Tecniche strutturali Perone - Nuova Scuola di Osteopatia

Tecniche strutturali
Perone
Perone
Due articolazioni:
1.
Malleolo peroneale – superficie laterale della testa astragallica
2.
Testa peroneale – parte laterale del piatto tibiale
Chiave osteopatica:
È sempre implicato se siamo in presenza di una catena lesionale che riguarda l’arto inferiore.
La membrana interossea
In presenza di una disfunzione tra tibia, perone e astragalo troveremo sempre un
coinvolgimento della membrana interossea le cui tensioni anomale possono provocare problemi
alla circolazione linfatica profonda.
Malleolo peroneale
Test
Paziente: supino con piede in leggera flessione plantare (per diminuire le tensioni della
membrana interossea). Oppure supino con ginocchio flesso a 90° e piede appoggiato sul lettino.
Operatore: in piedi davanti al piede da testare, una mano fissa l’estremità inferiore della tibia
coinvolgendo anche l’astragalo. La mano esterna prende il malleolo peroneale con presa pollice
indice e si testa in direzione anteroposteriore.
Disfunzioni possibili:
Malleolo peroneale anteriore
Malleolo peroneale posteriore
Testa peroneale
Test
Paziente: supino con ginocchio flesso a 90° per eliminare la tensione del LCE e del bicipite
femorale.
Operatore: Fissare bene la tibia (per evitare le rotazioni) con il pollice sulla tuberosità tibiale
anteriore e le dita nel cavo popliteo. La mano esterna prende la testa peroneale tra pollice e
indice. Si effettuano scivolamenti della testa in dietro e in dentro, poi in avanti e in fuori.
Fisiologicamente la testa va più facilmente in dietro.
Disfunzioni possibili:
Testa peroneale anteriore
Testa peroneale posteriore
Perone
Test asse longitudinale
Test di mobilità globale del perone rispetto la tibia
Paziente: in decubito laterale, con ginocchio a 90°
Operatore: in piedi di lato al paziente, con la mano interna si spinge il malleolo verso l’alto e con
la mano esterna si sente risalire la testa peroneale. Successivamente con una mano si spinge la
testa peroneale verso il basso e con l’altra si sente il malleolo scendere. A causa
dell’orientamento delle fibre della membrana interossea il perone va meglio verso l’alto.
Disfunzioni possibili:
Perone alto
Perone basso
Perone
test globale asse trasvrsale
Test globale del perone rispetto la tibia secondo l’asse trasversale
Paziente: in decubito laterale
Operatore: in piedi di lato alla gamba da testare, la mano cefalica con presa pollice indice sulla
testa peroneale, mano caudale con presa pollice indice sul malleolo peroneale.
Contemporaneamente si spinge la testa peroneale in avanti e il malleolo peroneale in dietro.
Successivamente si fa il contrario: si spinge la testa peroneale in dietro e il malleolo peroneale in
avanti.
Lesioni riscontrate:
Malleolo peroneale anteriore, testa peroneale posteriore (più frequente).
Malleolo peroneale posteriore, testa peroneale anteriore.
Meccanismo produttore
Malleolo peroneale anteriore:
•
Flessione dorsale forzata
•
Urto diretto da dietro
Malleolo peroneale posteriore:
•
Flessione plantare forzata
•
Urto diretto dal davanti
Testa peroneale anteriore:
•
Urto diretto
•
Disfunzioni del ginocchio in
rotazione interna
• Secondario ad una disfunzione
inferiore
Testa peroneale posteriore:
•
urto diretto
•
Disfunzione del ginocchio in
rotazione esterna
•
Secondario ad una disfunzione
inferiore
Malleolo peroneale anteriore
Paziente: supino
Operatore: in piedi, la mano interna prende il tallone dalla parte interna, la protuberanza tenar è
posta sotto al malleolo mediale. La mano esterna si posiziona in modo che l’eminenza tenar sia
in appoggio sopra al malleolo esterno. La posizione delle mani consente un movimento a forbice
al momento della messa in tensione.
Correzione: Il thrust si effettua lasciando cadere il piede sul lettino aumentando così il
movimento a forbice nel senso della correzione.
Malleolo peroneale posteriore
Paziente: decubito supino
Operatore: con la stessa dinamica della tecnica precedente, ma con la presa inversa:
Mano esterna sotto il malleolo laterale, mano interna sopra il malleolo mediale.
Correzione: Il thrust si effettua lasciando cadere il piede sul lettino aumentando così il
movimento a forbice nel senso della correzione.
Testa peroneale anteriore
Paziente: supino con le ginocchia flesse a 90°. Piedi leggermente divaricati in modo da tenere le
ginocchia appoggiate.
Operatore: ci si posiziona di lato al ginocchio da trattare e si appoggia il pollice della mano
esterna davanti la testa peroneale.
Messa in tensione col pollice (deve portare la testa verso la posteriorità)
Correzione: si effettua il thrust battento col pisiforme dell’altra mano sul pollice.
Testa peroneale posteriore
Paziente: supino con le ginocchia flesse.
Operatore: in piedi di lato alla gamba da trattare, la mano cefalica nel cavo popliteo in modo che
l’articolazione metacarpo-falangea dell’indice sia in contatto diretto con il bordo posteriore della
testa del perone. La mano caudale attua una presa a livello della caviglia.
Messa in tensione tramite una flessione massima di anca e ginocchio (per prendere a pinza la
mano del terapeuta situata nel cavo popliteo), con la mano caudale si aggiunge una rotazione
esterna della gamba.
Correzione: il thrust si esegue esagerando la flessione di anca e ginocchio.
Perone
Testa posteriore – Malleolo anteriore
Paziente: in decubito laterale con ginocchio flesso a 90° per detendere il bicipite femorale e il
legamento collaterale esterno
Operatore: si posizionano i pisiformi di ciascuna mano: davanti al malleolo e dietro la testa. Le
spalle del terapeuta sono sopra al terzo medio del perone. Gli avambracci sono opposti l’uno
all’altro perpendicolari al perone.
Si realizza una spinta opposta degli avambracci per la messa in tensione
Correzione: eseguire il thrust con una esagerazione di tutti i parametri
* molto frequente (80% dei casi).
Perone
Testa anteriore – Malleolo posteriore
Stessa dinamica della tecnica precedente, basta invertire la posizione delle mani
Perone alto
Paziente: prono con la gamba flessa a 90°
Operatore: Si afferra la caviglia con entrambe le mani, i pollici a contatto col malleolo esterno a
livello del legamento collaterale esterno della caviglia. Le altre dita si incrociano sul lato mediale
del piede. Il terapeuta appoggia il ginocchio sul cavo popliteo del paziente per fissare la gamba
sul lettino. Messa in tensione sollevando la caviglia verso il soffitto e portando il retropiede in
varo.
Correzione: eseguire il thrust esagerando tutti i parametri (si sfrutta la tensione del legamento
collaterale esterno della caviglia in modo da portare il perone verso il basso).