CORSO DI BIOINGEGNERIA ELETTRONICA C.d.L. Ingegneria Elettronica A.A. 2010/11 Dott. Claudia Manfredi Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni Via S. Marta, 3 [email protected] Ricevimento studenti da concordare per e-mail LA BIOINGEGNERIA ELETTRONICA - BE La Bioingegneria Elettronica (Ingegneria Biomedica) è una branca dell’ ingegneria che utilizza le metodologie e le tecnologie proprie dell’ingegneria al fine di comprendere, formalizzare e risolvere problematiche di interesse medico-biologico mediante una stretta collaborazione degli specialisti dei vari settori coinvolti. Per poter svolgere il proprio lavoro il bioingegnere (ingegnere biomedico) deve, non soltanto conoscere i metodi e gli strumenti dell'ingegneria classica, ma anche le problematiche nei campi della medicina e della biologia. Il bioingegnere deve infatti fornire la propria collaborazione a partire dalla fase di studio del problema medico-biologico, in modo da poter avere una visione globale completa e non solo presentata a posteriori da medici o biologi. Per questo motivo la preparazione del bioingegnere deve necessariamente comprendere conoscenze di: anatomia, biologia, fisiologia, patologia, oltre ovviamente alle conoscenze ingegneristiche di base come matematica, fisica, meccanica, chimica, energetica, elettronica, informatica e gestionale. AREE DI RICERCA • Applicazione di metodiche ingegneristiche di analisi di sistemi ed elaborazione segnali biomedici (modellistica, simulazione e controllo di sistemi fisiologici) a problemi biologici; • Rilevamento, misura e monitoraggio di segnali fisiologici (biosensori e strumentazione biomedica); • Procedure e strumenti terapeutici e di riabilitazione (ingegneria della riabilitazione); • Strumenti per la sostituzione o l’incremento di funzioni corporee (biomeccanica, organi artificiali); • Elaborazione di dati di pazienti e decisione clinica (informatica medica e intelligenza artificiale); • Rappresentazione grafica di dettagli anatomici o funzioni fisiologiche ed analisi (immagini biomediche); • Creazione di nuovi prodotti biologici (biotecnologie e ingegneria dei tessuti). SETTORI DI APPLICAZIONE Il bioingegnere lavora in differenti settori dell'ingegneria, dallo sviluppo, alla progettazione, alla organizzazione. Sviluppo – metodi di analisi per sistemi biologici molto complessi, per poterli semplificare utilizzando modelli artificiali – metodi di analisi e acquisizione di segnali che provengono dai sistemi biologici, per poterli codificare con una strumentazione adatta. – sicurezza relativa ai dispositivi medici che implica la conoscenza delle normative vigenti Progettazione – appararecchiature elettromedicali per la diagnosi, la terapia e la riabilitazione – organi artificiali e protesi – sistemi informativi dedicati alla sanità e alla telemedicina Organizzazione – uso e la manutenzione della strumentazione biomedica – reparti e cliniche delle aziende ospedaliere MERCATO DELLA BIOINGEGNERIA La Bioingegneria è riconosciuta universalmente come una disciplina emergente volta a generare una migliore comprensione dei fenomeni biologici ed a produrre tecnologie per la salute con beneficio per la società (definizione MIT, USA, 1999). Gli studi di mercato nel settore biomedicale indicano, in tutti i paesi avanzati, una crescita di tutto il comparto. Lo stato attuale (2006) del mercato mondiale di prodotti medicali vede l'Europa come secondo mercato (26%) in termini di fatturato dopo gli Stati Uniti (41%) con il Giappone al terzo posto (18%). In Europa, la Germania è il paese leader, con una quota di mercato del 34%, seguita dalla Francia con il 17%, dall'Italia con il 12%, dal Regno Unito con il 9% e dalla Spagna con il 7% (tutti gli altri paesi europei insieme rappresentano il 21%). Negli Stati Uniti e in Europa, il settore delle tecnologie per la salute rappresenta uno dei campi di maggior sviluppo per le imprese spin-off e start-up. STRUTTURA E OBIETTIVI DEL CORSO Il corso è strutturato in 2 parti, di 3 crediti ciascuna (codocenza Claudia Manfredi, Maurizio Baroni Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni). Il corso si propone di approfondire alcuni aspetti sia teorici che pratici dell'ingegneria biomedica, nella quale bisogna saper identificare, formulare e risolvere, anche in modo innovativo, problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare. Verranno quindi fornite nozioni relativamente al trattamento di informazioni di interesse medico, cioè dati e segnali in ambito biomedico, con richiami sui concetti di base, sviluppo di tecniche di analisi ed esempi applicativi. MODULO 3 CREDITI Claudia Manfredi Ia PARTE: • Introduzione: cos'è l’ ingegneria biomedica • Il corpo umano come un sistema dinamico. Cos’è un sistema dinamico. • Modelli, segnali e sistemi biomedici: dati, loro acquisizione e caratteristiche, parametri rilevanti nel tempo e in frequenza. • Tipi di modelli matematici: parametri concentrati (compartimentali - dosaggio farmaci), parametri distribuiti, lineari e non lineari IIa PARTE: • Caratteristiche dei segnali e sistemi biomedici, stazionarietà, finestraggio, metodi di stima di parametri temporali e spettrali • Esempi: EEG, ECG, ossimetria, flusso sanguigno, ultrasonografia, risonanza magnetica, ecc • Trasformata discreta di Fourier: pregi e limiti • Teoria dei sistemi lineari, modelli, identificazione parametrica, stima spettrale parametrica: pregi e limiti • Esempi: confronto fra FFT e PSD parametrica su segnali biomedici stazionari e non stazionari IIIa PARTE: • Analisi tempo-frequenza, filtraggio e stima del rumore • Verifica del modello e analisi dei dati. • Interazione ingegnere biomedico-clinico – Seminari applicativi da parte di clinici e ingegneri con cui sono attive collaborazioni scientifiche. BIBLIOGRAFIA • G.D. Baura, "System theory and practical applications of biomedical signals", Wiley & Sons, Inc., Pub., IEEE Press, USA, 2002 • E.N.Bruce, "Biomedical signal processing and signal modelling", Wiley & Sons, Inc., Pub., USA, 2001 • R.B.Northrop, "Signals and systems analysis in biomedical engineering", CRC 2003 • A.B.Ritter, S.Reisman, B.B.Michniak, "Biomedical Engineering principles", CRC 2005. • J.Enderle, Blanchard, Bronzino: “Introduction to Biomedical Engineering”, Elsevier, 2005. • Wiley Enciclopedia of Biomedical Engineering, (Metin Akay Ed.), Hoboken: John Wiley & Sons, Inc., 2006 Slide delle lezioni svolte: http://asp.det.unifi.it/bioingelettr MODALITA’ DI ESAME Orale consistente in domande sul programma svolto. Data dell’esame: da concordare con il docente Tesina applicativa anche di gruppo in genere sulla base di collaborazioni esistenti con strutture ospedaliere o ditte biomedicali per eventuali tesi di laurea La discussione della tesina consiste in una breve relazione scritta ed in una presentazione (Power Point), così strutturate: Titolo e obiettivo Metodo/i Risultati ottenuti Considerazioni finali IL CORPO UMANO: PRINCIPALI APPARATI E SISTEMI FISIOLOGICI Organo: combinazione di tessuti che svolgono attività complesse. Un insieme di organi costituisce un sistema o apparato. Il corpo umano è costituito da 11 sistemi principali: 1. Tegumentario (pelle, capelli, unghie, ecc) 2. Endocrino (tiroide, surrenali) 3. Linfatico (ghiandole, nodi linfatici, vasi linfatici) 4. Digestivo (stomaco, intestino) 5. Urinario (reni, ureteri, uretra) 6. Riproduttivo (ovaie, testicoli, cellule riproduttive, condotti e ghiandole) 7. Circolatorio (cuore, sangue, vasi sanguigni) 8. Respiratorio (polmoni e vie aeree) 9. Nervoso (cervello, midollo spinale, nervi periferici, organi di senso) 10. Scheletrico (ossa e cartilagini) 11. Muscolare (muscoli scheletrici) In BE, organi e sistemi fisiologici vengono trattati come sistemi dinamici. GERARCHIA BIOLOGICA IL SISTEMA CIRCOLATORIO Principali arterie Principali vene Apporta nutrimento ed ormoni, elimina gli scarti, fornisce un meccanismo di regolazione termica per eliminare il calore prodotto dalle attività metaboliche degli organi interni del corpo. Le cellule distano 10-100 dai capillari, e questo consente lo scambio di ossigeno, biossido di carbonio, ecc. IL CUORE Spinge il sangue attraverso i vasi. E’ costituito da 2 parti (pompe): lato destro e lato sinistro. Ogni lato possiede un atrio che riceve il sangue (dalle vene) ed un ventricolo che lo spinge lontano. Lato destro: spinge il sangue deossigenato ai polmoni (arteria polmonare). Lato sinistro: spinge il sangue ossigenato (vena polmonare) in tutto il corpo attraverso le arterie. Circolazione polmonare: cuore-polmoni Circolazione sistemica: cuore-corpo Un adulto possiede circa 5 L di sangue, di cui il 75% è nelle vene, il 20% nelle arterie e il 5% nei capillari. Ad ogni battito, circa 80 ml di sangue si allontanano dal cuore. Sono necessari circa 60 battiti perché un globulo rosso compia un ciclo completo nel corpo. CICLO CARDIACO Ciclo cardiaco = contrazione+rilassamento delle camere cardiache. Inizia con un impulso elettrico spontaneo nelle cellule del nodo sinoatriale che fa muovere ioni attraverso le membrane plasmatiche. Questa variazione di potenziale elettrico attraverso la membrana è detta depolarizzazione (da -90mV a +20mV). L’equilibrio si ristabilisce dopo circa 0.3 s. Questo meccanismo è detto potenziale d’azione. I potenziali di azione passano rapidamente da una cellula ad un’altra (1m/s). La depolarizzazione induce contrazione (sistole atriale) e flusso del sangue dall’atrio al ventricolo. Il nodo atrioventricolare riduce la velocità di propagazione dell’impulso in modo che i ventricoli possano riempirsi di sangue. Il sistema di Purkinje accelera nuovamente il fronte d’onda, dando luogo ad una contrazione simultanea di entrambi i ventricoli. ELETTROCARDIOGRAMMA Misura elettrica della somma delle variazioni ioniche nel cuore Onda P = depolarizzazione degli atri QRS = depolarizzazione dei ventricoli Onda T = ripolarizzazione ventricolare. La ripolarizzazione atriale è mascherata da questa. Variazioni di ampiezza e/o durata delle varie componenti dell’ECG forniscono indicazioni diagnostiche al clinico. L’analisi del segnale ECG è uno dei primi studi della bioingegneria. Esercizi 1. Calcolare la frequenza cardiaca di un ECG in cui si hanno 10 onde R in 6,4 s. Soluzione: 10 onde R = 9 intervalli R-R (o battiti cardiaci), quindi: 9battiti 60s x 84bpm 6,4s 1 min 2. Calcolare l’output cardiaco (CO) per il cuore dell’es. 1, con gittata cardiaca =75 ml. Soluzione: L’output cardiaco è dato dal prodotto della frequenza cardiaca e della gittata cardiaca (sangue in uscita dal ventricolo in un battito), quindi: CO 84 battiti ml ml litri x 75 6300 6,3 min battito min min VALVOLE CARDIACHE Valvole artificiali: sviluppate in collaborazione fra ingegneri biomedici e clinici, sostituiscono quelle originali in caso di calcificazione, disfunzione o malformazione congenita. Servono a far muovere il sangue nella giusta direzione. Valvole atroventricolari: tricuspide e mitrale. Si aprono quando gli atri si contraggono per far passare il sangue nei ventricoli. Valvole semilunari: aortica e polmonare. Si aprono durante la sistole ventricolare, per far uscire il sangue dal cuore; contemporaneamente le valvole atrioventricolari si chiudono e impediscono al sangue di refluire dai ventricoli agli atri. MISURE DELLA PRESSIONE SANGUIGNA La pressione sanguigna può essere misurata in modo diretto (invasivo) tramite un catetere o ago inserito in una vena o arteria, accoppiato con un trasduttore di pressione o indiretto (non invasivo), ad es. tramite sfigmomanometro: un manicotto gonfiabile in genere applicato ad un braccio, impedisce al sangue di scorrere nell’arteria, e tramite uno stetoscopio si ascolta la variazione del suono mentre il manicotto viene sgonfiato lentamente. Il primo suono si ha quando la pressione sistolica (la massima pressione raggiunta quando i ventricoli si contraggono ed emettono il sangue) supera la pressione nel manicotto, così che il sangue fluisce nuovamente attraverso l’arteria sotto lo stetoscopio. Un altro metodo è quello oscillometrico, in cui un microprocessore gonfia e sgonfia periodicamente il manicotto. Quando il sangue è bloccato dal manicotto gonfio, le pareti dell’arteria incominciano a oscillare a causa della natura turbolenta del sangue; l’inizio di tali oscillazioni è in relazione con la pressione sistolica. Infine, si può utilizzare l’ultrasonografia Doppler, che da una misura della velocità del sangue (globuli rossi ) nel vaso. Esercizio Quali sono i valori della pressione differenziale e della pressione arteriosa media per un individuo con una pressione sanguigna di 118 mm Hg/ 79 mm Hg? Soluzione Pressione differenziale = pressione sistolica – pressione diastolica quindi in questo caso: 118-79=39 mm Hg. Pressione arteriosa media = pressione diastolica + 1/3 pressione differenziale. Quindi in questo caso: 79 + 13 = 92 mm Hg