11/01/2017 Fisiologia renale THE RENAL SYSTEM has traditionally been one of the more difficult topics for students of physiology to learn (2). Within this context, the concept of renal clearance tends to be quite difficult for students to master, but possible pedagogical reasons for this are not clear… www.toscana-urologia.it/ Uroscopia. David Teniers, século XVII Museu de Belas Artes de Bruxelas 1 11/01/2017 Equilibrio idro-elettrolitico Percentuale di H2O nel corpo Umano Feto 100%, neonato 80%, adulto 70% e anziano 50% 2 11/01/2017 Legge equilibrio di massa Composizione ionica dei fluidi del corpo umano Bilancio idrosalino Sostanze non elettrolitiche del plasma 3 11/01/2017 La diffusione dell’acqua Le molecole d’acqua tendono a diffondere da una soluzione più diluita ad una più concentrata Tale flusso di acqua è definito flusso osmotico più diluito Se una membrana è permeabile all’acqua ma impermeabile ad un soluto avente concentrazioni diverse ai due lati della stessa, l’acqua si muoverà cercando di uguagliare le concentrazioni di soluto ai due lati della membrana più concentrato soluto H2O ESEMPIO A B A B A B Nel sistema illustrato l’acqua continuerà a diffondere nella camera con la più alta concentrazione di soluto finchè l’energia potenziale della colonna di liquido più alta (a destra) uguaglierà la differenza di energia libera insita nella differenza di concentrazione. La pressione esercitata dalla differenza in altezza delle colonne di liquido, ovvero dal pistone, è definita Pressione Osmotica 4 11/01/2017 Pressione osmotica i MR T Equazione di van’t Hoff misura quantitativamente la pressione osmotica, intesa come la pressione che si deve applicare per impedire la diluizione del soluto i fattore dissociazione soluto (es = 2 per NaCl) M concentrazione molare del soluto(che non attraversa la membrana semipermebile) R costante dei Gas T temperatura assoluta Regolazione del volume cellulare Osmolarità dei liquidi corporei = 285 mOsm/Kg H 2O ed è regolata da meccanismi omeostatici entro limiti stretti (±3%). Condizioni di isotonia • Normalmente la [NaCl] extracellulare bilancia la [soluto] intracellulare • Il bilancio è mantenuto dalla pompa Na +-K+ ATPasi Condizioni di anisotonia In alcune situazioni alcune cellule (epitelio intestinale, rene, vasa recta, epiteli assorbenti o secernenti, epatociti-glicogenolisi) sono esposte a condizioni di anisotonia sensore di volume cellulare sistema di segnalazione trasportatori di membrana RVD regolazione del volume in diminuzione RVI regolazione del volume in incremento Trasporto di osmoliti (piccole molecole organiche 10-100 mM) ed elettroliti 5 11/01/2017 Le cellule devono essere isotoniche Concentrazione di NaCl nel mezzo extracellulare normale raggrinzita ipertonica Movimento netto dell’H2O isotonico Movimento netto dell’H2O rigonfia lisata Concentrazione ionica nel fluido extracellulare isotonica ipotonica Regolazione osmotica in relazione all’ambiente Osmolarità H2O mare circa 1200 mOsm (soprattutto dovuto a NaCl) Plasma ≈ 300 mOsm Ambiente acquatico Specie osmoregolatori od omeosmotici mantengono costanti le concentrazioni di acqua e sali al variare delle condizioni ambientali esterne Specie eurialine ampi campi di tolleranza alla variazione Specie stenoaline ristretti campi di tolleranza alla variazione Specie osmoconformi o pecilosmotici incapaci di opporsi al cambiamento. Utilizzano gli osmoliti come mezzo per conformarsi all’ambiente Ambiente terrestre Problema = disidratazione (cute e tratti respiratori; tratti intestinali e renali) 6 11/01/2017 Regolazione volume cellulare Compatibili o non perturbanti (soprattutto negli osmoconformi) Perturbanti es (elettroliti e urea) lento rapido Fig 28.3 fisiologia ediermes Fig 28.2 fisiologia ediermes Fig 28.4 fisiologia ediermes 7 11/01/2017 Es cellule del tubulo prossimale rispondono a variazioni di volume inferiori al 3% e/o a variazioni di poche milliosmoli del gradiente osmotico transmembranario Fig 28.5 fisiologia ediermes Organi osmoregolatori Intestino, branchie, cute, reni Fig 28.9 ediermes 8 11/01/2017 Organi escretori extrarenali Fig 28.10 ediermes 9 11/01/2017 Ghiandola del sale Digital illustration showing location and function of salt gland in an albatross. For Raven Biology 8th edition Si trovano nelle orbite oculari degli uccelli marini e nei rettili marini L’epitelio dei tubuli secretori è costituito da cellule simili alle cellule del cloruro La ghiandola del sale non è costantemente attiva 1) Ingestione H2O mare 2) Riduzione del volume extracellulare perché l’H2O viene richiamata nell’intestino 3) Aumento osmolarità del sangue 4) Attivazione ghiandola del sale Sistema controcorrente 10 11/01/2017 Cellula del cloruro (per le branchie) (per la ghiandola del sale 3 Cellule del cloruro Si trovano nell’epitelio branchiale dei teleostei marini frammiste alle cellule respiratorie a cui sono connesse con giunzioni deboli. Le branchie nei Teleostei hanno funzione: Respiratoria Osmoregolatrice ed Escrezione dei cataboliti azotati 2 2 2 1 Teleostei comprendono oltre 20000 specie - il 96% di tutte le specie di Pesci conosciute e oltre metà delle specie di Vertebrati - divise in circa 400 famiglie e 40 ordini caratteristiche fisiche comuni a tutta la classe (respirazione a mezzo branchie, scheletro osseo, presenza di pinne Fisiologia del rene Le funzioni renali sono: 1. Mantenimento del bilancio idrico 2. Mantenimento del bilancio ionico 3. Regolazione dell’osmolarità del liquido extracellulare 4. Mantenimento dell’equilibrio acido-base 5. Funzione emuntoria o escrezione di prodotti di scarto 6. Produzione di ormoni 7. Gluconeogenesi 11 11/01/2017 Anatomia del rene I reni sono organi pari retroperitoneali posti sulla parete posteriore dell’addome ai due lati della colonna vertebrale. Il loro peso medio è di circa 150 gr) Rene sin più alto del dx kentsimmons.uwinnipeg. Sezione longitudinale del rene 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. Renal Vein Renal Artery Renal Calyx Medullary Pyramid Renal Cortex Segmental Artery Interlobar Artery Arcuate Artery Arcuate Vein Interlobar Vein Segmental Vein Renal Column Renal Papillae Renal Pelvis Ureter 1. Renal Capsule 2. Renal Cortex 3. Renal Medulla 4. Renal Pyramid 5. Renal Pelvis 6. Renal Column 7. Renal Calyx 8. Ureter http://www.bio.psu.edu/people/faculty/strauss/anatomy/urogen/modelkidney2.htm 12 11/01/2017 Fig 19-1 silverthorn Arterie e vene pg 616 Fig 28-15 ediermes a. Addominale a. Renale a. lobari a.interlobari a.arciformi a.interlobulari arteriola afferente glomerulo arteriola efferente capillari perirubulari/vasa recta - vene … Il nefrone: l’unità funzionale del rene 13 11/01/2017 Il nefrone: unità funzionale del rene N nefroni nell’uomo ≈1 milione Fig 28-14 ediermes Fig 19-1 silverthorn Geh Nefrone cortic e midoll Innervazione dei reni E’ solo di tipo ortosimaptico in arrivo dagli ultimi gangli toracici e primi lombari Innervano: cell musc liscie arteriole afferenti e efferenti dei glomeruli (sfinteri arteriolari) cellule granulari stimola secrezione renina Tubulo prossimale, distale, ansa henle Assorbimento tubulare di Na+ 14 11/01/2017 Soggetto adulto a riposo il rene riceve circa il 20-25% della portata cardiaca ≈ 1200 ml/min ≈ 1800 litri al giorno ≈ 65700 litri in un anno ≈ 46 milioni litri in 70 anni Lago azzurro in Valchiavenna Volume di urina prodotta è ≈ 1 ml/min ≈ 1,5 litri/giorno ≈ 550 litri in un anno ≈ 38500 litri in 70 anni Più del 99% del liquido che entra nei nefroni deve tornare nel sangue I processi svolti dal nefrone: - Filtrazione - Riassorbimento - Secrezione - Escrezione Escrezione urinaria 15 11/01/2017 • 5 classi di sostanze – A – Filtrate ma non riassorbite (creatinina, inulina acido urico) – B - Filtrate e completamente riassorbite (aminoacidi e glucosio) – C - Filtrate e parzialmente riassorbite (Na+, Cl-, bicarbonato) – D - Filtrate e completamente secrete (penicillina) – E – Filtrate, parzialm riassorb e parzialm secrete (urea) Concetti fondamentali FLUSSO EMATICO RENALE (FER) (ml/min) FLUSSO PLASMATICO RENALE (FPR) (ml/min) VELOCITA’ FILTRAZIONE GLOMERULARE (VFG) (ml/min) FRAZIONE DI FILTRAZIONE CARICO FILTRATO CARICO ESCRETO CARICO TUBULARE 16 11/01/2017 Ultrafiltrazione glomerulare L’UG è un processo che consente di filtrare il sangue trattenendo gli elementi corpuscolati e le macromolecole (PM > 70 KDa). Il riassorbimento dei soluti e dell’H2O avviene nei tubuli. L’UG consente l’eliminazione delle sostanze di scarto e delle sostanze esogene per le quali sarebbe impossibile prevedere trasportatori specifici Ultrafiltrazione glomerulare Il setto filtrante Diametro pori ≈ 40 Å Barriera di Filtrazione (3 elementi) - Endotelio fenestrato - Lamina basale -Podociti (cell mesangiali) 17 11/01/2017 VFG = Pf * Kf Pf = Pcg – (πcg + PCB) = 55 – (30 +15) = 10 mm Hg Kf = coefficiente di filtrazione ? Se avviene filtrazione netta a livello dei capillari glomerulari qual è il rapporto tra la P idrostatica capillare e la P colloido-osmotica capillare? Pf = Pcg – (πcg + Pcb) VFG = Pf * Kf ↓Pcg Capo afferente ↑ πcg Pcg Capo efferente πcg = Pcb Pcb 18 11/01/2017 Fattori che influenzano la VFG: A) - alterazione della P arteriosa B) - stato di contrazione delle arteriole afferenti ed efferenti C) - alterazione P oncotica del sangue D) - alterazione della permeabilità della barriera di filtrazione VFG = Pf * Kf Pf = Pcg – (πcg + Pcb) AeB Entro un ampio intervallo di P arteriosa (80-180 mmHg) la VFG rimane invece costante (180 L/giorno) 19 11/01/2017 La VFG è soggetta a 1) autoregolazione soprattutto a livello delle arteriole glomerulari 2) regolazione estrinseca. E’ importante capire dove avviene la regolazione. La regolazione è esercitata prevalentemente a livello delle arteriole. Le variazioni della VFG sono inversamente proporzionali alle variazioni della Ra. EFFETTO BIFASICO Aumenti della Re determinano un aumento della VFG ad un punto massimo poi diminuisce fino a raggiungere valori molto bassi. 1) Autoregolazione A) Risposta miogena B) Feedback (retroazione) tubulo-glomerulare Entrambi questi sistemi di autoregolazione: 1) disaccoppiano la funzionalità (equilibrio) del rene dalla P arteriosa 2) Mantenere costante il carico che arriva al tubulo distale 20 11/01/2017 B) Feedback (retroazione) tubulo-glomerulare Apparato Juxtaglomerulare Effetto dell’aumento della concentrazione di NaCl nel tubulo distale Aumento di NaCl a livello della Macula densa determina rilascio di adenosina e costrizione arteriola afferente Macula densa è il sensore Il mediatore (vasocostrittore) sembra essere l’adenosina, mentre il vasodilatatore NO Effetto della diminuzione della concentrazione di NaCl nel tubulo distale • La diminuzione di NaCl nella macula densa è dovuto ad un aumentato riassorbimento prodotto da un rallentamento del flusso tubulare • Aumento del rilascio di PGE2 nell’interstizio dell’ JGA seguito dalla secrezione di renina (mediata dall’EP4) dalle cellule granulari. 21 11/01/2017 Il sistema RAAS start C Influenze non regolate sulla VFG La π (oncotica) plasmatica e la P idrostatica nella capsula di Bowman non sono soggette a regolazione. Variano però in situazioni patologiche - π (oncotica) plasmatica Grandi ustionati: perdita liquido derivato dl plasma, ricco di proteine diminuzione π plasmatica aumento VFG VFG = Pf * Kf Pf = Pcg – (πcg + Pcb) Diarrea disidratante: aumento π plasmatica diminuzione VFG Alterazioni metabolismo proteico - P idrostatica cbw Può diventare elevata come nel caso di ostruzione vie urinarie (calcolo renale e/o ipertrofia prostata) VFG = Pf * Kf Pf = Pcg – (πcg + Pcb) 22