ATER2 – E La ricerca nel campo dell’elettronica e dell’informatica applicata al trattamento del cancro trova nel piano triennale di ATER2 (1999-2001) il completamento di studi e prove di fattibilità portate avanti nel triennio precedente. Le proposte di esperimento riguardano IMAGO e RATIO. L’esperimento IMAGO vuole offrire la vasta competenza INFN nel campo della fisica fondamentale al mondo oncologico per quanto riguarda l'acquisizione, l’elaborazione e l’integrazione di immagini di tipo clinico-diagnostico per il posizionamento del paziente e il miglioramento della qualità del trattamento in radioterapia. Partendo dall’esperienza acquisita nella produzione della cartella clinica di tipo oncologico già sviluppata dalle Sezioni di Genova e Roma/ISS, l’esperimento, che si avvale anche delle competenze delle Sezioni di Firenze e Napoli, vuole permettere la trasmissione di dati ed immagini, la ricerca sui metodi per sovrapporre immagini che provengono da apparati differenti e lo studio e l’interfacciamento con sistemi di piani di trattamento sia convenzionali sia per protoni e ioni. L’esperimento RATIO intende portare a maturazione lo studio di fattibilità dell’esperimento PAT, in cui erano impegnate le Sezioni di Genova, Milano e Pavia, ed intende sviluppare le procedure software che permettono di visualizzare un tumore, già individuato tramite TAC ed NMR, seguirne il movimento e, in prospettiva, eseguire una retroazione sul fascio. PAT ha provato che i pixel possiedono caratteristiche fin ridondanti per gli scopi previsti. Le Sezioni impegnate, a cui si unisce ora quella di Torino (Sede di Alessandria) intendono verificare anche altri possibili rivelatori a semiconduttore e sviluppare un progetto che, benché finalizzato all'adronterapia, ha una sua validità generale anche nella radioterapia convenzionale. Per la parte di pattern recognition e integrazione di immagini cliniche RATIO potrà avvalersi, nella parte di analisi ed elaborazione dei segnali acquisiti, della esperienza e dei prodotti software implementati da IMAGO. Questo spiega lo stretto contatto tra le due proposte. Riassunto delle richieste finanziarie di ATER2 – E (in milioni di lire ) 1999 2000 2001 Totale Interno 54 56 56 166 Estero 26 26 31 83 Consumo Inventario Totale 41 63 184 43 49 174 44 44 175 128 156 533 ATER2 – E – IMAGO Integrazione di imMAGini Oncologiche RESPONSABILE: Prof. Sandro Squarcia (Sezione di Genova) 1. PARTECIPANTI ALL’ESPERIMENTO Sezione di Firenze Fabrizio BANCI BUONAMICI Giacomo BELLI Giampaolo BITI Marta BUCCIOLINI Antonella COMPAGNUCCI Stefania PALLOTTA Riccardo SANTONI Dipendente ospedaliero Dipendente ospedaliero Professore ordinario Professore associato Dipendente ospedaliero Collaboratore tecnico Ricercatore universitario 60% 40% 40% 50% 50% 60% 40% Sezione di Genova Maurizio FERRARIS Paolo FRIXIONE Stefania GARELLI Pietro RISSO Paolo SARACCO Sandro SQUARCIA Marco ZUCCARINO Ricercatore TERA Contrattista Dipartimento di Fisica Contrattista Dipartimento di Fisica Ricercatore TERA Ricercatore INFN Professore associato Contrattista Dipartimento di Fisica 100% 100% 50% 100% 50% 20% 100% Sezione di Napoli Giancarlo GIALANELLA Gianfranco GROSSI Marco DURANTE Maria Gabriella PUGLIESE Paola SCAMPOLI Professore ordinario Professore associato Ricercatore universitario Collaboratore tecnico Funzionario tecnico universitario 30% 30% 30% 30% 40% Sezione di Roma I - Gruppo collegato Istitito Superiore Sanità Barbara CACCIA Vittorio DANTE Riccardo FRAGOMENI Tiziana MALATESTA Maurizio MATTIA Maria Teresa RUSSO Stefano VALENTINI Marcello BENASSI Roberto CAPPARELLA Primo Ricercatore ISS Tecnico ISS Contrattista Dipartimento Fisica di Genova Borsista Ass. Ital. Ricerca Cancro Contrattista Dipartimento Fisica di Genova Borsista TERA Tecnico ISS Dirigente Istituto Regina Elena Borsista Istituto Regina Elena 100% 50% 100% 50% 100% 100% 50% Sandro CARPINO Tecnico Istituto Regina Elena 2. SCOPI Il progetto IMAGO vuole offrire la vasta competenza INFN nel campo della fisica fondamentale al mondo oncologico per quanto riguarda l'acquisizione, l’elaborazione e l’integrazione di immagini di tipo clinico-diagnostico per il posizionamento del paziente e il miglioramento della qualità del trattamento in radioterapia. Scopo finale è quello di permettere una fusione di immagini, provenienti da differenti apparati clinici, che possa essere di aiuto per la stesura dei piani di trattamento radioterapici. 3. INQUADRAMENTO GENERALE Presupposto indispensabile per l'esecuzione di trattamenti radioterapici avanzati (in particolare con adroni, ma anche tutti i trattamenti conformazionali con fotoni ed elettroni) è il riconoscimento sia del bersaglio del trattamento (planning target volume, PTV) che degli organi a rischio adiacenti (organ at risk, OAR) come definiti da ICRU [1]), e la identificazione e visualizzazione delle correlazioni geometriche tra i parametri del trattamento radioterapico (caratteristiche fisiche e geometriche dei fasci di radiazione) e le strutture anatomiche così delineate. Un ruolo fondamentale è rivestito senza dubbio dalla tomografia assiale computerizzata (TAC), che rappresenta l'input per eccellenza di ogni sistema per la pianificazione del trattamento adroterapico. Oltre a costituire infatti un rilevante mezzo diagnostico, permettendo una individuazione più o meno accurata della lesione nella maggioranza delle patologie tumorali, rappresenta anche un requisito fondamentale per i calcoli delle distribuzioni della dose nel paziente. Essa infatti contiene l'informazione relativa alla distribuzione spaziale delle densità elettroniche (le unità Hounsfield utilizzate, sono infatti direttamente correlate alla densità elettronica). Ciononostante altre forme di imaging sono in grado di fornire informazioni utili sia per l'identificazione delle strutture di interesse (PTV ed OAR), che per la verifica della rispondenza tra piano di trattamento calcolato e trattamento realmente eseguito. Tra queste sono in particolare rilevanti dal punto di vista diagnostico, la TAC con mezzo di contrasto, la risonanza magnetica nucleare (NMR) e l'imaging funzionale della medicina nucleare (single photon emission computed tomography, SPECT e proton emission tomography, PET). 4. PROGRAMMA DI LAVORO Dal punto di vista della ricostruzione geometrica del trattamento, invece, un prezioso contributo è fornito dalle radiografie di simulazione, dalle immagini portali e dalle radiografie ricostruite digitalmente (DRR). Scopo del progetto IMAGO è produrre un software in grado di integrare le varie forme d’informazione disponibili in un unico ambiente applicativo, interfacciato con il sistema di piani di trattamento (treatment planning). Nell'ambito degli studi che si intendono svolgere si possono definire differenti punti nodali: Interfaccia DICOM. DICOM (Digital Imaging and COmmunications in Medicine), basato sul modello OSI e, nella maggior parte dei casi su protocollo di comunicazione TCP-IP, è lo standard di comunicazione adottato per il trasferimento delle immagini tra le apparecchiature medicali Risulta quindi necessario definire un conformal statement minimale che indichi con esattezza quali funzionalità DICOM sono implementate su tutti gli apparati in uso. Per le modalità diagnostiche sprovviste di uscita DICOM, occorre produrre degli opportuni convertitori che le mettano in grado di fornire le immagini in formato standard. DICOM consente inoltre di estrarre immagini direttamente dai sistemi (PACS) di archivio di immagini ospedaliere DICOM, qualora ne siano essi stessi dotati. Questa funzionalità va implementata ove richiesto dagli utilizzatori. E` inoltre necessario che venga implementata la possibilità di digitalizzare immagini RX tradizionali, come quelle prodotte (nella maggior parte dei casi) dai simulatori di terapia, ovvero le immagini portali, acquisite direttamente sotto il fascio terapeutico. Registrazione e segmentazione delle immagini. Allo stato attuale, immagini provenienti da differenti modalità diagnostiche vengono confrontate solo visivamente. Per poter sfruttare al meglio l'informazione diagnostica multimodale, è necessario predisporre algoritmi specifici che consentano di correlare spazialmente immagini di differente origine (registrazione), tenendo ovviamente conto di tutti i problemi connessi (come, ad esempio, differenti FOV, dimensioni dei pixel e/o distorsione spaziale). Sulle immagini registrate occorre procedere alla segmentazione, cioè alla identificazione delle regioni di interesse (region of interest, ROI) corrispondenti al bersaglio tumorale ed ai vari organi a rischio. Questo procedimento deve essere il più possibile automatizzato per quanto riguarda le strutture anatomiche ben definite, con l'uso di algoritmi più evoluti dell'usuale algoritmo di riconoscimento di soglia. Risulta inoltre necessario disporre di sistemi in grado di facilitare il tracciamento del PTV. La registrazione delle immagini assume particolare importanza anche nell'ambito della verifica della corrispondenza tra il trattamento pianificato ("treatment planning system", TPS) ed il trattamento realmente in esecuzione. A questo scopo, è necessario disporre della possibilità di effettuare la registrazione delle immagini radiografiche di simulazione e delle immagini "portali" tra di loro e con le DRR, per verificare che il posizionamento del paziente sia corretto rispetto alla disposizione dei fasci, sia nella fase di verifica preliminare, che nel corso dell'effettivo trattamento. Nell'ambito del progetto, sarà creata una "graphical user interface" (GUI) in ambiente PC per la sola interazione dell'utente, mentre la fase di calcolo (soprattutto per la registrazione) e di gestione della memoria di massa sarà devoluta, in maniera trasparente all'utente, ad un cluster di workstation (quasi certamente in ambiente UNIX) mediante l'uso di tecnologia parallel virtual machine (PVM) che consente una trasportabilità a basso costo verso ambienti differenti. Visualizzazione 3D. Sulla base delle immagini bidimensionali così elaborate, lavorando in ambiente advanced virtual system (AVS) su piattaforma UNIX, si procede quindi alla ricostruzione 3D dei volumi di interesse e del bersaglio. La possibilità di avere una sequenza di immagini rappresentativa di sezioni anatomiche contigue di un organo consente di effettuare un'analisi non invasiva delle caratteristiche strutturali e funzionali del corpo del paziente. Una volta realizzata la ricostruzione tridimensionale del paziente, corredata da tutti i dati acquisiti in sede di indagine diagnostica, si può passare poi all'implementazione della "digital reconstructed radiography" (DRR) che consente di effettuare, da una angolazione arbitraria, delle radiografie simulate del paziente. Questo tipo di strumenti informatici è di enorme interesse in radioterapia, non soltanto per la determinazione della balistica del trattamento, ma anche, e principalmente, per la verifica del corretto riposizionamento del paziente nelle successive sessioni terapeutiche. Infatti esse permettono di operare una simulazione virtuale del trattamento sul paziente (o, meglio, sulla sua ricostruzione digitale 3D), mediante simulazione di radiografie da qualsivoglia angolazione. Queste ultime consentono una visione diretta ed immediata del fascio terapeutico e delle sue relazioni spaziali rispetto ai riferimenti anatomici del paziente, che rappresenta un indubbio vantaggio in termini di massima conformazione al bersaglio. Trasferimento al treatment planning system. Tutto quanto viene prodotto con il software precedentemente descritto deve essere trasmesso al TPS, per il calcolo della distribuzione di dose e la pianificazione e gestione ottimali del trattamento. Al momento attuale, in cui si lamenta la mancanza di un protocollo di trasferimento dedicato, dovranno essere sviluppati interfacciamenti specifici per ciascun sistema di piani di trattamento disponibile. In ogni caso, presupposto fondamentale per un'operazione di questo genere è l'identificazione di uno standard di trasferimento delle ROI e la sua adozione da parte di tutti i gruppi di lavoro coinvolti. Un ultimo obiettivo resta naturalmente quello di rendere possibile il confronto tra piani di trattamento convenzionale (raggi X o elettroni) e piani di trattamento con protoni od altri ioni leggeri (laddove siano disponibili i relativi algoritmi di calcolo delle distribuzioni della dose), in maniera tale da facilitare il più possibile la scelta da parte del radioterapista del trattamento clinico ottimale per ciascun paziente. Aspetti telematici. Appare opportuno sottolineare come l'adozione di tecnologie standard (DICOM, ambiente AVS, protocollo TCP-IP, piattaforme UNIX e Windows95) permetta di sfruttare l'infrastruttura telematica già esistente per teleconsulto ed altre forme di applicazioni remote e ben si ricollega a ricerche e sviluppi già finanziati dall'INFN nel piano triennale precedente. ******* La parte che segue potrà subire modifiche non sostanziali nella stesura definitiva ******* Organizzazione del lavoro tra le varie sezioni: La ripartizione delle attività tra le sezioni interessate è la seguente: Comune a tutte le sezioni: interfacciamento DICOM verso le varie periferiche; sviluppo della specifica interfaccia verso il sistema di Treatment Planning in uso. Sezioni di Genova e Napoli: registrazione di immagini Sezione di Firenze: segmentazione di immagini e porting verso il calcolo parallelo Sezione di Roma – ISS: Ricostruzioni tridimensionali e DRR ********========================================================= ******* Il progetto delineato risponde ad una esigenza già ora largamente sentita all'interno della comunità dei medici radioterapisti e si integra perfettamente con i progetti di riconoscimento automatico del bersaglio sotto fascio, progetti che richiedono ovviamente come presupposto che il bersaglio sia delineato con la massima accuratezza possibile. L'importanza dell'approccio seguito è inoltre destinata ad aumentare con l'affermarsi dei programmi di aumento di dose (dose escalation) e, naturalmente, della terapia con protoni ed ioni pesanti. La scala dei tempi prevista per la realizzazione del progetto è la seguente: 1999: Studio di DICOM3 per la trasmissione di immagini cliniche anche in connessione alla distribuzione in rete. Studio di sovrapposizioni d'immagini cliniche in prospettiva al loro utilizzo nei piani di trattamento radioterapico. 2000: Analisi di visualizzazioni 3D sia per la sovrapposizione d'immagini cliniche che nell'applicazione ai piani di trattamento radioterapico. 2001: Studio delle immagini integrate per confronti, anche mediante Monte Carlo, tra piani di trattamento gamma/elettroni e piani di trattamento protoni/ioni. 5. RICHIESTE FINANZIARIE 1999 2000 2001 Totale Interno 26 28 28 82 Estero 14 14 14 42 Consumo 24 24 24 72 Inventario 44 22 22 88 Totale 108 88 88 284 Bibliografia [1] ICRU, Prescribing, Recording and Reporting Photon Bean Therapy, ICRU Report 50, 1993. ALLEGATO I compiti per le singole Sezioni sono equipartiti. Napoli non possiede stazioni per l’elaborazione grafica e occorre fare esperienza sull’acquisizione delle immagini radiografiche. Richieste finanziarie Sezione per Sezione FIRENZE 1999 2000 2001 Totale Interno 7 8 8 23 Estero 2 2 2 6 Consumo 6 6 6 18 Inventario 10 5 5 20 Totale 25 21 21 67 Interno 8 8 8 24 Estero 4 4 4 12 Consumo 6 6 6 18 Inventario 11 7 7 25 Totale 29 25 25 79 Interno 4 5 5 14 Estero 2 2 2 6 Consumo 6 6 6 18 Inventario 13 5 5 23 Totale 25 18 18 61 GENOVA 1999 2000 2001 Totale NAPOLI 1999 2000 2001 Totale ROMA1-ISS 1999 2000 2001 Totale Interno 7 7 7 21 Estero 6 6 6 18 Consumo 6 6 6 18 Inventario 10 5 5 20 Totale 29 24 24 77 Interno 23 24 14 21 82 Estero 6 12 6 18 42 Consumo 18 18 18 18 72 Inventario 20 25 23 20 88 Totale 67 79 61 77 284 X SEZIONE FIRENZE GENOVA NAPOLI RM1/ISS Totale Le specifiche per il 1999 sono: Missioni interne (75gg x 350klit, viaggio compreso) - Contatti con collaboratori - Riunioni generali della Collaborazione 26 Mlit Missioni estere (20gg x 500klit + 4 viaggi x 1Mlit) - Presa dati per confronto simulazioni e test (PSI) 14 Mlit Materiale di consumo - Licenza AVS e software di ricostruzione immagini (6 Mlit/cad) 24 Mlit Materiale inventariabile - PC per interfacciamento apparati e scanner (Firenze 10 Mlit) - Scanner per immagini radiologiche ed espansione memoria (Genova 11 Mlit) - Scanner per immagini radiologiche (Roma1/ISS 10 Mlit) - Alpha station per grafica interattiva (Napoli 13 Mlit) 44 Mlit TOTALE 108 Mlit