anno viii n. 11 i lavori di novembre

ANNO VIII
N. 1 1
Edoardo e Mario Vietti - TURIN GARDEN - www.turingarden.it
I LAVORI DI NOVEMBRE
TURIN GARDEN
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novembre 2014
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Alberi, arbusti e piante rampicanti
- Fino a quando il terreno non è gelato potete mettere a dimora o trapiantare alberi
ed arbusti a foglia caduca. Sistemate la zolla all’interno della buca in modo che il
“colletto” sia all’altezza del terreno e che la pianta sia in posizione verticale, colmate
lo spazio rimasto vuoto con terra e letame maturo, compattandolo accuratamente, e
annaffiate. Una volta concluso il trapianto distribuite alla base del fusto uno spesso
strato di materiale pacciamante organico (letame, foglie, ecc.), per proteggere
l’apparato radicale dal gelo, e posizionate uno o più tutori.
- Proteggete le piante dal gelo, distribuendo alla base del fusto uno strato di 10-15 cm.
di letame, foglie secche, paglia o terriccio organico. Per le specie acidofile (azalee,
camelie, eriche, pieris, rododendri, ecc.) è consigliabile utilizzare un
terriccio torboso acido, ottenuto aggiungendo torba acida, solfato di
ferro o zolfo granulare, oppure corteccia e aghi di pino. Nelle zone
fredde, ventose o poco esposte al sole è opportuno rivestire la
chioma delle specie più sensibili (Ceanothus, mimose, ulivi,
oleandri, corbezzoli, gelsomini, ecc.) con “tessuto non tessuto”.
- Raccogliete periodicamente le foglie e i rametti secchi caduti a
terra, che potrebbero ospitare le forme svernanti dei patogeni.
- Controllate la solidità dei tutori delle piante di recente messa a dimora e dei sostegni
delle piante rampicanti.
- Prima delle nevicate è bene abbattere le piante morte, inclinate o deperenti (previa
eventuale autorizzazione degli enti preposti), per evitare che possano schiantare
improvvisamente sotto il peso della neve.
- Potete moltiplicare per talea Hedera e vite vergine; per divisione: Berberis, Erica,
Hypericum e Spiraea; prelevando i polloni si possono ottenere giovani piante di
Aesculus parviflora e Clerodendrum. Raccogliete i semi delle camelie quando le
capsule diventano bruno-rossastre e seminateli in un miscuglio di torba e sabbia.
- Alcune piante ci regalano ancora splendidi colori grazie a bacche e frutti: Callicarpa,
Cotoneaster, Crataegus, Diospyros, Ilex, Malus, Punica,
Pyracantha, Skimmia, Sorbus, Viburnum, ecc..; mentre sono
in fiore Erica, Calluna e Camellia sasanqua.
- Novità botanica: Il Viburnum tinus ‘Bridixhuit’ è un arbusto
sempreverde compatto, di forma tondeggiante, con foglie lanceolate di colore verde
scuro. In autunno e inverno produce numerosi fiori bianchi, riuniti in infiorescenze di
2 cm. di diametro. È una specie rustica, resistente all’inquinamento e adatta ad
esposizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate.
Roseto
- Rastrellate le foglie cadute a terra e buttatele nella spazzatura o bruciatele. Evitate di
lasciarle sul terreno in quanto potrebbero ospitare forme svernanti dei patogeni.
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- Si possono mettere a dimora i rosai a radice nuda, a condizione che il terreno non
sia gelato o bagnato. Se possibile evitate di piantare le rose troppo vicine ad altre
piante con cui andrebbero in competizione, e scartate i luoghi occupati
recentemente da altri rosai. Ricordate che la maggior parte delle rose
necessita di almeno 5 o 6 ore di sole al giorno. Interrate il punto di
innesto di 2-3 cm., allargate bene le radici nella buca e colmate lo
spazio rimanente con terra mescolata a letame maturo e compost. Se
dovete impiantare una rosa ad alberello ricordatevi di fissare il tronco
ad un palo tutore. Se il clima non consente la messa a dimora, potete
ricoverare le piante “in tagliola” (una fossa scavata in un angolo
riparato del giardino) o in un locale fresco e riparato, mantenendo le
radici umide sotto uno strato di sabbia.
- Distribuite alla base di tutte le piante uno spesso strato di materiale pacciamante.
- Verso la fine del mese, nelle zone più soggette a gelate, è consigliabile disporre delle
protezioni: riparate con un cumulo di terra il punto di innesto dei rosai a cespuglio ed
avvolgete il fusto delle rose ad alberello con del “tessuto non tessuto”.
- Nuova varietà proposta da Nino Sanremo è la Monica Bellucci® della gamma Garden
Rose®, rifiorente e con fiori profumati di colore rosa con rovescio dei petali giallo.
Piante annuali e bienna li
- Nei giorni in cui il clima lo consente eseguite una accurata pulizia: asportate i fiori e
la vegetazione secca, rastrellate le foglie cadute a terra ed eliminatele, ritirate i tutori
ed immagazzinateli. Asportate le annuali esaurite, lavorate il terreno per eliminare tutti
i residui vegetali e lasciatelo esposto all’azione sgretolante del gelo.
- Tagliate a livello del suolo gli steli delle biennali sfiorite e riparate le piantine meno
rustiche con un velo di “tessuto non tessuto” o con foglie secche.
- Fino a quando il terreno non è gelato si possono mettere a dimora
le viole del pensiero, che con le loro fioriture rallegreranno il
giardino per tutto l’inverno. In caso di siccità prolungata,
annaffiate moderatamente nelle ore più calde della giornata.
- Potete iniziare a sfogliare i nuovi cataloghi per scegliere le specie
più adatte al vostro giardino, che potrete mettere a dimora in primavera. Tra le novità
proposte dai Fratelli Ingegnoli troviamo Centaurea cyanus ‘Fireworks’, annuale
rustica che fiorisce in estate con un brillante miscuglio di fiori rossi, bianchi e blu.
Erbacee perenni
- Asportate tutta la vegetazione secca e sfiorita e distribuite alla base delle perenni meno
rustiche uno strato di materiale pacciamante, evitando di coprire le specie sensibili agli
eccessi di umidità. Proteggete le piantine più delicate con del “tessuto non tessuto”,
materiale che lascia traspirare le piante riparandole dal freddo. Se le piantine da
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coprire sono numerose e vicine, può essere utile predisporre degli appositi tunnel o
serrette smontabili.
- Si possono ancora moltiplicare per talea i Sedum: prelevate dai rametti delle porzione
lunghe 6-8 cm. e piantatele in vasetti riempiti con terriccio. La prossima primavera
potrete procedere con la messa a dimora delle nuove piantine.
- E’ il periodo più indicato per piantare le Rose di Natale (Helleborus niger).
- Non sono molte le perenni fiorite in questo periodo. Tra queste predominano le varietà
tardive di Aster e Chrysanthemum, con fiori dalle molteplici forme e colori.
Tappeto erboso
- La crescita dell’erba rallenta progressivamente con l’abbassamento delle temperature.
Verso la metà del mese inizia il periodo di riposo vegetativo e si possono sospendere
tosature, irrigazioni e concimazioni.
- Se non lo avete già fatto a ottobre, ricordatevi di chiudere l’impianto
di irrigazione, svuotare le tubazioni e ritirare la centralina in un
luogo riparato prima che il gelo possa causare dei danni.
- Asportate regolarmente i rametti e le foglie secche, che impediscono
la circolazione dell’aria, bloccano i raggi solari e favoriscono l’insorgenza di malattie
fungine. Potete utilizzare una scopa metallica, un rastrello con denti di plastica o
macchine “soffiatrici”. La mancata asportazione delle foglie nei prati seminati
all’inizio dell’autunno può impedire lo sviluppo dell’erba in alcune zone.
- Dopo aver eseguito l’ultimo taglio e pulito accuratamente il manto erboso distribuite
uniformemente un miscuglio specifico, composto da terriccio (10%), torba fine
(20%) e sabbia (70%), per proteggere il prato dai rigori invernali e favorirne la ripresa
vegetativa primaverile. La quantità corretta è di circa 1 m3 per 300 m2.
- Evitate di calpestare il prato in presenza di brina nelle prime ore della giornata, per
non danneggiarlo. In caso di abbondanti precipitazioni aspettate qualche giorno prima
di eseguire le operazioni di manutenzione, per evitare di compattarlo eccessivamente.
Piante in vaso in balcone e terrazzo
- Mettete a dimora piantine da fiore resistenti al freddo: callune, ciclamini,
crisantemi coreani, eriche, viole, viole del pensiero. Concimate periodicamente
aggiungendo piccole dosi di un fertilizzante liquido poco azotato.
- Spargete sopra il terriccio dei vasi del letamino ben decomposto e torba nera.
- Riducete le annaffiature man mano che le temperature si abbassano e le giornate si
accorciano. La pioggia e la rugiada notturna suppliranno alle annaffiature fino a
sospenderle completamente.
- Verificate di aver disattivato e svuotato l’impianto di irrigazione e di aver riposto la
centralina, con elettrovalvola incorporata (tipo Gardena), al riparo dal gelo.
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- Se non lo avete già fatto ricoverate le piante delicate (geranio, ibisco, lantana e
agrumi) in un locale asciutto, abbastanza luminoso e con temperature
dai 4° agli 8° C. Arieggiate due o tre volte alla settimana nelle ore
centrali della giornata. Alcune piante mediterranee meno sensibili
(arancio amaro, chinotto, cedro, oleandro), possono essere anche
lasciate all’aperto, avendo però l’accortezza di scegliere una
posizione riparata sotto un porticato e di proteggerle con un
rivestimento di “tessuto non tessuto”.
- Prima di spostare i vasi, può essere utile controllare la vegetazione,
eliminando i rami cresciuti in modo disordinato, e tutte le parti secche, danneggiate o
con sintomi di malattie.
- Ricordatevi di togliere i sottovasi per evitare che, in caso di pioggia, si possano
verificare dei ristagni idrici, oppure di alzare i vasi con uno spessore in modo che
siano sollevati rispetto al sottovaso.
- Per avere colori invernali scegliete piante provviste di bacche.
Malattie delle piante
FUNGHI:
- È bene eseguire un trattamento alle piante da frutto per prevenire le principali
malattie fungine (bolla, cancri, corineo, monilia, ruggine, ticchiolatura, ecc.).
Intervenite dopo la caduta delle foglie con un prodotto a base di rame (ad es.
Coprantol WG*, nella dose di 700 g. per 100 litri di acqua).
- Potete eseguire un trattamento su camelie e rododendri contro gli agenti di marciumi
delle gemme fiorali (Ciborinia camelliae e Pycnostysanus azaleae) con un prodotto
rameico (ad es. Poltiglia Caffaro 20 DF* nella dose di 600 g. per 100 litri di acqua).
INSETTI:
- Se necessario intervenite contro le cocciniglie su agrifogli,
agrumi, allori, oleandri, pittospori, ulivi e altri sempreverdi
con olio bianco (Primoil ES* nella dose di 2 l. per 100 litri
di acqua) addizionato ad un insetticida a base di Fosmet (ad
es. Spada 200 EC∆ nella dose di 300 ml per 100 litri di
acqua).
- Effettuate un trattamento insetticida-acaricida alle piante d’appartamento, per evitare
infestazioni di aleurodidi, cocciniglie e acari, che trovano all’interno delle abitazioni e
nelle serre riscaldate le condizioni ideali per svilupparsi. Potete usate un prodotto a
base di Abamectina (ad es. Impero∆ nella dose di 8-10 ml per 10 litri di acqua).
- Asportate meccanicamente con una spazzola metallica le forme svernanti dei parassiti
(uova, larve, crisalidi, ecc.), annidate tra le rugosità della corteccia al riparo dai rigori
invernali.
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-
N.B. Quando sulle etichette degli antiparassitari trovate dosi diverse per lo stesso parassita (ad es.
200-500 g.) dovete usare le dosi maggiori nei periodi freddi e quelle minori nelle stagioni calde.
N.B. Ricordatevi di aggiungere sempre a tutti i fitofarmaci un bagnante-adesivante, che ne
migliora l’efficacia (ad es. Etravon o Bagnante antischiuma s.). Unica eccezione gli oli minerali.
∆
□
*Prodotti biologici
Prodotti non biologici
Prodotti pericolosi (patentino)
Frutte to
- Potete raccogliere ancora castagne, clementine, kaki, melograni, uva e le migliori
varietà tardive di mele (Buras, Fuji, Imperatore, Magnana, Pink Lady, Runsè, ecc.).
- Per accelerare la maturazione di kiwi e kaki potete metterli per qualche giorno in casa
in un contenitore chiuso, insieme ad alcune mele mature, queste sviluppano due gas
(etilene e acetilene) che favoriscono la maturazione.
- Una buona regola suggerisce di preparare un vero e proprio progetto del frutteto dove
oltre alla posizione delle piante si scelgono i portainnesti più adatti e le migliori
varietà, con caratteristiche diverse e maturazione scalare. Prestate attenzione anche
che alcune varietà necessitano di piante impollinatici. Nelle zone non troppo fredde
novembre è adatto per mettere a dimora le drupacee (albicocco, ciliegio, mandorlo,
pesco, susino), il castagno, il lampone, il ribes e le more. Acquistate delle piante
giovani, sane e vigorose, e controllate che le radici non siano
secche o danneggiate. Ricordatevi di preparare delle buche
adeguate, fissarle ad uno o più tutori e annaffiarle
abbondantemente per favorire il compattamento del terreno
attorno alle radici. Le buche dei fruttiferi devono essere almeno
cm 70x70x70, all’interno si dovrà aggiungere letamino
stagionato, humus e buon terriccio.
Per le distanze di impianto ricordatevi che nella frutticoltura professionale si tengono
distanze ravvicinate e la durata dell’impianto è più breve; accorgimento che favorisce
la produttività. Invece nei frutteti hobbistici la durata può arrivare anche a 30-50 anni
ed allora è necessario prevedere il maggiore sviluppo delle piante. Nelle zone molto
fredde della pianura padana, conviene aspettare la fine di febbraio o marzo.
- Raccogliete e smaltite o bruciate tutte le foglie cadute in quanto rappresentano un
potenziale ricettacolo di parassiti fungini e insetti. Eliminate anche i frutti ammuffiti e
mummificati rimasti perché sono una fonte di malattia (muffa a circoli). La frutta
caduta a terra deve essere smaltita nei rifiuti organici o raccolta e sotterrata per evitare
che i parassiti svernanti si ripresentino in primavera.
- E’ il momento di effettuare una concimazione organica con letame ben maturo
distribuito sotto la chioma (25 quintali per 1000 m² di frutteto ovvero 50 kg per pianta)
e chimica con un prodotto a base prevalente di fosforo e potassio.
- Approfittate della stasi invernale per sistemare le pendenze e le irregolarità del terreno
e dei fossati. Controllate la stabilità degli alberi e dei pali di sostegno.
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- Potete potare i mandorli asportando i polloni, i succhioni e contenendo la
cima se troppo allungata verso l’alto.
- In questo periodo potete moltiplicare per talea: fico, mora e ribes.
- Se notate la presenza di arvicole (topi campagnoli), che possono
danneggiare gravemente le radici delle giovani piante, intervenite con
esche apposite, ma fate molta attenzione a non avvelenare altri animali.
Per le lepri, che nell’inverno possono decorticare le giovani piante, posate alla base
dei tronchi per un’ altezza di 60 cm le apposite protezioni in plastica o rete metallica.
Orto
- Raccogliete entro la metà del mese: bietole, cardi, cime di rapa, finocchi, lattuga,
porri, sedano e sedano rapa. Nelle regioni più fredde della pianura padana entro fine
mese si devono raccogliere gli ortaggi da radice: barbabietole, carote, pastinaca, porri,
scorzo-bianca e nera, sedani rapa e topinambour: Potete lasciare solo le rape che
invece acquistano sapore con il freddo. Per la conservazione di queste radici potete
scavare una buca ed interrarle con molta paglia a strati oppure in magazzino freddo
dentro delle cassette con della sabbia. Più avanti rimarranno da raccogliere: cavoli,
cicoria, spinaci e valerianella, meglio se protetti con un “velo da sposa”. L’ortaggio
più resistente al freddo è il cavolo verza.
- Proteggete dal gelo gli ortaggi invernali meno resistenti: usate il “velo da sposa”
appoggiato su cassette o altri sostegni per prolungare il periodo di raccolta (ad es.
cicoria, indivia, lattuga, prezzemolo, radicchio, ravanello, ecc.) oppure predisponete
dei tunnel di plastica trasparente sostenuti da un’intelaiatura metallica. Se avete la
possibilità di allestire una serra riscaldata, potrete avere una produzione invernale
molto più varia con anche carote, finocchi, insalate, porri, sedani ecc..
- Difendete i cavoli dagli attacchi dei bruchi delle cavolaie con
prodotti a base di Bacillus thuringiensis o Piretro.
- Il periodo di luna calante che, secondo la tradizione, è adatto alla semina di ortaggi da
foglia (insalate, prezzemolo, rucola, ecc.) va dal 7 al 21 novembre. Gli ortaggi da
frutto (pomodori, peperoni, ecc.) si possono seminare senza tenere conto della luna.
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- Procedete con la semina di valerianella, ravanello e lattuga romana. Se avete un
terreno ben esposto e in zona a clima mite potete seminare fave, piselli e taccole per
un raccolto precoce primaverile, altrimenti aspettate la primavera.
- Se il clima non è troppo umido e piovoso potete continuare l’imbianchimento di cardo,
indivia, porro, radicchio, scarola e sedano. Se le temperature scendono troppo
affrettatevi a raccogliere l’indivia e i sedani, più sensibili alle basse temperature.
- Liberate le aiuole dai residui delle colture, poneteli nella compostiera e ricoverate in
magazzino i pali tutori delle colture estivo-autunnali dopo averli puliti.
Erbe aromatiche
- Prendete dei provvedimenti contro il freddo: nelle zone soggette a gelate evitate di
rimuovere le foglie secche delle perenni, che proteggeranno le nuove gemme da vento
e gelo. Eliminate invece la vegetazione morta del timo e di altri piccoli arbusti
sempreverdi in quanto potrebbe favorire lo sviluppo di malattie fungine.
- Eliminate le piante ormai esaurite e le infestanti eventualmente presenti.
- Aromatica del mese: Hyssopus officinalis (issopo) è una pianta erbacea,
perenne e sempreverde, con foglie appuntite, strette e lunghe; in estate
fiorisce con spighe di piccoli fiori blu scuro. Le foglie possono essere raccolte
in qualsiasi periodo dell’anno e sono utilizzate per insaporire minestre,
insalate, ragù, carni e salse per il pesce; i fiori si usano in salse e zuppe e nella
preparazione di liquori di erbe. Le foglie giovani, raccolte prima della fioritura, si
possono essiccare.
Piante d’appartamento
- Annaffiate moderatamente intervenendo quando il terriccio si presenta asciutto, e
concimate soltanto le piante fiorite e le essenze tropicali di grandi dimensioni.
- Nebulizzate il fogliame delle specie che gradiscono elevata umidità (Alocasia, Coleus,
Dracaena, felci, Maranta, ecc.). Si consiglia l’utilizzo di acqua piovana a temperatura
ambiente, in modo da non avere segni bianchi di calcare sulle foglie.
- Smuovete con un rastrellino la superficie del terriccio e, se necessario, aggiungete del
nuovo substrato; eliminate regolarmente la polvere dal fogliame.
Ricetta con erbe aromatiche:
LIQUORE DI ISSO PO
Ingredienti: 4 cucchiai di fiori di issopo freschi, l. 1 alcol puro a 95°, g. 300 zucchero, l. 1 acqua
Preparazione: Lavate e asciugate delicatam ente i fiori di issopo, metteteli nell’alcol e lasciateli macerare
per 15 giorni, dopodichè filtrate usando un colino a maglie fitte o una garza. Preparate uno sciroppo
mettendo sul fuoco zucchero e acqua, e mescolate fino a quando bolle. Togliete dal fuoco, lasciate
raffreddare e filtrate. Unite poco per volta lo sciroppo di zucchero al filtrato alcolico m escolando bene.
Imbottigliate e tappate con cura. Fate riposare il liquore per alm eno 1 m ese.
Buon giardinaggio
Mario Vietti, Edoardo Vietti, Roberta Paglia
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NOTIZIARIO MOSTRE, CORSI E APPUNTAMENTI:
• Eventi di Novembre presso la nostra sede di Strada del Mainero, 64 a Torino:
-
Fino al 15 Novembre potrete visitare l’ESPOSIZIONE “I COLORI
DELL’AUTUNNO”: sarà possibile ammirare una buona scelta di alberi e arbusti
particolarmente decorativi durante la stagione autunnale. Ingresso libero.
Orario esposizione e vendita: da lun. a ven. 8-12,30/14,30-18; sabato 8-12,30
(Sabato 1 Novembre chiuso)
Per info: 011/8610032 – [email protected] – www.turingarden.it
• Sabato 1 e domenica 2 Novembre nel Giardino delle Rose del Castello di Moncalieri
(TO) si svolgerà FIORI D’INVERNO, una mostra-mercato temporanea florovivaistica in cui saranno presenti numerosi esperti del settore che avranno la
possibilità di esporre e vendere i loro prodotti come piante, fiori, attrezzature ed
arredi da giardino, piccolo artigianato ed alimenti.
Per informazioni: [email protected] - 366/5992861
• Da sabato 8 a domenica 11 Novembre la città di Chieri (TO) ospiterà la tradizionale
FIERA DI SAN MARTINO, giunta alla 36a edizione. Si svolgerà in collaborazione
con Slow Food per far riscoprire le eccellenze enogastronomiche del territorio. Per
l’occasione saranno allestiti numerosi stand floreali.
Per informazioni: http://www.comune.chieri.to.it/eventi/fiera-sanmartino-2014
• Sabato 29 e domenica 30 Novembre si terrà la terza edizione di UNA MOLE DI
PANETTONI nelle sale del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano a Palazzo
Carignano a Torino, manifestazione interamente dedicata al panettone artigianale.
Ingresso gratuito e possibilità di visitare il percorso museale. Per informazioni:
www.dettaglieventi.it/Index/Scheda_Evento.asp?Id_Ev=4ap87w5r961068770986
• Iniziative della Delegazione FAI di Torino:
Venerdì 21 Novembre VISITA CULTURALE A DOMODOSSOLA, dapprima
alla Chiesa di S. Quirico e S. Giulitta, costruita in una frazione della città su un
tempio di origine celtica, per poi spostarsi nel centro di Domodossola a visitare la
parte antica e la mostra “Alessandro Poscio, collezionista appassionato”.
Per informazioni: 011/530979; [email protected]
http://www.fondoambiente.it/Chi-siamo/Index.aspx?q=delegazione-di-torino
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