SAN MARINO Rapporto Congiunto Ambasciate/Consolati/ENIT 2013

SAN MARINO
Rapporto Congiunto
Ambasciate/Consolati/ENIT 2013
INDICE :
1. Analisi del quadro socio-economico
2. Analisi del mercato turistico
3. Obiettivi
Bibliografia
Contatti
San Marino
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1. Analisi del quadro socio-economico
Capitale: San Marino
Castelli: Acquaviva, Chiesanuova, Domagnano, Dogana, Faetano, Fiorentino, Montegiardino,
Serravalle
Superficie: 60,5 kmq
Moneta: Euro
Forma istituzionale: Repubblica con un Parlamento di 60 membri, il Consiglio Grande e
Generale, e due Capi di Stato, cosiddetti Capitani Reggenti, che vengono rinnovati ogni 6
mesi.
La Repubblica di San Marino è il terzo Paese più piccolo d’Europa, dietro soltanto al Principato
di Monaco ed alla Città del Vaticano. E’ un enclave nell’Italia Centrale, compresa tra le regioni
Emilia-Romagna a nord e a sud-ovest e le Marche a sud. Non ha, quindi, sbocco sul mare. Il
confine con l’Italia si sviluppa per 39 km. Lo Stato sorge sull’Appennino ed il monte Titano con
un altezza di 749 mt sopra il livello del mare.
Risorsa naturale del Paese sono le cave di pietra.
Il terreno è destinato ad usi agricoli per il 17% del totale e ad altri usi per la restante parte. Il
territorio dello Stato è suddiviso in 9 municipalità dette “Castelli”, che corrispondono alle
antiche parrocchie della Repubblica.
1.a Principali indicatori economici
Principali indicatori economici
(in euro)
PIL (mln €) (indicizzato ai prezzi del
1995)
Prodotto Nazionale Lordo pro-capite
(indicizzato ai prezzi del 1995)
Crescita del PIL reale
(variazione %)
Tasso di disoccupazione (media)
(percentuale disoccupati su forza
lavoro)
Deficit (mln €)
Bilancia commerciale (mln €)
2007
2008
2009
2010
2011
2012
943
938,93
816,93
-
-
-
23.470
22.490
18.150
-
-
-
3,5
- 1,0
-13,0
-
-
-
3,02
3,11
198
4,48
264
4,94
58
-
5,47
128
-
-
30
-
Fonti:
- “Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi, 2009”, UPECEDS (link alla fonte
http://www.statistica.sm/online/Home/Pubblicazioni/docCatIndaginesuiconsumielostiledivitadellefamigliesam
marinesi.14043775)
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1.b Principali indicatori sociali e demografici
Principali indicatori demografici (anno 2011)
Popolazione
Lingua ufficiale
Religione (fonte anno 2009)
Tasso di crescita della
popolazione (in %)
Rapporto maschi/femmine
32.193 (dicembre 2011)
Italiano
cattolica 88,7%, pentecostale 1,8%, altre 9,5%
0,72%
49,07% maschi; 50,93% femmine
Fonti:
UPECEDS (Ufficio Programmazione Economica – Centro elaborazione dati e statistica)
Ufficio di Stato Civile della Repubblica di San Marino
2. Analisi del mercato turistico
2.a Analisi del turismo outgoing
Il Centro Elaborazione Dati e Statistica ha pubblicato un’indagine sui consumi e lo stile di vita delle
famiglie sammarinesi per l’anno 2009, proseguendo sulla strada intrapresa nel 2006 in cui l’analisi
statistica dei consumi e dei redditi della Repubblica di San Marino si era allineata ai sistemi
analitici dell’Unione Europea. Grazie al consolidamento del sistema di rilevazione ed elaborazione
dei dati, l’indagine – ad oggi - offre importanti risultati, in coerenza con la situazione economica
che si sta attraversando a livello internazionale.
Si evince infatti che la forte instabilità economica globale - iniziata nel 2008 e proseguita nel 2009 ha provocato una reazione di sfiducia da parte delle famiglie sammarinesi che si è tradotta in un
abbassamento dei consumi e un maggior timore verso l’indebitamento. Nel 2009, infatti, il reddito
risparmiato dalle famiglie è aumentato andandosi a collocare maggiormente nelle assicurazioni
previdenziali; risulta in aumento anche il debito, legato a fattori più “necessari”, come
l’autosostentamento e la ristrutturazione di immobili, a discapito di auto e moto.
La famiglia sammarinese trascorre mediamente 11,8 giorni in vacanza, di cui il 55,8% in Italia e il
44,2% all’estero. In controtendenza con il trend degli ultimi anni, nel 2009, è risultato in aumento il
numero di famiglie che hanno prediletto mete italiane e in aumento anche il numero medio di giorni
trascorsi in vacanza (11,8 giorni all’anno). I sammarinesi non rinunciano perciò alla vacanza anche
se hanno ridotto il tragitto e allungato la permanenza.
Fonte dei dati: Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi effettuata dall’UPECEDS:
Istituto di Statistica della Repubblica di San Marino (aggiornati al 2009.)
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2.b Profilo del turista per singola tipologia
Si descrive nei grafici che seguono la spesa annuale delle famiglie sammarinesi per vacanze:
Spesa annuale per vacanze
Nota: Le cifre in migliaia di euro e gli intervalli di spesa relativi indicano la spesa annuale che ogni famiglia
sammarinese sceglie di spendere ogni anno in vacanza. Le percentuali indicano il numero di famiglie
sammarinesi in relazione all’intervallo di spesa in cui le percentuali stesse si inseriscono.
Fonte: “Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi, 2009”, UPECEDS (link alla fonte
http://www.statistica.sm/online/Home/Pubblicazioni/docCatIndaginesuiconsumielostiledivitadellefamigliesam
marinesi.14043775)
Spesa annuale per vacanze – Serie storica
Nota: Le cifre in migliaia di euro sia sull’asse delle ordinate sia all’interno del grafico si riferiscono alla spesa
media annuale di tutte le famiglie sammarinesi calcolata sulla base del grafico precedente.
Fonte: “Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi, 2009”, UPECEDS (link alla fonte
http://www.statistica.sm/online/Home/Pubblicazioni/docCatIndaginesuiconsumielostiledivitadellefamigliesam
marinesi.14043775)
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2.c Analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) della destinazione “Italia”
Punti di forza
- L’Italia come possibilità di uscita più vicina
verso il mare.
- I paesaggio costieri ed isolani unici, con
alternanza di litorali sabbiosi e rocciosi.
- L’offerta combinata di turismo culturale,
gastronomico, termale e per lo shopping.
- La possibilità di raggiungere in auto le
principali città italiane (Bologna, Milano, Roma,
Firenze).
- La possibilità di effettuare ponti e week-end
nelle principali città d’arte e di shopping.
- Il clima, la cultura, la variegata offerta di
prodotti in campo turistico.
Punti di debolezza
- La micro-criminalità.
- Gli scioperi frequenti con disservizi sul
trasporto pubblico.
- La viabilità in alcuni tratti insufficiente per
l’elevato traffico automobilistico.
- Il traffico ed il livello di smog nei grandi centri
urbani.
- Il livello di inquinamento nei mari e dei corsi
d’acqua.
- I problemi legati allo smaltimento dei rifiuti.
- I pedaggi autostradali piuttosto elevati.
- La scarsità dei collegamenti collettivi con i
centri esterni del Paese e verso il meridione.
- La classificazione alberghiera regionale non
omogenea nel rapporto qualità/prezzo.
Opportunità
Rischi/Difficoltà Potenziali
Campagne di marketing tra Regioni ed - Aggressione del mercato da parte della
imprese turistiche verso segmenti di mercato concorrenza tradizionale.
come il golf, i grandi spettacoli musicali, le - mancanza di flessibilità delle tariffe
grandi mostre.
alberghiere; mancanza di una costante azione
Offerte
convenienti
per
disponibilità di co-marketing con i tour operator; mancanza
economiche più limitate.
di grandi campagne inserzionistiche.
- Pacchetti tutto-incluso.
- Qualità degli alloggi e ristorazione competitivi.
- Miglioramento del livello qualitativo dei mezzi
di trasporto.
- Gemellaggi commerciali tra località montane e
balneari italiane.
- Lanci periodici di offerte a prezzi promozionali
tramite televendite ed internet.
- Promozione del turismo per shopping nei
periodi dei saldi.
- Sviluppo del turismo congressuale, viaggi di
nozze, turismo giovanile e scolastico, turismo
enogastronomico, turismo del benessere e
termale.
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3. Obiettivi
La motivazione del viaggio in Italia è prevalentemente di ordine culturale e si riferisce al desiderio
di visitare e di conoscere il nostro immenso patrimonio artistico. La scelta degli obiettivi deve
pertanto essere rivolta al consolidamento dei flussi turistici nel nostro Paese, al mantenimento
delle posizioni acquisite ed all’ampliamento del target attraverso una più capillare diffusione della
marca Italia. Quindi, oltre a curare l’immagine del Paese, è necessario fornire supporti
organizzativi ai programmi turistici regionali e agli altri operatori privati, nonché attuare un processo
continuo di ricerca ed analisi del mercato, al fine di meglio recepire i mutamenti della domanda, le
varie tendenze e le aspettative dell’utenza. Se, da una parte, si rende necessario procedere
all’ulteriore valorizzazione di prodotti che maggiormente interessano il mercato, dall’altra parte,
bisogna identificare altri prodotti (preferibilmente di nicchia) che potrebbero interessare territori
attualmente poco conosciuti. A questo scopo vanno incentivate: la creazione di nuove
professionalità, la possibilità di generare nuove risorse (ad es. carta musei), una maggiore
presenza nel mercato, una sensibilizzazione delle città di provincia dei bacini di utenza più
interessanti, un ampliamento dei database (università, imprese, categorie professionali ad alto
reddito).
a) Prodotti turistici tradizionali
Il consolidamento ed il miglioramento delle quote del mercato turistico che si rivolgono all’Italia
attraverso il coinvolgimento dell’apparato pubblico e privato italiano e l’impiego di idonei strumenti
di sensibilizzazione diventano fondamentali per l’orientamento verso le destinazioni italiane
maggiormente richieste. Anche l’impiego delle tecniche più moderne di comunicazione e di
informazione riguardo alle diverse realtà turistiche italiane (ad es., attraverso azioni di direct
mailing) nei confronti del target medio-alto delle professioni liberali, degli uomini d’affari, dei
manager pubblici e privati, della terza età attiva, dei funzionari comunitari, degli sportivi e degli
studenti possono contribuire a questo scopo. L’obiettivo principale è quello di non lasciare al caso
la scelta della vacanza in Italia, ma di predisporre e mettere in opera un ventaglio di iniziative
mirate alla consapevolezza ed alla convenienza della scelta “Italia” in termini di inimitabilità,
fascino e coinvolgimento emotivo.
b) Prodotti turistici di nicchia
L’obiettivo a cui puntare è la qualità dell’ospitalità italiana, la sua accessibilità e la sua inimitabilità
al fine di recuperare quote di classe media nelle nicchie “incentives e meetings”, “specialità
sportive” (sci, alpinismo, golf, cicloturismo, nautica e sub), “eventi” (opere all’aperto, spettacoli,
raduni, celebrazioni e ricorrenze), “benessere” (maratone, passeggiate, fitness, terme). La nicchia
che in termini economici e di immagine si colloca al primo posto è quella degli “incentives”, dei
congressi e dei meeting. Occorre, pertanto, stimolare questo settore specialmente nelle
destinazioni italiane attrezzate allo scopo, favorendo così la scelta dell’Italia quale destinazione
ideale per questa fascia di utenza.
c) Destagionalizzazione
Un adeguato sostegno del traffico turistico in autunno-inverno verso le destinazioni italiane di
commercio e shopping, grandi eventi culturali e sportivi, tradizionali e mercati, neve e settimane
bianche è fortemente auspicabile e si può concretamente realizzare attraverso la presentazione
sul mercato di campagne inserzionistiche e redazionali di sostegno.
d) Promozione dell’Italia minore
Anche per la promozione della cosiddetta “Italia minore” – cioè le località italiane che hanno un
basso tasso di preferenza da parte dei turisti - è necessaria l’attuazione di un piano strategico
delle Regioni e delle Associazioni di Categoria del settore in collaborazione con le agenzie di
viaggi e con i vettori turistici, mirato al sostegno dei servizi turistici delle realtà cosiddette minori
dell’Italia. Il piano dovrà esplicarsi attraverso i principali media di comunicazione (advertising,
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report, redazionali) e particolarmente attraverso la partecipazione delle città interessate a farsi
conoscere.
e) Promozione delle Regioni dell’Italia del Sud
L’intensificazione della promozione turistica delle Regioni del Sud e delle Isole è un obiettivo
fondamentale da realizzare. Cercando di ottenere la consistente ed attiva partecipazione di
qualificate associazioni turistiche ed economiche, originarie delle zone del Sud, è necessario
realizzare un piano organico di strumenti e di iniziative per la penetrazione di proposte di vacanze
in queste Regioni (a cominciare dalla presentazione degli itinerari culturali, naturali,
enogastronomici e del mare) che sia destinato a costituire un’alternativa determinante alla
concorrenza di altri Paesi del Mediterraneo.
f) Attrazione di nuovi bacini di formazione del flusso turistico
In termini socio-geografici possono essere individuati nuovi bacini turistici entro i territori provinciali
(prevalentemente piccoli centri urbani), che, nonostante le enormi potenzialità, non possono
godere dei benefici usufruiti dai grandi centri urbani attraverso quegli strumenti impiegati per
quanto riguarda la presenza attiva della promozione turistica. In termini di clientela potenziale
occorre puntare sui giovani, sulla terza età attiva, sulle coppie con bambini piccoli, sui single, sugli
interessati all’avventura ed agli sport estremi, in modo da completare la visibilità dell’Italia quanto
più possibile corrispondente alla ricchezza del suo patrimonio ed alla variabilità delle opportunità di
vacanza in tutte le stagioni e per tutte le tasche.
Bibliografia
“Relazione
economico
statistica
al
bilancio
di
previsione
2012”,
UPECEDS
(http://www.statistica.sm/online/Home/Pubblicazioni/docCatRelazioneeconomicostatisticaalbilanciodiprevisionedellostato.14046
803).
“Struttura
Demografica”,
UPECEDS
(http://www.statistica.sm/on
line/Home/DatiStatistici/Popolazione.html).
“Dinamica
Demografica”,
UPECEDS
(http://www.statistica.sm/online/Home/DatiStatistici/Popolazione.html).
“Stranieri
residenti/soggiornanti
e
sanmarinesi
residenti
all’estero”,
UPECEDS
(http://www.statistica.sm/on-line/Home/DatiStatistici/Popolazione.html).
“Contabilità
Nazionale”,
UPECEDS
(http://www.statistica.sm/online/Home/DatiStatistici/Economia.html#).
Dati turismo www.sanmarinofixing.com
“Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi, 2009”, UPECEDS (link alla fonte
http://www.statistica.sm/online/Home/Pubblicazioni/docCatIndaginesuiconsumielostiledivitadellefami
gliesammarinesi.14043775).
“Psrs: “Il debito pubblico sarà di 300 milioni alla fine del 2013″, San Marino Notizie
(www.sanmarinonotizie.com)
Contatti
Ambasciata d’Italia
V.le Antonio Onofri, 117
47890 San Marino
Rep. di San Marino
Tel. +378-991146
Fax +378-992229
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