Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Inquinamento elettromagnetico e normativa Docente: Filiberto Bilotti Sommario (I) Sorgenti dei campi elettromagnetici { { campi elettromagnetici naturali campi elettromagnetici artificiali Caratteristiche dei campi elettromagnetici naturali e artificiali Lo spettro elettromagnetico e le diverse applicazioni Livelli di campo associati alle principali sorgenti IV-I-2 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 1 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Sommario (II) Definizione dell’impatto elettromagnetico Definizione delle linee guida, dei livelli di sicurezza e dei livelli di esposizione Quadro normativo in ambito europeo e nazionale IV-I-3 Sorgenti dei campi elettromagnetici In base al tipo di sorgente si è soliti distinguere i campi elettromagnetici in: { campi elettromagnetici naturali (terra, sole, pianeti, agenti atmosferici, ecc.) { campi elettromagnetici artificiali (elettrodotti, telecomunicazioni, sistemi di sorveglianza, elettrodomestici, ecc.) IV-I-4 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 2 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Tipici campi elettromagnetici naturali Tipici campi elettromagnetici prodotti da sorgenti naturali sono: { { { { campo magnetico terrestre (statico) campo elettrico dovuto alla differenza di potenziale tra suolo e atmosfera (statico) campo elettromagnetico prodotto da fulmini campo elettromagnetico prodotto dal sole IV-I-5 Campo magnetico terrestre (I) Grecia antica: osservazione delle proprietà della magnetite Estremo Oriente: primi esemplari di bussola Amalfi XIII secolo: perfezionamento della bussola W. Gilbert (1600): la terra è un grande magnete K. F. Gauss (1832): linee di forza del campo magnetico terrestre IV-I-6 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 3 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Campo magnetico terrestre (II) L’effetto del campo magnetico terrestre è quello di un dipolo inclinato di circa 11° rispetto all’asse terrestre (il polo S magnetico è posto a circa 1800 km dal polo N geografico) Ai poli il campo magnetico è più intenso (circa 70 µT), mentre vicino all’equatore è meno intenso (circa 20 µT). IV-I-7 Campo magnetico terrestre (III) Il campo magnetico terrestre dipende principalmente dai fenomeni che caratterizzano l’interno della terra. Tali fenomeni esistono anche in altri grandi corpi che sono più o meno vicini alla terra. L’effetto sulla terra del campo magnetico statico del sole e della luna è, rispettivamente, di circa 40 nT e 3.5 nT. IV-I-8 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 4 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Campo elettrico statico A causa della differenza di potenziale tra suolo e atmosfera, esiste un campo elettrico statico la cui ampiezza varia al variare delle condizioni meteorologiche e dell’altezza dal suolo: { media di 120 V/m in condizioni di bel tempo { fino a 300 kV/m in presenza di forti temporali IV-I-9 Campo elettromagnetico prodotto dai fulmini Quando viene superata la rigidità dielettrica a causa della notevole differenza di potenziale, si generano scariche di corrente molto intense. La presenza di un picco di corrente dà vita alla produzione di un campo elettromagnetico con frequenze comprese tra 10 kHz e 40 MHz. L’ampiezza del campo elettrico varia con la frequenza (valori tipici: 1 mV/m @ 30 kHz; 1 µV/m @ 30 MHz). IV-I-10 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 5 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Campo elettromagnetico prodotto dal sole Tale radiazione riguarda frequenze che vanno dalla decina di MHz fino ai raggi X. Alle frequenze per TLC l’effetto della radiazione solare si stima < 1 mV/m. IV-I-11 Lo spettro elettromagnetico (I) Spettro elettromagnetico e relative applicazioni www.lbl.gov IV-I-12 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 6 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Lo spettro elettromagnetico (II) IV-I-13 Lo spettro elettromagnetico (III) Alcune applicazioni in ambito militare. IV-I-14 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 7 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Lo spettro elettromagnetico (IV) Classificazione delle bande di frequenza tra 3 kHz e 300 GHz. http://www.who.int/peh-emf/about/WhatisEMF/en/index.html IV-I-15 Livelli di campo associati alle principali sorgenti (I) Linee di trasmissione e impianti di distribuzione dell’energia elettrica (impianto elettrico di casa ed elettrodotti). Impianto elettrico di casa: { { { produce sempre un campo elettrico produce un campo magnetico quando circola corrente (la corrente varia al variare degli apparecchi utilizzatori collegati e accesi) il livello di campo magnetico di fondo in casa non supera i 0.2 µT. IV-I-16 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 8 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Livelli di campo associati alle principali sorgenti (II) Elettrodotti a 50 Hz: { al di sotto degli elettrodotti il campo elettrico è molto intenso (anche 10 kV/m) Elettrodotto 380 kV, 1000 A Campo H Distanza Campo E (m) (V/m) (µT) 5 17 1980 2.5 28 830 2 32 649 1 47 287 0.5 68 126 0,2 109 44 0,1 155 21 0,02 >200 <12 Fonte: Associazione ALCE IV-I-17 Livelli di campo associati alle principali sorgenti (III) Elettrodomestici Fonte:Ufficio Federale per la Sicurezza dalle Radiazioni, Germania, 1999. L’ampiezza del campo E è stata valutata alla distanza di 30 cm. Apparecchiatura Campo E elettrica (V/m) Stereo 180 Ferro da stiro 120 Frigorifero 120 Frullatore 100 Tostapane 80 Asciugacapelli 80 Televisore a colori 60 Caffettiera elettrica 60 Aspirapolvere Apparato Campo H (µT) Campo H (µT) elettrico @ 3 cm @ 30 cm @1m Asciugacapelli 6 – 2000 0.01 – 7 0.01 – 0.03 Rasoio elettrico 15 – 1500 0.08 – 9 0.01 – 0.03 Aspirapolvere 200 – 800 2 – 20 0.13 – 2 Lampada fluorescente 40 – 400 0.5 – 2 0.02 – 0.25 Forno a microonde 73 – 200 4–8 0.25 – 0.6 Radio portatile 16 – 56 1 <0.01 Forno elettrico 1 – 50 0.15 – 0.5 0.01 – 0.04 Lavatrice Campo H (µT) 0,8 – 50 0.15 – 3 0.01 – 0.15 Ferro da stiro 8 – 30 0.12 – 0.3 0.01 – 0.03 Lavastoviglie 3.5 – 20 0.6 – 30 0.07 – 0.3 50 Computer 0.5 – 30 <0.01 Forno elettrico 8 Frigorifero 0.5 – 1.7 0.01 – 0.25 <0.01 Lampada a incandescenza 5 Televisore a colori 2.5 – 50 0.04 – 2 0.01 – 0.15 IV-I-18 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 9 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Livelli di campo associati alle principali sorgenti (IV) Broadcasting RadioTelevisivo: { { potenza trasmessa dell’ordine di 10-100 kW potenza minima per la ricezione 1 mV/m per sistemi radio 0.1 mV/m per sistemi televisivi Frequenze radio Radio AM 500-1600 kHz Radio FM 88-108 MHz Frequenze TV VHF-I/II 50-88 MHz VHF-III 170-220 MHz UHF-IV/V 470-850 MHz IV-I-19 Livelli di campo associati alle principali sorgenti (V) Telefonia mobile: { { { { potenza trasmessa dalla stazione radio base dell’ordine di 2.5-320 W (tipiche 15-50 W) potenza trasmessa dal terminale mobile dell’ordine di 125 mW-20 W (tipiche 125 mW – 1/2 W) potenza minima per la ricezione da parte del terminale mobile (circa – 105 dBm) potenza minima per la ricezione da parte della stazione radio base (circa – 90 dBm) IV-I-20 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 10 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Livelli di campo associati alle principali sorgenti (VI) GSM900 (prima fase: P-GSM) { { 890 MHz – 915 MHz 935 MHz – 960 MHz GSM900 (seconda fase: E-GSM) { { Up-link: Down-link: Up-link: Down-link: 880 MHz – 915 MHz 925 MHz – 960 MHz GSM1800 (DCS) { { Up-link: Down-link: 1710 MHz – 1785 MHz 1805 MHz – 1880 MHz IV-I-21 Livelli di campo associati alle principali sorgenti (VII) PCS1900 (GSM in USA) { { Up-link: Down-link: 1850 MHz – 1910 MHz 1930 MHz – 1990 MHz UMTS { { Up-link: Down-link: 1900 MHz – 2025 MHz 2110 MHz – 2200 MHz IV-I-22 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 11 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Livelli di campo associati alle principali sorgenti (VIII) GSM 900 Classe 1 2 3 4 5 6 7 8 Mobile(W) 20 W 8W 5W 2W 0.8 W Mobile(dBm) 43 dBm 39 dBm 37 dBm 33 dBm 29 dBm SRB(W) 320 W 160 W 80 W 40 W 20 W 10 W 5W 2.5 W SRB(dBm) 55 dBm 52 dBm 49 dBm 46 dBm 43 dBm 40 dBm 37 dBm 34 dBm IV-I-23 Livelli di campo associati alle principali sorgenti (IX) Classe 1 2 3 4 Mobile(W) 1W 0.25 W 2W GSM 1800 UMTS Mobile (dBm) 30 dBm 24 dBm 33 dBm SRB(W ) 20 W 10 W 5W 2.5 W SRB(dBm) 43 dBm 40 dBm 37 dBm 34 dBm Classe 1 2 3 4 Mobile(W ) 2W 0.5 W 0.25 W 0.125 W Mobile(dBm) 33 dBm 27 dBm 24 dBm 21dBm IV-I-24 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 12 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Livelli di campo associati alle principali sorgenti (X) Wi-Fi e Bluetooth: Classe Bluetooth S tan dard Frequenza 802.11a 5.150 − 5.350 GHz 5.725 − 5.825 GHz 802.11b,g 2.4 − 2.4835 GHz 2 (fino a10m) Bluetooth 2.4 − 2.4835 GHz 3 1 (fino a100m) (fino a1m) Potenza Massima Potenza Minima 100 mW 1 mW 2.5 mW 0.25 mW 1 mW N/ A IV-I-25 Livelli di campo associati alle principali sorgenti (XI) Apparati RADAR per diverse applicazioni (militari, controllo traffico aereo, sorveglianza, telerilevamento,ecc.) I RADAR emettono segnali ad impulsi e lavorano a diverse frequenze e diverse potenze di picco, a seconda delle applicazioni: { { { controllo aereo civile (2.7-2.9 GHz, 1.3 MW) controllo aereo militare (1.3 GHz, 19 kW) controllo di terra aeroporti (15.7-17.7 GHz, 3 kW) IV-I-26 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 13 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Definizione dell’impatto elettromagnetico (I) La situazione tipica di riferimento può essere modellizzata in tre fasi: EMISSIONE ESPOSIZIONE ASSORBIMENTO IV-I-27 Definizione dell’impatto elettromagnetico (II) Studio della fase di emissione { { { { { analisi elettromagnetica dei sistemi radianti modello dell’eccitazione del sistema radiante determinazione della distribuzione di corrente (elettrica e/o magnetica) che caratterizza il sistema radiante calcolo delle caratteristiche elettriche (impedenza d’ingresso) e di radiazione (diagramma, guadagno) conoscenza dei livelli di potenza trasmessa dalle antenne IV-I-28 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 14 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Definizione dell’impatto elettromagnetico (III) Studio della fase di esposizione: { { { analisi elettromagnetica dell’ambiente nel quale si trova il circuito vittima o la popolazione esposta modelli deterministici e statistici di propagazione del campo elettromagnetico in diversi tipi di ambiente (rurale, urbano, indoor, ecc.) determinazione dei livelli di campo elettromagnetico che investono il circuito vittima o la popolazione esposta IV-I-29 Definizione dell’impatto elettromagnetico (IV) Studio della fase di assorbimento (da parte della materia biologica o da parte di circuiti elettronici): { problemi di compatibilità elettromagnetica { interazione elettromagnetica tra campo incidente e circuito vittima problemi di bio-elettromagnetismo interazione tra campo elettromagnetico incidente e tessuti biologici su scala microscopica interazione tra campo elettromagnetico incidente e tessuti biologici su scala macroscopica (dosimetria) IV-I-30 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 15 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Impatto elettromagnetico e normativa (I) La traduzione degli studi scientifici (di carattere medico, biologico, fisico ed ingegneristico) in aspetti legislativi è un processo complicato dal momento che: { { { coinvolge diversi enti normativi internazionali coinvolge le esigenze dei governi locali gli approcci scientifici utilizzati sono diversi e, pertanto, spesso danno vita a raccomandazioni normative non congruenti IV-I-31 Impatto elettromagnetico e normativa (II) I principali approcci utilizzati per la determinazione degli effetti del campo elettromagnetico sulla popolazione esposta sono stati: { approccio tecnico scientifico { i primi tentativi si fanno risalire al 1953 negli USA approccio epidemiologico i primi tentativi si fanno risalire agli stessi anni in Unione Sovietica IV-I-32 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 16 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Impatto elettromagnetico e normativa (III) In USA e in Europa le linee guida e i livelli di sicurezza per la popolazione sono stati definiti utilizzando l’approccio tecnico scientifico. Gli studi di carattere epidemiologico, sebbene indispensabili per una accurata determinazione dei livelli di sicurezza, evidenziano una difficoltà: molti degli effetti considerati (sviluppo di tumori, ecc.) non sono dimostrabili. Gli unici effetti dimostrabili sono di natura termica (aumento della temperatura). IV-I-33 Impatto elettromagnetico e normativa (IV) La definizione delle linee guida, pertanto, parte dal considerare due aspetti: { { meccanismi di accoppiamento tra campo incidente e materia biologica effetti di natura termica IV-I-34 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 17 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Impatto elettromagnetico e normativa (V) Meccanismo di accoppiamento: { { l’assorbimento del campo elettromagnetico da parte dell’uomo varia al variare della frequenza (frequenza di risonanza del corpo umano) nell’intervallo di frequenza delle attuali telecomunicazioni (da 1 MHz a qualche GHz) il parametro assunto come riferimento è lo Specific Absorption Rate (SAR), che si misura in [W/kg]. IV-I-35 Impatto elettromagnetico e normativa (VI) Effetti termici: { studi epidemiologici mostrano come l’aumento di temperatura di 1°-2° può avere effetti sulla salute dell’uomo Definizione dei livelli di sicurezza: { un uomo sottoposto per mezz’ora a campi elettromagnetici alle frequenze 100 kHz – 300 GHz tali da produrre un SAR medio su tutto il corpo di 1 – 4 W/kg sperimenta un incremento di temperatura medio nel corpo inferiore al grado centigrado IV-I-36 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 18 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Impatto elettromagnetico e normativa (VII) Una volta definito il livello di SAR massimo, per ragioni di sicurezza si indica un valore di riferimento molto più basso. Ad esempio, se un SAR medio di 4 W/kg può produrre un incremento termico di 1° nel corpo, il livello di sicurezza si pone pari a 0.4 W/kg. Da questo valore si calcolano poi i limiti di esposizione in termini di livelli di campo elettrico, magnetico e densità di potenza. IV-I-37 Normativa per i campi alle alte frequenze fino a 300 GHz (I) Raccomandazione del Consiglio d’Europa (12 luglio 1999) Frequenza SARmedio SAR localizzato Densità diPotenza [W / kg] [W / kg] 2 (capo e tronco) [W / m2 ] 100kHz − 10MHz 0.08 10MHz − 10 GHz 0.08 10 − 300 GHz − 4 (arti) 2 (capo e tronco) 4 (arti) − − − 10 IV-I-38 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 19 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Normativa per i campi alle alte frequenze fino a 300 GHz (II) Decreto Legislativo n°381 di settembre 1998 (limiti di esposizione, media su 6 minuti) Frequenza E [V / m] H [A / m] Densità diPotenza [W / m2 ] 100kHz − 3MHz 60 0.2 − 3MHz − 3 GHz 20 0.05 1 3 − 300 GHz 40 0.1 4 IV-I-39 Normativa per i campi alle alte frequenze fino a 300 GHz (III) Decreto Legislativo n°381 del settembre 1998 (valori di attenzione, media su 6 minuti) Frequenza E [ V / m] H [A / m] Densità diPotenza [ W / m2 ] 100kHz − 3MHz 6 0.016 − 3MHz − 3 GHz 6 0.016 0.1 3 − 300 GHz 6 0.016 0.1 IV-I-40 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 20 Laboratorio di ElettroMagnetismo Applicato Normativa per i campi alle alte frequenze fino a 300 GHz (IV) Il DL 381/88 oltre a stabilire dei limiti di legge propone il conseguimento di obbiettivi di qualità La facoltà di quantificare e tradurre in norma gli obbiettivi di qualità è data alle Regioni e ai Comuni Legge Quadro del febbraio 2001 e Decreto Attuativo del luglio 2003 { nel caso delle frequenze della telefonia mobile i livelli precedenti non sono stati variati IV-I-41 Università degli Studi ROMA TRE – Facoltà di Ingegneria Collegio Didattico di Ingegneria Elettronica – a. a. 2005/2006 Antenne per Telecomunicazioni Cellulari – Docente: Filiberto Bilotti 21