vite artistiche. Abbiamo voluto incastonare il concerto
tra il prologo e il monologo finale del libretto di Ulisse, che saranno
recitati con alcuni testi dei Lirici Greci, per ribadire la forza di quella
Parola rivelatrice che Dallapiccola e Quasimodo hanno intuito. E in
questi tempi oscuri, seguendo la profezia di Ione di Ceo, “Aspettiamo la
stella mattutina/dall’ala bianca che viaggia nelle tenebre/primo annunzio
del sole”.
Sonia Grandis
CARLOTTA VICHI, nata a Milano, si è diplomata con il massimo dei voti al Conservatorio di
Musica “G. Verdi” di Milano sotto la guida del M° Cristina Rubin. Nel 2014 è vincitrice del primo
premio al Concorso Lirico Internazionale “Voci dal Mediterraneo”, del primo premio “ASSAMI
XVIII edizione”, “Menzione speciale” al Concorso Lirico Internazionale Rinaldo Pelizzoni,
“Premio speciale della Giuria” al Concorso Principessa Cristina di Belgiojoso, del terzo premio
Rotary Novara e finalista al Concorso per cantanti lirici dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano.
Nel 2015 è vincitrice del secondo premio e premio speciale al Concorso Lirico Internazionale
Maria Malibran e quarto premio al Concorso Voci Liriche OMEGA. Dal 2012 il suo debutto in
alcune opere: La bella dormente nel bosco di O. Respighi presso il Teatro Grande Rubinstein RimsijKorsakov di San Pietroburgo sotto la direzione del M° Marco Pace, L’elisir d’amore e Rigoletto presso
la Sala Verdi di Milano e il Teatro Politeama di Saluzzo e L’impresario in angustie presso il Circolo
Filologico di Milano. Tiene numerosi concerti e collabora con “milano808ENSEMBLE”, nel
progetto “VerdiSuite”. Tra il 2013 e il 2014 nuovi debutti operisitici: Siberia di U. Giordano presso il
Teatro Grande Rubinstein Rimsij-Korsakov di San Pietroburgo e la Sala Verdi di Milano, La traviata
e Le nozze di Figaro presso il Kurtheater di Bad Ems e Così fan tutte presso il Kurhaus di Bad
Schwalbach in Germania. Partecipa a gala operistici con orchestra in Italia e Germania, lo scorso
autunno del 2014 si è esibita nel Tramonto di O. Respighi. Nel 2015 prosegue l’attività concertistica.
Ha recentemente debuttato Cavalleria rusticana presso il Teatro Filodrammatici di Milano.
GIOVANNI ROMEO, basso-baritono, nato a Milano, inizia lo studio del canto all’età di quindici anni
con Cristina Dominguez e prosegue gli studi al Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano con
Cristina Rubin. Ha partecipato a masterclass con Christa Ludwig, Thomas Hampson, Alessandro
Corbelli, Giuseppe Sabbatini, Giulio Zappa, Nicola Berloffa e Deda Cristina Colonna. Terzo
premio ai concorsi internazionali Ferruccio Tagliavini 2011 (XVII edizione) e ASSAMI 2012 (XVI
edizione) si è specializzato nel repertorio comico-brillante e nello stile belcantistico con il celebre
basso buffo Enzo Dara attraverso il Laboratorio del 700 al Teatro Bibiena di Mantova debuttando,
come sua prima opera, La serva padrona di Paisiello nel 2010. In seguito, nel 2013 ritornerà con Dara
al Bibiena per Il matrimonio segreto di Cimarosa. Tra il 2010 e il 2011 collabora col dipartimento di
direzione d’orchestra del Conservatorio milanese per la Turandot di Puccini e canta in diverse
edizioni dei laboratori lirici Cantarsettecento (La fantesca di Hasse, La serva padrona di Pergolesi) e
Cantarinscena (L’impresario in angustie di Cimarosa) sotto la regia di Sonia Grandis; inoltre partecipa
all’International Conservatory Week Festival del Conservatorio Rimsky-Korsakov di San
Pietroburgo, esibendosi alla Grazunov Hall ne La serva padrona di Pergolesi e nel Pulcinella di
Stravinskij diretti da Marco Pace. Nel 2012 debutta al Teatro Malibran di Venezia (Gran Teatro La
Fenice) con L’occasione fa il ladro di Rossini e al Teatro Rubinshtein di San Pietroburgo con La bella
dormente nel bosco di Respighi. Nel 2013 debutta al Teatro Olimpico di Vicenza Il campanello di
Donizetti in collaborazione col Conservatorio “Arrigo Pedrollo”; si perfeziona nella prima edizione
assoluta dell’accademia internazionale Ópera Estudio de Tenerife, dove debutta nel Così fan tutte di
Mozart sotto la direzione musicale di Carlo Goldstein e la regia di Nicola Berloffa; canta nel
Barbiere di Siviglia di Rossini per l’As.Li.Co. nell’ambito del progetto “PocketOpera” nei teatri del
Circuito Lirico Lombardo; arriva alla finale del concorso Salicedoro 2013 (IV edizione), dove viene
scritturato per il ruolo di Bartolo nel Barbiere di Siviglia per l’Opera di Oviedo. Nel 2014 ritorna a
Tenerife per il Don Quichotte di Massenet nel progetto “Ópera en familia”; frequenta la prestigiosa
accademia Young Singer Project nel Festival di Salisburgo per La Cenerentola für Kinder di Rossini e
per la Spatzenmesse di Mozart e si esibisce in diverse manifestazioni concertistiche per il Salzburger
Festspiele. Debutta in Oviedo con Il barbiere di Siviglia con la regia di Mariame Clèment. Canta per il
Teatro alla Scala con La Cenerentola di Rossini per i bambini, affiancando il celebre attore Antonio
Albanese, riscontrando un grande successo e ottime critiche. Nel 2015 collabora con Peter Eötvös
per l’elaborazione di Senza sangue. Debutta nel repertorio cameristico col pianista di fama mondiale
Vincenzo Scalera al Teatro alla Scala con l’op. 83 di Schubert. Attualmente è solista presso
l’Accademia del Teatro alla Scala.
ANDREA NAPOLEONI, nato a Bergamo, ha conseguito la licenza inferiore in pianoforte nel 2007 al
Conservatorio di Musica “G. Nicolini” di Piacenza con il massimo dei voti. Nel 2010 ha studiato
composizione al Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano sotto la guida di Paolo Rimoldi.
Nel 2011 ha continuato gli studi in pianoforte sempre al Conservatorio di Milano con Silvia
Limongelli, con la quale studia tutt’oggi. Ha partecipato a masterclass con Rolf Plagge, Emanuele
Arciuli, Aleksandar Madzar e Giovanni Bellucci. Ha vinto il premio “Elfriede Demetz 2014” con il
violinista Federico Ceppetelli, e il XVI Premio Forziati.
KIM KALIM diplomata in canto al Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano nell’anno 2005
sotto la guida del M° V.A. Terranova. Diplomata in musica vocale da camera presso il medesimo
Conservatorio sotto la guida della prof.ssa Stelia Doz nell’anno 2011. Frequenta attualmente il
biennio di musica vocale da camera sempre con la prof.ssa Doz. Tra gli ultimi impegni: Festival
“Piccola Spoleto” a Cadegliano, Festival Mahler e Listz a casa Verdi e alla sala Verdi del
Conservatorio di Milano, Così fan tutte (Dorabella, Fiordiligi), L’impresario in angustie (Merlina),
Festival di Musica Contemporanea alla Biennale di Venezia.
OLIVIA ANTOSHKINA, mezzosoprano, nata a Zelenodolsk nella Repubblica di Tatarstan in Russia,
ha studiato a Mosca nel Collegio di Gnessin. Trasferitasi in Italia, ha studiato tre anni al
Conservatorio di Trento con il M° Mattia Nicolini. Dallo scorso novembre si sta perfezionando
con Maria Mastino al Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano.
XXIII STAGIONE CONCERTISTICA 2014-2015
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Palazzina Liberty – sabato 28 marzo ore 21.00
DALLAPICCOLA, QUASIMODO, LIRICI GRECI
Concerto in collaborazione con il Conservatorio “G. Verdi” di Milano
LUIGI DALLAPICCOLA (1904-1975)
Cinque frammenti di Saffo per voce e ensemble (1942)
Carlotta Vichi mezzosoprano
Due liriche di Anacreonte per voce e ensemble (1945)
Olivia Antoshkina mezzosprano
Ensemble Dallapiccola
ottavino e flauto in sol: Giovanni Gorla
flauto: Erika Macalli
oboe: Ludovico Asnaghi
clarinetto piccolo: Alessandro Lamperti
clarinetto: Lorenzo Dainelli
clarinetto basso: Luisa Rosso
fagotto: Tommaso Politi
corno: Raffaele Bernocchi
tromba: Maria Valencia
arpa: Yesenia Badilla
pianoforte: María Dolores Gaitán Sanchez
violino: Arianna Bartoli
viola: Stanislav Iapev
violoncello: Martino Simionato
contrabbasso: Giulio Pagano
Sex carmina Alcaei per voce e ensemble (1943)
Kim Kalim soprano
Tre episodi dal balletto Marsia per pianoforte (1943)
Andrea Napoleoni pianoforte
Simone Magnani danzatore
Cinque canti per baritono e ensemble (1956)
Giovanni Romeo baritono
voci recitanti: Albertina Del Bo, Giacomo Leone, Cristina Rosa
Ensemble Dallapiccola del Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano
direttore: Marco Pace
messa in scena: Sonia Grandis
allestimento video: Giovanni Cospito
Con la partecipazione dei Maestri Danilo Lorenzini e Bruno Zanolini
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