Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
EXPO EMERGENZE - Bastia Umbra
12 aprile 2014
Strutture sanitarie: piani di emergenza
ed esigenze dei soccorritori
Stefano Marsella 1
1!
!
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
sabato 12 aprile 14
Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Perugia,
E-Mail: [email protected]
S. Marsella - Strutture sanitarie: piani di emergenza ed esigenze dei soccorritori
Expo Emergenze - 12 aprile 2014 - Bastia Umbra
- casi di studio: 4 incendi di ospedale a Londra
nel periodo 2008-2009
- una sperimentazione di esodo assistito con
valutazione della fatica dei soccorritori
- lezioni apprese
- conclusioni: la pianificazione dell’emergenza
nelle strutture ospedaliere
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
sabato 12 aprile 14
S. Marsella - Strutture sanitarie: piani di emergenza ed esigenze dei soccorritori
Expo Emergenze - 12 aprile 2014 - Bastia Umbra
ski-sheets (in alcuni casi
troppo per le porte e
inadatti alle porte
girevoli
S. Marsella - Strutture sanitarie: piani di emergenza ed esigenze dei soccorritori
3 giorni
2 anni
termine lavori
ripristino
13.28
termine
evacuazione
sabato 12 aprile 14
inizio
evacuazione unità critiche
inevase
dal fumo
inizio
incendio
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
13.05
operatività
13.00
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
Expo Emergenze - 12 aprile 2014 - Bastia Umbra
1- Incendio all’ospedale Royal Marsden 2 gennaio 2008 [struttura di 240 posti letto per malati oncologici]
ski-sheets (in alcuni casi
troppo per le porte e
inadatti alle porte
girevoli
S. Marsella - Strutture sanitarie: piani di emergenza ed esigenze dei soccorritori
3 giorni
2 anni
termine lavori
ripristino
13.28
termine
evacuazione
sabato 12 aprile 14
inizio
evacuazione unità critiche
inevase
dal fumo
inizio
incendio
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
13.05
operatività
13.00
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
Expo Emergenze - 12 aprile 2014 - Bastia Umbra
1- Incendio all’ospedale Royal Marsden 2 gennaio 2008 [struttura di 240 posti letto per malati oncologici]
• 78 pazienti interni - 120 esterni - 3 in sala operatoria - 6 in terapia intensiva
- vacanze invernali, staff al minimo
ski-sheets (in alcuni casi
troppo per le porte e
inadatti alle porte
girevoli
S. Marsella - Strutture sanitarie: piani di emergenza ed esigenze dei soccorritori
3 giorni
2 anni
termine lavori
ripristino
13.28
termine
evacuazione
sabato 12 aprile 14
inizio
evacuazione unità critiche
inevase
dal fumo
inizio
incendio
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13.05
operatività
13.00
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
Expo Emergenze - 12 aprile 2014 - Bastia Umbra
1- Incendio all’ospedale Royal Marsden 2 gennaio 2008 [struttura di 240 posti letto per malati oncologici]
• 78 pazienti interni - 120 esterni - 3 in sala operatoria - 6 in terapia intensiva
- vacanze invernali, staff al minimo
• 150 unità di soccorso impegnate - terapia intensiva invasa dal fumo dopo
4-5 min - evacuazione totale in 28 min, sebbene non contemplata nella
pianificazione dell’emergenza
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3 giorni
2 anni
termine lavori
ripristino
13.28
termine
evacuazione
sabato 12 aprile 14
inizio
evacuazione unità critiche
inevase
dal fumo
inizio
incendio
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Vigili del Fuoco
13.05
operatività
13.00
ski-sheets (in alcuni casi
troppo per le porte e
inadatti alle porte
girevoli
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
Expo Emergenze - 12 aprile 2014 - Bastia Umbra
1- Incendio all’ospedale Royal Marsden 2 gennaio 2008 [struttura di 240 posti letto per malati oncologici]
• 78 pazienti interni - 120 esterni - 3 in sala operatoria - 6 in terapia intensiva
- vacanze invernali, staff al minimo
• 150 unità di soccorso impegnate - terapia intensiva invasa dal fumo dopo
4-5 min - evacuazione totale in 28 min, sebbene non contemplata nella
pianificazione dell’emergenza
• evacuazione disposta dal Direttore generale insieme al Direttore sanitario
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3 giorni
2 anni
termine lavori
ripristino
13.28
termine
evacuazione
sabato 12 aprile 14
inizio
evacuazione unità critiche
inevase
dal fumo
inizio
incendio
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13.05
operatività
13.00
ski-sheets (in alcuni casi
troppo per le porte e
inadatti alle porte
girevoli
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
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1- Incendio all’ospedale Royal Marsden 2 gennaio 2008 [struttura di 240 posti letto per malati oncologici]
• 78 pazienti interni - 120 esterni - 3 in sala operatoria - 6 in terapia intensiva
- vacanze invernali, staff al minimo
• 150 unità di soccorso impegnate - terapia intensiva invasa dal fumo dopo
4-5 min - evacuazione totale in 28 min, sebbene non contemplata nella
pianificazione dell’emergenza
• evacuazione disposta dal Direttore generale insieme al Direttore sanitario
• le porte girevoli non permettevano il passaggio dei letti
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3 giorni
2 anni
termine lavori
ripristino
13.28
termine
evacuazione
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inizio
evacuazione unità critiche
inevase
dal fumo
inizio
incendio
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13.05
operatività
13.00
ski-sheets (in alcuni casi
troppo per le porte e
inadatti alle porte
girevoli
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
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1- Incendio all’ospedale Royal Marsden 2 gennaio 2008 [struttura di 240 posti letto per malati oncologici]
• 78 pazienti interni - 120 esterni - 3 in sala operatoria - 6 in terapia intensiva
- vacanze invernali, staff al minimo
• 150 unità di soccorso impegnate - terapia intensiva invasa dal fumo dopo
4-5 min - evacuazione totale in 28 min, sebbene non contemplata nella
pianificazione dell’emergenza
• evacuazione disposta dal Direttore generale insieme al Direttore sanitario
• le porte girevoli non permettevano il passaggio dei letti
• non è stata dichiarata formalmente l’emergenza generale - comunicazioni
con cellulari tra i dipendenti - rete telefonica fuori uso -
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3 giorni
2 anni
termine lavori
ripristino
13.28
termine
evacuazione
sabato 12 aprile 14
inizio
evacuazione unità critiche
inevase
dal fumo
inizio
incendio
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13.05
operatività
13.00
ski-sheets (in alcuni casi
troppo per le porte e
inadatti alle porte
girevoli
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
Expo Emergenze - 12 aprile 2014 - Bastia Umbra
1- Incendio all’ospedale Royal Marsden 2 gennaio 2008 [struttura di 240 posti letto per malati oncologici]
• 78 pazienti interni - 120 esterni - 3 in sala operatoria - 6 in terapia intensiva
- vacanze invernali, staff al minimo
• 150 unità di soccorso impegnate - terapia intensiva invasa dal fumo dopo
4-5 min - evacuazione totale in 28 min, sebbene non contemplata nella
pianificazione dell’emergenza
• evacuazione disposta dal Direttore generale insieme al Direttore sanitario
• le porte girevoli non permettevano il passaggio dei letti
• non è stata dichiarata formalmente l’emergenza generale - comunicazioni
con cellulari tra i dipendenti - rete telefonica fuori uso • operatività ripresa in tre giorni - circa due anni per recupero di tutti gli
ambienti
S. Marsella - Strutture sanitarie: piani di emergenza ed esigenze dei soccorritori
3 giorni
2 anni
termine lavori
ripristino
13.28
termine
evacuazione
sabato 12 aprile 14
inizio
evacuazione unità critiche
inevase
dal fumo
inizio
incendio
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
13.05
operatività
13.00
ski-sheets (in alcuni casi
troppo per le porte e
inadatti alle porte
girevoli
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
Expo Emergenze - 12 aprile 2014 - Bastia Umbra
1- Incendio all’ospedale Royal Marsden 2 gennaio 2008 [struttura di 240 posti letto per malati oncologici]
• 78 pazienti interni - 120 esterni - 3 in sala operatoria - 6 in terapia intensiva
- vacanze invernali, staff al minimo
• 150 unità di soccorso impegnate - terapia intensiva invasa dal fumo dopo
4-5 min - evacuazione totale in 28 min, sebbene non contemplata nella
pianificazione dell’emergenza
• evacuazione disposta dal Direttore generale insieme al Direttore sanitario
• le porte girevoli non permettevano il passaggio dei letti
• non è stata dichiarata formalmente l’emergenza generale - comunicazioni
con cellulari tra i dipendenti - rete telefonica fuori uso • operatività ripresa in tre giorni - circa due anni per recupero di tutti gli
ambienti
• la cura dei pazienti evacuati è dipesa in larga misura dalla documentazione
portata insieme a loro o rintracciata subito. in alcuni casi è stata persa
S. Marsella - Strutture sanitarie: piani di emergenza ed esigenze dei soccorritori
3 giorni
2 anni
termine lavori
ripristino
13.28
termine
evacuazione
sabato 12 aprile 14
inizio
evacuazione unità critiche
inevase
dal fumo
inizio
incendio
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
13.05
operatività
13.00
ski-sheets (in alcuni casi
troppo per le porte e
inadatti alle porte
girevoli
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
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riapertura reparto
ala completamente inagibile
per l’acqua di spegnimento evacuazione totale dell’ala
ripresa dell’operatività
dell’ala
scoppio bombola
ossigeno e crollo soffitto
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
inizio
evacuazione di 23 bambini unità critiche invase
dal fumo
segnale da rilevatore
di incendio
sabato 12 aprile 14
6 mesi
?
3 giorni
8,40
8,32
8,30
2 - Incendio dell’ospedale pediatrico Great
Ormond Street lunedi 29 settembre 2008 [struttura di
335 posti letto per bambini soggetti a varie patologie (cardiache, oncologiche,
neurologiche, nefrologiche) e alloggi per i familiari]
3 giorni
6 mesi
riapertura reparto
?
ripresa dell’operatività
dell’ala
8,40
ala completamente inagibile
per l’acqua di spegnimento evacuazione totale dell’ala
sabato 12 aprile 14
inizio
evacuazione di 23 bambini unità critiche invase
dal fumo
segnale da rilevatore
di incendio
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
8,32
scoppio bombola
ossigeno e crollo soffitto
8,30
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
2 - Incendio dell’ospedale pediatrico Great
Ormond Street lunedi 29 settembre 2008 [struttura di
335 posti letto per bambini soggetti a varie patologie (cardiache, oncologiche,
neurologiche, nefrologiche) e alloggi per i familiari]
• ore 8,30 allarme nel settore malattie cardiache - evacuazione di 23 pazienti
avviata dopo 2 minuti dall’allarme
3 giorni
6 mesi
riapertura reparto
?
ripresa dell’operatività
dell’ala
8,40
ala completamente inagibile
per l’acqua di spegnimento evacuazione totale dell’ala
sabato 12 aprile 14
inizio
evacuazione di 23 bambini unità critiche invase
dal fumo
segnale da rilevatore
di incendio
Corpo Nazionale dei
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8,32
scoppio bombola
ossigeno e crollo soffitto
8,30
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
2 - Incendio dell’ospedale pediatrico Great
Ormond Street lunedi 29 settembre 2008 [struttura di
335 posti letto per bambini soggetti a varie patologie (cardiache, oncologiche,
neurologiche, nefrologiche) e alloggi per i familiari]
• ore 8,30 allarme nel settore malattie cardiache - evacuazione di 23 pazienti
avviata dopo 2 minuti dall’allarme
• a causa dell’acqua usata per lo spegnimento i locali intorno allo scenario
sono diventati progressivamente inutilizzabili e si è dovuto procedere
all’esodo da altre aree. L’evacuazione è stata quindi in verticale e non in
orizzontale, com previsto dal piano di emergenza, con notevoli problemi a
causa degli apparati a cui i pazienti erano collegati.
3 giorni
6 mesi
riapertura reparto
?
ripresa dell’operatività
dell’ala
8,40
ala completamente inagibile
per l’acqua di spegnimento evacuazione totale dell’ala
sabato 12 aprile 14
inizio
evacuazione di 23 bambini unità critiche invase
dal fumo
segnale da rilevatore
di incendio
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
8,32
scoppio bombola
ossigeno e crollo soffitto
8,30
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
2 - Incendio dell’ospedale pediatrico Great
Ormond Street lunedi 29 settembre 2008 [struttura di
335 posti letto per bambini soggetti a varie patologie (cardiache, oncologiche,
neurologiche, nefrologiche) e alloggi per i familiari]
• ore 8,30 allarme nel settore malattie cardiache - evacuazione di 23 pazienti
avviata dopo 2 minuti dall’allarme
• a causa dell’acqua usata per lo spegnimento i locali intorno allo scenario
sono diventati progressivamente inutilizzabili e si è dovuto procedere
all’esodo da altre aree. L’evacuazione è stata quindi in verticale e non in
orizzontale, com previsto dal piano di emergenza, con notevoli problemi a
causa degli apparati a cui i pazienti erano collegati.
• durante l’esodo è sorto il problema delle cartelle cliniche e della difficoltà di
rintracciare immediatamente i pazienti spostati in altri edifici
3 giorni
6 mesi
riapertura reparto
?
ripresa dell’operatività
dell’ala
8,40
ala completamente inagibile
per l’acqua di spegnimento evacuazione totale dell’ala
sabato 12 aprile 14
inizio
evacuazione di 23 bambini unità critiche invase
dal fumo
segnale da rilevatore
di incendio
Corpo Nazionale dei
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8,32
scoppio bombola
ossigeno e crollo soffitto
8,30
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
2 - Incendio dell’ospedale pediatrico Great
Ormond Street lunedi 29 settembre 2008 [struttura di
335 posti letto per bambini soggetti a varie patologie (cardiache, oncologiche,
neurologiche, nefrologiche) e alloggi per i familiari]
• ore 8,30 allarme nel settore malattie cardiache - evacuazione di 23 pazienti
avviata dopo 2 minuti dall’allarme
• a causa dell’acqua usata per lo spegnimento i locali intorno allo scenario
sono diventati progressivamente inutilizzabili e si è dovuto procedere
all’esodo da altre aree. L’evacuazione è stata quindi in verticale e non in
orizzontale, com previsto dal piano di emergenza, con notevoli problemi a
causa degli apparati a cui i pazienti erano collegati.
• durante l’esodo è sorto il problema delle cartelle cliniche e della difficoltà di
rintracciare immediatamente i pazienti spostati in altri edifici
• un altro problema ha riguardato la difficoltà di tenere separati pazienti
infetti e pazienti con immunodeficienze
3 giorni
6 mesi
riapertura reparto
?
ripresa dell’operatività
dell’ala
8,40
ala completamente inagibile
per l’acqua di spegnimento evacuazione totale dell’ala
sabato 12 aprile 14
inizio
evacuazione di 23 bambini unità critiche invase
dal fumo
segnale da rilevatore
di incendio
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
8,32
scoppio bombola
ossigeno e crollo soffitto
8,30
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
17,20
incendio
sotto controllo
3 giorni
3 mesi
termine lavori
ripristino
16,45
individuazione
pazienti spostati
in altre
strutture
termine
evacuazione
inizio
evacuazione
dichiarazione
emergenza grave
sabato 12 aprile 14
segnalazione
incendio
fumo già visibile
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
14,50 14,5315,15
operatività
14,35
{
60 min
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
3 - Incendio dell’ospedale Northwick Park
Hospital, 11 febbraio 2009 [struttura di 600 posti letto per
malattie gastrointestinali]
17,20
incendio
sotto controllo
3 giorni
3 mesi
termine lavori
ripristino
16,45
individuazione
pazienti spostati
in altre
strutture
termine
evacuazione
inizio
evacuazione
dichiarazione
emergenza grave
sabato 12 aprile 14
segnalazione
incendio
fumo già visibile
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
14,50 14,5315,15
operatività
14,35
{
60 min
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
3 - Incendio dell’ospedale Northwick Park
Hospital, 11 febbraio 2009 [struttura di 600 posti letto per
malattie gastrointestinali]
• ore 14,35 allarme nella centrale elettrica interrata - pochi minuti dopo il
fumo arriva al 10° piano, anche attraverso le canalizzazioni
17,20
incendio
sotto controllo
3 giorni
3 mesi
termine lavori
ripristino
16,45
individuazione
pazienti spostati
in altre
strutture
termine
evacuazione
inizio
evacuazione
dichiarazione
emergenza grave
sabato 12 aprile 14
segnalazione
incendio
fumo già visibile
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
14,50 14,5315,15
operatività
14,35
{
60 min
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
3 - Incendio dell’ospedale Northwick Park
Hospital, 11 febbraio 2009 [struttura di 600 posti letto per
malattie gastrointestinali]
• ore 14,35 allarme nella centrale elettrica interrata - pochi minuti dopo il
fumo arriva al 10° piano, anche attraverso le canalizzazioni
• ospedale al 95% delle presenze - dopo 15 min è dichiarata l’emergenza
per evento grave
17,20
incendio
sotto controllo
3 giorni
3 mesi
termine lavori
ripristino
16,45
individuazione
pazienti spostati
in altre
strutture
termine
evacuazione
inizio
evacuazione
dichiarazione
emergenza grave
sabato 12 aprile 14
segnalazione
incendio
fumo già visibile
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
14,50 14,5315,15
operatività
14,35
{
60 min
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
3 - Incendio dell’ospedale Northwick Park
Hospital, 11 febbraio 2009 [struttura di 600 posti letto per
malattie gastrointestinali]
• ore 14,35 allarme nella centrale elettrica interrata - pochi minuti dopo il
fumo arriva al 10° piano, anche attraverso le canalizzazioni
• ospedale al 95% delle presenze - dopo 15 min è dichiarata l’emergenza
per evento grave
• per circa un’ora la gestione dell’ospedale ha valutato se evacuare
l’ospedale, chiedendo il parere della London Fire Brigade, che però era
impegnata gestire l’incendio
17,20
incendio
sotto controllo
3 giorni
3 mesi
termine lavori
ripristino
16,45
individuazione
pazienti spostati
in altre
strutture
termine
evacuazione
inizio
evacuazione
dichiarazione
emergenza grave
sabato 12 aprile 14
segnalazione
incendio
fumo già visibile
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
14,50 14,5315,15
operatività
14,35
{
60 min
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
3 - Incendio dell’ospedale Northwick Park
Hospital, 11 febbraio 2009 [struttura di 600 posti letto per
malattie gastrointestinali]
• ore 14,35 allarme nella centrale elettrica interrata - pochi minuti dopo il
fumo arriva al 10° piano, anche attraverso le canalizzazioni
• ospedale al 95% delle presenze - dopo 15 min è dichiarata l’emergenza
per evento grave
• per circa un’ora la gestione dell’ospedale ha valutato se evacuare
l’ospedale, chiedendo il parere della London Fire Brigade, che però era
impegnata gestire l’incendio
• 123 pazienti sono stati evacuati con diverse modalità, in 23 minuti tra
cui una unità di riabilitazione con 20 persone a letto bambini
cerebrolesi, immobili e con patologie coronariche
17,20
incendio
sotto controllo
3 giorni
3 mesi
termine lavori
ripristino
16,45
individuazione
pazienti spostati
in altre
strutture
termine
evacuazione
inizio
evacuazione
dichiarazione
emergenza grave
sabato 12 aprile 14
segnalazione
incendio
fumo già visibile
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
14,50 14,5315,15
operatività
14,35
{
60 min
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
3 - Incendio dell’ospedale Northwick Park
Hospital, 11 febbraio 2009 [struttura di 600 posti letto per
malattie gastrointestinali]
• ore 14,35 allarme nella centrale elettrica interrata - pochi minuti dopo il
fumo arriva al 10° piano, anche attraverso le canalizzazioni
• ospedale al 95% delle presenze - dopo 15 min è dichiarata l’emergenza
per evento grave
• per circa un’ora la gestione dell’ospedale ha valutato se evacuare
l’ospedale, chiedendo il parere della London Fire Brigade, che però era
impegnata gestire l’incendio
• 123 pazienti sono stati evacuati con diverse modalità, in 23 minuti tra
cui una unità di riabilitazione con 20 persone a letto bambini
cerebrolesi, immobili e con patologie coronariche
• 90 minuti per rintracciare i pazienti nelle unità di destinazione
17,20
incendio
sotto controllo
3 giorni
3 mesi
termine lavori
ripristino
16,45
individuazione
pazienti spostati
in altre
strutture
termine
evacuazione
inizio
evacuazione
dichiarazione
emergenza grave
sabato 12 aprile 14
segnalazione
incendio
fumo già visibile
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
14,50 14,5315,15
operatività
14,35
{
60 min
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
3 - Incendio dell’ospedale Northwick Park
Hospital, 11 febbraio 2009 [struttura di 600 posti letto per
malattie gastrointestinali]
• ore 14,35 allarme nella centrale elettrica interrata - pochi minuti dopo il
fumo arriva al 10° piano, anche attraverso le canalizzazioni
• ospedale al 95% delle presenze - dopo 15 min è dichiarata l’emergenza
per evento grave
• per circa un’ora la gestione dell’ospedale ha valutato se evacuare
l’ospedale, chiedendo il parere della London Fire Brigade, che però era
impegnata gestire l’incendio
• 123 pazienti sono stati evacuati con diverse modalità, in 23 minuti tra
cui una unità di riabilitazione con 20 persone a letto bambini
cerebrolesi, immobili e con patologie coronariche
• 90 minuti per rintracciare i pazienti nelle unità di destinazione
• alle 17.20 termine delle operazioni di spegnimento
17,20
incendio
sotto controllo
3 giorni
3 mesi
termine lavori
ripristino
16,45
individuazione
pazienti spostati
in altre
strutture
termine
evacuazione
inizio
evacuazione
dichiarazione
emergenza grave
sabato 12 aprile 14
segnalazione
incendio
fumo già visibile
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
14,50 14,5315,15
operatività
14,35
{
60 min
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
3 - Incendio dell’ospedale Northwick Park
Hospital, 11 febbraio 2009 [struttura di 600 posti letto per
malattie gastrointestinali]
• ore 14,35 allarme nella centrale elettrica interrata - pochi minuti dopo il
fumo arriva al 10° piano, anche attraverso le canalizzazioni
• ospedale al 95% delle presenze - dopo 15 min è dichiarata l’emergenza
per evento grave
• per circa un’ora la gestione dell’ospedale ha valutato se evacuare
l’ospedale, chiedendo il parere della London Fire Brigade, che però era
impegnata gestire l’incendio
• 123 pazienti sono stati evacuati con diverse modalità, in 23 minuti tra
cui una unità di riabilitazione con 20 persone a letto bambini
cerebrolesi, immobili e con patologie coronariche
• 90 minuti per rintracciare i pazienti nelle unità di destinazione
• alle 17.20 termine delle operazioni di spegnimento
• la gestione dell’ospedale non aveva un idea chiara delle responsabilità
degli enti coinvolti nell’allarme,
17,20
incendio
sotto controllo
3 giorni
3 mesi
termine lavori
ripristino
16,45
individuazione
pazienti spostati
in altre
strutture
termine
evacuazione
inizio
evacuazione
dichiarazione
emergenza grave
sabato 12 aprile 14
segnalazione
incendio
fumo già visibile
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
14,50 14,5315,15
operatività
14,35
{
60 min
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
3 - Incendio dell’ospedale Northwick Park
Hospital, 11 febbraio 2009 [struttura di 600 posti letto per
malattie gastrointestinali]
• ore 14,35 allarme nella centrale elettrica interrata - pochi minuti dopo il
fumo arriva al 10° piano, anche attraverso le canalizzazioni
• ospedale al 95% delle presenze - dopo 15 min è dichiarata l’emergenza
per evento grave
• per circa un’ora la gestione dell’ospedale ha valutato se evacuare
l’ospedale, chiedendo il parere della London Fire Brigade, che però era
impegnata gestire l’incendio
• 123 pazienti sono stati evacuati con diverse modalità, in 23 minuti tra
cui una unità di riabilitazione con 20 persone a letto bambini
cerebrolesi, immobili e con patologie coronariche
• 90 minuti per rintracciare i pazienti nelle unità di destinazione
• alle 17.20 termine delle operazioni di spegnimento
• la gestione dell’ospedale non aveva un idea chiara delle responsabilità
degli enti coinvolti nell’allarme,
• le comunicazioni tra gestione e dipendenti si sono rivelate molto difficili
17,20
incendio
sotto controllo
3 giorni
3 mesi
termine lavori
ripristino
16,45
individuazione
pazienti spostati
in altre
strutture
termine
evacuazione
inizio
evacuazione
dichiarazione
emergenza grave
sabato 12 aprile 14
segnalazione
incendio
fumo già visibile
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
14,50 14,5315,15
operatività
14,35
{
60 min
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
18,45
?
allarme incendio
arrivo London Fire
Brigade
inizio evacuazione
08,00
90 min
{
18,35
incendio
sotto controllo
fine evacuazione
sabato 12 aprile 14
incertezza su dove destina
i pazienti
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
4 - Incendio dell’unità psichiatrica del Chase Farm Hospital site of Barnet,
Enfield and Haringey - mercoledi 15 ottobre 2008 [ospedale psichiatrico giudiziario,
con 70 posti letto. Edificio del 2004 - i pazienti possono essere spostati solo su disposizione dell’Autorità
giudiziaria]
18,45
?
allarme incendio
arrivo London Fire
Brigade
inizio evacuazione
08,00
90 min
{
18,35
incendio
sotto controllo
fine evacuazione
sabato 12 aprile 14
incertezza su dove destina
i pazienti
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
4 - Incendio dell’unità psichiatrica del Chase Farm Hospital site of Barnet,
Enfield and Haringey - mercoledi 15 ottobre 2008 [ospedale psichiatrico giudiziario,
con 70 posti letto. Edificio del 2004 - i pazienti possono essere spostati solo su disposizione dell’Autorità
giudiziaria]
• alle 18.15 un allarme segnala un incendio nel sottotetto. In dieci minuti i pazienti sono indirizzati
verso il lato dell’edificio e, dopo la dichiarazione di emergenza generale, sono fatti affluire in un
edificio adiacente entro 90 min dall’inizio dell’incendio.
18,45
?
allarme incendio
arrivo London Fire
Brigade
inizio evacuazione
08,00
90 min
{
18,35
incendio
sotto controllo
fine evacuazione
sabato 12 aprile 14
incertezza su dove destina
i pazienti
Corpo Nazionale dei
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Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
4 - Incendio dell’unità psichiatrica del Chase Farm Hospital site of Barnet,
Enfield and Haringey - mercoledi 15 ottobre 2008 [ospedale psichiatrico giudiziario,
con 70 posti letto. Edificio del 2004 - i pazienti possono essere spostati solo su disposizione dell’Autorità
giudiziaria]
• alle 18.15 un allarme segnala un incendio nel sottotetto. In dieci minuti i pazienti sono indirizzati
verso il lato dell’edificio e, dopo la dichiarazione di emergenza generale, sono fatti affluire in un
edificio adiacente entro 90 min dall’inizio dell’incendio.
• incendio estinto alle 8.00 del mattino con 20 mezzi e 100 uomini del London Fire Brigade.
18,45
?
allarme incendio
arrivo London Fire
Brigade
inizio evacuazione
08,00
90 min
{
18,35
incendio
sotto controllo
fine evacuazione
sabato 12 aprile 14
incertezza su dove destina
i pazienti
Corpo Nazionale dei
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Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
4 - Incendio dell’unità psichiatrica del Chase Farm Hospital site of Barnet,
Enfield and Haringey - mercoledi 15 ottobre 2008 [ospedale psichiatrico giudiziario,
con 70 posti letto. Edificio del 2004 - i pazienti possono essere spostati solo su disposizione dell’Autorità
giudiziaria]
• alle 18.15 un allarme segnala un incendio nel sottotetto. In dieci minuti i pazienti sono indirizzati
verso il lato dell’edificio e, dopo la dichiarazione di emergenza generale, sono fatti affluire in un
edificio adiacente entro 90 min dall’inizio dell’incendio.
• incendio estinto alle 8.00 del mattino con 20 mezzi e 100 uomini del London Fire Brigade.
• i pazienti sono stati evacuati con giubbe per distinguerli
18,45
?
allarme incendio
arrivo London Fire
Brigade
inizio evacuazione
08,00
90 min
{
18,35
incendio
sotto controllo
fine evacuazione
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incertezza su dove destina
i pazienti
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Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
4 - Incendio dell’unità psichiatrica del Chase Farm Hospital site of Barnet,
Enfield and Haringey - mercoledi 15 ottobre 2008 [ospedale psichiatrico giudiziario,
con 70 posti letto. Edificio del 2004 - i pazienti possono essere spostati solo su disposizione dell’Autorità
giudiziaria]
• alle 18.15 un allarme segnala un incendio nel sottotetto. In dieci minuti i pazienti sono indirizzati
verso il lato dell’edificio e, dopo la dichiarazione di emergenza generale, sono fatti affluire in un
edificio adiacente entro 90 min dall’inizio dell’incendio.
• incendio estinto alle 8.00 del mattino con 20 mezzi e 100 uomini del London Fire Brigade.
• i pazienti sono stati evacuati con giubbe per distinguerli
• incertezza sul luogo di destinazione dei pazienti, con notevoli necessità di supervisione
18,45
?
allarme incendio
arrivo London Fire
Brigade
inizio evacuazione
08,00
90 min
{
18,35
incendio
sotto controllo
fine evacuazione
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incertezza su dove destina
i pazienti
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Fonte: Review of five London hospital fires and their
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4 - Incendio dell’unità psichiatrica del Chase Farm Hospital site of Barnet,
Enfield and Haringey - mercoledi 15 ottobre 2008 [ospedale psichiatrico giudiziario,
con 70 posti letto. Edificio del 2004 - i pazienti possono essere spostati solo su disposizione dell’Autorità
giudiziaria]
• alle 18.15 un allarme segnala un incendio nel sottotetto. In dieci minuti i pazienti sono indirizzati
verso il lato dell’edificio e, dopo la dichiarazione di emergenza generale, sono fatti affluire in un
edificio adiacente entro 90 min dall’inizio dell’incendio.
• incendio estinto alle 8.00 del mattino con 20 mezzi e 100 uomini del London Fire Brigade.
• i pazienti sono stati evacuati con giubbe per distinguerli
• incertezza sul luogo di destinazione dei pazienti, con notevoli necessità di supervisione
• area dei mezzi di soccorso al buio, illuminata dalle squadre delle TV
18,45
?
allarme incendio
arrivo London Fire
Brigade
inizio evacuazione
08,00
90 min
{
18,35
incendio
sotto controllo
fine evacuazione
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incertezza su dove destina
i pazienti
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Fonte: Review of five London hospital fires and their
management - JANUARY 2008 – FEBRUARY 2009 NHS London
- una sperimentazione di esodo assistito
con valutazione della fatica dei
soccorritori
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sabato 12 aprile 14
S. Marsella - Strutture sanitarie: piani di emergenza ed esigenze dei soccorritori
Expo Emergenze - 12 aprile 2014 - Bastia Umbra
I quattro dispositivi utilizzati per la sperimentazione. Richiedono un numero diverso di
persone, permettono velocità diverse e generano un diverso ingombro delle vie di esodo
,†
Aoife Hunt, Edwin R. Galea* and Peter J. Lawrence Fire Safety Engineering Group, University of Greenwich, London, UK An
analysis and numerical simulation of the performance of trained hospital staff using movement assist devices to evacuate people
with reduced mobility FIRE AND MATERIALS - Fire Mater. (2013)
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sabato 12 aprile 14
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Expo Emergenze - 12 aprile 2014 - Bastia Umbra
,†
Aoife Hunt, Edwin R. Galea* and Peter J. Lawrence Fire Safety Engineering Group, University of Greenwich, London, UK An
analysis and numerical simulation of the performance of trained hospital staff using movement assist devices to evacuate people
with reduced mobility FIRE AND MATERIALS - Fire Mater. (2013)
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la comparazione dei risultati ottenuti simulando il dispositivo più veloce (evacchair) e quello più lento (barella) con un fattore di fatica del 5% mostra che il
tempo necessario per evacuare 10 pazienti difficilmente è compatibile con
scenari di emergenza. Inoltre, questa valutazione dovrebbe essere ripetuta per
le situazioni più critiche (notte, personale prevalentemente femminile).
,†
Aoife Hunt, Edwin R. Galea* and Peter J. Lawrence Fire Safety Engineering Group, University of Greenwich, London, UK An
analysis and numerical simulation of the performance of trained hospital staff using movement assist devices to evacuate people
with reduced mobility FIRE AND MATERIALS - Fire Mater. (2013)
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-
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lezioni apprese
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Expo Emergenze - 12 aprile 2014 - Bastia Umbra
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Expo Emergenze - 12 aprile 2014 - Bastia Umbra
• gestione evento non previsto ➡ inserimento nel piano di emergenza dell’ipotesi di “scenario
peggiore”, compresa l’individuazione di siti alternativi di ricovero o per la gestione dell’emergenza
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Expo Emergenze - 12 aprile 2014 - Bastia Umbra
• gestione evento non previsto ➡ inserimento nel piano di emergenza dell’ipotesi di “scenario
peggiore”, compresa l’individuazione di siti alternativi di ricovero o per la gestione dell’emergenza
• porte non adatte al passaggio dei letti ➡ valutazione continua dei piani di emergenza durante
cantieri e interventi di adeguamento
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Expo Emergenze - 12 aprile 2014 - Bastia Umbra
• gestione evento non previsto ➡ inserimento nel piano di emergenza dell’ipotesi di “scenario
peggiore”, compresa l’individuazione di siti alternativi di ricovero o per la gestione dell’emergenza
• porte non adatte al passaggio dei letti ➡ valutazione continua dei piani di emergenza durante
cantieri e interventi di adeguamento
• difficoltà di comunicazione, sia interna che verso l’esterno (cellulari/rete fissa) ➡ valutazione delle
comunicazioni nel piano di emergenza
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Expo Emergenze - 12 aprile 2014 - Bastia Umbra
• gestione evento non previsto ➡ inserimento nel piano di emergenza dell’ipotesi di “scenario
peggiore”, compresa l’individuazione di siti alternativi di ricovero o per la gestione dell’emergenza
• porte non adatte al passaggio dei letti ➡ valutazione continua dei piani di emergenza durante
cantieri e interventi di adeguamento
• difficoltà di comunicazione, sia interna che verso l’esterno (cellulari/rete fissa) ➡ valutazione delle
comunicazioni nel piano di emergenza
• pressione su chi gestisce l’emergenza ➡ importanza di designare addetti alla registrazione di eventi
e decisioni in sequenza temporale e alla comunicazione esterna e al rapporto con i familiari dei
pazienti
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• gestione evento non previsto ➡ inserimento nel piano di emergenza dell’ipotesi di “scenario
peggiore”, compresa l’individuazione di siti alternativi di ricovero o per la gestione dell’emergenza
• porte non adatte al passaggio dei letti ➡ valutazione continua dei piani di emergenza durante
cantieri e interventi di adeguamento
• difficoltà di comunicazione, sia interna che verso l’esterno (cellulari/rete fissa) ➡ valutazione delle
comunicazioni nel piano di emergenza
• pressione su chi gestisce l’emergenza ➡ importanza di designare addetti alla registrazione di eventi
e decisioni in sequenza temporale e alla comunicazione esterna e al rapporto con i familiari dei
pazienti
• problemi di gestione dei familiari dei bambini ➡ prevedere informazioni specifiche per i familiari
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• gestione evento non previsto ➡ inserimento nel piano di emergenza dell’ipotesi di “scenario
peggiore”, compresa l’individuazione di siti alternativi di ricovero o per la gestione dell’emergenza
• porte non adatte al passaggio dei letti ➡ valutazione continua dei piani di emergenza durante
cantieri e interventi di adeguamento
• difficoltà di comunicazione, sia interna che verso l’esterno (cellulari/rete fissa) ➡ valutazione delle
comunicazioni nel piano di emergenza
• pressione su chi gestisce l’emergenza ➡ importanza di designare addetti alla registrazione di eventi
e decisioni in sequenza temporale e alla comunicazione esterna e al rapporto con i familiari dei
pazienti
• problemi di gestione dei familiari dei bambini ➡ prevedere informazioni specifiche per i familiari
• problemi nel rintracciare i pazienti spostati in altre unità ➡ sistemi di tracciamento e spostamento
con le cartelle sanitarie
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• gestione evento non previsto ➡ inserimento nel piano di emergenza dell’ipotesi di “scenario
peggiore”, compresa l’individuazione di siti alternativi di ricovero o per la gestione dell’emergenza
• porte non adatte al passaggio dei letti ➡ valutazione continua dei piani di emergenza durante
cantieri e interventi di adeguamento
• difficoltà di comunicazione, sia interna che verso l’esterno (cellulari/rete fissa) ➡ valutazione delle
comunicazioni nel piano di emergenza
• pressione su chi gestisce l’emergenza ➡ importanza di designare addetti alla registrazione di eventi
e decisioni in sequenza temporale e alla comunicazione esterna e al rapporto con i familiari dei
pazienti
• problemi di gestione dei familiari dei bambini ➡ prevedere informazioni specifiche per i familiari
• problemi nel rintracciare i pazienti spostati in altre unità ➡ sistemi di tracciamento e spostamento
con le cartelle sanitarie
• fatica dei soccorritori ➡ i tempi di evacuazione teorici possono essere molto diversi da quelli effettivi
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• gestione evento non previsto ➡ inserimento nel piano di emergenza dell’ipotesi di “scenario
peggiore”, compresa l’individuazione di siti alternativi di ricovero o per la gestione dell’emergenza
• porte non adatte al passaggio dei letti ➡ valutazione continua dei piani di emergenza durante
cantieri e interventi di adeguamento
• difficoltà di comunicazione, sia interna che verso l’esterno (cellulari/rete fissa) ➡ valutazione delle
comunicazioni nel piano di emergenza
• pressione su chi gestisce l’emergenza ➡ importanza di designare addetti alla registrazione di eventi
e decisioni in sequenza temporale e alla comunicazione esterna e al rapporto con i familiari dei
pazienti
• problemi di gestione dei familiari dei bambini ➡ prevedere informazioni specifiche per i familiari
• problemi nel rintracciare i pazienti spostati in altre unità ➡ sistemi di tracciamento e spostamento
con le cartelle sanitarie
• fatica dei soccorritori ➡ i tempi di evacuazione teorici possono essere molto diversi da quelli effettivi
nel caso 4:
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• gestione evento non previsto ➡ inserimento nel piano di emergenza dell’ipotesi di “scenario
peggiore”, compresa l’individuazione di siti alternativi di ricovero o per la gestione dell’emergenza
• porte non adatte al passaggio dei letti ➡ valutazione continua dei piani di emergenza durante
cantieri e interventi di adeguamento
• difficoltà di comunicazione, sia interna che verso l’esterno (cellulari/rete fissa) ➡ valutazione delle
comunicazioni nel piano di emergenza
• pressione su chi gestisce l’emergenza ➡ importanza di designare addetti alla registrazione di eventi
e decisioni in sequenza temporale e alla comunicazione esterna e al rapporto con i familiari dei
pazienti
• problemi di gestione dei familiari dei bambini ➡ prevedere informazioni specifiche per i familiari
• problemi nel rintracciare i pazienti spostati in altre unità ➡ sistemi di tracciamento e spostamento
con le cartelle sanitarie
• fatica dei soccorritori ➡ i tempi di evacuazione teorici possono essere molto diversi da quelli effettivi
nel caso 4:
• lo staff è stato informato telefonicamente con un grande perdita di tempo nel momento in cui serviva la
massima velocità per raccogliere informazioni e decidere cosa fare
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• gestione evento non previsto ➡ inserimento nel piano di emergenza dell’ipotesi di “scenario
peggiore”, compresa l’individuazione di siti alternativi di ricovero o per la gestione dell’emergenza
• porte non adatte al passaggio dei letti ➡ valutazione continua dei piani di emergenza durante
cantieri e interventi di adeguamento
• difficoltà di comunicazione, sia interna che verso l’esterno (cellulari/rete fissa) ➡ valutazione delle
comunicazioni nel piano di emergenza
• pressione su chi gestisce l’emergenza ➡ importanza di designare addetti alla registrazione di eventi
e decisioni in sequenza temporale e alla comunicazione esterna e al rapporto con i familiari dei
pazienti
• problemi di gestione dei familiari dei bambini ➡ prevedere informazioni specifiche per i familiari
• problemi nel rintracciare i pazienti spostati in altre unità ➡ sistemi di tracciamento e spostamento
con le cartelle sanitarie
• fatica dei soccorritori ➡ i tempi di evacuazione teorici possono essere molto diversi da quelli effettivi
nel caso 4:
• lo staff è stato informato telefonicamente con un grande perdita di tempo nel momento in cui serviva la
massima velocità per raccogliere informazioni e decidere cosa fare
• anche in questo caso il piano di emergenza prevedeva solo l’esodo in orizzontale, quindi non erano previsti
ambienti di ricovero alternativi
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• gestione evento non previsto ➡ inserimento nel piano di emergenza dell’ipotesi di “scenario
peggiore”, compresa l’individuazione di siti alternativi di ricovero o per la gestione dell’emergenza
• porte non adatte al passaggio dei letti ➡ valutazione continua dei piani di emergenza durante
cantieri e interventi di adeguamento
• difficoltà di comunicazione, sia interna che verso l’esterno (cellulari/rete fissa) ➡ valutazione delle
comunicazioni nel piano di emergenza
• pressione su chi gestisce l’emergenza ➡ importanza di designare addetti alla registrazione di eventi
e decisioni in sequenza temporale e alla comunicazione esterna e al rapporto con i familiari dei
pazienti
• problemi di gestione dei familiari dei bambini ➡ prevedere informazioni specifiche per i familiari
• problemi nel rintracciare i pazienti spostati in altre unità ➡ sistemi di tracciamento e spostamento
con le cartelle sanitarie
• fatica dei soccorritori ➡ i tempi di evacuazione teorici possono essere molto diversi da quelli effettivi
nel caso 4:
• lo staff è stato informato telefonicamente con un grande perdita di tempo nel momento in cui serviva la
massima velocità per raccogliere informazioni e decidere cosa fare
• anche in questo caso il piano di emergenza prevedeva solo l’esodo in orizzontale, quindi non erano previsti
ambienti di ricovero alternativi
• enorme stress per lo staff (anche a causa dell’impossibilità di sostituzione) e grande pressione dei media
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-
la pianificazione dell’emergenza
soccorso tecnico
•
•
•
spegnimento
evacuazione ove possibile
definizione aree pericolose
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emergenza sanitaria
•
•
•
•
•
ordine di evacuazione
gestione situazioni non previste
decisione sui luoghi alternativi
rapporti con familiari
rapporti con media
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•
•
•
decisione sulla possibilità di
spostare i pazienti
evacuazione pazienti, compresi i
casi più complessi
cura dei pazienti dopo
l’evacuazione
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1. la qualità della pianificazione dell’emergenza
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1. la qualità della pianificazione dell’emergenza
• è realistica? ➡️ vanno valutati almeno i tempi necessari per l’esodo ➡️
ingegneria antincendio
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1. la qualità della pianificazione dell’emergenza
• è realistica? ➡️ vanno valutati almeno i tempi necessari per l’esodo ➡️
ingegneria antincendio
• è attuabile? ➡️ la praticabilità va verificata attraverso prove reali
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1. la qualità della pianificazione dell’emergenza
• è realistica? ➡️ vanno valutati almeno i tempi necessari per l’esodo ➡️
ingegneria antincendio
• è attuabile? ➡️ la praticabilità va verificata attraverso prove reali
• comprende tutte le possibilità? ➡️ deve prevedere come gestire emergenze
non previste
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1. la qualità della pianificazione dell’emergenza
• è realistica? ➡️ vanno valutati almeno i tempi necessari per l’esodo ➡️
ingegneria antincendio
• è attuabile? ➡️ la praticabilità va verificata attraverso prove reali
• comprende tutte le possibilità? ➡️ deve prevedere come gestire emergenze
non previste
• è chiaro sulle responsabilità? ➡️ deve specificare chi deve decidere
l’evacuazione
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1. la qualità della pianificazione dell’emergenza
• è realistica? ➡️ vanno valutati almeno i tempi necessari per l’esodo ➡️
ingegneria antincendio
• è attuabile? ➡️ la praticabilità va verificata attraverso prove reali
• comprende tutte le possibilità? ➡️ deve prevedere come gestire emergenze
non previste
• è chiaro sulle responsabilità? ➡️ deve specificare chi deve decidere
l’evacuazione
• funziona solo il giorno della sua adozione? ➡️ ad ogni modifica, anche
temporanea, deve corrispondere una adeguamento
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2. gestione di aspetti non antincendio
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2. gestione di aspetti non antincendio
•
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riguarda la gestione della parte sanitaria dell’emergenza? ➡️ deve
essere studiata congiuntamente dai sanitari e da esperti antincendio
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2. gestione di aspetti non antincendio
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•
riguarda la gestione della parte sanitaria dell’emergenza? ➡️ deve
essere studiata congiuntamente dai sanitari e da esperti antincendio
•
comprende la gestione del post-emergenza? ➡️ le cartelle cliniche
devono seguire i pazienti per garantire la continuità di assistenza
anche nelle emergenze più gravi
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2. gestione di aspetti non antincendio
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•
riguarda la gestione della parte sanitaria dell’emergenza? ➡️ deve
essere studiata congiuntamente dai sanitari e da esperti antincendio
•
comprende la gestione del post-emergenza? ➡️ le cartelle cliniche
devono seguire i pazienti per garantire la continuità di assistenza
anche nelle emergenze più gravi
•
sono gestiti i rapporti con il mondo esterno? ➡️ deve prevedere chi
informa e come i familiari, chi aiuta i responsabili interni nella
registrazione delle decisioni e nel rapporto con gli organi di
informazione
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3. comunicazioni
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Vigili del Fuoco
sabato 12 aprile 14
S. Marsella - Strutture sanitarie: piani di emergenza ed esigenze dei soccorritori
Expo Emergenze - 12 aprile 2014 - Bastia Umbra
3. comunicazioni
•
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
sabato 12 aprile 14
le comunicazioni interne sono state studiate per fare in modo che il
piano sia attuabile? ➡️ deve prevedere anche i mezzi da usare per la
comunicazione tra lo staff e il gestore dell’emergenza
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Expo Emergenze - 12 aprile 2014 - Bastia Umbra
3. comunicazioni
Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco
sabato 12 aprile 14
•
le comunicazioni interne sono state studiate per fare in modo che il
piano sia attuabile? ➡️ deve prevedere anche i mezzi da usare per la
comunicazione tra lo staff e il gestore dell’emergenza
•
le comunicazioni esterne sono state studiate per migliorare il
coordinamento dei soccorsi? ➡️ deve prevedere come avviene la
comunicazione tra staff e soccorritori esterni (Vigili del Fuoco ed
altri Enti che intervengono)
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Fine
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