RICERCA APPLICATA Nuove possibilità applicative per l’insaponificabile da olio di oliva I l desiderio di tornare all’utilizzo di prodotti vegetali ha riportato sempre più l’interesse verso sostanze che non siano ottenute sinteticamente VERA TOFANI Pharma Cosm Polli Tra i prodotti naturali di maggiore interesse, uno dei più importanti è la frazione di insaponificabile ottenuta da oli vegetali. Un olio è principalmente composto da gliceridi. Questi sono esteri di acidi grassi di una catena di lunghezza variabile (laurico, miristico, palmitico, oleico, stearico, linoleico ecc.) e glicerina. Quando un olio reagisce con un prodotto alcalino (potassio o idrossido di sodio), si determina l’idrolisi degli esteri dei grassi glicerici producendo sapone e glicerina (come nella tradizionale produzione dei saponi). Comunque una piccola proporzione (da 0,5% a 2%) di sostanza insaponificabile rimane. La sostanza insaponificabile è la sostanza di grasso solubile che, dopo una reazione prolungata con un prodotto alcalino, resta insolubile nell’acqua e perciò può essere estratta con un solvente organico. L’utilizzo di insaponificabili vegetali nell’industria cosmetica è dovuto ai positivi risultati ottenuti in dermatologia. L’Insaponificabile di oli vegetali è ricco di steroli, aventi un’importante azione sul trofismo cutaneo. Inoltre è stata dimostrata, in alcuni studi, l’azione dell’insaponificabile su sclerodermi durante il processo curativo, nella stimolazione della formazione di collagene nella membrana basale, nel trattamento di artrosi e in ipodermatiti delle gambe. L’azione dell’insaponificabile, avvenendo sia per via topica sia per via sistemica, si può riassumere come funzione di attivazione del metabolismo cellulare. Gli insaponificabili modificano la distribuzione dei costituenti macromolecolari con un aumento dei livelli dei costituenti solubili e quindi un aumento della produzione di collagene nativo (giovane). Si determina, inoltre, un aumento considerevole nei livelli di proteine acide, di collagenasi dei tessuti e di aminopeptidasi, provocando una sostanziale diminuzione della presenza di costituenti insolubili e di conseguenza nel collagene vecchio del tessuto connettivo. Gli insaponificabili inducono quindi un’azione di «rimodellamento» del tessuto connettivo. Altri studi hanno dimostrato l’efficacia degli insaponificabili utilizzati topicamente: in particolare si sono ottenuti risultati positivi nel trattamento di pelli sensibili, atoniche e secche e per incrementare il livello di idratazione sugli strati più superficiali della pelle trattata con insaponificabili. È stato provato da analisi biochimiche che l’insaponificabile non possiede unicamente un’azione emulsionante e di stabilizzazione di emulsioni, ma anche proprietà bioattivanti, di tipo estrogeno. Se si prendono in considerazione gli insaponificabili, il 56 KOSMETICA NUMERO TRE - APRILE DUEMILA16 loro ruolo scientifico, il loro utilizzo terapeutico e le loro applicazioni nell’industria cosmetica, il nostro pensiero si focalizza sull’insaponificabile d’olio di oliva. La sostanza insaponificabile dell’olio di oliva corrisponde all’ 1.5 – 6.0 % dell’olio. Tenendo in considerazione che l’olio di oliva è un prodotto tipico delle nostre nazioni, con un valore altamente nutriente e disponibile in grosse quantità, è l’ideale per ottenere la sua frazione insaponificabile L’insaponificabile di olio di oliva deve essere considerato a livello cosmetico come un agente funzionale e in alcuni casi come un eccipiente di valore superiore. L’azione terapeutica di differenti oli vegetali è dovuta alla frazione insaponificabile e principalmente al suo contenuto in squalene, il suo componente principale. I rimanenti componenti sono derivati di idrocarburi insaturi caratteristici dell’olio di oliva e sono complementi della frazione di squalene. L’impiego dell’olio di oliva e della sua frazione insaponificabile nei prodotti di bellezza e in quelli per il trattamento di problemi cutanei può presentare degli svantaggi legati al suo forte odore e al tatto unto e grasso. Sophim lavora da molto tempo con l’olio di oliva e i suoi derivati e il suo intento è quello di risolvere il problema dell’utilizzo cosmetico di tale prodotto. A tale scopo ha creato e sviluppato un concetto originale: Biophytosebum® (INCI: Olive Oil Decyl Esters, Squalene). Attraverso un processo brevettato, Sophim trasforma i trigliceridi dell’olio in cere-esteri liquidi che danno una sensazione di leggerezza e non ungono. Inoltre la frazione insaponificabile è concentrata e purificata così da contenere maggiori componenti attivi (fitosteroli, tocoferoli, caroteni, alcoli triterpenici, ecc.) che vanno a ricostituire lo strato lipidico e il cemento intercellulare dello strato corneo. L’idea base del Biophytosebum® è la trasformazione di acidi grassi liberi (AGL) e di acidi grassi esterificati (AGE) in esteri, con vere proprietà cosmetiche. Questa idea è stata resa possibile grazie a un processo di esterificazione enzimatica, con alcool decilico da cocco, di estratti di olio d’oliva ricchi di AGL, AGE e insaponificabile. Il risultato è una miscela di esteri di cera liquidi e insaponificabile di olio di oliva in un rapporto ± 90/10 nel quale l’insaponificabile è composto da una miscela di 2/3 di squalene e 1/3 di steroli e idrocarburi di oliva. È importante ricordare che lo squalene è un componente naturale del sebo umano (10%) e per questo la sua affinità nei confronti dello strato corneo è molto buona, come la sua azione positiva a livello del cemento intracellulare. TAB.1 - COMPOSIZIONE DEI LIPIDI NON IDROLIZZATI PRESENTI SULLA SUPERFICIE CUTANEA Squalene 14% Steroli 1.3% Esteri sterolici 2.5% Cere – esteri 25% Trigliceridi 41% Alcoli grassi liberi 16.2% TAB. 2 - COMPOSIZIONE DEL BIOPHYTOSEBUM® Cere-esteri liquidi 90% Squalene 7% Steroli e idrocarburi dall’olio d’oliva 3% Gli esteri di cere sono anch’essi componenti dei lipidi della superficie cutanea e si possono trovare in un rapporto del 25%. Sono della stessa famiglia chimica di quelli che derivano dall’olio di jojoba e la loro efficacia nelle formulazioni cosmetiche è ben nota. Test di efficacia Sono stati condotti diversi test per valutare sia l’efficacia dell’ingrediente sia la sua compatibilità con la pelle. Recupero della barriera cutanea in termini di riduzione della perdita d’acqua trans-epidermica (TEWL) su pelle danneggiata da agenti chimici (effetto lenitivo) Lo scopo del test è stato quello di valutare l’azione lenitiva di un prodotto finito contenente l’ingrediente da testare a due diverse concentrazioni (5 e 10%) vs. placebo, su pelle sottoposta ad agenti chimici irritanti (SLS: sodium lauryl sulfate). L’efficacia è stata valutata in termini di recupero della barriera cutanea (riduzione della TEWL) 30 minuti, 1 e 2 ore dopo la singola applicazione del prodotto sulla schiena. I dati sono stati valutati statisticamente tramite lo Student’s t-test. I risultati sono stati identificati come segue: f p≥0.05 non- significativo f p<0.05 significativo Metodo del test Lo studio è stato condotto su 10 volontarie tra i 35 e i 65 anni. Il prodotto è stato applicato sulla parte selezionata (2 mg/cm2), la valutazione della TEWL è avvenuta a T0, prima dell’applicazione di quattro patch contenenti una soluzione acquosa di SLS. Le soluzioni sono state applicate con il metodo Finn Chamber, la soluzione di SLS è rimasta in contatto con la pelle per 24 ore. Dopo 15 minu57 KOSMETICA NUMERO TRE - APRILE DUEMILA16 RICERCA APPLICATA ti dalla rimozione del patch, è stata rilevata nuovamente la TEWL, quindi è stata effettuata l’applicazione random dei prodotti da testare. I siti di analisi sono stati quattro: f sito a cui è stato applicato il prodotto finito contenente 5% di Biophytosebum f sito a cui è stato applicato il prodotto finito contenente 10% di Biophytosebum f sito a cui è stato applicato il prodotto finito contenente placebo f sito non trattato definito «controllo». La valutazione della TEWL si è avuta a T30, T1h e T2h dopo l’applicazione del prodotto ed è stata effettuata tramite TEWAMETER® utilizzando lo strumento Tewameter 300® (Courage+Khazaka, electronic GmbH). Risultati del test Fig.1 - Metodo cutometrico per la valutazione dell’efficacia elasticizzante A seguito dei risultati ottenuti si può preliminarmente concludere che Biophytosebum® dimostra un’azione lenitiva contro la reazione irritante indotta da un agente chimico (SLS), in termini di una significativa riduzione della TEWL a ogni intervallo monitorato. I prodotti contenenti l’ingrediente al 5 e al 10% determinano una riduzione della TEWL statisticamente significativa paragonata al placebo e all’area non trattata. Al termine del test i prodotti finiti sono stati consegnati ai volontari unitamente al modulo informativo dello studio e al metodo di applicazione del prodotto per proseguire con i test successivi che mirano a valutare l’efficacia elasticizzante e idratante dell’ingrediente. I prodotti finiti – secondo uno schema di randomizzazione – vengono applicati quotidianamente su tre diverse zone della pelle precedentemente definite. L’elasticità della pelle (parametri R2 e R0) e l’idratazione sono valutati al basale (T0) e dopo 28 giorni di utilizzo del prodotto. Ur Elongation (mm) 0,54 Mode 1, 1 Repetition 0,52 0,5 0,48 Ru 0,46 Liv 0,44 0,42 0,4 0,38 0,36 0,34 R2 = Ua/Uf 0,32 0,3 0,28 0,26 0,24 0,22 0,2 0,18 0,16 0,14 0,12 Ue 0,1 0,08 0,06 0,04 0,02 0 1 0 La misurazione dell’elasticità della pelle si basa sul metodo di aspirazione/allungamento e il successivo rilascio della pelle all’interno dell’apertura del dispositivo. Durante la fase di aspirazione/allungamento lo strumento genera, infatti, una pressione negativa costante (450 mbar) in grado di aspirare la pelle all’interno della sonda di misura. La fase di aspirazione segue la fase di rilascio, in cui la pressione all’interno della sonda viene commutata a 0 mbar permettendo il recupero della pelle dopo la fase di allungamento. Un sistema di misurazione ottica valuta la profondità della pelle all’interno della sonda nelle due fasi della misurazione, i dati ottenuti vengono quindi elaborati e mostrati graficamente e numericamente per calcolare le proprietà viscoelastiche della pelle. Lo strumento utilizzato per la misurazione è il CUTOMETER® MPA 580 (Courage + Khazaka, electronic GmbH). In questo studio, viene valutato il parametro R0 (parametro relativo alla compattezza della pelle), che indica una riduzione dell’estensione della pelle (o flessibilità); una riduzione del parametro R0 indica un miglioramento della capacità della pelle di opporsi alla deformazione imposta dalla sonda durante la fase di aspirazione. Inoltre, viene valutato anche il parametro R2 (elasticità complessiva della pelle), che indica la capacità della pelle di ritornare al suo stato originale di riposo, dopo un evento stressante (aspirazione imposta dalla sonda) (fig.1). Efficacia Idratante (Metodo Corneometrico) La misurazione dell’idratazione della pelle è stata effettuata mediante il metodo corneometrico, internazionalmente riconosciuto. Risultati dei test Dopo 28 giorni di applicazione, le tre preparazioni – contenenti l’ingrediente al 5%, al 10% e formulazione placebo – hanno determinato un incremento nell’elasticità, compattezza e idratazione cutanea. La maggiore variazione è stata provocata dalla formulazione contenente l’ingrediente al 10%. L’idratazione della pelle è stata incrementata del 30,8% dopo 28 giorni di applicazione. Ua Test di accettabilità cutanea e non comedogenicità F1 Uf - Ua R0 = Uf 2 Efficacia Elasticizzante 3 4 Il test, condotto sotto controllo dermatologico su 20 soggetti, vuole confermare l’accettabilità cutanea e la noncomedogenicità dell’ingrediente dopo l’applicazione in condizioni di normale utilizzo. Time (s) 58 KOSMETICA NUMERO TRE - APRILE DUEMILA16 Obiettivi dello studio: f Conferma della non-comedogenicità dell’ingrediente dopo 28 giorni di applicazione in condizioni di normale utilizzo. f Conferma dell’accettabilità cutanea dell’ingrediente dopo 28 giorni di applicazione in condizioni di normale utilizzo. Criteri del test: f Conta delle lesioni presenti sul volontario da parte dell’esaminatore al giorno 0 e al giorno 28. La non-comedogenicità viene valutata paragonando il numero di lesioni riscontrate a D28 con quelle precedentemente contate a D0. f Valutazione dermatologica da parte dell’esaminatore sulle aree trattate al giorno 0 e al giorno 28 Risultati del test In accordo con le condizioni sperimentali adottate, Biophytosebum®, applicato due volte al giorno per 4 settimane consecutive sul viso di volontarie dalla pelle grassa o tendente all’acneico non induce significative reazioni cu- tanee di intolleranza e nessuna sensazione di disagio sul piano soggettivo, direttamente imputabili al prodotto sperimentale oggetto dello studio; in conclusione, il prodotto presenta un’ottima accettabilità cutanea. Conclusione L’olio-estere Biophytosebum® è un condizionante naturale compatibile con una vasta gamma di formulazioni cosmetiche. Di origine 100% vegetale, è composto dall’insaponificabile e dagli esteri ottenuti dagli acidi grassi liberi ed esterificati dell’olio d’oliva. Il suo contenuto in squalene, steroli, tocoferoli e cere-esteri lo rendono un emolliente funzionale con proprietà idratanti e nutrienti per la pelle. È non comedogenico, non irritante, totalmente compatibile con la pelle dove squalano ed esteri sono i principali componenti dello strato lipidico superficiale. Facile da usare nella fase oleosa, non unge e possiede proprietà nutrienti, idratanti e di ottima penetrazione e diffusione nella pelle. È un prodotto Sophim, distribuito in esclusiva per l’Italia da Pharma Cosm Polli (tel. 02.89.54.61.88). ■ © RIPRODUZIONE RISERVATA 59 KOSMETICA NUMERO TRE - APRILE DUEMILA16