Introduzione alla scienza economica moderna: microeconomia e macroeconomia Paolo Vanin Dipartimento di Scienze Economiche Università di Bologna Un minicorso di economia per studenti delle scuole superiori 13/01/2017 Di che si occupa l’economia? • Come le persone decidono di usare le risorse • Come tali decisioni interagiscono fra loro • Come determinano i risultati economici aggregati • Come influenzano il benessere a livello individuale e collettivo Di che si occupa l’economia? • Qualche esempio standard: – Come si assegnano compiti e risorse in una famiglia, in un’impresa o in uno stato? – Quali sono le potenzialità e i limiti del mercato? E dello stato? E delle comunità? – Perché alcuni paesi (e alcuni gruppi al loro interno) sono poveri e altri ricchi? – Come si possono combattere la povertà, la disuguaglianza, la disoccupazione, l’inquinamento? – Meglio la lira o l’euro? E’ una buona idea Brexit? – Come valutare le politiche economiche del governo e della BCE? Di che si occupa l’economia? • Qualche esempio specifico legato alla mia ricerca: – Qual è l’eredità della storia sul funzionamento dell’economia? – Crescita economica e sviluppo sociale vanno d’accordo? – Qual è il ruolo della moralità nell’economia? – Dobbiamo credere a quanto dicono i governi sullo stato dell’economia? – Quali sono le determinanti socio-economiche del crimine? – Quali sono le origini economiche della mafia? – Quanti voti sposta la mafia e come li sposta? – Che effetto ha sul crimine la legalizzazione della marijuana? Perché studiare economia? • Per capire il mondo – Saper leggere un giornale – Saper valutare le politiche e i politici – Capire i meccanismi economici che spiegano molti fenomeni • Per capire costi e benefici delle proprie scelte – Studio, lavoro, tempo libero – Consumo e risparmio – Comportamenti verso gli altri – … Una scienza giovane • Economia pre-capitalistica (semplificata): – Schiavi, servi, contadini, artigiani, signori – La produzione è innescata da rapporti di potere extra-economici – Il prodotto è usato per fini extra-economici (consumo signorile, guerre, cattedrali, etc.) • Rivoluzione industriale: – All’inizio e alla fine del processo economico ci sono rapporti e valori economici (scambio capitale-lavoro e profitto) – Sovrappiù e crescita (e crisi) – Nasce l’economia come scienza autonoma Una scienza giovane • Grande depressione: – Crollo della produzione (e dei prezzi) – Disoccupazione di massa – Keynes: insufficienza della domanda aggregata – La macroeconomia si separa dalla microeconomia • Crisi iniziata nel 2008 – Enfasi sulle imperfezioni di mercato in macroeconomia – Politiche macro-prudenziali e politiche monetarie non standard Paolo Vanin - Scienze Economiche Unibo Micro e macro • Microeconomia – Come gli individui (singoli, famiglie, imprese) scelgono i propri comportamenti economici – Come interagiscono nei diversi ambiti • Macroeconomia – Come si determinano i risultati economici aggregati • Crescita, disuguaglianza, disoccupazione, inflazione Una scienza difficile • Gli individui – Scelgono come comportarsi in base alle proprie aspettative sul futuro e sui comportamenti altrui • Le particelle fisiche no – Interagiscono in modo complesso in mercati, organizzazioni e istituzioni • Queste interazioni determinano i risultati economici aggregati Una scienza “esistenzialista” • Microeconomia – Scelte individuali in condizioni di scarsità • Tutti rispondono agli incentivi (costi, benefici) • Se le risorse disponibili non sono sufficienti a soddisfare tutti i nostri desideri, le nostre scelte hanno un costo economico • Macroeconomia – Costi economici delle scelte sociali e delle politiche pubbliche Una scienza “esistenzialista” • Esempi di incentivi: – Se il prezzo di un bene sale, ne compro meno – Se un comportamento è punito (dallo stato, dalla famiglia, dagli amici), lo evito – Per ottenere un rendimento futuro, investo – Per mantenere una relazione, faccio un dono • Politiche che modificano gli incentivi modificano i comportamenti Una scienza “esistenzialista” • Esempi di costi economici: – Se uso il mio tempo per fare una cosa, rinuncio a farne altre • Studio/lavoro o tempo libero, sport o lettura, università o no, Economia o no, etc. – Se uso i miei soldi in un modo, rinuncio ad altri usi possibili • Consumo oggi o risparmio, compro A o B, etc. • Domande: – Quali scelte aumentano il benessere individuale? – E quello collettivo? Una scienza formalizzata • La teoria economica si basa su modelli matematici – Rappresentazioni semplificate della realtà – La formalizzazione matematica permette di analizzare con rigore le scelte individuali e le loro complesse interazioni all’interno dei modelli • Come un’impalcatura, serve a costruire un edificio teorico robusto e coerente (poi si può togliere) Una scienza empirica • Dialogo continuo fra teoria economica ed osservazione empirica della realtà – L’osservazione viene prima e dopo la teoria – La teoria guida l’analisi empirica – Dati quantitativi: trovare relazioni sistematiche • Dati raccolti sul campo e dati sperimentali – Metodi statistici: identificare relazioni causali La regina delle scienze sociali? • Una scienza “imperialista” – L’economia oggi “invade” sociologia, psicologia, scienza politica, storia, etc. • Focus sulle scelte, rigore, dialogo fra analisi teorica ed empirica • Ma ancora una scienza giovane – Moltissimo ancora da imparare – Un modo di guardare il mondo • C’è un approccio economico a quasi tutto Micro e macro • Evoluzione della microeconomia: – Funzionamento ed efficienza dei mercati concorrenziali – Imperfezioni e fallimenti del mercato – Scelte e interazioni non di mercato – Economia comportamentale e sperimentale • Evoluzione della macroeconomia: – Shock petroliferi e importanza dell’offerta aggregata – Interazioni micro-macro: imperfezioni dei mercati, asimmetrie informative, aspettative, dinamica – Interazione fra sistema socio-politico, culturale ed economico: istituzioni, politica, disuguaglianza, capitale sociale Paolo Vanin - Scienze Economiche Unibo Due domande per oggi 1. Da che cosa dipende la ricchezza delle nazioni? 2. Da che cosa dipende l’inflazione? Paolo Vanin - Scienze Economiche Unibo Domanda 1 Da che cosa dipende la ricchezza delle nazioni? Paolo Vanin - Scienze Economiche Unibo La ricchezza delle nazioni I mercantilisti e Adam Smith • Mercantilisti: – ricchezza: quantità di metalli preziosi detenuti da un paese – ricetta: esportare più di quanto si importa (protezionismo) – ricchezza di un paese = povertà di un altro • Adam Smith: – ricchezza: capacità di produrre beni e servizi (valore) – bisogno à scambio à divisione del lavoro (specializzazione) – à maggiore abilità, meno tempo, macchine – à aumento del salario, riduzione dei prezzi – vantaggi per tutti dal commercio internazionale Paolo Vanin - Scienze Economiche Unibo La ricchezza delle nazioni: ma è il PIL che conta? Prodotto pro-capite e soddisfazione nella vita Paolo Vanin - Scienze Economiche Unibo La ricchezza delle nazioni Prodotto pro-capite mondiale nella storia Paolo Vanin - Scienze Economiche Unibo La ricchezza delle nazioni Il decollo economico delle diverse regioni Paolo Vanin - Scienze Economiche Unibo La ricchezza delle nazioni Che cosa spiega la crescita? • Cause immediate: – accumulazione di fattori produttivi: capitale fisico, capitale umano – progresso tecnologico • Limiti all’accumulazione e all’innovazione: – disuguaglianza – divisioni etniche – istituzioni (diritti di proprietà, legalità) – fattori culturali (valori, etica del lavoro) – fattori sociali (norme civiche) – fattori geografici e genetici Paolo Vanin - Scienze Economiche Unibo La ricchezza delle nazioni Il prodotto pro-capite in Italia, 1970-2015 40.000 35.000 30.000 25.000 15.000 1970 1972 1974 1976 1978 1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 20.000 Paolo Vanin - Scienze Economiche Unibo La ricchezza delle nazioni Prodotto per ora lavorata, 1970-2013 300# 280# 260# France# 240# 220# Germany# 200# Italy# 180# Spain# 160# UK# 140# USA# Paolo Vanin - Scienze Economiche Unibo 2012# 2009# 2006# 2003# 2000# 1997# 1994# 1991# 1988# 1985# 1982# 1979# 1976# 1973# 100# 1970# 120# La ricchezza delle nazioni Perché la produttività in Italia non cresce da 20 anni? • Risposta complessa: qualche spunto • Scarsità di investimenti innovativi – Interni in R&S: in % del PIL, poco più della metà della media area Euro – Esteri (FDI): molto sotto la media europea • Mercato del lavoro e relazioni industriali – Mercato duale (protetti e non): disincentiva investimenti in produttività di • Giovani e donne senza prospettive • Insider protetti (rendite) – Contratt. nazionale: slega produttività e remunerazione Paolo Vanin - Scienze Economiche Unibo La ricchezza delle nazioni Perché la produttività in Italia non cresce da 20 anni? • Competenze dei lavoratori? – Sistema formativo italiano • Studenti scarsi in matematica e scienze (medie e superiori) • Università inadeguate per il mercato del lavoro • Scarso orientamento scolastico e professionale – Flussi migratori • Immigrazione poco qualificata ed emigrazione qualificata • Qualità istituzionale e malgoverno – Negli ultimi 20 anni l’Italia si è allontanata dai paesi area Euro per tasso di legalità, efficienza del governo, controllo della corruzione Paolo Vanin - Scienze Economiche Unibo Domanda 2 Da che cosa dipende l’inflazione? Paolo Vanin - Scienze Economiche Unibo Moneta e inflazione Dionisio il Vecchio • Siracusa, IV sec. a.C.: – Dionisio è molto indebitato – Per ripagare il debito, decide di stampare moneta – Ritira le monete da 1 dracma d’argento (sotto pena di morte), le fonde e conia monete da 2 dracme (con lo stesso argento di 1D) – Risultato: inflazione (ciò che prima si vendeva a 1D, dopo si vende a 2D) Paolo Vanin - Scienze Economiche Unibo Moneta e inflazione L’inflazione è un fenomeno monetario Paolo Vanin - Scienze Economiche Unibo Moneta e inflazione Quanto vale 1 euro? • Stampare moneta non crea ricchezza, crea inflazione – La ricchezza dipende dalla produzione – Più moneta c’è, meno vale (soprattutto nel lungo periodo) • Stesso discorso anche se usiamo moneta fiduciaria, ossia senza valore intrinseco (né d’oro né d’argento) – Follia collettiva: la accettiamo in cambio di beni e servizi solo perché ci aspettiamo che lo faranno anche gli altri – Ma se ne stampiamo di più, alla fine perderà valore – La moneta può stimolare la spesa e il reddito nel breve periodo, ma non nel lungo periodo – Altrimenti lo Zimbawe sarebbe ricchissimo! Paolo Vanin - Scienze Economiche Unibo Moneta e inflazione È ricco lo Zimbawe? Paolo Vanin - Scienze Economiche Unibo Moneta e inflazione Tentazioni dionisiache • Alcune sirene nei paesi europei più indebitati (Italia, Grecia) echeggiano Dionisio: vorrebbero uscire dall’euro, stampare moneta e usarla per ripagare il debito « Quivi si piangon gli spietati danni: qui v’è Alessandro, e Dionisio fero, che fé Cicilia aver dolorosi anni. » (Inferno, canto XII, 107) Paolo Vanin - Scienze Economiche Unibo Grazie per l’attenzione! [email protected] http://www.dse.unibo.it Paolo Vanin Scienze Economiche Unibo