AZIENDA SOCIO-SANITARIA TERRITORIALE di BERGAMO OVEST

ORIGINALE
AZIENDA SOCIO-SANITARIA TERRITORIALE
di BERGAMO OVEST
Sede: 24047 Treviglio - P.le Ospedale n.1
C.F. - P.I. n.04114450168
Verbale di Deliberazione del Direttore Generale
n° 88/2017
Area Gestione Risorse Economiche e Finanziarie
Responsabile del Procedimento: DOTT. GIOVANNI PALAZZO
OGGETTO: PIANO TRIENNALE DELLE PERFORMANCE 2017-2019
IL DIRETTORE GENERALE
Visto il Decreto Legislativo del 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni, avente ad
oggetto il riordino del Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N.);
Vista la Legge Regionale n. 33 del 30 Dicembre 2009 "Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità", così
come modificata dalla L. R. 23 del 2015 e ss.mm.ii.;
Vista la DGR X/4488 del 10 Dicembre 2015 di costituzione dell’ASST di Bergamo Ovest;
Vista la DGR X/4645 del 19 Dicembre 2015 di conferimento dell'incarico di Direttore Generale dell’ASST di
Bergamo Ovest;
Vista la DGR n. X/5954 del 5 Dicembre 2016 avente ad oggetto: "Determinazione in ordine alla gestione del
servizio socio-sanitario per l’esercizio 2017";
Udito il Responsabile del procedimento il quale riferisce quanto segue:
RICHIAMATO il DLgs. N. 150 del 27.10.2009 di attuazione della Legge n. 15 del 04.03.2009 in materia di
ottimizzazione della produttività, del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche
amministrazioni;
RICHIAMATA la DGR IX/351 del 28.07.2010 “Prime indicazioni per la valutazione periodica della
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performance delle strutture di ricovero e cura”;
RICHIAMATA la delibera ANAC n. 112/2010 che definisce “Struttura e Modalità del Piano delle
Performance”;
VISTE le Linee Guida Regionali in ordine al “Sistema di misurazione della performance nelle Aziende
Sanitarie Pubbliche Lombarde” trasmesso dalla DGS Lombardia nella Conferenza dei Direttori Geneali del
26.01.2012, con le quali vengono fornite le indicazioni operative per la stesura del Piano delle
Performance, nelle more della formalizzazione delle stesse;
PRESO ATTO che, ai sensi del DLgs. N. 33 del 14.03.2013 “Riordino della disciplina riguardante gli
obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni”:
-la programmazione strategica e operativa dell’Amministrazione definita nel Piano della Performance deve
essere collegata, integrata e coerente agli obiettivi indicati nel Programma Triennale della Trasparenza
(art. 10 comma 3);
-l’Organismo Indipendente di Valutazione ha il compito di verificare la coerenza tra gli obiettivi previsti dal
Programma Triennale per la Trasparenza ed Integrità e quelli indicati nel Piano della Performance,
valutando l’adeguatezza dei relativi indicatori (art. 44);
-il Piano delle Performance è sottoposto all’obbligo di pubblicazione nella apposita sezione
“Amministrazione Trasparente” del portale web istituzionale, così come la Relazione alla Performance che,
a consuntivo, relaziona sui risultati raggiunti;
RICHIAMATI gli artt. 4, 10 e 15 del citato DLgs 150/2009, ed in particolare il comma 3 dell’art. 10, che
consente di apportare eventuali variazioni durante l’esercizio degli obiettivi e degli indicatori di performance
organizzativa ed individuale da inserire tempestivamente all’interno del Piano delle Performance;
DATO ATTO che è stato costituito ad un gruppo di lavoro ristretto, coordinato dal Dirigente della
Programmazione e Controllo di Gestione, Alessia Brioschi, con la finalità di arrivare alla redazione del
Piano della Performance 2017-2019 che aggiorna quanto già previsto nel Piano della Performance 2016;
PRESO ATTO che, sentito il gruppo di lavoro sopra citato, è stato elaborato, su specifiche indicazioni della
Direzione Strategica, l’allegato Documento, denominato “Piano delle Performance 2017-2019” unito in
copia al presente provvedimento che ne costituisce parte integrante e sostanziale (allegato A), predisposto
in attuazione delle disposizioni di cui sopra, che definisce le linee di indirizzo sui quali si sviluppa la
performance aziendale;
Vista la DGR X/5539 del 02.08.2016 che fornisce indicazioni in merito alla composizione e funzionamento
dei Nuclei di Valutazione delle Prestazioni;VISTA la propria Deliberazione n. 24 del 29.01.2016 con la
quale ha approvato il Piano della Performance per l’anno 2016;
VISTO il parere espresso dal Nucleo di Valutazione delle Prestazioni al quale è stato sottoposto il
documento in bozza, nella riunione del 27.01.2017;
propone di:
ADOTTARE l’allegato Documento, denominato “Piano delle Performance 2017-2019”, composto da n. 19
pagine;
RIMANDARE a successivo provvedimento, da adottarsi entro il 31.03.2017, la formalizzazione del dettaglio
degli obiettivi, indicatori e target utili a misurare la performance aziendale, previo confronto con il Nucleo di
Valutazione delle Prestazioni che dovrà esprimersi in merito, in particolare sulla correlazione tra obiettivi
legati alla Performance e obiettivi del Piano Triennale Prevenzione della Corruzione, in corso di adozione;
DATO ATTO che il Responsabile del procedimento relativo al presente provvedimento è la dott.ssa Alessia
Brioschi, Dirigente alla Programmazione e Controllo di Gestione;
PRESO ATTO dell’attestazione resa dal compente Responsabile in ordine alla regolarità tecnica del
provvedimento;
PRESO ATTO del parere favorevole del Direttore Amministrativo, dott.ssa Flavia Bernini, del Direttore
Sanitario dr. Santino Silva e del Direttore Socio Sanitario dott.ssa Barbara Mangiacavalli, ciascuno per le
rispettive competenze;
DELIBERA
1.di adottare il Piano delle Performance 2017-2019 dell’ASST Bergamo Ovest, parte integrante e
sostanziale del presente provvedimento, redatto in applicazione alle Linee Guida Regionali in ordine al
“Sistema di misurazione delle Performance nella Aziende Sanitarie Pubbliche Lombarde”;
2.di dare atto che il Responsabile del Procedimento relativo al presente provvedimento è la dott.ssa
Alessia Brioschi, Dirigente alla Programmazione e Controllo di Gestione;
3.di comunicare la decisione alle persone, UUOO e Servizi dell’azienda interessati ed al Collegio Sindacale
per la dovuta informazione;
4.di procedere alla pubblicazioni nella apposita sezione di “Amministrazione Trasparente” sul sito
istituzionale.
Treviglio, lì 30-01-2017
Il Direttore Generale
Dott.ssa Elisabetta Fabbrini
2
Proposta di Verbale di Deliberazione del Direttore Generale
Area Gestione Risorse Economiche e Finanziarie
OGGETTO: PIANO TRIENNALE DELLE PERFORMANCE 2017-2019
PARERE del DIRETTORE AMMINISTRATIVO
[X]
Favorevole
Treviglio, lì 30-01-2017
[]
Contrario
Il Direttore Amministrativo
DR.SSA FLAVIA BERNINI
Proposta di Verbale di Deliberazione del Direttore Generale
Area Gestione Risorse Economiche e Finanziarie
OGGETTO: PIANO TRIENNALE DELLE PERFORMANCE 2017-2019
PARERE del DIRETTORE SANITARIO
[X]
Favorevole
Treviglio, lì 30-01-2017
[]
Contrario
Il Direttore Sanitario
DR. SANTINO SILVA
Proposta di Verbale di Deliberazione del Direttore Generale
Area Gestione Risorse Economiche e Finanziarie
OGGETTO: PIANO TRIENNALE DELLE PERFORMANCE 2017-2019
Unità Operativa CONTROLLO DI GESTIONE
[X]
Favorevole
[]
Contrario
Il costo/ricavo relativo al presente provvedimento verrà imputato al/ai seguenti centri di costo:
Treviglio, lì 30-01-2017
il Responsabile del Controllo di Gestione
Dott. Giovanni Palazzo
Proposta di Verbale di Deliberazione del Direttore Generale
Area Gestione Risorse Economiche e Finanziarie
OGGETTO: PIANO TRIENNALE DELLE PERFORMANCE 2017-2019
Unità Operativa ECONOMICO - FINANZIARIA
[X]
Favorevole
[]
Contrario
Il costo/ricavo relativo al presente provvedimento verrà imputato al/ai seguenti conti economici:
Treviglio, lì 30-01-2017
il Responsabile del Controllo Economico
Finanziario
Dott. Giovanni Palazzo
Proposta di Verbale di Deliberazione del Direttore Generale
Area Gestione Risorse Economiche e Finanziarie
OGGETTO: PIANO TRIENNALE DELLE PERFORMANCE 2017-2019
PARERE del DIRETTORE SOCIO SANITARIO
[X]
Favorevole
Treviglio, lì 30-01-2017
[]
Contrario
Il Direttore Socio Sanitario
DR.SSA BARBARA MANGIACAVALLI
ORIGINALE
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Verbale di Deliberazione del Direttore Generale
n° 88 del 30-01-2017
OGGETTO: PIANO TRIENNALE DELLE PERFORMANCE 2017-2019
Provvedimento pubblicato all’Albo Pretorio e consultabile sul Sito Ufficiale dell’Ente dal 02-02-2017
per giorni quindici consecutivi.
Treviglio, lì 02-02-2017
Il Responsabile dell'U.O. Affari Generali
Dott. Carrara Nicola
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AZIENDA SOCIO-SANITARIA
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FUNZIONI AZIENDALI COINVOLTE NELLA STESURA DEL PIANO
Cognome Nome
Flavia Bernini
Alessia Brioschi
Luca Brizzi
Andrea Ghedi
Giovanni Palazzo
Qualifica
Struttura di appartenenza
Direttore Amministrativo
Dirigente Responsabile Programmazione e Controllo di Gestione
Dirigente Responsabile Direzione Medica di Presidio
Dirigente Responsabile Qualità, Rischio clinico,
Accreditamento e Ingegneria Clinica
Responsabile Funzione Internal Audit
Dirigente Responsabile Area Risorse Finanziarie,
Responsabile Anticorruzione e Trasparenza
Coordinatore PAC
INDICE
1
Finalità del Piano delle Perfor0mance ...........................................................................3
2
Finalità dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Bergamo Ovest .................................4
3
L’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Bergamo Ovest .................................................6
4
La Pianificazione ...........................................................................................................9
5
Il Livello strategico .......................................................................................................10
6
Il livello operativo .........................................................................................................13
7
Le modalità di individuazione degli obiettivi trasversali – i piani aziendali...................14
8
Riferimenti ...................................................................................................................18
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Finalità del Piano delle Performance
Il Piano delle Performance è predisposto in applicazione delle disposizioni previste all’art. 10 del
decreto legislativo 150/2009 ed ai vigenti indirizzi regionali dell’Organismo Indipendente di
Valutazione, in materia di Sistema di misurazione delle performance delle Aziende Sanitarie
pubbliche lombarde scaturite nel 2013 dal Gruppo di Approfondimento organizzato a livello
regionale dal Coordinamento OIV.
Le previsioni normative in tema di Piano delle Perfomance si intendono integrate da quanto
previsto dalla Legge n. 190 del 6 novembre 2012 e s.m.i. in tema di prevenzione e lotta alla
corruzione, legalità, integrità, trasparenza e accessibilità totale, nonché delle indicazioni regionali
sul Programma Integrato di Miglioramento Organizzativo (Pr.I.M.O.), la cui finalità è quella di
promuovere un sistema di monitoraggio e verifica della qualità e sicurezza del paziente.
Il Piano delle Performance, che viene definito su un orizzonte temporale triennale ed aggiornato
annualmente, rappresenta il documento programmatico in cui vengono esplicitate le linee
strategiche, definite in base alla struttura e alla vocazione dell’Azienda e in base al capitale umano
e alle risorse strumentali e finanziare disponibili; la missione e la strategia dell'impresa vengono
tradotte in un insieme coerente di misure di performance annuali (obiettivi, indicatori e target),
facilitandone l’implementazione, la misurabilità, il monitoraggio e la valutazione di coerenza e
l’attuazione di eventuali azioni correttive, secondo le diverse prospettive di valutazione delle
performance:

prospettiva del cittadino – miglioramento dell'offerta e del servizio per l’assistito o il
potenziale assistito;

prospettiva economica – perseguimento dell’equilibrio di bilancio;

prospettiva dei processi interni – miglioramento dei processi, sia in ambito sanitario che
nell’ambito dei servizi amministrativo-tecnici di supporto all’attività sanitaria;

prospettiva di innovazione, di apprendimento e crescita del personale – sviluppo
organizzativo e miglioramento delle attività di formazione crescita e motivazione del
personale.
L’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Bergamo Ovest (di seguito solo ASST) focalizza la sua
attenzione sugli elementi chiave del ciclo della performance, sia in termini di funzionamento del
sistema e di coinvolgimento dei soggetti coinvolti, sia in termini di contenuto dei documenti relativi
ad ogni fase del ciclo.
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Le finalità perseguite dal Piano delle Performance sono:
1. fornire le linee di azione necessarie a realizzare un migliore collegamento tra ciclo della
performance e ciclo di programmazione economico-finanziaria e di bilancio, sia in termini di
associazione delle risorse agli obiettivi, sia in termini di gestione del processo e di
coinvolgimento dei soggetti coinvolti;
2. promuovere un ciclo della programmazione “integrato” che comprenda gli ambiti relativi alla
performance, agli standard di qualità dei servizi, alla trasparenza e integrità e,
successivamente all’adozione del relativo piano, alle misure in tema di prevenzione e
contrasto della corruzione;
3. formalizzare, attraverso l’adozione del Piano della Performance e la Relazione finale
annuale, dei momenti di esplicitazione a tutti i soggetti “portatori di interesse”
(stakeholders), interni ed esterni, delle azioni programmate e conseguite, utilizzando questi
momenti come fase di “accountability”, garantendo una migliore fruibilità all’esterno delle
informazioni prodotte e una migliore trasparenza in tema di performance in Azienda;
4. consentire un’effettiva valutazione dell’efficacia, efficienza, coerenza ed economicità
dell’attività aziendale ai fini della erogazione delle prestazioni destinate direttamente o
indirettamente a soddisfare le esigenze dei cittadini.
Il presente documento, che rappresenta l’aggiornamento per il triennio 2017-2019 del Piano delle
Performance approvato con delibera aziendale n. 24 del 29.01.2016, ha inoltre lo scopo di fornire
l’aggiornamento in relazione alle attività di sviluppo aziendale, che sono avvenute a seguito della
applicazione di quanto previsto dalla Legge Regionale 23/2015 ed alla conseguente ridefinizione
della mission e conseguentemente delle strategie. Inoltre fa emergere e valorizza tutte quelle
iniziative e progetti che vengono mantenuti costantemente attivi, migliorati ed implementati e che
possono ben essere rappresentati da indicatori di misurazione che diano conto dello stato di
avanzamento rispetto all’obiettivo annualmente definito e della connessa valutazione della
performance, organizzativa ed individuale.
2
Finalità dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Bergamo Ovest
L’ASST nasce dalla fusione di strutture sanitarie e socio-sanitarie, personale e competenze dell’ex
Azienda Ospedaliera di Treviglio (ospedali di Treviglio e Romano di Lombardia) e delle Direzioni
Gestionali Distrettuali del distretto di Dalmine, Ponte San Pietro-Isola Bergamasca e Treviglio
dell’ex ASL di Bergamo.
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Il vasto territorio di competenza si estende dall’isola bergamasca, alla pianura Ovest con il naturale
confine del fiume Adda, fino alla pianura Est ed il naturale confine del Fiume Oglio. L’ASST
garantisce prestazioni ospedaliere e socio-sanitarie ai cittadini di 73
Comuni, collocati nella
porzione sud occidentale della Provincia di Bergamo ed ad una popolazione di 473.091 abitanti.
L’ASST partecipa attivamente alla missione del Sistema Socio Sanitario Lombardo che è quella di
tutelare la salute individuale e collettiva della popolazione al fine di consentire la migliore qualità di
vita possibile, garantendo i livelli essenziali di assistenza.
La missione specifica dell’ASST è di assicurare alla popolazione residente nel proprio ambito
territoriale il pieno soddisfacimento dei bisogni di salute attraverso la continuità della presa in
carico, l’erogazione di servizi efficaci e appropriati, la collaborazione con altri soggetti erogatori
pubblici e privati.
L’ASST assume quali elementi centrali nella realizzazione della propria missione: la risposta al
paziente fragile; il superamento della dicotomia ospedale-territorio; la piena integrazione attorno ai
bisogni dei cittadini dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali a titolarità comunale; le costruzioni di
reti tra professionisti e servizi al fine di multiprofessionalità e prossimità nelle cure e
nell’assistenza.
Le responsabilità assunte dall’ASST nei confronti della collettività impegnano tutte le persone che
a vario titolo operano nell’Aziendastessa. A queste persone vuole offrire un contesto organizzativo
capace di riconoscere, utilizzare, ricompensare e valorizzare adeguatamente le competenze e le
potenzialità dei propri collaboratori. Al contempo chiede loro un contributo leale, pieno e
responsabile nel perseguimento della missione aziendale, una reale assunzione delle
responsabilità connesse al proprio ruolo, un impegno costante per migliorare i propri livelli di
professionalità e la qualità dei contributi offerti all’Azienda.
Il fine perseguito è quello di rendere l’attività aziendale competitiva in termini di:

tempi di risposta a fronte di corretti tempi di attesa;

qualità delle prestazioni e valorizzazione delle aree di eccellenza;

costi interni in rapporto alle condizioni di competitività;

appropriatezza.
I valori di riferimento sono:

la centralità del paziente come bene fondamentale;

il personale come patrimonio culturale e professionale, per garantire le prestazioni di cui il
paziente necessita,

il coinvolgimento delle Associazioni di volontariato;
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
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l’innovazione tecnologica e formativa a tutti i livelli, per sostenere i continui cambiamenti
propri del settore sanitario-ospedaliero e per produrre attività di qualità;

la sicurezza nell’ambiente di lavoro nei confronti dei pazienti e dei dipendenti nel rispetto
della normativa vigente

la promozione della salute

la buona qualità del clima organizzativo.
L’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Bergamo Ovest , in relazione al ruolo istituzionale ed alla
missione caratterizzante la stessa, conforma il proprio operato ai principi generali di etica,
trasparenza, imparzialità, equità, logicità, ragionevolezza e correttezza, ed intende adottare il
proprio Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità, realizzando quanto previsto per
rendere disponibili alla cittadinanza le informazioni richieste dallo stesso. In questa prospettiva il
Programma per la Trasparenza e l’Integrità deve intendersi come elemento di garanzia della
trasparenza “ulteriore” rispetto agli strumenti di accesso e partecipazione procedimentale, atto a
favorire una forma diffusa di controllo (esterno ed interno) del rispetto del canone generale della
legalità, anche sostanziale, e quindi dei principi di buon andamento ed imparzialità, professionalità
e responsabilizzazione.
3
L’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Bergamo Ovest
L’ASST, creata in seguito alla Legge Regionale 23/2015, è composta dal territorio degli ex Distretti
ASL di Dalmine, dell’Isola Bergamasca e della Bassa Bergamasca:
Distretto di Dalmine
– Ambito di Dalmine
I comuni che fanno parte dell' ambito di Dalmine:
Azzano San Paolo, Boltiere, Ciserano, Comun Nuovo, Curno, Dalmine, Lallio, Levate, Mozzo, Osio
Sopra, Osio Sotto, Stezzano, Treviolo, Urgnano, Verdellino, Verdello e Zanica.
Distretto di Isola Bergamasca
- Ambito di Ponte San Pietro
I comuni che fanno parte dell' ambito dell'Isola Bergamasca:
Ambivere, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Bottanuco, Brembate, Brembate Sopra, Calusco d'Adda,
Capriate San Gervasio, Caprino B. sco, Carvico, Chignolo d'Isola, Cisano B.sco, Filago, Madone,
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Mapello, Medolago, Ponte San Pietro, Pontida, Presezzo, Solza, Sotto il Monte, Suisio, Terno
d'Isola e Villa d'Adda.
Distretto Bassa Bergamasca
- Ambito di Treviglio
I comuni che fanno parte dell' Ambito di Treviglio sono:
Arcene, Arzago d'Adda, Brignano Gera d'Adda, Calvenzano, Canonica d'Adda, Caravaggio,
Casirate d'Adda, Castel Rozzone, Fara Gera d'Adda, Fornovo S. Giovanni, Lurano, Misano Gera
d'Adda, Mozzanica, Pagazzano, Pognano, Pontirolo Nuovo, Spirano e Treviglio.
- Ambito di Romano di Lombardia
I comuni che fanno parte dell' Ambito di Romano di Lombardia:
Antegnate, Barbata, Bariano, Calcio, Cividate al Piano, Cologno al Serio, Cortenuova, Covo, Fara
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Olivana/Sola, Fontanella, Ghisalba, Isso, Martinengo, Morengo, Pumenengo, Romano di
Lombardia e Torre Pallavicina.
Su un territorio che conta quasi 480.000 abitanti su un totale di 1.100.000 (dato 2014) dell’intera
Agenzia Territoriale di Bergamo, insistono
ospedali per acuti:

ospedale di Treviglio

ospedale di Romano di Lombardia
poliambulatori territoriali:

Treviglio città (Ex Inam)

Dalmine

Brembate di Sopra

Calusco
consultori:

Dalmine

Ponte San Pietro

Romano di Lombardia

Treviglio

Zanica
unità psichiatriche:

Psichiatria – SPDC Treviglio

CD Treviglio

Ambulatorio Psichiatrico di Caravaggio

CPA di Martinengo

UONPIA di Verdello

CRA di Romano di Lombardia

CD di Romano di Lombardia

CPS di Romano di Lombardia

UONPIA di Romano di Lombardia

CD Le Ghiaie di Bonate Sopra

CPM di Bonate Sopra

CPS di Bonate Sotto

Ambulatorio Psichiatrico di Brembate di Sopra

CRA di Bonate Sotto
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
CD di Bonate Sotto

UONPIA di Bonate Sotto
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Sert:

Martinengo

Ponte San Pietro

Treviglio
I principali dati di erogazione di servizi afferenti all’ASST relativi agli anni 2015/2016 vengono
riassunti di seguito:
N. Ricoveri totali (Ordinari + Day Hospital)
N. Giornate di Degenza per Ricoveri Ordinari
N. Accessi di Ricoveri Day Hospital
N. Ricoveri Chirurgici
N. BIC Macroattività chirurgica ambulatoriale
N. MAC Macroattività medica ambulatoriale
N. posti letto Ricovero Ordinario effettivi
N. posti Day Hospital-Day Surgery effettivi
N. posti tecnici accreditati BIC
N. posti tecnici accreditati MAC
N. Utenti trattati in Pronto Soccorso
N. Prestazioni erogate in Pronto Soccorso
N. Prestazioni ambulatoriali totali
anno 2015*
anno 2016
17.984
129.054
1.600
7368
3.110
7.351
420
36
7
26
76.206
459.930
2.190.304
17.884
130.654
1.667
7.317
3.170
7.815
418
36
10
26
78.707
522.906
1.966.861
* calcolato sui soli presidi erogatori facente parte dell'ASST
(sono escluse le attività AO cedute ad altre ASST per effetto della L.R. 23/2015)
i dati relativi alle attività del Polo Territoriale verranno aggiornate in seguito)
4
La Pianificazione
Il Piano delle Performance dell’ASST ha visto l’esercizio 2016 come “anno zero”, in quanto
l’Azienda è stata costituita il 01.01.2016 ad attuazione della legge Regionale 23/2015, “Evoluzione
del sistema sociosanitario lombardo: modifiche al Titolo I e al Titolo II della legge regionale 30
dicembre 2009, n. 33 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità)”.
Punto di partenza della pianificazione strategica di questa nuova Azienda sono gli obiettivi di
indirizzo definiti nella suddetta Legge Regionale, nel Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) e
dalle Regole di Sistema (livello istituzionale), correlate ai livelli di erogazione e dai vincoli di costo
definiti nel decreto di assegnazione che stabilisce il contenuto del Bilancio di Previsione nonché
nei contratti per la definizione dei livelli di produzione sottoscritti con ATS di Bergamo.
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Attraverso questi atti, Regione Lombardia, e l’ATS attraverso il suo ruolo di governante territoriale,
individua ed assegna alla Direzione aziendale i cosiddetti obiettivi di mandato. La Direzione (livello
strategico), in coerenza con il PSSR e il proprio contesto di riferimento, affianca gli obiettivi
strategici aziendali a quelli istituzionali (obiettivi di mandato). Le strategie sono, infine, declinate in
piani e obiettivi operativi attraverso il processo di budget (livello operativo).
5
Il Livello strategico
Nel rispetto degli obiettivi di mandato affidati al Direttore Generale, alla luce degli aggiornamenti
della programmazione regionale, l’ASST formula le proprie strategie con l’intento di realizzare
programmi coerenti con i seguenti ambiti generali di livello strategico.
EFFICACIA ESTERNA: orientamento al paziente, al cittadino e agli altri portatori di
interesse, comunicazione
-
Garanzia dei livelli di produzione dei servizi, secondo gli obiettivi fissati da Regione Lombardia
per i diversi livelli di erogazione (ricovero per acuti, sub-acuti e riabilitazione, ricoveri diurni,
prestazioni ad alta complessità ambulatoriale BIC e MAC, prestazioni ambulatoriali, prestazioni
territoriali di psichiatria, neuropsichiatria, sert, prestazioni consultoriali, attività di valutazione
per l’assistenza domiciliare, prestazioni vaccinali) in coerenza con le risorse disponibili;
-
Monitoraggio ed utilizzo dei dati relativi al tempo d’attesa per l’erogazione dei servizi,
finalizzato a rilevare tempestivamente criticità sia in ambito di programmazione che in ambito di
corretta prescrizione delle prestazioni;
-
Organizzazione delle attività di screening programmato (mammografico e colon retto) per fare
fronte all’ampliamento delle fasce di età eleggibili per lo screening, ponendo attenzione sia al
mantenimento del livello di servizio percepito (misurato come tempo d’attesa tra positività del
primo livello e erogazione del secondo livello diagnostico), sia alla verifica del percorso (studio
delle casistiche in intervallo, stadiazione dei casi screening-detected);
-
Promozione di un approccio sistematico al miglioramento continuo della qualità delle cure e dei
processi aziendali attraverso piani di Customer Satisfaction, integrando il monitoraggio
sistematico delle attività territoriali, che puntino all’individuazione rapida di punti di forza e
criticità;
-
Creazione di canali di comunicazione/collaborazione con gli altri soggetti che a vario titolo
concorrono alla realizzazione del welfare locale della nuova area territoriale ASST quali i
consigli di rappresentanza dei sindaci, le assemblee dei sindaci, i servizi sociali, gli ambiti
sociali, l’ADI, ecc;
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Creazione di canali di comunicazione privilegiata con i medici di medicina generale, pediatri e
specialisti esterni al fine di definire un percorso univoco per la presa in carico del paziente;
-
Implementazione di tutte le attività volte alla trasparsa dell’azione amministrativa dell’ ASST,
anche in applicazione a quanto previsto dal Decreto Legislativo 97/2016 in merito agli obblighi
di pubblicazione e accesso civico.
EFFICACIA INTERNA ED ORGANIZZATIVA: sviluppo della qualità delle cure
e della
gestione del rischio, formazione crescita e valutazione del personale, miglioramento dei
processi interni
-
Implementazione di quanto previsto nel Piano di Organizzazione Aziendale Strategico 20172019, approvato con delibera aziendale n. 1127/2016 (ad oggi in attesa dell’assenso regionale)
procedendo alle eventuali richieste di integrazioni/modifiche richiede dalla Regione Lombardia;
-
Sviluppo di PDTA, che tengano conto della presa in carico e della continuità di cura ospedaleterritorio della rete di erogatori, per le principali patologie, favorendo nella scelta quelle
oncologiche e croniche; eventuale candidatura
alla partecipazione, secondo le modalità
individuate da Regione Lombardia, di sperimentazione di nuovi modelli/tariffe di erogazione dei
servizi e di presa in carico del paziente;
-
Diffusione della conoscenza e dell’utilizzo dei dati di monitoraggio del Programma Nazionale
Esiti e delle analisi effettuate da Regione Lombardia attraverso il portale di governo, con
particolare riguardo per gli indicatori sui trattamenti di Frattura del femore operata entro 48 ore
e Tasso di ricovero ordinari per DRG a rischio inappropriatezza
-
Predisposizione e implementazione del Piano Annuale di Gestione del Rischio Clinico,
secondo le indicazioni regionali;
-
Predisposizione del Piano di conversione della certificazione di qualità da Iso 9001:2008 a Iso
9001:2015
-
Analisi di contesto dei fabbisogni, anche in relazione all’implementazione del Piano di Gestione
delle risorse umane 2016 e nella stesura dell’aggiornamento per l’anno 2017, valorizzazione
delle risorse umane e del benessere organizzativo, integrazione delle funzioni ospedaliere e
territoriali;
-
Valorizzazione della commissione terapeutica e della commissione del dispositivo medico al
fine di redarre linee guida sull’appropriatezza di scelta e uso;
-
Revisione del regolamento Libera Professione, anche alla luce delle previste linee guida
regionali in materia, oltre che di integrare quanto già disciplinato a livello ospedaliero con
quanto previsto sul territorio;
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Revisione del ciclo di programmazione, monitoraggio e valutazione implementata a tutti i livelli
organizzativi, (obiettivi di budget per equipe, reportistica di monitoraggio degli obiettivi,
valutazione dei dirigenti e del personale del comparto, obiettivi di mandato dei responsabili
legati all’applicazione del nuovo POAS, obiettivi di posizione organizzativa);
-
Prosecuzione delle attività della funzione di Internal Audit
-
Aggiornamento della mappa dei processi aziendali e valutazione dei rischi legati alla
applicazione delle previsioni normative in tema di anticorruzione;
-
Prosecuzione del percorso triennale di certificabilità dai bilanci, secondo quanto previsto dalle
normative regionali in merito ai contenuti e al cronoprogramma;
-
Analisi delle criticità emerse nell’ambito del flusso autovalutazione del Pr.I.M.O. da tradurre in
obiettivi di miglioramento e di budget, come previsto dalla Procedura Generale PG 5.6.01,
valutazione degli indicatori Pr.I.M.O e messa in atto delle strategie di miglioramento;
AMBITO
ECONOMICO-PATRIMONIALE:
conseguimento
dell’equilibrio
economico-
finanziario, programmazione e gestione degli investimenti
-
Rispetto degli obiettivi economici definiti nei decreti di assegnazione assegnati in coerenza con
l’assetto della produzione;
-
Efficientamento prestazioni interne, sviluppo l’utilizzo degli indicatori regionali per il
monitoraggio dell’utilizzo dei servizi intermedi;
-
Perseguimento di un efficiente utilizzo delle risorse economiche assegnate, mediante la ricerca
della semplificazione/standardizzazione dei processi e della maggior appropriatezza d’uso,
l’azione di benchmarking e di contenimento del costo d’acquisto dei fattori produttivi, nelle
seguenti aree:
Dispositivi Medici;
Farmaci Ospedalieri;
Altri Beni Sanitari;
Beni e Servizi non sanitari e Servizi Sanitari da terzi;
-
Programmazione degli acquisti e degli investimenti, in coerenza con i piani di sviluppo
strategici dell’azienda e tenuto conto delle risorse disponibili.
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Il livello operativo
Gli obiettivi di performance di livello strategico vengono tradotti in obiettivi di livello operativo sia
individuali che di struttura, con un orizzonte temporale più piccolo per permettere il monitoraggio e
l’eventuale tempestiva ridefinizione.
Dopo aver individuato il quadro strategico all’interno del quale orientare la gestione, l’Azienda
definisce la propria programmazione delle attività attraverso il processo di negoziazione di budget
che determina gli obiettivi operativi di ciascuna articolazione aziendale.
Per ciascun obiettivo vengono successivamente definite le azioni, i tempi, le risorse e le
responsabilità organizzative connesse al loro raggiungimento, nonché il monitoraggio (indicatori e
target).
Il processo di negoziazione di budget avviene:
-
a livello di Direzione
La Direzione aziendale stabilisce i nuovi indirizzi ed obiettivi annuali, gli indicatori e le
responsabilità di realizzazione degli stessi. Per la realizzazione di questa attività la Direzione si
avvale della collaborazione delle strutture di Staff e Line e viene anche supportata dal Nucleo
di Valutazione delle Prestazioni che valuta, a inizio d’anno, il processo di formulazione del
Budget e, a fine anno, il raggiungimento degli obiettivi generali e specifici.
-
a livello di Struttura
Il Direttore/ Responsabile dell’articolazione aziendale, esamina l’organizzazione interna,
propone le opportune azioni di miglioramento alla Direzione aziendale. Nei primi mesi di ogni
anno, quindi, vengono assegnati gli obiettivi operativi alle Strutture e, a cascata, al personale
dipendente.
Viene elaborato quindi il documento che sintetizza tutti gli obiettivi individuati durante la
negoziazione: la scheda budget.
Dopo la definizione delle schede budget, gli obiettivi operativi vengono declinati in obiettivi
individuali e quindi assegnati al dirigente che sarà responsabile, individualmente o in
collaborazione con l’equipe, del raggiungimento dello stesso.
In particolare, il Responsabile dell’articolazione aziendale assegna ai propri dirigenti uno o più
obiettivi, sulla base delle competenze di ciascuno e in rapporto alle risorse disponibili, individuando
le azioni da porre in atto per giungere al risultato finale atteso.
A cascata, tali obiettivi sono assegnati al singolo dipendente del comparto o a gruppi di dipendenti.
Lo strumento che sintetizza gli obiettivi individuali è la scheda di valutazione individuale, declinata
per profilo professionale.
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Il presente documento dovrà intendersi integrato, coerentemente con le tempistiche proprie del
percorso di budget, di tutta la documentazione legata al processo di negoziazione ed in particolare,
quale sintesi di tale percorso, delle schede di budget sottoscritte dai Responsabili.
7
Le modalità di individuazione degli obiettivi trasversali – i piani aziendali
Negli ultimi anni la normativa nazionale e regionale ha individuato nella stesura di un “Piano”, di
durata annuale o pluriennale, la metodologia con cui tradurre l’azione di programmazione
dell’Azienda in obiettivi operativi di dettaglio.
Il percorso di definizione, approvazione, diffusione e implementazione del Piano permette
all’Azienda di esplicitare e condividere, relativamente ad un particolare argomento ritenuto
strategico, obiettivi che siano aderenti alle linee di sviluppo definite dal Sistema e coerenti con le
risorse disponibili.
Questi Piani, che individuano obiettivi e indicatori, cronoprogrammi e responsabili, devono essere
considerati “capitoli” del presente Piano delle Performance, che di fatto ne rappresenta una
organizzazione logica ed un momento sintesi e di lettura trasversale.
PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE STRATEGICO (POAS) 2016-2018
Il Piano di Organizzazione Aziendale Strategico è l’espressione della autonomia organizzativa e
gestionale dell’azienda, che attraverso di esso definisce l’organizzazione che ritiene più adeguata
ai fini del perseguimento degli obiettivi strategici prefissati. Il Piano è un documento
programmatico. L’implementazione di quanto previsto nel POAS, terminata nel mese di ottobre
2016 ed in attesa di validazione regionale.
PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2017-2019
Il Piano Triennale di Prevenzione ha il compito di integrare ed attuare la disciplina dettata dal
Piano Nazionale Anticorruzione, tenendo conto delle specificità e dell’assetto organizzativo della
nostra Azienda Ospedaliera e costituisce imprescindibile atto programmatico. Il Piano di
prevenzione tra l’altro l’individuazione di obiettivi, da correlarsi alla performance, finalizzati alla
prevenzione e repressione della corruzione, nonché all’implementazione di tutte le azioni legate
alla trasparenza ed integrità, viste come strumento per favorire l’accesso del cittadino alle
informazioni e quindi la possibilità di effettuare un controllo “diffuso” sull’operato delle Pubbliche
Amministrazioni
PIANO INTEGRATO DI MIGLIORAMENTO DELL’ORGANIZZAZIONE 2016
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Il Programma Integrato di Miglioramento dell’Organizzazione (Pr.I.M.O.) approvato con D.G.R. N.
X/3652 del 05.06.2015 per l’anno 2017 sarà sviluppato con le seguenti finalità:
Migliorare la qualità e la sicurezza dell'assistenza sanitaria;
Promuovere un sistema di verifica della qualità e sicurezza del paziente presso le strutture
sanitarie per la messa a regime di un modello di sviluppo integrato che permetta una valutazione
complessiva a livello regionale;
Monitorare il miglioramento continuo della qualità e sicurezza del paziente attraverso indicatori;
Potenziare i processi di presa in carico all’interno delle strutture di ricovero.
L’anno 2017 vedrà l’ingresso dell’ente terzo scelto da regione per l’analisi ed il supporto al
miglioramento continuo.
PIANO ANNUALE ATTIVITA' RISK MANAGEMENT PER L'ANNO 2016
Il Gruppo di Coordinamento per la Gestione del Rischio (GCGR), in accordo con la Direzione
Aziendale e con i Direttori dei Dipartimenti ha definito le aree prioritarie di intervento per il 2017,
coerentemente alle Linee Guida Regionali di Risk Management.
Il piano di programmazione dell’ASST Bergamo Ovest, al fine di migliorare la sicurezza dei pazienti
e degli operatori, si focalizzerà sulle seguenti aree:
Area travaglio parto – Si propone di effettuare gruppo di miglioramento con il personale
dell'Ostetricia, a cadenza mensile per analizzare i trigger segnalati e condurre un audit /ev attività
formative sulle tipologie più rilevanti.
Con l'Ufficio Aggiornamento si progetterà la formazione degli operatori con il materiale del corso
regionale "La gestione del rischio in sala parto: "Sistemi di allerta precoce in Ostetricia".
Il terzo progetto dell'area Materno infantile riguarda la sepsi in area ostetrica ma si attendono
ancora indicazioni regionali.
Area Sepsi e Igiene mani - Il progetto è la prosecuzione dell'attività di monitoraggio
sull'applicazione del bundle sepsi e dello strumento MEWS. Verranno svolti monitoraggi trimestrali
cui faranno seguito feedback alle UUOO interessate per restituire eventuali criticità rilevate e
consentire di mettere in atto possibili soluzioni in relazione ai dati raccolti
Farmaci antiblastici: In continuità con i progetti realizzati nel 2013 e nel 2015 il Dott. Barni propone
un progetto informativo-educazionale sui farmaci antiblastici orali.
Raccomandazione n 4 "Suicidio di paziente in Ospedale": Si propone una revisione della
Procedura Generale sul suicidio del paziente in Ospedale PG8 5 03 alla luce della nuova
organizzazione dell'ASST Bergamo Ovest e degli aggiornamenti sul tema. Verrà pertanto
organizzato un gdm multiprofessionale coinvolgendo i professionisti che avevano collaborato alla
stesura del documento aziendale.
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Area consenso informato verranno analizzati e redatti i consensi informati tenendo conto delle
indicazioni presenti nelle regole di sistema
PIANO DI INTERNAL AUDIT
Il Piano degli audit della funzione Internal Auditing per l’anno 2017 è stato predisposto tenendo
conto delle seguenti finalità:
- rispondere alle aspettative del management in termini di mitigazione dei rischi delle attività e dei
processi;
- verificare l’efficacia del sistema dei controlli e la conformità delle procedure e dei processi alla
normativa di riferimento;
- accertare attraverso interventi di follow-up l’effettiva implementazione delle eventuali
raccomandazioni e degli eventuali piani d’azione relativi agli audit effettuati;
- interagire con la funzione aziendale di contrasto alla corruzione per l’individuzione delle aree a
rischio.
Le attività di audit verranno svolte nel rispetto dei principi contenuti nel Codice Etico IIA,
Indipendenza, Obiettività, Riservatezza e Competenza e ispirandosi agli Standard Internazionali
per la pratica professionale dell’IIA, in particolare si focalizzeranno su:
1.
Controlli sui sistemi di monitoraggio e controllo dei principali appalti di beni e servizi
2.
Controlli sulla libera professione intramuraria
3.
Controlli sul regolamento in materia di attività funebri
4.
Verifica del percorso di accoglienza dei pazienti
5.
Verifiche sui trasporti sanitari secondari
6.
Verifiche sulle reti infotelematiche (EPT)
7.
Verifiche sulla gestione degli stupefacenti
PIANO DI CONVERSIONE DA ISO 9001:2008 A ISO 9001:2015
A partire dal 15 settembre 2015, data di pubblicazione delle nuove edizioni delle norme ISO
9001:2015 e 14001:2015, è previsto un periodo di transizione di 3 anni, durante il quale resteranno
validi i certificati emessi a fronte delle precedenti edizioni delle norme. La validità dei certificati
rinnovati in base alla ISO 9001:2008 e alla ISO 14001:2004, successivamente alla data di
pubblicazione della nuova edizione, cesserà in ogni caso il 14 settembre 2018.
I principali elementi di novità che verranno introdotti saranno:
- applicazione dell’approccio basato sul rischio (risk based thinking);
- identificazione dei rischi e opportunità ed azioni conseguenti per la gestione;
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- approccio del Sistema di Gestione in relazione al contesto dell’Organizzazione, fattori interni ed
esterni, bisogni e aspettative delle parti interessate;
- responsabilità della leadership;
- coinvolgimento del personale;
- prospettiva di ciclo di vita del prodotto/servizio erogato;
- gestione delle informazioni documentate;
- gestione dei fornitori e dell’outsourcing;
- verifica delle prestazioni ed utilizzo degli indicatori di performance ai fini del miglioramento
continuo.
PIANO DI FORMAZIONE
L’ASST riconosce nella formazione una leva strategica di governo a supporto dei cambiamenti
organizzativi, dell’ammodernamento e dell’introduzione di nuovi strumenti di gestione, oltre al
mezzo con cui permettere al proprio capitale umano di sviluppare le proprie potenzialità in un’ottica
di sviluppo professionale continuo.
Gli indirizzi secondo cui vengono definiti gli interventi formativi in Azienda sono individuati sono
orientati a:
-
diffondere ed incrementare a tutti i livelli organizzativi un concetto di cultura relativo alla presa
in carico e alla gestione della persona con cronicità e della sua famiglia, cultura caratterizzata
da una valenza multidisciplinare e trasversale ai ruoli, al fine di garantire una programmazione
integrata e sinergica tra le diverse Unità di offerta e servizi presenti sul territorio;
-
diffondere ed incrementare una cultura aziendale orientata alla gestione ottimale delle risorse,
che implica una necessaria programmazione sempre più orientata a criteri di efficientamento, di
razionale e sostenibile utilizzo delle risorse;
-
favorire processi di integrazione all’interno delle equipe di cura attraverso il sostegno alle
competenze professionali al fine di promuovere il benessere organizzativo;
-
sviluppare una cultura orientata all’utente e alla continuità delle cure in un’ottica d’integrazione
dell’offerta sanitaria e socio-sanitaria;
-
contribuire alla sviluppo dei modelli operativi, volti a gestire le problematiche diagnosticoterapeutiche e assistenziali, con particolare attenzione all’appropriatezza, alla sicurezza e alla
continuità delle cure offerte;
-
promuovere la diffusione di conoscenze sanitarie aggiornate e basate sull’evidenza scientifica;
-
diffondere una cultura orientata alla sicurezza dei lavoratori dell’azienda;
-
proseguire l’implementazione dei progetti operativi per la sicurezza del paziente e
contestualizzare le raccomandazioni ministeriali in materia di rischio clinico;
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proseguire l’implementazione delle applicazioni del Sistema Qualità aziendale a supporto della
Certificazione Aziendale e dell’accreditamento agli standard di Regione Lombardia;
-
diffondere ed incrementare la formazione manageriale-gestionale con iniziative formative atte a
consentire alle figure professionali destinatarie, collocate in diversi ruoli e responsabilità, di
gestire con sempre nuove competenze le risorse umane e strumentali, anche alla luce dei
cambiamenti normativi nazionali e regionali
N.B.: La tabella riassuntiva con la declinazione delle strategie e dei piani aziendali in
obiettivi, indicatori e target utile a misurare la performance per l’anno 2017 verrà
formalizzata con successivo provvedimento, in coerenza con le tempistiche del ciclo di
programmazione aziendale, previa valutazione del Nucleo di Valutazione delle Prestazioni
8
Riferimenti
Normativa nazionale

Decreto Legislativo 150/2009 Riforma “Brunetta”

Legge 190/2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e
dell’illegalità nella pubblica amministrazione”

Decreto Legislativo 33/2013 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico
e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche
amministrazioni”

Decreto Legislativo 97/2016 “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di
prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza”

Delibera ANAC n. 831/2016 “Piano Nazionale Anticorruzione – aggiornamento 2016”
Normativa regionale

Legge Regionale 23/2015

DGR X/5954/2016 - Regole di Sistema anno 2017

DGR X/3652/2015 – Programma Integrato di Miglioramento dell’Organizzazione (PIMO)

DGR X/5113/2016 e X/5513/2015 – “Linee guida per l’adozione del Piano Organizzativo
Aziendale Strategico”

Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione Regione Lombardia 2016-2018
Regolamenti, linee guida, procedure e documenti aziendali

Piano di Organizzazione Aziendale 2012

Piano di Organizzazione Aziendale Strategico 2016

Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione
PIANO DELLE PERFORMANCE
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
Manuale Qualità

PG 5.6 01 Riesame da parte della Direzione del Sistema di Gestione per la Qualità e
Sicurezza e Piano Integrato per il Miglioramento dell'Organizzazione (PIMO)

Piano Annuale di Gestione del Rischio Clinico (PARM)

Piano Annuale attività di Internal Audit (IA)