Apistogramma cacatuoides

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Acquariforum
Apistogramma cacatuoides
Inviato da gregory (Fabrizio Basagni)
domenica 19 aprile 2009
Ultimo aggiornamento lunedì 20 aprile 2009
Allevamento e riproduzione di Apistogramma cacatuoides
Tra le Apistogramma, la specie cacatuoides è una delle più diffuse a livello geografico.
Presenta perciò diverse colorazioni che per la loro bellezza, unita al facile allevamento, ne hanno favorito la
commercializzazione e l'allevamento professionale "intensivo".
Apistogramma cacatuoides è infatti regolarmente presente nei negozi, secondo solo a M. ramirezi per selezione genetica
artificiale.
E' molto difficile trovare esemplari selvatici in commercio, sono invece presentate forme con molto rosso sulle pinne,
spesso lontane dal patrimonio genetico naturale di questo ciclide, al punto che ad oggi si cominciano a perdere
comportamenti tipici (come la deposizione in cavità sostituita da deposizione all'aperto) e caratteri importanti, come la
lunghezza dei filamenti della pinna dorsale anteriore che hanno dato il nome alla specie.
Cacatuoides deriva infatti da "cacatu" (pappagallo) ed "oides" (simile a), la lunghezza dei filamenti della dorsale anteriore
ricorda infatti la cresta di un pappagallo cacatoo.
Come capita spesso con i ciclidi nani, anche per A. cacatuoides la storia acquariofila nasce molto prima della definizione
tassonomica definitiva: presente nelle vasche degli appassionati già dal 1936 fu descritto solo nel 1951 da Hoedeman.
La descrizione di Hoedeman aveva un difetto sostanziale ovvero la descrizione del luogo di ritrovamento (città di
Paramaribo in Suriname) era errata; nel 1961 Meinken presentò la descrizione di A. cacatuoides ma anche qui con un
errore, stavolta il nome era sbagliato (A. borellii).
Solo Kullander sistemò definitivamente la questione nella seconda metà degli anni '70 .
Queste difficoltà nella descrizione, parallele a quelle della prima commercializzazione, non proporzionale alla quantità di
esemplari presenti in natura (ovvero molto distribuiti e poco commercializzati) e tardiva, è dovuta al fatto che le
Apistogramma cacatuoides frequentano sì una zona vasta (paragonabile alla nostra nazione) MA solo acque chiare o
bianche MENTRE la regione maggiormente battuta in termini di pesca professionale in questa zona, è di acque nere
(alto Rio Solimoes nei dintorni della città di Iquitos).
MORFOLOGIA
A. cacatuoides è il "capostipite" del complesso (insieme di specie con caratteri morfologici simili) che porta il suo nome e
comprende specie come A. atahualpa, A. luelingi, A. juruensis, A. norberti ed altre.
E' caratterizzato nei maschi per le mandibole robuste, la bocca grande con labbra pronunciate, i lunghi filamenti della
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dorsale e la pinna caudale biforcuta.
I maschi raggiungono una lunghezza totale di circa 9 cm, le femmine restano più piccole (circa 5 cm) ed inoltre non
hanno membrane allungate nella pinna dorsale mentre hanno la pinna caudale tronca.
Per i colori si differenziano due "popolazioni" ovvero una varietà grigia ed una marrone-gialla MA è in base alla
distribuzione geografica che si notano differenze che sono spiegate con la tabella in seguito.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA
Come detto si tratta di una ampia zona che corrisponde ad una parte del Sud America nordoccidentale, ovvero in Perù
nel sistema fluviale del Rio Ucayali e nel bacino del Rio delle Amazzoni superiore sino al confine tra Brasile e Colombia,
in pratica tra il 69° e 75° meridiano ovest e tra il 4° e l'11° parallelo sud.
BIOTOPI
Come per tutte le Apistogramma ed i ciclidi nani in generale, i vari biotopi (che siano pozze, ruscelli, fiumiciattoli o
lagune) presentano caratteri comuni in termini di:
- acque molto basse (da pochi centimetri a 40);
- presenza di un letto di foglie e comunque copertura di piante galleggianti e rami o fronde nella zona di ripa;
- presenza di piante terrestri quando trattasi di zone inondate.
Pesci comunemente presenti assieme ad A. cacatuoides sono giovanili di vari Caracoidei (es. Hoplias ed Erythrinus) e
Crenicichla loro predatori, killi (Rivulidae) ed altre Apistogramma (A. eunutus, A. pucallpaensis).
Un carattere tipico è quello della pesca professionale che riguarda solo esemplari giovani (massimo un anno di vita) che
fa pensare alla breve longevità della specie in natura, questo però succede solo quando il biotopo è derivante da una
esondazione di un corso d'acqua, altresì in zone ove l'alternanza delle stagioni non provoca grandi mutamenti del livello
dell'acqua (es. Rio Aguaytia) si possono pescare anche esemplari adulti.
Questo vuol dire che il mutamento del livello dell'acqua e la nascita di pozze o corsi d'acqua stagionali che vengono
abitate da A. cacatuoides, espongono questo ciclide ad una forte predazione od alla morte naturale con la stagione
secca.
In acquario A. cacatuoides vive oltre tre anni.
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CARATTERI DELL'ACQUA NEI BIOTOPI
Come detto sopra, A. cacatuoides vive in corsi d'acqua chiara e/o bianca, non è un ciclide di acqua nera e questo
favorsice il suo adattamento (e riproduzione) in acquario, in termini di durezze e pH.
E' interessante riportare questa tabella di Wolfgang Staeck che riporta i valori chimico fisici delle acque, in vari punti di
ritrovamento nell'ampia zona di diffusione di questo ciclide,.
I luoghi sono indicati secondo un ordine geografico (nella tabella originale Staeck li ordina per cronologia) da Nord a Sud
perchè poi vedremo che questo ha a che fare con le diverse forme di colore:
LUOGO
T°
pH
microsiemens
KH
GH
Rio Yanayacu
27
6,5
280
5
7
fiumiciattolo presso bacino del Rio Pacaya
26
7,1
127,5
4
5
laguna di foresta sul Rio Utiquinia
24,7
7,1
404
7
9
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pozza di acqua residua presso Pucallpa
23,1
7,1
510
17
16
ruscello a nord di Puerto Inka
22,1
6,5
13
<1
<1
ruscello di foresta (Rio Amaquiria)
27
8
160
7
8
laguna di foresta a sud di Cichosa
27
7,6
387
12
14
In generale i pesci pescati a nord sono più colorati di quelli provenienti dal bacino del Rio Ucayali superiore; a sud il
colore di fondo è il grigio mentre a nord il giallo sugli opercoli e sulla testa, dorso e regione pettorale è evidente; i maschi
nei dintorni di Leticia hanno zone di arancio intenso sulle pinne dorsale, anale e ventrali mentre sul Rio Aguaytia il colore
delle macchie sulle pinne impari è vinaccia.
Le macchie arancioni sono sempre cerchiate da nero.
LA MIA ESPERIENZA
A. cacatuoides è stato il primo ciclide nano che ho allevato, mi ha regalato l'input per appassionarmi al mondo dei ciclidi.
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Mi ha fortemente impressionato per il carattere rude verso gli altri ospiti dell'acquario ma per la mirabile armonia di
coppia ed il forte istinto nelle cure parentali.
Il mio primo acquario era un Askoll tenerife (84x37x43) di 130 litri e da buon principiante lo avevo molto popolato
creando così le basi per la predazione delle uova e degli avannotti di A. cactuoides, ovvero un gruppetto di 6 corydoras
(aeneus) che sia chiaro: non devono mai essere presenti in vasche con coppie di ciclidi nani ! ed un branco di circa 30
neon.
Questo è risultato deleterio per il numero di avannotti che sono riusciti a vivere in vasca di comunità, ma non per
osservare il comportamento amorevole della coppia contro i predatori a difesa degli avannotti.
La classica famiglia di tipo "maschio-madre", ovvero la femmina che cura da sola la prole, nel mio acquario è divenuta
una famiglia quasi paritetica nei ruoli di maschio e femmina verso gli avannotti (proprio perchè i pericoli erano molti ed il
maschio non poteva limitarsi a difendere il teritorio).
La coppia ha vissuto oltre tre anni in acquario, il periodo di riproduzione è stato piuttosto lungo rispetto altre mie
esperienze (circa 2 anni) e delle varie riproduzioni (con cadenze trimestrali e comunque influenzate dal numero di
avannotti presenti per ogni covata) sono sopravvisuti vari avannotti che ora vivono negli acquari di diversi amici
acquariofili.
Questo era l'acquario
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molto piantumato e con un sito apposito per la deposizione.
In questo caso avevo una specie di vasetto in terracotta con due ingressi che subito interessò la femmina, qui lo vediamo
dall'alto con le larve appena schiuse in fondo
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Questo è il maschio, fotografato in vari stadi di età, cominciando dalla forma giovanile con le macchie giallastre sulle pinne
per poi divenire adulto con macchie arancioni
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e questa la femmina
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I valori dell'acqua sono i classici per un acquario tropicale di comunità con pesci del sud america (T 25° C, pH 6,8, KH = 4
e GH= 8).
Come detto la coppia si è subito resa armoniosa anche se il maschio non era pronto alla riproduzione, in natura i
cacatuoides come quasi tutte le Apistogramma vivono in harem ma in acquario non vi sono soverchi problemi affinchè si
crei una coppia e non vi sia poi stress della femmina o del maschio in fase di corteggiamento (esempio femmina che non
vuol deporre o maschio non pronto con conseguenti inseguimenti e fughe spesso violenti).
Se si ospita una sola coppia va bene il classico acquario lungo almeno 80 centimetri, altrimenti per un harem di 1
maschio con più femmine si devono calcolare circa 40-50 cmq per femmina (mai due maschi nello stesso acquario,
mentre è possibile ospitare maschi e quindi coppie di ciclidi nani di specie diversa, in acquari lunghi più di un metro).
Raggiunta la maturità sessuale nel maschio le femmina ha deposto in cavità
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Le uova sono state fecondate dal maschio (non dall'esterno poichè la "tana" ha ampie aperture che ne consentono
l'ingresso) e la femmina ha cominciato la fase di ventilazione delle stesse per ossigenarle e favorire gli scambi gassosi
con l'esterno:
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contemporaneamente il maschio si occupava della difesa del territorio circostante.
Dopo 48 ore dalla deposizione le uova si schiudono e vengono trasferiti gli embrioni alla base della cavità, dopo altri 5
giorni le larve divengono motili e si può cominciare ad alimentarle con naupli di artemia.
Nelle foto seguenti si può notare la femmina di un giallo acceso che difende le larve nella tana da un corydoras, poi si
possono osservare gli avannotti con la madre:
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L'accrescimento degli avannotti non presenta problemi.
Il maschio, vista la numerosa popolazione di potenziali predatori (compresi i piccoli caracidi che si organizzano per
predare gli avannotti) si è dimostrato micidiale nella difesa ed amorevole nelle cure partecipando alla reimmissione in
tana dei piccoli poco prima dello spengimento automatico delle luci. Difficile però fermare i corydoras che passano come
treni sul nugolo di avannotti, insensibili ai colpi delle Apistogramma .
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Le cure parentali si protraggono finchè il numero di avannotti arriva a 3-4 esemplari (e non è poca cosa) e finchè gli
avannotti hanno circa due mesi di vita.
Non ho mai tolto i piccoli dalla vasca di comunità se non quando ho potuto darli ad amici, così facendo ho forse prolungato
l'intervallo tra una deposizione e l'altra, ho sicuramente ridotto il numero di avannotti potenzialmente salvabili dai
predatori ma ho potuto assistere a comportamenti molto naturali.
Generalmente ogni covata ha visto nascere una sessantina di avannotti, mediamente ne sono cresciuti una decina per
covata.
Ho tenuto assieme alla coppia di A. cacatuoides anche una coppia di A. njisseni senza problemi di convivenza e con
riproduzioni in simultanea ma è ovvio che sia stata una esperienza fortunata, in questi casi è sempre bene sfruttare un
acquario lungo più di un metro.
CONCLUSIONI
Apistogramma cacatuoides è senza dubbio un ciclide nano da consigliare a chi comincia, il comportamento e la
colorazione lo rendono ospite ideale in acquari medi e ben piantumati. E' sempre bene utilizzare un fondo fine e qualche
foglia, dei legni o comunque delle cavità per la deposizione.
Le caratteristiche chimico fisiche della nostra acqua favoriscono il suo allevamento ed una riproduzione facile.
C'è però da considerare un fattore importante: la natura ci ha regalato un piccolo ciclide interessante e bello, quella stessa
natura è in fase di deperimento e quindi il patrimonio genetico di questi pesci è importante poichè in pericolo.
Preferiamo quindi le forme di colore più simili alle naturali, evitando di acquistare A. cacatuoides albini o con macchie
arancioni senza bordatura nera od ancora con filamenti della pinna dorsale poco allungati, perchè è in questo che
possiamo rispettare l'aspetto naturalistico del nostro hobby.
E' infine importante sottolineare che in questa apistogramma, il maschio ha un ruolo maggiormente partecipe rispetto
altre (in piccoli acquari questo può portare a problemi con la femmina, quando il maschio decida di guidare in proprio il
nugolo di avannotti !) e quindi ancora più bello è lo spettacolo delle cure parentali che si offre all'acquariofilo.
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