Umberto Barozzi Laboratorio di italiano L2 Carducci-Sola LA LEGGENDA DELL’ANANAS (leggenda filippina “La leggenda di Pineapple”) Molto tempo fa, in un lontano villaggio, viveva una bambina di nome Filippina, ma molte persone la chiamavano Pina. Pina era ancora giovane, quando i suoi genitori erano morti; così sua zia Marta l’aveva presa con sé. Pina è una bambina laboriosa, mentre sua zia è pigra. Un giorno Pina si ammala agli occhi, ma sua zia Marta non chiama un dottore per farla curare; così Pina non vede più bene ed è costretta a lasciare la scuola perché non riesce più a leggere. Pina è contenta di fare le faccende di casa e di giocare con gli altri bambini. Passano i mesi e Pina diventa quasi cieca. Quando gioca a nascondino, gli altri bambini le vanno vicino e la pizzicano mentre chiama i loro nomi. Un giorno, mentre Pina sta giocando davanti a casa, sua zia Marta la chiama e le dice con rabbia: “Pina, vai a lavare i piatti in cucina, poi lava anche i vestiti!”. Rapidamente Pina smette di giocare e va in cucina a lavare i piatti. A causa della sua vista, lei prende contro ai bicchieri e ai piatti e li rompe. Quando la zia vede la confusione, si arrabbia, prende la scopa e colpisce le gambe di Pina. Poi le grida:”Sei proprio stupida! Dovresti avere la testa tutta circondata di occhi per poter vedere le cose vicino a te!”. Pina dice:”Zia Marta, ti prego, perdonami. Mi dispiace, non volevo farlo!”. Ma zia Marta sembra non sentire e continua a picchiare Pina. Quando Pina non sopporta più il dolore, corre via e va nel bosco vicino. Arriva l’alba, ma Pina non è ancora tornata. Allora la zia comincia a preoccuparsi, così chiede l’aiuto degli altri bambini per cercare Pina. Ma la bambina non si trova; alcuni pensano che sia tenuta dalla fata del bosco. Passano altri giorni, ma Pina non torna più. Una mattina tutti sono sorpresi perché è cresciuta una nuova pianta davanti alla casa di Marta; il suo frutto è a forma di testa ed è circondato da tanti occhi. Zia Marta ricorda che ha detto a Pina :”Dovresti avere la testa tutta circondata di occhi per poter vedere le cose vicino a te!”: Un vicino dice:”E’ Pina!”. Uno dei bambini cattivi va vicino alla pianta. Quando cerca di toccarla, si punge con le spine in fondo alle foglie. I bambini ricordano allora che loro pizzicavano Pina e dicono:”E’ veramente Pina! Lei non vuole che nessuno si avvicini!”. Così tutti gridano a gran voce:”E’ proprio Pina!”. Da allora, quando gli abitanti passano vicino alla pianta e al frutto a forma di testa con tanti occhi, dicono sempre il nome di Pina. Alla fine il nome è diventato Pinya, che in filippino significa ananas.